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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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La endoscopia nella chirurgia dell’orecchio medio<br />

a intervento chirurgico combinato: approccio otochirurgico tradizionale e successivo<br />

step endoscopico esplorativo e operativo. L’età media del gruppo di studio<br />

era 34.03 +/- 12.05; 24 (75%) era di sesso maschile; 8 (25%) di sesso femminile.<br />

Tutti i pazienti erano affetti da colesteatoma acquisito da noi così classificati<br />

in base alla sede di interessamento:<br />

Colesteatomi mesotimpanici 12 pazienti (37.5%)<br />

Colesteatomi epitimpanici 8 pazienti (25%)<br />

Colesteatomi misti 12 pazienti (37.5%)<br />

Le procedure chirurgiche eseguite erano:<br />

- 20 (62.5%) pazienti sono stati sottoposti a timpanoplastica chiusa;<br />

- 6 (18.75%) pazienti sono stati sottoposti ad atticotomia per via del condotto<br />

(approccio eseguito solo nel caso di colesteatoma limitato all’attico)<br />

-6 pazienti (18.75%) sono stati sottoposti a timpanoplastica aperta; eseguita<br />

solo nel caso di colesteatoma con ampia erosione della parete posteriore del<br />

condotto uditivo esterno, grave ipoacusia recettiva e nel caso di anomalie anatomiche<br />

che impedivano un approccio per via chiusa (seno laterale procedente;<br />

dura della fossa cranica media bassa; mastoide eburnea).<br />

Alla fine della procedura chirurgica per via tradizionale veniva eseguita una<br />

esplorazione endoscopica sistematica delle cavità: epitimpano anteriore; mesotimpano<br />

posteriore; protimpano.<br />

Nel nostro gruppo di studio erano presenti residui di colesteatoma in 12<br />

pazienti (37.5%) 10 pazienti (31.25%) presentavano residui di colesteatoma in<br />

uno solo dei siti esplorati; 2 (6.25%) pazienti presentavano 2 siti interessati da<br />

colesteatoma residuo (epitimpano anteriore e seno timpanico in entrambe i<br />

pazienti) per un totale di 14 residui di colesteatoma (43.7%).<br />

Le sedi interessate dal colesteatoma residuo erano:<br />

seno timpanico in 7 pazienti (21.8%)<br />

epitimpano anteriore in 4 pazienti (12.5%)<br />

protimpano in 3 pazienti (9.37%)<br />

Dall’analisi dei dati da noi estrapolati si evidenzia come il seno timpanico sia<br />

l’area anatomica più spesso responsabile di recidiva di colesteatoma (21.8% sull’intero<br />

campione e 58.3% dei pazienti portatori di residui di colesteatoma) in<br />

quanto la profondità di questa cavità è estremamente variabile e l’unica metodica<br />

che permette una esplorazione adeguata del fondo di questa regione è l’ottica<br />

angolata 30°-70°. Tutti e 3 i pazienti con presenza di residuo di colesteatoma a<br />

livello protimpanico presentavano una cellularità sottotubarica spiccata, dei<br />

pazienti con residuo epitimpanico 3 erano portatori di cellularità multipla, 1 portatore<br />

di un’unica cellula epitimpanica.<br />

La rimozione chirurgica del residuo di colesteatoma veniva eseguita sotto<br />

controllo endoscopico con ottica 30° (Karl Storz) 4-mm di diametro grazie all’utilizzo<br />

di appositi strumenti microchirurgici ricurvi.<br />

In 6 casi si è proceduto alla ricostruzione del muro della loggetta mediante<br />

frammento osseo prelevato dalla corticale mastoidea; in tutti i casi la ricostru-<br />

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