Dossier Bernard Zadi Zaourou, quelques mois après ... - RiMe - Cnr

Valeria Deplano
Il dibattito prosegue ancora negli anni successivi, anche se dopo il
decreto del 1937 vedrà una partecipazione sempre meno attiva da
parte della Società Africana. Il mondo colonialista si dividerà in ma‐
niera sempre più netta in due fazioni da una parte coloro che, come
Gennaro Mondaini, si dicono a favore dellʹistituzione una facoltà o
scuola creata ad hoc; dallʹaltra chi reputa inutile e perfino dannosa
una soluzione del genere, e preferisce rafforzare gli indirizzi coloniali
negli istituti già esistenti, siano essi le facoltà di Scienze politiche o
lʹOrientale di Napoli 48 . Nessuna delle due posizioni riesce a prevalere
in maniera netta sullʹaltra, cosicché dal 1937 lʹIstituto Orientale pre‐
vede un corso di laurea in scienze coloniali 49 , ma sino al 1943 il Mini‐
stero dellʹAfrica Italiana continua ad elaborare progetti per una Ac‐
cademia fascista dellʹAfrica italiana, specificamente richiesta da Mus‐
solini per formare uomini «destinati non a speculazioni astratte, ma
ad agire» 50 . Al momento del crollo dellʹimpero il personale civile im‐
piegato in Africa hanno alle spalle curricula diversificati e disparati:
scrive ancora Giorgi che i funzionari perlopiù erano in possesso della
laurea in Giurisprudenza, in secondʹordine di quella in scienze eco‐
nomiche e commerciali e poi materie scientifiche; oppure proveniva‐
no dalla carriera militare o dalle scuole secondarie; solo tre avevano
compiuto studi linguistici 51 .
Prima e oltre lo Stato: i corsi di cultura coloniale
48 N. Puccioni, ”Istruzione coloniale”, pp. 667‐670. Tra i personaggi che si esprimo‐
no a favore di un accrescimento del filone coloniale di istituti e strutture già esi‐
stenti troviamo anche Renato Lefevre, che esprime le proprie posizioni su «LʹOl‐
tremare». Cfr. R. Lefevre, «A proposito delle lauree coloniali», pp. 77‐78.
49 G. Buonuomo, “Il R. Istituto orientale nei rapporti con lʹImpero”, p. 110.
50 ACS, Ministero della Pubblica Istruzione, DG Istr Sup, Div II, 1925‐45, b.150, f. I‐
stituzione Accademia dellʹAfrica italiana.
51 C. Giorgi, LʹAfrica come carriera, pp. 123‐24.
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