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Flotte&finanza n. 71 giugno 2024

PRONTO, CHI RUBA? Ormai è una prassi. Rubare veicoli a noleggio per rivenderli o farli a pezzi per rifornire ricambisti disonesti. Ci si può difendere?

PRONTO, CHI RUBA?
Ormai è una prassi. Rubare veicoli a noleggio per rivenderli o farli a pezzi per rifornire ricambisti disonesti. Ci si può difendere?

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EVENTI<br />

#FORUMAUTOMOTIVE<br />

Ci mette il cuore<br />

Cuore e forza di volontà per favorire l’inclusione.<br />

Se ne è parlato al #FORUM, prima di tornare sul<br />

tema sempre caldissimo della transizione green<br />

di Roberta Carati<br />

Gli applausi più fragorosi, e spontanei, arrivano dagli<br />

studenti della Martesana e di Enaip Lombardia. E<br />

non puoi non notare che i rappresentanti della<br />

GenZ, gli acquirenti del futuro oltre che gli autoriparatori<br />

che su quei veicoli metteranno<br />

le mani, hanno capito e sono d’accordo con<br />

Pierluigi del Viscovo quando dice e ripete:<br />

«Con l’elettrico torniamo all’aratro».<br />

E allora chi guiderà a zero emissioni? Ed ecco<br />

centrato il problema: l’importante è raggiungere<br />

l’obiettivo di decarbonizzazione, poi sul come ci si arriverà<br />

lasciate le Case libere di decidere e di agire.<br />

Ancora una volta #FORUMAutomotive fa il punto sulla<br />

transizione green. Non prima di aver assegnato al presidente<br />

e AD di Bmw Italia Di Silvestre il premio ‘Cuore &<br />

Motori <strong>2024</strong>’ per il programma SpecialMente con cui il<br />

gruppo bavarese favorisce l’inclusione. E di aver dato voce<br />

nel panel ‘Mobilità e disabilità, quando a vincere sono cuore<br />

e forza di volontà’ a operatori del settore e<br />

rappresentanti delle istituzioni (prima tra gli<br />

altri la ministra per le Disabilità Locatelli che<br />

si è impegnata «a sostenere una proposta<br />

di legge che riconosca l’efficacia di alcune<br />

attività come la mototerapia»), privati e fondazioni<br />

impegnate in iniziative di formazione<br />

e sensibilizzazione sui problemi causati dalla disabilità.<br />

Tra queste Happy Rally Day, AppassionAuto, Mostra<br />

Scambio, 5 ore in pista per la vita, e naturalmente SciAbile.<br />

Il Sistema Auto e la (eterna) battaglia per l’ambiente<br />

Lo stop dei motori endotermici al 2035 tiene banco in due<br />

talk con un titolo comune: ‘Il Sistema Auto e la battaglia<br />

per l’ambiente. L’unione fa la forza’. Apre le danze il già<br />

citato Del Viscovo (Centro Studi Fleet&Mobility) il quale,<br />

posto che «da dieci anni per colpa dei talebani del green<br />

parliamo del nulla», ammonisce che «la tecnologia muore<br />

solo quando è soppiantata da una migliore e questo non<br />

avviene certo con l’auto elettrica». Gli fa eco Simonpaolo<br />

Buongiardino (Federmotorizzazione): «L’industria automotive<br />

si è adagiata sul diktat europeo aprendo di fatto la<br />

strada alla Cina». Di rincalzo Toni Purcaro (Dekra Italia):<br />

«Non vanno demonizzati i veicoli endotermici, per stare<br />

sul mercato devi fare profitto». «Il bando europeo ai motori<br />

termici», sottolinea Andrea Arzà (Federchimica-Assogasliquidi),<br />

«ignora troppi elementi, in primis il ciclo di vita complessivo<br />

delle auto». «Abbiamo verificato», offre il suo punto<br />

di vista Paola Carrea (UnipolTech), «che una vettura Euro<br />

4 può emettere decisamente meno di una Euro 6». Guarda<br />

avanti Alessio Torelli (Greenture): «L’idrogeno è un vettore<br />

della decarbonizzazzione. I tempi non sono ancora maturi<br />

ma lo saranno in futuro grazie alla ricerca».<br />

Focus sull’elettrico nel secondo talk, con Giuseppe Bitti<br />

(Kia) che rileva come «il costo delle ricariche rende meno<br />

conveniente il confronto con l’auto tradizionale», mentre<br />

Marco Do (Michelin) osserva che «l’elettrico cambia la dinamica<br />

dei veicoli e nuove caratteristiche richiedono una<br />

nuova tipologia di pneumatici». Non può essere super partes<br />

Fabio Pressi (A2A E-Mobility), per il quale «la decarbonizzazione<br />

deve passare dall’elettrico», a differenza di Giulio<br />

Lancellotti (Bosch) che dichiara: «Siamo per la neutralità<br />

tecnologica». Se per Claudio Zirilli (Banca Ifis) «l’ostilità<br />

sull’elettrico ha anche una base culturale», Marco Mannocchi<br />

(Neste) ribadisce che «nei prossimi 5 anni i 30 milioni<br />

di veicoli convenzionali circolanti dovranno essere decarbonizzati<br />

e alimentati con carburanti di nuova generazione».<br />

Eurotribuna politica oltre le ideologie<br />

EVENTI<br />

Bisogna dargliene atto: Pierluigi Bonora, promotore di #FORUMAutomotive, ci<br />

prova in ogni modo a cercare una sintesi «tra chi sostiene una mobilità unicamente<br />

elettrica dal 2035 e chi una mobilità che preveda l’utilizzo dei motori endotermici<br />

nelle sue declinazioni». Lo ha fatto anche durante l’Automotive Eurotribuna<br />

politica del pomeriggio prendendo atto, dopo il faccia a faccia tra il presidente<br />

Unem Gianni Murano e il segretario generale di Motus-E Francesco Naso, e il<br />

confronto tra gli eurodeputati dei due schieramenti con i rappresentanti della<br />

filiera della mobilità, che «permangono le divisioni anche perché chi è consapevole<br />

di aver imboccato una strada rischiosa e ci ha scommesso è difficile faccia retromarcia.<br />

Significherebbe ammettere di aver sposato una strategia sbagliata».<br />

L’unione farà la forza?<br />

Dicevamo delle diverse visioni. Assodato che «la sostenibilità economica dell’elettrico<br />

resta un nodo irrisolto» (Dario Duse - AlixPartners), Massimiliano Salini<br />

(Forza Italia) è preoccupato, tra l’altro, per «l’autonomia strategica dell’Ue e il<br />

dumping dei cinesi che entrano sul mercato con prezzi più bassi»; Mariangela<br />

Danzì (5 Stelle) osserva che «non si parla mai di energia geotermica ed eolica»;<br />

Carlo Fidanza (FI) annuncia che «punteremo a inserire i biocarburanti nella tassonomia<br />

europea per tutelare le nostre imprese»; Brando Benifei (PD) ritiene che<br />

i biocarburanti vadano «preservati solo per alcuni settori che fanno fatica a elettrificarsi»<br />

diversamente da Paolo Borchia (Lega), convinto che «per decarbonizzare<br />

serviranno sicuramente i biocarburanti»; infine Andrea Poggio (Legambiente)<br />

punta il dito contro «gli incentivi concessi alle vetture endotermiche». In collegamento,<br />

lo stesso ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin aveva chiarito<br />

che «gli incentivi non possono durare in eterno, né procedere a singhiozzo”.<br />

Tra gli esponenti della filiera della mobilità si leva la voce di Alberto Viano (Aniasa),<br />

secondo cui «gli incentivi così come sono stati concepiti finora non hanno centrato<br />

pienamente l’obiettivo». «Dobbiamo avviare una pianificazione reale di lungo periodo»,<br />

ammonisce Roberto Vavassori (Anfia); «dobbiamo essere in grado di affrontare<br />

problemi complessi», aggiunge Paolo Starace (Unrae), «compresa la<br />

componente legislativa e normativa»; «va utilizzato un approccio non ideologico<br />

e va rivista la fiscalità sull’auto», dice la sua Massimo Artusi (Federauto); è d’accordo<br />

Roberto Scarabel (AsConAuto), per il quale «la scelta di noleggiare un’auto<br />

elettrica potrebbe essere favorita dagli acquisti spinti da una fiscalità più favorevole».<br />

Maria Rosa Baroni (NGV), che sostiene» una transizione non demagogica<br />

ma pragmatica», fa notare che «si confonde spesso la CO 2 con i gas inquinanti»,<br />

mentre Cristina Maggi (H2IT) ricorda che «l’Europa ha identificato l’idrogeno<br />

come una delle soluzioni e come vettore energetico complementare con altre<br />

fonti». «Tutti sosteniamo l’importanza delle fonti rinnovabili», chiosa Andrea Arzà<br />

(Federchimica-Assogasliquidi), «siamo contrari ai bandi ideologici».<br />

20 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />

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<strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 21

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