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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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LA ENDOSCOPIA NELLA CHIRURGIA DELL’ORECCHIO MEDIO<br />

L. Presutti, D. Marchioni, D. Villari, F. Mattioli, P. Gioffrè<br />

La endoscopia nella chirurgia dell’orecchio medio<br />

INTRODUZIONE<br />

La particolare anatomia dell’orecchio medio ha indotto i chirurghi più esperti<br />

a sviluppare diverse tecniche chirurgiche atte a esplorarne i recessi più nascosti.<br />

Il microscopio operativo, durante le manovre chirurgiche nella timpanoplastica<br />

con metodica tradizionale, può mantenere un controllo del campo visivo<br />

solo di fronte al chirurgo mettendo in luce quelle strutture anatomiche che si trovano<br />

in linea retta con l’operatore. Questa metodica non consente quindi la valutazione<br />

dei recessi più profondi dell’orecchio medio e non permette la visione<br />

delle strutture anatomiche “dietro l’angolo”. Già numerosi Autori hanno quindi<br />

sottolineato l’importanza dell’utilizzo delle ottiche rigide angolate nella chirurgia<br />

dell’orecchio medio per il controllo delle aree anatomiche difficilmente valutabili<br />

in microscopia. L’utilizzo delle ottiche durante l’atto chirurgico sull’orecchio<br />

medio ha dunque una duplice valenza:<br />

-esplorativa, cioè consente l’esplorazione dei recessi profondi dell’orecchio<br />

medio per identificare la presenza/assenza di patologia altrimenti sconosciuta;<br />

-operativa: laddove si evidenzia presenza di patologia permette la asportazione<br />

della stessa sotto il controllo endoscopico.<br />

L’utilizzo delle ottiche rigide ha inoltre consentito di affinare le conoscenze<br />

anatomiche dei recessi dell’orecchio medio.<br />

CENNI DI ANATOMIA<br />

Le aree dell’orecchio medio difficilmente esplorabili durante un atto chirurgico<br />

per via tradizionale sono in particolare:<br />

- il mesotimpano posteriore (o retrotimpano);<br />

- l’epitimpano anteriore;<br />

- l’ipotimpano e il protimpano<br />

Il mesotimpano posteriore<br />

Il retrotimpano o mesotimpano posteriore è stato oggetto di numerosi studi<br />

anatomici. Diverse classificazioni sono state proposte da vari Autori, tra le quali<br />

la più nota è quella descritta da Guerrier e Andrea 1 .<br />

Il retrotimpano è suddiviso in quattro aree dal canale osseo che riveste il<br />

nervo facciale. Lateralmente al canale facciale (di falloppio) troviamo due spazi<br />

separati tra loro in una area superiore e una inferiore dalla cresta cordale; rispettivamente<br />

il seno facciale e il seno timpanico laterale. Medialmente al canale di<br />

Policlinico di Modena - Clinica di Otorinolaringoiatria<br />

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