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Dossier Bernard Zadi Zaourou, quelques mois après ... - RiMe - Cnr

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<strong>RiMe</strong>, n. 9, dicembre 2012, pp. 43‐56. ISSN 2035‐794X<br />

embrionale di Energie Nove, prendendo spunto dalla Lega Democra‐<br />

tica e dal movimento che si era raccolto intorno a Salvemini<br />

nell’immediato primo dopoguerra 6 , cui il giovane Gobetti aveva dato<br />

adesione e si era impegnato durante la sua prima esperienza edito‐<br />

riale. Sprovincializzare il tessuto culturale nazionale divenne uno<br />

degli imperativi su cui Gobetti imperniò la sua azione e le battaglie<br />

del suo giornale. Aprire le pagine della rivista a riflessioni su realtà<br />

non italiane avrebbe consentito infatti di rendere più profonda la ri‐<br />

flessione sui mali della nazione italiana, prendendo stimoli e contri‐<br />

buti da realtà che solo apparentemente erano diverse e che invece<br />

avevano molto da insegnare agli intellettuali italiani. A suo avviso<br />

non era possibile cambiare l’Italia rimanendo chiusi in un cosmopoli‐<br />

tismo di maniera, in quanto era necessario studiare e approfondire<br />

tutte quelle realtà extranazionali dove il tema della libertà era dive‐<br />

nuto un quesito centrale dell’azione politica e culturale di classi diri‐<br />

genti e uomini di cultura. Pluralità e crescita intellettuale divennero<br />

quindi elementi base di un progetto di cambiamento da realizzare at‐<br />

traverso lo studio e l’organizzazione culturale. Egli avvertì per que‐<br />

sto come primario il problema di sprovincializzare la cultura italiana<br />

e di renderla non soltanto più europea, ma capace anche di allargare<br />

il proprio sguardo fuori dai confini continentali 7 . Anche quella era<br />

“una rivoluzione liberale”, perché legata ad un principio di pluralità<br />

in grado di allargare gli spazi di crescita intellettuale. In questo senso<br />

il contesto di crisi apertosi dopo la fine della Prima Guerra Mondiale<br />

e le decisioni dei trattati come quello di Versailles dovevano essere<br />

studiati e analizzati puntualmente sulle pagine di La Rivoluzione libe‐<br />

rale. Diversi approfondimenti vennero così dedicati da diversi colla‐<br />

boratori della rivista a realtà che riguardavano altri territori come il<br />

ta curata da B. Gariglio (a cura di), L’autunno delle libertà. Lettere ad Ada in morte di<br />

Piero Gobetti. Si vedano anche P. Bagnoli, Rosselli, Gobetti e la rivoluzione democratica;<br />

Idem, Il metodo della libertà: Piero Gobetti tra eresia e rivoluzione; A. D’Orsi, L’Italia del‐<br />

le idee, pp. 186‐196, N. Cullam, Piero Gobetti’s Turin, pp. 129‐174.<br />

6 G. Quagliariello, Un difficile apprendistato. Sui rapporti tra Gobetti e il suo maestro<br />

Salvemini, p. 129.<br />

7 M. Gervasoni, Piero Gobetti e le culture del Novecento; Idem, Gobetti intellettuale<br />

europeo, pag. 95. Vedi anche A. D’Orsi, La vita culturale e i gruppi intellettuali, pp.<br />

538‐564.<br />

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