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Dossier Bernard Zadi Zaourou, quelques mois après ... - RiMe - Cnr

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Giiulia Medas<br />

una sorpresa perché gli stessi governanti, ormai certi di una tale a‐<br />

zione, avrebbero cercato di portare avanti un governo centrista, addi‐<br />

rittura attraverso una “dittatura repubblicana”, sciogliendo le Cortes<br />

nellʹestremo tentativo di arginare il golpe militare ormai alle porte 35 .<br />

Sottolinea inoltre che se da una parte vi era stata una reale minimiz‐<br />

zazione dei pericoli derivanti da tutti gli scontri sociali in atto, dallʹal‐<br />

tra non vi era stata la conoscenza della cospirazione dei generali e dei<br />

contatti che erano intercorsi con i governi italiano e tedesco, i quali<br />

avrebbero poi inciso significativamente nella vittoria dei nazionali‐<br />

sti 36 .<br />

Sempre sul versante degli studi italiani, il recente lavoro di Lucio<br />

Ceva, Spagne 1936‐1939. Politica e guerra civile 37 , ricostruisce le vicen‐<br />

de delle Repubblica durante la guerra civile, con unʹattenzione parti‐<br />

colare agli anni che la precedettero. Lo studioso parla di “più” Spa‐<br />

gne, che a suo parere non devono essere identificate nel binomio fa‐<br />

scisti/antifascisti della guerra civile, bensì come realtà geografica‐<br />

mente e socialmente differenti: la Spagna della Meseta, quella atlanti‐<br />

ca e infine quella mediterranea.<br />

Diviso in due sezioni, il lavoro di Ceva si sofferma su tre aspetti<br />

della guerra civil, partendo dalla vittoria del fronte popolare a Barcel‐<br />

desamortición civil del secolo XIX, espropriando tutte le terre che a partire dal 1808<br />

lo Stato aveva sottratto ai comuni per venderle ai privati. Inoltre, benché le sinistre<br />

proclamassero il rispetto della piccola proprietà, si poteva intuire che essi non<br />

lʹavrebbero tollerata a lungo, poiché non solo la consideravano un residuo del<br />

passato, ma anche un pericolo politico, visto che in molti condividevano la<br />

lapidaria sentenza che Araquistáin aveva scritto sulla sua rivista: “La piccola<br />

proprietà agraria porta al fascismo”. Ibi, p. 250.<br />

35 Il contesto di violenze e disordini e la paura della rivoluzione favorirono certa‐<br />

mente i preparativi per lʹinsurrezione militare. Fino alla fine di aprile, quando<br />

Mola aveva mandato agli altri generali implicati la sua prima circolare contenente i<br />

piani e le istruzioni, non si era presa alcuna importante iniziativa.<br />

36 Per Ranzato, nonostante il fatto che Azaña e Casares avessero certamente<br />

sottostimato il pericolo dellʹalzamiento, questo non autorizza a pensare, senza<br />

alcuna prova concreta, che machiavellicamente essi pensassero di favorire il<br />

tentativo sedizioso per subito schiacciarlo, come era avvenuto con il golpe di<br />

Sanjurjo nel 1932. Sembra piuttosto emergere, sempre secondo lo studioso, nella<br />

contraddittorietà di atteggiamenti e provvedimenti del governo, una visione dei<br />

problemi, in primo luogo, “comandocentrica”, che affidava cioè la loro soluzione al<br />

controllo degli alti comandi. Cfr. G. Ranzato, La grande paura, p. 290.<br />

37 L. Ceva, Spagne 1936‐1939. Politica e guerra civile.<br />

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