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Massimo Lugnan
CASERMA SANTA BARBARA:
POMPIERI IN SCALA 1/87
Edizione Speciale 2023
Progetto personale per la realizzazione della caserma perfetta per i vigili del fuoco,
fasi costruttive dei mezzi e curiosità per modellisti e collezionisti del settore,
scenari d’intervento e nozioni base riassunti con semplicità per i non addetti al lavoro,
consigli utili e prevenzione quotidiana da tenere in considerazione per ogni cittadino.
AVVERTENZE DA LEGGERE
Questa rivista non è una testata giornalistica o un prodotto editoriale, tutti gli argomenti trattati
non devono venir ricondotti a nessuna tipologia pubblicitaria, le nozioni tecniche descritte non
intendono sostituirsi a quelle degli enti istituzionali preposti a tale compito.
Si declina ogni responsabilità, diretta e indiretta, per eventuali imprecisioni, errori, omissioni
o danni (diretti, indiretti, conseguenti, punibili e sanzionabili) derivanti dai contenuti esposti.
Testi e immagini sono di proprietà dell’autore, la riproduzione anche parziale e con qualsiasi
mezzo non è consentita senza preventiva autorizzazione concordata e scritta dell’autore.
In caso si riscontrassero immagini di diversa proprietà che violino il loro copyright
si contatti immediatamente l’autore.
Autore: Massimo Lugnan, massimo.lugnan@tin.it
L’Edizione raccoglie tutti i contenuti aggiornati delle passate edizioni annuali
(2018-2019-2020-2021-2022), vari argomenti inediti e tutti i nuovi modellini del 2023.
Edizione suddivisa in 7 parti:
I (caserme e mezzi), II (nozioni base), III (scenari),
IV (curiosità), V (laboratorio), VI (estero), VII (concorso)
© Caserma Santa Barbara Copyright, anno 2023, “Edizione Speciale 2023”
Facebook:: www.facebook.com/casermasantabarbara
Rivista Online:: www.yumpu.com/it/caserma_santa_barbara
Web:: www.angelidelfuoco.queidelverduzzo.it
Posta elettronica:: massimo.lugnan@tin.it
PRESENTAZIONE
Mi chiamo Massimo Lugnan, sono un ex Vigile del Fuoco Ausiliario (ossia un ex militare di leva nei
vigili del fuoco del 175° a.v.v.a. anno 2000/2001 Roma Capannelle) ed ex Vigile del Fuoco
Discontinuo (un ex vigile del fuoco a tempo determinato del Comando di Gorizia anno 2001-2006),
ora mi definisco un Divulgatore Pompieristico.
La mia collezione personale di modellini dei mezzi dei Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale in scala
1/87 è stata realizzata oltre che per passione personale anche per far capire alla gente comune chi
è un vigile del fuoco, cosa fa ogni giorno in servizio, quali sono i mezzi ed i suoi incarichi, quali
interventi deve affrontare, con quale preparazione e cosa comporta esserlo, visto che la presenza
di altri Enti Nazionali con mezzi e divise simili può farla confondere, lo vedo ogni giorno.
Con i diorami delle caserme suggerisco ai progettisti, architetti e geometri idee alternative
per la costruzione delle future caserme, informazioni utili per realizzare la caserma perfetta.
Con la realizzazione di alcuni automezzi particolari presenti nella mia collezione, suggerisco agli
uffici preposti, acquisti mirati e più idonei per far fronte ai soccorsi nei vari territori italiani.
Per i modellisti e collezionisti del settore spiego come sono stati costruiti i vari modellini e cosa
offre il mercato di già pronto, sia in campo nazionale che internazionale, sperando che anche Case
Modellistiche straniere comincino a tenere in considerazione il mercato italiano del settore.
Ogni pompiere si rispecchierà nelle immagine riportate e nei scenari d’intervento,
tanto da fargli credere di essere ancora in servizio mentre le ammira comodamente da casa.
Espongo vari mezzi dei pompieri stranieri, in modo da capire le varie differenze Stato per Stato,
con le loro caratteristiche e livree, che possono essere completamente diverse o molto simili.
Impartisco a chiunque preziosi consigli e informazioni per la prevenzione antincendio,
tecnica e sanitaria utile ad affrontare i problemi quotidiani, oltre a molte curiosità.
Spero di invogliare i giovani ad intraprendere una particolare carriera lavorativa ricca di
soddisfazioni personali, impegnativa ma sicuramente di grande effetto ed affetto.
In questa edizione sono presenti tutti i modellini dei vigili del fuoco italiani e stranieri, costruiti,
modificati, personalizzati o comprati da me, fino al 2023 compreso. Attualmente la collezione
conta di 160 mezzi italiani e 12 tra caschi e figurini italiani, 119 mezzi stranieri e 78 tra caschi
e figurini stranieri, per un totale di 54 Stati, in continua crescita.
La prima parte presenta tutti i modellini italiani e le rispettive caserme in mio possesso. La
seconda parte racconta le principali nozioni di base che un operatore deve conoscere. La terza
parte propone i vari scenari in cui ci si può trovare. La quarta parte racconta le varie curiosità del
settore. La quinta parte descrive le fasi costruttive dei modellini da me realizzati. La sesta parte
presenta tutti i modellini degli Stati Stranieri in mio possesso. Nella settima parte riassume alcune
materie da sapere per partecipare al concorso pubblico per diventare un vigile del fuoco effettivo.
Chi vorrà seguire la pagina Facebook, ogni sabato uno scenario d’intervento o una situazione da
caserma, ed ogni mercoledì per tante curiosità del settore, file in pdf, mezzi stranieri e molto altro.
Il sito Web raccoglie tutto il resto, Online sono reperibili anche le varie riviste annuali.
Si avverte che le immagini stampate non vengono nitide e possono presentare sfocature.
ELOGIO
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è un ente dello Stato Italiano istituito per
intervenire in aiuto alla popolazione in caso di qualsiasi soccorso tecnico alle persone
e animali, ed alla salvaguardia dei beni pubblici e privati; ossia interviene con le sue
squadre dislocate razionalmente sul territorio italiano per incendi di qualsiasi genere
(edifici, veicoli, natanti, vegetazioni...), incidenti di vario tipo (stradali, ferroviari,
navali, aerei...), soccorsi tecnici a persone in difficoltà o ferite (apertura porta,
sbloccaggio ascensore, tentato suicidio, ricerca persone disperse...), danni d’acqua o
da maltempo (spandimenti, allagamenti...), dissesti statici (crolli, frane...), messa in
sicurezza parti pericolanti (cornicioni, alberi, pali…), presenza di sostanze pericolose
(chimiche, biologiche, nucleari, radioattive…), inquinamenti, fughe gas, recupero e
cattura animali, disinfestazioni imenotteri (api, vespe...), recupero salme, assistenza
al Soccorso Sanitario, recupero beni propri o pubblici, colonne mobili (terremoti,
alluvioni...), controllo radioattività ambientale, attentati, pandemie … e in tutte
quelle miriadi di situazioni (in terra, in acqua, in cielo) in cui si necessita di un
intervento di Soccorso Tecnico Urgente. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è il
primo componente essenziale del “sistema di protezione civile”. Il servizio è
totalmente gratuito per gli interventi di Soccorso Tecnico Urgente (numero
d’emergenza 115, oppure numero unico d’emergenza 112).
Il Vigile del Fuoco rappresenta il soccorritore per eccellenza, il professionista del
Soccorso Tecnico Urgente che non ha eguali; titolo guadagnatosi dopo una lunga e
specifica formazione, addestramento continuo e mantenimento fisico; rappresenta
con la sua divisa: professionalità tecnica ad alto contenuto specialistico, impegno,
sacrificio, passione, orgoglio e umiltà! E’ un tecnico addestrato con precisione alle
innumerevoli situazioni a cui è chiamato ad intervenire per garantire la sicurezza di
tutti. Dopo la formazione presso le scuole nazionali antincendio e/o i poli didattici
(dove si prepara a lavorare in sicurezza ogni operatore tra lezioni teoriche, pratiche,
fisiche e mentali) e dopo aver valutato la sua preparazione tecnica e il suo stato
fisico e psicologico può diventare un Vigile del Fuoco a tutti gli effetti, per poi entrare
in servizio come Vigile Permanente o Vigile Volontario.
Il Vigile del Fuoco lo si riconosce dalla divisa, dallo stemma, dal casco con la fiamma
e dallo sguardo dei suoi occhi …attenti alle imitazioni, purtroppo c’è ne sono tante...
..non basta una divisa simile, un casco simile, un camion simile o un nome simile…
non fatevi ingannare!! Il vigile del fuoco è una persona che opera in silenzio,
con tanti fatti e poche parole… diamogli la giusta visibilità!!
PARCO TEMATICO
AVVERRTAVV AVVERTENZE .............................................................................. pag.01
PRESENTAZIONE .............................................................................. pag.02
ELOGIO .......................................................................... pag.03
PARCO TEMATICO .......................................................................... pag.04
MODELLINI CASERME & MEZZI
COMANDO CENTRALE .............................................................................. pag.08
AUTOPOMPA .............................................................................. pag.12
AUTOBOTTE .............................................................................. pag.14
AUTOSCALA & SNORKEL .............................................................................. pag.15
AUTOGRU’ .............................................................................. pag.16
POLISOCCORSO ............................................................................ pag.17
MEZZI DI SUPPORTO ............................................................................ pag.18
MEZZI NUCLEI SPECIALI ............................................................................ pag.20
MEZZI MOVIMENTO TERRA ............................................................................ pag.22
MEZZI NAUTICI ............................................................................ pag.23
MEZZI AEREI ............................................................................ pag.24
MEZZI AEROPORTUALI ............................................................................ pag.25
MEZZI COMANDO ............................................................................ pag.26
MEZZI LOGISTICI ............................................................................ pag.27
MEZZI COLONNA MOBILE ............................................................................ pag.28
DISTACCAMENTO MARINO ............................................................................ pag.30
DISTACCAMENTO MONTANO ............................................................................ pag.32
DISTACCAMENTO INDUSTRIALE ............................................................................ pag.34
DISTACCAMENTO RURALE ............................................................................ pag.36
NOZIONI TECNICHE
TRIANGOLO COMBUSTIONE .............................................................................. pag.40
STENDIMENTO MANICHETTE .............................................................................. pag.41
TATTICHE INTERVENTO .............................................................................. pag.42
CARICAMENTO AUTOMEZZI .............................................................................. pag.43
SOSTANZE PERICOLOSE .............................................................................. pag.44
FUNI E NODI .............................................................................. pag.45
RISCHIO ELETTRICO .............................................................................. pag.46
RISCHIO ACQUATICO .............................................................................. pag.47
DISSESTI STATICI .............................................................................. pag.48
SUPPORTO VITALE .............................................................................. pag.49
CARTOGRAFIA .............................................................................. pag.50
RETI RADIO .............................................................................. pag.51
INCIDENTI AEREI .............................................................................. pag.52
INDAGINI ANTINCENDIO .............................................................................. pag.53
COMPETENZE .............................................................................. pag.54
SALA OPERATIVA .............................................................................. pag.55
FORMAZIONE OPERATIVA .............................................................................. pag.56
PATENTI MINISTERIALI .............................................................................. pag.57
SCENARI IN MINIATURA
TIPICI SCENARI ORDINARI .............................................................................. pag.60
TIPICA GIORNATA LAVORATIVA .............................................................................. pag.64
TIPICA NOTTATA LAVORATIVA .............................................................................. pag.66
STATISTICHE SCENARI .............................................................................. pag.68
SIGLE AUTOMEZZI .............................................................................. pag.70
TURNARIO .............................................................................. pag.71
MUSEO STORICO .............................................................................. pag.72
PARCO TEMATICO
CURIOSITA’ POMPIERISTICHE
ORGANIGRAMMA DEL CORPO .............................................................................. pag.76
CRONOLOGIA STORICA .............................................................................. pag.78
POMPIERI IN GUERRA .............................................................................. pag.80
TERRITORIO NAZIONALE .............................................................................. pag.81
FIAMMA ED ELMI .............................................................................. pag.82
GRADI E MEZZELUNE .......................................................................... pag.83
MOTTI E NUMERI .............................................................................. pag.84
GRUPPO SPORTIVO .............................................................................. pag.85
MULTIMEDIALITA’ .............................................................................. pag.86
MUSEI E GRUPPI SPORTIVI .............................................................................. pag.87
MISSIONE ANTARTIDE .......................................................................... pag.88
CONFEDERAZIONI ITALIANE .............................................................................. pag.89
MESTIERI E PASSIONI .............................................................................. pag.90
PREVENZIONE QUOTIDIANA .............................................................................. pag.92
PRONTUARIO MEDICO .............................................................................. pag.94
LABORATORIO MODELLISTICO
FASI COSTRUTTIVE .............................................................................. pag.98
ORIGINALE E MODELLINO .............................................................................. pag.107
COLLEGAMENTI ONLINE .............................................................................. pag.112
EVOLUZIONE AUTOPOMPA .............................................................................. pag.114
EVOLUZIONE AUTOBOTTE .............................................................................. pag.115
EVOLUZIONE AUTOSCALA .............................................................................. pag.116
EVOLUZIONE AUTOGRU’ .............................................................................. pag.117
EVOLUZIONE AUTOVETTURA .............................................................................. pag.118
EVOLUZIONE CAMPAGNOLA .............................................................................. pag.119
EVOLUZIONE LIVREA .............................................................................. pag.120
POMPIERI NEL MONDO
EUROPA .............................................................................. pag.123
ASIA .............................................................................. pag.129
AFRICA .............................................................................. pag.132
OCEANIA .............................................................................. pag.132
AMERICHE .............................................................................. pag.133
CONCORSO PUBBLICO
REQUISITI E IDONEITA’ .............................................................................. pag.137
STORIA ITALIANA .............................................................................. pag.138
GEOGRAFIA GENERALE .......................................................................... pag.145
ELEMENTI DI DIRITTO .......................................................................... pag.151
AVVERRTAVV CONCLUSIONI .............................................................................. pag.157
PRIMA PARTE:
MODELLINI CASERME E MEZZI
In questa prima parte presento la caserma centrale anche detta Comando
ed i vari Distaccamenti, con i rispettivi automezzi divisi per tipologia.
In questo modo cerco di far capire alla gente comune come sono strutturate
le caserme, quali sono i mezzi a disposizione e quali sono i vari nuclei.
Ovviamente gli edifici qui riportati sono progettati da me, scegliendo le
caratteristiche migliori di quelli reali sul territorio, ma suggerendo anche migliorie.
I mezzi sono le copie più fedeli e dettagliati possibile agli originali che si possono
trovare in servizio sul territorio, ma suggerendo anche dei prototipi da valutare.
Il tutto per creare una panoramica generale sui mezzi e sugli edifici.
la CASERMA CENTRALE 8
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“Comando Santa Barbara”
La Caserma “Santa Barbara” è il mio progetto
personale per la realizzazione ipotetica della caserma
perfetta per i Vigili del Fuoco Italiani, è stata studiata
per consentire l’ottimale collocazione su un territorio
ipotetico formata da montagna, pianura, mare, laghi,
rete ferroviaria, autostrada, aeroporto, industrie
chimiche, rioni cittadini, scuole e tutto quello che si
può trovare abitualmente in una provincia italiana.
Pertanto è stata costruita una struttura antisismica,
energeticamente autonoma, ipoteticamente nelle
vicinanze delle piste aeroportuali (in cui si affaccia il
Nucleo Aeroportuale e il Centro Aviazione Nucleo
Elicotteri), a ridosso dello specchio d’acqua (in cui si
affaccia la Sezione Navale) e in posizione baricentrica
rispetto al territorio di competenza (da cui partono
tutti i mezzi terrestri, ordinari e dei nuclei speciali).
Progettata per ospitare ipoteticamente i mezzi e il
personale necessari alle varie componenti in un unico
edificio multifunzionale, per una questione logistica,
organizzativa ed economica. Realizzata su due piani
carrabili, con le autorimesse aperte senza portoni
basculanti o scorrevoli, un terzo piano adibito al
personale e uffici, e un piano interrato per i laboratori
(all’occorrenza adattabile a rifugio antiatomico).
Concepita per espletare il miglior servizio con la
massima resa, riducendo al minimo la spesa pubblica,
gli sprechi e la quantità dei mezzi necessari. Tutti i
nuclei che servono per il Servizio Tecnico Urgente in
un unico posto, ben organizzato. Nella realtà il
Servizio Nazionale è suddiviso in un Comando
Provinciale sito nel capoluogo di provincia e da vari
distaccamenti che ospitano i vari nuclei in base agli
sviluppi industriali o turistici della zona, isolati dalle
conformazioni paesaggistiche. Con questo progetto
miro anche a far capire ai “non addetti ai lavori” cosa
significa essere un Vigile del Fuoco, cosa fa ogni
giorno in servizio, quali sono i mezzi e i suoi incarichi,
quali interventi deve affrontare e con quale
preparazione. Inoltre spero di dare un buon
suggerimento ai progettisti, architetti e geometri se
un domani dovranno costruire nuove caserme per i
vigili del fuoco nazionali. Per finire invoglierò
sicuramente i giovani a scegliere una strada lavorativa
particolare che potrà portare grandi soddisfazioni
personali se intrapresa. Ogni pompiere invece si
rispecchierà nelle immagini riportate e nelle situazioni
descritte.
La caserma “Santa Barbara” e tutti i modellini sono
stati realizzati in scala 1/87, sono le riproduzioni più
fedeli possibili dei mezzi reali in servizio ogni giorno
sulle nostre strade, nei nostri mari, nel nostro cielo e
nei nostri musei. Caserma e mezzi sono realizzati,
alcuni partendo da zero, altri acquistando solo la
cabina, altri modificati, ed altri ancora solo riverniciati
o personalizzati. La caserma è costituita da un grande
piazzale centrale circondato sui lati e sul retro dalle
autorimesse dei mezzi terrestri suddivise per sezione,
sul lato anteriore è posto l’ingresso dei mezzi che da
sulla strada principale, al cui centro è posto il “castello
di manovra” ossia la torre a più piani che riproduce il
classico edificio su cui si addestrano i pompieri, al cui
interno oltre a trovare le scale e i pianerottoli è stato
creato come nelle realtà lo spazio per appendere le
manichette ad asciugare dopo gli interventi. Dietro il
castello si sviluppa uno scivolo veicolare che porta al
primo piano carrabile dove ci sono altre autorimesse
su tutta la sua superficie. Al secondo piano invece
sono presenti le camerate, la mensa, gli uffici e la
Scuola di Formazione; al livello superiore è situata la
Sala Operativa, con visuale a 360° su tutta la
caserma oltre che sulle piste aeroportuali,
nell’interrato sono situati i laboratori (manutenzioni,
ricerca ed esperienze) e l’infermeria. Accedendo da
una porta pedonale si arriva agli uffici pubblici, aperti
per far espletare ai comuni cittadini le pratiche
pubbliche di interesse antincendio o di sicurezza
generale (prevenzione incendi, polizia giudiziaria,
eventi e manifestazioni). Il piano terreno ospita le
autorimesse dei Mezzi di Soccorso Ordinari
(AUTOPOMPE, AUTOBOTTI, AUTOSCALE, AUTOGRU’),
quelli di COLONNA MOBILE (sezioni operative e
logistiche), quelli del GRUPPO OPERATIVO SPECIALE
(movimento terra) oltre alle Officine (meccanica e
carrozzeria), al magazzino ed alla zona rifornimento
carburanti ed acqua. Il primo piano ospita le
autorimesse dei NUCLEI SPECIALI (sommozzatori,
speleo-alpino-fluviali, cinofili, urban serch and rescue,
nucleare-biologico-chimico-radiologico, comunicazioni,
investigativo antincendio), dei MEZZI LOGISTICI
(direzione, comando, servizio al personale e ricreativi)
e dei MEZZI DI SUPPORTO (carri specifici, mezzi
anfibi, antincendio boschivo e carrelli speciali). Nel
retro della caserma è ricavata a contatto diretto con lo
specchio d’acqua la SEZIONE NAVALE con tanto di
pontile per le imbarcazioni di soccorso; sul lato destro
della caserma invece è situata a ridosso delle piste
dell'aeroporto il NUCLEO AEROPORTUALE e il
SOCCORSO AEREO, entrambi questi settori sono a
diretto contatto, ossia incamerati, con la struttura
principale della caserma, a formare un unico corpo
strutturale con il resto delle componenti operative,
accessibili attraverso passaggi carrabili e corridoi
pedonali (una peculiarità costruttiva mai vista prima
in nessuna caserma reale, ma da cui si può prendere
spunto per le prossime realizzazioni, almeno in
maniera parziale). Infine nel cortile sono tenuti i
MEZZI DI RISERVA, quelli posti fuori servizio per
riparazioni o altro, quelli danneggiati e non più
riparabili per pezzi di ricambio. Altre immagini sono
visionabili sulla seguente pagina Facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.167253
1483034643&type=3
Vista frontale: portone automezzi e porta pedonale, paralleli alla viabilità ordinaria cittadina.
Vista laterale: Sezione Aeroportuale e Centro Aviazione collegate direttamente alle piste aeroportuali.
Vista posteriore: pontile e alaggio imbarcazioni Sezione Navale, affacciati allo specchio d’acqua limitrofo.
AUTOBOTTI
AUTOPOMPE
AUTOSCALE e SNORKEL
Vista autorimesse Mezzi di Primo Intervento (Piano Terreno).
AUTOGRU’
GRUPPO OPERATIVO SPECIALE
COLONNA MOBILE
Vista autorimesse Gruppo Operativo Speciale Movimento Terra e Colonna Mobile (Piano Terreno).
NBCR
AUTOLETTIGA e USAR
CDC, CINOFILI e SAF
Vista autorimesse Nuclei Speciali (Primo Piano).
SOMMOZZATORI
TELECOMUNICAZIONI
RICREATIVI e NIA
MEZZI DI SERVIZIO
MEZZI COMANDO
Vista autorimesse Mezzi Comando, Logistici e Servizio Telecomunicazioni (Primo Piano).
OFFICINE
BOSCHIVI e CARRELLI FERROVIARIO e OSTILE
Vista autorimesse Mezzi di Supporto (Primo Piano).
CARRI SUPPORTO
Vista autorimesse Nucleo Aeroportuale (Piano Terreno del Lato Destro).
Vista autorimesse Nucleo Elicotteri e Centro Aviazione (Piano Terreno del Lato Destro) .
Vista della Zona Rimorchi e Mezzi Accantonati (Piano Terreno)
Vista della Zona Rifornimenti Acqua e Carburanti e del Reparto Officina Meccanica e Carrozzeria (Piano Terreno).
Vista pontile Sezione Navale (Retro del Piano Terreno).
Vista del Castello di Manovra
(Piano Terreno).
l’AUTOPOMPA 12
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APS (AutoPompaSerbatoio)
L'Autopompa rappresenta il mezzo tipico d'intervento
dei vigili del fuoco, si distingue dagli altri camion per
via della cabina doppia, in modo da portare la
Squadra. La squadra è detta in gergo pompieristico:
"Partenza". L’autopompa interviene per qualsiasi
tipologia di soccorso con la squadra al completo,
generalmente 5 unità: 1 autista e 1 capopartenza
(nei sedili davanti) e 3 servienti (operatori) nei sedili
dietro. Il mezzo è un vero e proprio distaccamento
mobile grazie alla ricchezza del materiale in dotazione
(caricamento) ed alla sua versatilità, è dotato di
serbatoio d'acqua, uno minore di schiumogeno, dietro
le serrandine l’attrezzatura per incendi di qualsiasi
genere (strutture, veicoli, vegetazione), incidenti di
vario tipo (stradali, ferroviari), soccorsi tecnici a
persona (apertura porta, sbloccaggio ascensore,
tentato suicidio, ricerca persone), danni d’acqua o da
maltempo (allagamenti, spandimenti), dissesti statici
(crolli, frane), messa in sicurezza parti pericolanti
(cornicioni, alberi), presenza di sostanze pericolose
(chimiche, biologiche, nucleari, radioattive), fughe
gas, inquinamenti, soccorso e cattura animali,
disinfestazioni imenotteri, recupero salme, assistenze
e vigilanze antincendio, recupero beni propri o
pubblici, e molto altro. Esistono vari tipi di
autopompe, di grandi, medie e di piccole dimensioni
(pesante, media, leggera), assegnate alle caserme in
base alla zona di copertura territoriale (un piccolo
paese con strade strette o una grande città con
attività industriali) od al tipo di intervento richiesto
(per i soccorsi su terreni impervi esistono le
autopompe 4x4 o con sospensioni regolabili, per i
soccorsi ferroviari le autopompe bimodali stradarotaia,
per soccorsi nei centri storici le mini-aps), di
conseguenza differenti saranno i quantitativi dei
serbatoi d’acqua e schiumogeno, diverse le
dimensioni del veicolo, la potenza del motore e della
pompa antincendio, oltre alla disposizione del
caricamento. Il caricamento delle autopompe è
composto da manichette, lance e raccordi vari, dal
gruppo oleodinamico cesoia-divaricatore-martinetto,
estintori vari, lancia termica o gruppo ossitaglio, kit
cuscini di sollevamento, paranco Tirfor, motoseghe e
mototroncatrice, estrattori di fumo, attrezzi di scavo
e demolizione (badili e picconi), cassette attrezzi
(generici-idrici), utensili a batteria, pompe da
esaurimento, polveri assorbenti, scala italiana ed a
ganci, autoprotettori (bombole d’aria), termocamera
ed esplosimetri, lampade portatili e colonne fari, tute
antiacido, sacco salma, asce, forche, corde e
attrezzature varie, kit sanitario e defibrillatore. Gli
interventi possono essere di due tipi: di "prima
partenza" (ossia uscirà la squadra per un soccorso
tecnico urgente, come un incendio o un soccorso a
persona, con la sirena e i dispositivi luminosi attivi) e
di "seconda partenza" (ossia uscirà la squadra per un
intervento che non necessita un immediata urgenza,
di conseguenza senza sirena e dispositivi luminosi
spenti). In base alla situazione trovata sul posto il
CapoPartenza potrà effettuare l’intervento in totale
autonomia o richiedere via radio veicolare, di far
arrivare in supporto altri mezzi specifici (come
autobotti, autoscale, autogrù, ossia mezzi che non
necessitano di una squadra ma soltanto di un autista
ed eventualmente un serviente) o dei nuclei
specializzati (come sommozzatori, chimici, fluviali).
Nelle caserme Centrali sono in servizio almeno due
“partenze” con a disposizione generalmente una
autopompa pesante (per grossi incendi), una media
(per i soccorsi ordinari) e/o una leggera (per essere
più veloci e passare su strade strette e trafficate);
mentre nei Distaccamenti dove è in servizio solo una
“partenza” generalmente è a disposizione una sola
autopompa, di dimensioni opportune alla tipologia
territoriale; nei piccoli distaccamenti dove spesso è
possibile ospitare un solo mezzo sono state create
delle autopompe con sul tetto un braccio telescopico
con cestello simile a quelli degli Snorkel. Di solito è a
disposizione almeno ancora una autopompa come
riserva o per mandare il cambio del personale e
un'altra per effettuare i servizi di vigilanza (stadi,
teatri, fiere), tenute nelle Centrali ma a disposizione
anche dei Distaccamenti. Da tenere in considerazione
che durante le giornate di maltempo o di richiesta di
più interventi nello stesso momento, si può
improvvisare la formazione di una Partenza
Provvisoria (che prende il nome del CapoPartenza:
es: “Partenza Lugnan”) unendo il personale rimasto in
caserma, prelevandolo temporaneamente da altri
settori. Nella Caserma Santa Barbara sono in servizio
“2 Partenze” (Prima Partenza e Seconda Partenza), la
Prima espleta tutti gli interventi di Soccorso Tecnico
Urgente, la Seconda tutti quelli che non necessitano
urgenza immediata; nel caso la Prima sia già
impegnata per un intervento e si accavalla un altro
intervento di soccorso tecnico urgente viene mandata
o dirottata la Seconda. A disposizione 1 autopompa
pesante per ogni Partenza; oltre ad 1 media da usare
in base alla richiesta territoriale o per i servizi di
vigilanza; in caso si debba intervenire direttamente
sulla rete ferroviaria è a disposizione 1 autopompa
bimodale strada-rotaia, la quale funge anche da
autopompa di riserva. In totale a disposizione 4
autopompe di servizio: 2 pesanti, 1
esigenze/vigilanza, 1 bimodale/riserva (secondo me,
il numero minimo per garantire un corretto servizio al
cittadino).
Altre foto delle autopompe sulla pagina Facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.238809
9381477846&type=3
Prima Partenza: autopompa pesante Iveco Stralis,
4200L d’acqua, 260L di schiuma, 400 CV, sospensioni
rialzabili (modellino personalizzato su base VVF87)
Seconda Partenza: autopompa pesante Mercedes Benz
Actros , 4000L d’acqua, 250L di schiuma, 408CV, sospensioni
rialzabili (modellino personalizzato su base VVF87)
Autopompa media, Esigenze e Vigilanza:
Volvo FL280, 2500L d’acqua, 250L di schiuma, 280CV
(modellino personalizzato su base VVF87)
Autopompa Bimodale/Riserva:
Mercedes Benz Actros 1831, 2100L d’acqua, 250L di schiuma, 313CV
(modellino personalizzato su base Cremolini)
l’AUTOBOTTE 14
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ABP (AutoBottePompa)
L'Autobotte rappresenta il miglior mezzo dei vigili
del fuoco per trasportare grandi quantità d'acqua sul
luogo di un incendio. A differenza dell'autopompa
non ha la cabina doppia e materiale vario, ma ha la
cabina singola ed attrezzatura solo per incendi. Il
personale generalmente è composto da un autista
ed un serviente utile per le manovre in marcia e per
il servizio normale di soccorso; ma nei distaccamenti
dove è in servizio una sola “Partenza”, la squadra si
divide su entrambi i mezzi, tre unità sull’autopompa
e due sull’autobotte. Questo mezzo viene
generalmente utilizzato come supporto per
l’autopompa in caso di incendi, per avere una
riserva d'acqua, ma può eventualmente intervenire
singolarmente per la pulizia del manto stradale. Il
mezzo ha in dotazione un serbatoio d'acqua, dello
schiumogeno e tutta l'attrezzatura necessaria per gli
incendi (manichette, lance, raccordi vari, estintori) e
sul tetto l’immancabile scala italiana. Esistono vari
tipi di autobotti, le classiche con una ottima quantità
di acqua e schiuma, le 4x4 con trazione integrale da
utilizzare soprattutto per interventi in fuori strada e
per gli incendi boschivi, alcune sono dotate di
“monitore”, ossia di un cannoncino sul tetto da
ampio getto, da utilizzare quando è richiesta una
grande quantità d’acqua e con una buona pressione
da mandare a una distanza maggiore di quella
consueta che si manda tramite le classiche
manichette. Alcune autobotti hanno due serbatoi,
uno d’acqua che può variare dai 4000 litri ai 8500
delle più grandi, e un altro più piccolo di liquido
schiumogeno, a volte però il liquido schiumogeno
non è contenuto in un serbatoio ma in grosse
taniche da dove viene aspirato o mandato
direttamente in pompa versandolo in un apposito
piccolo serbatoio, di solito lo schiumogeno varia dai
75 ai 350 litri. Nelle caserme Centrali sono in
servizio almeno 2 autobotti e generalmente ancora
una di riserva anche per i distaccamenti; infatti nei
distaccamenti di solito 1 autobotte, in alcuni
distaccamenti l’autobotte può essere adibita anche
come Polisoccorso (per incidenti stradali) e portare
l’attrezzatura specifica per tale impiego, in altri
distaccamenti più piccoli dove le strade non
permettono il passaggio di mezzi di grandi
dimensioni, l’autobotte può essere sostituita da una
vecchia autopompa adibita a tale scopo (ad esempio
le vecchie autopompe 160). Nella Caserma Santa
Barbara sono in servizio 2 autobotti (Prima
Autobotte e Seconda Autobotte), (secondo me, il
numero minimo per garantire un corretto servizio al
cittadino); in caso d’incendio esce la Prima Botte in
supporto alla Partenza, e rimane la Seconda Botte a
disposizione nel caso si verifichi un altro incendio
oppure esce anche questa se il primo incendio è di
grosse entità e serve una richiesta d’acqua
maggiore; nel caso servano più botti può uscire la
“botte scarrabile” di Colonna Mobile o la “kilolitrica
aeroportuale”. Varie altre foto e particolari delle
autobotti sono visionabili sulla pagina Facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.23880
99381477846&type=3
Prima Autobotte:
Mercedes Benz Atego 2°fornitura,
7450L d’acqua, 330L di schiuma, 286CV
(personalizzato su base VVF87)
Seconda Autobotte:
Fiat 160 riverniciato con livrea moderna,
8000L d’acqua, 75L di schiuma, 211Cv
(personalizzato su base TA Models)
l’AUTOSCALA e lo SNORKEL 15
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AS (AutoScala) A/TRID (Tridimensionale) PLE(Piattaforma)
L'Autoscala (AS) e lo Snorkel (TRID) rappresentano
un sofisticato automezzo dei vigili del fuoco per le
operazioni di soccorso che richiedono il
raggiungimento di parti di edifici, strutture od altro,
non raggiungibili con le normali attrezzature; lo
Snorkel può operare sia in positivo (verso l’alto) come
l’autoscala, sia in negativo (verso il basso), ossia
sotto il piano stradale (sotto le arcate di un ponte o
del cordolo di una diga), grazie al braccio
tridimensionale libero in elevazione, rotazione e
traslazione, non sostituisce l’autoscala (la prima più
per soccorsi d’emergenza e vie di fuga dall’alto, il
secondo più per interventi tecnici non di soccorso, di
solito entrambe vengono usate sia per soccorso che
per interventi tecnici). Autoscale e Snorkel vengono
utilizzati generalmente come supporto alle
autopompe, possono intervenire singolarmente per
interventi riguardanti la verifica di stabilità di
strutture e rimozioni pericolanti. Il personale
generalmente è composto da un autista (patente con
estensione specifica)ed un serviente utile per le
manovre in marcia e per il servizio normale di
soccorso, ma può essere composto anche da un
autista, un capo squadra e un serviente in modo da
formare una piccola squadra autonoma per
sopralluoghi, verifiche e rimozioni; nei distaccamenti
dove è in servizio una sola “Partenza”, questa si
divide su entrambi i mezzi, tre unità sull’autopompa e
due sull’autoscala o sullo snorkel. Possiedono una
limitata attrezzatura composta da funi, torce,
motoseghe e mototroncatrici, un paio d’estintori e di
autoprotettori e cassette per attrezzi. Esistono vari
tipo di autoscale, la più piccola arriva a 24/27 metri
d’altezza, la più grande a 42/50, ma generalmente
vanno fino a 30/32/37 metri; possono avere solo la
scala estensibile e in questo caso si sale a piedi
tramite gli appositi scalini o avere un cestello da
agganciare manualmente sulla parte iniziale della
scala stessa, altre versioni hanno il cestello già
montato di conseguenza si può salire tramite i gradini
o utilizzare direttamente il cestello di servizio; le
autoscale da 50 metri invece hanno anche un cestello
che scorre per l’intera lunghezza della scala. Gli
infortunati vengono assicurati ad una apposita barella
agganciata al cestello; al cestello in caso d’incendio
può essere installato un Cannoncino Idrico. Esistono
anche vari tipi di Snorkel, a differenza delle autoscale
non hanno la scala a sfilo ma un Braccio Meccanico
alla cui estremità è collegato un cestello dotato delle
stesse caratteristiche dell’autoscala, il suo braccio
essendo articolato può raggiungere punti in altezza in
cui l’autoscala non riesce, parti interne al perimetro di
un tetto o punti sotto il piano stradale; in altezza
sviluppa generalmente 30 metri, sotto il piano
stradale di solito attorno ai 10/12 metri; alcuni
snorkel hanno una scala di servizio per i soli operatori
che corre parallela al braccio, mentre la scala
estensibile delle autoscale può essere percorsa anche
dalle persone da soccorrere accompagnate dagli
operatori. La Piattaforma da Lavoro Elevabile (PLE), è
praticamente un piccolo snorkel che si sviluppa solo
in positivo, mentre per lavorare in negativo bisogna
agganciarsi sotto il cestello con imbraghi e tecniche di
derivazione speleo alpino fluviale. Entrambe le 3
tipologie di mezzi sono dotate di Piedi Stabilizzatori
per assicurare al suolo il mezzo. Nelle caserme
Centrali sono in servizio almeno 1 autoscala ed 1
snorkel o ple, nei distaccamenti è in servizio di solito
uno dei due. Nella Caserma Santa Barbara sono in
servizio 2 autoscale (Prima Autoscala e Seconda
Autoscala) ed 1 snorkel (secondo me, il numero
minimo per garantire un corretto servizio al
cittadino); la Prima raggiunge un altezza di 39 metri,
la Seconda 30 metri con cestello agganciabile, lo
snorkel arriva a 30 metri d’altezza e 12 sotto il piano
stradale; il personale è composto da tre unità in
modo da formare una squadra autonoma (Personale
di Autoscala), la Seconda Autoscala funge anche da
riserva, mentre lo snorkel anche per Colonna Mobile.
Varie altre foto e particolari delle autoscale e snorkel
sono visionabili sulla pagina Facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.238809
9381477846&type=3
Prima Autoscala:
Iveco Eurocargo 180E32, da 39 metri
(personalizzato su base Rietze)
Seconda Autoscala/Riserva:
Fiat 160, da 30 metri
(modificato su base Roco)
Snorkel/C.M.: Iveco 330-26 Cella,
da 30 metri positivi o da 12 negativi
(costruito partendo da cabina Herpa)
l’AUTOGRU’ 16
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AG (AutoGru)
L'Autogrù rappresenta il classico mezzo dei vigili
del fuoco per operazioni di sollevamento, di
spostamento, di traino e di demolizione; viene
generalmente utilizzata come supporto
all'autopompa in caso del recupero di automezzi
pesanti e non, del loro traino, o per lo spostamento
di carichi/materiali pesanti e di vario tipo. Possiede
una limitata attrezzatura composta da cavi
d'acciaio, braghe, verricelli, putrelle, funi e attrezzi
di base, inoltre in appoggio può venir mandato un
furgone con altre attrezzature di base o più
specifiche (Carro Grù). Il personale generalmente è
composto da un autista (patente con estensione
per autogrù) ed un serviente utile per le manovre
in marcia e per il servizio normale di soccorso; ma
nei distaccamenti dove è in servizio una sola
“Partenza”, questa si divide su entrambi i mezzi,
tre unità sull’autopompa e due sull’autogrù.
Generalmente sono dotate di cabina singola, ma
alcune hanno la cabina doppia e in caso possono
portare un intera squadra d'appoggio. Esistono vari
tipi di autogrù, le classiche sono quelle da 3 o 4
assi con gru di capacità che varia da 16 tonnellate,
a 20 fino a 40 tonnellate e braccio a sfilo per un
altezza che varia dai 13 metri, a 15 fino ai 30 metri
e rotazione della torretta/braccio di 360 gradi.
Quasi tutte hanno in dotazione anche dei verricelli
sia anteriori che posteriori, sia a livello della
torretta di guida, in quanto alcune manovre di
sollevamento e raddrizzamento dei veicoli,
necessitano di lavorare con più cavi e imbrachi
contemporaneamente. Tutte hanno dei piedi
stabilizzatori che assicurano il veicolo al suolo in
moda da garantirne il più possibile il proprio
antiribaltamento e quindi lavorare in sicurezza
anche in caso di sovraccarico del materiale da
sollevare. Inoltre l’autogrù in certi occasione viene
anche adibita al traino di veicoli pesanti rimasti in
avaria, grazie ai ganci e alle aste rigide di traino.
Nelle caserme Centrali generalmente sono in
servizio almeno 1 autogrù, e nei grandi Comandi
anche 2 di diverso tonnellaggio di sollevamento
oltre a fungere da riserva; nei distaccamenti
generalmente non sono in servizio, vengono
mandate se necessario dalla Centrale, la situazione
è diversa nel caso di grandi distaccamenti
soprattutto quelli vicini alle autostrade, in questo
caso sono dotate di almeno 1 autogrù. Nella
Caserma Santa Barbara sono in servizio 2 autogrù
(Prima Autogrù e Seconda Autogrù): una da 25
tonnellate e una da 16 tonnellate (secondo me, il
numero minimo per garantire un corretto servizio
al cittadino), inoltre la seconda fa anche da
Colonna Mobile;
Varie altre foto e particolari delle autogrù sono
visionabili sulla seguente pagina Facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.2388
099381477846&type=3
Prima Autogrù:
Astra BM305F,
con grù Agis da 25 tonnellate
(costruito assemblando base Trident e grù Kibri)
Seconda Autogrù, Riserva/Colonna Mobile:
Fiat 697 NC,
con grù Cristanini da 16 tonnellate
(modificato su base TA Models)
il POLISOCCORSO 17
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AF/POL (AutoFurgonePolisoccorso)
Il Polisoccorso, anche detto “Poli”, rappresenta un
mezzo dei vigili del fuoco attrezzato per
fronteggiare alcuni tipi di incidenti stradali o
ferroviari, crolli e dissesti statici, soccorsi a persone
in scenari particolari, ma non di tipo antincendio
(se non in casi particolari di allestimento e telaio);
viene utilizzato come supporto all'autopompa in
caso di incidenti stradali multipli e complessi in
modo da avere attrezzatura doppia se più veicoli
coinvolti con persone incastrate all’interno, quindi
sia per intervenire più velocemente che per
prevedere malfunzionamenti dell’attrezzatura
presente sulle autopompe. Il mezzo è dotato
dell’attrezzatura pesante come la lancia termica o il
gruppo ossiacetilenico (fiamma ossidrica: per
questo in alcuni comandi questo mezzo viene
chiamato “carro fiamma”) e alcune attrezzature di
base presenti anche nelle autopompe come il
gruppo cesoie-divaricatore, pistoni idraulici,
motoseghe e troncatrici, cuscini sollevatori e
martinetti idraulici. Esistono vari tipi di
polisoccorso, il modello base (Iveco Zeta) non
porta attrezzatura antincendio e non ha serbatoi di
acqua e schiuma, quelli più evoluti invece hanno
un piccolo serbatoio di 600 litri d’acqua da
utilizzare tramite un piccolo naspo, altri sono dotati
di una piccola grù montata sul lato posteriore per il
sollevamento di carichi leggeri o piccoli veicoli
generalmente fino a 5 tonnellate di sollevamento
(Polisoccorso Pesante); alcuni Comandi hanno
attrezzato come polisoccorso dei semplici furgoni o
dei veicoli fuoristrada. Il personale generalmente è
composto da un autista ed un serviente utile per le
manovre in marcia e per il servizio normale di
soccorso; ma nei distaccamenti dove è in servizio
una sola “Partenza”, questa si divide su entrambi i
mezzi, tre unità sull’autopompa e due sul
polisoccorso. Nelle caserme Centrali generalmente
sono in servizio 2 polisoccorso, 1 per gli interventi
ordinari ed 1 esclusivo per la Colonna Mobile; in
alcuni distaccamenti invece ne è operativo solo
uno; alcuni Comandi usano un mezzo fuoristrada di
solito utilizzato per incendi boschivi allestito come
polisoccorso, dotato di cabina doppia, di serbatoio
d’acqua, di caratteristiche fuoristrada e quindi di
maggiore versatilità (Iveco VM90 Combi). Nella
Caserma Santa Barbara è in servizio 1 Polisoccorso
fuoristrada di tipo Combi (secondo me, il numero
minimo per garantire un corretto servizio al
cittadino), da affiancare alla Partenza in caso di
necessità come supporto sia per incidenti o
soccorsi a persona, ma anche in caso la squadra
debba intervenire in un ambiente impervio o
sterrato, o nei centri storici dove la normale
autopompa non riesce a passare per via delle
strade strette, facendo così sia da polisoccorso che
da mini autopompa per ambienti impervi, inoltre
può andare in supporto in caso di incendio
boschivo affiancando gli altri mezzi adibiti per
antincendio boschivo o essere mandato in missione
con la Colonna Mobile. Sarà in servizio
prossimamente anche 1 polisoccorso adibito
esclusivamente alla Colonna Mobile ma se
necessario anche come riserva di quello ordinario.
Varie altre foto e particolari dei polisoccorso sono
visionabili sulla seguente pagina Facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.2388
099381477846&type=3
Polisoccorso Fuoristrada/AIB/Colonna Mobile:
Iveco VM90 Combi 4x4
(personalizzato su base TA Models)
i MEZZI DI SUPPORTO 18
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ACT(AutoCarroTrasporto) AF(AutoFurgone) CA(CamionettaFuoristrada)
RI(CarrelloaRImorchio) AA(AutomezzoAnfibio) TT(TuttiTerreni)
I mezzi di supporto rappresentano quei mezzi adibiti
al trasporto di una determinata attrezzatura che per
dimensione, peso, spazio o altre motivazioni non è
presente nei mezzi di soccorso ordinario;
generalmente queste attrezzature sono poste su
appositi autocarri, furgoni, carrelli od essere essi
stessi supporti speciali come mezzi anfibi e
fuoristrada; non necessitano di una squadra ma
solamente di un autista ed eventuale serviente.
Esistono vari tipi di mezzi di supporto per il trasporto
di attrezzatura specifica o di materiali particolari: su
Autocarri Pesanti (ACT) viene effettuato il trasporto di
schiuma per grossi incendi che prende il nome di
“CarroSchiuma”, per il trasporto di polvere
estinguente il “Carro Polvere”, per le attrezzature in
caso di crolli e puntellamenti il “Carro Crolli”, per il
trasporto di gasolio e benzina il “Carro Carburanti”; su
Autofurgoni Leggeri (AF) le bombole d'aria di riserva
sul “Carro Aria”, i teloni da salto sul “Carro Teli”, le
attrezzature da prosciugamento sul “Carro Maltempo”,
le attrezzature di sollevamento mezzi su rotaia,
ferrovia, tram, metropolitana, mezzi pesanti e
supporto autogrù sul “Carro Sollevamenti”, gli
aspiratori di fumo sul “Carro Ventilazione”; od altro
materiale specifico in base alle tipologie d'intervento
dei Comandi stessi come il “Carro Soccorso” che funge
in un solo veicolo da carro aria, teli e ventilazione.
Per il trasporto di attrezzatura e del personale in
“Ambienti Impervi o Boschivi” esistono gli automezzi
Fuoristrada che rappresentano i classici mezzi
fuoristrada 4x4 a trazione integrale e marce ridotte,
con modifiche di tipo antincendio, vengono utilizzati
generalmente negli incendi boschivi e di sterpaglia o
per intervenire in zone di montagna o dove i normali
mezzi non riescono ad accedere, questi mezzi portano
come minimo serbatoi d'acqua di circa 800 litri oltre a
tutta l'attrezzatura per lo spegnimento di sterpi come
battitori, motoseghe e naspi; tra i mezzi fuoristrada
possiamo trovare gli AF/COMBI o AF/BOSC
(autofurgone 4x4), gli ACT/ESK (autocarro 4x4
boschivi) e le CA o CA/ESK (fuoristrada 4x4 sia cabina
doppia che singola).
I Carrelli leggeri a rimorchio (RI) sono adibiti al
trasporto di materiali o mezzi specifici non consoni a
viaggiare autonomamente su strada, per questioni di
manovrabilità o sicurezza: esistono carrelli per
l’illuminazione a giorno dello scenario d’intervento
“torre fari”, motopompe per il prosciugamento
dall’acqua di scantinati e sottopassi “idrovora”, per il
trasporto di gommoni o moto d’acqua, di gruppi
elettrogeni o di altri tipi in base alle esigenze, sono
trainati di solito dai mezzi fuoristrada perché muniti di
gancio di traino posteriore.
Gli Anfibi (AA) e i TuttiTerreni (TT) sono definiti “Mezzi
per Ambienti Ostili”: l'Anfibio su ruote rappresenta un
mezzo con caratteristiche sia terrestri che nautiche,
viene utilizzato in caso di calamità naturali per il
salvataggio di persone e cose in zone interessate da
inondazioni, raggiungono 100 Km/h su strada e 11
Km/h in acqua trasportando 16 persone, possiedono
una piccola attrezzatura di base classica e nautica
oltre a predisporre di un verricello; mentre l’Anfibio su
cuscino (hovercraft) è uno speciale veicolo che si
sposta su qualsiasi terreno (terra, acqua, fango)
tramite un cuscino d’aria. I TuttiTerreni rappresentano
veicoli speciali muniti di cingoli adibiti sia al soccorso
tecnico urgente che a normali spostamenti di
personale per sopralluoghi, istruzioni od installazioni
ponti radio per le telecomunicazioni: il “bruco” è un
mezzo cingolato anfibio utilizzato sopratutto per
l'evacuazione di persone rimaste isolate su posti
impervi che può trasportare 5 persone nella parte
anteriore ed altre 11 in quella posteriore, il “gatto” è
un normale gatto delle nevi utilizzato per lo
spostamento del personale operativo su luoghi
innevati di montagna ed il “battipista” (gatto delle
nevi con lama anteriore) è utilizzato per operazioni di
soccorso ed evacuazione di persone in difficoltà in
montagna sulla neve, il “quad” è un quadri ciclo a 4 o
6 ruote motrici (alcuni comandi hanno in dotazione
anche motoslitte). La loro collocazione nelle caserme
Centrali varia in base alla tipologia territoriale, quindi
possono essere presenti tutti o solo alcuni ed allestiti
in varie vesti di soccorso ed antincendio.
Secondo me, il miglior mezzo per garantire un
corretto servizio al cittadino per il trasporto di
materiali, sarebbe un autocarro scarrabile con vari
container da “carrare al volo” (crolli, aria,
schiuma/polvere, carburanti, acquapotabile, pianale
per mezzi particolari...); mentre come miglior mezzo
impervio/boschivo un autocarro leggero tipo “Comby”
con cabina doppia, modulo boschivo e attrezzatura
generale per ogni tipologia di soccorso tecnico
urgente.
Nella Caserma Santa Barbara è in servizio 1 Carro
Crolli (travi e assi di legno, impalcature e tubi
metallici, puntelli e cristi); 1 Carro Soccorso
(autoprotettori e bombole d’aria di riserva,
macchinario per la ricarica immediata delle bombole
d’aria sul posto, ventilatori e aspiratori di fumo,
treppiedi con fari, telo di salvataggio con apposita
centralina di pompaggio); 1 Carro Sollevamenti
(martinetti idraulici, cric pesanti, cavi d’acciaio,
braghe di sollevamento, ganci di traino e
sollevamento, rinvii, cuscini sollevatori) e 1 Carro
Schiuma (fusti schiumogeno, cannoni spara liquido a
grande distanza); inoltre sono presenti 4 mezzi per
ambienti impervi/ostili/boschivi (1 campagnola
fuoristrada cabina doppia e modulo boschivo; 1
autocarro fuoristrada cabina singola e modulo
boschivo da 5000 litri tipo Acm; 1 Bruco e 1 Anfibio);
4 carrelli a rimorchio, trainabili da un mezzo provvisto
di gancio di traino (1 generatore e torre fari, 1
idrovora, 1 carrello carburanti, 1 carrello rischio
acquatico alluvionale). Varie altre foto sono visionabili
sulla seguente pagina del profilo Facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.167268
6449685813&type=3
Carri supporto: Carro Sollevamenti (personalizzato su base Wiking), Carro Soccorso (personalizzato su base Herpa),
Carro Schiuma (personalizzato su base TA Models), Carro Crolli (personalizzato su base Rietze)
Mezzi fuoristrada per ambienti impervi e antincendio boschivo: Ford Ranger IXs (personalizzato su base Busch),
Iveco VM90 Combi (personalizzato su base TA Models), Fiat Acm 80 (modificato su base TA Models)
Mezzi per ambienti ostili:
Bruco (personalizzato su base Trident),
Anfibio (autocostruito)
Carrelli: Carburanti, ContrastoRischioAcquatico,
Idrovora, Generatore/Torre Fari
(personalizzati su base Herpa)
Mezzo da traino: Land Rover Defender 110 Pu 4x4
(personalizzato su base VVF87)
i MEZZI DEI NUCLEI SPECIALI 20
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NSSA(NucleoSoccorsoSubacqueoAcquatico)
SAF(SpeleoAlpinoFluviale)
USAR(UrbanSearchAndRescue)
CINOFILI(NucleoCinofili)
NBCR(NucleareBiologicoChimicoRadiologico)
Il Nucleo Soccorso Subacqueo Acquatico (NSSA) anche
detto Nucleo Sommozzatori, interviene per soccorsi e
ricerche in ambito acquatico, situazioni alluvionali,
speleo-sub, in supporto alle partenze ordinarie in caso
di soccorsi in canali, laghi, fiumi, a bordo navi ed
imbarcazioni, in tutti i posti in cui si richiede presenza
fisica in acqua, sia in superficie che sotto, inoltre
grazie a strumentazioni avanzate come i Rov (robot
provvisti di mani e telecamera comandati a distanza a
bordo di una imbarcazione o di un furgone da un
operatore) interviene per ricerche ad altissime
profondità. Il personale specialista è composto
generalmente da 4 unità adibite solo ed
esclusivamente per questo settore, si sposta sul
territorio di competenza, generalmente a livello
regionale o provinciale, tramite imbarcazioni apposite
o furgoni e fuoristrada attrezzati a tale mansione
oppure integrandosi con il Reparto Volo e la Sezione
Navale in caso di richiesta specifica o tipologia
d’intervento. Nella Caserma Santa Barbara sono in
servizio 4 mezzi specifici: 1 fuoristrada a doppia cabina
con attrezzatura di base, 1 furgone con attrezzatura
specifica, 1 furgone attrezzato per ricerche tramite
Rov, 1 imbarcazione dedicata (secondo me, il minimo
indispensabile per garantire una completa efficienza al
cittadino), inoltre se necessita può uscire il “carrello
gommone dei Mezzi di Supporto” trainandolo
direttamente dal loro fuoristrada oltre a richiedere
supporto logistico alla Sezione Navale o al Centro
Aviazione.
Il Nucleo Speleo Alpino Fluviale (SAF) interviene in
supporto alle partenze ordinarie in tutti quei scenari
urbani ed extraurbani dove si necessita di tecniche ed
attrezzature di derivazione speleo-alpino-fluviale: dai
classici luoghi naturali (luoghi scoscesi, grotte, monti,
corsi d'acqua, fiumi, rapide) fino a quelli di origine
umana (tralicci, campanili, ponti, viadotti, grattacieli,
grù) oltre alle emergenze alluvionali. Inoltre
intervengono in caso di dissesti idrogeologici, nel
soccorso su valanghe, nel recupero di beni
architettonici culturali durante calamità naturali e nella
messa in sicurezza di parti pericolanti non accessibili
con le normali tecniche standard. Il personale
specialista è composto generalmente da 4 unità adibite
solo ed esclusivamente per questo settore, si sposta
sul territorio di competenza, generalmente a livello
provinciale, tramite fuoristrada e furgone con
attrezzatura dedicata (corde, imbraghi, barelle toboga,
gommoni da rafting) oppure integrandosi con il
Reparto Volo. Nella Caserma Santa Barbara sono in
servizio 2 mezzi specifici: 1 fuoristrada a doppia cabina
con attrezzatura di base, 1 furgone con attrezzatura
specifica (secondo me, il minimo indispensabile per
garantire una completa efficienza al cittadino), oltre a
richiedere supporto logistico al Centro Aviazione.
Il Nucleo Urban Search And Rescue (USAR) interviene
in supporto alle partenze ordinarie in caso di ricerca e
soccorso di persone rimaste intrappolate sotto le
macerie durante terremoti, crolli di edifici, frane,
esplosioni, dissesti statici o idrogeologici. Il personale
specialista è composto generalmente da 4 unità adibite
anche al normale ruolo di soccorso ordinario e
chiamato alla specializzazione solo se necessario, si
sposta tramite fuoristrada, furgoni e autocarri con
attrezzatura dedicata (demolizioni, ricerca e recupero,
geofoni). I Nuclei Usar sono stanziati generalmente a
livello regionale con vari livelli di specializzazione, i più
elevati sono a Firenze, Roma, Napoli, Palermo e Pisa,
quest’ultimo fa parte della componente delle squadre
di Colonna Mobile Internazionale da inviare all'estero in
caso di terremoti. Nella Caserma Santa Barbara sono
in servizio 2 mezzi specifici: 1 furgone polisoccorso a
doppia cabina con attrezzatura leggera e 1 autocarro
con cabina singola con attrezzatura pesante (secondo
me, il minimo indispensabile per garantire una
completa efficienza al cittadino) oltre a richiedere
supporto ai Cinofili.
Il Nucleo Cinofilo (CINOFILI) interviene in supporto alle
partenze ordinarie nelle ricerche di persone
scomparse, rimaste sotto le macerie in un crollo, un
terremoto o sotto le valanghe e slavine oppure in
ambiente acquatico, ma anche per la ricerca di
materiali e per indagini antincendio. Il personale
specialista è composto generalmente da 2 unità (1
operatore ed 1 cane, considerato a tutti gli effetti un
compagno di lavoro e ne è proprietario il suo
conduttore) adibite anche al normale ruolo di soccorso
ordinario e chiamato alla specializzazione solo se
necessario, si sposta tramite fuoristrada o furgoni, il
cane viene portato tramite apposite gabbie per la sua
sicurezza personale. Nella Caserma Santa Barbara è in
servizio 1 mezzo specifico: 1 furgone con attrezzatura
di base e una gabbia per il cane (secondo me, il
minimo indispensabile per garantire una completa
efficienza al cittadino) oltre a richiedere supporto
logistico ai vari nuclei.
Il Nucleo Nucleare Biologico Chimico Radiologico
(NBCR) interviene in supporto alle partenze ordinarie
in tutti quei casi dove ci siano presenza di materiali
pericolosi di tipo chimico, biologico, radiologico e
nucleare. Sia nel caso del ribaltamento di autocarri
contenenti sostanze pericolose ed inquinanti, sia nel
controllo ambientale, nel caso del rilevamento della
radioattività naturale o artificiale, sia nel caso di
attacchi terroristici di natura contaminante e
radioattiva. Il personale specialista è composto
generalmente da 4 unità adibite generalmente per
questo settore (ma in base al livello di specializzazione
alcune unità possono esser spostate negli interventi
ordinari e dirottate ad evenienza), si sposta sul
territorio di competenza, generalmente a livello
provinciale e regionale con vari livelli di
specializzazione, tramite autocarri per il trasporto del
materiale specifico, laboratori mobili e container di
decontaminazione. Grazie al laboratorio di difesa
atomica ogni giorno la situazione ambientale italiana
viene tenuta sotto controllo in tutti i campi (aria,
acqua, terreni ed alimenti). Nella Caserma Santa
Barbara sono in servizio 4 mezzi specifici: 1 autocarro
laboratorio mobile per il rilevamento della sostanza, 1
autocarro per il recupero o travaso o
decontaminazione, 1 fuoristrada a cabina singola con
rimorchio per la decontaminazione primaria del
personale operativo e delle attrezzature o dei civili e 1
autocarro con container “shelter” per la
decontaminazione secondaria del personale operativo
(secondo me, il minimo indispensabile per garantire
una completa efficienza al cittadino). Varie altre foto
sono visionabili sulla seguente pagina Facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1672679
253019866&type=3
Nucleo Soccorso Subacqueo Acquatico (personalizzati su base Busch e Wiking)
Nucleo Speleo Alpino Fluviale
(personalizzati su base Wiking e Olivito)
Nucleo Cinofili
(personalizzato su base Rietze)
Nucleo Urban Search And Rescue (personalizzati su base Rietze e Herpa)
Nucleo Nucleare Biologico Chimico Radiologico (personalizzati su base Rietze, Wiking, Cavalleria Italiana)
i MEZZI MOVIMENTO TERRA 22
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GOSMT(GruppoOperativoSpecialeMovimentoTerra)
Il Gruppo Operativo Speciale (GOSMT) rappresenta il
nucleo che si avvale di mezzi appositamente realizzati
per scavare, caricare e trasportare materiali inerti,
vengono utilizzati nei crolli di strutture, di abitazioni,
a causa di terremoti, fughe gas, alluvioni, frane,
smottamenti oppure per creare campi base, per
liberare strade invase da detriti, messa in sicurezza di
argini, smassamento di materiali incendiati e in tutti
quelli interventi in cui si necessita di macchine
operatrici, inoltre il Gruppo è incaricato di trasportare
sui pianali anche eventuali mezzi di supporto quali
Bruco e Anfibio sullo scenario d’intervento, e per una
questione di patenti è assegnata anche la conduzione
della Corriera (BUS) per il trasporto del personale in
generale. Questi mezzi non possiedono attrezzature
antincendio ma sono dotati solo degli attrezzi per gli
scavi e demolizioni. Il personale possiede una
formazione specifica per la loro conduzione che si
differenzia da macchinario a macchinario, è composto
da varie unità in base alla disponibilità del Comando,
ma è adibito anche al normale ruolo di soccorso
ordinario e chiamato alla specializzazione solo quando
necessario. Esistono vari tipi di mezzi movimento
terra: per lo scavo e il caricamento esistono ES
(escavatrici), TCG (trattoricaricatorigommati), TCG/G
(terne), TC (trattoricingolati), MINI (minipale e
miniescavotori); per l'opera di trasporto dei mezzi e
del materiale scavato ACT (autocarritrasporto),
ACT/RI (autocarri con rimorchio) e ATT/S-RI (trattori
stradali con semirimorchio); per le manutenzioni
ordinarie e per le riparazioni urgenti esiste il Carro
Officina. Nelle caserme Centrali possono essere in
dotazioni tutti questi mezzi, solo alcuni o nessuno, in
base alla tipologia territoriale e alle disposizioni del
Ministero, in quanto questo nucleo opera
generalmente a livello regionale. Nella Caserma
Santa Barbara sono in servizio 1 escavatore e 1
miniescavatore, 1 pala gommata e 1 mini pala, 1
terna, 1 pala cingolata, 1 autocarro con cassone
ribaltabile e rimorchio pianale, 2 trattori stradali con
semirimorchio pianale per il trasporto delle macchine
operatrici, 1 autocarro con cassone scarrabile
(secondo me, il minimo indispensabile per garantire
una completa efficienza al cittadino). Inoltre, grazie
alle soluzioni progettuali di un unico edificio, è a
disposizione 1 Carro Officina in supporto dal settore
officine e carrozzeria e 1 fuoristrada per il trasporto
del personale dai Mezzi Logistici. Foto dei mezzi Gos
sono visionabili sulla pagina facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.239335
6650952119&type=3
Macchine Operatrici Movimento Terra: Terna, Pala Gommata, MiniPalaGommata, Pala Cingolata, Escavatore
Cingolato, MIniEscavatore Cingolato (personalizzati su base Kibri, Wiking, TA Models)
Automezzi trasporto macchine operatrici (personalizzati su base Herpa e Kibri)
i MEZZI NAUTICI 23
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(Sezione Navale)
La Sezione Navale (o naviglio) anche detta Soccorso
Portuale o Nautico rappresenta il Nucleo Portuale
che interviene nei porti o in alto mare, per
prevenzione, incendio e soccorso in ambito navale,
ricerca e soccorso naufraghi (SAR), supporto per le
squadre ordinarie e per gli altri nuclei che ne
facciano richiesta quali sommozzatori, saf e cinofili.
Si muovono con imbarcazioni specifiche ma hanno in
dotazione anche mezzi terrestri per le esigenze
logistiche (autovetture e furgoni). Il personale è
specialista nella conduzione dei natanti (comandante
d’altura, padrone marittimo, motorista navale..)
composto generalmente da varie unità, in base alla
tipologia d’imbarcazione, adibito solo ed
esclusivamente per questo settore ed operando con
le stesse attrezzatura di un’APS oltre a quelle
specifiche marine e di ricerca in mare. Esistono vari
tipi di imbarcazioni: MBP (motobarchepompa), MNP
(motonavipompa), MS (motoscafi) e MB
(motobarche) in base alle dimensioni e alle distanze
di navigazione dalla costa. Le imbarcazioni più
grosse sono dotate di cannoni antincendio e piccole
gru di poppa (per eventuali recuperi in mare)
munite anche di un cestello che fungono da
“autoscale del mare” per salire sulle navi più alte.
Per il soccorso in laguna, anche se non fanno parte
della Sezione Navale bisogna citare le
AutoPompeLagunari (APL) in dotazione appunto a
Venezia, le quali hanno lo stesso caricamento base
delle sorelle autopompe stradali ma condotte da
operatori con patente nautica; nei Comandi
provinciali con sbocchi sul mare o specchi d’acqua
interni (laghi) sono operative in base alle esigenze
territoriali una o più unità navali; inoltre esistono
altri natanti per il soccorso ordinario nautico come i
gommoni RIB o imbarcazioni IAL e gli acquascooter.
Nella Caserma Santa Barbara sono in servizio:1
Motonavepompa di classe 12 metri (Victor 4), 1
Motobarcapompa di classe 5,60 metri (Victor 3)
(secondo me, il minimo indispensabile per garantire
una completa efficienza al cittadino), per le esigenze
logistiche del personale è disponibile un furgone
leggero dedicato. Inoltre, grazie alle soluzioni
progettuali di un unico edificio, attraverso un
passaggio carrabile e pedonale il pontile è
direttamente collegato al piazzale principale, dove
sono a disposizione di tutti, i Mezzi Logistici; per lo
stesso motivo, nel pontile della Sezione Navale è
ospitata anche l’imbarcazione in uso al Nucleo
Sommozzatori (Victor 2). Varie altre foto sono
visionabili sulla pagina Facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.16727
36303014161&type=3
MotoNavePompa con cannoni antincendio
e grù (personalizzato su base Kibri)
MotoBarcaPompa con spingarda antincendio
(personalizzato su base Kibri)
MotoBarca sommozzatori
(personalizzato su base Kibri)
Furgone di servizio
(personalizzato su base Norev)
i MEZZI AEREI 24
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(Nucleo Elicotteri)(Centro Aviazione)
Il Soccorso Aereo o Reparto Volo è composto dal
Nucleo Elicotteri e dal Centro Aviazione.
Il Nucleo Elicotteri interviene con i suoi velivoli in tutti
quei scenari che necessitano di un intervento dal cielo,
in ambienti montani, impervi, nautici, industriali, in
zone terremotate o alluvionate dove non si può
intervenire con mezzi terrestri, per soccorso a persone,
incendi civili dall’alto, incendi boschivi, ricerche e
trasporto infortunati, sopralluoghi sul territorio, in
supporto alle squadre ordinarie, ma anche per il
trasporto di attrezzature e materiali e per le
misurazioni sulla radioattività. Il personale specialistico
è generalmente composto dall’equipaggio (2 piloti,
1 tecnico di bordo) ma in caso di interventi specifici
può imbarcare operatori speleo-alpino-fluviale,
sommozzatori o personale tecnico. Gli elicotteri
imbarcano tutta la strumentazione atta al loro volo, un
verricello di carico, materiale sanitario, attrezzatura
speleo alpino fluviale, eventuali barelle toboga e
spinali, inoltre hanno la possibilità di agganciare sotto
la carlinga (sul gancio baricentrico) attrezzature
tecniche o apposite “banne antincendio” per
trasportare acqua o liquido ritardante in caso si deva
intervenire per spegnere grossi incendi civili o boschivi.
Esistono vari tipi di elicotteri: a 2 pale e monomotore
(tipo AB205, AB206, AB212), a 4 pale e bimotore (tipo
AB412, A109, AW139) o particolari (tipo Erickson
S64F) per ricerche, soccorso ed antincendio e
trasporto. In base alle esigenze territoriali, a livello
regionale, alcuni Comandi possiedono, una o più unità
elicotteristica, per le esigenze logistiche e di
manutenzione alcuni mezzi terrestri (autovetture,
furgoni, fuoristrada, autocisterne carburanti). Nella
Caserma Santa Barbara saranno in servizio 2 elicotteri
a due pale e monomotore tipo AB205 (Drago 1) e
AB206 (Drago 2), 1 elicottero pesante SF64F (Aquila
Rossa), 1 autocisterna con carburante per elicotteri
(Aviorifornitore), 1 fuoristrada per esigenze di
supporto (secondo me, il minimo indispensabile per
garantire un corretto servizio al cittadino).
Il Centro Aviazione interviene con i suoi aerei nei
vari scenari di incendio boschivo o di vegetazione, sia
all’interno della Nazione sia in ambito internazionale
tramite dei velivoli tipo “Canadair” (Can 1, charlie
alpha november one) atti al trasporto di una grande
quantità d’acqua letteralmente “pescata” sul più vicino
specchio d’acqua. Tramite piccoli velivoli tipo “Piaggio”,
interviene per sopralluoghi a vista o strumentali,
trasporti infortunati o d’organi umani, del personale in
supporto alle squadre ordinarie, in tutti quelli
interventi dove si necessita di tempo limitato ed
enormi distanze. Il personale specialistico è
generalmente composto dall’equipaggio (pilota,
copilota, tecnico di bordo) ma in caso di interventi
specifici può imbarcare operatori di altri nuclei o
personale tecnico e infermieristico. In ambito nazionale
è operativo un unico Soccorso Aereo disposto a Roma
(Ciampino) con una numerosa flotta di Canadair e un
paio di Piaggio. La componente SAPR (sistemi
aeromobili pilotaggio remoto) ha il compito tramite
degli appositi minivelivoli a decollo verticale detti
“Droni” (considerati velivoli a tutti gli effetti e quindi
rispettosi delle direttive di volo internazionali Icao) di
intervenire in tutti quei scenari di supporto alle
squadre ordinarie, ai nuclei speciali o di comunicazione
in caso di sopralluoghi, ricerche e foto/video
documentazioni, tramite fotocamere e videocamere
appositamente collocate sulla minicarlinga di tali
velivoli; personale specializzato è composto
generalmente da 1 unità con appositi posti guida a
terra e stazione ricevente. Nella Caserma Santa
Barbara saranno in servizio 1 aereo Canadair
(Bombardiere), 1 aereo Piaggio (Piaggio 4), 1 furgone
SAPR (Drone) che funge anche da trasporto personale
e manutenzioni (secondo me, il minimo indispensabile
per garantire un corretto servizio al cittadino); inoltre,
grazie alle soluzioni progettuali di un unico edificio,
attraverso un passaggio carrabile e pedonale il Centro
Aviazione e il Nucleo Elicotteri è direttamente collegato
al piazzale principale, dove sono a disposizione di tutti,
i Mezzi Logistici. Foto dei mezzi sono visionabili
gratuitamente sulla seguente pagina facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1672731
399681318&type=3
Elicottero AB205 (modificato su base Herpa), Elicottero AB206 (modificato su base Die-Cast),
Fuoristrada Nucleo Elicotteri (personalizzato su base Wiking), Furgone Sapr (personalizzato su base Herpa),
Aviorifornitore (personalizzato su base Olivito)
i MEZZI AEROPORTUALI 25
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NOA (NucleoOperativoAeroportuale)
Il Nucleo Aeroportuale rappresenta il Soccorso
Aeroportuale che interviene nella prevenzione e nel
soccorso antincendio in ambito aeroportuale civile, per
soccorrere le persone in transito nelle aree
aeroportuali (in caso di incendio o soccorso tecnico a
persona nei vari locali, sale, negozi o ristoranti
dell’aerostazione) o direttamente negli aeromobili in
caso di incendio a bordo, evacuazione passeggeri e
loro merci, mancato funzionamento dei carrelli di
atterraggio, motori in avaria, incendio turbine, perdita
di carburante, pulizia pista e per qualsiasi altro
problema tecnico o meccanico che potrebbe
provocarne un incidente, ma anche per presenza di
bombe o di sostanze biologiche, chimiche e radioattive,
assistenza nei rifornimenti dei carburanti e nel loro
deposito a terra e al supporto alle squadre ordinarie
sia nel caso l’incidente aereo avvenga all’esterno del
perimetro aeroportuale, sia nel caso di grossi incendi
industriali dove si necessita una grande quantità di
estinguente con grande portata e gittata. Il personale
specializzato ha l’obbligo di intervenire in pochissimi
minuti, per questo i loro mezzi speciali sono disposti
attaccati alle piste di rullaggio; in base alla
classificazione dell’aeroporto ci deve essere un numero
minimo di personale, nel caso questo non avvenga
l’aeroporto viene declassato e non possono atterrare
aerei di una certa stazza. Esistono vari tipi di mezzi
aeroportuali: quelli speciali che portano acqua,
schiuma e polvere estinguente (AISP), quelli con acqua
e schiuma (AIS), quelli che li riforniscono
(ARTT/Kilolitrica), quelli con il personale che entra
nella carlinga (ASA), quelli che coordinano le
operazioni (ROS), quelli per le assistenze (ARI), oltre
ad alcuni di soccorso ordinario come le Aps. Nei
Distaccamenti Aeroportuali presenti regionalmente
sono in servizio almeno 2 AISP, 1 Striker (AIS con
braccio telescopico per la perforazione della carlinga e
conseguente spegnimento dall’interno), 1 kilolitrica e 1
Ros (secondo me, il minimo indispensabile per
garantire un corretto servizio al cittadino). Nella
Caserma Santa Barbara sono in servizio 1 ROS
(Rosso1), 2 AISP (Rosso2 e 3), 1 ASA (Rosso4), 1
ARTT (Rosso9), 1 APS (Rosso8), 1 AV di servizio
aeroportuale; inoltre, grazie alle soluzioni progettuali
di un unico edificio, attraverso un passaggio carrabile e
pedonale il Nucleo è direttamente collegato al piazzale
principale, dove sono a disposizione di tutti, i Mezzi
Logistici o i mezzi di Primo Intervento in supporto
come Aps, Abp, As, Ag; o viceversa se servono i mezzi
aeroportuali in supporto a quelli ordinari. Foto e
particolari dei mezzi del nucleo aeroportuale sono
visionabili sulla seguente pagina facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1672731
399681318&type=3
ASA rosso4 (costruito partendo da cabina Kibri), AISP rosso3 (modificato su base Herpa),
AISP rosso2 (personalizzato su base Rietze), ARTT rosso9 (personalizzato su base Herpa)
AV/AER (personalizzato su base Rietze), ROS rosso1 (personalizzato su base Rietze),
APS/AER rosso8 (modificato su base Wiking)
i MEZZI COMANDO 26
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(Tecnico-Amministrativi) (Investigativi) (Telecomunicazioni) (Documentazione)
I Mezzi Comando rappresentano i mezzi per il
trasporto del personale amministrativo/dirigenziale,
per espletare le funzioni burocratiche (prevenzioni,
polizia giudiziaria...) e di coordinamento e
pianificazione; esistono vari tipi di mezzi comando:
AV (autovetture, in alcuni casi viene assegnato un
autista con la qualifica di “autista comando” per
portare il Comandante od i dirigenti), AV/FS
(autovetture fuoristrada a disposizione dei
“Funzionari di Guardia” per recarsi nei scenari
d’intervento), AF/UCL-TAS (autofurgone Posto di
Comando Avanzato Unità di Crisi Locale, per
coordinare i soccorsi in caso di calamità o di grossi
incendi o di ricerca persone disperse, e dove i
cittadini possono rivolgersi per chiedere informazioni
e consigli, è un ufficio mobile per eccellenza, dove
trovano posto i funzionari e le attrezzature radio ed
informatiche), AF/NIA (il Nucleo Investigativo
Antincendio si occupa di investigare e repertare
materiali per individuare eventuali cause e
responsabilità, oltre ai compiti di Polizia Giudiziaria e
Prevenzione Incendi), AF/TLC (il Servizio
Telecomunicazioni ha il compito di provvedere alla
manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti di
telecomunicazione radio e satellitare del Corpo per
poter comunicare con efficienza, rapidità ed essere
indipendenti), AF/CDC (il Servizio Documentazione e
Comunicazione ha lo scopo di documentare tramite
fotografie e video gli interventi, esercitazioni,
giornate lavorative; per lo studio, ricerca e
perfezionamento delle attività di soccorso; come
materiale didattico, e pubbliche relazioni con i
giornalisti in caso di grandi interventi “Co.Em”). Nelle
caserme Centrali generalmente è a disposizione una
Autovettura Comando per il trasporto del
Comandante e funzionari amministrativi, e una serie
di autovetture o fuoristrada per i Funzionari di
Guardia e i Nuclei, un furgone UCL ed a livello
regionale un furgone TLC. Nella Caserma Santa
Barbara è in servizio 1 autovettura non in livrea per
le esigenze della Direzione (dirigenti del Corpo), 1
autocomando (caserma, scuole, laboratori), 2
fuoristrada per i Funzionari di Guardia, 1 autovettura
per il settore amministrativo (uffici, ced), 1 UCL, 1
fuoristrada e 1 ufficio mobile per il NIA, 1 furgone
CDC, 1 stazione satellitare mobile e 1 fuoristrada
oltre ad 1 furgone d’appoggio per il TLC (secondo me,
il minimo indispensabile per garantire un corretto
servizio al cittadino). Foto dei mezzi comando,
investigativi, Cdc e Tlc sono visionabili su facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.167269
5036351621&type=3
Mezzi Comando e Tecnico-Amministrativi (personalizzati su base Herpa, Busch, Rietze, Wiking)
Mezzi Documentazione, Investigativi e Telecomunicazioni (personalizzati su base Herpa, Rietze, Olivito, Wiking)
i MEZZI LOGISTICI 27
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(Mezzi di Servizio) (Mezzi Ricreativi) (Mezzi di Riserva)
I Mezzi di Servizio rappresentano i mezzi per lo
spostamento del personale operativo non in soccorso,
per il cambio ai colleghi di fine turno, per gli
approvvigionamenti di materiali e viveri; esistono vari
tipi di mezzi di servizio: AV (autovetture per il
trasporto del personale), CA (fuoristrada per il
trasporto del personale in zone impervie), AF
(autofurgoni per il trasporto di materiale vario), BUS
(per il trasporto del personale, per la scuola di
formazione, in supporto alla popolazione per
evacuazioni), AL (autolettiga per l’assistenza del
personale, come supporto agli enti preposti al
soccorso sanitario, per Colonna Mobile, con personale
qualificato BLS e TPSS), AF/OP (autofurgone
Polilogistico, utilizzato per ospitare nella zona
dell'intervento l'intera squadra nel caso debba
rimanere sul posto per sorveglianza o per un turno
straordinario fuori sede, dotato di 8 posti letto e un
bagno, utilizzato anche per supporto all’UCL e C.M.),
ACT/RECUPERO (Carro Attrezzi per il trasporto di
veicoli leggeri in panne), AF/OFFICINA (Officina
Mobile per le riparazioni immediate sul posto).
I Mezzi Ricreativi sono i mezzi adibiti al trasporto
delle rappresentanze sportive e ludiche (Gruppo
Sportivo, Associazione Nazionale); il Gruppo Sportivo
(GS) ha il compito di promuovere, programmare e
coordinare le attività agonistiche ed amatoriali del
personale del Corpo, oltre a curare i rapporti con le
associazioni ed enti esterni, rappresenta ufficialmente
il Corpo in tutte le discipline sportive. L’Associazione
Nazionale dei vigili del fuoco (ANVVF) ha il compito di
perseguire il fine della solidarietà civile, sociale e
culturale, promuove i vincoli di amicizia tra i corpi
antincendio di tutto il mondo, svolgendo
“pompieropoli” dedicate ai bambini; entrambi si
avvalgono di furgoni per il trasporto dei materiali ed
autovetture o minibus per il personale.
I Mezzi di Riserva sono quei mezzi che essendo vecchi
e obsoleti, ma pur funzionanti, vengono messi in
disparte ed utilizzati solo come Riserve in caso i
mezzi più moderni in servizio abbiano problemi tecnici
momentanei o abbiano subito qualche piccolo
incidente ed occorre sostituirli per un certo periodo.
Nelle caserme Centrali generalmente sono a
disposizione una serie di autovetture o fuoristrada per
il personale operativo non in soccorso, un paio di
furgoni per il trasporto di persone e materiali, un
polilogistico e un’autolettiga.
Nella Caserma Santa Barbara è in servizio: 1 auto, 1
fuoristrada, 1 minibus per il trasporto del personale,
2 furgoni per il trasporto dei materiali logistici, 1
autolettiga, 1 corriera, 1 polilogistico, 1 carro attrezzi
e 1 officina mobile; 1 furgone per il Gruppo Sportivo
ed 1 per l’Associazione Nazionale (secondo me, il
minimo indispensabile per garantire un corretto
servizio al cittadino).
Foto dei mezzi di servizio, dei ricreativi, di riserva e
accantonati sono visionabili su facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.167269
5036351621&type=3
Mezzi di Servizio (personalizzati su base TA Models, Co.Met, Busch, Rietze, Wiking)
Mezzi delle Officine e di Riserva
(personalizzati su base Rietze)
Mezzi Ricreativi (personalizzati su base Rietze)
i MEZZI DI COLONNA MOBILE 28
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CMR (Colonna Mobile Regionale)
La Colonna Mobile Regionale rappresenta il modello
operativo di risposta alle grandi calamità naturali
(terremoto e alluvione). E’ composta da 4 sezioni
(Logistica, Comando, Operativa, Mezzi speciali) che
per l’occasione vengono mobilitate, prelevando il
personale dalle varie unità operative ed amministrative
presenti al momento della chiamata in Centrale e nei
Distaccamenti. Viene assegnato il personale di Colonna
Mobile ad ogni inizio turno. La Sezione Logistica ha il
compito di realizzare e manutenere il Campo Base
nelle vicinanze della zona da soccorrere, tramite il
montaggio di tende pneumatiche (Modulo Supporto
Logistico) o container; il tutto composto da dormitori,
servizi igienici, cucina, illuminazione, riscaldamento,
acqua potabile e infermeria; suddividendosi in 5 Unità
(Servizi, Mensa, Servizio Sanitario, Riparazioni,
Approvvigionamenti). La Sezione Comando ha il
compito del coordinamento e pianificazione operativo
dei soccorsi in loco e il controllo delle attività in corso
tramite i funzionari, i tecnici, gli informatici (UCL-TAS),
del garantire l’efficienza delle comunicazioni radio e
satellitari tramite il Servizio Comunicazioni (TLC), del
tenere informate le Pubbliche Relazione dell’operato
svolto giornalmente con fotografie e video tramite il
Centro Documentazione Comunicazione (CDC, Co.Em),
nell’investigare e repertare materiali per individuare
eventuali cause e responsabilità tramite il Nucleo
Investigativo Antincendio (NIA). La Sezione Operativa
ha il compito della ricerca e salvataggio delle persone e
degli animali, il recupero delle eventuali vittime, messa
in sicurezza sostanze pericolose, evacuazioni, recupero
beni personali, prosciugamenti, supporto al servizio
sanitario tramite squadre operative in Versione
Terremoto o Versione Alluvione e con i rispettivi
automezzi. La Sezione Mezzi Speciali ha il compito di
svolgere tramite appositi mezzi determinati interventi
di supporto tecnico: i mezzi GOS (gruppo operativo
speciale movimento terra) preparano il terreno per il
campo base, rimuovono le macerie, demoliscono le
strutture pericolanti, ripristinano la circolazione
stradale e riparano gli argini; i mezzi NIS (nucleo
interventi speciali coordinamento opere provvisionali)
verificano le stabilità degli edifici, puntellano e mettono
in sicurezza le abitazioni e recuperano i beni pubblici,
per la messa in sicurezza post-terremoto; i mezzi
ORDINARI garantiscono ogni situazione del teatro
d’intervento come le autogrù, autoscale, fotoelettriche,
autocarri vari, anfibi, eccetera. Nelle caserme Centrali
in ambito regionale sono a disposizione dei mezzi
dedicati, pronti in ogni momento ad uscire per
spostarsi in qualsiasi altra regione italiana, nel giro di
pochi minuti; sono composti da autoarticolati per il
trasporto del campo base, autocarri e furgoni per la
sua gestione, ambulanze, fuoristrada, pulmini e
autovetture comando, uffici mobili, ponti radio,
stazioni satellitari, mezzi movimento terra, scarrabili
per acqua potabile e carburanti, autopompe, polis
occorso, autogrù e autoscale dedicate. Nella Caserma
Santa Barbara sono in servizio (secondo me, il minimo
indispensabile per garantire un corretto servizio al
cittadino): 1 Sezione Logistica composta da 1
autoarticolato centinato per il trasporto del Modulo
Supporto Logistico e del container servizi (igienici e
docce); 1 autoarticolato per il trasporto del capannone
ricreativo e del relativo materiale (panche e tavoli), del
gruppo elettrogeno e del muletto sollevatore; 1
autoarticolato per il trasporto della cucina mobile da
campo (cucina e cella frigo); 1 autopompa per il
servizio antincendio del campo; 1 autolettiga per il
servizio sanitario da campo, 1 Carro Officina per le
riparazioni/manutenzioni campo e mezzi, 1 autocarro
per attrezzature e materiali, 1 furgoncino per gli
approvvigionamenti e 1 polilogistico; 1 Sezione
Comando composta da 1 furgone Posto Comando
Avanzato (AF/UCL Unità Crisi Locale), 1 fuoristrada
Funzionari di Guardia, 2 mezzi del Servizio
Telecomunicazioni (stazione satellitare e fuoristrada
ponte radio), 1 furgone del Centro Documentazioni
Comunicazioni, 1 fuoristrada investigativo (NIA); 2
Sezioni Operative: Terremoto (polisoccorso 4x4, carri
usar, cinofili, torrefari, gos mini) e Alluvione
(polisoccorso 4x4, sommozzatori, saf con gommoni,
anfibio trasportato su pianale, rimorchio idrovora); 1
Sezione Mezzi Speciali (autogrù, snorkel, botti
scarrabili...), 1 Sezione Opere Provvisionali (NIS). Foto
dei mezzi C.M. sulla pagina facebook:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1672734
626347662&type=3
Gruppo Operativo Speciale per la
preparazione terreno campo base
Sezione Logistica per
allestimento campo base
(personalizzati su base Herpa e Rietze)
Unità Logistiche per mantenimento campo base
(U.a.m.a. personalizzato su base TA Models)
Sezione Comando per coordinamento
e pianificazione dei soccorsi
Sezione Operativa
in versione Alluvione
Sezione Operativa
in versione Terremoto
Sezione Operativa Mezzi Speciali
(cassa scarrabile auto costruita)
Nucleo Interventi Speciali per messa in
sicurezza post-terremoto (Opere Provvisionali)
il DISTACCAMENTO MARINO 30
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“Distaccamento Permanente, turistico balneare, lagunare e artigianale”
Il Distaccamento Marino rappresenta il mio progetto
personale per la realizzazione di un ipotetico
distaccamento balneare lagunare per i vigili del
fuoco italiani, studiato per consentire l’ottimale
collocazione su un territorio ipotetico formata da
rioni cittadini, scuole, zona artigianale, attività
turistico-balneari, pianura, costa, mare, spiaggia,
laguna, isole, rete stradale e tutto quello che si può
trovare abitualmente in una città costiera,
ipoteticamente di 10/20mila abitanti. Pertanto è
stata costruita una struttura antisismica,
energeticamente autonoma, ipoteticamente a
ridosso di uno specchio d’acqua collegato alla laguna
e al mare (in cui si affaccia il pontile delle
imbarcazioni di soccorso) e in posizione baricentrica
rispetto al territorio di competenza (da cui partono i
mezzi di soccorso terrestri), dotata di un ampio
piazzale, utile anche per un ipotetico atterraggio di
un elicottero di soccorso, e del “castello di manovra”
per le esercitazioni e per l’asciugatura delle
manichette. Composto da un piano carrabile per
ospitare le autorimesse, da un primo piano per
ospitare uffici, camerate, servizi, mensa e sala
operativa, e da un piano interrato per ospitare
magazzini, palestra, officina ed all’occorrenza
adattabile a rifugio antiatomico. Tutti i mezzi e le
imbarcazioni che servono per il Servizio Tecnico
Urgente in un unico posto, ben organizzato; nella
realtà, a causa della conformazione paesaggistica,
spesso le imbarcazioni sono distanti anche kilometri
rispetto al distaccamento stesso, perdendo minuti
preziosi per recarsi a prenderle e per effettuare il
soccorso. Si trovano in servizio un’AUTOPOMPA
LEGGERA (Partenza Distaccamento Marino) dotata
di serbatoio d'acqua, uno minore di schiumogeno,
attrezzatura per incendi di qualsiasi genere
(strutture, veicoli, vegetazione), incidenti di vario
tipo (stradali, ferroviari), soccorsi a persona
(apertura porta, sbloccaggio ascensore, tentato
suicidio, ricerca persone), danni d’acqua o da
maltempo (allagamenti, spandimenti), dissesti
statici (crolli, frane), messa in sicurezza parti
pericolanti (cornicioni, alberi), presenza di sostanze
pericolose (chimiche, biologiche, nucleari,
radioattive), fughe gas, inquinamenti, soccorso e
cattura animali, disinfestazioni imenotteri, recupero
salme, assistenze e vigilanze antincendio, recupero
beni propri o pubblici, e molto altro. Sono a
disposizione come mezzi di supporto:
un’AUTOBOTTE con un grande quantitativo d’acqua,
uno minore di schiuma, e un cannoncino
antincendio; un’AUTOSCALA da 24 metri di
dimensioni accettabile al contesto paesaggistico; un
AUTOGRU’ da 16 tonnellate di sollevamento; da un
FUORISTRADA per soccorso in ambienti impervi,
antincendio boschivo, incendi in centro storico e per
il traino dei carrelli; un Carrello IDROVORA e da un
Carrello GOMMONE; infine da un’AUTOVETTURA di
Servizio. Per quanto riguarda il soccorso acquatico
operative in servizio: un’AUTOPOMPALAGUNARE,
un’IMBARCAZIONE a fondo piatto, un OVERCRAFT
per intervenire sui bassi fondali e sulle zone fangose
e paludose della laguna, infine una MOTO D’ACQUA
per interventi riguardanti i bagnanti sulle spiagge e
zone limitrofi. (secondo me, il numero minimo per
garantire un corretto servizio al cittadino). Inoltre è
a disposizione un’altra autopompa leggera da tenere
come RISERVA o nell’evenienza di più interventi
nello stesso momento, la quale può fare anche da
autobotte e/o polisoccorso nel caso queste ultime
siano fuori servizio, oppure per dare il cambio al
turno smontante.
Partenza Distaccamento Marino:
autopompa Iveco City 2000,
2000L d’acqua, 120L schiuma, 207 CV
(personalizzato su base VVF87)
Autobotte Distaccamento Marino:
Man TGS, 7700L acqua, 100L schiuma, 320CV
(personalizzato su base VVF87)
Autoscala Distaccamento Marino:
Iveco Eurocargo 160E30, da 24 metri
(modificato su base Rietze)
Autogrù Distaccamento Marino:
Fiat 697 NC, con grù Cristanini da 16 tonnellate
(modificato su base TA Models)
Fuoristrada Distaccamento Marino:
Land Rover Defender 110 PU
(personalizzato su base Wiking)
Partenza Distaccamento Marino di Riserva/Esigenze:
autopompa Iveco CityEuroFire Fortini,
1600L d’acqua, 60L schiuma, 207 CV
(personalizzato su base VVF87)
il DISTACCAMENTO MONTANO 32
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“Distaccamento Permanente, turistico sciistico, alpigiano e artigianale”
Il Distaccamento Montano rappresenta il mio
progetto personale per la realizzazione di un
ipotetico distaccamento sciistico montano per i vigili
del fuoco italiani, studiato per consentire l’ottimale
collocazione su un territorio ipotetico formata da
rioni cittadini, scuole, zona artigianale, attività
turistico-sciistiche, montagne, cime, malghe, fiumi,
valli, ponti, tornanti stradali e tutto quello che si può
trovare abitualmente in una città alpina,
ipoteticamente di 8/15mila abitanti. Pertanto è stata
costruita una struttura antisismica, energeticamente
autonoma, ipoteticamente a ridosso delle piste da
sci collegate alla montagna e alle cime (in cui si
affaccia l’autorimessa dei mezzi per ambienti ostili)
e in posizione baricentrica rispetto al territorio di
competenza (da cui partono i mezzi di soccorso
terrestri), dotata di un ampio piazzale, anche di una
piazzola d’atterraggio di un elicottero di soccorso, e
del “castello di manovra” per le esercitazioni e per
l’asciugatura delle manichette. Composto da un
piano carrabile per le autorimesse, dal primo piano
per ospitare uffici, mensa, sala operativa e
autorimessa mezzi ostili, da un secondo piano per
camerate e servizi, e da un piano interrato per
ospitare magazzini, palestra, officina e all’occorrenza
adattabile a rifugio antiatomico. Tutti i mezzi e le
attrezzature che servono per il Servizio Tecnico
Urgente in un unico posto, ben organizzato; nella
realtà, a causa della conformazione paesaggistica,
spesso i mezzi per ambiente ostile sono distanti
anche kilometri rispetto al distaccamento stesso,
perdendo minuti preziosi per farli arrivare e per
effettuare il soccorso. Si trovano in servizio
un’AUTOPOMPA 4x4 (Partenza Distaccamento
Alpino) dotata di serbatoio d'acqua, uno minore di
schiumogeno, attrezzatura per incendi di qualsiasi
genere (strutture, veicoli, vegetazione), incidenti di
vario tipo (stradali, ferroviari), soccorsi a persona
(apertura porta, sbloccaggio ascensore, tentato
suicidio, ricerca persone), danni d’acqua o da
maltempo (allagamenti, spandimenti), dissesti
statici (crolli, frane), messa in sicurezza parti
pericolanti (cornicioni, alberi), presenza di sostanze
pericolose (chimiche, biologiche, nucleari,
radioattive), fughe gas, inquinamenti, soccorso e
cattura animali, disinfestazioni imenotteri, recupero
salme, assistenze e vigilanze antincendio, recupero
beni propri o pubblici, e molto altro. Sono a
disposizione come mezzi di supporto:
un’AUTOBOTTE 4x4 con un maggior quantitativo
d’acqua, uno minore di schiuma, e un cannoncino
antincendio; un’AUTOSCALA da 32 metri con ultima
volata articolata; un POLISOCCORSO Pesante dotato
di RetroGrù da 7 tonnellate (utile per il sollevamento
di carichi leggeri e rimessa in carreggiata di piccoli
veicoli, per intervenire tempestivamente in soccorso
di eventuali persone in attesa dell’eventuale arrivo
di un’Autogrù classica, inoltre il Polisoccorso è
dotato della classica attrezzatura prevista, di
bombole d’aria di riserva per fungere da Carro Aria,
di attrezzatura di base Nbcr per fungere da Carro
Nbcr, e di un piccolo telo di salvataggio per fungere
da Carro Telo); un COMBI 4X4 e un FUORISTRADA
4x4 per soccorso in ambienti impervi, antincendio
boschivo, incendi in centro storico e per il traino dei
carrelli; da un Carrello IDROVORA e da un Carrello
RAFTING; infine da un FUORISTRADA 4X4 di
Servizio. Per quanto riguarda il soccorso in ambiente
ostile è in servizio: un GATTO DELLE NEVI e una
MOTO SLITTA, ma anche un QUAD a 6 ruote per
intervenire durante la stagione non innevata.
(secondo me, il numero minimo per garantire un
corretto servizio al cittadino). Inoltre è a
disposizione un’altra autopompa (GRIZZLY 4X4) da
usare in caso di neve alta e/o aib, come RISERVA o
nell’evenienza di più interventi nello stesso
momento, la quale può fare anche da autobotte e/o
polisoccorso nel caso queste ultime siano fuori
servizio, oppure per dare il cambio al turno
smontante.
Partenza Distaccamento Montano:
autopompa Iveco Eurofire 4x4,
2800L d’acqua, 120L schiuma, 240 CV
(personalizzato su base Wiking)
Autobotte Distaccamento Montano:
Mercedes Benz 1124 4x4,
4000L acqua, 120L schiuma, 177CV
(costruito partendo da Cabina Herpa)
Autoscala Distaccamento Montano:
Iveco Eurofire 150E27, da 32 metri Articolata
(personalizzato su base Wiking)
Polisoccorso/Grù Distaccamento Montano:
Mercedes Benz 1217, con grù Fassi 7t
(modificato su base Kibri)
Polisoccorso Fuoristrada Distaccamento Montano:
Iveco VM90 Combi 4x4
(personalizzato su base TA Models)
Partenza Distaccamento Montano di
Riserva/Esigenze:
autopompa Iveco Grizzly 4x4,
1700L d’acqua, 120L schiuma, 240 CV
(personalizzato su base Olivito)
il DISTACCAMENTO INDUSTRIALE 34
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“Distaccamento Permanente, industriale, artigianale e cantieristico”
Il Distaccamento Industriale rappresenta il mio
progetto personale per la realizzazione di un
ipotetico distaccamento industriale per i vigili del
fuoco italiani, studiato per consentire l’ottimale
collocazione su un territorio ipotetico formata da
rioni cittadini, scuole, zona industriale e
artigianale, scali ferroviari, attività lavorative
complesse, cantieri navali, impianti chimici,
specchi d’acqua, e tutto quello che si può
trovare abitualmente in una classica città,
ipoteticamente di 30/50mila abitanti. Pertanto è
stata costruita una struttura antisismica,
energeticamente autonoma, ipoteticamente a
ridosso della zona industriale artigianale e in
posizione baricentrica rispetto al territorio di
competenza (da cui partono i mezzi di soccorso
terrestri), dotata di un ampio piazzale, anche di
una piazzola d’atterraggio di un elicottero di
soccorso, e del “castello di manovra” per le
esercitazioni e per l’asciugatura delle
manichette. Composto da un piano carrabile per
le autorimesse, dal primo piano per ospitare
uffici, mensa, sala operativa, servizi e camerate,
da un piano interrato per ospitare magazzini,
palestra, officina ed all’occorrenza adattabile a
rifugio antiatomico. Tutti i mezzi e le
attrezzature che servono per il Servizio Tecnico
Urgente in un unico posto, ben organizzati. Si
trovano in servizio un’AUTOPOMPA (Partenza
Distaccamento Industriale) dotata di serbatoio
d'acqua, uno minore di schiumogeno,
attrezzatura per incendi di qualsiasi genere
(strutture, veicoli, vegetazione), incidenti di
vario tipo (stradali, ferroviari), soccorsi a
persona (apertura porta, sbloccaggio ascensore,
tentato suicidio, ricerca persone), danni d’acqua
o da maltempo (allagamenti, spandimenti),
dissesti statici (crolli, frane), messa in sicurezza
parti pericolanti (cornicioni, alberi), presenza di
sostanze pericolose (chimiche, biologiche,
nucleari, radioattive), fughe gas, inquinamenti,
soccorso e cattura animali, disinfestazioni
imenotteri, recupero salme, assistenze e
vigilanze antincendio, recupero beni propri o
pubblici, e molto altro. Sono a disposizione come
mezzi di supporto: un’AUTOBOTTE con un
maggior quantitativo d’acqua, uno minore di
schiuma, ed un cannoncino antincendio; una
AUTOSCALA da 37 metri; un AUTOGRU’ di media
sollevazione; un POLISOCCORSO leggero; un
FUORISTRADA 4x4 per soccorso in ambienti
impervi, antincendio boschivo e per il traino dei
carrelli; da un Carrello IDROVORA e uno
GOMMONE, da un AUTOVETTURA di Servizio
(secondo me, il numero minimo per garantire un
corretto servizio al cittadino). Inoltre è a
disposizione un’altra autopompa da tenere come
RISERVA o nell’evenienza di più interventi nello
stesso momento, la quale può fare anche da
autobotte e/o polisoccorso nel caso queste
ultime siano fuori servizio, oppure per dare il
cambio al turno smontante. A disposizione anche
un AISP, automezzo con serbatoi di acqua,
schiuma e polvere antincendio, per grossi
incendi industriali e/o boschivi, con 3 cannoncini
antincendio fissati sulla cabina di guida e sul
braccio elevabile ed estensibile per operare su
punti altrimenti difficili da raggiungere.
Partenza Distaccamento Industriale:
autopompa Man TGM,
3100L d’acqua, 100L 0L di schiuma, 250CV
(personalizzato su base VVF87)
Autobotte Distaccamento Industriale:
Mercedes Benz Atego 1°fornitura,
7450L d’acqua, 330L di schiuma, 286Cv
(costruito partendo da Cabina Herpa)
Autoscala Distaccamento Industriale:
Iveco Eurofire 150E28 da 37 metri
(personalizzato su base Wiking)
Autogrù Distaccamento Industriale:
Iveco 330-35 Nuova Fiorentini 25tonn,
(costruito assemblando base Herpa e grù Kibri)
Polisoccorso Distaccamento Industriale:
Mitsubishi Canter 2°fornitura
1300L d’acqua, 80L schiuma, 140CV
(costruito partendo da cabina AWM)
Automezzo AISP Distaccamento Industriale:
Man Tgs M18.500, 500cv
10.000L d’acqua, 2000L 0L di schiuma, 500 di polvere
(personalizzato su base Herpa)
il DISTACCAMENTO RURALE 36
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“Distaccamento Volontario, rurale disagiato, paesano e valligiano”
Il Distaccamento Rurale rappresenta il mio progetto
personale per la realizzazione di un ipotetico
distaccamento rurale disagiato per i vigili del fuoco
italiani, studiato per consentire l’ottimale
collocazione su un territorio ipotetico formata da
strade di un piccolo paese e sue frazioni, pochi
negozi ed attività artigianali, una chiesa e pochi
alberghi, un corso d’acqua con laghetto, colline e
campi, boschi e sentieri e tutto quello che si può
trovare abitualmente in una valle lontana dalle
grandi città, ipoteticamente di 4/5000 abitanti.
Pertanto è stata costruita una struttura antisismica,
energeticamente autonoma, ipoteticamente in
posizione baricentrica rispetto al territorio di
competenza (da cui partono i mezzi di soccorso
terrestri), dotata di un piccolo piazzale e del
“castello di manovra” per le esercitazioni e per
l’asciugatura delle manichette. Composto da un
piano carrabile per le autorimesse, dal primo piano
per ospitare uffici, mensa, sala operativa, da un
secondo piano per camerate e servizi, e da un piano
interrato per ospitare magazzini, palestra e
all’occorrenza adattabile a rifugio antiatomico. Tutti i
mezzi e le attrezzature che servono per il Servizio
Tecnico Urgente in un unico posto, ben organizzato.
Si trovano in servizio un’AUTOPOMPA LEGGERA
(Partenza Distaccamento Rurale) dotata di serbatoio
d'acqua, uno minore di schiumogeno, attrezzatura
per incendi di qualsiasi genere (strutture, veicoli,
vegetazione), incidenti di vario tipo (stradali,
ferroviari), soccorsi a persona (apertura porta,
sbloccaggio ascensore, tentato suicidio, ricerca
persone), danni d’acqua o da maltempo
(allagamenti, spandimenti), dissesti statici (crolli,
frane), messa in sicurezza parti pericolanti
(cornicioni, alberi), presenza di sostanze pericolose
(chimiche, biologiche, nucleari, radioattive), fughe
gas, inquinamenti, soccorso e cattura animali,
disinfestazioni imenotteri, recupero salme,
assistenze e vigilanze antincendio, recupero beni
propri o pubblici, e molto altro. Sono a disposizione
come mezzi di supporto: un’AUTOBOTTE con un
maggior quantitativo d’acqua, uno minore di
schiuma, e un cannoncino antincendio; una
PIATTAFORMA da 24 metri di dimensioni accettabile
al contesto paesaggistico, utile per elevarsi tra le
strade strette e lavorare nei tetti rientranti; un
FUORISTRADA 4x4 per soccorso in ambienti impervi,
antincendio boschivo, incendi in centro storico e per
il traino dei carrelli; da un Carrello IDROVORA;
infine da una FURGONCINO di Servizio.
Praticamente i mezzi essenziali per non trovarsi
impreparati in caso di qualsiasi soccorso tecnico
urgente e per garantire un corretto servizio al
cittadino, essendo abbastanza distanti dal primo
distaccamento permanente, ma con un numero di
interventi limitati. A disposizione in supporto al 118
anche un’AUTOLETTIGA con personale vvf formato
con tecniche Tpss, a copertura dell’intera vallata, a
causa della grande distanza dal primo presidio
ospedaliero.
Partenza Distaccamento Rurale:
Iveco CityEuroFire, 1600L d’acqua, 60L di schiuma, 207CV
(modellino personalizzato su base Olivito)
Autobotte Distaccamento Rurale:
Fiat 160, 211CV, 8000L d’acqua, 75L di schiuma
(personalizzato su base TA Models)
Piattaforma Distaccamento Rurale:
Iveco Daily 4x4 Cela 24/5
(costruito partendo da cabina Allgaeu-Modellbau)
Fuoristrada Distaccamento Rurale:
Land Rover Defender 90 esk
(modificato su base 3d-scale)
Autolettiga Distaccamento Rurale
Fiat Ducato
(modificato su base Praline)
Furgone Servizio Distaccamento Rurale
Fiat Fiorino
(personalizzato su base Praline)
SECONDA PARTE:
NOZIONI TECNICHE
In questa seconda parte racconto le nozioni tecniche che ogni vigile del fuoco deve
conoscere per poter lavorare in modo professionale e sicuro, portando il soccorso a
chi ne ha bisogno nel miglior modo possibile e senza farsi male o quasi.
In questo modo cerco di far capire alla gente comune qual’è la preparazione tecnica
e specifica che ogni operatore deve imparare durante il corso di formazione.
Ogni argomento è trattato in linea generale, pertanto non intende sostituirsi
alle nozioni redatte dagli enti preposti a tale compito, ma a dare solo una
infarinatura dei concetti base, dei comportamenti e delle competenze.
Il tutto per creare una panoramica generale sulla preparazione
degli operatori effettuata presso la Scuola Centrale di Base,
la Scuola di Formazione Operativa ed i Poli Didattici.
il TRIANGOLO DELLA COMBUSTIONE 40
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(Chimica e Fisica dell’incendio)
Tutta la Materia, che noi conosciamo è costituita da
una combinazione di elementi detti Atomi,
rappresentati da un nucleo centrale formato da
Protoni e Neutroni intorno al quale ruotano gli
Elettroni, due o più atomi legati fra loro in numero
ben determinato costituiscono una Molecola (la più
piccola particella di una sostanza); l'atomo è definito
da un simbolo, mentre la molecola da una formula e
da un nome, la formula descrive la composizione di
una sostanza (ad esempio: l'acqua viene indicata
come "H2O" perché contiene 2 atomi di idrogeno, 1
di ossigeno). Una Reazione Chimica consiste in una
ridistribuzione degli atomi in molecole o aggregati
diversi da quelli esistenti precedentemente e quindi
nella formazione di nuove sostanze costituite dagli
stessi Elementi di quelli da cui hanno preso origine,
ogni elemento è rappresentato da un simbolo e
contenuto nella Tabella Periodica degli Elementi in
cui si possono individuare le proprietà fisicochimiche
degli atomi; la temperatura è il dato che
più influisce una reazione chimica, infatti più la
temperatura aumenta più le molecole collidono fra
di loro, mentre più la temperatura si abbassa meno
le molecole si urtano e non reagiscono tra di loro,
quando l'alta temperatura influenza un grande
volume di combustibile e comburente si può arrivare
ad un'esplosione o ad un incendio. Il Fuoco è la
manifestazione visibile di una reazione chimica
(combustione) che avviene fra due sostanze diverse
(combustibile e comburente) con emissione di
energia (calore e fiamme), viene utilizzato
quotidianamente per l'uso personale ed industriale
ma deve essere impiegato correttamente ed in
sicurezza a causa della sua pericolosità; quando una
combustione non è controllata si è in presenza di un
incendio, la combustione genera il fuoco che
produce una grande quantità di energia sotto forma
di calore ad elevata temperatura con emissione di
fiamme e di una serie di prodotti secondari quali
Anidride Carbonica (CO2), Ossido di Carbonio
(monossido) e Ceneri (anche sotto forma di fumi);
una combustione nasce in presenza di Combustibile
(materiale infiammabile), di Comburente (aria) e di
una fonte di Calore (innesco, scintilla, fiamma
libera), per interromperla o non produrla bisogna
eliminare almeno uno dei tre elementi (Triangolo
delle tre C o della Combustione). Perché una
combustione avvenga bisogno che i tre elementi
principali siano entro certi limiti detti Limiti di
Infiammabilità (il limite inferiore rappresenta la
minima concentrazione necessaria ad un innesco, il
limite superiore rappresenta la massima
concentrazione oltre al quale la combustione non
può avvenire o si estingue), Temperatura di
Infiammabilità (rappresenta la più bassa
temperatura alla quale un combustibile liquido
emette vapori sufficienti a formare con l'aria una
miscela infiammabile, valori bassi indicano maggiore
pericolosità: alcool a 11°C - benzina a 20°C -
gasolio a 65°C), Temperatura di Accensione (la
temperatura minima alla quale un combustibile
brucia senza necessità d'innesco: gasolio a 220°C -
benzina a 250°C - alcool a 455°C), Limiti di
Esplosività (il limite inferiore rappresenta la più
bassa concentrazione in volume di vapore di
combustibile al di sotto del quale non si ha
l'esplosione in presenza d'innesco mentre il limite
superiore rappresenta la più alta concentrazione in
volume di vapore di combustibile al di sopra del
quale non si ha l'esplosione in presenza d'innesco);
è possibile valutare la temperatura delle fiamme in
base al loro colore (rosse 500/900°C -gialle
1100/1200°C -bianche1300/1500°C). I Combustibili
rappresentano le sostanze in grado di reagire con
l'ossigeno od un altro comburente dando luogo a
una combustione e si suddividono in Solidi
(carbonfossili, legna, carbone, carta, tessuti,
gomma, plastica..), in Liquidi (petrolio, benzine, oli,
vernici, alcool, lacche..) ed in Gassosi (gas naturale,
metano, butano, acetile, idrogeno, propano..). Un
Incendio produce gas di combustione che è la
principale causa di mortalità per inalazione degli
stessi, Ossido di Carbonio che è presente sopratutto
negli ambienti chiusi a causa della carenza
d'ossigeno, Anidride Carbonica che normalmente
presente nell'aria è tossica nelle grandi quantità
prodotte dagli incendi, alcuni Composti dello Zolfo,
Acidi, Fosgene ed alcuni Composti dell'Azoto tossici
anche in basse percentuali, i Fumi sono dannosi per
il potere irritante, il Calore per la disidratazione,
respiratozione e scottature. Un incendio si può
propagare per Termoespansione dell'aria causata
dall'aumento della temperatura, per Effetto Camino
attraverso il quale i fumi caldi vengono attirati lungo
scale, ascensori o cave d'impianti, per Azioni del
Vento che trasporta fumi caldi e materiali
incandescenti, per Conduzione di continuità che
esiste tra le varie parti di un edificio, per
Irraggiamento Termico tramite via elettromagnetica
e per Malfunzionamenti degli impianti di
ventilazione; le più comuni cause sono di Natura
Elettrica come i corto circuiti od i surriscaldamenti,
da Sigaretta, per Autocombustione dovuta alle alte
temperature, per Fulmini caduti durante forti
temporali, per l'Incendio di Camini dovuti
all'accensione della fuliggine presente nelle pareti
delle canne fumarie e per l'utilizzo di fonti di calore
come pentole sul fuoco, termosifoni, bombole da
campeggio, stufe elettriche o gas. Gli incendi si
suddividono in 4 classi: Classe A (materiali solidi),
Classe B (materiali liquidi), Classe C (materiali
gassosi) e Classe D (sostanze chimiche); 5 modalità
di estinzione di un incendio: per Separazione (nel
rimuovere il combustibile o separando il
comburente), per Diluizione (nel diminuire la
concentrazione del combustibile o del comburente),
per Disgregazione (nel rimuovere gli inneschi e nella
rottura del contatto tra combustibile ed inneschi),
per Raffreddamento (nella diminuzione della
temperatura) e per Inibizione (nel utilizzare
sostanze inibitrici); le sostanze più utilizzante per
l'estinzione sono la Sabbia che agisce per
separazione, la Schiuma che agisce per separazione
diluizione raffreddamento, la Polvere Chimica agisce
per separazione disgregamento, i Gas Inerti che
agiscono per raffreddamento separazione,
gli Idrocarburi Alogenati agiscono per separazione
raffreddamento e l'Acqua agisce per raffreddamento
separazione diluizione disgregazione, ma mai usare
acqua su parti elettriche in tensione, su serbatoi con
liquidi infiammabili o più leggeri dell'acqua, su
sostanze reagenti in presenza d'acqua.
lo STENDIMENTO MANICHETTE 41
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(Idraulica applicata)
I Fluidi vengono suddivisi in Liquidi (poco o nulla
comprimibili) e Gassosi (sostanzialmente
comprimibili), un liquido scorre più o meno veloce in
base all'attrito interno (viscosità), alla sua
temperatura ed alla sua natura, ad esempio gli oli se
riscaldati aumentano la loro fluidità; una forza che si
ripartisce con continuità su una superficie esercita
su quest'ultima una Pressione che viene misurata
dividendo la forza agente sulla superficie per
l'estensione della superficie stessa (kg/m2), ad
esempio la pressione atmosferica al livello del mare
è 10333 kg/m2 che corrisponde ad 1atm
(atmosfera) che equivale ad un'altezza piezometrica
pari a 10,333m (h=pressione/pesospecifico), la
Portata è il volume d'acqua nell'unità di tempo
(m3/sec o lt/sec). Il Teorema di Bernoulli spiega che
"se l'altezza aumenta, la pressione diminuisce e
viceversa", inoltre le resistenze passive, continue o
localizzate contrastano il moto di un liquido pertanto
"l'energia iniziale eguaglia l'energia finale aumentata
dell'energia perduta". L'acqua è il mezzo estinguente
che viene più utilizzato per lo spegnimento degli
incendi perchè è economico, di facile reperimento e
non è tossico, viene convogliato sulle fiamme
generalmente tramite apposite tubature da 45mm o
70mm dette Manichette, queste devono resistere
sopratutto alla pressione, sui raccordi delle
manichette si collegano le lance dalle quali esce il
getto d'acqua che genera una forza con verso
contrario al flusso idrico, alle lance è collegato sulla
punta il Bocchello, il quale in base al diametro
cambia la portata, per calcolare la Portata Erogata
dalla lancia si applica il teorema di Bernoulli tramite
la formula "valori della portata (Q) in funzione del
diametro del bocchello (D) e dell'altezza di pressione
(P)": Q=0,65*D2*radiceP. Nello stendimento di una
linea antincendio bisogna quindi tener presente delle
Perdite di Carico dovute alla raccorderia, all'usura
della manichetta, dalla lunghezza e dal diametro
della stessa e dal materiale di cui sono composte, le
perdite di carico si possono valutare dalla seguente
formula: H=K(Q2/D5)L ossia il rapporto tra la
portata ed il diametro ed il tutto per la lunghezza ed
il coefficiente del materiale. Gli Stendimenti
antincendio possono essere formati da manichette
da 45mm con apposita lancia e di bocchetti da 9 a
12 mm ed in questo caso si sconsiglia una lunghezza
maggiore di 60m e portate fino a 200 lt/min, oppure
da manichette da 70mm con lancia dotate di
bocchetti da 16 a 22 mm e portate fino a 800 lt/min
oppure da una prima parte con manichette da
70mm un divisore a tre vie ed una seconda parte da
manichette da 45mm per semplicità di
manovrabilità, se la linea è posata su un suolo piano
viene detta Orizzontale, se si eleva in altezza viene
detta Verticale mentre se varia di quota su gradini di
una scala o su un terreno inclinato viene detta
Rampante. Una lancia per avere una buona capacità
estinguente deve funzionare con a monte una
determinata pressione idraulica, il Corpo
generalmente utilizza delle lance a getto variabile
con regolazione a rubinetto in cui a monte per
convenzione solitamente si usa una pressione di
5bar e con tale pressione le lance da 45 con
bocchello 9mm erogano 100lt/min con fattore di
perdita di carico (PC*) pari a 0,25bar, con bocchello
12mm erogano 200lt/min con PC* pari a 1bar
mentre le lance da 70mm con bocchello 16mm
erogano 400lt/min e PC* pari a 0,5bar e con
bocchello 22mm erogano 800lt/min con PC* pari a
2bar. Per un calcolo rapido di uno stendimento si
deve tener presente valore fissato alla lancia di 5bar
(P.L.), la pressione emanata di solito dalla pompa
dell'automezzo (P.P.) che viene regolata di volta in
volta dall'operatore (fissato a 8bar per manichette
usurate ed a 11bar per quelle in buone condizioni),
della lunghezza della condotta e dalla perdite di
carico durante il tragitto dell'acqua (P.C.), pertanto
la formula per calcolare le Perdite di Carico sarà
P.C.= P.P-P.L= 8-5=3bar oppure 11-5= 6bar di
conseguenza la formula per calcolare la Lunghezza
Massima di una Linea Orizzontale sarà L= (P.P.-
P.L.)/PC*x100, ad esempio una linea formata da
manichetta da 45mm con lancia da 45 e bocchello
da 9mm potrò stendere le manichette fino ad una
lunghezza massima di: L=(8-5)/0,25x100=1200m,
con bocchello da 12mm fino 300m, con lance da 70
e bocchello da 16mm fino 600m, con bocchello da
22mm fino a 150m; nel caso queste linee sopra
citate venissero alimentate invece che da una
pressione di 8bar da una pressione di 11bar le
lunghezze saranno esattamente il doppio in quanto
8-5=3 e 11-5=6; la Lunghezza Massima di una
Linea Verticale o Rampante si dovrà calcolare
tenendo presente che ogni 10m di quota il dislivello
corrisponderà alla perdita di carico pari a 1bar
(P.Q.=10m=1bar) e L=(P.P.-P.L.-P.Q.)/PC*x100
ossia L=(8-5-1)/0,25x100=800m. Nel caso la
distanza da coprire sia attorno ai 3000m si può
utilizzare il metodo delle due pompe in serie dove
però l'acqua che entra in pompa dal lato aspirazione
deve avere una pressione minima non inferiore a
1,5bar (P.E.). Le Schiume Antincendio sono
aggregati complessi ed instabili costituite da bolle di
gas racchiuse da pellicole liquide che si ottengono
dall'emulsione di aria con una soluzione d'acqua e
liquido schiumogeno, esercitano un'azione di
soffocamento e di raffreddamento dovuto
all'evaporazione dell'acqua contenuta nelle bolle di
gas, sono indicate per incendi di classe A (solidi) e B
(liquidi) ma non sono indicate per classe C (gas) e D
(sostanze chimiche) e per apparecchiature elettriche
sotto tensione e di liquidi combustibili riscaldati al di
sopra delle temperatura di ebollizione dell'acqua;
esistono tre tipi di schiume: Chimiche formate
dall'anidride carbonica sviluppata da una reazione
chimica, Meccaniche formate dall'aria incorporata
nell'acqua e Bagnanti formate da addizionanti
tensioattivi; ed esistono 5 tipi di liquidi schiumogeni:
Proteinici per idrocarburi, FluoroproteiniciI, Sintetici
e Fluorosintetici tutti e tre per idrocarburi e liquidi
media polarità, e Alcoli per idrocarburi e liquidi
polari. Il processo di formazione ed applicazione
delle schiume si realizza in tre fasi: Miscelazione del
liquido schiumogeno con acqua, Generazione della
schiuma e Distribuzione; vengono utilizzati i
seguenti strumenti: Miscelatore di Linea che
richiama il liquido schiumogeno da un contenitore
portatile e lo inietta nello stendimento d'acqua,
Premescolatore che aspira il liquido schiumogeno da
un contenitore in parallelo alla pompa, Lance
Miscelatrici che richiamano lo schiumogeno.
le TATTICHE D’INTERVENTO 42
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(Procedure Operative Standard)
Il Responsabile delle Operazioni di Soccorso (ROS) è
colui che ha la responsabilità della gestione
dell'intervento (vigile più anziano, capo squadra,
capo reparto, funzionario di guardia), coordina
uomini e mezzi; è responsabile dei soccorritori, degli
infortunati, dei beni interessati, della messa in opera
della procedura d’intervento e della messa in
sicurezza finale. Deve analizzare con freddezza la
situazione, preparare eventuali piani di riserva e
saper ammettere errori e rimediarli, tutto nel minor
tempo possibile. Le Procedure Operative Standard
(POS) sono l’insieme delle direttive che stabiliscono
un iter abituale d’intervento, creando un
meccanismo di routine per ogni tipologia
d'intervento, costituendo anche un pacchetto
addestrativo. Quando una squadra arriva sul posto il
caposquadra assume il ruolo del Ros e comunica con
la radio alla sala operativa la situazione riscontrata,
dopo aver valutato la situazione disporrà gli uomini
e chiederà l'invio di mezzi in supporto o rinforzi di
altre squadre; la strategia da utilizzare può essere
Offensiva, Difensiva, Intermedia; un buon piano
d'attacco si sviluppa in tre sezioni: Salvataggio delle
persone, Controllo del scenario, Messa in sicurezza;
in un grosso intervento la situazione si può gestire
suddividendola in settori, Strategico gestito dal Ros,
Tattico gestito dai Funzionari o CapiReparto,
Operativo gestito dai CapiSquadra. La priorità di un
intervento è sempre la salvaguardia delle vite
umane, nel caso siano presenti più persone bisogna
salvaguardare prima quelle più esposte al pericolo. I
mezzi devono essere posizionati in modo tale da
essere sfruttati al meglio, l'area non deve essere
congestionata dai mezzi stessi e non devono essere
d'intralcio per altre squadre in arrivo; le autopompe
devono essere posizionate nei punti chiave ed
essere rifornite continuamente d'acqua dalla
autobotti in rinforzo, i mezzi che effettuano il Posto
di Comando devono essere posizionati in modo da
non intralciare quelli operativi, ovviamente tutti i
mezzi devono essere posizionati a distanza di
sicurezza. Le manichette hanno anche la funzione di
fungere da sentiero d'uscita, non utilizzare acqua in
eccesso per evitare danni secondari, la funzione di
ventilazione dei getti nebulizzati vanno sfruttati per
convogliare i fumi ed i gas della combustione prima
verso l'alto quindi verso l'esterno, l'eventuale
forzatura di porte, la creazione di aperture per la
ventilazioni e l'utilizzo delle sostanze estinguenti
sono fasi che producono ulteriori danni, per tanto
scegliere quelle che causano il danno minore, la
ventilazione è fondamentale per prevenire la
formazione di gas con possibili esplosioni, un
incendio non ventilato è pericoloso perchè consuma
l'ossigeno disponibile all'interno e produce molto
calore, quando gli ritorna un po' di ossigeno si
possono creare reazioni violente che danno luogo ad
esplosioni, un incendio in un locale chiuso genera
gas e fumi che si diradano prima andando verso
l'alto, poi lateralmente ed infine verso il basso,
l'accumulo di gas e fumi possono portare ad un
incendio generalizzato per effetto del "flashover", la
ventilazione purtroppo incrementa la forza delle
fiamme, si può creare una ventilazione tramite getti
nebulizzati, aprendo porte e finestre od usando
ventilatori meccanici, evacuatori di fumo od aprendo
dei varchi sul tetto, prestare attenzione a non aprire
varchi per la ventilazione in basso perchè si
alimenterebbero le fiamme. Dopo aver estinto un
incendio bisogna cercarne le cause e l'origine,
bloccare l'eventuale perdita dei beni, recuperare gli
oggetti personali nel caso l'edificio sia inagibile,
effettuare lo smassamento dei detriti per mettere in
sicurezza la zona e prevenire ulteriori riaccensioni di
focolai ed eventualmente restituirla all'uso. Le Linee
Guida delle procedure standard d'intervento sono da
tenere in considerazione per l'elaborazione degli
interventi (alcuni esempi): Incendio Autovettura
(controllare presenza di persone all'interno e di
materiali pericolosi, avvicinarsi a 45° per evitare
eventuali scoppi di cerchi in lega, airbag,
pretensionatori, batteria, serbatoio, per non creare
shock termici valutare l'utilizzo di schiuma,
immobilizzare il veicolo col calzaruote, utilizzare gli
autoprotettori contro fumi tossici e valutare possibili
reazioni con leghe metalliche del motore con
l'acqua, in caso di alimentazione a gas se non si
riesce a chiudere le bombole valutare di disperdere il
contenuto con getto nebulizzato o combustione
controllata); Incidente Stradale (valutare la
situazione assieme al 118 e altre forze, verificare i
pericoli e situazione infortunati, predisporre estintori
o naspo ad alta pressione ed estrarre le persone
anche tramite gruppo oleodinamico, stabilizzare il
veicolo con funi o calzaruote e prestare attenzione
agli airbag inesplosi, scollegare la batteria); Dissesto
Statico Edifici (rimuovere parti pericolanti ed
eventualmente sgombero coatto degli occupanti,
stabilizzare le parti tramite puntellamenti specifici);
Apertura Porta (se non urgente valutare gli aspetti
amministrativi legati ai servizi a pagamento,
accertare documenti, informarsi su copie di chiavi o
finestre aperte, provare l'apertura tramite schede o
lastre, valutare di estrarre il cilindro); Danni d’Acqua
(intercettare la valvola per la chiusura della
mandata dell'acqua dell'appartamento o generale,
entrare dalle finestre, salvaguardare i beni e
provvedere alla risoluzione della perdita d'acqua
provvisoriamente); Cisterna Gpl (predisporre linee
antincendio di acqua o schiuma, valutare lesioni alla
cisterna tramite termocamera ed esplosimetro e se
in sicurezza svuotare il contenuto o bruciarlo in
torcia, nel caso il liquido fuoriesca prestare
attenzione alla formazione di nubi esplosive,
interrompere le alimentazioni elettriche, in caso di
piccole falle utilizzare getti d'acqua nebulizzati che
ghiacceranno provvisoriamente la zona per l'effetto
del forte raffreddamento, provvedere al travaso, in
caso di incendio con dardo lasciarlo bruciare e
raffreddare con acqua nebulizzata la cisterna,
quando il dardo comincia a diminuire spegnerlo con
abbondanti getti d'acqua nebulizzata per evitare che
lo stesso venga risucchiato all'interno e provochi
esplosioni, valutare l'utilizzo della schiuma);
Sbloccaggio Ascensore (ogni impianto ha una sala
macchine posta al piano terra od all'ultimo piano,
qualvolta che un ascensore si blocca con persone
all'interno bisogna agire manualmente per portarle
al piano, non esiste il pericolo di asfissia e non esiste
il pericolo di caduta della cabina, a fine soccorso
controllare che su tutti i piani le porte siano ben
chiuse).
il CARICAMENTO 43
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(Dispostivi individuali e Attrezzature)
I Soccorritori devono essere dotati, oltre alla
normale divisa d’ordinanza con la quale essere
subito individuati come soccorritori, anche dei
dispositivi di protezione individuali (DPI), indumenti
ed attrezzature di protezione quali Elmo con visiera
per la protezione della testa e degli occhi Uniforme
da intervento, da indossare sopra la normale divisa
da ordinanza, per la protezione completa del corpo
da contatti con le fiamme, da tagli e colpi accidentali
oltre a rendere più visibile lo stesso in caso di scarsa
visibilità, Guanti per la protezione delle mani e degli
avambracci, Stivali per la protezione dei piedi e delle
gambe, Cinturone di sicurezza per prevenire le
cadute dall'alto. Inoltre il soccorritore deve essere in
ottime condizioni fisiche e mentali, il tutto per
garantire la propria e l'altrui sicurezza in quanto
ogni operatore è sottoposto a rischi come le
sostanze respirate, la caduta di macerie, la
possibilità di ustionarsi e l'eventuale probabilità di
passare da soccorritore a persona da soccorrere, i
principali fattori personali a cui si è sottoposti sono
l'affaticamento, la disidratazione e lo stress, durante
il tragitto nel mezzo le cinture devono essere
allacciate anche se per disposizioni particolari si può
evitare di allacciarle, inoltre i mezzi in emergenza
con sirena e lampeggianti accesi hanno diritto di
precedenza e sono esenti ad alcuni divieti, il
personale deve essere sempre in perfetta forma
fisica facendo attività sportiva anche in servizio,
passare le varie visite mediche ed addestrasi
continuamente, tutte queste note sono parte
integrante delle Procedure Operative Standard.
Durante l'inizio di un intervento è giusto che alcuni
rischi vengano coraggiosamente affrontati
sopratutto se bisogna mettere in salvo delle persone
ma nelle fasi successive e finali non ha alcun scopo
mettere a repentaglio la propria vita, durante un
incendio od un pericolo di esplosione bisogna
sempre prevedere una via di ritirata, in presenza di
un incendio in un locale chiuso con fiamma viva il
pericolo di esplosione potrebbe essere minimo
invece l'assenza di fiamme dovrebbe far pensare alla
formazione di miscele dell'aria con polveri o con gas
combustibili molto pericolose, inoltre bisogna
valutare la resistenza dei solai su cui si cammina
sopratutto se in metallo ed il suo raffreddamento
deve essere graduale per non comprometterne la
resistenza, camminare vicino alle pareti e portarsi
vicino a porte o finestre, quando si opera sui tetti
conviene vincolarsi ad una corda sopratutto
d'inverno con il rischio di zone ghiacciate che
facilitano lo scivolamento accidentale.
Le Attrezzature d’intervento che un vigile del fuoco
utilizza sono innumerevoli, da generali a specifiche,
sono collocate negli automezzi e prendono il nome
di Caricamento, vengono disposte nei vani chiusi
generalmente da serrandine o nella cabina, quelle
presenti nelle autopompe o nei mezzi di "prima
partenza" generalmente sono le seguenti: Gruppo
Oleodinamico (utilizzato nel caso di incidente
stradale per l'estrazione delle persone rimaste
incastrate all'interno delle autovetture, negli
incidenti ferroviari, crolli d'edifici..., è composto da
una struttura barellabile con motore a scoppio a cui
è collegata con innesti rapidi, una cesoia da taglio e
una pinza divaricatrice, ma all’occorrenza da
martinetti idraulici di sollevamento e spinta), Lancia
Termica/Gruppo Ossitaglio (utilizzati per tagliare
grossi spessori di parti metalliche, grate, cancelli ed
inferriate, cavi, cardini, sezionare veicoli incidentati,
guardrail o rotaie), Kit Sollevamento (utilizzato per
sollevare o spostare anche di pochi centimetri corpi
disaggregati, senza punti di presa, ad esempio
veicoli incidentati, crolli, per piegare un'inferriata,
aprire la porta di una casa, un ascensore..è
composto da una bombola d'aria e da una serie di
cuscini in gomma rinforzata in acciaio o kevlar di
forma quadrata gonfiabili che sollevano fino a
1000kg), Tirfor (è un paranco utilizzato per
recuperare veicolo usciti dalla sede stradale,
spostare carichi pesanti, alberi o macerie,
recuperare persone infortunate in posizioni
complicate),.Motosega/Mototroncatrice (la prima
utilizzata per tagliare alberi, travi, strutture in
legno; la seconda utilizzata per forzare gli accessi,
tagliare recinzioni, cornicioni, lamiere, calcestruzzo),
Ventilatori (utilizzati negli incendi di luoghi chiusi per
eliminare fumo e abbassare la temperatura e le
componenti tossiche), Estintori (utilizzati per
estinguere principi d'incendio), Manichette e
Raccorderia (utilizzate per portare durante grossi
incendi acqua o schiuma in continuità, costituite da
lunghi tubi di circa 20mm e diametro di 70 o 45mm,
a cui vengono collegate lance e raccorderie varie
tipo divisori, riduttori, diffusori), Scala italiana/a
ganci (la prima viene utilizzata per portare soccorsi
in zone sopraelevate fino al terzo piano di un edificio
per una altezza totale di circa 10 metri, come via
d'evacuazione, come passerella per accedere in
punti distanti in piano tra loro, come barella di
fortuna; la seconda per scalare edifici dall'esterno
utilizzando come appoggio finestre, balconi od altri
appigli e può tramite apposite manovre arrivare sino
all'ultimo piano delle abitazioni), Pompe
antincendio/esaurimento (le prime servono a
mandare l’acqua ad una certa pressione lungo le
manichette e quindi per spegnere incendi; le
seconde per svuotare locali allagati, per la raccolta
di fluidi, per travasi o per rifornimenti idrici),
Autoprotettori (autorespiratore individuale utilizzato
quando il luogo dove si opera presenta situazioni a
rischio per la respirazione dell'operatore, quando
l'ambiente è povero d'ossigeno, ad alto tasso
d'inquinamento, in presenza di gas tossici e/o nocivi,
quando non si ha la conoscenza certa della qualità
dell'aria), Termocamera/Esplosimetro (la prima
utilizzata per individuare le fonti di calore in una
parete, all'interno di una trave in legno, nei
controsoffiti, per facilitare il ritrovamento delle
persone; il secondo utilizzato per effettuare la
misurazione del contenuto di gas o vapori nell'aria e
precisare le condizioni di esplosività di un
ambiente), Sacco Tpss (per prestare primo soccorso
sanitario in assenza 118), Sacco Saf (corde e
imbraghi per interventi speleo alpino fluviali di
base), Cassette Attrezzi (generici, per spandimenti,
per aperture porta), Lampade e Fari a treppiedi (per
illuminare la zona d’intervento), Tute Specifiche
(antiacido, attraversamento fiamme, cattura api),
Polveri Assorbenti (per lavaggio manto stradale),
Attrezzatura Generica (scope, forche...) e Radio
portatili (essenziali per le comunicazioni).
le SOSTANZE PERICOLOSE 44
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(Nucleari-Biologiche-Chimiche-Radiologiche)
Nei Materiali Pericolosi per prima cosa bisogna
conoscere le caratteristiche principali (tossicità,
infiammabilità, reattività, temperatura, peso
specifico,...) e lo stato: la Condensazione è il
passaggio da Vapore a Liquido, la Liquefazione è il
passaggio da Gas a Liquido, la Sublimazione è il
passaggio da Solido a Gas, l'Evaporazione è il
passaggio da Liquido a Gas, la Solidificazione è il
passaggio da Liquido a Solido, il Brinamento è il
passaggio di un Gas in un Solido, la Fusione è il
passaggio di un Solido in un Liquido. I materiali
pericolosi per Legge sono gli Esplosivi, Comburenti,
Infiammabili, Tossici, Nocivi, Corrosivi, Irritanti,
Sensibilizzanti, Cancerogeni, Mutageni, Nucleari,
Radioattivi e quelli pericolosi per l’ambiente.
L’identificazione delle sostanze pericolose si ricavano
dai documenti di trasporto, dalle targhe
identificative, dall'etichettatura, dalle punzonature,
dalla colorazione delle ogive, dalla forma dei
contenitori, dai misuratori di gas, dagli esplosimetri
e dagli odori caratteristici. Possono essere pericolosi
per chi li trasporta, per la popolazione e l'ambiente,
a causa del carico e scarico, incidente, cedimento
strutturale, da cui ne conseguono Incendi,
Esplosioni, Nubi Tossiche, Radiazioni Termiche, o
Sovrappressioni. Il trasporto avviene su strada,
ferrovia, via mare, in condotta, rispettando le
normative; se circolano su strada devono avere
delle Etichette di Segnalazione, Simboli e Pannelli di
Pericolo di colore arancione divisi in due parti, su
quella superiore il Numero Kemler (di identificazione
del pericolo), su quella inferiore il Numero Onu (di
identificazione della sostanza), nel numero Kemler la
prima cifra indica il pericolo principale (2gas,
3liquido, 4solido, 6tossico, 8corrosivo, 5comburente
od organico), la seconda e la terza cifra indicano i
pericoli secondari (1esplosione, 2emissione di gas,
3infiammabilità, 5comburente, 6tossicità,
8corrosività, 9reazioni), le prime due cifre uguali
indicano un grande pericolo (66 estremamente
tossico, 33 estremamente infiammabile), una X
aggiunta davanti alla prima cifra indica una materia
che reagisce violentemente con l'acqua; il numero
Onu è formato da 4 cifre predisposte da una
commissione di esperti sul trasporto delle merci
pericolose; ogni Comando ha un software con un
archivio contenente tutti i dati delle oltre 500
sostanze pericolose con le relative schede di
sicurezza e le procedure di emergenza, con gli effetti
ed i trattamenti medici. Il Nucleo NBCR interviene in
presenza di sostanze chimiche, agenti bellici militari
od artigianali, agenti tossici e biologici artigianali o
civili, agenti nucleari, di contaminazioni radiologiche,
di rilascio di agenti radioattivi, sversamenti di
sostanze chimiche, di odori non abituali che
producono malessere, di veicoli che trasportano
sostanze pericolose, esplosive o infiammabili,
sostanze di laboratori e ospedali, incendi nelle
vicinanze di luoghi dove si trovano sostanze
pericolose in genere, in caso di offesa terroristica. La
Contaminazione biologica, chimica e radiologica può
avvenire per via inalatoria, per assorbimento
cutaneo, per ingestione di bevande o viveri
contaminati; i principali aggressivi biologici sono i
Batteri (carbonchio, antrace, peste), i Virus (vaiolo,
febbre emorragica) e le Tossine (botulismo), i
principali composti chimici aggressivi sono i Nervini
(tabun, sarin), i Vescicanti (iprite, fosgene), i
Sistemici (acido cianidrico, cloruro di cianogeno), i
Soffocanti (perfluoro, cloropiclina), gli Incapacitanti
(chinuclidil benzilato) ed gli Irritanti (arsina,
cloroacetofenone, azepina), i principali composti
radiologici sono quelli che emettono Radiazioni e
possono essere sia solidi che liquidi o gassosi. In
caso di minaccia biologica le procedure d’intervento
sono denominate modello ad 8 passi (controllo e
gestione del sito, identificazione del materiale,
analisi dei rischi, valutazione delle attrezzature
protettive, coordinamento delle risorse,
confinamento e controllo del materiale,
decontaminazione, chiusura dell'intervento) e
prevedono 3 livelli (analisi iniziale ed identificazione,
travaso e decontaminazione primaria, intervento e
decontaminazione secondaria); all'arrivo sul posto i
soccorritori devono desistere dal soccorrere
immediatamente le persone coinvolte ma devono
prima portarsi in una zona sicura possibilmente
sopravvento e valutare la situazione, quindi
delimitare l’area in 4 zone (Zona A rossa di massima
pericolosità, Zona B arancio potenzialmente
pericolosa e per decontaminazione, Zona C gialla
non pericolosa in cui le vittime vengono affidate al
personale sanitario, ZONA D bianca non soggetta a
controllo e destinata alle autorità, giornalisti e
familiari); la Decontaminazione delle vittime può
essere effettuata con abbondante acqua, farine,
segatura, talco, carbone attivo; la decontaminazione
degli operatori deve essere distinta dalle vittime e
prevede la decontaminazione dei Dpi, viene
effettuata con unità mobili per la raccolta, per
passare alla decontaminazione finale per rimuovere
tracce di contaminante dalla pelle degli operatori
con unità mobili specifiche attrezzate con docce
calde, sapone ed altre sostanze neutralizzanti, la
decontaminazione dovrà essere effettuata anche alle
persone o animali deceduti. Il Corpo detiene una
rete di rilevamento della Radioattività Naturale con
1630 stazioni, 16 centri regionali ed 1 centro
nazionale. In natura esistono varie famiglie
radioattive: l'Uranio23, il Torio232, l'Attinio e tutti
decadono dopo miliardi di anni; altre naturali sono
quelle prodotte dalla biosfera o dai raggi cosmici
provenienti dallo spazio che bombardano la nostra
atmosfera (Carbonio14), dal Radon ed il Toron
presenti nei terreni, nelle rocce e nelle falde
acquifere, nell'edilizia ed in alcune miniere. Alcune
sorgenti radioattive sono Artificiali, usate nelle
industrie (orologi, lampade, rilevatori di fumo), in
campo medico (radioterapia e radiodiagnostica), in
campo militare (uranio impoverito per i proiettile),
prodotti di scarto delle centrali nucleari. La
radioattività presenta quattro punti di vista: l'esame
della sorgente radioattiva che emette radiazioni di
una certa energia, il campo di radiazioni generato
nell'ambiente circostante, la dose di radiazione
assorbita dalla materia esposta al campo e la
radiazione ionizzante che attraversa il corpo umano.
Vari sono i rilevatori di radiazioni e varie le
conseguenze che si possono avere sul corpo umano
che variano in base alla sorgente radioattiva ed alla
dose assorbita e vanno dalla modifica del Dna al
danno biologico degli organi e dei tessuti.
le FUNI e i NODI 45
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(Tecniche Speleo Alpino Fluviale)
Tutti i vigili del fuoco hanno una preparazione di
base sulle tecniche di derivazione Speleo Alpino
Fluviali (SAF-1A), lasciando al nucleo preposto
(Nucleo S.A.F.) quelle di maggiore completezza e
specificità. I scenari in cui vengono utilizzate sono
il soccorso a persona in situazioni particolari, in
ambienti sotterranei, in zone impervie e di
montagne, in strutture verticali come tralicci o
pozzi, a seguito di terremoti o crolli, in silos, nei
vani ascensori, su ponti o viadotti, su impalcature,
su pareti rocciose, per controlli di staticità su
campanili o torri, in soccorso con elicotteri e in
molte altre tipologie d’intervento. Queste tecniche
si avvalgono di attrezzature specifiche contenute
negli automezzi nel cosiddetto “Sacco Saf” e
comprendono generalmente imbragatura di
sicurezza con cintura di posizionamento che
l’operatore deve indossare con carico massimo agli
anelli di sicurezza pari a 12KN-1200kg, triangolo di
evacuazione da far indossare all'infortunato con
carico massimo di 2KN, assicuratore-discensore
(GrìGrì) da usare con corde da 10/11mm con
discese fino a 50m, bloccante con carrucola
incorporata (BlockRoll) con carico massimo di
26KN, anelli di fettuccia cuciti semistatici con carico
di rottura pari a 22KN, moschettoni paralleli con
ghiera e carico di rottura pari a 22KN sul lato
maggiore e di 7KN sul lato minore, moschettoni a
base larga con ghiera e carico sul lato maggiore di
22KN e su quello minore di 8KN, moschettoni
asimmetrici con ghiera di sicurezza tipo K e carico
di 28KN sul lato maggiore e 7KN su quello minore,
carrucola a flange fisse per rinvio con carico 26KN
e da usare con moschettone parallelo, dissipatore
d'energia (Zipper o Longe) con carico di 6KN,
cordino semistatico di 8mm con carico di 13KN,
rulliera scorrimento corde con carico di 2,5KN,
maniglia autobloccante con carico di 20KN, corda
semistatica (Corda da Lavoro) di 10/11mm e carico
di 27KN, corda dinamica (Corda di Sicurezza) di
11mm con carico di 24KN, maglia rapida
triangolare con carico di 50KN al vertice e 12KN sul
lato maggiore, maglia rapida simmetrica lunga con
carico di 25KN sul lato maggiore, protezione per
corde, elmetto con lampada e spezzoni di corda
dinamica. La Catena di Sicurezza è l'insieme degli
elementi che assicurano un operatore, la resistenza
di questi elementi deve essere proporzionata al
peso dell'operatore, all'altezza dell'intervento e dal
Fattore di Caduta, quest'ultimo è il rapporto tra
l'altezza di caduta e la lunghezza della corda
sollecitata e rappresenta la sollecitazione che dovrà
subire l'operatore in caso di caduta, la capacità di
resistenza di un corpo umano senza gravi danni si
aggira attorno ai 12KN-Fattore2, ad esempio se un
operatore sale su un traliccio e si ancora con corda
di sicurezza lunga 2m e poi sale di altri 2m ma
scivola e cade verso il basso di 4m il fattore di
caduta sarà Fc=H/L=4/2=2, invece se si ancora
con una corda di sicurezza di 6m e dopo 4m
inserisce un rinvio il fattore di caduta sarà
Fc=4/6=0,66. I Nodi per Assicurazione Statica
sono i nodi di ancoraggio tipo “Otto con Asola” e
“Otto Doppia Asola (Nodo Coniglio)”. I Nodi per
Assicurazione Dinamica sono i nodi di assicurazione
ed ancoraggio tipo “Barcaiolo” e “Mezzo Borcaiolo”.
I Nodi di Giunzione sono i nodi di collegamento fra
corde tipo “Doppio Inglese” e “Fettuccia”. I Nodi
Autobloccanti sono i nodi usati per manovre con
paranchi tipo “Machard” unidirezionale e “Prusik”
bidirezionale. I Nodi Comuni sono il nodo “Semplice
o Ordinario”, il nodo di giunzione “Dritto”, il nodo di
accorciamento “Margherita”, il nodo per
sollevamenti “da Muratore” e la procedura per
formare le “Matasse”. L'Ancoraggio Dinamico a Più
Punti viene utilizzato per ripartire i carichi in parti
uguali e controllare la direzione di trazione, viene
effettuato generalmente con spezzoni di corda di
diametro 11mm, facendo i punti di attacco tramite
fettucce e rispettivi moschettoni. La Risalita e
Discesa in Corda Singola viene utilizzata per la
risalita in sicurezza di un operatore, indossando
l'imbrago, quando l'operatore di "sicura" è pronto
si può cominciare la risalita, nel caso di sosta
mettersi in sicurezza, per discendere sciogliere il
nodo di sicurezza, l'operatore di sicura provvede
prima della risalita a collegare con un “otto
inseguito” la corda di sicurezza (dinamica) al
moschettone posteriore dell'imbrago del
soccorritore, quindi collega la corda dal carico del
suo GriGri e quando il soccorritore comincia ad
operare accompagna la corda di sicurezza stessa.
La Calata e Recupero con Paranco viene utilizzata
per dimezzare lo sforzo di recupero dell'operatore e
dell'infortunato, l'operatore dopo aver provveduto
ad indossare l'imbrago ed ad effettuare l'opportuno
ancoraggio a più punti sia per la corda da lavoro
che di sicurezza inizia il recupero totale
dell'operatore e dell'infortunato. La Progressione in
Salita viene utilizzata per la salita in sicurezza di
tralicci, grù da cantiere, ciminiere, ponteggi edili od
altro, gli operatori dopo aver indossato l'imbrago
ed effettuato un ancoraggio a più punti alla base
con rispettiva corda di sicurezza si arrampicano
provvedendo ad inserire ad ogni tot. metri degli
ancoraggi di rinvio tramite anelli di fettuccia e
rispettivi moschettoni a ghiera chiusa, questi rinvii
devono essere collocati valutando il fattore di
caduta. Le RadioComunicazioni in ambienti
confinati o impervi come gallerie e cunicoli possono
essere difficoltose per mancanza di onde radio o
per l'esigenza di avere entrambe le mani libere,
per risolvere il problema si possono usare apparati
radio muniti di cuffie, microfoni da bavero,
laringofoni, microfoni intraossei (da usare
sopratutto negli elicotteri), oppure segnali in codice
od ancora utilizzando la trasmissione in diretta
escludendo i ponti radio e per una buona
comprensione dei messaggi utilizzare l'alfabeto
fonetico ICAO; per effettuare certe segnalazioni si
possono utilizzare ad esempio delle torce luminose
o fumogeni e bandierine colorate, tramite GPS la
posizione cartografica, nel caso si deva comunicare
con dei segnali ad un elicottero si possono usare i
segnali a braccia tipo Cnsa o Cisa-Ikar, ricordarsi
inoltre che per l'atterraggio di un elicottero la zona
deve sempre avere un lato aperto senza case e che
nella parte posteriore è presente un rotore ad elica
quasi invisibile e lo scarico dei gas a 900°C.
il RISCHIO ELETTRICO 46
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(Elettrotecnica applicata)
Molti incendi ed interventi riguardano impianti
elettrici, in corto circuito, in sovraccarico,
emananti scariche elettriche, in tensione,
eccetera. L’energia elettrica purtroppo non si
vede e quindi può essere molto pericolosa se
non la si conosce, si suddivide in: Corrente
Alternata (utilizzata negli edifici civili, industriali
e nelle strade cittadine), Corrente Continua
(utilizzata nelle batterie d’auto, pannelli solari,
ferrovia, metropolitana e tram), Corrente in
Forma Varia (apparecchiature elettroniche
particolari, fulmini e fonti elettrostatiche).
Un impianto elettrico è composto da una fonte di
corrente, dei cavi in cui passa ed un utilizzatore,
ad esempio una batteria che tramite dei cavi
manda corrente ad una lampadina la quale si
accende. A provocarne lo spostamento della
Corrente (A) nei cavi (Conduttori) è la Differenza
di Potenziale (V). I Conduttori sono fatti di rame
o di altri metalli conduttivi come ottone, ferro,
alluminio, ma la corrente può passare anche
nell’acqua, nella schiuma, nel terreno bagnato,
nel vapore acqueo, nell’umidità, tutti elementi
pericolosi a cui bisogna fare attenzione. Gli
Isolanti invece sono tutti quei materiali che non
fanno passare la corrente elettrica, come vetro,
porcellana, plastica, gomma, legno asciutto,
politileni, lana, cotone, fibre sintetiche, olio,
vernici, aria, azoto, idrogeno, ammoniaca. In
base al materiale di cui è formato il conduttore
questo applicherà una Resistenza (R, fattore di
proporzionalità) al passaggio della corrente, da
qui si arriva alla nota formula degli impianti
elettrici V=R*I (tensione = resistenza per
corrente: Volt = Ohm per Ampere).
Esistono dei materiali che attraggono delle
particelle metalliche ferrose detti Magneti o
Calamite. Il Magnetismo si suddivide in Nord (N)
e Sud (S), dove polarità uguali si respingono (N-
N, S-S) mentre polarità opposte si attraggono
(N-S). Lo spazio attorno alla calamita che fa
sentire la sua influenza è chiamato Campo
Magnetico. Il Campo Magnetico naturale è quello
terrestre da cui dipendono le bussole, invece un
Campo Magnetico artificiale può essere creato da
un Conduttore a forma di spire in cui viene fatta
passare Corrente Elettrica (bobina, relè).
Il passaggio di corrente provoca Calore, una
lampadina scotta, un tostapane ed una stufa
elettrica riscaldano, il dispositivo che emana
calore si chiama Resistenza (che è anche la
grandezza vista prima), il calore aumenta
all’aumentare della corrente, ci possono essere
dispositivi più potenti di altri (P=V*I). Per
verificare se in un circuito come una presa passa
corrente bisogna avere a disposizione un
Voltmetro (Multimetro o Tester).
La produzione di elettricità di cui abbiamo
bisogno ogni giorno nasce dalle Centrali
Elettriche che possono essere di vario tipo:
Idroelettriche, Termoelettriche, Nucleari,
Fotovoltaiche, Eoliche, a Biomasse. Dagli
Alternatori delle centrali esce Corrente Alternata,
dalle Dinamo invece esce Corrente Continua. La
prima ha numerosi vantaggi pratici ed economici
rispetto alla seconda e la si può variare di
Tensione grazie ai Trasformatori. In caso di
incendio bisogna capire se la corrente è in Alta,
Media o Bassa Tensione. Dalla centrale la
corrente parte in Alta tramite cavi aerei nudi
(tralicci) per poi arrivare nelle sottostazioni in
Media (pali in cemento o legno) e per finire negli
edifici in Bassa tramite cavi isolati per il
funzionamento in sicurezza di tutte le
apparecchiature elettriche da utilizzare.
L’effetto del passaggio di corrente elettrica nel
corpo umano (Elettrocuzione) può avere
conseguenze anche gravi fino alla morte.
Dipende dal valore della corrente, dalla sua
frequenza, dalla durata del contatto, dalla
sensibilità individuale, dalla zona del corpo. Si
può solo percepirla senza alcun problema,
oppure avere ustioni da contatto, fibrillazione
ventricolare, blocco respiratorio, tetanizzazione e
morte. Per evitare i Contatti Diretti basta stare
lontano da cavi e apparecchiature non isolate,
stare attenti anche alla possibilità di Archi
Elettrici che si possono sviluppare; mentre per
evitare i Contatti Indiretti, ossia toccare un
tostapane o una stufa o un'altra apparecchiatura
elettrica che generalmente è isolata ma che per
cause di danneggiamento è delle parti sotto
tensione, bisogna installare a monte
dell’impianto un Differenziale e apparecchiature
di Messa a Terra.
Per evitare il più possibile il contatto con la
corrente elettrica ogni vigile del fuoco deve
indossare le giuste contromisure, come i guanti
dielettrici, calzature isolanti, abbigliamento
isolante e antistatico, elmo con visiera, pedane
isolanti e attrezzi isolanti. Se possibile togliere
immediatamente la corrente agli impianti
soggetti, dove vi è la presenza di accumulatori e
batterie bisogna provvedere a metterli a terra,
spesso tramite personale preposto come
Operatori Enel o Operatori Aziendali Specifici.
Attenzione a lavorare vicino a linee elettriche
con autoscale e/o autogrù onde evitare il
possibile contatto dei loro bracci meccanici con i
cavi elettrici non isolati. Nel caso di incendi di
cabine elettriche oltre a provvedere a togliere la
corrente elettrica in entrata bisognerà stare
attenti agli oli di raffreddamento e soprattutto
non usare acqua, semmai polveri estinguenti o
CO2 rimanendo a debita distanza. Contenendo
gli oli incandescenti con sabbia o barriere
specifiche. Stando attenti si può usare schiuma
estinguente in modo da farla penetrare in ogni
caditoia, ricordandosi che la schiuma è un
conduttore di corrente. Non usare acqua
neppure nei quadri elettrici domestici sotto
tensione.
Anche il Corpo Umano è un conduttore quindi nel
caso una persona sia rimasta folgorata ed
ancora a contatto con i cavi, non bisogna
toccarla per evitare di rimanere folgorati a
vicenda, ma prima bisogna staccare la corrente
elettrica e poi soccorrerla; quando si va a
tarponi nel buio facendosi guida con la mano,
deve essere chiusa o con il palmo rivolto verso
di noi, nel caso in cui si tocca un cavo non
rimarremo attaccati e potremo sopravvivere.
il RISCHIO ACQUATICO 47
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(Soccorso Acquatico di Superficie)
Essendo il territorio italiano composto da laghi,
fiumi, canali, bacini, fossati, lagune, mare, scogliere,
argini, moli, porti, il personale oltre a salvare le vita
delle persone in qualsiasi ambiente acquatico in cui
si trovano deve essere formato anche per tutelare la
propria. L’Autoprotezione in Ambiente Acquatico di
Superfici si suddivide in: ATP (autoprotezione), SA1
(soccorritore acquatico di primo livello, già Saf
Fluviale, Tpss, Salvamento a nuoto), SA2
(soccorritore acquatico di secondo livello).
Informazioni di Base sui rischi acquatici, conoscenza
dei vari dispositivi di protezione individuale e
procedure di auto protezione sono gli argomenti del
livello ATP; gli altri due livelli che riguardano la
formazione tecnica dei Soccorritori Acquatici (i quali
per essere formati devono avere già la formazione
Saf Fluviale, Tecniche Sanitarie TPSS e in possesso
di Brevetto di Salvamento a nuoto) non vanno a
sostituire il Nucleo Sommozzatori che opera a livello
regionale sia in superficie che in profondità, ma va
ad integrare nelle squadre ordinarie (le Partenze) il
soccorso in superficie (es: durante un incidente
stradale con auto finita sull’argine di un canale il Ros
ha disposizione subito un operatore qualificato per
soccorrere l’eventuale autista che scivoli in acqua).
Il metodo per operare in modo sicuro ed efficiente,
per pianificare e gestire gli interventi è detto
“Processo a 8 passi (P8P)” (utilizzato anche negli
altri scenari): 1. Controllo e Gestione Sito (evacuare
e limitare le persone coinvolte e curiosi, isolare il
sito chiudendo gli accessi, individuare la Zona Rossa
di estremo pericolo, la Zona Arancio meno
pericolosa facente da cuscinetto, la Zona Gialla
sicura per il posto di comando); 2. Identificazione
Scenario (scopo dell’intervento); 3. Analisi Pericoli e
Rischi (identificare i rischi e valutare le probabilità di
accadimento); 4. Valutazione Procedure Operative e
Misure Protettive (prevenire i rischi abbassandoli a
rischio residuo accettabile); 5. Coordinamento
Informazioni e Risorse (comunicazioni tra gli
operatori dei vari enti di soccorso, e verso
l’esterno); 6. Realizzazione Operativa Intervento
(controllo dell’evento, confinamento, risoluzione o
contenimento); 7. Ripristino (condizione di
normalità, decontaminazione, pulizia attrezzature,
polizia giudiziaria); 8. Chiusura Intervento (rapporto
d’intervento, comunicazione ad altri enti, debrifing).
Gli Scenari possono essere di tre tipi: Diretti (rischio
acquatico principale); Indiretti (rischio acquatico
secondario); Complessi (rischio multiplo sia
acquatico che di altro genere). Trovarsi ad operare
come soccorritore in un ambiente acquatico prevede
rischi ulteriori che farlo in terra: movimenti continui
e innaturali, difficoltà nello spostamento, ambiente
freddo, acque agitate e molto altro; bisogna
prevedere il tempo e le condizioni meteo, il
microclima e gli effetti meteorologici, la difficoltà di
orientamento, segnalare la propria posizione, rischi
di contaminazione biologica e chimica, rischio di
infezioni, vegetazioni, melme, sabbie mobili, scarsa
limpidezza, profondità, moto ondoso, scarroccio e
deriva, onda di fiume, ostacoli alluvionali,
trascinamento improvviso, oggetti sommersi, coline
e sifoni d’acqua, nicchie e anfratti, ipotermie e colpi
di calore, pericoli mortali e annegamenti. Le Regole
di Comportamento sono quelle basilari che
comprendono un Controllo Incrociato tra i
soccorritori, la Reversibilità dell’Errore
nell’eventualità dell’imprevisto, la Standardizzazione
delle Procedure in modo coerente. A bordo di
Natanti l’equipaggio dovrà ascoltare ed eseguire le
direttive impartite dal responsabile del natante
stesso, ossia il patentato nautico, indossando come
dotazione minima il giubbotto salvagente, togliere
se provvisti gli “stivali a coscia alta” in quanto in
caso di caduta in acqua possono diventare
pericolosissimi, in caso di caduta o difficoltà di ogni
genere dovrà mettersi in “Posizione di Sicurezza”,
inoltre il Soccorritore in acqua dovrà avere sempre
un suo assistente in barca od a terra che provveda
all’assistenza in caso di difficoltà. Il soccorritore
dovrà comunicare con il pericolante in modo
immediato, semplice e diretto, per tranquillizzarlo;
nello stesso tempo dovrà comunicare in modo
standardizzato, con segnali delle braccia o con colpi
di fischietto, megafoni o radio, con la squadra
d’appoggio. Nel “Sacco Acqua” presente in ogni
Autopompa sono tenuti i dpi e gli strumenti
necessari di dotazione minima: idrocostume, casco
protettivo, scarponcini, cappuccio in neoprene,
calzari in neoprene, guanti in neoprene, giubbotto di
soccorso, corda da lancio, coltello per giubbotto ad
aggancio automatico, torcia stagna a fascio di luce o
stroboscopica e fischietto ad elevata emissione di
suono. La “divisa” da Atp è composta da un
Idrocostume, una tuta intera stagna impermeabile e
termica che avvolge tutto il corpo, compreso piedi e
collo che può essere indossata sopra la divisa
d’ordinanza; da un casco specifico con protezioni
laterali, da un eventuale scarponcino protettivo e
impermeabile da utilizzare all’occorrenza ma non
sempre necessario in quanto già l’idrocostume copre
l’intero piede; da un cappuccio per la testa
impermeabile e da un paio di calzari impermeabili da
usare entrambi in caso di acque fredde; da un paio
di guanti da usare per una certa protezione delle
mani dal freddo e nell’utilizzo di funi o lavori
gravosi; da un giubbotto di soccorso che funge da
giubbotto si salvataggio a forte spinta positiva,
dotato di accessori per il soccorso e recupero
dell’infortunato, oltre a sostenere il soccorritore
proteggendolo anche da impatti contro eventuali
rocce od ostacoli, anteriormente è dotato di due
tasche e di supporti per un coltello e una torcia e
uno stick luminoso, nella parte posteriore una tasca
porta corda. Gli idrocostumi e le Mute possono
variare in base alla specialità acquatica sia del
colore e scritte sia della conformazione intera o a
due pezzi e della taglia degli operatori:
l’Idrocostume per Autoprotezione è generalmente
rosso con le braccia gialle, la Muta del Soccorso
Acquatico è arancio nella parte superiore e nera in
quella inferiore (e comprende pinne e due speciali
salvagenti: il Rescue Can e il Rescue Tube, simili
BayWatch); quella dei Saf Fluviale è rossa nella
parte superiore e nera in quella inferiore. Spesso a
seguito di Protocolli d’Intesa o Convenzioni, vengono
aperti Presidi Stagionali VVF in scenari costieri,
marini o lacustri, in zone ad elevato afflusso
turistico, in cui opera un vero e proprio Nucleo di
Soccorso Acquatico munito anche di moto d’acqua
ed imbarcazioni idonee con motori ad idrogetto.
i DISSESTI STATICI 48
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(Strutture e Materiali)
Le Strutture principali sono quelle Murarie (in
muratura, resistenza alla compressione, scarsa alla
trazione; i muri portanti, pilastri, volte e architravi
possono essere incrementati da legno, ferro e
cemento armato) e quelle Intelaiate (in ferro, legno
e cemento armato, buona resistenza a trazione,
sopportano sollecitazioni flettenti, travi orizzontali e
capriate resistenti a flessione e pilastri verticali
resistenti a compressione o flessione); i Solai
caricabili e calpestabili, servono anche alla
controventatura dell'edificio utile in caso di sisma; le
Scale sono a rischio di crollo in caso di sisma; le
Coperture si devono impermeabilizzare dall'acqua e
dal calore, a travi orizzontali o inclinate, in legno,
ferro o cemento armato, all'interno assorbono le
sollecitazioni orizzontali e sui punti d'appoggio quelle
verticali; le Fondazioni trasmettono al terreno il peso
degli edifici, in quelle Dirette il peso si distribuisce
sul terreno superficiale tramite piastre d'appoggio,
plinti, travi o platee, in quelle Profonde il peso si
distribuisce nelle profondità del suolo tramite pali,
pozzi, cassoni o diaframmi; le fondazioni assorbono
l'umidità del terreno che viene trasmesso per
capillarità all'interno dell'edificio; un elemento
strutturale può essere collegato ad un altro
elemento od al terreno tramite dei Vincoli
(appoggio, cerniera, incastro). Le sollecitazioni
sono: Compressione (per pilasti e murature,
appaiono lesioni ad andamento verticale), Trazione
(per tiranti in metallo o legno), Flessione (sia a
compressione che a trazione), Taglio (associata alla
flessione), Torsione (flessione trasversale molto
dannosa in caso di sisma) e Pressoflessione (pilastro
sottoposto a compressione per carico non al centro
del pilastro che genera anche flessione); ogni
materiale anche il più rigido si deforma anche se
non visibilmente; le variazioni termiche provocano in
qualsiasi materiale deformazioni anche minime, si
usa inserire un giunto di dilatazione o dello spazio
d'aria per evitare lesioni. La Stabilità di un edificio
viene confermata in base alle azioni a cui è
sottoposta, che ne provocano sollecitazioni nei
materiali: valutare Carichi Permanenti (pesi dei
solai, travi..), Carichi Variabili (pesi delle persone,
mobili, auto..) e Carichi Agenti Naturali (neve,
vento, variazioni clima, sisma..). Nei Terreni
Scoscesi si costruisce una struttura che contrasti con
il suo peso stesso la pendenza del terreno (muri di
contenimento in muratura o calcestruzzo non
armato) o muri a sbalzo costruiti in cemento armato
(più flessibili e sottili); si ha una Frana se le forze di
taglio superano quelle di resistenza, attrito e
coesione; il peso del terreno aumenta con piogge
abbondanti, l'inclinazione aumenta con l'erosione
alla base e gli strati di terreno scivolano per la
deforestazione; terreni sabbiosi o ghiaiosi sono più
soggetti a spinte rispetto a terreni argillosi o limosi.
I Dissesti Statici avvengono a causa della vetustà,
variazioni termiche ed idrometriche, agenti
atmosferici, moti naturali del terreno, sovraccarichi
e schiacciamento, terremoti e inondazioni; fessure
sulle murature significa movimenti della struttura
non particolarmente pericolosi, lievi quando si stacca
il calcestruzzo dalle barre di armatura, gravi invece
se si rompono o si deformano le barre o il nucleo di
calcestruzzo; in caso di dissesto dovuto ad azioni di
rotazione le lesioni sono riscontrabili in
corrispondenza degli architravi delle porte; le
strutture più soggette a schiacciamento sono
pilastri, colonne e muri portanti; le strutture
sottoposte a pressoflessione si lesionano prima di
raggiungere i limiti di resistenza; durante la
costruzione di una struttura muraria un muro
subisce lievi processi di traslazione verticale dovuti
all'assestamento del terreno, i fenomeni vibratori
provocati dal vento, traffico veicolare, macchinari o
terremoti possono sollecitare i muri portanti, nel
caso di fessura con la parte metallica scoperta in
presenza d'aria questa ossidandosi genera il distacco
di altro calcestruzzo intorno ad essa; durante le
variazioni termiche delle stagioni il calcestruzzo si
contrae o si dilata, si assesta definitivamente dopo 4
anni, queste variazioni possono causare lesioni che
non sono dannose alla struttura; nelle Strutture in
Acciaio il dissesto è puramente deformativo; nelle
Strutture in Legno il tempo ed il fuoco sono le
principali cause dei dissesti; una volta analizzata la
lesione, si può tenerla sotto controllo usando Biffe,
Estensometri o Deformimetri. I Consolidamenti
garantiscono condizioni di sicurezza e stabilità;
provvisoriamente usare i Puntelli destinati al
sostegno verticale e/o al ritegno orizzontale
costituiti in legno o ferro, posizionati con una base
più larga e nella testa dei cunei contrapposti senza
forzare la struttura danneggiata, in un muro
pericolante si posizionano i puntelli a 45° e 60°
collegati tra loro e appoggiati a tavole aderenti alla
parete e sul terreno, in una facciata bisogna
incastellarla attraverso le aperture (puntellatura
specifica per le finestre), nel caso di puntellamento
esterno assieme a quello interno, questo deve
essere fatto su tutti i piani; i Tiranti metallici sono
utili per stabilizzare strutture deformate da
inflessioni delle facciate; le Cerchiature servono per
consolidare le colonne; per le fondazioni occorre
ampliare il piano di fondazione piccoli tratti per
volta, puntellando l'intero edificio; lo sfilamento dei
solai si fissa alle travi ed al tavolato un "piatto" in
ferro che si collega per mezzo di cunei di tiraggio ad
una piastra metallica sulla faccia esterna; il ripristino
di un elemento in cemento armato si effettua
rimuovendo le parti in calcestruzzo danneggiate,
pulendo l'armatura e ripristinando con malte di
cemento speciali; per ridurre i danni di un edificio in
zona sismica si dovrà cercare di alleggerirlo
eliminando un piano, pensiline, balconi, sporgenze,
muri di contenimento e renderlo il più simmetrico
possibile; nel caso l'edificio presenti danni ingenti
viene completamente demolito (smontaggio
controllato). Per consolidare un argine si costruisci
un Soprassoglio sulla sommità formato da teli di
plastica e sacchetti di sabbia o terra e cemento. La
Resistenza al Fuoco degli elementi costruttivi: il
vetro si rompe, il ferro fonde, legno brucia, marmi e
cemento si sfaldano, laterizi forati si rompono, malte
di calce e gesso liberano l'acqua d'idratazione, nel
cemento armato l'acciaio contenuto all'interno si
dilata a 500°C mentre il calcestruzzo si contrae a
600°C diventando di color rosa ed a 1000°C diventa
giallo e con nessuna resistenza, i mattoni pieni
resistono ottimamente, l'incendio di un edificio può
portare al completo cedimento della struttura.
il SUPPORTO VITALE 49
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(Tecniche Sanitarie)
I Vigili del Fuoco spesso si trovano ad essere il primo
anello della catena dei soccorsi ad arrivare sullo
scenario, sopratutto scenari comprendenti il soccorso
a persona, di conseguenza in attesa dell’arrivo dei
Sanitari, spetta a loro valutare le condizioni degli
infortunati e se necessario provvedere ad un primo
soccorso sanitario di base, per evitare conseguenze
maggiori o la morte delle persone. Pertanto nel
Caricamento delle autopompe si trova il Sacco TPSS
contenente le attrezzature sanitarie di base e spesso
un Defibrillatore Semiautomatico (DAE).
Il Supporto di Base delle Funzioni Vitali (BLS) serve a
riconoscere una situazione emergenziale riguardante
una persona, allertare correttamente il Soccorso
Sanitario, intervenire immediatamente e
correttamente al sostegno delle funzioni vitali per
garantire la sopravvivenza degli interessati con
eventuali manovre di rianimazione cardio-polmonare.
Quando il cuore si arresta, la persona non respira più,
il cervello si danneggia irreparabilmente nell’arco di
10 minuti; il BLS ha lo scopo di mantenerlo
ossigenato.
La Catena della Sopravvivenza si divide in:
riconoscimento dei segni di allarme e attivazione
immediata del soccorso sanitario, inizio procedure
cardio-polmonare, impiego defibrillatore (DAE), inizio
trattamento avanzato. Il Dae serve a capire il ritmo
cardiaco, se assente, in tachicardia o fibrillazione,
emanerà una scarica elettrica per far tornare in
funzione o in battiti regolari il cuore stesso.
La Sequenza del BLS si avvale di 4 fasi: Apertura vie
aeree, Respirazione, Circolazione, Defibrillazione.
Dopo aver valutato se lo scenario è sicuro per noi e
per l’infortunato si può procedere alle varie fasi,
altrimenti se le condizioni lo permettono bisogna
mettersi in posizione di sicurezza.
Ci si pone in ginocchio affianco alla vittima e la si
chiama anche scuotendola delicatamente per
valutarne lo stato di coscienza; se la risposta è
negativa si allerta immediatamente il Sistema
Sanitario avvisando “vittima non cosciente”. Nel
frattempo si pone la vittima distesa su un piano rigido
e possibilmente orizzontale, allineando gli arti al
corpo e scoprendo il torace, aprirgli la bocca e
liberare le vie aeree da corpi estranei o dalla lingua
stessa, iperestendendo il capo e sollevando il mento,
con una mano sulla fronte e un dito sotto il mento,
quindi si avvicina l’orecchio alla sua bocca guardando
anche il torace, e applico la GAS, ossia Guardo se il
torace si muove, Ascolto se respira e Sento il flusso
respiratorio, per 10 secondi; si può utilizzare la
Cannula Oro Faringea se necessario; se l’esito è
negativo procedere con 2 insufflazioni lente di un
secondo l’una, fatte bocca a bocca, bocca maschera o
con pallone Ambu, se necessario mentre si fanno le
insufflazioni chiudere con due dita momentaneamente
il naso dell’infortunato. Se invece si ha esito positivo
lasciare la vittima distesa oppure se non ha traumi
fisici porla in Posizione Laterale di Sicurezza,
ruotando la vittima sul lato verso il nostro, con la
mano del braccio girato sotto la testa a formare un
cuscino, restare in attesa dei sanitari.
Per valutare l’attività cardiaca si mettono due dita
nella zona carotidea a lato del Pomo di Adamo per 10
secondi. Se ce polso si continua a controllare solo la
respirazione facendo 1 insufflazione ogni 6 secondi.
Se non ce bisogna iniziare il Massaggio Cardiaco con
30 compressioni toraciche e 2 insufflazioni fino
all’arrivo dei sanitari o di un Dae, se il Dae è presenta
allora subito con quest’ultimo; si posiziona il palmo di
una mano al centro del torace e l’altra sopra con le
dita intrecciata alla prima, con le braccia tese e
perpendicolari allo sterno, comprimendo il torace di
circa 5cm con una frequenza di 100 al minuto. Se si
usa il DAE bisognerà accenderlo e poi collegare i due
elettrodi alla vittima, uno sotto la clavicola destra
della vittima in senso testa-piedi (quasi sotto
l’ascella) e l’altro sulla linea ascellare media sinistra
partendo dal capezzolo in senso testa-piedi (sopra il
seno sinistro lasciando fuori il capezzolo), e attendere
pochi secondi che venga effettuata l’analisi che ci dirà
se è il caso oppure no di attivare la carica elettrica,
fermare eventuali veicoli limitrofi che possono dare
valori sbagliati, poi non toccare la vittima e se
bisogna dare la scarica premere il pulsante sul Dae
ma prima sincerarsi che nessuno tocchi la vittima,
quindi riavviare la macchina per altra analisi nel
mentre provvedere al controllo respiratorio. Se la
vittima è bagnata prima di utilizzare il Dae bisogna
asciugare il torace, se è una donna incinta bisogna
comunque utilizzarlo in quanto le scariche sono a
bassa intensità. Se ha ripreso il battito controllare
sempre al vittima senza staccare il Dae fino all’arrivo
dei sanitari.
Per Disostruire un corpo in gola bisogna far piegare la
vittima e dargli 5 pacche interscapolari sulla parte
alta della schiena in direzione della testa come se
volessimo spingere fuori il corpo estraneo. Se non ha
esito positivo effettuare 5 compressioni con la
Manovra di Heimlich, mettendosi alle spalle della
vittima, metter una mano a pugno tra l’ombelico e le
arcate costali e con l’altra avvolgere il pungo
mettendo il pollice all’interno, quindi spingere verso
l’alto come a far uscire un corpo estraneo. Alternare 5
pacche e 5 compressioni; continuare fino alla perdita
di coscienza della vittima e poi distenderla e
cominciare la Sequenza del BLS.
La Sequenza PBLS Pediatrica ossia nel caso di Lattanti
sotto un anno di età o di Bambini da un anno alla
pubertà sono simili ma con alcuni accorgimenti. Nel
caso di un Lattante lo si chiama a voce alta e lo si
pizzica per vedere se è cosciente; per vedete le vie
aeree non ipertendere la testa ma solo in posizione
neutrale, in caso provvedere a 5 insufflazioni lente
tramite bocca-bocca o bocca-naso; per valutare il
battito cardiaco posizionare due dita tra il braccio e
l’avambraccio nella parte interna, in caso provvedere
a 15 compressioni e 2 insufflazioni, le compressioni
vengono fatte con due dita di una mano poste in
verticale sullo sterno, nel caso di un Bambino con una
sola mano appoggiata sul palmo. Si può usare il Dae
anche in questi casi.
Per disostruire in caso di soffocamento posizionare la
piccola vittima lungo l’avambraccio in modo da creare
un piano rigido con la testa in basso e la schiena
girata verso di noi e dare 5 leggere pacche
interscapolari spingendo verso il basso; per le
compressioni girarlo con il corpo e la testa verso di
noi e applicarle con 2 dita sullo sterno come si
facesse un massaggio cardiaco; nel caso di un
bambino fare la Manovra di Heimlich ma
inginocchiandosi dietro di lui.
la CARTOGRAFIA 50
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(Topografia applicata)
I vigili del fuoco usano spesso la cartografia, sia per
intervenire in città quando non si conosce una via, sia
quando ci si trova fuori dalle aree urbane o in mezzo
al mare, sono determinanti per varie tipologie di
soccorso: soprattutto ricerca persone, ma anche
incendi boschivi, alluvioni, terremoti, dissesti statici,
incidenti nbcr con nubi tossiche, soccorsi acquatici,
soccorsi dal cielo, eccetera. Oggi grazie alla
tecnologia le varie carte topografiche ed idrografiche,
piante stradali e mappe escursionistiche, sono
consultabili in modo veloce e mirato grazie ai
computer. Si definisce Persona Scomparsa un
individuo non rintracciabile e con cause sconosciute,
mentre Persona Dispersa un individuo non
rintracciabile per cause dovute a incapacità
(incosciente) e/o impossibilità (bloccato). La gestione
degli interventi viene quindi eseguita dai vigili del
fuoco con abilitazione TAS (Topografia Applicata al
Soccorso) direttamente dalle Sale Operative dei
Comandi e/o dal furgone Posto di Comando Avanzato
(AF/UCL) attraverso computer, palmari, gps,
satellitari, telefoni cellulari, bussole, radio portatile e
ogni altra tecnologia disponibile. Il compito di
coordinamento spetta ai Vigili del Fuoco avvalendosi
della cooperazione del Soccorso Sanitario, Soccorso
Alpino e Speleologico, Forze Armate e Volontari di
Protezione Civile; vietati gruppi autonomi di ricerca di
amici e parenti in quanto emotivamente coinvolti e
senza capacità di coordinamento e razionalità. Dopo
aver ricevuto la richiesta di soccorso, si organizza un
Posto di Comando Avanzato (PCA) in un posto più
vicino possibile e in zona di sicurezza iniziando subito
con una Ricerca Primaria, quindi una Ricerca a
Tappeto; ci possono essere delle Sospensioni
Temporanee a causa di svariati motivi (meteo,
frane..), fino alla Sospensione Definitiva per
ritrovamento della persona o perché non sussiste più
la condizione di ritrovarla per vari motivi verificati.
Per Topografia si intende la Descrizione dei Luoghi,
ossia la scienza che descrive, studia e rappresenta un
terreno nelle sue forme, dimensioni e caratteristiche
attraverso apposite carte grafiche ridotte e
simboliche, plastici e solidi, approssimando la realtà.
Un solido che rappresenta la Terra con la sua
superficie e i suoi mari viene detto Geoide. La Terra
gira attorno al suo Asse Terrestre posto in verticale,
ogni piano verticale passante per l’asse si chiama
Meridiano, mentre ogni piano orizzontale
perpendicolare all’asse si chiama Parallelo, il parallelo
passante per il centro dell’asse si chiama Equatore,
questi piani incontrandosi ad angolo retto formano il
Reticolato Geografico, in questo reticolato ogni punto
P può essere identificato da un meridiano e da un
parallelo, identificando le Coordinate Geografiche:
Latitudine e Longitudine; ogni elemento cartografico
riporta la propria Squadratura, ossia Scale Grafiche e
Coordinate Geografiche.
La Planimetria (proiezione orizzontale) e l’Altimetria
(altezza rispetto al livello medio del mare) servono a
rappresentare una limitata zona di terreno, secondo
un determinato rapporto di riduzione detto Scala. Le
Carte vengono classificate a seconda del contenuto e
a seconda della scala (Generali, Speciali, Geografiche,
Corografiche, Topografiche, Piani, Mappe, Piante).
L’Altimetria di un punto o di un terreno viene
rappresentata con metodi geometrici (punti quotati,
curve di livello) e dimostrativi (lumeggiamento di
chiaro-scuro, tinte, linee, tratteggi), i quali servono
per interpretare le forme del terreno (colle, valico,
costa, mare, terreno dolce, pendio).
Il sistema di rappresentazione cartografica universale
è il Sistema U.T.M. (Proiezione Universale Trasversa
di Mercatore), si ricorda che nessuna carta sarà mai
perfetta perché le superfici sferiche non sono
perfettamente sviluppabili su un piano orizzontale,
presentando errori angolari e di superficie, per
ovviare al massimo questo problema si è suddiviso il
globo terrestre in Fusi, riportando in piano un Fuso e
considerando un Meridiano e un Parallelo, si ottiene
un sistema di Assi Cartesiani Ortogonali, i cui valori
prendono il nome di Coordinate. Il sistema di
rappresentazione cartografica italiana è il Sistema
Gauss-Boaga che possiede alcune differenze. Altre
carte in uso sono quelle dell’Istituto Geografico
Militare Italiano. Entrambe, per poter essere
interpretate vanno disposte in modo da avere i punti
cardinali nella stessa direzione di quelli del terreno, al
fine di realizzare questo orientamento ci si basa su
uno dei 3 Nord conosciuti (Magnetico, Geografico, di
Rete), oppure tramite la Stella Polare, il Sole,
l’Orologio, la Bussola o dettagli particolari
paesaggistici.
La direzione, rispetto al Nord, di un oggetto visto dal
punto fissato sulla carta, o dal punto di stazione, è
chiamato Azimut; l’Azimut di un punto A rispetto ad
un punto B è quindi l’angolo misurato in senso orario
a partire dal meridiano, essendo 3 tipi di nord, si
avranno 3 tipi di Azimut, per la sua misura si usa la
Bussola (azimut magnetico) o il Rapportatore Lucido
(azimut su carta). Per trovare punti e determinare le
varie coordinate esistono vari strumenti: Bussola,
Sistema Satellitare GPS, Altimetro. Il più veloce,
pratico e affidabile è il GPS in quanto funziona sia di
giorno che di notte con una precisione di un paio di
metri, avvalendosi dei vari satelliti orbitanti nello
spazio, ma ci possono essere errori dovuti a boschi
fitti, sperono di roccia, palazzi e strutture metalliche,
pertanto bisogna usare anche i metodi classici
cartografici. L’Altimetro fornisce due valori, l’altezza
rispetto al livello del mare e la pressione atmosferica,
permette di conoscere la propria posizione con carte,
bussola e un solo punto noto. La bussola che indica il
nord magnetico, non deve essere tenuta vicino a
campo magnetici ed essere tenuto in posizione
orizzontale quasi perfetta. Per mantenere una
direzione di marcia ci si avvale dell’Azimut del Punto
di Arrivo detto Angolo di Marcia, per raggiungere un
punto preciso di notte o con scarsa visibilità, bisogna
determinare dei punti di riferimento lungo l’itinerario
calcolando l’Azimut di ciascuno. Per controllare di non
sbagliare direzione ci si avvale dell’Azimut Reciproco,
nel caso il risultato fosse superiore significherebbe
che ci si è spostati verso Est rispetto alla direzione da
mantenere, se inferiore verso Ovest. Per sapere
quanto siamo vicini o lontani da un punto, ci si avvale
di diverse tecniche (del Doppio Passo e del
Scalimetro..); per portarsi con sicurezza in una
determinata posizione ci si avvale della Tecnica del
Falso Scopo o del Doppio Falso Scopo.
le RETI RADIO 51
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(Servizio Telecomunicazioni)
Il Servizio Telecomunicazioni o Nucleo
Telecomunicazioni ha il compito di provvedere
alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle
reti di telecomunicazione radio e satellitare del
Corpo per poter comunicare con efficienza e
rapidità. Inoltre durante le situazioni
emergenziali, temporanee, per danni da
maltempo, terremoti o alluvioni, permette di
essere indipendenti dagli altri sistemi di
comunicazione che potrebbero non essere
disponibili. L’esistenza di una buona
infrastruttura di telecomunicazioni è
fondamentale per questo tipo di lavoro, per
gestire in ogni istante le risorse disponibili,
calibrare le risposte, ridurre i tempi d’intervento
e spostare risorse da un luogo all’altro. Il
servizio è articolato da un Centro TLC Nazionale
a Roma, da 21 Centri Regionali o Interregionali e
dai Nuclei Provinciali, studiando e collaudando gli
apparati e gli impianti di telecomunicazione,
progettando le reti nazionali, pianificando le
frequenze, installando e mantenendo gli impianti
sia fissi che mobili. Ogni veicolo è dotata di radio
veicolare con la quale rimanere sempre in
contatto con il proprio Comando, Distaccamento
o con altri veicoli e con il resto del personale.
La vibrazione prodotta dalla voce è un
oscillazione compiuta dalle particelle dell’aria che
generano un onda acustica, la quale viene
convertita in segnale elettrico dal Microfono che
va a modularlo a radio frequenza (Onda Portante
Elettromagnetica), la quale può essere
trasmessa a notevolissime distanza nello spazio
tramite delle apposite antenne. La Ricezione di
questa onda elettromagnetica avviene tramite
l’antenna di un Demodulatore che la riconverte
in segnale elettrico, il quale viene trasmesso
tramite uno Speaker (cassa acustica) di nuovo in
onda acustica (voce). La velocità di trasmissione
di un segnale elettrico dipende dal mezzo in cui
si propaga, nel vuoto è di circa 300.000 km/s.
Un segnale portante a radiofrequenza ha tre
diversi parametri al fine di trasportare
l’informazione che si vuole trasmettere:
l’ampiezza, la frequenza e la fase; quando
l’ampiezza della portante viene fatta variare in
accordo con il segnale di informazione si ha la
modulazione di ampiezza (AM), parimenti la
modulazione di frequenza (FM) e la modulazione
di fase (PM).
Il segnale radio viene trasmesso in linea retta,
quindi eventuali ostacoli sulla sua strada (case,
alberi, montagne…), dalla Portante al Ricevitore,
può far subire distorsioni (Riflessione,
Diffrazione, Rifrazione). Quindi bisognerà
provvedere ad installare Antenne, Ponti Radio,
Ripetitori, Satelliti, Terminali, Stazioni Radio e
tutti gli impianti necessari per aver sempre la
miglior comunicazione possibile.
Nelle comunicazioni tra gli operatori delle
squadre operative per interventi viene utilizzato
il canale che non passa per il ponte radio, in
quanto la comunicazione deve arrivare solo ai
membri della squadra stessa. La banda VHF si
suddivide in Diretta e Ripetuta e si avvalgono di
due frequenze diverse. Il termine Canale Radio
altro non è che una porzione dello Spettro
Elettromagnetico, all’interno del quale
trasmettere il segnale generato dalla sorgente di
informazione, caratterizzato da una propria
larghezza di banda, più o meno ampia a seconda
della tecnica di modulazione utilizzata e quindi
della quantità di informazioni che vengono
trasmesse. Ogni Comando ha un suo canale
radio stabilito, lo stesso vale per ogni Direzione
Regionale. Le reti di telecomunicazione sono
dette Reti Isofrequenziali Sincrone, costituite da
tre tipologie di Stazioni Radio Base: Master
(punto focale della rete), Master Secondario e
Satellite. Ogni apparato radio in caso non riesca
a sentire la comunicazione vocale, dispone di
una chiamata visiva lampeggiate, detta
Chiamata Selettiva.
Gli apparecchi radio si evolvono in continuazione
e possono essere di vario tipo (fissi, portatili,
veicolari, analogici, digitali, VHF, UHF,
aeroportuali, nautici, antideflagranti..), in base
alla loro locazione ed al loro scopo. Le reti
nazionali dispongono di una dorsale di ponti
radio che mette in collegamento il Centro
Operativo Nazionale a Roma con tutte le regioni,
e di conseguenza con le provincie, grazie ai GPS
installati sui veicoli si può sapere in tempo reale
la dislocazione di ogni squadra sul territorio. I
ponti radio trasportabili (PRT) vengono utilizzati
in caso di calamità per potenziare le
comunicazioni nelle aree in cui vi sono delle zone
d’ombra, autonome grazie a pannelli fotovoltaici,
pali telescopici porta antenne omnidirezionali,
trasportabili su piccoli carrelli trainabili su ruote
da veicoli fuoristrada. Le Stazioni Satellitari
Mobili o Centri Ricetrasmittenti Trasportabili
(CRT) sono in grado di trasmettere e/o ricevere
grazie alle migliori tecnologie del momento verso
i satelliti, equipaggiate con gruppi elettronici per
una totale autonomia, e con la possibilità di
trasmettere in streaming video, la zona degli
interventi in diretta, facendo videoconferenze o
scambiandosi file. Nei prossimi anni la gran
parte delle trasmissioni radio verranno effettuate
in digitale, lasciando l’obsoleto analogico alla
storia, ma acquisendo maggiori vantaggi.
I Mezzi a disposizione variano dalle classiche
autovetture di servizio per lo spostamento del
personale specializzato, ai fuoristrada per
raggiungere i ponti radio sulle cime delle
montagna o per il traino dei carrelli dei ponti
radio mobili, furgoni d’appoggio e autocarri con
retrogrù per il trasporto dei materiali, laboratori
mobili su autofurgoni fuoristrada, gatti delle nevi
e/o quad per raggiungere i posti più impervi
dove installare gli impianti anche in condizioni
proibitive, di 8 autocarri 4x4 per il trasporto
delle celle delle stazioni satellitari mobili,
distribuite sinergicamente a coprire il territorio
nazionale. Ci si avvale anche degli elicotteri.
Il Personale è composto da vigili del fuoco
prettamente specialistici, dai radioriparatori,
funzionari tecnici, specialisti di settore, con titoli
di studio adeguati al settore e poi preparati
ulteriormente con appositi corsi di formazione
sulle attrezzature elencate.
gli INCIDENTI AEREI 52
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(Soccorso Aeroportuale)
Il Servizio Antincendio Aeroportuale Civile è stato
affidato al Corpo dei Vigili del Fuoco. Ci sono 10
categorie di aerei in base alla lunghezza e larghezza
della fusoliera e al numero di passeggeri e
carburante trasportati, la categoria dell'aeroporto
sarà data in base alla categoria di aerei che ospiterà
ed in base alla categoria ci dovrà essere un numero
minimo di personale e di automezzi. La normativa
ICAO raccomanda che negli aeroporti ci siano gli
agenti estinguente principale destinato alla lotta
contro gli incendi in superficie di idrocarburi, al
raffreddamento dei materiali, contro il
rovesciamento di carburante e piccoli incendi in
superficie; inoltre obbliga ai mezzi di soccorso ad
intervenire entro 1 minuto dopo la chiamata di
soccorso e non oltre i 3 minuti da ogni punto della
pista se in perfetta visibilità e condizioni della
superficie, ogni altro veicolo di soccorso
aeroportuale con estinguente dovrà arrivare sul
posto al massimo 1 minuto dopo il primo. Il Corpo
inoltre detiene un numero di mezzi di riserva in caso
di guasti senza in tale caso declassare la categoria
aeroportuale. In caso di un incidente si individuano
due aree: l'Area Critica Teorica nella quale può
essere necessario controllare l'incendio e
rappresenta un pericolo potenziale, l'Area Pratica più
ridotta rappresenta l'area nella quale l'incendio si
può presentare e conterrebbe il carburante
dell'aereo, ed è proprio quest'area che deve essere
soffocata in 1 minuto prima che il calore renda
difficile la sopravvivenza dei passeggeri. I Mezzi
Antincendio, visto che ci sono aerei che possono
portare oltre 200 persone ed oltre 100.000 litri di
carburante, devono essere Veloci, Facili da
manovrare, Automatici e di Grande Capacità e sono
generalmente di 3 tipi: ARI (Automezzo leggero di
Rapido Intervento per raggiungere velocemente il
punto dell'incidente intervenendo sull'incendio in
condizioni ancora contenute, questi mezzi
contengono sia gli agenti principali che
complementari, raggiungono 80km/h in 25sec.
dotati di un monitore sopra la cabina di guida con
gittata di oltre 30m di schiuma e 26m di polvere e
da 1 naspo da 30m e vengono utilizzati in attesa dei
mezzi pesanti durante grossi interventi o per
assistenza nel rifornimento del carburante,); AIS
(Automezzo pesante IdroSchiuma con serbatoi di
notevole capacità e di pompe con elevata potenza e
trazioni integrali, può erogare acqua e/o schiuma già
in marcia attorno all'aereo incendiato, serbatoio
d'acqua di 10000litri, serbatoio di schiumogeno di
12500litri, un monitore principale sopra la cabina di
guida con gittata d'acqua fino a 84m e di schiuma
fino a 74m utilizzato per combattere l'incendio
dall'alto, da un monitore davanti alla cabina per
combattere l'incendio sotto le ali e sulla pista con
una gittata di 45m, da 2 naspi uno per lato); AISP
(simile al AIS ma trasportante oltre all'acqua ed al
liquido schiumogeno anche polvere estinguente,
alcuni hanno in dotazione anche un braccio idraulico
che perfora la carlinga in modo da spruzzare acqua
anche all’interno dell’aeromobili); L'ASA (Automezzo
Soccorso Aeroportuale con funzioni esclusivamente
di soccorso dei passeggeri, dotato di una cella
attrezzata che si accosta alla parete dell'aereo
tramite una pedana anteriore mobile che permette
una rapida evacuazione dei passeggeri, il mezzo
porta in caricamento normali attrezzature come il
gruppo oleodinamico, motosega e mototroncatrice,
eestintori, autoprotettori, tute di avvicinamento...);
APS (per intervenire all'interno dei locali
dell'aerostazione vera e propria); l'ARTT (botte
kilolitrica); l'AG (autogrù) e veicoli per il servizio
logistico. Le Tattiche d’Intervento hanno come scopo
il salvataggio dei passeggeri nel più breve tempo
possibile, se è in atto un Incendio i mezzi devono
avvicinarsi secondo la direzione del vento ed essere
pronti ad un rapido ritiro in caso di problemi, il
personale munito di tute antifiamma provvede
all'evacuazione dei passeggeri affidandoli al servizio
sanitario; la situazione di pericolo viene definita: in
Stato di Preallarme (quando si dubita della sicurezza
di un aeromobile, i mezzi antincendio saranno quindi
pronti sul piazzale a motori accesi e personale ai
propri posti in attesa di informazioni dalla torre di
controllo), in Stato di Emergenza (quando si ha la
certezza di un evento dannoso, i mezzi saranno
posizionati sulla via di rullaggio pronti a seguire
l'aereo dopo il suo atterraggio fino al suo arresto) ed
in Stato di Incidente (quando un aeromobile ha
subito danni dopo l'atterraggio, quindi i mezzi
saranno impegnanti nelle operazioni di soccorso e il
traffico aereo bloccato nel caso il veicolo sia
all'interno dell'area aeroportuale, nel caso avvenga
fuori la competenza sarà dei distaccamenti limitrofi
ma il distaccamento aeroportuale potrà in base alle
esigenza intervenire con alcuni mezzi garantendo
comunque il servizio di soccorso nel normale traffico
aereo; le operazioni di soccorso aeroportuale
vengono gestite dal R.O.S (responsabile operazioni
di soccorso) in collaborazione con la Direzione
Circoscrizionale Aeroportuale. In caso di Incendio
del Motore bisognerà avvicinarsi ad una distanza di
70-80m dalla parte anteriore del motore fuori dalla
zona di aspirazione dell'aria ed a 40-50m da quella
posteriore ed evitare il flusso di aria caldissima
prodotta dai gas di scarico, utilizzare polvere se
l'incendio riguarda solo la cappottatura del motore
altrimenti se è provocato dalla rottura della
tubazione di adduzione del liquido infiammabile
agire anche con schiuma ed acqua; nel caso di
Incendio del Carrello bisogna tener presente lo
scoppio e la proiezione di parti metalliche dello
stesso e quindi intervenire anteriormente o
posteriormente al carrello ed evitare di raffreddare
troppo rapidamente le sue parti pertanto utilizzare la
polvere ma nei casi gravi CO2 od acqua nebulizzata;
nel caso di Atterraggio Fuori Pista i soccorsi
dovranno spegnere eventuali incendi in modo che
fiamme e fumo non invadano le vie di fuga e
predisporre un corridoio di schiuma per
l'evacuazione in sicurezza dei passeggeri; in caso di
Incendio a Bordo dopo aver circondato l'aereo
rimangono sui mezzi solo gli autisti che con appositi
joystick governano i monitori (cannoni antincendio)
spengono l'incendio e raffreddano la carlinga mentre
il resto del personale provvede all'evacuazione dei
passeggeri tramite l'ASA od i scivoli posti agli
ingressi dell'aereo stesso o si aprono nuovi varchi
vicino ai finestrini di emergenza in corrispondenza
delle ali proteggendosi con i naspi ed i vari
dispositivi.
le INDAGINI ANTINCENDIO 53
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(Polizia Giudiziaria)
Le funzioni e le attività di Polizia Giudiziaria fanno
parte del lavoro dei vigili del fuoco, nel soccorso
pubblico, nella prevenzione antincendio, nella
vigilanza antincendio e nelle indagini antincendio,
limitatamente nell’ambito delle proprie competenze.
Lo Stato è l’ente sovrano che garantisce il rapporto
tra i singoli e l’intera collettività in modo ordinato,
dettando regole di condotta o norme tramite la
funzione legislativa, ponendole in essere o
attivandole tramite la funzione amministrativa, e
facendole rispettare tramite la funzione
giurisdizionale (es: art 423 C.P punisce con la
reclusione da 3 a 7 anni chiunque causi
volontariamente un incendio; lo Stato ha emanato la
regola, i vigili del fuoco la fanno rispettare con la
prevenzione incendi, i giudici condannano il
colpevole). Chi non rispetta le norme può conseguire
ad una Sanzione, che può esser Penale (un Reato:
detenzione, arresto o multa) o Amministrativa (un
Illecito amministrativo o civile: risarcimento danni).
Perché un Reato sussista bisogna siano presenti due
elementi: Elemento Oggettivo composto dalla
Condotta, dall’Evento, dal Rapporto di Casualità (es:
un individuo detiene materiale infiammabile, dal
quale è partito un incendio) e Elemento Soggettivo
composto da Nesso Psichico, Coscienza, Volontà,
Dolo, Colpa (es: un individuo vuole dare fuoco
volontariamente ad un palazzo è doloso, ma se non
voleva che morisse gente è preterintenzionale). Il
Procedimento Penale è il meccanismo attraverso il
quale gli organi giudiziari (es: agenti e ufficiali di
polizia giudiziaria dei vigili del fuoco), accertano il
reato. Il termine Polizia Giudiziaria sta ad indicare
l’attività che gli enti svolgono per accertare la
violazione penale commessa ed individuare il
colpevole cercandone le prove; il termine Polizia
Amministrativa sta ad indicare l’attività che gli enti
svolgono per accertare l’illecito e individuarne
l’autore cercandone le prove, oppure effettuando
controlli di prevenzione incendi controllando il
rispetto delle normative (es. quando i vigili del fuoco
fanno un controllo in una fabbrica, fanno una
prevenzione ossia una attività amministrativa, ma
se rilevano nella fabbrica una manomissione di una
attrezzatura antincendio, rilevano un reato e quindi
fanno attività giudiziaria; oppure quando durante un
intervento per incendio ci si accorge che è doloso si
sta facendo attività di polizia giudiziaria). Le funzioni
di polizia giudiziaria nei vigili del fuoco spetta ai
vigili permanenti (agenti di polizia giudiziaria), capi
squadra, capi reparto, funzionari direttivi e primi
dirigenti ad esclusione del comandante provinciale
(ufficiali di polizia giudiziaria), lo stesso vale per la
componente volontaria. Si assume la qualifica solo
quando si è in servizio, ma se si rileva un reato è
tenuto a segnalarlo non appena si arriva in servizio,
quindi ogni vigile del fuoco in servizio è anche un
Pubblico Ufficiale. Quindi ogni vigile del fuoco ha una
doppia funzione, quella del soccorso tecnico urgente
e quella di pubblico ufficiale di polizia giudiziaria,
pertanto si completerà l’opera di soccorso o di
spegnimento e poi prima dello smassamento, messa
in sicurezza e di riconsegna, si effettueranno tutte le
attività di investigazione giudiziaria se necessarie;
questo è obbligatorio pena una sanzione anche
penale dell’ agente o del ufficiale giudiziario. Si
ricorda che in caso di Incendio Boschivo si rischia da
1/10 anni; in caso di Danni da Incendio da 1/2 anni;
in caso di Inondazione, Frana o Valanga da 1/12
anni; in caso di Crolli dolosi da 1/5 anni; in caso di
Fabbricazione o Detenzione di materiali pericolosi da
1/5 anni; in caso di Sottrazione, Occultamento,
Guasto, Omissione di apparecchiature da 3 mesi a 7
anni e 500 euro di multa. La Fase delle Indagini
Preliminari ha una funzione di Informazione,
Investigazione e Assicurazione, per acquisire le fonti
di prova con accertamenti diretti per accertare se il
reato è o meno fondato, raccolta di testimonianze e
di ogni elemento utile alla ricostruzione del fatto o
della ricerca del colpevole, entro 6/24 mesi si
devono concludere le indagini preliminari. Poi
avviene la Fase dell’Archiviazione (se notizia
infondata, per mancata procedibilità, per reato
estinto o per autori ignoti) o dell’Esercizio
dell’Azione Penale (rinviando a giudizio e iniziando il
vero e proprio processo penale). La Fase del
Giudizio è costituita dal dibattimento pubblico in cui
si presentano le prove, si sentono i testimoni e gli
agenti e/o ufficiali del vigili del fuoco, difensori,
periti e consulenti tecnici; al termine il giudice
delibera la sentenza: Condanna, Proscioglimento o
Assoluzione. Ma la Condanna nel primo grado può
essere impugnata mediante l’Appello e Ricorso in
Cassazione. L’attività di indagine si suddivide in
Annotazione (generalità varie, enunciazione succinta
del risultato dell’attività d’indagine) e Verbale
(informazioni di base, generalità dei presenti,
descrizione dei fatti, dichiarazioni ricevute e la
sottoscrizione fatta di pugno di tutti). Questo è un
documento aggiunto al classico Rapporto
d’Intervento quotidiano. La Fase di Informazione è
l’Acquisizione della notizia e l’obbligatoria
Comunicazione del Reato, comunicata per Iscritto
ma anche in forma Orale entro 48 ore
dall’acquisizione. Nella Fase di Investigazione solo
gli Ufficiali di PG possono compiere una
Perquisizione di un Locale ma non è consentita nelle
sedi diplomatiche e negli uffici dei difensori. La
violazione di domicilio e danneggiamento di
eventuali cose, nel caso di intervento di soccorso
tecnico urgente sono giustificati dall’Attività di
Istituto, ossia dal lavoro del vigile del fuoco, quindi è
esente da pena e non è tenuto a risarcire il danno, i
Terzi danneggiati avranno diritto ad un equa
indennità dall’Amministrazione. Nella Fase di
Assicurazione può essere attuato un Arresto di
persone in Flagranza di Reato (teoricamente
possono farlo chiunque sia un agente/ufficiale di PG
ma di solito si demandano agli Organi di Polizia,
addestrati e dotati per tale scopo) e/o un Sequestro
di cose (immobile, mobili o corpo del reato, da parte
dei soli Ufficiali di PG). Lo Svolgimento ed
Organizzazione dell’indagine consiste nel Evento,
Sospetto, Comunicazione notizia del reato,
Accertamento e Preservazione dello scenario,
Valutazione Cause, Raccolta elementi di prova,
Documentazione scenario, Verifica Testimonianze,
Individuazione persone, Verifica moventi sospetti,
Intercettazioni, Verifiche finanziarie, Redazione
dell’atto. L’attività di investigazione può essere
supportata anche dal NIA e dal Nucleo NBCR e poi
lasciata in carico alla Polizia o Carabinieri.
le COMPETENZE 54
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(Comportamenti e Tutele)
Un vigile del fuoco oltre ad avere la preparazione
tecnica operativa ed intellettuale, deve avere
anche una base di competenze sociali
(interpersonali) ed emotive (intrapersonali). Le
caratteristiche principali sono: Padronanza e
Autocontrollo (saper gestire ansia ed emozioni,
lo stress per sforzo prolungato, tollerare
l’aggressività d’altri e le diverse idee),
Egocentrismo (saper fare squadra, capire ed
apprezzare gli altri immedesimandosi, farsi
capire), Sicurezza e Orientamento (avere
autostima, automotivazione, entusiasmo,
ottimismo, essere convinti e costruttivi, non
arrogarsi e alterarsi, non sottovalutare problemi
e cause), Intelligenza Emotiva (gestire al meglio
se stessi), Intelligenza Sociale (saperci fare con
gli altri), Intelligenza Tecnica (saper sbrigare le
faccende della vita e del lavoro), Intelligenza
Razionale (professionalità, quoziente di
intelligenza), Approccio Algoritmico e Euristico
(applicare le giuste procedure o tentare
ipotizzando), Competenze Adattive e Proattive
(creatività e adattamento), Flessibilità Mentale
(cura del dettaglio, visione d’insieme,
organizzazione, lato umano), Comunicazione
(contesto, competenza, attendibilità, simpatia,
linguaggio del corpo), Assertività (esprimersi in
modo autorevole e categorico nel rispetto degli
altri), Problem Solving (impostazione,
reinquadramento,
immedesimazione,
consolidamento), Analisi Transazionale (scambi
di comunicazione maturi e costruttivi tra
persone, essere l’adulto della situazione, il
genitore responsabile, facendo uscire se occorre
il bambino che c’è in noi, transazione verbali e
corporali), Gestione del Tempo (saper scegliere
e organizzare, eliminare sprechi di tempo,
priorità ed efficienza, ottimizzazione del tempo a
disposizione, delegare quando possibile,
impartire incarichi giornalieri, saper dire di no),
Comprensione dello Stress (cause, diagnosi
anche con aiuto esterno, rimedi, reazione). Tutto
questo perché il mondo che ci circonda ormai
cambia di continuo velocemente, quindi o ci
aggiorniamo e impariamo ad adattarci o
restiamo chiusi fuori, per il benessere nella vita
e nel lavoro, per convivere bene in mezzo alla
società, per poter lavorare bene ed affiatati in
una squadra di vigili del fuoco, il gruppo di
lavoro dei soccorritori per eccellenza a cui è
chiesta professionalità , capacità tecnica,
coraggio, umanità e controllo delle emozioni per
fare il mestiere più bello e complicato del
mondo.
Un vigile del fuoco oltre a tutelare la salute degli
altri, deve tutelare anche la propria salute e la
propria sicurezza sul lavoro, evitando possibili
infortuni e malattie, sia durante gli interventi che
all’interno degli ambienti delle caserme e
durante gli addestramenti. Varie possono essere
le cause, fra le principali la distrazione o la
sottovalutazione di un problema, imprudenza o
incomprensione, la non corretta percezione di un
pericolo incombente, oltre ovviamente al classico
incidente inevitabile dovuto a fattori esterni. Le
normative riguardanti la tutela della salute e
della sicurezza sono varie soprattutto per il
lavoro particolare del vigile del fuoco ma sono
comune raccolte nella Legge 626/94, nella Legge
81/2008 e nella Legge 106/2009, le quali
disciplinano gli obblighi, le responsabilità, le
sanzioni, le figure cardine, la loro vigilanza. Il
lavoratore è un soggetto consapevole e
responsabile delle proprie azioni e delle proprie
esigenze, deve prendersi cura della propria
salute e sicurezza, e di quella delle altre persone
presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli
effetti delle sue azioni o omissioni,
conformemente alla sua formazione, alle
istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
Mantenendo un ruolo diligente attivo nel
segnalare eventuali problematiche, non deve
effettuare azioni che non sono di sua
competenza, deve effettuare le visite sanitarie
previste dal contratto di lavoro stesso, osservare
le istruzioni impartite, utilizzare correttamente le
attrezzature di lavoro, segnalare eventuali
deficienze dei mezzi, non deve rimuovere i
segnali e dispositivi di sicurezza, deve indossare
i dispositivi di lavoro individuali, deve denunciare
un eventuale infortunio. La valutazione dei rischi
è una operazione complessa che prevede vari
punti: identificazione delle sorgenti di rischio,
individuazione dei conseguenti potenziali rischi,
stima delle entità dei rischi, classificazione dei
rischi per la sicurezza (strutture, macchine,
impianti elettrici, sostanze pericolose, incendio
e/o esplosione), classificazione dei rischi per la
salute (agenti chimici, agenti fisici, agenti
biologici), classificazione dei rischi per la
sicurezza e salute (organizzazione del lavoro,
fattori psicologici, fattori ergonomici, condizioni
di lavoro particolari). Il lavoro del vigile del fuoco
obbliga ad intervenire in condizioni di personale
esposizione ad ogni tipo di rischio, in palese
contrasto con le più basilari misure di tutela
elencate nelle leggi, non solo negli interventi ma
anche negli addestramenti, pertanto la Legge
prevede delle esclusioni da certe normative, tra
le quali: non vengono considerati luoghi di
lavoro le aree operative, i campi base, impianti
ed installazioni per la gestione delle emergenze
e calamità; sono escluse dalle valutazioni di
rischio le attività d’intervento e di formazione,
adottando però le massime precauzioni possibile
che si sviluppano nelle seguenti fasi: Formazione
basica, Aggiornamento e Addestramento
giornaliero; Pianificazione ed Organizzazione
dell’intervento di contrasto agli eventi incidentali
ed alle connesse condizioni e situazioni di
rischio; Scelta e Individuazione dei mezzi di
protezione individuali ; Disponibilità di
attrezzature adeguate; Impiego degli automezzi;
Idoneità psicofisica, protocolli sanitari, regole di
igiene nel lavoro; Efficienza fisica, formazione
motoria finalizzata alla prestazione
professionale; Definizione di metodi, tempi e
procedure di addestramento, propedeuticità;
Collaudi, Verifiche periodiche e Prove delle
attrezzature; Dispositivi di Protezione Individuali
e Vestiario.
la SALA OPERATIVA 55
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(Gestione Soccorso ed Emergenze)
Ogni Comando Provinciale ha una sua Sala
Operativa dalla quale gestire efficacemente ogni
situazione connessa al servizio di Soccorso
Tecnico Urgente. Qui si ricevono le chiamate di
soccorso, si fanno uscire i mezzi adeguati e il
loro personale (dal Comando o dai
Distaccamenti), si analizzano i dati e le notizie
arrivate, si attuano previsioni e programmazioni
connesse al servizio di soccorso ordinario ed
eccezionale, si effettuano le analisi dei rischi, si
gestiscono le competenze territoriali, si attuano
le informazioni comunicative con gli altri enti di
soccorso (sanitario, ordine pubblico, associazioni
di protezione civile...) e con gli enti
amministrativi territoriali (comune, uffici tecnici,
enti privati...), si gestiscono tutti i teatri
operativi tramite precise direttive operative
standard.
La funzione basilare per eseguire un intervento
di soccorso è il processo di attivazione,
mantenimento e controllo delle comunicazioni,
permettendo di collegare il Responsabile delle
Operazioni di Soccorso (ROS) presente sul posto
con il personale della Centrale Operativa.
Per una corretta ed efficace comunicazione via
radio, bisogna seguire delle regole preimpostate:
prevedere le richieste del personale sul posto,
conoscere un codice comune, motivare
l’ascoltatore, ricevere i feedback, saper
ascoltare, non dare per certo che il ricevente
abbia compreso la comunicazione, una parlata il
più possibile pacata e non agitata, rispettare la
gerarchia. I problemi nelle comunicazioni con la
sala operativa si ripercuotono sulla prontezza
dell’intervento, sul coordinamento, sui tempi e
sull’efficacia, portando a rischio la vita da
soccorrere o del soccorritore.
Le chiamate di soccorso arrivano alla Sala
Operativa del Comando Provinciale, in forma del
tutto gratuita 24 su 24, festivi compresi,
componendo il numero d’emergenza 115 dei
vigili del fuoco o 112 del Centro Unico
d’Emergenza (anche l’intervento di soccorso è
gratuito). Il centralinista che è un vigile del
fuoco professionista e con grande esperienza,
dovrà in pochi minuti estrarre più informazioni
possibili sullo scenario facendo alcune domande
mirate al richiedente: Nominativo e numero di
telefono (nome e cognome e numero telefonico
da dove sta chiamando), Tipologia
dell’intervento (incendio, incidente, persone in
difficoltà, danni od altro), Persone coinvolte
(numero, età, sesso, feriti, morti), Presenza di
sostanze pericolose coinvolte (tossiche,
infiammabili…), Luogo in cui è successo (città,
provincia, via, rione, località, viabilità
particolare). Grazie a queste informazioni dalla
Sala Operativa si invieranno la squadra più
vicina e i mezzi più idonei, si attiveranno se
necessario i soccorsi sanitari, le forze dell’ordine,
gli enti del gas, dell’acqua, dell’energia elettrica
eccetera.
Tutto deve essere però già pianificato prima che
l’evento succeda, in modo da applicarlo durante
un emergenza e gestito in tutte le sue fasi
(Pianificazione d’Emergenza). Ogni vigile deve
sapere che sul Teatro Operativo, c’è una Catena
di Comando che applica uno Scenario
d’Intervento già predisposto e ben collaudato. In
ogni intervento semplice o complesso si richiede
l’attivazione di un meccanismo di comando che
parte sempre dalla Sala Operativa.
In caso di interventi particolari in cui si necessità
di un posto di comando locale, si può inviare
direttamente sul luogo dell’intervento una sala
operativa mobile, ossia un furgone attrezzato a
Posto di Comando Avanzato Unità di Crisi Locale
(AF/UCL) con tutte le attrezzature radio ed
informatiche di una sala operativa.
Il Centro Operativo Nazionale (CON) a Roma è
una grande Sala Operativa in collegamento con
tutte le Sale Operative Provinciali e/o Regionali,
utile soprattutto nel caso delle Maxi Emergenze
Nazionali come terremoti o alluvioni, tenendo
informati i Vertici Funzionali ed i Politici
Ministeriali, coordinando tutte le risorse
nazionali.
In caso di più enti di soccorso da mettere in
campo, viene attivata in un luogo strategico una
Sala Operativa Mista, composta da Vigili del
Fuoco, Protezione Civile, Forze dell’Ordine,
Corpo Forestale, Prefettura, eccetera, che
prende il nome di Centro Operativo Misto (COM)
o Centro Operativo Comunale (COC) assicurando
l’azione sinergica di tutti gli enti evitando
dannose sovrapposizioni decisionali.
In questi casi si adottano dei sistemi
organizzativi impiegati anche in ambito
internazionale detto ICS, ossia Incident
Command System, costituito da 5 componenti
principali: Comando, Pianificazione, Operazioni,
Logistica, Amministrazione/Contabilità. Per
Legge la direzione dei soccorsi tecnici è affidata
dal Prefetto al Direttore Tecnico dei Soccorsi
(DTS) che normalmente è il Comandante dei
Vigili del Fuoco o che ne riveste le sue funzioni di
comprovata esperienza operativa e gestionale. Il
DTS dovrà raccordarsi con il DSS (Direttore
Soccorsi Sanitari) e con il Responsabile
dell’Ordine e Sicurezza Pubblica.
Pertanto la Catena di Comando si divide su 3
livelli: Strategico (centro operativo), Tattico
(posto di comando) e Operativo (responsabile
operazioni di soccorso).
Quindi in questi scenari operativi si deve
interagire con molti soggetti esterni, gestire
molti aspetti operativi dei vigili del fuoco, il tutto
inciderà sulla attività ordinaria dei soccorsi
tecnici urgenti quotidiani, subentrando forme di
pressione psicologica, pertanto i meccanismi
devono essere accettati da tutte le componenti
in campo, resi automatici, prevedendo
l’insorgere di problemi e conflitti anticipando
eventuali decisioni. Tutte queste procedure
devono essere provate e riprovate con
esercitazioni programmate annualmente in modo
da diventare automatiche, diventare “routine”.
la FORMAZIONE OPERATIVA 56
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(Simulatori, Castello di Manovra, Training Outdoor)
La preparazione dei vigili del fuoco si basa sulla
teoria e sulla pratica grazie a specifici piani di
addestramento ed esercitazioni principalmente in
scenari simulati ma anche reali, sia del
personale neoassunto che di quello già in
servizio.
Un efficiente sistema di risposta infatti oltre ad
avere mezzi particolari con attrezzature
specifiche ha bisogno di squadre in continuo
addestramento nelle attività che dovranno
svolgere negli interventi di soccorso.
La formazione del personale operativo si svolge
nelle scuole centrali altamente qualificate e nei
poli didattici regionali, da istruttori altamente
qualificati e che possono essere o essere stati
anche vigili del fuoco operativi a loro volta.
La professionalità di ogni vigile del fuoco è il
frutto di una elevata formazione di base che
comprende una gamma vasta di materie
teoriche e prove pratiche.
Il corso base della durata di circa 1 anno
comprende una parte teorica:
(chimica e fisica del fuoco, reazioni al fuoco,
idraulica applicata, sostanze estinguenti,
estintori, procedure operative standard,
caricamento automezzi, dispositivi di protezione
individuali, attrezzature d’intervento, sostanze
pericolose, elettrotecnica applicata, rischio
acquatico, strutture e materiali, dissesti statici,
primo soccorso sanitario, topografia applicata al
soccorso, telecomunicazioni, indagini
antincendio, soccorsi aeroportuali, tutele e
comportamenti, gestione soccorso ed
emergenza, sala operativa, energia nucleare,
radiometria, costruzioni, opere provvisionali,
idrogeologia, prevenzione incendi, pianificazione,
normative, competenze amministrative, grandi
rischi, rapporti di sicurezza, supporto
psicologico...)
ed una parte pratica:
(stendimento manichette, tubazioni, estintori,
sostanze estinguenti, tattiche d’intervento,
attrezzature d’intervento, motoseghe, gruppo
oleodinamico, ifex, tirfor, cuscini di
sollevamento, lancia termica, mototroncatrice,
autoprotettori, dispositivi di protezione
individuali, termocamere ed esplosimetri,
strumenti di radiometria, tecniche speleo alpino
fluviali, soccorso e autoprotezione in acqua,
puntellamenti, tecniche di primo soccorso
sanitario, estricazione infortunati e
politraumatizzati, cartografia, reti radio,
motopompe, caricamento automezzi, scala
italiana, scala a ganci, scala controventata, scala
mista, scala aerea, camera fumo, pozzi e
cunicoli, allestimento campo base, deposito
idrocarburi, pensiline di carico, gruppi
elettrogeni, strutture e materiali, strumenti della
sala operativa, addestramento ginnico e
natatorio...).
Generalmente i vigili del fuoco dopo aver vinto il
concorso vengono mandati alla Scuola
Formazione di Base (SFB) di Roma Capannelle
per il primo inserimento di base e
successivamente alla Scuola Formazione
Operativa (SFO) di Roma Montelibretti (Passo
Corese) per la specializzazione ed
approfondimento. In alcuni casi la SFB può
essere sostituita dai Poli Didattici Regionali che
hanno lo stesso scopo.
Ogni operatore viene formato nelle scuole
tramite vari simulatori: Castello di Manovra
(edificio rivestito di legno dove imparare a
montare ed utilizzare tutti i tipi di scale...), Fire
House (per tutti i tipi di incendi su edifici
civili...), Campo Macerie (per crolli, ricerca e
recupero sotto le macerie, terremoti...), Ship
Trainer (per incendi su navi ed aree confinate
particolari...), Gallerie (per interventi stradali,
ferroviari, su rotaie e metropolitana...), Camera
Fumo (per incendi senza visibilità...), Serbatoio
Idrocarburi (per incendio raffineria e simili...),
Pensilina di Caricamento (per incendio automezzi
particolari...), Impianti Gpl (per incendi e
fuoriuscita sostanze pericolose...), Travaso Gpl
(per incidenti con cisterne...), Pozzi e Cuniculi
(per soccorso in passaggi stretti e contorti...),
Torre Saf (per usare tecniche speleo alpino
fluviali...), Piscina (per soccorso acquatico di
superficie...), Motopompe (per tecniche di
prosciugamento...), Zona Aeroportuale (per
tecniche aeroportuali...), Punti Fissi (per
attrezzature di soccorso, da taglio, da
salvataggio, da estricazione, di stabilizzazione,
veicoli incidentati...), Outdoor Training (percorsi
in natura per lo spirito di squadra...), Piazzale di
Manovra (per allestimento campi base...).
Tutte queste simulazioni molto realistiche
servono a far capire in sicurezza cosa si andrà a
fare in uno scenario che quotidianamente
potrebbe accadere. Ogni simulazione
corrisponde ad un modulo di formazione con
rispettivo esame da superare.
Il corso di formazione per Vigili Volontari viene
generalmente effettuato nei Comandi Locali o
nei Poli Didattici Regionali e comprende quasi
tutte le materie teoriche e pratiche dei
Permanenti ma affrontate in maniera un pò più
superficiale e senza una specializzazione, in
quanto il Volontario è un supporto al
Permanente e non va a sostituirlo, ma integra il
sistema di soccorso dove occorre.
I corsi di formazione della parte non operativa,
ma dirigenziale viene effettuata generalmente
presso l’Istituto Superiore Antincendi (ISA),
dove vengono preparati i funzionari
amministrativi, i comandanti...
Vengono svolti anche Master di Specializzazione
Post Laurea, ma anche corsi di laurea in
“Ingegneria della sicurezza e protezione”, inoltre
si svolgono seminari in materia di prevenzione e
sicurezza antincendi.
Tutti i vigili del fuoco che sono già in servizio si
esercitano ogni giorno presso i propri Comandi
per mantenere sempre attiva la concentrazione,
non dimenticarsi i passaggi delle procedure
standard, per mantenersi fisicamente e tenersi
sempre aggiornati su eventuali novità.
le PATENTI MINISTERIALI 57
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(Guida in soccorso di veicoli statali)
I mezzi dei Vigili del Fuoco sono sempre più
tecnologici e necessitano di autisti sempre più
professionali. Oltre a saper guidarli su strada in
condizioni normali, devono saperli guidare anche
in emergenza con sirene e lampeggianti accesi,
in situazioni ambientali (pioggia, nebbia, neve,
buio, sterrato...) e di stress psicologico non
sempre delle migliori, ma garantendo sempre la
massima efficienza e sicurezza sia per il mezzo
che per l’equipaggio che si trova a bordo,
arrivando sul luogo dell’intervento nel più breve
tempo possibile, ma senza mettere a repentaglio
la vita dei colleghi e degli altri utenti della
strada. Non è giustificabile una guida pericolosa
e da incoscienti per nessun motivo, meglio
arrivare qualche minuto dopo che non arrivare
proprio. Quindi condurre un mezzo vvf è di
estrema importanza, delicatezza, responsabilità
e professionalità.
Per questo ogni autista è in possesso delle
Patenti Ministeriali che oltre alla conduzione del
veicolo in sé, abilita anche alla sua
manutenzione ed al funzionamento della pompa
antincendio. La “patente con estensione” serve
per utilizzare l’autoscala, l’autogrù od altri mezzi
speciali.
In caso di intervento urgente, l’autista deve
accendere i lampeggianti blu e le sirene
(dispositivi di segnalazione acustica e visiva,
solo in alcuni casi si possono usare solo i
lampeggianti e non la sirena) negli incroci è utile
attivare anche il clacson, fari sempre accesi e di
giorno anche gli abbaglianti per farsi vedere
meglio. Durante la guida in emergenza l’autista
non è obbligato a rispettare la segnaletica
stradale e gli obblighi della precedenza, ma deve
comunque capire se gli altri utenti della strada lo
hanno visto, gli possono dare strada e farsi dare
la precedenza (infatti lampeggianti e sirene
servono proprio a chiedere strada e
precedenza), rallentando soprattutto negli
incroci e dove la strada lo richieda per via dello
spazio od altro; massima attenzione negli
attraversamenti pedonali, dietro a curve ceche
od ostacoli; anche i tram devono dare la
precedenza ai mezzi di soccorso. Prudenza e
Diligenza devono essere la regola basi per la
guida in emergenza. Gli automobilisti o in
generale gli utenti della strada hanno l’obbligo di
dare la precedenza e in caso anche fermarsi a
bordo strada. In autostrada bisogna raggiungere
il punto d’intervento nella corsia in cui si è
verificato e non occupare la carreggiata inversa.
Nella fase del rientro, sirene e lampeggianti blu
devono essere spenti.
La maggior parte degli incidenti con veicoli in
sirena avvengono negli incroci, anche
semaforici; nelle curve e nelle rotonde per via
dello sbilanciamento dell’acqua che si porta a
bordo, con rischio di ribaltamento. Tenere
sempre un margine di sicurezza tale da essere in
grado di evitare incidenti e qualsiasi imprevisto
si presenti durante il tragitto.
All’arrivo sul posto, l’autista dovrà rallentare per
dar modo al Ros di scegliere il posto migliore
dove posizionare il veicolo.
Con la patente ministeriale si possono guidare i
mezzi di 1°categoria (corrisponde alla B civile,
non in sirena) di 2°categoria (mezzi di
1°categoria in sirena; autocarri e movimento
terra non in sirena), di 3°categoria (mezzi
categoria 2° in sirena e autobus), e di
4°categoria (mezzi delle categorie inferiori,
autoarticolati e autotreni tutti in sirena).
Agli autisti viene affidato un mezzo ministeriale
e ad essi compete il suo corretto utilizzo e la
manutenzione ordinaria (pulizia, efficienza luci e
sirene, pressione pneumatici, tergicristalli e
tagliandi). L’autista e l’amministrazione possono
essere responsabili in caso di “danni civili”
(incidente con danni e feriti), mentre in caso di
“danni penali” (incidente con morti o feriti gravi)
è solo l’autista il possibile responsabile. In caso
di accertato dolo, negligenza o colpa dell’autista,
l’amministrazione può richiedere i danni erariali
al suddetto dipendente.
Nel caso di guida in fuoristrada, generalmente
con mezzi antincendio boschivo, bisogna sempre
valutare l’angolo di attacco, l’angolo d’uscita,
l’angolo di dosso, l’altezza minima da terra,
l’angolo di ribaltamento laterale, la luce a terra,
il massimo gradino affrontabile, l’altezza
massima di guado, la trazione integrale, il valore
dell’aderenza, le sospensioni, il rapporto
trasmissione moto, le tecniche di superamento,
le manovre di sicurezza, il blocco del
differenziale e l’eventuale recupero del mezzo
rimasto immobilizzato (il verricello in dotazione
deve essere usato solo per autosoccorso del
veicolo, non per interventi di soccorso).
Per la guida in Ambito Aeroportuale bisogna
effettuare un ulteriore corso specifico e
conoscere molto bene il sedime aeroportuale e la
segnaletica specifica che è diversa da quella su
strade civili, oltre a conoscere la segnaletica per
i velivoli, conoscere le aree di movimento (sia
aeromobili che veicoli) e di manovra (solo
aeromobili), le varie comunicazioni radio, dove si
può attraversare e dove è vietato. I veicoli
antincendio aeroportuali sono diversi da quelli
per i soccorsi ordinari, soprattutto sono pesanti
e fuori sagoma, inoltre devono corrispondere alle
normative ICAO, nel caso debbano andare in
supporto all’esterno dell’aeroporto devono avere
la Scorta Tecnica.
Per la conduzione di Macchine Movimento Terra
serve un corso per operatore apposito, alla fine
del quale si saprà scavare, caricare, trasportare
e livellare materiali. Tra i vari macchinari ci sono
gli Apripista (bulldozer), Pale gommate e
cingolate, Terne, Escavatori gommati e cingolati,
Mini pale ed escavatori, Autocarri per il trasporto
dei materiali detti Mezzi d’Opera. In base alla
tipologia di macchinario cambiano i modi di
guidarlo e di manutenerlo, cambiano i dispositivi
di sicurezza con le eventuali manovre da
predisporre per lavorare in sicurezza ma in
emergenza.
TERZA PARTE:
SCENARI IN MINIATURA
In questa terza parte racconto tramite le immagini le tipiche situazioni in cui
un vigile del fuoco si trova ogni giorno o notte di servizio. In questo modo
cerco di far capire alla gente comune come si svolge un classico turno di lavoro e
quali sono gli interventi in cui comunemente opera, quali sono le situazioni in cui può
trovarsi, sia in intervento che in caserma durante addestramenti od altro.
Illustro le statistiche, le sigle identificative in codice dei mezzi e presento il turnario
del personale presente in questa ipotetica caserma. Presentando anche il museo con
i mezzi fuori servizio ma pur sempre importanti per la storia dei vigili del fuoco.
Il tutto per creare una panoramica generale sugli interventi e sul turno in caserma.
i TIPICI SCENARI ORDINARI 60
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(situazioni reali riproposte in miniatura) https://www.facebook.com/casermasantabarbara/
esce la Prima Partenza, Prima Autoscala e Prima
Autobotte per INCENDIO ABITAZIONE
esce la Seconda Partenza, Seconda Autoscala e Seconda
Autobotte per INCENDIO FIENILE
esce l’Autopompa Bimodale Strada Rotaia dopo
INCIDENTE FERROVIARIO
escono i Mezzi Fuoristrada con modulo antincendio per
INCENDIO BOSCHIVO
rientrano Carro Soccorso e Carro Schiuma dopo
INCENDIO DITTA SMALTIMENTO RIFIUTI
rientrano Autogrù e Polisoccorso dopo CROLLO
CAVALCAVIA
Nucleo Sommozzatori rientrato dopo RICERCA
SPELEOSUB DISPERSI
Nucleo Speleo Alpino Fluviale esce per RECUPERO
PERSONE SU CABINOVIA
Nucleo Urban Search And Rescue rientrato da
MISSIONE DI SOCCORSO INTERNAZIONALE
Nucleo Cinofili in supporto per RICERCA PERSONE
SOTTO MACERIE
Nucleo Nucleare Biologico Chimico Radiologico rientra
dopo CONTROLLO CONTAINER RADIOATTIVO
Gruppo Operativo Speciale inviato per SGOMBERO
NEVE
Sezione Navale salpa per ESPLOSIONE PIATTAFORMA
METANIFERA
Nucleo Elicotteri in preparazione per SOPRALLUOGO
FRANA
Nucleo Aeroportuale allertato per ATTERRAGGIO
D’EMERGENZA SENZA CARRELLO
Funzionario di Guardia, Nucleo Investigativo
Antincendi e Servizio Documentazioni per ISPEZIONE
VIDEOFOTOGRAFICA
postazione per VIGILANZA ANTINCENDIO
CONCERTO ROCK
Servizio Telecomunicazioni per MANUTENZIONE
ORDINARIA PONTE RADIO
Funzionari in uscita per VERIFICA STABILITA’ EDIFICIO
Settore Officine per MEZZI DI SERVIZIO IN PANNE
CORSO DI FORMAZIONE: Dissesti Statici e
Puntellamenti
Gruppo Sportivo Fiamme Rosse di rientro da una
GARA CICLISTICA
POMPIEROPOLI organizzata dall’Associazione
Nazionale Vigili del Fuoco
Organizzazione della FESTA DELLA PATRONA: Santa
Barbara
una TIPICA GIORNATA LAVORATIVA 64
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
(Turno A dalle 08.00 alle 20.00)
Ore 08.10: PROVA MEZZI
al Distaccamento marino
Ore 09.57: Modulo Operativo Eventi Climatici
in rientro dopo DANNI DA MALTEMPO
Ore 10.30: MOSTRA STATICA
“evoluzione pompa”
Ore 11.00: MOSTRA STATICA
“evoluzione botte”
Ore 12.29: rientrano Partenza e Polisoccorso del
Distaccamento Montano dopo INCIDENTE STRADALE
Ore 13.43: Partenza Distaccamento Industriale per
SOCCORSO OPERAIO su traliccio alta tensione
Ore 15.24: Prima, Seconda, Scala e Botte
per INCENDIO REPARTO OSPEDALE
Ore 16.43: Esercitazione per RILEVAMENTO SOSTANZA
RADIOATTIVA nell’aria
Ore 17.30: PULIZIA AUTORIMESSA
dei Carri Supporto
Ore 18.00: BRIFING pre-esercitazione
di Colonna Mobile
Ore 19.00: conclusa la CAMPAGNA
ANTICENDIO BOSCHIVO
Ore 19.55: Prima e Seconda in attesa
CAMBIO PERSONALE
una TIPICA NOTTATA LAVORATIVA 66
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
(Turno D dalle 20.00 alle 08.00)
Ore 20.15: rientrati mezzi
per SCUOLA GUIDA
Ore 21.05: Carrello Carburanti per
RIFORNIMENTO IN INTERVENTO
Ore 23.49: RIFORNIMENTO CARBURANTE
autovetture Funzionari di Guardia
Ore 00.12: Prima, Botte e Scala del Distaccamento
Marino per INCENDIO APPARTAMENTO al 4°piano
Ore 01.52: Partenza Distaccamento Montano per
SOCCORSO A PERSONA caduta in una baita
Ore 02.05: Autolettiga del Distaccamento Montano in
SUPPORTO PER SOCCORSO A PERSONA
Ore 03.21: rientra Nucleo Saf e Snorkel dopo
SOCCORSO OPERAIO SU TORRE EOLICA
Ore 05.50: Partenze Distaccamento Montano
in uscita per INCENDIO BOSCHIVO
Ore 06.22: Prima Partenza e Seconda Autoscala
per INCENDIO CLIMATIZZATORE
Ore 07.03: Soccorritori Acquatici del Distaccamento
Marino per SOCCORSO A BAGNANTE
Ore 07.33: ATTERRAGGIO D’EMERGENZA
causa volatili nel motore
Ore 07.55: rientrato Nucleo NBCR dopo
PERDITA GAS METANO DA AUTOVETTURA
le STATISTICHE 68
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
(scenari reali riproposti nella Caserma Santa Barbara)
(interventi ordinari)
- INCENDIO APPARTAMENTO - INCENDIO ABITAZIONE - INCENDIO CAPANNONE - INCENDIO CARTIERA -
- INCENDIO AUTODEMOLITORE - INCENDIO NEGOZIO - INCENDIO CAMINO - INCENDIO DISCOTECA-
- INCENDIO FIENILE - INCENDIO DISTRIBUTORE CARBURANTE - INCENDIO DITTA SMALTIMENTO RIFIUTI -
- INCENDIO FIENILE - INCENDIO STERPAGLIA - INCENDIO STERPAGLIE - INCENDIO BOSCHIVO -
- INCENDIO VEGETAZIONE - SOCCORSO ALIENATO - TENTATO SUICIDIO - APERTURA PORTA SOCCORSO -
- SBLOCCAGGIO ASCENSORE - PENTOLA SUL FUOCO - CROLLO ABITAZIONE - CROLLO SOLAIO ABITAZIONE -
- CROLLO CAVALCAVIA - ALLAGAMENTO SOTTOPASSO - PROSCIUGAM. SCANTINATO - AUTO IN CANALE -
- DANNI DA MALTEMPO - RIMOZIONE CORNICIONE PERICOLANTE - RIMOZIONE ALBERO PERICOLANTE -
- FUGA DI GAS - DERAGLIAMENTO TRAM - RIBALTAMENTO AUTOTRENO - DISTACCO ALLARME -
- INCIDENTE FERROVIARIO - INCIDENTE STRADALE - COPERTURA TETTO - ESPLOSIONE AUTOCISTERNA -
(saf, cinofili, usar)
- RICERCA PERSONA IN AMBIENTE OSTILE - RICERCA PERSONE SOTTO MACERIE - CROLLO VIADOTTO -
- RICERCA NAUFRAGHI -MESSA IN SICUREZZA TORRE CAMPANARIA - COPERTURA TETTO -
- SOCCORSO A PERSONA, OPERAI SOTTO FRANA - SOCCORSO A PERSONA, RECUPERO ESCURSIONISTA -
- SOCCORSO ALIENATO - ESERCITAZIONE TAS - TERREMOTO, COLONNA MOBILE - SOCCORSO SPELEOLOGO -
-ALLUVIONE, COLONNA MOBILE - RECUPERO PERSONE SU CABINOVIA -MISSIONE INTERNAZIONALE -
(sommozzatori)
-RECUPERO AUTOVETTURA, IMBARCAZIONE, AEROMOBILE - RICERCA E RECUPERO NAUFRAGHI -
-RICERCA NAUFRAGHI - RICERCA STRUMENTALE VELIVOLO DISPERSO - RICERCA SPELEOSUB DISPERSI -
- ALLUVIONE, COLONNA MOBILE - RICERCA PERSONA IN AMBIENTE LACUSTRE - COLLISIONE NAUTICA -
(centro aviazione)
- SOPRALLUOGO FRANA - TRASPORTO POLITRAUMATIZZATO - ASSISTENZA E RIFORNIMENTO ELICOTTERO -
- RICERCA E RECUPERO NAUFRAGHI - RECUPERO ESCURSIONISTA - RECUPERO INFORTUNATO -
- INCENDIO BOSCHIVO - SOPRALLUOGO CON SISTEMA SAPR, SISTEMA A PILOTAGGIO REMOTO, DRONE -
- ISTRUZIONE CON SISTEMA SAPR, DRONE - SERVIZIO VIDEOFOTOGRAFICO - ESPLOSIONE AUTOCISTERNA -
(nbcr)
- RIBALTAMENTO CISTERNA CARBURANTE - RIBALTAMENTO AUTOCISTERNA METOSSIPROPANOLO -
- RECUPERO E BONIFICA BUSTA SOSPETTA - MONITORAGGIO RADIOATTIVITA’ AMBIENTALE -
- MONITORAGGIO QUALITA’ DELL’ARIA - SOSPETTO SVERSAMENTO LIQUIDO RADIOATTIVO -
- PERDITA METANO DA AUTOCISTERNA - PERDITA GAS ARGON LIQUIDO REFRIGERATO -
- ESERCITAZIONE NBCR, SOSTANZA BIOLOGICA - CONTROLLO CONTAINER RADIATTIVO -
(gos)
- SGOMBERO MATERIALE FRANOSO - SMASSAMENTO MATERIALE INCENDIATO - ESPLOSIONE PALAZZINA -
- LAVAGGIO E MANUTENZIONE MEZZI MOVIMENTO TERRA - RIFORNIMENTO CARBURANTE -
- EMERGENZA NEVE - SGOMBERO NEVE - SMONTAGGIO CONTROLLATO EDIFICIO PERICOLANTE -
- TRASPORTO BRUCO PER RECUPERO PERSONE - ESERCITAZIONE PREPARAZIONE TERRENO CAMPO BASE -
- CORSO ABILITAZIONE OPERATORE MINI MACCHINE OPERATRICI GOS - ESPLOSIONE AUTOCISTERNA -
(aeroportuali) - AEROMOBILE FUORI PISTA - ESERCITAZIONE PER INCENDIO CABINA PILOTAGGIO -
- SURRISCALDAMENTO CARRELLO - PRINCIPIO D’INCENDIO DEPOSITO BAGAGLI - LAVAGGIO PISTA -
- INCENDIO RAFFINERIA - ATTERRAGGIO D’EMERGENZA SENZA CARRELLO - PROVA MEZZI AEROPORTUALI -
- ATTERRAGGIO AEROMOBILE CON PROBLEMI TECNICI A BORDO - ISTRUZIONE SU MEZZO AEROPORTUALE -
(sezione navale) - RICERCA NAUFRAGHI ALLA DERIVA - COLLISIONE NAUTICA – INCENDIO NATANTE -
- INCENDIO SANTUARIO ISOLANO - INCENDIO PETROLIERA - RECUPERO GOMMONE ALLA DERIVA -
- RECUPERO IMBARCAZIONE - ESPLOSIONE PIATTAFORMA METANIFERA - SOCCORSO SU ISOLOTTO -
(colonna mobile)
- SEZIONE OPERATIVA, VERSIONE ALLUVIONE - SEZIONE OPERATIVA, VERSIONE TERREMOTO -
- SEZIONE SPECIALE, NUCLEO COORDINAMENTO OPERE PROVVISIONALI -
- SEZIONE LOGISTICA, TRASPORTO CAMPO BASE - SEZIONE LOGISTICA, CONTROLLO PROGRAMMATO -
- SEZIONE LOGISTICA, TRASPORTO AIUTI UMANITARI - MISSIONE DI SOCCORSO INTERNAZIONALE -
- SEZIONE LOGISTICA, TRASPORTO MODULO SUPPORTO LOGISTICO -
- ESERCITAZIONE: PREPARAZIONE TERRENO CAMPO BASE - ESERCITAZIONE: ALLESTIMENTO CAMPO BASE -
- ESERCITAZIONE: GESTIONE CAMPO BASE - ESERCITAZIONE: SEZIONE COMANDO CAMPO BASE -
- ESERCITAZIONE: SEZ. OP. VERSIONE ALLUVIONE - ESERCITAZIONE: SEZ. OP. VERSIONE TERREMOTO -
- ESERCITAZIONE: N.I.S. PER MESSA IN SICUREZZA AREA POST TERREMOTO -
(vita di caserma, istruzione, esercitazioni)
- PROVA MEZZI - CONTROLLO CARICAMENTI - ESERCITAZIONE TOPOGRAFIA APPLICATA AL SOCCORSO -
- ISTRUZIONE CON AUTOSCALA - ISTRUZIONE CON AUTOGRU - CORSO DISSESTI E PUNTELLAMENTI -
- CORSO PATENTE, cat III e IV - CORSO DI GUIDA SU TERRENI NON PREPARATI - CORSO ATP - CORSO S.A.-
- CORSO DI POLIZIA GIUDIZIARIA - RIFORNIMENTO CARBURANTE - ALLESTIMENTO AUTORIMESSE -
- RIENTRO IN SEDE E RIFORNIMENTO CARBURANTE - APPROVIGIONAMENTI - TRASPORTO INFORTUNATO -
- MANUTENZIONE ORDINARIA PONTE RADIO - INSTALLAZIONE SISTEMA SATELLITARE - VISITE MEDICHE -
(reparto officine)
- REPARTO OFFICINA AL LAVORO - AUTOMEZZI DI SERVIZIO IN PANNE - ATTESA DI RICONDIZIONAMENTO -
- RICONDIZIONAMENTO - PROVVISORIAMENTE FUORI SERVIZIO - RIPARAZIONE APPARATI RADIO -
- MEZZI ACCANTONATI PER ANZIANITA’ DI SERVIZIO - RECUPERO AUTOPOMPA INCIDENTATA -
RIPARAZIONI URGENTI - DONAZIONE MEZZI - ALLESTIMENTO MEZZO - MANUTENZIONI E RIPARAZIONI -
(funzionari e vigilanze)
- VERIFICA VIADOTTO -VERIFICA STABILITA’ EDIFICIO -SOPRALLUOGO FRANA -ESPLOSIONE AUTOCISTERNA -
- INDAGINE INCENDIO DOLOSO - ISPEZIONE VIDEOFOTOGRAFICA - DETERMINAZIONE CAUSA ESPLOSIONE -
- SOPRALLUOGO CON SISTEMA SAPR - VIGILANZA ANTINCENDIO, STADIO - PREVENZIONE INCENDI -
- VIGILANZA ANTINCENDIO, CONCERTO ROCK - ADEMPIMENTO FUNZIONI LOGISTICO BUROCRATICHE -
- ESERCITAZIONE TAS - CROLLO SOLAIO ABITAZIONE- RICERCA NAUFRAGHI - SUPPORTO 118 - ESPLOSIONE -
- MONITORAGGIO QUALITA’ DELL’ARIA - EVAQUAZIONE CENTRO ACCOGLIENZA - VIGILANZA A TEATRO
(ricreativi, associazione e gruppo sportivo)
- PRESENTAZIONE E BENEDIZIONE NUOVI MEZZI - INAUGURAZIONE DISTACCAMENTO -
- ESPOSIZIONE CAMION STORICI - VISITA DELEGAZIONE STRANIERA (OLANDA-BRANDWEER) -
- RIEVOCAZIONE STORICA, SIMULAZIONE INTERVENTO MEZZI LIVREA ANNI 80 -
- SFILATA NAZIONALE - SFILATA MEZZI - INCONTRO SPORTIVO, LOTTA GRECO ROMANA -
- INCONTRO SPORTIVO, MARATONA - INCONTRO SPORTIVO, GARA CICLISTICA -
- INCONTRO SPORTIVO, LOTTA STILE LIBERO - ALLESTIMENTO POMPIEROPOLI - FESTA DELLA PATRONA -
- GEMELLAGGIO CON IL CIVIL DEFENCE DELLO STATO ASIATICO DEL BAHREIN - ALLESTIMENTO PRESEPE -
- SERVIZIO VIDEOFOTOGRAFICO - POMPIEROPOLI - RADUNO AUTOSCALE -
(autorimesse e automezzi)
- CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI PRIMO INTERVENTO - VISTA RIMESSA MEZZI SAF E CINOFILI -
- CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI PESANTI - CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI DI SUPPORTO -
- CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI LOGISTICI - VISTA RIMESSA MEZZI NUCLEI SPECIALI -
- CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI SEZIONE NAVALE - VISTA RIMESSA MEZZI CENTRO AVIAZIONE -
- CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI SOMMOZZATORI - CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI NBCR -
- CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI ANTINCENDIO BOSCHIVO - VISTA RIMESSA AUTOBOTTI -
- CAMBIO TURNO, VISTA MEZZI RICREATIVI E AMBULANZA - CAMBIO TURNO, VISTA MEZZI COMANDO -
- CAMBIO TURNO, VISTA MEZZI DI SERVIZIO - CAMBIO TURNO, VISTA CARRI SUPPORTO -
(personale operativo, mezzi a disposizione, numero scenari creati)
- PRIMO INTERVENTO(13unità) - MEZZI SUPPORTO(4unità) - NUCLEI SPECIALI(19unità) -
- AEROPORTUALI(13unità) - CENTRO AVIAZIONE(6unità) - SEZIONE NAVALE(8unità) -
- COLONNA MOBILE(37unità) - LOGISTICA(11unità) - DIRETTIVO(10unità) - RICREATIVI(3unità) -
PERSONALE PER TURNO (58unità e 3unità esterne) - MEZZI IN CENTRALE (92mezzi) - SCENARI (445attuati) -
le SIGLE AUTOMEZZI 70
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(abbreviazioni in gergo degli automezzi)
APS (autopompaserbatoio), APS/TRID (autopompaserbatoio tridimensionale, con braccio estensibile articolato),
APS/SR (autopompaserbatoio bimodale, strada e rotaia), AP (autopompa), AVP (autovetturapompa),
AP/SIE (autopompa servizi schiuma idrici elettrici), AP/IS (autopompa idroschiuma)
ABP (autobottepompa), ABP/SC (botte scarrabile), ABP/AER (autobottepompa aeroportuale), AB (autobotte)
AS (autoscala), AS/TRID (autoscala articolata, con ultima volata articolata), A/TRID (piattaforma tridimensionale,
snorkel positivo e negativo), PLE (piattaforma da lavoro elevabile, piccolo snorkel, solo positivo), AG (autogrù)
AF (autofurgone), AF/ARIA (carro aria), AF/BUS (minibus), AF/COMBI (polisoccorso 4x4), AF/POL (polisoccorso),
AF/CO (furgone comando), AF/P-RAD(furgone ponte radio), AF/BOSCH (mezzo boschivo tipo Fauno), AF/LOG (camper)
AF/OP (polisoccorso logistico, autofurgone operativo, polilogistico), AF/UCL (unità crisi locale, posto comando
avanzato), AF/SAF (furgone speleo alpino fluviale), AF/NSSA (furgone nucleo soccorso subacqueo acquatico), AF/OFF
(officina mobile), AF/NIAT (furgone nucleo investigativo antincendio territoriale), AF/SFA (furgone soccorso fluviale
alluvionale), AL (autolettiga, furgone ambulanza)
TT (tutti i terreni), TT/BRUCO (cingolato anfibio snodabile), TT/NEVE (gatto delle nevi), TT/BATTIPISTA (gatto con lama
anteriore), AA/HOVERCRAFT (anfibio su cuscino d’aria), AA (automezzo anfibio su ruote)
ACT (autocarro trasporto), ACT/CROLLI (carro crolli), ACT/CAR (carro carburanti), ACT/RI (autocarro con rimorchio),
AC (autocarro), ACT/RIB (autocarro cassone ribaltabile), ACT/USAR (autocarro nucleo urban search and rescue),
ACT/SM (autocarro satellitare mobile), ACT/NBCR (carro nucleare biologico chimico radiologico), ACT/TRI (autocarro
con cassone triribaltabile, sui tre lati), ACT/UAMA (carro unita approvvigionamenti materiali e attrezzature),
ACT/AIB (autocarrotrasporto antincendio boschivo), ACT/GRU (autocarro con gru retro cabina)
CA (camionetta fuoristrada, campagnola o solo fuoristrada, anche detta FS), CA/PU (fuoristrada pick-up),
CA/PU-AIB (fuoristrada pick-up con modulo antincendio boschivo), CA/NPC (fuoristrada nucleo petrol chimico),
CA/SAPR (fuoristrada nucleo sistema aeromobile pilotaggio remoto, droni), CA/POLI (fuoristrada polisoccorso)
AV (autovettura), AV/FS (autovettura fuoristrada), AV/FNZ (autovettura funzionario), A/BUS (autobus)
ES (escavatore cingolato), ES/G (escavatore gommato), MOS (macchina operatrice semovente), TA (trattore
apripista), TC (trattore caricatore cingolato), TCG (trattore caricatore gommato), TCG/G (trattore caricatore escavatore
gommato, terna), CE (carrello elevatore), AF/OFF (officina mobile), ACT/RECUPERO (carro attrezzi)
AIS (autoidroschiuma aeroportuale), AIS/S (striker con braccio estensibile), ASA (automezzo soccorso aeroportuale),
AISP (autoidroschiumapolvere aeroportuale), ARI (automezzo rapido intervento aeroportuale), ARTT (trattore cisterna
rifornitore, kilolitrica), AP/IS (autopompa idroschiuma), APS/AER (autopompa serbatoio aeroportuale), ELI (elicottero),
CAN (canadair), AM (aeromobile), AV/NOA (autovettura di servizio del nucleo operativo aeroportuale)
MO (motoveicolo), MC (motocarro), QUAD (quadriciclo fuoristrada), MTS (motoslitta da neve), MDA (moto d’acqua),
BA (imbarcazione motore entrobordo, battello antincendio), APL (autopompalagunare), MS (motoscafo), RIB (battello
pneumatico), MNP (motonavepompa), MBP (motobarcapompa), IAL (imbarcazione acquatico lagunare),
IA (imbarcazione alluvionale), RI (rimorchio o carrello a rimorchio), RI/BA (rimorchio trasporto barche)
RI/GRE (gruppo elettrogeno), RI/FARI (torre fari), RI/MP (motopompa, idrovora), RI/CANN (carrello con cannone
antincendio), RI/CRA (carrello contrasto rischio acquatico), RI/PRT (carrello ponte radio trasportabile),
RI/DECO (carrello decontaminazione)
ATT (autotrattoretrasporto, autotrattrice per rimorchio, trattore stradale), ATT/S-RI (trattore stradale con
semirimorchio), ATT/AUTORISTORO (con rimorchio cucina da campo), ATT/MSL (trattore stradale con semirimorchio
modulo supporto logistico), S/RI (semirimorchio), S/RI C (semirimorchio cisterna), S/RI P (semirimorchio pianale), S/RI
T (semirimorchio telonato), S/RI TC (semirimorchio trasporto container), SR/MA.O (semirimorchio per macchine
operatrici)
1/A (prima partenza della centrale ), 1/A2 (seconda partenza della centrale), 1/A3 (terza partenza della centrale),
2/A (partenza del primo distaccamento), 3/A (partenza del secondo distaccamento), COA (centro operativo avanzato,
campo base), CON (centro operativo nazionale, a Roma), ROS (responsabile operazioni di soccorso), DOS (direttore
operazioni spegnimento boschivo), TAST (Technical Assistance Support Team, squadra supporto per emergenze
internazionali)
il TURNARIO 71
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(l’organigramma della Caserma Santa Barbara )
PRIMO INTERVENTO (13 unità)
1° PARTENZA 2° PARTENZA SCALA & TRID Legenda:
CP: cs
AU: vp
SER: vp
SER: vp
SER: vd
CP: cs
AU: vp
SER: vp
SER: vp
SER: vd
CP: cs
AU: vp
SER: vd
CP: capo partenza
AU: autista
SER: serviente
ROS: resp.oper.aer.
MEZZI DI SUPPORTO (4 unità a disposizione anche per coprire altri ruoli )
AUTOGRU’ AUTOBOTTE POLISOCCORSO CARRI & CARRELLI
AU: vp AU: vd AU: vd AU: vd
NUCLEI SPECIALI (19 unità a disposizione anche per coprire altri ruoli)
SMZT NBCR USAR-CINOFILI GOS SAF
CS: cs
SER: vp
SER: vp
SER: vp
CS: cs
SER: vp
SER: vp
SER: vp
CS: cs
SER: vp
SER: vp
SER: vp
CS: cs
SER: vp
SER: vp
SER: vp
CS: cs
SER: vp
SER: vp
cr: capo reparto
cs: capo squadra
vp: vigile permanente
vd: vigile discontinuo
AEROPORTUALI (13 unità)
ROS AISP-dragon AISP-man AIS-striker ASA ARTT & ARI
ROS: cr
AU: vd
AU: vp
SER: vp
AU: vp
SER: vp
AU: vp
SER: vp
CP: cs
AU: vp
AU: vp
SER: vd
SER: vp
CENTRO AVIAZIONE (6 unità) & SEZIONE NAVALE (8 unità)
DRAGO 1 & CANADER DRAGO 2 & PIAGGIO MOTONAVE MOTOBARCA
PILOTA: abilitato
PILOTA: abilitato
CAPOBARCA
COPILOTA: tecnico di volo COPILOTA: tecnico di volo
MOTORISTA
SPECIALISTA: aerosoccorritore SPECIALISTA: aerosoccorritore
SPECIALISTA
CAPOBARCA
MOTORISTA
SPECIALISTA
SPECIALISTA
SPECIALISTA
COLONNA MOBILE (37 ruoli da coprire in caso di necessità)
Sezione Logistica
ATT/CAMPO ATT/MSL ATT/CUCINA ACT/UAMA APS AL RI/CAR AF/OFFICINA
Sezione Comando
AF/UCL-TAS AF/OP AV/FS AF/TLC ACT/SM AF/CDC AF/NIA
Sezione Operativa & Sezione Mezzi Speciali
(alluvione) COMBI CA/SMZT-RI/BA AF/SAF-RI/G CA/PU-RI/MP TT/ANFIBIO
(terremoto) COMBI USAR/AF-ACT AF/CINOFILI CA/PU-RI/TF AS/TRID
(mezzi spec.) AG GOS/MA.O-ATT ATT-S/RI NIS/ ACT-ATT A/TRID ACT/RIB
DIRETTIVO (10 unità)
COMANDO DIREZIONE FUNZ. & NIA S.OPERATIVA CAPOTURNO & UCL SERVIZIO CDC & PR
COM: 1° dirig. DIRET: capouf. FUNZ: geom. RESP: cr
RESP: cr
RESP: cs
VICE: 2° dirig. AMM: segret. FUNZ: perito TEL: cs
LOGISTICA (3 unità esterne e 8 da coprire in caso di necessità)
SERV. COMANDO SERV. TLC OFFICINA MANUTENTORI MAGAZZINO INFERMERIA MENSA
AU: vd RESP: cs
SER: vp
RESP: cs
SER: vp
RESP: cs
SER: vp
RESP: cs RESP: dott. CUOCO:
chef
UFFICI RICREATIVI (3 unità esterne)
ASSOCIAZIONE NAZIONALE: 1 pens. GRUPPO SPORTIVO: 1 atl. MUSEO: 1 pens.
il MUSEO STORICO 72
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(Mezzi Fuori Servizio)
SALA.1 (dagli albori al 1908):
Non esistevano ancora i mezzi a motore e ci si doveva
arrangiare con quello che c’era, secchi in legno o di stoffa,
attrezzi rudimentali, carri e botti in legno, pompe a
vapore, cavalli. In esposizione un Carro Botte a Trazione
Umana da 600 litri d’acqua appartenente ai Civici
Pompieri risalente al 1830, un Carro Pompa a Mano a
Trazione Umana del 1800, un Carro Cisterna Ippotrainato
del 1850, un Carro Pompa a Vapore Ippotrainato
appartenente ai Pompieri Civici risalente al 1883.
(modificati su base Artitec e Preiser).
SALA.2 (dal 1909 al 1973):
Dal 1909 cominciarono ad essere utilizzati i primi
veicoli a motore con vari colori della carrozzeria. Dal
1939 con la formazione del Corpo Nazionale Vigili del
Fuoco, venne adottata una livrea ufficiale
consistente nella carrozzeria rossa e la scritta in oro
sulle portiere. Durante la II guerra mondiale furono
verniciati di grigio topo. In esposizione Fiat Topolino
del 1949 (Rietze), Fiat Multipla del 1960 (Brekina),
Alfa Romeo Giulia del 1966 (Brekina), Autobotte Fiat
621 del 1932 (LMS), Autogrù Gmc Diamond del 1946
(Wespe), Autogrù Gmc Kran del 1945 (Roco).
Le due autogrù sono dei residuati bellici Usa
trattenuti dopo la II guerra mondiale
e riverniciati in livrea ufficiale.
SALA.3 (dal 1974 al 1979):
Dal 1974 i mezzi erano sempre rossi ma senza
scritte o stemmi; i mezzi più vecchi ma ancora
funzionanti venivano riverniciati e
ricondizionati. In esposizione Autobotte
Om150 del 1974 (Comet), Autopompa Om160
del 1977 (TA Models).
SALA.4 (dal 1980 al 1983):
Dal 1980 venne adottata la nuova livrea in un
rosso più chiaro con fascia bianca ma sempre
senza scritte; i mezzi più vecchi ma ancora
funzionanti venivano riverniciati e
ricondizionati. In esposizione Autobotte
Om155 del 1975 riverniciata (TA Models),
Autopompa FiatOm160 del 1981 (TA Models),
Anfibio Gmc Duck del 1943 riverniciato e
ricondizionato in quanto ancora efficiente
ed operativo (Kibri).
SALA.5 (dal 1984 al 1994):
Dal 1984 i mezzi riportavano sulla striscia bianca
anche la scritta “Vigili del Fuoco” in nero;
dal 1985 si aggiunse anche il numero “115”,
e dal 1991 ad alcuni mezzi si aggiunse la scritta
“al servizio del paese”; arrivarono le prime
sirene bitonali; i mezzi ancora in buono stato
strutturalmente vennero riverniciati e
ricondizionati in modo da operare ancora.
In esposizione Anfibio Volkswagen Schwimmwagen
del 1942 riverniciata (Roco), Fiat Campagnola Ar76
del 1984 (TA Models), Iveco Daily del 1985 (Olivito),
Autocarro Fiat 639N del 1956 riverniciato e
ricondizionato (G&G Rail), Autopompa Iveco
Om160 del 1985 (TA Models), Autopompa Iveco
Eurotech del 1994 (Wiking),
SALA.6 (dal 1995 al 2002):
Dal 1995 a partire dall’autopompa Eurofire
venne adottata la nuova livrea rosso fuoco con
numero e scritte in bianco; vennero riverniciati
così anche tutti i mezzi vecchi ma funzionanti.
Dal 2003 fino ad oggi i mezzi hanno più o meno
questa livrea ma i vari allestitori hanno la
possibilità di personalizzazione, così si vedono
mezzi con scritte rosse su fasce bianche, stemmi
bianchi o rossi sui portelloni posteriori, livree a
forma di “V” bianche rosse e verdi, e via dicendo,
sembra quasi che ogni mezzo abbia una sua
livrea e non appartenga ad un unico Corpo.
In esposizione Fiat 242 del 1980 riverniciato
(Praline), Autopompa Iveco Om160 del 1985
riverniciata (TA Models), Motrice Iveco 190
Turbostar del 1990 riverniciato (Herpa)
e Bus Iveco 370-10 del 1980 riverniciato (N3C).
QUARTA PARTE:
CURIOSITA’ POMPIERISTICHE
In questa quarta parte presento tutto quello che di solito non si conosce sul
mondo dei vigili del fuoco, ma che è giusto sapere per completezza professionale
In questo modo cerco di far capire alla gente comune le varie curiosità, dalla storia
alle missioni all’estero, dal territorio allo sport. Impartisco anche a chi non è del
mestiere consigli sulla prevenzione quotidiana che possono sempre essere utili
in certe occasioni della vita. Racconto che i pompieri hanno partecipato
involontariamente come protagonisti anche durante le guerre mondiali,
e molto altro materiale che più di qualcuno non conoscerà.
Il tutto per creare una panoramica generale sulle curiosità del settore.
l’ORGANIGRAMMA NAZIONALE 76
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(Corpo Nazionale Vigili del Fuoco)
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è nato
ufficialmente il 27 febbraio del 1939 con lo scopo
d'intervenire in soccorso alle popolazioni in caso di
qualsiasi emergenza alla vita umana, animali e beni
altrui, effettuando il cosiddetto Soccorso Tecnico
Urgente (STU); il Corpo si occupa anche di prevenzione
incendi, del controllo costante della radioattività nel
territorio italiano e della vigilanza antincendio negli
stadi, nei teatri, nelle metropolitane ed in
manifestazioni pubbliche, partecipa con uomini e mezzi
in casi di grandi calamità naturali per soccorrere gli
infortunati anche all'estero, promuove iniziative di
solidarietà per dare assistenza, conforto e consigli agli
anziani od a chi ne ha bisogno; è ambasciatore
dell'Unicef educando i bambini fin da piccoli sui pericoli
della vita con consigli semplici ma utili, imparando
divertendosi (Pompieropoli). La festa nazionale dei Vigili
del Fuoco ricorre ogni anno il 4 dicembre: Santa
Barbara, la santa patrona protettrice.
L’Organigramma è composto dalle seguenti
strutture: 106 Comandi Provinciali (gestiscono gli
interventi in ambito provinciale e coordinano i loro
distaccamenti), 19 Direzioni Regionali (anche detti
Ispettorati, coordinano tutti i Comandi Provinciali della
loro regione ed i reparti specializzati dei Sommozzatori,
Aeroportuali, Elicotteristi, Nbcr, Saf, Cinofili e della
Colonna Mobile Regionale), 1 Centro Operativo
Nazionale (coordina le operazioni delle Direzioni
Regionali e dei Comandi Provinciali gestendo le
informazioni per il Ministero degli Interni e monitorando
le risorse disponibili sul territorio nazionale), 1 Scuola
Formazione Base (forma il personale operativo sulle
tecniche di base e sulle materie teoriche, effettua corsi
per il personale del Servizio Civile Nazionale e per i
volontari), 1 Scuola Formazione Operativa (forma il
personale operativo, su simulatori reali che riproducono
scenari di edifici, gallerie, industrie, aerei, treni, tralicci
e su tutte le attrezzature presenti sui mezzi), 1 Istituto
Superiore Antincendi (forma il personale Funzionario ed
Amministrativo dei vigili del fuoco, effettua corsi
universitari e master di ingegneria e svolge seminari e
convegni internazionali in materia), 18 Poli Didattici
Regionali (formano ed aggiornano il personale operativo
in virtù del tessuto urbano), 1 Comitato Centrale
Tecnico Scientifico (elabora ed aggiorna le norme
tecniche e procedurali di prevenzione incendi, cura gli
adempimenti tecnici amministrativi e contabili in
materia), 8 Laboratori Studi ed Esperienze (Laboratorio
delle Costruzioni studia e certifica gli elementi
strutturali delle infrastrutture e degli edifici, effettua
controlli e rilascia autorizzazioni ai laboratori privati;
Laboratorio di idraulica ricerca e studia i fenomeni
connessi al movimento dei fluidi nelle tubazioni rigide e
flessibili di ogni genere, certifica ed omologa impianti
automatici e di vario genere in materia; Laboratorio
Merceologico effettua studi, verifiche, ricerche e
collaudi sui materiali utilizzati per le attrezzature
antincendio comprese le divise da intervento, testa e
certifica requisiti tecnici; Laboratorio di Elettrotecnica
studia i fenomeni elettrici ed effettua ricerche nel
campo dell'elettricità per la sicurezza collettiva e degli
operatori del soccorso in genere; Laboratorio Macchine
e Termotecnica studia e sperimenta gli impianti
tecnologici in materia antincendio, certifica i prodotti ed
effettua controlli sui laboratori privati; Laboratorio di
Chimica effettua ricerche e sperimentazione in materia
estinguente anche collaborando con università ed altri
enti di ricerca, verifica ed omologa prodotti per il
mercato nazionale; Laboratorio Reazioni al Fuoco
partecipa alla stesura della normativa tecnica in materia
a livello nazionale ed internazionale, studia e
sperimenta il comportamento del fuoco e le sue
reazioni; Laboratorio Difesa Atomica si occupa dei
pericoli derivanti dalla presenza di radiazioni ionizzanti
che possono essere originate da materie fissili,
radioattive, radiogene o da altro, inoltre forma il
personale radiometrico), 1 Dipartimento (svolge
funzione di indirizzo per le attività del Corpo in quattro
direzioni: emergenza, prevenzione e sicurezza tecnica,
formazione e risorse logistiche-strumentali), 1 Ufficio
Attività Sportive (promuove e coordina le attività
agonistiche ed amatoriali svolte dal personale e dai
Gruppi Sportivi dei Vigili del Fuoco, cura i rapporti con il
CONI e disciplina le manifestazioni agonistiche), 1
Banda Musicale (svolge attività concertistica in
occasione di feste nazionali o internazionali), 1 Servizio
Sanitario del Corpo (si occupa dell'assistenza sanitaria,
psicologica e di medicina preventiva del personale
rilasciando certificazioni di idoneità psico-fisica e svolge
studi e ricerche in tema di sicurezza sanitaria).
Il Personale è composto per la maggior parte da
Vigili Permanenti con contratti di lavoro a tempo
indeterminato divisi in 4 turni (A,B,C,D) della durata di
12 ore (8.00-20.00 e 20.00-8.00) in modo da coprire le
24 ore di una giornata, in supporto al personale
permanente viene formato ed inserito nei vari turni in
base alle esigenze dei Comandi dei Vigili Discontinui,
aventi la formazione di base e contratti a tempo
determinato di un paio di settimane fino ad un totale di
6 mesi l'anno, oltre ai suddetti operatori vengono
formati dei Vigili Volontari ed inseriti in apposite
squadre volontarie che operano in distaccamenti
volontari effettuando l'intervento tecnico urgente con la
stessa formazione di base dei Discontinui ma venendo
pagati per le sole ore d'intervento. Il personale effettivo
è suddiviso in cinque ruoli: Dirigenti (Capo del Corpo e
Dirigenti), Direttivi (Direttori, Sostituti Direttori,
Ispettori Antincendio), Amministrativi-Informatici
(Funzionari, Collaboratori, Assistenti e Operatori), Capi
Reparto e Capi Squadra (Capo Reparto Esperto, Capo
Reparto, Capo Squadra Esperto, Capo Squadra) e Vigili
(Vigile del Fuoco Coordinatore, Vigile del Fuoco Esperto,
Vigile del Fuoco Qualificato, Vigile del Fuoco); il
personale volontario è composto dai Vigili Volontari,
Capi Squadra Volontari, Capi Reparto Volontari e Periti
Volontari.
Si accede al Corpo tramite concorso pubblico, titolo
di studio della scuola dell'obbligo ed età massima 30
anni, per i ruoli dei direttivi bisogna possedere una
laurea specifica e l'abilitazione all'esercizio della
professione, i discontinui e volontari tramite domanda
di accesso ai Comandi provinciali con età massima di 45
anni, tutti i giovani tra i 18 ed i 28 anni possono
dedicare un anno svolgendo il Servizio Civile nel Corpo,
non nel soccorso tecnico urgente ma supportando il
personale in servizio nei compiti a carattere
amministrativo-tecnico-gestionale o nelle relazioni
pubbliche. Trento, Bolzano e Aosta sono Comandi
Autonomi (anche con fornitura di mezzi, attrezzatura e
personale non Ministeriale dove a parte i Comandi il
resto dei distaccamenti sono tutti volontari).
Per diventare un Vigile del Fuoco bisogna
innanzitutto rivolgersi al Comando Provinciale della
propria provincia e informarsi se sono indetti dei
concorsi pubblici a tale scopo. Quindi bisogna iscriversi
e vincerli o essere almeno nelle liste degli idonei non
vincitori (attenzione che generalmente queste liste si
annullano passati due/tre anni), quindi all’atto della
chiamata si dovrà passare una visita medica e
psicologica che stabilirà l’idoneità o meno a svolgere il
corso di formazione (non sono ammesse lenti a
contatto o altri dispositivi di correzione).
Si può passare quindi a svolgere un corso di 9 mesi.
Inizialmente a Roma alle Scuole Formazioni di Base
(SFB-SCA) dove vengono insegnate tutte le tecniche di
base e le parti teoriche, le materie svolte sono: la
chimica e fisica dell’incendio, l’idraulica applicata,
l’elettrotecnica, le telecomunicazioni, le sostanze
estinguenti e pericolose, i crolli-dissesti-puntellamenti,
la prevenzione incendi e la sicurezza, la polizia
giudiziaria, i servizi antincendio aeroportuali e portuali,
la pianificazione e la gestione degli interventi, le
procedure operative standard, l’addestramento ginnico
e natatorio quotidiano, i dispositivi di protezione
individuali, le attrezzature d’intervento, i nodi e gli
imbraghi, le tubazioni e le motopompe, le fughe di gas
e sostanze pericolose, gli automezzi e le patenti di
guida terrestri e nautiche e su terreni non preparati, il
primo soccorso sanitario e il defibrillatore, l’energia
nucleare e le strumentazioni radiometriche,
l’allestimento dei campi base e della colonna mobile
nazionale, i gruppi elettrogeni, la topografia applicata al
soccorso e molto altro, inoltre si farà pratica ai Castelli
di Manovra (ossia degli edifici che rappresentano i
palazzi reali) con le scale italiane, scale a ganci, scale
controventate, scale aeree e sulle tecniche speleoalpino-fluviale.
Successivamente si verrà mandati vicino
Roma, a Montelibretti dove c’è la Scuola Formazione
Operativa (SFO), dove vengono simulate realmente
tutti i scenari più significativi a cui si ci troverà nella
realtà lavorativa, infatti sono presenti vari simulatori e
scenari pratici: simulatore di incendio velivolo per gli
interventi in campo aeroportuale; scenari per tutte le
attrezzature da taglio ed estricazione (gruppo
oleodinamico, motoseghe e mototroncatrici, lance
termiche, cuscini di sollevamento..); nella piscina si
impareranno le tecniche di autoprotezione in ambiente
acquatico e conseguenti tecniche di soccorso natatorio;
nella “camera fumo” si simulerà edifici invasi dal fumo,
di conseguenza si proveranno gli autoprotettori e le
tecniche di ricerca persone al buio più totale; nella Fire
House si simuleranno gli incendi di abitazioni con
manichette e autoprotettori; presenti simulatori di
stoccaggio idrocarburi, di pensiline di carico delle
autocisterne e dell’incendio di bombole di gas, si
proveranno le varie schiume e come chiudere eventuali
valvole avvicinandosi con getti d’acqua; simulatori di
strade e gallerie per esercitarsi negli incidenti stradali;
simulatori di sistemi di comunicazione tra operatori;
simulatori di Outdoor Training in cui si sperimentano le
difficoltà della natura come superare ostacoli, salire su
un albero, passare ponti in corda; simulatori di pozzi e
cunicoli e di ambienti confinati; simulatori per tutte le
tecniche speleo-alpine-fluviali di calata e recupero con
corde ed imbraghi, salvataggi in montagna, su fiumi o
su tralicci; presente il simulatore Ship Trainer in cui si
simulano incendi a bordo delle navi; scenari di prova
estintori e tutte le sostanze estinguenti; simulatori di
crolli e puntellamenti, di recupero persone sotto le
macerie, di autocarri ribaltati e molto altro. Finito il
corso e superati i vari esami per ogni materia, si verrà
mandati altri 3 mesi a contatto diretto con le squadre
operative già presenti sul territorio in ambito della
propria provincia per imparare con l’esperienza
maturata dai precedenti colleghi com’è la vera realtà
sul campo di ogni giorno. Quindi si verrà assegnati
definitivamente alla propria destinazione di servizio in
base alla disponibilità su tutto il territorio nazionale,
questo significa che alcuni potranno essere stanziati
anche a chilometri di distanza dalla propri provincia di
residenza, addirittura della propria regione e trovarsi da
abitanti del sud Italia a prestare servizio in Comandi del
nord d’Italia.
Dopo 1 anno di servizio si può far domanda per
eventuali specializzazioni, ad esempio i Sommozzatori,
di conseguenza si dovrà affrontare un ulteriore corso di
specializzazione generalmente fatto nei Poli Didattici.
Dopo 5 anni di servizio si può fare domanda per Capo
Squadra e anche in questo caso si dovrà svolgere un
corso interno a Roma generalmente di carattere
puramente teorico, lo stesso vale per i Capi Squadra
che dopo 5 anni in questo ruolo possono fare domanda
da Capo Reparto.
Chi volesse diventare vigile del fuoco Volontario o
Discontinuo può fare domanda direttamente al proprio
Comando di provincia e attendere di essere chiamato a
fare un corso di 120 ore presso lo stesso Comando
dove si insegneranno tutte le tecniche di base e le
materie teoriche viste per i vigili di ruolo ma in maniera
più superficiale, oltre a passare la visita medica
preposta, fatto ciò i vigili Discontinui verranno chiamati
in base all’occorrenza del Comando in sostituzione al
personale effettivo Permanente in caso di malattie,
periodo di pensionamento, attesa di ricambio
generazionale, carenza di personale per svariati motivi
o per la formazione di squadre apposite per incendi
boschivi, tramite un apposito contratto di lavoro pagato
di un paio di settimane per un totale di sei mesi annui,
operando nelle Centrali o nei Distaccamenti
Permanenti; mentre il vigile Volontario verrà inserito in
base alla propria disponibilità personale in apposite
squadre di volontari già operanti sul territorio
provinciale e stipendiato per le sole ore di intervento,
operando solo ed esclusivamente nei Distaccamenti
Volontari (si precisa che la figura del Volontario o del
Discontinuo può essere coperta dalla stessa persola
fisica, cambia solo la tipologia contrattuale e la
disponibilità operativa).
Si può entrate nel Corpo Nazionale facendo anche
concorsi pubblici per funzionari e settore
amministrativo-contabile e di conseguenza non come
vigile operativo ma come ispettore, dirigente,
funzionario, informatico, segretario, tecnico di
laboratorio, ecc..) svolgendo conseguentemente corsi di
formazione interni o all’Istituto Superiore Antincendi
(ISA) di Roma. Inoltre il Corpo assume anche atleti o
sportivi in generale per il Gruppo Sportivo Fiamme
Rosse i quali rappresentano i Corpo Nazionale in ogni
tipologia sportiva sia a livello nazionale che
internazionale.
Lo stipendio del contratto a tempo indeterminato
spetta al vigile permanente ed al funzionario
permanente, più l’indennità di rischio ma meno
l’assicurazione obbligatoria sulla vita; lo stipendio è
nettamente inferiore ovviamente per Discontinui con
contratti a tempo determinato, mentre i Volontari sono
stipendiati in base alle ore effettive di intervento. Il
vigile del fuoco è riconoscibile dai gradi, dalla divisa,
dalle scritte sulla stessa e dal veicolo. Occhio alle
imitazioni di altri enti preposti al soccorso che
indossano divise e mezzi molto simili a quelle del
Corpo, alcuni veicoli del servizio antincendio aziendale
portano le stesse scritte sui camion, ma non hanno
niente a che vedere con il Corpo Nazionale. Le cose
sono diverse come già specificato per le provincie
autonome.
la CRONOLOGIA STORICA 78
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(I grandi interventi)
- Nel 600 a.C. in alcune province italiane c'erano
delle corporazioni di mestieri addette alla estinzioni
incendi: Collegia Fabrorum e Centonarii.
- Nel 289 a.C. a Roma la vigilanza antincendio era
garantita dai funzionari magistrati denominati:
Tresviri Nocturni o Capitales. A Napoli si utilizzavano
degli schiavi chiamati Spegnitori ed un corpo detto
Familia Publica che operavano gratuitamente, la
Familia Privata invece operava sotto compenso.
- Nel 6 d.c. il primo imperatore di Roma Ottaviano
Augusto creò la Militia Vigilum, un corpo di vigili
formato da 7000 uomini divisi in 7 corti a loro volta
divise in 7 centurie, partendo in caso di necessità
dagli Statio (il Comando), o dagli Excubitorium (i
Distaccamenti), utilizzando il suono della Bucina,
una specie di corno, per far spostare la gente.
- Nel 64 d.C. l’Incendio di Nerone divampò nella
Capitale distruggendo due terzi della città, dopo 9
giorni la Militia Vigilum riuscì a spegnere gli incendi.
- Nel 1300 d.C. in vari agglomerati urbani italiani
nascevano delle corporazioni di mestiere atte alla
difesa dagli incendi: a Firenze le Guardie da Fuoco, a
Milano e Torino i Brentatori (per via del recipiente
che portavano), a Roma i Focaroli.
- Nel 1814 nacquero i Vigili Augustali e le prime
pompe a vapore trainate da cavalli con addetti
pagati.
- Nel 1900 entrarono in dotazione le prime
attrezzature antincendio, quali scale girevoli con
motore a vapore, a benzina od elettriche, estintori,
pompe monocilindriche, lance, naspi, i primi
respiratori composti da una maschera d'amianto ed
un tubo lungo 20 metri che portava l'aria respirabile,
poi le pompe a vapore e scale montate sulle prime
automobili e sirene a fischio alimentate a gas
compresso. I primi Corpi dei Pompieri favorì la
nazionalizzazione del servizio antincendio italiano e
della sua standardizzazione di mezzi ed attrezzature
in modo che tutte le città sia grandi che piccole
potessero affrontare gli interventi con professionalità
ed in totale sicurezza, nacquero anche vari mezzi
come le autoscale, le autoambulanze, motofurgoni,
sidecar, autogrù e natanti antincendio.
- Il 28 dicembre 1908 un terremoto del 10° Mercalli
e il conseguente tzunami provocò nella zona di
Messina e Reggio Calabria circa 80 mila vittime.
- Durante la prima guerra mondiale il Regio Esercito
sperimentò l'impiego delle compagnie del Genio
assieme al personale dei pompieri con funzioni
antincendio nelle retrovie e nelle strutture militari,
poi una legge ordinò l'armamento dei servizi
antincendio a causa della retorica guerresca, delle
conquiste coloniali e del regime fascista, i moschetti
e le pistole furono comunque utilizzate solo ed
esclusivamente per difesa personale dei vigili stessi.
Per legge venne abolita la denominazione Pompieri
per adottare la dicitura Vigili del Fuoco in onore dei
Vigiles dell'antica Roma.
- Il 27 febbraio 1939 d.C. nacque ufficialmente il
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il nucleo
Cinofili, le Squadre di Montagna, quelle Portuali e la
Scuola Centrale Antincendio.
- Durante la Seconda Guerra Mondiale in vista di
un possibile sbarco nell'isola di Malta venne istituito
un battaglione speciale dei vigili del fuoco
denominato Santa Barbara che avrebbe dovuto
invadere l'isola salendo le alte scogliere tramite dei
pontoni su cui erano state fissate le volate delle
autoscale, la missione però non si fece e gli uomini
vennero smistati nelle varie città italiane più
bisognose di uomini e mezzi, come Milano, Torino,
Roma, Foggia e Napoli che avevano subito dei
bombardamenti.
- Nel 1945 i vigili del fuoco di Trieste dovettero
recuperare le salme uccise nelle Foibe dai partigiani
slavi di Tito, 10.000 italiani furono torturate e
gettate nelle profonde cavità carsiche di Trieste e
Dalmazia.
- Dopo la fine della guerra mondiale una delle più
grandi calamità fu l'alluvione del Polesine del 1951,
colonne mobili partirono da tutta l'Italia in aiuto alla
popolazione di Rovigo, Adria, Parma e Reggio Emilia.
Nacquero i Sommozzatori e gli Elicotteristi.
- Nel 1953 i vigili del fuoco italiani andarono in aiuto
in Olanda a causa di una grande alluvione. Nello
stesso anno andarono anche in Grecia per un
terremoto.
- Il 9 ottobre 1963 una frana di grandissime
proporzioni scivolò nello specchio d'acqua formato
dalla diga del Vajont provocando un'onda enorme
che investì i paesini circostanti delle province di
Belluno ed Udine, spazzando via anche il
distaccamento volontario dei vigili del fuoco di
Longarone e 2500 persone; arrivarono colonne
mobili da Treviso, Udine, Venezia, Gorizia e Trieste
in aiuto alle persone di Longarone, Erto, Casso,
Rivalta, Pirago, Villanova, Faè, Castellavazzo, salme
vennero recuperate anche alla chiusa più vicina,
molti chilometri più a valle.
- Tra il 4 e 5 novembre 1966 il fiume Arno straripò
causando enormi danni al patrimonio di Firenze, tutti
i comandi della Toscana inviarono uomini in aiuto,
anche una colonna mobile da Roma, intere province
toscane subirono gravi danni come quelle di
Grosseto e Pisa, Firenze poi dovette essere ripulita
dal fango, oltre ai 6000 interventi di soccorso e una
forte delegazione di civili volontari.
- Il 14 gennaio 1968 un terremoto devastò il Belice
in Sicilia interessando le province di Palermo,
Trapani ed Agrigento, 7000 furono i soccorritori, 370
le vittime, 1000 i feriti e 60000 senza tetto.
- Il 4 agosto 1974 un ordigno collocato sul treno
Italicus provocò un rogo causando una strage.
- Il 6 maggio 1976 un terremoto devastò il Friuli
colpendo le province di Udine e Pordenone, causò
989 vittime, 45000 senza tetto, 1000 i vigili del
fuoco intervenuti con 600 mezzi.
- Il 10 luglio 1976 un guasto in una fabbrica
chimica di Seveso vicino Milano provocò la
fuoriuscita di diossina che sparsa nell'aria contaminò
le città circostanti con ustioni, cloracne e dermatiti
sulla pelle delle persone, animali morti e ortaggi
immangiabili.
- Il 27 giugno 1980 un aereo di linea esplose nei
cieli di Ustica e si inabissò causando la morte di 81
persone, verrà recuperato quasi completamente solo
nel 1991 e conservato negli hangar militari di Pratica
di Mare fino al 2006 quando verrà trasferito da una
colonna di autotreni dei Vigili del Fuoco con
destinazione Museo della Memoria di Bologna.
- Il 2 agosto 1980 un attentato alla stazione
ferroviaria di Bologna provocò 85 vittime e feriti.
- Il 23 novembre 1980 un terremoto colpì l'Irpinia
nelle province di Avellino, Salerno, Potenza,
Campania, Basilicata e Puglia, 2800 vittime e feriti.
- Il 19 luglio 1985 cedettero due bacini di lavaggio
posti su un pendio provocando una valanga di
melma in Trentino travolgendo l'abitato si Stava e
268 persone. I vigili del fuoco in quest'anno vennero
anche inviati in soccorso delle popolazioni dopo il
terremoto in Messico, Armenia e Salvador.
- Nell'estate del 1987 la Valtellina, Val Pola e la
provincia di Sondrio furono afflitte da un'alluvione
che causò frane, smottamenti ed inondazioni.
- Il 17 ottobre 1988 all'aeroporto di Fiumicino un
Boeing 707 con 45 passeggeri e 7 membri si
schiantò in fase di atterraggio spezzandosi in due
tronconi ed incendiandosi a causa della fitta nebbia.
Nello stesso anno i vigili del fuoco italiani andarono
in Armenia a causa di un terremoto.
- Nel 1989 i vigili del fuoco italiani andarono nelle
Isole Azzorre per recuperare assieme ai colleghi del
luogo i 144 italiani morti in uno schianto aereo.
- Il 10 aprile 1991 nel golfo di Livorno il traghetto
turistico Moby Prince impattò contro la petroliera
Agip Abruzzo, causò un incendio che avvolse il
traghetto, 140 le vittime ed un solo superstite.
- L'11 aprile 1991 nel golfo di Genova
un'esplosione innescò un grandissimo incendio sulla
Milford Haven che rilasciò carburante in fiamme
nella zona limitrofe.
- Il 27 ottobre 1991 bruciò il teatro Petruzzelli di
Bari, numerose squadre sul posto.
- Il 5 novembre 1994 dopo giorni di pioggia
incessante i principali fiumi del Piemonte esondarono
inondando la provincia di Cuneo, Asti, Alessandria,
Torino, Biella e Vercelli, 68 morti e 5000 senza tetto.
- Il 29 gennaio 1996 bruciò il teatro La Fenice di
Venezia, le autopompelagunari fanno il meglio che
possono, venne fatto intervenire anche un elicottero
con banna antincendio che effettuò 121 lanci.
- Il 12 gennaio 1997 un treno Pendolino deragliò
poco prima della stazione di Piacenza e fece 8
vittime e 29 feriti su 167 passeggeri.
- Tra l'11 e il 12 aprile 1997 un incendio bruciò il
duomo di Torino contenente la Sacra Sindone che
venne salvata dai vigili del fuoco.
- Il 26 settembre 1997 il terremoto delle Marche e
l'Umbria devastò Foligno, Assisi e Camerino, molte
vittime ed un patrimonio culturale distrutto.
- Il 5 maggio 1998 piogge ininterrotte fecero
scendere a valle da una montagna, fango, melma e
detriti travolgendo abitazioni, l'ospedale e ponti di
Sarno, di Salerno e di Caserta, 160 vittime tra cui un
vigile del fuoco a bordo della sua autopompa.
- Il 9 settembre 1998 una scossa di terremoto in
Basilicata e Calabria provocò 2 morti e molti danni.
- Il 24 marzo 1999 un camion carico di margarina
si incendiò all'interno del traforo del Monte Bianco
provocando un incendio che provocò 39 vittime,
intervennero sia pompieri italiani che francesi.
- Il 17 agosto 1999 un terremoto colpì la Turchia e
squadre italiane partirono da Pisa in soccorso alla
popolazione; nello stesso anno partì anche la
missione umanitaria Arcobaleno per aiutare la
popolazione del Kosovo affranta dalla guerra.
- L' 8 ottobre 2001 un aereo passeggeri in fase di
decollo all'aeroporto di Linate urtò un velivolo da
turismo e si schiantò contro il deposito bagagli dello
scalo che causò 114 vittime.
- Il 27 novembre 2001 a Roma una squadra
intervenne in via Ventotene per una fuga di gas,
un'enorme esplosione uccise 4 vigili del fuoco.
- Il 18 aprile 2002 un piccolo aereo da turismo
impattò contro il grattacielo Pirellone di Milano che
provocò 3 vittime e 70 feriti.
- Il 31 ottobre 2002 un terremoto nel Molise causò
danni e morti, a San Giuliano di Puglia crollò una
scuola elementare uccidendo 27 alunni.
- Tra il 2002 e il 2003 missioni di soccorso
internazionale partirono verso Algeria e Iran per
terremoti e verso la Thailandia per tzunami.
- Il 7 gennaio 2005 un treno passeggeri si scontrò
con un altro treno merci a Crevalcore vicino
Bologna, 17 le vittime e molti feriti.
- Il 6 dicembre 2007 un incendio uccise 7 operai
delle acciaierie Thyssen krupp di Torino. Nello stesso
anno i pompieri italiani vennero mandati in
Afghanistan in per addestrare il servizio antincendio
di Herat.
- L' 8 agosto 2008 un grave incidente stradale
sull'autostrada A4 Trieste-Venezia in prossimità di
Cessalto vicino a Mestre provocò 7 morti.
- Il 6 aprile 2009 un terremoto distrusse L'Aquila e
i paesini limitrofi causando 308 morti, 1500 feriti e
65000 sfollati, crollò anche parte dell'università
dell'L'Aquila con studenti sotto le macerie.
- Il 29 giugno 2009 a Viareggio un treno merci
deragliò e la fuoriuscita del gas trasportato in alcune
cisterne esplosero provocando con la deflagrazione
l'abbattimento delle abitazioni limitrofi e
l'incenerimento delle persone che transitavano
nell'onda d'urto, morirono 31 persone.
- Il 13 gennaio 2012 la nave da crociera Costa
Concordia naufragò e semiaffondò dopo aver urtato
contro degli scogli di fronte all'Isola del Giglio, dopo
numerosi giorni i soccorsi recuperarono 18 cadaveri,
verrà recuperata 2 anni dopo.
- Nel maggio 2012 forti scosse di terremoto in
Emilia provocarono ingenti danni, circa 2000 sfollati
e 20 vittime tra Modena e Ferrara.
- L' 8 maggio 2013 una nave portacontainer in
manovra nel porto di Genova sbatte e distrugge
abbattendo la torre di controllo del porto alta 50
metri: 8 morti e diversi feriti.
- Nell’agosto del 2016 un forte terremoto colpisce
la zona di Amatrice e Camerino causando molti
danni, 340 morti e 400 feriti.
- Il 18 gennaio 2017 una slavina si schianta
sull’Hotel Rigopiano distruggendolo e provocando
numerosi morti.
- Nell’agosto 2018 un autocisterna di gpl si scontra
con altri tir in tangenziale a Bologna, esplodendo e
facendo crollare il cavalcavia; nello stesso mese il
viadotto autostradale di Genova crolla su se stesso
portando con sé tir e auto, 43 morti e feriti.
- Nel 2019 durante l’incendio di una cascina ad
Alessandria, un’esplosione, per intascare i soldi
dell’assicurazione, causò la morte di 3 vigili.
- Dal 2020 al 2021 un’epidemia di Corona Virus
blocca l’intera Italia e tutti gli Stati, provocando
contagiati e vittime anche tra i vigili del fuoco.
- Nel 2022 a causa della guerra tra Russia e Ucraina,
l’Italia dona 44 mezzi tra aps e abp all’Ucraina ed
alla confinante Moldavia che a sua volta avevano
donato i suoi all’Ucraina.
- Nel 2023 varie squadre Usar del vigili del fuoco
italiani vengono mandate in missione in Turchia e
nella confinante Siria a causa di un tremendo
terremoto che causò milioni di vittime e rase al suolo
interi paesi.
i POMPIERI IN GUERRA 80
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(Interventi durante le guerre mondiali)
Nel 1915 durante la Prima Guerra Mondiale il Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco come lo conosciamo
oggi non esisteva, infatti ufficialmente è nato nel
1939, ma esistevano i vari Corpi Comunali dei Civici
Pompieri con i primi automezzi a motore, le prime
autopompa se così si potevano chiamare, e le prime
attrezzature antincendio di un certo livello per
l’epoca. La guerra mise in movimento tutti questi
Corpi, alcuni pompieri furono “richiamati alle armi” e
destinati ai reparti delle compagnie antincendio del
Genio per proteggere le infrastrutture militari. Quelli
rimasti nei Corpi Locali furono messi all’estremo
nelle città colpite dai bombardamenti nemici. Nel
1916 subirono numerosi attacchi aerei varie città
italiane: Venezia, Udine, Verona, Ancona, Ravenna,
Latisana, Pordenone, Mestre, Chioggia, Sondrio,
Chieti, Napoli, Milano, Brindisi, Mantova, causando
numerosi danni, crolli e vittime. Ci furono inoltre
anche incidenti dovuti ai sabotaggi, incendi di
polveriere, esplosioni di navi, trovandosi ad operare
gli interventi anche sotto il fuoco incrociato o mentre
aerei e dirigibili nemici bombardavano dall’alto. Ad
un certo punto per Legge i pompieri dovettero
essere armati, a causa della retorica guerresca,
delle conquiste coloniali e del regime fascista,
vennero adottati oltre alle lance e manichette anche
i moschetti e le pistole, che per fortuna vennero
adottate solo per la propria difesa personale dei
pompieri stessi. I pompieri oltre a spegnere incendi
ed estratte persone da sotto le macerie dovettero
anche fare in modo di offrire alla popolazione
un’immagine di tranquillità che in verità non
esisteva, sostituendo i postini, condividendo il loro
rancio, aiutando gli ebrei a nascondersi. A guerra
finita su iniziativa di Mussolini venne abolita la
dicitura francese “pompieri” per passare in onore ai
Vigiles dell’antica Roma del termine “vigili del fuoco”
e raggruppati tutti i Corpi Comunali, in un unico
corpo nazionale, in modo da standardizzare
attrezzature, mezzi e tipologie d’intervento, ed
intervenire in sicurezza e in modo professionale
nello stessa maniera in tutte le città italiane, così
che nel febbraio 1939 nacque quello che oggi è il
miglior servizio antincendio e di soccorso in generale
dei tutta Europa.
Dal 1939 durante la Seconda Guerra Mondiale per
poter intervenire velocemente negli interventi
vennero formati dei nuclei speciali: Squadre Celeri,
Portuali, Squadre di Montagna, Chimici, Cinofili,
Squadre Mobili e Battaglione Santa Barbara. Le
Squadre Celeri create per arrivare prima delle
squadre ordinarie, e in loro attesa procedere ai
salvataggi urgenti delle persone coinvolte nei
bombardamenti. I Cinofili per la ricerca delle
persone sepolte dalle macerie. Le Squadre Portuali
per difendere i porti strategici dalla offesa aerea
nemica. Le Squadre di Montagna composte anche da
vigili sciatori, per lo spegnimento degli incendi e dei
soccorsi in generale nelle zone impervie ed
estremamente difficili da raggiungere. Le Squadre
Mobili erano formate da varie squadre pronte per
essere mandate all’occorrenza in rinforzo alle
squadre ordinarie delle varie città di tutta Italia in
caso di bombardamenti. Durante il conflitto
numerose città importati furono bombardate e vi
furono migliaia di vittime e danni, tra le principali:
Roma, Napoli, Torino, Milano, Genova, Venezia,
Bologna, Firenze, Bari, Palermo, Messina, Taranto,
Cagliari, Foggia, Livorno, Civitavecchia; migliaia di
interventi dei vigili del fuoco vennero fatti anche
sotto il fuoco nemico e durante i bombardamenti
aerei, a prescindere dai rischi e alcune volte
rimettendoci la vita, sia del personale effettivo che
di quello volontario richiamato in servizio. Torino fu
bombardata varie volte, provocando crolli ed incendi
degli obbiettivo principali come la Fiat ed altre
fabbriche. A Milano fu bombardata anche una scuola
dove morirono centinaia di bambini. A Genova fu
bombardata l’Ansaldo dove fu colpita anche
un’autopompa. A Napoli furono bombardate le navi
in porto e un deposito petrolifero e anche in questo
caso morirono vari vigili del fuoco. A Palermo vari
piroscafi furono affondati con le persone all’interno.
A Bari dopo l’affondamento di numerose
imbarcazioni ci fu anche l’inquinamento del porto
stesso. A Venezia bombardarono il vicino impianto di
Porto Marghera e la raffineria Agip. A Foggia furono
bombardati i numerosi aeroporti in cui erano
presenti aerei italiani e tedeschi. A Roma vari
obbiettivi sensibili furono rasi al suolo.
Nel 1942 l’Italia e i suoi alleati avevano in mente di
invadere Malta, ma visto la sua conformazione
territoriale fatta di costa alte, fu inventato il
Battaglione Santa Barbara composto dai vigili del
fuoco che ne fecero richiesta di propria volontà. Il
piano prevedeva di montare le volate delle autoscale
su zatteroni per poter raggiungere la sommità delle
coste a strapiombo sul mare, per questo furono
indicati i vigili del fuoco muniti di armi e in supporto
alle forze armate dell’esercito. Ma per forze di causa
maggiore il battaglione non venne mai mandato a
compiere questa missione, le scale furono rimontate
sui mezzi e il personale fu diviso in cinque centurie e
mandate come rinforzi nelle città che stavano
subendo i maggiori danni da bombardamenti: Roma,
Torino, Genova, Milano e Napoli.
Le vicende della seconda guerra mondiale per i vigili
del fuoco si concluderanno solo dopo che i colleghi
del Comando di Trieste recupereranno tutti i corpi
delle vittime dei partigiani di Tito buttate nelle cavità
carsiche delle Foibe, mentre gli altri di tutta Italia
aiuteranno a ricostruire letteralmente un intero
Paese distrutto dai continui bombardamenti. I figli
dei caduti dei vigili del fuoco furono accolti in un
apposito istituto di Villa Bellavista a Borgo Buggiano,
oggi uno dei musei dei vigili del fuoco. Dopo
l’armistizio ci fu un riordinamento dei Corpi dei quali
si vedevano chiusi quelli di Pola, Fiume, Zara,
Tirana, Spalato e delle colonie di Tripoli, Bengasi e
Rodi
il TERRITORIO NAZIONALE 81
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(Rischi Quotidiani)
Le calamità traggono origine da un alternazione
dei rapporti tra Aria, Acqua e Suolo. I motivi si
suddividono in due categorie: Naturali e Storico-
Sociali.
L’equilibrio generalmente è garantito da varie
forze ed interazioni, ed il sistema naturale tende
dopo ogni perturbazione a ritornare al suo stato
di stabilità. La pressione esercitata dal mare sulla
costa impedisce il franamento della stessa, la
forza contraria e uguale evita il dilagare delle
acque nell’entroterra. L’equilibrio tra l’acqua
assorbita su un terreno, evaporata e defluita in
un certo periodo può dar vita ad una alluvione o
ad un periodo di siccità. Una piovosità eccessiva
può dare seguito ad alluvioni e straripamento dei
fiumi. I movimenti della crosta terrestre possono
provocare terremoti e crolli. La composizione
dell’aria può subire alterazioni in caso di grossi
incendi, eruzioni, inquinamento industriale e/o
disboscamenti, con conseguente aumento di CO2
ed Effetto Serra con tutto ciò che ne consegue.
Alcune cause sono umane come costruire dighe
su monti franosi o case vicino a vulcani e fiumi,
dove non si potrebbe, oppure inquinanti da
industrie. Il nostro Paese ha subito varie calamità
proprio per il tipo di costituzione geologica,
morfologica, climatica, idrologica ed urbanoindustriale.
L’Italia è uno Stato ad alto rischio
sismico, vulcanico, ed idrogeologico.
L’evoluzione sociale era basata soprattutto sullo
sfruttamento agricolo dei terreni in modo più o
meno uniforme. Ma la rapida industrializzazione
ed il forte sviluppo economico ha fatto crescere il
numero di città, fabbriche, costruzioni turistiche,
strade, ferrovie, manufatti artificiali, centrali
idroelettriche, mescolandosi sul territorio anche
in zone soggette a inondazioni, frane e
smottamenti; il tutto ha comportato un aumento
dei rischi che si aggiunge a quelli già presenti in
modo naturale.
Bisogna individuare quale sia il grado di rischio
ammissibile per la civiltà contemporanea,
proiettata in un futuro tecnologico, il rischio nullo
non esiste da nessuna parte, bisogna fare in
modo però che i rischi siano minimi
nell’eventualità che una calamità si verifichi,
secondo i metodi di prevenzione e protezione,
interpellando progettisti, esercenti e addetti alla
sicurezza, ascoltando le comunità locale, che
meglio di altri conoscono la realtà circostante.
Opere di forestazione e di manutenzione
montana, analisi degli insediamenti industriali e
residenziali, controllo dei bacini e degli invasi, dei
gradi di assorbimento idrico dei terreni,
dell’inquinamento delle falde, del conservazione e
manutenzione dei corsi d’acqua e degli argini, del
numero di infrastrutture e sbarramento con ponti
e dighe sui fiumi, della viabilità, eccetera,
servono a prevenire distruzione e perdite umane.
Non basta avere un ottima Macchina dei
Soccorsi, bisogna investire anche sulla
prevenzione e manutenzione, e sulla giusta
progettazione, come quella antisismica degli
edifici. Le grandi calamità sono state causate
anche dalla negligenza, imperizia e desiderio di
facili guadagni.
La popolazione deve essere preparata alle
calamità, istruendola in base alla zona di
residenza: alluvionale, franosa, sismica,
vulcanica.
Le Alpi e gli Appennini si sono formati da grandi
terremoti, l’Europa e l’Africa si stanno
avvicinando, perché la crosta terrestre non è
immobile ma si sposta rendendolo evidenti negli
anni, provocando tensioni e assestamenti anche
bruschi nelle zone interessate, i terreni si
ammassano, si sovrappongono e si fratturano,
provocando anche enormi danni agli edifici.
I movimenti tettonici possono provocare fratture
che offrono ascesa al magma dei vulcani
attraverso la crosta stessa, se in risalita trova
ostacoli, questi aumentano la pressione che
diventerà un’eruzione di tipo esplosivo lanciando
rocce, magma e ceneri a grandi distanze, spesso
distruttive per gli abitanti della zona.
Diverse città del centro Italia sono a rischio frane
e valanghe a causa dello sgretolamento
progressivo dei monti su cui sorgono e degli anni
piovosi con bombe d’acqua sempre più frequenti,
la responsabilità va a chi ha permesso di
realizzare in queste zone. Vari i crolli di strade e
abitazioni a causa degli improvvisi cedimenti
delle volte di cavità naturali del sottosuolo, con
rischi inimmaginabili soprattutto se avvengono di
notte quando sono tutti in casa. L’elenco delle
grandi alluvioni nel nostro paese è
impressionante, soprattutto perché avviene
anche dopo qualche giorno di pioggia un po’ più
abbondante del solito.
Lo spopolamento delle campagne, la mancata
raccolta della legna nei boschi, la costruzione di
strade che tagliano i fianchi alle montagne senza
opere di sostegno causano spesso dissesti,
bisogna notare però che le mulattiere e le strade
militari romane, costruite secoli fa resistono
perché sono state realizzate facendo attenzione a
non turbare i delicati equilibri ambientali, fatte
per durare nel tempo e non solo per aver un
tornaconto personale come si fa adesso nella
maggior parte dei casi. L’uomo ha rotto gli
equilibri e la natura ora sembra incontrollabile,
ha imbrigliato i fiumi tra gli argini, obbligandoli in
corsi forzati e facendone aumentare la sua
velocità di scorrimento e di erosione, soprattutto
sulle anse, aggiungendo poi il fattore del’alta
marea della foce, il fiume viene respinto nel suo
alveo straripando e provocando danni gravi e
spesso irreparabili.
Ogni anno sui boschi si abbatte la piaga degli
incendi, per il 99% causati da mano umana:
distrazione dopo un pic-nic, mozzicone di
sigaretta, scintilla di un auto, marmitta calda,
dolo per libera scelta. Per cause naturali
rimangono solo i fulmini. Ogni albero bruciato
toglie aria pura e vita sana alle persone, danni
alle culture, ai paesi limitrofi, alle linee elettriche.
Non meno importante è il rischio nucleare
prodotto dalle eventuali radiazioni nocive che
possono essere rilasciate dalle centrali nucleari,
dai depositi delle loro scorie e del loro trasporto
su strada. Campo industriale, medico e militare
sono le principali fonti di energia nucleare.
la FIAMMA
82
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(Fregi ed Elmi)
( le immagini sono tratte da internet )
Dopo la trasformazione da Civici Pompieri dove
ogni corpo aveva il proprio elmo e divisa, a Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco, venne sviluppato e
unificato in tutto il Paese un nuovo Elmo con
rispettivo Fregio.
Fu denominato Elmo Nazionale Modello 1938,
fabbricato dalla ditta Bergomi di Milano in cuoio
bollito, nero con una cresta in ottone, dalla forma
moderna e slanciata, con due rivetti aeratori
laterali ed un profilo metallico lico nero di finitura. Il
fregio fornito dalla ditta Lorioli di Milano,
inizialmente izialmente a partire dal 1938 era fatto in ottone,
rappresentante una fiamma con due asce laterali
ed al centro un anello con sfondo rosso con
all’interno il numero corrispondente al Corpo
Provinciale.
In attesa della consegna di questi elmi nazionali,
il simbolo veniva posto sui vecchi elmi appartenuti
ai corpi civici.
Durante il periodo bellico, dal 1939, gli elmetti per
una questione di sicurezza vennero ridipinti in
verde militare, ma lasciando il fregio in ottone con
il numero su sfondo rosso. Inoltre a causa delle
sanzioni a cui l’Italia fu sottoposta, che vide
carenza di metalli, il fregio sui nuovi caschi in
produzione già verdi, non fu più in ottone ma in
semplice acciaio zincato, sempre in rilievo con le
due asce ma senza il numero e praticamente
risultava tutto di color grigio chiaro. In attesa
degli elmi ufficiali, alcuni corpi furono dotati di
classici elmi militari Adrian verdi, con il fregio
semplicemente verniciato di nero, giallo o altri
colori, ovviamente non in rilievo.
Nelle colonie
africane i vigili del fuoco applicavano al loro elmo
coloniale, il fregio in ottone ed il rispettivo
numero all’interno, sopra ad una piccola coccarda
tonda con i colori nazionali.
Dal 1949 venne prodotto l’Elmo Violini, dalla ditta
Violini di Milano e dalla ditta Sarchi di Pavia,
cambiando leggermente la forma, che poi rimase
in servizio per più di 50 anni, composto da un
impasto di resina plastica e tessuto nero,
mantenendo i fori laterali e il fregio in ottone con
il numero all’interno del cerchio rosso.
Dal 1960 fu la ditta Pirelli di Milano a produrlo,
ma nel fregio venne tolto il numero e messo una
croce in ottone, in quanto i Corpi Provinciali erano
venuti a mancare avendoli trasformati in Comandi
Provinciali ed avendo rivoluzionato il sistema
numerico di appartenenza.
Dal 1970 la ditta Mispa di Torino rileva la
produzione e la continua eliminando i fori di
aerazione ma mantenendo il fregio in ottone con
la croce all’interno.
Dal 1985 anche altre ditte si misero a produrlo in
vetroresina verniciata di nero, con una banda
fluorescente gialla e bianca adesiva e con in
aggiunta una visiera trasparente removibile in
plastica. Molto apprezzato anche senza visiera.
Nel 1996 la ditta Sicor di Milano, sviluppò un
nuovo modello di elmo, tecnologicamente
all’avanguardia, sia per confort che sicurezza,
nacque il Sicor modello VF2, venne sperimentato
solo in alcuni Comandi, assieme ad un nuovo
fregio modernizzato e stilizzato e con al posto
della croce una girante, che si presentò anche sui
gradi a mezzaluna, ma mai piaciuto agli addetti al
lavoro, mentre l’elmo in sé fu apprezzato molto.
Solo dopo varie modifiche questo nuovo concetto
di elmo entrò in servizio nel 2000 con la versione
Sicor VFR2000, realizzato in materiali compositi e
kevlar, attacchi rapidi per torcia e maschera
facciale, visiera radiante,
distribuito in tre colori
diversi: nero per i vigili, rosso per i capi e argento
per i funzionari; come fregio fu rimesso in servizio
la gloriosa fiamma non più stilizzata, ma in
versione leggermente ridotta e con il solo anello
con sfondo rosso. Dal 2010 il fregio è diventato
adesivo ed è affiancato da due bandierine, italiana
ed europea, sempre adesive. Dal 2020 è in
servizio la versione aggiornata, Sicor VFR EVO,
molto simile alla precedente ma con maggiore
sicurezza per le orecchie.
Dal 2021 sullo sfondo
rosso del fregio è stata inserita la dicitura RI:
Repubblica Italiana.
Questi elmi stanno venendo utilizzati anche da
tutti i servizi antincendio privati, aziendali e
militari in rispetto alle normative ed omologazioni
vigenti a livello europeo ed internazionale, senza
la ministeriale gloriosa fiamma ovviamente.
i GRADI e le MEZZELUNE 83
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(qualifiche e distintivi per saper riconoscere un pompiere)
I GRADI ATTUALMENTE IN SERVIZIO:
Vigile del Fuoco: elmetto nero, distintivo rosso amaranto con 1 baffo argento;
Vigile del Fuoco Volontario: elmetto nero, distintivo come sopra ma con dicitura Volontario;
Vigile del Fuoco Esperto: elmetto nero, distintivo rosso amaranto con 2 baffi argento;
Vigile del Fuoco Coordinatore: elmetto nero, distintivo rosso amaranto con 3 baffi argento;
Capo Squadra: elmetto rosso, distintivo rosso amaranto con 1 binario oro;
Capo Squadra Volontario: elmetto rosso, distintivo come sopra ma con dicitura Volontario;
Capo Squadra Esperto: elmetto rosso, distintivo rosso amaranto con 2 binari oro;
Capo Reparto: elmetto rosso, distintivo rosso amaranto con 3 binari oro;
Capo Reparto Volontario: elmetto rosso, distintivo come sopra ma con dicitura Volontario;
Ispettore Antincendi: elmetto argento, distintivo rosso amaranto con 1 stella oro;
Tecnico Antincendi Volontario: elmetto argento, distintivo come sopra e dicitura Volontario;
Ispettore Antincendi Esperto: elmetto argento, distintivo rosso amaranto con 2 stelle;
Ispettore Antincendi Coordinatore: elmetto argento, distintivo rosso amaranto con 3 stelle;
Direttore: elmetto argento, distintivo verde scuro con torre sormontata da 1 stella oro;
Direttore ViceDirigente: elmetto argento, distintivo verde scuro con torre sormontata da 2 stelle;
Primo Dirigente: elmetto argento, distintivo verde scuro con torre sormontata da 3 stelle;
Dirigente Superiore: elmetto argento, distintivo verde scuro con greca sormontata da 1 stella oro;
Dirigente Generale: elmetto argento, distintivo verde scuro con greca sormontata da 2 stelle oro;
Capo del Corpo: elmetto argento, distintivo verde scuro con greca sormontata da 3 stelle oro;
LE VECCHIE MEZZELUNE FUORI SERVIZIO:
Vigile del Fuoco Ausiliario: mezzaluna verde;
Vigile del Fuoco Permanente: mezzaluna verde con 2 triangoli rossi;
Vigile del Fuoco Volontario/Discontinuo: mezzaluna verde con 2 triangoli rossi e striscia bianca;
Capo Squadra: mezzaluna rossa;
Capo Squadra Volontario: mezzaluna rossa e striscia bianca;
Capo Reparto: mezzaluna rossa e 2 triangoli blu;
Capo Reparto Volontario: mezzaluna rossa con 2 triangoli blu e striscia bianca;
Geometra/Perito: mezzaluna blu;
Geometra/Perito Volontario: mezzaluna blu con striscia bianca;
Dirigente: mezzaluna blu con 2 triangoli oro;
Dirigente Volontario: mezzaluna blu con 2 triangoli oro e striscia bianca;
Primo Dirigente (Comandante): mezzaluna d’oro;
Dirigente Superiore: mezzaluna d’oro con 2 triangoli argento;
Dirigente Generale (Capo del Corpo): mezzaluna argento;
i MOTTI e i NUMERI 84
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(i Comandi Provinciali)
1.ROMA: Dove è il dolore ivi sono i vigili
2.ALESSANDRIA: Nessuna via è inaccessibile
3.ANCONA: Contro le fiamme il coraggio
4.AOSTA: Sempre in ogni luogo portando soccorso
5.L’AQUILA: Mi struggo servendo altrui
6.AREZZO: Con ardente coraggio spengo il fuoco
7.ASCOLI PICENO: Non ho in orrore la fiamma
8.ASTI: Domo il fuoco con l’ardimento
9.AVELLINO: Osare sempre
10.BARI: A fiamma ardente coraggio ardente
11.BELLUNO: Alimentare la fiamma e
rimuovere le fiamme
12.BENEVENTO: Per la vita e per i beni dei cittadini
13.BERGAMO: Audacissimi contro il fuoco
14.BOLOGNA: Ardente come il fuoco
15.BOLZANO: Con tutto il cuore nel pericolo
16.BRESCIA: Domano la furia del fuoco
17.BRINDISI: La potenza dell’ingegno doma
la furia del fuoco
18.CAGLIARI: Precorro accorro soccorro
19.CALTANISSETTA: Tra le fiamme la fiamma del cuore
20.CAMPOBASSO: All’impeto del fuoco l’infocata volontà
21.PORDENONE: Nelle avversità portiamo salvezza
22.CATANIA: Contro il fuoco fede ed azione
23.CATANZARO: Difendiamo con la nostra passione
ciò che il fuoco distrugge
24.CHIETI: Intrepido valore sicura vittoria
25.COMO: Sul periglio alzo la mia fede
26.COSENZA: Dovunque è il pericolo ivi sono i vigili
27.CREMONA: Vivo in mezzo ai cimenti
28.CUNEO: Il valore vince le fiamme
29.ENNA: Sono subito presenti nei pericoli
30.FERRARA: Contro le fiamme il coraggio
31.FIRENZE: Amo e domo pericoli e fuochi
32.FOGGIA: Con cuore intrepido
33.FORLI’ CESENA: La fiamma del cuore vince
la fiamma del fuoco
34.UDINE (ex FRIULI): Velocissimamente fra le
fiamme e le onde
35.FROSINONE: Sfido le avversità
36.GENOVA: La passione estingue il fuoco
37.GORIZIA: Ardire vince rovina
38.GROSSETO: Con acceso coraggio
distruggiamo fiamme e fuochi
39.IMPERIA: E’ nell’animo di un vigile del
fuoco spegnere la fiamma
40.TARANTO (ex IONIO): Più gagliardi del fuoco
41.ISERNIA: Dove le fiamme atterriscono,
i vigili agiscono
42.LA SPEZIA: Difendiamo i cittadini dalla
furia dell’acqua e del fuoco
43.LECCE: Ardore nel fuoco
44.LATINA (ex LITTORIA): La strada è fatta col coraggio
e le fiamme vengono domate
45.LIVORNO: Giocondi nell’ardimento
46.LUCCA: Il pericolo alimenta il mio coraggio
47.MACERATA: La fiamma dell’incendio non mi assale
48.MANTOVA: Ardo e non ardo
49.MASSA CARRARA (ex APUANIA): Tenaci come
il marmo apuano
50.MATERA: Per gli altri ogni ardire
51.MESSINA: Fra i pericoli alimento il valore
52.MILANO: Sicuri nelle avversità
53.MODENA: Accessibili i luoghi inaccessibili
54.NAPOLI: Nella furia del fuoco sempre avanti
55.NOVARA: La nostra passione vince anche la fiamma
56.NUORO: Più ardi, più ardisco
57.PADOVA: Dove la fiamma improvvisa e vorace
58.PALERMO: Vivere pericolosamente
59.PARMA: Tutto per l’altrui bene
60.PAVIA: Attraverso il fuoco brilla il valore
61.PERUGIA: Contro ogni avversità
62.PESARO URBINO: Mi farò in pezzi ma non cederò
63.PESCARA: Accorrere con gran rapidità
64.PIACENZA: Non aver mai paura
65.PISA: Più grave è l’ora più forte è la volontà
66.PISTOIA: Il valore mi trascina in mezzo alle fiamme
67.POTENZA: Sfidare tutte le cose più ardue
68.RAGUSA: Vivo fra le fiamme
69.RAVENNA: Con fiamma spegnere la fiamma
70.REGGIO CALABRIA: Conoscendo le sventure imparo
a soccorrere gli infelici
71.REGGIO EMILIA: Al fuoco insormontabile barriera
72.RIETI: Il coraggio vince tutto
73.AGRIGENTO: Osare tra le fiamme
74.ROVIGO: Le rovine mi colpiscono impavido
75.SALERNO: Niente per noi è difficile
76.SASSARI: Con gran coraggio e audacia
77.SAVONA: Alla vittoria mediante il fuoco
78.SIENA: Desti notte e giorno
79.SIRACUSA: Domiamo i fuochi, fortifichiamo
gli animi osando
80.SONDRIO: Oserò fino alla morte
81.TERAMO: Basta il coraggio
82.TERNI: Più grande il pericolo più alto l’onore
83.TORINO: Valore e abnegazione
84.TRAPANI: Ci sprona l’impeto del fuoco
85.TRENTO: Impavido fra le fiamme
86.TREVISO: Marcia attraverso le fiamme
87.TRIESTE: Ardire nell’ardore
88.VARESE: Il fuoco è il mio travaglio, la patria è il mio
fuoco
89.VENEZIA: Leone fra le fiamme
90.VERCELLI: Pieni d’ardore nell’estinguere la fiamma
91.VERONA: Avvezzi a domare il fuoco
92.VICENZA: Prima che mi pieghi deve essere
spento dall’acqua il fuoco
93.VITERBO: Nell’ardor della fiamma a operar decisi
94.ORISTANO: Aiutando i cittadini con coraggio vivo
95.CASERTA: La mia virtù è spegnere l’incendio
96.LECCO: Progredire oltre le fiamme
97.LODI: La nostra forza per la vostra vita
98.RIMINI: Attraverso la dimensione della
dimensione del fuoco
99.VERBANIA CUSIO OSSOLA: Mi espongo al pericolo
con l’ardore dell’animo
100.VIBO VALENTIA: Non lasciarti opprimere dalle
calamità, ma va loro incontro coraggiosamente
101.CROTONE: Guerrieri contro le fiamme
102.PRATO: Lavorare fiduciosi per il prossimo
103.BIELLA: La creazione di amore contro il fuoco
e le catastrofi naturali, il coraggio
“NUOVI COMANDI PROVINCIALI”:
000.BARLETTA ANDRIA TRANI: (non assegnato)
000.FERMO: (non assegnato)
000.MONZA BRIANZA: (tra la gente, per la gente)
“COMANDI NON PIU’ ITALIANI”:
21.FIUME (ora in Croazia): Nel fuoco si rivelerà
41.POLA (ora in Croazia): Non cedere alle calamità, ma
va loro incontro con maggior ardimento
94.ZARA (ora in Croazia): Il grande ardimento spezza
l’ira feroce del fuoco
95.CATTARO (ora in Montenegro): (non assegnato)
96.SPALATO (ora in Croazia): L’amore per la terra
dalmata m’infiamma e mi tormenta
97.LUBIANA (ora in Slovenia): (non assegnato)
“COMANDI COLONIE NON PIU’ ITALIANE”:
TRIPOLI, BENGASI, DERNA, MISURATA (Libia); TIRANA
(Albania); RODI (Grecia); ADDIS ABEBA (Etiopia);
MASSAUA, ASMARA (Eritrea); MOGADISCIO (Somalia)
MOTTO DEL CORPO NAZIONALE:
Domiamo le fiamme, doniamo i cuori
MOTTO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE:
Solidissima è l’amicizia tra pari
i GRUPPI SPORTIVI 85
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(Gruppo Sportivo Fiamme Rosse)
L’allenamento fisico fa parte dell’addestramento
quotidiano, svolto nei piazzali e nelle palestre
delle caserme. Infatti un corretto addestramento
fisico, garantisce la forza fisica, la resistenza, la
velocità, la mobilità articolare, la destrezza,
l’autocontrollo, il coraggio, l’abnegazione e lo
spirito di sacrificio; capaci di garantire le
adeguate risposte nell’attività di soccorso di ogni
giorno; questo ha sempre rappresentato uno degli
elementi basilari della formazione dei soccorritori,
pertanto tra lo sport e i vigili del fuoco c’è sempre
stato uno stretto collegamento. Dalla perfetta
forma fisica che deve avere un vigile del fuoco è
nato un ufficio che promuove le attività sportive,
agonistiche e amatoriali, del personale del Corpo
stesso. Agli inizi ogni Comando in base alla
disponibilità dei propri vigili mise in piedi vari
Gruppi Sportivi, poi dal 2013 nasce ufficialmente
un vero e proprio gruppo sportivo nazionale, il
Gruppo Sportivo Fiamme Rosse, che ottenne ed
ottiene grandi risultati sia in ambito locale,
nazionale che internazionale. Il Gruppo cura lo
sviluppo e la promozione dell’attività sportiva
agonistica selezionando atleti di interesse
nazionale appartenenti al Corpo, accrescendone il
valore e sviluppando un patrimonio sportivo senza
scopo di lucro. Organizza le manifestazioni
sportive partecipandovi in prima persona,
formando direttamente gli atleti o perfezionandoli
nelle varie specialità, diffondendo le discipline
olimpiche riconosciute dal Coni (Comitato
Olimpico Nazionale Italiano). Grazie ai primi
gruppi sportivi dei vari Comandi, la prima
presenza alle olimpiadi risale al 1920,
partecipando fino a quelle del 1936; poi ci fu una
pausa per l’intero periodo bellico e si riprese a
partecipare a quelle del 1948. Con le olimpiade di
Roma del 1960 il Dirigente Ginnico Sportivo del
Corpo, Enrico Massocco, nonché principale
artefice dei successi sportivi, decise di allenare
tutti i partecipanti dei vari Comandi d’Italia
direttamente a Roma, negli impianti sportivi delle
Scuole Centrali Antincendio. Purtroppo a
cominciare dal 1972 a causa del mancato cambio
generazionale alcuni gruppi sportivi andarono
scemando. Nel 2004 a causa dei tagli alla spesa
solo pochi partecipanti poterono aderirvi. Dal
2016 ai gruppi sportivi oltre a parteciparvi vigili
del fuoco volontari e permanenti, è stato bandito
un concorso con il quale si assumono atleti “laici”,
i quali prendono il grado di Vigile Permanente
anche se non operativi nel soccorso ma solo come
rappresentanti sportivi del Corpo. Attualmente vi
sono 29 gruppi sparsi in tutto il territorio italiano.
I gruppi partecipano anche ai Campionati
Interforze sia nazionale che internazionali, nonché
a varie attività locali, oltre che ai Campionati
Italiani ed esteri VVF riservati ai soli vigili del
fuoco.
Sono molti i campioni presenti e passati nei vari
gruppi sportivi e nelle varie discipline, non
potendo elencarli tutti, tra i principali bisogna
segnalare i famosi Nino Benvenuti e Giuliano
Gemma, ausiliari di leva del Gruppo Sportivo
Pugilato di Roma. Carlo Galimberti e Mario
Giambelli, permanenti del GS Pesistica di Milano,
Giulio Monti di Genova e l’attuale atleta Federico
Moriconi. Claudio Pollio del GS Lotta (stile libero e
greco romana) di Napoli e Ignazio Fabra di
Palermo e l’attuale atleta Ruben Marvice. Romeo
Neri del GS Ginnastica (ginnastica e atletica) di
Rimini e Giovanni Carminucci, Angelo Vicardi e
Gianfranco Marzolla di Roma e il famoso Yurj
Chechi (ausiliario di Roma). Alessandro Corona
del GS Canotaggio di Ancona, Giovanni Sergi di
Trieste, Stefano Lari di Livorno e l’attuale atleta
Eleonora Trivella. Maurizio De Zolt del GS Sci di
Fondo di Belluno. Mario Mattioli, Erasmo Salemme
e Andrea Nencini del GS Pallavolo di Firenze.
Maurizio Mauri del GS Pattinaggio a Rotelle di
Roma. Il famoso Umberto Pellizzari e Giorgio
Cagnotto del GS Nuoto (stile libero, tuffi,
trampolino, piattaforma, nuoto per salvamento) di
Roma e attualmente l’atleta Simona Quadarella.
L’atleta Antonio Flecca del GS Taekwondo di
Roma. L’atleta Lucia Lucarini del GS Scherma di
Roma. L’atleta Diego Meoni del GS Tiro a Volo di
Roma. Nella storia del calcio italiano ne fanno
parte sia il GS Calcio di La Spezia che partecipò
ad uno dei primi campionati nazionali dove nel
1944 vinse lo scudetto del Torneo di Guerra
dell’Alta Italia battendo Juve, Torino, Milan e Inter
solo per citarne alcune; sia la Nazionale di calcio
dei vigili del fuoco che partecipa soprattutto per
iniziative di carattere umanitario e di
beneficienza. Lo stesso vale per la Nazionale Vigili
del Fuoco di Rugby e di Rafting ritagliandosi dei
posti di tutto rispetto in ambito nazionale ed
estero. Altri GS si sono specializzati nel Karate,
Ciclismo, Podismo, Triathlon, Tiro con l’Arco,
TennisTavolo, Calcio a 5, Beach Volley,
Arrampicata Sportiva, Maratona e molti altri
possono nascere grazie alle passioni di vigili del
fuoco permanenti, volontari e degli atleti stessi.
Attualmente le discipline a cui partecipano gli
atleti delle Fiamme Rosse sono 8 (canottaggio,
lotta, nuoto, pesistica, scherma, taekwondo, tiro
a volo, tuffi), alle quali si aggiungono quelle a
livello Agonistico (canottaggio, ginnastica
artistica, karate, lotta, nuoto, nuoto per
salvamento, pallavolo, pesistica, sport invernali,
taekwondo), alle quali si aggiungono quelle a
livello Amatoriale (pallavolo, calcio, ciclismo,
salvamento, podismo, sci), per un totale di 16
discipline sportive. Presente un gruppo sportivo
quasi in tutte le regioni italiane, e alcune ne
possiedono anche più di uno.
Le rappresentanze nazionali dei vigili del fuoco,
nate con lo scopo di diffondere l’immagine del
Corpo nell’ambito delle iniziative di cooperazione
con gli altri Corpi dello Stato e per la raccolta di
fondi umanitari e di beneficienza, sono oltre alla
già citata Squadra di Calcio, quella di Ciclismo,
Podismo, Rafting, Rugby, Tennistavolo, Tiro a
Volo, Triathlon e Vela.
Grazie all’istituzione delle Fiamme Rosse, assieme
alle Fiamme Oro della Polizia, le Fiamme Gialle
della Guardia di Finanza e le Fiamme Azzurre
della Polizia Penitenziaria, diventano il nono e
ultimo gruppo sportivo nazionale dei Corpi dello
Stato e delle Forze Armate ponendo fine a un
vuoto che si manteneva da troppo tempo.
la MULTIMEDIALITA’ 86
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(Film, Musica, Libri, Giochi, App)
La Cineteca, film, serie, cartoni e documentari:
-I Pompieri (commedia, Italia 1985)
-I Pompieri 2 (commedia, Italia 1986)
-I Pompieri di Viggiù (commedia, Italia 1949)
-I 2 Pompieri (commedia, Italia1968)
-In principio erano le mutande (commedia, It. 1997)
-Codice Rosso (telefilm, Italia 2006)
-Squadra 49 (drammatico, Usa 2004)
-Fuoco Assassino (drammatico, Usa 1991)
-L’inferno di cristallo (catastrofico, Usa 1974)
-Vi dichiaro marito e marito (commedia, Usa 2007)
-FireProof (drammatico, Usa 2008)
-Trapped (azione, Usa 2003)
-Rec (horror, Spagna 2007)
-Fahrenheit 451 (fantascienza, Regno Unito 1966)
-Tempesta di fuoco (azione, Usa 1998)
-SuperFire (azione, Usa 2002)
-Ablaze, onda di fuoco (azione, Usa 2001)
-Vulcano, Los Angeles 97 (azione, Usa 1997)
-L’incendio di Chicago (drammatico, Usa 1937)
-Always, per sempre (drammatico, Usa 2001)
-Blue Smoke (thriller, Usa 2006)
-FireHouse, scuola di pompieri (commedia, Usa 2010)
-Desiderio, l’amore è un mistero (dram. Germ. 2008)
-Silent Predator (drammatico, Australia 2008)
-Il cane pompiere (commedia, Usa 2007)
-Fire Squad Incubo di Fuoco (drammatico, Usa 2017)
-Non si scherza col fuoco (commedia, Usa 2019)
-The Tower (azione, Corea 2012)
-Out of Inferno (azione, Cina 2013)
-Squadra Emergenza (telefilm, Usa dal 1999 al 2005)
-ChicagoFire (telefilm, Usa dal 2012)
-Station 19 (telefilm, Usa dal 2018)
-Rescue Me (telefilm, Usa dal 2004 al 2011)
-Codice d’emergenza (telefilm, Usa 1996)
-911 (telefilm, Usa dal 2018)
-Grisù il draghetto (animazione, Usa 1975)
-Sam il pompiere (cartoni, Usa dal 1987 al 2018)
-11/9, 11 settembre (documentario, Usa 2001)
L’ Audioteca, inni, canzoni e preghiere:
-Inno a Santa Barbara, inno ufficiale vigili del fuoco
(https://www.youtube.com/watch?v=MlPzus7sAxE)
-Non siamo eroi, di Dino Picone
(https://www.youtube.com/watch?v=SY--psKMri4)
-Preghiera del Vigile del Fuoco
(https://www.youtube.com/watch?v=AHTmZsCNdkg)
-Siamo Pompieri, di Enrico Curti
(https://www.youtube.com/watch?v=isV57igP_1I)
-Un pompiere, di Stefano Bossa
(https://www.youtube.com/watch?v=YGFv2S5jrB0)
-Vigili del Fuoco con te, di Lirussi e Pauro
(https://www.youtube.com/watch?v=L7YgImBEv7s)
-Il pompiere paura non ne ha
(https://www.youtube.com/watch?v=YnH9_-QYbhg)
-I pompieri di Viggiù, di Natalino Otto
(https://www.youtube.com/watch?v=80W1AihBIOQ)
-Coro dei pompieri, dal film con Bud Spencer
(https://www.youtube.com/watch?v=vhUZFiKLJJM)
La Biblioteca raccoglie libri, riviste e manuali:
-Il Corpo Nazionale Italiano dei Vigili del Fuoco
(Rodrigo Editore, in tre volumi divisi per anni)
-Noi vigili del fuoco (rivista ufficiale, bimestrale in
abbonamento, Ministero dell’Interni)
-Vigili del Fuoco (collana a fascicoli, DeAgostini,
in due volumi ad anelli, comodo da staccare)
-Pompieri del Mondo (collana a fascicoli, DelPrado,
in cinque volumi da far rilegare in proprio)
-Camion dei Pompieri del Mondo (collana a fascicoli,
Del Prado, in sei volumi da far rilegare in proprio)
-I vigili del fuoco italiani e i loro elmi (Claudio Masina)
-Dai Civici Pompieri di ieri ai Vigili del Fuoco di oggi
(storia raccontata nei modelli di Claudio Persenico)
-Veicoli dei vigili del fuoco in Italia (Giuseppe
Thellung e Luca Pacchioni, Nada Editore)
-115, veicoli vigili del fuoco dal 1835 al 2002
(Giuseppe Bosio, Munari Edizioni)
-Noi Vigili del Fuoco (Ivana Angelica Pozzessere)
-Cronache dalle macerie (Stefano Zanut)
-Mezzi e attrezzature antincendio dalla rivoluzione
industriale ad oggi (Alessandro Fiorillo)
-I Vigiles dei Cesari (Capponi-Mengozzi)
-Museo storico del Corpo Nazionale (catalogo museo
dei vigili del fuoco di Mantova, TreLune Editore)
-Pompieri in libertà, il racconto di chi rischia la vita
per mestiere (Vito Mazzilli, L’AutoreLibri Firenze)
-Una fiamma negli abissi, storia dei sommozzatori del
Corpo Nazionale (Ferraro-Chimenti, Ireco Editore)
-I vigili del fuoco e l’invasione di Malta, storia del
Battaglione S.Barbara (Alessandro Mella)
-Uniformi e Distintivi dei vigili del fuoco dal 1900 al
1965 (Alessandro Mella, Marvia Editore)
-Anni di fuoco, i pompieri di Rimini (Manlio Masini)
-Viaggio nella storia dei pompieri in Valle d’Aosta
(Mauro Dujani, Musumeci Editore)
-Ardenti come il fuoco, pompieri di Imola (Sangiorgi e
Gibertini, La Mandragora Editrice)
-Con gran coraggio e audacia, storia dei pompieri di
Olbia (Giampiero Budroni, Taphros Editrice)
-Vigili del fuoco Belluno (Eleven Creative, Arcari)
-Gli alfieri del coraggio, vvf Terni (Gilberto Scolabrini)
-Il fuoco e la Sindone, vvf Torino (Vidal-Marangoni)
La Ludoteca dispone di pochi titoli ma buoni:
-FireDepartment, gioco per PC strategico
-Emergency, gioco per PC strategico manageriale
-Emergency Call 112, gioco per PC online
-FireFighters The Simulators, gioco per PlayStation
-FireFighters Airport FD, gioco per PlayStation
-FannyGames.it/vigili_del_fuoco, vari giochi online
-GrandiEroi VigildelFuoco, gioco per SmarthPhone
-Rescue Heros in Action, gioco per SmarthPhone
-Emergency HQ, gioco per SmarthPhone
Le App per smartphone sono scaricabili dagli Store:
-VVF Norme (per prevenzione incendi e sicurezza)
-VVF NotiFire (segnala un intervento nelle vicinanze)
-VVF Contatti (via e telefoni delle sedi italiane)
-VVF Strumenti (turnario, ogive, kemler/onu)
i MUSEI e i GRUPPI STORICI 87
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(luoghi fisici e virtuali, nazionali e stranieri)
Museo del Corpo Nazionale: facebook.com/groups/194330426061882
Museo di Roma: vvfroma.it/museo
Museo di Mantova: museovigilidelfuoco.it e fiammeblu.it/index.php?cat=1212
Museo di Milano: museovvfmilano.it e fiammeblu.it/index.php?cat=1643
Museo di Torino: arpnet.it/stvf/ita/muviss/indice/index.htm
Museo di Napoli: facebook.com/galleriastoricavvfcampania1806
Museo di Chiavenna Sondrio: fiammeblu.it/index.php?cat=1647
Museo di Carate Brianza: vvfcarate.it/ITA_MUSEO.htm
Museo di Bellavista Pistoia: fiammeblu.it/index.php?cat=1171
Museo di Manfredonia Foggia: facebook.com/museodeipompieri
Museo dei Mezzi Storici: fiammeblu.it/index.php?cat=388 e autocentroindivisa.it/index.php?cat=16
Museo degli Elmi di Gais Bolzano: www.hotel-burgfrieden.com/de/museum/
Gruppo Storico del Corpo Nazionale: facebook.com/groups/475925512612005/
Gruppo Storico di Roma: facebook.com/groups/715166505317076/?fref=ts
Gruppo Storico di Mantova: facebook.com/MUSEOVVF e facebook.com/museo.vigilidelfuoco
Gruppo Storico di Milano: facebook.com/pages/Museo-Storico-Vigili-Del-Fuoco-Milano/639607153134815
Gruppo Storico di Firenze: facebook.com/profile.php?id=100071783250144
Gruppo Storico di Palermo: facebook.com/gruppo.storicovvf
Gruppo Storico di Chiavenna: facebook.com/galleriastoricavigilidelfuocochiavenna
Gruppo Storico di Sant’Angelo Lodigiano: facebook.com/profile.php?id=100064416233140
Gruppo Storico di Salerno: facebook.com/groups/428468207321045
Gruppo Storico di L’Aquila: facebook.com/groups/625499437534195
Gruppo Storico di Crema e Lodi: facebook.com/gruppovvfcremalodi e https://gruppovvfcremalodi.com/
Gruppo Storico di Belluno: facebook.com/profile.php?id=100070255653801
Museo di Berlino, Germania (FEUERWEHR): feuerwehrmuseum-berlin.de/
Museo di Vienna, Austria (FEUERWEHR): www.wien.gv.at/menschen/sicherheit/feuerwehr/museum/
Museo di Lubiana, Slovenia (GASILCI): http://pgd-vic.com/zgodovina/muzej-gasilstva/
Museo di Varazdin, Croazia (VATROGASCI): facebook.com/profile.php?id=100057401620529
Museo di Basilea, Svizzera (FEUERWEHR): www.rettung.bs.ch/feuerwehr/fw-museum.html
Museo di Parigi, Francia (SAPEUR POMPIER): facebook.com/museedespompiersdeparis/
Museo di Barcelona, Spagna (BOMBEROS): https://irbarcelona.com/museo-bomberos-barcelona/
Museo di Londra, Inghilterra (FIREMAN): london-fire.gov.uk/museum/
Museo di Dublino, Irlanda (FIREFIGHTER): facebook.com/dublinfire/
Museo di Hellevoetsluis, Olanda (BRANDWEER): brwmh.nl/index.php/nl-nl/
Museo di Myslowice, Polonia (STRAZAK): www.facebook.com/CentralneMuzeumPozarnictwa
Museo di Asnaes, Danimarca (BRANDVAESEN): www.odsherredbrandmuseum.dk/
Museo di Simonstorp, Svezia (BRANDMAN): www.brandkarsmuseet.se/
Museo di Oslo, Norvegia (BRANNMANN): https://brannmuseet.no/
Museo di Wiltz, Lussemburgo (POMPJEEN): www.pompjeesmusee.lu
Museo di Budapest, Ungheria (TUZOLTO): https://muzeum.katasztrofavedelem.hu/
Museo di Ostrava, Repubblica Ceca (HASICI): http://muzeum.hzsmsk.cz/
Museo di Istambul, Turchia (ITFAIYECI): http://itfaiye.ibb.gov.tr/tr/itfaiye-muzesi.html
Museo di Tokyo, Giappone (SHOBOSHO): tfd.metro.tokyo.lg.jp/hp-hkkan/museum.html
Museo di Singapore, Singapore (XIAOFANG): https://my.matterport.com/show/?m=9WgAz9z4BQ5
Museo di Hsinchu City, Taiwan (XIAOFANG): www.hcfd.gov.tw/Home/
Museo di RioDeJaneiro, Brasile (BOMBEIROS): www.cbmerj.rj.gov.br/sobre-o-cbmerj/institucional/museu
Museo di Santiago, Cile (BOMBEROS): https://www.mubo.cl/
Museo di Lima, Perù (BOMBERO): facebook.com/williammuseo.chuquisengo
Museo di Ottawa, Canada (FIREFIGHTER): www.firemuseumcanada.com/
Museo di Penrith, Australia (FIREFIGHTER): www.museumoffire.net/
Museo di New York City, New York (FIREFIGHTER): www.nycfiremuseum.org
Museo di Los Angeles, California (FIREFIGHTER): https://lafdmuseum.org/
Museo di Phoenix, Arizona (FIREFIGHTER): https://hallofflame.org/
le MISSIONI ANTARTIDE 88
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(Vigili del Fuoco al Polo Sud)
Il compito dei vigili del fuoco in Antartide è quello
di occuparsi della sicurezza e della prevenzione
antincendio delle Basi e dei Campi Remoti Italiani
presenti in loco, di fornire supporto logistico e
tecnico, del funzionamento indispensabile delle
telecomunicazioni, della gestione dei carburanti,
della realizzazione e mantenimento delle piste di
atterraggio, della guida dei mezzi speciali.
Ogni missione viene svolta per circa tre mesi, in
condizioni ambientali parecchio proibitive in
quanto è un continente sterile, ostile e coperto da
ghiacciai, con temperature che vanno dai -5°C ai
-90°C e forti venti catabatici di oltre 100km/h,
freddo pungente, mare ghiacciato, infinita distesa
bianca, frequenti nevicate, senza veder mai il buio
della notte oppure senza mai vedere la luce del
sole in base al periodo.
La squadra presente sul posto, generalmente di
sette unità, non è formata solo da operatori del
Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, ma anche da
operatori antincendio di altri Corpi Pubblici e/o
Privati; gli Enti preposti ne chiedono però la
collaborazione ogni anno, per via della
professionalità, tanto che hanno partecipato a
molte delle loro missioni. Le divise non sono quelle
Ministeriali, visto la partecipazioni di diversi Corpi,
ma quelle fornite dall’ente gestore più adatte per
poter operare in tali condizioni, i mezzi sono sia
del Corpo Nazionale che dell’ente gestore,
attualmente vi operano due mezzi aeroportuali
messi a disposizione dall’ente (Perlini e Sirmac),
oltre ad un fuoristrada (Ranger) e una pala
gommata (Case) messi a disposizione dal Corpo
Nazionale.
I vigili del fuoco del Corpo Nazionale che ne
vogliono far parte possono fare domanda e
partecipare ad una selezione gestita dal Comitato
Nazionale per la Ricerca, per poi passare la visita
medica presso l’Istituto di Medicina Aerospaziale
dell’Aeronautica Militare, dopodiché spetta un
corso di formazione teorico e pratico di due
settimane basato anche sulla simulazione di
condizioni estreme di sopravvivenza. Si arriva in
Antartide dopo circa tre giorni di viaggio, passando
da Roma per Dubai e Melbourne ed infine la pista
d’atterraggio antartica della Baia Terra Nova.
Essendo un luogo particolare, ci devono essere
delle procedure particolari di sicurezza, qualsiasi
incidente o situazione di pericolo, è più
impegnativa da affrontare, in quanto si è lontani
da tutto e da tutti. Massima attenzione e cautela
deve essere sempre applicata in questo territorio,
non fumare fuori dalle aree indicate e sincerarsi
dello spegnimento dei mozziconi, non accendere
fuochi non protetti e non autorizzati, non lasciare
incustoditi gli apparecchi elettrici in tensione,
evitare miscele tossiche o infiammabili, usare
sempre i dispositivi di protezione individuali, ogni
leggerezza o superficialità può essere pagata a
caro prezzo, sia dentro che fuori le basi.
Sono presenti vari materiali pericolosi e tossici,
carburanti per elicotteri ed aerei (kerosene e JP8)
e per i veicoli (benzina e gasolio), oltre alla
presenza di bombole di gas (gpl, acetilene,
ossigeno), vento e umidità bassa possono influire
negativamente in caso di incendio; le basi devono
essere considerate come piccoli villaggi e di
conseguenza calcolare scrupolosamente tutti i
pericoli e rischi generali che si possono avverare
quotidianamente in piccole realtà locali.
Ogni tecnico e scienziato ha con sé una radio
portatile con cui avvisare la Operation Room di
eventuali incendi, il piano d’emergenza prevede
che in questi casi venga dato l’allarme tramite una
apposita sirena e tramite l’impianto sonoro
installato internamente agli ambienti, portandosi
velocemente nelle zone sicure esterne.
La missione è gestita dal Progetto Nazionale
Ricerche in Antartide (PNRA) e finanziata dal
Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
In Antartide ci sono varie basi di vari Stati
stranieri tra cui 2 basi italiane (Mario Zucchelli e
Concordia), 3 campi remoti ed 1 nave da ricerca
scientifica (rompighiaccio di 80 metri di lunghezza
con atterraggio per elicottero e 72 unità tra
equipaggio e personale scientifico).
La Base Zucchelli è operativa dal 1985 da metà
ottobre a metà febbraio, situata vicino alla costa
con accesso al mare, con 7000mq di superficie tra
edifici strategici, laboratori, magazzini, impianti,
depositi carburante, officina, infermeria e sala
operatoria, piste d’atterraggio, compresi spazi
mensa e tempo libero, per circa 120 persone tra
operatori e scienziati. I materiali e i rifornimenti
possono arrivare con gli aerocarghi o con le navi,
stesso discorso vale per il personale.
La Base Concordia è situata nell’entroterra e
distante 1200km dalla Zucchetti ed è sempre
operativa durante tutto l’anno (in collaborazione
con i francesi), costituita da due torri cilindriche di
3 piani collegate tra di loro ed alte 17 metri con
personale di 15/30 unità su una superficie di
1200mq. Materiali e rifornimenti arrivano dalla
Zucchetti con dei convogli di mezzi cingolati e
container su slitte, cisterne e moduli abitativi
sempre su slitte in quanto si impiegano dai 7 ai 12
giorni per arrivare, ed altrettanti per tornare, a
causa oltre alla lontananza anche dalla bassa
visibilità. Il personale addetto alle ricerche arriva
con elicotteri o piccoli aerei. L’Antartide è il posto
ideale dove fare qualsiasi tipo di ricerche proprio
perché è un ambiente disabitato e incontaminato,
con progetti in vari campi: meteorologia,
astronomia, biologia, glaciologia, psicologia,
chimica, geologia e molti altri, sia in campo
nazionale che in quello più internazionale.
le CONFEDERAZIONI ITALIANE 89
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(Bomberos del Cile e del Perù)
In Cile e in Perù i migranti italiani negli anni hanno
dato vita a delle compagnie di pompieri per la
difesa antincendio degli Stati in cui erano
immigrati, lo stesso fecero gli immigrati delle altre
nazionalità, cosicché i pompieri di questi Paesi si
sono raggruppati in Confederazioni.
Tra il Corpo Nazionale Vigili i del Fuoco d’Italia e le
Compagnie di Bomberos del Cile e del Perù esiste
una solida fratellanza che prevede anche l’invio
dall’Italia di attrezzature, mezzi e divise italiane da
mettere in servizio nelle rispettive città estere.
In Perù ci sono 4 compagnie di pompieri italiani:
2° compagnia “Pompa Roma” a Lima dal 1866, 5°
compagnia “Pompa Italia” a Callao dal 1868, 6°
compagnia “Pompa Garibaldi” a Chorrillos dal
1872, 7° compagnia “Pompa Garibaldi” a La Perla.
In Cile ci sono 7 compagnie di pompieri italiani:
1° compagnia “Capitan Pastene” a Lumaco dal
1941, 1° compagnia “Pompa Italia” a Puerto
Cisnes dal 1966, 2° compagnia “Pompa Italia” a
Copiapò dal 1952, 4° compagnia “Umberto Primo”
a Talcahuano dal 1901, 4° compagnia “Pompa
Ausonia” a Iquique dal 1877, 6° compagnia
“Cristoforo Colombo” a Valparaiso dal 1858, 11°
compagnia “Pompa Italia” a Santiago dal 1914
(in foto).
Il sistema di difesa antincendio del Cile e del Perù
è organizzato in compagnie di pompieri
(bomberos) volontari, divise per nazionalità, ad
esempio oltre a quelle italiane, ci sono quelle
francesi (5° compagnia “Pompe France”), quelle
spagnole (6° compagnia “Bomba Espana”), quelle
tedesche, inglesi, austriache, jugoslave e così via.
I veicoli di soccorso sono contrassegnati dal
numero della compagnia, dalla bandiera della loro
nazionalità e dal nome scritto nella loro lingua, si
vedono operare quindi sia mezzi grandi americani,
sia autopompe europee più piccole, oppure Engine
americane con la scritta in italiano sulla
carrozzeria, i colori dei mezzi variano in base alla
zona del Paese e possono essere rossi, verdi,
bianchi o blu, i lampeggianti possono essere blu,
rossi o verdi, gli operatori indossano quasi sempre
le divise ufficiali dei loro Paesi di origine, gli italiani
generalmente indossano la divisa del Corpo
Nazionale Vigili del Fuoco d’Italia.
In questi Paesi pertanto non si parla solo la loro
lingua ufficiale ma anche quelle degli europei
migranti ormai nazionalizzati.
Le compagnie funzionano sulla base di una
associazione di diritto privato il cui scopo è di
assicurare la protezione contro gli incendi e i
soccorsi in generale, una parte del budget molto
modesta viene dalle casse dello Stato, ma la
maggior parte viene messa direttamente dai
pompieri stessi e dai cittadini, praticamente i locali
pagano per poter fare i pompieri.
I problemi di questi Paesi sono molti, oltre alle
precarietà delle città e delle scarse fonti idriche
stradali, ci si mettono anche le temperature che a
seconda dei luoghi possono essere molto calde o
molto fredde e spesso con venti che soffiano
anche a 100km/h.
In Perù fra i pompieri presta servizio un volontario
che oltre ad avere un corso antincendio e medico
alle spalle, dopo aver fatto l’accademia ai centri di
formazione per pompieri, è per professione un
sacerdote francescano che si unì al Cuerpo de
Bomberos nel 2007 dopo il tremendo terremoto
che scosse il Paese, quando monta in servizio
come bombero porta sempre con lui anche il suo
rosario.
Durante la Guerra del Pacifico furono fucilati 13
pompieri di origine italiana della Compagnia
Garibaldi in Perù, tratti in inganno per spegnere un
incendio e poi uccisi dai soldati perché il solo nome
Garibaldi a quell’epoca metteva paura e con la
scusa che potessero essere pericolosi furono
uccisi.
Per ulteriori notizie, informazioni, approfondimenti
personali e foto si possono consultare sia vari siti
internet agli indirizzi (www.pompaitaliacopiapo.cl,
www.vigilidelfuoco.cl,...) che varie pagine
facebook (pompa.ausonia, cuerpo bomberos
capitan pastene, confederazione delle compagnie
italiane di pompieri del perù...), oppure su
Instagram (sesta compagnia,...).
i MESTIERI e le PASSIONI 90
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(Vigili del Fuoco, Guardie ai Fuochi, Forestale, Soccorso Alpino, Protezione Civile)
-VIGILI DEL FUOCO DEL CORPO NAZIONALE: ente dello Stato Italiano istituito per intervenire in soccorso alla
popolazione in caso di qualsiasi Soccorso Tecnico Urgente alle persone, animali, beni pubblici e privati;
presenti su tutto il territorio nazionale ad esclusione delle Regioni Autonome di Aosta e Trentino Alto
Adige; prima componente essenziale del “Sistema di protezione civile”. Composto da:
VIGILI DEL FUOCO PERMANENTI: vigili del fuoco per mestiere, entrati tramite concorsi pubblici od interni,
svolto un corso di formazione di 6 mesi alle Scuole Centrali Antincendio di Roma, messi in servizio per 5
anni dovunque serva nel territorio italiano, anche a varie Regioni di distanza dalla propria, sia Comandi
che Distaccamenti Permanenti, con la possibilità poi di richiedere assegnazione più vicina al paese natio,
pagati come dipendenti statali tramite contratto nazionale. Sono Pubblici Ufficiali.
VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI: vigili del fuoco saltuari, entrati tramite domanda al Comando della
propria provincia di residenza, svolto solitamente corso di 120 ore, presso il Comando della propria
provincia, messi in servizio esclusivamente nei Distaccamenti Volontari, pagati per le ore effettive
di intervento svolte volontariamente in base alla propria disponibilità, possono trovarsi in caserma od
essere allertati tramite cercapersone, non sostituiscono la figura del Permanente ma di Supporto ad esso.
Tali vigili possono assumere la figura di Volontari Discontinui tramite apposito contratto per sopperire alla
carenza del personale nei Distaccamenti Permanenti o nei Comandi, facendo decadere la disponibilità
saltuaria e facendo entrare l’obbligatorietà del periodo di richiamo. Stessa divisa e mezzi dei permanenti,
sono Pubblici Ufficiali.
VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DISCONTINUI: Vigili Volontari od ex Ausiliari che danno la disponibilità ad
essere richiamati presso il proprio Comando Provinciale o Distaccamento Permanente come Supporto ai
Permanenti nei casi di mancanza di personale per ferie, malattie, infortuni, periodo boschivo od altro,
pagati generalmente con contratto massimo di 20/15 giorni per un totale di 6 mesi annui, aventi alle
spalle il corso per Vigili Volontari oppure il corso di Vigili Ausiliari; non sostituiscono la figura del
Permanente ma di Supporto ad esso, sono Pubblici Ufficiali. Figura temporaneamente sospesa per
mancanza di fondi economici statali.
VIGILI DEL FUOCO AUSILIARI: Militari di leva obbligatoria, aventi fatto il servizio nel Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco, svolto corso di 3 mesi alle Scuole Centrali Antincendio di Roma e poi mandati ai propri
Comandi Provinciali per svolgere ulteriori 9 mesi come Ausilio ai Permanenti sia nei soccorsi che nella
logistica. Tali vigili dopo aver finito il periodo di Leva possono assumere la figura di Vigili Volontari o di
Vigili Discontinui. Figura ormai dismessa in quanto la Leva obbligatoria è stata destituita per Legge.
-VIGILI DEL FUOCO DELLE REGIONI AUTONOME: enti direttamente gestiti dalle Provincie Autonome di Aosta,
Bolzano e Trento per intervenire in soccorso alla popolazione in caso di qualsiasi Soccorso Tecnico
Urgente alle persone, animali, beni pubblici e privati; divise/mezzi diversi dal resto d’Italia, composto da:
VIGILI DEL FUOCO PERMANENTI: vigili del fuoco per mestiere, entrati tramite esame di ammissione al
Corpo Permanente, svolto un corso di formazione di 7 mesi alle Scuole Provinciali Antincendi ed alle
Scuole Centrali Antincendio di Roma, presenti solo nel capoluogo di Provincia, pagati tramite contratti
provinciali. Sono Pubblici Ufficiali.
VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI: vigili del fuoco saltuari, entrati tramite delibera di ammissione ed
idoneità al Corpo Volontari, svolto corso base di 100 ore e corsi specialistici; organizzati attraverso
Federazioni Provinciali, Unioni Distrettuali e Corpi Comunali e Squadre Aziendali Antincendi, operativi in
quasi tutti i Comuni al di fuori dei capoluoghi di Provincia. Non percepiscono stipendio in quanto non
vincolanti ad un contratto di lavoro, ma previsti rimborsi per i datori di lavoro dei volontari dipendenti e
indennità per i lavoratori autonomi. Sono Pubblici Ufficiali.
-VIGILI DEL FUOCO AZIENDALI: vigili del fuoco privati, in servizio nelle attività industriali a rischio di
incidenti rilevanti, come raffinerie, stabilimenti chimici, grandi cantieri navali, eccetera; assunti con
mansioni specifiche di quel settore, dotati di apposite strutture, mezzi e divise antincendio direttamente
dalle ditte stesse; formati da enti privati e stipendiati dal loro datare di lavoro. In alcuni casi sono
organizzati sotto forma di Consorzio per la protezione delle aree industriali vicine e possono intervenire
anche fuori dallo stabilimento, anche in supporto con i vigili del fuoco statali tramite apposite convenzioni.
Nelle regioni autonome d’Italia sono parte integrante del Corpo Volontario.
-GUARDIE AI FUOCHI: Addetti Antincendio dei porti italiani e degli arsenali militari, principalmente si occupano
della prevenzione incendi in ambito portuale e marittimo, del servizio integrativo antincendio,
sorveglianza antincendio nei porti e sulle navi, nelle industrie e nelle strutture sensibili del loro ambito,
salvaguardano l’ambiente marino e costiero. In alcuni casi tramite apposite convenzioni possono fare
assistenza antincendio nelle elisuperfici o piccoli aeroporti. Per poter effettuare i loro servizi devono
essere autorizzati dalla Capitaneria di Porto, dalla Prefettura o dai Comandi dei Vigili del Fuoco.
Generalmente si entra dopo apposito corso, ne possono far richiesta ex Ausiliari o Volontari dei vigili del
fuoco, personale antincendio della Marina Militare, Marittimi qualificati da appositi corsi antincendio. Sono
stipendiati direttamente dagli enti privati che ne fanno richiesta.
-ADDETTI ANTICENDIO:
Possono essere operatori facenti parte di società private che operano come vigilanza antincendio nei
cantieri autostradali, trafori, circuiti automobilistici, eccetera. Oppure far parte della squadra aziendale
costituita da dipendenti che svolgono le loro mansioni abituali e in caso di incendio intervengono
tempestivamente in attesa del personale esterno dei Vigili del Fuoco, il personale viene scelto
dall’Amministratore Delegato della ditta stessa, i dipendenti possiedono un attestato di formazione svolto
presso enti autorizzati per tale scopo o direttamente nei Comandi dei Vigili del Fuoco, in base alla
tipologia di rischio il corso è più o meno lungo.
-PERSONALE DELLA FORESTALE: ente dello Stato Italiano per la difesa del patrimonio agro-forestale, con
funzioni specifiche di polizia giudiziaria, pubblica sicurezza e antincendio boschivo. Attualmente è
operativo solo nelle cinque regioni a statuto speciale (Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Trentino Alto
Adige, Friuli Venezia Giulia), nelle altre regioni è stato assorbito per quanto riguarda la parte antincendio
con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per la parte giudiziaria e di pubblica sicurezza nell’Arma dei
Carabinieri. Si entra per concorso pubblico per poi fare un corso di addestramento e diventare
dipendente statale nelle figure di Agente, Assistente, Sovraintendente, Ispettore e Funzionario. Nelle
cinque regioni a statuto speciale, in caso di incendio boschivo o di vegetazione in generale la Forestale
ha la competenza di spegnere gli incendi con i suoi uomini e mezzi, mentre “l’Incendio Boschivo di
Interfaccia”, ossia nelle vicinanze di case, strade o beni strutturali la competenza spetta ai Vigili del
Fuoco. Il servizio effettuato con i mezzi aerei Canadair, è sotto la direzione del Corpo dei Vigili del Fuoco.
-TECNICI DEL SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO: è un servizio di pubblica utilità del Club Alpino
Italiano, per il soccorso degli infortunati nel territorio montano, impervio ed ipogeo. Fa parte del “Sistema
di protezione civile”, pertanto presta la sua attività anche fuori dall’ambito montano in caso di calamità.
Composto oltre alla parte dirigenziale e dagli istruttori che sono stipendiati o rimborsati, soprattutto dai
Volontari che sono Tecnici Alpini, Tecnici Speleo, Medici, Cinofili, Aerosoccorritori od altro; entrano solo gli
iscritti al Club Alpino Italiano tra i 18 e 45 anni dopo una prova di ammissione, presentando domanda alla
Stazione Territoriale e avendo le competenze alpine e speleologiche. Ai Volontari, se dipendenti spetta la
loro retribuzione quotidiana e un rimborso per il loro datore di lavoro, se lavoratori autonomi una
indennità. Al Soccorso Alpino spetta la coordinazione dei soccorsi in ambito alpino, impervio ed ostile nel
caso della presenza di altre organizzazioni di soccorso, ma non in via esclusiva; spetta al Corpo dei
Vigili del Fuoco la coordinazione dei soccorsi nella stessa tipologia ambientale nel caso di “Ricerca a
Persona”. In caso di intervento emergenziale di protezione civile spetta ai VVF il coordinamento delle altre
Forze in campo, oppure in casi particolari si dovranno attenere agli accordi stipulati tramite gli stessi Enti.
-PERSONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE: ente dello Stato Italiano istituito per le attività di
Previsione, Monitoraggio, Prevenzione dei rischi e dell’Assistenza alla popolazione colpite da calamità. Del
“Sistema di protezione civile”, fanno parte oltre al personale della Protezione Civile anche le altre
Strutture operative nazionali ossia il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (prima ed essenziale
componente), la Croce Rossa Italiana, il Servizio Sanitario Nazionale, le Forze dell’Ordine, le Forze
Armate, il Soccorso Alpino, la Comunità Scientifica e gli Enti Privati o Pubblici del Settore.
Il personale della Protezione Civile è composta da:
DIPENDENTI DELLA PROTEZIONE CIVILE: Personale Dirigenziale, Amministrativo, Tecnico e Giuridico alle
dipendenze del Dipartimento e pagati tramite contratto nazionale. Si entra generalmente per concorso
pubblico o con avvisi di incarichi per collaborazioni occasionali.
VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE: Volontari, facenti parte del Gruppo Comunale della propria
residenza. Si entra anche a 16 anni, contattando direttamente il Gruppo o il Sindaco, dopo aver
fatto una visita medica e una formazione. Svolgono il servizio a titolo gratuito ma è prevista Tutela
Assicurativa (infortuni, terzi e legale), Tutela Sanitaria, Formazione e Ristoro, Rimborso Economico per i
datori di lavoro dei volontari stessi. Svolgono Attività di Prevenzione, Attività di Supporto ai Grandi
Eventi (alluvioni, terremoti) e Antincendio Boschivo. Non sono Pubblici Ufficiali, non possono dirigere il
traffico o fare servizio antincendio nelle “sagre comunali”. I Volontari che fanno parte di una Associazione
di Volontariato di Protezione Civile iscritta all’elenco regionale, mettono a disposizione le proprio
competenze professionali o le proprie passioni, come Radioamatori, Cinofili, Antincendio Boschivo ed altri
settori specialistici (sanitari, geometri, tecnici specializzati..). Fanno parte dei Volontari di Protezione
Civile, i Gruppi e le Associazioni dei: Pompieri Volontari, Civici Pompieri Volontari, Vigili del Fuoco in
Congedo, Associazione Vigili del Fuoco Volontari (sono tutte Associazioni o Gruppi Comunali che non
fanno parte del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, ma composte per la maggior parte da ex vigili del
fuoco, non effettuano attività di Soccorso Tecnico Urgente ma solo di protezione civile/aib o tramite
convenzioni possono svolgere attività di supporto al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, non sono
pubblici ufficiali); tra i principali altri Gruppi di Protezione civile ci sono le Associazioni di Antincendio
Boschivo, l’Associazione Nazionale Alpini, i Carabinieri in Congedo e molte altre.
la PREVENZIONE QUOTIDIANA 92
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(Consigli tecnici)
Gli Impianti Elettrici devono essere progettati
secondo le Norme Cei e devono essere mantenuti in
efficienza, il 30% degli incendi dipendono da cause
elettriche, Corto Circuito, Surriscaldamento e Falsi
Contatti. Il Gas viene distribuito come Metano (rete
di distribuzione) o Gpl (bombole o piccoli serbatoi),
utilizzati per il riscaldamento, l'uso domestico, l'uso
industriale e la trazione; in caso di perdite, il Gpl
tende ad andare verso il basso pertanto predisporre
dei spiragli di ventilazione fissi in basso od aprire le
finestre e le porte per facilitare la sua dispersione, il
Metano invece tende ad andare verso l'alto pertanto
predisporre spiragli fissi in alto od aprire le finestre,
è buona cosa avere rilevatori di gas; in caso di
perdita di metano bisognerà chiudere subito la
valvola principale, nel caso di perdita da una
bombola che non si riesca a bloccare chiudendo il
rubinetto bisognerà portarla con cautela in luogo
aperto ed aspettare il suo esaurimento senza
inclinarla o rovesciarla, nel caso il gas si incendia
otturare con un panno bagnato la valvola,
comunque avvisare i Vigili del Fuoco al numero
telefonico 115 o 112 (numero unico d’emergenza);
si ricorda che quando si lascia la casa per lunghi
periodi è importante chiudere la valvola od il
rubinetto del gas e non lasciare niente sul fuoco,
inoltre far verificare da tecnici specializzati almeno
ogni due anni la caldaia, obbligatoria per legge o
controllare la data di sostituzione del tubo in gomma
delle bombole che deve essere sostituito per legge
ogni cinque anni; è importante in caso si senta un
forte odore di gas non accendere la luce della
stanza, provocare scintille o fumare in quanto si
potrebbe innescare un'esplosione ma arieggiare il
locale. Le Fiamme Libere possono essere quelle di
una Candela, di un Fornello, di un Camino, di una
Sigaretta, di un Accendino, non vanno sottovalutate
e bisogna prestarne attenzione; cucinare con vicino
un rotolo di carta assorbente od un canevaccio,
dimenticarsi una pentola sul fuoco, fumare a letto,
dormire vicino al camino sono tutte situazioni a
rischio d'incendio; nel caso di piccoli focolai come
l'incendio di una pentola possono essere soffocati
ponendovi sopra un coperchio o dell'acqua, nel caso
di un tappeto calpestando le fiamme con le scarpe,
piegandolo su se stesso o buttandovi sopra una
coperta, per altri piccoli focolai sempre una coperta
può essere utile, per focolai più grandi vanno bene
le secchiate d'acqua o un piccolo estintore da tenere
sempre carico in un luogo predisposto della casa. Le
Sostanze Pericolose possono essere i Detersivi,
Medicinali, Igienizzanti, possono provocare
avvelenamenti, ustioni, esplosioni, incendi, vanno
tenuti in posti dove i bambini non devono arrivare e
con confezioni ben segnalate, mai in bottiglie neutre
senza un'indicazione del loro contenuto; in caso di
intossicazione allertare il Soccorso Sanitario al
numero 118 o 112 e nel frattempo se l'individuo è
cosciente porlo in posizione semiseduta o seduta, se
incosciente in Posizione di Sicurezza; non miscelare
diversi prodotti perchè possono provocare reazioni
chimiche anche esplosive o vapori tossici. La
Corrente Elettrica è la causa di molti infortuni
domestici per folgorazione, il contatto con un filo
elettrico non protetto o con un elettrodomestico in
tensione può provocare una contrazione muscolare,
delle ustioni più o meno gravi od addirittura
fibrillazione del cuore ed arresto cardiocircolatorio,
nel caso una persona rimanga vittima di uno di
questi casi più gravi bisogna innanzitutto staccare la
corrente tramite l'interruttore generale e poi
valutare la coscienza dell'infortunato e se necessario
dopo aver avvisato il Servizio Sanitario cominciare,
se in grado, le prime manovre di rianimazione; si
ricorda di non appoggiare mai asciugacapelli, radio o
qualsiasi altro apparecchio elettrico nelle vicinanze
della vasca da bagno o di una fonte idrica, se uno di
questi oggetti cade nell'acqua si ha un'immediata
folgorazione, non utilizzare prese o cavi elettrici
danneggiati, non utilizzare apparecchi elettrici con
piedi e mani bagnate e non collegare troppe spine di
corrente ad una unica presa per non provocarne un
surriscaldamento con pericolo d'incendio. L’Incendio
in Casa può nascere da una delle situazioni viste
precedentemente od ancora dal aver coperto con un
panno una lampada da comodino, da un
malfunzionamento di un oggetto elettrico, dalla
superficialità di una nostra azione, le fiamme dirette
o l'irraggiamento di calore possono causare ustioni e
la morte, in caso d'incendio la prima cosa da fare è
chiudere gas e corrente elettrica, avvisare i Vigili del
Fuoco; se di grandi dimensione abbandonare
l'abitazione ed avvisare eventuali vicini, se non si
riesce ad uscire portarsi in una stanza sicura e
sigillare le fessure dalla porta con un panno bagnato
per evitare che entri il fumo, portarsi vicino ad una
finestra e chiedere aiuto, se possibile coprirsi con
una coperta bagnata e filtrare il fumo con un
fazzoletto bagnato posto sulla bocca ed il naso, il
fumo tende a salire quindi sdraiarsi sul pavimento.
Gli Incidenti Domestici sono spesso dovuti alla
Fretta, alla Disattenzione od Inesperienza, possono
provocare ferite più o meno gravi; non inserire le
mani in tritacarne, frullatori, affettatrici senza aver
prima staccato la spina dalla rete elettrica,
attenzione ai pavimenti e scale bagnate, a salire su
scale pieghevoli, sgabelli o sedie, usare tappetini
antiscivolo nella vasca da bagno o piatto doccia;
inoltre periodicamente pulire o sostituire i filtri della
cappa da cucina che con il tempo possono sporcarsi,
surriscaldarsi ed incendiarsi, non incastonare
elettrodomestici che con il loro funzionamento
prolungato possono surriscaldarsi ed incendiarsi,
non far passare cavi sotto i tappeti. A Scuola in caso
di situazioni di emergenza per legge deve esistere
un Piano di Evacuazione, dei cartelli ben visibili che
riportino le vie di esodo, il posizionamento degli
estintori ed uno o più punti di raccolta esterni; Al
Mare anche se buoni nuotatori non forzare mai il
fisico fino, entrare in acqua gradualmente dopo una
lunga esposizione al sole, non fare il bagno se non si
è in perfetta forma fisica o se non sono passate 3
ore dall'ultimo pasto completo o 2 da uno spuntino,
non entrare in acqua se negli stabilimenti è esposta
la Bandiera Rossa o se l'acqua è molto fredda, non
allontanarsi dalla riva se da soli, accertarsi della
profondità del fondale prima di tuffarsi; in caso di
Crampi porsi nelle posizione di "morto a galla" con la
pancia verso l'alto e farsi portare dalla corrente
rilassando la parte contratta, nuotare con solo
l'ausilio delle braccia verso riva, se il crampo è al
piede afferrarlo sulle dita e tirarlo verso di se, se è
alla coscia od al polpaccio alzare la gamba verso
l'alto; con canotti e materassini fare
attenzione alle correnti, non trasportare troppe
persone, se con natante controllare che il carburante
sia sufficiente anche per il ritorno, avere a bordo le
dotazioni di sicurezza ed i giubbotti di salvataggio.
In Montagna bisogna far attenzione ai bruschi e
repentini cambiamenti climatici (vento, nebbia,
temporali), alle frane, agli smottamenti ed alle
valanghe, seguire sempre i Sentieri segnalati,
indossare vestiti a strati per adattarsi al cambio
della temperatura, non accendere fuochi sopratutto
in zone secche, se necessario poi spegnerli
accuratamente anche con acqua e ricoprire le braci
con sabbia o terra, portarsi sempre con se un kit di
primo soccorso, indossare pantaloni lunghi e scarpe
adatte, controllare dove si mettono i piedi per
evitare di finire su buche o animaletti vari (serpenti,
scorpioni..), non avvicinarsi a favi o grossi rami
secchi, non usare profumi o creme che possono
attirare api od altri insetti, in caso di puntura
asportare il pungiglione e spalmare una pomata
antistaminica, non gettare mozziconi di sigaretta o
fermarsi con la marmitta dell'automobile ancora
calda su erba o prati secchi in quanto si può
provocare un incendio; è bene avere con se sempre
un telefono cellulare. Per i Terremoti se si abita in
zona sismica è buona norma fissare alle pareti i
mobili alti o che possono cadere e spostarsi in caso
di forti scosse sismiche, queste possono provocare
sia moti oscillatori che sussultori od entrambi, in
caso di terremoto non scappare subito in strada e
non andare sul balcone, non stare vicino a porte,
finestre, vetri, mensole e lampadari, non utilizzare
ascensori ma stare attenti anche alle scale, ripararsi
sotto un tavolo, un'architrave o in un angolo di una
stanza, quando si raggiunge l'esterno portarsi in
zona aperta come piazze e giardini stando lontani
dagli edifici e linee elettriche, prestare attenzione a
eventuali vasi, tegole e pezzi di muro che
potrebbero cadere dalle case circostanti; è buona
norma tra una scossa e l'altra chiudere il gas e
togliere la corrente elettrica, telefonare solo per casi
urgenti e non sovraccaricare le linee telefoniche;
mantenere sempre la Calma, uscire di casa solo a
conclusione della scossa, con le chiavi di casa e tutti
gli indumenti completi con le scarpe e non con le
ciabatte per evitare di finire sopra probabili vetri o
cocci, chi vive in zona soggetta dovrebbe aver
sempre predisposto una sacca da portare con se
contenente una torcia, delle candele, dei fiammiferi,
una radio a pile, un kit di primo soccorso, una
coperta ed un coltellino svizzero. Le Alluvioni spesso
sono provocate da abbondanti piogge, se ci si trova
in casa togliere la corrente elettrica nei locali
minacciati dall'acqua, chiudere la valvola del gas,
non bere acqua dal rubinetto, porre in alto
apparecchiature elettriche e possibilmente il mobilio
leggero e salvaguardare i propri beni, ai piani bassi
predisporre sacchi di sabbia, stracci e vecchie
coperte, se l'acqua impedisce di uscire ripararsi ai
piani alti ed aspettare i soccorsi; non attraversare
ponti che potrebbero crollare, se ci si trova in auto
valutare la situazione e se necessario abbandonare
l'auto per ripararsi ai piani alti degli edifici. Gli
Estintori sono il simbolo per antonomasia degli
strumenti antincendio di primo intervento, vengono
posizionati in luoghi accessibili e strategici e bisogna
provvederne una manutenzione periodica, per ogni
tipologia d'incendio viene utilizzato un estintore con
specifico contenuto estinguente, generalmente
vengono usati 3 tipi di estintori: a Polvere ed a Co2
per incendi di carta, legno, tessuti, plastica, benzine,
gasoli, liquidi infiammabili, parti elettriche e gas
infiammabili, il primo estingue principalmente per
soffocamento spruzzando della polvere chimica che
ricopre il materiale che sta bruciando, pertanto le
cose investite dalla polvere verranno danneggiate
ulteriormente, il secondo estingue principalmente
per raffreddamento spruzzando un getto freddissimo
di anidride carbonica sotto forma di piccolissime
goccioline, pertanto le cose investite dal getto
verranno anche bagnate, il vantaggio con il primo è
che in questo caso le cose investite sono meno
danneggiate, sopratutto se si tratta di documenti o
beni importanti, lo svantaggio è che in caso di getti
su apparecchi elettrici sotto tensione è utilizzato
quasi esclusivamente su alimentazioni in
bassa/media tensione; a Schiuma per le stesse
tipologie di materiali dei precedenti ma non per i gas
infiammabili, estingue principalmente per
soffocamento e raffreddamento spruzzando del
liquido schiumogeno con il tempo corrosivo; mai
usare gli estintori per spegnere una persona in
fiamme, in tale caso soffocare le fiamme buttandole
sopra una coperta, fare attenzione a non venir a
contatto con i contenuti estinguenti e nel caso si usi
quello a Co2 far attenzione a non entrare in contatto
con il getto in quanto può provocare ustioni da
freddo, quindi se possibile utilizzarlo con dei guanti;
per dover di cronaca è buona cosa sapere che
esistono in certi casi anche estintori ad Acqua con
agenti filmanti da utilizzare solo su materiali solidi e
non sotto tensione; gli estintori possono essere
Portatili di circa 20kg o Carrellati più grandi, pesanti
e su ruote, sull'etichetta è riportato il tipo di
estinguente, la modalità d'uso e la classificazione dei
materiali: Classe A per incendi di materiali solidi,
Classe B per materiali liquidi, Classe C per materiali
gassosi e Classe D per materiali metallici e chimici.
Il loro uso è abbastanza semplice basta ricordarsi
alcune fasi: Prima (togliere la sicura tirando con un
dito l'anello presente sull'impugnatura), Seconda
(avvicinarsi al fuoco fra i 3/8metri in relazione al
calore sprigionato dal verso contrario all'andamento
delle fiamme e dirigere il getto alla base del fuoco
affrontandolo progressivamente ed a ventaglio, non
attraversarlo con il getto per non attirare le fiamme
verso se stessi, dopo una prima spruzzata, valutare
la situazione e se necessario ripetere la fase), Terza
(nel caso più persone intervengano avanzare
assieme in un'unica direzione ed affiancati stando
attenti a non investire i compagni con il getto od a
proiettarsi materiale incandescente), Quarta (se in
locali chiusi aerare l'ambiente e se necessario
smassare il materiale per essere sicuri non ci sia più
possibilità per un suo reinnesto). Il Triangolo delle
3C è uno schema importante da ricordarsi per
estinguere un incendio o non farlo innescare, ogni
combustione è formata da 3 elementi: Combustibile
(materiale infiammabile), Comburente (ossigeno
presente nell'aria), Calore (fonte d'innesco o
temperatura d'autoaccensione), se presenti tutti e
tre si dà origine ad un incendio ma se si toglie uno o
più lo si estingue, ciò può avvenire Abbassando la
Temperatura tramite acqua od estintori, Sottraendo
Comburente tramite estintori o buttando sopra una
coperta o chiudendo con un coperchio ed Eliminando
il Combustibile togliendo il materiale che sta
bruciando e/o quello che non è ancora bruciato; si
ricorda che ogni combustione produce anidride
carbonica (Co2) che può creare asfissia o
avvelenamento, ossido di carbonio (Co) molto
tossico e pericoloso in ambienti chiusi, composti
gassosi tossici che possono creare miscele esplosive
ed il fumo stesso pericoloso per asfissia e tossicità,
prestare attenzione a come e dove si interviene per
non rischiare anche la propria vita.
il PRONTUARIO MEDICO 94
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(Consigli sanitari)
Il Kit Medico (Cassetta del Primo Soccorso) è da
tenere in casa pronta all'uso, uno anche da portarsi
in viaggio e/o se si abita in zone sismiche, per Legge
in alcuni Stati è obbligatorio averne una in
automobile/barca, il Kit dovrebbe essere fatto da un
contenitore a chiusura stagna di dimensioni
accettabili e contenere: 1 confezione di Guanti in
Lattice monouso da indossare per non entrare in
contatto con sangue di altre persone o portare
batteri sulle ferite da disinfettare; 1 Pomata
Antistaminica o Cortisonica come Polaramin,
Trimeton o Ecovan da usare su punture d'insetti o di
meduse; 1 Pomata Antinfiammatoria come Lasonil o
Reparil da usare in caso di distorsioni e traumi vari;
1 Disinfettante di tipo chirurgico per disinfettare le
ferite; 1 Acqua Ossigenata per lavare e disinfettare
le ferite lacero-contuse; 1 Bicarbonato di Sodio che
diluito in acqua al 2% e ingerito funge da
antibatterico, da digestivo, contro veleni, pesticidi
ed aggressivi chimici; 1 Analgesico-Antipiretico
come Aspirina, Tachipirina e Novalgina utili in caso
di febbre, mal di testa, mal di denti e dolori
muscolari; 1 Antispastico come Buscopan o Toradol
utili in caso di forti dolori viscerali, coliche e dolori
mestruali; 1 Antibiotico come Zitromax, Bactrim e
Bimixin con infezioni con febbre, otite, tonsillite,
bronchite, diarrea; 5 gonfezioni di Bende di Cambric
di varie misure di cotone per comprimere una ferita
dopo averla disinfettata, per bendare una
medicazione o per fasciare un arto traumatizzato; 1
confezione di Cerotti di uso comune od in strisce da
tagliare all'occorrenza; 1 paio di Forbici in acciaio
inox per tagliare bende, cerotti ed eventualmente
indumenti; 1 pacco di 250g di Cotone Idrofilo per
creare tamponi imbevuti di disinfettante, per creare
una protezione esterna o per ammorbidire una
fasciature di un arto traumatizzato; 1 confezione di
Garze Idrofile di varie misure per coprire le ferite
disinfettate e medicate; 1 confezione di Garze
Vaselinate per coprire abrasioni od ustioni con
perdita di sostanza, poi ricoperte con cerotti; 1
Laccio Emostatico per fermare l'afflusso di sangue
su arti feriti con abbondante perdita di sangue; 1
Stecca per Fratture per immobilizzare eventuali arti
fratturati aiutandosi anche con le bende di Cambric,
se troppo ingombrante provvedere in caso di
necessità con mezzi di fortuna come listelli di legno
o un semplice giornale arrotolato; 1 paio di Pinzette
per estrarre eventuali corpi estranei; 1 paio di Aghi
e Spille da Balia per fissare eventuali bendaggi,
estrarre corpi estranei e fare suture; 1 Sapone di
Marsiglia puro e semplice per lavare
superficialmente e disinfettare in modo naturale; 1
confezione di Salviette Umidificate per lavare
superficialmente, togliere sudore e rinfrescarsi; 1
Spray Antinsetti da applicare alla pelle libera per
prevenire le fastidiose punture di alcuni insetti; 1
Termometro per misurare la febbre; 1 confezione di
Anticinetossici come Xamamina da usare per chi
soffre di mal di mare, ma provoca sonnolenza; 1
confezione di Antiemetici come Biochetasi o Plasil da
usare per fermare eventuale nausea e vomito; 2
confezioni di Ghiaccio Secco da applicare su fratture,
eventualmente steccare e bendare l'arto; 1
Boccaglio per Rianimazione, da usare per le
insufflazioni in caso di manovre di rianimazione
cardiocircolatoria; 1 Coltellino Svizzero da usare in
casi particolari quando non si ha nessun attrezzo
specifico a disposizione; 1 piccola Torcia a Pile con
pile di riserva da usare in caso di scarsa o totale
assenza di luminosità; 1 Accendino da usare come
fonte luminosa o per disinfettare parti metalliche da
usare come bisturi improvvisato; 1 Bottiglietta
d’Acqua per prendere eventuali pillole od avere un
po d'acqua da usare sulle ferite e non rimanere
disidratati in caso di febbre o infezioni. Ricordarsi
periodicamente di controllare l'eventuali scadenze
dei prodotti o la sostituzione di quelli danneggiati,
garze e cotoni sono sensibili all'umidità, leggere
sempre i foglietti informativi, non assumere farmaci
se si è allergici a qualche sostanza contenuta, inoltre
inserire nella cassetta i medicinali personali che di
solito facciamo uso per le proprie esigenze
personale, non fare i medici a tutti i costi senza
l'esperienza maturata, in casi gravi consultare un
medico prima possibile. Le Tecniche di Rianimazione
servono per cominciare un primo soccorso ad un
infortunato, previo avviso al Servizio Sanitario, in
modo da non aggravare ulteriormente la situazione
a persone traumatizzate o colte da malore, servono
a prestare un'assistenza temporanea in attesa
dell'arrivo di un'adeguata assistenza medica.
Durante queste assistenze c'è il rischio di contagio
infettivo da batteri, virus, protozoi e miceti, ma
utilizzando i guanti in lattice i rischi si abbassano
notevolmente. Per prima cosa bisogna Valutare la
Situazione della persona da soccorrere e se in zona
pericolosa cercare di allontanarla od allontanare la
fonte di pericolo, quindi valutare i parametri vitali
con 3 passi fondamentali: Stato di Coscienza (con
stimolazioni verbali e lievi stimolazioni motorie,
allinearlo e slacciare eventuali indumenti stretti),
Attività Respiratoria (valutandone il respiro e
l'occlusione delle vie aeree iperestendendo il capo,
ascoltando i rumori respiratori, guardano il torace e
sentendo il flusso sulla guancia, in caso negativo
posizionarsi sul lato destro dell'infortunato
iperestendere il capo mettendo una mano sulla
fronte e l'altra con le dita sul mento per tenere
aperta la bocca, appoggiare la propria bocca a
contatto con quella dell'infortunato, chiudergli il
naso e compiere 2 lente insufflazioni (2 secondi per
insufflazione) osservando contemporaneamente se il
torace si muove, tra le bocche generalmente si pone
una garza, la respirazione può essere fatta anche
ponendo il boccaglio per rianimazione), Attività
Cardiocircolatoria (ponendo due dita tra il "pomo di
adamo" e la cavità laterale con il capo iperesteso, in
caso negativo iniziare massaggio cardiaco
appoggiando al centro del torace il palmo di una
mano e poi sopra l'altra con le dita aperte, verso
l'alto ed intrecciate, con le braccia tese ed in
verticale sul torace abbassare il torace stesso di
circa 3cm effettuando 15 compressioni e di seguito
altre 2 insufflazioni), dopo 4 cicli di 15 compressioni
e 2 insufflazioni controllare di nuovo il respiro e la
circolazione, successivamente altri 8 cicli, quando
riprende i sensi metterlo in Posizione di Sicurezza
(girandolo su un fianco piegando la gamba più
lontana e mettendogli il suo braccio più lontano
sotto il mento a cuscino e l'altro braccio a terra in
posizione di novanta gradi rispetto a lui,
iperestendendo la testa. La prima regola è quella di
non spostare l’infortunato prima dell’arrivo del
del personale sanitario se non in presenza di un
immediato pericolo di vita, nel caso si deva estrarre
da un'auto un infortunato bisogna fare in modo di
sostenere la testa, il torace ed il bacino; se ci si
accorge di essere venuti a contatto con del sangue o
altri liquidi organici bisogna lavare immediatamente
la parte interessata con sapone ed acqua corrente e
quindi farsi iniettare le immunoglobuline o vaccino
per l'HBV (HumanBIG). Le Emergenze di tipo
Sanitario devono essere viste da personale medico:
Trauma Cranico (valutare l'infortunato ed
eventualmente iniziare le manovre di rianimazione,
coprirlo con una coperta); Lesioni agli Occhi (in caso
di contusione porre del ghiaccio, in caso di ustione
sciacquare con acqua fredda, in caso di corpo
estraneo bendare entrambi gli occhi); Fratture degli
Arti (immobilizzare l'arto con stecche improvvisate,
porre del ghiaccio secco sulle fratture non gravi, nei
casi gravi coprire la persona con una coperta);
Lezioni alla Colonna Vertebrale (attendere l'arrivo di
personale medico); Fratture Costole (comprimere
lievemente la parte fratturata, coprirla con uno
strato di garze e bloccarla con cerotti); Frattura
Facciale (ispezionare la bocca per rimuovere
eventuali frammenti o denti, in caso di incoscienza
porre in posizione di sicurezza ed attendere arrivo
personale medico); Abrasioni (pulire la zona da
eventuali corpi estranei e disinfettare); Ferite Lacero
Contuse (eliminare eventuali corpi estranei, lavare
con abbondante acqua ossigenata, fermare
eventuale emorragia comprimendo leggermente e
fasciare la zona); Emoraggia Arteriosa (nel caso non
si riesca a fermarla comprimendo, stringere un
laccio emostatico ed ogni 20 minuti toglierlo e
ristringerlo); Sangue dal Naso (porre l'infortunato in
posizione seduta con la testa in avanti e porre un
panno di acqua fredda o ghiaccio sulla fronte,
comprimere le narici con il pollice e l'indice della
mano per 5 minuti, inserire delle garze
emostatiche); Folgorazione (interrompere l'energia
elettrica, valutare le condizioni del soggetto e se
necessario iniziare le manovre di rianimazione,
valutare possibili ustioni); Ustioni (nei casi gravi
soffocare eventuali fiamme coprendole con una
coperta, valutare lo stato di coscienza, nei casi non
gravi se possibile raffreddare la zona ustionata per
un minuto e poi coprire con garze sterili e asciutte
mai bagnate o umide, nei casi di ustioni da agenti
chimici rimuovere quest'ultimi facendo attenzione
anche a se stessi e lavare con acqua abbondante e
per un tempo prolungato, quindi fasciare, per il
1°(grado) raffreddare con acqua per dieci minuti e
porre pomata per ustioni, per il 2° raffreddare e
coprire le bolle con le garze, per il 3° somministrare
anche acqua con sali e bicarbonato); Avvelenamento
(in caso di sostanza tossica non corrosiva far bere 3
bicchieri d'acqua, in caso sia tossica e corrosiva far
bere albume d'uovo miscelato con acqua, in caso sia
derivata da petroli far bere un bicchiere d'olio
d'oliva, in casi gravi provocare il vomito ma solo se
l'individuo è cosciente e la sostanza non è
schiumogena, caustica o derivata dal petrolio);
Inalazioni Tossiche (proteggere le proprie vie
respiratorie e se possibile portarsi in zona sicura,
valutare le coscienza dell'infortunato, se cosciente
porlo in posizione seduta); Overdose (evitare il
contatto diretto con le mani e parti scoperte,
eventualmente munirsi di guanti in lattice, valutare
lo stato di coscienza ed eventualmente iniziare le
manovre rianimatorie con molta attenzione al
contatto, le insufflazioni vanno fatte con mascherina
o Pallone Ambu, se cosciente porre in posizione di
sicurezza ed attendere arrivo del personale medico);
Attacco Cardiaco (valutazione primaria ed eventuali
manovre di rianimazione, coprire il corpo con una
coperta, se cosciente e ha con se dei farmaci
specifici aiutarlo a prenderli, quindi porlo in
posizione seduta o semiseduta); Convulsioni (non
immobilizzare l'individuo ma lasciare che l'attacco
passi da solo e nel frattempo controllare che non
vada a sbattere su parti pericolose, slacciare
eventuali abiti stretti, posizionare se possibili un
oggetto morbido tra i denti, monitorare parametri
vitali e tenerlo supino, in caso di vomito porlo in
posizione laterale di sicurezza); Colpo di Calore
(porre l'infortunato in luogo fresco e farlo sdraiare
con le gambe leggermente in alto, fare bere acqua a
piccoli sorsi e rinfrescarlo con panni umidi);
Assideramento (riscaldare lentamente con coperte e
massaggi, bevande calde, non alcolici o caffè);
Morso di Animale (valutare la ferita e lavarla con
sapone, disinfettarla e bendarla, quindi profilassi
antirabica all'ospedale); Morso di Vipera (sono due
piccole ferite puntiformi distanti tra loro circa 1cm
con un bordo rosso ed una gocciolina di siero rosato,
rimuovere anelli e ciondoli prima che l'arto si gonfi,
posizionare un laccio a monte del morso, lavare e
raffreddare con acqua fredda e sapone, disinfettare
con Betadine e mai con Alcool, bendare e
immobilizzare l'arto come fosse rotto); Punture di
Insetti (eliminare eventuale pungiglione, disinfettare
ed applicare del ghiaccio); Crampi (allungare e
stirare il muscolo, reidratare con bevande ai sali);
Perdita di Coscienza (valutare lo stato di coscienza
ed eventuale manovra di rianimazione, nei casi non
gravi porre l'infortunato disteso ed alzare le gambe
di 30cm, valutare eventuali lesioni dovute alla
caduta); Parto Improvviso (far distendere la donna
con le gambe flesse e divaricate, quando la testa del
neonato è visibile invitare la donna a spingere ed a
respirare tra una contrazione e l'altra, al momento
della fuoriuscita del neonato sorreggere la testa con
una mano e nel caso il cordone ombelicale sia
avvolto sul collo toglierlo delicatamente, con l'altra
mano sorreggere il restante corpo mentre esce,
eliminare l'eventuale liquido nella bocca e nel naso
con un'eventuale pompetta specifica, legare il
cordone ombelicale sui due lati, reciderlo e
controllare che dopo alcuni minuti fuoriesca la
placenta, lasciare la donna distesa in quella
posizione fino all'uscita della placenta senza
esercitare tensione sul cordone, quindi sostenerla,
ruotarla su se stessa ed attendere arrivo del
personale medico; Annegamento (recuperare
l'infortunato e valutare l'individuo, eventualmente
eseguire le manovre di rianimazione: Le 4 tecniche
base di salvamento sono: Trasporto alla Testa: il
pericolante sul dorso, la presa è sulle guance con
entrambe le mani, l'indice è sotto il naso con le
altre dita vicine ed unite, il pollice dietro l'orecchio,
tenendo lontano le dita dal collo e bocca, il
soccorritore nuota a rana sul dorso, utilizzato di
solito in caso di incoscienza; Trasporto Laterale: il
pericolante sul dorso, la presa è trasversale sul
torace passando sopra la spalla, inserendo la mano
sotto l'ascella opposta, di solito utilizzato in caso di
incoscienza o semincoscienza, nuotando a forbice o
a bicicletta; Trasporto al Mento: il pericolante sul
dorso, la presa consiste nel passare il braccio sotto
la spalla dell'infortunato e prendere con la mano il
mento, chiudendo la bocca ma iperestendendo il
capo, nuotando a rana sul dorso; Trasporto
Nuotatore Stanco: il pericolante sul dorso con
braccia tese e mani appoggiate sulle spalle del
soccorritore con gambe divaricate, il soccorritore
nuota a rana con testa alta spingendolo.
QUINTA PARTE:
LABORATORIO MODELLISTICO
In questa quinta parte spiego come vengono costruiti i modellini della mia collezione.
In questo modo cerco di far capire alla gente comune come sono stati costruiti,
modificati o semplicemente personalizzati i vari modellini italiani e stranieri.
Propongo un confronto diretto tra alcuni modellini ed il mezzo reale per valutare se
corrispondono alla realtà o se devono essere migliorati. Descrivo come negli anni è
cambiata la livrea e il mezzo in generale, esponendo i vari modellini presenti fino ad
oggi dal più vecchio al più moderno. Indico dove poter comprare alcuni esemplari
simili e dove trovare informazioni e fotografie dei mezzi reali.
Il tutto per creare una panoramica generale sulla costruzione dei modellini.
le FASI DELLA COSTRUZIONE 98
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(La realizzazione passo passo)
Quando decido di costruire un modellino, per prima cosa recupero tutte le fotografie del mezzo reale da
riprodurre, poi cerco su internet i modellini in vendita più simile al reale da modificare, se non trovo
niente cerco almeno la cabina o la più simile possibile o alla quale bastano poche modifiche per realizzare
quella reale, alcune volte devo prendere un pezzo da un modellino e un altro pezzo da un altro modellino,
poi una volta acquistati, si comincia a modificarli ed a realizzare la furgonatura con materiale plastico,
generalmente fogli di Plasticard, poi aggiungo i vari particolari con altri pezzetti di plastica, metallo o
legno, quando sono soddisfatto del risultato, smonto tutto e do la prima mano di fondo riempitivo
aggrappante, quindi due/tre mani di vernice, con bombolette spray, quando tutto è asciutto rimonto ogni
elemento, aggiungendo specchietti, antenne, eventuali scale sul tetto, lampeggianti, decalcomanie ed
ogni piccolo particolare che possa riprodurre con fedeltà quelli reali. La scala adottata è “1/87” anche
detta “HO”, molto piccola per riprodurre i particolari più minuti, ma perfetta in ogni caso per essere
completa e non occupare troppo spazio. Nella mia collezione, ci sono modellini Personalizzati (solo
riverniciati e/o a cui sono stati aggiunti alcuni particolari), modellini Modificati (cambiati strutturalmente,
riverniciati e personalizzati), modellini Costruiti (realizzati a partire dalla sola cabina) e modellini
Autocostruiti (partendo da zero); a parte qualche modellino trovato pronto a cui è bastato personalizzarlo
con l’apposita vernice, con le targhe, antenne ed altri piccoli accessori, il resto sono modificati
strutturalmente o costruiti partendo dalle sole cabine o addirittura da zero. Non sono in vendita ma solo
per la mia collezione personale.
(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DEL POLILOGISTICO IVECO EUROCARGO)
1.(cabina e telaio Wiking, preparata dima in carta
per l’allestimento posteriore)
2.(autocostruito l’allestimento posteriore
in fogli di plasticard di 2mm)
3.(verniciatura delle varie parti del modellino)
4.(assemblaggio generale delle varie parti e
verniciatura delle parti in alluminio)
5.(aggiunta delle finestre e delle serrandine,
autoprodotte su fogli adesivi)
6.(terminato con l’aggiunta di targhe, antenna,
specchi, cassone, scala, scritte, lampeggianti )
(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DEL GATTO BATTIPISTA MIVAR)
7.(autocostruzione della carrozzeria in plasticard)
8.(allestimento interno con sedili e comandi)
7.(costruzione cingoli e benna)
8.(le varie componenti verniciate)
9.(aggiunti vari particolari)
10.(terminato con gli ultimi particolari)
(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DELLO SNORKEL IVECO DAILY 4X4)
1.(cabina e telaio di Allgaeu Modellbau,
autocostruzione della base posteriore)
2.(autocostruzione del braccio e del cestello)
3.(verniciatura delle varie componenti)
4.(assemblaggio iniziale)
5.(assemblaggio terminato con varie particolari)
6.(vista posteriore)
7.(il braccio reale sale fino a 24 metri)
7.(il braccio reale scende fino a 5 metri)
(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DEL MEZZO AEROPORTUALE A.S.A.)
1.(modifica della cabina su base Kibri)
2.(realizzazione pianale posteriore)
3.(costruzione dispositivo di rialzo)
4.(realizzazione cellula posteriore)
5.(verniciatura cabina e telaio)
6.(verniciatura pianale posteriore)
7.(messi ultimi particolari)
8.(prova di funzionamento)
(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DELL’AUTOGRU’ ASTRA-AGIS)
1.(cabina modificata e posizionata sul telaio)
2.(pianale modificato e allungato)
3.(torretta realizzata da zero)
4.(braccio modificato e allungato)
5.(cabina verniciata in livrea)
6.(pianale verniciato)
7.(ultimi particolari fianco anteriore destro)
8.(ultimi particolari fianco posteriore sinistro)
(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DELL’AUTOGRU’ IVECO 330)
1.(cabina e telaio Herpa, pianale e piedini Kibri, con
aggiunta di vari particolari autocostruiti in plastica e legno)
2.(grù autocostruita con plastica e legno partendo
dallo snodo girevole recuperato da modellino Kibri)
3.(creati i pistoni con dei fili elettrici e
i cilindri con dei tubetti di plastica)
4.(assemblaggio generale delle due parti e
aggiunta degli ultimi particolari)
5.(verniciatura, cabina, telaio e pianale)
6.(verniciatura e installazione grù)
7.(aggiunta vari particolari anteriori)
8.(aggiunta vari particolari posteriori)
(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DELLA STAZIONE SATELLITARE MOBILE)
1.(smontaggio cabina e telaio Wiking)
2.(autocostruzione cellula con fogli di plasticard)
3.(verniciatura ed inizio applicazione livrea)
4.(applicazione livrea completata)
5.(autocostruzione antenna satellitare)
6.(aggiunta dei vari particolari anteriori)
7.(aggiunta dei vari particolari posteriori)
8.(completato: prova di funzionamento)
(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DEL POLISOCCORSO CANTER)
1.(base di partenza su modellino AWM,
recuperata la cabina ed il telaio, tolto il cassone)
2.(creato allestimento posteriore tramite
dima di riscontro e fogli di plasticard)
3.(verniciatura con bomboletta spray di
fondo bianco e successivamente vernice rossa)
4.(creazione serrandine tramite colorazione con
pennarelli indelebili di foglio A4 bianco adesivo)
5.(applicazione delle prime parti della livrea con
strisce ricavate da fogli A4 adesivi)
6.(livrea terminata con l’applicazione
delle decals acquistate in commercio)
7.(applicazione dei componenti dell’Imperiale:
scale, tubi, colonna fari e particolari vari)
8.(modellino terminato con l’applicazione dei
lampeggianti, targhe e antenna radio)
(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DELLA CASERMA CENTRALE IN LEGNO)
1.(realizzazione piano terra)
2.(realizzazione primo piano)
3.(conclusione piani)
4.(verniciatura edifici completata)
5.(verniciatura asfalto, poi modificato)
7.(completata con pannelli e scritte)
8.(panoramica con mezzi)
9.(caserma operativa)
l’ORIGINALE e il MODELLINO 107
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(Confronto fotografico tra il mezzo vero e la copia in miniatura)
( le immagini dei mezzi reali sono tratte da internet )
( le immagini dei mezzi reali sono tratte da internet )
( le immagini dei mezzi reali sono tratte da internet )
( le immagini dei mezzi reali sono tratte da internet )
( le immagini dei mezzi reali sono tratte da internet )
i COLLEGAMENTI ONLINE 112
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(siti internet utili per la costruzione, collezione ed informazione)
(CASERMA SANTA BARBARA) https://www.facebook.com/casermasantabarbara/
(ANGELI DEL FUOCO) http://angelidelfuoco.queidelverduzzo.it/
(RIVISTA ONLINE CASERMA SANTA BARBARA) www.yumpu.com
(CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO) http://www.vigilfuoco.it/
(RIVISTA NOI VIGILI DEL FUOCO) https://www.vigilfuoco.tv/noi-rivista
(DIREZIONE CENTRALE VVF) https://twitter.com/emergenzavvf
(ARCHIVIO MULTIMEDIALE VVF) https://www.vigilfuoco.tv/
(VIGIL FUOCO WEB) https://www.facebook.com/pg/vigilfuocoweb/posts/?ref=page_internal
(EROI INVISIBILI) https://www.facebook.com/Eroiinvisibili/
(QUELLI DEL CORPO NAZIONALE VVF) https://www.facebook.com/groups/vigilidelfuoconapoli/
(EROI DI OGNI GIORNO) https://www.facebook.com/vigilidelfuoco115/
(IL POMPIERE) http://www.ilpompiere.it/wp/
(DITTA MAGIRUS) https://www.magirusgroup.com/de/en/products/
(DITTA BAI) https://www.bai.it/it/
(DITTA RED RESCUE) https://redrescue.red
(DITTA FORTINI) https://www.fortiniantincendi.it
(DITTA ARIS) https://www.aris-spa.it/
(DITTA FRESIA) http://www.fresia.it/?lang=it
(DITTA CORMACH) www.cormach.com/prodotti/
(DITTA ZIEGLER) https://www.ziegler.de/en/frontpage
(DITTA ROSENFIRE) http://www.rosenfire.it/
(DITTA ROSENBAUER) https://www.rosenbauer.com/
(ARCHIVIO FOTOGRAFICO FIAMME BLU) http://www.fiammeblu.it/index.php?cat=15
(ARCHIVIO FOTOGRAFICO AUTOCENTRO IN DIVISA) http://www.autocentroindivisa.it/index.php?cat=153
(ARCHIVIO FOTOGRAFICO SICUREZZA SOCCORSO) www.sicurezzaesoccorso.com/gallery/index.php?cat=375
(ARCHIVIO FOTOGRAFICO SICUREZZA E SOCCORSO AUTONOMI) http://www.sicurezzaesoccorso.com
(ARCHIVIO FOTOGRAFICO MEZZI STORICI) http://www.fiammeblu.it/index.php?cat=388
(ARCHIVIO FOTOGRAFICO MEZZI STRANIERI) https://www.fire-engine-photos.com/countries.asp
(ARCHIVIO FOTOGRAFICO MEZZI STRANIERI) https://bos-fahrzeuge.info/einsatzfahrzeuge/channel/feuerwehr
(ARCHIVIO FOTOGRAFICO MEZZI STRANIERI) http://www.fiammeblu.it/index.php?cat=81
(ARCHIVIO FOTOGRAFICO PRODUTTORI ANTINCENDIO) https://www.fire-engine-photos.com/manufacturers.asp
(MODELLINI HERPA) http://www.herpa.de/
(MODELLINI RIETZE) https://www.rietze-shop.de/
(MODELLINI BUSCH) https://www.busch-model.info/scale-model-cars/catalogue/
(MODELLINI WIKING) http://www.speidelmodellauto.de/?p=liste&hersteller=Wiking&masstab=87
(MODELLINI KIBRI) https://viessmann-modell.com/sortiment/spur-h0/fahrzeugefiguren/?p=1
(MODELLINI BREKINA) http://brekina.de/
(MODELLINI TA MODELS) http://tommasonerartmodels.com
(MODELLINI E DECALS DAVIDE MARIANI) https://www.facebook.com/groups/358817005232719
(MODELLINI CAVALLERIA ITALIANA) http://www.cavalleria-italiana.it/index_eng.asp
(MODELLINI ROCO) http://www.roco.cc/it/home/index.html
(MODELLINI AWM AUTOMODELLE) http://www.automodelle.com/
(MODELLINI REINHARD MERLAU MODELLBAU) http://shop.merlau-modellbau.com/
(MODELLINI RK MODELLE) https://hobby-guensel.de/Massstab-1-87_7
(MODELLINI Y-MODELLE) http://www.y-modelle.de/massstab-1-87-c-1.html
(MODELLINI PANZERFUX) https://www.panzerfux.de/
(MODELLINI SDV MODEL) https://www.sdvmodel.cz/shop/
(MODELLINI VK-MODELLE) http://vk-modelle.de/
(MODELLINI LMS MODELS) https://www.lmsmodels.it
(MODELLINI PREISER) http://shop2.csnetwork.it/ita/preiser/scala_ho/trenini/plastici/0/catalogo.htm
(MODELLINI FALLER) https://www.faller.de/de/de/Home.html
(MODELLINI NOCH) https://www.noch.de/de/suche/index
(MODELLINI VIESSMANN) http://shop2.csnetwork.it/ita/viessmann
(MODELLINI ALLGAEU MODELLBAU) https://allgaeu-modellbau.de/
(MODELLINI SIKU) https://www.siku.de/en/sortiment/siku-new-models.html
(MODELLINI MINI-MINIATURES) http://www.mini-miniatures.it/
(MODELLINI IGRA) http://igramodel.cz/cs/48-nakladni-h0
(MODELLINI ARTITEC) https://www.artitecshop.com/en/
(MODELLINI IV MODEL) https://www.ivmodel.com/pag3.php?id=1167
(MODELLINI VARI 1zu87) https://1zu87.eu
(MODELLINI VARI nicks-autos) https://www.nicks-autos.com/catalogsearch
(MODELLINI VALBORMIDESI) https://Associazione-Fermodellisti-Valbormidesi
(MODELLINI MICHELE SACCO) http://www.michelesacco.it/
(MODELLINI 3D-SCALE) https://www.3d-scale.de
(MODELLINI MP MODELLI) https://www.facebook.com/profileMP
(MODELLINI WESPE MODELS) www.wespemodels.com
(MODELLINI E DECALS) http://www.gegrail.com/
(DECALS MAX MODELS) https://www.max-model.it/it/
(ACCESSORI E MEZZI) https://Modellismo-ferroviario-H0-e-accessori
(ACCESSORI E NATANTI) https://www.yellowdwarf.eu/en/14-e-shop?q=Gauge-HO+1%3A87
(NEGOZIO MULTIMARCA) www.truckmo.com
(DIORAMI EDIFICI) www.decomodels.it
(MODELLISTA ENRICO PAVAN) https://www.instagram.com/henrimodel115
(MODELLISTA SERGIO SALEMI) http://www.sergiosalemi.com/
(MODELLISTA NICOLO’ FORTUNATI) https://www.facebook.com/groups/133553043657682
(MODELLISTA CLAUDIO PERSENICO) http://users.libero.it/clpers/
(MODELLISTA MATTEO LINARI) https://www.facebook.com/matteo.linari.3
(MODELLISTA COSIMO DESIATI) https://www.facebook.com/cosimo.desiati.7
l’EVOLUZIONE DELL’AUTOPOMPA 114
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(Modellini Autopompe nazionali)
POMPA
A MANO
1800
POMPA
VAPORE
KNAUST
1883
OM
160
1977
FIAT
OM160
1980
IVECO
OM160
1982
IVECO
EUROTECH
190E27
1994
IVECO
EUROFIRE
150/27
1995
IVECO
CITYEUROFIRE
100E21
1997
IVECO
OM160
Mezzo1982
1998
IVECO
CITY2000
100E21
2000
IVECO
GRIZZLY
4X4
2002
IVECO
EUROFIRE
4X4
2003
IVECO
CITYFORTINI
100E21
2003
MERCEDES
ACTROS
1841
2004
IVECO
STRALIS
ACTIVE FIRE
2005
MERCEDES
ACTROS
BIMODALE
2006
VOLVO
FL280
I forn.
2009
VOLVO
FL290
III forn.
2014
VOLVO
FL290
IV forn.
2015
MAN
TGM
15250
2018
l’EVOLUZIONE DELL’AUTOBOTTE 115
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
(Modellini Autobotti nazionali)
CARRO
BOTTE
1830
CISTERNA
IPPOTRAINATA
1850
FIAT
621 P
1932
OM
150
1978
OM
155
1980
FIAT
160
1984
FIAT
160
Mezzo1984
1995
MERCEDES
1124
4x4
1997
MERCEDES
ATEGO
I fornitura
2004
MERCEDES
ATEGO
II fornitura
2006
MAN
TGS
18.320
2016
l’EVOLUZIONE DELL’AUTOSCALA 116
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
(Modellini Autoscale nazionali)
IVECO
EUROCARGO 180
39 metri
2016
IVECO
EUROCARGO 160
24 metri
2012
IVECO
EUROFIRE 150
32 metri articolata
1998
IVECO
EUROFIRE 150
30 metri
1997
FIAT
160 NC
30 metri
1982
l’EVOLUZIONE DELL’AUTOGRU’ 117
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
(Modellini Autogrù nazionali)
GMC
KW10
KRAN 10 t.
1945
GMC
DIAMOND T969
HOLMES 5+5 t.
1946
FIAT
697 NC
CRISTANINI 16 t.
1984
FIAT 697 NC
CRISTANINI 16 t.
mezzo1984
1995
IVECO 330-35
NUOVA FIORENTINI 25 t.
mezzo1987
1996
ASTRA BM305F
AGIS 25 t.
mezzo1990
1997
l’EVOLUZIONE DELL’AUTOVETTURA 118
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
(Modellini Autovetture nazionali)
FIAT
TOPOLINO
1949
FIAT
MULTIPLA
1960
ALFA R.
GIULIA
1966
FIAT
PANDA
1987
FIAT
TIPO
1990
FIAT
PUNTO
1993
VOLZWAGEN
SHARAN
1995
ALFA R.
156
2001
AUDI
A4
2007
BMW
X5
2014
l’EVOLUZIONE DELLA CAMPAGNOLA 119
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(Modellini Fuoristrada nazionali)
FIAT AR76
NUOVA
CAMPAGNOLA
1974
LAND ROVER
DEFENDER
90
1999
LAND ROVER
DEFENDER
90 PU
1999
LAND ROVER
DEFENDER
110
2000
LAND ROVER
DEFENDER
110 PU
2000
LAND ROVER
DEFENDER
130 PU
2001
LAND ROVER
DISCOVERY
II serie
2002
MERCEDES
BENZ
CLASSE G
2003
FORD
RANGER
IX serie
2020
l’EVOLUZIONE DELLA LIVREA 120
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(ricerca sui colori e stemmi della carrozzeria delle Autopompe nazionali)
Per livrea dei mezzi si intende la colorazione della carrozzeria, le scritte, gli stemmi, la grafica e tutti i
particolari che servono per distinguere il mezzo di soccorso, per essere identificato subito e per esser più
visibile sulla strada. Dalla mia ricerca personale fotografica effettuata in 30anni di modellismo vvf si
evince che agli albori, ossia dal 1909, i mezzi utilizzati erano presi dall’esercito o dai veicoli civili e
modificati in modo da rispondere alle esigenze antincendio e di soccorso in generale, venivamo applicati
cassoni, portatubi, portascale e tutta l’attrezzatura occorrente per espletare il servizio, ma la verniciatura
del mezzo era quella originale, pertanto si potevano avere mezzi verde militare, grigio, bianchi, verdi,
rossi… di solito appartenevano ai comuni, che poi con il tempo applicavano sulla carrozzeria la scritta
“corpo pompieri” o “pompieri civici” o “civici pompieri” con il nome della città ed i rispettivi simboli.
Quando i pompieri comunali divennero statali, dal 1938 fino al 1973 venne adottata una livrea ufficiale
consistente nella carrozzeria verniciata di Rosso (non esistevano ancora i Codici RAL, le carrozzerie
usavano quello che avevano, ma la tonalità era circa l’attuale RAL3003 o simile) con sulla portiera lo
stemma e la scritta oro riportante la scritta “Ministero Interno” “Corpo Nazionale Vigili del Fuoco”, in
alcuni casi solo la scritta “Corpo Nazionale Vigili del Fuoco”; durante il secondo periodo bellico (‘41/’47) i
mezzi furono verniciati di “grigio topo” (circa l’attuale RAL 7005 o simile) per essere meno visibili dagli
aerei nemici; finita la guerra tornarono rossi. Dal 1974 al 1979 furono senza nessuna scritta o stemma e i
nuovi verniciati di un rosso più scuro (simile al RAL3020), dal 1974 iniziarono le serrandine. Dal 1980 fino
al 1994 ci fu una rivisitazione delle livree e venne adottato sui nuovi mezzi un rosso più chiaro (circa
l’attuale RAL3001/2 o simile) con fascia bianca, dal 1984 venne inserita all’interno della fascia bianca
laterale la scritta nera “vigili del fuoco”, successivamente vennero riverniciati allo stesso modo i vecchi
mezzi ancora in servizio e in buono stato strutturalmente, alcuni anni dopo venne posta la scritta nera
anche anteriormente, e il numero di telefono 115 (1985); alcuni mezzi nel 1991 riportavano anche la
scritta bianca “al servizio del paese” su piccola fascia rossa. Dal 1995 fino ad oggi, a partire dal
nuovissimo Aps Eurofire, venne adottata la nuova livrea consistente in carrozzeria Rosso Fuoco
(RAL3000), senza nessuna fascia bianca ma con scritta bianca “vigili del fuoco”, successivamente anche i
mezzi più vecchi ma ancora in servizio vennero riverniciati con questa livrea. Dal 2003 in poi, con l’avvio
dei servizi multimediali ministeriali online, viene riportato scritto in bianco anche l’indirizzo internet,
inoltre essendoci vari fornitori e allestitori, ognuno oltre alle specifiche direttive ministeriali, adotta una
livrea particolareggiata consistente in strisce, disegni o stemmi, e alcune scritte in rosso, per rendere i
mezzi più accattivanti e visibili. (N.B. secondo la mia ricerca le date e le livree si riferiscono alle
Autopompe, per altri veicoli variano, è attendibile al 99%).
Lo stesso vale per la sirena e i lampeggianti, agli albori i mezzi avevano in dotazione una campana che
suonata a ripetizione avvertiva la gente di spostarsi e nessuna luce lampeggiante o rotante perché non
erano ancora state inventate. In alcuni mezzi venne introdotto “l’occhio di polifemo” ossia una luce rossa
fissa al centro sopra la cabina, con i nuovi codici stradali venne cambiata in blu. Poi venne inventata una
vera e propria Sirena a Fischio e un semplice lampeggiante blu rotante sul tetto, negli anni ’80 venne
introdotta una Sirena Bitonale Pneumatica con due lampeggianti blu rotanti anteriori e uno posteriore;
attualmente vengono installate Sirene Bitonali Elettroniche con vari lampeggianti o barre lampeggianti e
introdotti gli Strobo Lampeggianti Elettronici sia anteriormente che posteriormente, infine nei nuovissimi
mezzi sono adottati anche lampeggianti led ad alta visibilità, meno ingombranti e costosi delle barre e più
visibili anche di giorno con il sole. Ultimamente stanno tornando le sirene pneumatiche.
(2003 - oggi ): carrozzeria “rosso fuoco” con scritta bianca, più personalizzazione dell’allestitore (RAL 3000);
(1995 - 2002): carrozzeria “rosso fuoco” con scritta bianca (RAL 3000);
(1984 - 1994): carrozzeria “rosso chiaro” con fascia bianca e scritta nera sulla fascia (simile RAL 3001);
(1980 - 1983): carrozzeria “rosso chiaro” con fascia bianca, senza scritta (simile RAL 3001/3002);
(1974 -1979): carrozzeria “rosso scuro”, senza nessuna scritta o stemma (simile RAL 3020/3003);
(1948 - 1973): carrozzeria “rossa” con scritta oro (simile RAL 3003);
(1941 - 1947): carrozzeria “grigio topo” con scritta oro (simile RAL 7005);
(1938 - 1940): carrozzeria “rossa” con scritta oro (simile RAL 3003);
(1909 -1937): varie colorazioni della carrozzeria (bianco, grigio, rosso...) e varie scritte identificative;
ANNI 74/79
ANNI 80/83
ANNI 84/94
ANNI 95/OGGI
SESTA PARTE:
POMPIERI NEL MONDO
In questa sesta parte espongo i mezzi dei vari Stati stranieri, attualmente 46 Stati
in crescita continua fino ad arriva a completare con tutti gli Stati del mondo.
In questo modo cerco di far capire alla gente comune quali siano le differenze
tra i mezzi italiani e quelli degli altri Stati del globo, in modo da capire come
intervengono all’estero, se con mezzi simili o completamente diversi.
Espongo per ogni Stato anche varie informazioni come la loro capitale,
il continente di appartenenza, come si chiama il corpo antincendio e
gli operatori nelle varie lingue, ed il produttore del modellino,
in modo da renderli più interessanti.
Il tutto per creare una panoramica generale sui mezzi degli altri Stati.
i POMPIERI NEL MONDO 123
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(Modellini degli Stati Esteri)
AUSTRIA (continente: EUROPA - capitale: VIENNA - corpo:
FEUERWEHR - operatori: FEUERWEHRMANN - modelli: RIETZE )
BIELORUSSIA (continente: EUROPA - capitale: MINSK - corpo: FIRE
PROTECT - operatori: MOXAPHUK - modelli: WIKING-LUGNAN )
BELGIO (continente: EUROPA - capitale: BRUXELLES - corpo: BRANDWEER - operatore: BRANDWEERMANN - modelli: RIETZE, HERPA, BREKINA )
BOSNIA-HERZEGOVINA (continente: EUROPA - capitale:
SARAJEVO - corpo: VATROGASNA BRIGADA - operatore:
VATROGASCI - modelli: WIKING-LUGNAN)
CROAZIA (continente: EUROPA - capitale: ZAGABRIA - corpo:
VATROGASCI - operatore: VATROGASAC - modelli: RIETZE)
DANIMARCA (continente: EUROPA - capitale: COPENAGHEN
- corpo: BRANDVAESEN - operatore: BRANDMAND - modelli: RIETZE)
FINLANDIA (continente: EUROPA - capitale: HELSINKI
- corpo: PELASTUSLAITOS - operatore: PALOMIES -
modelli: RIETZE-LUGNAN)
FRANCIA (continente: EUROPA - capitale: PARIGI - corpo: SAPEURS POMPIERS - operatore: POMPIER - modelli: HERPA, R.M.M., ROCO, RIETZE)
GERMANIA (continente: EUROPA - capitale: BERLINO - corpo: FEUERWEHR - operatore: FEUERWENRMAAN - modelli: BUSCH, RIETZE, WIKING, SIKU)
GRAN BRETAGNA (continente: EUROPA - capitale: LONDRA - corpo: FIRE BRIGADE - operatore: FIREMAN - modelli: HERPA, BOS, RIETZE)
IRLANDA (continente: EUROPA - capitale: DUBLINO
- corpo: FIRE & RESCUE SERVICE - operatore: FIREFIGHTER -
modelli: SCHUCO-LUGNAN)
EX JUGOSLAVIA (continente: EUROPA - capitale: BELGRADO
- corpo: VATROGASNA-GASILCI BRIGADA - operatore:
VATROGASCI-GASILCI - modelli: BUSCH-LUGNAN)
LUSSEMBURGO (continente: EUROPA - capitale: LUXEMBURG - corpo: POMPJEEN - operatore: POMPIER - modelli: RIETZE)
NORVEGIA (continente: EUROPA - capitale: OSLO - corpo:
BRANNVESENET - operatori: BRANNMANN - modelli: RIETZE, R.M.M.)
POLONIA (continente: EUROPA - capitale: VARSAVIA - corpo: STRAZACY
- operatori: STRAZAK - modelli: BREKINA, RIETZE)
OLANDA (continente: EUROPA - capitale: AMSTERDAM - corpo: BRANDWEER - operatori: BRANDWEERMAN - modelli: RIETZE)
PORTOGALLO (continente: EUROPA - capitale: LISBONA
- corpo: CORPOS DE BOMBEIROS - operatori: BOMBEIRO
- modelli: BREKINA, RIETZE)
EX PRUSSIA (continente: EUROPA - ex capitale: BERLINO
- corpo: FEUERSCHUTZPOLIZEI - operatori: FEUERWEHRMANN
- modelli: ROCO e BREKINA)
PRINCIPATO DI MONACO (continente: EUROPA - capitale: MONACO - corpo: SAPEURS-POMPIERS - operatori: POMPIER - modelli: BUSCH-LUGNAN)
REP. CECA (continente: EUROPA - capitale: PRAGA - corpo: HASICI - operatori: HASIC - modelli: ROCO, SDV MODELS)
ROMANIA (continente: EUROPA - capitale: BUCAREST
- corpo: POMPIERII - operatori: POMPIER
- modelli: HERPA-RADU)
RUSSIA (continente: EUROPA-ASIA - capitale: MOSCA
- corpo: FIRE PROTECT - operatori: POZHARNIK
- modelli: RK-MODELLE, HERPA, RIETZE)
SLOVENIA (continente: EUROPA - capitale: LUBLJANA
- corpo: GASILCI - operatori: GASILEC
- modelli: WIKING)
SPAGNA (continente: EUROPA - capitale: MADRID
- corpo: CUERPO BOMBEROS - operatori: BOMBERO
- modelli: BERTREN, RIETZE)
SVEZIA (continente: EUROPA - capitale: STOCCOLMA - corpo: BRANDKAR - operatori: BRANDMAN - modelli: RIETZE, PREISER, ONEGLIA, WIKING)
SVIZZERA (continente: EUROPA - capitale: BERNA - corpo: FEUERWEHR/POMPIERI - operatori: FEUERWEHRMANN/POMPIERI - modelli: RIETZE)
UCRAINA (continente: EUROPA - capitale: KIEV - corpo: POZHEZHNA CHASTYNA - operatori: POZHEZHNYK - modelli: RK-MODELL, ZZ-MODELL)
UNGHERIA (continente: EUROPA - capitale: BUDAPEST
- corpo: TUZOLTOSAG - operatori: TUZOLTO
- modelli: RIETZE)
ARABIA SAUDITA (continente: ASIA - capitale: RIYAD
- corpo: CIVIL DEFENSE - operatori: RAJUL AL’IITFA
- modelli: PREISER, WIKING )
BAHREIN (continente: ASIA - capitale: MANAMA - corpo: CIVIL
DEFENCE - operatori: RISNAALIUTFARA - modelli: RIETZE)
CINA (continente: ASIA - capitale: PECHINO - corpo: FIRE SERVICES
- operatore: XIAOFANG DUIYUAN - modelli: BUSCH-WIKING)
EMIRATI ARABI UNITI (continente: ASIA - capitale: ABU DHABI - corpo: CIVIL DEFENCE - operatori: RISNAALIUTFARA - modelli: WIKING )
GIAPPONE (continente: ASIA - capitale: TOKYO - corpo: FIRE DEPARTMENT - operatori: SHOUBOUSHI - modelli: R.M., DELPRADO)
IRAQ (continente: ASIA - capitale: BAGHDAD - corpo: CIVIL DEFENSE - operatore: RAJUL AL’IITFA - modelli: RIETZE)
MONGOLIA (continente: ASIA - capitale: ULAN BATOR - corpo: YNAAHBAATAP - operatore: MOXAPHUK - modelli: WIKING-LUGNAN)
QATAR (continente: ASIA - capitale: DOHA - corpo: CIVIL DEFENCE - operatore: RISNAALIUTFARA - modelli: RIETZE)
TURCHIA (continente: ASIA-EUROPA - capitale: ANKARA - corpo: ITFAIJE - operatore: ITFAIJECI - modelli: RIETZE)
LIBIA (continente: AFRICA - capitale: TRIPOLI - corpo: QASAM AL’IITFA - operatori: RIJAL AL’IITFA - modelli: R.M.M.)
REP. SUDAFRICA (continente: AFRICA - capitale: CITTA’ DEL CAPO - corpo: FIRE AND RESCUE SERVICE - operatori: BRANDWEER - modelli: ROCO )
AUSTRALIA (continente: OCEANIA - capitale: CAMBERRA - corpo: FIRE&RESCUE SERVISE - operatore: FIREFIGHTER - modelli: WIKING)
NUOVA ZELANDA (continente: OCEANIA - capitale: WELLINGTON - corpo: FIRE FORCE - operatore: FIREFIGHTER - modelli: WIKING)
BRASILE (continente: AMERICA - capitale: BRASILIA - corpo: CORPO DE BOMBEIROS - operatori: BOMBEIRO - modelli: WIKING)
CANADA (continente: AMERICA - capitale: OTTAWA - corpo: FIRE DEPARTMENT - operatori: FIREFIGHTER - modelli: BUSCH e DELPRADO )
CILE (continente: AMERICA - capitale: SANTIAGO - corpo: CUERPO DE BOMBEROS - operatori: BOMBERO - modelli: WIKING-LUGNAN, R.M.M)
CUBA (continente: AMERICA - capitale: L’AVANA - corpo: CUERPO DE BOMBEROS - operatore: BOMBERO - modelli: ZZ MODELL-LUGNAN, ZZ MODELL)
U.S.A (continente: AMERICA - capitale: WASHINGTON DC - corpo: FIRE DEPARTMENT - operatori: FIREFIGHTER - modelli: BUSCH, DELPRADO)
SETTIMA PARTE:
CONCORSO PUBBLICO
In questa settima parte riassumo brevemente tutte le materie da sapere per
affrontare il concorso pubblico per diventare un vigile del fuoco di mestiere.
In questo modo cerco di far capire alla gente comune che per diventare un
vigile del fuoco non basta effettuare il corso di formazione, ma serve anche
una base culturale generale alle spalle per poter passare il concorso di selezione.
Queste informazioni possono tornare utili anche a tutte le persone per aggiornare
la propria cultura personale, nozioni che sicuramente si saranno dimenticate
con il passare degli anni nel caso si abbia finito le scuole da parecchio tempo.
Il tutto per creare una panoramica generale sulla materie da sapere.
il CONCORSO PUBBLICO 137
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(Requisiti, Idoneità, Salute, Preparazione Fisica)
Per diventare un Vigile del Fuoco di Mestiere, ossia
un Effettivo, bisogna vincere un Concorso Pubblico,
pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale, comprende una
preselezione nella quale vengono definiti i requisiti
di idoneità fisica e giuridica (che possono variare da
concorso a concorso), generalmente bisogna essere
maggiorenni (non oltre i 30 o 37 anni), cittadini
italiani, pedina penale pulita (neanche una multa
non pagata), essere regolari nei diritti e doveri
(votare regolarmente), diploma di istruzione
secondaria (licenza media), godimento dei diritti
politici (non avere cause in corso o destituzioni dalla
pubblica amministrazione), perfetta condizione
psico-fisica e attitudinale (anche vista e
masticazione). Una volta fatta la richiesta di
concorso, questo si svolge a Roma e si divide in una
prova di cultura generale (di solito un test a crocette
a tempo, comprendente storia d’Italia, geografia,
letteratura, educazione civica, aritmetica,
geometria, logica, comprensione, grammatica,
musica, arti, fisica, scienze, informatica, inglese),
una prova fisica motoria attitudinale (Trazioni alla
sbarra; Circuito motorio consistente in salita e
discesa sulla fune, traslocazione su trave,
scavalcamento di parete, passaggio attraverso
tunnel, trasporto sulle spalle di un peso; Capacità
Natatoria in piscina consistente in tuffo in acqua,
nuoto in galleggiamento, nuoto in immersione,
passaggio ostacoli immersi; Capacità pratica
consistente in segare una tavola di legno, unire due
tavole di legno con chiodi, viti e/o staffe) e una
prova orale (colloquio personale sul test, sul titolo di
studio, sia in italiano che in inglese od altra lingua
straniera). Una volta vinto il concorso bisogna
effettuare una visita medica specifica (perfetta
forma fisica e mentale, non portare gli occhiali, denti
in regola, nessun problema neuropsicologico,
allergie o malattie strane, tossicodipendenza, protesi
od altro). Superata la visita medica si deve
affrontare un addestramento specialistico di vari
mesi, discorso diverso per chi entra come
Funzionario (Tecnico-Amministrativo). Un vigile del
fuoco deve essere sempre in ottimale forma fisica,
l’efficienza fisica è importantissima, il corpo umano è
soggetto ad usura sia in impiego eccessivo che
ridotto, il corpo se non si muove si deteriora, la
respirazione si riduce al minimo, il cuore si
indebolisce e i muscoli diventano flaccidi, l’apparato
digerente si impigrisce, il fegato lavora il doppio, il
grasso corporeo aumenta, le malattie e i disturbi
anche, pertanto un giusto allenamento mantiene in
forma fisico e mente. Un buon programma di
allenamento fisico è il seguente: Riscaldamento in
20min (riattiva la circolazione, mantiene la mobilità
articolare e migliora la ventilazione polmonare):
camminare sugli avanpiedi e poi sui talloni (varie
ripetizioni); braccia in alto con massimo allungo e
spinta verso l'alto di un braccio alternativamente
all'altro, compiere due passi e poi tutto il corpo in
una massima raccolta verso il basso piegando le
gambe, flettendo il dorso ed abbassando le braccia
per fuori compiendo alcuni passi (varie ripetizioni);
camminare tipo marcia podistica aumentando la
velocità gradualmente per alcuni minuti poi
rallentare gradualmente ed eseguire l'attività
respiratoria in sincronia del movimento, camminare
e con le braccia tese in elevazione oltre la linea delle
braccia compiere una lenta e profonda inspirazione
con il naso e mentre si abbassano le braccia e si
incrociano davanti al corpo effettuare una lenta
espirazione, poi compiere una circonduzione
completa di un braccio in avanti fino al giro
completo alternando le braccia ogni tre o quattro
passi (varie ripetizioni), concludere correndo per 5
minuti con spunti di accelerazione e graduale
ritorno; da fermi a gambe unite, braccia avanti e
compiere delle oscillazioni delle braccia verso il
basso-dietro successivamente slanciarle in fuori con
le palme rivolte in alto, poi con le gambe divaricate
braccia in alto ruotare e flettere il busto in avanti
quindi tenendo il busto eretto abbassarsi toccando la
punta di un piede con le mani e con azione di
rimbalzo anche l'altro passando però prima in zona
centrale toccando il suolo (varie ripetizioni); dalla
posizione di appoggio in ginocchio con mani a terra
elevare in dietro-alto una gamba in tensione
inarcando verso dietro anche la testa quindi
richiamarla in direzione flessa sul petto con capo
flesso verso il basso, poi ripetere lo stesso con l'altra
gamba (varie ripetizioni). Tonicità in 20 min
(mantiene e migliora la tonicità muscolare delle
braccia, addome e dorso): dalla posizione in piedi
con braccia e spalle sciolte saltellare sul posto quindi
portarsi in posizione seduta in appoggio sul sedere
con gambe flesse e piedi sollevati e mani sulle
ginocchia estendere con azione rapida le gambe e
buttare in fuori lateralmente le braccia e poi ritorno
alla posizione iniziale (varie ripetizioni), poi dalla
posizione supina con la schiena a terra, le gambe
flesse e le mani alla nuca portare il busto
lentamente a contatto con il ginocchio (varie
ripetizioni), poi dalla posizione seduta con gambe
distese leggermente divaricate e le mani a terra
oltre la linea del bacino eseguire delle lente rotazioni
del capo; compiere una serie di piegamenti sulle
braccia con mani vicino ai fianchi con azione rapida
(varie ripetizioni); dalla posizione prona distesi con
braccia in fuori e palmi a terra elevare verso l'alto
braccia; capo-spalle assieme alle gambe distese ed
unite effettuando un arco dorsale da mantenere per
6 secondi (varie ripetizioni). Buon allenamento.
la STORIA D’ITALIA 138
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(Preistoria e Storia antica)
La penisola italiana era leggermente diversa da
adesso, la Sicilia era collegata alla penisola dalla
terraferma, la Sardegna era un tutt’uno con la
Corsica, il Mare Adriatico arrivava all’altezza del
Gargano e non fino al golfo di Venezia e Trieste.
Un grande ghiacciaio si estendeva fino alla
Pianura Padana, le pianure alluvionali
ospitavano una fauna molto ricca, grandi animali
come dinosauri e mammut si trovavano
nell’attuale zona di Trieste e Perugia, i primi
ominidi cacciatori (Neanderthal e Sapiens,
82.000 a.C.) provenienti dall’Africa si trovavano
nella zona della Puglia, della Campania, del
Lazio, del Molise, della Liguria, della Sardegna,
per poi espandersi in Sicilia, Veneto, Friuli e
Toscana.
Grazie all’evoluzione umana ed al cambiamento
geografico, durante l’Età della Pietra (in Italia
37.000 a.C.) gli uomini erano diventati anche
pescatori, ogni membro aveva un ruolo sociale
nel gruppo, usavano il fuoco e semplici
strumenti.
Nell’Età dei Metalli (in Italia 7.000 a.C.) gli
uomini barattavano, conoscevano la scrittura, la
ceramica, il rame, il bronzo ed il ferro,
cominciarono i primi villaggi in pianta stabile e
solo poco nomadismo dovuto al commercio. Nel
3.500 a.C. nacquero le prime città, gi uomini
diventarono allevatori, stabilirono regole e leggi
per il vivere civile, si svilupparono le arti e i
mestieri.
In Italia durante il 1000 a.C. stanziavano varie
popolazioni tra le più importanti i Celti (nella
pianura padana), i Liguri (liguria e piemonte), i
Veneti (zona nord orientale), i Carni (in friuli), i
Sanniti (zone campane ed abruzzesi), gli
Etruschi (zona centrale, perfezionarono le cittàstato
e l’alfabeto), i Latini (zona romana, tra i
quali gli Ausoni), gli Enotri (zona calabropugliese,
governati dal re Italo dal quale deriva il
nome dell’attuale Penisola), i Siculi (in sicilia), i
Nuraghi (in sardegna).
Nel 753 a.C. i Romani fondarono Roma dal re
Romolo (conquistarono il dominio sul
Mediterraneo; inventarono varie leggi che oggi
corrispondono ai diritti naturali dell’uomo); nel
509 a.C. cacciarono gli Etruschi ed instaurarono
la prima repubblica nella storia del mondo; negli
anni Roma e Cartagine si trovarono in
concorrenza per il commercio sul Mediterraneo e
diedero vita alle Guerre Puniche che durarono
più di sessant’anni; nel 27 a.C. nasce l’Impero
Romano con le due lingue ufficiali: latino e
greco.
Verso il 79 d.C. l’eruzione del vulcano Vesuvio
ricoprì totalmente di lapilli e ceneri le città di
Pompei, Ercolano e Stabia, uccidendo tutti i loro
abitanti.
Nel 165 d.C. i Romani furono decimati da
un’epidemia che durò un paio d’anni, poi una
serie di imperatori inadeguati li portarono al
declino e dovettero cedere all’insistenza religiosa
e concedere il Cristianesimo come religione
ufficiale.
Nel 395 d.C. alla morte dell’ultimo imperatore
l’impero venne diviso in due zone: Impero
Romano d’Occidente (Roma, latino) e Impero
Romano d’Oriente (Costantinopoli, greco).
Negli anni l’Impero di Roma verrà assalito dalle
Invasioni Barbariche (Unni, Longobardi, Visigoti,
Alemanni, Vandali, Franchi) che si stabiliranno
nel territorio comandandolo.
(Medioevo)
Nel 568 tutta l’Italia occidentale fu invasa dai
Longobardi che crearono un loro regno diviso in
numerosi Ducati.
Il Papato vedendosi minacciato chiese aiuto ai
Franchi convertiti al Cristianesimo, che tramite
Carlo Magno sconfissero i Longobardi, ammisero
il territorio al loro regno lasciandone una piccola
parte al Papato, che in questo modo creò lo
Stato Pontificio.
Avendo precedentemente invaso e sconfitto tutti
i Barbari, nell’800 con il consenso della Chiesa,
Carlo magno venne incoronato dal Papa,
Imperatore dei Romani, creando il Sacro
Romano Impero con capitale Aquisgrana in
Francia. L’Impero fu diviso in Contee (Conti) e
Marche di Frontiera (Marchesi), vennero create
anche le Reti Feudali (delle organizzazioni
amministrative, militari, economiche e
giuridiche) un sistema politico e sociale per
formare degli Stati Nazionali basati su un popolo
e la loro cultura; si formarono Comuni, Città e
Paesi indipendenti.
Il Feudatario concedeva un Feudo (usofrutto del
terreno) in cambio della sottomissione; la vita si
svolgeva attorno ai castelli, organizzati per
essere autonomi in caso di attacchi, i contadini
che non avevano diritti ma solo doveri, in caso di
guerre si nascondevano all’interno degli stessi,
mentre la vita religiosa si sviluppava nei
monasteri; nel 814 quando Carlo Magno morì, il
Sacro Romano Impero venne diviso in tre Regni
(di Germania, d’Italia centro-settentrionale e di
Francia).
Nel 900 l’Italia Meridionale fu invasa dagli Arabi;
i Vichinghi invasero i territori della Sicilia, poi
sottomessi dai Normanni creando il Regno di
Sicilia. Nel 968 il re Ottone I del Regno di
Germania dopo aver invaso l’Italia Settentrionale
si fece incoronare dal Papa, Re d’Italia e di
Germania e creò il Sacro Romano Impero di
Germania.
Nel 1000 nascevano nuovi Comuni amministrati
dai Podestà (sindaci) ed il commercio era in
crescita soprattutto via mare, l’Italia era la più
ricca d’Europa grazie a Venezia, Genova, Pisa e
Amalfi (le Repubbliche Marinare: grandi porti e
centri bancari).
I problemi politici con il Papato fecero dividere i
Comuni in Guelfi (sostenitori del Papato) e
Ghibellini (sostenitori dell’imperatore).
Nel 1350 una grande epidemia (Peste Nera)
provocò la morte di un terzo della popolazione
mondiale. Negli anni alcune famiglie si
impadronirono del potere e diedero vita alle
Signorie, che portarono alla nascita di stati
regionali dopo varie guerre di mercenari,
nacquero così il Ducato di Milano dei Visconti e
dei Sforza, la Repubblica di Venezia, la
Repubblica di Firenze dei Medici, lo Stato della
Chiesa, il Regno di Napoli degli Angioino e degli
Aragonesi, la Signoria dei Savoia in Piemonte, la
Signoria dei Gonzaga a Mantova, la Signoria dei
Scaligeri a Verona e la Signoria degli Estensi a
Ferrara.
Durante il periodo medioevale si programmarono
grandi viaggi di esplorazione dei territori, gli
esploratori più noti d’Italia furono Marco Polo
verso l’Asia (Via della Seta), Niccolò DeConti in
India, Cristoforo Colombo via mare verso le
Americhe (scoperta il 12 ottobre 1492), Amerigo
Vespucci esplorò le nuove coste sud-americane,
Giovanni da Verazzano esplorò le nuove coste
nord-americane.
(Storia Moderna)
Nel 1492 dopo la scoperta di nuovi territori oltre
oceano numerosi stati fecero nascere delle
Colonie per gli interessi commerciali, tra cui
l’Italia.
In questo periodo si formò in Italia e si diramò in
tutta Europa un movimento letterario e culturale
che affermava la dignità degli esseri umani e la
loro centralità nel mondo (Umanesimo).
Un movimento simile ma artistico che cambiò il
mondo in meglio grazie a nuove scoperte e
conoscenze proprie, si sviluppò poco tempo dopo
e prese il nome di Rinascimento, in Italia le
famiglie più importanti finanziarono nuove
ricerche anche in campo tecnico e scientifico (i
Medici di Firenze, i Borgia di Milano, ed altre a
Venezia e Ferrara).
Nel 1500 proprio da questi viaggio si diramò un
virus mortale (Vaiolo) che colpì l’80% della
popolazione europea.
Nel 1600 il territorio italiano vide la fine del
predominio spagnolo, agli spagnoli rimase la
parte meridionale, il resto passo a quello
francese (parte settentrionale), alla Casa Savoia
(Piemonte), allo Stato Pontificio e agli austriaci,
oltre a piccoli territori indipendenti.
Nel 1618 la “Guerra dei 30anni” toccò anche il
territorio italiano, fu il “primo conflitto globale”
che dilaniò l’Europa, scaturì per cause religiose
in quanto si voleva far tornare al potere il
Cattolicesimo e politiche in quanto gli Stati che
vi parteciparono si schierarono in base alle
simpatie politiche e territoriali più proficue.
Fino al 1750 tanti cambiamenti erano avvenuti,
nuove scoperte sia in campo scientifico, religioso
che medico, nuove idee (Galileo e Volta) che
fondarono la conoscenza attuale del mondo e
fecero nascere una rivoluzione agricola ed
industriale.
Da queste nuove idee e voglia di conoscenza si
sviluppo l’Illuminismo, un movimento culturale e
filosofico che tendeva ad illuminare ed a
svegliare le menti umane, il quale rappresentava
anche la ricerca della felicità, della giustizia,
della conoscenza, della musica, della libertà,
della filosofia e della politica, della religione e
della letteratura.
Nel 1797 la Francia con Napoleone Bonaparte
invase l’Italia e sconfisse prima i Savoia, poi gli
austriaci ed infine creò la Repubblica Cisalpina
(Emilia, Romagna, Lombardia); poi catturò il
Papa e creò la Repubblica Romana (Lazio), infine
occupò il Veneto e tramite il Trattato di
Campoformido con l’Austria lo cedette in cambio
del Belgio; assieme ai Giacobini Napoletani creò
la Repubblica Partenopea.
(Storia Contemporanea - Regno d’Italia)
Nel 1815 la penisola italica era suddivisa in 6
piccoli Stati: Regno di Sardegna (Piemonte e
Liguria), Lombardo-Veneto (sotto l’Austria),
Granducato di Toscana, Regno di Parma e
Modena, Stato della Chiesa, Regno delle Due
Sicilie.
Negli anni a seguire i vari territori insoddisfatti
dei governanti e dei pochi diritti fecero nascere
vari movimenti rivoluzionari (come la Carboneria
e la Giovane Italia di Mazzini), dando inizio al
periodo del Nazionalismo con il quale si voleva
formare proprie Nazioni indipendenti.
Nel 1848 il ministro piemontese Cavour voleva
creare un Regno dell’Alta Italia, quindi grazie al
re Vittorio Emanuele II creò un alleanza con la
Francia per attaccare l’Austria e conquistare i
territori del nord (Prima Guerra d’Indipendenza).
Nel 1859 la Lombardia venne conquistata
tramite l’Armistizio di Villafranca (Seconda
Guerra d’Indipendenza).
Nel 1860 anche Toscana e Romagna passarono
al Regno di Sardegna tramite dei plebisciti; nello
stesso anno il nizzardo Garibaldi con un migliaio
di volontari salpò da Quarto alla volta della
Sicilia, conquistandola grazie alla collaborazione
degli abitanti, a Teano vennero definitivamente
annessi al Regno anche le Due Sicilie
(Spedizione dei Mille).
Nel 1861 tramite accordi dettagliati vennero
annessi anche gli Stati Pontifici ma con Roma
autonoma.
Il 17 marzo 1861 Vittorio Emanuele II poté
finalmente far nascere il Regno d’Italia con
capitale Torino ed il primo parlamento italiano (i
territori di Venezia e del Friuli appartenevano
ancora all’Austria e quelli di Roma alla Francia).
Dopo la morte di Cavour, nel 1865 il governo di
La Marmora spostò la capitale a Firenze, si alleò
poi con la Prussia per attaccare gli austriaci e
conquistare finalmente i territori di Venezia con
la battaglia di Bezzecca (1866), ma non il
Trentino e una parte del Friuli (Terza Guerra
d’Indipendenza), nello stesso anno per limitare
la potenza della “Chiesa” vennero venduti
700.000 ettari di loro proprietà.
Nel 1870 il governo di Lanza, dopo la caduta
dell’impero francese di Napoleone III sconfitto
dai Prussiani, invase Roma con il generale
Cadorna entrando da una breccia a Porta Pia, la
capitale quindi fu spostata a Roma, ma il Papato
rimase territorio extraterritoriale e il
Cattolicesimo fu riconosciuto come religione
ufficiale d’Italia (Risorgimento).
Nel nuovo Regno il primo governo fu della
Destra di D’Azeglio (aristocratici terrieri) che
governò fino al 1876, poi passò a quello di
Sinistra di Depretis e Crispi (borghesia
cittadina) fino al 1896, i quali dovettero
affrontare anche i problemi di analfabetismo,
brigantaggio, bilancio, rapporti con la Chiesa,
colonialismo e inadeguatezze strutturali
soprattutto del sud.
(Politica e Società del periodo)
Nel 1873 il deputato Felice Cavalletti divenne il
leader dell’Estrema Sinistra con l’appellativo del
“Bardo della Democrazia” per i temi proposto di
suffragio universale e moralizzazione della
politica.
Nel 1878 il re Umberto I subentrò al padre. Nel
1882 il governo DePretis si alleò con Austria e
Germania per uscire dall’isolamento diplomatico
ed economico (Triplice Alleanza), mentre si
espanse colonialmente in Africa (Eritrea).
Verso la fine del secolo molti italiani espatriarono
in massa verso l’America con dei vascelli in cerca
di una vita migliore e di lavoro, molti morirono
durante il viaggio e chi arrivò venne sfruttato
come manovalanza immigrata, altri emigrarono
in altri continenti (in totale si stimò circa 17
milioni di persone). Nel 1891 fu fondata
laCamera del Lavoro a Milano da Osvaldo
Gnocchi Viani, la prima istituzione a tutela degli
operai.
Nel 1892 fu fondato il Partito Operaio Italiano
che diventò poi Partito Socialista Italiano (1895).
Ci fu anche lo scandalo statale della “Banca
Romana” e la nascita di un movimento
rivoluzionario dei “Fasci” composto da operai e
braccianti.
Nel 1900 Umberto I venne ucciso e vi subentro il
re Vittorio Emanuele III con il governo Giolitti, il
quale conquistò la Libia e il Dodecaneso (1910)
e concesse il Suffragio Universale maschile in
Italia (1912), i sindacati e lo sciopero, sviluppo
industriale e agricolo (Età Giolittiana: 1903-
1914).
Nel 1907 per loro scopi politici e territoriali
venne stipulata la “Triplice Intesa” tra le nazioni
della Russia, Gran Bretagna e Francia.
(Prima Guerra Mondiale)
Nel 1914, le tensioni dei rapporti internazionali
tra le principali nazioni europee, i movimenti
rivoluzionari delle zone strategiche europee
(Balcani, Alsazia, Carso, Lorena, Trentino), la
rapida ascesa della Germania come potenza
navale che creò ripercussioni sul mondo
coloniale, e l’assassinio dell’arciduca
austroungarico Francesco Ferdinando da parte di
un terrorista serbo a Sarajevo, furono l’innesco
per lo scoppio della Grande Guerra (Prima
Guerra Mondiale).
L’Austria mandò un ultimatum alla Serbia che
accolse solo in parte visto il sostegno della
Russia, allora l’Austria di Francesco Giuseppe
attaccò la Serbia. Per conseguenze l’Austria si
alleò con la Germania e poi con Turchia e
Bulgaria (Imperi Centrali).
La Serbia si alleò nel tempo oltre alla Russia, con
Francia, Belgio, Italia, Gran Bretagna, Romania,
Giappone, Cina, Portogallo, Grecia e Usa
(Alleati).
La Germania invase la Francia attraverso il
Belgio ma venne fermata sul fiume Marna e sulle
Fiandre. La Russia invase la zona della Prussia
(Germania) e della Galizia (Austria).
Doveva essere una guerra di movimento rapida
e decisa invece si sviluppò in una guerra di
trincea, ma anche di mare e cielo, con nuovi
mezzi bellici quali carri armati, aeroplani, navi da
guerra e sottomarini (U-Boot), nonché gas
chimici. Si combatté in Europa, Africa, Medio
Oriente, Oceano Pacifico, Atlantico ed Indiano.
Nel 1915, l’Italia che faceva parte della Triplice
Alleanza fino ad allora si era dichiarata neutrale
e senza obbligo d’intervenire, poi si alleò tramite
il Patto di Londra con l’Intesa di Inghilterra e
Francia per espandersi territorialmente.
Il fronte italiano del generale Cadorna si sviluppò
sul Lago di Garda, attraverso l’altopiano di
Asiago, sul Monte Grappa, sul Piave, nella zona
di Vittorio Veneto, verso Gorizia, nel Friuli, sul
Carso, sul fiume Isonzo e il monte Sabotino, sul
monte San Michele, a Caporetto e nella laguna
di Grado (sede degli idrovolanti di Gabriele
D’Annunzio e dei motosiluranti antisommergibili
di Luigi Rizzo). Furono proprio i motosiluranti
(Mas) i protagonisti principali del fronte navale
italiano, i quali affondarono due corazzate
austriache (a Trieste e Premuda) e compirono
l’Incursione di Buccari. Nel reparto aviazione
invece si distinse un giovane, audace e idealista
Francesco Baracca.
Nel 1916 i tedeschi attaccarono i francesi a
Verdun dando origine alla più sanguinosa delle
battaglie, che portò a nessun vincitore (battaglia
della Somme).
Nel 1917 si allearono Haiti, Cuba, Costarica,
Honduras, Siam, Liberia, Brasile, Guatemala,
Perù, San Marino, Bolivia e Nicaragua, anche se
alcune non coinvolte militarmente, a favore degli
Alleati.
L’Italia nel frattempo a Caporetto perse una
delle “battaglie sull’Isonzo” (ne vennero
combattute 12 nell’arco di tre anni di guerra) ed
il maresciallo Cadorna venne sostituita da Diaz.
Nel 1918 tramite il Trattato di Versailles venne
firmato l’armistizio per la conclusione della
guerra che vide 33 nazioni partecipanti, 10
milioni di morti e 20 milioni di feriti. L’Italia
conquistò come da precedenti patti le zone
austriache di Trento, dell’Alto Adige, di Gorizia,
di Trieste e dell’Istria, ma non la Dalmazia e
Fiume come prevedevano gli accordi (Vittoria
Mutilata).
Dallo smembramento austro-ungarico nacquero
Ungheria, Cecoslovacchia e Jugoslavia; la
Germania perse tutte le sue colonie, cedette
Alsazia e Lorena alla Francia.
Con lo scopo di evitare futuri conflitti venne
creata la “Società delle Nazioni”.
Protagonisti secondari durante la guerra furono
anche i Pompieri, ma per questo consultare la
sezione “i pompieri in guerra”.
(Politica e Società del periodo)
Nel 1919-1920, i problemi del dopoguerra, con
le città distrutte, la crisi economica e lavorativa,
il diffondersi del Comunismo internazionale, e il
lento sviluppo crearono forti tensioni politiche e
sociali, scioperi e manifestazioni furono varie
durante questo periodo (Biennio Rosso).
Nel 1921 furono presenti due schieramenti
popolari: il Partito Popolare di Don Sturzo e il
Partito Socialista Italiano di Turati, quest’ultimo
si scompose e fece nascere il Partito Comunista
Italiano di Gramsci (Anarchici) e l’opposto
movimento dei Fasci di Combattimento di
Mussolini (Fascisti); il movimento di Mussolini
divenne poi Partito Nazionale Fascista.
Con la Marcia su Roma nel 1922 Mussolini, visto
la crisi politica, l’immobilismo degli altri
movimenti politici, della simpatia che godeva
dalla classe imprenditoriali e dalla classe
dirigente liberale, del malcontento delle azioni
fatte dalla Sinistra, minacciò un “Colpo di Stato”
e si fece dare il governo dal re Vittorio Emanuele
III; questo movimento che da tutta Italia si
diresse verso Roma si basava sulla convinzione
che solo una forte disciplina poteva far crescere
uno Stato: riformò le istituzioni, la scuola,
l’Economia, l’agraria, il lavoro, la previdenza
sociale, la polizia e le forze armate, i pompieri
(facendo nascere il Corpo Nazionale dei Vigili del
Fuoco), costruì città, ponti e strade, creò le
bonifiche agricole, incrementò le nascite ed
espanse il colonialismo (invase l’Egitto e la
Somalia, conquistò l’Etiopia e l’Albania, quindi il
re Vittorio Emanuele III divenne re d’Italia e
d’Albania e imperatore d’Etiopia) e sistemò
definitivamente il problema della Chiesa (Patti
Lateranensi).
Ma dal 1925 con le “Leggi Fascistissime” si
trasformò in vera e propria dittatura, mandando
in carcere o al Confino politici e oppositori, il
Fascismo divenne un regime reazionario, basato
sulla repressione delle libertà personali e di
stampa, leggi antisciopero, dittatura totalitaria,
educazione fascista ai giovani (Opera Nazionale
Balilla) e blocco delle importazioni alimentari.
Nella Germania di Hitler venne preso come
esempio Mussolini e il suo modo di comandare,
nel mentre fece nascere il Nazismo (dittatura
totalitaria e razzista, mito della razza ariana,
campagna antisemita con i campi di
concentramento e le camere a gas, pulizia etnica
ed Olocausto che causò la morte di 17 milioni di
persone).
Nel 1938 Mussolini dopo l’alleanza firmata dal
ministro Ciano con Hitler (Asse Roma Berlino) e
con il Giappone (Patto d’Acciaio) introdusse le
Leggi Razziali contro gli ebrei italiani e jugoslavi,
limitando le loro libertà (in Italia furono presenti
campi di concentramento a Trieste, Gonars,
Bagno a Ripoli e Fossoli).
Anche in Spagna, Portogallo, Francia, Austria,
Stati Balcanici e Inghilterra nacquero dei
movimenti fascisti. Nel 1939 la Storia del
movimento fascista fu narrata dallo storico
Volpe.
(Seconda Guerra Mondiale)
L’1 settembre 1939 la Germania di Hitler volle
l’intero controllo dell’Europa pertanto invase la
Polonia dando origine alla Guerra Totale
(Seconda Guerra Mondiale).
Germania, Italia e Giappone (Asse) si
schierarono nel tempo contro Polonia, Gran
Bretagna, Francia, Grecia, Russia, Cina,
Danimarca, Norvegia e America (Alleati).
Si combatté oltre che in Europa e nel
Mediterraneo, anche in Africa, Medio Oriente,
sud-est Asiatico, Cina, Atlantico e Pacifico.
Incrociatori, corazzate e sommergibili si
scontrarono sul Mediterraneo e nell’Oceano
Pacifico, mentre i gruppi aerei sopra la “Linea
Maginot e Linea Sigfrido”.
Nel 1939 durante la “guerra civile di Spagna” i
fascisti italiani di Mussolini in aiuto ai spagnoli si
scontrarono anche con gli antifascisti italiani di
Togliatti mandati dai Russi.
Nel 1940 l’Unione Sovietica invase Finlandia,
Danimarca e Norvegia per il controllo del tratto
di mare dove passavano le materie prime; nel
frattempo i tedeschi inasprirono la situazione
con Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo.
La Marina Italiana era in campo nel
Mediterraneo, oltre ad attaccare le colonie
inglesi in Africa ed in Egitto senza successo
(Balbo fu abbattuto in Egitto da fuoco amico).
Verso la fine del 1941 Hitler attaccò l’Unione
Sovietica con lo scopo di eliminare i Bolscevichi e
rendere schiavi gli Slavi (Operazione
Barbarossa) e Mosca e Leningrado vennero
occupate. Partì la “Campagna di Russia” inviando
soldati italiani, spagnoli e romeni. Con la
“Battaglia dell’Atlantico” gli U-Boot tedeschi
distrussero numerosi convogli per l’Inghilterra.
Nel mentre i Giapponesi attaccarono nel Pacifico
la base americana di Pearl Harbor, minacciando
anche Australia e India.
Nel 1942 gli americani vinsero varie battaglie sia
sul fronte giapponese che su quello africano con
le “Battaglie di El Alamein” (scopo principale di
Mussolini e Hitler era quello di conquistare
l’Egitto, il controllo del Canale di Suez e dei pozzi
petroliferi), mentre nella “Battaglia di Cefalonia”
in Grecia i tedeschi uccisero oltre 10.000 soldati
italiani della Divisione Acqui (1943); importanti e
definitive anche la “Battaglia di Guadalcanal,
delle Midway e di Stalingrado”.
Sempre nel 1943 gli Anglo-Americani invasero
l’Italia di Mussolini a partire dalla Sicilia, quindi il
Re Vittorio Emanuele III fece arrestare Mussolini
(che voleva assumere i suoi poteri e per questo
si ritirò provvisoriamente a Brindisi spostandone
anche la capitale) e venne indetto il governo
Badoglio che continuò la guerra fino
all’Armistizio di Cassibile: in Italia cadde il
fascismo e con lui Mussolini.
Mussolini però, fu salvato dai tedeschi, portato
prima in Germania, poi si rifugiò a Salò dove
diede inizio ad un nuovo governo formando la
Repubblica di Salò (Repubblica Sociale Italiana),
costituita dai territori italiani sotto il controllo dei
tedeschi. L’Italia si trovò divisa in due, centronord
dei tedeschi e meridione degli Alleati.
Nel 1944 gli Alleati, supportati logisticamente
dalla Resistenza (movimenti ribelli del centronord
composti da Partigiani Cattolici e Liberali,
Partigiani Comunisti, Gruppi Autonomi militari e
politici, Gruppi di Carabinieri e Vigili del Fuoco,
Semplici cittadini…), riuscirono a raggiungere
Roma e Firenze liberando l’Italia e
consegnandola nelle mani del nuovo governo
Badoglio (che nel mentre aveva fatto trattati di
pace con gli Alleati), Napoli si liberò con le sue
forze (le quattro giornate di Napoli), Trieste
venne nuovamente invasa ma questa volta dai
Comunisti Jugoslavi che uccisero gli oppositori
italiani buttandoli nelle Foibe (cavità naturali
dell’altopiano) e venne poi liberata
successivamente dagli AngloAmericani.
Inoltre gli Alleati sbarcarono in Normandia
liberandola dai tedeschi (Sbarco in Normandia).
Nel 1945 Mussolini venne catturato dai Partigiani
Comunisti e fucilato senza nessun processo (poi
appeso a testa in giù in una piazza di Milano),
mentre Hitler decise di suicidarsi quando gli
Alleati entrarono a Berlino.
La guerra terminò con la resa dell’Asse a seguito
dei bombardamenti nucleari di Hiroshima e
Nagasaki. Morirono durante il conflitto 70 milioni
di persone fra soldati e civili, altre morirono a
causa delle radiazioni delle due bombe nucleari
anni dopo. Una sessantina furono le nazioni
partecipanti o coinvolte nel conflitto.
Per mantenere la pace internazionale, con la
“Conferenza di Yalta” (Roosevelt, Churchill,
Stalin) vennero create le Nazioni Unite (ONU);
vennero processati i criminali di guerra nazisti a
Norimberga e fu sradicato il nazismo in ogni sua
forma, venne considerato reato l’Apologia al
Fascismo ma poco fu fatto per combattere la
piaga del Comunismo; i territori tedeschi
vennero divisi in 4 zone; l’Italia perse tutte le
sue colonie e l’Istria (passata alla Jugoslavia),
Trieste venne dichiarata Territorio Libero e diviso
in due amministrazioni, italiana e jugoslava (nel
1954 diverrà tutta italiana), il resto dei territori
fu deciso dall’unica grande potenza vincitrice,
ossia l’Unione Sovietica che mantenne il
controllo di quasi tutta l’Europa Orientale, il
Giappone perse la Corea, la Manciuria e altri
territori.
Subito dopo la guerra l’Italia si trovò distrutta, in
povertà e senza lavoro, ma venne indetto un
governo provvisorio con sede a Salerno. Ci
furono attriti con i Partigiani Comunisti, in
quanto volevano liberare l’Italia dal nazifascismo
solo per instaurare la loro dittatura comunista di
Stalin e Tito (come infatti accaduto a Trieste) e
non per instaurare una democrazia e quindi si
erano presi meriti che non gli spettavano, oltre
ad avere commesso crimini e violenze come i
fascisti ed i nazisti.
Durante la guerra i Partigiani Comunisti (Rossi)
avevano anche cercato di liberarsi dei Partigiani
Cattolici e Liberali (Azzurri e Bianchi) con
violenze ed omicidi.
Nel 1948 pertanto in Europa si cercò di frenare
l’avanzamento del Comunismo e si incrementò
l’obiettivo economico di far affluire dall’America
in Europa cibo, capitale e materie prime (Piano
Marshall).
Anche durante la seconda guerra mondiale i
vigili del fuoco hanno fatto la loro parte, ma per
questo vi rimando a leggere la sezione “i
pompieri in guerra”.
Il periodo dopo la seconda guerra mondiale
venne indicato come “Guerra Fredda” perché
vide le due superpotenze Usa e Urss che
crearono due blocchi rivali, una guerra
diplomatica, senza combattimenti, che si
minacciavano a vicenda rafforzando i propri
arsenali militari con armi nucleari, ne conseguì
nel 1949 la spartizione della Germania divisa in
due, dalla parte Ovest, Usa, Francia e Gran
Bretagna, da quella Est, l’Urss (Cortina Di
Ferro), inoltre la costruzione del Muro di Berlino
nel 1961 divise la città fisicamente in due in
modo che le persone non potessero scappare da
una parte all’altra.
Le varie colonie europee in Asia e Africa
rivendicarono la loro indipendenza.
Fra le varie alleanze militari nacque la NATO dal
“Patto Atlantico” (1949: Usa, Inghilterra, Italia,
Francia) e in contrapposizione il “Patto di
Varsavia” (1955: Urss, Romania,
Cecoslovacchia, Jugoslavia).
Nel 1951 in Europa per combattere la crisi
economica si creò la Comunità Europea del
Carbone e Acciaio (CECA)e nel 1957 per la libera
circolazione delle merci il Mercato Europeo
Comune (MEC) che nel 1957 divenne la
Comunità Economica Europea (CEE).
(Repubblica Italiana)
Il 2 giugno 1946 con il primo referendum il
popolo italiano (comprese le donne) votò a
favore della creazione di una Repubblica
Parlamentare (Repubblica Italiana e Assemblea
Costituente) e la famiglia reale Savoia dovette
lasciare il paese concludendo la Monarchia
italiana per sempre. La capitale ritornò a Roma.
I Partiti di massa erano tre: Democrazia
Cristiana, Partito Socialista e Partito Comunista:
il primo Governo fu quello di De Gasperi (D.C.)
con Sforza agli Esteri e De Nicola Presidente
della Repubblica (le donne furono ammesse al
voto); il 1 gennaio 1948 entrò in vigore la prima
Costituzione Italiana (redatta dall’Assemblea
Costituente di tipo rigida, ossia modificabile solo
con leggi particolari).
Dal 1948 (anni del Centrismo) vennero
estromesse le Sinistre dal governo De Gasperi in
quanto troppo legate al comunismo russo e
jugoslavo e vennero fatte numerose riforme di
politica interna, estera ed economica.
Dal 1952 ci fu una grande ripresa economica
(Miracolo Italiano) soprattutto con le industrie
del nord (auto, tv, elettrodomestici) che fecero
migrare gli operai del sud verso il nord.
Nel 1963 si cominciò a riaprire ai partiti di
CentroSinistra e vinse il nuovo governo di Moro.
Nel 1968 il malessere generale creò una
ribellione di giovani universitari, operai e
femministe, rivolte scoppiarono un po in tutti gli
Stati evoluti rivoltandosi contro i loro governi
compresa l’Italia, contro la società ritenuta
oppressiva e discriminante, contro la politica e il
militarismo, durò circa 10 anni e provocò
profondi mutamenti nella società (Fare un 68),
allo scopo di fermare questi movimenti di
protesta nacquero i gruppi armati terroristici
(Anni di Piombo): neri dei Neofascisti “Ordine
Nuovo” (strage di Bologna, di Piazza Fontana,
treno Italicus…) e rossi dei comunisti “Brigate
Rosse” (omicidio Moro, sequestro Cirillo e
Dozier…).
Nel 1972 fu indetto il governo Andreotti, uno dei
politici con più incarichi nella nuova repubblica.
Nel 1978 le Brigate Rosse uccisero Aldo Moro.
Nel 1979 si distinse il Partito Comunista di
Spadolini con i temi internazionali, nel 1983 si
distinse il Partito Socialista di Craxi. Nel 1990 il
nuovo partito di Destra della Lega Nord di Bossi
ebbe un grande successo con i temi
dell’immigrazione clandestina, lotta al
centralismo, federazione di regioni e secessione
del nord. Ci furono gli scandali dei politici corrotti
(Crack del Banco Ambrosiano, Tangentopoli e
Trattativa Stato-Mafia) e un declino dei partiti di
Sinistra. Nel 1992 ci furono ad opera della Mafia
gli attentati ai giudici Falcone e Borsellino.
Nello stesso anno con il Trattato di Maastricht
venne fondata l’Unione Europea (UE) erede della
CEE per creare un mercato comune e una
moneta unica: l’Euro.
Nel 1994 (Seconda Repubblica - Bipolarismo) il
partito di Destra Forza Italia dell’imprenditore
Berlusconi fece nascere un governo di Centro-
Destra; nel 1995 il governo tecnico di Dini
riforma il sistema pensionistico da retributivo a
contributivo; poi nel 1996 passò un governo di
Centro-Sinistra nel 1997 il governo Prodi emanò
la “Legge Bassanini-bis” per il riassetto
dell’attività amministrativa degli uffici pubblici e
l’ingresso dell’Italia nell’Euro.
Con l’uscita dalla Lira il Paese entrò in piena crisi
economica aggiungendosi a quella politica e
sociale. Nel 2008 un ulteriore crisi economica
europea aumentò il malcontento italiano e dal
2011 i governi si alternarono tra politici o tecnici
o misti o addirittura dalle varie “crisi di governo”
scelti senza voto del popolo (le leggi italiane lo
permettono), ma risolvendo ben poco, sia in
campo nazionale che estero; il tempo portò al
gran successo del movimento CinqueStelle del
comico Grillo; nel 2013 fu indetto il governo
Letta, poi Renzi, poi Gentiloni ed infine Conte
(tutti senza votazione popolare, i governi scelti
dal popolo durano poco a causa delle varie
incomprensioni).
Dal 2019 la storia politica italiana è pressoché
scandalizzante, dove si vedono partiti e partitini
di CentroSinistra e CentroDestra mirare
unicamente a portarsi via la poltrona uno con
l’altro, lasciando gli italiani allo sfascio
economico, lavorativo e sociale; i Partiti di
Sinistra (considerati anarchici) mirano
unicamente ai temi internazionali, migrazione
incontrollata e soldi dei fondi europei per tutti
tranne che per gli italiani; i Partiti di Destra
(considerati fascisti) mirano all’uscita dall’Unione
Europea, al blocco dell’immigrazione
incontrollata ed all’illusione di sistemare i
problemi degli italiani (sembra quasi che si siano
invertiti gli interessi politici rispetto al passato).
Nel 2020 con l’avvento della Pandemia mondiale
di Covid-19 la situazione è peggiorata
drasticamente, rinchiudendo obbligatoriamente
in casa milioni di italiani (e del resto del mondo).
Nel 2021 con il governo Draghi salito
dall’ennesima crisi di governo senza che il
popolo lo votasse ma con l’alleanza di tutti i
partiti, ha imposto un “GreenPass” per poter
lavorare e vivere socialmente che a molti è
sembrato anticostituzionale (con obbligò di
inocularsi un vaccino sperimentale che causò
problemi fisici di tipo trombotico e tachicardico a
più di qualcuno), mettendo a repentaglio la
reputazione di una Repubblica Democratica,
scatenando scioperi dei lavoratori e proteste
varie in tutto il territorio nazionale, che lo
accusarono di essere un nuovo dittatore.
Alla fine del 2022 il popolo fu chiamato a
scegliere il nuovo governo, di CentroSinistra o di
CentroDestra, vinse il secondo e venne per la
prima volta nella storia italiana formato un
governo presieduto da una donna: Giorgia
Meloni, vicepremier Salvini e Tajani.
la GEOGRAFIA GENERALE 145
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(Italia)
-SUPERFICIE: di 301.323 km2, situata nell’Europa
Meridionale, composta da una parte continentale,
una lunga penisola verso il Mar Mediterraneo, due
grandi isole (Sardegna e Sicilia) e varie minori, un
territorio per lo più irregolare e montuoso ed una
grande pianura. All’estremo nord ci sono le Alpi, a
sud le Isole Pelagie, a Ovest il Monte Chardonett,
ad est il Capo d’Otranto.
-CATENE MONTUOSE principali: Alpi Occidentali
(Marittime, Cozie, Graie), Alpi Centrali (Pennine,
Lepontine, Retiche), Alpi Orientali (Atesine,
Carniche, Giulie), Appennino Settentrionale
(Ligure, Tosco-Emiliano), Appennino Centrale
(Umbro-Marchigiano, Abruzzese), Appennino
Meridionale (Sannita, Campano, Lucano, Calabro).
-MONTI più alti: Bianco (4810m nelle Alpi Graie in
Valle d’Aosta), Rosa (in Piemonte), Cervino (in
Valle d’Aosta), Pizzo Bernina (in Lombardia),
Monviso (in Piemonte), Marmolada (in Trentino e
Veneto), Gran Paradiso (in Valle d’Aosta).
-VULCANI attivi: Campi Flegrei, Vesuvio e Ischia in
Campania; Stromboli, Lipari, Vulcano, Etna,
Ferdinandea e Pantelleria in Sicilia.
-PIANURA principale: Pianura Padana (nel nord).
-ZONE NATURALI particolari: Langhe (Piemonte),
Maremma (Toscana), Valtellina (Lombardia),
Gargano (Puglia), Carso (Friuli).
-COSTE principali: bagnate dal Mar Ligure,
Mar Tirreno, Mar Ionio e Mare Adriatico.
-ISOLE principali: arcipelago toscano (d’Elba, del
Giglio), arcipelago Maddalena e Tavolare
(Sardegna est), arcipelago campano (Ponza,
Ischia, Capri), Egadi e Eolie (Vulcano, Sicilia),
Lampedusa e Pantelleria (canale di Sicilia), Tremiti
(Adriatico, Puglia).
-FIUMI principali: Po (652m, Torino), Adige
(Trento), Tevere (Roma), Adda (Como), Oglio
(Bergamo), Tanaro (Asti), Ticino (Pavia), Arno
(Firenze), Piave (Belluno), Tagliamento (zona
Udine), Isonzo (Gorizia), Brenta (zona Vicenza),
Basento (Potenza), Volturno (Caserta), Aril (è il
fiume più corto della Terra).
-LAGHI principali: Garda (Veneto/
Lombardia/Trentino), Maggiore (Lombardia/
Piemonte), di Como (Lombardia), Trasimeno
(Umbria), Bolsena (Lazio), Iseo (Lombardia),
Varano (Puglia), Bracciano (Lazio), Lesina (Puglia),
Lugano (Lombardia).
-FOSSE: Fossa Ellenica (Mar Ionio, -5.000m).
-GROTTE principali: Gigante (Trieste, è la più
grande del mondo), Bossea (Cuneo), Toirano
(Savona), Tacoi (Bergamo), Genga (Ancona).
-CASCATE principali: dello Stroppia (500m,
Cuneo), delle Marmore (Terni), dell’Acqua Fraggia
(Sondrio), del Serio (Bergamo), del Dardagna
(Bologna), del Sasso (Urbino), di Riva (Bolzano),
del Rio Verde (Chieti), del Toce (Domodossola).
-STATI CONFINANTI: San Marino, Città del
Vaticano, Francia, Austria, Svizzera, Slovenia.
-REGIONI: sono 20 con 110 province: Liguria
(Genova), Piemonte (Torino), Valle d’Aosta
(Aosta), Lombardia (Milano), Trentino Alto Adige
(Trento), Veneto (Venezia), Friuli Venezia Giulia
(Trieste), Emilia Romagna (Bologna), Toscana
(Firenze), Marche (Ancona), Umbria (Perugia),
Lazio (Roma), Abruzzo (L’Aquila), Molise
(Campobasso), Puglia (Bari), Campania (Napoli),
Basilicata (Potenza), Calabria (Catanzaro), Sicilia
(Palermo), Sardegna (Cagliari); con 5 regioni a
Statuto Speciale: Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta,
Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia. La Sicilia
è la regione più grande e la Valle d’Aosta la più
piccola; Bolzano la provincia più grande e Trieste la
più piccola; Predoi (Bz) il comune più a nord e
Lampedusa (Ag) il più a sud; Bardonecchia (To) il
comune più ad ovest e Otranto (Le) il più a est;
Madesimo (So) il comune più lontano dal mare;
Matera (Basilicata) la città più antica; Aosta,
Belluno e Cuneo sono le città più fredde.
-CITTA’ MAGGIORI: Roma, Milano, Napoli, Torino.
-CITTA’ PIU’ ANTICA: Matera (Basilicata).
-POPOLAZIONE: 60 milioni di abitanti con densità
di circa 200 abitanti per chilometro quadrato.
-LINGUE ufficiali: Italiano e i suoi dialetti, con
minoranze di Francese, Tedesco e Sloveno, con
prevalenza di religione Cattolica e varie minori.
-INDUSTRIE maggiori: Turismo, Acciaio,
Metalmeccanica, Automobile, Pesca, Chimica,
Abbigliamento, Agricoltura, Allevamento.
-COLTURE prime: uva, olive, agrumi, frumento.
-ALLEVAMENTI maggiori: bovini, suini, ovini,
caprini, pesce di acqua salata, molluschi.
-RISORSE NATURALI: mercurio, potassio, zolfo.
-TERME NATURALI: a cielo aperto e gratuite sono
le Cascate del Mulino, Bagni di San Filippo.
-VIGILI DEL FUOCO: sono presenti sul territorio
nazionale con: 19 Direzioni Generali, 106 Comandi
Provinciali, numerosi Distaccamenti Permanenti e
vari Distaccamenti Volontari in supporto, per
informazioni più approfondite vi rimando a
leggere la sezione “l’Organizzazione Nazionale”.
-CARTINA GEOPOLITICA ONLINE: mappe, foto ed
altre informazioni su www.globalgeografia.com
(Europa)
-SUPERFICIE: 10 milioni di km2, delimitata a nord
dal mare Glaciale Artico, ad ovest dall'oceano
Atlantico, a sud dal mar Mediterraneo, a sud-est
dal mar Nero e dal Caucaso, ad est dal mar Caspio,
dalla catena montuosa degli Urali e dal fiume Ural.
Risulta essere il continente più vecchio, in
posizione centrale rispetto al globo, composta dalla
terraferma, da 4 penisole e varie grandi isole. Gli
Stati meridionale prevalentemente montuosi, verso
il Nord ci sono altipiani collinosi, ad Est ci sono
vaste pianure.
-CATENE MONTUOSE: gli Urali (situati in Russia
che separano l’Europa dall’Asia), il Caucaso
(Europa dell’est), le Alpi (separano l’Italia dagli
altri Stati europei), i Pirenei (confine tra Francia e
Spagna), gli Appennini (si estendono lungo l’Italia),
i Carpazi (Europa centrale), i Pennini (in
Inghilterra) e le Alpi Scandinave.
-MONTI principali: sono il Monte Bianco
(Italia/Francia), il Monte Rosa (Italia/Svizzera),
il Monte Cervino (Italia/Svizzera).
-VULCANI principali: Vesuvio ed Etna (Italia),
Santorini (Grecia), Teide e La Palma (Canarie),
Hekla, Geldingadalir e Eyjafjallajökull (Islanda).
-PIANURE: Bassopiano Sarmatico (Russia),
Bassopiano Germanico (Germania), Bacino di
Londra (Inghilterra), Pianura Ungherese
(Ungheria), Valacchia (Romania), Padana (Italia).
-ZONE NATURALI: Fiordi (Norvegia), Highlands
(Scozia), Tirolo (Austria e Nord Italia), Normandia
(Francia), Geysers (Islanda).
-COSTE: bagnate dal Mar Glaciale Artico, Atlantico,
Mediterraneo, mar Egeo, mar Nero, mar Caspio.
-ISOLE più grandi: Gran Bretagna, Irlanda,
Islanda, Sardegna, Sicilia, Corsica, Greta.
-PENISOLE: Scandinava, Iberica, Italiana,
Balcanica.
-FIUMI principali: il Volga (Russia), il Danubio
(Europa Centro Orientale), l’Ural (Russia), il Reno
(Europa Centrale), il Po (Italia).
-LAGHI principali: il Ladoga (Russia), il Lago Onega
(Russia), il lago Vanern (Svezia), il Lago di Ginevra
(Svizzera/Francia), il Lago di Costanza
(Svizzera/Germania/Austria), il Garda (Italia).
-FOSSE: Fossa Oinousse (Grecia, -5.200m).
-GROTTE più grandi: Gigante (Italia), di Postumia
(Slovenia), di Ghiaccio (Austria), del Drago
(Majorca, Spagna), del Ghiacciaio (Islanda).
-CASCATE principali: Winnufossen e Balaifossen
(Norvegia), Krimmler (Austria), Valaste (Estonia).
-STATI EUROPEI: sono 50: Albania (Tirana),
Andorra (Andorra la Vella), Armenia (Yerevan),
Austria (Vienna), Azerbaigian (Baki), Belgio
(Bruxelles), Bielorussia (Minsk), Bosnia (Sarajevo),
Bulgaria (Sofia), Cipro (Nicosia), Croazia
(Zagabria), Danimarca (Copenaghen), Estonia
(Tallinn), Finlandia (Helsinki), Francia (Parigi, lo
Stato più grande), Georgia (Tbilisi), Germania
(Berlino), Gran Bretagna (Londra), Grecia (Atene),
Irlanda (Dublino), Islanda (Reyljavik), Italia
(Roma), Kosovo (Pristina), Lettonia (Riga),
Liechtenstein (Vaduz), Lituania (Vilnius),
Lussemburgo (Luxemburg), Malta (La Valletta),
Macedonia (Skopje), Montenegro (Podgorica),
Moldova (Chisinau), Norvegia (Oslo), Paesi Bassi
(Amsterdam), Polonia (Varsavia), Portogallo
(Lisbona), Principato di Monaco (Monaco),
Repubblica Ceca (Praga), Repubblica di San Marino
(San Marino), Romania (Bucarest), Russia
“europea” (Mosca), Serbia (Belgrado), Slovacchia
(Bratislava), Slovenia (Lubiana), Spagna (Madrid),
Svezia (Stoccolma), Svizzera (Berna),
Turchia “europea” (Ankara), Ucraina (Kiev),
Ungheria (Budapest), Vaticano (Città del Vaticano).
-MONARCHIE: sono 7: 7 Regni (Danimarca,
Norvegia, Svezia, Regno Unito, Spagna, Paesi Bassi
e Belgio), 3 Principati (Andorra, Liechtenstein e
Monaco), 1 Granducato (Lussemburgo).
-CITTA’ maggiori: Istanbul (Turchia), Mosca
(Russia), Londra (Inghilterra), Madrid (Spagna).
-POPOLAZIONE: risulta al terzo posto, con 741
milioni di abitanti con densità di 70 abitanti/km2.
-LINGUE principali: Russo, Tedesco, Francese,
Inglese, Turco, Italiano, Spagnolo, Ucraino.
-INDUSTRIE maggiori: siderurgiche, metallurgiche,
automobilistiche, tessili, alimentari, chimica,
farmacologica, acciaierie, telecomunicazioni.
-COLTURE: cereali, patate, vino, olio, agrumi.
-ALLEVAMENTI: bovini, ovini, caprini, pesci.
-RISORSE NATURALI: rame (Polonia), gas
(Russia), petrolio (Grecia), carbone (Spagna),
uranio (Svezia), mercurio(Italia).
-PARCHI NATURALI: Laghi di Plitvice (Croazia),
Oulanka (Finlandia), Vatnajokull (Islanda).
-STATI DELL’UNIONE EUROPEA: sono 27: Austria,
Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca,
Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia,
Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo,
Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica
Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna,
Svezia, Ungheria. Hanno richiesto di entrare
nell’Unione anche Turchia, Macedonia, Montenegro,
Serbia, Albania, Ucraina. La Gran Bretagna è uscita
dall’Unione.
-POMPIERI IN MISSIONE: nel 1999 i vigili del fuoco
italiani vennero mandati in aiuto in Turchia per un
terremoto ed in Kosovo durante la guerra.
-CARTINA GEOPOLITICA ONLINE: mappe, foto ed
altre informazioni su www.globalgeografia.com
(Asia)
-SUPERFICIE: 44 milioni di km2, delimitata a nord
dal mare Glaciale Artico, ad ovest dal Mar Nero e
Mar Rosso, a sud dall’Oceano Indiano, a sud-est
dall’Indonesia, ad est dall’Oceano Pacifico. Risulta
essere il continente più vasto. Forma un’unica
massa continentale con l’Europa (EuroAsia);
presenta zone glaciali, temperate e torride. La zona
settentrionale è pianeggiante, quella mediana è
montuosa e quella meridionale divisa in tre grandi
penisole.
-CATENE MONTUOSE: Himalaya (Cina, Nepal),
Karakoram (Pakistan, India), Pamir (Tagikistan).
-MONTI principali: Everest (il monte più alto della
Terra, sul Himalaya), K2 (nel Karakoram).
-VULCANI principali: Monte Marapi (Indonesia),
Pinatubo (Filippine), Monte Fuji (Giappone).
-PIANURE: Bassopiano Occidentale (Siberia), Turan
(Kazakistan, Uzbekistan, Turkmenistan), Pianura
Settentrionale (Siberia), Pianura Gialla (Cina).
-ZONE NATURALI: Siberia (Russia asiatica),
deserto di Lut (Iran), deserto del Gobi (Mongolia e
Cina), tundra e taiga (Russia Asiatica).
-COSTE: bagnate dal Mar Glaciale Artico, Oceano
Atlantico, Mediterraneo, Mar Nero, Mar Rosso,
Oceano Indiano, Oceano Pacifico, Stretto di Bering.
-ISOLE più grandi: Borneo (Indonesia, Malaysia,
Brunei), Sumatra e Sulawesi (Indonesia).
-PENISOLE: Arabica, Indiana, dell’Indocina.
-FIUMI principali: Fiume Azzurro e Fiume Giallo
(Cina), Ob (Kazakistan, Russia), Mekong
(Laos, Thailandia, Cambogia, Vietnam).
-LAGHI principali sono: Mar Caspio, Bajkal
(Russia), Balhas (Kazakistan), Tonlè (Cambogia).
-FOSSE: depressione del Mar Morto (-426m).
-GROTTE più grandi: Hang Son Doong (Vietnam).
-CASCATE principali: Datian e Huanguoshu (Cina).
-STATI ASIATICI: sono 48: Afghanistan (Kabul),
Arabia Saudita (Riad), Armenia (Erevan),
Azerbaigian (Baku), Bahrein (Manama),
Bangladesh (Dacca), Bhutan (Thimphu), Brunei
(Bandar Seri Begawan), Cambogia (Phnom Penh),
Cina (Pechino), Cipro del Nord (Lefcosa), Corea del
Nord (Pyongyang), Corea del Sud (Seul), Emirati
Arabi Uniti (Abu Dhabi), Filippine (Manila),
Giappone (Tokyo), Giordania (Amman), India
(Nuova Delhi), Indonesia (Giacarta), Iran
(Teheran), Iraq (Baghdad), Israele
(Gerusalemme), Kazakistan (Nur-Sultan),
Kirghizistan (Biskek), Kuwait (Al Kuwait), Laos
(Vientiane), Libano (Beirut), Maldive (Male),
Malaysia (Kuala Lumpur), Mongolia (Ulan Bator),
Myanmar (Naypyidaw), Nepal (Katmandu), Oman
(Mascate), Pakistan (Islamabad), Qatar (Doha),
Russia (Mosca), Singapore (Singapore), Siria
(Damasco), Sri Lanka (Sri Jayawardenapura
Kotte), Tagikistan (Dusanbe), Taiwan (Taipei),
Thailandia (Bangkok), Timor Est (Dili), Turchia
“Asiatica” (Ankara), Turkmenistan (Asgabat),
Uzbekistan (Tashkent), Vietnam (Hanoi), Yemen
(Sana’a).
-CITTA’ maggiori: Tokyo (Giappone), Giacarta
(Indonesia), Delhi (India), Manila (Filippine).
-POPOLAZIONE: con 4,2 miliardi di abitanti
con densità di 104 abitanti/km2.
-LINGUE principali: Cinese, Hindi, Inglese, Russo,
Indonesiano, Bengalese, Giapponese.
-INDUSTRIE maggiori: estrattive, petrolchimiche,
siderurgiche, metallurgiche, cementifiche.
-COLTURE: cotone, cereali, tabacco, barbabietola.
-ALLEVAMENTI: bovini, suini, volatili, pesca.
-RISORSE NATURALI: petrolio (Kuwait, Iran),
stagno (Malesia), ferro (Cina), fosforiti (Israele).
-PARCHI NATURALI: Hallasan (Corea del Sud),
Taroko (Taiwan), Halong Bay (Vietnam).
-POMPIERI IN MISSIONE: nel 2002 i vigili del fuoco
italiani vennero mandati in Iran per un terremoto e
nel 2003 in Thailandia per uno tzunami.
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(Africa)
-SUPERFICIE: 30 milioni di km2, delimitata a nord
dal Mar Mediterraneo, a nord-est dal Canale di
Suez e dal Mar Rosso, ad ovest dal Oceano
Atlantico, a sud dall’Oceano Indiano. In questo
continente passa l’Equatore. Possiede la più grande
varietà e unicità di animali.
-CATENE MONTUOSE: Catena del Ruwenzori
(Uganda), Atlante (Marocco), Virunga (Ruanda).
-MONTI principali: Kilimangiaro (Tanzania), Monte
Kenya (Kenya), Ruwenzori (Congo, Uganda).
-VULCANI principali: Ol Doinyo Lengai (Tanzania),
Nyamuragira e Nyiragongo (Congo).
-PIANURE: Alluvionali (Tanzania, Kenia,
Mozambico), Pianura Gefara (Libia, Tunisia).
-ZONE NATURALI: Deserto del Sahara (Marocco,
Algeria); Deserto del Kalahari (Namibia), Savana
(Sudafrica), Foresta Tropicale (Congo).
-COSTE: bagnate dall’Oceano Atlantico, Golfo di
Guinea, Oceano Indiano, Canale di Mozambico,
Golfo di Aden, Mar Rosso, Delta del Nilo,
Stretto di Gibilterra, Mar Mediterraneo.
-ISOLE più grandi: Magadascar, Seychelles,
Mauritius, Canarie (facente parte della Spagna).
-PENISOLE: del Sinai (Egitto), del Capo Verde.
-FIUMI principali: Nilo (Egitto), Congo (Congo),
Niger (Niger), Zambesi (Zambia).
-LAGHI principali: Vittoria (Kenya), Tanganica
(Congo), Malawi (Malawi, Mozambico).
-FOSSE: depressione del Lago Assal (-155m).
-GROTTE più grandi: Cango (Sudafrica).
-CASCATE principali: Vittoria (Zambia).
-STATI AFRICANI: sono 54: Algeria (Algeri),
Angola (Luanda), Benin (Porto Novo), Botswana
(Gaborone), Burkina Faso (Ouagadougou), Burundi
(Gitega), Camerun (Yaoundè), Capo Verde (Praia),
Repubblica Centrafricana (Bangui), Ciad
(N’Djamena), Comore (Moroni), Congo
(Brazzaville), Repubblica del Congo (Kinshasa),
Costa d’Avorio (Yamoussoukro), Egitto (Il Cairo),
Eritrea (Asmara), Eswatini (Mbabane), Etiopia
(Addis Abeba), Gabon (Libreville), Gambia (
Banjul), Ghana (Accra), Gibuti (Gibuti), Guinea
(Conakry), Guinea-Bissau (Bissau), Guinea
Equatoriale (Malabo), Kenya (Nairobi), Lesotho
(Maseru), Liberia (Monrovia), Libia (Tripoli),
Madagascar (Antananarivo), Malawi (Lilongwe),
Mali ( Bamako), Marocco (Rabat), Mauritania
(Nouakchott), Mauritius (Port Luis), Mozambico
(Maputo), Namibia (Windhoek), Niger (Niamey),
Nigeria (Abuja), Ruanda (Kigali), Sao Tome’ e
Principe (Sao Tomè), Seychelles (Victoria), Senegal
(Dakar), Sierra Leone (Freetown), Somalia
(Mogadiscio), Sudafrica (Pretoria), Sudan
(Khartoum), Sudan del Sud (Giuba), Tanzania
(Dodoma), Togo (Lomè), Tunisia (Tunisi), Uganda
(Kampala), Zambia (Lusaka), Zimbabwe (Harare).
-CITTA’ maggiori: Il Cairo (Egitto), Lagos (Nigeria),
Kinshasa (Rep.Congo), Johannesburg (Sudafrica).
-POPOLAZIONE: con 1,3 miliardi di abitanti
con densità di 43 abitanti/km2.
-LINGUE principali: Arabo, Francese, Oromo, Zulu,
Swahili, Shona, Somali.
-INDUSTRIE maggiori: minerarie, petrolifere,
birraria, cellulosa, turistiche, latifondiste.
-COLTURE: cotone, caffè, cacao, te, gomma.
-ALLEVAMENTI: cammelli, capre, pecore, asini.
-RISORSE NATURALI: petrolio (Nigeria), oro,
diamanti, rame, alluminio (Mozambico).
-PARCHI NATURALI: Serengheti (Tanzania), Masai
Mara (Kenya), Kruger (Sudafrica).
-POMPIERI COLONIALI: Tripoli e Bengasi in Libia
erano colonie dell’Italia con i rispettivi vigili del
fuoco formati da personale misto, italiano e locale.
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(Oceania)
-SUPERFICIE: 9 milioni di km2, delimitata a nord
dal Mar di Timor, a sud-ovest dal Oceano Indiano e
ad est dall’Oceano Pacifico. Risulta essere il
continente più piccolo, formato per la maggior
parte da “isole nazioni” divese in 4 grandi regioni:
Australia e Nuova Zelanda, Polinesia, Micronesia e
Melanesia.
-CATENE MONTUOSE: Sudirmam Range (Nuova
Guinea Occidentale), Bismarch Range (Papua
Nuova Guinea), Alpi Neozelandesi, Alpi Australiane.
-MONTI principali: Puncak Jaya e Monte Wilhelm
(Nuova Guinea), Monte Cook (Nuova Zelanda).
-VULCANI principali: Ngauruhoe (Nuova Zelanda).
Big Bin (Australia).
-PIANURE: Grande Bacino Artesiano (Australia).
-ZONE NATURALI: Deserto Great Victoria
(Australia), Deserto di Rangipo (Nuova Zelanda).
-ISOLE più grandi: Australia, Papua Nuova Guinea,
Nuova Zelanda, Tasmania.
-FIUMI principali: Darling e Murray (Australia).
-LAGHI principali sono: Eyre (Australia).
-FOSSE: depressione del Lago Eyre (-15m).
-GROTTE più grandi: Yarrangobilly (Australia).
-CASCATE principali: Ebor (Australia), Huka
(Nuova Zelanda).
-STATI DELL’OCEANIA: sono 14: Australia
(Camberra), Figj (Suva), Kiribati (Bairiki), Marshall
(Majuro), Micronesia (Palikir), Nauru (Yaren),
Nuova Zelanda (Wellington), Palau (Melekeok),
Papua Nuova Guinea (Port Moresby), Salomone
(Honiara), Samoa (Apia), Tonga (Nuku’alofa),
Tuvalu (Funafuti), Vanuatu (Port Vila), Nuova
Caledonia (dipende dalla Francia), Marianne
(dipende dagli Usa), Polinesia Francese (dipende
dalla Francia), Wallis Et Futuna (dipende dalla
Francia), Pitcairn (dipende dalla Gran Bretagna),
Samoa Americane (dipende dagli Usa), Haway
(dipende dagli Usa), Rapa Nui (dipende dal Cile),
Guam (dipende dagli Usa).
-CITTA’ maggiori: Sidney (Australia), Auckland
(Nuova Zelanda), Port Moresby (P. Nuova Guinea).
-POPOLAZIONE: con 48 milioni di abitanti
con densità di 5,5 abitanti/km2.
-LINGUE principali: Samoano, Figiano, Inglese.
-INDUSTRIE maggiori: siderurgiche, metallurgiche,
navali, minerarie, manifatturiere, tessili.
-COLTURE: grano, ananas, banane, tabacco.
-ALLEVAMENTI: bovini, ovini, pecore, mucche.
-RISORSE NATURALI: ferro, oro, piombo, zinco,
carbone.
-PARCHI NATURALI: Tongariro (Nuova Zelanda),
Uluru (Australia).
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(America)
-SUPERFICIE: 42 milioni di km2, delimitata a nord
dal Mar Glaciale Artico, a sud-ovest dall’Oceano
Pacifico, ad est e sud-est dall’Oceano Atlantico. Il
continente più grande è attraversato dall’Equatore,
dal Tropico del Cancro e dal Tropico del Capricorno,
suddiviso in America del Nord, America del Sud e
Politicamente dall’America Centrale.
-CATENE MONTUOSE: Montagne Rocciose (Nord-
Ovest), Monti Appalachi (Nord-Est), Ande (Sud),
Massiccio della Guyana (Sud), Mato Grosso (Sud).
-MONTI: Denali (Alaska), Aconcagua (Cile).
-VULCANI principali: Sant’Elena (Nord), Fuego
(Centro), Tungurahua (Sud).
-PIANURE: Grandi Pianure (Nord), Orinoco (Sud),
Amazzonica (Sud), Chaco Pampa (Sud).
-ZONE NATURALI: Foresta Amazzonica (Sud),
Deserto di Atacama (Sud).
-COSTE: bagnate dallo Stretto di Bering, Circolo
Polare Artico, Oceano Atlantico, Oceano Atlantico,
Mare Antartico, Oceano Pacifico.
-ISOLE: Groenlandia (dipende dalla Finlandia),
Cuba, Isole Domenicane.
-FIUMI principali: Mississippi (Nord), Rio delle
Amazzoni (Sud), Paranà (Sud).
-LAGHI principali: Superiore (Nord), Titicaca (Sud).
-FOSSE: Laguna del Carbon (-105m, Sud).
-GROTTE più grandi: del Mammuth (Nord).
-CASCATE principali: Salto Angel (Sud).
-STATI DEL NORD: sono 6: Canada (Ottawa), Stati
Uniti d’America (Washington D.C.), Messico (Città
del Messico), Groenlandia (dipende dalla
Danimarca), Bermuda (dipende dalla Gran
Bretagna, Saint Pierre Et Miquelon (dipende dalla
Francia.
-STATI DEL CENTRO: sono 33: Antigua e Barbuda
(Saint John’s), Bahama (Nassau), Barbados
(Bridgestown), Belize (Belmopan), Costa Rica (San
Josè), Cuba (L’Avana), Dominica (Roseau), El
Salvador (San Salvador), Giamaica (Kingston),
Grenada (Saint George’s), Guatemala (Città del
Guatemala), Haiti (Port au Prince), Honduras
(Tegucigalpa), Nicaragua (Managua), Repubblica
Dominicana (Santo Domingo), Panama (Panama),
Saint Kitts et Nevis (Basseterre), Santa Lucia
(Castries), Saint Vincents Et Grenadine
(Kingstown), Trinidad e Tobago (Port of Spain),
Aruba (dipende dall’Olanda), Saint Martin (dipende
dalla Francia), Curacao (dipende dall’Olanda),
Guadalupa (dipende dalla Francia), Cayman
(dipende dalla Gran Bretagna), Isole Vergini
Britanniche (dipende dalla Gran Bretagna), Isole
Vergini Statunitensi (dipende dagli Usa), Martinica
(dipende dalla Francia), Montserrat (dipende dalla
Gran Bretagna), Porto Rico (dipende dagli Usa),
Saint Barthelemy (dipenda dalla Francia), Sint
Maarten (dipende dall’Olanda), Turks Et Caicos
(dipende dalla Gran Bretagna).
-STATI DEL SUD: sono 15: Argentina (Buenos
Aires), Bolivia (Sucre), Brasile (Brasilia), Cile
(Santiago), Colombia (Bogotà), Ecuador (Quito),
Guyana (Georgetown), Paraguay (Asuncion), Perù
(Lima), Suriname (Paramaribo), Uruguay
(Montevideo), Venezuela (Caracas), Guiana
Francese (dipende dalla Francia), Falkland
(dipende dalla Gran Bretagna), Sandwich Et South
Georgia (dipende dalla Gran Bretagna).
-CITTA’ maggiori: Sao Paolo (Brasile), Città
del Messico (Messico), New York (Usa).
-POPOLAZIONE: con 953 milioni di abitanti
con densità di 24 abitanti/km2.
-LINGUE principali: Portoghese, Spagnolo, Inglese.
-INDUSTRIE maggiori: minerarie, petrolifere,
spaziale, aeronautiche, cinematografiche.
-COLTURE: mais, soia, caffè, banane, zucchero.
-ALLEVAMENTI: bovini, ovini, pecore, cavalli.
-RISORSE NATURALI: petrolio, gas, legname, oro.
-PARCHI NATURALI: Yellowstone (Usa), Grand
Canyon (Usa), Rapa Nui (Cile), Sajama (Bolivia).
-STATI DEGLI STATI UNITI D’AMERICA: sono 50:
Alabama (Montgomery), Alaska (Juneau), Arizona
(Phoenix), Arkansas (Little Rock), California
(Sacramento), Carolina del Nord (Raleigh),
Carolina del Sud (Columbia), Colorado (Denver),
Connecticut (Hartford), Nord Dakota (Bismarck),
Sud Dakota (Pierre), Delaware (Dover), Florida
(Tallahassee), Georgia (Atlanta), Hawaii
(Honolulu), Idaho (Boise), Illinois (Springfield),
Indiana (Indianapolis), Iowa (Des Moines), Kansas
(Topeka), Kentuchy (Frankfort), Louisiana (Baton
Rouge), Maine (Augusta), Maryland (Annapolis),
Massachusetts (Boston), Michigan (Lansing),
Minnesota (Saint Paul), Mississippi (Jackson),
Missuri (Jefferson City), Montana (Helena),
Nebraska (Lincoln), Nevada (Carson City), New
Hampshire (Concord), New Jersey (Trenton), New
York (Albany), New Mexico (Santa Fe), Ohio
(Columbus), Oklahoma (Oklahoma City), Oregon
(Salem), Pennsylvania (Harrisburg), Rhode Island
(Providence), Tennessee (Nashville), Texas
(Austin), Utah (Salt Lake City), Vermont
(Montpelier), Virginia (Richmond), West Virginia
(Charleston), Washington (Olympia), Wisconsin
(Madison), Wyoming (Cheyenne).
-POMPIERI: in Cile e in Perù prestano servizio 11
Compagnie di Pompieri Italiani (Bomberos). Da
New York sono nati i “Pompieri dell’Onu” con lo
scopo di organizzare i servizi antincendio degli
Stati più poveri e di quelli in guerra, a capo un
firefighter italoamericano.
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(Terra)
-TERRA: è un pianeta del Sistema Solare. Possiede
virtualmente: un Asse Terrestre che congiunge i
Poli (nord e sud) passando per il centro; 2 Emisferi
o due metà del globo separate dall’Equatore
(Australe a Sud e Boreale a Nord); da cerchi che
passano per i Poli detti Meridiani, da cerchi paralleli
all’Equatore detti Paralleli; da 2 Tropici (Paralleli,
dell’emisfero boreale detto Tropico del Cancro e
dell’emisfero australe detto Tropico del
Capricorno); dai Meridiani dipendono i Fusi Orari
(Zone della Terra ben delimitate che
convenzionalmente hanno la stessa ora).
-SUPERFICIE: suddivisa in 7 continenti (Europa con
50 stati, Asia con 48, Americhe con 54, Africa con
55, Oceania con 14, Antartide con 7 territori, Artide
con 8 zone, per un totale di 221 Stati).
-COSTE: bagnate da 5 Oceani (Pacifico, Atlantico,
Indiano, Mar Glaciale Artico, Mari Antartici), più
vari Mari Interni (Mar Cinese, Mar Mediterraneo,
Mare di Bering, Mar dei Caraibi, Mar Morto, Mar
Rosso, Mar Nero, Mar Baltico, Golfo Persico).
-ISOLA PIU’ GRANDE: Groenlandia (Danimarca).
-CATENE MONTUOSE PIU’ LUNGHE: Dorsela Medio
Oceanica (sul fondo marino), Ande (SudAmerica).
-MONTE PIU’ ALTO: Everest (8850m Nepal).
-VULCANO PIU’ PERICOLOSO: Yellowstone (Usa).
-FOSSA PIU’ PROFONDA: Delle Marianne (11.000m
Oceano Pacifico).
-PIANURA PIU’ GRANDE: Bassopiano della Siberia
Occidentale (Russia, 4 milioni di metri quadrati).
-DESERTO PIU’ ESTESO : Sahara (Africa).
-FIUME PIU’ LUNGO: Nilo (6.671km Egitto).
-FIUME PIU’ CORTO: Aril (175m Italia).
-LAGO PIU’ PROFONDO: Bajkal (Russia).
-LAGO PIU’ ESTESO: Mar Caspio.
-GROTTA PIU’ GRANDE: Grotta Gigante (Italia).
-CASCATA PIU’ ALTA: Salto Angel (Venezuela).
-LUOGO PIU’ CALDO: Deserto del Lut (70°C Iran).
-LUOGO PIU’ FREDDO: Vostok (-97,8°C Antartide).
-STATI PIU’ POPOLATI: Cina, India, U.S.A.
-STATO PIU’ GRANDE: Federazione Russa (Russia).
-STATO PIU’ PICCOLO: Città del Vaticano.
-CITTA’ PIU POPOLATA: Tokjo (Giappone).
-CITTA’ PIU ANTICA: Aleppo (Siria).
-CITTA’ PIU’ INQUINATA: Hotan (Cina).
-POPOLAZIONE MONDIALE: 8 miliardi di persone.
-LINGUE PIU’ PARLATE: Inglese, Cinese Mandarino.
-RELIGIONE PIU’ PREDICATE: Cristianesimo.
-ATTIVITA’ MAGGIORI: agricoltura e allevamento.
-COLTURE: canna da zucchero e banana.
-ALLEVAMENTO MAGGIORE: mucche.
-POMPIERI MIGLIORI: nel 2016 i vigili del fuoco
italiani sono stati definiti dalla commissione
internazionale i “migliori pompieri del mondo”.
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(Antartide e Artide)
-ANTARTIDE: è il continente più meridionale,
contrapposto all’Artide, comprende le terre ed i
mari che circondano il Polo Sud, circondato dai
Mari Antartici, il 98% del territorio è
completamente ricoperto dal ghiaccio spesso
mediamente 1600m, è il luogo più freddo della
Terra, è considerato un deserto a causa delle
scarse precipitazioni annue. Ha un importante
compito nell'equilibrio climatico del pianeta,
visto che ogni variazione della calotta si
ripercuote sull'equilibrio termico planetario, sulla
circolazione oceanica e atmosferica nonché sul
livello del mare, in Antartide si trovano le due
più grandi piattaforme di ghiaccio del mondo. Ha
una superficie di 13 milioni di km2, attraversato
dalla Catena Translatlantica con il Massiccio
Vinson fra i monti più alti (4900m), la maggiore
depressione è la Fossa Subglaciale di Bentley
(-2500m). Ricca di risorse minerarie (carbone,
ferro, nichel, manganese, uranio) e petrolifere. Il
clima polare varia da -25°C a -82°C. Nel
continente vivono solo piante e animali che si
sono adattati al clima rigido. Ci sono oltre 70
laghi situati a migliaia di metri sotto la coltre
gelata, il maggiore è il Lago Vostok.
Il continente non è abitato permanentemente da
alcuna popolazione umana, ma durante l'anno,
tra le 1.000 e le 5.000 persone risiedono nelle
80 stazioni di ricerca scientifica sparse in tutto
l'Antartide: Americani, Russi, Cileni, Francesi,
Inglesi, Australiani, e Italiani (Stazione
Concordia e Zucchelli, con la presenza dei Vigili
del Fuoco Italiani). Si è accertato che novanta
milioni di anni fa, al Polo Sud faceva caldo (12-
19°C), e al posto del ghiaccio c’era una fitta
vegetazione, foreste con fiori e alberi.
-ARTIDE: è la regione circostante il Polo Nord, è
contrapposta all’Antartide, non è ben delimitata
in quanto è formata da varie parti di altri Stati
(Canada, Russia, Alaska, Groenlandia, Islanda,
Finlandia, Svezia, Norvegia) e dal Mar Glaciale
Artico, non è pertanto un vero e proprio
continente formato dalla terra ferma come lo
sono gli altri, ma è un oceano circondato dalla
terra. Il clima è caratterizzato da lunghi inverni
freddi (-58°C) e da brevi estati fresche (10°C),
generalmente è coperto da ghiacciai per tutto
l’anno. La popolazione è composta dagli Inuit
che vivono sul permafrost delle zone
pianeggianti costiere e dagli Yupik che vivono
nei territori appartenenti all’Alaska.
ELEMENTI DI DIRITTO 151
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
(Elementi base)
Il Diritto è l’insieme delle regole che disciplinano
il comportamento delle persone nella società. Si
divide in Diritto Privato (regola i rapporti tra
privati in condizioni di parità) e Diritto Pubblico
(regola i rapporti in cui una delle due parti è un
soggetto pubblico). Composto da Norme
Giuridiche (comportamenti da attuare per far in
modo che gli individui si rispettino e non abusino
delle cose altrui), Sanzioni (conseguenze ai
trasgressori da funzione deterrente) e
Organizzazione (produrre le norme e garantirne
esecuzione e controllo). Le Fonti di Diritto sono
la Costituzione, le Leggi Costituzionali, i Codici,
le Leggi Ordinarie, i Decreti Legge e Legislativi, i
Referendum, i Regolamenti, gli Statuti, le Norme
Interne, i Contratti e le Consuetudini.
Il Diritto Pubblico è composta dal Diritto
Costituzionale (regola i rapporti tra Stato e
cittadini), Diritto Amministrativo (regola gli enti
pubblici a soddisfare i bisogni collettivi), Diritto
Penale (previene e reprime i reati), Diritto
Processuale (disciplina e applica le norma
giuridiche), Diritto Ecclesiastico (regola i rapporti
tra Stato e religioni), Diritto Finanziario
(disciplina le attività finanziarie degli enti
pubblici), Diritto Tributario (disciplina i rapporti
con il fisco e contribuenti), Diritto Comunitario
(disciplina l’integrazione europea), Diritto
Internazionale (disciplina i rapporti con altri Stati
e con gli stranieri in Italia e italiani all’estero).
Le norme giuridiche regolano la vita organizzata
di una comunità di persone appartenenti ad uno
Stato, vengono imposte per il bene collettivo a
chiunque anche con Autorità.
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dipende
dal Ministero degli Interni, possiede un Capo
Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso
Pubblico e della Difesa Civile (Prefetto), e un
Capo del Corpo Nazionale (Vicario). Il
Dipartimento è formato da 8 Direzioni Centrali
(Emergenza e Soccorso Tecnico, Formazione,
Prevenzione, Risorse Logistiche e Strumentali,
Risorse Finanziarie, Risorse Umane, Affari
Generali, Difesa Civile e Politiche di Protezione
Civile), dall’Ufficio Centrale Ispettivo e dagli
Uffici di Staff.
(Diritto Privato)
Il Diritto Privato permette ai privati di realizzare
i propri scopi economici, sociali e famigliari con
la collaborazione della Stato. Composto dal
Diritto Civile (regola i rapporti tra soggetti
privati), Diritto Commerciale (regola le attività
imprenditoriali), Diritto del Lavoro (disciplina i
rapporti di lavoro), Diritto Agrario (disciplina i
rapporti attinenti all’agricoltura), Diritto della
Navigazione (disciplina i rapporti alla
navigazione marittima, aerea ed interna), Diritto
Industriale (disciplina i modelli, brevetti e
prodotti industriali).
L’insieme dei diritti e dei doveri che qualificano
la posizione giuridica del soggetto e detta
Status: il Diritto Soggettivo (posizione giuridica),
il Diritto Assoluto (diritti personali, di proprietà,
libertà e rispetto), il Diritto Relativo (da
creditore, allo stipendio), il Diritto di Aspettativa
(diritti al momento della nascita), il Diritto di
Potestà (nell’interesse altrui), il Diritto di Facoltà
(manifestazione del diritto), il Diritto Potestativo
(operare per mutare la situazione di un altro
soggetto, come il recedere), il Diritto d’Azione
(mezzo di tutela dei propri diritti da parte di un
giudice), il Dovere Generico (di astensione, di
non fare, di rispetto verso gli altri), il Dovere
Specifico (l’obbligo di un rapporto giuridico), il
Dovere Giuridico (l’onere delle proprie ragioni),
lo Stato di Soggezione (subire).
Nel Diritto Civile si designa come Persona ogni
soggetto di diritto, la quale può essere Persona
Fisica (diritto alla vita, alle libertà, al nome,
all’immagine, all’integrità psicofisica,) e Persona
Giuridica (più individui, enti, associazioni,
fondazioni, società di capitali, pubbliche o
private). Alla Persona Fisica è attribuita la
Capacità Giuridica (titolarità di diritti e doveri
acquisita dalla nascita) e la Capacità di Agire
(capacità di esercitare i diritti e di assumere gli
obblighi acquisita dal 18° anno d’età). Alle
Persone Giuridiche è conferita Capacità di Agire
previa iscrizione nei registri od albi nel caso dei
privati.
Si definisce Famiglia un istituto di pubblica
rilevanza, nucleo fondamentale della società, il
Matrimonio è il fondamento della famiglia, non
viene considerata invece la sola convivenza. Il
matrimonio è un negozio giuridico bilaterale fra
due persone. Ne esistono due forme: quello
civile e quello concordato (religioso).
I rapporti disciplinati dall’ordinamento giuridico
sono il Coniugio (diritti e doveri reciproci:
fedeltà, assistenza morale, collaborazione e
coabitazione), la Parentela (persone che
discendono da uno stesso stipite, fino al sesto
grado), l’Affinità (vincolo che sorge tra un
coniuge e i parenti dell’altro), la Filiazione
(discendenza tra genitori e figli), l’Adozione
(istituto a tutela dei minori) e l’Affidamento
(diritto di essere educato). Il regime
patrimoniale si regola con la Comunione dei
beni, con la Separazione dei beni, con il Fondo
patrimoniale o con la Comunione convenzionale.
La Separazione dei coniugi non fa cessare il
vincolo matrimoniale ma lo modifica di taluni
diritti e doveri, può essere fatta in modo
giudiziale o consensuale. Dopo 3 anni di
separazione il matrimonio può essere sciolto
tramite il Divorzio. Alla morte di una persona, i
rapporti giuridici patrimoniali si trasferiscono ad
un altro soggetto, il successore o erede. La
successione può essere Testamentaria, Legittima
e/o Necessaria. Il successore eredita sia i beni
che i debiti, ma può essere anche rifiutata. Al
coniuge e ai figli o parenti fino al sesto grado
può spettare una parte anche contro la volontà
del testatore.
Si definiscono Diritti Reali (Assoluti) i diritti di
trarre utilità dalle cose proprie. Sono
rappresentati dalla Proprietà (godimento in
modo pieno ed esclusivo), dal Godimento
(Usofrutto, Uso, Abitazione, Superficie, Servitù,
Enfiteusi) e dalla Garanzia (Pegno, Ipoteca,
Fideiussione, Avallo). Qualsiasi cosa possa
costituire oggetto di diritto è detto Bene. I beni
devono avere valore morale o di scambio
(oggetti, attività, creazioni, energia,
personalità). Si dividono in Beni Corporali e
Incorporali (materiali e percepiti), Beni Fungibili
e Infungibili (scambievoli e insostituibili), Beni
Consumabili e Inconsumabili (deteriorabili e
continui), Beni Divisibili e Indivisibili (scomposti
e comuni), Beni Mobili e Immobili (trasportabili e
fissi). La Comunione è la situazione in cui più
soggetti sono titolari di un medesimo diritto
reale sullo stesso bene, ad esempio un
condominio. La Multiproprietà è un contratto
mediante il quale più soggetti acquistano un
diritto su di un medesimo bene. L’Enfiteusi è un
diritto che attribuisce alla persona in favore della
quale è costituito, lo stesso potere di godimento
di un fondo spettante al proprietario. L’Usofrutto
è il diritto di usare la cosa altrui e trarne i frutti.
L’Uso è la facoltà di usare e godere della cosa in
modo diretto per un bisogno proprio attuale. La
Servitù è il diritto che consiste in un peso
gravante su un fondo limitrofo appartenente a
diverso proprietà. L’Usocapione è l’istituto
giuridico in forza del quale è possibile acquistare
a titolo originario la proprietà di un bene in virtù
del possesso protratto nel tempo. Il Possesso è il
potere su una cosa che si manifesta in una
attività corrispondente all’esercizio della
proprietà. Un proprietario di un bene ha il diritto
di godere e disporre del bene nei limiti degli
obblighi previsti dalla legge. La Rivendicazione è
un’azione a tutela della proprietà contro chi
detiene illegittimamente una cosa. La Garanzia è
lo strumento posto per assicurare l’adempimento
di un dovere o il godimento di un diritto.
L’Ipoteca è la garanzia sui beni mobili o immobili
iscritti nei pubblici registri. Il Pegno è la garanzia
sui beni mobili. La Fideiussione è la garanzia con
il quale un soggetto garantisce l’adempimento
altrui. L’esercizio dei diritti è soggetto nei limiti
previsti dalla legge ai termini di Prescrizione e
Decadenza. La Prescrizione produce l’estinzione
del diritto se per effetto dell’inerzia o del non uso
del medesimo da parte del suo titolare esso non
viene esercitato per un periodo di tempo stabilito
dalla legge. La Decadenza produce l’estinzione
del diritto per il decorso del tempo previsto dalla
legge.
(Diritto del lavoro)
Si definisce Rapporto di Lavoro Subordinato, i
principi e le norme che lo disciplinano. Il
Contratto Individuale di lavoro subordinato è
l’accordo tra un prestatore d’opera e un datore
di lavoro, il quale si obbliga a prestare la propria
attività manuale o intellettuale in cambio di un
corrispettivo (retribuzione, stipendio, paga,
salario) a tempo determinato, indeterminato o a
cottimo. La legge fissa l’età minima per
l’ammissione al lavoro di 16 anni e di aver
concluso la scuola dell’obbligo. In base al tipo di
contratto ed alla mansione si ha diritto alla 13° e
14° mensilità o di altre gratifiche, ai congedi di
maternità, paternità o parentale. Ciascuno può
recedere dal contratto per ragioni individuali
(dimissioni) o venir licenziato dal datore di
lavoro per Giusta Causa (verifica di un fatto:
licenziamento in tronco) o Giustificato Motivo
(ragioni produttive o inadempimento degli
obblighi contrattuali) entrambi devono avere
“l’Onere della Prova”. Il Contratto Collettivo di
Lavoro è il contratto stipulato tra le associazioni
sindacali dei lavoratori e le associazioni dei
datori di lavoro, determina le condizioni generali
che vengono applicate ai contratti individuali e
contengono diritti e doveri, retribuzione e
congedi. Lo Statuto dei Lavoratori garantisce il
rispetto della libertà e della dignità del
lavoratore nel rapporto di lavoro e nei luoghi di
lavoro, della libertà di opinioni politiche,
religiose, sindacali e di pensiero. Le
Organizzazioni Sindacali sono associazioni
volontarie con lo scopo di difendere gli interessi
della categoria che rappresentano (CGIL, CISL,
UIL, UGL, RdB, Co.Na.Po.). Il Diritto allo
Sciopero è l’astensione collettiva dal lavoro da
parte dei lavoratori con diverse finalità, per la
difesa ed il rispetto dei propri diritti. In tempi di
crisi lo Stato garantisce a chi perde il lavoro per
determinati motivi delle assistenze finanziarie
dette Disoccupazione o Cassa Integrazione.
Inoltre per ogni cessazione di rapporto di lavoro
il datore deve un trattamento di fine rapporto
(TFR) al proprio lavoratore.
Si definisce Legislazione Sociale, il complesso
delle norme che hanno per oggetto l’Assistenza
Sociale e le Prevenzione Sociale. Ogni cittadino
inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari
per vivere ha diritto al mantenimento e
all’assistenza sociale, anche nel caso di
infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia.
Questo mediante il versamento di contributi.
L’erogazione di indennità e pensioni è preposta
da parte di enti pubblici per la Previdenza
Sociale (Inps, Inail) a favore dei lavoratori.
L’Assistenza Sociale è costituita dal settore
sanitario tramite il Servizio Sanitario Nazionale.
Tra le assicurazioni obbligatorie dei lavoratori di
alcuni specifici settori ci sono quella contro gli
infortuni e le malattie professionali (gestita da
Inail) a carico del datore di lavoro. Il sistema
pensionistico è una prestazioni economica
(gestita da Inps e Inpdap) riconosciuta ai
lavoratori: Pensione di Vecchiaia (es:60 anni di
età per le donne, 65 per gli uomini e 20 anni di
contributi), Pensione di Anzianità (es: anzianità
contributiva di 40 anni), Pensione di Invalidità
(per capacità lavorative ridotte o nulle) e
Prestazioni Assistenziali (per sordomuti,
ciechi…).
(Diritto Internazionale)
Per Diritto Internazionale (diritto delle genti) si
intende l’insieme delle norme che disciplinano le
vite delle comunità internazionali, al di sopra dei
singoli Stati e dei loro ordinamenti interni. Si
suddivide in Diritto Internazionale Pubblico
(mare, cosmo) e Diritto Internazionale Privato
(applicando generalmente norme interne). Serve
a regolare le dispute generate fra Stati. Sono
soggetti del diritto internazionale gli Stati che
soddisfano i requisiti della effettività e
indipendenza, le Organizzazioni Internazionali
(ONU, Santa Sede...), i Movimenti che
controllano un territorio e la sua popolazione. Le
funzioni del diritto internazionale sono quelle
Normative, di Accertamento, di Giurisdizione e di
Attuazione. Le dispute principali sono quelle di
tipo bellico o dei diritti di libertà e dignità
personale, oltre a quelle classiche di tipo
economico-politico. Questo tipo di diritto serve
appunto per tutelare i singoli individui o le
comunità dai strapoteri degli Stati.
Nel Diritto Comunitario si definisce Unione
Europea (UE) l’organizzazione che costituisce la
più recente evoluzione del processo di
integrazione europea iniziata nel 1957 con
l’istituzione della Comunità Economica Europea
(CEE) da parte del Belgio, Francia, Italia,
Lussemburgo, Olanda e Germania; preceduta
dalla Comunità Europea del Carbone e Acciaio
del 1951 (CECA). Lo scopo delle UE è quello di
creare un mercato comune caratterizzato
dall’unione doganale e il progressivo
riavvicinamento delle politiche economiche degli
Stati membri. Nel 1986 si realizza tramite l’Atto
Unico Europeo un vero mercato unico privo di
frontiere interne nel quale possono circolare
liberamente persone, merci, capitali e servizi.
Nel 1992 tramite il Trattato di Maastricht entra
in vigore l’Unione Europea, dando vita ad
un’unione monetaria dei paesi membri portando
progressivamente all’adozione di una moneta
unica, entrata in vigore nel 1999: l’EURO coniato
dalla Banca Centrale Europea (BCE). Ulteriori
obiettivi sono l’allargamento a tutti i paesi
europei, creazione di un fondo sociale europeo,
investimenti e miglioramenti del tenore di vita.
Dal 2013 i Paesi membri sono 28: Austria,
Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca,
Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia,
Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia,
Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda,
Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia,
Slovenia, Spagna, Svezia, Regno Unito; ma altri
Stati hanno richiesto di parteciparvi: Turchia,
Serbia, Montenegro, Macedonia, Islanda,
Albania, Bosnia Erzegovina e Kosovo. Sono solo
17 però i Paesi che hanno adottato la moneta
unica: Belgio, Cipro, Germania, Grecia, Estonia,
Malta, Spagna, Francia, Irlanda, Italia,
Lussemburgo, Olanda, Austria, Portogallo,
Finlandia, Slovenia, Slovacchia. Le Fonti
Comunitarie sono costituite dai Trattati Istitutivi,
Regolamenti Comunitari, Direttive, Decisioni,
Raccomandazioni, Pareri. Le principali istituzioni
sono il Consiglio Europeo (indirizzo politico
generale formato dai vari Capi di Stato),
Consiglio dell’Unione (organo decisionale),
Commissione Europea (tutela gli interessi
dell’unione), Parlamento Europeo (controllo sul
bilancio e codecisioni con il consiglio), Comitato
Economico Sociale, Corte di Giustizia, Corte dei
Conti, Comitato delle Regioni. Si definisce Diritto
Comunitario l’insieme delle norme giuridiche che
disciplinano i rapporti politici, economici e sociali
tra gli Stati membri. Esso si configura come
ordinamento derivato e parallelo da quello
interno dei singoli Stati, in quanto consiste nel
cedere, reciprocamente, pezzi di sovranità, nei
limiti inderogabili dei principi fondamentali.
(Diritto Costituzionale)
Nel Diritto Costituzionale si definisce Stato
l’ordinamento giuridico politico che esercita il
proprio potere su un dato territorio e sulle
persone che si trovano in esso, è formato dal
Popolo (tutte le persone che vivono all’interno
del territorio), dal Territorio (delimitato dai
confini terrestri, aerei, acquatici e del
sottosuolo), dalla Sovranità (il potere massimo
nel suo territorio) e dalle Norme. Il Potere
italiano si manifesta in tre distinte funzioni:
Legislativa (al Parlamento), Esecutiva (al
Governo) e Giurisdizionale (alla Magistratura
Ordinaria), inoltre quella di Controllo (Presidente
della Repubblica ed alla Corte Costituzionale).
I cittadini possiedono diritti e doveri, acquistano
la cittadinanza italiana dalla nascita o dal
matrimonio o per concessione. Per entrare nel
territorio italiano gli stranieri devono fornire un
passaporto o documento equivalente mentre i
cittadini dell’Unione Europea non sono soggetti a
nessuna limitazione.
La Costituzione è la legge fondamentale dello
Stato che contiene tutte le regole e le norme per
il funzionamento della comunità sociale, contiene
i Principi Fondamentali, i Diritti e Doveri dei
cittadini e l’Ordinamento dello Stato. Fu
deliberata dall’Assemblea Costituente del 2 luglio
1946 quando decadde la Monarchia del Regno
d’Italia e si instaurò la Repubblica Italiana. Lo
Stato Italiano è definito repubblicano (forma),
democratico (governo del popolo), fondato sul
lavoro (occupazione riconosciuta e tutelata),
egualitario (tutti uguali davanti alla legge),
interventista (pur riconoscendo la proprietà
privata interviene nei settori economici, agrari e
pubblici per il benessere della comunità),
parlamentare (il Governo deve ottenere la
fiducia dal Parlamento), decentrato (poteri locali
tramite regioni, provincie e comuni), non
confessionale (libertà di religione). La
costituzione prevede che il cittadino assuma dei
doveri inderogabili quali il Dovere del lavoro,
della Difesa della Patria, dell’Obbligo
Contributivo, dell’Osservanza delle Leggi e della
Fedeltà alla Repubblica, inoltre prevede che dalla
nascita o con l’età assuma dei diritti inviolabili
(civili, economico-sociali e politici) quali il Diritto
al Lavoro, alla Libertà Personale, al Domicilio,
alla Segretezza della Corrispondenza, di
Circolazione e Soggiorno, di Associazione e
Riunione, di Religione, di Pensiero, di
Manifestazione, di Informazione, della Tutela
Giuridica, della Petizione, di Voto e di Cariche
Elettive. Ha diritto d’asilo lo straniero al quale sia
impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle
libertà democratiche. Apolide è colui che non ha
nessuna cittadinanza. Sono Eleggibili a Deputati
tutti gli elettori che hanno compiuto 25 anni.
Vengono tutelate le minoranze linguistiche. Il
voto è personale e segreto. Il domicilio è
inviolabile con alcune eccezioni, le perquisizioni
devono essere autorizzate dall’autorità
giudiziaria. L’articolo 11 prevede il ripudio della
guerra da parte dell’Italia. La sovranità
appartiene al popolo, ma per cambiare la
costituzione non è sempre obbligatorio il voto
del popolo. Dovere di tutti i cittadini italiani di
essere fedeli alla Repubblica (art.54). I
lavoratori hanno diritto allo sciopero nell’ambito
delle leggi che lo regolano, i quali possono unirsi
per la loro difesa in Sindacati.
Gli Organi dello Stato sono: il Parlamento, il
Capo dello Stato, il Presidente del Consiglio, il
Consiglio dei Ministri, i Ministri, il Governo, la
Magistratura, il Corpo Elettorale, la Corte
Costituzionale e la Corte dei Conti.
Il Parlamento è presieduto dal Presidente della
Camera, sostiene il potere legislativo che
esercita emanando le leggi ordinarie tramite la
Camera e il Senato (bicameralismo, per 5 anni,
oppure sciolto dal Presidente della Repubblica),
che devono approvare entrambe lo stesso
progetto di legge. La Camera è eletta a suffragio
elettorale diretto, il Senato è eletto a base
regionale con membri di almeno 40 anni di età, i
quali eleggono il loro presidente. Un membro
può essere arrestato solo per omicidio o con
l’autorizzazione della propria Camera.
Il Presidente della Repubblica o Capo dello Stato,
rappresenta l’Unità Nazionale e la carica più alta
del nostro Stato, è civilmente responsabile come
un privato cittadino per gli atti compiuti, viene
eletto dopo la maggioranza dei 2/3
dell’Assemblea per 7 anni, a farne le veci
eventualmente spetta al Presidente del Senato.
Può sciogliere le Camere ma non negli ultimi 6
mesi del suo mandato. Viene eletto dal
Parlamento. Può promulgare le leggi, concedere
la grazia o commutare le pene, dichiarare ma
non deliberare lo stato di guerra, indice
referendum popolari, nomina senatori a vita,
comanda le forze armate, ratifica i trattati
internazionali e conferisce le onorificenze.
Il Governo è l’organo che esercita il potere
esecutivo (ma su delega del Parlamento in caso
di necessità ed urgenza può esercitare anche il
potere legislativo), composto dal Presidente del
Consiglio (nominato dal Presidente della
Repubblica, dirige la politica generale e ne è
responsabile), dal Consiglio dei Ministri (i quali
atti sono responsabili gli stessi ministri
collegialmente) e dai Ministri che dirigono le
varie branche della pubblica amministrazione (in
carica finchè ne gode di Fiducia, la sfiducia deve
essere firmata da almeno 1/10 dei componenti
della Camera, in tal caso le camere uscenti
hanno la proroga dei poteri fino alla loro
sostituzione, i nuovi devono presentarsi entro 10
giorni, i membri sono soggetti alla giurisdizione
ordinaria).
La Magistratura è l’organo di autogoverno che ne
tutela l’indipendenza dagli altri poteri dello
Stato, ad esso spetta di deliberare assunzioni,
trasferimenti e provvedimenti nei confronti dei
Magistrati, ne è presidente il Capo dello Stato. I
membri elettivi durano in carica 4 anni e sono
inamovibili, comprende membri eletti dal
Parlamento per 1/3, i Giudici sono in carica per
un solo mandato.
La Corte Costituzionale è l’organo che giudica la
conformità delle leggi ordinarie alla Costituzione,
risolve i conflitti tra i poteri dello Stato. Una
legge di revisione è sottoposta a referendum per
essere approvata, non è ammesso il referendum
per leggi tributarie, indulto e internazionali. I
membri non possono essere anche Parlamentari,
il loro presidente può essere rieletto. Le
sentenze non possono mai essere impugnate.
Il Corpo Elettorale è l’insieme dei cittadini con il
diritto al voto, che eleggono i loro rappresentanti
a livello nazionale e locale.
Il procedimento di formazione di una Legge
segue un iter ordinario: Iniziativa Legislativa
(consiste nella presentazione alle “Camere” di un
“progetto di legge”, da parte del Parlamento
stesso, dai Consigli, dal Corpo Elettorale..; se
presentato dal Governo prende il nome di
“disegno di legge”); Approvazione del progetto
(può avvenire secondo quattro distinti
procedimenti: ordinario, abbreviato, decentrato
e misto); Promulgazione e Pubblicazione (la
legge formata e approvata viene promulgata dal
Presidente della Repubblica e pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale, e dopo 15 giorni entrano in
vigore).
Il Processo è il procedimento formato da atti tra
loro coordinati riguardanti il rispetto delle leggi,
la controversia del processo viene detta Causa,
coinvolge un giudice e due parti rappresentate
da professionisti abilitati (Avvocati), non è
permesso al singolo di farsi giustizia da sé. Ogni
processo può svolgersi al massimo in tre gradi,
ossia se una o più parti non sono soddisfatti del
risultato della decisione possono richiedere di
rivolgersi ad un altro giudice fino ad un massimo
di tre. Nel I° il giudice valuta la questione ed
emette una sentenza o un provvedimento, nel
II° detto “di Appello” un altro giudice può
confermare la prima decisione o rivederla
annullando il primo, nel III° detto “di
Cassazione” un altro giudice riesamina la
decisione del secondo grado solo per il controllo
del rispetto dei diritti (di legittimità) e non del
giudizio di merito (sul fatto) come nei gradi
precedenti. Il Processo Civile (di cognizione)
risolve le controversie fra cittadini o fra cittadini
e pubblica amministrazione relative a diritti
soggettivi. Il Processo Penale reprime i
comportamenti illegali (reati) dei singoli
tutelando l’intera collettività, può essere
dichiarato d’ufficio (obbligatorio) nel caso la
vittima non si faccia avanti, gli organi principali
del I° sono il Giudice di Pace, il Tribunale e la
Corte d’Assise; del II° la Corte d’Appello. Il
processo penale inizia quando giunge al Pubblico
Ministero (P.M.) la notifica del reato e dà inizio
alle indagini preliminari coadiuvato dalla polizia
giudiziaria, quando sono concluse passa il caso
al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), se
rinvia a giudizio l’imputato viene fatta
un’udienza preliminare con la quale si decide se
iniziare un processo, in tale caso sarà un giudice
penale a stabilire l’innocenza o la colpevolezza
dell’imputato.
La Costituzione Italiana è elencata su:
www.governo.it/it/costituzione-italiana/2836
CONCLUSIONE
Pubblicando questo libro, so di aver fatto una cosa gradita a tutti. Vi invito a tenerlo
nella vostra libreria personale dando in questo modo un valore aggiunto alle vostre
case. Da sfogliare ogni volta si cerchi qualcosa che non si ricorda sul settore.
Con il passare degli anni la mia collezione di modellini cresce a vista d’occhio,
aggiungendo sia modellini italiani che stranieri, pertanto non appena avrò raggiunto
un bel malloppo, provvederò a pubblicare un’altra edizione aggiornata, ampliata sia
sul fronte modellistico che culturale, con tante altre informazioni e curiosità. Quindi
tenete d’occhio i siti web, i profili facebook e le librerie.
Se avete consigli, critiche o informazioni da chiedere, contattatemi pure tramite le
varie possibilità elencate precedentemente sulle prime pagine del libro.
Grazie per il vostro acquisto.
Massimo Lugnan
Con questa rivista intendo presentare la mia collezione personale di modellini dei
mezzi dei Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale in scala 1/87, facendo capire alla
gente comune, chi è un vigile del fuoco, cosa fa ogni giorno in servizio, quali sono i
mezzi ed i suoi incarichi, quali interventi deve affrontare, con quale preparazione e
cosa comporta esserlo… visto che la presenza di altri Enti Nazionali,
con mezzi e divise simili, può farla confondere.
Suggerisco ai progettisti, architetti e geometri idee alternative per la costruzione
delle future caserme. Invoglierò i giovani ad intraprendere una particolare carriera
lavorativa ricca di soddisfazioni particolari. Ogni pompiere invece si rispecchierà
nelle immagine riportare e nelle situazioni descritte. Inoltre impartisco a chiunque
preziosi consigli e informazioni per la prevenzione antincendio, tecnica
e sanitaria utile ad affrontare i problemi quotidiani.
Per i modellisti sono presenti tutti i modellini dei vigili del fuoco italiani e stranieri,
costruiti, modificati o personalizzati, da me, fino al 2023 compreso.
Inoltre sono riassunte alcune materie da sapere per affrontare il
concorso pubblico per diventare un vigile del fuoco permanente.
Le nozioni tecniche non intendono sostituirsi a quelle
degli enti istituzionali preposti a tale compito.