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Rolleiflex SL35 - Scatti nel Tempo

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<strong>Rolleiflex</strong> <strong>SL35</strong><br />

rappresenta il primo ingresso della Rollei in questo<br />

mondo, forse non proprio congeniale ai progettisti di<br />

Braunschweig. A parte le polemiche sulla clonazione<br />

di alcune componenti fondamentali della fotocamera,<br />

la <strong>SL35</strong> costa un prezzo spropositato, il doppio della<br />

sua diretta rivale (ed ispiratrice), la Asahi Pentax Spotmatic.<br />

La qualità dei materiali e della lavorazione è<br />

senz’altro di alto livello, il prestigioso (e costoso) Planar<br />

della Carl Zeiss impreziosisce e qualifica l’apparecchio,<br />

ma il divario di prezzo resta comunque esagerato.<br />

Inoltre <strong>nel</strong> corso del 1972 inizia il trasferimento delle<br />

linee produttive a Singapore; purtroppo l’operazione si<br />

rivela un fiasco clamoroso, e la qualità degli apparecchi<br />

prodotti scade vistosamente. Così le <strong>SL35</strong> “made in<br />

Il fondello con l’alloggiamento della batteria<br />

al mercurio PX625. Da notare i tre piedini<br />

in plastica (uno indicato dalla penna) per<br />

stabilizzare e salvaguardare la fotocamera<br />

poggiata al suolo<br />

SCHEDA TECNICA<br />

Singapore” acquistano una cattiva fama, che accompagnerà<br />

per lungo tempo la produzione futura, anche<br />

dopo il successivo rientro in Germania delle linee produttive<br />

(con la <strong>SL35</strong>0). Oggi le <strong>SL35</strong> si trovano a cifre<br />

abbordabili, ma quelle “made in Germany” hanno una<br />

quotazione maggiore; chi fosse interessato all’acquisto<br />

consideri – oltre alla scomodità dell’esposizione in<br />

stop-down – la scarsa reperibilità e l’alto costo degli<br />

obiettivi originali Zeiss e Schneider. Quelli costruiti su<br />

licenza a Singapore (siglati ad esempio “Planar made<br />

by Rollei”) sono considerati meno pregiati, così come<br />

la serie di obiettivi denominata “Rolleinar” prodotta<br />

in Giappone.<br />

Tipo fotocamera: reflex 35mm. Messa a fuoco: manuale. Mirino: pentaprisma fisso. Schermo di messa<br />

a fuoco: smerigliato con lente di Fres<strong>nel</strong> e microprismi, non intercambiabile. Segnali visibili <strong>nel</strong> mirino:<br />

ago del galvanometro. Esposimetro: due cellule al solfuro di cadmio (CdS). Misurazione: TTL stop-down,<br />

lettura media con prevalenza al centro. Esposizione: manuale. Sensibilità: da 12 a 6400 ASA (12-39 DIN).<br />

Otturatore: a controllo meccanico con tendine in seta gommata a scorrimento orizzontale. Pulsante di<br />

scatto: meccanico, filettatura standard per cavetto flessibile. Tempi: da 1 secondo ad 1/1000 + posa “B”.<br />

Sincro-lampo: X=1/60 di secondo, doppia presa coassiale X ed FP. Tempi meccanici: tutti. Controllo<br />

visivo profondità di campo: si. Sollevamento manuale specchio: no. Autoscatto: meccanico con ritardo<br />

di 10 sec. circa, non revocabile. Innesto obiettivi: baionetta Rollei QBM. Dorso: fisso. Avanzamento pellicola:<br />

leva di carica rapida additiva, corsa 180° e precorsa di 30°. Alimentazione: una pila al mercurio tipo<br />

PX625 o similare. Test pile: no. Dimensioni: 142x93x51mm solo corpo; Peso: 580g.<br />

scatti <strong>nel</strong> tempo __________________________________________________________________ 23

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