AUTOBUS luglio/agosto 2024

l’Autobus
che si legge
abbonati a
VOLVO BUSES CAMBIA STRATEGIA
Periscopio
Coach sì, ma solo a due piani
SOSPESA LA PRODUZIONE DELLA GAMMA 9700 E 9900 CON SUNSUNDEGUI
Non è una (bella) notizia che può
passare inosservata. Ed è una notizia
che tanto racconta della difficoltà
degli Oem europei di costruire bus,
soprattutto turistici, in-house e alle nostre
coordinate geografiche: Volvo Buses ha
deciso di sospendere la produzione della
gamma coach 9700 e 9900.
Non si avvierà quindi, in base a quanto di
poco noto al momento, la collaborazione
con il carrozziere spagnolo Sunsundegui
(siglata a seguito della riorganizzazione
del business annunciata nel maggio
2023), in base alla quale quest’ultimo
avrebbe dovuto produrre le carrozzerie
per i due modelli su licenza Volvo. L’unico
turistico della gamma 9000 in listino
rimarrà dunque il due piani 9700 Dd,
recentemente consegnato anche in Italia.
Il motivo addotto dalla casa svedese è
che la collaborazione «richiede un investimento
aggiuntivo così elevato che
L’unico turistico della gamma
9000 a portafoglio rimarrà
dunque il double-decker
9700 con carrozzeria firmata
dai finlandesi di Carrus
Non si avvierà
quindi la
collaborazione
con il
carrozziere
Sunsundegui
(siglata a
seguito della riorganizzazione
del business
annunciata
nel maggio
2023), in base
alla quale
quest’ultimo
avrebbe dovuto
produrre le
carrozzerie per
i due modelli
su licenza
Volvo. L’unico
turistico della
gamma 9000
in listino
rimarrà il due
piani 9700 Dd,
recentemente
consegnato
anche in Italia.
non è possibile rendere la cooperazione
redditizia». Prosegue invece la collaborazione
tra Volvo Buses e Sunsundegui
che vede la casa svedese fornire i telai
e quella spagnola carrozzarli, vendendoli
con il proprio brand. E proseguirà senza
cambiamenti anche la produzione del
Volvo 9700 Dd con carrozzeria firmata
dai finlandesi di Carrus.
Lo stop per i Volvo 9700 e 9900 è valido
fino a nuovo avviso. Volvo Buses dichiara
che al momento non ha una prospettiva
temporale su quando potrà offrire
nuovamente i due modelli. Non è chiaro
peraltro se il gruppo avesse già ricevuto
ordini per i nuovi veicoli carrozzati da
Sunsundegui; qualora fosse, gli ordini
non saranno evasi (di certo non ne risultano
dall’Italia).
Intervistato dal media di settore svedese
Bussmagasinet.se - che per primo ha
riportato la notizia - Joakim Kenndal,
responsabile stampa di Volvo Buses, ha
dichiarato: «Abbiamo anche discussioni
in corso con alcuni altri carrozzieri, con i
quali abbiamo diverse altre collaborazioni.
Ma non abbiamo trattative in essere in
questo momento su questi due modelli».
Inoltre, sempre secondo il media svedese,
«molte attrezzature produttive Volvo sono
state trasferite dal vecchio stabilimento di
Volvo Buses in Polonia a Sunsundegui in
Navarra, Spagna. Al momento non è chiaro
che fine faranno queste attrezzature».
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URBANO SEMPRE PIÙ ELETTRICO
«Gli autobus urbani continueranno a elettrificarsi
a un ritmo sempre più rapido e
supereranno il 60 per cento delle vendite
già entro il 2030, raggiungendo l’83
per cento entro il 2040 e l’86 per cento
al 2050», si legge nell’ultimo Electric
Vehicle Outlook 2024 di Bloomberg New
Energy Finance.
Oggi i Classe I (di tutte le motorizzazioni)
sono stimati in 3,4 milioni di unità in tutto
il mondo e non emettono più dell’1 per
cento delle emissioni di CO2 del trasporto
stradale a livello globale.
La Cina è in testa al mercato globale
sull’adozione di autobus elettrici, a testimonianza
delle sue politiche aggressive
e degli ingenti investimenti in infrastrutture
per veicoli elettrici. I Paesi europei
stanno seguendo l’esempio, spinti dagli
obiettivi della roadmap dell’Unione Europea
in materia di emissioni di anidride
carbonica, che impongono riduzioni significative
delle emissioni di gas serra nei
settori dei trasporti.
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