05.03.2024 Views

Powertrain 2024-3

AUTOMOTIVE Xiaomi sfida Tesla con batterie Catl Fpt Industrial: Abbà ci racconta l’XC13 Confronto 13 litri stradali: sul podio Cummins, Fpt e Scania Scania OC13: il 13 litri a biometano STAZIONARI Ets: foto di gruppo CONFRONTI 5 litri off-road: si inserisce il Core50 di Agco EVENTI Intermat Press Days: innovazione ed elettrificazione Dpe Rimini: la filiera risponde presente ELETTRIFICAZIONE Sollevatori telescopici: li abbiamo passati in rassegna AZIENDE Saim: industriale e marino Bimotor: piedi per terra, fatturato alle stelle LA VIE EN ROSE Marianna Benetti e la regola dei “tre metalli” RUBRICHE Editoriale; Hi-Tech; VeT Network; Oem&motori

AUTOMOTIVE
Xiaomi sfida Tesla con batterie Catl
Fpt Industrial: Abbà ci racconta l’XC13
Confronto 13 litri stradali: sul podio Cummins, Fpt e Scania
Scania OC13: il 13 litri a biometano
STAZIONARI
Ets: foto di gruppo
CONFRONTI
5 litri off-road: si inserisce il Core50 di Agco
EVENTI
Intermat Press Days: innovazione ed elettrificazione
Dpe Rimini: la filiera risponde presente
ELETTRIFICAZIONE
Sollevatori telescopici: li abbiamo passati in rassegna
AZIENDE
Saim: industriale e marino
Bimotor: piedi per terra, fatturato alle stelle
LA VIE EN ROSE
Marianna Benetti e la regola dei “tre metalli”
RUBRICHE
Editoriale; Hi-Tech; VeT Network; Oem&motori

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

terra<br />

operatori. Nuove fonti energetiche sollecitano le<br />

domande degli utilizzatori e l’Intermat risponde a<br />

tutte le sollecitazioni, non solo alle richieste degli<br />

Oem. L’edizione <strong>2024</strong> intende raccogliere le sfide<br />

della nostra industria, non solo tramite la tradizionale<br />

formula espositiva, pure con seminari e incontri,<br />

la divulgazione televisiva, il networking. In<br />

questa fase di transizione dobbiamo rispondere alle<br />

domande degli utilizzatori. I visitatori devono uscire<br />

dalla fiera “illuminati” in merito alle nuove tecnologie.<br />

Lo show evolve sia in termini di espositori<br />

che di soluzioni, organizzazioni coinvolte, argomenti<br />

sul tavolo. La digitalizzazione è una dimensione<br />

veramente cruciale. Un tema caldo che riguarda<br />

l’ingente mole di dati raccolti nell’ambito del movimento<br />

terra e il loro utilizzo nella riduzione della<br />

carbon footprint. La platea di visitatori dell’Intermat<br />

è eterogenea: si va da fleet manager a tecnici<br />

e operatori, proprietari delle società di movimento<br />

terra, ai responsabili della sostenibilità ambientale.<br />

Questi stakeholder si chiedono come utilizzare al<br />

meglio le macchine per aumentare la produttività,<br />

ridurre i consumi ecc. Questo è il primo autentico<br />

step della decarbonizzazione. Si ritaglieranno<br />

sempre più visibilità anche i fornitori di droni. C’è<br />

il World of Concrete, che catalizza le declinazioni<br />

dell’attenzione all’ambiente. Coinvolge le macchine<br />

elettriche e i processi per utilizzare materiali a bassa<br />

impronta di carbonio. Insomma, adottiamo una<br />

visione olistica, che non abbraccia solo i sistemi<br />

propulsivi. C’è una legislazione da rispettare che<br />

ci impone di accelerare la tabella di marcia. Come<br />

possiamo intervenire sulla riduzione delle emissioni<br />

delle macchine equipaggiate con motori endotermici,<br />

che sono tanta parte del parco esistente e<br />

del circolante dei prossimi anni. Parallelamente,<br />

è in aumento la domanda di macchine elettriche<br />

e, di conseguenza, anche le problematiche relative<br />

alla ricarica. Il primo passaggio, in Francia,<br />

è stato l’incentivo all’acquisto di macchine meno<br />

impattanti. A noi organizzatori, come al Ministero,<br />

sembra che non ci sia una soluzione univoca; occorre<br />

impegnarsi su più fronti: la riduzione delle<br />

emissioni sulle macchine diesel, la diffusione dei<br />

biocarburanti, l’elettrificazione di parte delle flotte.<br />

L’Intermat rimane un evento del construction e<br />

del building, come del demolition e di quanto gira<br />

attorno a questo settore. Sicuramente non siamo<br />

orientati al mining».<br />

Infine, uno sguardo ai mercati di riferimento<br />

dell’Intermat. «La nostra fiera conserva un respiro<br />

internazionale, fortemente orientato ai Paesi<br />

europei. Abbiamo chiaramente un forte link con i<br />

visitatori francofoni, come canadesi e africani. Abbiamo<br />

uno speciale top buyer program da Africa<br />

e Medio Oriente. Intermat India si terrà ad aprile<br />

<strong>2024</strong>, cucito su misura per quello specifico mercato.<br />

Abbiamo infine espositori cinesi, che si ritagliano<br />

crescenti fette di mercato in Europa».<br />

Laurent Di Vito, per Cummins<br />

La triade motoristica presente al pre Intermat è costituita<br />

dalle divisioni francesi di Cummins, Deutz<br />

e Volvo Penta. Laurent Di Vito è Manager Engines<br />

Sales, Application and Production, New Power Le-<br />

ader, di Cummins France.<br />

«La nostra strategia fino a ora è stata focalizzata<br />

sui motori» conferma, anche per il versante transalpino.<br />

«Attualmente ci siamo differenziati con un<br />

ventaglio di proposte, per esempio gli assali elettrificati,<br />

dopo l’acquisizione di Meritor. Quando<br />

ci proponiamo per un pacchetto completo, non ci<br />

limitiamo alla parte propulsiva, forniamo supporto<br />

anche allo stoccaggio. C’è infatti chi ci richiede<br />

un ecosistema completo. In Francia, per esempio<br />

in Champagne e a Bordeaux, abbiamo alcuni<br />

progetti interessanti: alcuni impianti eolici sono<br />

collegati a un elettrolizzatore per la produzione<br />

di idrogeno. Questo alimenterà le fuel cell delle<br />

macchine per la raccolta dell’uva». E il mercato,<br />

chiediamo noi? Domanda quasi ingenua…<br />

«Registriamo una forte spinta per l’idrogeno da<br />

parte di politici e decisori, almeno dal Covid in<br />

avanti. Durante l’intero scorso ventennio il principale<br />

oggetto di discussione è stato “qual è il<br />

prossimo livello di emissioni per il mio endotermico?”.<br />

Oggi, siamo in attesa dell’Euro 7, dello<br />

Stage VI, di cosa abbiamo bisogno? Nell’industria<br />

del camion si afferma l’esigenza di applicazioni<br />

con la ricarica elettrica, ma se manca l’elettricità<br />

sufficiente… Nel settore off-highway, invece, registriamo<br />

una forte spinta verso l’idrogeno, perché<br />

risponde ai bisogni di una grande capacità e di<br />

tantissima energia, per potere ricaricare in tempi<br />

brevi. Voi conoscete il nostro motore agnostico,<br />

diesel, gas e idrogeno. Abbiamo sviluppato una<br />

piattaforma comune con una grande attenzione<br />

a ogni specifica tecnologia. Per l’idrogeno serve<br />

l’accensione comandata, seppure con diversi volumi<br />

di energia richiesti rispetto al gas, con cui<br />

condivide testa e candela. Dal punto di vista della<br />

sovralimentazione serve sicuramente più aria del<br />

ciclo Diesel. Cummins si propone come fornitore<br />

flessibile ed esaustivo di soluzioni propulsive. Tu,<br />

Oem, produci la macchina, Cummins ti sostiene<br />

con la soluzione Stage VI, dal momento che<br />

l’80-90% del mercato resterà diesel. Ti assistiamo<br />

nell’integrare le soluzioni a idrogeno, con serbatoi<br />

specifici a 700 bar, derivati dalla collaborazione<br />

con Nproxx. Cummins consente agli Oem di disegnare<br />

una macchina diesel con l’opzione motore a<br />

idrogeno o celle a combustibile a portata di mano,<br />

nel caso la disponibilità dell’idrogeno aumentasse.<br />

Cummins sta già producendo fuel cell, grazie<br />

all’acquisizione di Hydrogenics».<br />

Le celle a combustibile per i cantieri?<br />

«La cella a combustibile è molto sensibile all’aria.<br />

Non solamente alle impurità ambientali, anche ai<br />

fattori chimici. Oltretutto, le servono basse vibrazioni.<br />

Allo stato attuale gli escavatori non sono<br />

un’applicazione congeniale a questa tecnologia. In<br />

futuro le macchine diesel continueranno a svolgere<br />

la loro funzione fuori dal perimetro urbano, in<br />

cava, cantiere e miniera. La città sarà appannaggio<br />

di elettrico e idrogeno, in questa fase possibilmente<br />

applicato al motore a combustione, che riduce i<br />

costi di progettazione».<br />

E le colonne d’Ercole dello Stage VI?<br />

«Il quesito è come ridurre la CO 2<br />

, diminuendo quindi<br />

i consumi? Esistono fondamentalmente due modi:<br />

ridisegnare il motore, rinforzando il post-trattamento.<br />

Senza valvola Egr il consumo di AdBlue è più<br />

alto, anche se con lo Stage V Cummins è riuscita<br />

a ridurre il consumo di combustibile. Oppure si ricorre<br />

a soluzioni ibride».<br />

In fiera avremo l’opportunità di toccare con mano<br />

la visione di Deutz e Volvo Penta per questo mercato.<br />

Vedremo chi allungherà la lista dei fornitori<br />

di soluzioni propulsive.<br />

Nella foto centrale,<br />

uno scatto<br />

dell’edizione<br />

2018 di Intermat.<br />

Certo, sei anni<br />

fa l’elettrico non<br />

era ancora così<br />

pompato e il<br />

marchio Develon<br />

nemmeno esisteva.<br />

Per la DX20Ze, in<br />

basso, sarà dunque<br />

la prima volta a<br />

Villepinte.<br />

22<br />

23

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!