Lupi e tesori - Comune di Parma

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Nella confusione del momento della partenza nessuno si accorse che il soldato era scappato senza il camion. Solo il lupo che aveva aspettato fino a quel momento. Il camion era pieno di cibo: zucchero farina scatolette riso e carne. Un vero tesoro. Quando i vecchi erano arrivati e avevano trovato il camion però della carne non c’era più traccia. E neanche del lupo che aspettava. Il lupo si era preso la carne. Bastava aspettare e lui aveva aspettato. Peccato che se ne sia andato proprio adesso diceva uno in fondo ci faceva sentire meno soli. Speriamo che torni diceva la zia Peppina anche perché il lupo che aspettava era l’unico che ascoltava la sua storia del brigante chissacomesichiamava. E poi lei era sicura: il tesoro del brigante chissacomesichiamava era nascosto lì in mezzo proprio come quello dei tedeschi. Quindi chissà, un giorno magari lo avrebbero trovato. Erano un sacco di monete.
Certo adesso era più utile tutto quel ben di dio da mangiare, cosa ci fai con le monete quando hai fame e non c’è niente da comprare? E poi tutti quei documenti bruciati, quelle fotografie bruciate nel camino, quei bambini senza più un nome senza più una casa senza più una vita A me piace pensare che quei bambini siano ancora qui e che la grande casa ha dato ospitalità anche a loro. Erano viandanti e la grande casa ha sempre dato ospitalità ai viandanti. Tutti i viandanti anche i lupi.
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Page 5: La zia Esterina aveva portato le uo

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