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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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F. Berni Canani et al.<br />

• Età<br />

• Tecnica chirurgica<br />

• Condizione dell’orecchio controlaterale<br />

• Patologia adenoidea<br />

• Dimensioni e sede della perforazione<br />

• Funzionalità tubarica<br />

Le percentuali di guarigione riportate in letteratura appaiono quindi estremamente<br />

differenti variando dal 35 al 92% 3 . Tale variabilità è in relazione anche ai<br />

diversi criteri di selezione dei pazienti e alla interpretazione dei risultati da parte<br />

degli stessi autori.<br />

Per quanto riguarda l’età in cui sottoporre il soggetto al trattamento chirurgico<br />

è opinione condivisa da molti autori attendere l’età scolare.<br />

In soggetti con perforazione bilaterale nei quali è evidente una disfunzione<br />

della tuba di Eustachio sembra utile rinviare l’intervento chirurgico almeno ai 14<br />

anni di vita. 1,2,3 Controindicazioni all’intervento in età precoce sono sicuramente<br />

episodi ricorrenti di infezione delle prime vie aeree, una scarsa funzionalità tubarica,<br />

malformazioni cranio facciali, deficit immunitari e le scarse condizioni<br />

socio economiche. La chiusura di una perforazione timpanica in età precoce,<br />

oltre al rischio elevato di insuccesso, può condurre alla persistenza di un’otite<br />

secretoria cronica e quindi l’evoluzione verso forme fibroadesive con il rischio<br />

di erosione ossiculare; d’altra parte una piccola perforazione timpanica può<br />

assolvere in tale età alla necessità di una adeguata areazione dell’orecchio medio<br />

come un tubo di ventilazione transtimpanico. Tos e Lau 7 al contrario affermano<br />

che l’età dei soggetti non rappresenta un fattore decisivo nella percentuale di successo<br />

della timpanoplastica affermando che tale intervento, se praticato con indicazioni<br />

e tecnica corretta, contribuisce ad evitare una eventuale erosione ossiculare<br />

e quindi la necessità di procedure chirurgiche più estese. Alcuni autori riportano<br />

risultati migliori in soggetti precedentemente operati di adenoidectomia e/o<br />

adenotonsillectomia 4 . Studi retrospettivi più recenti, al contrario, non sembrano<br />

mostrare significative differenze nei soggetti sottoposti o meno ad intervento di<br />

adenotonsillectomia 5-6 .<br />

E’ opinione comune evitare procedure chirurgiche in soggetti con episodi<br />

ricorrenti di otorrea o persistenza di un’otite siero mucosa nell’orecchio controlaterale<br />

programmando l’intervento dopo almeno 8 mesi di assenza di otorrea o<br />

risoluzione degli episodi catarrali ricorrenti. La tecnica chirurgica più utilizzata<br />

e la timpanoplastica tipo I sec. Wullstein (miringoplastica semplice), riservando<br />

una mastoidectomia solo in casi selezionati.<br />

In tabella I riportiamo le percentuali di successo dell’intervento di timpanoplastica<br />

in età pediatrica presenti in letteratura.<br />

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