legal privilege - Studi sull'integrazione europea
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276<br />
Antonietta Di Blase<br />
5. Allo scopo di sviluppare un sistema giuridico unitario per la tutela dei<br />
diritti di proprietà intellettuale, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno affidato<br />
alla Commissione il compito di elaborare una normativa per rafforzare e<br />
armonizzare le misure nazionali di tutela nel campo della proprietà intellettuale<br />
(direttiva 2004/48/CE del Parlamento e del Consiglio, del 29 aprile 2004 28 ). Una<br />
proposta della Commissione dell’Unione <strong>europea</strong>, intitolata Strategia di applicazione<br />
dei diritti di proprietà intellettuale nei Paesi terzi (2005) 29 invita gli<br />
Stati membri ad intraprendere azioni specifiche allo scopo di prevenire e ostacolare<br />
la pirateria, rafforzando gli strumenti giudiziari nazionali per bloccare pratiche<br />
di contraffazione e migliorando le modalità di presentazione delle prove.<br />
In questo modo la Comunità <strong>europea</strong> intende armonizzare i sistemi legislativi in<br />
vigore negli Stati membri, al fine di assicurare un elevato livello di tutela, equivalente<br />
ed omogeneo nel mercato interno, e la cooperazione giudiziaria nello<br />
spazio comunitario. Posto che l’obbligo di garantire strumenti giudiziari così<br />
come richiesto dal TRIPs spetta agli Stati membri, il modello standard proposto<br />
dalla Commissione potrebbe esercitare un’influenza significativa sul funzionamento<br />
dei tribunali nazionali. È possibile in tal modo contribuire non soltanto ad<br />
eliminare gli ostacoli al funzionamento del mercato interno, ma anche ad adeguare<br />
la legislazione in vigore nella zona UE alle regole TRIPs. Ciò rappresenta<br />
un risultato importante se si considera che l’adeguamento della legislazione statale<br />
al TRIPs costituisce un aspetto di particolare rilevanza nel sistema di<br />
quell’Accordo, che vincola gli Stati membri a mantenere o introdurre una legislazione<br />
che garantisca standard minimi di tutela dei diritti di proprietà intellettuale<br />
e assicuri l’adozione di misure amministrative e giurisdizionali per bloccare<br />
la contraffazione. Per questo motivo è particolarmente significativo il<br />
contributo delle istituzioni comunitarie consistente nel fornire agli Stati membri<br />
linee-guida relativamente alla normativa da adottare.<br />
6. Al ruolo attivo svolto dalla CE quanto alla produzione normativa nelle<br />
materie disciplinate dal TRIPs ha corrisposto un progressivo coinvolgimento<br />
diretto nei rapporti con gli Stati terzi partecipanti a quell’Accordo. Ne costituisce<br />
la riprova il frequente riferimento al dovere di adeguarsi alle norme TRIPs negli<br />
atti più recenti. Come si vedrà, anche la Corte di giustizia si è più volte espressa<br />
riguardo all’esigenza di interpretare la normativa comunitaria e quella di origine<br />
nazionale in vigore negli Stati membri in maniera conforme all’Accordo<br />
TRIPs.<br />
La verifica della conformità di atti CE con il TRIPs sembra ricevere in prevalenza<br />
una soluzione positiva. Infatti, le norme comunitarie garantiscono in<br />
genere una tutela dei diritti di proprietà intellettuale più rigorosa a confronto<br />
degli standard TRIPs, che lasciano più spazio alla discrezionalità degli Stati<br />
contraenti a confronto della normativa comunitaria. Basta richiamare, a titolo di<br />
28 GUUE L 195, 2 giugno 2004, p. 16.<br />
29 GUUE C 129, 26 maggio 2005, p. 3.