NELLE VALLI BOLOGNESI N°62
Il numero dell'estate 2024 della rivista su natura, cultura e tradizioni locali edito da Emil Banca
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SU DUE RUOTE<br />
La sfida<br />
Fino ad ottobre la sfida a chi raccoglie più<br />
brevetti, per conquistarli si devono raggiungere<br />
i luoghi di culto mariano. In Emilia-Romagna<br />
ne sono stati censiti 357<br />
Il circuito<br />
dei Santuari<br />
Testi di Enrico Pasini<br />
È iniziata il 27 aprile la nuova edizione del Circuito Santuari<br />
che per la prima volta toccherà tutta l’Emilia-Romagna.<br />
Il Circuito nasce nel 2020, con la denominazione<br />
Appennino Bolognese, con l’intento di valorizzare la<br />
splendida montagna della provincia grazie ai tanti Santuari<br />
Mariani costruiti nei secoli da fedeli e abitanti. Con il sogno<br />
di dare nuova vita a luoghi che rappresentano la storia di<br />
questa terra e che ora stanno soffrendo l’abbandono della<br />
montagna. L’idea è venuta a due cicloamatori bolognesi,<br />
Guido Franchini del Parco dei Ciliegi e Giampiero Mazzetti<br />
del Bici Club Monte San Pietro, durante il lockdown del<br />
2020 ed oggi è una vera e propria manifestazione ciclistica<br />
che inizia a primavera e termina a fine ottobre.<br />
Ci sono diversi Brevetti da poter conquistare a suon di<br />
pedalate, ognuno costituito da dodici Santuari. La conquista<br />
del Brevetto assicura un punteggio bonus mentre ogni<br />
Santuario anche fuori dai Brevetti assicura un punto. Chi<br />
conquista più punti tra maggio e fine ottobre vince la<br />
classifica.<br />
Le prime tre edizioni sono state un susseguirsi di successi<br />
con il numero di partecipanti e brevettati in costante crescita.<br />
L’evoluzione del Circuito è stata esponenziale, e dallo<br />
scorso anno il Circuito ha aperto le porte anche alle altre<br />
province della regione, escluse due, che entrano invece in<br />
questo 2024.<br />
L’organizzazione del Circuito è formata da diversi<br />
volontari che lavorano tutto l’anno per poter dare una<br />
manifestazione nuova, e diversa, nel mondo ciclistico e<br />
soprattutto completamente gratuita.<br />
Sono 357 i santuari mappati in tutta la regione, da<br />
conquistare in bicicletta (e da quest’anno anche a piedi)<br />
o con la handbike.<br />
Il 27 aprile il Circuito è iniziato con il ritrovo al Santuario<br />
simbolo di Bologna, San Luca. Nonostante la pioggia<br />
caduta sopra Bologna, leggera, gentile, romantica, ma<br />
come sempre bagnata, sono stati tanti i ciclisti a raggiunge<br />
il colle della Guardia per l’apertura del Circuito Santuari<br />
Emilia-Romagna, e tutti con il sorriso sulle labbra. Hanno<br />
riempito San Luca e hanno spazzolato via le raviole fatte<br />
da Mara, la moglie di Loredano Comastri, ciclista ucciso<br />
sulla strada lo scorso dicembre, che con il figlio Andrea<br />
hanno offerto il ristoro. Impegno costante del Circuito<br />
Santuari è la sicurezza sulla strada e la collaborazione<br />
con la Fondazione Scarponi è uno dei lavori più costanti<br />
che gli organizzatori svolgono con tenacia e costanza.<br />
I numeri dicono che dopo pochi giorni tanti erano già<br />
andati in giro a conquistare Santuari come se il Circuito<br />
finisse il giorno dopo quando invece finirà a fine ottobre.<br />
Numeri record dopo una settimana, con più di 2000 visite<br />
registrate sull’app scaricabile sul sito:https://circuitocser.<br />
weebly.com/ , dove potete trovare tutte le informazioni<br />
dell’evento, e già 14 Brevetti conquistati.<br />
A San Luca, via Casaglia sono saliti anche i ragazzi in<br />
Hand Bike, scortati perfettamente da 4 volontari del<br />
Circuito.<br />
Il Circuito Santuari dell’Emilia-Romagna è uno degli<br />
eventi Pre Tour de France della città di arrivo della<br />
seconda tappa, Bologna, e vi aspetta per poter conoscere<br />
DIAMOCI UNA MANO<br />
piccoli gioielli che spesso abbiamo di fianco a casa senza<br />
saperlo.<br />
Tanta e di grande qualità è anche la partecipazione<br />
femminile. Valeria è stata la prima storica partecipante<br />
al Circuito a conquistare Santuari della provincia di<br />
Piacenza, ed Orietta il giorno dell’apertura del Circuito<br />
è stata spinta da un vero tifo da Tour de France lungo la<br />
rampa micidiale della Orfanelle, con ragazzi, turisti per<br />
caso che l’hanno incoraggiata con urla e incitamenti da<br />
veri Ultras.<br />
Il secondo ritrovo è stato nel modenese anche qui grande<br />
partecipazione, con il ritrovo offerto dalla famiglia di<br />
Giovanni Ottani, ciclista, marito, padre, di Formigine,<br />
morto travolto da un camion nel 2015. Un ritrovo, una<br />
festa, con ciclisti e camminatori giunti, sia da Bologna,<br />
che da Modena, allo splendido Santuario nascosto su<br />
una collina sopra Maranello. Protagoniste ancora le<br />
donne con due giri solitari di grande spessore, quello di<br />
Eva, pochi chilometri, solo 25, immersi nel verde, con<br />
più di 500 metri di dislivello, e quello di Benedetta, 100<br />
chilometri nell’Appennino modenese partendo dalla<br />
bolognese Monteveglio, con l’arrivo fuori tempo massimo<br />
a Rocca Santa Maria, aspettata lo stesso dal presidente<br />
del Circuito, Guido Franchini, che offrendogli una delle<br />
poche lattine di the rimaste gli ha salvato il ritorno in terra<br />
bolognese.<br />
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IL CUORE NEL TERRITORIO<br />
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