Flotte&finanza n. 71 giugno 2024
PRONTO, CHI RUBA? Ormai è una prassi. Rubare veicoli a noleggio per rivenderli o farli a pezzi per rifornire ricambisti disonesti. Ci si può difendere?
PRONTO, CHI RUBA?
Ormai è una prassi. Rubare veicoli a noleggio per rivenderli o farli a pezzi per rifornire ricambisti disonesti. Ci si può difendere?
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Casa Editrice la fiaccola srl Numero <strong>71</strong><br />
<strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />
Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />
PRONTO, CHI RUBA?<br />
Ormai è una prassi. Rubare veicoli a noleggio per rivenderli o farli<br />
a pezzi per rifornire ricambisti disonesti. Ci si può difendere?<br />
ISSN 2037-5<strong>71</strong>9<br />
0 0 0 7 1 ><br />
9<br />
772037 5<strong>71</strong>907
Basta splash-in!<br />
TANTO PER<br />
COMINCIARE<br />
Gli incentivi salvano il plug-in, una tecnologia inutile nella stragrande maggioranza<br />
dei casi. Anzi, controproducente. I fleet manager lo sanno<br />
Mettiamola in questi termini: il plug-in è un sistema balordo.<br />
Balordo perché richiede dalle 6 alle 8 ore per ricaricare<br />
una batteria che bene che vada garantisce massimo<br />
60-70 km (in genere 50). Quindi, a meno che non abitiate in una<br />
villetta elettroautonoma a 25 km dall’ufficio, o anche a 40 purché<br />
in ufficio ci sia una colonnina disponibile, serve a poco.<br />
Sapete che cosa succede? Beh, se avete una plug-in lo sapete<br />
bene, non fate gli gnorri. Succede che aldiavololaricaricavadoabenzina.<br />
Già, proprio così. Dubbi? Giriamoli alle società di noleggio<br />
a lungo termine, che non esitano a proporre urbi et orbi veicoli con<br />
questa tecnologia ai fleet manager e adesso anche ai privati.<br />
Perché proprio a loro?<br />
Perché con i dati veicolari di cui dispongono sono in grado di calcolare,<br />
data una percorrenza chilometrica, quanto viene effettivamente<br />
corso in elettrico e quanto in endotermico. Se qualcuno<br />
riesce a dimostrare un impiego della batteria congruo, comparabile<br />
con le stime di computo di consumo grazie alle quali le plug-in<br />
sono considerate valide in termini di emissioni carboniche, bene,<br />
faremo pubblica ammenda. Altrimenti...<br />
Lo faremmo volentieri noi, questo calcolo algebrico, ma non disponiamo<br />
di dati pertinenti, costruttori e flotte si guardano bene<br />
dal fornirli (e qui si potrebbe aprire una polemica secolare sulla<br />
proprietà del metadato, ma quella è un’altra storia). Ci appelliamo<br />
a chi questi dati li ha. Un po’ per sfatare falsi miti, un po’ perché<br />
queste automobili fanno più male che bene, un po’ per suggerire<br />
al legislatore di levare gli ecoincentivi a questi modelli, un po’, un<br />
po’ tanto, in nome di tutti quegli utenti presi per i fondelli con una<br />
tecnologia dettata più dal marketing che dalla logica. Saluti.<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 3
16<br />
Flotte&<strong>finanza</strong><br />
sommario<br />
<strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - numero <strong>71</strong> anno 18<br />
10 Contro i furti d’auto telematica e bloccasterzo<br />
16 Rapporto Aniasa, il noleggio traina le immatricolazioni<br />
42<br />
18 Carvoilà, mobilità aziendale 2.0<br />
20 #FORUMAutomotive mette al bando le ideologie<br />
22 Leasys, la fusione le ha fatto bene<br />
24 Fleet manager ottimisti: lo dice il Barometro<br />
26 SIPLI FLEET tra le 100 eccellenze italiane<br />
28 Ami e My Ami Cargo per la micromobilità in sharing<br />
29 A Monza il nuovo Arval Store. Per privati e non solo<br />
30 Al Centro Aci Sara la sicurezza si impara<br />
32 Mazda CX-60 alla prova consumi<br />
38 Scenic E-Tech Electric, una di famiglia<br />
40 Cinque cose da sapere su Kia EV9<br />
41 Captur, Renault dice addio al plug-in<br />
42 Volvo EX30, piccolo è bello. E amico dell’ambiente<br />
44 Con Mercedes-Benz Sprinter e Vito si viaggia in first<br />
46<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
RUBRICHE<br />
6 Il Pensatore<br />
8 Quote Rosa<br />
46 VIP alla guida<br />
SEGUICI SU<br />
https://www.facebook.com/rivistaflotte<strong>finanza</strong><br />
Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />
Direttore responsabile<br />
Lucia Edvige Saronni<br />
Direttore editoriale<br />
Giuseppe Guzzardi<br />
gguzzardi@fiaccola.it<br />
flotte<strong>finanza</strong>@fiaccola.it<br />
Coordinamento editoriale<br />
Roberta Carati - rcarati@fiaccola.it<br />
Redazione<br />
Tiziana Altieri - taltieri@fiaccola.it<br />
Matthieu Colombo - mcolombo@fiaccola.it<br />
Gianluca Ventura - gventura@fiaccola.it<br />
Foto<br />
Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next<br />
Collaboratori<br />
Mauro Armelloni, Giuseppe Cordasco, Giacinta Moraschi,<br />
Giorgia Rocca, Monica Schiller, Mauro Serena, Enzo Rizzo,<br />
Edvige Viazzoli<br />
Amministrazione<br />
Margherita Russo - amministrazione@fiaccola.it<br />
Marzia Salandini - msalandini@fiaccola.it<br />
Abbonamenti<br />
Mariana Serci, Patrizia Zanetti - abbonamenti@fiaccola.it<br />
Marketing e pubblicità (responsabile estero)<br />
Sabrina Levada - slevada@fiaccola.it<br />
Traffico e pubblicità<br />
Giovanna Thorausch - gthorausch@fiaccola.it<br />
Direzione, amministrazione, pubblicità<br />
Casa Editrice La Fiaccola s.r.l.<br />
20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37<br />
Tel. 02/89421350 Fax 02/89421484<br />
casaeditricelafiaccola@legalmail.it<br />
www.fiaccola.com<br />
Agenti<br />
Friuli Venezia Giulia - Trentino Alto Adige - Veneto<br />
Emilia Romagna (Parma e Piacenza escluse) Giorgio Casotto<br />
Tel. 0425/34045 - Cell. 348 5121572<br />
info@ottoadv.it<br />
Trimestrale - LO-NO/00516/02.2021CONV<br />
Reg. Tribunale di Milano n. 786<br />
del 22/12/2006 - ROC 32150<br />
Prezzi di vendita Italia Estero<br />
Copia singola ............................€ 15,00........€ 30,00<br />
Abbonamento annuo..................€ 60,00......€ 150,00<br />
Grafica<br />
Michela Chindamo - La Spezia<br />
Tipografia<br />
Ingraph<br />
Via Bologna 106 - 20831 Seregno (MB)<br />
La responsabilità di quanto espresso negli articoli<br />
firmati rimane esclusivamente agli Autori. È vietata e<br />
perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale<br />
di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su<br />
questa rivista sia in forma scritta che su supporti<br />
magnetici, digitali, ecc.<br />
Foro competente Milano<br />
Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list<br />
esclusivamente per l'invio delle nostre comunicazioni e<br />
non sarà ceduto ad altri, in virtù del nuovo regolamento<br />
UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri<br />
ricevere in futuro altre informazioni, può far richiesta alla<br />
Casa Editrice la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it<br />
ISSN 2039 - 5<strong>71</strong>X<br />
Questo periodico è associato<br />
all’Unio ne stampa periodica italiana.<br />
Numero di iscrizione 15132
IL PENSATORE<br />
IL PENSATORE<br />
a cura di Giuseppe Guzzardi<br />
Massimo Artusi è un<br />
rappresentante di quella<br />
stirpe di concessionari che<br />
hanno nel DNA la professionalità e<br />
l’esperienza necessarie per essere trait<br />
d’union tra industria e consumatore,<br />
dovendo nel contempo maneggiare<br />
competenze finanziarie e gestionali. La<br />
qualità essenziale per essere vincenti è<br />
la visione, oltre alla passione che<br />
trasuda da ogni sua parola.<br />
Nominato all’unanimità presidente di<br />
Federauto lo scorso marzo,<br />
associazione di cui era già il numero<br />
due con delega al settore truck e van,<br />
nel discorso di insediamento Artusi ha<br />
posto l’accento sull’unità della<br />
categoria e sulla valorizzazione del<br />
ruolo dei dealer nei tavoli associativi e<br />
istituzionali, sia a livello nazionale che<br />
europeo; ha riaffermato la funzione<br />
fondamentale del dealer quale ponte<br />
tra la produzione e il mercato,<br />
garantendo la presenza e la voce del<br />
UNA FIGURA INSOSTITUIBILE<br />
Massimo Artusi<br />
In un mondo che ‘obbliga’ alla concentrazione, «il rapporto con<br />
l’imprenditore, con il cliente, resta una chiave di successo per<br />
il concessionario». Il neo presidente Federauto ci spiega perché<br />
settore automobilistico nei dibattiti e<br />
nelle decisioni che influenzeranno il<br />
suo futuro; ha ribadito la necessità di<br />
un approccio strategico e unitario ai<br />
cambiamenti che interessano in modo<br />
trasversale il mondo automotive.<br />
F&F Presidente, lasciamo da parte<br />
le problematiche della<br />
decarbonizzazione e la conversione<br />
green dei veicoli, argomenti forse<br />
troppo battuti e che impongono<br />
cambiamenti strutturali.<br />
Soffermiamoci sui nuovi contratti<br />
brand/concessionaria. Siamo già in<br />
grado di fare un primo bilancio?<br />
››‰ Sono diverse le esperienze<br />
acquisite in Europa e in Italia ma<br />
vanno tutte nella stessa direzione. Il<br />
contratto di Agente Genuino ha<br />
bisogno da parte dei costruttori di<br />
approfondimenti importanti e sistemi<br />
informativi molto più complessi di<br />
quanto nessun brand, o consulente,<br />
avesse mai im maginato. Sem pre che<br />
la figura di Agente Genuino (l’unica<br />
concessa dalla normativa di<br />
esenzione) sia fino in fondo<br />
applicabile. Gli spazi e le<br />
interpretazioni aperte sono ancora<br />
moltissimi.<br />
La variabilità a valle del nostro lavoro è<br />
tanto complessa e dominata dall’intuito<br />
individuale - quindi dalla persona - che<br />
non si può rinchiudere in schemi o<br />
processi, se non a discapito della<br />
libertà di acquisto del consumatore e<br />
penetrazione/attrazione del costruttore.<br />
F&F Parliamo della tendenza alla<br />
concentrazione delle società.<br />
Diffusa l’accelerazione centripeta,<br />
che fa un po’ a pugni con la<br />
temuta estinzione delle<br />
concessionarie tradizionali. Come<br />
mai questa apparente<br />
contraddizione?<br />
››‰ Certificazioni ISO, rating legalità,<br />
bilancio sostenibilità da un lato (e solo<br />
per citarne alcune); brand identity,<br />
compliance, procedure di fornitura o<br />
assistenza, soddisfazione del cliente<br />
dall’altro. Mettiamo nella ricetta anche<br />
le normative italiane sull’impresa, sul<br />
lavoro e fiscali. Poi aggiungiamo un<br />
mercato competitivo e i clienti sempre<br />
più (giustamente!) esigenti. Come può<br />
un ‘piccolo’ operatore stare al passo<br />
con tutti questi adempimenti?<br />
Ecco spiegato il fenomeno.<br />
Ci tengo a precisare che ‘piccolo’ non<br />
è inteso solo in volume di fatturato.<br />
Anzi! Sono un convinto sostenitore<br />
della piccola impresa, la vera forza del<br />
capitalismo e dell’imprenditoria<br />
italiana. Ma chi non riesce ad affogare<br />
i notevoli costi fissi di tanti obblighi in<br />
una organizzazione davvero efficiente<br />
ed efficace è costretto a<br />
‘concentrarsi’. I migliori riescono a far<br />
fronte agli impegni attraverso<br />
l’ottimizzazione dei processi e dei<br />
servizi, ma qui parliamo di vere<br />
eccellenze. E ce ne sono. Il rapporto<br />
con l’imprenditore, con il cliente, resta<br />
una delle chiavi di successo per un<br />
concessionario.<br />
F&F Un problema molto sentito in<br />
tutti gli ambiti della<br />
concessionaria, soprattutto nel<br />
salone vendite e nell’officina,<br />
ovvero la mancanza di personale<br />
formato e competente. Può<br />
indicarci quali a suo avviso<br />
potrebbero essere soluzioni<br />
durevoli?<br />
››‰ Durevole, ahinoi, è un concetto<br />
ormai superato. Un tempo si facevano<br />
piani industriali a cinque anni, oggi si<br />
vive alla giornata.<br />
L’esperienza nel mondo del trasporto<br />
mi ha insegnato che i driver principali<br />
sono due: remunerazione adeguata e<br />
condizioni di lavoro. La prima si<br />
commenta da sola (anche se per noi<br />
concessionari è difficile da gestire con<br />
il restringimento dei margini causato<br />
dalle politiche degli OEM). La seconda<br />
presuppone, con la capacità di<br />
ciascun dealer di offrire dei pacchetti<br />
work-life balance adeguati, la<br />
rivalutazione presso l’opinione<br />
pubblica del ruo lo cruciale che il<br />
venditore ha o dovrebbe avere nella<br />
nostra società.<br />
Abbiamo sempre parlato di ‘consulenti<br />
all’acquisto’ piuttosto che di venditori,<br />
non è vendere qualcosa l’obbiettivo,<br />
ma mettere l’acquirente nelle<br />
condizioni migliori per un acquisto<br />
consapevole e utile. Idem per il<br />
personale di officina.<br />
F&F Si è tanto parlato di<br />
servitizzazione, ovvero dell’offerta<br />
di servizi accessori alla vendita.<br />
Sembra che l’argomento sia<br />
sempre di estrema attualità. Che<br />
cosa ne pensa?<br />
››‰ Penso che sia stato molto bravo<br />
chi ha inventato questo termine<br />
difficilmente pronunciabile... Credo<br />
che oggi non esista dealer che non<br />
abbia applicato politiche di<br />
diversificazione e integrazione dei<br />
servizi. Chi non ha anticipato questa<br />
necessità - mi dispiace essere<br />
tranchant - da diversi anni non è più un<br />
concessionario. Chi è rimasto<br />
ancorato ai soli servizi offerti OEM fa<br />
parte di questo gruppo. Ogni cliente è<br />
diverso, ognuno vuole la sua<br />
servitizzazione, non è massificabile.<br />
F&F Officina, magazzino, ricambi:<br />
ricalcoliamo l’apporto economico<br />
percentuale di queste attività?<br />
››‰ Visto che questa è una domanda<br />
a trabocchetto... non è una questione<br />
di apporto economico delle singole<br />
attività. La questione è offrire<br />
servizio competente a 360<br />
gradi. Ciascun dealer avrà<br />
percentuali diverse in base al<br />
proprio modello. Non bisogna<br />
guardare la pagliuzza ma la<br />
trave. La questione è vincere la<br />
soddisfazione e fedeltà del<br />
cliente. Non il Net Promoter<br />
Score, ma quella vera.<br />
F&F In ultimo, eccoci a<br />
Federauto. Può indicarci tre<br />
iniziative urgenti che vorrebbe<br />
che l’associazione adottasse?<br />
Siete in ‘campagna<br />
adesioni’?<br />
››‰ Grazie per la<br />
domanda. A questa<br />
è davvero facile<br />
rispondere!<br />
Ecco l’elenco:<br />
- Riconoscimento<br />
del ruolo,<br />
fondamentale, del<br />
concessionario in<br />
ambito europeo e quindi<br />
difesa della nostra autonomia<br />
imprenditoriale.<br />
- Revisione della politica fiscale<br />
italiana sui veicoli.<br />
- Revisione degli incentivi agli<br />
investimenti per i veicoli industriali.<br />
- Programmazione del trasporto<br />
pubblico.<br />
Siamo, e saremo sempre in campagna<br />
adesioni, finché anche l’ultimo dealer<br />
italiano (ed europeo) non entrerà a far<br />
parte della famiglia Fderauto.<br />
Se ritirassi un’auto nuova, magari<br />
quella dei miei sogni o per la quale ho<br />
fatto tanti sacrifici - mi chiedevo - la<br />
lascerei mai guidare a un estraneo? La<br />
risposta è pleonastica: No.<br />
Lo stesso vale per le nostre imprese.<br />
Lascerei il destino della mia impresa,<br />
che chissà quanti sacrifici mi è<br />
costata, nelle mani di chissà chi?<br />
Cari colleghi, non facciamo lo stesso<br />
errore, aderiamo, tutti, a<br />
Federauto.<br />
6 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
<strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 7
QUOTE<br />
ROSA<br />
UOMINI E DONNE AI CORSI DI GUIDA SICURA<br />
Mettersi in gioco<br />
Tutti possono migliorare le proprie abilità al volante per<br />
affrontare in modo corretto le situazioni di pericolo. Certo<br />
bisogna essere pronti ad ascoltare chi ne sa di più...<br />
di Tiziana Altieri<br />
Ascuola guida si imparano i<br />
rudimenti per poter condurre<br />
un’auto, ma è sulla strada che<br />
ci si fanno le ossa. Non basta però<br />
macinare chilometri per diventare degli<br />
assi al volante. Ecco perché sono<br />
utilissimi i Corsi di Guida Sicura. Come<br />
quello organizzato da Aci-Sara a<br />
Lainate, alle porte di Milano, che ho<br />
avuto l’opportunità di frequentare.<br />
Un’occasione anche per guidare<br />
vetture di ultima generazione dotate di<br />
dispositivi avanzati di assistenza alla<br />
guida (gli ADAS, molti dei quali<br />
saranno obbligatori su tutte le auto di<br />
nuova immatricolazione a partire dal<br />
prossimo luglio). Ebbene, io il corso<br />
Master l’ho approcciato con umiltà,<br />
perché in fondo non mi sono mai<br />
sentita (e, lo ammetto, faccio bene)<br />
una grande pilota. So che dei limiti li<br />
ho e questa era l’occasione per<br />
migliorarmi. Non si può dire, però, che<br />
tutti i miei compagni di avventura<br />
(sette persone, quattro uomini e due<br />
donne) la pensassero allo stesso<br />
modo... Appena si comincia con gli<br />
esercizi pratici il sesso maschile si<br />
prepara a mostrare i muscoli. Non tutti<br />
(ma quasi), forti dei loro chilometraggi<br />
annuali, vogliono far vedere di che<br />
pasta sono fatti.<br />
Non ci posso credere<br />
E così, mentre noi rappresentanti del<br />
gentil sesso ascoltiamo attentamente<br />
i consigli dell’istruttrice e, talvolta con<br />
non poca fatica,<br />
cerchiamo di<br />
metterli in atto, gli<br />
uomini, convinti<br />
delle loro innate<br />
doti, agiscono<br />
d’impulso. Il<br />
risultato? Noi<br />
In auto gli uomini<br />
si preparano<br />
a mostrare<br />
i muscoli.<br />
Non mettono<br />
in dubbio le loro<br />
capacità<br />
donne, dopo un giro di prova, riusciamo<br />
a effettuare l’esercizio proposto<br />
correttamente, i maschi continuano a<br />
sbagliare. Se l’acqua fosse stata un<br />
vero ostacolo, delle loro vetture non<br />
sarebbe rimasto nulla. Ma ovviamente<br />
non ci credono: la guida ce l’hanno nel<br />
sangue, se qualcosa va storto non è<br />
certo perché hanno sbagliato ma<br />
perché è l’auto a non reagire<br />
correttamente ai comandi. E così<br />
all’esercizio successivo ci chiedono di<br />
scambiare i veicoli. Accettiamo. Si<br />
riparte. Ci misuriamo con il sovrasterzo<br />
e il sottosterzo, ma anche qui le cose a<br />
loro non sembrano andare meglio.<br />
Sono allibiti, non possono crederci,<br />
devono fare i conti con il fatto che non<br />
sono loro a cavarsela meglio al volante.<br />
Cala il silenzio. Forse hanno compreso<br />
che è meglio seguire le indicazioni<br />
dell’istruttrice, che hanno ancora molto<br />
da imparare e che il loro istinto, in caso<br />
di pericolo, rischia di non metterli al<br />
riparo.<br />
Smettono di guardarci<br />
con superiorità, anzi<br />
talvolta sembrano<br />
provare invidia per la<br />
nostra capacità di<br />
metterci in gioco, di<br />
non dare per scontato<br />
che il modo in cui abbiamo guidato fino<br />
a oggi sia quello corretto. Uno a zero<br />
per il popolo rosa. Lo sappiano le<br />
aziende: investire sui corsi di guida<br />
sicura per il personale femminile avrà<br />
certamente un ritorno. Per quello<br />
maschile? Non so...<br />
8 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
Your mobility.<br />
Made easy.<br />
Dai una marcia in più al tuo business grazie a soluzioni uniche ed innovative. Alphabet contribuisce<br />
al successo della tua azienda con soluzioni di mobilità per lunghi e brevi periodi, flessibili, sostenibili<br />
e pensate su misura, in grado di rispondere alle tue esigenze e di ottimizzare il tuo budget.<br />
Ti supportiamo nell'elettrificazione della flotta e nell'adozione di strumenti che facilitano la gestione<br />
della mobilità dei tuoi collaboratori.<br />
Insieme facciamo strada alla tua azienda per proiettarla nel futuro.<br />
Nuova BMW i5 eDrive40: Consumo di energia in kWh/100 km: 15,9 18,9; emissioni di CO2 in g/km (ciclo misto): 0.<br />
I consumi di energia e le emissioni di CO2 riportati sono stati determinati sulla base della procedura WLTP di cui al Regolamento UE 2017/1151.<br />
I dati indicati potrebbero variare a seconda dell'equipaggiamento scelto e di eventuali accessori aggiuntivi.<br />
www.alphabet.com/it
COVER<br />
FURTI E ANTIFURTI<br />
Prova a prendermi<br />
La lotta è impari, con i ladri di auto sempre più<br />
spavaldi (e impuniti). La telematica è un deterrente<br />
efficace, ma funzionano anche i vecchi antifurti<br />
di Roberta Carati<br />
Gli addetti ai lavori dicono che una macchina che<br />
si guida è una macchina che si ruba. È l’amara<br />
constatazione di Ado Gavioli, direttore commerciale<br />
di un’azienda (Block Shaft, v. box a pag. 15) che<br />
con il suo bloccasterzo in acciaio ad alta resistenza contribuisce<br />
ad arginare la piaga dei furti. Arginare, perché<br />
debellare appare francamente impossibile.<br />
L’annuale Dossier di LoJack Italia, società del Gruppo<br />
CalAmp specializzata nelle soluzioni telematiche per<br />
l’automotive e nel recupero dei veicoli rubati, mette a<br />
fuoco una realtà preoccupante. A partire dall’impennata<br />
del fenomeno: +7 per cento rispetto al 2022 per un totale<br />
di 131.679 tra due e quattro ruote. L’incremento ha riguardato<br />
nello specifico le vetture (+11 per cento a quota<br />
99.153), molto meno moto e scooter (+2 per cento).<br />
Altra nota negativa, soltanto il 44 per cento dei veicoli è<br />
stato recuperato e restituito al legittimo proprietario.<br />
Ampliando il periodo di riferimento, dal 2013 a oggi,<br />
quindi includendo un 2020 in cui le attività sono state<br />
rallentate dalla pandemia, il risultato non cambia: in Italia<br />
sono stati rubati 1.550.000 tra auto, Suv, van, mezzi pesanti<br />
e motocicli; di questi 609mila, quindi il 39 per cento,<br />
sono stati recuperati, mentre di 939.500 si sono perse<br />
le tracce. Guardando le sole vetture, in dieci anni le sottrazioni<br />
superano il milione e 113mila, poche centinaia<br />
di migliaia di unità in meno rispetto alle immatricolazioni<br />
di vetture registrate l’anno scorso.<br />
Un business redditizio<br />
Tolti i topi d’auto che agiscono in solitaria, è evidente<br />
come questo crimine sia prerogativa di vere e proprie<br />
holding di smercio e/o di smontaggio dei veicoli sottratti,<br />
in grado di agire con grande tempestività e di instradare<br />
i veicoli o le singole componenti disassemblate lungo<br />
le direttrici balcaniche dell’Est Europa oppure verso il<br />
Nord Africa e perfino in Medio Oriente.<br />
Il Dossier LoJack descrive una filiera che coinvolge i ladri<br />
che sottraggono fisicamente l’auto, i proprietari di garage<br />
o magazzini in cui l’auto solitamente viene lasciata a ‘de-<br />
cantare’ alcune ore/giorni prima di essere smontata o<br />
caricata in container o veicoli commerciali, i trasportatori<br />
e infine i broker criminali che presidiano i vari passaggi<br />
e governano le operazioni fino alla vendita nel Paese di<br />
destinazione. Secondo gli esperti, chi sottrae fisicamente<br />
una utilitaria può assicurarsi un guadagno immediato di<br />
poco inferiore ai mille euro, che salgono anche fino a cinquemila<br />
per vetture di lusso del valore di centomila euro.<br />
Il costo del trasporto si aggira intorno ai due-tremila euro<br />
se la vettura viene spostata verso l’Est, mentre varia tra<br />
i dieci e i quindicimila euro la tariffa per il trasporto del<br />
veicolo a bordo di una nave all’interno di un container.<br />
Risulta invece ‘economico’ lo spostamento tramite<br />
una staffetta di autisti che si danno il cambio alla<br />
guida dell’auto rubata fino a destinazione e che<br />
intascano tra i 500 e i mille euro.<br />
Ha dichiarato il presidente EMEA LoJack Maurizio<br />
Iperti: «I dati relativi al 2023 e ai primi mesi del <strong>2024</strong><br />
certificano e consolidano i segnali registrati negli<br />
scorsi anni di recrudescenza del business criminale<br />
dei furti di auto. Un fenomeno che in alcune aree<br />
del nostro Paese assume contorni allarmanti (otto<br />
furti su dieci si concentrano in cinque regioni dove<br />
le organizzazioni criminali hanno tradizionalmente<br />
radicato le proprie attività, nda). Solo un intervento<br />
rapido ed efficace può ridurre le possibilità che del<br />
veicolo si perdano le tracce per sempre. Grazie<br />
alla nostra tecnologia e a un team di esperti che<br />
supporta sul campo le forze dell’ordine nella ricerca,<br />
oggi possiamo contare su percentuali di recupero doppie<br />
rispetto a quelle del mercato».<br />
Magazzino ricambi<br />
facciamoci illusioni», premette<br />
il direttore generale Aniasa<br />
“Non<br />
Giuseppe Benincasa: “l’antifurto<br />
che evita che il veicolo venga sottratto non<br />
l’hanno ancora inventato”. Ma anche se quella<br />
contro i ladri di auto è una battaglia che si<br />
combatte con le armi spuntate, si può provare<br />
a rendere la vita difficile a chi “fa un danno<br />
enorme più al privato che all’azienda”.<br />
Che la telematica giochi un ruolo di primo piano nella lotta<br />
contro l’industria del furto è indubbio. Con altri due top<br />
player, OCTO Group e Verizon Connect Italia, ci siamo focalizzati<br />
sulle evoluzioni del settore in ambito flotte.<br />
La telematica è sicuramente un deterrente contro<br />
i furti. Quanto potente?<br />
››‰ Tina Martino, Marketing & Communication Director<br />
OCTO<br />
La telematica è un deterrente formidabile, con i nostri<br />
sistemi tecnologici siamo riusciti a recuperare oltre il 30<br />
per cento dei veicoli rubati. Al di là del recupero del sin-<br />
Gomme, finestrini, fari sono tra i ‘pezzi di ricambio’ più gettonati dai topi d’auto.<br />
Con il risultato che il 45 per cento della flotta in car sharing è inutilizzabile<br />
Direttore, perché nel Rapporto Aniasa<br />
<strong>2024</strong> l’analisi dei furti e delle<br />
appropriazioni indebite riguarda<br />
soltanto il noleggio a<br />
breve termine e non il lungo?<br />
Abbiamo avuto difficoltà nella<br />
raccolta dei dati, che dobbiamo<br />
dividere tra corporate e retail.<br />
Le denunce corporate non<br />
COVER<br />
sempre vengono registrate in maniera puntuale<br />
e spesso arrivano con molto ritardo.<br />
Confido che dall’anno prossimo marcheremo<br />
il dato dei furti in maniera puntuale<br />
così da dare una estensione completa<br />
del fenomeno.<br />
Possiamo provare a inquadrarlo<br />
con i dati oggi disponibili?<br />
Se il noleggio a breve termine marca<br />
valore 100 (e nel 2023 Aniasa<br />
ha registrato la sottrazione di 792<br />
10 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
<strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 11
COVER<br />
COVER<br />
della flotta o degli asset come quelle di Verizon Connect<br />
consente ai fleet manager, in un unico prodotto, di avere<br />
tutti i vantaggi legati non solo a evitare il furto del veicolo<br />
e il suo utilizzo non autorizzato ma anche alla riduzione<br />
delle emissioni e del consumo di carburante e dell’aumento<br />
di produttività e sicurezza.<br />
delle nostre soluzioni, in modo da renderle ancora più efficienti<br />
e per rispondere al meglio alle esigenze dei professionisti<br />
del settore. Sicuramente l’intelligenza artificiale<br />
è la tecnologia che più di ogni altra promette di rivoluzionare<br />
l’ambito del fleet management, garantendo maggiori<br />
prestazioni in termini di sicurezza e produttività.<br />
golo veicolo, abbiamo avuto negli ultimi anni alcune<br />
esperienze di successo che hanno consentito di ritrovare<br />
un intero container di veicoli in fase di ‘esportazione’.<br />
Tutte queste operazioni sono state effettuate grazie alla<br />
collaborazione con le forze dell’ordine e nel caso specifico<br />
con la Polizia inglese.<br />
››‰ Alberto Di Mase, Senior Country Marketing Manager<br />
Verizon Connect Italia<br />
Quello dei furti è un tema centrale per i gestori di flotte.<br />
Le soluzioni di tracciamento GPS aiutano i fleet manager<br />
a monitorare quasi in tempo reale la posizione dei veicoli<br />
e degli asset e la presenza dei conducenti all’interno dei<br />
veicoli, di cui 754 auto), per il lungo termine<br />
questo valore va moltiplicato per 4. È vero<br />
che la quasi totale diffusione degli antifurti<br />
satellitari porta a un coefficiente di recupero<br />
abbastanza soddisfacente, il problema è<br />
in che condizioni vengono ritrovati i veicoli,<br />
a volte sono relitti.<br />
Per il car sharing, invece, il dramma sono i<br />
danneggiamenti, con il 40-45 per cento della<br />
flotta giornaliera che non è utilizzabile a causa<br />
di vandalismi che richiedono interventi<br />
di manutenzione; quindi non solo il veicolo<br />
non è disponibile ma per rimetterlo sulla<br />
strada l’operatore si accolla un costo di ripristino<br />
che varia secondo l’entità del danno.<br />
Ai ladri fanno gola le gomme (quante macchine<br />
trovate sui mattoni!), i finestrini, i fari,<br />
i tergicristalli, le autoradio… siamo arrivati<br />
anche ai sedili.<br />
Come Aniasa abbiamo rilevato che durante<br />
i periodi di difficoltà di approvvigionamento<br />
le auto, solitamente auto di grande diffusione,<br />
diventano il mercato alternativo dei pezzi<br />
di ricambio. Sono magazzini a cielo aperto.<br />
Anni fa alcune compagnie di rent-a-car<br />
minacciavano di ritirarsi dalle regioni del<br />
centro sud proprio per l’alto rischio furti...<br />
C’è stato un intervento teso alla registrazione<br />
dei contratti e l’attenzione generale<br />
mezzi. Ciò permette di ridurre il rischio di sottrazioni improprie<br />
e aumentare le probabilità di ritrovamento, consentendo<br />
all’azienda di risparmiare sull’acquisto di nuovi<br />
veicoli e in certi casi sui costi assicurativi. Per gli asset<br />
poi, è possibile utilizzare il GPS in modalità geofencing.<br />
In questo modo, il gestore può creare delle recinzioni digitali,<br />
che si attivano quando vengono superati dai macchinari.<br />
Si attiverà un allarme, in tempo quasi reale, che<br />
permetterà di controllare la mappa live per vedere che<br />
cosa sta succedendo e gestire la situazione.<br />
La telematica, quindi, è un ottimo deterrente contro i<br />
furti. L’installazione di una soluzione per il tracciamento<br />
su questo tema è cresciuta. Si è sviluppata<br />
molto la telematica e quindi il controllo da<br />
remoto del veicolo. E poi c’è stata e c’è una<br />
distribuzione più oculata della flotta: là dove<br />
le nostre statistiche ci dicono che certi veicoli<br />
sono più appetibili di altri, in quelle zone<br />
il servizio di rent-a-car verrà proposto con<br />
un altro tipo di veicoli. La possibilità di analizzare<br />
i dati consente alle società di noleggio<br />
di avere un just in time esatto.<br />
Sono entrate in Aniasa diverse società di<br />
telematica. Come legge la loro adesione?<br />
Siamo un bacino di applicazione ma soprattutto<br />
di studio e analisi. Il modo per evol-<br />
Avete allo studio soluzioni ad hoc per proteggere<br />
i veicoli in flotta dal rischio furti?<br />
››‰ Tina Martino, OCTO<br />
Abbiamo una soluzione end to end che si basa sia su un<br />
dispositivo da installare a bordo dell’auto sia su una infrastruttura<br />
tecnologica attraverso cui è possibile effettuare<br />
le attività di tracking e l’orchestrazione del servizio degli<br />
enti autorizzati. Tale soluzione, OCTO Stolen Vehicle<br />
Tracking (SVT), permette la gestione del furto tramite una<br />
richiesta on demand fatta dal proprietario del veicolo ma<br />
può essere anche attivata in automatico attraverso il dispositivo<br />
installato a bordo in caso di rilevazioni di allarme.<br />
Sulla base della configurazione del dispositivo è possibile<br />
rilevare uno spostamento anomalo e, per esempio, in circostanza<br />
di furto accertato, si può attivare dalla sala di sicurezza<br />
il blocco di avviamento del motore. Questa soluzione<br />
è facilmente configurabile nella piattaforma di<br />
gestione delle flotte dai profili professionali autorizzati.<br />
››‰ Alberto Di Mase, Verizon Connect Italia<br />
Come Verizon Connect ci adoperiamo ogni giorno per<br />
migliorare i nostri prodotti e offrirne sempre di nuovi sul<br />
mercato anche relativamente al tema dei furti. Al momento<br />
puntiamo su una maggiore integrazione<br />
delle tecnologie emergenti all’interno<br />
vere più velocemente in questo settore è<br />
avere feedback di confronto tra chi utilizza<br />
il device e chi lo sviluppa e lo elabora.<br />
Quando sono arrivate sul mercato le prime<br />
auto ibride, abbiamo rilevato un fenomeno<br />
di furti delle batterie e siamo stati in grado<br />
di precisare dove, come, quando. Alcuni operatori<br />
hanno cominciato a sviluppare antifurti<br />
ad hoc, dedicati alla protezione delle batterie.<br />
Il satellitare funziona, l’antifurto meccanico<br />
anche, che cosa serve per debellare<br />
o almeno arginare la piaga dei furti?<br />
Aggiunga il lavoro fantastico delle forze<br />
dell’ordine, ci tengo a sottolinearlo, con cui<br />
Sono a rischio i veicoli ma sono a rischio anche i<br />
dati sensibili dei driver. Ormai, più che di sicurezza<br />
bisogna parlare di cybersecurity automobilistica…<br />
››‰ Tina Martino, OCTO<br />
I veicoli sono diventati essenzialmente computer su ruote,<br />
dotati di una vasta gamma di sistemi elettronici e di comunicazione<br />
che possono essere vulnerabili agli attacchi<br />
informatici; ma tutta questa evoluzione ha portato anche<br />
a un aumento nell’adozione di misure di sicurezza informatica<br />
robuste, come crittografia dei dati, autenticazione<br />
multi-fattore, aggiornamenti regolari del software e monitoraggio<br />
costante dei sistemi per individuare e rispondere<br />
prontamente a eventuali violazioni della sicurezza.<br />
Per quanto riguarda la gestione dei dati dei driver, tutte<br />
le Centrali Operative di OCTO godono dell’autorizzazione<br />
Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) e<br />
hanno un canale diretto con il SSN e le FF.OO. Inoltre,<br />
abbiamo partnership con più di 40 istituti di vigilanza<br />
che ci hanno consentito di essere un’azienda qualificata<br />
nei confronti delle forze dell’ordine.<br />
››‰ Alberto Di Mase, Verizon Connect Italia<br />
Nonostante le tante opportunità, una flotta connessa com-<br />
Furti e appropriazioni indebite nel noleggio a breve termine<br />
2023 2022 var %<br />
Totale Furti 792 841 –5,8%<br />
- di cui vetture 754 791 –4,7%<br />
- di cui furgoni 38 50 –24%<br />
Veicoli recuperati da furti 431 414 4,1%<br />
Veicoli rubati e non recuperati 361 427 –15,5%<br />
Appropriazioni indebite 389 414 –6%<br />
- di cui appropriazioni indebite vetture 378 384 –1,6%<br />
- di cui appropriazioni indebite furgoni 11 30 –63,3%<br />
Veicoli recuperati da appropriazioni indebite 293 233 25,8%<br />
Veicoli non recuperati da appropriazioni indebite 96 181 –47%<br />
Danno da furti (euro) 6.134.2<strong>71</strong> 6.512.915 –5,8%<br />
Danno dei furti sul fatturato (percentuale) 0,42% 0,48% –12,4%<br />
c’è una strettissima collaborazione e che<br />
su questo fronte sono impegnate in modo<br />
continuo e costante. Il problema è il sistema<br />
di repressione: rispetto a una massa di provvedimenti<br />
considerevole e di danni altrettanto<br />
considerevoli, la risposta dal punto di<br />
vista giuridico sanzionatorio è francamente<br />
debole. I ladri, se ‘beccati’, restano a piede<br />
libero anche se sono soggetti che reiterano<br />
più volte lo stesso reato. E questo frustra<br />
l’attività di polizia, carabinieri, guardia di <strong>finanza</strong>...<br />
Manca l’ultimo miglio.<br />
12 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>giugno</strong> marzo <strong>2024</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 13
COVER<br />
COVER<br />
porta una certa vulnerabilità alle minacce provenienti dai<br />
sistemi di condivisione e reti back-office. Per ovviare a questo<br />
problema, i fleet manager devono essere maggiormente<br />
proattivi valutando periodicamente i rischi, aggiornando i<br />
software, formando il personale, stabilendo protocolli di<br />
security rigorosi e impiegando strumenti avanzati per una<br />
gestione sicura. Si tratta di un approccio olistico che aiuta<br />
a mitigare le sfide che provengono dal mondo digitale.<br />
Le più diffuse, le più rubate<br />
Ancora dal Dossier LoJack, ecco la classifica dei modelli<br />
di vetture più rubate, classifica che rispetto allo scorso<br />
Assicurarsi o autoassicurarsi quanto protegge?<br />
Nel lungo termine tendenzialmente il valore<br />
è assicurabile perché, al di là del tipo di auto,<br />
il bene è affidato a quel determinato soggetto<br />
che lo guiderà per due, tre, quattro anni. La<br />
copertura è accessibile.<br />
Il problema si pone nel breve termine, dove<br />
alcuni interrogativi - la macchina chi la guida?<br />
Dove? Quanti chilometri fa? - sono destinati<br />
a rimanere senza risposta e a far lievitare a<br />
un punto tale il costo del servizio assicurativo<br />
che ribaltarlo sulle tariffe sarebbe impossibile.<br />
Da qui la scelta di autoassicurarsi: il noleggiatore<br />
usa un sistema di calcolo attuariale<br />
con cui si copre cercando di limitare i<br />
danni, di parare gli effetti dell’attività criminale,<br />
ma non è un vero servizio assicurativo.<br />
C’è anche da dire che i costi delle polizze sono<br />
cresciuti, è una dinamica che va verso l’alto<br />
e anche in maniera abbastanza consistente.<br />
Per due fattori: la sinistrosità che è aumentata<br />
e il costo dei ricambi che è schizzato alle stelle.<br />
E torniamo al magazzino a cielo aperto...<br />
Direbbe che la spina nel fianco dei noleggiatori<br />
oggi è il furto?<br />
Da cittadino, e da italiano, direi che è più un<br />
problema di costume. La conseguenza economica<br />
sicuramente c’è, però l’impatto del<br />
anno riserva poche sorprese. Gruppo Stellantis presidia<br />
le posizioni di vertice, con Fiat Panda in testa con 12.5<strong>71</strong><br />
sottrazioni (1 autoveicolo rubato su 10 è una Panda) seguita<br />
da 500 (5.889), Punto (4.604), Lancia Ypsilon<br />
(4.472), 500 L (2.637) e Alfa Romeo Giulietta (2.075). Le<br />
ultime quattro posizioni sono occupate da Smart Fortwo<br />
(1.976), Citroën C3 (1.741), Volkswagen Golf (1.465) e<br />
Renault Clio (1.365). Ben il 54 per cento dei furti d’auto<br />
riguarda questi modelli. L’auto più ritrovata è la Giulietta<br />
(65 per cento dei recuperi), seguono 500 L (59 per cento),<br />
Panda e 500 (55), Ypsilon (54), Punto (40), Smart Fortwo<br />
(37), C3 (36), Golf (35), infine Clio (30 per cento).<br />
furto di ‘enne’ vetture su un mondo industriale,<br />
impatto che classifichiamo rilevante<br />
perché è rilevante nel totale, è molto meno<br />
pesante rispetto a quello che subisce la persona<br />
a cui viene rubata la sua macchina.<br />
Mi irrita, anzi mi indigna questa mancanza<br />
di sensibilità verso il singolo. Parliamoci<br />
chiaro: con i soldi con cui oggi acquisti una<br />
vettura elettrica di fascia media, trent’anni<br />
fa compravi quasi un appartamento. Come<br />
azienda so che quello dei furti è un rischio<br />
di cui devo tenere conto. Come privato, e<br />
considerando i costi di un’auto, il sacrificio<br />
che faccio a monte è nettamente più alto<br />
e il rischio a valle lo è ancora di più.<br />
Nella categoria Suv/crossover, i più ambiti sono Fiat 500X<br />
(1.997 unità sottratte nel 2023 con il 48 per cento dei recuperi),<br />
Jeep Renegade (1.653 furti, 47 per cento di recuperi),<br />
Peugeot 3008 (778 furti, 36 per cento di ritrovamenti),<br />
Jeep Compass (<strong>71</strong>3 furti, 38 per cento di recuperi), Renault<br />
Captur (663 furti, 39 per cento di ritrovamenti).<br />
A proposito di ritrovamenti, val la pena soffermarsi (lo<br />
fa anche il direttore Aniasa, v. intervista a pag. 11), sulle<br />
loro condizioni. Nel cuore della Puglia - che insieme a<br />
Campania, Lazio, Sicilia e Lombardia ‘vale’ l’80 per cento<br />
della totalità dei furti compiuti in Italia: 80.559 su 99.153<br />
- i già bassi tassi di recupero si traducono spesso in ritrovamenti<br />
di veicoli ridotti a relitti, smantellati in meno<br />
di 24 ore per la vendita dei pezzi di ricambio. Va meglio<br />
in Basilicata, Valle D’Aosta, Liguria, Friuli-Venezia Giulia,<br />
Marche, Molise, Trentino-Alto Adige e Umbria, dove i<br />
furti restano al di sotto dei 600 casi l’anno.<br />
Elettronici o satellitari? Tutti e due<br />
Milano, piena notte, suona una sirena. È probabile che il<br />
ladro desisterà dal tentativo di rubare l’auto parcheggiata<br />
sul marciapiede sotto casa. Ne è convinto Daniele Gandini,<br />
direttore vendite Macnil GT Alarm, secondo cui «l’antifurto<br />
elettronico - che prevede il blocco motore, la protezione<br />
di porte, cofano e baule oltre che dell’abitacolo, la possibilità<br />
di verificare eventuali cause di allarme - resta il sistema<br />
più venduto al privato. Almeno 70-80mila solo in<br />
Italia». Diverse le necessità del fleet manager, che oltre<br />
all’antifurto meccanico richiede «il localizzatore satellitare.<br />
In questo modo non soltanto può rilevare l’esatta posizione<br />
del veicolo ma attivare o disattivare il blocco avviamento<br />
tramite app o web, funzione che si rivela particolarmente<br />
utile in caso di furto, perché nel momento in<br />
cui riceve la segnalazione che l’auto è stata messa in<br />
moto senza chiave potrà inibirne l’avviamento non appena<br />
si ferma impendendole di ripartire. Per ovvie ragioni di<br />
sicurezza è vietato bloccare l’auto in movimento».<br />
Molto alte le percentuali di recupero. «Nelle prime 48 ore<br />
sono anche del 90-95 per cento. Se passano più giorni,<br />
invece, il rischio è di trovare il veicolo smembrato».<br />
Da Macnil GT Alarm anche la soluzione detta di doppia sicurezza,<br />
che oltre al classico allarme satellitare, il cui segnale<br />
può essere però vanificato dall’uso dei jammer, prevede<br />
l’installazione di prodotti autoalimentati, che si accendono<br />
ogni tot ore e in caso di furto del veicolo inviano<br />
un alert che permetterà alla centrale operativa di localizzarlo.<br />
«Abbiamo ritrovato mezzi di cava cantiere<br />
dopo una settimana grazie a questo satellitare nascosto,<br />
e depositi con più macchine, non solo quelle rubate a noi!».<br />
UNIVERSALE (MA NON PER TUTTI)<br />
Tanto piccolo quanto efficace. Stiamo parlando<br />
di Block Shaft, l’antifurto meccanico sviluppato<br />
dall’omonima azienda di Monopoli, in provincia<br />
di Bari, disponibile in versione Classic e<br />
Automatic. Praticamente invisibile perché integrato<br />
nel piantone, il dispositivo blocca la direzionalità<br />
della vettura senza modificarne<br />
l’estetica né l’originalità delle sue parti.<br />
Siamo entrati nei dettagli con il direttore commerciale<br />
di Block Shaft, Ado Gavioli.<br />
È riduttivo definirlo un bloccasterzo?<br />
Tutte le vetture hanno un bloccasterzo di serie, ma è realizzato in materiale<br />
morbido, tipo plastica o alluminio; basta forzare la rotazione del volante, dargli<br />
qualche colpo secco perché il bloccasterzo si spezzi e il volante torni libero di<br />
girare. Block Shaft ha realizzato un’applicazione - preciso questo termine<br />
perché molti confondono l’antifurto meccanico con una manomissione dell’impianto<br />
di sterzo - che replica il principio del bloccasterzo di serie ma in<br />
modo corazzato. Il dispositivo si compone di un cannotto di acciaio antitaglio<br />
e antitrapano saldato sulla parte statorica del piantone, e di un lucchetto che<br />
scorre al suo interno fino a impegnarsi in un’asola ricavata su una boccola solidale<br />
all’albero del piantone stesso. L’antifurto si attiva attraverso una serratura<br />
di sicurezza certificata, anche quella un nostro brevetto, impedendo la rotazione<br />
del volante. Risultato: l’auto resta immobilizzata dove è stata parcheggiata.<br />
Che cosa succede in caso di incidente?<br />
Il dispositivo non interagisce con nessun organo di sicurezza, la collassabilità<br />
del piantone viene interamente preservata, quindi da questo punto di vista problemi<br />
zero. Le assicurazioni, anzi, spesso riconoscono degli sconti sul furto/incendio<br />
se c’è installato l’antifurto meccanico proprio perché ne ravvisano la validità.<br />
Qual è la diffusione del dispositivo?<br />
Un dato aggiornato a qualche anno fa parlava di oltre 1.400.000 mila pezzi venduti,<br />
è un prodotto di rotazione, ciò che viene venduto viene automaticamente installato.<br />
Con la crisi dell’auto del 2008-2009 il mondo dei concessionari è diventato uno<br />
dei nostri canali principali di distribuzione, dealer e rivenditori multimarche ne<br />
hanno fatto un motivo di business. La diffusione è maggiore al Sud - siamo sui<br />
4.500 dispositivi al mese tra Puglia, Campania e Sicilia - che non al Centro Nord<br />
dove sono più conosciuti l’antifurto satellitare e quello elettronico.<br />
Se allarghiamo il discorso ai veicoli commerciali?<br />
La protezione del vano di carico degli LCV ha<br />
reso Block Shaft azienda di riferimento.<br />
Oggi i nostri sistemi sono gli unici certificati<br />
da tutti i corrieri a livello nazionale,<br />
operiamo quasi in regime di monopolio.<br />
14 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
<strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 15
EVENTI<br />
Tutto cambia, niente cambia<br />
EVENTI<br />
23° RAPPORTO ANIASA<br />
NOLEGGIO<br />
A TAVOLETTA<br />
Con il 30 per cento di immatricolazioni nel 2023<br />
il noleggio si conferma motore dell’intero comparto<br />
automotive. Trainante e sempre più verde<br />
di Roberta Carati<br />
mercato dell’auto ancora lontano dai livelli prepandemia<br />
il settore del noleggio continua a cresce-<br />
“In un<br />
re». Terzo anno alla guida di Aniasa e il presidente<br />
Alberto Viano archivia un 2023 dove il noleggio rappresenta<br />
il 30 per cento delle immatricolazioni, valore ulteriormente<br />
in crescita nel primo trimestre <strong>2024</strong>.<br />
La presentazione del 23esimo Rapporto dell’associazione<br />
sullo stato di salute di un comparto che vale 14<br />
IL LUNGO TERMINE NEL PRIMO TRIMESTRE <strong>2024</strong><br />
I TRIMESTRE <strong>2024</strong> I TRIMESTRE 2023 VAR.%<br />
Fatturato (miliardi €) 1.9 1.7 14,6<br />
Flotta circolante 1.183.400 1.093.000 8,3<br />
Immatricolazioni 95.200 111.746 - 14,8<br />
IL BREVE TERMINE NEL PRIMO TRIMESTRE <strong>2024</strong><br />
I TRIMESTRE <strong>2024</strong> I TRIMESTRE 2023 VAR.%<br />
Fatturato € 242,8 227 7<br />
Giorni di noleggio 7.625.000 7.141.000 6,8<br />
Numero di noleggi 881.500 838.500 5<br />
Flotta media 122.700 118.500 3,5<br />
Immatricolazioni 38.200 19.900 92,4<br />
miliardi di euro e conta 1 milione e 300mila tra auto e<br />
veicoli commerciali, è l’occasione per entrare nelle pieghe<br />
dei singoli segmenti - lungo termine, breve termine, car<br />
sharing - oltre che per fare il punto sulle politiche fiscali<br />
ancora molto penalizzanti rispetto al resto d’Europa.<br />
«Per riequilibrare finalmente la fiscalità sull’auto aziendale»,<br />
ha detto Viano, «va colta l’opportunità offerta dalla<br />
Legge sulla Delega Fiscale e dalla prossima Legge di<br />
Bilancio: in Italia, su un’auto del costo di 30.000 euro le<br />
aziende possono ‘scaricare’ 3.615 euro contro, per esempio,<br />
i 25.210 euro della Germania. Un graduale riequilibrio,<br />
almeno sulle nuove vetture elettriche per le quali le risorse<br />
necessarie nel triennio sono di 343 milioni, un niente,<br />
porterebbe a un significativo aumento di auto ‘alla spina’<br />
nel parco circolante. Oltretutto con un ritorno sull’investimento<br />
per l’Erario del 50 per cento e con evidenti vantaggi<br />
in termini di riduzione delle emissioni inquinanti e<br />
di maggiore sicurezza sulle nostre strade».<br />
A proposito di veicoli green, va detto che il 33 per cento<br />
delle nuove vetture elettriche e il 53 di quelle ibride plugin<br />
immatricolate in Italia sono a noleggio.<br />
Stanno (quasi) tutti bene<br />
È del lungo termine la migliore performance 2023: il fatturato<br />
è aumentato del 12,9 per cento sul 2022 superando<br />
16 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
i 10 miliardi e mezzo (cifra che comprende i 2 miliardi e<br />
nove generati dall’attività di rivendita dell’usato, più appetibile<br />
anche per l’aumento dei prezzi di listino del nuovo),<br />
per una flotta di 1 milione e 217mila veicoli (+8 per cento);<br />
le immatricolazioni sono cresciute del 23,6 per cento<br />
(438mila contro le 355mila del 2022, di cui 82mila full hybrid<br />
o plug-in o elettriche). Interessante la composizione<br />
della platea: 90.000 aziende, 3.000 pubbliche amministrazioni<br />
e 161.000 privati (con e senza partita iva). È andato<br />
molto bene anche il primo trimestre <strong>2024</strong>, con il giro<br />
d’affari cresciuto del 14,6 per cento e la flotta dell’8,3;<br />
unico parametro negativo, conseguenza del ritardo con<br />
cui gli incentivi annunciati sono entrati in vigore, le immatricolazioni,<br />
in calo del 14,8 per cento.<br />
Anche il segmento del breve termine continua a godere di<br />
buona salute: l’anno scorso il fatturato ha sfiorato il miliardo<br />
e mezzo (+7,5 per cento sul 2022), la flotta media è cresciuta<br />
del 12,6 per cento a quota 137mila, le immatricolazioni<br />
dell’8,2 per un totale di quasi 69mila veicoli; i noleggi<br />
sono stati 4,3 milioni (+18,1 per cento) per poco meno di<br />
36 milioni di giornate di noleggio (+14,2). Per un effettivo<br />
ritorno ai livelli preCovid, però, manca ancora 1 cliente su<br />
5. Indicatori positivi nel primo trimestre <strong>2024</strong>, anche in previsione<br />
dell’alta domanda attesa nella stagione estiva e<br />
della Pasqua che è caduta nel periodo: +7 per cento il fatturato,<br />
+5 il numero di noleggi, +3,5 la flotta e, il dato più<br />
eclatante, +92 per cento le immatricolazioni.<br />
Infine il car sharing, che dopo la pandemia è tornato a crescere<br />
(gli utenti attivi, per esempio, negli ultimi sei mesi si<br />
contano in 300mila, in aumento di 4 punti percentuali rispetto<br />
al 2022, di 23 sul 2019) ma archivia il 2023 con poco<br />
meno di 5 milioni di noleggi: il 10 per cento in meno nel<br />
confronto con l’anno scorso, quasi la metà degli oltre 10<br />
milioni del pre-pandemia. Roma e Milano la fanno da padroni<br />
con l’80 per cento della flotta complessiva, flotta che<br />
nonostante la fine del chip shortage e il ritorno dell’offerta<br />
di prodotto è rimasta costante con 3.500 vetture.<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
Ha tratti gattopardeschi l’annuale ricerca di Bain & Company<br />
sulla mobilità degli italiani ‘Casa e Chiesa nel settore dell’auto’.<br />
Perché se è vero che l’immatricolazione di vetture<br />
ibride è cresciuta fino a raggiungere al 31 marzo <strong>2024</strong> il<br />
42 per cento (le BEV si fermano al 3), è altrettanto vero che<br />
le emissioni di CO 2 sono addirittura in aumento. «Una tendenza»,<br />
osserva Gianluca Di Loreto, Partner e responsabile<br />
automotive Italia di Bain & Company, «che può essere spiegata<br />
sia con le minori rottamazioni delle vetture obsolete<br />
- in due anni le radiazioni si sono contratte del 30 per cento,<br />
da 1,5 milioni a 1 milione - sia con le preferenze per veicoli<br />
a benzina o mild hybrid. Si è passati infatti, in meno di un<br />
decennio, dal 56 per cento di diesel al 64 di benzina/ibrido».<br />
Non solo. Anche nelle grandi città il ‘piccolo è bello’ ha perso appeal, al punto<br />
che soltanto una compatta su 50 è full electric (mentre tra le vetture mediograndi<br />
avanza il plug-in hybrid), e in Italia come nel resto d’Europa, in Germania<br />
più che altrove, l’immatricolato BEV cresce poco o nulla.<br />
Il noleggio vince sempre<br />
In un clima di incertezza - dove è calata anche la spinta degli Innovatori (2,5<br />
per cento) e degli Anticipatori (13,5), quindi di consumatori disposti a investire<br />
di più per essere all’avanguardia (i primi), interessati all’innovazione quando<br />
ne intuiscono gli effettivi vantaggi (i secondi) - vince il canale del noleggio, a<br />
lungo e a breve termine, che tocca un nuovo record storico con una penetrazione<br />
nel 2023 del 29 per cento sul totale immatricolazioni.<br />
«Le normative sempre più rigorose, specialmente sulle emissioni», conclude<br />
Di Loreto, «richiedono un’adeguata preparazione e investimenti da parte delle<br />
case automobilistiche europee. È importante tenere conto delle preferenze<br />
dei consumatori e adattarsi ai cambiamenti nelle loro abitudini di acquisto<br />
per tutelare la competitività nel mercato globale, mantenendo l’attenzione<br />
sulla sostenibilità ambientale del settore, ma anche su quella economica».<br />
Penetrazione del canale noleggio<br />
(% su tot. immatricolazioni)<br />
Fonte: Italia: Unrae, struttura del mercato.<br />
Dati internazionali: ANIASA/Dataforce (include Leasing Società e Noleggio a Lungo Termine)<br />
Il canale noleggio segna un nuovo record storico a quota 29,2 per cento nel<br />
primo quadrimestre <strong>2024</strong>, un dato che avvicina l’Italia a Francia, Spagna e<br />
Germania. Resta ampio il divario rispetto a Regno Unito, Belgio e Paesi Bassi.<br />
<strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 17
INTERVISTA<br />
INTERVISTA<br />
CARVOILÀ<br />
Mobilità<br />
aziendale 2.0<br />
L’azienda milanese offre un servizio premium di pick up<br />
e delivery a chi necessita di movimentare una vettura per<br />
attività di manutenzione, ricollocamento, riparazione<br />
di Giacinta Moraschi<br />
Francesca<br />
Vidali, CEO<br />
e co-founder<br />
di Carvoilà<br />
Parola chiave: premium. Il servizio di presa e riconsegna<br />
tramite driver strutturato da Carvoilà si differenzia<br />
non soltanto per la tipologia di clientela<br />
- esclusivamente business - ma per la qualità della proposta.<br />
Ci dice tutto la CEO e co-founder Francesca Vidali.<br />
F&F Iniziamo con una presentazione dell’azienda?<br />
››‰ Carvoilà è un’azienda nata nel 2019 che eroga servizi<br />
di pick up e delivery tramite driver in tutta Italia (ma stiamo<br />
cominciando a guardare a Spagna, Francia, Germania,<br />
mercati molto interessanti). Ha all’attivo più di 300 clienti<br />
business e oltre 50.000 movimentazioni negli ultimi due<br />
anni, con volumi mensili in continua crescita.<br />
Lavora con società di noleggio, aziende con flotte, case<br />
costruttrici, concessionarie, carrozzerie, assicurazioni:<br />
chiunque necessiti di movimentare una vettura per attività<br />
di manutenzione, ricollocamento, riparazione, può scegliere<br />
le soluzioni proposte da Carvoilà, che assicura tempestività<br />
nella consegna (sono richieste solo sei ore di preavviso<br />
per l’organizzazione) e personalizzazione del servizio.<br />
Siamo un team giovane e dinamico, con la voglia di dare<br />
un contributo concreto ai nuovi bisogni del settore automotive.<br />
Siamo ossessionati dai processi e ci piace<br />
sfruttare la tecnologia per offrire ai nostri partner una<br />
facilità di accesso ai servizi e un monitoraggio in tempo<br />
reale delle movimentazioni attive.<br />
Con una rete di driver selezionati in oltre 80 città riusciamo<br />
a garantire una risposta capillare su tutto il territorio.<br />
Il trend di crescita dei noleggi e la sempre maggiore attenzione<br />
ai servizi porta con sé nuove sfide e nuove opportunità:<br />
il servizio che eroghiamo supporta i nostri partner<br />
nelle sfide logistiche e nella cura al cliente finale.<br />
F&F Scegliendo di rivolgervi a una clientela business<br />
non vi precludete altre opportunità?<br />
››‰ Il servizio di pick up e delivery tramite driver ha preso<br />
slancio negli ultimi anni. I clienti finali sono entusiasti e<br />
non mancano le richieste dirette che riceviamo da privati<br />
e liberi professionisti dopo che lo hanno sperimentato<br />
tramite uno dei nostri partner.<br />
Per il momento prediligiamo l’attività con le aziende: c’è<br />
ancora molto da fare e si può costruire un ecosistema<br />
di sinergie in cui Carvoilà fa da facilitatore per le esigenze<br />
di movimentazione delle aziende.<br />
F&F Data la diffusione capillare, avete rilevato aree<br />
maggiormente sensibili alla vostra proposta?<br />
››‰ Nelle città più grandi c’è molta varietà nelle esigenze<br />
a cui diamo risposta: spesso le flotte di maggiori dimensioni<br />
si concentrano lì, così come è più faticoso chiedere al<br />
cliente di movimentare in autonomia la propria auto a<br />
causa dell’intenso traffico. Nelle città più piccole, d’altra<br />
parte, il servizio viene apprezzato per le distanze che spesso<br />
aumentano tra il cliente e il service per la manutenzione.<br />
La richiesta di servizio cambia a seconda del partner.<br />
Le aziende con flotte lo utilizzano per permettere ai propri<br />
dipendenti di non doversi occupare di portare l’auto presso<br />
i service per attività di manutenzione ordinaria o straordinaria.<br />
Molto apprezzato anche il servizio previsto<br />
per il cambio gomme.<br />
I nostri driver vengono richiesti anche per consegnare il<br />
veicolo a inizio noleggio e ritirarlo a fine noleggio per riportarlo<br />
presso il noleggiatore. Alcune aziende stanno sperimentando<br />
anche l’ottimizzazione della flotta auto in sharing<br />
grazie al servizio con driver. Un esempio? Il dipendente utilizza<br />
l’auto per recarsi presso l’aeroporto; il nostro driver<br />
prende l’auto e la riporta presso la sede dell’azienda, pronta<br />
per essere utilizzata di nuovo da un altro dipendente.<br />
Altre tipologie di servizio riguardano quelle per le concessionarie<br />
e le officine che offrono il servizio per i propri<br />
clienti come alternativa di mobilità: è il cliente a scegliere<br />
se preferisce recarsi presso il service e ricevere una vettura<br />
sostitutiva oppure evitare di occuparsi degli spostamenti<br />
e delegare la movimentazione al nostro driver,<br />
godendosi qualche ora di tempo libero.<br />
F&F Più che un driver sembra un factotum…<br />
››‰ Dice bene! Il servizio cardine resta quello dello spostamento<br />
dell’auto, ma come resistere una volta che il<br />
driver ha la tua auto in mano nel chiedere di fare anche il<br />
lavaggio? Oppure di andarla a ritirare in una città lontana<br />
dove è stata ripristinata? Più andiamo avanti e più ci rendiamo<br />
conto che il driver può davvero diventare un riferimento<br />
per il partner nello svolgere anche altre attività.<br />
F&F Le tecnologie digitali ottimizzano l’intero processo.<br />
Utilizzate tecnologie proprietarie?<br />
››‰ Abbiamo rilasciato proprio pochi mesi fa la nuova<br />
piattaforma, sviluppata internamente per essere molto<br />
agili nei futuri sviluppi. La piattaforma permette all’azienda<br />
di prenotare il servizio in autonomia a qualsiasi ora<br />
e di tenere monitorato l’organizzazione del servizio e<br />
l’avanzamento delle movimentazioni. L’utilizzo è molto<br />
intuitivo, più andiamo avanti più sarà personalizzata.<br />
F&F Dove finisce la tecnologia e inizia la componente<br />
relazionale? Quali sono gli aspetti che più<br />
di altri fidelizzano il cliente?<br />
››‰ Paradossalmente, meno sentiamo i nostri clienti più<br />
significa che sono fidelizzati e che sta andando tutto per<br />
il meglio! Tuttavia Carvoilà eroga un servizio fisico, fatto<br />
da persone per le persone. I driver che collaborano con la<br />
piattaforma sono persone accuratamente selezionate e<br />
formate, non solo rispetto l’esperienza di guida ma anche<br />
la modalità di approccio al cliente e di dialogo.<br />
Oltre a questo, c’è il nostro servizio clienti: sempre attivo<br />
durante i trasferimenti e pronto a intervenire laddove si<br />
verifichi un imprevisto. Abbiamo molta attenzione per<br />
l’azienda e per l’utente finale e questa cura si percepisce<br />
in tutte le interazioni in cui siamo coinvolti.<br />
F&F 3.186 recensioni, al 3 <strong>giugno</strong>, e un punteggio<br />
medio di 4,7. Rasentate l’eccellenza…<br />
››‰ Ci piace lavorare con qualità, ce la mettiamo tutta.<br />
Tante esperienze molto positive, qualche esperienza negativa<br />
che ci ha però insegnato tanto. Per ogni situazione<br />
anomala andiamo all’origine del problema, e identifichiamo<br />
soluzioni per risolvere sul nascere la problematica.<br />
E così, soluzione dopo soluzione, il servizio cresce e diventa<br />
sempre più solido.<br />
18 - Flotte&<strong>finanza</strong><br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
<strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 19
EVENTI<br />
#FORUMAUTOMOTIVE<br />
Ci mette il cuore<br />
Cuore e forza di volontà per favorire l’inclusione.<br />
Se ne è parlato al #FORUM, prima di tornare sul<br />
tema sempre caldissimo della transizione green<br />
di Roberta Carati<br />
Gli applausi più fragorosi, e spontanei, arrivano dagli<br />
studenti della Martesana e di Enaip Lombardia. E<br />
non puoi non notare che i rappresentanti della<br />
GenZ, gli acquirenti del futuro oltre che gli autoriparatori<br />
che su quei veicoli metteranno<br />
le mani, hanno capito e sono d’accordo con<br />
Pierluigi del Viscovo quando dice e ripete:<br />
«Con l’elettrico torniamo all’aratro».<br />
E allora chi guiderà a zero emissioni? Ed ecco<br />
centrato il problema: l’importante è raggiungere<br />
l’obiettivo di decarbonizzazione, poi sul come ci si arriverà<br />
lasciate le Case libere di decidere e di agire.<br />
Ancora una volta #FORUMAutomotive fa il punto sulla<br />
transizione green. Non prima di aver assegnato al presidente<br />
e AD di Bmw Italia Di Silvestre il premio ‘Cuore &<br />
Motori <strong>2024</strong>’ per il programma SpecialMente con cui il<br />
gruppo bavarese favorisce l’inclusione. E di aver dato voce<br />
nel panel ‘Mobilità e disabilità, quando a vincere sono cuore<br />
e forza di volontà’ a operatori del settore e<br />
rappresentanti delle istituzioni (prima tra gli<br />
altri la ministra per le Disabilità Locatelli che<br />
si è impegnata «a sostenere una proposta<br />
di legge che riconosca l’efficacia di alcune<br />
attività come la mototerapia»), privati e fondazioni<br />
impegnate in iniziative di formazione<br />
e sensibilizzazione sui problemi causati dalla disabilità.<br />
Tra queste Happy Rally Day, AppassionAuto, Mostra<br />
Scambio, 5 ore in pista per la vita, e naturalmente SciAbile.<br />
Il Sistema Auto e la (eterna) battaglia per l’ambiente<br />
Lo stop dei motori endotermici al 2035 tiene banco in due<br />
talk con un titolo comune: ‘Il Sistema Auto e la battaglia<br />
per l’ambiente. L’unione fa la forza’. Apre le danze il già<br />
citato Del Viscovo (Centro Studi Fleet&Mobility) il quale,<br />
posto che «da dieci anni per colpa dei talebani del green<br />
parliamo del nulla», ammonisce che «la tecnologia muore<br />
solo quando è soppiantata da una migliore e questo non<br />
avviene certo con l’auto elettrica». Gli fa eco Simonpaolo<br />
Buongiardino (Federmotorizzazione): «L’industria automotive<br />
si è adagiata sul diktat europeo aprendo di fatto la<br />
strada alla Cina». Di rincalzo Toni Purcaro (Dekra Italia):<br />
«Non vanno demonizzati i veicoli endotermici, per stare<br />
sul mercato devi fare profitto». «Il bando europeo ai motori<br />
termici», sottolinea Andrea Arzà (Federchimica-Assogasliquidi),<br />
«ignora troppi elementi, in primis il ciclo di vita complessivo<br />
delle auto». «Abbiamo verificato», offre il suo punto<br />
di vista Paola Carrea (UnipolTech), «che una vettura Euro<br />
4 può emettere decisamente meno di una Euro 6». Guarda<br />
avanti Alessio Torelli (Greenture): «L’idrogeno è un vettore<br />
della decarbonizzazzione. I tempi non sono ancora maturi<br />
ma lo saranno in futuro grazie alla ricerca».<br />
Focus sull’elettrico nel secondo talk, con Giuseppe Bitti<br />
(Kia) che rileva come «il costo delle ricariche rende meno<br />
conveniente il confronto con l’auto tradizionale», mentre<br />
Marco Do (Michelin) osserva che «l’elettrico cambia la dinamica<br />
dei veicoli e nuove caratteristiche richiedono una<br />
nuova tipologia di pneumatici». Non può essere super partes<br />
Fabio Pressi (A2A E-Mobility), per il quale «la decarbonizzazione<br />
deve passare dall’elettrico», a differenza di Giulio<br />
Lancellotti (Bosch) che dichiara: «Siamo per la neutralità<br />
tecnologica». Se per Claudio Zirilli (Banca Ifis) «l’ostilità<br />
sull’elettrico ha anche una base culturale», Marco Mannocchi<br />
(Neste) ribadisce che «nei prossimi 5 anni i 30 milioni<br />
di veicoli convenzionali circolanti dovranno essere decarbonizzati<br />
e alimentati con carburanti di nuova generazione».<br />
Eurotribuna politica oltre le ideologie<br />
EVENTI<br />
Bisogna dargliene atto: Pierluigi Bonora, promotore di #FORUMAutomotive, ci<br />
prova in ogni modo a cercare una sintesi «tra chi sostiene una mobilità unicamente<br />
elettrica dal 2035 e chi una mobilità che preveda l’utilizzo dei motori endotermici<br />
nelle sue declinazioni». Lo ha fatto anche durante l’Automotive Eurotribuna<br />
politica del pomeriggio prendendo atto, dopo il faccia a faccia tra il presidente<br />
Unem Gianni Murano e il segretario generale di Motus-E Francesco Naso, e il<br />
confronto tra gli eurodeputati dei due schieramenti con i rappresentanti della<br />
filiera della mobilità, che «permangono le divisioni anche perché chi è consapevole<br />
di aver imboccato una strada rischiosa e ci ha scommesso è difficile faccia retromarcia.<br />
Significherebbe ammettere di aver sposato una strategia sbagliata».<br />
L’unione farà la forza?<br />
Dicevamo delle diverse visioni. Assodato che «la sostenibilità economica dell’elettrico<br />
resta un nodo irrisolto» (Dario Duse - AlixPartners), Massimiliano Salini<br />
(Forza Italia) è preoccupato, tra l’altro, per «l’autonomia strategica dell’Ue e il<br />
dumping dei cinesi che entrano sul mercato con prezzi più bassi»; Mariangela<br />
Danzì (5 Stelle) osserva che «non si parla mai di energia geotermica ed eolica»;<br />
Carlo Fidanza (FI) annuncia che «punteremo a inserire i biocarburanti nella tassonomia<br />
europea per tutelare le nostre imprese»; Brando Benifei (PD) ritiene che<br />
i biocarburanti vadano «preservati solo per alcuni settori che fanno fatica a elettrificarsi»<br />
diversamente da Paolo Borchia (Lega), convinto che «per decarbonizzare<br />
serviranno sicuramente i biocarburanti»; infine Andrea Poggio (Legambiente)<br />
punta il dito contro «gli incentivi concessi alle vetture endotermiche». In collegamento,<br />
lo stesso ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin aveva chiarito<br />
che «gli incentivi non possono durare in eterno, né procedere a singhiozzo”.<br />
Tra gli esponenti della filiera della mobilità si leva la voce di Alberto Viano (Aniasa),<br />
secondo cui «gli incentivi così come sono stati concepiti finora non hanno centrato<br />
pienamente l’obiettivo». «Dobbiamo avviare una pianificazione reale di lungo periodo»,<br />
ammonisce Roberto Vavassori (Anfia); «dobbiamo essere in grado di affrontare<br />
problemi complessi», aggiunge Paolo Starace (Unrae), «compresa la<br />
componente legislativa e normativa»; «va utilizzato un approccio non ideologico<br />
e va rivista la fiscalità sull’auto», dice la sua Massimo Artusi (Federauto); è d’accordo<br />
Roberto Scarabel (AsConAuto), per il quale «la scelta di noleggiare un’auto<br />
elettrica potrebbe essere favorita dagli acquisti spinti da una fiscalità più favorevole».<br />
Maria Rosa Baroni (NGV), che sostiene» una transizione non demagogica<br />
ma pragmatica», fa notare che «si confonde spesso la CO 2 con i gas inquinanti»,<br />
mentre Cristina Maggi (H2IT) ricorda che «l’Europa ha identificato l’idrogeno<br />
come una delle soluzioni e come vettore energetico complementare con altre<br />
fonti». «Tutti sosteniamo l’importanza delle fonti rinnovabili», chiosa Andrea Arzà<br />
(Federchimica-Assogasliquidi), «siamo contrari ai bandi ideologici».<br />
20 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
<strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 21
BILANCI<br />
LEASYS<br />
Lascia il segno<br />
Sono tutte di segno<br />
positivo le voci del<br />
bilancio 2023 del Gruppo<br />
nato dalla fusione tra<br />
Leasys e Free2Move<br />
Lease. La flotta, 870.000<br />
veicoli che diventeranno<br />
1 milione entro il 2026,<br />
è già operativa in 11 Paesi<br />
europei<br />
Nella tabella<br />
sono riassunti i<br />
risultati finanziari<br />
e commerciali<br />
di Gruppo Leasys,<br />
joint venture<br />
paritetica tra<br />
Stellantis e Crédit<br />
Agricole Consumer<br />
Finance.<br />
Una combinazione di successo quella<br />
tra Leasys e Free2Move Lease che a<br />
un anno dalla nascita del Gruppo<br />
Leasys, joint venture paritetica tra Stellantis<br />
e Crédit Agricole Consumer Finance, fa dire<br />
al CEO Rolando D’Arco: «Il 2023 è stato un<br />
anno cruciale per Leasys, poiché siamo riusciti<br />
a ottenere ottimi risultati in un contesto di cambiamento<br />
storico e in uno scenario macroeconomico piuttosto<br />
mutevole, una prova delle nostre capacità e un<br />
passo concreto verso gli ambiziosi progetti futuri».<br />
Il valore dell’attivo è aumentato di due miliardi (+32 per<br />
cento su base annua) a quota 7,5 miliardi di euro, con<br />
un fatturato complessivo di 1,9 miliardi di euro (+15 per<br />
cento). Il margine di noleggio ha raggiunto i 347 milioni<br />
di euro (+11%), il costo del rischio è sotto controllo allo<br />
0.33% (-4 bps rispetto al 2022), il risultato operativo è<br />
stabile a 201 milioni di euro.<br />
Sul piano commerciale, la performance di Leasys parla<br />
PRINCIPALI INDICATORI DI PERFORMANCE<br />
• Flotta gestita: 870.000 veicoli (+5% vs aprile 2023)<br />
• Contratti: 177.000 (+45% vs 2022)<br />
• Multimarca (uts): + 62% vs 2022<br />
• LEV (uts): + 40% vs 2022<br />
• Outstanding (End of Period): € 7.5 miliardi (+32% vs 2022)<br />
• Totale ricavi: € 1.9 miliardi (+15% vs 2022)<br />
• Margine operativo lordo: € 347 milioni (+11% vs 2022)<br />
• Reddito operativo: € 201 milioni in linea con il 2022<br />
di un incremento degli ordini del 45 per cento<br />
per un totale di 177.000 unità (la penetrazione<br />
sul canale NLT di Stellantis è cresciuta di 9<br />
punti attestandosi al 43 per cento). La flotta<br />
gestita ha raggiunto le 870.000 unità a livello<br />
europeo (+5 per cento su aprile 2023), in linea<br />
con l’obiettivo di 1 milione tra vetture e LCV<br />
entro il 2026. Bene i contratti riguardanti i veicoli multibrand<br />
(+62 per cento), LEV (+ 40) e LCV (+115 per cento).<br />
Go to Market Strategy<br />
Cinque i pilastri della strategia con cui Rolando D’Arco<br />
e il suo team sono «pronti a lasciare il segno e a continuare<br />
nella nostra ricerca di valore aggiunto per tutti gli<br />
stakeholder». A partire dagli investimenti a sostegno<br />
della digitalizzazione, con il lancio della piattaforma E-<br />
commerce di Leasys e l’implementazione di My-Leasys;<br />
proseguendo con il miglioramento della customer experience<br />
grazie al monitoraggio dei feedback del cliente;<br />
e ancora diversificando le proprie fonti di finanziamento<br />
e riducendo i costi operativi; promuovendo la transizione<br />
verso una mobilità più sostenibile (entro il 2026 la metà<br />
dei contratti dovrà riguardare veicoli elettrici); lavorando<br />
infine alla creazione di un team unico - parliamo di oltre<br />
1.300 dipendenti in 11 Paesi: oltre all’Italia, Austria, Belgio,<br />
Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Polonia,<br />
Portogallo, Regno Unito e Spagna - che faccia emergere<br />
competenze e talenti.<br />
22 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it
RICERCHE<br />
di Roberta Carati<br />
Massimiliano<br />
Abriola,<br />
responsabile di<br />
Arval Mobility<br />
Observatory<br />
in Italia.<br />
BAROMETRO ARVAL<br />
Pensiamo positivo<br />
La stragrande maggioranza dei fleet manager guarda con ottimismo al futuro,<br />
confidando in una evoluzione del business e nello sviluppo di nuove attività.<br />
Le tendenze rilevate dal Barometro si confermano strumento decisionale<br />
La mobilità è al centro di una grande<br />
trasformazione che vede le<br />
aziende nella necessità di ripensare<br />
la logistica, le gestione dei flussi<br />
di persone, l’organizzazione del lavoro.<br />
In questo contesto Arval Mobility<br />
Observatory con il suo Barometro delle<br />
Flotte Aziendali offre uno strumento in<br />
grado di orientare le scelte dei decision<br />
maker. Per l’edizione <strong>2024</strong> sono stati<br />
intervistati ben 8.605 fleet manager di<br />
30 Paesi in Europa e fuori dall’Europa,<br />
301 italiani, di imprese di tutti i settori<br />
merceologici che utilizzano almeno un<br />
veicolo aziendale.<br />
Nel descrivere le evidenze di questo<br />
puntuale monitoraggio Massimiliano<br />
Abriola, Head Of Consulting & Arval Mobility Observatory,<br />
ha ribadito che «prendere decisioni basate su fatti e osservazioni<br />
reali è un’urgenza che le imprese vivono nel loro<br />
viaggio per soddisfare un bisogno crescente di mobilità.<br />
Le tendenze osservate nel Barometro <strong>2024</strong> consentono<br />
IL PRESENTE E IL FUTURO DELLA MOBILITÀ AZIENDALE:<br />
6 AZIENDE SU 10 INVESTONO SUI DATI<br />
Il 57% delle aziende sta già<br />
utilizzando o pensa di<br />
utilizzare i dati provenienti<br />
dal veicolo grazie a una<br />
piattaforma telematica nei<br />
prossimi 3 anni<br />
n Hanno veicoli connessi in flotta<br />
n Utilizzano o pensano di utilizzare entro<br />
3 anni<br />
*Considerando le aziende no a 99 dipendenti<br />
79*<br />
57<br />
43<br />
a tutti gli stakeholder di cogliere meglio<br />
la dinamica e l’evoluzione del proprio<br />
ecosistema, contribuendo a prendere<br />
quelle decisioni strategiche e informate<br />
che stanno plasmando il futuro della<br />
gestione della flotta. L’evoluzione della<br />
mobilità, energetica, culturale, economica,<br />
digitale» ha aggiunto Abriola,<br />
«passa dai dati».<br />
I dati, fattore abilitante<br />
Secondo il Barometro, quasi 6 aziende<br />
su 10 stanno utilizzando, o pensano di<br />
farlo entro i prossimi tre anni, i dati provenienti<br />
dal veicolo grazie a una piattaforma<br />
di telematica, mentre il 43 per<br />
cento ha già veicoli connessi in flotta.<br />
Gli intervistati sono interessati a registrare il comportamento<br />
di guida dei driver (49%), conoscere i dati tecnici<br />
dei veicoli (47%), tracciarli (46%), comprendere l’utilizzo<br />
energetico e il processo di ricarica (30%) e conoscere il<br />
consumo reale di carburante (29%) e di energia (28%).<br />
Di buon auspicio quel 93 per cento di fleet manager secondo<br />
cui il numero dei veicoli in flotta rimarrà stabile<br />
(75%) o crescerà (18%). Le ragioni sono riconducibili allo<br />
sviluppo di nuove attività (77%) e anche all’esigenza di<br />
attrarre e trattenere i talenti (48%, era il 24% due anni fa).<br />
Quanto alle sfide più importanti che dovranno affrontare,<br />
svettano con il 38 per cento l’adeguamento alle politiche<br />
restrittive relative ai veicoli termici e con il 34 per cento<br />
l’introduzione di veicoli con alimentazione alternativa.<br />
A proposito della riduzione dell’impatto ambientale, il<br />
Barometro segnala che 6 aziende su 10 hanno già una<br />
Tra i principali scopi dichiarati dalle aziende che stanno già<br />
utilizzando, o pensano di utilizzare i dati provenienti dal veicolo<br />
grazie a una piattaforma telematica, c’è quello di registrare il<br />
comportamento di guida dei driver (49%), conoscere i dati<br />
tecnici dei veicoli (47%), tracciarli (46%).<br />
ESG SPINGERÀ AD AVERE ALMENO 1/3<br />
VEICOLI GREEN IN FLOTTA ENTRO 3 ANNI<br />
100% elettrici<br />
Ibridi plug-in<br />
Ibridi<br />
Termico<br />
24%<br />
9%<br />
22%<br />
45%<br />
ITA<br />
33%<br />
20%<br />
12%<br />
10%<br />
58%<br />
EU<br />
CSR e ESG spingono a inflottare veicoli elettrici, ibridi e ibridi<br />
plug-in, anche più che nel resto d’Europa. Il tema è così sentito<br />
che se ne occupano i top manager. Sotto, il NLT si conferma il<br />
principale metodo di finanziamento delle flotte aziendali, con il<br />
63% degli intervistati che pensa di ricorrervi da qui a tre anni.<br />
strategia o hanno comunque individuato dei target specifici,<br />
anche in considerazione che 2 su 3 dovranno pubblicare<br />
il bilancio di sostenibilità (se non oggi entro il 2026)<br />
e che per l’82 per cento la mobilità dei dipendenti gioca<br />
un ruolo di peso. Intanto, il 63 per cento ha inflottato almeno<br />
un veicolo ibrido o elettrico e l’87 lo avrà entro i<br />
prossimi tre anni, tanto più che sta scemando l’ansia da<br />
ricarica (dal 62% del 2022 il valore è sceso al 33) e che<br />
sempre più aziende investono nelle infrastrutture di ricarica<br />
‘in casa’ (il 53% ne è già provvisto, il 70 ne prevede<br />
l’installazione entro un anno) con effetti positivi sul TCO.<br />
«Le imprese», ha detto Massimiliano Abriola, «ci stanno<br />
LA MOBILITÀ ALTERNATIVA È SUL TAVOLO DEL TOP<br />
MANAGEMENT E SI AFFIANCA ALLA FLOTTA PER IL<br />
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI BUSINESS E DI<br />
SOSTENIBILITÀ<br />
chiedendo supporto per arrivare a inserire in car list vetture<br />
a basso impatto; vogliono combinare gli obiettivi di business<br />
e di sostenibilità con le esigenze di spostamento<br />
dei collaboratori». La riprova della rilevanza delle soluzioni<br />
di mobilità alternativa è che ad occuparsene sono, in 4<br />
casi su 10, l’amministratore delegato o il managing director.<br />
«La mobilità aziendale e quella alternativa in particolare»,<br />
ha concluso il responsabile dell’Osservatorio,<br />
«è un capitolo di spesa importantissimo che passa dalla<br />
condivisione degli asset».<br />
Ça va sans dire, il noleggio a lungo termine si conferma<br />
il principale metodo di finanziamento. Il trend è in crescita.<br />
IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE CONFERMA IL SUO RUOLO CENTRALE A SUPPORTO<br />
DEL BUSINESS DELLE AZIENDE<br />
63<br />
58<br />
52<br />
Noleggio lungo termine<br />
Leasing nanziario<br />
Acquisto diretto in proprietà con nanziamento<br />
Acquisto diretto in proprietà senza nanziamento<br />
46<br />
27<br />
9<br />
15<br />
<strong>2024</strong><br />
32%<br />
CEO<br />
Managing Director<br />
Dir. Procurement<br />
Fleet manager<br />
CFO<br />
COO<br />
Dir. CSR<br />
Dir. Risorse umane<br />
Mobility manager<br />
Facility manager<br />
2025<br />
2022<br />
Altri<br />
2026<br />
2023<br />
2<br />
3<br />
5<br />
5<br />
8<br />
7<br />
7<br />
6<br />
2027<br />
<strong>2024</strong><br />
16<br />
41<br />
+8 su 10<br />
è a livello di<br />
Chief of...<br />
RICERCHE<br />
24 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
<strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 25
SOLUZIONI<br />
SIPLI FLEET<br />
Un’eccellenza<br />
Tra i premi vinti dall’azienda di fleet management,<br />
quello delle 100 Eccellenze Italiane «è motivo<br />
di particolare orgoglio». Abbiamo incontrato il CEO<br />
Emanuele Cefalo<br />
con una parte del<br />
team si affaccia<br />
dal logo<br />
tridimensionale<br />
installato presso<br />
lo stand SIPLI<br />
FLEET in<br />
occasione di<br />
Transpotec<br />
Logitec lo scorso<br />
maggio a Milano.<br />
Otto riconoscimenti negli ultimi<br />
quattro anni e tra questi Le Fonti<br />
Awards, Campioni della Crescita,<br />
Leader della Crescita... Ma ce n’è uno, in<br />
particolare, di cui il CEO e founder di SIPLI<br />
FLEET, Emanuele Cefalo, è particolarmente<br />
orgoglioso: «Il premio di 100 Eccellenze Italiane a<br />
Palazzo Montecitorio insieme al premio di Stelle del Sud<br />
alla sua prima edizione. Potremmo festeggiare un successo,<br />
ma io lo vedo più come l’arte di far accadere le<br />
cose. Per arrivare al posizionamento dell’azienda abbiamo<br />
innestato una metodologia vincente che si riassume in<br />
Monitora, Misura, Migliora. Monitoriamo con strumenti<br />
innovativi i fattori che più incidono sui costi di gestione di<br />
una flotta misurando i principali indicatori di performance<br />
e migliorando i risultati in termini di redditività».<br />
F&F Operando in quali settori?<br />
››‰ Nel mondo dei trasporti, della raccolta rifiuti, delle costruzioni...<br />
Spaziamo dalla localizzazione in tempo reale<br />
alla gestione della manutenzione e quindi anche dei costi<br />
di riparazione passando, nel mondo dei truck e dei trasporti,<br />
per la verifica dei tempi di guida e di riposo, con la gestione<br />
del dato cronotachigrafo e il monitoraggio di eventuali infrazioni<br />
finanche al controllo del carburante. Al fleet manager<br />
diamo strumenti di monitoraggio innovativi con l’obiettivo<br />
di monitorare il TCO. Attraverso una misurazione oggettiva<br />
siamo in grado di fornire una fotografia di ciò che sta funzionando<br />
e di cosa invece può essere migliorato.<br />
F&F Non si rischia un’overdose di dati?<br />
››‰ Sì, se non sai cosa monitorare! Proprio<br />
per questo motivo rivestiamo il ruolo di consulenti e, più<br />
che fornitori di un prodotto, ci poniamo come promotori<br />
di una soluzione che, opportunamente installata a bordo,<br />
consente di raccogliere e analizzare i dati di maggior interesse.<br />
A questo si aggiunge un tema di machine learning<br />
attraverso cui i nostri algoritmi imparano dalle migliaia di<br />
informazioni che costantemente vengono raccolte.<br />
F&F Intelligenza artificiale, altro tema di interesse...<br />
››‰ È una materia che stiamo studiando da circa tre<br />
anni. Come SIPLI FLEET abbiamo scelto di essere proattivi<br />
nel settore, tanto è vero che stiamo elaborando modelli<br />
di analisi predittiva che a breve renderemo applicabili.<br />
Oggi l’innovazione passa per l’IA, non possiamo farne a<br />
meno e non dobbiamo temerla.<br />
Come per l’avvento di internet, l’intelligenza artificiale è una<br />
tecnologia che nasce per rimanere, basta guardare l’orientamento<br />
di grossi investitori e dei decision makers a livello<br />
mondiale. Forse nel breve periodo l’occupazione potrebbe<br />
risentirne, ma sono convinto che nel medio-lungo periodo<br />
nasceranno nuove figure professionali.<br />
Questo è un settore che ha tanto bisogno di alleggerirsi e<br />
l’intelligenza artificiale è qui per darci una mano.<br />
26 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it
PIKYRENT<br />
PUNTO<br />
VENDITA<br />
SHARING MOBILITY<br />
Pick a Piky!<br />
Coinvolgente, innovativa, 100 per cento elettrica.<br />
Sono i tratti distintivi della micromobilità che a Bari<br />
viaggia a bordo di Citroën Ami e My Ami Cargo<br />
Per usufruire<br />
del servizio è<br />
necessario<br />
scaricare l’app<br />
dedicata e<br />
registrarsi.<br />
Raggiunto il<br />
veicolo più vicino<br />
individuato sulla<br />
mappa si avvia il<br />
noleggio. A fine<br />
corsa verranno<br />
addebitati i minuti<br />
effettivi. Prevista<br />
la possibilità di<br />
acquistare<br />
voucher e<br />
abbonamenti.<br />
Piace il car sharing elettrico a flusso libero firmato<br />
Pikyrent, la start up nata nel 2019 con l’obiettivo di<br />
sviluppare progetti ecosostenibili che si è ritagliata<br />
un posto al sole con una proposta di micromobilità.<br />
A Bari - in attesa dell’imminente partenza su Taranto è la<br />
prima e unica città d’Italia a poter beneficiare del servizio<br />
- in 18 mesi si contano 19.500 noleggi in car sharing per<br />
una durata media di 18 minuti e più di 87.000 chilometri<br />
percorsi. Dettaglio non secondario, la guida a zero emissioni<br />
ha permesso di risparmiare circa 20 tonnellate di CO 2 .<br />
I dati raccolti sui 4.000 utilizzatori attivi parlano di un’età<br />
compresa tra i 20 e i 30 anni, di lavoratori pendolari e studenti<br />
che la mattina raggiungono il posto di<br />
lavoro o l’università mentre la sera, soprattutto<br />
i più giovani, si servono della minicar per raggiungere<br />
le zone della movida.<br />
Con i loro 400 litri di volume utile per le<br />
merci, i veicoli commerciali sono invece<br />
usati da piccoli artigiani e commercianti<br />
per il trasporto di attrezzi, pacchi, posta...<br />
Sia Ami sia Ami Cargo offrono un’autonomia fino a 75 chilometri<br />
grazie a una batteria da 5,5 kWh agli ioni di litio che<br />
si ricarica in tre ore con una presa elettrica standard da<br />
220V mediante il cavo in dotazione.<br />
Lo sharing è anche su due ruote<br />
Non solo quadricicli leggeri - 62 Ami e cinque Ami Cargo<br />
- nella flotta Pikyrent. Convinta che lo scooter sharing avrà<br />
un ruolo sempre più decisivo nel raggiungimento degli<br />
obiettivi di decarbonizzazione 2030, nel febbraio 2023 la<br />
start up barese ha messo in circolazione, sempre in modalità<br />
free floating, cento scooter full electric.<br />
In crescita graduale, in linea con i dati dell’Osservatorio<br />
Nazionale Sharing Mobility, il numero dei noleggi, con una<br />
durata media di 15-20 minuti per una percorrenza di 4-5<br />
chilometri e un picco di utilizzo nella fascia oraria dopo le<br />
18, quando lo scooter rappresenta la soluzione ideale per<br />
tornare a casa dopo il lavoro o un’uscita di piacere.<br />
Ha dichiarato Antonella Comes, CEO di Pikyrent: «A distanza<br />
di poco più di un anno dal lancio del servizio<br />
siamo orgogliosi dei risultati ottenuti e pronti a esportare<br />
il nostro modello di business per far sì che<br />
la mobilità green condivisa non sia appannaggio<br />
solo delle grandi metropoli. Pikyrent<br />
è infatti anche fornitore in SaaS della piattaforma<br />
white label B2-Ride sviluppata in house<br />
per consentire la gestione completa della<br />
mobilità condivisa».<br />
ARVAL STORE<br />
Obiettivo<br />
privato<br />
Gamma, servizi, consulenza. A Monza<br />
il nuovo punto vendita per il privato<br />
aperto in collaborazione con Intergea<br />
«La rappresentazione di Arval sul territorio».<br />
Sceglie queste parole Alessandro Pigazzi, direttore<br />
Retail, per descrivere il punto vendita<br />
di Monza inaugurato il 6 <strong>giugno</strong> grazie alla collaborazione<br />
tra Arval Italia e G.Villa, la storica concessionaria di Viale<br />
Sicilia che dal primo gennaio 2023 orbita nella galassia<br />
Intergea. Con Pigazzi, in un evento informale che ha registrato<br />
la presenza, tra gli altri, del presidente e AD di<br />
Gruppo Intergea Alberto Di Tanno, del direttore generale<br />
Arval Dario Casiraghi, dell’AD di G.Villa Elias Fara, ha preso<br />
la parola il presidente di G.Villa, oltre che di Mocautogroup,<br />
Gianluca Italia. «Proprio la partnership forte, solida, che<br />
ci lega ad Arval», ha spiegato Italia, «ci spinge a continuare<br />
a investire in un format che si è rivelato vincente. Lo store<br />
non è un negozio, è un salotto in cui il consumatore si<br />
accomoda accanto al consulente - a Monza ne abbiamo<br />
due specializzati nella vendita/noleggio oltre a un lead<br />
manager - per vivere un’esperienza fisica e digitale».<br />
Tutta la gamma, tutti i servizi<br />
La Fiat 600e che ha accolto gli invitati all’inaugurazione<br />
non deve ingannare: «Arval», ha detto infatti il direttore<br />
Retail, «spinge molto sull’elettrico, siamo leader tra i noleggiatori<br />
per quote di mercato, e lo store è il luogo giusto<br />
per offrire al cliente il necessario supporto consulenziale,<br />
ma l’offerta è ben più ampia e si riassume nell’intera gamma<br />
Arval, multibrand e con diverse motorizzazioni».<br />
Come negli altri store - Monza è stato il settimo ad aprire<br />
dopo Torino, Milano, Firenze, Perugia, Padova, Catania<br />
- l’offerta di mobilità spazia dal noleggio a lungo termine<br />
classico 36-48 mesi al noleggio flessibile Flex (riedizione<br />
di quello che all’epoca era stato il pionieristico Arval Mid<br />
Term). «Da alcuni mesi e quindi da subito anche a Monza<br />
abbiamo introdotto il noleggio ex usato Re-Lease. Questa<br />
è una formula estremamente interessante», ha osservato<br />
Pigazzi, «perché dà modo al cliente privato, che resta il<br />
nostro target primario, di avere accesso a veicoli ultra<br />
qualificati e certificati con il nostro brand Arval Auto<br />
Select, veicoli anche di categoria superiore rispetto a<br />
quella che avrebbe scelto se avesse optato per l’acquisto,<br />
con tutti i vantaggi di un noleggio a lungo termine ma<br />
con una maggiore convenienza».<br />
Alte, dato anche il massiccio flusso di automobilisti lungo<br />
Viale Sicilia, le aspettative di Gianluca Italia. «A soli due<br />
anni dal lancio, e al netto dell’usato, l’Arval Store di Milano<br />
rappresenta già il 20 per cento dei volumi retail di<br />
Mocauto, e Mocauto è una concessionaria da diverse<br />
migliaia di vetture. Con questa partnership su Monza,<br />
con l’expertise del retail di G.Villa e i servizi infiniti di Arval,<br />
puntiamo a raggiungere le stesse proporzioni».<br />
Dall’inaugurazione,<br />
il 6 <strong>giugno</strong>, di Arval<br />
Store Monza,<br />
il settimo punto<br />
vendita Arval<br />
aperto in<br />
partnership con la<br />
concessionaria<br />
G.Villa di Gruppo<br />
Intergea.<br />
Sotto, a sinistra,<br />
Gianluca Italia,<br />
presidente G.Villa,<br />
e Alessandro<br />
Pigazzi, direttore<br />
Retail Arval Italia.<br />
28 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 29
ATTUALITÀ<br />
ATTUALITÀ<br />
NEL CENTRO GUIDA SICURA ACI SARA DI LAINATE<br />
La sicurezza<br />
si impara<br />
Una giornata in pista per esercitarsi con diverse<br />
situazioni di pericolo e comprendere che<br />
abbassare la guardia non è possibile. Mai<br />
di Tiziana Altieri<br />
Al centro pagina<br />
La Pista, Centro<br />
Guida Sicura Aci<br />
Sara. Riprende<br />
il layout<br />
dell’originario<br />
tracciato Alfa<br />
Romeo che qui in<br />
passato costruiva<br />
le sue auto.<br />
È lunga circa 1,5<br />
km. All’interno del<br />
suo perimetro<br />
sono state<br />
realizzate aree<br />
con fondi speciali<br />
e dispositivi che<br />
consentono di<br />
creare le<br />
situazioni di<br />
pericolo tipiche<br />
della strada.<br />
Siete proprio sicuri di essere dei manici al volante?<br />
Pochi automobilisti sanno affrontare correttamente<br />
le situazioni di pericolo e sarebbero in grado<br />
di evitare un incidente. Solo una delle otto persone<br />
che formavano il gruppo con il quale ho condiviso una<br />
giornata in pista presso il<br />
Centro Guida Sicura Aci<br />
Sara di Lainate (l’altro si trova<br />
a Vallelunga, alle porte di<br />
Roma) per il corso Master<br />
ha superato quasi correttamente<br />
le prove. Eppure tutti<br />
guidano da anni, anche per<br />
lavoro. Ma riavvolgiamo il<br />
nastro.<br />
È un lunedì di aprile. Alle 8.30 ci ritroviamo nel modernissimo<br />
circuito a Ovest di Milano. In aula si svolge la<br />
parte teorica. Siamo una trentina, tutti (eccetto la sottoscritta)<br />
dipendenti di due multinazionali che da anni investono<br />
sulla sicurezza del personale sul campo offrendogli<br />
corsi di guida sicura. Si comincia con la descrizione<br />
della pista e poi si ricordano i numeri relativi all’incidentalità.<br />
Nel 2022 in Italia hanno perso la vita sulla strada<br />
3.159 persone e 223.475 sono rimaste ferite. Il 46 per<br />
cento degli incidenti è avvenuto su un rettilineo: qui,<br />
infatti, si abbassa l’attenzione e la velocità è più elevata.<br />
Un ulteriore 37 per cento si è verificato nei pressi di un<br />
incrocio. La prima causa è la distrazione. Come ridurre<br />
il rischio? Con la prevenzione, che vuol dire evitando<br />
comportamenti rischiosi (no ad alcool e droga che con<br />
il Nuovo Codice della Strada saranno sanzionati più pesantemente,<br />
ma attenzione<br />
anche alla stanchezza), con<br />
l’esercizio, perché improvvisare<br />
è molto rischioso, e con<br />
i dispositivi di protezione.<br />
Qualche nozione di fisica (il<br />
comportamento dei veicoli<br />
non è casuale, obbedisce a<br />
precise leggi) e poi via con<br />
la pratica. La classe viene<br />
suddivisa in gruppi di non più di 12 persone. Noi siamo<br />
in otto su tre vetture. La nostra istruttrice è Alessandra.<br />
Prima regola: controllare che l’auto sia in perfette condizioni<br />
e monti pneumatici adeguati alla stagione (a loro<br />
è dedicata un’apposita sessione). Seconda: assumere<br />
una posizione di guida corretta. Mani sul volante alle<br />
9.15, schienale a 100 gradi, volante all’altezza del mento.<br />
Bisogna posizionare le gambe in modo da avere un pieno<br />
controllo sui pedali mantenendo una distanza tra busto<br />
e volante di almeno 35/40 centimetri per dare modo all’airbag,<br />
in caso di attivazione, di gonfiarsi senza colpirci<br />
violentemente. Il poggiatesta deve essere regolato in<br />
funzione dell’altezza e la cintura allacciata ricordando<br />
che è in posizione corretta quando poggia in mezzo alla<br />
spalla, tra il collo e il braccio.<br />
L’impianto di Lainate è dotato di fondi speciali che consentono<br />
di simulare velocità più elevate di quelle da noi<br />
effettivamente raggiunte, di ostacoli variabili per testare<br />
la frenata di emergenza e l’evitamento ostacolo, e di<br />
piastra di sbandamento per simulare la perdita di aderenza<br />
dell’asse posteriore. Le vetture che guidiamo, di<br />
ultima generazione, sono dotate di ESP, acronimo di<br />
Programma Elettronico di Stabilità, un unico dispositivo<br />
che svolge in modo coordinato una serie di funzioni (antibloccaggio<br />
in frenata, antislittamento in accelerazione,<br />
assistente alla frenata d’emergenza, ripartitore di frenata,<br />
controllo della stabilità), ma ci rendiamo subito conto<br />
che ciò non deve illuderci che si possa abbassare la<br />
guardia. La maggior parte di noi agisce d’istinto e il più<br />
delle volte sbaglia. Ci misuriamo subito con la frenata<br />
d’emergenza su un fondo reso viscido dalla pioggia. Il<br />
pedale del freno deve essere premuto a fondo per sfruttare<br />
tutta la forza e ridurre i tempi di attivazione e, se presente,<br />
va abbassato anche il pedale della frizione. Se<br />
l’ostacolo è particolarmente vicino va scartato. Una manovra<br />
ad alto rischio. È necessario premere il pedale<br />
della frizione e sterzare nella direzione in cui si stava andando.<br />
Lo sguardo deve essere mantenuto sul punto<br />
che vogliamo raggiungere. Ripreso il controllo dell’auto,<br />
bisogna allineare rapidamente il volante e, se necessario,<br />
controsterzare dal lato opposto.<br />
Se il sottosterzo tendiamo a correggerlo in modo intuitivo<br />
togliendo il piede dall’acceleratore ed eventualmente<br />
aumentando l’angolo di sterzo, nel caso del sovrasterzo<br />
si deve ridurre la sterzata o addirittura ruotare il volante<br />
verso l’esterno della curva, e mai rallentare bruscamente.<br />
In caso di slittamento dei pneumatici è necessario ridurre<br />
la velocità e diminuire l’angolo di sterzo, cioè ruotare leggermente<br />
il volante verso l’esterno della curva guardando<br />
oltre il parabrezza, nella direzione in cui vogliamo o possiamo<br />
andare. Si ricorre ai freni solo se si perde completamente<br />
il controllo del mezzo. E, ancora, come affrontare<br />
una curva? Bisogna entrare rallentando e<br />
sterzando con gradualità. Velocità e angolo di sterzo<br />
devono essere costanti. In uscita, per favorire la ripresa<br />
della traiettoria rettilinea, occorre accelerare con cautela<br />
e allineare lo sterzo. È chiaro che in tutte le situazioni ci<br />
vuole grande sincronia tra volante e acceleratore.<br />
Il corso si conclude dopo otto ore. Ci viene rilasciato un<br />
attestato di partecipazione. Ma non è la carta ciò che<br />
conta. Quando riprendiamo le nostre auto siamo consci<br />
dei nostri limiti, la prima regola per una guida sicura.<br />
Sopra,<br />
Alessandra, una<br />
delle istruttrici del<br />
centro Guida<br />
Sicura Aci Sara di<br />
Lainate, spiega<br />
perché è<br />
fondamentale<br />
prestare<br />
attenzione ai<br />
pneumatici. A<br />
sinistra, la lezione<br />
teorica iniziale in<br />
aula. Più in alto,<br />
da sinistra, viene<br />
mostrata la<br />
posizione di guida<br />
corretta e poi via<br />
con gli esercizi<br />
in pista: curve sul<br />
bagnato, frenata<br />
improvvisa<br />
e scartamento<br />
ostacolo.<br />
In basso, l’area<br />
dove esercitarsi<br />
con sottosterzo<br />
e sovrasterzo.<br />
30 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
<strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 31
PROVA<br />
CONSUMI<br />
Scheda tecnica Mazda CX-60 3,3L e-Skyactiv D M<br />
Hybrid Boost 48V<br />
Motore termico<br />
6 cilindri in linea, 3.283 cc diesel turbo<br />
iniezione diretta<br />
Potenza massima<br />
249 cv<br />
Coppia massima di sistema<br />
550 Nm<br />
Velocità<br />
219 km/h<br />
Acc. 0-100 km/h<br />
7,4 secondi<br />
Emissioni<br />
139 g/km<br />
Consumo misto dichiarato<br />
5,3 l/100 km<br />
Serbatoio<br />
55 litri<br />
Cambio<br />
Automatico a 8 rapporti<br />
Trazione<br />
Integrale<br />
Dimensioni<br />
4,74 x 1,89 x 1,68 m<br />
Bagagliaio<br />
Da 570 a 1.726 litri<br />
Peso<br />
1.884 kg<br />
Prezzo<br />
Da 58.770 a 66.170 euro<br />
PROVA<br />
CONSUMI<br />
MAZDA CX-60<br />
Un sei da dieci<br />
Il sei cilindri 3.3 turbodiesel rende seducente il Suv medio-grande<br />
della Casa di Hiroshima. Dotazioni curate, spazio in abbondanza,<br />
consumi contenuti e autonomia sopra i mille km i suoi plus<br />
alla spina sta fortemente limitando<br />
uno dei piaceri dell’automobile contemporanea:<br />
guidare un nuovo modello con propulsore L’elettrificazione<br />
diesel. I listini sono infatti sbilanciati verso motorizzazioni<br />
ibride-benzina a vario titolo (mild hybrid, plug-in) ed elettriche<br />
a scapito delle td. Il piacere di cui sopra diventa<br />
poi un privilegio se il motore a gasolio in questione è<br />
nella sublime architettura a sei cilindri, esemplare per<br />
rotondità di funzionamento, equilibrio, prestazioni e<br />
sound. Se poi aggiungiamo forma, funzionalità, comfort<br />
e attenzione ai dettagli in stile giapponese ecco che il risultato<br />
è Mazda CX-60. Rispetto al modello precedente<br />
CX-7, fa il salto di qualità in ordine al frazionamento e alla<br />
cilindrata del propulsore - da quattro cilindri 2.2 turbodiesel<br />
a sei cilindri 3.3 turbodiesel - distinguendosi così dall’agguerrita<br />
concorrenza di Suv di dimensioni medio-grandi.<br />
Takumi e Kakenui, qualità giapponese<br />
La CX-60 non si fa notare solo per la motorizzazione:<br />
l’aspetto e le dimensioni giunoniche (4,95 metri di lunghezza)<br />
che culminano nel ‘musone’ con la grande calandra<br />
sono un antipasto del generoso spazio e del comfort<br />
a cinque stelle che offre l’abitacolo.<br />
Si sale letteralmente a bordo e, guardando la foggia dei<br />
sedili, i rivestimenti e la lavorazione dei materiali, si inizia<br />
a capire come la casa di Hiroshima intenda la cultura<br />
giapponese applicata all’automobile: l’allestimento<br />
Takumi della vettura in prova prevede interni in pelle<br />
Nappa bianca che si abbinano alle venature del legno<br />
naturale e dei tessuti di alta qualità, con l’artigianato giapponese<br />
che raggiunge i più alti livelli di qualità in entrambi<br />
i materiali. I diversi motivi e filati dei tessuti rispondono<br />
in modo sensibile ai cambiamenti di luce e una tecnica<br />
di cucitura giapponese chiamata Kakenui crea ‘cuciture<br />
di Enzo Rizzo<br />
In colore<br />
metallizzato Jet<br />
Black la Mazda<br />
CX-60 risulta<br />
elegante, con il<br />
‘musone’ da<br />
grande cetaceo<br />
che personalizza<br />
l’anteriore. Il Suv<br />
giapponese ha<br />
ottenuto le cinque<br />
stelle Euro Ncap,<br />
con punteggi del<br />
91 e dell'88% nelle<br />
categorie di<br />
protezione degli<br />
occupanti bambini<br />
e degli occupanti<br />
adulti.<br />
32 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.com<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.com <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 33
PROVA<br />
CONSUMI<br />
PROVA<br />
CONSUMI<br />
INTERNI Le cromie chiare della pelle<br />
dei sedili e degli inserti in legno naturale<br />
creano un’atmosfera rilassante a bordo<br />
della Cx-60, che mostra anche dei<br />
rivestimenti stile lounge sulla plancia<br />
con lavorazione giapponese a intreccio.<br />
Il risultato è un comfort totale. Degni di<br />
nota il tetto panoramico, opzionale a<br />
1.550 euro, e il sistema di<br />
personalizzazione per il conducente che<br />
riconosce il guidatore e regola<br />
automaticamente sedile, volante,<br />
specchietti, Head-up display (Hud),<br />
climatizzazione e audio. Il quadro<br />
strumenti è Lcd Tft, mentre lo schermo<br />
centrale di infotainment da 12,3 pollici<br />
può vantare una grafica ben leggibile.<br />
PERCORSO URBANO - 25 KM<br />
Stazione Cormano-Cusano<br />
Trenord<br />
Via Cesare Battisti (Cormano)<br />
Via Gramsci (Cormano)<br />
Via Comasina (Milano)<br />
Via Astesani<br />
Via Pellegrino Rossi<br />
Via Imbonati<br />
Piazzale Maciachini<br />
Via Valtellina<br />
Via Farini<br />
Via Ferrari<br />
Via Sturzo<br />
Via della Liberazione<br />
Via Mauro Macchi<br />
Viale Brianza<br />
Via Andrea Doria<br />
Piazzale Loreto<br />
Viale Brianza<br />
Viale Lunigiana<br />
Viale Marche<br />
Via Murat<br />
Via Benefattori dell’Ospedale<br />
Via Majorana<br />
Via Fermi<br />
Via Vincenzo da Seregno<br />
Via Astesani<br />
Via Comasina (Milano)<br />
Via Gramsci (Cormano)<br />
Via Cesare Battisti (Cormano)<br />
Stazione Cormano-Cusano<br />
Trenord<br />
PERCORSO EXTRAURBANO - 60 KM<br />
IL DETTAGLIO CHE FA LA DIFFERENZA<br />
È un grande dettaglio con cui la CX-60 fa la differenza:<br />
si tratta del sei cilindri turbodiesel in linea<br />
di 3,3 litri da 249 cv e coppia massima di 550<br />
Nm assistita fino a 153 Nm dal motore elettrico<br />
del sistema M Hybrid Boost che recupera energia<br />
durante le decelerazioni, supporta il motore diesel<br />
con una potenza elettrica di 17 cv e mantiene la velocità<br />
di crociera alle alte velocità disaccoppiando<br />
l’unità a gasolio. La tecnologia Dcpci (Distribution-controlled<br />
partially premixed compression ignition) migliora<br />
ulteriormente l’efficienza del motore e consente una risposta più<br />
brillante in accelerazione. La struttura intelligente dell’unità fa sì che il suo<br />
peso sia simile a quello di un diesel a quattro cilindri. Nell’ottimizzazione<br />
delle performance, ecco il sistema Mazda Intelligent Drive Select (Mi-Drive)<br />
con quattro modalità di guida: Normal, Sport, Off-Road e Towing; quest’ultimo<br />
ottimizza l’erogazione del powertrain AWD per il maggiore peso, per<br />
esempio quando si monta un gancio di traino per collegare un rimorchio<br />
(migliora anche la stabilità in rettilineo), un portabici o un box portatutto<br />
sul tetto, per garantire una marcia soddisfacente.<br />
34 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />
appese’ con spazi tra i tessuti delle rifiniture che rivelano<br />
uno scorcio del materiale sottostante. L’illuminazione<br />
ambientale bianca sul rivestimento delle porte<br />
anteriori e posteriori esalta al meglio colore e<br />
trama delle finiture interne. Il risultato finale è<br />
un ambiente chiaro e rilassante, sobrio ma ricercato.<br />
Da riconsiderare le plastiche nella<br />
parte inferiore della plancia, quella meno visibile.<br />
Esternamente, le forme e l’ingombro della CX-<br />
60 trasmettono equilibrio e forza: il già citato<br />
musone mette sul piatto del carattere un paraurti<br />
Tangenziale Nord Milano A52 Uscita SP9 Vecchia Valassina - Erba<br />
Direzione Meda-Lentate<br />
Superstrada Milano-Meda<br />
Uscita Bovisio Masciago<br />
Rientro in Superstrada Milano-Meda direzione Milano<br />
Tangenziale Nord Milano A52 direzione Tangenziale Ovest A50<br />
Nodo di Pero A4<br />
A4 tratto milanese uscita Cormano-Superstrada Milano-Meda<br />
Tangenziale Nord Milano A52 direzione Tangenziale Est Milano A51<br />
Svincolo Monza Sant’Alessandro<br />
Rientro in Tangenziale Nord Milano A52 direzione Milano-<br />
Meda-Lentate<br />
Uscita SP9 Vecchia Valassina - Erba<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.com<br />
PERCORSO AUTOSTRADALE - 70 KM<br />
Autostrada A4 Torino - Trieste ingresso da Tangenziale Nord<br />
Milano A52 direzione Trieste<br />
Svincolo Bergamo<br />
Rientro in A4<br />
Uscita Tangenziale Nord Milano A52<br />
CONSUMI<br />
Città: 6,1 l/100 km Anche se la giungla urbana non è il<br />
suo terreno d’elezione, riesce a percorrere oltre 16 km<br />
con un litro di gasolio.<br />
Extraurbano: 4,9 l/100 km I piaceri del diesel: oltre 1.000 km<br />
di autonomia quando il limite è a 90 o 100 km/h con il motore<br />
che gira a 1.300/1.500 g/min. Il tutto in un silenzio da Bev.<br />
Autostrada: 7,0 l/100 km Appena varcato il casello entra<br />
nella sua dimensione. E a velocità codice Milano-Napoli<br />
è possibile senza soste dal benzinaio.
PROVA<br />
CONSUMI<br />
ESTERNI Muso lungo e coda tronca rendono la CX-60<br />
dinamica. La firma laterale ‘In line 6’ dichiara il 3.3<br />
turbodiesel e campeggia sopra il passaruota che ospita<br />
pneumatici e cerchi da 20”. Grande spazio anche per i bagagli<br />
per un vano dalla forma regolare: da 570 litri a 1.526<br />
reclinando la seconda fila di sedili, una volumetria adeguata<br />
per una vettura che ha nel suo Dna lunghe percorrenze e<br />
quindi si mostra pronta ad accogliere borse e valigie per più<br />
giorni o attrezzature professionale o per il tempo libero.<br />
16-18 16-18<br />
OTTOBRE<br />
OTTOBRE<br />
<strong>2024</strong> <strong>2024</strong><br />
FIERA<br />
ROMAFIERA<br />
ROMA<br />
CO-ORGANIZZATO DA<br />
in tinta di dimensioni generose, calandra nera lucida del<br />
tipo a barre, finitura in metallo cromato per le ali anteriori,<br />
le firme laterali e le cornici dei cristalli, ruote in lega da 20<br />
pollici diamantati, nero metallizzato. A corredo, posteriore<br />
imponente con firma luminosa stretta e lunga.<br />
In strada la CX-60 invita alle lunghe percorrenze, complici<br />
anche i consumi contenuti e l’autonomia che può superare<br />
i 1.000 km. Il motore gira basso ed è silenzioso, ma<br />
quando si vogliono le prestazioni non bisogna dimenticare<br />
che siamo al cospetto di un sei cilindri in linea ibrido<br />
che consegna all’acceleratore 249 cv e ben 550 Nm di<br />
coppia: è vero che i kg che deve spostare sono almeno<br />
1.884 ma lo fa con una pronta naturalezza, con i chilometri<br />
che scorrono velocissimi dall’alto. Il posto guida<br />
permette una posizione dominante e alla guida sicura<br />
PIACE E NON PIACE<br />
Pollice in alto<br />
- propulsore sei cilindri turbodisel<br />
- autonomia oltre 1.000 km<br />
- dimensione della grafica del display centrale<br />
Pollice verso<br />
- navigatore old style<br />
- comandi no touch<br />
- plastiche non a vista della parte bassa della plancia<br />
e corretta, oltre alle dotazioni di bordo, di comfort e di<br />
sicurezza, allo sterzo preciso, ai freni decisi, alla trazione<br />
integrale e al cambio automatico a otto marce, contribuiscono<br />
anche messaggi sul display come per esempio<br />
«rilevata distrazione conducente», oppure un curioso<br />
«pedale freno e acceleratore entrambi premuti contemporaneamente»<br />
che accade se si frena con il piede sinistro<br />
e che a memoria non ho ritrovato in nessun’altra<br />
auto che ho guidato. Risultato: la CX-60 è un’autentica<br />
scoperta e si può riassumere in una parola: armonica.<br />
36 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.com<br />
SPONSOR<br />
FOTOVOLTAICO, ENERGIE RINNOVABILI, E-STORAGE, EV-CHARGING,<br />
E-MOBILITY, ADVANCED AIR MOBILITY, COMUNITÀ ENERGETICHE<br />
E TECNOLOGIE VERDI IN UN GRANDE EVENTO INTERNAZIONALE<br />
AREE SPECIALI<br />
FIERA E CONFERENZA INTERNAZIONALE<br />
flow batteries<br />
WWW.ZEROEMISSION.SHOW<br />
IN CONTEMPORANEA CON
LE AUTO<br />
DI F&F<br />
LE AUTO<br />
DI F&F<br />
RENAULT SCENIC E-TECH ELECTRIC<br />
L’elettrica di famiglia<br />
Renault manda in onda l’ultima edizione della<br />
popolare Scenic, un’auto proposta solamente<br />
elettrica a batteria, veramente da vivere<br />
di Gianluca Ventura<br />
Aperti gli ordini proprio in questi giorni della nuova<br />
Scenic E-Tech Electric di Renault, un Suv elettrico<br />
del segmento C che vuol essere - almeno nei propositi<br />
della Règie - un’auto di famiglia, nel senso di unico<br />
mezzo di locomozione a disposizione del nucleo familiare.<br />
Ciò grazie a un’autonomia promessa, nella sua versione<br />
con batteria a 400 Volt nichel-manganese-cobalto Lg Chem<br />
più grossa da 87 chilowattora, di 624 chilometri sul ciclo<br />
urbano e 340 in autostrada, come ti mostra chiaramente<br />
senza mezzi termini l’indicatore di carica degli accumulatori<br />
quando s’accende il quadro premendo il tasto in plancia.<br />
Distanze che si riducono a 430 massimi nelle migliori condizioni<br />
optando invece per la batteria da 60 chilowattora.<br />
Presa Ccs Combo 2 di serie<br />
Comunque un’iniziativa coraggiosa, come quella di fare<br />
affidamento, nella dotazione di serie, su un caricatore<br />
di bordo in corrente alternata da soli 7 chilowatt<br />
di potenza, portabili fino a 22 sborsando 1.500<br />
euro in più. C’è però sempre la presa Ccs<br />
Combo 2 per caricare fino a 130 chilowatt in<br />
continua con la batteria più piccola, a 150 sulla<br />
grande. Il prezzo d’ingresso è 40.050 euro sulla versione<br />
Evolution con tetto classico in metallo. Che, con un extra<br />
di 1.500 euro, può diventare il bel Solarbay in vetro oscurabile<br />
a zone attraverso un’intercapedine a cristalli liquidi comandabile<br />
da un pulsante a cielo. A salire ci sono la Techno da<br />
41.550 che sfoggia tra l’altro uno schermo dell’infotainment<br />
da 12 pollici anziché i 9 della base (entrambi con Google<br />
integrato), la sportiva Esprit Alpine da 49.050 che monta<br />
anche un system sound Harman Kardon con modalità<br />
d’ascolto create addirittura da Jean-Michel Jarre (il quale<br />
firma pure il suono esterno emesso sotto i 30 orari più<br />
quello di benvenuto ad accesso veicolo) e, a chiudere, la<br />
Iconic da 50.450, che fa diventare impegnativo l’esborso<br />
Immagini dell’allestimento Esprit Alpine, uno dei più completi.<br />
In alto, da sinistra, la plancia col tablet centrale da 12 pollci, il<br />
tetto in vetro oscurabile a sezioni Solarbay e lo specchietto<br />
bimodale: funziona in modalità classica e elettronica. Sopra,<br />
ancora da sinistra, il divanetto posteriore con il bracciolo<br />
Ingenious e due immagini del portabagagli col vano per i cavi.<br />
Qui a lato, la maniglia retrattile delle porte.<br />
(le ultime due solo con batteria maggiorata).<br />
Tutta la meccanica è piazzata davanti, per cui non c’è bagagliaio<br />
anteriore ma solo uno da 545 litri (1.670 a schienali<br />
posteriori abbattuti) posteriore, cui s’uniscono uno o due<br />
vani - in base alla batteria montata - sotto il pianale del<br />
baule, dove ci vanno il cavo di ricarica e altre dotazioni di<br />
bordo. Nata elettrica, la nuova Scenic E-Tech può contare<br />
sullo schema a skateboard adottato da tutte le elettriche<br />
di nuova concezione, nel caso la piattaforma AmpR<br />
Medium, con le ruote più all’estremità possibile del pianale<br />
e la batteria, a dodici moduli se di taglia grande, piazzata<br />
nell’interasse. L’allungamento del passo obbliga a sospensioni<br />
multilink parallel link dietro, per contenere il diametro<br />
di volta in 10.920 millimetri e ridurre i giri del volante.<br />
Capace di recuperare energia in frenata, come tutti i veicoli<br />
elettrici, ha la regolazione dei quattro livelli di rigenerazione<br />
tramite palette sul volante, ma solo dalla Techno in su.<br />
Proposta esclusivamente in sei colori di carrozzeria o abbinamenti<br />
bicolor fra gli stessi, dentro ha l’immancabile<br />
cruscotto digitale personalizzabile coi widget e una nutrita<br />
schiera di Adas, molti dei quali di serie. Dietro, un interessante<br />
bracciolo centrale molto ampio, incluso in alcuni allestimenti,<br />
battezzato Ingenious, che agli ormai classici<br />
due portabicchieri affianca altrettanti supporti per smartphone<br />
o tablet, prese Usb di ricarica più un ampio portaoggetti,<br />
e si abbatte per far passare gli sci o simili.<br />
LA SCELTA DI Flotte&<strong>finanza</strong><br />
Cognome e nome Renault Scenic E-Tech E<br />
Luogo di nascita<br />
Francia<br />
Alimentazione<br />
elettrica<br />
Versione Esprit Alpine 87 kWh<br />
Pot. kW(Cv)/giri 160(218)/-<br />
Coppia Nm/giri 300/-<br />
Omologazione<br />
Zev<br />
Cambio/n° marce automatico/1+Rm<br />
Consumo comb. kWh/100km (Wltp) 12,6<br />
Lunghezza mm 4.470<br />
Passo mm 2.785<br />
Larghezza mm 1.864<br />
Altezza mm 1.5<strong>71</strong><br />
Capacità bagagliaio dm 3 545<br />
Massa vettura kg 1.860<br />
Prezzo (chiavi in mano) € 49.050<br />
On line<br />
www.renault.it<br />
Sotto, da sinistra,<br />
cosa si nasconde<br />
sotto il cofano: il<br />
cruscotto digitale<br />
con le due palette<br />
a volante per<br />
regolare la<br />
rigenerazione e la<br />
presa Ccs Combo 2<br />
sul parafango<br />
posteriore sinistro.<br />
38 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.com<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.com <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 39
LE AUTO<br />
DI F&F<br />
Non passa<br />
inosservata la Kia<br />
EV9, crossover sei<br />
o sette posti.<br />
È disponibile in<br />
due versioni:<br />
Single Motor con<br />
trazione<br />
posteriore, 185<br />
km/h, 0-100 in 9,4<br />
secondi, 563 km di<br />
autonomia, 76.450<br />
euro; Dual Motor<br />
con trazione<br />
integrale, 200<br />
km/h, 0-100 in 5,3<br />
secondi, 505 km di<br />
autonomia, 81.650<br />
euro (kia.it).<br />
Design da ‘Best of the Best’<br />
Innovativo e innovativo. È il design audacemente squadrato<br />
dell’EV9 che non passa certo inosservato, non foss’altro<br />
che per le dimensioni di questo crossover/monovolume<br />
da cinque metri di lunghezza e due di larghezza<br />
(1,98 per la precisione). Sicuramente non è passato inosservato<br />
al recente Red Dot Award che gli ha assegnato<br />
il prestigioso premio ‘Best of the Best’ Product Design<br />
<strong>2024</strong> nella categoria Auto e Moto, riconoscimento attribuito<br />
esclusivamente ai modelli più all’avanguardia. Le<br />
forme della EV9 sono l’espressione della filosofia ispiratrice<br />
del design di Kia Opposites United. Tipo quadrato.<br />
6x3 o 7x3, la moltiplicazione del comfort<br />
Sei o sette posti per un abitacolo che poggia sull’architettura<br />
ad hoc per i modelli elettrici Electric Global<br />
Modular Platform (E-Gmp) dal passo di tre metri (o tre<br />
file di sedili). Il risultato è un comfort esponenziale, tutti<br />
gli occupanti possono rilassarsi e intrattenersi: nella configurazione<br />
a 6 posti, per i sedili della seconda fila, si può<br />
scegliere tra la funzione relax (ci si sdraia con tanto di<br />
poggiapiedi) oppure quella che permette di voltarsi a<br />
180 gradi verso i passeggeri posteriori. Generosa.<br />
KIA EV9<br />
Boxy car<br />
taglia XL<br />
Le cinque cose da sapere<br />
sul primo Suv 100 per cento<br />
elettrico della casa coreana<br />
Sopra quota 500<br />
563 km di autonomia dichiarati per la trazione posteriore,<br />
505 per l’Awd, nell’uso reale e normale da pendolare si<br />
arriva tranquillamente a 500 per la Awd, in entrambi i casi<br />
ricarica ultraveloce così che in un quarto d’ora si aggiungono<br />
249 km. Senza dimenticare il sistema di ricarica bidirezionale,<br />
che permette non solo di ricaricare l’EV9 ma anche<br />
di utilizzare l’energia immagazzinata nella batteria da 99,8<br />
kWh di quarta generazione del veicolo per alimentare apparecchi<br />
elettronici e, in futuro, la casa o la rete. Altruista.<br />
Corazzata che non passa inosservata<br />
Lunga 5,01 metri, larga 1,98 e alta 1,78, con un passo di<br />
3,1 metri, non offre tanto spazio solo ai sei o sette passeggeri<br />
ma anche ai bagagli. Il bagagliaio posteriore ha<br />
una capacità di 828 litri con 4/5 sedili in posizione verticale<br />
e di 333 litri quando sono occupati tutti i 6/7 posti,<br />
ma non va dimenticato uno spazio aggiuntivo per borse<br />
e valigie ricavato nel cofano anteriore con una capacità<br />
di 90 litri nella versione a trazione posteriore e di 52 litri<br />
in quella a trazione integrale. Tanto posto per tutto.<br />
Informazioni sul grande schermo<br />
Il lunghissimo Panoramic Wide Display si divide in tre<br />
zone: quella principale di fronte al driver da 12,3 pollici,<br />
una seconda con un infotainment da 12,3 pollici in centro<br />
plancia, un ulteriore schermo da 5,3 pollici tra i due, con<br />
la corona del volante che ne complica la sua consultazione,<br />
dedicato alla funzione della climatizzazione. Prevista<br />
anche la tecnologia Head-Up Display (HUD) che proietta<br />
le info di viaggio utili sul parabrezza di fronte al conducente,<br />
per una maggiore immediatezza di lettura e comodità.<br />
Oltre ai pulsanti tradizionali sul volante gli altri pulsanti di<br />
comando, posti sulla consolle centrale, che si illuminano<br />
quando l'auto è accesa al pari del logo Kia sul volante,<br />
per essere facilmente individuati. Auto illuminata.<br />
RENAULT CAPTUR<br />
Plug-in addio<br />
Per il proprio gettonatissimo B-Suv,<br />
l’ex Régie punta su cinematiche<br />
termiche e ibride a benzina, senza<br />
più la spina. E c’è pure a Gpl<br />
Arriva nelle concessiorarie questo mese la nuova<br />
Renault Captur, un Suv compatto appartenente al<br />
segmento B (del quale questa è stata reginetta in<br />
Italia per ben cinque volte) caratterizzato da una buona<br />
abitabilità anche nella zona posteriore, dove il divanetto<br />
scorre di 160 millimetri per rendere il carico più flessibile.<br />
Con la panca spinta in avanti il bagagliaio arriva così a 616<br />
litri sulle versioni a benzina e Gpl (480 sulla full hybrid, causa<br />
batteria), partendo da una base di 484 (348 sull’ibrida classica)<br />
in posizione standard. Abbattendo gli schienali posteriori,<br />
il volume sale a quasi 1.600 litri, 1.458 sull’ibrida.<br />
Ma la notizia forse più interessante è che la versione<br />
ibrida E-Tech non avrà più la possibilità di ricarica esterna,<br />
attraverso il cavo. E di elettrica pura non se ne parla proprio.<br />
Insomma, Captur vuole mantenere la propria nomea<br />
di vettura dai volumi di vendita sostanziosi, puntando<br />
su motorizzazioni usufruibili facilmente da tutti, come<br />
quella a Gpl (convertita in fabbrica in Spagna utilizzando<br />
un impianto Landi Renzo), offerta in combinazione con<br />
un 3 cilindri benzina da neanche un litro. Oppure su due<br />
ibride più easy, come una mild a 48 Volt, ma soprattutto<br />
la full classica, che promette consumi ridotti veramente<br />
al lumicino. E che, in abbinamento alle ruote da 18 pollici,<br />
offre come optional il sistema Extended Grip con due<br />
modalità di guida aggiuntive, Snow e All-Terrain, le quali<br />
intervengono soprattutto sull’Esp per affrontare al meglio<br />
fondi viscidi o accidentati.<br />
La rivisitazione esterna di Captur interessa soprattutto<br />
l’anteriore, dove si modificano il frontale, il cofano motore<br />
e i parafanghi, mentre dietro resta sostanzialmente inalterata,<br />
con solo piccoli ritocchi ai gruppi ottici.<br />
Dentro, la plancia dalle linee pulite sfoggia un cluster digitale<br />
fino a 10,25 pollici di grandezza, che s’accoppia a una sorta<br />
di tablet verticale in console centrale da 10,4 pollici dedicato<br />
all’infotainment. La dotazione di serie prevede davanti due<br />
prese Usb-C e una da 12 Volt, cui s’aggiungono l’eventuale<br />
caricatore a induzione e altre prese in base all’allestimento.<br />
LE AUTO<br />
DI F&F<br />
LA SCELTA DI Flotte&<strong>finanza</strong><br />
Cognome e nome Renault Captur<br />
Luogo di nascita<br />
Spagna<br />
Alimentazione benzina full hybrid<br />
Versione E-Tech full Hybrid Techno<br />
Pot. kW(Cv)/giri 69+36(94+49)/5.600<br />
Coppia combinata Nm/giri 250/3.200<br />
Omologazione<br />
Euro 6d<br />
Cambio/n° marce Multimode auto/4+Rm<br />
Consumo comb. l/100km (Wltp) 4,7-4,9<br />
Lunghezza mm 4.239<br />
Passo mm 2.639<br />
Larghezza mm 2.003<br />
Altezza mm 1.575<br />
Capacità bagagliaio dm 3 480<br />
Massa vettura kg 1.639<br />
Prezzo (chiavi in mano) € 29.650<br />
On line<br />
www.renault.it<br />
Sopra, la nuova<br />
Captur in azione.<br />
Sotto, da sinistra,<br />
il posteriore<br />
pressoché invariato<br />
e gli interni col<br />
display centrale<br />
tattile da 10,4<br />
pollici del sistema<br />
Open RLink basato<br />
su Android.<br />
40 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.com<br />
<strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 41
LE AUTO<br />
DI F&F<br />
LE AUTO<br />
DI F&F<br />
VOLVO EX30<br />
Piccolo è bello<br />
Dopo anni di vetture dalle forme molto generose,<br />
la Casa di Göteborg torna alle dimensioni<br />
compatte. E lo fa con un Suv di fabbricazione<br />
cinese disponibile solo con trazione elettrica a<br />
batteria. A due o quattro ruote motrici<br />
di Gianluca Ventura<br />
Lanciato nel 2023, arriva sul mercato il piccolo Suv<br />
EX30 di Volvo, realizzato sulla piattaforma Sea<br />
(acronimo di Sustainable Experience Architecture)<br />
del gruppo Geely, che consiste in un pianale modulare<br />
progettato apposta per l’elettrico, condiviso tra vari brand<br />
e modelli prodotti dal colosso cinese. Questa sorta di<br />
skateboard elettrico impiegato nella Volvo EX30 è infatti<br />
lo stesso ‘nascosto’ sotto la nuova Smart #1 (quella non<br />
più Daimler) e dalla Zeekr X, tant’è che l’auto svedese<br />
viene infatti fabbricata in uno stabilimento della Lynk &<br />
Co (sempre della galassia Geely) a Zhangjiakou, nella<br />
Cina settentrionale. Anche se resta l’opzione Ghent.<br />
Amico dell’ambiente<br />
Il risultato è uno sport utility ultra compatto per il marchio<br />
Volvo, che da anni ormai non proponeva più a listino veicoli<br />
di piccole dimensioni, dopo l’uscita di scena della<br />
480 e della serie 40 dei tempi svedesi che furono.<br />
EX30 strizza anche l’occhio all’ambiente, non soltanto<br />
per la trazione a emissioni zero (c’è solo a batteria), ma<br />
anche perché costruito con il 25 per cento di alluminio<br />
riciclato e il 17 per cento di acciaio più plastiche anch’esse<br />
alla loro seconda vita. Infine, fino al 95 per cento può<br />
essere riciclato una volta che l’auto abbia definitivamente<br />
assolto il proprio compito e si decide di radiarla.<br />
Già 2.050 le unità preordinate l’anno scorso in Italia, con<br />
un outlook di toccare le 4.550 consegnate nel corso del<br />
<strong>2024</strong>, il 20 per cento di quanto prevede d’immatricolare<br />
quest’anno la Casa svedese nel nostro Paese.<br />
Per la prima volta su una Volvo elettrificata viene montata<br />
una batteria al litio-ferro-fosfato, che ama le cariche fino<br />
al 100 per cento, cosa che consente anche con la capacità<br />
più piccola - da 51 chilowattora - d’avere una discreta au-<br />
In alto, da sinistra, la plancia dove resta solo un tablet tattile da 12,3 pollici verticale e niente più. Al<br />
centro, il divano posteriore e, più a destra, l’interno porta molto semplice, privo anche degli interruttori<br />
alzavetro localizzati sul tunnel. Sulla riga più sotto, la sound bar Harman Kardon incassata tra plancia e<br />
parabrezza, unica fonte sonora della vettura, il vano da 7 litri per il cavo di ricarica sotto il cofano<br />
anteriore e il baule di dimensioni modeste. In basso, da sinistra, cosa c’è sotto il cofano: il comando del<br />
‘cambio’, la presa Ccs Combo 2 ricavata in coda al lato guida e il key tag, la scatoletta elettronica che<br />
funge da chiave (se si scarica, basta appoggiarla al montante porta destro per essere riconosciuti).<br />
tonomia: 344 chilometri. Si può richiedere pure con accumulatore<br />
nichel-manganese-cobalto da 69 chilowattora<br />
(64 gli effettivamente utilizzabili, come nel modello extended<br />
range a trazione posteriore oggetto della nostra prova)<br />
per 480 chilometri massimi, comunque sempre by Catl.<br />
Dentro non c’è praticamente nulla, se non uno schermo<br />
tattile verticale da 12,3 pollici più una grande sound bar<br />
Harman Kardon orizzontale posizionata nella zona della<br />
plancia più vicina al parabrezza. Soluzione che costringe<br />
il conducente a interagire sempre con lo schermo per<br />
azionare qualsiasi cosa - a meno di non usare i comandi<br />
vocali - o ottenere informazioni come la velocità o la carica<br />
residua, torcendo spesso il collo verso destra (il<br />
tablet non è neanche inclinato verso chi guida). Non generosissimo<br />
lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori<br />
così come il baule, da soli 318 litri, che diventano<br />
904 abbattendo gli schienali posteriori.<br />
Anche a quattro ruote motrici<br />
Volendo, c’è anche una versione a due motori, la<br />
Performance, che a quello sincrono posteriore (soluzione<br />
per massimizzare la ricarica in rilascio) ne abbina un secondo<br />
anteriore asincrono. In questo caso, se c’è grip a<br />
sufficienza la trazione è tutta dietro e viene smistata automaticamente<br />
anche sull’anteriore in base alla necessità,<br />
fino a raggiungere così la proporzione di 50/50.<br />
LA SCELTA DI Flotte&<strong>finanza</strong><br />
Cognome e nome<br />
Volvo EX30<br />
Luogo di nascita<br />
Cina<br />
Alimentazione<br />
elettrica<br />
Versione single motor extended range<br />
Pot. kW(Cv)/giri 200(272)/5.375-9.248<br />
Coppia Nm/giri 343/116-5.375<br />
Omologazione<br />
Zev<br />
Cambio/n° marce automatico/1+Rm<br />
Consumo comb. kWh/100km (Wltp) 12,6<br />
Lunghezza mm 4.233<br />
Passo mm 2.650<br />
Larghezza mm 1.836<br />
Altezza mm 1.555<br />
Capacità bagagliaio dm 3 318<br />
Massa vettura kg 1.840<br />
Prezzo (chiavi in mano) € 35.900<br />
On line<br />
www.volvocars.com/it<br />
42 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.com<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.com <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 43
GLI LCV<br />
DI F&F<br />
GLI LCV<br />
DI F&F<br />
MERCEDES-BENZ SPRINTER E VITO<br />
Viaggiare in first<br />
La Casa di Stoccarda mette mano ai propri furgoni di taglia media<br />
e grande introducendo una nuova plancia sui primi e cambiando<br />
completamente la meccanica sulla versione elettrica dei secondi<br />
di Gianluca Ventura<br />
in collaborazione con<br />
Aspettando la prossima piattaforma born electric<br />
Van.Ea (acronimo di Van Electric Architecture)<br />
che arriverà nel 2026, Mercedes-Benz mette<br />
intanto mano alla propria gamma attuale di furgoni<br />
medi e grandi, ossia il Vito e lo Sprinter, sia a gasolio<br />
sia elettrici. Per il minore dei due si tratta di un aggiormento<br />
soprattutto a livello dell’accoppiata calandra/paraurti,<br />
della plancia e delle dotazioni in materia di sicurezza,<br />
rese obbligatorie dalla normativa Gsr 2019 che<br />
entrerà in vigore dal prossimo luglio e che impone<br />
l’adozione di alcuni Adas. Ricca la dotazione dei sistemi<br />
standard, che vanno dall’Attention Assist alla retrocamera,<br />
dal mantenitore di corsia attivo al sistema anti<br />
angolo cieco, dalla frenata automatica nel caso di traf-<br />
co trasversale in retromarcia al rilevatore automatico<br />
dei limiti di velocità e molto altro.<br />
Dentro, la nuova plancia e il nuovo volante riscaldabile<br />
strizzano l’occhio alle versioni passeggeri (la Classe<br />
V) grazie al rinnovato sistema multimediale Mbux offerto<br />
di serie (la navigazione è però sempre opzionale),<br />
con display tattile centrale da 10,25 pollici a lo plancia<br />
che sull’eVito offre stavolta un ‘menù elettrico’ attraverso<br />
cui gestire la pre-climatizzazione, regolare le<br />
impostazioni di ricarica, programmarne i tempi o te-<br />
eSprinter - Accanto, il nuovo big van della Stella. In basso,<br />
da sinistra, il retro con i gruppi ottici ridisegnati e, vicino,<br />
la plancia che offre ora di serie il sistema d’infotainment<br />
Mbux dotato di navigatore intelligente e un cruscotto con<br />
strumento digitale centrale a colori, nonché un volante<br />
aggiornato provvisto di comandi. A seguire, l’interruttore<br />
a piantone che ne gestisce il riscaldamento, la selva<br />
di camere/radar sul parabrezza necessari a governare i nuovi<br />
Adas, una delle camere incassate nei retrovisori per avere<br />
la vista a 360 dall’alto, l’assale posteriore su cui è flangiato<br />
il motore elettrico, controller più caricatore sotto il cofano<br />
e la batteria sottoscocca.<br />
eVito - Sopra, a sinistra, il posteriore, equipaggiabile con<br />
gruppi ottici a led, tecnologia disponibile anche per i fari. A<br />
seguire, la plancia completamente rinnovata con specchietto<br />
digitale, il selettore nel mezzo della console centrale per<br />
scegliere uno dei tre driving mode (Comfort, Eco e Maximum<br />
Range) mostrati sul monitor del nuovo sistema d’infotainment,<br />
e la presa Ccs Combo 2. A destra, eVito come appare oggi.<br />
nere sotto controllo il consumo energetico. Sui Vito<br />
diesel spariscono invece le versioni a trazione anteriore,<br />
spinte da unità di derivazione Renault, in favore<br />
solo del due litri captive Om 654 offerto in quattro tarature<br />
(su N1). A meno di non optare per un benzina<br />
mild hybrid, offerto solo sul Mixto.<br />
Trazione posteriore per eSprinter<br />
Ma le novità più sostanziose sono sullo Sprinter, che<br />
nella sua versione elettrica viene completamente ripensato.<br />
A partire dalla trazione, che passa dall’anteriore al<br />
posteriore, col motore elettrico centrale sincrono a magneti<br />
permanenti, da circa 130 chilogrammi di peso flangiato<br />
direttamente all’assale. Una soluzione che permette<br />
di distribuire meglio i pesi e avere un’erogazione di coppia<br />
ottimizzata, nel caso no a 400 Newtonmetro di picco.<br />
Due i livelli di potenza massima - 100 e 150 chilowatt -<br />
e tre le taglie utili della batteria ad alta tensione litio-ferro-fosfato:<br />
56, 81 e 113 chilowattora, per autonomie rispettivamente<br />
di 233, 329 e 478 chilometri. Per ricaricare<br />
ci si afda sempre a una presa Ccs Combo 2 nascosta<br />
sotto la stella sulla calandra, con potenze no a 11 chilowatt<br />
in corrente alternata e 60 in continua, elevabili<br />
no a 115 pagandone l’opzione. Tre, come sull’eVito i<br />
modi di guida, selezionabili tra Comfort, Eco e Maximum<br />
Range, che influiscono sulle prestazioni (il veicolo è comunque<br />
limitato a 90 orari, 120 pagando un extra) e<br />
sulla climatizzazione. Salgono a quattro (pure sull’eVito),<br />
invece, i livelli di recupero energia, selezionabili dalle palette<br />
retrovolante: nuovo il livello ‘D auto’, che sfrutta le<br />
informazioni provenienti dai radar, dalla telecamera e<br />
dai dati di navigazione. Il peso totale arriva ora no a<br />
4,25 tonnellate e per la prima volta c’è l’opzione del<br />
gancio traino per rimorchi no a due tonnellate.<br />
Nell’Mbux arriva inne un software di navigazione che<br />
programma le soste di ricarica durante il tragitto.<br />
44 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 45
VIP<br />
ALLA GUIDA<br />
20<br />
24<br />
PARTECIPA<br />
scrivi a marketing@fiaccola.it<br />
Fuck the normal life<br />
Un titolo didascalia che è anche il nome della linea<br />
di abbigliamento del freestyler Vanni Oddera.<br />
Per lui la normalità sono salti mortali e mototerapia<br />
sissimo, un mondo viaggiante. Spesso guida Matteo, il<br />
mio assistente oltre che il mio migliore amico, e io ne<br />
approfitto per recuperare ore di sonno.<br />
46 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> <strong>2024</strong><br />
«Il volontariato per qualcuno è da sfigati, invece<br />
fare del bene è la cosa più rock and roll che ci<br />
sia. E non servono i salti mortali». Detto da uno<br />
che i salti mortali li fa per professione. Vanni Oddera,<br />
campione di freestyle motocross, dal 2019 riversa questa<br />
grande passione nella mototerapia, esibizioni acrobatiche<br />
dove bambini e adulti disabili provano l’euforia<br />
di montare in sella. Ma se pensate che la moto sia il<br />
suo mezzo di trasporto preferito, beh, vi sbagliate.<br />
F&F La macchina dunque?<br />
››‰ L’auto la uso per lavoro ma è uno strumento di<br />
piacere. Più della moto. Mi piace viaggiare in macchina,<br />
anche per andare in vacanza d’estate. Mi ricreo il mio<br />
mondo: sopra la Jeep ho sempre la tenda da tetto, la<br />
Maggiolina, quindi dove voglio, quando voglio, la apro<br />
e dormo. Guido da anni un Wrangler Gladiator, molto<br />
versatile: ci carico la moto, ma soprattutto è comodissima<br />
in autostrada e allo stesso tempo posso andare nel bosco,<br />
nel fiume, mi segue nella vita di tutti i giorni. Non ho<br />
sempre la moto con me, però spesso vado nel bosco,<br />
è il mio rifugio. Il fuoristrada mi serve, mi dà libertà.<br />
F&F Solo Jeep nel suo garage?<br />
››‰ Per gli show di freestyle motocross o per la mototerapia<br />
negli ospedali uso un Fiat Ducato: spazio-<br />
Qui accanto il campione di FMX insieme alla figlia Alma<br />
e, sopra, impegnato nella mototerapia con i bimbi disabili.<br />
In alto, evoluzioni acrobatiche in sequenza.<br />
F&F Auto o moto, che cos’è guidare?<br />
››‰ Quando guido - e io guido parecchio, faccio tantissimi<br />
chilometri - stacco, mi rilasso, se sono in macchina<br />
ascolto musica: Janis Joplin, Rolling Stones, Bruce<br />
Springsteen... Guidare è proprio staccare, rinchiudersi<br />
nella propria bolla, è un momento bello.<br />
F&F Da solo o in compagnia?<br />
››‰ Quando sono in compagnia la macchina diventa<br />
un salotto! I viaggi che condivido con più piacere sono<br />
quelli con mia figlia Alma, che ha cinque anni. Mentre<br />
andiamo chiacchieriamo tanto, e poi facciamo lezioni<br />
di inglese, storia, natura...<br />
A parte familiari e amici, porterei in viaggio sicuramente<br />
Bruce Springsteen.<br />
F&F Ha un luogo del cuore?<br />
››‰ Il Monte Beigua, in Liguria, un parco naturale a 1.300<br />
metri a picco sul mare. Mi piace arrivarci in macchina,<br />
la strada è anche un po’ impegnativa, sale e scende, a<br />
tratti nel bosco e a tratti panoramica.<br />
F&F I suoi primi ricordi sono legati alle due o alle<br />
quattro ruote?<br />
››‰ I miei la moto non me l’hanno mai voluta prendere,<br />
la prima l’ho comprata io a 22 anni e ho recuperato il<br />
tempo perso. Invece, ricordo che ne avevo sette o otto<br />
quando mio padre mi ha regalato una vecchia Fiat 500.<br />
Ho guidato fin da piccolo, anche nei cantieri, le ruspe di<br />
papà... vabbè erano altri tempi, dai!<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
Resta aggiornato<br />
oitaf.com<br />
PARTNER OITAF<br />
Caserta | Catania | Brescia | Napoli<br />
Arese – Milano | Verona | Bari<br />
TI ASPETTIAMO<br />
Frigo’n’Motion è il tour per l’Italia<br />
alla scoperta delle esigenze del mondo<br />
del trasporto a temperatura controllata.