TuttoBallo20 - LUGLIO_AGOSTO 2024

Cari amici e lettori, Il sole caldo, la sabbia soffice, il profumo del mare... l'estate è arrivata e TuttoBallo20 vi accompagna con un numero speciale ricco di spunti per vivere al meglio questa stagione. Tra le pagine troverete interviste esclusive a Orietta Berti e Silvia Mezzanotte, un tuffo nella vita e nella carriera di due icone dello spettacolo. Scoprirete eventi imperdibili, spettacoli mozzafiato, libri appassionanti da leggere sotto l'ombrellone e playlist con la migliore musica da ascoltare in riva al mare. Ma TuttoBallo20 non si ferma qui! In copertina, l'intervista Orietta Berti e Fiorello che presentano il loro tormentone dell’estate con “Una Vespa in 2”. TuttoBallo20 è l’'occasione unica per scoprire il lato più profondo dell'artista emiliana. Mentre in contro copertina, una storia di talento e passione: quella di Anti, la BGirl italiana che ha conquistato il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024 nella disciplina Breaking. Preparatevia immergervi nel ritmo dell'estate con TuttoBallo20, il magazine che vi farà ballare con la leggerezza dei giorni spensierati. Cari amici e lettori,
Il sole caldo, la sabbia soffice, il profumo del mare... l'estate è arrivata e TuttoBallo20 vi accompagna con un numero speciale ricco di spunti per vivere al meglio questa stagione.
Tra le pagine troverete interviste esclusive a Orietta Berti e Silvia Mezzanotte, un tuffo nella vita e nella carriera di due icone dello spettacolo. Scoprirete eventi imperdibili, spettacoli mozzafiato, libri appassionanti da leggere sotto l'ombrellone e playlist con la migliore musica da ascoltare in riva al mare.
Ma TuttoBallo20 non si ferma qui! In copertina, l'intervista Orietta Berti e Fiorello che presentano il loro tormentone dell’estate con “Una Vespa in 2”. TuttoBallo20 è l’'occasione unica per scoprire il lato più profondo dell'artista emiliana. Mentre in contro copertina, una storia di talento e passione: quella di Anti, la BGirl italiana che ha conquistato il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024 nella disciplina Breaking.
Preparatevia immergervi nel ritmo dell'estate con TuttoBallo20, il magazine che vi farà ballare con la leggerezza dei giorni spensierati.

fabrizio.silvestri
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05.07.2024 Views

TuttoBallo

TuttoBalloGiornalista e scrittrice da oltre 300 mila copie vendute,Maria Luisa Minarelli torna in libreria con il romanzo giallonoir “L’ultima canzone all’Eden” per la casa editriceIndomitus Publishing.Ci troviamo a Bologna, nel maggio del 1938. Ottavia DeAngelis, cantante e diva del palcoscenico, è bella,generosa e innamorata, eppure c’è chi la odia. Tocca almaresciallo Vittorio Righi cercare di far luce sulla suasorte. Nei giorni della visita di Hitler in Italia, comincial’indagine più difficile che abbia mai affrontato, condottanegli ambienti dell’alta società bolognese, resi intoccabilidalla protezione delle autorità.Maria Luisa, perché le “belle e brave” sono sempreodiate da qualcuno?Di fronte al binomio bellezza-intelligenza sarebbe banalepresumere che a suscitare l’odio verso le donne più dotatesia l’invidia. In realtà, c’è molto di più. Le donne intelligentisanno guardare dentro le persone, con un’occhiata necolgono i limiti intellettuali e morali, e i mediocri si sentonomessi a nudo. E non perdonano. Anche perché le occhiatedelle persone intelligenti, specie se donne, possonoessere molto eloquenti.Bologna, e una classe sociale ipocrita e soloapparentemente dorata, sono al centro del libro, oltreal caso da risolvere. Voleva esserci tra le righe unadenuncia dell’ambiente?La denuncia della mediocrità della classe socialedominante al centro del libro non è velata, ma emerge inchiaro dalle chiacchiere e dai pettegolezzi che le personesi scambiano. il mio è però un romanzo storico, e siriferisce unicamente alla società bolognese degli anniTrenta, che si cullava nella comoda acquiescenza allatradizione e nell’aderenza ai dogmi del fascismo.Come dobbiamo immaginarci l’atmosfera che sirespirava all’Eden?Credo che le serate all’Eden fossero molto piacevoli.Spettacoli sfarzosi, pubblico elegante, champagne a fiumi,l’Eden era uno dei luoghi in cui la crème della cittàcelebrava i propri riti, dimenticando i problemi, ignara delfuturo, esercitando il proprio privilegio al divertimento ealla spensieratezza.Lei esplora il tema della giustizia e della verità:possiamo dire che la risoluzione di un caso noncoincide necessariamente con l’ottenimento dellagiustizia?Naturalmente, e non solo perché gli errori giudiziari sonopiù frequenti di quanto si creda, ma perché le indagini, enei miei libri accade spesso, possono danneggiare anchedegli innocenti. Inoltre la giustizia umana non riesce ascandagliare fino in fondo il cuore degli uomini, e quelloche per la Legge è un delitto potrebbe essere un atto digiustizia per chi lo compie.Per concludere: a parte il suo maresciallo VittorioRighi, un personaggio di straordinaria profonditàpsicologica, quali sono i personaggi della letteraturagialla, chiamati a risolvere casi, che ama di più?In primis, il commissario Maigret, che ho sempre amatoper la sua umanità. Tra i più recenti, il commissarioRicciardi di Maurizio De Giovanni, che mette le suetormentate visioni al servizio della verità. Infine, il sergentebolognese Sarti Antonio di Loriano Macchiavelli, tenace eintuitivo nella modestia del suo grado, con l’impagabileinformatore Rosas.

TuttoBallo

Giornalista e scrittrice da oltre 300 mila copie vendute,

Maria Luisa Minarelli torna in libreria con il romanzo giallo

noir “L’ultima canzone all’Eden” per la casa editrice

Indomitus Publishing.

Ci troviamo a Bologna, nel maggio del 1938. Ottavia De

Angelis, cantante e diva del palcoscenico, è bella,

generosa e innamorata, eppure c’è chi la odia. Tocca al

maresciallo Vittorio Righi cercare di far luce sulla sua

sorte. Nei giorni della visita di Hitler in Italia, comincia

l’indagine più difficile che abbia mai affrontato, condotta

negli ambienti dell’alta società bolognese, resi intoccabili

dalla protezione delle autorità.

Maria Luisa, perché le “belle e brave” sono sempre

odiate da qualcuno?

Di fronte al binomio bellezza-intelligenza sarebbe banale

presumere che a suscitare l’odio verso le donne più dotate

sia l’invidia. In realtà, c’è molto di più. Le donne intelligenti

sanno guardare dentro le persone, con un’occhiata ne

colgono i limiti intellettuali e morali, e i mediocri si sentono

messi a nudo. E non perdonano. Anche perché le occhiate

delle persone intelligenti, specie se donne, possono

essere molto eloquenti.

Bologna, e una classe sociale ipocrita e solo

apparentemente dorata, sono al centro del libro, oltre

al caso da risolvere. Voleva esserci tra le righe una

denuncia dell’ambiente?

La denuncia della mediocrità della classe sociale

dominante al centro del libro non è velata, ma emerge in

chiaro dalle chiacchiere e dai pettegolezzi che le persone

si scambiano. il mio è però un romanzo storico, e si

riferisce unicamente alla società bolognese degli anni

Trenta, che si cullava nella comoda acquiescenza alla

tradizione e nell’aderenza ai dogmi del fascismo.

Come dobbiamo immaginarci l’atmosfera che si

respirava all’Eden?

Credo che le serate all’Eden fossero molto piacevoli.

Spettacoli sfarzosi, pubblico elegante, champagne a fiumi,

l’Eden era uno dei luoghi in cui la crème della città

celebrava i propri riti, dimenticando i problemi, ignara del

futuro, esercitando il proprio privilegio al divertimento e

alla spensieratezza.

Lei esplora il tema della giustizia e della verità:

possiamo dire che la risoluzione di un caso non

coincide necessariamente con l’ottenimento della

giustizia?

Naturalmente, e non solo perché gli errori giudiziari sono

più frequenti di quanto si creda, ma perché le indagini, e

nei miei libri accade spesso, possono danneggiare anche

degli innocenti. Inoltre la giustizia umana non riesce a

scandagliare fino in fondo il cuore degli uomini, e quello

che per la Legge è un delitto potrebbe essere un atto di

giustizia per chi lo compie.

Per concludere: a parte il suo maresciallo Vittorio

Righi, un personaggio di straordinaria profondità

psicologica, quali sono i personaggi della letteratura

gialla, chiamati a risolvere casi, che ama di più?

In primis, il commissario Maigret, che ho sempre amato

per la sua umanità. Tra i più recenti, il commissario

Ricciardi di Maurizio De Giovanni, che mette le sue

tormentate visioni al servizio della verità. Infine, il sergente

bolognese Sarti Antonio di Loriano Macchiavelli, tenace e

intuitivo nella modestia del suo grado, con l’impagabile

informatore Rosas.

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