TuttoBallo20 - Maggio-Giugno 2024.ENJOYART.40

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IL PONTE DI SANDRO MALLAMACI
Immagine creata da AI su testo di Sandro Mallamaci
Immagine creata da AI su testo di Sandro Mallamaci
Guardando il panorama mozzafiato che si può godere dalle
alture della costa calabra non si può non essere almeno
critici rispetto alla decisione dei nostri governanti di
realizzare il famigerato ponte sullo stretto di Messina. Serata
primaverile, nemmeno tanto eccezionale da queste parti: di
giornate come quelle di qualche sera fa ne capitano molto di
frequente. È quella a cui siamo abituati noi che siamo nati e
cresciuti con questa natura negli occhi e nel cuore. I
calabresi con lo stupendo skyliner della Sicilia con L'Etna
che maestoso domina a sud e i siciliani con il massiccio
dell'Aspromonte e Scilla all'imbocco a nord dello stretto. La
domanda che tutti da queste parti si sono sempre posti è:
vale rinunciare a tutto questo deturpando questa unicità
naturale per far risparmiare qualche minuto di attesa a chi
deve attraversare lo stretto?
Perché si tratta davvero di qualche minuto: per attraversare
lo stretto adesso, utilizzando i traghetti opportunamente
attrezzati, ci si impiega circa 20 minuti.
Ma qualcuno potrebbe obiettare sì ma nelle giornate da
bollino rosso l'attesa è spesso molto più lunga! È vero! Il
problema è anche questo e non solo. L'attuale sistema
infrastrutturale viario prevede l’attraversamento delle città di
Messina e di Villa San Giovanni che subiscono un tasso di
inquinamento molto elevato con danni gravi alla popolazione
residente. Individuati quindi i due principali problemi da
risolvere bisogna quindi trovare le giuste soluzioni.
Una di queste è il famoso ponte.
Ma è davvero l’unica?
Certamente no...
Soluzioni meno costose e più rispettose del luogo se ne
sono studiate a cominciare dallo spostamento dei porti,
nuova viabilità e, ultimamente, l'idea di realizzare dei
traghetti bidirezionali capaci di trasportare treni ad alta
velocità (Frecciarossa) senza la necessità di frazionarli e
ricomporli; per queste operazioni attualmente si impiegano
circa due ore per i treni passeggeri e più del doppio per i
treni merci.
Ma tant’è!
La decisione definitiva è stata presa con la pubblicazione del
decreto legge 35 sulla Gazzetta Ufficiale del 30 maggio
2023 e con l'approvazione del progetto definitivo nello
scorso febbraio. Prima dell'estate, quindi, dovrebbe partire la
macchina che impegnerà ingentissime risorse finanziarie
(13,5 miliardi ad oggi) e metterà a dura prova un territorio
già fragile di suo per almeno 8-10 anni.
Chissà se noi che scriviamo riusciremo a vedere mai l'opera
finita! In un paese in cui per fare una strada scorrimento
veloce (Gallico Gambarie di meno di 10 km) si lavora da
oltre 10 anni e ancora non si sa quando sarà mai
completata! Godiamoci allora, per quel tempo che
rimane, il panorama originale prima che il ponte prende il
sopravvento e diventi lui stesso il nuovo panorama dello
stretto… sperando che non diventi una delle innumerevoli
incompiute sparse sul territorio italiano come i tanti
ecomostri che hanno deturpato luoghi e paesaggi in maniera
ormai irreversibile! Venite, se potete, a vedere con i vostri
occhi quello che ha ormai un destino segnato: un giorno
potrete dire... Io l'ho visto!