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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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M. Grimaldi et al.<br />

Il personale addetto al monitoraggio (tecnico, medico, paramedico etc.) deve<br />

essere specificamente preparato per garantire una corretta esecuzione della tecnica,<br />

deve conoscere l’anatomia delle regioni interessate dall’intervento e la successione<br />

dei tempi chirurgici. Il monitoraggio deve essere il risultato di un lavoro<br />

di equipe in cui tutto il personale di sala operatoria (chirurgo, anestesista, personale<br />

infermieristico) deve fornire il proprio contributo secondo la propria specificità<br />

professionale 20, 47 .<br />

Per salvaguardare efficacemente il nervo facciale posto a rischio operatorio,<br />

le risposte EMG registrate durante il monitoraggio devono acquisire un significato<br />

clinico ed allertare il chirurgo in tempo utile.<br />

La sala operatoria rappresenta un’ambiente particolarmente ostile alle registrazioni<br />

elettrofisiologiche per la presenza di un rapporto segnale/rumore estremamente<br />

sfavorevole e quindi si rendono necessari provvedimenti che consentano<br />

di ridurre l’incidenza degli artefatti.<br />

Requisiti richiesti alla strumentazione<br />

Attualmente, grazie alla rapida innovazione tecnologica verificatasi nel settore<br />

informatico e alla crescente richiesta proveniente da ambiti neurochirurgici ed<br />

otoneurochirurgici, vengono commercializzate diverse apparecchiature dotate di<br />

funzioni complesse e di software studiati appositamente per il monitoraggio<br />

intraoperatorio multiparametrico. Un sistema ideale per uso in ambiente chirurgico,<br />

oltre ai requisiti richiesti per la routine, dovrebbe presentare le seguenti<br />

caratteristiche:<br />

- disponibilità di almeno 4 canali indipendenti per la registrazione contemporanea<br />

dei potenziali evocati, della elettromiografia e delle derivazioni di controllo<br />

per individuare la presenza di un’attività EMG da cause non chirurgiche;<br />

- possibilità di visualizzare contemporaneamente i vari tracciati elettrofisiologici<br />

e di memorizzarli;<br />

- possibilità di stimolazione sequenziale di più di un sistema sensoriale;<br />

- dispositivi di segnalazione visiva ed acustica degli eventi, sistemi marcaevento<br />

e finestre di allarme;<br />

- possibilità di analizzare i tracciati anche mediante operazioni matematiche<br />

semplici per valutare oggettivamente i tracciati durante il corso dell’acquisizione<br />

o in successive fasi di analisi dei dati;<br />

- cavi di collegamento principali e testina portaelettrodi schermati contro la<br />

propagazione di correnti parassite;<br />

- struttura sufficientemente robusta e leggera da permettere lo spostamento tra<br />

i vari ambienti senza danno ai circuiti e ai loro alloggiamenti.<br />

Caratteristiche tecniche della strumentazione impiegata<br />

Tra le varie apparecchiatura per la registrazione EMG intraoperatoria utilizzate<br />

negli anni dagli Autori, quella tecnologicamente più avanzata è il NIM-<br />

RESPONSE 2.0 (Nerve Integrity Monitoring System – Figura 1) prodotto dalla<br />

Medtronic Xomed (Jacksonville, FL). Questo sistema è uno strumento di avanzata<br />

tecnologia ed elevata sensibilità progettato per la registrazione EMG intrao-<br />

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