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Powertrain 2024-3

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Generazione Distribuita<br />

Dumarey Group e Horse<br />

AMPIO<br />

RESPIRO<br />

È quello che Generazione<br />

Distribuita, sotto la presidenza<br />

di Marco Monsurrò, vuole<br />

conferire alla filiera. Tanta carne<br />

al fuoco, all’assemblea annuale,<br />

tenutasi presso Lovato Electric.<br />

L’appuntamento è al Dpe di<br />

Rimini. Oltre a Monsurrò e al prof.<br />

Fortis, sono intervenuti Andrea<br />

Orlando, Direttore Generale di<br />

Anima Confindustria, Romain<br />

Mocaër, Segretario Generale<br />

di EuropGen, Fulvio Rossi, già<br />

Responsabile Sostenibilità di<br />

Terna e Advisor di Avanzi<br />

SIAMO A CAVALLO<br />

Horse è una creatura paritetica di Renault e Geely.<br />

Operativa dal 2023, ha trovato l’accordo col<br />

Gruppo Dumarey per lo sviluppo di un quattro<br />

cilindri da due litri, turbocompresso. In prospettiva,<br />

combustibili alternativi e idrogeno<br />

Horse compie un anno e lo<br />

festeggia con un accordo<br />

con Dumarey Group<br />

per lo sviluppo congiunto dell’M920.<br />

Si tratta di un quadricilindrico<br />

sovralimentato con<br />

canna da mezzo litro, abbinato<br />

a un cambio manuale, per le<br />

applicazioni Euro 7 a trazione<br />

anteriore ed Euro VI a trazione<br />

posteriore. Horse e Dumarey<br />

potrebbero convergere nel<br />

prossimo futuro sui cosiddetti<br />

alternativi, compresi i motori a<br />

combustione interna alimentati<br />

a idrogeno. “Papà e mamma” di<br />

Horse sono Renault e la cinese<br />

Geely, la missione è la catena<br />

cinematica ibrida per l’industria<br />

automobilistica. Il quartier generale<br />

si trova a Madrid. Pierpaolo<br />

Antonioli, Chief technology<br />

officer di Dumarey Group, ha<br />

dichiarato: «Dobbiamo essere<br />

pionieri di soluzioni innovative e<br />

la collaborazione tra le aziende<br />

è fondamentale per raggiungere<br />

questo obiettivo, consentendo la<br />

condivisione delle conoscenze,<br />

la riduzione dei costi e l’accelerazione<br />

dell’innovazione».<br />

Da sinistra,<br />

Pierpaolo Antonioli,<br />

Cto di Dumarey<br />

Group, e Patrice<br />

Haettel, Ceo di<br />

Horse.<br />

HI-TECH<br />

Ci troviamo nei paraggi di<br />

Bergamo. Per la precisione,<br />

a Gorle, al quartier generale<br />

di Lovato Electric. Giovedì<br />

1° febbraio, alle 10:15 circa,<br />

Marco Monsurrò ha preso la<br />

parola, nelle vesti di presidente<br />

dell’associazione. Monsurrò,<br />

Ceo di Coelmo, ricopre parallelamente<br />

l’incarico di responsabile<br />

di EuropGen. Nelle parole<br />

di Monsurrò, la conferma della<br />

centralità del Dpe, ribadita dalla<br />

necessità di allargare gli orizzonti<br />

della fiera all’intera filiera<br />

delle infrastrutture elettriche.<br />

Così è stato, con l’affiancamento<br />

a Rimini di International Electricity<br />

Expo, e così sarà anche<br />

al Middle East Energy, a Dubai,<br />

dal 16 al 18 aprile, con una collettiva<br />

che fornisca agli associati<br />

maggiore visibilità, con costi<br />

minori. Del resto, il precipitato<br />

sociale deriva dall’esigenza di<br />

reinquadrare gli attori della filiera<br />

all’interno di un nuovo paradigma.<br />

L’elettricità è il vettore<br />

energetico che asservirà gli asset<br />

industriali, le infrastrutture civili<br />

e l’erogazione dei servizi. Tutto<br />

sembra convergere sull’implementazione<br />

delle rinnovabili per<br />

la generazione, che richiedono<br />

però un equilibratore, in ragione<br />

della loro discontinuità. Il gruppo<br />

elettrogeno deve posizionarsi<br />

come safety device e tecnologia<br />

abilitante per la transizione energetica.<br />

Emergono nuove abitudini<br />

di consumo, nel comune denominatore<br />

dell’energia elettrica, per<br />

il riscaldamento domestico come<br />

per l’alimentazione dei data centre.<br />

Quel che occorre, comunque,<br />

è densità energetica. Generazione<br />

Distribuita si appresta a sviluppare<br />

un position paper, che diventerà<br />

il nucleo di un tavolo lavoro di<br />

EuropGen. Il procedimento legislativo<br />

europeo prevede consultazioni<br />

pubbliche dopo la scrittura<br />

di una legge. Si richiede alle associazioni<br />

e ai gruppi coinvolti di<br />

esprimersi in merito. EuropGen<br />

ha otto tavoli di lavoro, tra cui<br />

quello sullo Stage VI.<br />

Marco Fortis, Ordinario di<br />

Economia delle imprese all’Università<br />

Cattolica di Milano,<br />

vicepresidente e direttore della<br />

Fondazione Edison, ha presentato<br />

l’analisi “The Italian economy<br />

in the G7 outlook”. La generazione<br />

è uno di quegli esempi di<br />

filiera di eccellenza del Made<br />

in Italy. Per inquadrare questa<br />

specifica curvatura economica<br />

in un quadro congiunturale, nella<br />

classifica per singoli prodotti<br />

per la bilancia commerciale<br />

(anno 2022), l’Italia è prima nel<br />

mondo in 244 prodotti, seconda<br />

in 390, terza in 360, quarta in<br />

318 e quinta in 272 prodotti. Il<br />

Piano Industria 2.0. ha stimolato<br />

il pil dell’Italia, che registra una<br />

media annua crescita dell’1,2%,<br />

dietro agli Usa e davanti ai principali<br />

paesi dell’Unione Europea,<br />

al Canada e al Giappone. L’andamento<br />

nel <strong>2024</strong> e 2025, secondo<br />

le previsioni Ocse, non si scosterà<br />

in misura sostanziale dal<br />

trend attuale. L’Italia dovrebbe<br />

confermarsi “piccolo locomotore”<br />

per crescita rispetto ai livelli<br />

pre-crisi, rispetto a Regno Unito,<br />

Germania e Francia. Due variabili,<br />

imminenti, faranno la differenza.<br />

Una politica comune da<br />

prossima Commissione e il Pnrr,<br />

da giocarci nel miglior modo<br />

possibile. L’Italia è il settimo<br />

Paese manifatturiero al mondo.<br />

Per sfatare un luogo comune,<br />

l’Italia si trova al secondo posto,<br />

dopo il Giappone, per flusso di<br />

investimenti tecnici. L’industria<br />

meccanica dispone di 22.769<br />

robot per l’industria meccanica,<br />

contro i circa 15.000 degli Usa.<br />

Landi Renzo per l’idrogeno<br />

Landi Renzo ha avviato lo<br />

sviluppo di regolatori elettronici di<br />

pressione per veicoli commerciali<br />

medi e pesanti con motori a<br />

combustione interna alimentati<br />

a idrogeno. Questo progetto è in<br />

collaborazione con Bosch. Con<br />

questo progetto, inoltre, nel <strong>2024</strong><br />

le due aziende hanno l’obiettivo di<br />

produrre e commercializzare sistemi<br />

di alimentazione per idrogeno<br />

applicando regolatori di pressione<br />

meccatronici di ultima generazione<br />

che permettono di tagliare il<br />

traguardo delle zero emissioni nei<br />

veicoli commerciali. Inserito nel<br />

Reinova è entrata sotto l’ombrello<br />

della holding HB4, un conglomerato<br />

da oltre 200 milioni di fatturato,<br />

800 dipendenti e 16 stabilimenti.<br />

Nello specifico, la famiglia Bruno ha<br />

acquisito la maggioranza di Reinova.<br />

«Grazie ai soci di ReiLab che hanno<br />

investito inizialmente nella Società<br />

e all’impegno di tutto il personale,<br />

oggi Reinova è solida, affermata, e<br />

pronta – dopo l’ingresso in un gruppo<br />

come HB4 – alla sua espansione sul<br />

mercato internazionale», ha affermato<br />

il Ceo Giuseppe Corcione, che<br />

detiene una quota di minoranza nella<br />

cuore della linea di alimentazione<br />

del combustibile, il regolatore di<br />

pressione serve come elemento di<br />

disaccoppiamento tra il sistema di<br />

stoccaggio e il sistema di introduzione<br />

del carburante nella camera di<br />

combustione del motore. Il regolatore<br />

di pressione EM-H garantisce una<br />

gestione e una calibrazione ottimale<br />

della pressione dell’idrogeno a<br />

seconda dei requisiti del veicolo<br />

accompagnati con un elevato livello<br />

di precisione e rendimento. L’EM-H<br />

garantisce le proprie funzionalità<br />

attraverso due stadi: uno stadio<br />

meccanico che riduce la pressione<br />

Reinova è parte del gruppo HB4<br />

nuova società. «Questa evoluzione<br />

non solo riflette la solida traiettoria<br />

finanziaria dell’azienda, ma apre<br />

anche la strada a nuove opportunità di<br />

mercato». Dello stesso avviso Renato<br />

Bruno, Ceo di HB4: «Siamo orgogliosi<br />

di accogliere nella nostra holding<br />

Reinova. Oggi l’azienda è pronta a<br />

un’espansione sul mercato globale,<br />

grazie all’impegno e la determinazione<br />

del team e alla spinta che l’ingresso<br />

in un gruppo come HB4 potrà darle».<br />

L’espansione internazionale di<br />

Reinova è già in corso, con l’apertura<br />

di un ufficio di rappresentanza a Graz,<br />

da alta a media e un secondo stadio<br />

interamente elettronico che riduce<br />

la pressione da un livello medio a<br />

quello effettivamente richiesto<br />

dal sistema di iniezione del<br />

motore. Il sistema dispone<br />

di opportune valvole che<br />

garantiscono la protezione sia<br />

del regolatore di pressione sia<br />

della linea di alimentazione del<br />

combustibile. Il regolatore EM-H<br />

è in grado di garantire la pressione<br />

ideale per gli iniettori a qualsiasi<br />

velocità e carico, allo stesso tempo<br />

ottimizzando la combustione per<br />

sistemi di iniezione ad alta pressione.<br />

in Austria, e la pianificazione di presidi<br />

commerciali e tecnici negli Emirati<br />

Arabi Uniti, punto di connessione<br />

con il mercato asiatico, negli Stati<br />

Uniti e in Inghilterra.<br />

Il 2023 ha visto Reinova conseguire<br />

un valore della produzione di circa<br />

10,5 milioni di euro, con un Ebitda<br />

positivo e una crescita strutturale.<br />

«In un contesto economico sfidante,<br />

poche aziende possono vantare<br />

una crescita così esponenziale»,<br />

sottolinea Corcione. Per il <strong>2024</strong>,<br />

l’obiettivo è di consolidare la crescita<br />

oltre i 15 M€ di fatturato.<br />

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