Rolleiflex SL35 - Scatti nel Tempo
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La Rectaflex - seconda parte<br />
La presa anteriore del sincro-flash, per merito del nuovo<br />
sistema di sincronia del lampo, è nuovamente a due boccole<br />
ed ha i bordi dei contatti piccoli rispetto a quelli delle<br />
serie 2,3,4000. La leva che libera lo sgancio della pellicola<br />
per il riavvolgimento ha la parte finale, quella che permette<br />
l’aderenza del dito indice per il suo spostamento, con tre<br />
gobbe <strong>nel</strong>le prime macchine poi è sostituita con la levetta a<br />
due soli rialzi. Infine, terminando l’esame esterno, si notano<br />
i nuovi a<strong>nel</strong>li di aggancio della cinghia; sono di dimensione<br />
maggiorata ed anche il foro passante è di diametro<br />
più grande.<br />
Il fondello è ricavato dalla nuova fusione e lo si riconosce<br />
per avere, internamente in alto, una scanalatura più alta<br />
in concomitanza con il pressa pellicola. Un nuovo pattino<br />
di aderenza è applicato tra il pressa pellicola e la guida cilindrica<br />
cromata del film. A parte le primissime macchine<br />
della serie, fu applicata una decalcomania sul ripiano interno<br />
del fondello che riporta i brevetti internazionali della<br />
Rectaflex. Il dorso del fondello ha, eccetto che sui modelli<br />
per l’esercito americano che lo hanno sul prisma, l’incisione<br />
dei numeri del brevetto statunitense.<br />
Internamente il nuovo stampo della struttura, verniciato<br />
e non più anodizzato, ha tenuto conto delle modifiche<br />
addotte in precedenza ed ha la sede del ritardatore leggermente<br />
modificata.<br />
Il prisma risulta invariato rispetto alle ultime serie con il<br />
millesimo, con due facce convesse. Stesso discorso vale per<br />
il vetro smerigliato. Cambia invece la grafica della placca<br />
nera del ritardatore: lo stemma della Rectaflex passa da<br />
destra a sinistra e scompare la scritta “La Reflex Magica”.<br />
A destra appare invece il nome dell’importatore. Al centro<br />
rimane l’iscrizione su tre righe Rectaflex, Roma, Made in<br />
Italy, ma scompare il nome della S.A.R.A.<br />
Meccanicamente la nuova Rectaflex ha subito principalmente<br />
quelle trasformazioni alle tendine di cui si è precedentemente<br />
parlato. Per il resto non vennero fatte altre<br />
particolari modifiche avendo un prodotto oramai altamente<br />
affidabile.<br />
Dopo circa 3000 Rectaflex serie 25000 costruite praticamente<br />
senza modifiche o con ritocchi poco rilevanti,<br />
cominciò ad apparire una revisione estetica. I bottoni di<br />
carica e di riavvolgimento del film divennero più aggraziati,<br />
con il piano superiore leggermente conico la cui parte<br />
centrale era satinata. La leva di sgancio del film, alla sua<br />
estremità, passò ad avere solo più due rialzi. Sulle prime<br />
era assolutamente discontinuo. In seguito, intorno al numero<br />
28.000 tutte le Rectaflex uscivano dalla fabbrica con<br />
i nuovi bottoni.<br />
La Rectaflex Standard<br />
serie 30000 (01/1954)<br />
La somma delle ultime modifiche rese esplicite<br />
sulla serie precedente vennero ribattezzate in fabbrica<br />
con il nome di una nuova serie, la 30000.<br />
La nuova Rectaflex 30000 era assolutamente<br />
identica, dal punto di vista meccanico, alla precedente;<br />
d’altronde da almeno due anni la macchina<br />
scatti <strong>nel</strong> tempo __________________________________________________________________ 7