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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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Fig. 1 Fig. 2<br />

La chirurgia di revisione dell’otosclerosi<br />

L’introduzione della stapedotomia ha ridotto ma non annullato il rischio di<br />

fistola perilinfatica; una fistola dopo stapedotomia può insorgere per errore di<br />

tecnica (foro platinare troppo ampio), per affondamento del pistone nel vestibolo<br />

o viceversa per fuoriuscita dal foro platinare della protesi, soprattutto se troppo<br />

corta.<br />

Come noto, la diagnosi definitiva di fistola perilinfatica è solo intraoperatoria,<br />

dato che al momento nessun test permette una diagnosi di certezza; la decisione<br />

di reintervenire è quindi fondata essenzialmente su un sospetto clinico<br />

basato sui sintomi uditivi e soprattutto statocinetici, con il supporto, solo orientativo,<br />

dei test strumentali. Nella nostra esperienza non abbiamo mai riscontrato<br />

tale complicanza, precoce o tardiva, nè nei casi personali né in quelli provenienti<br />

da altri centri.<br />

INDICAZIONI<br />

Le indicazioni più frequenti a un intervento di revisione a distanza sono costituite<br />

dall’ipoacusia trasmissiva ricorrente o residua, seguita, con una frequenza<br />

molto inferiore, dalla presenza di disturbi dell’equilibrio. I reperti radiologici (TC<br />

dell’osso temporale) e timpanometrici possono orientare sulla causa dei sintomi,<br />

ma spesso non sono dirimenti e hanno di fatto un ruolo solo parziale nella decisione<br />

di reintervenire. Si assume generalmente che il paziente sia candidato alla<br />

revisione in presenza di un gap trasmissivo medio (calcolato sui 0,5-1-2-3 kHz<br />

secondo i criteri AAO-HNS del 1995 1 ) di almeno 20 dB 28 . In realtà l’indicazione<br />

alla chirurgia di revisione in presenza di un’ipoacusia trasmissiva residua o ricorrente<br />

deve sempre essere ben ponderata e tenere conto di diversi fattori:<br />

1) il primo di questi è costituito naturalmente dalla volontà, dalle esigenze e<br />

dalle aspettative del paziente; gap significativi possono essere considerati<br />

comunque soddisfacenti da pazienti che presentavano un gap preoperatorio<br />

molto maggiore;<br />

2) l’utilizzabilità di una protesi acustica e la disponibilità del paziente ad impiegarla;<br />

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