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Magazine Südtirol il sole 24 ore I 2024

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14 ANIMALI STRAORDINARI<br />

La terra<br />

degli animali<br />

straordinari<br />

L’animale simbolo dell’Alto Adige<br />

è senza dubbio la mucca, specialmente<br />

quella intenta a brucare<br />

erba con le Dolomiti sullo sfondo.<br />

Secondo un recente censimento,<br />

in Alto Adige sono presenti oltre<br />

centom<strong>il</strong>a bovini, ma tra le varie<br />

tipologie ne spicca una dotata di<br />

folta pelliccia con lunghi peli, corna<br />

grandi e allungate con curvatura<br />

verso l'alto e un vezzoso ciuffo<br />

sulla fronte. È quella dei bovini<br />

tibetani, meglio noti come “yak”.<br />

Massim<strong>il</strong>iano Boschi<br />

Abituati a sopportare grandi altitudini<br />

grazie all’elevato numero di<br />

globuli rossi e all’alta concentrazione di<br />

emoglobina, i primi esemplari sono stati<br />

portati dal Tibet dall’alpinista Reinhold<br />

Messner quasi quarant’anni fa. Attualmente,<br />

li si possono trovare nei dintorni<br />

del Messner Mountain Museum<br />

“Juval”, a Castelbello, e “Ortles”, a<br />

Solda. Da questa località dello Stelvio,<br />

nota per essere stata la meta pred<strong>il</strong>etta<br />

per le vacanze della cancelliera Angela<br />

Merkel, ogni estate gli yak vengono accompagnati<br />

in alpeggio sui pascoli del<br />

Madriccio da Reinhold Messner e sua<br />

moglie e da chiunque voglia aggregarsi.<br />

La partecipazione è gratuita e non<br />

richiede iscrizione, quest’anno si terrà<br />

<strong>il</strong> 17 luglio 20<strong>24</strong>, <strong>il</strong> punto d'incontro e<br />

partenza è la stazione a valle della funivia<br />

di Solda alle <strong>ore</strong> 10.<br />

Incontri straordinari in Alto Adige<br />

È vero, gli yak sono animali particolari<br />

ma non così straordinari, in fondo sono<br />

bovini abituati alle grandi altezze, poco<br />

più che stravaganti mucche pelose, ma<br />

chi, camminando tra le montagne sudtirolesi<br />

si aspetterebbe di incrociare<br />

dei cammelli? Ecco, preparatevi anche<br />

a questo, perché potreste incontrarli<br />

in ben due differenti località dell’Alto<br />

Adige. A 1.280 metri di altitudine,<br />

a 45 minuti a piedi dal laghetto di Fiè<br />

allo Sc<strong>il</strong>iar, sorge una delle malghe più<br />

note dell’Alto Adige, la Tuffalm. Lì<br />

sono ospitati due cammelli, Sharan<br />

e Tiguan, che si aggirano su verdi<br />

pendii montuosi invece che su quelli<br />

sabbiosi delle dune del deserto. A<br />

vederli scorrazzare impettiti e fotografatissimi,<br />

non sembrano soffrire<br />

di particolari nostalgie. Stesso discorso<br />

per Laika e Alibaba, i due cammelli che<br />

fanno parte del “Mondo degli Animali”<br />

del Rainguthof a Capr<strong>il</strong>e, lungo la stra-<br />

da che da Tesimo porta a Passo Palade.<br />

Lì, insieme alle due ex “navi del deserto”,<br />

si possono ammirare animali molto<br />

più comuni per queste zone: mucche,<br />

cavalli, pony, caprette, maiali, asini nonché<br />

pavoni, fagiani, oche e anatre.<br />

Restando ai camelidi, non si possono<br />

dimenticare altri animali che fanno<br />

ormai parte del patrimonio faunistico<br />

della provincia di Bolzano: i lama e<br />

gli alpaca. I primi sono arrivati sull’altopiano<br />

del Renon grazie a Walter<br />

Mair. Era <strong>il</strong> 1996 e Mair si trovava in<br />

Germania per comprare uno stallone<br />

Foto © Flora Brugger

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