xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.
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La terapia chirurgica del colesteatoma dell’orecchio medio<br />
gli operatori, ammette alcune eccezioni 20 , per esempio nel caso di colesteatomi di<br />
modeste dimensioni, senza particolare tendenza espansiva, specialmente se la<br />
catena ossiculare è integra e l’udito conservato: in questo caso si può attuare una<br />
condotta attendistica, procedendo a toilette locali mediante aspirazioni, lavaggi<br />
periodici etc., e riservare la soluzione chirurgica solo ai casi che manifestamente<br />
non rispondono a queste misure conservative, o quando l’udito peggiora.<br />
Ovviamente, nel caso si opti per una soluzione di attesa sarà determinante anche<br />
il follow up radiologico con TC spirale.<br />
In alcuni casi il colesteatoma mostra una spontanea tendenza alla autodetersione<br />
(cosiddette radicali spontanee): in questi pazienti, specie se molto anziani<br />
e in condizioni generali scadenti, e nei casi in cui non si voglia perseguire un fine<br />
funzionale, è sufficiente il controllo e la toilette periodica (aspirazioni, lavaggi<br />
etc.) attraverso la breccia ossea creata dal colesteatoma stesso 23 .<br />
Tecnica aperta VS tecnica chiusa<br />
Una delle maggiori controversie da sempre esistenti riguardo il trattamento<br />
chirurgico del colesteatoma è rappresentata dal trattamento della parete posteriore<br />
del CUE.<br />
La cosiddetta tecnica chiusa (canal wall up, CWU, o intact canal wall tympanoplasty,<br />
ICWT) mantiene integra la parete posteriore del condotto uditivo esterno,<br />
conservando la normale anatomia dell’orecchio medio; per contro, la cosiddetta<br />
timpanoplastica aperta (canal wall down, CWD) crea una cavità aperta<br />
dopo la rimozione della parete posteriore. Ciascuna tecnica presenta vantaggi e<br />
svantaggi.<br />
I principali vantaggi della tecnica chiusa rispetto alla aperta sono il ripristino<br />
di una anatomia pressoché normale dell’orecchio medio, con risultati funzionali<br />
di solito migliori, anche se quest’ultimo dato non trova concordi tutti gli AA 2 ;<br />
inoltre i tempi di guarigione sono più contenuti.<br />
Il principale svantaggio è la maggiore percentuale di colesteatoma residuo, che<br />
varia nelle diverse casistiche dal 10 al 43 % 28 . La maggiore probabilità di residui<br />
colestatomatosi dopo timpanoplastica CWU è legata alla difficoltà di approccio e<br />
trattamento del colesteatoma nei recessi posteriori della cavità timpanica, sinus<br />
faciale e sinus timpani; anche l’esposizione dell’epitimpano può essere difficoltosa<br />
con questa tecnica, specie dell’epitimpano anteriore. Sono queste le sedi a più<br />
alto rischio di ricorrenza del colesteatoma 26,36 . Ne consegue che spesso, quando si<br />
opta per una timpanoplastica chiusa, l’obiettivo dell’eradicazione definitiva del<br />
colesteatoma si raggiunge solo dopo diversi tempi chirurgici; e questo va ovviamente<br />
preventivato ab initio, e chiaramente spiegato al paziente prima del primo<br />
intervento, anche per le possibili implicazioni medico-legali che potrebbero derivare<br />
da un’informazione preoperatoria non adeguata.<br />
La timpanoplastica aperta ha l’indubbio vantaggio di una percentuale di ricorrenze<br />
minori (5- 10%); il principale svantaggio è rappresentato dal fatto che essa<br />
altera permanentemente la normale anatomia dell’orecchio medio ed esterno, il<br />
che comporta alcune conseguenze sfavorevoli:<br />
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