TuttoBallo20 - Maggio-Giugno 2024.ENJOYART.40

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Giovanni Battista
Gangemi Guerrera
I N C L U S I O N E E E D U C A Z I O N E
A T T R A V E R S O L A D A N Z A
Giovanni Battista Gangemi Guerra, educatore, coreografo e innovatore nel
campo della danza, ha impresso un segno indelebile attraverso la sua
intervista condotta da Sandro Lavecchia. Esperto in DanceAbility e danza
movimento terapia, Gangemi ha discusso le dinamiche dell'Ars Amatoria
moderna, esplorando la consapevolezza del corpo con una prospettiva
inclusiva che ha aperto nuovi orizzonti nella percezione della disabilità nella
società.
Nato a Reggio di Calabria nel 1982, Gangemi ha costruito una carriera illustre
come danzatore e coreografo, nonché come educatore e counselor. La sua
formazione in Scienze dell'Educazione e il suo approccio rogersiano gestaltico
si riflettono nell'unicità del suo metodo didattico, che mira all'integrazione di
persone con disabilità, oltre a combattere la discriminazione basata
sull'orientamento sessuale, razza o religione.
Durante l'evento, Gangemi ha enfatizzato il ruolo cruciale dell'insegnamento
nella danza, dove le lezioni si convertono in momenti di crescita creativa ed
educativa. Ha sottolineato l'importanza di non vedere la danza solo come
l'esecuzione meccanica di sequenze e movimenti, ma come una fusione
armoniosa di movimenti, suoni, sensibilità ed espressione. L'educazione alla
danza, secondo Gangemi, deve permettere ai bambini di connettersi con la
loro sfera emotiva e percettiva, facendo della danza un'esperienza viva,
emotiva e intimamente legata alla musica.
L'approccio di Gangemi lascia spazio all'esplorazione individuale, permettendo
agli allievi di esprimersi in maniera personale e libera, promuovendo un
ambiente di apprendimento inclusivo. "La lezione deve essere rivolta a tutti, a
persone con e senza disabilità, perché si incontrino per esplorare e creare
danza insieme," ha affermato, evidenziando il potenziale unificatore della
danza. Questa visione è in linea con le parole di Alvin Ailey, che considerava
la danza come un dono divino accessibile a tutti.
L'intervista ha acceso un dibattito vitale sulla condizione del disabile in Italia,
un tema che Gangemi ha trattato con sensibilità e profondità. La sua
partecipazione a "Dillo Alla Danza" non solo ha arricchito l'evento con la sua
esperta visione sulla danceability, ma ha anche seminato riflessioni profonde
sull'importanza dell'inclusione e l'accesso universale all'arte della danza.
Con la sua dedizione per la formazione e l'aggiornamento professionale dei
vari operatori del settore sociale e artistico, Gangemi Guerra continua a essere
una guida ispiratrice per educatori, assistenti sociali, psicologi, danzatori e
chiunque entri nel suo orbita di influenza. La sua visione e il suo lavoro
rappresentano un ponte verso un futuro in cui l'arte della danza diventa uno
strumento di benessere e inclusione, riflettendo i valori di una società che
abbraccia ogni sua diversità.