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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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M. Grimaldi et al.<br />

oppure utilizzarli come canali di controllo per individuare l’attività EMG indotta<br />

da cause non chirurgiche (anestesia leggera o artefatti elettrici).<br />

L’assetto di registrazione da noi impiegato prevede il posizionamento di una<br />

coppia di elettrodi ad ago subdermici tipo EEG rispettivamente sui muscoli<br />

orbicolari dell’occhio e della bocca, di solito distanziati di 1-2 cm, e il posizionamento<br />

di un elettrodo di terra sulla fronte (Figura 2). I cavi che dagli elettrodi<br />

raggiungono il preamplificatore devono essere mantenuti più corti possibile per<br />

ridurre al minimo l’interferenza elettrica esterna. L’apparecchiatura elettromiografica<br />

deve essere posta a debita distanza dal lettino operatorio, non solo per<br />

rispetto delle norme di sterilità, ma anche per diminuire l’interferenza elettrica<br />

con i vari dispositivi utilizzati nella chirurgia o connessi al paziente (Tabella III).<br />

Altro accorgimento utile è quello di mantenere per quanto possibile separati e<br />

distanti i cavi di registrazione dai cavi degli stimolatori ed evitare di mantenerli<br />

svolti per tutta la loro lunghezza.<br />

Lettino operatorio elettricamente comandato<br />

Bisturi elettrico<br />

Coagulatori mono o bipolari<br />

Craniotomi e frese<br />

Aspiratori<br />

(Cavitron)<br />

Stimolatori elettrici<br />

Apparecchiature anestesiologiche<br />

• monitor della PA<br />

• ECG<br />

• Capnografo<br />

Cateteri<br />

Laser<br />

Microscopi<br />

Telecamere e TV a circuito chiuso<br />

Sistemi di illuminazione<br />

Sistemi di diffusione radio<br />

Tabella III. Principali dispositivi fonte di interferenza elettromagnetica in sala operatoria<br />

La stimolazione elettrica del nervo viene eseguita con lo stimolatore monopolare<br />

proposto da Prass e Luders, completamente isolato tranne che alla estremità,<br />

in modo tale che il contatto dell’elettrodo con il nervo avviene solo a livello<br />

della porzione centrale della punta (Figura 2). Questo particolare, a parere<br />

degli autori 35 , consente di ridurre la propagazione di corrente alle strutture vicine<br />

consentendo una stimolazione monopolare molto selettiva che, se usata con<br />

intensità vicino a quella di soglia, può fornire una risoluzione spaziale inferiore<br />

ad 1 mm. Nella nostra esperienza, l’impiego di tale stimolatore è risultato piut-<br />

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