xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.
xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.
xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
P. Laudadio et al.<br />
ciò praticare una nicchia di alcuni millimetri sul contorno postero superiore del<br />
condotto uditivo osseo subito al di sopra della penetrazione della corda del timpano<br />
nell’osso del condotto. E’ preferibile praticare tale nicchia con fresa diamantata<br />
di misura adeguata evitando di staccare l’inserzione del legamento timpano-malleolare<br />
posteriore. Sconsigliamo l’uso della curette perché si possono<br />
asportare quantità eccessive di osso specie verso l’alto che comportano, dopo<br />
l’intervento, pocket di retrazione nel quadrante postero-superiore. Attenzione<br />
occorre fare con l’uso della fresa per evitare lesioni al processo lungo dell’incudine.<br />
Importante anche evitare di far penetrare all’interno della cassa frammenti<br />
o polvere d’osso. La fresatura è sufficiente quando si vede bene il processo piramidale<br />
e lo stapedio, il contorno posteriore della finestra ovale e superiormente<br />
il nervo facciale.<br />
5) Misurazione della protesi: va praticata prima di intervenire sulla staffa e<br />
va presa tra la superficie mediale dell’incudine e la platina della staffa (House<br />
1993). La misura più comune è 4,50±0,25 mm se si applica un pistone sul processo<br />
lungo (Fisch piston o Platinum teflon) e 4,00±0,25 mm se si applica la protesi<br />
al processo lenticolare dell’incudine (Shea piston cup platinum teflon). La<br />
protesi deve superare di 0,25 mm la superficie mediale della platina. Per molteplici<br />
ragioni noi preferiamo ed utilizziamo con soddisfacenti risultati dal 1984 la<br />
protesi Shea (piston cup platinum teflon): per il peso, per la amagneticità e per il<br />
fatto che viene articolata sul processo lenticolare, consentendo di avere il massimo<br />
della leva e la migliore angolazione dell’articolazione tra protesi ed incudine<br />
e meno rischi di frattura del processo lungo da parte del gancio metallico.<br />
6) Stapedoplastica:<br />
- Se è ben visibile la platina della staffa e vi è sufficiente spazio tra le crura in<br />
basso ed il nervo facciale in alto e se non è deiscente il canale del nervo e non si<br />
ha a disposizione un laser per stapedoplastica è consigliabile praticare subito il<br />
foro platinare centrale con fresa da 0,7mm (skeeter o manipolo sottile e lungo tipo<br />
Portmann). Non si deve esercitare una pressione eccessiva sulla staffa, il manipolo<br />
deve essere tenuto dolcemente, la fresa ruotare a velocità moderata e costante<br />
e va appoggiata sulla staffa dolcemente quando è già a velocità costante.<br />
- Nel caso in cui non vi sia la possibilità di praticare subito il foro platinare è<br />
consigliabile fratturare la crus posteriore con microfresa o laser e quindi sezionare<br />
l’articolazione incudo-stapediale facendo attenzione a non fratturare il processo<br />
lenticolare dell’incudine, ricordandosi che l’articolazione non è parallela<br />
alla platina ma è obliqua verso l’alto (Fig.1). Poi con un movimento rapido verso<br />
il promontorio si procede alla frattura della crus anteriore, in genere più sottile,<br />
di quella posteriore e all’asportazione della sovrastruttura. Si applica quindi la<br />
protesi: tecnica “normale”. Tecnica “invertita”, nel caso in cui si procede al posizionamento<br />
della protesi prima di rimuovere la sovrastruttura della staffa.<br />
Problemi particolari<br />
Nell’asportare la sovrastruttura della staffa possono presentarsi diverse situazioni:<br />
98