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CASERMA SANTA BARBARA 2023

Pompieri in Scala 1/87 HO

Pompieri in Scala 1/87 HO

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Massimo Lugnan

CASERMA SANTA BARBARA:

POMPIERI IN SCALA 1/87

Edizione Speciale 2023

Progetto personale per la realizzazione della caserma perfetta per i vigili del fuoco,

fasi costruttive dei mezzi e curiosità per modellisti e collezionisti del settore,

scenari d’intervento e nozioni base riassunti con semplicità per i non addetti al lavoro,

consigli utili e prevenzione quotidiana da tenere in considerazione per ogni cittadino.



AVVERTENZE DA LEGGERE

Questa rivista non è una testata giornalistica o un prodotto editoriale, tutti gli argomenti trattati

non devono venir ricondotti a nessuna tipologia pubblicitaria, le nozioni tecniche descritte non

intendono sostituirsi a quelle degli enti istituzionali preposti a tale compito.

Si declina ogni responsabilità, diretta e indiretta, per eventuali imprecisioni, errori, omissioni

o danni (diretti, indiretti, conseguenti, punibili e sanzionabili) derivanti dai contenuti esposti.

Testi e immagini sono di proprietà dell’autore, la riproduzione anche parziale e con qualsiasi

mezzo non è consentita senza preventiva autorizzazione concordata e scritta dell’autore.

In caso si riscontrassero immagini di diversa proprietà che violino il loro copyright

si contatti immediatamente l’autore.

Autore: Massimo Lugnan, massimo.lugnan@tin.it

L’Edizione raccoglie tutti i contenuti aggiornati delle passate edizioni annuali

(2018-2019-2020-2021-2022), vari argomenti inediti e tutti i nuovi modellini del 2023.

Edizione suddivisa in 7 parti:

I (caserme e mezzi), II (nozioni base), III (scenari),

IV (curiosità), V (laboratorio), VI (estero), VII (concorso)

© Caserma Santa Barbara Copyright, anno 2023, “Edizione Speciale 2023”

Facebook:: www.facebook.com/casermasantabarbara

Rivista Online:: www.yumpu.com/it/caserma_santa_barbara

Web:: www.angelidelfuoco.queidelverduzzo.it

Posta elettronica:: massimo.lugnan@tin.it


PRESENTAZIONE

Mi chiamo Massimo Lugnan, sono un ex Vigile del Fuoco Ausiliario (ossia un ex militare di leva nei

vigili del fuoco del 175° a.v.v.a. anno 2000/2001 Roma Capannelle) ed ex Vigile del Fuoco

Discontinuo (un ex vigile del fuoco a tempo determinato del Comando di Gorizia anno 2001-2006),

ora mi definisco un Divulgatore Pompieristico.

La mia collezione personale di modellini dei mezzi dei Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale in scala

1/87 è stata realizzata oltre che per passione personale anche per far capire alla gente comune chi

è un vigile del fuoco, cosa fa ogni giorno in servizio, quali sono i mezzi ed i suoi incarichi, quali

interventi deve affrontare, con quale preparazione e cosa comporta esserlo, visto che la presenza

di altri Enti Nazionali con mezzi e divise simili può farla confondere, lo vedo ogni giorno.

Con i diorami delle caserme suggerisco ai progettisti, architetti e geometri idee alternative

per la costruzione delle future caserme, informazioni utili per realizzare la caserma perfetta.

Con la realizzazione di alcuni automezzi particolari presenti nella mia collezione, suggerisco agli

uffici preposti, acquisti mirati e più idonei per far fronte ai soccorsi nei vari territori italiani.

Per i modellisti e collezionisti del settore spiego come sono stati costruiti i vari modellini e cosa

offre il mercato di già pronto, sia in campo nazionale che internazionale, sperando che anche Case

Modellistiche straniere comincino a tenere in considerazione il mercato italiano del settore.

Ogni pompiere si rispecchierà nelle immagine riportate e nei scenari d’intervento,

tanto da fargli credere di essere ancora in servizio mentre le ammira comodamente da casa.

Espongo vari mezzi dei pompieri stranieri, in modo da capire le varie differenze Stato per Stato,

con le loro caratteristiche e livree, che possono essere completamente diverse o molto simili.

Impartisco a chiunque preziosi consigli e informazioni per la prevenzione antincendio,

tecnica e sanitaria utile ad affrontare i problemi quotidiani, oltre a molte curiosità.

Spero di invogliare i giovani ad intraprendere una particolare carriera lavorativa ricca di

soddisfazioni personali, impegnativa ma sicuramente di grande effetto ed affetto.

In questa edizione sono presenti tutti i modellini dei vigili del fuoco italiani e stranieri, costruiti,

modificati, personalizzati o comprati da me, fino al 2023 compreso. Attualmente la collezione

conta di 160 mezzi italiani e 12 tra caschi e figurini italiani, 119 mezzi stranieri e 78 tra caschi

e figurini stranieri, per un totale di 54 Stati, in continua crescita.

La prima parte presenta tutti i modellini italiani e le rispettive caserme in mio possesso. La

seconda parte racconta le principali nozioni di base che un operatore deve conoscere. La terza

parte propone i vari scenari in cui ci si può trovare. La quarta parte racconta le varie curiosità del

settore. La quinta parte descrive le fasi costruttive dei modellini da me realizzati. La sesta parte

presenta tutti i modellini degli Stati Stranieri in mio possesso. Nella settima parte riassume alcune

materie da sapere per partecipare al concorso pubblico per diventare un vigile del fuoco effettivo.

Chi vorrà seguire la pagina Facebook, ogni sabato uno scenario d’intervento o una situazione da

caserma, ed ogni mercoledì per tante curiosità del settore, file in pdf, mezzi stranieri e molto altro.

Il sito Web raccoglie tutto il resto, Online sono reperibili anche le varie riviste annuali.

Si avverte che le immagini stampate non vengono nitide e possono presentare sfocature.


ELOGIO

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è un ente dello Stato Italiano istituito per

intervenire in aiuto alla popolazione in caso di qualsiasi soccorso tecnico alle persone

e animali, ed alla salvaguardia dei beni pubblici e privati; ossia interviene con le sue

squadre dislocate razionalmente sul territorio italiano per incendi di qualsiasi genere

(edifici, veicoli, natanti, vegetazioni...), incidenti di vario tipo (stradali, ferroviari,

navali, aerei...), soccorsi tecnici a persone in difficoltà o ferite (apertura porta,

sbloccaggio ascensore, tentato suicidio, ricerca persone disperse...), danni d’acqua o

da maltempo (spandimenti, allagamenti...), dissesti statici (crolli, frane...), messa in

sicurezza parti pericolanti (cornicioni, alberi, pali…), presenza di sostanze pericolose

(chimiche, biologiche, nucleari, radioattive…), inquinamenti, fughe gas, recupero e

cattura animali, disinfestazioni imenotteri (api, vespe...), recupero salme, assistenza

al Soccorso Sanitario, recupero beni propri o pubblici, colonne mobili (terremoti,

alluvioni...), controllo radioattività ambientale, attentati, pandemie … e in tutte

quelle miriadi di situazioni (in terra, in acqua, in cielo) in cui si necessita di un

intervento di Soccorso Tecnico Urgente. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è il

primo componente essenziale del “sistema di protezione civile”. Il servizio è

totalmente gratuito per gli interventi di Soccorso Tecnico Urgente (numero

d’emergenza 115, oppure numero unico d’emergenza 112).

Il Vigile del Fuoco rappresenta il soccorritore per eccellenza, il professionista del

Soccorso Tecnico Urgente che non ha eguali; titolo guadagnatosi dopo una lunga e

specifica formazione, addestramento continuo e mantenimento fisico; rappresenta

con la sua divisa: professionalità tecnica ad alto contenuto specialistico, impegno,

sacrificio, passione, orgoglio e umiltà! E’ un tecnico addestrato con precisione alle

innumerevoli situazioni a cui è chiamato ad intervenire per garantire la sicurezza di

tutti. Dopo la formazione presso le scuole nazionali antincendio e/o i poli didattici

(dove si prepara a lavorare in sicurezza ogni operatore tra lezioni teoriche, pratiche,

fisiche e mentali) e dopo aver valutato la sua preparazione tecnica e il suo stato

fisico e psicologico può diventare un Vigile del Fuoco a tutti gli effetti, per poi entrare

in servizio come Vigile Permanente o Vigile Volontario.

Il Vigile del Fuoco lo si riconosce dalla divisa, dallo stemma, dal casco con la fiamma

e dallo sguardo dei suoi occhi …attenti alle imitazioni, purtroppo c’è ne sono tante...

..non basta una divisa simile, un casco simile, un camion simile o un nome simile…

non fatevi ingannare!! Il vigile del fuoco è una persona che opera in silenzio,

con tanti fatti e poche parole… diamogli la giusta visibilità!!


PARCO TEMATICO

AVVERRTAVV AVVERTENZE .............................................................................. pag.01

PRESENTAZIONE .............................................................................. pag.02

ELOGIO .......................................................................... pag.03

PARCO TEMATICO .......................................................................... pag.04

MODELLINI CASERME & MEZZI

COMANDO CENTRALE .............................................................................. pag.08

AUTOPOMPA .............................................................................. pag.12

AUTOBOTTE .............................................................................. pag.14

AUTOSCALA & SNORKEL .............................................................................. pag.15

AUTOGRU’ .............................................................................. pag.16

POLISOCCORSO ............................................................................ pag.17

MEZZI DI SUPPORTO ............................................................................ pag.18

MEZZI NUCLEI SPECIALI ............................................................................ pag.20

MEZZI MOVIMENTO TERRA ............................................................................ pag.22

MEZZI NAUTICI ............................................................................ pag.23

MEZZI AEREI ............................................................................ pag.24

MEZZI AEROPORTUALI ............................................................................ pag.25

MEZZI COMANDO ............................................................................ pag.26

MEZZI LOGISTICI ............................................................................ pag.27

MEZZI COLONNA MOBILE ............................................................................ pag.28

DISTACCAMENTO MARINO ............................................................................ pag.30

DISTACCAMENTO MONTANO ............................................................................ pag.32

DISTACCAMENTO INDUSTRIALE ............................................................................ pag.34

DISTACCAMENTO RURALE ............................................................................ pag.36

NOZIONI TECNICHE

TRIANGOLO COMBUSTIONE .............................................................................. pag.40

STENDIMENTO MANICHETTE .............................................................................. pag.41

TATTICHE INTERVENTO .............................................................................. pag.42

CARICAMENTO AUTOMEZZI .............................................................................. pag.43

SOSTANZE PERICOLOSE .............................................................................. pag.44

FUNI E NODI .............................................................................. pag.45

RISCHIO ELETTRICO .............................................................................. pag.46

RISCHIO ACQUATICO .............................................................................. pag.47

DISSESTI STATICI .............................................................................. pag.48

SUPPORTO VITALE .............................................................................. pag.49

CARTOGRAFIA .............................................................................. pag.50

RETI RADIO .............................................................................. pag.51

INCIDENTI AEREI .............................................................................. pag.52

INDAGINI ANTINCENDIO .............................................................................. pag.53

COMPETENZE .............................................................................. pag.54

SALA OPERATIVA .............................................................................. pag.55

FORMAZIONE OPERATIVA .............................................................................. pag.56

PATENTI MINISTERIALI .............................................................................. pag.57

SCENARI IN MINIATURA

TIPICI SCENARI ORDINARI .............................................................................. pag.60

TIPICA GIORNATA LAVORATIVA .............................................................................. pag.64

TIPICA NOTTATA LAVORATIVA .............................................................................. pag.66

STATISTICHE SCENARI .............................................................................. pag.68

SIGLE AUTOMEZZI .............................................................................. pag.70

TURNARIO .............................................................................. pag.71

MUSEO STORICO .............................................................................. pag.72


PARCO TEMATICO

CURIOSITA’ POMPIERISTICHE

ORGANIGRAMMA DEL CORPO .............................................................................. pag.76

CRONOLOGIA STORICA .............................................................................. pag.78

POMPIERI IN GUERRA .............................................................................. pag.80

TERRITORIO NAZIONALE .............................................................................. pag.81

FIAMMA ED ELMI .............................................................................. pag.82

GRADI E MEZZELUNE .......................................................................... pag.83

MOTTI E NUMERI .............................................................................. pag.84

GRUPPO SPORTIVO .............................................................................. pag.85

MULTIMEDIALITA’ .............................................................................. pag.86

MUSEI E GRUPPI SPORTIVI .............................................................................. pag.87

MISSIONE ANTARTIDE .......................................................................... pag.88

CONFEDERAZIONI ITALIANE .............................................................................. pag.89

MESTIERI E PASSIONI .............................................................................. pag.90

PREVENZIONE QUOTIDIANA .............................................................................. pag.92

PRONTUARIO MEDICO .............................................................................. pag.94

LABORATORIO MODELLISTICO

FASI COSTRUTTIVE .............................................................................. pag.98

ORIGINALE E MODELLINO .............................................................................. pag.107

COLLEGAMENTI ONLINE .............................................................................. pag.112

EVOLUZIONE AUTOPOMPA .............................................................................. pag.114

EVOLUZIONE AUTOBOTTE .............................................................................. pag.115

EVOLUZIONE AUTOSCALA .............................................................................. pag.116

EVOLUZIONE AUTOGRU’ .............................................................................. pag.117

EVOLUZIONE AUTOVETTURA .............................................................................. pag.118

EVOLUZIONE CAMPAGNOLA .............................................................................. pag.119

EVOLUZIONE LIVREA .............................................................................. pag.120

POMPIERI NEL MONDO

EUROPA .............................................................................. pag.123

ASIA .............................................................................. pag.129

AFRICA .............................................................................. pag.132

OCEANIA .............................................................................. pag.132

AMERICHE .............................................................................. pag.133

CONCORSO PUBBLICO

REQUISITI E IDONEITA’ .............................................................................. pag.137

STORIA ITALIANA .............................................................................. pag.138

GEOGRAFIA GENERALE .......................................................................... pag.145

ELEMENTI DI DIRITTO .......................................................................... pag.151

AVVERRTAVV CONCLUSIONI .............................................................................. pag.157



PRIMA PARTE:

MODELLINI CASERME E MEZZI

In questa prima parte presento la caserma centrale anche detta Comando

ed i vari Distaccamenti, con i rispettivi automezzi divisi per tipologia.

In questo modo cerco di far capire alla gente comune come sono strutturate

le caserme, quali sono i mezzi a disposizione e quali sono i vari nuclei.

Ovviamente gli edifici qui riportati sono progettati da me, scegliendo le

caratteristiche migliori di quelli reali sul territorio, ma suggerendo anche migliorie.

I mezzi sono le copie più fedeli e dettagliati possibile agli originali che si possono

trovare in servizio sul territorio, ma suggerendo anche dei prototipi da valutare.

Il tutto per creare una panoramica generale sui mezzi e sugli edifici.


la CASERMA CENTRALE 8

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“Comando Santa Barbara”

La Caserma “Santa Barbara” è il mio progetto

personale per la realizzazione ipotetica della caserma

perfetta per i Vigili del Fuoco Italiani, è stata studiata

per consentire l’ottimale collocazione su un territorio

ipotetico formata da montagna, pianura, mare, laghi,

rete ferroviaria, autostrada, aeroporto, industrie

chimiche, rioni cittadini, scuole e tutto quello che si

può trovare abitualmente in una provincia italiana.

Pertanto è stata costruita una struttura antisismica,

energeticamente autonoma, ipoteticamente nelle

vicinanze delle piste aeroportuali (in cui si affaccia il

Nucleo Aeroportuale e il Centro Aviazione Nucleo

Elicotteri), a ridosso dello specchio d’acqua (in cui si

affaccia la Sezione Navale) e in posizione baricentrica

rispetto al territorio di competenza (da cui partono

tutti i mezzi terrestri, ordinari e dei nuclei speciali).

Progettata per ospitare ipoteticamente i mezzi e il

personale necessari alle varie componenti in un unico

edificio multifunzionale, per una questione logistica,

organizzativa ed economica. Realizzata su due piani

carrabili, con le autorimesse aperte senza portoni

basculanti o scorrevoli, un terzo piano adibito al

personale e uffici, e un piano interrato per i laboratori

(all’occorrenza adattabile a rifugio antiatomico).

Concepita per espletare il miglior servizio con la

massima resa, riducendo al minimo la spesa pubblica,

gli sprechi e la quantità dei mezzi necessari. Tutti i

nuclei che servono per il Servizio Tecnico Urgente in

un unico posto, ben organizzato. Nella realtà il

Servizio Nazionale è suddiviso in un Comando

Provinciale sito nel capoluogo di provincia e da vari

distaccamenti che ospitano i vari nuclei in base agli

sviluppi industriali o turistici della zona, isolati dalle

conformazioni paesaggistiche. Con questo progetto

miro anche a far capire ai “non addetti ai lavori” cosa

significa essere un Vigile del Fuoco, cosa fa ogni

giorno in servizio, quali sono i mezzi e i suoi incarichi,

quali interventi deve affrontare e con quale

preparazione. Inoltre spero di dare un buon

suggerimento ai progettisti, architetti e geometri se

un domani dovranno costruire nuove caserme per i

vigili del fuoco nazionali. Per finire invoglierò

sicuramente i giovani a scegliere una strada lavorativa

particolare che potrà portare grandi soddisfazioni

personali se intrapresa. Ogni pompiere invece si

rispecchierà nelle immagini riportate e nelle situazioni

descritte.

La caserma “Santa Barbara” e tutti i modellini sono

stati realizzati in scala 1/87, sono le riproduzioni più

fedeli possibili dei mezzi reali in servizio ogni giorno

sulle nostre strade, nei nostri mari, nel nostro cielo e

nei nostri musei. Caserma e mezzi sono realizzati,

alcuni partendo da zero, altri acquistando solo la

cabina, altri modificati, ed altri ancora solo riverniciati

o personalizzati. La caserma è costituita da un grande

piazzale centrale circondato sui lati e sul retro dalle

autorimesse dei mezzi terrestri suddivise per sezione,

sul lato anteriore è posto l’ingresso dei mezzi che da

sulla strada principale, al cui centro è posto il “castello

di manovra” ossia la torre a più piani che riproduce il

classico edificio su cui si addestrano i pompieri, al cui

interno oltre a trovare le scale e i pianerottoli è stato

creato come nelle realtà lo spazio per appendere le

manichette ad asciugare dopo gli interventi. Dietro il

castello si sviluppa uno scivolo veicolare che porta al

primo piano carrabile dove ci sono altre autorimesse

su tutta la sua superficie. Al secondo piano invece

sono presenti le camerate, la mensa, gli uffici e la

Scuola di Formazione; al livello superiore è situata la

Sala Operativa, con visuale a 360° su tutta la

caserma oltre che sulle piste aeroportuali,

nell’interrato sono situati i laboratori (manutenzioni,

ricerca ed esperienze) e l’infermeria. Accedendo da

una porta pedonale si arriva agli uffici pubblici, aperti

per far espletare ai comuni cittadini le pratiche

pubbliche di interesse antincendio o di sicurezza

generale (prevenzione incendi, polizia giudiziaria,

eventi e manifestazioni). Il piano terreno ospita le

autorimesse dei Mezzi di Soccorso Ordinari

(AUTOPOMPE, AUTOBOTTI, AUTOSCALE, AUTOGRU’),

quelli di COLONNA MOBILE (sezioni operative e

logistiche), quelli del GRUPPO OPERATIVO SPECIALE

(movimento terra) oltre alle Officine (meccanica e

carrozzeria), al magazzino ed alla zona rifornimento

carburanti ed acqua. Il primo piano ospita le

autorimesse dei NUCLEI SPECIALI (sommozzatori,

speleo-alpino-fluviali, cinofili, urban serch and rescue,

nucleare-biologico-chimico-radiologico, comunicazioni,

investigativo antincendio), dei MEZZI LOGISTICI

(direzione, comando, servizio al personale e ricreativi)

e dei MEZZI DI SUPPORTO (carri specifici, mezzi

anfibi, antincendio boschivo e carrelli speciali). Nel

retro della caserma è ricavata a contatto diretto con lo

specchio d’acqua la SEZIONE NAVALE con tanto di

pontile per le imbarcazioni di soccorso; sul lato destro

della caserma invece è situata a ridosso delle piste

dell'aeroporto il NUCLEO AEROPORTUALE e il

SOCCORSO AEREO, entrambi questi settori sono a

diretto contatto, ossia incamerati, con la struttura

principale della caserma, a formare un unico corpo

strutturale con il resto delle componenti operative,

accessibili attraverso passaggi carrabili e corridoi

pedonali (una peculiarità costruttiva mai vista prima

in nessuna caserma reale, ma da cui si può prendere

spunto per le prossime realizzazioni, almeno in

maniera parziale). Infine nel cortile sono tenuti i

MEZZI DI RISERVA, quelli posti fuori servizio per

riparazioni o altro, quelli danneggiati e non più

riparabili per pezzi di ricambio. Altre immagini sono

visionabili sulla seguente pagina Facebook:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.167253

1483034643&type=3


Vista frontale: portone automezzi e porta pedonale, paralleli alla viabilità ordinaria cittadina.

Vista laterale: Sezione Aeroportuale e Centro Aviazione collegate direttamente alle piste aeroportuali.

Vista posteriore: pontile e alaggio imbarcazioni Sezione Navale, affacciati allo specchio d’acqua limitrofo.


AUTOBOTTI

AUTOPOMPE

AUTOSCALE e SNORKEL

Vista autorimesse Mezzi di Primo Intervento (Piano Terreno).

AUTOGRU’

GRUPPO OPERATIVO SPECIALE

COLONNA MOBILE

Vista autorimesse Gruppo Operativo Speciale Movimento Terra e Colonna Mobile (Piano Terreno).

NBCR

AUTOLETTIGA e USAR

CDC, CINOFILI e SAF

Vista autorimesse Nuclei Speciali (Primo Piano).

SOMMOZZATORI

TELECOMUNICAZIONI

RICREATIVI e NIA

MEZZI DI SERVIZIO

MEZZI COMANDO

Vista autorimesse Mezzi Comando, Logistici e Servizio Telecomunicazioni (Primo Piano).

OFFICINE

BOSCHIVI e CARRELLI FERROVIARIO e OSTILE

Vista autorimesse Mezzi di Supporto (Primo Piano).

CARRI SUPPORTO

Vista autorimesse Nucleo Aeroportuale (Piano Terreno del Lato Destro).


Vista autorimesse Nucleo Elicotteri e Centro Aviazione (Piano Terreno del Lato Destro) .

Vista della Zona Rimorchi e Mezzi Accantonati (Piano Terreno)

Vista della Zona Rifornimenti Acqua e Carburanti e del Reparto Officina Meccanica e Carrozzeria (Piano Terreno).

Vista pontile Sezione Navale (Retro del Piano Terreno).

Vista del Castello di Manovra

(Piano Terreno).


l’AUTOPOMPA 12

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APS (AutoPompaSerbatoio)

L'Autopompa rappresenta il mezzo tipico d'intervento

dei vigili del fuoco, si distingue dagli altri camion per

via della cabina doppia, in modo da portare la

Squadra. La squadra è detta in gergo pompieristico:

"Partenza". L’autopompa interviene per qualsiasi

tipologia di soccorso con la squadra al completo,

generalmente 5 unità: 1 autista e 1 capopartenza

(nei sedili davanti) e 3 servienti (operatori) nei sedili

dietro. Il mezzo è un vero e proprio distaccamento

mobile grazie alla ricchezza del materiale in dotazione

(caricamento) ed alla sua versatilità, è dotato di

serbatoio d'acqua, uno minore di schiumogeno, dietro

le serrandine l’attrezzatura per incendi di qualsiasi

genere (strutture, veicoli, vegetazione), incidenti di

vario tipo (stradali, ferroviari), soccorsi tecnici a

persona (apertura porta, sbloccaggio ascensore,

tentato suicidio, ricerca persone), danni d’acqua o da

maltempo (allagamenti, spandimenti), dissesti statici

(crolli, frane), messa in sicurezza parti pericolanti

(cornicioni, alberi), presenza di sostanze pericolose

(chimiche, biologiche, nucleari, radioattive), fughe

gas, inquinamenti, soccorso e cattura animali,

disinfestazioni imenotteri, recupero salme, assistenze

e vigilanze antincendio, recupero beni propri o

pubblici, e molto altro. Esistono vari tipi di

autopompe, di grandi, medie e di piccole dimensioni

(pesante, media, leggera), assegnate alle caserme in

base alla zona di copertura territoriale (un piccolo

paese con strade strette o una grande città con

attività industriali) od al tipo di intervento richiesto

(per i soccorsi su terreni impervi esistono le

autopompe 4x4 o con sospensioni regolabili, per i

soccorsi ferroviari le autopompe bimodali stradarotaia,

per soccorsi nei centri storici le mini-aps), di

conseguenza differenti saranno i quantitativi dei

serbatoi d’acqua e schiumogeno, diverse le

dimensioni del veicolo, la potenza del motore e della

pompa antincendio, oltre alla disposizione del

caricamento. Il caricamento delle autopompe è

composto da manichette, lance e raccordi vari, dal

gruppo oleodinamico cesoia-divaricatore-martinetto,

estintori vari, lancia termica o gruppo ossitaglio, kit

cuscini di sollevamento, paranco Tirfor, motoseghe e

mototroncatrice, estrattori di fumo, attrezzi di scavo

e demolizione (badili e picconi), cassette attrezzi

(generici-idrici), utensili a batteria, pompe da

esaurimento, polveri assorbenti, scala italiana ed a

ganci, autoprotettori (bombole d’aria), termocamera

ed esplosimetri, lampade portatili e colonne fari, tute

antiacido, sacco salma, asce, forche, corde e

attrezzature varie, kit sanitario e defibrillatore. Gli

interventi possono essere di due tipi: di "prima

partenza" (ossia uscirà la squadra per un soccorso

tecnico urgente, come un incendio o un soccorso a

persona, con la sirena e i dispositivi luminosi attivi) e

di "seconda partenza" (ossia uscirà la squadra per un

intervento che non necessita un immediata urgenza,

di conseguenza senza sirena e dispositivi luminosi

spenti). In base alla situazione trovata sul posto il

CapoPartenza potrà effettuare l’intervento in totale

autonomia o richiedere via radio veicolare, di far

arrivare in supporto altri mezzi specifici (come

autobotti, autoscale, autogrù, ossia mezzi che non

necessitano di una squadra ma soltanto di un autista

ed eventualmente un serviente) o dei nuclei

specializzati (come sommozzatori, chimici, fluviali).

Nelle caserme Centrali sono in servizio almeno due

“partenze” con a disposizione generalmente una

autopompa pesante (per grossi incendi), una media

(per i soccorsi ordinari) e/o una leggera (per essere

più veloci e passare su strade strette e trafficate);

mentre nei Distaccamenti dove è in servizio solo una

“partenza” generalmente è a disposizione una sola

autopompa, di dimensioni opportune alla tipologia

territoriale; nei piccoli distaccamenti dove spesso è

possibile ospitare un solo mezzo sono state create

delle autopompe con sul tetto un braccio telescopico

con cestello simile a quelli degli Snorkel. Di solito è a

disposizione almeno ancora una autopompa come

riserva o per mandare il cambio del personale e

un'altra per effettuare i servizi di vigilanza (stadi,

teatri, fiere), tenute nelle Centrali ma a disposizione

anche dei Distaccamenti. Da tenere in considerazione

che durante le giornate di maltempo o di richiesta di

più interventi nello stesso momento, si può

improvvisare la formazione di una Partenza

Provvisoria (che prende il nome del CapoPartenza:

es: “Partenza Lugnan”) unendo il personale rimasto in

caserma, prelevandolo temporaneamente da altri

settori. Nella Caserma Santa Barbara sono in servizio

“2 Partenze” (Prima Partenza e Seconda Partenza), la

Prima espleta tutti gli interventi di Soccorso Tecnico

Urgente, la Seconda tutti quelli che non necessitano

urgenza immediata; nel caso la Prima sia già

impegnata per un intervento e si accavalla un altro

intervento di soccorso tecnico urgente viene mandata

o dirottata la Seconda. A disposizione 1 autopompa

pesante per ogni Partenza; oltre ad 1 media da usare

in base alla richiesta territoriale o per i servizi di

vigilanza; in caso si debba intervenire direttamente

sulla rete ferroviaria è a disposizione 1 autopompa

bimodale strada-rotaia, la quale funge anche da

autopompa di riserva. In totale a disposizione 4

autopompe di servizio: 2 pesanti, 1

esigenze/vigilanza, 1 bimodale/riserva (secondo me,

il numero minimo per garantire un corretto servizio al

cittadino).

Altre foto delle autopompe sulla pagina Facebook:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.238809

9381477846&type=3


Prima Partenza: autopompa pesante Iveco Stralis,

4200L d’acqua, 260L di schiuma, 400 CV, sospensioni

rialzabili (modellino personalizzato su base VVF87)

Seconda Partenza: autopompa pesante Mercedes Benz

Actros , 4000L d’acqua, 250L di schiuma, 408CV, sospensioni

rialzabili (modellino personalizzato su base VVF87)

Autopompa media, Esigenze e Vigilanza:

Volvo FL280, 2500L d’acqua, 250L di schiuma, 280CV

(modellino personalizzato su base VVF87)

Autopompa Bimodale/Riserva:

Mercedes Benz Actros 1831, 2100L d’acqua, 250L di schiuma, 313CV

(modellino personalizzato su base Cremolini)


l’AUTOBOTTE 14

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ABP (AutoBottePompa)

L'Autobotte rappresenta il miglior mezzo dei vigili

del fuoco per trasportare grandi quantità d'acqua sul

luogo di un incendio. A differenza dell'autopompa

non ha la cabina doppia e materiale vario, ma ha la

cabina singola ed attrezzatura solo per incendi. Il

personale generalmente è composto da un autista

ed un serviente utile per le manovre in marcia e per

il servizio normale di soccorso; ma nei distaccamenti

dove è in servizio una sola “Partenza”, la squadra si

divide su entrambi i mezzi, tre unità sull’autopompa

e due sull’autobotte. Questo mezzo viene

generalmente utilizzato come supporto per

l’autopompa in caso di incendi, per avere una

riserva d'acqua, ma può eventualmente intervenire

singolarmente per la pulizia del manto stradale. Il

mezzo ha in dotazione un serbatoio d'acqua, dello

schiumogeno e tutta l'attrezzatura necessaria per gli

incendi (manichette, lance, raccordi vari, estintori) e

sul tetto l’immancabile scala italiana. Esistono vari

tipi di autobotti, le classiche con una ottima quantità

di acqua e schiuma, le 4x4 con trazione integrale da

utilizzare soprattutto per interventi in fuori strada e

per gli incendi boschivi, alcune sono dotate di

“monitore”, ossia di un cannoncino sul tetto da

ampio getto, da utilizzare quando è richiesta una

grande quantità d’acqua e con una buona pressione

da mandare a una distanza maggiore di quella

consueta che si manda tramite le classiche

manichette. Alcune autobotti hanno due serbatoi,

uno d’acqua che può variare dai 4000 litri ai 8500

delle più grandi, e un altro più piccolo di liquido

schiumogeno, a volte però il liquido schiumogeno

non è contenuto in un serbatoio ma in grosse

taniche da dove viene aspirato o mandato

direttamente in pompa versandolo in un apposito

piccolo serbatoio, di solito lo schiumogeno varia dai

75 ai 350 litri. Nelle caserme Centrali sono in

servizio almeno 2 autobotti e generalmente ancora

una di riserva anche per i distaccamenti; infatti nei

distaccamenti di solito 1 autobotte, in alcuni

distaccamenti l’autobotte può essere adibita anche

come Polisoccorso (per incidenti stradali) e portare

l’attrezzatura specifica per tale impiego, in altri

distaccamenti più piccoli dove le strade non

permettono il passaggio di mezzi di grandi

dimensioni, l’autobotte può essere sostituita da una

vecchia autopompa adibita a tale scopo (ad esempio

le vecchie autopompe 160). Nella Caserma Santa

Barbara sono in servizio 2 autobotti (Prima

Autobotte e Seconda Autobotte), (secondo me, il

numero minimo per garantire un corretto servizio al

cittadino); in caso d’incendio esce la Prima Botte in

supporto alla Partenza, e rimane la Seconda Botte a

disposizione nel caso si verifichi un altro incendio

oppure esce anche questa se il primo incendio è di

grosse entità e serve una richiesta d’acqua

maggiore; nel caso servano più botti può uscire la

“botte scarrabile” di Colonna Mobile o la “kilolitrica

aeroportuale”. Varie altre foto e particolari delle

autobotti sono visionabili sulla pagina Facebook:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.23880

99381477846&type=3

Prima Autobotte:

Mercedes Benz Atego 2°fornitura,

7450L d’acqua, 330L di schiuma, 286CV

(personalizzato su base VVF87)

Seconda Autobotte:

Fiat 160 riverniciato con livrea moderna,

8000L d’acqua, 75L di schiuma, 211Cv

(personalizzato su base TA Models)


l’AUTOSCALA e lo SNORKEL 15

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AS (AutoScala) A/TRID (Tridimensionale) PLE(Piattaforma)

L'Autoscala (AS) e lo Snorkel (TRID) rappresentano

un sofisticato automezzo dei vigili del fuoco per le

operazioni di soccorso che richiedono il

raggiungimento di parti di edifici, strutture od altro,

non raggiungibili con le normali attrezzature; lo

Snorkel può operare sia in positivo (verso l’alto) come

l’autoscala, sia in negativo (verso il basso), ossia

sotto il piano stradale (sotto le arcate di un ponte o

del cordolo di una diga), grazie al braccio

tridimensionale libero in elevazione, rotazione e

traslazione, non sostituisce l’autoscala (la prima più

per soccorsi d’emergenza e vie di fuga dall’alto, il

secondo più per interventi tecnici non di soccorso, di

solito entrambe vengono usate sia per soccorso che

per interventi tecnici). Autoscale e Snorkel vengono

utilizzati generalmente come supporto alle

autopompe, possono intervenire singolarmente per

interventi riguardanti la verifica di stabilità di

strutture e rimozioni pericolanti. Il personale

generalmente è composto da un autista (patente con

estensione specifica)ed un serviente utile per le

manovre in marcia e per il servizio normale di

soccorso, ma può essere composto anche da un

autista, un capo squadra e un serviente in modo da

formare una piccola squadra autonoma per

sopralluoghi, verifiche e rimozioni; nei distaccamenti

dove è in servizio una sola “Partenza”, questa si

divide su entrambi i mezzi, tre unità sull’autopompa e

due sull’autoscala o sullo snorkel. Possiedono una

limitata attrezzatura composta da funi, torce,

motoseghe e mototroncatrici, un paio d’estintori e di

autoprotettori e cassette per attrezzi. Esistono vari

tipo di autoscale, la più piccola arriva a 24/27 metri

d’altezza, la più grande a 42/50, ma generalmente

vanno fino a 30/32/37 metri; possono avere solo la

scala estensibile e in questo caso si sale a piedi

tramite gli appositi scalini o avere un cestello da

agganciare manualmente sulla parte iniziale della

scala stessa, altre versioni hanno il cestello già

montato di conseguenza si può salire tramite i gradini

o utilizzare direttamente il cestello di servizio; le

autoscale da 50 metri invece hanno anche un cestello

che scorre per l’intera lunghezza della scala. Gli

infortunati vengono assicurati ad una apposita barella

agganciata al cestello; al cestello in caso d’incendio

può essere installato un Cannoncino Idrico. Esistono

anche vari tipi di Snorkel, a differenza delle autoscale

non hanno la scala a sfilo ma un Braccio Meccanico

alla cui estremità è collegato un cestello dotato delle

stesse caratteristiche dell’autoscala, il suo braccio

essendo articolato può raggiungere punti in altezza in

cui l’autoscala non riesce, parti interne al perimetro di

un tetto o punti sotto il piano stradale; in altezza

sviluppa generalmente 30 metri, sotto il piano

stradale di solito attorno ai 10/12 metri; alcuni

snorkel hanno una scala di servizio per i soli operatori

che corre parallela al braccio, mentre la scala

estensibile delle autoscale può essere percorsa anche

dalle persone da soccorrere accompagnate dagli

operatori. La Piattaforma da Lavoro Elevabile (PLE), è

praticamente un piccolo snorkel che si sviluppa solo

in positivo, mentre per lavorare in negativo bisogna

agganciarsi sotto il cestello con imbraghi e tecniche di

derivazione speleo alpino fluviale. Entrambe le 3

tipologie di mezzi sono dotate di Piedi Stabilizzatori

per assicurare al suolo il mezzo. Nelle caserme

Centrali sono in servizio almeno 1 autoscala ed 1

snorkel o ple, nei distaccamenti è in servizio di solito

uno dei due. Nella Caserma Santa Barbara sono in

servizio 2 autoscale (Prima Autoscala e Seconda

Autoscala) ed 1 snorkel (secondo me, il numero

minimo per garantire un corretto servizio al

cittadino); la Prima raggiunge un altezza di 39 metri,

la Seconda 30 metri con cestello agganciabile, lo

snorkel arriva a 30 metri d’altezza e 12 sotto il piano

stradale; il personale è composto da tre unità in

modo da formare una squadra autonoma (Personale

di Autoscala), la Seconda Autoscala funge anche da

riserva, mentre lo snorkel anche per Colonna Mobile.

Varie altre foto e particolari delle autoscale e snorkel

sono visionabili sulla pagina Facebook:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.238809

9381477846&type=3

Prima Autoscala:

Iveco Eurocargo 180E32, da 39 metri

(personalizzato su base Rietze)

Seconda Autoscala/Riserva:

Fiat 160, da 30 metri

(modificato su base Roco)

Snorkel/C.M.: Iveco 330-26 Cella,

da 30 metri positivi o da 12 negativi

(costruito partendo da cabina Herpa)


l’AUTOGRU’ 16

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AG (AutoGru)

L'Autogrù rappresenta il classico mezzo dei vigili

del fuoco per operazioni di sollevamento, di

spostamento, di traino e di demolizione; viene

generalmente utilizzata come supporto

all'autopompa in caso del recupero di automezzi

pesanti e non, del loro traino, o per lo spostamento

di carichi/materiali pesanti e di vario tipo. Possiede

una limitata attrezzatura composta da cavi

d'acciaio, braghe, verricelli, putrelle, funi e attrezzi

di base, inoltre in appoggio può venir mandato un

furgone con altre attrezzature di base o più

specifiche (Carro Grù). Il personale generalmente è

composto da un autista (patente con estensione

per autogrù) ed un serviente utile per le manovre

in marcia e per il servizio normale di soccorso; ma

nei distaccamenti dove è in servizio una sola

“Partenza”, questa si divide su entrambi i mezzi,

tre unità sull’autopompa e due sull’autogrù.

Generalmente sono dotate di cabina singola, ma

alcune hanno la cabina doppia e in caso possono

portare un intera squadra d'appoggio. Esistono vari

tipi di autogrù, le classiche sono quelle da 3 o 4

assi con gru di capacità che varia da 16 tonnellate,

a 20 fino a 40 tonnellate e braccio a sfilo per un

altezza che varia dai 13 metri, a 15 fino ai 30 metri

e rotazione della torretta/braccio di 360 gradi.

Quasi tutte hanno in dotazione anche dei verricelli

sia anteriori che posteriori, sia a livello della

torretta di guida, in quanto alcune manovre di

sollevamento e raddrizzamento dei veicoli,

necessitano di lavorare con più cavi e imbrachi

contemporaneamente. Tutte hanno dei piedi

stabilizzatori che assicurano il veicolo al suolo in

moda da garantirne il più possibile il proprio

antiribaltamento e quindi lavorare in sicurezza

anche in caso di sovraccarico del materiale da

sollevare. Inoltre l’autogrù in certi occasione viene

anche adibita al traino di veicoli pesanti rimasti in

avaria, grazie ai ganci e alle aste rigide di traino.

Nelle caserme Centrali generalmente sono in

servizio almeno 1 autogrù, e nei grandi Comandi

anche 2 di diverso tonnellaggio di sollevamento

oltre a fungere da riserva; nei distaccamenti

generalmente non sono in servizio, vengono

mandate se necessario dalla Centrale, la situazione

è diversa nel caso di grandi distaccamenti

soprattutto quelli vicini alle autostrade, in questo

caso sono dotate di almeno 1 autogrù. Nella

Caserma Santa Barbara sono in servizio 2 autogrù

(Prima Autogrù e Seconda Autogrù): una da 25

tonnellate e una da 16 tonnellate (secondo me, il

numero minimo per garantire un corretto servizio

al cittadino), inoltre la seconda fa anche da

Colonna Mobile;

Varie altre foto e particolari delle autogrù sono

visionabili sulla seguente pagina Facebook:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.2388

099381477846&type=3

Prima Autogrù:

Astra BM305F,

con grù Agis da 25 tonnellate

(costruito assemblando base Trident e grù Kibri)

Seconda Autogrù, Riserva/Colonna Mobile:

Fiat 697 NC,

con grù Cristanini da 16 tonnellate

(modificato su base TA Models)


il POLISOCCORSO 17

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AF/POL (AutoFurgonePolisoccorso)

Il Polisoccorso, anche detto “Poli”, rappresenta un

mezzo dei vigili del fuoco attrezzato per

fronteggiare alcuni tipi di incidenti stradali o

ferroviari, crolli e dissesti statici, soccorsi a persone

in scenari particolari, ma non di tipo antincendio

(se non in casi particolari di allestimento e telaio);

viene utilizzato come supporto all'autopompa in

caso di incidenti stradali multipli e complessi in

modo da avere attrezzatura doppia se più veicoli

coinvolti con persone incastrate all’interno, quindi

sia per intervenire più velocemente che per

prevedere malfunzionamenti dell’attrezzatura

presente sulle autopompe. Il mezzo è dotato

dell’attrezzatura pesante come la lancia termica o il

gruppo ossiacetilenico (fiamma ossidrica: per

questo in alcuni comandi questo mezzo viene

chiamato “carro fiamma”) e alcune attrezzature di

base presenti anche nelle autopompe come il

gruppo cesoie-divaricatore, pistoni idraulici,

motoseghe e troncatrici, cuscini sollevatori e

martinetti idraulici. Esistono vari tipi di

polisoccorso, il modello base (Iveco Zeta) non

porta attrezzatura antincendio e non ha serbatoi di

acqua e schiuma, quelli più evoluti invece hanno

un piccolo serbatoio di 600 litri d’acqua da

utilizzare tramite un piccolo naspo, altri sono dotati

di una piccola grù montata sul lato posteriore per il

sollevamento di carichi leggeri o piccoli veicoli

generalmente fino a 5 tonnellate di sollevamento

(Polisoccorso Pesante); alcuni Comandi hanno

attrezzato come polisoccorso dei semplici furgoni o

dei veicoli fuoristrada. Il personale generalmente è

composto da un autista ed un serviente utile per le

manovre in marcia e per il servizio normale di

soccorso; ma nei distaccamenti dove è in servizio

una sola “Partenza”, questa si divide su entrambi i

mezzi, tre unità sull’autopompa e due sul

polisoccorso. Nelle caserme Centrali generalmente

sono in servizio 2 polisoccorso, 1 per gli interventi

ordinari ed 1 esclusivo per la Colonna Mobile; in

alcuni distaccamenti invece ne è operativo solo

uno; alcuni Comandi usano un mezzo fuoristrada di

solito utilizzato per incendi boschivi allestito come

polisoccorso, dotato di cabina doppia, di serbatoio

d’acqua, di caratteristiche fuoristrada e quindi di

maggiore versatilità (Iveco VM90 Combi). Nella

Caserma Santa Barbara è in servizio 1 Polisoccorso

fuoristrada di tipo Combi (secondo me, il numero

minimo per garantire un corretto servizio al

cittadino), da affiancare alla Partenza in caso di

necessità come supporto sia per incidenti o

soccorsi a persona, ma anche in caso la squadra

debba intervenire in un ambiente impervio o

sterrato, o nei centri storici dove la normale

autopompa non riesce a passare per via delle

strade strette, facendo così sia da polisoccorso che

da mini autopompa per ambienti impervi, inoltre

può andare in supporto in caso di incendio

boschivo affiancando gli altri mezzi adibiti per

antincendio boschivo o essere mandato in missione

con la Colonna Mobile. Sarà in servizio

prossimamente anche 1 polisoccorso adibito

esclusivamente alla Colonna Mobile ma se

necessario anche come riserva di quello ordinario.

Varie altre foto e particolari dei polisoccorso sono

visionabili sulla seguente pagina Facebook:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.2388

099381477846&type=3

Polisoccorso Fuoristrada/AIB/Colonna Mobile:

Iveco VM90 Combi 4x4

(personalizzato su base TA Models)


i MEZZI DI SUPPORTO 18

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ACT(AutoCarroTrasporto) AF(AutoFurgone) CA(CamionettaFuoristrada)

RI(CarrelloaRImorchio) AA(AutomezzoAnfibio) TT(TuttiTerreni)

I mezzi di supporto rappresentano quei mezzi adibiti

al trasporto di una determinata attrezzatura che per

dimensione, peso, spazio o altre motivazioni non è

presente nei mezzi di soccorso ordinario;

generalmente queste attrezzature sono poste su

appositi autocarri, furgoni, carrelli od essere essi

stessi supporti speciali come mezzi anfibi e

fuoristrada; non necessitano di una squadra ma

solamente di un autista ed eventuale serviente.

Esistono vari tipi di mezzi di supporto per il trasporto

di attrezzatura specifica o di materiali particolari: su

Autocarri Pesanti (ACT) viene effettuato il trasporto di

schiuma per grossi incendi che prende il nome di

“CarroSchiuma”, per il trasporto di polvere

estinguente il “Carro Polvere”, per le attrezzature in

caso di crolli e puntellamenti il “Carro Crolli”, per il

trasporto di gasolio e benzina il “Carro Carburanti”; su

Autofurgoni Leggeri (AF) le bombole d'aria di riserva

sul “Carro Aria”, i teloni da salto sul “Carro Teli”, le

attrezzature da prosciugamento sul “Carro Maltempo”,

le attrezzature di sollevamento mezzi su rotaia,

ferrovia, tram, metropolitana, mezzi pesanti e

supporto autogrù sul “Carro Sollevamenti”, gli

aspiratori di fumo sul “Carro Ventilazione”; od altro

materiale specifico in base alle tipologie d'intervento

dei Comandi stessi come il “Carro Soccorso” che funge

in un solo veicolo da carro aria, teli e ventilazione.

Per il trasporto di attrezzatura e del personale in

“Ambienti Impervi o Boschivi” esistono gli automezzi

Fuoristrada che rappresentano i classici mezzi

fuoristrada 4x4 a trazione integrale e marce ridotte,

con modifiche di tipo antincendio, vengono utilizzati

generalmente negli incendi boschivi e di sterpaglia o

per intervenire in zone di montagna o dove i normali

mezzi non riescono ad accedere, questi mezzi portano

come minimo serbatoi d'acqua di circa 800 litri oltre a

tutta l'attrezzatura per lo spegnimento di sterpi come

battitori, motoseghe e naspi; tra i mezzi fuoristrada

possiamo trovare gli AF/COMBI o AF/BOSC

(autofurgone 4x4), gli ACT/ESK (autocarro 4x4

boschivi) e le CA o CA/ESK (fuoristrada 4x4 sia cabina

doppia che singola).

I Carrelli leggeri a rimorchio (RI) sono adibiti al

trasporto di materiali o mezzi specifici non consoni a

viaggiare autonomamente su strada, per questioni di

manovrabilità o sicurezza: esistono carrelli per

l’illuminazione a giorno dello scenario d’intervento

“torre fari”, motopompe per il prosciugamento

dall’acqua di scantinati e sottopassi “idrovora”, per il

trasporto di gommoni o moto d’acqua, di gruppi

elettrogeni o di altri tipi in base alle esigenze, sono

trainati di solito dai mezzi fuoristrada perché muniti di

gancio di traino posteriore.

Gli Anfibi (AA) e i TuttiTerreni (TT) sono definiti “Mezzi

per Ambienti Ostili”: l'Anfibio su ruote rappresenta un

mezzo con caratteristiche sia terrestri che nautiche,

viene utilizzato in caso di calamità naturali per il

salvataggio di persone e cose in zone interessate da

inondazioni, raggiungono 100 Km/h su strada e 11

Km/h in acqua trasportando 16 persone, possiedono

una piccola attrezzatura di base classica e nautica

oltre a predisporre di un verricello; mentre l’Anfibio su

cuscino (hovercraft) è uno speciale veicolo che si

sposta su qualsiasi terreno (terra, acqua, fango)

tramite un cuscino d’aria. I TuttiTerreni rappresentano

veicoli speciali muniti di cingoli adibiti sia al soccorso

tecnico urgente che a normali spostamenti di

personale per sopralluoghi, istruzioni od installazioni

ponti radio per le telecomunicazioni: il “bruco” è un

mezzo cingolato anfibio utilizzato sopratutto per

l'evacuazione di persone rimaste isolate su posti

impervi che può trasportare 5 persone nella parte

anteriore ed altre 11 in quella posteriore, il “gatto” è

un normale gatto delle nevi utilizzato per lo

spostamento del personale operativo su luoghi

innevati di montagna ed il “battipista” (gatto delle

nevi con lama anteriore) è utilizzato per operazioni di

soccorso ed evacuazione di persone in difficoltà in

montagna sulla neve, il “quad” è un quadri ciclo a 4 o

6 ruote motrici (alcuni comandi hanno in dotazione

anche motoslitte). La loro collocazione nelle caserme

Centrali varia in base alla tipologia territoriale, quindi

possono essere presenti tutti o solo alcuni ed allestiti

in varie vesti di soccorso ed antincendio.

Secondo me, il miglior mezzo per garantire un

corretto servizio al cittadino per il trasporto di

materiali, sarebbe un autocarro scarrabile con vari

container da “carrare al volo” (crolli, aria,

schiuma/polvere, carburanti, acquapotabile, pianale

per mezzi particolari...); mentre come miglior mezzo

impervio/boschivo un autocarro leggero tipo “Comby”

con cabina doppia, modulo boschivo e attrezzatura

generale per ogni tipologia di soccorso tecnico

urgente.

Nella Caserma Santa Barbara è in servizio 1 Carro

Crolli (travi e assi di legno, impalcature e tubi

metallici, puntelli e cristi); 1 Carro Soccorso

(autoprotettori e bombole d’aria di riserva,

macchinario per la ricarica immediata delle bombole

d’aria sul posto, ventilatori e aspiratori di fumo,

treppiedi con fari, telo di salvataggio con apposita

centralina di pompaggio); 1 Carro Sollevamenti

(martinetti idraulici, cric pesanti, cavi d’acciaio,

braghe di sollevamento, ganci di traino e

sollevamento, rinvii, cuscini sollevatori) e 1 Carro

Schiuma (fusti schiumogeno, cannoni spara liquido a

grande distanza); inoltre sono presenti 4 mezzi per

ambienti impervi/ostili/boschivi (1 campagnola

fuoristrada cabina doppia e modulo boschivo; 1

autocarro fuoristrada cabina singola e modulo

boschivo da 5000 litri tipo Acm; 1 Bruco e 1 Anfibio);

4 carrelli a rimorchio, trainabili da un mezzo provvisto

di gancio di traino (1 generatore e torre fari, 1

idrovora, 1 carrello carburanti, 1 carrello rischio

acquatico alluvionale). Varie altre foto sono visionabili

sulla seguente pagina del profilo Facebook:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.167268

6449685813&type=3


Carri supporto: Carro Sollevamenti (personalizzato su base Wiking), Carro Soccorso (personalizzato su base Herpa),

Carro Schiuma (personalizzato su base TA Models), Carro Crolli (personalizzato su base Rietze)

Mezzi fuoristrada per ambienti impervi e antincendio boschivo: Ford Ranger IXs (personalizzato su base Busch),

Iveco VM90 Combi (personalizzato su base TA Models), Fiat Acm 80 (modificato su base TA Models)

Mezzi per ambienti ostili:

Bruco (personalizzato su base Trident),

Anfibio (autocostruito)

Carrelli: Carburanti, ContrastoRischioAcquatico,

Idrovora, Generatore/Torre Fari

(personalizzati su base Herpa)

Mezzo da traino: Land Rover Defender 110 Pu 4x4

(personalizzato su base VVF87)


i MEZZI DEI NUCLEI SPECIALI 20

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NSSA(NucleoSoccorsoSubacqueoAcquatico)

SAF(SpeleoAlpinoFluviale)

USAR(UrbanSearchAndRescue)

CINOFILI(NucleoCinofili)

NBCR(NucleareBiologicoChimicoRadiologico)

Il Nucleo Soccorso Subacqueo Acquatico (NSSA) anche

detto Nucleo Sommozzatori, interviene per soccorsi e

ricerche in ambito acquatico, situazioni alluvionali,

speleo-sub, in supporto alle partenze ordinarie in caso

di soccorsi in canali, laghi, fiumi, a bordo navi ed

imbarcazioni, in tutti i posti in cui si richiede presenza

fisica in acqua, sia in superficie che sotto, inoltre

grazie a strumentazioni avanzate come i Rov (robot

provvisti di mani e telecamera comandati a distanza a

bordo di una imbarcazione o di un furgone da un

operatore) interviene per ricerche ad altissime

profondità. Il personale specialista è composto

generalmente da 4 unità adibite solo ed

esclusivamente per questo settore, si sposta sul

territorio di competenza, generalmente a livello

regionale o provinciale, tramite imbarcazioni apposite

o furgoni e fuoristrada attrezzati a tale mansione

oppure integrandosi con il Reparto Volo e la Sezione

Navale in caso di richiesta specifica o tipologia

d’intervento. Nella Caserma Santa Barbara sono in

servizio 4 mezzi specifici: 1 fuoristrada a doppia cabina

con attrezzatura di base, 1 furgone con attrezzatura

specifica, 1 furgone attrezzato per ricerche tramite

Rov, 1 imbarcazione dedicata (secondo me, il minimo

indispensabile per garantire una completa efficienza al

cittadino), inoltre se necessita può uscire il “carrello

gommone dei Mezzi di Supporto” trainandolo

direttamente dal loro fuoristrada oltre a richiedere

supporto logistico alla Sezione Navale o al Centro

Aviazione.

Il Nucleo Speleo Alpino Fluviale (SAF) interviene in

supporto alle partenze ordinarie in tutti quei scenari

urbani ed extraurbani dove si necessita di tecniche ed

attrezzature di derivazione speleo-alpino-fluviale: dai

classici luoghi naturali (luoghi scoscesi, grotte, monti,

corsi d'acqua, fiumi, rapide) fino a quelli di origine

umana (tralicci, campanili, ponti, viadotti, grattacieli,

grù) oltre alle emergenze alluvionali. Inoltre

intervengono in caso di dissesti idrogeologici, nel

soccorso su valanghe, nel recupero di beni

architettonici culturali durante calamità naturali e nella

messa in sicurezza di parti pericolanti non accessibili

con le normali tecniche standard. Il personale

specialista è composto generalmente da 4 unità adibite

solo ed esclusivamente per questo settore, si sposta

sul territorio di competenza, generalmente a livello

provinciale, tramite fuoristrada e furgone con

attrezzatura dedicata (corde, imbraghi, barelle toboga,

gommoni da rafting) oppure integrandosi con il

Reparto Volo. Nella Caserma Santa Barbara sono in

servizio 2 mezzi specifici: 1 fuoristrada a doppia cabina

con attrezzatura di base, 1 furgone con attrezzatura

specifica (secondo me, il minimo indispensabile per

garantire una completa efficienza al cittadino), oltre a

richiedere supporto logistico al Centro Aviazione.

Il Nucleo Urban Search And Rescue (USAR) interviene

in supporto alle partenze ordinarie in caso di ricerca e

soccorso di persone rimaste intrappolate sotto le

macerie durante terremoti, crolli di edifici, frane,

esplosioni, dissesti statici o idrogeologici. Il personale

specialista è composto generalmente da 4 unità adibite

anche al normale ruolo di soccorso ordinario e

chiamato alla specializzazione solo se necessario, si

sposta tramite fuoristrada, furgoni e autocarri con

attrezzatura dedicata (demolizioni, ricerca e recupero,

geofoni). I Nuclei Usar sono stanziati generalmente a

livello regionale con vari livelli di specializzazione, i più

elevati sono a Firenze, Roma, Napoli, Palermo e Pisa,

quest’ultimo fa parte della componente delle squadre

di Colonna Mobile Internazionale da inviare all'estero in

caso di terremoti. Nella Caserma Santa Barbara sono

in servizio 2 mezzi specifici: 1 furgone polisoccorso a

doppia cabina con attrezzatura leggera e 1 autocarro

con cabina singola con attrezzatura pesante (secondo

me, il minimo indispensabile per garantire una

completa efficienza al cittadino) oltre a richiedere

supporto ai Cinofili.

Il Nucleo Cinofilo (CINOFILI) interviene in supporto alle

partenze ordinarie nelle ricerche di persone

scomparse, rimaste sotto le macerie in un crollo, un

terremoto o sotto le valanghe e slavine oppure in

ambiente acquatico, ma anche per la ricerca di

materiali e per indagini antincendio. Il personale

specialista è composto generalmente da 2 unità (1

operatore ed 1 cane, considerato a tutti gli effetti un

compagno di lavoro e ne è proprietario il suo

conduttore) adibite anche al normale ruolo di soccorso

ordinario e chiamato alla specializzazione solo se

necessario, si sposta tramite fuoristrada o furgoni, il

cane viene portato tramite apposite gabbie per la sua

sicurezza personale. Nella Caserma Santa Barbara è in

servizio 1 mezzo specifico: 1 furgone con attrezzatura

di base e una gabbia per il cane (secondo me, il

minimo indispensabile per garantire una completa

efficienza al cittadino) oltre a richiedere supporto

logistico ai vari nuclei.

Il Nucleo Nucleare Biologico Chimico Radiologico

(NBCR) interviene in supporto alle partenze ordinarie

in tutti quei casi dove ci siano presenza di materiali

pericolosi di tipo chimico, biologico, radiologico e

nucleare. Sia nel caso del ribaltamento di autocarri

contenenti sostanze pericolose ed inquinanti, sia nel

controllo ambientale, nel caso del rilevamento della

radioattività naturale o artificiale, sia nel caso di

attacchi terroristici di natura contaminante e

radioattiva. Il personale specialista è composto

generalmente da 4 unità adibite generalmente per

questo settore (ma in base al livello di specializzazione

alcune unità possono esser spostate negli interventi

ordinari e dirottate ad evenienza), si sposta sul

territorio di competenza, generalmente a livello

provinciale e regionale con vari livelli di

specializzazione, tramite autocarri per il trasporto del

materiale specifico, laboratori mobili e container di


decontaminazione. Grazie al laboratorio di difesa

atomica ogni giorno la situazione ambientale italiana

viene tenuta sotto controllo in tutti i campi (aria,

acqua, terreni ed alimenti). Nella Caserma Santa

Barbara sono in servizio 4 mezzi specifici: 1 autocarro

laboratorio mobile per il rilevamento della sostanza, 1

autocarro per il recupero o travaso o

decontaminazione, 1 fuoristrada a cabina singola con

rimorchio per la decontaminazione primaria del

personale operativo e delle attrezzature o dei civili e 1

autocarro con container “shelter” per la

decontaminazione secondaria del personale operativo

(secondo me, il minimo indispensabile per garantire

una completa efficienza al cittadino). Varie altre foto

sono visionabili sulla seguente pagina Facebook:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1672679

253019866&type=3

Nucleo Soccorso Subacqueo Acquatico (personalizzati su base Busch e Wiking)

Nucleo Speleo Alpino Fluviale

(personalizzati su base Wiking e Olivito)

Nucleo Cinofili

(personalizzato su base Rietze)

Nucleo Urban Search And Rescue (personalizzati su base Rietze e Herpa)

Nucleo Nucleare Biologico Chimico Radiologico (personalizzati su base Rietze, Wiking, Cavalleria Italiana)


i MEZZI MOVIMENTO TERRA 22

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GOSMT(GruppoOperativoSpecialeMovimentoTerra)

Il Gruppo Operativo Speciale (GOSMT) rappresenta il

nucleo che si avvale di mezzi appositamente realizzati

per scavare, caricare e trasportare materiali inerti,

vengono utilizzati nei crolli di strutture, di abitazioni,

a causa di terremoti, fughe gas, alluvioni, frane,

smottamenti oppure per creare campi base, per

liberare strade invase da detriti, messa in sicurezza di

argini, smassamento di materiali incendiati e in tutti

quelli interventi in cui si necessita di macchine

operatrici, inoltre il Gruppo è incaricato di trasportare

sui pianali anche eventuali mezzi di supporto quali

Bruco e Anfibio sullo scenario d’intervento, e per una

questione di patenti è assegnata anche la conduzione

della Corriera (BUS) per il trasporto del personale in

generale. Questi mezzi non possiedono attrezzature

antincendio ma sono dotati solo degli attrezzi per gli

scavi e demolizioni. Il personale possiede una

formazione specifica per la loro conduzione che si

differenzia da macchinario a macchinario, è composto

da varie unità in base alla disponibilità del Comando,

ma è adibito anche al normale ruolo di soccorso

ordinario e chiamato alla specializzazione solo quando

necessario. Esistono vari tipi di mezzi movimento

terra: per lo scavo e il caricamento esistono ES

(escavatrici), TCG (trattoricaricatorigommati), TCG/G

(terne), TC (trattoricingolati), MINI (minipale e

miniescavotori); per l'opera di trasporto dei mezzi e

del materiale scavato ACT (autocarritrasporto),

ACT/RI (autocarri con rimorchio) e ATT/S-RI (trattori

stradali con semirimorchio); per le manutenzioni

ordinarie e per le riparazioni urgenti esiste il Carro

Officina. Nelle caserme Centrali possono essere in

dotazioni tutti questi mezzi, solo alcuni o nessuno, in

base alla tipologia territoriale e alle disposizioni del

Ministero, in quanto questo nucleo opera

generalmente a livello regionale. Nella Caserma

Santa Barbara sono in servizio 1 escavatore e 1

miniescavatore, 1 pala gommata e 1 mini pala, 1

terna, 1 pala cingolata, 1 autocarro con cassone

ribaltabile e rimorchio pianale, 2 trattori stradali con

semirimorchio pianale per il trasporto delle macchine

operatrici, 1 autocarro con cassone scarrabile

(secondo me, il minimo indispensabile per garantire

una completa efficienza al cittadino). Inoltre, grazie

alle soluzioni progettuali di un unico edificio, è a

disposizione 1 Carro Officina in supporto dal settore

officine e carrozzeria e 1 fuoristrada per il trasporto

del personale dai Mezzi Logistici. Foto dei mezzi Gos

sono visionabili sulla pagina facebook:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.239335

6650952119&type=3

Macchine Operatrici Movimento Terra: Terna, Pala Gommata, MiniPalaGommata, Pala Cingolata, Escavatore

Cingolato, MIniEscavatore Cingolato (personalizzati su base Kibri, Wiking, TA Models)

Automezzi trasporto macchine operatrici (personalizzati su base Herpa e Kibri)


i MEZZI NAUTICI 23

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(Sezione Navale)

La Sezione Navale (o naviglio) anche detta Soccorso

Portuale o Nautico rappresenta il Nucleo Portuale

che interviene nei porti o in alto mare, per

prevenzione, incendio e soccorso in ambito navale,

ricerca e soccorso naufraghi (SAR), supporto per le

squadre ordinarie e per gli altri nuclei che ne

facciano richiesta quali sommozzatori, saf e cinofili.

Si muovono con imbarcazioni specifiche ma hanno in

dotazione anche mezzi terrestri per le esigenze

logistiche (autovetture e furgoni). Il personale è

specialista nella conduzione dei natanti (comandante

d’altura, padrone marittimo, motorista navale..)

composto generalmente da varie unità, in base alla

tipologia d’imbarcazione, adibito solo ed

esclusivamente per questo settore ed operando con

le stesse attrezzatura di un’APS oltre a quelle

specifiche marine e di ricerca in mare. Esistono vari

tipi di imbarcazioni: MBP (motobarchepompa), MNP

(motonavipompa), MS (motoscafi) e MB

(motobarche) in base alle dimensioni e alle distanze

di navigazione dalla costa. Le imbarcazioni più

grosse sono dotate di cannoni antincendio e piccole

gru di poppa (per eventuali recuperi in mare)

munite anche di un cestello che fungono da

“autoscale del mare” per salire sulle navi più alte.

Per il soccorso in laguna, anche se non fanno parte

della Sezione Navale bisogna citare le

AutoPompeLagunari (APL) in dotazione appunto a

Venezia, le quali hanno lo stesso caricamento base

delle sorelle autopompe stradali ma condotte da

operatori con patente nautica; nei Comandi

provinciali con sbocchi sul mare o specchi d’acqua

interni (laghi) sono operative in base alle esigenze

territoriali una o più unità navali; inoltre esistono

altri natanti per il soccorso ordinario nautico come i

gommoni RIB o imbarcazioni IAL e gli acquascooter.

Nella Caserma Santa Barbara sono in servizio:1

Motonavepompa di classe 12 metri (Victor 4), 1

Motobarcapompa di classe 5,60 metri (Victor 3)

(secondo me, il minimo indispensabile per garantire

una completa efficienza al cittadino), per le esigenze

logistiche del personale è disponibile un furgone

leggero dedicato. Inoltre, grazie alle soluzioni

progettuali di un unico edificio, attraverso un

passaggio carrabile e pedonale il pontile è

direttamente collegato al piazzale principale, dove

sono a disposizione di tutti, i Mezzi Logistici; per lo

stesso motivo, nel pontile della Sezione Navale è

ospitata anche l’imbarcazione in uso al Nucleo

Sommozzatori (Victor 2). Varie altre foto sono

visionabili sulla pagina Facebook:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.16727

36303014161&type=3

MotoNavePompa con cannoni antincendio

e grù (personalizzato su base Kibri)

MotoBarcaPompa con spingarda antincendio

(personalizzato su base Kibri)

MotoBarca sommozzatori

(personalizzato su base Kibri)

Furgone di servizio

(personalizzato su base Norev)


i MEZZI AEREI 24

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(Nucleo Elicotteri)(Centro Aviazione)

Il Soccorso Aereo o Reparto Volo è composto dal

Nucleo Elicotteri e dal Centro Aviazione.

Il Nucleo Elicotteri interviene con i suoi velivoli in tutti

quei scenari che necessitano di un intervento dal cielo,

in ambienti montani, impervi, nautici, industriali, in

zone terremotate o alluvionate dove non si può

intervenire con mezzi terrestri, per soccorso a persone,

incendi civili dall’alto, incendi boschivi, ricerche e

trasporto infortunati, sopralluoghi sul territorio, in

supporto alle squadre ordinarie, ma anche per il

trasporto di attrezzature e materiali e per le

misurazioni sulla radioattività. Il personale specialistico

è generalmente composto dall’equipaggio (2 piloti,

1 tecnico di bordo) ma in caso di interventi specifici

può imbarcare operatori speleo-alpino-fluviale,

sommozzatori o personale tecnico. Gli elicotteri

imbarcano tutta la strumentazione atta al loro volo, un

verricello di carico, materiale sanitario, attrezzatura

speleo alpino fluviale, eventuali barelle toboga e

spinali, inoltre hanno la possibilità di agganciare sotto

la carlinga (sul gancio baricentrico) attrezzature

tecniche o apposite “banne antincendio” per

trasportare acqua o liquido ritardante in caso si deva

intervenire per spegnere grossi incendi civili o boschivi.

Esistono vari tipi di elicotteri: a 2 pale e monomotore

(tipo AB205, AB206, AB212), a 4 pale e bimotore (tipo

AB412, A109, AW139) o particolari (tipo Erickson

S64F) per ricerche, soccorso ed antincendio e

trasporto. In base alle esigenze territoriali, a livello

regionale, alcuni Comandi possiedono, una o più unità

elicotteristica, per le esigenze logistiche e di

manutenzione alcuni mezzi terrestri (autovetture,

furgoni, fuoristrada, autocisterne carburanti). Nella

Caserma Santa Barbara saranno in servizio 2 elicotteri

a due pale e monomotore tipo AB205 (Drago 1) e

AB206 (Drago 2), 1 elicottero pesante SF64F (Aquila

Rossa), 1 autocisterna con carburante per elicotteri

(Aviorifornitore), 1 fuoristrada per esigenze di

supporto (secondo me, il minimo indispensabile per

garantire un corretto servizio al cittadino).

Il Centro Aviazione interviene con i suoi aerei nei

vari scenari di incendio boschivo o di vegetazione, sia

all’interno della Nazione sia in ambito internazionale

tramite dei velivoli tipo “Canadair” (Can 1, charlie

alpha november one) atti al trasporto di una grande

quantità d’acqua letteralmente “pescata” sul più vicino

specchio d’acqua. Tramite piccoli velivoli tipo “Piaggio”,

interviene per sopralluoghi a vista o strumentali,

trasporti infortunati o d’organi umani, del personale in

supporto alle squadre ordinarie, in tutti quelli

interventi dove si necessita di tempo limitato ed

enormi distanze. Il personale specialistico è

generalmente composto dall’equipaggio (pilota,

copilota, tecnico di bordo) ma in caso di interventi

specifici può imbarcare operatori di altri nuclei o

personale tecnico e infermieristico. In ambito nazionale

è operativo un unico Soccorso Aereo disposto a Roma

(Ciampino) con una numerosa flotta di Canadair e un

paio di Piaggio. La componente SAPR (sistemi

aeromobili pilotaggio remoto) ha il compito tramite

degli appositi minivelivoli a decollo verticale detti

“Droni” (considerati velivoli a tutti gli effetti e quindi

rispettosi delle direttive di volo internazionali Icao) di

intervenire in tutti quei scenari di supporto alle

squadre ordinarie, ai nuclei speciali o di comunicazione

in caso di sopralluoghi, ricerche e foto/video

documentazioni, tramite fotocamere e videocamere

appositamente collocate sulla minicarlinga di tali

velivoli; personale specializzato è composto

generalmente da 1 unità con appositi posti guida a

terra e stazione ricevente. Nella Caserma Santa

Barbara saranno in servizio 1 aereo Canadair

(Bombardiere), 1 aereo Piaggio (Piaggio 4), 1 furgone

SAPR (Drone) che funge anche da trasporto personale

e manutenzioni (secondo me, il minimo indispensabile

per garantire un corretto servizio al cittadino); inoltre,

grazie alle soluzioni progettuali di un unico edificio,

attraverso un passaggio carrabile e pedonale il Centro

Aviazione e il Nucleo Elicotteri è direttamente collegato

al piazzale principale, dove sono a disposizione di tutti,

i Mezzi Logistici. Foto dei mezzi sono visionabili

gratuitamente sulla seguente pagina facebook:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1672731

399681318&type=3

Elicottero AB205 (modificato su base Herpa), Elicottero AB206 (modificato su base Die-Cast),

Fuoristrada Nucleo Elicotteri (personalizzato su base Wiking), Furgone Sapr (personalizzato su base Herpa),

Aviorifornitore (personalizzato su base Olivito)


i MEZZI AEROPORTUALI 25

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NOA (NucleoOperativoAeroportuale)

Il Nucleo Aeroportuale rappresenta il Soccorso

Aeroportuale che interviene nella prevenzione e nel

soccorso antincendio in ambito aeroportuale civile, per

soccorrere le persone in transito nelle aree

aeroportuali (in caso di incendio o soccorso tecnico a

persona nei vari locali, sale, negozi o ristoranti

dell’aerostazione) o direttamente negli aeromobili in

caso di incendio a bordo, evacuazione passeggeri e

loro merci, mancato funzionamento dei carrelli di

atterraggio, motori in avaria, incendio turbine, perdita

di carburante, pulizia pista e per qualsiasi altro

problema tecnico o meccanico che potrebbe

provocarne un incidente, ma anche per presenza di

bombe o di sostanze biologiche, chimiche e radioattive,

assistenza nei rifornimenti dei carburanti e nel loro

deposito a terra e al supporto alle squadre ordinarie

sia nel caso l’incidente aereo avvenga all’esterno del

perimetro aeroportuale, sia nel caso di grossi incendi

industriali dove si necessita una grande quantità di

estinguente con grande portata e gittata. Il personale

specializzato ha l’obbligo di intervenire in pochissimi

minuti, per questo i loro mezzi speciali sono disposti

attaccati alle piste di rullaggio; in base alla

classificazione dell’aeroporto ci deve essere un numero

minimo di personale, nel caso questo non avvenga

l’aeroporto viene declassato e non possono atterrare

aerei di una certa stazza. Esistono vari tipi di mezzi

aeroportuali: quelli speciali che portano acqua,

schiuma e polvere estinguente (AISP), quelli con acqua

e schiuma (AIS), quelli che li riforniscono

(ARTT/Kilolitrica), quelli con il personale che entra

nella carlinga (ASA), quelli che coordinano le

operazioni (ROS), quelli per le assistenze (ARI), oltre

ad alcuni di soccorso ordinario come le Aps. Nei

Distaccamenti Aeroportuali presenti regionalmente

sono in servizio almeno 2 AISP, 1 Striker (AIS con

braccio telescopico per la perforazione della carlinga e

conseguente spegnimento dall’interno), 1 kilolitrica e 1

Ros (secondo me, il minimo indispensabile per

garantire un corretto servizio al cittadino). Nella

Caserma Santa Barbara sono in servizio 1 ROS

(Rosso1), 2 AISP (Rosso2 e 3), 1 ASA (Rosso4), 1

ARTT (Rosso9), 1 APS (Rosso8), 1 AV di servizio

aeroportuale; inoltre, grazie alle soluzioni progettuali

di un unico edificio, attraverso un passaggio carrabile e

pedonale il Nucleo è direttamente collegato al piazzale

principale, dove sono a disposizione di tutti, i Mezzi

Logistici o i mezzi di Primo Intervento in supporto

come Aps, Abp, As, Ag; o viceversa se servono i mezzi

aeroportuali in supporto a quelli ordinari. Foto e

particolari dei mezzi del nucleo aeroportuale sono

visionabili sulla seguente pagina facebook:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1672731

399681318&type=3

ASA rosso4 (costruito partendo da cabina Kibri), AISP rosso3 (modificato su base Herpa),

AISP rosso2 (personalizzato su base Rietze), ARTT rosso9 (personalizzato su base Herpa)

AV/AER (personalizzato su base Rietze), ROS rosso1 (personalizzato su base Rietze),

APS/AER rosso8 (modificato su base Wiking)


i MEZZI COMANDO 26

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(Tecnico-Amministrativi) (Investigativi) (Telecomunicazioni) (Documentazione)

I Mezzi Comando rappresentano i mezzi per il

trasporto del personale amministrativo/dirigenziale,

per espletare le funzioni burocratiche (prevenzioni,

polizia giudiziaria...) e di coordinamento e

pianificazione; esistono vari tipi di mezzi comando:

AV (autovetture, in alcuni casi viene assegnato un

autista con la qualifica di “autista comando” per

portare il Comandante od i dirigenti), AV/FS

(autovetture fuoristrada a disposizione dei

“Funzionari di Guardia” per recarsi nei scenari

d’intervento), AF/UCL-TAS (autofurgone Posto di

Comando Avanzato Unità di Crisi Locale, per

coordinare i soccorsi in caso di calamità o di grossi

incendi o di ricerca persone disperse, e dove i

cittadini possono rivolgersi per chiedere informazioni

e consigli, è un ufficio mobile per eccellenza, dove

trovano posto i funzionari e le attrezzature radio ed

informatiche), AF/NIA (il Nucleo Investigativo

Antincendio si occupa di investigare e repertare

materiali per individuare eventuali cause e

responsabilità, oltre ai compiti di Polizia Giudiziaria e

Prevenzione Incendi), AF/TLC (il Servizio

Telecomunicazioni ha il compito di provvedere alla

manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti di

telecomunicazione radio e satellitare del Corpo per

poter comunicare con efficienza, rapidità ed essere

indipendenti), AF/CDC (il Servizio Documentazione e

Comunicazione ha lo scopo di documentare tramite

fotografie e video gli interventi, esercitazioni,

giornate lavorative; per lo studio, ricerca e

perfezionamento delle attività di soccorso; come

materiale didattico, e pubbliche relazioni con i

giornalisti in caso di grandi interventi “Co.Em”). Nelle

caserme Centrali generalmente è a disposizione una

Autovettura Comando per il trasporto del

Comandante e funzionari amministrativi, e una serie

di autovetture o fuoristrada per i Funzionari di

Guardia e i Nuclei, un furgone UCL ed a livello

regionale un furgone TLC. Nella Caserma Santa

Barbara è in servizio 1 autovettura non in livrea per

le esigenze della Direzione (dirigenti del Corpo), 1

autocomando (caserma, scuole, laboratori), 2

fuoristrada per i Funzionari di Guardia, 1 autovettura

per il settore amministrativo (uffici, ced), 1 UCL, 1

fuoristrada e 1 ufficio mobile per il NIA, 1 furgone

CDC, 1 stazione satellitare mobile e 1 fuoristrada

oltre ad 1 furgone d’appoggio per il TLC (secondo me,

il minimo indispensabile per garantire un corretto

servizio al cittadino). Foto dei mezzi comando,

investigativi, Cdc e Tlc sono visionabili su facebook:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.167269

5036351621&type=3

Mezzi Comando e Tecnico-Amministrativi (personalizzati su base Herpa, Busch, Rietze, Wiking)

Mezzi Documentazione, Investigativi e Telecomunicazioni (personalizzati su base Herpa, Rietze, Olivito, Wiking)


i MEZZI LOGISTICI 27

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(Mezzi di Servizio) (Mezzi Ricreativi) (Mezzi di Riserva)

I Mezzi di Servizio rappresentano i mezzi per lo

spostamento del personale operativo non in soccorso,

per il cambio ai colleghi di fine turno, per gli

approvvigionamenti di materiali e viveri; esistono vari

tipi di mezzi di servizio: AV (autovetture per il

trasporto del personale), CA (fuoristrada per il

trasporto del personale in zone impervie), AF

(autofurgoni per il trasporto di materiale vario), BUS

(per il trasporto del personale, per la scuola di

formazione, in supporto alla popolazione per

evacuazioni), AL (autolettiga per l’assistenza del

personale, come supporto agli enti preposti al

soccorso sanitario, per Colonna Mobile, con personale

qualificato BLS e TPSS), AF/OP (autofurgone

Polilogistico, utilizzato per ospitare nella zona

dell'intervento l'intera squadra nel caso debba

rimanere sul posto per sorveglianza o per un turno

straordinario fuori sede, dotato di 8 posti letto e un

bagno, utilizzato anche per supporto all’UCL e C.M.),

ACT/RECUPERO (Carro Attrezzi per il trasporto di

veicoli leggeri in panne), AF/OFFICINA (Officina

Mobile per le riparazioni immediate sul posto).

I Mezzi Ricreativi sono i mezzi adibiti al trasporto

delle rappresentanze sportive e ludiche (Gruppo

Sportivo, Associazione Nazionale); il Gruppo Sportivo

(GS) ha il compito di promuovere, programmare e

coordinare le attività agonistiche ed amatoriali del

personale del Corpo, oltre a curare i rapporti con le

associazioni ed enti esterni, rappresenta ufficialmente

il Corpo in tutte le discipline sportive. L’Associazione

Nazionale dei vigili del fuoco (ANVVF) ha il compito di

perseguire il fine della solidarietà civile, sociale e

culturale, promuove i vincoli di amicizia tra i corpi

antincendio di tutto il mondo, svolgendo

“pompieropoli” dedicate ai bambini; entrambi si

avvalgono di furgoni per il trasporto dei materiali ed

autovetture o minibus per il personale.

I Mezzi di Riserva sono quei mezzi che essendo vecchi

e obsoleti, ma pur funzionanti, vengono messi in

disparte ed utilizzati solo come Riserve in caso i

mezzi più moderni in servizio abbiano problemi tecnici

momentanei o abbiano subito qualche piccolo

incidente ed occorre sostituirli per un certo periodo.

Nelle caserme Centrali generalmente sono a

disposizione una serie di autovetture o fuoristrada per

il personale operativo non in soccorso, un paio di

furgoni per il trasporto di persone e materiali, un

polilogistico e un’autolettiga.

Nella Caserma Santa Barbara è in servizio: 1 auto, 1

fuoristrada, 1 minibus per il trasporto del personale,

2 furgoni per il trasporto dei materiali logistici, 1

autolettiga, 1 corriera, 1 polilogistico, 1 carro attrezzi

e 1 officina mobile; 1 furgone per il Gruppo Sportivo

ed 1 per l’Associazione Nazionale (secondo me, il

minimo indispensabile per garantire un corretto

servizio al cittadino).

Foto dei mezzi di servizio, dei ricreativi, di riserva e

accantonati sono visionabili su facebook:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.167269

5036351621&type=3

Mezzi di Servizio (personalizzati su base TA Models, Co.Met, Busch, Rietze, Wiking)

Mezzi delle Officine e di Riserva

(personalizzati su base Rietze)

Mezzi Ricreativi (personalizzati su base Rietze)


i MEZZI DI COLONNA MOBILE 28

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CMR (Colonna Mobile Regionale)

La Colonna Mobile Regionale rappresenta il modello

operativo di risposta alle grandi calamità naturali

(terremoto e alluvione). E’ composta da 4 sezioni

(Logistica, Comando, Operativa, Mezzi speciali) che

per l’occasione vengono mobilitate, prelevando il

personale dalle varie unità operative ed amministrative

presenti al momento della chiamata in Centrale e nei

Distaccamenti. Viene assegnato il personale di Colonna

Mobile ad ogni inizio turno. La Sezione Logistica ha il

compito di realizzare e manutenere il Campo Base

nelle vicinanze della zona da soccorrere, tramite il

montaggio di tende pneumatiche (Modulo Supporto

Logistico) o container; il tutto composto da dormitori,

servizi igienici, cucina, illuminazione, riscaldamento,

acqua potabile e infermeria; suddividendosi in 5 Unità

(Servizi, Mensa, Servizio Sanitario, Riparazioni,

Approvvigionamenti). La Sezione Comando ha il

compito del coordinamento e pianificazione operativo

dei soccorsi in loco e il controllo delle attività in corso

tramite i funzionari, i tecnici, gli informatici (UCL-TAS),

del garantire l’efficienza delle comunicazioni radio e

satellitari tramite il Servizio Comunicazioni (TLC), del

tenere informate le Pubbliche Relazione dell’operato

svolto giornalmente con fotografie e video tramite il

Centro Documentazione Comunicazione (CDC, Co.Em),

nell’investigare e repertare materiali per individuare

eventuali cause e responsabilità tramite il Nucleo

Investigativo Antincendio (NIA). La Sezione Operativa

ha il compito della ricerca e salvataggio delle persone e

degli animali, il recupero delle eventuali vittime, messa

in sicurezza sostanze pericolose, evacuazioni, recupero

beni personali, prosciugamenti, supporto al servizio

sanitario tramite squadre operative in Versione

Terremoto o Versione Alluvione e con i rispettivi

automezzi. La Sezione Mezzi Speciali ha il compito di

svolgere tramite appositi mezzi determinati interventi

di supporto tecnico: i mezzi GOS (gruppo operativo

speciale movimento terra) preparano il terreno per il

campo base, rimuovono le macerie, demoliscono le

strutture pericolanti, ripristinano la circolazione

stradale e riparano gli argini; i mezzi NIS (nucleo

interventi speciali coordinamento opere provvisionali)

verificano le stabilità degli edifici, puntellano e mettono

in sicurezza le abitazioni e recuperano i beni pubblici,

per la messa in sicurezza post-terremoto; i mezzi

ORDINARI garantiscono ogni situazione del teatro

d’intervento come le autogrù, autoscale, fotoelettriche,

autocarri vari, anfibi, eccetera. Nelle caserme Centrali

in ambito regionale sono a disposizione dei mezzi

dedicati, pronti in ogni momento ad uscire per

spostarsi in qualsiasi altra regione italiana, nel giro di

pochi minuti; sono composti da autoarticolati per il

trasporto del campo base, autocarri e furgoni per la

sua gestione, ambulanze, fuoristrada, pulmini e

autovetture comando, uffici mobili, ponti radio,

stazioni satellitari, mezzi movimento terra, scarrabili

per acqua potabile e carburanti, autopompe, polis

occorso, autogrù e autoscale dedicate. Nella Caserma

Santa Barbara sono in servizio (secondo me, il minimo

indispensabile per garantire un corretto servizio al

cittadino): 1 Sezione Logistica composta da 1

autoarticolato centinato per il trasporto del Modulo

Supporto Logistico e del container servizi (igienici e

docce); 1 autoarticolato per il trasporto del capannone

ricreativo e del relativo materiale (panche e tavoli), del

gruppo elettrogeno e del muletto sollevatore; 1

autoarticolato per il trasporto della cucina mobile da

campo (cucina e cella frigo); 1 autopompa per il

servizio antincendio del campo; 1 autolettiga per il

servizio sanitario da campo, 1 Carro Officina per le

riparazioni/manutenzioni campo e mezzi, 1 autocarro

per attrezzature e materiali, 1 furgoncino per gli

approvvigionamenti e 1 polilogistico; 1 Sezione

Comando composta da 1 furgone Posto Comando

Avanzato (AF/UCL Unità Crisi Locale), 1 fuoristrada

Funzionari di Guardia, 2 mezzi del Servizio

Telecomunicazioni (stazione satellitare e fuoristrada

ponte radio), 1 furgone del Centro Documentazioni

Comunicazioni, 1 fuoristrada investigativo (NIA); 2

Sezioni Operative: Terremoto (polisoccorso 4x4, carri

usar, cinofili, torrefari, gos mini) e Alluvione

(polisoccorso 4x4, sommozzatori, saf con gommoni,

anfibio trasportato su pianale, rimorchio idrovora); 1

Sezione Mezzi Speciali (autogrù, snorkel, botti

scarrabili...), 1 Sezione Opere Provvisionali (NIS). Foto

dei mezzi C.M. sulla pagina facebook:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1672734

626347662&type=3

Gruppo Operativo Speciale per la

preparazione terreno campo base


Sezione Logistica per

allestimento campo base

(personalizzati su base Herpa e Rietze)

Unità Logistiche per mantenimento campo base

(U.a.m.a. personalizzato su base TA Models)

Sezione Comando per coordinamento

e pianificazione dei soccorsi

Sezione Operativa

in versione Alluvione

Sezione Operativa

in versione Terremoto

Sezione Operativa Mezzi Speciali

(cassa scarrabile auto costruita)

Nucleo Interventi Speciali per messa in

sicurezza post-terremoto (Opere Provvisionali)


il DISTACCAMENTO MARINO 30

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“Distaccamento Permanente, turistico balneare, lagunare e artigianale”

Il Distaccamento Marino rappresenta il mio progetto

personale per la realizzazione di un ipotetico

distaccamento balneare lagunare per i vigili del

fuoco italiani, studiato per consentire l’ottimale

collocazione su un territorio ipotetico formata da

rioni cittadini, scuole, zona artigianale, attività

turistico-balneari, pianura, costa, mare, spiaggia,

laguna, isole, rete stradale e tutto quello che si può

trovare abitualmente in una città costiera,

ipoteticamente di 10/20mila abitanti. Pertanto è

stata costruita una struttura antisismica,

energeticamente autonoma, ipoteticamente a

ridosso di uno specchio d’acqua collegato alla laguna

e al mare (in cui si affaccia il pontile delle

imbarcazioni di soccorso) e in posizione baricentrica

rispetto al territorio di competenza (da cui partono i

mezzi di soccorso terrestri), dotata di un ampio

piazzale, utile anche per un ipotetico atterraggio di

un elicottero di soccorso, e del “castello di manovra”

per le esercitazioni e per l’asciugatura delle

manichette. Composto da un piano carrabile per

ospitare le autorimesse, da un primo piano per

ospitare uffici, camerate, servizi, mensa e sala

operativa, e da un piano interrato per ospitare

magazzini, palestra, officina ed all’occorrenza

adattabile a rifugio antiatomico. Tutti i mezzi e le

imbarcazioni che servono per il Servizio Tecnico

Urgente in un unico posto, ben organizzato; nella

realtà, a causa della conformazione paesaggistica,

spesso le imbarcazioni sono distanti anche kilometri

rispetto al distaccamento stesso, perdendo minuti

preziosi per recarsi a prenderle e per effettuare il

soccorso. Si trovano in servizio un’AUTOPOMPA

LEGGERA (Partenza Distaccamento Marino) dotata

di serbatoio d'acqua, uno minore di schiumogeno,

attrezzatura per incendi di qualsiasi genere

(strutture, veicoli, vegetazione), incidenti di vario

tipo (stradali, ferroviari), soccorsi a persona

(apertura porta, sbloccaggio ascensore, tentato

suicidio, ricerca persone), danni d’acqua o da

maltempo (allagamenti, spandimenti), dissesti

statici (crolli, frane), messa in sicurezza parti

pericolanti (cornicioni, alberi), presenza di sostanze

pericolose (chimiche, biologiche, nucleari,

radioattive), fughe gas, inquinamenti, soccorso e

cattura animali, disinfestazioni imenotteri, recupero

salme, assistenze e vigilanze antincendio, recupero

beni propri o pubblici, e molto altro. Sono a

disposizione come mezzi di supporto:

un’AUTOBOTTE con un grande quantitativo d’acqua,

uno minore di schiuma, e un cannoncino

antincendio; un’AUTOSCALA da 24 metri di

dimensioni accettabile al contesto paesaggistico; un

AUTOGRU’ da 16 tonnellate di sollevamento; da un

FUORISTRADA per soccorso in ambienti impervi,

antincendio boschivo, incendi in centro storico e per

il traino dei carrelli; un Carrello IDROVORA e da un

Carrello GOMMONE; infine da un’AUTOVETTURA di

Servizio. Per quanto riguarda il soccorso acquatico

operative in servizio: un’AUTOPOMPALAGUNARE,

un’IMBARCAZIONE a fondo piatto, un OVERCRAFT

per intervenire sui bassi fondali e sulle zone fangose

e paludose della laguna, infine una MOTO D’ACQUA

per interventi riguardanti i bagnanti sulle spiagge e

zone limitrofi. (secondo me, il numero minimo per

garantire un corretto servizio al cittadino). Inoltre è

a disposizione un’altra autopompa leggera da tenere

come RISERVA o nell’evenienza di più interventi

nello stesso momento, la quale può fare anche da

autobotte e/o polisoccorso nel caso queste ultime

siano fuori servizio, oppure per dare il cambio al

turno smontante.


Partenza Distaccamento Marino:

autopompa Iveco City 2000,

2000L d’acqua, 120L schiuma, 207 CV

(personalizzato su base VVF87)

Autobotte Distaccamento Marino:

Man TGS, 7700L acqua, 100L schiuma, 320CV

(personalizzato su base VVF87)

Autoscala Distaccamento Marino:

Iveco Eurocargo 160E30, da 24 metri

(modificato su base Rietze)

Autogrù Distaccamento Marino:

Fiat 697 NC, con grù Cristanini da 16 tonnellate

(modificato su base TA Models)

Fuoristrada Distaccamento Marino:

Land Rover Defender 110 PU

(personalizzato su base Wiking)

Partenza Distaccamento Marino di Riserva/Esigenze:

autopompa Iveco CityEuroFire Fortini,

1600L d’acqua, 60L schiuma, 207 CV

(personalizzato su base VVF87)


il DISTACCAMENTO MONTANO 32

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“Distaccamento Permanente, turistico sciistico, alpigiano e artigianale”

Il Distaccamento Montano rappresenta il mio

progetto personale per la realizzazione di un

ipotetico distaccamento sciistico montano per i vigili

del fuoco italiani, studiato per consentire l’ottimale

collocazione su un territorio ipotetico formata da

rioni cittadini, scuole, zona artigianale, attività

turistico-sciistiche, montagne, cime, malghe, fiumi,

valli, ponti, tornanti stradali e tutto quello che si può

trovare abitualmente in una città alpina,

ipoteticamente di 8/15mila abitanti. Pertanto è stata

costruita una struttura antisismica, energeticamente

autonoma, ipoteticamente a ridosso delle piste da

sci collegate alla montagna e alle cime (in cui si

affaccia l’autorimessa dei mezzi per ambienti ostili)

e in posizione baricentrica rispetto al territorio di

competenza (da cui partono i mezzi di soccorso

terrestri), dotata di un ampio piazzale, anche di una

piazzola d’atterraggio di un elicottero di soccorso, e

del “castello di manovra” per le esercitazioni e per

l’asciugatura delle manichette. Composto da un

piano carrabile per le autorimesse, dal primo piano

per ospitare uffici, mensa, sala operativa e

autorimessa mezzi ostili, da un secondo piano per

camerate e servizi, e da un piano interrato per

ospitare magazzini, palestra, officina e all’occorrenza

adattabile a rifugio antiatomico. Tutti i mezzi e le

attrezzature che servono per il Servizio Tecnico

Urgente in un unico posto, ben organizzato; nella

realtà, a causa della conformazione paesaggistica,

spesso i mezzi per ambiente ostile sono distanti

anche kilometri rispetto al distaccamento stesso,

perdendo minuti preziosi per farli arrivare e per

effettuare il soccorso. Si trovano in servizio

un’AUTOPOMPA 4x4 (Partenza Distaccamento

Alpino) dotata di serbatoio d'acqua, uno minore di

schiumogeno, attrezzatura per incendi di qualsiasi

genere (strutture, veicoli, vegetazione), incidenti di

vario tipo (stradali, ferroviari), soccorsi a persona

(apertura porta, sbloccaggio ascensore, tentato

suicidio, ricerca persone), danni d’acqua o da

maltempo (allagamenti, spandimenti), dissesti

statici (crolli, frane), messa in sicurezza parti

pericolanti (cornicioni, alberi), presenza di sostanze

pericolose (chimiche, biologiche, nucleari,

radioattive), fughe gas, inquinamenti, soccorso e

cattura animali, disinfestazioni imenotteri, recupero

salme, assistenze e vigilanze antincendio, recupero

beni propri o pubblici, e molto altro. Sono a

disposizione come mezzi di supporto:

un’AUTOBOTTE 4x4 con un maggior quantitativo

d’acqua, uno minore di schiuma, e un cannoncino

antincendio; un’AUTOSCALA da 32 metri con ultima

volata articolata; un POLISOCCORSO Pesante dotato

di RetroGrù da 7 tonnellate (utile per il sollevamento

di carichi leggeri e rimessa in carreggiata di piccoli

veicoli, per intervenire tempestivamente in soccorso

di eventuali persone in attesa dell’eventuale arrivo

di un’Autogrù classica, inoltre il Polisoccorso è

dotato della classica attrezzatura prevista, di

bombole d’aria di riserva per fungere da Carro Aria,

di attrezzatura di base Nbcr per fungere da Carro

Nbcr, e di un piccolo telo di salvataggio per fungere

da Carro Telo); un COMBI 4X4 e un FUORISTRADA

4x4 per soccorso in ambienti impervi, antincendio

boschivo, incendi in centro storico e per il traino dei

carrelli; da un Carrello IDROVORA e da un Carrello

RAFTING; infine da un FUORISTRADA 4X4 di

Servizio. Per quanto riguarda il soccorso in ambiente

ostile è in servizio: un GATTO DELLE NEVI e una

MOTO SLITTA, ma anche un QUAD a 6 ruote per

intervenire durante la stagione non innevata.

(secondo me, il numero minimo per garantire un

corretto servizio al cittadino). Inoltre è a

disposizione un’altra autopompa (GRIZZLY 4X4) da

usare in caso di neve alta e/o aib, come RISERVA o

nell’evenienza di più interventi nello stesso

momento, la quale può fare anche da autobotte e/o

polisoccorso nel caso queste ultime siano fuori

servizio, oppure per dare il cambio al turno

smontante.


Partenza Distaccamento Montano:

autopompa Iveco Eurofire 4x4,

2800L d’acqua, 120L schiuma, 240 CV

(personalizzato su base Wiking)

Autobotte Distaccamento Montano:

Mercedes Benz 1124 4x4,

4000L acqua, 120L schiuma, 177CV

(costruito partendo da Cabina Herpa)

Autoscala Distaccamento Montano:

Iveco Eurofire 150E27, da 32 metri Articolata

(personalizzato su base Wiking)

Polisoccorso/Grù Distaccamento Montano:

Mercedes Benz 1217, con grù Fassi 7t

(modificato su base Kibri)

Polisoccorso Fuoristrada Distaccamento Montano:

Iveco VM90 Combi 4x4

(personalizzato su base TA Models)

Partenza Distaccamento Montano di

Riserva/Esigenze:

autopompa Iveco Grizzly 4x4,

1700L d’acqua, 120L schiuma, 240 CV

(personalizzato su base Olivito)


il DISTACCAMENTO INDUSTRIALE 34

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“Distaccamento Permanente, industriale, artigianale e cantieristico”

Il Distaccamento Industriale rappresenta il mio

progetto personale per la realizzazione di un

ipotetico distaccamento industriale per i vigili del

fuoco italiani, studiato per consentire l’ottimale

collocazione su un territorio ipotetico formata da

rioni cittadini, scuole, zona industriale e

artigianale, scali ferroviari, attività lavorative

complesse, cantieri navali, impianti chimici,

specchi d’acqua, e tutto quello che si può

trovare abitualmente in una classica città,

ipoteticamente di 30/50mila abitanti. Pertanto è

stata costruita una struttura antisismica,

energeticamente autonoma, ipoteticamente a

ridosso della zona industriale artigianale e in

posizione baricentrica rispetto al territorio di

competenza (da cui partono i mezzi di soccorso

terrestri), dotata di un ampio piazzale, anche di

una piazzola d’atterraggio di un elicottero di

soccorso, e del “castello di manovra” per le

esercitazioni e per l’asciugatura delle

manichette. Composto da un piano carrabile per

le autorimesse, dal primo piano per ospitare

uffici, mensa, sala operativa, servizi e camerate,

da un piano interrato per ospitare magazzini,

palestra, officina ed all’occorrenza adattabile a

rifugio antiatomico. Tutti i mezzi e le

attrezzature che servono per il Servizio Tecnico

Urgente in un unico posto, ben organizzati. Si

trovano in servizio un’AUTOPOMPA (Partenza

Distaccamento Industriale) dotata di serbatoio

d'acqua, uno minore di schiumogeno,

attrezzatura per incendi di qualsiasi genere

(strutture, veicoli, vegetazione), incidenti di

vario tipo (stradali, ferroviari), soccorsi a

persona (apertura porta, sbloccaggio ascensore,

tentato suicidio, ricerca persone), danni d’acqua

o da maltempo (allagamenti, spandimenti),

dissesti statici (crolli, frane), messa in sicurezza

parti pericolanti (cornicioni, alberi), presenza di

sostanze pericolose (chimiche, biologiche,

nucleari, radioattive), fughe gas, inquinamenti,

soccorso e cattura animali, disinfestazioni

imenotteri, recupero salme, assistenze e

vigilanze antincendio, recupero beni propri o

pubblici, e molto altro. Sono a disposizione come

mezzi di supporto: un’AUTOBOTTE con un

maggior quantitativo d’acqua, uno minore di

schiuma, ed un cannoncino antincendio; una

AUTOSCALA da 37 metri; un AUTOGRU’ di media

sollevazione; un POLISOCCORSO leggero; un

FUORISTRADA 4x4 per soccorso in ambienti

impervi, antincendio boschivo e per il traino dei

carrelli; da un Carrello IDROVORA e uno

GOMMONE, da un AUTOVETTURA di Servizio

(secondo me, il numero minimo per garantire un

corretto servizio al cittadino). Inoltre è a

disposizione un’altra autopompa da tenere come

RISERVA o nell’evenienza di più interventi nello

stesso momento, la quale può fare anche da

autobotte e/o polisoccorso nel caso queste

ultime siano fuori servizio, oppure per dare il

cambio al turno smontante. A disposizione anche

un AISP, automezzo con serbatoi di acqua,

schiuma e polvere antincendio, per grossi

incendi industriali e/o boschivi, con 3 cannoncini

antincendio fissati sulla cabina di guida e sul

braccio elevabile ed estensibile per operare su

punti altrimenti difficili da raggiungere.


Partenza Distaccamento Industriale:

autopompa Man TGM,

3100L d’acqua, 100L 0L di schiuma, 250CV

(personalizzato su base VVF87)

Autobotte Distaccamento Industriale:

Mercedes Benz Atego 1°fornitura,

7450L d’acqua, 330L di schiuma, 286Cv

(costruito partendo da Cabina Herpa)

Autoscala Distaccamento Industriale:

Iveco Eurofire 150E28 da 37 metri

(personalizzato su base Wiking)

Autogrù Distaccamento Industriale:

Iveco 330-35 Nuova Fiorentini 25tonn,

(costruito assemblando base Herpa e grù Kibri)

Polisoccorso Distaccamento Industriale:

Mitsubishi Canter 2°fornitura

1300L d’acqua, 80L schiuma, 140CV

(costruito partendo da cabina AWM)

Automezzo AISP Distaccamento Industriale:

Man Tgs M18.500, 500cv

10.000L d’acqua, 2000L 0L di schiuma, 500 di polvere

(personalizzato su base Herpa)


il DISTACCAMENTO RURALE 36

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“Distaccamento Volontario, rurale disagiato, paesano e valligiano”

Il Distaccamento Rurale rappresenta il mio progetto

personale per la realizzazione di un ipotetico

distaccamento rurale disagiato per i vigili del fuoco

italiani, studiato per consentire l’ottimale

collocazione su un territorio ipotetico formata da

strade di un piccolo paese e sue frazioni, pochi

negozi ed attività artigianali, una chiesa e pochi

alberghi, un corso d’acqua con laghetto, colline e

campi, boschi e sentieri e tutto quello che si può

trovare abitualmente in una valle lontana dalle

grandi città, ipoteticamente di 4/5000 abitanti.

Pertanto è stata costruita una struttura antisismica,

energeticamente autonoma, ipoteticamente in

posizione baricentrica rispetto al territorio di

competenza (da cui partono i mezzi di soccorso

terrestri), dotata di un piccolo piazzale e del

“castello di manovra” per le esercitazioni e per

l’asciugatura delle manichette. Composto da un

piano carrabile per le autorimesse, dal primo piano

per ospitare uffici, mensa, sala operativa, da un

secondo piano per camerate e servizi, e da un piano

interrato per ospitare magazzini, palestra e

all’occorrenza adattabile a rifugio antiatomico. Tutti i

mezzi e le attrezzature che servono per il Servizio

Tecnico Urgente in un unico posto, ben organizzato.

Si trovano in servizio un’AUTOPOMPA LEGGERA

(Partenza Distaccamento Rurale) dotata di serbatoio

d'acqua, uno minore di schiumogeno, attrezzatura

per incendi di qualsiasi genere (strutture, veicoli,

vegetazione), incidenti di vario tipo (stradali,

ferroviari), soccorsi a persona (apertura porta,

sbloccaggio ascensore, tentato suicidio, ricerca

persone), danni d’acqua o da maltempo

(allagamenti, spandimenti), dissesti statici (crolli,

frane), messa in sicurezza parti pericolanti

(cornicioni, alberi), presenza di sostanze pericolose

(chimiche, biologiche, nucleari, radioattive), fughe

gas, inquinamenti, soccorso e cattura animali,

disinfestazioni imenotteri, recupero salme,

assistenze e vigilanze antincendio, recupero beni

propri o pubblici, e molto altro. Sono a disposizione

come mezzi di supporto: un’AUTOBOTTE con un

maggior quantitativo d’acqua, uno minore di

schiuma, e un cannoncino antincendio; una

PIATTAFORMA da 24 metri di dimensioni accettabile

al contesto paesaggistico, utile per elevarsi tra le

strade strette e lavorare nei tetti rientranti; un

FUORISTRADA 4x4 per soccorso in ambienti impervi,

antincendio boschivo, incendi in centro storico e per

il traino dei carrelli; da un Carrello IDROVORA;

infine da una FURGONCINO di Servizio.

Praticamente i mezzi essenziali per non trovarsi

impreparati in caso di qualsiasi soccorso tecnico

urgente e per garantire un corretto servizio al

cittadino, essendo abbastanza distanti dal primo

distaccamento permanente, ma con un numero di

interventi limitati. A disposizione in supporto al 118

anche un’AUTOLETTIGA con personale vvf formato

con tecniche Tpss, a copertura dell’intera vallata, a

causa della grande distanza dal primo presidio

ospedaliero.


Partenza Distaccamento Rurale:

Iveco CityEuroFire, 1600L d’acqua, 60L di schiuma, 207CV

(modellino personalizzato su base Olivito)

Autobotte Distaccamento Rurale:

Fiat 160, 211CV, 8000L d’acqua, 75L di schiuma

(personalizzato su base TA Models)

Piattaforma Distaccamento Rurale:

Iveco Daily 4x4 Cela 24/5

(costruito partendo da cabina Allgaeu-Modellbau)

Fuoristrada Distaccamento Rurale:

Land Rover Defender 90 esk

(modificato su base 3d-scale)

Autolettiga Distaccamento Rurale

Fiat Ducato

(modificato su base Praline)

Furgone Servizio Distaccamento Rurale

Fiat Fiorino

(personalizzato su base Praline)



SECONDA PARTE:

NOZIONI TECNICHE

In questa seconda parte racconto le nozioni tecniche che ogni vigile del fuoco deve

conoscere per poter lavorare in modo professionale e sicuro, portando il soccorso a

chi ne ha bisogno nel miglior modo possibile e senza farsi male o quasi.

In questo modo cerco di far capire alla gente comune qual’è la preparazione tecnica

e specifica che ogni operatore deve imparare durante il corso di formazione.

Ogni argomento è trattato in linea generale, pertanto non intende sostituirsi

alle nozioni redatte dagli enti preposti a tale compito, ma a dare solo una

infarinatura dei concetti base, dei comportamenti e delle competenze.

Il tutto per creare una panoramica generale sulla preparazione

degli operatori effettuata presso la Scuola Centrale di Base,

la Scuola di Formazione Operativa ed i Poli Didattici.


il TRIANGOLO DELLA COMBUSTIONE 40

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(Chimica e Fisica dell’incendio)

Tutta la Materia, che noi conosciamo è costituita da

una combinazione di elementi detti Atomi,

rappresentati da un nucleo centrale formato da

Protoni e Neutroni intorno al quale ruotano gli

Elettroni, due o più atomi legati fra loro in numero

ben determinato costituiscono una Molecola (la più

piccola particella di una sostanza); l'atomo è definito

da un simbolo, mentre la molecola da una formula e

da un nome, la formula descrive la composizione di

una sostanza (ad esempio: l'acqua viene indicata

come "H2O" perché contiene 2 atomi di idrogeno, 1

di ossigeno). Una Reazione Chimica consiste in una

ridistribuzione degli atomi in molecole o aggregati

diversi da quelli esistenti precedentemente e quindi

nella formazione di nuove sostanze costituite dagli

stessi Elementi di quelli da cui hanno preso origine,

ogni elemento è rappresentato da un simbolo e

contenuto nella Tabella Periodica degli Elementi in

cui si possono individuare le proprietà fisicochimiche

degli atomi; la temperatura è il dato che

più influisce una reazione chimica, infatti più la

temperatura aumenta più le molecole collidono fra

di loro, mentre più la temperatura si abbassa meno

le molecole si urtano e non reagiscono tra di loro,

quando l'alta temperatura influenza un grande

volume di combustibile e comburente si può arrivare

ad un'esplosione o ad un incendio. Il Fuoco è la

manifestazione visibile di una reazione chimica

(combustione) che avviene fra due sostanze diverse

(combustibile e comburente) con emissione di

energia (calore e fiamme), viene utilizzato

quotidianamente per l'uso personale ed industriale

ma deve essere impiegato correttamente ed in

sicurezza a causa della sua pericolosità; quando una

combustione non è controllata si è in presenza di un

incendio, la combustione genera il fuoco che

produce una grande quantità di energia sotto forma

di calore ad elevata temperatura con emissione di

fiamme e di una serie di prodotti secondari quali

Anidride Carbonica (CO2), Ossido di Carbonio

(monossido) e Ceneri (anche sotto forma di fumi);

una combustione nasce in presenza di Combustibile

(materiale infiammabile), di Comburente (aria) e di

una fonte di Calore (innesco, scintilla, fiamma

libera), per interromperla o non produrla bisogna

eliminare almeno uno dei tre elementi (Triangolo

delle tre C o della Combustione). Perché una

combustione avvenga bisogno che i tre elementi

principali siano entro certi limiti detti Limiti di

Infiammabilità (il limite inferiore rappresenta la

minima concentrazione necessaria ad un innesco, il

limite superiore rappresenta la massima

concentrazione oltre al quale la combustione non

può avvenire o si estingue), Temperatura di

Infiammabilità (rappresenta la più bassa

temperatura alla quale un combustibile liquido

emette vapori sufficienti a formare con l'aria una

miscela infiammabile, valori bassi indicano maggiore

pericolosità: alcool a 11°C - benzina a 20°C -

gasolio a 65°C), Temperatura di Accensione (la

temperatura minima alla quale un combustibile

brucia senza necessità d'innesco: gasolio a 220°C -

benzina a 250°C - alcool a 455°C), Limiti di

Esplosività (il limite inferiore rappresenta la più

bassa concentrazione in volume di vapore di

combustibile al di sotto del quale non si ha

l'esplosione in presenza d'innesco mentre il limite

superiore rappresenta la più alta concentrazione in

volume di vapore di combustibile al di sopra del

quale non si ha l'esplosione in presenza d'innesco);

è possibile valutare la temperatura delle fiamme in

base al loro colore (rosse 500/900°C -gialle

1100/1200°C -bianche1300/1500°C). I Combustibili

rappresentano le sostanze in grado di reagire con

l'ossigeno od un altro comburente dando luogo a

una combustione e si suddividono in Solidi

(carbonfossili, legna, carbone, carta, tessuti,

gomma, plastica..), in Liquidi (petrolio, benzine, oli,

vernici, alcool, lacche..) ed in Gassosi (gas naturale,

metano, butano, acetile, idrogeno, propano..). Un

Incendio produce gas di combustione che è la

principale causa di mortalità per inalazione degli

stessi, Ossido di Carbonio che è presente sopratutto

negli ambienti chiusi a causa della carenza

d'ossigeno, Anidride Carbonica che normalmente

presente nell'aria è tossica nelle grandi quantità

prodotte dagli incendi, alcuni Composti dello Zolfo,

Acidi, Fosgene ed alcuni Composti dell'Azoto tossici

anche in basse percentuali, i Fumi sono dannosi per

il potere irritante, il Calore per la disidratazione,

respiratozione e scottature. Un incendio si può

propagare per Termoespansione dell'aria causata

dall'aumento della temperatura, per Effetto Camino

attraverso il quale i fumi caldi vengono attirati lungo

scale, ascensori o cave d'impianti, per Azioni del

Vento che trasporta fumi caldi e materiali

incandescenti, per Conduzione di continuità che

esiste tra le varie parti di un edificio, per

Irraggiamento Termico tramite via elettromagnetica

e per Malfunzionamenti degli impianti di

ventilazione; le più comuni cause sono di Natura

Elettrica come i corto circuiti od i surriscaldamenti,

da Sigaretta, per Autocombustione dovuta alle alte

temperature, per Fulmini caduti durante forti

temporali, per l'Incendio di Camini dovuti

all'accensione della fuliggine presente nelle pareti

delle canne fumarie e per l'utilizzo di fonti di calore

come pentole sul fuoco, termosifoni, bombole da

campeggio, stufe elettriche o gas. Gli incendi si

suddividono in 4 classi: Classe A (materiali solidi),

Classe B (materiali liquidi), Classe C (materiali

gassosi) e Classe D (sostanze chimiche); 5 modalità

di estinzione di un incendio: per Separazione (nel

rimuovere il combustibile o separando il

comburente), per Diluizione (nel diminuire la

concentrazione del combustibile o del comburente),

per Disgregazione (nel rimuovere gli inneschi e nella

rottura del contatto tra combustibile ed inneschi),

per Raffreddamento (nella diminuzione della

temperatura) e per Inibizione (nel utilizzare

sostanze inibitrici); le sostanze più utilizzante per

l'estinzione sono la Sabbia che agisce per

separazione, la Schiuma che agisce per separazione

diluizione raffreddamento, la Polvere Chimica agisce

per separazione disgregamento, i Gas Inerti che

agiscono per raffreddamento separazione,

gli Idrocarburi Alogenati agiscono per separazione

raffreddamento e l'Acqua agisce per raffreddamento

separazione diluizione disgregazione, ma mai usare

acqua su parti elettriche in tensione, su serbatoi con

liquidi infiammabili o più leggeri dell'acqua, su

sostanze reagenti in presenza d'acqua.


lo STENDIMENTO MANICHETTE 41

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(Idraulica applicata)

I Fluidi vengono suddivisi in Liquidi (poco o nulla

comprimibili) e Gassosi (sostanzialmente

comprimibili), un liquido scorre più o meno veloce in

base all'attrito interno (viscosità), alla sua

temperatura ed alla sua natura, ad esempio gli oli se

riscaldati aumentano la loro fluidità; una forza che si

ripartisce con continuità su una superficie esercita

su quest'ultima una Pressione che viene misurata

dividendo la forza agente sulla superficie per

l'estensione della superficie stessa (kg/m2), ad

esempio la pressione atmosferica al livello del mare

è 10333 kg/m2 che corrisponde ad 1atm

(atmosfera) che equivale ad un'altezza piezometrica

pari a 10,333m (h=pressione/pesospecifico), la

Portata è il volume d'acqua nell'unità di tempo

(m3/sec o lt/sec). Il Teorema di Bernoulli spiega che

"se l'altezza aumenta, la pressione diminuisce e

viceversa", inoltre le resistenze passive, continue o

localizzate contrastano il moto di un liquido pertanto

"l'energia iniziale eguaglia l'energia finale aumentata

dell'energia perduta". L'acqua è il mezzo estinguente

che viene più utilizzato per lo spegnimento degli

incendi perchè è economico, di facile reperimento e

non è tossico, viene convogliato sulle fiamme

generalmente tramite apposite tubature da 45mm o

70mm dette Manichette, queste devono resistere

sopratutto alla pressione, sui raccordi delle

manichette si collegano le lance dalle quali esce il

getto d'acqua che genera una forza con verso

contrario al flusso idrico, alle lance è collegato sulla

punta il Bocchello, il quale in base al diametro

cambia la portata, per calcolare la Portata Erogata

dalla lancia si applica il teorema di Bernoulli tramite

la formula "valori della portata (Q) in funzione del

diametro del bocchello (D) e dell'altezza di pressione

(P)": Q=0,65*D2*radiceP. Nello stendimento di una

linea antincendio bisogna quindi tener presente delle

Perdite di Carico dovute alla raccorderia, all'usura

della manichetta, dalla lunghezza e dal diametro

della stessa e dal materiale di cui sono composte, le

perdite di carico si possono valutare dalla seguente

formula: H=K(Q2/D5)L ossia il rapporto tra la

portata ed il diametro ed il tutto per la lunghezza ed

il coefficiente del materiale. Gli Stendimenti

antincendio possono essere formati da manichette

da 45mm con apposita lancia e di bocchetti da 9 a

12 mm ed in questo caso si sconsiglia una lunghezza

maggiore di 60m e portate fino a 200 lt/min, oppure

da manichette da 70mm con lancia dotate di

bocchetti da 16 a 22 mm e portate fino a 800 lt/min

oppure da una prima parte con manichette da

70mm un divisore a tre vie ed una seconda parte da

manichette da 45mm per semplicità di

manovrabilità, se la linea è posata su un suolo piano

viene detta Orizzontale, se si eleva in altezza viene

detta Verticale mentre se varia di quota su gradini di

una scala o su un terreno inclinato viene detta

Rampante. Una lancia per avere una buona capacità

estinguente deve funzionare con a monte una

determinata pressione idraulica, il Corpo

generalmente utilizza delle lance a getto variabile

con regolazione a rubinetto in cui a monte per

convenzione solitamente si usa una pressione di

5bar e con tale pressione le lance da 45 con

bocchello 9mm erogano 100lt/min con fattore di

perdita di carico (PC*) pari a 0,25bar, con bocchello

12mm erogano 200lt/min con PC* pari a 1bar

mentre le lance da 70mm con bocchello 16mm

erogano 400lt/min e PC* pari a 0,5bar e con

bocchello 22mm erogano 800lt/min con PC* pari a

2bar. Per un calcolo rapido di uno stendimento si

deve tener presente valore fissato alla lancia di 5bar

(P.L.), la pressione emanata di solito dalla pompa

dell'automezzo (P.P.) che viene regolata di volta in

volta dall'operatore (fissato a 8bar per manichette

usurate ed a 11bar per quelle in buone condizioni),

della lunghezza della condotta e dalla perdite di

carico durante il tragitto dell'acqua (P.C.), pertanto

la formula per calcolare le Perdite di Carico sarà

P.C.= P.P-P.L= 8-5=3bar oppure 11-5= 6bar di

conseguenza la formula per calcolare la Lunghezza

Massima di una Linea Orizzontale sarà L= (P.P.-

P.L.)/PC*x100, ad esempio una linea formata da

manichetta da 45mm con lancia da 45 e bocchello

da 9mm potrò stendere le manichette fino ad una

lunghezza massima di: L=(8-5)/0,25x100=1200m,

con bocchello da 12mm fino 300m, con lance da 70

e bocchello da 16mm fino 600m, con bocchello da

22mm fino a 150m; nel caso queste linee sopra

citate venissero alimentate invece che da una

pressione di 8bar da una pressione di 11bar le

lunghezze saranno esattamente il doppio in quanto

8-5=3 e 11-5=6; la Lunghezza Massima di una

Linea Verticale o Rampante si dovrà calcolare

tenendo presente che ogni 10m di quota il dislivello

corrisponderà alla perdita di carico pari a 1bar

(P.Q.=10m=1bar) e L=(P.P.-P.L.-P.Q.)/PC*x100

ossia L=(8-5-1)/0,25x100=800m. Nel caso la

distanza da coprire sia attorno ai 3000m si può

utilizzare il metodo delle due pompe in serie dove

però l'acqua che entra in pompa dal lato aspirazione

deve avere una pressione minima non inferiore a

1,5bar (P.E.). Le Schiume Antincendio sono

aggregati complessi ed instabili costituite da bolle di

gas racchiuse da pellicole liquide che si ottengono

dall'emulsione di aria con una soluzione d'acqua e

liquido schiumogeno, esercitano un'azione di

soffocamento e di raffreddamento dovuto

all'evaporazione dell'acqua contenuta nelle bolle di

gas, sono indicate per incendi di classe A (solidi) e B

(liquidi) ma non sono indicate per classe C (gas) e D

(sostanze chimiche) e per apparecchiature elettriche

sotto tensione e di liquidi combustibili riscaldati al di

sopra delle temperatura di ebollizione dell'acqua;

esistono tre tipi di schiume: Chimiche formate

dall'anidride carbonica sviluppata da una reazione

chimica, Meccaniche formate dall'aria incorporata

nell'acqua e Bagnanti formate da addizionanti

tensioattivi; ed esistono 5 tipi di liquidi schiumogeni:

Proteinici per idrocarburi, FluoroproteiniciI, Sintetici

e Fluorosintetici tutti e tre per idrocarburi e liquidi

media polarità, e Alcoli per idrocarburi e liquidi

polari. Il processo di formazione ed applicazione

delle schiume si realizza in tre fasi: Miscelazione del

liquido schiumogeno con acqua, Generazione della

schiuma e Distribuzione; vengono utilizzati i

seguenti strumenti: Miscelatore di Linea che

richiama il liquido schiumogeno da un contenitore

portatile e lo inietta nello stendimento d'acqua,

Premescolatore che aspira il liquido schiumogeno da

un contenitore in parallelo alla pompa, Lance

Miscelatrici che richiamano lo schiumogeno.


le TATTICHE D’INTERVENTO 42

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(Procedure Operative Standard)

Il Responsabile delle Operazioni di Soccorso (ROS) è

colui che ha la responsabilità della gestione

dell'intervento (vigile più anziano, capo squadra,

capo reparto, funzionario di guardia), coordina

uomini e mezzi; è responsabile dei soccorritori, degli

infortunati, dei beni interessati, della messa in opera

della procedura d’intervento e della messa in

sicurezza finale. Deve analizzare con freddezza la

situazione, preparare eventuali piani di riserva e

saper ammettere errori e rimediarli, tutto nel minor

tempo possibile. Le Procedure Operative Standard

(POS) sono l’insieme delle direttive che stabiliscono

un iter abituale d’intervento, creando un

meccanismo di routine per ogni tipologia

d'intervento, costituendo anche un pacchetto

addestrativo. Quando una squadra arriva sul posto il

caposquadra assume il ruolo del Ros e comunica con

la radio alla sala operativa la situazione riscontrata,

dopo aver valutato la situazione disporrà gli uomini

e chiederà l'invio di mezzi in supporto o rinforzi di

altre squadre; la strategia da utilizzare può essere

Offensiva, Difensiva, Intermedia; un buon piano

d'attacco si sviluppa in tre sezioni: Salvataggio delle

persone, Controllo del scenario, Messa in sicurezza;

in un grosso intervento la situazione si può gestire

suddividendola in settori, Strategico gestito dal Ros,

Tattico gestito dai Funzionari o CapiReparto,

Operativo gestito dai CapiSquadra. La priorità di un

intervento è sempre la salvaguardia delle vite

umane, nel caso siano presenti più persone bisogna

salvaguardare prima quelle più esposte al pericolo. I

mezzi devono essere posizionati in modo tale da

essere sfruttati al meglio, l'area non deve essere

congestionata dai mezzi stessi e non devono essere

d'intralcio per altre squadre in arrivo; le autopompe

devono essere posizionate nei punti chiave ed

essere rifornite continuamente d'acqua dalla

autobotti in rinforzo, i mezzi che effettuano il Posto

di Comando devono essere posizionati in modo da

non intralciare quelli operativi, ovviamente tutti i

mezzi devono essere posizionati a distanza di

sicurezza. Le manichette hanno anche la funzione di

fungere da sentiero d'uscita, non utilizzare acqua in

eccesso per evitare danni secondari, la funzione di

ventilazione dei getti nebulizzati vanno sfruttati per

convogliare i fumi ed i gas della combustione prima

verso l'alto quindi verso l'esterno, l'eventuale

forzatura di porte, la creazione di aperture per la

ventilazioni e l'utilizzo delle sostanze estinguenti

sono fasi che producono ulteriori danni, per tanto

scegliere quelle che causano il danno minore, la

ventilazione è fondamentale per prevenire la

formazione di gas con possibili esplosioni, un

incendio non ventilato è pericoloso perchè consuma

l'ossigeno disponibile all'interno e produce molto

calore, quando gli ritorna un po' di ossigeno si

possono creare reazioni violente che danno luogo ad

esplosioni, un incendio in un locale chiuso genera

gas e fumi che si diradano prima andando verso

l'alto, poi lateralmente ed infine verso il basso,

l'accumulo di gas e fumi possono portare ad un

incendio generalizzato per effetto del "flashover", la

ventilazione purtroppo incrementa la forza delle

fiamme, si può creare una ventilazione tramite getti

nebulizzati, aprendo porte e finestre od usando

ventilatori meccanici, evacuatori di fumo od aprendo

dei varchi sul tetto, prestare attenzione a non aprire

varchi per la ventilazione in basso perchè si

alimenterebbero le fiamme. Dopo aver estinto un

incendio bisogna cercarne le cause e l'origine,

bloccare l'eventuale perdita dei beni, recuperare gli

oggetti personali nel caso l'edificio sia inagibile,

effettuare lo smassamento dei detriti per mettere in

sicurezza la zona e prevenire ulteriori riaccensioni di

focolai ed eventualmente restituirla all'uso. Le Linee

Guida delle procedure standard d'intervento sono da

tenere in considerazione per l'elaborazione degli

interventi (alcuni esempi): Incendio Autovettura

(controllare presenza di persone all'interno e di

materiali pericolosi, avvicinarsi a 45° per evitare

eventuali scoppi di cerchi in lega, airbag,

pretensionatori, batteria, serbatoio, per non creare

shock termici valutare l'utilizzo di schiuma,

immobilizzare il veicolo col calzaruote, utilizzare gli

autoprotettori contro fumi tossici e valutare possibili

reazioni con leghe metalliche del motore con

l'acqua, in caso di alimentazione a gas se non si

riesce a chiudere le bombole valutare di disperdere il

contenuto con getto nebulizzato o combustione

controllata); Incidente Stradale (valutare la

situazione assieme al 118 e altre forze, verificare i

pericoli e situazione infortunati, predisporre estintori

o naspo ad alta pressione ed estrarre le persone

anche tramite gruppo oleodinamico, stabilizzare il

veicolo con funi o calzaruote e prestare attenzione

agli airbag inesplosi, scollegare la batteria); Dissesto

Statico Edifici (rimuovere parti pericolanti ed

eventualmente sgombero coatto degli occupanti,

stabilizzare le parti tramite puntellamenti specifici);

Apertura Porta (se non urgente valutare gli aspetti

amministrativi legati ai servizi a pagamento,

accertare documenti, informarsi su copie di chiavi o

finestre aperte, provare l'apertura tramite schede o

lastre, valutare di estrarre il cilindro); Danni d’Acqua

(intercettare la valvola per la chiusura della

mandata dell'acqua dell'appartamento o generale,

entrare dalle finestre, salvaguardare i beni e

provvedere alla risoluzione della perdita d'acqua

provvisoriamente); Cisterna Gpl (predisporre linee

antincendio di acqua o schiuma, valutare lesioni alla

cisterna tramite termocamera ed esplosimetro e se

in sicurezza svuotare il contenuto o bruciarlo in

torcia, nel caso il liquido fuoriesca prestare

attenzione alla formazione di nubi esplosive,

interrompere le alimentazioni elettriche, in caso di

piccole falle utilizzare getti d'acqua nebulizzati che

ghiacceranno provvisoriamente la zona per l'effetto

del forte raffreddamento, provvedere al travaso, in

caso di incendio con dardo lasciarlo bruciare e

raffreddare con acqua nebulizzata la cisterna,

quando il dardo comincia a diminuire spegnerlo con

abbondanti getti d'acqua nebulizzata per evitare che

lo stesso venga risucchiato all'interno e provochi

esplosioni, valutare l'utilizzo della schiuma);

Sbloccaggio Ascensore (ogni impianto ha una sala

macchine posta al piano terra od all'ultimo piano,

qualvolta che un ascensore si blocca con persone

all'interno bisogna agire manualmente per portarle

al piano, non esiste il pericolo di asfissia e non esiste

il pericolo di caduta della cabina, a fine soccorso

controllare che su tutti i piani le porte siano ben

chiuse).


il CARICAMENTO 43

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(Dispostivi individuali e Attrezzature)

I Soccorritori devono essere dotati, oltre alla

normale divisa d’ordinanza con la quale essere

subito individuati come soccorritori, anche dei

dispositivi di protezione individuali (DPI), indumenti

ed attrezzature di protezione quali Elmo con visiera

per la protezione della testa e degli occhi Uniforme

da intervento, da indossare sopra la normale divisa

da ordinanza, per la protezione completa del corpo

da contatti con le fiamme, da tagli e colpi accidentali

oltre a rendere più visibile lo stesso in caso di scarsa

visibilità, Guanti per la protezione delle mani e degli

avambracci, Stivali per la protezione dei piedi e delle

gambe, Cinturone di sicurezza per prevenire le

cadute dall'alto. Inoltre il soccorritore deve essere in

ottime condizioni fisiche e mentali, il tutto per

garantire la propria e l'altrui sicurezza in quanto

ogni operatore è sottoposto a rischi come le

sostanze respirate, la caduta di macerie, la

possibilità di ustionarsi e l'eventuale probabilità di

passare da soccorritore a persona da soccorrere, i

principali fattori personali a cui si è sottoposti sono

l'affaticamento, la disidratazione e lo stress, durante

il tragitto nel mezzo le cinture devono essere

allacciate anche se per disposizioni particolari si può

evitare di allacciarle, inoltre i mezzi in emergenza

con sirena e lampeggianti accesi hanno diritto di

precedenza e sono esenti ad alcuni divieti, il

personale deve essere sempre in perfetta forma

fisica facendo attività sportiva anche in servizio,

passare le varie visite mediche ed addestrasi

continuamente, tutte queste note sono parte

integrante delle Procedure Operative Standard.

Durante l'inizio di un intervento è giusto che alcuni

rischi vengano coraggiosamente affrontati

sopratutto se bisogna mettere in salvo delle persone

ma nelle fasi successive e finali non ha alcun scopo

mettere a repentaglio la propria vita, durante un

incendio od un pericolo di esplosione bisogna

sempre prevedere una via di ritirata, in presenza di

un incendio in un locale chiuso con fiamma viva il

pericolo di esplosione potrebbe essere minimo

invece l'assenza di fiamme dovrebbe far pensare alla

formazione di miscele dell'aria con polveri o con gas

combustibili molto pericolose, inoltre bisogna

valutare la resistenza dei solai su cui si cammina

sopratutto se in metallo ed il suo raffreddamento

deve essere graduale per non comprometterne la

resistenza, camminare vicino alle pareti e portarsi

vicino a porte o finestre, quando si opera sui tetti

conviene vincolarsi ad una corda sopratutto

d'inverno con il rischio di zone ghiacciate che

facilitano lo scivolamento accidentale.

Le Attrezzature d’intervento che un vigile del fuoco

utilizza sono innumerevoli, da generali a specifiche,

sono collocate negli automezzi e prendono il nome

di Caricamento, vengono disposte nei vani chiusi

generalmente da serrandine o nella cabina, quelle

presenti nelle autopompe o nei mezzi di "prima

partenza" generalmente sono le seguenti: Gruppo

Oleodinamico (utilizzato nel caso di incidente

stradale per l'estrazione delle persone rimaste

incastrate all'interno delle autovetture, negli

incidenti ferroviari, crolli d'edifici..., è composto da

una struttura barellabile con motore a scoppio a cui

è collegata con innesti rapidi, una cesoia da taglio e

una pinza divaricatrice, ma all’occorrenza da

martinetti idraulici di sollevamento e spinta), Lancia

Termica/Gruppo Ossitaglio (utilizzati per tagliare

grossi spessori di parti metalliche, grate, cancelli ed

inferriate, cavi, cardini, sezionare veicoli incidentati,

guardrail o rotaie), Kit Sollevamento (utilizzato per

sollevare o spostare anche di pochi centimetri corpi

disaggregati, senza punti di presa, ad esempio

veicoli incidentati, crolli, per piegare un'inferriata,

aprire la porta di una casa, un ascensore..è

composto da una bombola d'aria e da una serie di

cuscini in gomma rinforzata in acciaio o kevlar di

forma quadrata gonfiabili che sollevano fino a

1000kg), Tirfor (è un paranco utilizzato per

recuperare veicolo usciti dalla sede stradale,

spostare carichi pesanti, alberi o macerie,

recuperare persone infortunate in posizioni

complicate),.Motosega/Mototroncatrice (la prima

utilizzata per tagliare alberi, travi, strutture in

legno; la seconda utilizzata per forzare gli accessi,

tagliare recinzioni, cornicioni, lamiere, calcestruzzo),

Ventilatori (utilizzati negli incendi di luoghi chiusi per

eliminare fumo e abbassare la temperatura e le

componenti tossiche), Estintori (utilizzati per

estinguere principi d'incendio), Manichette e

Raccorderia (utilizzate per portare durante grossi

incendi acqua o schiuma in continuità, costituite da

lunghi tubi di circa 20mm e diametro di 70 o 45mm,

a cui vengono collegate lance e raccorderie varie

tipo divisori, riduttori, diffusori), Scala italiana/a

ganci (la prima viene utilizzata per portare soccorsi

in zone sopraelevate fino al terzo piano di un edificio

per una altezza totale di circa 10 metri, come via

d'evacuazione, come passerella per accedere in

punti distanti in piano tra loro, come barella di

fortuna; la seconda per scalare edifici dall'esterno

utilizzando come appoggio finestre, balconi od altri

appigli e può tramite apposite manovre arrivare sino

all'ultimo piano delle abitazioni), Pompe

antincendio/esaurimento (le prime servono a

mandare l’acqua ad una certa pressione lungo le

manichette e quindi per spegnere incendi; le

seconde per svuotare locali allagati, per la raccolta

di fluidi, per travasi o per rifornimenti idrici),

Autoprotettori (autorespiratore individuale utilizzato

quando il luogo dove si opera presenta situazioni a

rischio per la respirazione dell'operatore, quando

l'ambiente è povero d'ossigeno, ad alto tasso

d'inquinamento, in presenza di gas tossici e/o nocivi,

quando non si ha la conoscenza certa della qualità

dell'aria), Termocamera/Esplosimetro (la prima

utilizzata per individuare le fonti di calore in una

parete, all'interno di una trave in legno, nei

controsoffiti, per facilitare il ritrovamento delle

persone; il secondo utilizzato per effettuare la

misurazione del contenuto di gas o vapori nell'aria e

precisare le condizioni di esplosività di un

ambiente), Sacco Tpss (per prestare primo soccorso

sanitario in assenza 118), Sacco Saf (corde e

imbraghi per interventi speleo alpino fluviali di

base), Cassette Attrezzi (generici, per spandimenti,

per aperture porta), Lampade e Fari a treppiedi (per

illuminare la zona d’intervento), Tute Specifiche

(antiacido, attraversamento fiamme, cattura api),

Polveri Assorbenti (per lavaggio manto stradale),

Attrezzatura Generica (scope, forche...) e Radio

portatili (essenziali per le comunicazioni).


le SOSTANZE PERICOLOSE 44

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(Nucleari-Biologiche-Chimiche-Radiologiche)

Nei Materiali Pericolosi per prima cosa bisogna

conoscere le caratteristiche principali (tossicità,

infiammabilità, reattività, temperatura, peso

specifico,...) e lo stato: la Condensazione è il

passaggio da Vapore a Liquido, la Liquefazione è il

passaggio da Gas a Liquido, la Sublimazione è il

passaggio da Solido a Gas, l'Evaporazione è il

passaggio da Liquido a Gas, la Solidificazione è il

passaggio da Liquido a Solido, il Brinamento è il

passaggio di un Gas in un Solido, la Fusione è il

passaggio di un Solido in un Liquido. I materiali

pericolosi per Legge sono gli Esplosivi, Comburenti,

Infiammabili, Tossici, Nocivi, Corrosivi, Irritanti,

Sensibilizzanti, Cancerogeni, Mutageni, Nucleari,

Radioattivi e quelli pericolosi per l’ambiente.

L’identificazione delle sostanze pericolose si ricavano

dai documenti di trasporto, dalle targhe

identificative, dall'etichettatura, dalle punzonature,

dalla colorazione delle ogive, dalla forma dei

contenitori, dai misuratori di gas, dagli esplosimetri

e dagli odori caratteristici. Possono essere pericolosi

per chi li trasporta, per la popolazione e l'ambiente,

a causa del carico e scarico, incidente, cedimento

strutturale, da cui ne conseguono Incendi,

Esplosioni, Nubi Tossiche, Radiazioni Termiche, o

Sovrappressioni. Il trasporto avviene su strada,

ferrovia, via mare, in condotta, rispettando le

normative; se circolano su strada devono avere

delle Etichette di Segnalazione, Simboli e Pannelli di

Pericolo di colore arancione divisi in due parti, su

quella superiore il Numero Kemler (di identificazione

del pericolo), su quella inferiore il Numero Onu (di

identificazione della sostanza), nel numero Kemler la

prima cifra indica il pericolo principale (2gas,

3liquido, 4solido, 6tossico, 8corrosivo, 5comburente

od organico), la seconda e la terza cifra indicano i

pericoli secondari (1esplosione, 2emissione di gas,

3infiammabilità, 5comburente, 6tossicità,

8corrosività, 9reazioni), le prime due cifre uguali

indicano un grande pericolo (66 estremamente

tossico, 33 estremamente infiammabile), una X

aggiunta davanti alla prima cifra indica una materia

che reagisce violentemente con l'acqua; il numero

Onu è formato da 4 cifre predisposte da una

commissione di esperti sul trasporto delle merci

pericolose; ogni Comando ha un software con un

archivio contenente tutti i dati delle oltre 500

sostanze pericolose con le relative schede di

sicurezza e le procedure di emergenza, con gli effetti

ed i trattamenti medici. Il Nucleo NBCR interviene in

presenza di sostanze chimiche, agenti bellici militari

od artigianali, agenti tossici e biologici artigianali o

civili, agenti nucleari, di contaminazioni radiologiche,

di rilascio di agenti radioattivi, sversamenti di

sostanze chimiche, di odori non abituali che

producono malessere, di veicoli che trasportano

sostanze pericolose, esplosive o infiammabili,

sostanze di laboratori e ospedali, incendi nelle

vicinanze di luoghi dove si trovano sostanze

pericolose in genere, in caso di offesa terroristica. La

Contaminazione biologica, chimica e radiologica può

avvenire per via inalatoria, per assorbimento

cutaneo, per ingestione di bevande o viveri

contaminati; i principali aggressivi biologici sono i

Batteri (carbonchio, antrace, peste), i Virus (vaiolo,

febbre emorragica) e le Tossine (botulismo), i

principali composti chimici aggressivi sono i Nervini

(tabun, sarin), i Vescicanti (iprite, fosgene), i

Sistemici (acido cianidrico, cloruro di cianogeno), i

Soffocanti (perfluoro, cloropiclina), gli Incapacitanti

(chinuclidil benzilato) ed gli Irritanti (arsina,

cloroacetofenone, azepina), i principali composti

radiologici sono quelli che emettono Radiazioni e

possono essere sia solidi che liquidi o gassosi. In

caso di minaccia biologica le procedure d’intervento

sono denominate modello ad 8 passi (controllo e

gestione del sito, identificazione del materiale,

analisi dei rischi, valutazione delle attrezzature

protettive, coordinamento delle risorse,

confinamento e controllo del materiale,

decontaminazione, chiusura dell'intervento) e

prevedono 3 livelli (analisi iniziale ed identificazione,

travaso e decontaminazione primaria, intervento e

decontaminazione secondaria); all'arrivo sul posto i

soccorritori devono desistere dal soccorrere

immediatamente le persone coinvolte ma devono

prima portarsi in una zona sicura possibilmente

sopravvento e valutare la situazione, quindi

delimitare l’area in 4 zone (Zona A rossa di massima

pericolosità, Zona B arancio potenzialmente

pericolosa e per decontaminazione, Zona C gialla

non pericolosa in cui le vittime vengono affidate al

personale sanitario, ZONA D bianca non soggetta a

controllo e destinata alle autorità, giornalisti e

familiari); la Decontaminazione delle vittime può

essere effettuata con abbondante acqua, farine,

segatura, talco, carbone attivo; la decontaminazione

degli operatori deve essere distinta dalle vittime e

prevede la decontaminazione dei Dpi, viene

effettuata con unità mobili per la raccolta, per

passare alla decontaminazione finale per rimuovere

tracce di contaminante dalla pelle degli operatori

con unità mobili specifiche attrezzate con docce

calde, sapone ed altre sostanze neutralizzanti, la

decontaminazione dovrà essere effettuata anche alle

persone o animali deceduti. Il Corpo detiene una

rete di rilevamento della Radioattività Naturale con

1630 stazioni, 16 centri regionali ed 1 centro

nazionale. In natura esistono varie famiglie

radioattive: l'Uranio23, il Torio232, l'Attinio e tutti

decadono dopo miliardi di anni; altre naturali sono

quelle prodotte dalla biosfera o dai raggi cosmici

provenienti dallo spazio che bombardano la nostra

atmosfera (Carbonio14), dal Radon ed il Toron

presenti nei terreni, nelle rocce e nelle falde

acquifere, nell'edilizia ed in alcune miniere. Alcune

sorgenti radioattive sono Artificiali, usate nelle

industrie (orologi, lampade, rilevatori di fumo), in

campo medico (radioterapia e radiodiagnostica), in

campo militare (uranio impoverito per i proiettile),

prodotti di scarto delle centrali nucleari. La

radioattività presenta quattro punti di vista: l'esame

della sorgente radioattiva che emette radiazioni di

una certa energia, il campo di radiazioni generato

nell'ambiente circostante, la dose di radiazione

assorbita dalla materia esposta al campo e la

radiazione ionizzante che attraversa il corpo umano.

Vari sono i rilevatori di radiazioni e varie le

conseguenze che si possono avere sul corpo umano

che variano in base alla sorgente radioattiva ed alla

dose assorbita e vanno dalla modifica del Dna al

danno biologico degli organi e dei tessuti.


le FUNI e i NODI 45

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(Tecniche Speleo Alpino Fluviale)

Tutti i vigili del fuoco hanno una preparazione di

base sulle tecniche di derivazione Speleo Alpino

Fluviali (SAF-1A), lasciando al nucleo preposto

(Nucleo S.A.F.) quelle di maggiore completezza e

specificità. I scenari in cui vengono utilizzate sono

il soccorso a persona in situazioni particolari, in

ambienti sotterranei, in zone impervie e di

montagne, in strutture verticali come tralicci o

pozzi, a seguito di terremoti o crolli, in silos, nei

vani ascensori, su ponti o viadotti, su impalcature,

su pareti rocciose, per controlli di staticità su

campanili o torri, in soccorso con elicotteri e in

molte altre tipologie d’intervento. Queste tecniche

si avvalgono di attrezzature specifiche contenute

negli automezzi nel cosiddetto “Sacco Saf” e

comprendono generalmente imbragatura di

sicurezza con cintura di posizionamento che

l’operatore deve indossare con carico massimo agli

anelli di sicurezza pari a 12KN-1200kg, triangolo di

evacuazione da far indossare all'infortunato con

carico massimo di 2KN, assicuratore-discensore

(GrìGrì) da usare con corde da 10/11mm con

discese fino a 50m, bloccante con carrucola

incorporata (BlockRoll) con carico massimo di

26KN, anelli di fettuccia cuciti semistatici con carico

di rottura pari a 22KN, moschettoni paralleli con

ghiera e carico di rottura pari a 22KN sul lato

maggiore e di 7KN sul lato minore, moschettoni a

base larga con ghiera e carico sul lato maggiore di

22KN e su quello minore di 8KN, moschettoni

asimmetrici con ghiera di sicurezza tipo K e carico

di 28KN sul lato maggiore e 7KN su quello minore,

carrucola a flange fisse per rinvio con carico 26KN

e da usare con moschettone parallelo, dissipatore

d'energia (Zipper o Longe) con carico di 6KN,

cordino semistatico di 8mm con carico di 13KN,

rulliera scorrimento corde con carico di 2,5KN,

maniglia autobloccante con carico di 20KN, corda

semistatica (Corda da Lavoro) di 10/11mm e carico

di 27KN, corda dinamica (Corda di Sicurezza) di

11mm con carico di 24KN, maglia rapida

triangolare con carico di 50KN al vertice e 12KN sul

lato maggiore, maglia rapida simmetrica lunga con

carico di 25KN sul lato maggiore, protezione per

corde, elmetto con lampada e spezzoni di corda

dinamica. La Catena di Sicurezza è l'insieme degli

elementi che assicurano un operatore, la resistenza

di questi elementi deve essere proporzionata al

peso dell'operatore, all'altezza dell'intervento e dal

Fattore di Caduta, quest'ultimo è il rapporto tra

l'altezza di caduta e la lunghezza della corda

sollecitata e rappresenta la sollecitazione che dovrà

subire l'operatore in caso di caduta, la capacità di

resistenza di un corpo umano senza gravi danni si

aggira attorno ai 12KN-Fattore2, ad esempio se un

operatore sale su un traliccio e si ancora con corda

di sicurezza lunga 2m e poi sale di altri 2m ma

scivola e cade verso il basso di 4m il fattore di

caduta sarà Fc=H/L=4/2=2, invece se si ancora

con una corda di sicurezza di 6m e dopo 4m

inserisce un rinvio il fattore di caduta sarà

Fc=4/6=0,66. I Nodi per Assicurazione Statica

sono i nodi di ancoraggio tipo “Otto con Asola” e

“Otto Doppia Asola (Nodo Coniglio)”. I Nodi per

Assicurazione Dinamica sono i nodi di assicurazione

ed ancoraggio tipo “Barcaiolo” e “Mezzo Borcaiolo”.

I Nodi di Giunzione sono i nodi di collegamento fra

corde tipo “Doppio Inglese” e “Fettuccia”. I Nodi

Autobloccanti sono i nodi usati per manovre con

paranchi tipo “Machard” unidirezionale e “Prusik”

bidirezionale. I Nodi Comuni sono il nodo “Semplice

o Ordinario”, il nodo di giunzione “Dritto”, il nodo di

accorciamento “Margherita”, il nodo per

sollevamenti “da Muratore” e la procedura per

formare le “Matasse”. L'Ancoraggio Dinamico a Più

Punti viene utilizzato per ripartire i carichi in parti

uguali e controllare la direzione di trazione, viene

effettuato generalmente con spezzoni di corda di

diametro 11mm, facendo i punti di attacco tramite

fettucce e rispettivi moschettoni. La Risalita e

Discesa in Corda Singola viene utilizzata per la

risalita in sicurezza di un operatore, indossando

l'imbrago, quando l'operatore di "sicura" è pronto

si può cominciare la risalita, nel caso di sosta

mettersi in sicurezza, per discendere sciogliere il

nodo di sicurezza, l'operatore di sicura provvede

prima della risalita a collegare con un “otto

inseguito” la corda di sicurezza (dinamica) al

moschettone posteriore dell'imbrago del

soccorritore, quindi collega la corda dal carico del

suo GriGri e quando il soccorritore comincia ad

operare accompagna la corda di sicurezza stessa.

La Calata e Recupero con Paranco viene utilizzata

per dimezzare lo sforzo di recupero dell'operatore e

dell'infortunato, l'operatore dopo aver provveduto

ad indossare l'imbrago ed ad effettuare l'opportuno

ancoraggio a più punti sia per la corda da lavoro

che di sicurezza inizia il recupero totale

dell'operatore e dell'infortunato. La Progressione in

Salita viene utilizzata per la salita in sicurezza di

tralicci, grù da cantiere, ciminiere, ponteggi edili od

altro, gli operatori dopo aver indossato l'imbrago

ed effettuato un ancoraggio a più punti alla base

con rispettiva corda di sicurezza si arrampicano

provvedendo ad inserire ad ogni tot. metri degli

ancoraggi di rinvio tramite anelli di fettuccia e

rispettivi moschettoni a ghiera chiusa, questi rinvii

devono essere collocati valutando il fattore di

caduta. Le RadioComunicazioni in ambienti

confinati o impervi come gallerie e cunicoli possono

essere difficoltose per mancanza di onde radio o

per l'esigenza di avere entrambe le mani libere,

per risolvere il problema si possono usare apparati

radio muniti di cuffie, microfoni da bavero,

laringofoni, microfoni intraossei (da usare

sopratutto negli elicotteri), oppure segnali in codice

od ancora utilizzando la trasmissione in diretta

escludendo i ponti radio e per una buona

comprensione dei messaggi utilizzare l'alfabeto

fonetico ICAO; per effettuare certe segnalazioni si

possono utilizzare ad esempio delle torce luminose

o fumogeni e bandierine colorate, tramite GPS la

posizione cartografica, nel caso si deva comunicare

con dei segnali ad un elicottero si possono usare i

segnali a braccia tipo Cnsa o Cisa-Ikar, ricordarsi

inoltre che per l'atterraggio di un elicottero la zona

deve sempre avere un lato aperto senza case e che

nella parte posteriore è presente un rotore ad elica

quasi invisibile e lo scarico dei gas a 900°C.


il RISCHIO ELETTRICO 46

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(Elettrotecnica applicata)

Molti incendi ed interventi riguardano impianti

elettrici, in corto circuito, in sovraccarico,

emananti scariche elettriche, in tensione,

eccetera. L’energia elettrica purtroppo non si

vede e quindi può essere molto pericolosa se

non la si conosce, si suddivide in: Corrente

Alternata (utilizzata negli edifici civili, industriali

e nelle strade cittadine), Corrente Continua

(utilizzata nelle batterie d’auto, pannelli solari,

ferrovia, metropolitana e tram), Corrente in

Forma Varia (apparecchiature elettroniche

particolari, fulmini e fonti elettrostatiche).

Un impianto elettrico è composto da una fonte di

corrente, dei cavi in cui passa ed un utilizzatore,

ad esempio una batteria che tramite dei cavi

manda corrente ad una lampadina la quale si

accende. A provocarne lo spostamento della

Corrente (A) nei cavi (Conduttori) è la Differenza

di Potenziale (V). I Conduttori sono fatti di rame

o di altri metalli conduttivi come ottone, ferro,

alluminio, ma la corrente può passare anche

nell’acqua, nella schiuma, nel terreno bagnato,

nel vapore acqueo, nell’umidità, tutti elementi

pericolosi a cui bisogna fare attenzione. Gli

Isolanti invece sono tutti quei materiali che non

fanno passare la corrente elettrica, come vetro,

porcellana, plastica, gomma, legno asciutto,

politileni, lana, cotone, fibre sintetiche, olio,

vernici, aria, azoto, idrogeno, ammoniaca. In

base al materiale di cui è formato il conduttore

questo applicherà una Resistenza (R, fattore di

proporzionalità) al passaggio della corrente, da

qui si arriva alla nota formula degli impianti

elettrici V=R*I (tensione = resistenza per

corrente: Volt = Ohm per Ampere).

Esistono dei materiali che attraggono delle

particelle metalliche ferrose detti Magneti o

Calamite. Il Magnetismo si suddivide in Nord (N)

e Sud (S), dove polarità uguali si respingono (N-

N, S-S) mentre polarità opposte si attraggono

(N-S). Lo spazio attorno alla calamita che fa

sentire la sua influenza è chiamato Campo

Magnetico. Il Campo Magnetico naturale è quello

terrestre da cui dipendono le bussole, invece un

Campo Magnetico artificiale può essere creato da

un Conduttore a forma di spire in cui viene fatta

passare Corrente Elettrica (bobina, relè).

Il passaggio di corrente provoca Calore, una

lampadina scotta, un tostapane ed una stufa

elettrica riscaldano, il dispositivo che emana

calore si chiama Resistenza (che è anche la

grandezza vista prima), il calore aumenta

all’aumentare della corrente, ci possono essere

dispositivi più potenti di altri (P=V*I). Per

verificare se in un circuito come una presa passa

corrente bisogna avere a disposizione un

Voltmetro (Multimetro o Tester).

La produzione di elettricità di cui abbiamo

bisogno ogni giorno nasce dalle Centrali

Elettriche che possono essere di vario tipo:

Idroelettriche, Termoelettriche, Nucleari,

Fotovoltaiche, Eoliche, a Biomasse. Dagli

Alternatori delle centrali esce Corrente Alternata,

dalle Dinamo invece esce Corrente Continua. La

prima ha numerosi vantaggi pratici ed economici

rispetto alla seconda e la si può variare di

Tensione grazie ai Trasformatori. In caso di

incendio bisogna capire se la corrente è in Alta,

Media o Bassa Tensione. Dalla centrale la

corrente parte in Alta tramite cavi aerei nudi

(tralicci) per poi arrivare nelle sottostazioni in

Media (pali in cemento o legno) e per finire negli

edifici in Bassa tramite cavi isolati per il

funzionamento in sicurezza di tutte le

apparecchiature elettriche da utilizzare.

L’effetto del passaggio di corrente elettrica nel

corpo umano (Elettrocuzione) può avere

conseguenze anche gravi fino alla morte.

Dipende dal valore della corrente, dalla sua

frequenza, dalla durata del contatto, dalla

sensibilità individuale, dalla zona del corpo. Si

può solo percepirla senza alcun problema,

oppure avere ustioni da contatto, fibrillazione

ventricolare, blocco respiratorio, tetanizzazione e

morte. Per evitare i Contatti Diretti basta stare

lontano da cavi e apparecchiature non isolate,

stare attenti anche alla possibilità di Archi

Elettrici che si possono sviluppare; mentre per

evitare i Contatti Indiretti, ossia toccare un

tostapane o una stufa o un'altra apparecchiatura

elettrica che generalmente è isolata ma che per

cause di danneggiamento è delle parti sotto

tensione, bisogna installare a monte

dell’impianto un Differenziale e apparecchiature

di Messa a Terra.

Per evitare il più possibile il contatto con la

corrente elettrica ogni vigile del fuoco deve

indossare le giuste contromisure, come i guanti

dielettrici, calzature isolanti, abbigliamento

isolante e antistatico, elmo con visiera, pedane

isolanti e attrezzi isolanti. Se possibile togliere

immediatamente la corrente agli impianti

soggetti, dove vi è la presenza di accumulatori e

batterie bisogna provvedere a metterli a terra,

spesso tramite personale preposto come

Operatori Enel o Operatori Aziendali Specifici.

Attenzione a lavorare vicino a linee elettriche

con autoscale e/o autogrù onde evitare il

possibile contatto dei loro bracci meccanici con i

cavi elettrici non isolati. Nel caso di incendi di

cabine elettriche oltre a provvedere a togliere la

corrente elettrica in entrata bisognerà stare

attenti agli oli di raffreddamento e soprattutto

non usare acqua, semmai polveri estinguenti o

CO2 rimanendo a debita distanza. Contenendo

gli oli incandescenti con sabbia o barriere

specifiche. Stando attenti si può usare schiuma

estinguente in modo da farla penetrare in ogni

caditoia, ricordandosi che la schiuma è un

conduttore di corrente. Non usare acqua

neppure nei quadri elettrici domestici sotto

tensione.

Anche il Corpo Umano è un conduttore quindi nel

caso una persona sia rimasta folgorata ed

ancora a contatto con i cavi, non bisogna

toccarla per evitare di rimanere folgorati a

vicenda, ma prima bisogna staccare la corrente

elettrica e poi soccorrerla; quando si va a

tarponi nel buio facendosi guida con la mano,

deve essere chiusa o con il palmo rivolto verso

di noi, nel caso in cui si tocca un cavo non

rimarremo attaccati e potremo sopravvivere.


il RISCHIO ACQUATICO 47

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(Soccorso Acquatico di Superficie)

Essendo il territorio italiano composto da laghi,

fiumi, canali, bacini, fossati, lagune, mare, scogliere,

argini, moli, porti, il personale oltre a salvare le vita

delle persone in qualsiasi ambiente acquatico in cui

si trovano deve essere formato anche per tutelare la

propria. L’Autoprotezione in Ambiente Acquatico di

Superfici si suddivide in: ATP (autoprotezione), SA1

(soccorritore acquatico di primo livello, già Saf

Fluviale, Tpss, Salvamento a nuoto), SA2

(soccorritore acquatico di secondo livello).

Informazioni di Base sui rischi acquatici, conoscenza

dei vari dispositivi di protezione individuale e

procedure di auto protezione sono gli argomenti del

livello ATP; gli altri due livelli che riguardano la

formazione tecnica dei Soccorritori Acquatici (i quali

per essere formati devono avere già la formazione

Saf Fluviale, Tecniche Sanitarie TPSS e in possesso

di Brevetto di Salvamento a nuoto) non vanno a

sostituire il Nucleo Sommozzatori che opera a livello

regionale sia in superficie che in profondità, ma va

ad integrare nelle squadre ordinarie (le Partenze) il

soccorso in superficie (es: durante un incidente

stradale con auto finita sull’argine di un canale il Ros

ha disposizione subito un operatore qualificato per

soccorrere l’eventuale autista che scivoli in acqua).

Il metodo per operare in modo sicuro ed efficiente,

per pianificare e gestire gli interventi è detto

“Processo a 8 passi (P8P)” (utilizzato anche negli

altri scenari): 1. Controllo e Gestione Sito (evacuare

e limitare le persone coinvolte e curiosi, isolare il

sito chiudendo gli accessi, individuare la Zona Rossa

di estremo pericolo, la Zona Arancio meno

pericolosa facente da cuscinetto, la Zona Gialla

sicura per il posto di comando); 2. Identificazione

Scenario (scopo dell’intervento); 3. Analisi Pericoli e

Rischi (identificare i rischi e valutare le probabilità di

accadimento); 4. Valutazione Procedure Operative e

Misure Protettive (prevenire i rischi abbassandoli a

rischio residuo accettabile); 5. Coordinamento

Informazioni e Risorse (comunicazioni tra gli

operatori dei vari enti di soccorso, e verso

l’esterno); 6. Realizzazione Operativa Intervento

(controllo dell’evento, confinamento, risoluzione o

contenimento); 7. Ripristino (condizione di

normalità, decontaminazione, pulizia attrezzature,

polizia giudiziaria); 8. Chiusura Intervento (rapporto

d’intervento, comunicazione ad altri enti, debrifing).

Gli Scenari possono essere di tre tipi: Diretti (rischio

acquatico principale); Indiretti (rischio acquatico

secondario); Complessi (rischio multiplo sia

acquatico che di altro genere). Trovarsi ad operare

come soccorritore in un ambiente acquatico prevede

rischi ulteriori che farlo in terra: movimenti continui

e innaturali, difficoltà nello spostamento, ambiente

freddo, acque agitate e molto altro; bisogna

prevedere il tempo e le condizioni meteo, il

microclima e gli effetti meteorologici, la difficoltà di

orientamento, segnalare la propria posizione, rischi

di contaminazione biologica e chimica, rischio di

infezioni, vegetazioni, melme, sabbie mobili, scarsa

limpidezza, profondità, moto ondoso, scarroccio e

deriva, onda di fiume, ostacoli alluvionali,

trascinamento improvviso, oggetti sommersi, coline

e sifoni d’acqua, nicchie e anfratti, ipotermie e colpi

di calore, pericoli mortali e annegamenti. Le Regole

di Comportamento sono quelle basilari che

comprendono un Controllo Incrociato tra i

soccorritori, la Reversibilità dell’Errore

nell’eventualità dell’imprevisto, la Standardizzazione

delle Procedure in modo coerente. A bordo di

Natanti l’equipaggio dovrà ascoltare ed eseguire le

direttive impartite dal responsabile del natante

stesso, ossia il patentato nautico, indossando come

dotazione minima il giubbotto salvagente, togliere

se provvisti gli “stivali a coscia alta” in quanto in

caso di caduta in acqua possono diventare

pericolosissimi, in caso di caduta o difficoltà di ogni

genere dovrà mettersi in “Posizione di Sicurezza”,

inoltre il Soccorritore in acqua dovrà avere sempre

un suo assistente in barca od a terra che provveda

all’assistenza in caso di difficoltà. Il soccorritore

dovrà comunicare con il pericolante in modo

immediato, semplice e diretto, per tranquillizzarlo;

nello stesso tempo dovrà comunicare in modo

standardizzato, con segnali delle braccia o con colpi

di fischietto, megafoni o radio, con la squadra

d’appoggio. Nel “Sacco Acqua” presente in ogni

Autopompa sono tenuti i dpi e gli strumenti

necessari di dotazione minima: idrocostume, casco

protettivo, scarponcini, cappuccio in neoprene,

calzari in neoprene, guanti in neoprene, giubbotto di

soccorso, corda da lancio, coltello per giubbotto ad

aggancio automatico, torcia stagna a fascio di luce o

stroboscopica e fischietto ad elevata emissione di

suono. La “divisa” da Atp è composta da un

Idrocostume, una tuta intera stagna impermeabile e

termica che avvolge tutto il corpo, compreso piedi e

collo che può essere indossata sopra la divisa

d’ordinanza; da un casco specifico con protezioni

laterali, da un eventuale scarponcino protettivo e

impermeabile da utilizzare all’occorrenza ma non

sempre necessario in quanto già l’idrocostume copre

l’intero piede; da un cappuccio per la testa

impermeabile e da un paio di calzari impermeabili da

usare entrambi in caso di acque fredde; da un paio

di guanti da usare per una certa protezione delle

mani dal freddo e nell’utilizzo di funi o lavori

gravosi; da un giubbotto di soccorso che funge da

giubbotto si salvataggio a forte spinta positiva,

dotato di accessori per il soccorso e recupero

dell’infortunato, oltre a sostenere il soccorritore

proteggendolo anche da impatti contro eventuali

rocce od ostacoli, anteriormente è dotato di due

tasche e di supporti per un coltello e una torcia e

uno stick luminoso, nella parte posteriore una tasca

porta corda. Gli idrocostumi e le Mute possono

variare in base alla specialità acquatica sia del

colore e scritte sia della conformazione intera o a

due pezzi e della taglia degli operatori:

l’Idrocostume per Autoprotezione è generalmente

rosso con le braccia gialle, la Muta del Soccorso

Acquatico è arancio nella parte superiore e nera in

quella inferiore (e comprende pinne e due speciali

salvagenti: il Rescue Can e il Rescue Tube, simili

BayWatch); quella dei Saf Fluviale è rossa nella

parte superiore e nera in quella inferiore. Spesso a

seguito di Protocolli d’Intesa o Convenzioni, vengono

aperti Presidi Stagionali VVF in scenari costieri,

marini o lacustri, in zone ad elevato afflusso

turistico, in cui opera un vero e proprio Nucleo di

Soccorso Acquatico munito anche di moto d’acqua

ed imbarcazioni idonee con motori ad idrogetto.


i DISSESTI STATICI 48

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(Strutture e Materiali)

Le Strutture principali sono quelle Murarie (in

muratura, resistenza alla compressione, scarsa alla

trazione; i muri portanti, pilastri, volte e architravi

possono essere incrementati da legno, ferro e

cemento armato) e quelle Intelaiate (in ferro, legno

e cemento armato, buona resistenza a trazione,

sopportano sollecitazioni flettenti, travi orizzontali e

capriate resistenti a flessione e pilastri verticali

resistenti a compressione o flessione); i Solai

caricabili e calpestabili, servono anche alla

controventatura dell'edificio utile in caso di sisma; le

Scale sono a rischio di crollo in caso di sisma; le

Coperture si devono impermeabilizzare dall'acqua e

dal calore, a travi orizzontali o inclinate, in legno,

ferro o cemento armato, all'interno assorbono le

sollecitazioni orizzontali e sui punti d'appoggio quelle

verticali; le Fondazioni trasmettono al terreno il peso

degli edifici, in quelle Dirette il peso si distribuisce

sul terreno superficiale tramite piastre d'appoggio,

plinti, travi o platee, in quelle Profonde il peso si

distribuisce nelle profondità del suolo tramite pali,

pozzi, cassoni o diaframmi; le fondazioni assorbono

l'umidità del terreno che viene trasmesso per

capillarità all'interno dell'edificio; un elemento

strutturale può essere collegato ad un altro

elemento od al terreno tramite dei Vincoli

(appoggio, cerniera, incastro). Le sollecitazioni

sono: Compressione (per pilasti e murature,

appaiono lesioni ad andamento verticale), Trazione

(per tiranti in metallo o legno), Flessione (sia a

compressione che a trazione), Taglio (associata alla

flessione), Torsione (flessione trasversale molto

dannosa in caso di sisma) e Pressoflessione (pilastro

sottoposto a compressione per carico non al centro

del pilastro che genera anche flessione); ogni

materiale anche il più rigido si deforma anche se

non visibilmente; le variazioni termiche provocano in

qualsiasi materiale deformazioni anche minime, si

usa inserire un giunto di dilatazione o dello spazio

d'aria per evitare lesioni. La Stabilità di un edificio

viene confermata in base alle azioni a cui è

sottoposta, che ne provocano sollecitazioni nei

materiali: valutare Carichi Permanenti (pesi dei

solai, travi..), Carichi Variabili (pesi delle persone,

mobili, auto..) e Carichi Agenti Naturali (neve,

vento, variazioni clima, sisma..). Nei Terreni

Scoscesi si costruisce una struttura che contrasti con

il suo peso stesso la pendenza del terreno (muri di

contenimento in muratura o calcestruzzo non

armato) o muri a sbalzo costruiti in cemento armato

(più flessibili e sottili); si ha una Frana se le forze di

taglio superano quelle di resistenza, attrito e

coesione; il peso del terreno aumenta con piogge

abbondanti, l'inclinazione aumenta con l'erosione

alla base e gli strati di terreno scivolano per la

deforestazione; terreni sabbiosi o ghiaiosi sono più

soggetti a spinte rispetto a terreni argillosi o limosi.

I Dissesti Statici avvengono a causa della vetustà,

variazioni termiche ed idrometriche, agenti

atmosferici, moti naturali del terreno, sovraccarichi

e schiacciamento, terremoti e inondazioni; fessure

sulle murature significa movimenti della struttura

non particolarmente pericolosi, lievi quando si stacca

il calcestruzzo dalle barre di armatura, gravi invece

se si rompono o si deformano le barre o il nucleo di

calcestruzzo; in caso di dissesto dovuto ad azioni di

rotazione le lesioni sono riscontrabili in

corrispondenza degli architravi delle porte; le

strutture più soggette a schiacciamento sono

pilastri, colonne e muri portanti; le strutture

sottoposte a pressoflessione si lesionano prima di

raggiungere i limiti di resistenza; durante la

costruzione di una struttura muraria un muro

subisce lievi processi di traslazione verticale dovuti

all'assestamento del terreno, i fenomeni vibratori

provocati dal vento, traffico veicolare, macchinari o

terremoti possono sollecitare i muri portanti, nel

caso di fessura con la parte metallica scoperta in

presenza d'aria questa ossidandosi genera il distacco

di altro calcestruzzo intorno ad essa; durante le

variazioni termiche delle stagioni il calcestruzzo si

contrae o si dilata, si assesta definitivamente dopo 4

anni, queste variazioni possono causare lesioni che

non sono dannose alla struttura; nelle Strutture in

Acciaio il dissesto è puramente deformativo; nelle

Strutture in Legno il tempo ed il fuoco sono le

principali cause dei dissesti; una volta analizzata la

lesione, si può tenerla sotto controllo usando Biffe,

Estensometri o Deformimetri. I Consolidamenti

garantiscono condizioni di sicurezza e stabilità;

provvisoriamente usare i Puntelli destinati al

sostegno verticale e/o al ritegno orizzontale

costituiti in legno o ferro, posizionati con una base

più larga e nella testa dei cunei contrapposti senza

forzare la struttura danneggiata, in un muro

pericolante si posizionano i puntelli a 45° e 60°

collegati tra loro e appoggiati a tavole aderenti alla

parete e sul terreno, in una facciata bisogna

incastellarla attraverso le aperture (puntellatura

specifica per le finestre), nel caso di puntellamento

esterno assieme a quello interno, questo deve

essere fatto su tutti i piani; i Tiranti metallici sono

utili per stabilizzare strutture deformate da

inflessioni delle facciate; le Cerchiature servono per

consolidare le colonne; per le fondazioni occorre

ampliare il piano di fondazione piccoli tratti per

volta, puntellando l'intero edificio; lo sfilamento dei

solai si fissa alle travi ed al tavolato un "piatto" in

ferro che si collega per mezzo di cunei di tiraggio ad

una piastra metallica sulla faccia esterna; il ripristino

di un elemento in cemento armato si effettua

rimuovendo le parti in calcestruzzo danneggiate,

pulendo l'armatura e ripristinando con malte di

cemento speciali; per ridurre i danni di un edificio in

zona sismica si dovrà cercare di alleggerirlo

eliminando un piano, pensiline, balconi, sporgenze,

muri di contenimento e renderlo il più simmetrico

possibile; nel caso l'edificio presenti danni ingenti

viene completamente demolito (smontaggio

controllato). Per consolidare un argine si costruisci

un Soprassoglio sulla sommità formato da teli di

plastica e sacchetti di sabbia o terra e cemento. La

Resistenza al Fuoco degli elementi costruttivi: il

vetro si rompe, il ferro fonde, legno brucia, marmi e

cemento si sfaldano, laterizi forati si rompono, malte

di calce e gesso liberano l'acqua d'idratazione, nel

cemento armato l'acciaio contenuto all'interno si

dilata a 500°C mentre il calcestruzzo si contrae a

600°C diventando di color rosa ed a 1000°C diventa

giallo e con nessuna resistenza, i mattoni pieni

resistono ottimamente, l'incendio di un edificio può

portare al completo cedimento della struttura.


il SUPPORTO VITALE 49

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(Tecniche Sanitarie)

I Vigili del Fuoco spesso si trovano ad essere il primo

anello della catena dei soccorsi ad arrivare sullo

scenario, sopratutto scenari comprendenti il soccorso

a persona, di conseguenza in attesa dell’arrivo dei

Sanitari, spetta a loro valutare le condizioni degli

infortunati e se necessario provvedere ad un primo

soccorso sanitario di base, per evitare conseguenze

maggiori o la morte delle persone. Pertanto nel

Caricamento delle autopompe si trova il Sacco TPSS

contenente le attrezzature sanitarie di base e spesso

un Defibrillatore Semiautomatico (DAE).

Il Supporto di Base delle Funzioni Vitali (BLS) serve a

riconoscere una situazione emergenziale riguardante

una persona, allertare correttamente il Soccorso

Sanitario, intervenire immediatamente e

correttamente al sostegno delle funzioni vitali per

garantire la sopravvivenza degli interessati con

eventuali manovre di rianimazione cardio-polmonare.

Quando il cuore si arresta, la persona non respira più,

il cervello si danneggia irreparabilmente nell’arco di

10 minuti; il BLS ha lo scopo di mantenerlo

ossigenato.

La Catena della Sopravvivenza si divide in:

riconoscimento dei segni di allarme e attivazione

immediata del soccorso sanitario, inizio procedure

cardio-polmonare, impiego defibrillatore (DAE), inizio

trattamento avanzato. Il Dae serve a capire il ritmo

cardiaco, se assente, in tachicardia o fibrillazione,

emanerà una scarica elettrica per far tornare in

funzione o in battiti regolari il cuore stesso.

La Sequenza del BLS si avvale di 4 fasi: Apertura vie

aeree, Respirazione, Circolazione, Defibrillazione.

Dopo aver valutato se lo scenario è sicuro per noi e

per l’infortunato si può procedere alle varie fasi,

altrimenti se le condizioni lo permettono bisogna

mettersi in posizione di sicurezza.

Ci si pone in ginocchio affianco alla vittima e la si

chiama anche scuotendola delicatamente per

valutarne lo stato di coscienza; se la risposta è

negativa si allerta immediatamente il Sistema

Sanitario avvisando “vittima non cosciente”. Nel

frattempo si pone la vittima distesa su un piano rigido

e possibilmente orizzontale, allineando gli arti al

corpo e scoprendo il torace, aprirgli la bocca e

liberare le vie aeree da corpi estranei o dalla lingua

stessa, iperestendendo il capo e sollevando il mento,

con una mano sulla fronte e un dito sotto il mento,

quindi si avvicina l’orecchio alla sua bocca guardando

anche il torace, e applico la GAS, ossia Guardo se il

torace si muove, Ascolto se respira e Sento il flusso

respiratorio, per 10 secondi; si può utilizzare la

Cannula Oro Faringea se necessario; se l’esito è

negativo procedere con 2 insufflazioni lente di un

secondo l’una, fatte bocca a bocca, bocca maschera o

con pallone Ambu, se necessario mentre si fanno le

insufflazioni chiudere con due dita momentaneamente

il naso dell’infortunato. Se invece si ha esito positivo

lasciare la vittima distesa oppure se non ha traumi

fisici porla in Posizione Laterale di Sicurezza,

ruotando la vittima sul lato verso il nostro, con la

mano del braccio girato sotto la testa a formare un

cuscino, restare in attesa dei sanitari.

Per valutare l’attività cardiaca si mettono due dita

nella zona carotidea a lato del Pomo di Adamo per 10

secondi. Se ce polso si continua a controllare solo la

respirazione facendo 1 insufflazione ogni 6 secondi.

Se non ce bisogna iniziare il Massaggio Cardiaco con

30 compressioni toraciche e 2 insufflazioni fino

all’arrivo dei sanitari o di un Dae, se il Dae è presenta

allora subito con quest’ultimo; si posiziona il palmo di

una mano al centro del torace e l’altra sopra con le

dita intrecciata alla prima, con le braccia tese e

perpendicolari allo sterno, comprimendo il torace di

circa 5cm con una frequenza di 100 al minuto. Se si

usa il DAE bisognerà accenderlo e poi collegare i due

elettrodi alla vittima, uno sotto la clavicola destra

della vittima in senso testa-piedi (quasi sotto

l’ascella) e l’altro sulla linea ascellare media sinistra

partendo dal capezzolo in senso testa-piedi (sopra il

seno sinistro lasciando fuori il capezzolo), e attendere

pochi secondi che venga effettuata l’analisi che ci dirà

se è il caso oppure no di attivare la carica elettrica,

fermare eventuali veicoli limitrofi che possono dare

valori sbagliati, poi non toccare la vittima e se

bisogna dare la scarica premere il pulsante sul Dae

ma prima sincerarsi che nessuno tocchi la vittima,

quindi riavviare la macchina per altra analisi nel

mentre provvedere al controllo respiratorio. Se la

vittima è bagnata prima di utilizzare il Dae bisogna

asciugare il torace, se è una donna incinta bisogna

comunque utilizzarlo in quanto le scariche sono a

bassa intensità. Se ha ripreso il battito controllare

sempre al vittima senza staccare il Dae fino all’arrivo

dei sanitari.

Per Disostruire un corpo in gola bisogna far piegare la

vittima e dargli 5 pacche interscapolari sulla parte

alta della schiena in direzione della testa come se

volessimo spingere fuori il corpo estraneo. Se non ha

esito positivo effettuare 5 compressioni con la

Manovra di Heimlich, mettendosi alle spalle della

vittima, metter una mano a pugno tra l’ombelico e le

arcate costali e con l’altra avvolgere il pungo

mettendo il pollice all’interno, quindi spingere verso

l’alto come a far uscire un corpo estraneo. Alternare 5

pacche e 5 compressioni; continuare fino alla perdita

di coscienza della vittima e poi distenderla e

cominciare la Sequenza del BLS.

La Sequenza PBLS Pediatrica ossia nel caso di Lattanti

sotto un anno di età o di Bambini da un anno alla

pubertà sono simili ma con alcuni accorgimenti. Nel

caso di un Lattante lo si chiama a voce alta e lo si

pizzica per vedere se è cosciente; per vedete le vie

aeree non ipertendere la testa ma solo in posizione

neutrale, in caso provvedere a 5 insufflazioni lente

tramite bocca-bocca o bocca-naso; per valutare il

battito cardiaco posizionare due dita tra il braccio e

l’avambraccio nella parte interna, in caso provvedere

a 15 compressioni e 2 insufflazioni, le compressioni

vengono fatte con due dita di una mano poste in

verticale sullo sterno, nel caso di un Bambino con una

sola mano appoggiata sul palmo. Si può usare il Dae

anche in questi casi.

Per disostruire in caso di soffocamento posizionare la

piccola vittima lungo l’avambraccio in modo da creare

un piano rigido con la testa in basso e la schiena

girata verso di noi e dare 5 leggere pacche

interscapolari spingendo verso il basso; per le

compressioni girarlo con il corpo e la testa verso di

noi e applicarle con 2 dita sullo sterno come si

facesse un massaggio cardiaco; nel caso di un

bambino fare la Manovra di Heimlich ma

inginocchiandosi dietro di lui.


la CARTOGRAFIA 50

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(Topografia applicata)

I vigili del fuoco usano spesso la cartografia, sia per

intervenire in città quando non si conosce una via, sia

quando ci si trova fuori dalle aree urbane o in mezzo

al mare, sono determinanti per varie tipologie di

soccorso: soprattutto ricerca persone, ma anche

incendi boschivi, alluvioni, terremoti, dissesti statici,

incidenti nbcr con nubi tossiche, soccorsi acquatici,

soccorsi dal cielo, eccetera. Oggi grazie alla

tecnologia le varie carte topografiche ed idrografiche,

piante stradali e mappe escursionistiche, sono

consultabili in modo veloce e mirato grazie ai

computer. Si definisce Persona Scomparsa un

individuo non rintracciabile e con cause sconosciute,

mentre Persona Dispersa un individuo non

rintracciabile per cause dovute a incapacità

(incosciente) e/o impossibilità (bloccato). La gestione

degli interventi viene quindi eseguita dai vigili del

fuoco con abilitazione TAS (Topografia Applicata al

Soccorso) direttamente dalle Sale Operative dei

Comandi e/o dal furgone Posto di Comando Avanzato

(AF/UCL) attraverso computer, palmari, gps,

satellitari, telefoni cellulari, bussole, radio portatile e

ogni altra tecnologia disponibile. Il compito di

coordinamento spetta ai Vigili del Fuoco avvalendosi

della cooperazione del Soccorso Sanitario, Soccorso

Alpino e Speleologico, Forze Armate e Volontari di

Protezione Civile; vietati gruppi autonomi di ricerca di

amici e parenti in quanto emotivamente coinvolti e

senza capacità di coordinamento e razionalità. Dopo

aver ricevuto la richiesta di soccorso, si organizza un

Posto di Comando Avanzato (PCA) in un posto più

vicino possibile e in zona di sicurezza iniziando subito

con una Ricerca Primaria, quindi una Ricerca a

Tappeto; ci possono essere delle Sospensioni

Temporanee a causa di svariati motivi (meteo,

frane..), fino alla Sospensione Definitiva per

ritrovamento della persona o perché non sussiste più

la condizione di ritrovarla per vari motivi verificati.

Per Topografia si intende la Descrizione dei Luoghi,

ossia la scienza che descrive, studia e rappresenta un

terreno nelle sue forme, dimensioni e caratteristiche

attraverso apposite carte grafiche ridotte e

simboliche, plastici e solidi, approssimando la realtà.

Un solido che rappresenta la Terra con la sua

superficie e i suoi mari viene detto Geoide. La Terra

gira attorno al suo Asse Terrestre posto in verticale,

ogni piano verticale passante per l’asse si chiama

Meridiano, mentre ogni piano orizzontale

perpendicolare all’asse si chiama Parallelo, il parallelo

passante per il centro dell’asse si chiama Equatore,

questi piani incontrandosi ad angolo retto formano il

Reticolato Geografico, in questo reticolato ogni punto

P può essere identificato da un meridiano e da un

parallelo, identificando le Coordinate Geografiche:

Latitudine e Longitudine; ogni elemento cartografico

riporta la propria Squadratura, ossia Scale Grafiche e

Coordinate Geografiche.

La Planimetria (proiezione orizzontale) e l’Altimetria

(altezza rispetto al livello medio del mare) servono a

rappresentare una limitata zona di terreno, secondo

un determinato rapporto di riduzione detto Scala. Le

Carte vengono classificate a seconda del contenuto e

a seconda della scala (Generali, Speciali, Geografiche,

Corografiche, Topografiche, Piani, Mappe, Piante).

L’Altimetria di un punto o di un terreno viene

rappresentata con metodi geometrici (punti quotati,

curve di livello) e dimostrativi (lumeggiamento di

chiaro-scuro, tinte, linee, tratteggi), i quali servono

per interpretare le forme del terreno (colle, valico,

costa, mare, terreno dolce, pendio).

Il sistema di rappresentazione cartografica universale

è il Sistema U.T.M. (Proiezione Universale Trasversa

di Mercatore), si ricorda che nessuna carta sarà mai

perfetta perché le superfici sferiche non sono

perfettamente sviluppabili su un piano orizzontale,

presentando errori angolari e di superficie, per

ovviare al massimo questo problema si è suddiviso il

globo terrestre in Fusi, riportando in piano un Fuso e

considerando un Meridiano e un Parallelo, si ottiene

un sistema di Assi Cartesiani Ortogonali, i cui valori

prendono il nome di Coordinate. Il sistema di

rappresentazione cartografica italiana è il Sistema

Gauss-Boaga che possiede alcune differenze. Altre

carte in uso sono quelle dell’Istituto Geografico

Militare Italiano. Entrambe, per poter essere

interpretate vanno disposte in modo da avere i punti

cardinali nella stessa direzione di quelli del terreno, al

fine di realizzare questo orientamento ci si basa su

uno dei 3 Nord conosciuti (Magnetico, Geografico, di

Rete), oppure tramite la Stella Polare, il Sole,

l’Orologio, la Bussola o dettagli particolari

paesaggistici.

La direzione, rispetto al Nord, di un oggetto visto dal

punto fissato sulla carta, o dal punto di stazione, è

chiamato Azimut; l’Azimut di un punto A rispetto ad

un punto B è quindi l’angolo misurato in senso orario

a partire dal meridiano, essendo 3 tipi di nord, si

avranno 3 tipi di Azimut, per la sua misura si usa la

Bussola (azimut magnetico) o il Rapportatore Lucido

(azimut su carta). Per trovare punti e determinare le

varie coordinate esistono vari strumenti: Bussola,

Sistema Satellitare GPS, Altimetro. Il più veloce,

pratico e affidabile è il GPS in quanto funziona sia di

giorno che di notte con una precisione di un paio di

metri, avvalendosi dei vari satelliti orbitanti nello

spazio, ma ci possono essere errori dovuti a boschi

fitti, sperono di roccia, palazzi e strutture metalliche,

pertanto bisogna usare anche i metodi classici

cartografici. L’Altimetro fornisce due valori, l’altezza

rispetto al livello del mare e la pressione atmosferica,

permette di conoscere la propria posizione con carte,

bussola e un solo punto noto. La bussola che indica il

nord magnetico, non deve essere tenuta vicino a

campo magnetici ed essere tenuto in posizione

orizzontale quasi perfetta. Per mantenere una

direzione di marcia ci si avvale dell’Azimut del Punto

di Arrivo detto Angolo di Marcia, per raggiungere un

punto preciso di notte o con scarsa visibilità, bisogna

determinare dei punti di riferimento lungo l’itinerario

calcolando l’Azimut di ciascuno. Per controllare di non

sbagliare direzione ci si avvale dell’Azimut Reciproco,

nel caso il risultato fosse superiore significherebbe

che ci si è spostati verso Est rispetto alla direzione da

mantenere, se inferiore verso Ovest. Per sapere

quanto siamo vicini o lontani da un punto, ci si avvale

di diverse tecniche (del Doppio Passo e del

Scalimetro..); per portarsi con sicurezza in una

determinata posizione ci si avvale della Tecnica del

Falso Scopo o del Doppio Falso Scopo.


le RETI RADIO 51

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(Servizio Telecomunicazioni)

Il Servizio Telecomunicazioni o Nucleo

Telecomunicazioni ha il compito di provvedere

alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle

reti di telecomunicazione radio e satellitare del

Corpo per poter comunicare con efficienza e

rapidità. Inoltre durante le situazioni

emergenziali, temporanee, per danni da

maltempo, terremoti o alluvioni, permette di

essere indipendenti dagli altri sistemi di

comunicazione che potrebbero non essere

disponibili. L’esistenza di una buona

infrastruttura di telecomunicazioni è

fondamentale per questo tipo di lavoro, per

gestire in ogni istante le risorse disponibili,

calibrare le risposte, ridurre i tempi d’intervento

e spostare risorse da un luogo all’altro. Il

servizio è articolato da un Centro TLC Nazionale

a Roma, da 21 Centri Regionali o Interregionali e

dai Nuclei Provinciali, studiando e collaudando gli

apparati e gli impianti di telecomunicazione,

progettando le reti nazionali, pianificando le

frequenze, installando e mantenendo gli impianti

sia fissi che mobili. Ogni veicolo è dotata di radio

veicolare con la quale rimanere sempre in

contatto con il proprio Comando, Distaccamento

o con altri veicoli e con il resto del personale.

La vibrazione prodotta dalla voce è un

oscillazione compiuta dalle particelle dell’aria che

generano un onda acustica, la quale viene

convertita in segnale elettrico dal Microfono che

va a modularlo a radio frequenza (Onda Portante

Elettromagnetica), la quale può essere

trasmessa a notevolissime distanza nello spazio

tramite delle apposite antenne. La Ricezione di

questa onda elettromagnetica avviene tramite

l’antenna di un Demodulatore che la riconverte

in segnale elettrico, il quale viene trasmesso

tramite uno Speaker (cassa acustica) di nuovo in

onda acustica (voce). La velocità di trasmissione

di un segnale elettrico dipende dal mezzo in cui

si propaga, nel vuoto è di circa 300.000 km/s.

Un segnale portante a radiofrequenza ha tre

diversi parametri al fine di trasportare

l’informazione che si vuole trasmettere:

l’ampiezza, la frequenza e la fase; quando

l’ampiezza della portante viene fatta variare in

accordo con il segnale di informazione si ha la

modulazione di ampiezza (AM), parimenti la

modulazione di frequenza (FM) e la modulazione

di fase (PM).

Il segnale radio viene trasmesso in linea retta,

quindi eventuali ostacoli sulla sua strada (case,

alberi, montagne…), dalla Portante al Ricevitore,

può far subire distorsioni (Riflessione,

Diffrazione, Rifrazione). Quindi bisognerà

provvedere ad installare Antenne, Ponti Radio,

Ripetitori, Satelliti, Terminali, Stazioni Radio e

tutti gli impianti necessari per aver sempre la

miglior comunicazione possibile.

Nelle comunicazioni tra gli operatori delle

squadre operative per interventi viene utilizzato

il canale che non passa per il ponte radio, in

quanto la comunicazione deve arrivare solo ai

membri della squadra stessa. La banda VHF si

suddivide in Diretta e Ripetuta e si avvalgono di

due frequenze diverse. Il termine Canale Radio

altro non è che una porzione dello Spettro

Elettromagnetico, all’interno del quale

trasmettere il segnale generato dalla sorgente di

informazione, caratterizzato da una propria

larghezza di banda, più o meno ampia a seconda

della tecnica di modulazione utilizzata e quindi

della quantità di informazioni che vengono

trasmesse. Ogni Comando ha un suo canale

radio stabilito, lo stesso vale per ogni Direzione

Regionale. Le reti di telecomunicazione sono

dette Reti Isofrequenziali Sincrone, costituite da

tre tipologie di Stazioni Radio Base: Master

(punto focale della rete), Master Secondario e

Satellite. Ogni apparato radio in caso non riesca

a sentire la comunicazione vocale, dispone di

una chiamata visiva lampeggiate, detta

Chiamata Selettiva.

Gli apparecchi radio si evolvono in continuazione

e possono essere di vario tipo (fissi, portatili,

veicolari, analogici, digitali, VHF, UHF,

aeroportuali, nautici, antideflagranti..), in base

alla loro locazione ed al loro scopo. Le reti

nazionali dispongono di una dorsale di ponti

radio che mette in collegamento il Centro

Operativo Nazionale a Roma con tutte le regioni,

e di conseguenza con le provincie, grazie ai GPS

installati sui veicoli si può sapere in tempo reale

la dislocazione di ogni squadra sul territorio. I

ponti radio trasportabili (PRT) vengono utilizzati

in caso di calamità per potenziare le

comunicazioni nelle aree in cui vi sono delle zone

d’ombra, autonome grazie a pannelli fotovoltaici,

pali telescopici porta antenne omnidirezionali,

trasportabili su piccoli carrelli trainabili su ruote

da veicoli fuoristrada. Le Stazioni Satellitari

Mobili o Centri Ricetrasmittenti Trasportabili

(CRT) sono in grado di trasmettere e/o ricevere

grazie alle migliori tecnologie del momento verso

i satelliti, equipaggiate con gruppi elettronici per

una totale autonomia, e con la possibilità di

trasmettere in streaming video, la zona degli

interventi in diretta, facendo videoconferenze o

scambiandosi file. Nei prossimi anni la gran

parte delle trasmissioni radio verranno effettuate

in digitale, lasciando l’obsoleto analogico alla

storia, ma acquisendo maggiori vantaggi.

I Mezzi a disposizione variano dalle classiche

autovetture di servizio per lo spostamento del

personale specializzato, ai fuoristrada per

raggiungere i ponti radio sulle cime delle

montagna o per il traino dei carrelli dei ponti

radio mobili, furgoni d’appoggio e autocarri con

retrogrù per il trasporto dei materiali, laboratori

mobili su autofurgoni fuoristrada, gatti delle nevi

e/o quad per raggiungere i posti più impervi

dove installare gli impianti anche in condizioni

proibitive, di 8 autocarri 4x4 per il trasporto

delle celle delle stazioni satellitari mobili,

distribuite sinergicamente a coprire il territorio

nazionale. Ci si avvale anche degli elicotteri.

Il Personale è composto da vigili del fuoco

prettamente specialistici, dai radioriparatori,

funzionari tecnici, specialisti di settore, con titoli

di studio adeguati al settore e poi preparati

ulteriormente con appositi corsi di formazione

sulle attrezzature elencate.


gli INCIDENTI AEREI 52

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(Soccorso Aeroportuale)

Il Servizio Antincendio Aeroportuale Civile è stato

affidato al Corpo dei Vigili del Fuoco. Ci sono 10

categorie di aerei in base alla lunghezza e larghezza

della fusoliera e al numero di passeggeri e

carburante trasportati, la categoria dell'aeroporto

sarà data in base alla categoria di aerei che ospiterà

ed in base alla categoria ci dovrà essere un numero

minimo di personale e di automezzi. La normativa

ICAO raccomanda che negli aeroporti ci siano gli

agenti estinguente principale destinato alla lotta

contro gli incendi in superficie di idrocarburi, al

raffreddamento dei materiali, contro il

rovesciamento di carburante e piccoli incendi in

superficie; inoltre obbliga ai mezzi di soccorso ad

intervenire entro 1 minuto dopo la chiamata di

soccorso e non oltre i 3 minuti da ogni punto della

pista se in perfetta visibilità e condizioni della

superficie, ogni altro veicolo di soccorso

aeroportuale con estinguente dovrà arrivare sul

posto al massimo 1 minuto dopo il primo. Il Corpo

inoltre detiene un numero di mezzi di riserva in caso

di guasti senza in tale caso declassare la categoria

aeroportuale. In caso di un incidente si individuano

due aree: l'Area Critica Teorica nella quale può

essere necessario controllare l'incendio e

rappresenta un pericolo potenziale, l'Area Pratica più

ridotta rappresenta l'area nella quale l'incendio si

può presentare e conterrebbe il carburante

dell'aereo, ed è proprio quest'area che deve essere

soffocata in 1 minuto prima che il calore renda

difficile la sopravvivenza dei passeggeri. I Mezzi

Antincendio, visto che ci sono aerei che possono

portare oltre 200 persone ed oltre 100.000 litri di

carburante, devono essere Veloci, Facili da

manovrare, Automatici e di Grande Capacità e sono

generalmente di 3 tipi: ARI (Automezzo leggero di

Rapido Intervento per raggiungere velocemente il

punto dell'incidente intervenendo sull'incendio in

condizioni ancora contenute, questi mezzi

contengono sia gli agenti principali che

complementari, raggiungono 80km/h in 25sec.

dotati di un monitore sopra la cabina di guida con

gittata di oltre 30m di schiuma e 26m di polvere e

da 1 naspo da 30m e vengono utilizzati in attesa dei

mezzi pesanti durante grossi interventi o per

assistenza nel rifornimento del carburante,); AIS

(Automezzo pesante IdroSchiuma con serbatoi di

notevole capacità e di pompe con elevata potenza e

trazioni integrali, può erogare acqua e/o schiuma già

in marcia attorno all'aereo incendiato, serbatoio

d'acqua di 10000litri, serbatoio di schiumogeno di

12500litri, un monitore principale sopra la cabina di

guida con gittata d'acqua fino a 84m e di schiuma

fino a 74m utilizzato per combattere l'incendio

dall'alto, da un monitore davanti alla cabina per

combattere l'incendio sotto le ali e sulla pista con

una gittata di 45m, da 2 naspi uno per lato); AISP

(simile al AIS ma trasportante oltre all'acqua ed al

liquido schiumogeno anche polvere estinguente,

alcuni hanno in dotazione anche un braccio idraulico

che perfora la carlinga in modo da spruzzare acqua

anche all’interno dell’aeromobili); L'ASA (Automezzo

Soccorso Aeroportuale con funzioni esclusivamente

di soccorso dei passeggeri, dotato di una cella

attrezzata che si accosta alla parete dell'aereo

tramite una pedana anteriore mobile che permette

una rapida evacuazione dei passeggeri, il mezzo

porta in caricamento normali attrezzature come il

gruppo oleodinamico, motosega e mototroncatrice,

eestintori, autoprotettori, tute di avvicinamento...);

APS (per intervenire all'interno dei locali

dell'aerostazione vera e propria); l'ARTT (botte

kilolitrica); l'AG (autogrù) e veicoli per il servizio

logistico. Le Tattiche d’Intervento hanno come scopo

il salvataggio dei passeggeri nel più breve tempo

possibile, se è in atto un Incendio i mezzi devono

avvicinarsi secondo la direzione del vento ed essere

pronti ad un rapido ritiro in caso di problemi, il

personale munito di tute antifiamma provvede

all'evacuazione dei passeggeri affidandoli al servizio

sanitario; la situazione di pericolo viene definita: in

Stato di Preallarme (quando si dubita della sicurezza

di un aeromobile, i mezzi antincendio saranno quindi

pronti sul piazzale a motori accesi e personale ai

propri posti in attesa di informazioni dalla torre di

controllo), in Stato di Emergenza (quando si ha la

certezza di un evento dannoso, i mezzi saranno

posizionati sulla via di rullaggio pronti a seguire

l'aereo dopo il suo atterraggio fino al suo arresto) ed

in Stato di Incidente (quando un aeromobile ha

subito danni dopo l'atterraggio, quindi i mezzi

saranno impegnanti nelle operazioni di soccorso e il

traffico aereo bloccato nel caso il veicolo sia

all'interno dell'area aeroportuale, nel caso avvenga

fuori la competenza sarà dei distaccamenti limitrofi

ma il distaccamento aeroportuale potrà in base alle

esigenza intervenire con alcuni mezzi garantendo

comunque il servizio di soccorso nel normale traffico

aereo; le operazioni di soccorso aeroportuale

vengono gestite dal R.O.S (responsabile operazioni

di soccorso) in collaborazione con la Direzione

Circoscrizionale Aeroportuale. In caso di Incendio

del Motore bisognerà avvicinarsi ad una distanza di

70-80m dalla parte anteriore del motore fuori dalla

zona di aspirazione dell'aria ed a 40-50m da quella

posteriore ed evitare il flusso di aria caldissima

prodotta dai gas di scarico, utilizzare polvere se

l'incendio riguarda solo la cappottatura del motore

altrimenti se è provocato dalla rottura della

tubazione di adduzione del liquido infiammabile

agire anche con schiuma ed acqua; nel caso di

Incendio del Carrello bisogna tener presente lo

scoppio e la proiezione di parti metalliche dello

stesso e quindi intervenire anteriormente o

posteriormente al carrello ed evitare di raffreddare

troppo rapidamente le sue parti pertanto utilizzare la

polvere ma nei casi gravi CO2 od acqua nebulizzata;

nel caso di Atterraggio Fuori Pista i soccorsi

dovranno spegnere eventuali incendi in modo che

fiamme e fumo non invadano le vie di fuga e

predisporre un corridoio di schiuma per

l'evacuazione in sicurezza dei passeggeri; in caso di

Incendio a Bordo dopo aver circondato l'aereo

rimangono sui mezzi solo gli autisti che con appositi

joystick governano i monitori (cannoni antincendio)

spengono l'incendio e raffreddano la carlinga mentre

il resto del personale provvede all'evacuazione dei

passeggeri tramite l'ASA od i scivoli posti agli

ingressi dell'aereo stesso o si aprono nuovi varchi

vicino ai finestrini di emergenza in corrispondenza

delle ali proteggendosi con i naspi ed i vari

dispositivi.


le INDAGINI ANTINCENDIO 53

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(Polizia Giudiziaria)

Le funzioni e le attività di Polizia Giudiziaria fanno

parte del lavoro dei vigili del fuoco, nel soccorso

pubblico, nella prevenzione antincendio, nella

vigilanza antincendio e nelle indagini antincendio,

limitatamente nell’ambito delle proprie competenze.

Lo Stato è l’ente sovrano che garantisce il rapporto

tra i singoli e l’intera collettività in modo ordinato,

dettando regole di condotta o norme tramite la

funzione legislativa, ponendole in essere o

attivandole tramite la funzione amministrativa, e

facendole rispettare tramite la funzione

giurisdizionale (es: art 423 C.P punisce con la

reclusione da 3 a 7 anni chiunque causi

volontariamente un incendio; lo Stato ha emanato la

regola, i vigili del fuoco la fanno rispettare con la

prevenzione incendi, i giudici condannano il

colpevole). Chi non rispetta le norme può conseguire

ad una Sanzione, che può esser Penale (un Reato:

detenzione, arresto o multa) o Amministrativa (un

Illecito amministrativo o civile: risarcimento danni).

Perché un Reato sussista bisogna siano presenti due

elementi: Elemento Oggettivo composto dalla

Condotta, dall’Evento, dal Rapporto di Casualità (es:

un individuo detiene materiale infiammabile, dal

quale è partito un incendio) e Elemento Soggettivo

composto da Nesso Psichico, Coscienza, Volontà,

Dolo, Colpa (es: un individuo vuole dare fuoco

volontariamente ad un palazzo è doloso, ma se non

voleva che morisse gente è preterintenzionale). Il

Procedimento Penale è il meccanismo attraverso il

quale gli organi giudiziari (es: agenti e ufficiali di

polizia giudiziaria dei vigili del fuoco), accertano il

reato. Il termine Polizia Giudiziaria sta ad indicare

l’attività che gli enti svolgono per accertare la

violazione penale commessa ed individuare il

colpevole cercandone le prove; il termine Polizia

Amministrativa sta ad indicare l’attività che gli enti

svolgono per accertare l’illecito e individuarne

l’autore cercandone le prove, oppure effettuando

controlli di prevenzione incendi controllando il

rispetto delle normative (es. quando i vigili del fuoco

fanno un controllo in una fabbrica, fanno una

prevenzione ossia una attività amministrativa, ma

se rilevano nella fabbrica una manomissione di una

attrezzatura antincendio, rilevano un reato e quindi

fanno attività giudiziaria; oppure quando durante un

intervento per incendio ci si accorge che è doloso si

sta facendo attività di polizia giudiziaria). Le funzioni

di polizia giudiziaria nei vigili del fuoco spetta ai

vigili permanenti (agenti di polizia giudiziaria), capi

squadra, capi reparto, funzionari direttivi e primi

dirigenti ad esclusione del comandante provinciale

(ufficiali di polizia giudiziaria), lo stesso vale per la

componente volontaria. Si assume la qualifica solo

quando si è in servizio, ma se si rileva un reato è

tenuto a segnalarlo non appena si arriva in servizio,

quindi ogni vigile del fuoco in servizio è anche un

Pubblico Ufficiale. Quindi ogni vigile del fuoco ha una

doppia funzione, quella del soccorso tecnico urgente

e quella di pubblico ufficiale di polizia giudiziaria,

pertanto si completerà l’opera di soccorso o di

spegnimento e poi prima dello smassamento, messa

in sicurezza e di riconsegna, si effettueranno tutte le

attività di investigazione giudiziaria se necessarie;

questo è obbligatorio pena una sanzione anche

penale dell’ agente o del ufficiale giudiziario. Si

ricorda che in caso di Incendio Boschivo si rischia da

1/10 anni; in caso di Danni da Incendio da 1/2 anni;

in caso di Inondazione, Frana o Valanga da 1/12

anni; in caso di Crolli dolosi da 1/5 anni; in caso di

Fabbricazione o Detenzione di materiali pericolosi da

1/5 anni; in caso di Sottrazione, Occultamento,

Guasto, Omissione di apparecchiature da 3 mesi a 7

anni e 500 euro di multa. La Fase delle Indagini

Preliminari ha una funzione di Informazione,

Investigazione e Assicurazione, per acquisire le fonti

di prova con accertamenti diretti per accertare se il

reato è o meno fondato, raccolta di testimonianze e

di ogni elemento utile alla ricostruzione del fatto o

della ricerca del colpevole, entro 6/24 mesi si

devono concludere le indagini preliminari. Poi

avviene la Fase dell’Archiviazione (se notizia

infondata, per mancata procedibilità, per reato

estinto o per autori ignoti) o dell’Esercizio

dell’Azione Penale (rinviando a giudizio e iniziando il

vero e proprio processo penale). La Fase del

Giudizio è costituita dal dibattimento pubblico in cui

si presentano le prove, si sentono i testimoni e gli

agenti e/o ufficiali del vigili del fuoco, difensori,

periti e consulenti tecnici; al termine il giudice

delibera la sentenza: Condanna, Proscioglimento o

Assoluzione. Ma la Condanna nel primo grado può

essere impugnata mediante l’Appello e Ricorso in

Cassazione. L’attività di indagine si suddivide in

Annotazione (generalità varie, enunciazione succinta

del risultato dell’attività d’indagine) e Verbale

(informazioni di base, generalità dei presenti,

descrizione dei fatti, dichiarazioni ricevute e la

sottoscrizione fatta di pugno di tutti). Questo è un

documento aggiunto al classico Rapporto

d’Intervento quotidiano. La Fase di Informazione è

l’Acquisizione della notizia e l’obbligatoria

Comunicazione del Reato, comunicata per Iscritto

ma anche in forma Orale entro 48 ore

dall’acquisizione. Nella Fase di Investigazione solo

gli Ufficiali di PG possono compiere una

Perquisizione di un Locale ma non è consentita nelle

sedi diplomatiche e negli uffici dei difensori. La

violazione di domicilio e danneggiamento di

eventuali cose, nel caso di intervento di soccorso

tecnico urgente sono giustificati dall’Attività di

Istituto, ossia dal lavoro del vigile del fuoco, quindi è

esente da pena e non è tenuto a risarcire il danno, i

Terzi danneggiati avranno diritto ad un equa

indennità dall’Amministrazione. Nella Fase di

Assicurazione può essere attuato un Arresto di

persone in Flagranza di Reato (teoricamente

possono farlo chiunque sia un agente/ufficiale di PG

ma di solito si demandano agli Organi di Polizia,

addestrati e dotati per tale scopo) e/o un Sequestro

di cose (immobile, mobili o corpo del reato, da parte

dei soli Ufficiali di PG). Lo Svolgimento ed

Organizzazione dell’indagine consiste nel Evento,

Sospetto, Comunicazione notizia del reato,

Accertamento e Preservazione dello scenario,

Valutazione Cause, Raccolta elementi di prova,

Documentazione scenario, Verifica Testimonianze,

Individuazione persone, Verifica moventi sospetti,

Intercettazioni, Verifiche finanziarie, Redazione

dell’atto. L’attività di investigazione può essere

supportata anche dal NIA e dal Nucleo NBCR e poi

lasciata in carico alla Polizia o Carabinieri.


le COMPETENZE 54

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(Comportamenti e Tutele)

Un vigile del fuoco oltre ad avere la preparazione

tecnica operativa ed intellettuale, deve avere

anche una base di competenze sociali

(interpersonali) ed emotive (intrapersonali). Le

caratteristiche principali sono: Padronanza e

Autocontrollo (saper gestire ansia ed emozioni,

lo stress per sforzo prolungato, tollerare

l’aggressività d’altri e le diverse idee),

Egocentrismo (saper fare squadra, capire ed

apprezzare gli altri immedesimandosi, farsi

capire), Sicurezza e Orientamento (avere

autostima, automotivazione, entusiasmo,

ottimismo, essere convinti e costruttivi, non

arrogarsi e alterarsi, non sottovalutare problemi

e cause), Intelligenza Emotiva (gestire al meglio

se stessi), Intelligenza Sociale (saperci fare con

gli altri), Intelligenza Tecnica (saper sbrigare le

faccende della vita e del lavoro), Intelligenza

Razionale (professionalità, quoziente di

intelligenza), Approccio Algoritmico e Euristico

(applicare le giuste procedure o tentare

ipotizzando), Competenze Adattive e Proattive

(creatività e adattamento), Flessibilità Mentale

(cura del dettaglio, visione d’insieme,

organizzazione, lato umano), Comunicazione

(contesto, competenza, attendibilità, simpatia,

linguaggio del corpo), Assertività (esprimersi in

modo autorevole e categorico nel rispetto degli

altri), Problem Solving (impostazione,

reinquadramento,

immedesimazione,

consolidamento), Analisi Transazionale (scambi

di comunicazione maturi e costruttivi tra

persone, essere l’adulto della situazione, il

genitore responsabile, facendo uscire se occorre

il bambino che c’è in noi, transazione verbali e

corporali), Gestione del Tempo (saper scegliere

e organizzare, eliminare sprechi di tempo,

priorità ed efficienza, ottimizzazione del tempo a

disposizione, delegare quando possibile,

impartire incarichi giornalieri, saper dire di no),

Comprensione dello Stress (cause, diagnosi

anche con aiuto esterno, rimedi, reazione). Tutto

questo perché il mondo che ci circonda ormai

cambia di continuo velocemente, quindi o ci

aggiorniamo e impariamo ad adattarci o

restiamo chiusi fuori, per il benessere nella vita

e nel lavoro, per convivere bene in mezzo alla

società, per poter lavorare bene ed affiatati in

una squadra di vigili del fuoco, il gruppo di

lavoro dei soccorritori per eccellenza a cui è

chiesta professionalità , capacità tecnica,

coraggio, umanità e controllo delle emozioni per

fare il mestiere più bello e complicato del

mondo.

Un vigile del fuoco oltre a tutelare la salute degli

altri, deve tutelare anche la propria salute e la

propria sicurezza sul lavoro, evitando possibili

infortuni e malattie, sia durante gli interventi che

all’interno degli ambienti delle caserme e

durante gli addestramenti. Varie possono essere

le cause, fra le principali la distrazione o la

sottovalutazione di un problema, imprudenza o

incomprensione, la non corretta percezione di un

pericolo incombente, oltre ovviamente al classico

incidente inevitabile dovuto a fattori esterni. Le

normative riguardanti la tutela della salute e

della sicurezza sono varie soprattutto per il

lavoro particolare del vigile del fuoco ma sono

comune raccolte nella Legge 626/94, nella Legge

81/2008 e nella Legge 106/2009, le quali

disciplinano gli obblighi, le responsabilità, le

sanzioni, le figure cardine, la loro vigilanza. Il

lavoratore è un soggetto consapevole e

responsabile delle proprie azioni e delle proprie

esigenze, deve prendersi cura della propria

salute e sicurezza, e di quella delle altre persone

presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli

effetti delle sue azioni o omissioni,

conformemente alla sua formazione, alle

istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.

Mantenendo un ruolo diligente attivo nel

segnalare eventuali problematiche, non deve

effettuare azioni che non sono di sua

competenza, deve effettuare le visite sanitarie

previste dal contratto di lavoro stesso, osservare

le istruzioni impartite, utilizzare correttamente le

attrezzature di lavoro, segnalare eventuali

deficienze dei mezzi, non deve rimuovere i

segnali e dispositivi di sicurezza, deve indossare

i dispositivi di lavoro individuali, deve denunciare

un eventuale infortunio. La valutazione dei rischi

è una operazione complessa che prevede vari

punti: identificazione delle sorgenti di rischio,

individuazione dei conseguenti potenziali rischi,

stima delle entità dei rischi, classificazione dei

rischi per la sicurezza (strutture, macchine,

impianti elettrici, sostanze pericolose, incendio

e/o esplosione), classificazione dei rischi per la

salute (agenti chimici, agenti fisici, agenti

biologici), classificazione dei rischi per la

sicurezza e salute (organizzazione del lavoro,

fattori psicologici, fattori ergonomici, condizioni

di lavoro particolari). Il lavoro del vigile del fuoco

obbliga ad intervenire in condizioni di personale

esposizione ad ogni tipo di rischio, in palese

contrasto con le più basilari misure di tutela

elencate nelle leggi, non solo negli interventi ma

anche negli addestramenti, pertanto la Legge

prevede delle esclusioni da certe normative, tra

le quali: non vengono considerati luoghi di

lavoro le aree operative, i campi base, impianti

ed installazioni per la gestione delle emergenze

e calamità; sono escluse dalle valutazioni di

rischio le attività d’intervento e di formazione,

adottando però le massime precauzioni possibile

che si sviluppano nelle seguenti fasi: Formazione

basica, Aggiornamento e Addestramento

giornaliero; Pianificazione ed Organizzazione

dell’intervento di contrasto agli eventi incidentali

ed alle connesse condizioni e situazioni di

rischio; Scelta e Individuazione dei mezzi di

protezione individuali ; Disponibilità di

attrezzature adeguate; Impiego degli automezzi;

Idoneità psicofisica, protocolli sanitari, regole di

igiene nel lavoro; Efficienza fisica, formazione

motoria finalizzata alla prestazione

professionale; Definizione di metodi, tempi e

procedure di addestramento, propedeuticità;

Collaudi, Verifiche periodiche e Prove delle

attrezzature; Dispositivi di Protezione Individuali

e Vestiario.


la SALA OPERATIVA 55

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------

(Gestione Soccorso ed Emergenze)

Ogni Comando Provinciale ha una sua Sala

Operativa dalla quale gestire efficacemente ogni

situazione connessa al servizio di Soccorso

Tecnico Urgente. Qui si ricevono le chiamate di

soccorso, si fanno uscire i mezzi adeguati e il

loro personale (dal Comando o dai

Distaccamenti), si analizzano i dati e le notizie

arrivate, si attuano previsioni e programmazioni

connesse al servizio di soccorso ordinario ed

eccezionale, si effettuano le analisi dei rischi, si

gestiscono le competenze territoriali, si attuano

le informazioni comunicative con gli altri enti di

soccorso (sanitario, ordine pubblico, associazioni

di protezione civile...) e con gli enti

amministrativi territoriali (comune, uffici tecnici,

enti privati...), si gestiscono tutti i teatri

operativi tramite precise direttive operative

standard.

La funzione basilare per eseguire un intervento

di soccorso è il processo di attivazione,

mantenimento e controllo delle comunicazioni,

permettendo di collegare il Responsabile delle

Operazioni di Soccorso (ROS) presente sul posto

con il personale della Centrale Operativa.

Per una corretta ed efficace comunicazione via

radio, bisogna seguire delle regole preimpostate:

prevedere le richieste del personale sul posto,

conoscere un codice comune, motivare

l’ascoltatore, ricevere i feedback, saper

ascoltare, non dare per certo che il ricevente

abbia compreso la comunicazione, una parlata il

più possibile pacata e non agitata, rispettare la

gerarchia. I problemi nelle comunicazioni con la

sala operativa si ripercuotono sulla prontezza

dell’intervento, sul coordinamento, sui tempi e

sull’efficacia, portando a rischio la vita da

soccorrere o del soccorritore.

Le chiamate di soccorso arrivano alla Sala

Operativa del Comando Provinciale, in forma del

tutto gratuita 24 su 24, festivi compresi,

componendo il numero d’emergenza 115 dei

vigili del fuoco o 112 del Centro Unico

d’Emergenza (anche l’intervento di soccorso è

gratuito). Il centralinista che è un vigile del

fuoco professionista e con grande esperienza,

dovrà in pochi minuti estrarre più informazioni

possibili sullo scenario facendo alcune domande

mirate al richiedente: Nominativo e numero di

telefono (nome e cognome e numero telefonico

da dove sta chiamando), Tipologia

dell’intervento (incendio, incidente, persone in

difficoltà, danni od altro), Persone coinvolte

(numero, età, sesso, feriti, morti), Presenza di

sostanze pericolose coinvolte (tossiche,

infiammabili…), Luogo in cui è successo (città,

provincia, via, rione, località, viabilità

particolare). Grazie a queste informazioni dalla

Sala Operativa si invieranno la squadra più

vicina e i mezzi più idonei, si attiveranno se

necessario i soccorsi sanitari, le forze dell’ordine,

gli enti del gas, dell’acqua, dell’energia elettrica

eccetera.

Tutto deve essere però già pianificato prima che

l’evento succeda, in modo da applicarlo durante

un emergenza e gestito in tutte le sue fasi

(Pianificazione d’Emergenza). Ogni vigile deve

sapere che sul Teatro Operativo, c’è una Catena

di Comando che applica uno Scenario

d’Intervento già predisposto e ben collaudato. In

ogni intervento semplice o complesso si richiede

l’attivazione di un meccanismo di comando che

parte sempre dalla Sala Operativa.

In caso di interventi particolari in cui si necessità

di un posto di comando locale, si può inviare

direttamente sul luogo dell’intervento una sala

operativa mobile, ossia un furgone attrezzato a

Posto di Comando Avanzato Unità di Crisi Locale

(AF/UCL) con tutte le attrezzature radio ed

informatiche di una sala operativa.

Il Centro Operativo Nazionale (CON) a Roma è

una grande Sala Operativa in collegamento con

tutte le Sale Operative Provinciali e/o Regionali,

utile soprattutto nel caso delle Maxi Emergenze

Nazionali come terremoti o alluvioni, tenendo

informati i Vertici Funzionali ed i Politici

Ministeriali, coordinando tutte le risorse

nazionali.

In caso di più enti di soccorso da mettere in

campo, viene attivata in un luogo strategico una

Sala Operativa Mista, composta da Vigili del

Fuoco, Protezione Civile, Forze dell’Ordine,

Corpo Forestale, Prefettura, eccetera, che

prende il nome di Centro Operativo Misto (COM)

o Centro Operativo Comunale (COC) assicurando

l’azione sinergica di tutti gli enti evitando

dannose sovrapposizioni decisionali.

In questi casi si adottano dei sistemi

organizzativi impiegati anche in ambito

internazionale detto ICS, ossia Incident

Command System, costituito da 5 componenti

principali: Comando, Pianificazione, Operazioni,

Logistica, Amministrazione/Contabilità. Per

Legge la direzione dei soccorsi tecnici è affidata

dal Prefetto al Direttore Tecnico dei Soccorsi

(DTS) che normalmente è il Comandante dei

Vigili del Fuoco o che ne riveste le sue funzioni di

comprovata esperienza operativa e gestionale. Il

DTS dovrà raccordarsi con il DSS (Direttore

Soccorsi Sanitari) e con il Responsabile

dell’Ordine e Sicurezza Pubblica.

Pertanto la Catena di Comando si divide su 3

livelli: Strategico (centro operativo), Tattico

(posto di comando) e Operativo (responsabile

operazioni di soccorso).

Quindi in questi scenari operativi si deve

interagire con molti soggetti esterni, gestire

molti aspetti operativi dei vigili del fuoco, il tutto

inciderà sulla attività ordinaria dei soccorsi

tecnici urgenti quotidiani, subentrando forme di

pressione psicologica, pertanto i meccanismi

devono essere accettati da tutte le componenti

in campo, resi automatici, prevedendo

l’insorgere di problemi e conflitti anticipando

eventuali decisioni. Tutte queste procedure

devono essere provate e riprovate con

esercitazioni programmate annualmente in modo

da diventare automatiche, diventare “routine”.


la FORMAZIONE OPERATIVA 56

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(Simulatori, Castello di Manovra, Training Outdoor)

La preparazione dei vigili del fuoco si basa sulla

teoria e sulla pratica grazie a specifici piani di

addestramento ed esercitazioni principalmente in

scenari simulati ma anche reali, sia del

personale neoassunto che di quello già in

servizio.

Un efficiente sistema di risposta infatti oltre ad

avere mezzi particolari con attrezzature

specifiche ha bisogno di squadre in continuo

addestramento nelle attività che dovranno

svolgere negli interventi di soccorso.

La formazione del personale operativo si svolge

nelle scuole centrali altamente qualificate e nei

poli didattici regionali, da istruttori altamente

qualificati e che possono essere o essere stati

anche vigili del fuoco operativi a loro volta.

La professionalità di ogni vigile del fuoco è il

frutto di una elevata formazione di base che

comprende una gamma vasta di materie

teoriche e prove pratiche.

Il corso base della durata di circa 1 anno

comprende una parte teorica:

(chimica e fisica del fuoco, reazioni al fuoco,

idraulica applicata, sostanze estinguenti,

estintori, procedure operative standard,

caricamento automezzi, dispositivi di protezione

individuali, attrezzature d’intervento, sostanze

pericolose, elettrotecnica applicata, rischio

acquatico, strutture e materiali, dissesti statici,

primo soccorso sanitario, topografia applicata al

soccorso, telecomunicazioni, indagini

antincendio, soccorsi aeroportuali, tutele e

comportamenti, gestione soccorso ed

emergenza, sala operativa, energia nucleare,

radiometria, costruzioni, opere provvisionali,

idrogeologia, prevenzione incendi, pianificazione,

normative, competenze amministrative, grandi

rischi, rapporti di sicurezza, supporto

psicologico...)

ed una parte pratica:

(stendimento manichette, tubazioni, estintori,

sostanze estinguenti, tattiche d’intervento,

attrezzature d’intervento, motoseghe, gruppo

oleodinamico, ifex, tirfor, cuscini di

sollevamento, lancia termica, mototroncatrice,

autoprotettori, dispositivi di protezione

individuali, termocamere ed esplosimetri,

strumenti di radiometria, tecniche speleo alpino

fluviali, soccorso e autoprotezione in acqua,

puntellamenti, tecniche di primo soccorso

sanitario, estricazione infortunati e

politraumatizzati, cartografia, reti radio,

motopompe, caricamento automezzi, scala

italiana, scala a ganci, scala controventata, scala

mista, scala aerea, camera fumo, pozzi e

cunicoli, allestimento campo base, deposito

idrocarburi, pensiline di carico, gruppi

elettrogeni, strutture e materiali, strumenti della

sala operativa, addestramento ginnico e

natatorio...).

Generalmente i vigili del fuoco dopo aver vinto il

concorso vengono mandati alla Scuola

Formazione di Base (SFB) di Roma Capannelle

per il primo inserimento di base e

successivamente alla Scuola Formazione

Operativa (SFO) di Roma Montelibretti (Passo

Corese) per la specializzazione ed

approfondimento. In alcuni casi la SFB può

essere sostituita dai Poli Didattici Regionali che

hanno lo stesso scopo.

Ogni operatore viene formato nelle scuole

tramite vari simulatori: Castello di Manovra

(edificio rivestito di legno dove imparare a

montare ed utilizzare tutti i tipi di scale...), Fire

House (per tutti i tipi di incendi su edifici

civili...), Campo Macerie (per crolli, ricerca e

recupero sotto le macerie, terremoti...), Ship

Trainer (per incendi su navi ed aree confinate

particolari...), Gallerie (per interventi stradali,

ferroviari, su rotaie e metropolitana...), Camera

Fumo (per incendi senza visibilità...), Serbatoio

Idrocarburi (per incendio raffineria e simili...),

Pensilina di Caricamento (per incendio automezzi

particolari...), Impianti Gpl (per incendi e

fuoriuscita sostanze pericolose...), Travaso Gpl

(per incidenti con cisterne...), Pozzi e Cuniculi

(per soccorso in passaggi stretti e contorti...),

Torre Saf (per usare tecniche speleo alpino

fluviali...), Piscina (per soccorso acquatico di

superficie...), Motopompe (per tecniche di

prosciugamento...), Zona Aeroportuale (per

tecniche aeroportuali...), Punti Fissi (per

attrezzature di soccorso, da taglio, da

salvataggio, da estricazione, di stabilizzazione,

veicoli incidentati...), Outdoor Training (percorsi

in natura per lo spirito di squadra...), Piazzale di

Manovra (per allestimento campi base...).

Tutte queste simulazioni molto realistiche

servono a far capire in sicurezza cosa si andrà a

fare in uno scenario che quotidianamente

potrebbe accadere. Ogni simulazione

corrisponde ad un modulo di formazione con

rispettivo esame da superare.

Il corso di formazione per Vigili Volontari viene

generalmente effettuato nei Comandi Locali o

nei Poli Didattici Regionali e comprende quasi

tutte le materie teoriche e pratiche dei

Permanenti ma affrontate in maniera un pò più

superficiale e senza una specializzazione, in

quanto il Volontario è un supporto al

Permanente e non va a sostituirlo, ma integra il

sistema di soccorso dove occorre.

I corsi di formazione della parte non operativa,

ma dirigenziale viene effettuata generalmente

presso l’Istituto Superiore Antincendi (ISA),

dove vengono preparati i funzionari

amministrativi, i comandanti...

Vengono svolti anche Master di Specializzazione

Post Laurea, ma anche corsi di laurea in

“Ingegneria della sicurezza e protezione”, inoltre

si svolgono seminari in materia di prevenzione e

sicurezza antincendi.

Tutti i vigili del fuoco che sono già in servizio si

esercitano ogni giorno presso i propri Comandi

per mantenere sempre attiva la concentrazione,

non dimenticarsi i passaggi delle procedure

standard, per mantenersi fisicamente e tenersi

sempre aggiornati su eventuali novità.


le PATENTI MINISTERIALI 57

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(Guida in soccorso di veicoli statali)

I mezzi dei Vigili del Fuoco sono sempre più

tecnologici e necessitano di autisti sempre più

professionali. Oltre a saper guidarli su strada in

condizioni normali, devono saperli guidare anche

in emergenza con sirene e lampeggianti accesi,

in situazioni ambientali (pioggia, nebbia, neve,

buio, sterrato...) e di stress psicologico non

sempre delle migliori, ma garantendo sempre la

massima efficienza e sicurezza sia per il mezzo

che per l’equipaggio che si trova a bordo,

arrivando sul luogo dell’intervento nel più breve

tempo possibile, ma senza mettere a repentaglio

la vita dei colleghi e degli altri utenti della

strada. Non è giustificabile una guida pericolosa

e da incoscienti per nessun motivo, meglio

arrivare qualche minuto dopo che non arrivare

proprio. Quindi condurre un mezzo vvf è di

estrema importanza, delicatezza, responsabilità

e professionalità.

Per questo ogni autista è in possesso delle

Patenti Ministeriali che oltre alla conduzione del

veicolo in sé, abilita anche alla sua

manutenzione ed al funzionamento della pompa

antincendio. La “patente con estensione” serve

per utilizzare l’autoscala, l’autogrù od altri mezzi

speciali.

In caso di intervento urgente, l’autista deve

accendere i lampeggianti blu e le sirene

(dispositivi di segnalazione acustica e visiva,

solo in alcuni casi si possono usare solo i

lampeggianti e non la sirena) negli incroci è utile

attivare anche il clacson, fari sempre accesi e di

giorno anche gli abbaglianti per farsi vedere

meglio. Durante la guida in emergenza l’autista

non è obbligato a rispettare la segnaletica

stradale e gli obblighi della precedenza, ma deve

comunque capire se gli altri utenti della strada lo

hanno visto, gli possono dare strada e farsi dare

la precedenza (infatti lampeggianti e sirene

servono proprio a chiedere strada e

precedenza), rallentando soprattutto negli

incroci e dove la strada lo richieda per via dello

spazio od altro; massima attenzione negli

attraversamenti pedonali, dietro a curve ceche

od ostacoli; anche i tram devono dare la

precedenza ai mezzi di soccorso. Prudenza e

Diligenza devono essere la regola basi per la

guida in emergenza. Gli automobilisti o in

generale gli utenti della strada hanno l’obbligo di

dare la precedenza e in caso anche fermarsi a

bordo strada. In autostrada bisogna raggiungere

il punto d’intervento nella corsia in cui si è

verificato e non occupare la carreggiata inversa.

Nella fase del rientro, sirene e lampeggianti blu

devono essere spenti.

La maggior parte degli incidenti con veicoli in

sirena avvengono negli incroci, anche

semaforici; nelle curve e nelle rotonde per via

dello sbilanciamento dell’acqua che si porta a

bordo, con rischio di ribaltamento. Tenere

sempre un margine di sicurezza tale da essere in

grado di evitare incidenti e qualsiasi imprevisto

si presenti durante il tragitto.

All’arrivo sul posto, l’autista dovrà rallentare per

dar modo al Ros di scegliere il posto migliore

dove posizionare il veicolo.

Con la patente ministeriale si possono guidare i

mezzi di 1°categoria (corrisponde alla B civile,

non in sirena) di 2°categoria (mezzi di

1°categoria in sirena; autocarri e movimento

terra non in sirena), di 3°categoria (mezzi

categoria 2° in sirena e autobus), e di

4°categoria (mezzi delle categorie inferiori,

autoarticolati e autotreni tutti in sirena).

Agli autisti viene affidato un mezzo ministeriale

e ad essi compete il suo corretto utilizzo e la

manutenzione ordinaria (pulizia, efficienza luci e

sirene, pressione pneumatici, tergicristalli e

tagliandi). L’autista e l’amministrazione possono

essere responsabili in caso di “danni civili”

(incidente con danni e feriti), mentre in caso di

“danni penali” (incidente con morti o feriti gravi)

è solo l’autista il possibile responsabile. In caso

di accertato dolo, negligenza o colpa dell’autista,

l’amministrazione può richiedere i danni erariali

al suddetto dipendente.

Nel caso di guida in fuoristrada, generalmente

con mezzi antincendio boschivo, bisogna sempre

valutare l’angolo di attacco, l’angolo d’uscita,

l’angolo di dosso, l’altezza minima da terra,

l’angolo di ribaltamento laterale, la luce a terra,

il massimo gradino affrontabile, l’altezza

massima di guado, la trazione integrale, il valore

dell’aderenza, le sospensioni, il rapporto

trasmissione moto, le tecniche di superamento,

le manovre di sicurezza, il blocco del

differenziale e l’eventuale recupero del mezzo

rimasto immobilizzato (il verricello in dotazione

deve essere usato solo per autosoccorso del

veicolo, non per interventi di soccorso).

Per la guida in Ambito Aeroportuale bisogna

effettuare un ulteriore corso specifico e

conoscere molto bene il sedime aeroportuale e la

segnaletica specifica che è diversa da quella su

strade civili, oltre a conoscere la segnaletica per

i velivoli, conoscere le aree di movimento (sia

aeromobili che veicoli) e di manovra (solo

aeromobili), le varie comunicazioni radio, dove si

può attraversare e dove è vietato. I veicoli

antincendio aeroportuali sono diversi da quelli

per i soccorsi ordinari, soprattutto sono pesanti

e fuori sagoma, inoltre devono corrispondere alle

normative ICAO, nel caso debbano andare in

supporto all’esterno dell’aeroporto devono avere

la Scorta Tecnica.

Per la conduzione di Macchine Movimento Terra

serve un corso per operatore apposito, alla fine

del quale si saprà scavare, caricare, trasportare

e livellare materiali. Tra i vari macchinari ci sono

gli Apripista (bulldozer), Pale gommate e

cingolate, Terne, Escavatori gommati e cingolati,

Mini pale ed escavatori, Autocarri per il trasporto

dei materiali detti Mezzi d’Opera. In base alla

tipologia di macchinario cambiano i modi di

guidarlo e di manutenerlo, cambiano i dispositivi

di sicurezza con le eventuali manovre da

predisporre per lavorare in sicurezza ma in

emergenza.



TERZA PARTE:

SCENARI IN MINIATURA

In questa terza parte racconto tramite le immagini le tipiche situazioni in cui

un vigile del fuoco si trova ogni giorno o notte di servizio. In questo modo

cerco di far capire alla gente comune come si svolge un classico turno di lavoro e

quali sono gli interventi in cui comunemente opera, quali sono le situazioni in cui può

trovarsi, sia in intervento che in caserma durante addestramenti od altro.

Illustro le statistiche, le sigle identificative in codice dei mezzi e presento il turnario

del personale presente in questa ipotetica caserma. Presentando anche il museo con

i mezzi fuori servizio ma pur sempre importanti per la storia dei vigili del fuoco.

Il tutto per creare una panoramica generale sugli interventi e sul turno in caserma.


i TIPICI SCENARI ORDINARI 60

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(situazioni reali riproposte in miniatura) https://www.facebook.com/casermasantabarbara/

esce la Prima Partenza, Prima Autoscala e Prima

Autobotte per INCENDIO ABITAZIONE

esce la Seconda Partenza, Seconda Autoscala e Seconda

Autobotte per INCENDIO FIENILE

esce l’Autopompa Bimodale Strada Rotaia dopo

INCIDENTE FERROVIARIO

escono i Mezzi Fuoristrada con modulo antincendio per

INCENDIO BOSCHIVO

rientrano Carro Soccorso e Carro Schiuma dopo

INCENDIO DITTA SMALTIMENTO RIFIUTI

rientrano Autogrù e Polisoccorso dopo CROLLO

CAVALCAVIA


Nucleo Sommozzatori rientrato dopo RICERCA

SPELEOSUB DISPERSI

Nucleo Speleo Alpino Fluviale esce per RECUPERO

PERSONE SU CABINOVIA

Nucleo Urban Search And Rescue rientrato da

MISSIONE DI SOCCORSO INTERNAZIONALE

Nucleo Cinofili in supporto per RICERCA PERSONE

SOTTO MACERIE

Nucleo Nucleare Biologico Chimico Radiologico rientra

dopo CONTROLLO CONTAINER RADIOATTIVO

Gruppo Operativo Speciale inviato per SGOMBERO

NEVE


Sezione Navale salpa per ESPLOSIONE PIATTAFORMA

METANIFERA

Nucleo Elicotteri in preparazione per SOPRALLUOGO

FRANA

Nucleo Aeroportuale allertato per ATTERRAGGIO

D’EMERGENZA SENZA CARRELLO

Funzionario di Guardia, Nucleo Investigativo

Antincendi e Servizio Documentazioni per ISPEZIONE

VIDEOFOTOGRAFICA

postazione per VIGILANZA ANTINCENDIO

CONCERTO ROCK

Servizio Telecomunicazioni per MANUTENZIONE

ORDINARIA PONTE RADIO


Funzionari in uscita per VERIFICA STABILITA’ EDIFICIO

Settore Officine per MEZZI DI SERVIZIO IN PANNE

CORSO DI FORMAZIONE: Dissesti Statici e

Puntellamenti

Gruppo Sportivo Fiamme Rosse di rientro da una

GARA CICLISTICA

POMPIEROPOLI organizzata dall’Associazione

Nazionale Vigili del Fuoco

Organizzazione della FESTA DELLA PATRONA: Santa

Barbara


una TIPICA GIORNATA LAVORATIVA 64

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------

(Turno A dalle 08.00 alle 20.00)

Ore 08.10: PROVA MEZZI

al Distaccamento marino

Ore 09.57: Modulo Operativo Eventi Climatici

in rientro dopo DANNI DA MALTEMPO

Ore 10.30: MOSTRA STATICA

“evoluzione pompa”

Ore 11.00: MOSTRA STATICA

“evoluzione botte”

Ore 12.29: rientrano Partenza e Polisoccorso del

Distaccamento Montano dopo INCIDENTE STRADALE

Ore 13.43: Partenza Distaccamento Industriale per

SOCCORSO OPERAIO su traliccio alta tensione


Ore 15.24: Prima, Seconda, Scala e Botte

per INCENDIO REPARTO OSPEDALE

Ore 16.43: Esercitazione per RILEVAMENTO SOSTANZA

RADIOATTIVA nell’aria

Ore 17.30: PULIZIA AUTORIMESSA

dei Carri Supporto

Ore 18.00: BRIFING pre-esercitazione

di Colonna Mobile

Ore 19.00: conclusa la CAMPAGNA

ANTICENDIO BOSCHIVO

Ore 19.55: Prima e Seconda in attesa

CAMBIO PERSONALE


una TIPICA NOTTATA LAVORATIVA 66

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------

(Turno D dalle 20.00 alle 08.00)

Ore 20.15: rientrati mezzi

per SCUOLA GUIDA

Ore 21.05: Carrello Carburanti per

RIFORNIMENTO IN INTERVENTO

Ore 23.49: RIFORNIMENTO CARBURANTE

autovetture Funzionari di Guardia

Ore 00.12: Prima, Botte e Scala del Distaccamento

Marino per INCENDIO APPARTAMENTO al 4°piano

Ore 01.52: Partenza Distaccamento Montano per

SOCCORSO A PERSONA caduta in una baita

Ore 02.05: Autolettiga del Distaccamento Montano in

SUPPORTO PER SOCCORSO A PERSONA


Ore 03.21: rientra Nucleo Saf e Snorkel dopo

SOCCORSO OPERAIO SU TORRE EOLICA

Ore 05.50: Partenze Distaccamento Montano

in uscita per INCENDIO BOSCHIVO

Ore 06.22: Prima Partenza e Seconda Autoscala

per INCENDIO CLIMATIZZATORE

Ore 07.03: Soccorritori Acquatici del Distaccamento

Marino per SOCCORSO A BAGNANTE

Ore 07.33: ATTERRAGGIO D’EMERGENZA

causa volatili nel motore

Ore 07.55: rientrato Nucleo NBCR dopo

PERDITA GAS METANO DA AUTOVETTURA


le STATISTICHE 68

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------

(scenari reali riproposti nella Caserma Santa Barbara)

(interventi ordinari)

- INCENDIO APPARTAMENTO - INCENDIO ABITAZIONE - INCENDIO CAPANNONE - INCENDIO CARTIERA -

- INCENDIO AUTODEMOLITORE - INCENDIO NEGOZIO - INCENDIO CAMINO - INCENDIO DISCOTECA-

- INCENDIO FIENILE - INCENDIO DISTRIBUTORE CARBURANTE - INCENDIO DITTA SMALTIMENTO RIFIUTI -

- INCENDIO FIENILE - INCENDIO STERPAGLIA - INCENDIO STERPAGLIE - INCENDIO BOSCHIVO -

- INCENDIO VEGETAZIONE - SOCCORSO ALIENATO - TENTATO SUICIDIO - APERTURA PORTA SOCCORSO -

- SBLOCCAGGIO ASCENSORE - PENTOLA SUL FUOCO - CROLLO ABITAZIONE - CROLLO SOLAIO ABITAZIONE -

- CROLLO CAVALCAVIA - ALLAGAMENTO SOTTOPASSO - PROSCIUGAM. SCANTINATO - AUTO IN CANALE -

- DANNI DA MALTEMPO - RIMOZIONE CORNICIONE PERICOLANTE - RIMOZIONE ALBERO PERICOLANTE -

- FUGA DI GAS - DERAGLIAMENTO TRAM - RIBALTAMENTO AUTOTRENO - DISTACCO ALLARME -

- INCIDENTE FERROVIARIO - INCIDENTE STRADALE - COPERTURA TETTO - ESPLOSIONE AUTOCISTERNA -

(saf, cinofili, usar)

- RICERCA PERSONA IN AMBIENTE OSTILE - RICERCA PERSONE SOTTO MACERIE - CROLLO VIADOTTO -

- RICERCA NAUFRAGHI -MESSA IN SICUREZZA TORRE CAMPANARIA - COPERTURA TETTO -

- SOCCORSO A PERSONA, OPERAI SOTTO FRANA - SOCCORSO A PERSONA, RECUPERO ESCURSIONISTA -

- SOCCORSO ALIENATO - ESERCITAZIONE TAS - TERREMOTO, COLONNA MOBILE - SOCCORSO SPELEOLOGO -

-ALLUVIONE, COLONNA MOBILE - RECUPERO PERSONE SU CABINOVIA -MISSIONE INTERNAZIONALE -

(sommozzatori)

-RECUPERO AUTOVETTURA, IMBARCAZIONE, AEROMOBILE - RICERCA E RECUPERO NAUFRAGHI -

-RICERCA NAUFRAGHI - RICERCA STRUMENTALE VELIVOLO DISPERSO - RICERCA SPELEOSUB DISPERSI -

- ALLUVIONE, COLONNA MOBILE - RICERCA PERSONA IN AMBIENTE LACUSTRE - COLLISIONE NAUTICA -

(centro aviazione)

- SOPRALLUOGO FRANA - TRASPORTO POLITRAUMATIZZATO - ASSISTENZA E RIFORNIMENTO ELICOTTERO -

- RICERCA E RECUPERO NAUFRAGHI - RECUPERO ESCURSIONISTA - RECUPERO INFORTUNATO -

- INCENDIO BOSCHIVO - SOPRALLUOGO CON SISTEMA SAPR, SISTEMA A PILOTAGGIO REMOTO, DRONE -

- ISTRUZIONE CON SISTEMA SAPR, DRONE - SERVIZIO VIDEOFOTOGRAFICO - ESPLOSIONE AUTOCISTERNA -

(nbcr)

- RIBALTAMENTO CISTERNA CARBURANTE - RIBALTAMENTO AUTOCISTERNA METOSSIPROPANOLO -

- RECUPERO E BONIFICA BUSTA SOSPETTA - MONITORAGGIO RADIOATTIVITA’ AMBIENTALE -

- MONITORAGGIO QUALITA’ DELL’ARIA - SOSPETTO SVERSAMENTO LIQUIDO RADIOATTIVO -

- PERDITA METANO DA AUTOCISTERNA - PERDITA GAS ARGON LIQUIDO REFRIGERATO -

- ESERCITAZIONE NBCR, SOSTANZA BIOLOGICA - CONTROLLO CONTAINER RADIATTIVO -

(gos)

- SGOMBERO MATERIALE FRANOSO - SMASSAMENTO MATERIALE INCENDIATO - ESPLOSIONE PALAZZINA -

- LAVAGGIO E MANUTENZIONE MEZZI MOVIMENTO TERRA - RIFORNIMENTO CARBURANTE -

- EMERGENZA NEVE - SGOMBERO NEVE - SMONTAGGIO CONTROLLATO EDIFICIO PERICOLANTE -

- TRASPORTO BRUCO PER RECUPERO PERSONE - ESERCITAZIONE PREPARAZIONE TERRENO CAMPO BASE -

- CORSO ABILITAZIONE OPERATORE MINI MACCHINE OPERATRICI GOS - ESPLOSIONE AUTOCISTERNA -

(aeroportuali) - AEROMOBILE FUORI PISTA - ESERCITAZIONE PER INCENDIO CABINA PILOTAGGIO -

- SURRISCALDAMENTO CARRELLO - PRINCIPIO D’INCENDIO DEPOSITO BAGAGLI - LAVAGGIO PISTA -

- INCENDIO RAFFINERIA - ATTERRAGGIO D’EMERGENZA SENZA CARRELLO - PROVA MEZZI AEROPORTUALI -

- ATTERRAGGIO AEROMOBILE CON PROBLEMI TECNICI A BORDO - ISTRUZIONE SU MEZZO AEROPORTUALE -

(sezione navale) - RICERCA NAUFRAGHI ALLA DERIVA - COLLISIONE NAUTICA – INCENDIO NATANTE -

- INCENDIO SANTUARIO ISOLANO - INCENDIO PETROLIERA - RECUPERO GOMMONE ALLA DERIVA -

- RECUPERO IMBARCAZIONE - ESPLOSIONE PIATTAFORMA METANIFERA - SOCCORSO SU ISOLOTTO -


(colonna mobile)

- SEZIONE OPERATIVA, VERSIONE ALLUVIONE - SEZIONE OPERATIVA, VERSIONE TERREMOTO -

- SEZIONE SPECIALE, NUCLEO COORDINAMENTO OPERE PROVVISIONALI -

- SEZIONE LOGISTICA, TRASPORTO CAMPO BASE - SEZIONE LOGISTICA, CONTROLLO PROGRAMMATO -

- SEZIONE LOGISTICA, TRASPORTO AIUTI UMANITARI - MISSIONE DI SOCCORSO INTERNAZIONALE -

- SEZIONE LOGISTICA, TRASPORTO MODULO SUPPORTO LOGISTICO -

- ESERCITAZIONE: PREPARAZIONE TERRENO CAMPO BASE - ESERCITAZIONE: ALLESTIMENTO CAMPO BASE -

- ESERCITAZIONE: GESTIONE CAMPO BASE - ESERCITAZIONE: SEZIONE COMANDO CAMPO BASE -

- ESERCITAZIONE: SEZ. OP. VERSIONE ALLUVIONE - ESERCITAZIONE: SEZ. OP. VERSIONE TERREMOTO -

- ESERCITAZIONE: N.I.S. PER MESSA IN SICUREZZA AREA POST TERREMOTO -

(vita di caserma, istruzione, esercitazioni)

- PROVA MEZZI - CONTROLLO CARICAMENTI - ESERCITAZIONE TOPOGRAFIA APPLICATA AL SOCCORSO -

- ISTRUZIONE CON AUTOSCALA - ISTRUZIONE CON AUTOGRU - CORSO DISSESTI E PUNTELLAMENTI -

- CORSO PATENTE, cat III e IV - CORSO DI GUIDA SU TERRENI NON PREPARATI - CORSO ATP - CORSO S.A.-

- CORSO DI POLIZIA GIUDIZIARIA - RIFORNIMENTO CARBURANTE - ALLESTIMENTO AUTORIMESSE -

- RIENTRO IN SEDE E RIFORNIMENTO CARBURANTE - APPROVIGIONAMENTI - TRASPORTO INFORTUNATO -

- MANUTENZIONE ORDINARIA PONTE RADIO - INSTALLAZIONE SISTEMA SATELLITARE - VISITE MEDICHE -

(reparto officine)

- REPARTO OFFICINA AL LAVORO - AUTOMEZZI DI SERVIZIO IN PANNE - ATTESA DI RICONDIZIONAMENTO -

- RICONDIZIONAMENTO - PROVVISORIAMENTE FUORI SERVIZIO - RIPARAZIONE APPARATI RADIO -

- MEZZI ACCANTONATI PER ANZIANITA’ DI SERVIZIO - RECUPERO AUTOPOMPA INCIDENTATA -

RIPARAZIONI URGENTI - DONAZIONE MEZZI - ALLESTIMENTO MEZZO - MANUTENZIONI E RIPARAZIONI -

(funzionari e vigilanze)

- VERIFICA VIADOTTO -VERIFICA STABILITA’ EDIFICIO -SOPRALLUOGO FRANA -ESPLOSIONE AUTOCISTERNA -

- INDAGINE INCENDIO DOLOSO - ISPEZIONE VIDEOFOTOGRAFICA - DETERMINAZIONE CAUSA ESPLOSIONE -

- SOPRALLUOGO CON SISTEMA SAPR - VIGILANZA ANTINCENDIO, STADIO - PREVENZIONE INCENDI -

- VIGILANZA ANTINCENDIO, CONCERTO ROCK - ADEMPIMENTO FUNZIONI LOGISTICO BUROCRATICHE -

- ESERCITAZIONE TAS - CROLLO SOLAIO ABITAZIONE- RICERCA NAUFRAGHI - SUPPORTO 118 - ESPLOSIONE -

- MONITORAGGIO QUALITA’ DELL’ARIA - EVAQUAZIONE CENTRO ACCOGLIENZA - VIGILANZA A TEATRO

(ricreativi, associazione e gruppo sportivo)

- PRESENTAZIONE E BENEDIZIONE NUOVI MEZZI - INAUGURAZIONE DISTACCAMENTO -

- ESPOSIZIONE CAMION STORICI - VISITA DELEGAZIONE STRANIERA (OLANDA-BRANDWEER) -

- RIEVOCAZIONE STORICA, SIMULAZIONE INTERVENTO MEZZI LIVREA ANNI 80 -

- SFILATA NAZIONALE - SFILATA MEZZI - INCONTRO SPORTIVO, LOTTA GRECO ROMANA -

- INCONTRO SPORTIVO, MARATONA - INCONTRO SPORTIVO, GARA CICLISTICA -

- INCONTRO SPORTIVO, LOTTA STILE LIBERO - ALLESTIMENTO POMPIEROPOLI - FESTA DELLA PATRONA -

- GEMELLAGGIO CON IL CIVIL DEFENCE DELLO STATO ASIATICO DEL BAHREIN - ALLESTIMENTO PRESEPE -

- SERVIZIO VIDEOFOTOGRAFICO - POMPIEROPOLI - RADUNO AUTOSCALE -

(autorimesse e automezzi)

- CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI PRIMO INTERVENTO - VISTA RIMESSA MEZZI SAF E CINOFILI -

- CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI PESANTI - CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI DI SUPPORTO -

- CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI LOGISTICI - VISTA RIMESSA MEZZI NUCLEI SPECIALI -

- CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI SEZIONE NAVALE - VISTA RIMESSA MEZZI CENTRO AVIAZIONE -

- CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI SOMMOZZATORI - CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI NBCR -

- CAMBIO TURNO, VISTA RIMESSA MEZZI ANTINCENDIO BOSCHIVO - VISTA RIMESSA AUTOBOTTI -

- CAMBIO TURNO, VISTA MEZZI RICREATIVI E AMBULANZA - CAMBIO TURNO, VISTA MEZZI COMANDO -

- CAMBIO TURNO, VISTA MEZZI DI SERVIZIO - CAMBIO TURNO, VISTA CARRI SUPPORTO -

(personale operativo, mezzi a disposizione, numero scenari creati)

- PRIMO INTERVENTO(13unità) - MEZZI SUPPORTO(4unità) - NUCLEI SPECIALI(19unità) -

- AEROPORTUALI(13unità) - CENTRO AVIAZIONE(6unità) - SEZIONE NAVALE(8unità) -

- COLONNA MOBILE(37unità) - LOGISTICA(11unità) - DIRETTIVO(10unità) - RICREATIVI(3unità) -

PERSONALE PER TURNO (58unità e 3unità esterne) - MEZZI IN CENTRALE (92mezzi) - SCENARI (445attuati) -


le SIGLE AUTOMEZZI 70

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(abbreviazioni in gergo degli automezzi)

APS (autopompaserbatoio), APS/TRID (autopompaserbatoio tridimensionale, con braccio estensibile articolato),

APS/SR (autopompaserbatoio bimodale, strada e rotaia), AP (autopompa), AVP (autovetturapompa),

AP/SIE (autopompa servizi schiuma idrici elettrici), AP/IS (autopompa idroschiuma)

ABP (autobottepompa), ABP/SC (botte scarrabile), ABP/AER (autobottepompa aeroportuale), AB (autobotte)

AS (autoscala), AS/TRID (autoscala articolata, con ultima volata articolata), A/TRID (piattaforma tridimensionale,

snorkel positivo e negativo), PLE (piattaforma da lavoro elevabile, piccolo snorkel, solo positivo), AG (autogrù)

AF (autofurgone), AF/ARIA (carro aria), AF/BUS (minibus), AF/COMBI (polisoccorso 4x4), AF/POL (polisoccorso),

AF/CO (furgone comando), AF/P-RAD(furgone ponte radio), AF/BOSCH (mezzo boschivo tipo Fauno), AF/LOG (camper)

AF/OP (polisoccorso logistico, autofurgone operativo, polilogistico), AF/UCL (unità crisi locale, posto comando

avanzato), AF/SAF (furgone speleo alpino fluviale), AF/NSSA (furgone nucleo soccorso subacqueo acquatico), AF/OFF

(officina mobile), AF/NIAT (furgone nucleo investigativo antincendio territoriale), AF/SFA (furgone soccorso fluviale

alluvionale), AL (autolettiga, furgone ambulanza)

TT (tutti i terreni), TT/BRUCO (cingolato anfibio snodabile), TT/NEVE (gatto delle nevi), TT/BATTIPISTA (gatto con lama

anteriore), AA/HOVERCRAFT (anfibio su cuscino d’aria), AA (automezzo anfibio su ruote)

ACT (autocarro trasporto), ACT/CROLLI (carro crolli), ACT/CAR (carro carburanti), ACT/RI (autocarro con rimorchio),

AC (autocarro), ACT/RIB (autocarro cassone ribaltabile), ACT/USAR (autocarro nucleo urban search and rescue),

ACT/SM (autocarro satellitare mobile), ACT/NBCR (carro nucleare biologico chimico radiologico), ACT/TRI (autocarro

con cassone triribaltabile, sui tre lati), ACT/UAMA (carro unita approvvigionamenti materiali e attrezzature),

ACT/AIB (autocarrotrasporto antincendio boschivo), ACT/GRU (autocarro con gru retro cabina)

CA (camionetta fuoristrada, campagnola o solo fuoristrada, anche detta FS), CA/PU (fuoristrada pick-up),

CA/PU-AIB (fuoristrada pick-up con modulo antincendio boschivo), CA/NPC (fuoristrada nucleo petrol chimico),

CA/SAPR (fuoristrada nucleo sistema aeromobile pilotaggio remoto, droni), CA/POLI (fuoristrada polisoccorso)

AV (autovettura), AV/FS (autovettura fuoristrada), AV/FNZ (autovettura funzionario), A/BUS (autobus)

ES (escavatore cingolato), ES/G (escavatore gommato), MOS (macchina operatrice semovente), TA (trattore

apripista), TC (trattore caricatore cingolato), TCG (trattore caricatore gommato), TCG/G (trattore caricatore escavatore

gommato, terna), CE (carrello elevatore), AF/OFF (officina mobile), ACT/RECUPERO (carro attrezzi)

AIS (autoidroschiuma aeroportuale), AIS/S (striker con braccio estensibile), ASA (automezzo soccorso aeroportuale),

AISP (autoidroschiumapolvere aeroportuale), ARI (automezzo rapido intervento aeroportuale), ARTT (trattore cisterna

rifornitore, kilolitrica), AP/IS (autopompa idroschiuma), APS/AER (autopompa serbatoio aeroportuale), ELI (elicottero),

CAN (canadair), AM (aeromobile), AV/NOA (autovettura di servizio del nucleo operativo aeroportuale)

MO (motoveicolo), MC (motocarro), QUAD (quadriciclo fuoristrada), MTS (motoslitta da neve), MDA (moto d’acqua),

BA (imbarcazione motore entrobordo, battello antincendio), APL (autopompalagunare), MS (motoscafo), RIB (battello

pneumatico), MNP (motonavepompa), MBP (motobarcapompa), IAL (imbarcazione acquatico lagunare),

IA (imbarcazione alluvionale), RI (rimorchio o carrello a rimorchio), RI/BA (rimorchio trasporto barche)

RI/GRE (gruppo elettrogeno), RI/FARI (torre fari), RI/MP (motopompa, idrovora), RI/CANN (carrello con cannone

antincendio), RI/CRA (carrello contrasto rischio acquatico), RI/PRT (carrello ponte radio trasportabile),

RI/DECO (carrello decontaminazione)

ATT (autotrattoretrasporto, autotrattrice per rimorchio, trattore stradale), ATT/S-RI (trattore stradale con

semirimorchio), ATT/AUTORISTORO (con rimorchio cucina da campo), ATT/MSL (trattore stradale con semirimorchio

modulo supporto logistico), S/RI (semirimorchio), S/RI C (semirimorchio cisterna), S/RI P (semirimorchio pianale), S/RI

T (semirimorchio telonato), S/RI TC (semirimorchio trasporto container), SR/MA.O (semirimorchio per macchine

operatrici)

1/A (prima partenza della centrale ), 1/A2 (seconda partenza della centrale), 1/A3 (terza partenza della centrale),

2/A (partenza del primo distaccamento), 3/A (partenza del secondo distaccamento), COA (centro operativo avanzato,

campo base), CON (centro operativo nazionale, a Roma), ROS (responsabile operazioni di soccorso), DOS (direttore

operazioni spegnimento boschivo), TAST (Technical Assistance Support Team, squadra supporto per emergenze

internazionali)


il TURNARIO 71

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(l’organigramma della Caserma Santa Barbara )

PRIMO INTERVENTO (13 unità)

1° PARTENZA 2° PARTENZA SCALA & TRID Legenda:

CP: cs

AU: vp

SER: vp

SER: vp

SER: vd

CP: cs

AU: vp

SER: vp

SER: vp

SER: vd

CP: cs

AU: vp

SER: vd

CP: capo partenza

AU: autista

SER: serviente

ROS: resp.oper.aer.

MEZZI DI SUPPORTO (4 unità a disposizione anche per coprire altri ruoli )

AUTOGRU’ AUTOBOTTE POLISOCCORSO CARRI & CARRELLI

AU: vp AU: vd AU: vd AU: vd

NUCLEI SPECIALI (19 unità a disposizione anche per coprire altri ruoli)

SMZT NBCR USAR-CINOFILI GOS SAF

CS: cs

SER: vp

SER: vp

SER: vp

CS: cs

SER: vp

SER: vp

SER: vp

CS: cs

SER: vp

SER: vp

SER: vp

CS: cs

SER: vp

SER: vp

SER: vp

CS: cs

SER: vp

SER: vp

cr: capo reparto

cs: capo squadra

vp: vigile permanente

vd: vigile discontinuo

AEROPORTUALI (13 unità)

ROS AISP-dragon AISP-man AIS-striker ASA ARTT & ARI

ROS: cr

AU: vd

AU: vp

SER: vp

AU: vp

SER: vp

AU: vp

SER: vp

CP: cs

AU: vp

AU: vp

SER: vd

SER: vp

CENTRO AVIAZIONE (6 unità) & SEZIONE NAVALE (8 unità)

DRAGO 1 & CANADER DRAGO 2 & PIAGGIO MOTONAVE MOTOBARCA

PILOTA: abilitato

PILOTA: abilitato

CAPOBARCA

COPILOTA: tecnico di volo COPILOTA: tecnico di volo

MOTORISTA

SPECIALISTA: aerosoccorritore SPECIALISTA: aerosoccorritore

SPECIALISTA

CAPOBARCA

MOTORISTA

SPECIALISTA

SPECIALISTA

SPECIALISTA

COLONNA MOBILE (37 ruoli da coprire in caso di necessità)

Sezione Logistica

ATT/CAMPO ATT/MSL ATT/CUCINA ACT/UAMA APS AL RI/CAR AF/OFFICINA

Sezione Comando

AF/UCL-TAS AF/OP AV/FS AF/TLC ACT/SM AF/CDC AF/NIA

Sezione Operativa & Sezione Mezzi Speciali

(alluvione) COMBI CA/SMZT-RI/BA AF/SAF-RI/G CA/PU-RI/MP TT/ANFIBIO

(terremoto) COMBI USAR/AF-ACT AF/CINOFILI CA/PU-RI/TF AS/TRID

(mezzi spec.) AG GOS/MA.O-ATT ATT-S/RI NIS/ ACT-ATT A/TRID ACT/RIB

DIRETTIVO (10 unità)

COMANDO DIREZIONE FUNZ. & NIA S.OPERATIVA CAPOTURNO & UCL SERVIZIO CDC & PR

COM: 1° dirig. DIRET: capouf. FUNZ: geom. RESP: cr

RESP: cr

RESP: cs

VICE: 2° dirig. AMM: segret. FUNZ: perito TEL: cs

LOGISTICA (3 unità esterne e 8 da coprire in caso di necessità)

SERV. COMANDO SERV. TLC OFFICINA MANUTENTORI MAGAZZINO INFERMERIA MENSA

AU: vd RESP: cs

SER: vp

RESP: cs

SER: vp

RESP: cs

SER: vp

RESP: cs RESP: dott. CUOCO:

chef

UFFICI RICREATIVI (3 unità esterne)

ASSOCIAZIONE NAZIONALE: 1 pens. GRUPPO SPORTIVO: 1 atl. MUSEO: 1 pens.


il MUSEO STORICO 72

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(Mezzi Fuori Servizio)

SALA.1 (dagli albori al 1908):

Non esistevano ancora i mezzi a motore e ci si doveva

arrangiare con quello che c’era, secchi in legno o di stoffa,

attrezzi rudimentali, carri e botti in legno, pompe a

vapore, cavalli. In esposizione un Carro Botte a Trazione

Umana da 600 litri d’acqua appartenente ai Civici

Pompieri risalente al 1830, un Carro Pompa a Mano a

Trazione Umana del 1800, un Carro Cisterna Ippotrainato

del 1850, un Carro Pompa a Vapore Ippotrainato

appartenente ai Pompieri Civici risalente al 1883.

(modificati su base Artitec e Preiser).

SALA.2 (dal 1909 al 1973):

Dal 1909 cominciarono ad essere utilizzati i primi

veicoli a motore con vari colori della carrozzeria. Dal

1939 con la formazione del Corpo Nazionale Vigili del

Fuoco, venne adottata una livrea ufficiale

consistente nella carrozzeria rossa e la scritta in oro

sulle portiere. Durante la II guerra mondiale furono

verniciati di grigio topo. In esposizione Fiat Topolino

del 1949 (Rietze), Fiat Multipla del 1960 (Brekina),

Alfa Romeo Giulia del 1966 (Brekina), Autobotte Fiat

621 del 1932 (LMS), Autogrù Gmc Diamond del 1946

(Wespe), Autogrù Gmc Kran del 1945 (Roco).

Le due autogrù sono dei residuati bellici Usa

trattenuti dopo la II guerra mondiale

e riverniciati in livrea ufficiale.

SALA.3 (dal 1974 al 1979):

Dal 1974 i mezzi erano sempre rossi ma senza

scritte o stemmi; i mezzi più vecchi ma ancora

funzionanti venivano riverniciati e

ricondizionati. In esposizione Autobotte

Om150 del 1974 (Comet), Autopompa Om160

del 1977 (TA Models).


SALA.4 (dal 1980 al 1983):

Dal 1980 venne adottata la nuova livrea in un

rosso più chiaro con fascia bianca ma sempre

senza scritte; i mezzi più vecchi ma ancora

funzionanti venivano riverniciati e

ricondizionati. In esposizione Autobotte

Om155 del 1975 riverniciata (TA Models),

Autopompa FiatOm160 del 1981 (TA Models),

Anfibio Gmc Duck del 1943 riverniciato e

ricondizionato in quanto ancora efficiente

ed operativo (Kibri).

SALA.5 (dal 1984 al 1994):

Dal 1984 i mezzi riportavano sulla striscia bianca

anche la scritta “Vigili del Fuoco” in nero;

dal 1985 si aggiunse anche il numero “115”,

e dal 1991 ad alcuni mezzi si aggiunse la scritta

“al servizio del paese”; arrivarono le prime

sirene bitonali; i mezzi ancora in buono stato

strutturalmente vennero riverniciati e

ricondizionati in modo da operare ancora.

In esposizione Anfibio Volkswagen Schwimmwagen

del 1942 riverniciata (Roco), Fiat Campagnola Ar76

del 1984 (TA Models), Iveco Daily del 1985 (Olivito),

Autocarro Fiat 639N del 1956 riverniciato e

ricondizionato (G&G Rail), Autopompa Iveco

Om160 del 1985 (TA Models), Autopompa Iveco

Eurotech del 1994 (Wiking),

SALA.6 (dal 1995 al 2002):

Dal 1995 a partire dall’autopompa Eurofire

venne adottata la nuova livrea rosso fuoco con

numero e scritte in bianco; vennero riverniciati

così anche tutti i mezzi vecchi ma funzionanti.

Dal 2003 fino ad oggi i mezzi hanno più o meno

questa livrea ma i vari allestitori hanno la

possibilità di personalizzazione, così si vedono

mezzi con scritte rosse su fasce bianche, stemmi

bianchi o rossi sui portelloni posteriori, livree a

forma di “V” bianche rosse e verdi, e via dicendo,

sembra quasi che ogni mezzo abbia una sua

livrea e non appartenga ad un unico Corpo.

In esposizione Fiat 242 del 1980 riverniciato

(Praline), Autopompa Iveco Om160 del 1985

riverniciata (TA Models), Motrice Iveco 190

Turbostar del 1990 riverniciato (Herpa)

e Bus Iveco 370-10 del 1980 riverniciato (N3C).



QUARTA PARTE:

CURIOSITA’ POMPIERISTICHE

In questa quarta parte presento tutto quello che di solito non si conosce sul

mondo dei vigili del fuoco, ma che è giusto sapere per completezza professionale

In questo modo cerco di far capire alla gente comune le varie curiosità, dalla storia

alle missioni all’estero, dal territorio allo sport. Impartisco anche a chi non è del

mestiere consigli sulla prevenzione quotidiana che possono sempre essere utili

in certe occasioni della vita. Racconto che i pompieri hanno partecipato

involontariamente come protagonisti anche durante le guerre mondiali,

e molto altro materiale che più di qualcuno non conoscerà.

Il tutto per creare una panoramica generale sulle curiosità del settore.


l’ORGANIGRAMMA NAZIONALE 76

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(Corpo Nazionale Vigili del Fuoco)

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è nato

ufficialmente il 27 febbraio del 1939 con lo scopo

d'intervenire in soccorso alle popolazioni in caso di

qualsiasi emergenza alla vita umana, animali e beni

altrui, effettuando il cosiddetto Soccorso Tecnico

Urgente (STU); il Corpo si occupa anche di prevenzione

incendi, del controllo costante della radioattività nel

territorio italiano e della vigilanza antincendio negli

stadi, nei teatri, nelle metropolitane ed in

manifestazioni pubbliche, partecipa con uomini e mezzi

in casi di grandi calamità naturali per soccorrere gli

infortunati anche all'estero, promuove iniziative di

solidarietà per dare assistenza, conforto e consigli agli

anziani od a chi ne ha bisogno; è ambasciatore

dell'Unicef educando i bambini fin da piccoli sui pericoli

della vita con consigli semplici ma utili, imparando

divertendosi (Pompieropoli). La festa nazionale dei Vigili

del Fuoco ricorre ogni anno il 4 dicembre: Santa

Barbara, la santa patrona protettrice.

L’Organigramma è composto dalle seguenti

strutture: 106 Comandi Provinciali (gestiscono gli

interventi in ambito provinciale e coordinano i loro

distaccamenti), 19 Direzioni Regionali (anche detti

Ispettorati, coordinano tutti i Comandi Provinciali della

loro regione ed i reparti specializzati dei Sommozzatori,

Aeroportuali, Elicotteristi, Nbcr, Saf, Cinofili e della

Colonna Mobile Regionale), 1 Centro Operativo

Nazionale (coordina le operazioni delle Direzioni

Regionali e dei Comandi Provinciali gestendo le

informazioni per il Ministero degli Interni e monitorando

le risorse disponibili sul territorio nazionale), 1 Scuola

Formazione Base (forma il personale operativo sulle

tecniche di base e sulle materie teoriche, effettua corsi

per il personale del Servizio Civile Nazionale e per i

volontari), 1 Scuola Formazione Operativa (forma il

personale operativo, su simulatori reali che riproducono

scenari di edifici, gallerie, industrie, aerei, treni, tralicci

e su tutte le attrezzature presenti sui mezzi), 1 Istituto

Superiore Antincendi (forma il personale Funzionario ed

Amministrativo dei vigili del fuoco, effettua corsi

universitari e master di ingegneria e svolge seminari e

convegni internazionali in materia), 18 Poli Didattici

Regionali (formano ed aggiornano il personale operativo

in virtù del tessuto urbano), 1 Comitato Centrale

Tecnico Scientifico (elabora ed aggiorna le norme

tecniche e procedurali di prevenzione incendi, cura gli

adempimenti tecnici amministrativi e contabili in

materia), 8 Laboratori Studi ed Esperienze (Laboratorio

delle Costruzioni studia e certifica gli elementi

strutturali delle infrastrutture e degli edifici, effettua

controlli e rilascia autorizzazioni ai laboratori privati;

Laboratorio di idraulica ricerca e studia i fenomeni

connessi al movimento dei fluidi nelle tubazioni rigide e

flessibili di ogni genere, certifica ed omologa impianti

automatici e di vario genere in materia; Laboratorio

Merceologico effettua studi, verifiche, ricerche e

collaudi sui materiali utilizzati per le attrezzature

antincendio comprese le divise da intervento, testa e

certifica requisiti tecnici; Laboratorio di Elettrotecnica

studia i fenomeni elettrici ed effettua ricerche nel

campo dell'elettricità per la sicurezza collettiva e degli

operatori del soccorso in genere; Laboratorio Macchine

e Termotecnica studia e sperimenta gli impianti

tecnologici in materia antincendio, certifica i prodotti ed

effettua controlli sui laboratori privati; Laboratorio di

Chimica effettua ricerche e sperimentazione in materia

estinguente anche collaborando con università ed altri

enti di ricerca, verifica ed omologa prodotti per il

mercato nazionale; Laboratorio Reazioni al Fuoco

partecipa alla stesura della normativa tecnica in materia

a livello nazionale ed internazionale, studia e

sperimenta il comportamento del fuoco e le sue

reazioni; Laboratorio Difesa Atomica si occupa dei

pericoli derivanti dalla presenza di radiazioni ionizzanti

che possono essere originate da materie fissili,

radioattive, radiogene o da altro, inoltre forma il

personale radiometrico), 1 Dipartimento (svolge

funzione di indirizzo per le attività del Corpo in quattro

direzioni: emergenza, prevenzione e sicurezza tecnica,

formazione e risorse logistiche-strumentali), 1 Ufficio

Attività Sportive (promuove e coordina le attività

agonistiche ed amatoriali svolte dal personale e dai

Gruppi Sportivi dei Vigili del Fuoco, cura i rapporti con il

CONI e disciplina le manifestazioni agonistiche), 1

Banda Musicale (svolge attività concertistica in

occasione di feste nazionali o internazionali), 1 Servizio

Sanitario del Corpo (si occupa dell'assistenza sanitaria,

psicologica e di medicina preventiva del personale

rilasciando certificazioni di idoneità psico-fisica e svolge

studi e ricerche in tema di sicurezza sanitaria).

Il Personale è composto per la maggior parte da

Vigili Permanenti con contratti di lavoro a tempo

indeterminato divisi in 4 turni (A,B,C,D) della durata di

12 ore (8.00-20.00 e 20.00-8.00) in modo da coprire le

24 ore di una giornata, in supporto al personale

permanente viene formato ed inserito nei vari turni in

base alle esigenze dei Comandi dei Vigili Discontinui,

aventi la formazione di base e contratti a tempo

determinato di un paio di settimane fino ad un totale di

6 mesi l'anno, oltre ai suddetti operatori vengono

formati dei Vigili Volontari ed inseriti in apposite

squadre volontarie che operano in distaccamenti

volontari effettuando l'intervento tecnico urgente con la

stessa formazione di base dei Discontinui ma venendo

pagati per le sole ore d'intervento. Il personale effettivo

è suddiviso in cinque ruoli: Dirigenti (Capo del Corpo e

Dirigenti), Direttivi (Direttori, Sostituti Direttori,

Ispettori Antincendio), Amministrativi-Informatici

(Funzionari, Collaboratori, Assistenti e Operatori), Capi

Reparto e Capi Squadra (Capo Reparto Esperto, Capo

Reparto, Capo Squadra Esperto, Capo Squadra) e Vigili

(Vigile del Fuoco Coordinatore, Vigile del Fuoco Esperto,

Vigile del Fuoco Qualificato, Vigile del Fuoco); il

personale volontario è composto dai Vigili Volontari,

Capi Squadra Volontari, Capi Reparto Volontari e Periti

Volontari.

Si accede al Corpo tramite concorso pubblico, titolo

di studio della scuola dell'obbligo ed età massima 30

anni, per i ruoli dei direttivi bisogna possedere una

laurea specifica e l'abilitazione all'esercizio della

professione, i discontinui e volontari tramite domanda

di accesso ai Comandi provinciali con età massima di 45

anni, tutti i giovani tra i 18 ed i 28 anni possono

dedicare un anno svolgendo il Servizio Civile nel Corpo,

non nel soccorso tecnico urgente ma supportando il

personale in servizio nei compiti a carattere

amministrativo-tecnico-gestionale o nelle relazioni

pubbliche. Trento, Bolzano e Aosta sono Comandi

Autonomi (anche con fornitura di mezzi, attrezzatura e

personale non Ministeriale dove a parte i Comandi il

resto dei distaccamenti sono tutti volontari).


Per diventare un Vigile del Fuoco bisogna

innanzitutto rivolgersi al Comando Provinciale della

propria provincia e informarsi se sono indetti dei

concorsi pubblici a tale scopo. Quindi bisogna iscriversi

e vincerli o essere almeno nelle liste degli idonei non

vincitori (attenzione che generalmente queste liste si

annullano passati due/tre anni), quindi all’atto della

chiamata si dovrà passare una visita medica e

psicologica che stabilirà l’idoneità o meno a svolgere il

corso di formazione (non sono ammesse lenti a

contatto o altri dispositivi di correzione).

Si può passare quindi a svolgere un corso di 9 mesi.

Inizialmente a Roma alle Scuole Formazioni di Base

(SFB-SCA) dove vengono insegnate tutte le tecniche di

base e le parti teoriche, le materie svolte sono: la

chimica e fisica dell’incendio, l’idraulica applicata,

l’elettrotecnica, le telecomunicazioni, le sostanze

estinguenti e pericolose, i crolli-dissesti-puntellamenti,

la prevenzione incendi e la sicurezza, la polizia

giudiziaria, i servizi antincendio aeroportuali e portuali,

la pianificazione e la gestione degli interventi, le

procedure operative standard, l’addestramento ginnico

e natatorio quotidiano, i dispositivi di protezione

individuali, le attrezzature d’intervento, i nodi e gli

imbraghi, le tubazioni e le motopompe, le fughe di gas

e sostanze pericolose, gli automezzi e le patenti di

guida terrestri e nautiche e su terreni non preparati, il

primo soccorso sanitario e il defibrillatore, l’energia

nucleare e le strumentazioni radiometriche,

l’allestimento dei campi base e della colonna mobile

nazionale, i gruppi elettrogeni, la topografia applicata al

soccorso e molto altro, inoltre si farà pratica ai Castelli

di Manovra (ossia degli edifici che rappresentano i

palazzi reali) con le scale italiane, scale a ganci, scale

controventate, scale aeree e sulle tecniche speleoalpino-fluviale.

Successivamente si verrà mandati vicino

Roma, a Montelibretti dove c’è la Scuola Formazione

Operativa (SFO), dove vengono simulate realmente

tutti i scenari più significativi a cui si ci troverà nella

realtà lavorativa, infatti sono presenti vari simulatori e

scenari pratici: simulatore di incendio velivolo per gli

interventi in campo aeroportuale; scenari per tutte le

attrezzature da taglio ed estricazione (gruppo

oleodinamico, motoseghe e mototroncatrici, lance

termiche, cuscini di sollevamento..); nella piscina si

impareranno le tecniche di autoprotezione in ambiente

acquatico e conseguenti tecniche di soccorso natatorio;

nella “camera fumo” si simulerà edifici invasi dal fumo,

di conseguenza si proveranno gli autoprotettori e le

tecniche di ricerca persone al buio più totale; nella Fire

House si simuleranno gli incendi di abitazioni con

manichette e autoprotettori; presenti simulatori di

stoccaggio idrocarburi, di pensiline di carico delle

autocisterne e dell’incendio di bombole di gas, si

proveranno le varie schiume e come chiudere eventuali

valvole avvicinandosi con getti d’acqua; simulatori di

strade e gallerie per esercitarsi negli incidenti stradali;

simulatori di sistemi di comunicazione tra operatori;

simulatori di Outdoor Training in cui si sperimentano le

difficoltà della natura come superare ostacoli, salire su

un albero, passare ponti in corda; simulatori di pozzi e

cunicoli e di ambienti confinati; simulatori per tutte le

tecniche speleo-alpine-fluviali di calata e recupero con

corde ed imbraghi, salvataggi in montagna, su fiumi o

su tralicci; presente il simulatore Ship Trainer in cui si

simulano incendi a bordo delle navi; scenari di prova

estintori e tutte le sostanze estinguenti; simulatori di

crolli e puntellamenti, di recupero persone sotto le

macerie, di autocarri ribaltati e molto altro. Finito il

corso e superati i vari esami per ogni materia, si verrà

mandati altri 3 mesi a contatto diretto con le squadre

operative già presenti sul territorio in ambito della

propria provincia per imparare con l’esperienza

maturata dai precedenti colleghi com’è la vera realtà

sul campo di ogni giorno. Quindi si verrà assegnati

definitivamente alla propria destinazione di servizio in

base alla disponibilità su tutto il territorio nazionale,

questo significa che alcuni potranno essere stanziati

anche a chilometri di distanza dalla propri provincia di

residenza, addirittura della propria regione e trovarsi da

abitanti del sud Italia a prestare servizio in Comandi del

nord d’Italia.

Dopo 1 anno di servizio si può far domanda per

eventuali specializzazioni, ad esempio i Sommozzatori,

di conseguenza si dovrà affrontare un ulteriore corso di

specializzazione generalmente fatto nei Poli Didattici.

Dopo 5 anni di servizio si può fare domanda per Capo

Squadra e anche in questo caso si dovrà svolgere un

corso interno a Roma generalmente di carattere

puramente teorico, lo stesso vale per i Capi Squadra

che dopo 5 anni in questo ruolo possono fare domanda

da Capo Reparto.

Chi volesse diventare vigile del fuoco Volontario o

Discontinuo può fare domanda direttamente al proprio

Comando di provincia e attendere di essere chiamato a

fare un corso di 120 ore presso lo stesso Comando

dove si insegneranno tutte le tecniche di base e le

materie teoriche viste per i vigili di ruolo ma in maniera

più superficiale, oltre a passare la visita medica

preposta, fatto ciò i vigili Discontinui verranno chiamati

in base all’occorrenza del Comando in sostituzione al

personale effettivo Permanente in caso di malattie,

periodo di pensionamento, attesa di ricambio

generazionale, carenza di personale per svariati motivi

o per la formazione di squadre apposite per incendi

boschivi, tramite un apposito contratto di lavoro pagato

di un paio di settimane per un totale di sei mesi annui,

operando nelle Centrali o nei Distaccamenti

Permanenti; mentre il vigile Volontario verrà inserito in

base alla propria disponibilità personale in apposite

squadre di volontari già operanti sul territorio

provinciale e stipendiato per le sole ore di intervento,

operando solo ed esclusivamente nei Distaccamenti

Volontari (si precisa che la figura del Volontario o del

Discontinuo può essere coperta dalla stessa persola

fisica, cambia solo la tipologia contrattuale e la

disponibilità operativa).

Si può entrate nel Corpo Nazionale facendo anche

concorsi pubblici per funzionari e settore

amministrativo-contabile e di conseguenza non come

vigile operativo ma come ispettore, dirigente,

funzionario, informatico, segretario, tecnico di

laboratorio, ecc..) svolgendo conseguentemente corsi di

formazione interni o all’Istituto Superiore Antincendi

(ISA) di Roma. Inoltre il Corpo assume anche atleti o

sportivi in generale per il Gruppo Sportivo Fiamme

Rosse i quali rappresentano i Corpo Nazionale in ogni

tipologia sportiva sia a livello nazionale che

internazionale.

Lo stipendio del contratto a tempo indeterminato

spetta al vigile permanente ed al funzionario

permanente, più l’indennità di rischio ma meno

l’assicurazione obbligatoria sulla vita; lo stipendio è

nettamente inferiore ovviamente per Discontinui con

contratti a tempo determinato, mentre i Volontari sono

stipendiati in base alle ore effettive di intervento. Il

vigile del fuoco è riconoscibile dai gradi, dalla divisa,

dalle scritte sulla stessa e dal veicolo. Occhio alle

imitazioni di altri enti preposti al soccorso che

indossano divise e mezzi molto simili a quelle del

Corpo, alcuni veicoli del servizio antincendio aziendale

portano le stesse scritte sui camion, ma non hanno

niente a che vedere con il Corpo Nazionale. Le cose

sono diverse come già specificato per le provincie

autonome.


la CRONOLOGIA STORICA 78

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(I grandi interventi)

- Nel 600 a.C. in alcune province italiane c'erano

delle corporazioni di mestieri addette alla estinzioni

incendi: Collegia Fabrorum e Centonarii.

- Nel 289 a.C. a Roma la vigilanza antincendio era

garantita dai funzionari magistrati denominati:

Tresviri Nocturni o Capitales. A Napoli si utilizzavano

degli schiavi chiamati Spegnitori ed un corpo detto

Familia Publica che operavano gratuitamente, la

Familia Privata invece operava sotto compenso.

- Nel 6 d.c. il primo imperatore di Roma Ottaviano

Augusto creò la Militia Vigilum, un corpo di vigili

formato da 7000 uomini divisi in 7 corti a loro volta

divise in 7 centurie, partendo in caso di necessità

dagli Statio (il Comando), o dagli Excubitorium (i

Distaccamenti), utilizzando il suono della Bucina,

una specie di corno, per far spostare la gente.

- Nel 64 d.C. l’Incendio di Nerone divampò nella

Capitale distruggendo due terzi della città, dopo 9

giorni la Militia Vigilum riuscì a spegnere gli incendi.

- Nel 1300 d.C. in vari agglomerati urbani italiani

nascevano delle corporazioni di mestiere atte alla

difesa dagli incendi: a Firenze le Guardie da Fuoco, a

Milano e Torino i Brentatori (per via del recipiente

che portavano), a Roma i Focaroli.

- Nel 1814 nacquero i Vigili Augustali e le prime

pompe a vapore trainate da cavalli con addetti

pagati.

- Nel 1900 entrarono in dotazione le prime

attrezzature antincendio, quali scale girevoli con

motore a vapore, a benzina od elettriche, estintori,

pompe monocilindriche, lance, naspi, i primi

respiratori composti da una maschera d'amianto ed

un tubo lungo 20 metri che portava l'aria respirabile,

poi le pompe a vapore e scale montate sulle prime

automobili e sirene a fischio alimentate a gas

compresso. I primi Corpi dei Pompieri favorì la

nazionalizzazione del servizio antincendio italiano e

della sua standardizzazione di mezzi ed attrezzature

in modo che tutte le città sia grandi che piccole

potessero affrontare gli interventi con professionalità

ed in totale sicurezza, nacquero anche vari mezzi

come le autoscale, le autoambulanze, motofurgoni,

sidecar, autogrù e natanti antincendio.

- Il 28 dicembre 1908 un terremoto del 10° Mercalli

e il conseguente tzunami provocò nella zona di

Messina e Reggio Calabria circa 80 mila vittime.

- Durante la prima guerra mondiale il Regio Esercito

sperimentò l'impiego delle compagnie del Genio

assieme al personale dei pompieri con funzioni

antincendio nelle retrovie e nelle strutture militari,

poi una legge ordinò l'armamento dei servizi

antincendio a causa della retorica guerresca, delle

conquiste coloniali e del regime fascista, i moschetti

e le pistole furono comunque utilizzate solo ed

esclusivamente per difesa personale dei vigili stessi.

Per legge venne abolita la denominazione Pompieri

per adottare la dicitura Vigili del Fuoco in onore dei

Vigiles dell'antica Roma.

- Il 27 febbraio 1939 d.C. nacque ufficialmente il

Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il nucleo

Cinofili, le Squadre di Montagna, quelle Portuali e la

Scuola Centrale Antincendio.

- Durante la Seconda Guerra Mondiale in vista di

un possibile sbarco nell'isola di Malta venne istituito

un battaglione speciale dei vigili del fuoco

denominato Santa Barbara che avrebbe dovuto

invadere l'isola salendo le alte scogliere tramite dei

pontoni su cui erano state fissate le volate delle

autoscale, la missione però non si fece e gli uomini

vennero smistati nelle varie città italiane più

bisognose di uomini e mezzi, come Milano, Torino,

Roma, Foggia e Napoli che avevano subito dei

bombardamenti.

- Nel 1945 i vigili del fuoco di Trieste dovettero

recuperare le salme uccise nelle Foibe dai partigiani

slavi di Tito, 10.000 italiani furono torturate e

gettate nelle profonde cavità carsiche di Trieste e

Dalmazia.

- Dopo la fine della guerra mondiale una delle più

grandi calamità fu l'alluvione del Polesine del 1951,

colonne mobili partirono da tutta l'Italia in aiuto alla

popolazione di Rovigo, Adria, Parma e Reggio Emilia.

Nacquero i Sommozzatori e gli Elicotteristi.

- Nel 1953 i vigili del fuoco italiani andarono in aiuto

in Olanda a causa di una grande alluvione. Nello

stesso anno andarono anche in Grecia per un

terremoto.

- Il 9 ottobre 1963 una frana di grandissime

proporzioni scivolò nello specchio d'acqua formato

dalla diga del Vajont provocando un'onda enorme

che investì i paesini circostanti delle province di

Belluno ed Udine, spazzando via anche il

distaccamento volontario dei vigili del fuoco di

Longarone e 2500 persone; arrivarono colonne

mobili da Treviso, Udine, Venezia, Gorizia e Trieste

in aiuto alle persone di Longarone, Erto, Casso,

Rivalta, Pirago, Villanova, Faè, Castellavazzo, salme

vennero recuperate anche alla chiusa più vicina,

molti chilometri più a valle.

- Tra il 4 e 5 novembre 1966 il fiume Arno straripò

causando enormi danni al patrimonio di Firenze, tutti

i comandi della Toscana inviarono uomini in aiuto,

anche una colonna mobile da Roma, intere province

toscane subirono gravi danni come quelle di

Grosseto e Pisa, Firenze poi dovette essere ripulita

dal fango, oltre ai 6000 interventi di soccorso e una

forte delegazione di civili volontari.

- Il 14 gennaio 1968 un terremoto devastò il Belice

in Sicilia interessando le province di Palermo,

Trapani ed Agrigento, 7000 furono i soccorritori, 370

le vittime, 1000 i feriti e 60000 senza tetto.

- Il 4 agosto 1974 un ordigno collocato sul treno

Italicus provocò un rogo causando una strage.

- Il 6 maggio 1976 un terremoto devastò il Friuli

colpendo le province di Udine e Pordenone, causò

989 vittime, 45000 senza tetto, 1000 i vigili del

fuoco intervenuti con 600 mezzi.

- Il 10 luglio 1976 un guasto in una fabbrica

chimica di Seveso vicino Milano provocò la

fuoriuscita di diossina che sparsa nell'aria contaminò

le città circostanti con ustioni, cloracne e dermatiti

sulla pelle delle persone, animali morti e ortaggi

immangiabili.

- Il 27 giugno 1980 un aereo di linea esplose nei

cieli di Ustica e si inabissò causando la morte di 81

persone, verrà recuperato quasi completamente solo

nel 1991 e conservato negli hangar militari di Pratica

di Mare fino al 2006 quando verrà trasferito da una

colonna di autotreni dei Vigili del Fuoco con

destinazione Museo della Memoria di Bologna.


- Il 2 agosto 1980 un attentato alla stazione

ferroviaria di Bologna provocò 85 vittime e feriti.

- Il 23 novembre 1980 un terremoto colpì l'Irpinia

nelle province di Avellino, Salerno, Potenza,

Campania, Basilicata e Puglia, 2800 vittime e feriti.

- Il 19 luglio 1985 cedettero due bacini di lavaggio

posti su un pendio provocando una valanga di

melma in Trentino travolgendo l'abitato si Stava e

268 persone. I vigili del fuoco in quest'anno vennero

anche inviati in soccorso delle popolazioni dopo il

terremoto in Messico, Armenia e Salvador.

- Nell'estate del 1987 la Valtellina, Val Pola e la

provincia di Sondrio furono afflitte da un'alluvione

che causò frane, smottamenti ed inondazioni.

- Il 17 ottobre 1988 all'aeroporto di Fiumicino un

Boeing 707 con 45 passeggeri e 7 membri si

schiantò in fase di atterraggio spezzandosi in due

tronconi ed incendiandosi a causa della fitta nebbia.

Nello stesso anno i vigili del fuoco italiani andarono

in Armenia a causa di un terremoto.

- Nel 1989 i vigili del fuoco italiani andarono nelle

Isole Azzorre per recuperare assieme ai colleghi del

luogo i 144 italiani morti in uno schianto aereo.

- Il 10 aprile 1991 nel golfo di Livorno il traghetto

turistico Moby Prince impattò contro la petroliera

Agip Abruzzo, causò un incendio che avvolse il

traghetto, 140 le vittime ed un solo superstite.

- L'11 aprile 1991 nel golfo di Genova

un'esplosione innescò un grandissimo incendio sulla

Milford Haven che rilasciò carburante in fiamme

nella zona limitrofe.

- Il 27 ottobre 1991 bruciò il teatro Petruzzelli di

Bari, numerose squadre sul posto.

- Il 5 novembre 1994 dopo giorni di pioggia

incessante i principali fiumi del Piemonte esondarono

inondando la provincia di Cuneo, Asti, Alessandria,

Torino, Biella e Vercelli, 68 morti e 5000 senza tetto.

- Il 29 gennaio 1996 bruciò il teatro La Fenice di

Venezia, le autopompelagunari fanno il meglio che

possono, venne fatto intervenire anche un elicottero

con banna antincendio che effettuò 121 lanci.

- Il 12 gennaio 1997 un treno Pendolino deragliò

poco prima della stazione di Piacenza e fece 8

vittime e 29 feriti su 167 passeggeri.

- Tra l'11 e il 12 aprile 1997 un incendio bruciò il

duomo di Torino contenente la Sacra Sindone che

venne salvata dai vigili del fuoco.

- Il 26 settembre 1997 il terremoto delle Marche e

l'Umbria devastò Foligno, Assisi e Camerino, molte

vittime ed un patrimonio culturale distrutto.

- Il 5 maggio 1998 piogge ininterrotte fecero

scendere a valle da una montagna, fango, melma e

detriti travolgendo abitazioni, l'ospedale e ponti di

Sarno, di Salerno e di Caserta, 160 vittime tra cui un

vigile del fuoco a bordo della sua autopompa.

- Il 9 settembre 1998 una scossa di terremoto in

Basilicata e Calabria provocò 2 morti e molti danni.

- Il 24 marzo 1999 un camion carico di margarina

si incendiò all'interno del traforo del Monte Bianco

provocando un incendio che provocò 39 vittime,

intervennero sia pompieri italiani che francesi.

- Il 17 agosto 1999 un terremoto colpì la Turchia e

squadre italiane partirono da Pisa in soccorso alla

popolazione; nello stesso anno partì anche la

missione umanitaria Arcobaleno per aiutare la

popolazione del Kosovo affranta dalla guerra.

- L' 8 ottobre 2001 un aereo passeggeri in fase di

decollo all'aeroporto di Linate urtò un velivolo da

turismo e si schiantò contro il deposito bagagli dello

scalo che causò 114 vittime.

- Il 27 novembre 2001 a Roma una squadra

intervenne in via Ventotene per una fuga di gas,

un'enorme esplosione uccise 4 vigili del fuoco.

- Il 18 aprile 2002 un piccolo aereo da turismo

impattò contro il grattacielo Pirellone di Milano che

provocò 3 vittime e 70 feriti.

- Il 31 ottobre 2002 un terremoto nel Molise causò

danni e morti, a San Giuliano di Puglia crollò una

scuola elementare uccidendo 27 alunni.

- Tra il 2002 e il 2003 missioni di soccorso

internazionale partirono verso Algeria e Iran per

terremoti e verso la Thailandia per tzunami.

- Il 7 gennaio 2005 un treno passeggeri si scontrò

con un altro treno merci a Crevalcore vicino

Bologna, 17 le vittime e molti feriti.

- Il 6 dicembre 2007 un incendio uccise 7 operai

delle acciaierie Thyssen krupp di Torino. Nello stesso

anno i pompieri italiani vennero mandati in

Afghanistan in per addestrare il servizio antincendio

di Herat.

- L' 8 agosto 2008 un grave incidente stradale

sull'autostrada A4 Trieste-Venezia in prossimità di

Cessalto vicino a Mestre provocò 7 morti.

- Il 6 aprile 2009 un terremoto distrusse L'Aquila e

i paesini limitrofi causando 308 morti, 1500 feriti e

65000 sfollati, crollò anche parte dell'università

dell'L'Aquila con studenti sotto le macerie.

- Il 29 giugno 2009 a Viareggio un treno merci

deragliò e la fuoriuscita del gas trasportato in alcune

cisterne esplosero provocando con la deflagrazione

l'abbattimento delle abitazioni limitrofi e

l'incenerimento delle persone che transitavano

nell'onda d'urto, morirono 31 persone.

- Il 13 gennaio 2012 la nave da crociera Costa

Concordia naufragò e semiaffondò dopo aver urtato

contro degli scogli di fronte all'Isola del Giglio, dopo

numerosi giorni i soccorsi recuperarono 18 cadaveri,

verrà recuperata 2 anni dopo.

- Nel maggio 2012 forti scosse di terremoto in

Emilia provocarono ingenti danni, circa 2000 sfollati

e 20 vittime tra Modena e Ferrara.

- L' 8 maggio 2013 una nave portacontainer in

manovra nel porto di Genova sbatte e distrugge

abbattendo la torre di controllo del porto alta 50

metri: 8 morti e diversi feriti.

- Nell’agosto del 2016 un forte terremoto colpisce

la zona di Amatrice e Camerino causando molti

danni, 340 morti e 400 feriti.

- Il 18 gennaio 2017 una slavina si schianta

sull’Hotel Rigopiano distruggendolo e provocando

numerosi morti.

- Nell’agosto 2018 un autocisterna di gpl si scontra

con altri tir in tangenziale a Bologna, esplodendo e

facendo crollare il cavalcavia; nello stesso mese il

viadotto autostradale di Genova crolla su se stesso

portando con sé tir e auto, 43 morti e feriti.

- Nel 2019 durante l’incendio di una cascina ad

Alessandria, un’esplosione, per intascare i soldi

dell’assicurazione, causò la morte di 3 vigili.

- Dal 2020 al 2021 un’epidemia di Corona Virus

blocca l’intera Italia e tutti gli Stati, provocando

contagiati e vittime anche tra i vigili del fuoco.

- Nel 2022 a causa della guerra tra Russia e Ucraina,

l’Italia dona 44 mezzi tra aps e abp all’Ucraina ed

alla confinante Moldavia che a sua volta avevano

donato i suoi all’Ucraina.

- Nel 2023 varie squadre Usar del vigili del fuoco

italiani vengono mandate in missione in Turchia e

nella confinante Siria a causa di un tremendo

terremoto che causò milioni di vittime e rase al suolo

interi paesi.


i POMPIERI IN GUERRA 80

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(Interventi durante le guerre mondiali)

Nel 1915 durante la Prima Guerra Mondiale il Corpo

Nazionale dei Vigili del Fuoco come lo conosciamo

oggi non esisteva, infatti ufficialmente è nato nel

1939, ma esistevano i vari Corpi Comunali dei Civici

Pompieri con i primi automezzi a motore, le prime

autopompa se così si potevano chiamare, e le prime

attrezzature antincendio di un certo livello per

l’epoca. La guerra mise in movimento tutti questi

Corpi, alcuni pompieri furono “richiamati alle armi” e

destinati ai reparti delle compagnie antincendio del

Genio per proteggere le infrastrutture militari. Quelli

rimasti nei Corpi Locali furono messi all’estremo

nelle città colpite dai bombardamenti nemici. Nel

1916 subirono numerosi attacchi aerei varie città

italiane: Venezia, Udine, Verona, Ancona, Ravenna,

Latisana, Pordenone, Mestre, Chioggia, Sondrio,

Chieti, Napoli, Milano, Brindisi, Mantova, causando

numerosi danni, crolli e vittime. Ci furono inoltre

anche incidenti dovuti ai sabotaggi, incendi di

polveriere, esplosioni di navi, trovandosi ad operare

gli interventi anche sotto il fuoco incrociato o mentre

aerei e dirigibili nemici bombardavano dall’alto. Ad

un certo punto per Legge i pompieri dovettero

essere armati, a causa della retorica guerresca,

delle conquiste coloniali e del regime fascista,

vennero adottati oltre alle lance e manichette anche

i moschetti e le pistole, che per fortuna vennero

adottate solo per la propria difesa personale dei

pompieri stessi. I pompieri oltre a spegnere incendi

ed estratte persone da sotto le macerie dovettero

anche fare in modo di offrire alla popolazione

un’immagine di tranquillità che in verità non

esisteva, sostituendo i postini, condividendo il loro

rancio, aiutando gli ebrei a nascondersi. A guerra

finita su iniziativa di Mussolini venne abolita la

dicitura francese “pompieri” per passare in onore ai

Vigiles dell’antica Roma del termine “vigili del fuoco”

e raggruppati tutti i Corpi Comunali, in un unico

corpo nazionale, in modo da standardizzare

attrezzature, mezzi e tipologie d’intervento, ed

intervenire in sicurezza e in modo professionale

nello stessa maniera in tutte le città italiane, così

che nel febbraio 1939 nacque quello che oggi è il

miglior servizio antincendio e di soccorso in generale

dei tutta Europa.

Dal 1939 durante la Seconda Guerra Mondiale per

poter intervenire velocemente negli interventi

vennero formati dei nuclei speciali: Squadre Celeri,

Portuali, Squadre di Montagna, Chimici, Cinofili,

Squadre Mobili e Battaglione Santa Barbara. Le

Squadre Celeri create per arrivare prima delle

squadre ordinarie, e in loro attesa procedere ai

salvataggi urgenti delle persone coinvolte nei

bombardamenti. I Cinofili per la ricerca delle

persone sepolte dalle macerie. Le Squadre Portuali

per difendere i porti strategici dalla offesa aerea

nemica. Le Squadre di Montagna composte anche da

vigili sciatori, per lo spegnimento degli incendi e dei

soccorsi in generale nelle zone impervie ed

estremamente difficili da raggiungere. Le Squadre

Mobili erano formate da varie squadre pronte per

essere mandate all’occorrenza in rinforzo alle

squadre ordinarie delle varie città di tutta Italia in

caso di bombardamenti. Durante il conflitto

numerose città importati furono bombardate e vi

furono migliaia di vittime e danni, tra le principali:

Roma, Napoli, Torino, Milano, Genova, Venezia,

Bologna, Firenze, Bari, Palermo, Messina, Taranto,

Cagliari, Foggia, Livorno, Civitavecchia; migliaia di

interventi dei vigili del fuoco vennero fatti anche

sotto il fuoco nemico e durante i bombardamenti

aerei, a prescindere dai rischi e alcune volte

rimettendoci la vita, sia del personale effettivo che

di quello volontario richiamato in servizio. Torino fu

bombardata varie volte, provocando crolli ed incendi

degli obbiettivo principali come la Fiat ed altre

fabbriche. A Milano fu bombardata anche una scuola

dove morirono centinaia di bambini. A Genova fu

bombardata l’Ansaldo dove fu colpita anche

un’autopompa. A Napoli furono bombardate le navi

in porto e un deposito petrolifero e anche in questo

caso morirono vari vigili del fuoco. A Palermo vari

piroscafi furono affondati con le persone all’interno.

A Bari dopo l’affondamento di numerose

imbarcazioni ci fu anche l’inquinamento del porto

stesso. A Venezia bombardarono il vicino impianto di

Porto Marghera e la raffineria Agip. A Foggia furono

bombardati i numerosi aeroporti in cui erano

presenti aerei italiani e tedeschi. A Roma vari

obbiettivi sensibili furono rasi al suolo.

Nel 1942 l’Italia e i suoi alleati avevano in mente di

invadere Malta, ma visto la sua conformazione

territoriale fatta di costa alte, fu inventato il

Battaglione Santa Barbara composto dai vigili del

fuoco che ne fecero richiesta di propria volontà. Il

piano prevedeva di montare le volate delle autoscale

su zatteroni per poter raggiungere la sommità delle

coste a strapiombo sul mare, per questo furono

indicati i vigili del fuoco muniti di armi e in supporto

alle forze armate dell’esercito. Ma per forze di causa

maggiore il battaglione non venne mai mandato a

compiere questa missione, le scale furono rimontate

sui mezzi e il personale fu diviso in cinque centurie e

mandate come rinforzi nelle città che stavano

subendo i maggiori danni da bombardamenti: Roma,

Torino, Genova, Milano e Napoli.

Le vicende della seconda guerra mondiale per i vigili

del fuoco si concluderanno solo dopo che i colleghi

del Comando di Trieste recupereranno tutti i corpi

delle vittime dei partigiani di Tito buttate nelle cavità

carsiche delle Foibe, mentre gli altri di tutta Italia

aiuteranno a ricostruire letteralmente un intero

Paese distrutto dai continui bombardamenti. I figli

dei caduti dei vigili del fuoco furono accolti in un

apposito istituto di Villa Bellavista a Borgo Buggiano,

oggi uno dei musei dei vigili del fuoco. Dopo

l’armistizio ci fu un riordinamento dei Corpi dei quali

si vedevano chiusi quelli di Pola, Fiume, Zara,

Tirana, Spalato e delle colonie di Tripoli, Bengasi e

Rodi


il TERRITORIO NAZIONALE 81

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(Rischi Quotidiani)

Le calamità traggono origine da un alternazione

dei rapporti tra Aria, Acqua e Suolo. I motivi si

suddividono in due categorie: Naturali e Storico-

Sociali.

L’equilibrio generalmente è garantito da varie

forze ed interazioni, ed il sistema naturale tende

dopo ogni perturbazione a ritornare al suo stato

di stabilità. La pressione esercitata dal mare sulla

costa impedisce il franamento della stessa, la

forza contraria e uguale evita il dilagare delle

acque nell’entroterra. L’equilibrio tra l’acqua

assorbita su un terreno, evaporata e defluita in

un certo periodo può dar vita ad una alluvione o

ad un periodo di siccità. Una piovosità eccessiva

può dare seguito ad alluvioni e straripamento dei

fiumi. I movimenti della crosta terrestre possono

provocare terremoti e crolli. La composizione

dell’aria può subire alterazioni in caso di grossi

incendi, eruzioni, inquinamento industriale e/o

disboscamenti, con conseguente aumento di CO2

ed Effetto Serra con tutto ciò che ne consegue.

Alcune cause sono umane come costruire dighe

su monti franosi o case vicino a vulcani e fiumi,

dove non si potrebbe, oppure inquinanti da

industrie. Il nostro Paese ha subito varie calamità

proprio per il tipo di costituzione geologica,

morfologica, climatica, idrologica ed urbanoindustriale.

L’Italia è uno Stato ad alto rischio

sismico, vulcanico, ed idrogeologico.

L’evoluzione sociale era basata soprattutto sullo

sfruttamento agricolo dei terreni in modo più o

meno uniforme. Ma la rapida industrializzazione

ed il forte sviluppo economico ha fatto crescere il

numero di città, fabbriche, costruzioni turistiche,

strade, ferrovie, manufatti artificiali, centrali

idroelettriche, mescolandosi sul territorio anche

in zone soggette a inondazioni, frane e

smottamenti; il tutto ha comportato un aumento

dei rischi che si aggiunge a quelli già presenti in

modo naturale.

Bisogna individuare quale sia il grado di rischio

ammissibile per la civiltà contemporanea,

proiettata in un futuro tecnologico, il rischio nullo

non esiste da nessuna parte, bisogna fare in

modo però che i rischi siano minimi

nell’eventualità che una calamità si verifichi,

secondo i metodi di prevenzione e protezione,

interpellando progettisti, esercenti e addetti alla

sicurezza, ascoltando le comunità locale, che

meglio di altri conoscono la realtà circostante.

Opere di forestazione e di manutenzione

montana, analisi degli insediamenti industriali e

residenziali, controllo dei bacini e degli invasi, dei

gradi di assorbimento idrico dei terreni,

dell’inquinamento delle falde, del conservazione e

manutenzione dei corsi d’acqua e degli argini, del

numero di infrastrutture e sbarramento con ponti

e dighe sui fiumi, della viabilità, eccetera,

servono a prevenire distruzione e perdite umane.

Non basta avere un ottima Macchina dei

Soccorsi, bisogna investire anche sulla

prevenzione e manutenzione, e sulla giusta

progettazione, come quella antisismica degli

edifici. Le grandi calamità sono state causate

anche dalla negligenza, imperizia e desiderio di

facili guadagni.

La popolazione deve essere preparata alle

calamità, istruendola in base alla zona di

residenza: alluvionale, franosa, sismica,

vulcanica.

Le Alpi e gli Appennini si sono formati da grandi

terremoti, l’Europa e l’Africa si stanno

avvicinando, perché la crosta terrestre non è

immobile ma si sposta rendendolo evidenti negli

anni, provocando tensioni e assestamenti anche

bruschi nelle zone interessate, i terreni si

ammassano, si sovrappongono e si fratturano,

provocando anche enormi danni agli edifici.

I movimenti tettonici possono provocare fratture

che offrono ascesa al magma dei vulcani

attraverso la crosta stessa, se in risalita trova

ostacoli, questi aumentano la pressione che

diventerà un’eruzione di tipo esplosivo lanciando

rocce, magma e ceneri a grandi distanze, spesso

distruttive per gli abitanti della zona.

Diverse città del centro Italia sono a rischio frane

e valanghe a causa dello sgretolamento

progressivo dei monti su cui sorgono e degli anni

piovosi con bombe d’acqua sempre più frequenti,

la responsabilità va a chi ha permesso di

realizzare in queste zone. Vari i crolli di strade e

abitazioni a causa degli improvvisi cedimenti

delle volte di cavità naturali del sottosuolo, con

rischi inimmaginabili soprattutto se avvengono di

notte quando sono tutti in casa. L’elenco delle

grandi alluvioni nel nostro paese è

impressionante, soprattutto perché avviene

anche dopo qualche giorno di pioggia un po’ più

abbondante del solito.

Lo spopolamento delle campagne, la mancata

raccolta della legna nei boschi, la costruzione di

strade che tagliano i fianchi alle montagne senza

opere di sostegno causano spesso dissesti,

bisogna notare però che le mulattiere e le strade

militari romane, costruite secoli fa resistono

perché sono state realizzate facendo attenzione a

non turbare i delicati equilibri ambientali, fatte

per durare nel tempo e non solo per aver un

tornaconto personale come si fa adesso nella

maggior parte dei casi. L’uomo ha rotto gli

equilibri e la natura ora sembra incontrollabile,

ha imbrigliato i fiumi tra gli argini, obbligandoli in

corsi forzati e facendone aumentare la sua

velocità di scorrimento e di erosione, soprattutto

sulle anse, aggiungendo poi il fattore del’alta

marea della foce, il fiume viene respinto nel suo

alveo straripando e provocando danni gravi e

spesso irreparabili.

Ogni anno sui boschi si abbatte la piaga degli

incendi, per il 99% causati da mano umana:

distrazione dopo un pic-nic, mozzicone di

sigaretta, scintilla di un auto, marmitta calda,

dolo per libera scelta. Per cause naturali

rimangono solo i fulmini. Ogni albero bruciato

toglie aria pura e vita sana alle persone, danni

alle culture, ai paesi limitrofi, alle linee elettriche.

Non meno importante è il rischio nucleare

prodotto dalle eventuali radiazioni nocive che

possono essere rilasciate dalle centrali nucleari,

dai depositi delle loro scorie e del loro trasporto

su strada. Campo industriale, medico e militare

sono le principali fonti di energia nucleare.


la FIAMMA

82

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(Fregi ed Elmi)

( le immagini sono tratte da internet )

Dopo la trasformazione da Civici Pompieri dove

ogni corpo aveva il proprio elmo e divisa, a Corpo

Nazionale dei Vigili del Fuoco, venne sviluppato e

unificato in tutto il Paese un nuovo Elmo con

rispettivo Fregio.

Fu denominato Elmo Nazionale Modello 1938,

fabbricato dalla ditta Bergomi di Milano in cuoio

bollito, nero con una cresta in ottone, dalla forma

moderna e slanciata, con due rivetti aeratori

laterali ed un profilo metallico lico nero di finitura. Il

fregio fornito dalla ditta Lorioli di Milano,

inizialmente izialmente a partire dal 1938 era fatto in ottone,

rappresentante una fiamma con due asce laterali

ed al centro un anello con sfondo rosso con

all’interno il numero corrispondente al Corpo

Provinciale.

In attesa della consegna di questi elmi nazionali,

il simbolo veniva posto sui vecchi elmi appartenuti

ai corpi civici.

Durante il periodo bellico, dal 1939, gli elmetti per

una questione di sicurezza vennero ridipinti in

verde militare, ma lasciando il fregio in ottone con

il numero su sfondo rosso. Inoltre a causa delle

sanzioni a cui l’Italia fu sottoposta, che vide

carenza di metalli, il fregio sui nuovi caschi in

produzione già verdi, non fu più in ottone ma in

semplice acciaio zincato, sempre in rilievo con le

due asce ma senza il numero e praticamente

risultava tutto di color grigio chiaro. In attesa

degli elmi ufficiali, alcuni corpi furono dotati di

classici elmi militari Adrian verdi, con il fregio

semplicemente verniciato di nero, giallo o altri

colori, ovviamente non in rilievo.

Nelle colonie

africane i vigili del fuoco applicavano al loro elmo

coloniale, il fregio in ottone ed il rispettivo

numero all’interno, sopra ad una piccola coccarda

tonda con i colori nazionali.

Dal 1949 venne prodotto l’Elmo Violini, dalla ditta

Violini di Milano e dalla ditta Sarchi di Pavia,

cambiando leggermente la forma, che poi rimase

in servizio per più di 50 anni, composto da un

impasto di resina plastica e tessuto nero,

mantenendo i fori laterali e il fregio in ottone con

il numero all’interno del cerchio rosso.

Dal 1960 fu la ditta Pirelli di Milano a produrlo,

ma nel fregio venne tolto il numero e messo una

croce in ottone, in quanto i Corpi Provinciali erano

venuti a mancare avendoli trasformati in Comandi

Provinciali ed avendo rivoluzionato il sistema

numerico di appartenenza.

Dal 1970 la ditta Mispa di Torino rileva la

produzione e la continua eliminando i fori di

aerazione ma mantenendo il fregio in ottone con

la croce all’interno.

Dal 1985 anche altre ditte si misero a produrlo in

vetroresina verniciata di nero, con una banda

fluorescente gialla e bianca adesiva e con in

aggiunta una visiera trasparente removibile in

plastica. Molto apprezzato anche senza visiera.

Nel 1996 la ditta Sicor di Milano, sviluppò un

nuovo modello di elmo, tecnologicamente

all’avanguardia, sia per confort che sicurezza,

nacque il Sicor modello VF2, venne sperimentato

solo in alcuni Comandi, assieme ad un nuovo

fregio modernizzato e stilizzato e con al posto

della croce una girante, che si presentò anche sui

gradi a mezzaluna, ma mai piaciuto agli addetti al

lavoro, mentre l’elmo in sé fu apprezzato molto.

Solo dopo varie modifiche questo nuovo concetto

di elmo entrò in servizio nel 2000 con la versione

Sicor VFR2000, realizzato in materiali compositi e

kevlar, attacchi rapidi per torcia e maschera

facciale, visiera radiante,

distribuito in tre colori

diversi: nero per i vigili, rosso per i capi e argento

per i funzionari; come fregio fu rimesso in servizio

la gloriosa fiamma non più stilizzata, ma in

versione leggermente ridotta e con il solo anello

con sfondo rosso. Dal 2010 il fregio è diventato

adesivo ed è affiancato da due bandierine, italiana

ed europea, sempre adesive. Dal 2020 è in

servizio la versione aggiornata, Sicor VFR EVO,

molto simile alla precedente ma con maggiore

sicurezza per le orecchie.

Dal 2021 sullo sfondo

rosso del fregio è stata inserita la dicitura RI:

Repubblica Italiana.

Questi elmi stanno venendo utilizzati anche da

tutti i servizi antincendio privati, aziendali e

militari in rispetto alle normative ed omologazioni

vigenti a livello europeo ed internazionale, senza

la ministeriale gloriosa fiamma ovviamente.


i GRADI e le MEZZELUNE 83

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(qualifiche e distintivi per saper riconoscere un pompiere)

I GRADI ATTUALMENTE IN SERVIZIO:

Vigile del Fuoco: elmetto nero, distintivo rosso amaranto con 1 baffo argento;

Vigile del Fuoco Volontario: elmetto nero, distintivo come sopra ma con dicitura Volontario;

Vigile del Fuoco Esperto: elmetto nero, distintivo rosso amaranto con 2 baffi argento;

Vigile del Fuoco Coordinatore: elmetto nero, distintivo rosso amaranto con 3 baffi argento;

Capo Squadra: elmetto rosso, distintivo rosso amaranto con 1 binario oro;

Capo Squadra Volontario: elmetto rosso, distintivo come sopra ma con dicitura Volontario;

Capo Squadra Esperto: elmetto rosso, distintivo rosso amaranto con 2 binari oro;

Capo Reparto: elmetto rosso, distintivo rosso amaranto con 3 binari oro;

Capo Reparto Volontario: elmetto rosso, distintivo come sopra ma con dicitura Volontario;

Ispettore Antincendi: elmetto argento, distintivo rosso amaranto con 1 stella oro;

Tecnico Antincendi Volontario: elmetto argento, distintivo come sopra e dicitura Volontario;

Ispettore Antincendi Esperto: elmetto argento, distintivo rosso amaranto con 2 stelle;

Ispettore Antincendi Coordinatore: elmetto argento, distintivo rosso amaranto con 3 stelle;

Direttore: elmetto argento, distintivo verde scuro con torre sormontata da 1 stella oro;

Direttore ViceDirigente: elmetto argento, distintivo verde scuro con torre sormontata da 2 stelle;

Primo Dirigente: elmetto argento, distintivo verde scuro con torre sormontata da 3 stelle;

Dirigente Superiore: elmetto argento, distintivo verde scuro con greca sormontata da 1 stella oro;

Dirigente Generale: elmetto argento, distintivo verde scuro con greca sormontata da 2 stelle oro;

Capo del Corpo: elmetto argento, distintivo verde scuro con greca sormontata da 3 stelle oro;

LE VECCHIE MEZZELUNE FUORI SERVIZIO:

Vigile del Fuoco Ausiliario: mezzaluna verde;

Vigile del Fuoco Permanente: mezzaluna verde con 2 triangoli rossi;

Vigile del Fuoco Volontario/Discontinuo: mezzaluna verde con 2 triangoli rossi e striscia bianca;

Capo Squadra: mezzaluna rossa;

Capo Squadra Volontario: mezzaluna rossa e striscia bianca;

Capo Reparto: mezzaluna rossa e 2 triangoli blu;

Capo Reparto Volontario: mezzaluna rossa con 2 triangoli blu e striscia bianca;

Geometra/Perito: mezzaluna blu;

Geometra/Perito Volontario: mezzaluna blu con striscia bianca;

Dirigente: mezzaluna blu con 2 triangoli oro;

Dirigente Volontario: mezzaluna blu con 2 triangoli oro e striscia bianca;

Primo Dirigente (Comandante): mezzaluna d’oro;

Dirigente Superiore: mezzaluna d’oro con 2 triangoli argento;

Dirigente Generale (Capo del Corpo): mezzaluna argento;


i MOTTI e i NUMERI 84

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(i Comandi Provinciali)

1.ROMA: Dove è il dolore ivi sono i vigili

2.ALESSANDRIA: Nessuna via è inaccessibile

3.ANCONA: Contro le fiamme il coraggio

4.AOSTA: Sempre in ogni luogo portando soccorso

5.L’AQUILA: Mi struggo servendo altrui

6.AREZZO: Con ardente coraggio spengo il fuoco

7.ASCOLI PICENO: Non ho in orrore la fiamma

8.ASTI: Domo il fuoco con l’ardimento

9.AVELLINO: Osare sempre

10.BARI: A fiamma ardente coraggio ardente

11.BELLUNO: Alimentare la fiamma e

rimuovere le fiamme

12.BENEVENTO: Per la vita e per i beni dei cittadini

13.BERGAMO: Audacissimi contro il fuoco

14.BOLOGNA: Ardente come il fuoco

15.BOLZANO: Con tutto il cuore nel pericolo

16.BRESCIA: Domano la furia del fuoco

17.BRINDISI: La potenza dell’ingegno doma

la furia del fuoco

18.CAGLIARI: Precorro accorro soccorro

19.CALTANISSETTA: Tra le fiamme la fiamma del cuore

20.CAMPOBASSO: All’impeto del fuoco l’infocata volontà

21.PORDENONE: Nelle avversità portiamo salvezza

22.CATANIA: Contro il fuoco fede ed azione

23.CATANZARO: Difendiamo con la nostra passione

ciò che il fuoco distrugge

24.CHIETI: Intrepido valore sicura vittoria

25.COMO: Sul periglio alzo la mia fede

26.COSENZA: Dovunque è il pericolo ivi sono i vigili

27.CREMONA: Vivo in mezzo ai cimenti

28.CUNEO: Il valore vince le fiamme

29.ENNA: Sono subito presenti nei pericoli

30.FERRARA: Contro le fiamme il coraggio

31.FIRENZE: Amo e domo pericoli e fuochi

32.FOGGIA: Con cuore intrepido

33.FORLI’ CESENA: La fiamma del cuore vince

la fiamma del fuoco

34.UDINE (ex FRIULI): Velocissimamente fra le

fiamme e le onde

35.FROSINONE: Sfido le avversità

36.GENOVA: La passione estingue il fuoco

37.GORIZIA: Ardire vince rovina

38.GROSSETO: Con acceso coraggio

distruggiamo fiamme e fuochi

39.IMPERIA: E’ nell’animo di un vigile del

fuoco spegnere la fiamma

40.TARANTO (ex IONIO): Più gagliardi del fuoco

41.ISERNIA: Dove le fiamme atterriscono,

i vigili agiscono

42.LA SPEZIA: Difendiamo i cittadini dalla

furia dell’acqua e del fuoco

43.LECCE: Ardore nel fuoco

44.LATINA (ex LITTORIA): La strada è fatta col coraggio

e le fiamme vengono domate

45.LIVORNO: Giocondi nell’ardimento

46.LUCCA: Il pericolo alimenta il mio coraggio

47.MACERATA: La fiamma dell’incendio non mi assale

48.MANTOVA: Ardo e non ardo

49.MASSA CARRARA (ex APUANIA): Tenaci come

il marmo apuano

50.MATERA: Per gli altri ogni ardire

51.MESSINA: Fra i pericoli alimento il valore

52.MILANO: Sicuri nelle avversità

53.MODENA: Accessibili i luoghi inaccessibili

54.NAPOLI: Nella furia del fuoco sempre avanti

55.NOVARA: La nostra passione vince anche la fiamma

56.NUORO: Più ardi, più ardisco

57.PADOVA: Dove la fiamma improvvisa e vorace

58.PALERMO: Vivere pericolosamente

59.PARMA: Tutto per l’altrui bene

60.PAVIA: Attraverso il fuoco brilla il valore

61.PERUGIA: Contro ogni avversità

62.PESARO URBINO: Mi farò in pezzi ma non cederò

63.PESCARA: Accorrere con gran rapidità

64.PIACENZA: Non aver mai paura

65.PISA: Più grave è l’ora più forte è la volontà

66.PISTOIA: Il valore mi trascina in mezzo alle fiamme

67.POTENZA: Sfidare tutte le cose più ardue

68.RAGUSA: Vivo fra le fiamme

69.RAVENNA: Con fiamma spegnere la fiamma

70.REGGIO CALABRIA: Conoscendo le sventure imparo

a soccorrere gli infelici

71.REGGIO EMILIA: Al fuoco insormontabile barriera

72.RIETI: Il coraggio vince tutto

73.AGRIGENTO: Osare tra le fiamme

74.ROVIGO: Le rovine mi colpiscono impavido

75.SALERNO: Niente per noi è difficile

76.SASSARI: Con gran coraggio e audacia

77.SAVONA: Alla vittoria mediante il fuoco

78.SIENA: Desti notte e giorno

79.SIRACUSA: Domiamo i fuochi, fortifichiamo

gli animi osando

80.SONDRIO: Oserò fino alla morte

81.TERAMO: Basta il coraggio

82.TERNI: Più grande il pericolo più alto l’onore

83.TORINO: Valore e abnegazione

84.TRAPANI: Ci sprona l’impeto del fuoco

85.TRENTO: Impavido fra le fiamme

86.TREVISO: Marcia attraverso le fiamme

87.TRIESTE: Ardire nell’ardore

88.VARESE: Il fuoco è il mio travaglio, la patria è il mio

fuoco

89.VENEZIA: Leone fra le fiamme

90.VERCELLI: Pieni d’ardore nell’estinguere la fiamma

91.VERONA: Avvezzi a domare il fuoco

92.VICENZA: Prima che mi pieghi deve essere

spento dall’acqua il fuoco

93.VITERBO: Nell’ardor della fiamma a operar decisi

94.ORISTANO: Aiutando i cittadini con coraggio vivo

95.CASERTA: La mia virtù è spegnere l’incendio

96.LECCO: Progredire oltre le fiamme

97.LODI: La nostra forza per la vostra vita

98.RIMINI: Attraverso la dimensione della

dimensione del fuoco

99.VERBANIA CUSIO OSSOLA: Mi espongo al pericolo

con l’ardore dell’animo

100.VIBO VALENTIA: Non lasciarti opprimere dalle

calamità, ma va loro incontro coraggiosamente

101.CROTONE: Guerrieri contro le fiamme

102.PRATO: Lavorare fiduciosi per il prossimo

103.BIELLA: La creazione di amore contro il fuoco

e le catastrofi naturali, il coraggio

“NUOVI COMANDI PROVINCIALI”:

000.BARLETTA ANDRIA TRANI: (non assegnato)

000.FERMO: (non assegnato)

000.MONZA BRIANZA: (tra la gente, per la gente)

“COMANDI NON PIU’ ITALIANI”:

21.FIUME (ora in Croazia): Nel fuoco si rivelerà

41.POLA (ora in Croazia): Non cedere alle calamità, ma

va loro incontro con maggior ardimento

94.ZARA (ora in Croazia): Il grande ardimento spezza

l’ira feroce del fuoco

95.CATTARO (ora in Montenegro): (non assegnato)

96.SPALATO (ora in Croazia): L’amore per la terra

dalmata m’infiamma e mi tormenta

97.LUBIANA (ora in Slovenia): (non assegnato)

“COMANDI COLONIE NON PIU’ ITALIANE”:

TRIPOLI, BENGASI, DERNA, MISURATA (Libia); TIRANA

(Albania); RODI (Grecia); ADDIS ABEBA (Etiopia);

MASSAUA, ASMARA (Eritrea); MOGADISCIO (Somalia)

MOTTO DEL CORPO NAZIONALE:

Domiamo le fiamme, doniamo i cuori

MOTTO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE:

Solidissima è l’amicizia tra pari


i GRUPPI SPORTIVI 85

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(Gruppo Sportivo Fiamme Rosse)

L’allenamento fisico fa parte dell’addestramento

quotidiano, svolto nei piazzali e nelle palestre

delle caserme. Infatti un corretto addestramento

fisico, garantisce la forza fisica, la resistenza, la

velocità, la mobilità articolare, la destrezza,

l’autocontrollo, il coraggio, l’abnegazione e lo

spirito di sacrificio; capaci di garantire le

adeguate risposte nell’attività di soccorso di ogni

giorno; questo ha sempre rappresentato uno degli

elementi basilari della formazione dei soccorritori,

pertanto tra lo sport e i vigili del fuoco c’è sempre

stato uno stretto collegamento. Dalla perfetta

forma fisica che deve avere un vigile del fuoco è

nato un ufficio che promuove le attività sportive,

agonistiche e amatoriali, del personale del Corpo

stesso. Agli inizi ogni Comando in base alla

disponibilità dei propri vigili mise in piedi vari

Gruppi Sportivi, poi dal 2013 nasce ufficialmente

un vero e proprio gruppo sportivo nazionale, il

Gruppo Sportivo Fiamme Rosse, che ottenne ed

ottiene grandi risultati sia in ambito locale,

nazionale che internazionale. Il Gruppo cura lo

sviluppo e la promozione dell’attività sportiva

agonistica selezionando atleti di interesse

nazionale appartenenti al Corpo, accrescendone il

valore e sviluppando un patrimonio sportivo senza

scopo di lucro. Organizza le manifestazioni

sportive partecipandovi in prima persona,

formando direttamente gli atleti o perfezionandoli

nelle varie specialità, diffondendo le discipline

olimpiche riconosciute dal Coni (Comitato

Olimpico Nazionale Italiano). Grazie ai primi

gruppi sportivi dei vari Comandi, la prima

presenza alle olimpiadi risale al 1920,

partecipando fino a quelle del 1936; poi ci fu una

pausa per l’intero periodo bellico e si riprese a

partecipare a quelle del 1948. Con le olimpiade di

Roma del 1960 il Dirigente Ginnico Sportivo del

Corpo, Enrico Massocco, nonché principale

artefice dei successi sportivi, decise di allenare

tutti i partecipanti dei vari Comandi d’Italia

direttamente a Roma, negli impianti sportivi delle

Scuole Centrali Antincendio. Purtroppo a

cominciare dal 1972 a causa del mancato cambio

generazionale alcuni gruppi sportivi andarono

scemando. Nel 2004 a causa dei tagli alla spesa

solo pochi partecipanti poterono aderirvi. Dal

2016 ai gruppi sportivi oltre a parteciparvi vigili

del fuoco volontari e permanenti, è stato bandito

un concorso con il quale si assumono atleti “laici”,

i quali prendono il grado di Vigile Permanente

anche se non operativi nel soccorso ma solo come

rappresentanti sportivi del Corpo. Attualmente vi

sono 29 gruppi sparsi in tutto il territorio italiano.

I gruppi partecipano anche ai Campionati

Interforze sia nazionale che internazionali, nonché

a varie attività locali, oltre che ai Campionati

Italiani ed esteri VVF riservati ai soli vigili del

fuoco.

Sono molti i campioni presenti e passati nei vari

gruppi sportivi e nelle varie discipline, non

potendo elencarli tutti, tra i principali bisogna

segnalare i famosi Nino Benvenuti e Giuliano

Gemma, ausiliari di leva del Gruppo Sportivo

Pugilato di Roma. Carlo Galimberti e Mario

Giambelli, permanenti del GS Pesistica di Milano,

Giulio Monti di Genova e l’attuale atleta Federico

Moriconi. Claudio Pollio del GS Lotta (stile libero e

greco romana) di Napoli e Ignazio Fabra di

Palermo e l’attuale atleta Ruben Marvice. Romeo

Neri del GS Ginnastica (ginnastica e atletica) di

Rimini e Giovanni Carminucci, Angelo Vicardi e

Gianfranco Marzolla di Roma e il famoso Yurj

Chechi (ausiliario di Roma). Alessandro Corona

del GS Canotaggio di Ancona, Giovanni Sergi di

Trieste, Stefano Lari di Livorno e l’attuale atleta

Eleonora Trivella. Maurizio De Zolt del GS Sci di

Fondo di Belluno. Mario Mattioli, Erasmo Salemme

e Andrea Nencini del GS Pallavolo di Firenze.

Maurizio Mauri del GS Pattinaggio a Rotelle di

Roma. Il famoso Umberto Pellizzari e Giorgio

Cagnotto del GS Nuoto (stile libero, tuffi,

trampolino, piattaforma, nuoto per salvamento) di

Roma e attualmente l’atleta Simona Quadarella.

L’atleta Antonio Flecca del GS Taekwondo di

Roma. L’atleta Lucia Lucarini del GS Scherma di

Roma. L’atleta Diego Meoni del GS Tiro a Volo di

Roma. Nella storia del calcio italiano ne fanno

parte sia il GS Calcio di La Spezia che partecipò

ad uno dei primi campionati nazionali dove nel

1944 vinse lo scudetto del Torneo di Guerra

dell’Alta Italia battendo Juve, Torino, Milan e Inter

solo per citarne alcune; sia la Nazionale di calcio

dei vigili del fuoco che partecipa soprattutto per

iniziative di carattere umanitario e di

beneficienza. Lo stesso vale per la Nazionale Vigili

del Fuoco di Rugby e di Rafting ritagliandosi dei

posti di tutto rispetto in ambito nazionale ed

estero. Altri GS si sono specializzati nel Karate,

Ciclismo, Podismo, Triathlon, Tiro con l’Arco,

TennisTavolo, Calcio a 5, Beach Volley,

Arrampicata Sportiva, Maratona e molti altri

possono nascere grazie alle passioni di vigili del

fuoco permanenti, volontari e degli atleti stessi.

Attualmente le discipline a cui partecipano gli

atleti delle Fiamme Rosse sono 8 (canottaggio,

lotta, nuoto, pesistica, scherma, taekwondo, tiro

a volo, tuffi), alle quali si aggiungono quelle a

livello Agonistico (canottaggio, ginnastica

artistica, karate, lotta, nuoto, nuoto per

salvamento, pallavolo, pesistica, sport invernali,

taekwondo), alle quali si aggiungono quelle a

livello Amatoriale (pallavolo, calcio, ciclismo,

salvamento, podismo, sci), per un totale di 16

discipline sportive. Presente un gruppo sportivo

quasi in tutte le regioni italiane, e alcune ne

possiedono anche più di uno.

Le rappresentanze nazionali dei vigili del fuoco,

nate con lo scopo di diffondere l’immagine del

Corpo nell’ambito delle iniziative di cooperazione

con gli altri Corpi dello Stato e per la raccolta di

fondi umanitari e di beneficienza, sono oltre alla

già citata Squadra di Calcio, quella di Ciclismo,

Podismo, Rafting, Rugby, Tennistavolo, Tiro a

Volo, Triathlon e Vela.

Grazie all’istituzione delle Fiamme Rosse, assieme

alle Fiamme Oro della Polizia, le Fiamme Gialle

della Guardia di Finanza e le Fiamme Azzurre

della Polizia Penitenziaria, diventano il nono e

ultimo gruppo sportivo nazionale dei Corpi dello

Stato e delle Forze Armate ponendo fine a un

vuoto che si manteneva da troppo tempo.


la MULTIMEDIALITA’ 86

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(Film, Musica, Libri, Giochi, App)

La Cineteca, film, serie, cartoni e documentari:

-I Pompieri (commedia, Italia 1985)

-I Pompieri 2 (commedia, Italia 1986)

-I Pompieri di Viggiù (commedia, Italia 1949)

-I 2 Pompieri (commedia, Italia1968)

-In principio erano le mutande (commedia, It. 1997)

-Codice Rosso (telefilm, Italia 2006)

-Squadra 49 (drammatico, Usa 2004)

-Fuoco Assassino (drammatico, Usa 1991)

-L’inferno di cristallo (catastrofico, Usa 1974)

-Vi dichiaro marito e marito (commedia, Usa 2007)

-FireProof (drammatico, Usa 2008)

-Trapped (azione, Usa 2003)

-Rec (horror, Spagna 2007)

-Fahrenheit 451 (fantascienza, Regno Unito 1966)

-Tempesta di fuoco (azione, Usa 1998)

-SuperFire (azione, Usa 2002)

-Ablaze, onda di fuoco (azione, Usa 2001)

-Vulcano, Los Angeles 97 (azione, Usa 1997)

-L’incendio di Chicago (drammatico, Usa 1937)

-Always, per sempre (drammatico, Usa 2001)

-Blue Smoke (thriller, Usa 2006)

-FireHouse, scuola di pompieri (commedia, Usa 2010)

-Desiderio, l’amore è un mistero (dram. Germ. 2008)

-Silent Predator (drammatico, Australia 2008)

-Il cane pompiere (commedia, Usa 2007)

-Fire Squad Incubo di Fuoco (drammatico, Usa 2017)

-Non si scherza col fuoco (commedia, Usa 2019)

-The Tower (azione, Corea 2012)

-Out of Inferno (azione, Cina 2013)

-Squadra Emergenza (telefilm, Usa dal 1999 al 2005)

-ChicagoFire (telefilm, Usa dal 2012)

-Station 19 (telefilm, Usa dal 2018)

-Rescue Me (telefilm, Usa dal 2004 al 2011)

-Codice d’emergenza (telefilm, Usa 1996)

-911 (telefilm, Usa dal 2018)

-Grisù il draghetto (animazione, Usa 1975)

-Sam il pompiere (cartoni, Usa dal 1987 al 2018)

-11/9, 11 settembre (documentario, Usa 2001)

L’ Audioteca, inni, canzoni e preghiere:

-Inno a Santa Barbara, inno ufficiale vigili del fuoco

(https://www.youtube.com/watch?v=MlPzus7sAxE)

-Non siamo eroi, di Dino Picone

(https://www.youtube.com/watch?v=SY--psKMri4)

-Preghiera del Vigile del Fuoco

(https://www.youtube.com/watch?v=AHTmZsCNdkg)

-Siamo Pompieri, di Enrico Curti

(https://www.youtube.com/watch?v=isV57igP_1I)

-Un pompiere, di Stefano Bossa

(https://www.youtube.com/watch?v=YGFv2S5jrB0)

-Vigili del Fuoco con te, di Lirussi e Pauro

(https://www.youtube.com/watch?v=L7YgImBEv7s)

-Il pompiere paura non ne ha

(https://www.youtube.com/watch?v=YnH9_-QYbhg)

-I pompieri di Viggiù, di Natalino Otto

(https://www.youtube.com/watch?v=80W1AihBIOQ)

-Coro dei pompieri, dal film con Bud Spencer

(https://www.youtube.com/watch?v=vhUZFiKLJJM)

La Biblioteca raccoglie libri, riviste e manuali:

-Il Corpo Nazionale Italiano dei Vigili del Fuoco

(Rodrigo Editore, in tre volumi divisi per anni)

-Noi vigili del fuoco (rivista ufficiale, bimestrale in

abbonamento, Ministero dell’Interni)

-Vigili del Fuoco (collana a fascicoli, DeAgostini,

in due volumi ad anelli, comodo da staccare)

-Pompieri del Mondo (collana a fascicoli, DelPrado,

in cinque volumi da far rilegare in proprio)

-Camion dei Pompieri del Mondo (collana a fascicoli,

Del Prado, in sei volumi da far rilegare in proprio)

-I vigili del fuoco italiani e i loro elmi (Claudio Masina)

-Dai Civici Pompieri di ieri ai Vigili del Fuoco di oggi

(storia raccontata nei modelli di Claudio Persenico)

-Veicoli dei vigili del fuoco in Italia (Giuseppe

Thellung e Luca Pacchioni, Nada Editore)

-115, veicoli vigili del fuoco dal 1835 al 2002

(Giuseppe Bosio, Munari Edizioni)

-Noi Vigili del Fuoco (Ivana Angelica Pozzessere)

-Cronache dalle macerie (Stefano Zanut)

-Mezzi e attrezzature antincendio dalla rivoluzione

industriale ad oggi (Alessandro Fiorillo)

-I Vigiles dei Cesari (Capponi-Mengozzi)

-Museo storico del Corpo Nazionale (catalogo museo

dei vigili del fuoco di Mantova, TreLune Editore)

-Pompieri in libertà, il racconto di chi rischia la vita

per mestiere (Vito Mazzilli, L’AutoreLibri Firenze)

-Una fiamma negli abissi, storia dei sommozzatori del

Corpo Nazionale (Ferraro-Chimenti, Ireco Editore)

-I vigili del fuoco e l’invasione di Malta, storia del

Battaglione S.Barbara (Alessandro Mella)

-Uniformi e Distintivi dei vigili del fuoco dal 1900 al

1965 (Alessandro Mella, Marvia Editore)

-Anni di fuoco, i pompieri di Rimini (Manlio Masini)

-Viaggio nella storia dei pompieri in Valle d’Aosta

(Mauro Dujani, Musumeci Editore)

-Ardenti come il fuoco, pompieri di Imola (Sangiorgi e

Gibertini, La Mandragora Editrice)

-Con gran coraggio e audacia, storia dei pompieri di

Olbia (Giampiero Budroni, Taphros Editrice)

-Vigili del fuoco Belluno (Eleven Creative, Arcari)

-Gli alfieri del coraggio, vvf Terni (Gilberto Scolabrini)

-Il fuoco e la Sindone, vvf Torino (Vidal-Marangoni)

La Ludoteca dispone di pochi titoli ma buoni:

-FireDepartment, gioco per PC strategico

-Emergency, gioco per PC strategico manageriale

-Emergency Call 112, gioco per PC online

-FireFighters The Simulators, gioco per PlayStation

-FireFighters Airport FD, gioco per PlayStation

-FannyGames.it/vigili_del_fuoco, vari giochi online

-GrandiEroi VigildelFuoco, gioco per SmarthPhone

-Rescue Heros in Action, gioco per SmarthPhone

-Emergency HQ, gioco per SmarthPhone

Le App per smartphone sono scaricabili dagli Store:

-VVF Norme (per prevenzione incendi e sicurezza)

-VVF NotiFire (segnala un intervento nelle vicinanze)

-VVF Contatti (via e telefoni delle sedi italiane)

-VVF Strumenti (turnario, ogive, kemler/onu)


i MUSEI e i GRUPPI STORICI 87

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(luoghi fisici e virtuali, nazionali e stranieri)

Museo del Corpo Nazionale: facebook.com/groups/194330426061882

Museo di Roma: vvfroma.it/museo

Museo di Mantova: museovigilidelfuoco.it e fiammeblu.it/index.php?cat=1212

Museo di Milano: museovvfmilano.it e fiammeblu.it/index.php?cat=1643

Museo di Torino: arpnet.it/stvf/ita/muviss/indice/index.htm

Museo di Napoli: facebook.com/galleriastoricavvfcampania1806

Museo di Chiavenna Sondrio: fiammeblu.it/index.php?cat=1647

Museo di Carate Brianza: vvfcarate.it/ITA_MUSEO.htm

Museo di Bellavista Pistoia: fiammeblu.it/index.php?cat=1171

Museo di Manfredonia Foggia: facebook.com/museodeipompieri

Museo dei Mezzi Storici: fiammeblu.it/index.php?cat=388 e autocentroindivisa.it/index.php?cat=16

Museo degli Elmi di Gais Bolzano: www.hotel-burgfrieden.com/de/museum/

Gruppo Storico del Corpo Nazionale: facebook.com/groups/475925512612005/

Gruppo Storico di Roma: facebook.com/groups/715166505317076/?fref=ts

Gruppo Storico di Mantova: facebook.com/MUSEOVVF e facebook.com/museo.vigilidelfuoco

Gruppo Storico di Milano: facebook.com/pages/Museo-Storico-Vigili-Del-Fuoco-Milano/639607153134815

Gruppo Storico di Firenze: facebook.com/profile.php?id=100071783250144

Gruppo Storico di Palermo: facebook.com/gruppo.storicovvf

Gruppo Storico di Chiavenna: facebook.com/galleriastoricavigilidelfuocochiavenna

Gruppo Storico di Sant’Angelo Lodigiano: facebook.com/profile.php?id=100064416233140

Gruppo Storico di Salerno: facebook.com/groups/428468207321045

Gruppo Storico di L’Aquila: facebook.com/groups/625499437534195

Gruppo Storico di Crema e Lodi: facebook.com/gruppovvfcremalodi e https://gruppovvfcremalodi.com/

Gruppo Storico di Belluno: facebook.com/profile.php?id=100070255653801

Museo di Berlino, Germania (FEUERWEHR): feuerwehrmuseum-berlin.de/

Museo di Vienna, Austria (FEUERWEHR): www.wien.gv.at/menschen/sicherheit/feuerwehr/museum/

Museo di Lubiana, Slovenia (GASILCI): http://pgd-vic.com/zgodovina/muzej-gasilstva/

Museo di Varazdin, Croazia (VATROGASCI): facebook.com/profile.php?id=100057401620529

Museo di Basilea, Svizzera (FEUERWEHR): www.rettung.bs.ch/feuerwehr/fw-museum.html

Museo di Parigi, Francia (SAPEUR POMPIER): facebook.com/museedespompiersdeparis/

Museo di Barcelona, Spagna (BOMBEROS): https://irbarcelona.com/museo-bomberos-barcelona/

Museo di Londra, Inghilterra (FIREMAN): london-fire.gov.uk/museum/

Museo di Dublino, Irlanda (FIREFIGHTER): facebook.com/dublinfire/

Museo di Hellevoetsluis, Olanda (BRANDWEER): brwmh.nl/index.php/nl-nl/

Museo di Myslowice, Polonia (STRAZAK): www.facebook.com/CentralneMuzeumPozarnictwa

Museo di Asnaes, Danimarca (BRANDVAESEN): www.odsherredbrandmuseum.dk/

Museo di Simonstorp, Svezia (BRANDMAN): www.brandkarsmuseet.se/

Museo di Oslo, Norvegia (BRANNMANN): https://brannmuseet.no/

Museo di Wiltz, Lussemburgo (POMPJEEN): www.pompjeesmusee.lu

Museo di Budapest, Ungheria (TUZOLTO): https://muzeum.katasztrofavedelem.hu/

Museo di Ostrava, Repubblica Ceca (HASICI): http://muzeum.hzsmsk.cz/

Museo di Istambul, Turchia (ITFAIYECI): http://itfaiye.ibb.gov.tr/tr/itfaiye-muzesi.html

Museo di Tokyo, Giappone (SHOBOSHO): tfd.metro.tokyo.lg.jp/hp-hkkan/museum.html

Museo di Singapore, Singapore (XIAOFANG): https://my.matterport.com/show/?m=9WgAz9z4BQ5

Museo di Hsinchu City, Taiwan (XIAOFANG): www.hcfd.gov.tw/Home/

Museo di RioDeJaneiro, Brasile (BOMBEIROS): www.cbmerj.rj.gov.br/sobre-o-cbmerj/institucional/museu

Museo di Santiago, Cile (BOMBEROS): https://www.mubo.cl/

Museo di Lima, Perù (BOMBERO): facebook.com/williammuseo.chuquisengo

Museo di Ottawa, Canada (FIREFIGHTER): www.firemuseumcanada.com/

Museo di Penrith, Australia (FIREFIGHTER): www.museumoffire.net/

Museo di New York City, New York (FIREFIGHTER): www.nycfiremuseum.org

Museo di Los Angeles, California (FIREFIGHTER): https://lafdmuseum.org/

Museo di Phoenix, Arizona (FIREFIGHTER): https://hallofflame.org/


le MISSIONI ANTARTIDE 88

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(Vigili del Fuoco al Polo Sud)

Il compito dei vigili del fuoco in Antartide è quello

di occuparsi della sicurezza e della prevenzione

antincendio delle Basi e dei Campi Remoti Italiani

presenti in loco, di fornire supporto logistico e

tecnico, del funzionamento indispensabile delle

telecomunicazioni, della gestione dei carburanti,

della realizzazione e mantenimento delle piste di

atterraggio, della guida dei mezzi speciali.

Ogni missione viene svolta per circa tre mesi, in

condizioni ambientali parecchio proibitive in

quanto è un continente sterile, ostile e coperto da

ghiacciai, con temperature che vanno dai -5°C ai

-90°C e forti venti catabatici di oltre 100km/h,

freddo pungente, mare ghiacciato, infinita distesa

bianca, frequenti nevicate, senza veder mai il buio

della notte oppure senza mai vedere la luce del

sole in base al periodo.

La squadra presente sul posto, generalmente di

sette unità, non è formata solo da operatori del

Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, ma anche da

operatori antincendio di altri Corpi Pubblici e/o

Privati; gli Enti preposti ne chiedono però la

collaborazione ogni anno, per via della

professionalità, tanto che hanno partecipato a

molte delle loro missioni. Le divise non sono quelle

Ministeriali, visto la partecipazioni di diversi Corpi,

ma quelle fornite dall’ente gestore più adatte per

poter operare in tali condizioni, i mezzi sono sia

del Corpo Nazionale che dell’ente gestore,

attualmente vi operano due mezzi aeroportuali

messi a disposizione dall’ente (Perlini e Sirmac),

oltre ad un fuoristrada (Ranger) e una pala

gommata (Case) messi a disposizione dal Corpo

Nazionale.

I vigili del fuoco del Corpo Nazionale che ne

vogliono far parte possono fare domanda e

partecipare ad una selezione gestita dal Comitato

Nazionale per la Ricerca, per poi passare la visita

medica presso l’Istituto di Medicina Aerospaziale

dell’Aeronautica Militare, dopodiché spetta un

corso di formazione teorico e pratico di due

settimane basato anche sulla simulazione di

condizioni estreme di sopravvivenza. Si arriva in

Antartide dopo circa tre giorni di viaggio, passando

da Roma per Dubai e Melbourne ed infine la pista

d’atterraggio antartica della Baia Terra Nova.

Essendo un luogo particolare, ci devono essere

delle procedure particolari di sicurezza, qualsiasi

incidente o situazione di pericolo, è più

impegnativa da affrontare, in quanto si è lontani

da tutto e da tutti. Massima attenzione e cautela

deve essere sempre applicata in questo territorio,

non fumare fuori dalle aree indicate e sincerarsi

dello spegnimento dei mozziconi, non accendere

fuochi non protetti e non autorizzati, non lasciare

incustoditi gli apparecchi elettrici in tensione,

evitare miscele tossiche o infiammabili, usare

sempre i dispositivi di protezione individuali, ogni

leggerezza o superficialità può essere pagata a

caro prezzo, sia dentro che fuori le basi.

Sono presenti vari materiali pericolosi e tossici,

carburanti per elicotteri ed aerei (kerosene e JP8)

e per i veicoli (benzina e gasolio), oltre alla

presenza di bombole di gas (gpl, acetilene,

ossigeno), vento e umidità bassa possono influire

negativamente in caso di incendio; le basi devono

essere considerate come piccoli villaggi e di

conseguenza calcolare scrupolosamente tutti i

pericoli e rischi generali che si possono avverare

quotidianamente in piccole realtà locali.

Ogni tecnico e scienziato ha con sé una radio

portatile con cui avvisare la Operation Room di

eventuali incendi, il piano d’emergenza prevede

che in questi casi venga dato l’allarme tramite una

apposita sirena e tramite l’impianto sonoro

installato internamente agli ambienti, portandosi

velocemente nelle zone sicure esterne.

La missione è gestita dal Progetto Nazionale

Ricerche in Antartide (PNRA) e finanziata dal

Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

In Antartide ci sono varie basi di vari Stati

stranieri tra cui 2 basi italiane (Mario Zucchelli e

Concordia), 3 campi remoti ed 1 nave da ricerca

scientifica (rompighiaccio di 80 metri di lunghezza

con atterraggio per elicottero e 72 unità tra

equipaggio e personale scientifico).

La Base Zucchelli è operativa dal 1985 da metà

ottobre a metà febbraio, situata vicino alla costa

con accesso al mare, con 7000mq di superficie tra

edifici strategici, laboratori, magazzini, impianti,

depositi carburante, officina, infermeria e sala

operatoria, piste d’atterraggio, compresi spazi

mensa e tempo libero, per circa 120 persone tra

operatori e scienziati. I materiali e i rifornimenti

possono arrivare con gli aerocarghi o con le navi,

stesso discorso vale per il personale.

La Base Concordia è situata nell’entroterra e

distante 1200km dalla Zucchetti ed è sempre

operativa durante tutto l’anno (in collaborazione

con i francesi), costituita da due torri cilindriche di

3 piani collegate tra di loro ed alte 17 metri con

personale di 15/30 unità su una superficie di

1200mq. Materiali e rifornimenti arrivano dalla

Zucchetti con dei convogli di mezzi cingolati e

container su slitte, cisterne e moduli abitativi

sempre su slitte in quanto si impiegano dai 7 ai 12

giorni per arrivare, ed altrettanti per tornare, a

causa oltre alla lontananza anche dalla bassa

visibilità. Il personale addetto alle ricerche arriva

con elicotteri o piccoli aerei. L’Antartide è il posto

ideale dove fare qualsiasi tipo di ricerche proprio

perché è un ambiente disabitato e incontaminato,

con progetti in vari campi: meteorologia,

astronomia, biologia, glaciologia, psicologia,

chimica, geologia e molti altri, sia in campo

nazionale che in quello più internazionale.


le CONFEDERAZIONI ITALIANE 89

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(Bomberos del Cile e del Perù)

In Cile e in Perù i migranti italiani negli anni hanno

dato vita a delle compagnie di pompieri per la

difesa antincendio degli Stati in cui erano

immigrati, lo stesso fecero gli immigrati delle altre

nazionalità, cosicché i pompieri di questi Paesi si

sono raggruppati in Confederazioni.

Tra il Corpo Nazionale Vigili i del Fuoco d’Italia e le

Compagnie di Bomberos del Cile e del Perù esiste

una solida fratellanza che prevede anche l’invio

dall’Italia di attrezzature, mezzi e divise italiane da

mettere in servizio nelle rispettive città estere.

In Perù ci sono 4 compagnie di pompieri italiani:

2° compagnia “Pompa Roma” a Lima dal 1866, 5°

compagnia “Pompa Italia” a Callao dal 1868, 6°

compagnia “Pompa Garibaldi” a Chorrillos dal

1872, 7° compagnia “Pompa Garibaldi” a La Perla.

In Cile ci sono 7 compagnie di pompieri italiani:

1° compagnia “Capitan Pastene” a Lumaco dal

1941, 1° compagnia “Pompa Italia” a Puerto

Cisnes dal 1966, 2° compagnia “Pompa Italia” a

Copiapò dal 1952, 4° compagnia “Umberto Primo”

a Talcahuano dal 1901, 4° compagnia “Pompa

Ausonia” a Iquique dal 1877, 6° compagnia

“Cristoforo Colombo” a Valparaiso dal 1858, 11°

compagnia “Pompa Italia” a Santiago dal 1914

(in foto).

Il sistema di difesa antincendio del Cile e del Perù

è organizzato in compagnie di pompieri

(bomberos) volontari, divise per nazionalità, ad

esempio oltre a quelle italiane, ci sono quelle

francesi (5° compagnia “Pompe France”), quelle

spagnole (6° compagnia “Bomba Espana”), quelle

tedesche, inglesi, austriache, jugoslave e così via.

I veicoli di soccorso sono contrassegnati dal

numero della compagnia, dalla bandiera della loro

nazionalità e dal nome scritto nella loro lingua, si

vedono operare quindi sia mezzi grandi americani,

sia autopompe europee più piccole, oppure Engine

americane con la scritta in italiano sulla

carrozzeria, i colori dei mezzi variano in base alla

zona del Paese e possono essere rossi, verdi,

bianchi o blu, i lampeggianti possono essere blu,

rossi o verdi, gli operatori indossano quasi sempre

le divise ufficiali dei loro Paesi di origine, gli italiani

generalmente indossano la divisa del Corpo

Nazionale Vigili del Fuoco d’Italia.

In questi Paesi pertanto non si parla solo la loro

lingua ufficiale ma anche quelle degli europei

migranti ormai nazionalizzati.

Le compagnie funzionano sulla base di una

associazione di diritto privato il cui scopo è di

assicurare la protezione contro gli incendi e i

soccorsi in generale, una parte del budget molto

modesta viene dalle casse dello Stato, ma la

maggior parte viene messa direttamente dai

pompieri stessi e dai cittadini, praticamente i locali

pagano per poter fare i pompieri.

I problemi di questi Paesi sono molti, oltre alle

precarietà delle città e delle scarse fonti idriche

stradali, ci si mettono anche le temperature che a

seconda dei luoghi possono essere molto calde o

molto fredde e spesso con venti che soffiano

anche a 100km/h.

In Perù fra i pompieri presta servizio un volontario

che oltre ad avere un corso antincendio e medico

alle spalle, dopo aver fatto l’accademia ai centri di

formazione per pompieri, è per professione un

sacerdote francescano che si unì al Cuerpo de

Bomberos nel 2007 dopo il tremendo terremoto

che scosse il Paese, quando monta in servizio

come bombero porta sempre con lui anche il suo

rosario.

Durante la Guerra del Pacifico furono fucilati 13

pompieri di origine italiana della Compagnia

Garibaldi in Perù, tratti in inganno per spegnere un

incendio e poi uccisi dai soldati perché il solo nome

Garibaldi a quell’epoca metteva paura e con la

scusa che potessero essere pericolosi furono

uccisi.

Per ulteriori notizie, informazioni, approfondimenti

personali e foto si possono consultare sia vari siti

internet agli indirizzi (www.pompaitaliacopiapo.cl,

www.vigilidelfuoco.cl,...) che varie pagine

facebook (pompa.ausonia, cuerpo bomberos

capitan pastene, confederazione delle compagnie

italiane di pompieri del perù...), oppure su

Instagram (sesta compagnia,...).


i MESTIERI e le PASSIONI 90

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(Vigili del Fuoco, Guardie ai Fuochi, Forestale, Soccorso Alpino, Protezione Civile)

-VIGILI DEL FUOCO DEL CORPO NAZIONALE: ente dello Stato Italiano istituito per intervenire in soccorso alla

popolazione in caso di qualsiasi Soccorso Tecnico Urgente alle persone, animali, beni pubblici e privati;

presenti su tutto il territorio nazionale ad esclusione delle Regioni Autonome di Aosta e Trentino Alto

Adige; prima componente essenziale del “Sistema di protezione civile”. Composto da:

VIGILI DEL FUOCO PERMANENTI: vigili del fuoco per mestiere, entrati tramite concorsi pubblici od interni,

svolto un corso di formazione di 6 mesi alle Scuole Centrali Antincendio di Roma, messi in servizio per 5

anni dovunque serva nel territorio italiano, anche a varie Regioni di distanza dalla propria, sia Comandi

che Distaccamenti Permanenti, con la possibilità poi di richiedere assegnazione più vicina al paese natio,

pagati come dipendenti statali tramite contratto nazionale. Sono Pubblici Ufficiali.

VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI: vigili del fuoco saltuari, entrati tramite domanda al Comando della

propria provincia di residenza, svolto solitamente corso di 120 ore, presso il Comando della propria

provincia, messi in servizio esclusivamente nei Distaccamenti Volontari, pagati per le ore effettive

di intervento svolte volontariamente in base alla propria disponibilità, possono trovarsi in caserma od

essere allertati tramite cercapersone, non sostituiscono la figura del Permanente ma di Supporto ad esso.

Tali vigili possono assumere la figura di Volontari Discontinui tramite apposito contratto per sopperire alla

carenza del personale nei Distaccamenti Permanenti o nei Comandi, facendo decadere la disponibilità

saltuaria e facendo entrare l’obbligatorietà del periodo di richiamo. Stessa divisa e mezzi dei permanenti,

sono Pubblici Ufficiali.

VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DISCONTINUI: Vigili Volontari od ex Ausiliari che danno la disponibilità ad

essere richiamati presso il proprio Comando Provinciale o Distaccamento Permanente come Supporto ai

Permanenti nei casi di mancanza di personale per ferie, malattie, infortuni, periodo boschivo od altro,

pagati generalmente con contratto massimo di 20/15 giorni per un totale di 6 mesi annui, aventi alle

spalle il corso per Vigili Volontari oppure il corso di Vigili Ausiliari; non sostituiscono la figura del

Permanente ma di Supporto ad esso, sono Pubblici Ufficiali. Figura temporaneamente sospesa per

mancanza di fondi economici statali.

VIGILI DEL FUOCO AUSILIARI: Militari di leva obbligatoria, aventi fatto il servizio nel Corpo Nazionale dei

Vigili del Fuoco, svolto corso di 3 mesi alle Scuole Centrali Antincendio di Roma e poi mandati ai propri

Comandi Provinciali per svolgere ulteriori 9 mesi come Ausilio ai Permanenti sia nei soccorsi che nella

logistica. Tali vigili dopo aver finito il periodo di Leva possono assumere la figura di Vigili Volontari o di

Vigili Discontinui. Figura ormai dismessa in quanto la Leva obbligatoria è stata destituita per Legge.

-VIGILI DEL FUOCO DELLE REGIONI AUTONOME: enti direttamente gestiti dalle Provincie Autonome di Aosta,

Bolzano e Trento per intervenire in soccorso alla popolazione in caso di qualsiasi Soccorso Tecnico

Urgente alle persone, animali, beni pubblici e privati; divise/mezzi diversi dal resto d’Italia, composto da:

VIGILI DEL FUOCO PERMANENTI: vigili del fuoco per mestiere, entrati tramite esame di ammissione al

Corpo Permanente, svolto un corso di formazione di 7 mesi alle Scuole Provinciali Antincendi ed alle

Scuole Centrali Antincendio di Roma, presenti solo nel capoluogo di Provincia, pagati tramite contratti

provinciali. Sono Pubblici Ufficiali.

VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI: vigili del fuoco saltuari, entrati tramite delibera di ammissione ed

idoneità al Corpo Volontari, svolto corso base di 100 ore e corsi specialistici; organizzati attraverso

Federazioni Provinciali, Unioni Distrettuali e Corpi Comunali e Squadre Aziendali Antincendi, operativi in

quasi tutti i Comuni al di fuori dei capoluoghi di Provincia. Non percepiscono stipendio in quanto non

vincolanti ad un contratto di lavoro, ma previsti rimborsi per i datori di lavoro dei volontari dipendenti e

indennità per i lavoratori autonomi. Sono Pubblici Ufficiali.

-VIGILI DEL FUOCO AZIENDALI: vigili del fuoco privati, in servizio nelle attività industriali a rischio di

incidenti rilevanti, come raffinerie, stabilimenti chimici, grandi cantieri navali, eccetera; assunti con

mansioni specifiche di quel settore, dotati di apposite strutture, mezzi e divise antincendio direttamente

dalle ditte stesse; formati da enti privati e stipendiati dal loro datare di lavoro. In alcuni casi sono

organizzati sotto forma di Consorzio per la protezione delle aree industriali vicine e possono intervenire

anche fuori dallo stabilimento, anche in supporto con i vigili del fuoco statali tramite apposite convenzioni.

Nelle regioni autonome d’Italia sono parte integrante del Corpo Volontario.

-GUARDIE AI FUOCHI: Addetti Antincendio dei porti italiani e degli arsenali militari, principalmente si occupano

della prevenzione incendi in ambito portuale e marittimo, del servizio integrativo antincendio,

sorveglianza antincendio nei porti e sulle navi, nelle industrie e nelle strutture sensibili del loro ambito,

salvaguardano l’ambiente marino e costiero. In alcuni casi tramite apposite convenzioni possono fare

assistenza antincendio nelle elisuperfici o piccoli aeroporti. Per poter effettuare i loro servizi devono

essere autorizzati dalla Capitaneria di Porto, dalla Prefettura o dai Comandi dei Vigili del Fuoco.


Generalmente si entra dopo apposito corso, ne possono far richiesta ex Ausiliari o Volontari dei vigili del

fuoco, personale antincendio della Marina Militare, Marittimi qualificati da appositi corsi antincendio. Sono

stipendiati direttamente dagli enti privati che ne fanno richiesta.

-ADDETTI ANTICENDIO:

Possono essere operatori facenti parte di società private che operano come vigilanza antincendio nei

cantieri autostradali, trafori, circuiti automobilistici, eccetera. Oppure far parte della squadra aziendale

costituita da dipendenti che svolgono le loro mansioni abituali e in caso di incendio intervengono

tempestivamente in attesa del personale esterno dei Vigili del Fuoco, il personale viene scelto

dall’Amministratore Delegato della ditta stessa, i dipendenti possiedono un attestato di formazione svolto

presso enti autorizzati per tale scopo o direttamente nei Comandi dei Vigili del Fuoco, in base alla

tipologia di rischio il corso è più o meno lungo.

-PERSONALE DELLA FORESTALE: ente dello Stato Italiano per la difesa del patrimonio agro-forestale, con

funzioni specifiche di polizia giudiziaria, pubblica sicurezza e antincendio boschivo. Attualmente è

operativo solo nelle cinque regioni a statuto speciale (Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Trentino Alto

Adige, Friuli Venezia Giulia), nelle altre regioni è stato assorbito per quanto riguarda la parte antincendio

con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per la parte giudiziaria e di pubblica sicurezza nell’Arma dei

Carabinieri. Si entra per concorso pubblico per poi fare un corso di addestramento e diventare

dipendente statale nelle figure di Agente, Assistente, Sovraintendente, Ispettore e Funzionario. Nelle

cinque regioni a statuto speciale, in caso di incendio boschivo o di vegetazione in generale la Forestale

ha la competenza di spegnere gli incendi con i suoi uomini e mezzi, mentre “l’Incendio Boschivo di

Interfaccia”, ossia nelle vicinanze di case, strade o beni strutturali la competenza spetta ai Vigili del

Fuoco. Il servizio effettuato con i mezzi aerei Canadair, è sotto la direzione del Corpo dei Vigili del Fuoco.

-TECNICI DEL SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO: è un servizio di pubblica utilità del Club Alpino

Italiano, per il soccorso degli infortunati nel territorio montano, impervio ed ipogeo. Fa parte del “Sistema

di protezione civile”, pertanto presta la sua attività anche fuori dall’ambito montano in caso di calamità.

Composto oltre alla parte dirigenziale e dagli istruttori che sono stipendiati o rimborsati, soprattutto dai

Volontari che sono Tecnici Alpini, Tecnici Speleo, Medici, Cinofili, Aerosoccorritori od altro; entrano solo gli

iscritti al Club Alpino Italiano tra i 18 e 45 anni dopo una prova di ammissione, presentando domanda alla

Stazione Territoriale e avendo le competenze alpine e speleologiche. Ai Volontari, se dipendenti spetta la

loro retribuzione quotidiana e un rimborso per il loro datore di lavoro, se lavoratori autonomi una

indennità. Al Soccorso Alpino spetta la coordinazione dei soccorsi in ambito alpino, impervio ed ostile nel

caso della presenza di altre organizzazioni di soccorso, ma non in via esclusiva; spetta al Corpo dei

Vigili del Fuoco la coordinazione dei soccorsi nella stessa tipologia ambientale nel caso di “Ricerca a

Persona”. In caso di intervento emergenziale di protezione civile spetta ai VVF il coordinamento delle altre

Forze in campo, oppure in casi particolari si dovranno attenere agli accordi stipulati tramite gli stessi Enti.

-PERSONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE: ente dello Stato Italiano istituito per le attività di

Previsione, Monitoraggio, Prevenzione dei rischi e dell’Assistenza alla popolazione colpite da calamità. Del

“Sistema di protezione civile”, fanno parte oltre al personale della Protezione Civile anche le altre

Strutture operative nazionali ossia il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (prima ed essenziale

componente), la Croce Rossa Italiana, il Servizio Sanitario Nazionale, le Forze dell’Ordine, le Forze

Armate, il Soccorso Alpino, la Comunità Scientifica e gli Enti Privati o Pubblici del Settore.

Il personale della Protezione Civile è composta da:

DIPENDENTI DELLA PROTEZIONE CIVILE: Personale Dirigenziale, Amministrativo, Tecnico e Giuridico alle

dipendenze del Dipartimento e pagati tramite contratto nazionale. Si entra generalmente per concorso

pubblico o con avvisi di incarichi per collaborazioni occasionali.

VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE: Volontari, facenti parte del Gruppo Comunale della propria

residenza. Si entra anche a 16 anni, contattando direttamente il Gruppo o il Sindaco, dopo aver

fatto una visita medica e una formazione. Svolgono il servizio a titolo gratuito ma è prevista Tutela

Assicurativa (infortuni, terzi e legale), Tutela Sanitaria, Formazione e Ristoro, Rimborso Economico per i

datori di lavoro dei volontari stessi. Svolgono Attività di Prevenzione, Attività di Supporto ai Grandi

Eventi (alluvioni, terremoti) e Antincendio Boschivo. Non sono Pubblici Ufficiali, non possono dirigere il

traffico o fare servizio antincendio nelle “sagre comunali”. I Volontari che fanno parte di una Associazione

di Volontariato di Protezione Civile iscritta all’elenco regionale, mettono a disposizione le proprio

competenze professionali o le proprie passioni, come Radioamatori, Cinofili, Antincendio Boschivo ed altri

settori specialistici (sanitari, geometri, tecnici specializzati..). Fanno parte dei Volontari di Protezione

Civile, i Gruppi e le Associazioni dei: Pompieri Volontari, Civici Pompieri Volontari, Vigili del Fuoco in

Congedo, Associazione Vigili del Fuoco Volontari (sono tutte Associazioni o Gruppi Comunali che non

fanno parte del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, ma composte per la maggior parte da ex vigili del

fuoco, non effettuano attività di Soccorso Tecnico Urgente ma solo di protezione civile/aib o tramite

convenzioni possono svolgere attività di supporto al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, non sono

pubblici ufficiali); tra i principali altri Gruppi di Protezione civile ci sono le Associazioni di Antincendio

Boschivo, l’Associazione Nazionale Alpini, i Carabinieri in Congedo e molte altre.


la PREVENZIONE QUOTIDIANA 92

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(Consigli tecnici)

Gli Impianti Elettrici devono essere progettati

secondo le Norme Cei e devono essere mantenuti in

efficienza, il 30% degli incendi dipendono da cause

elettriche, Corto Circuito, Surriscaldamento e Falsi

Contatti. Il Gas viene distribuito come Metano (rete

di distribuzione) o Gpl (bombole o piccoli serbatoi),

utilizzati per il riscaldamento, l'uso domestico, l'uso

industriale e la trazione; in caso di perdite, il Gpl

tende ad andare verso il basso pertanto predisporre

dei spiragli di ventilazione fissi in basso od aprire le

finestre e le porte per facilitare la sua dispersione, il

Metano invece tende ad andare verso l'alto pertanto

predisporre spiragli fissi in alto od aprire le finestre,

è buona cosa avere rilevatori di gas; in caso di

perdita di metano bisognerà chiudere subito la

valvola principale, nel caso di perdita da una

bombola che non si riesca a bloccare chiudendo il

rubinetto bisognerà portarla con cautela in luogo

aperto ed aspettare il suo esaurimento senza

inclinarla o rovesciarla, nel caso il gas si incendia

otturare con un panno bagnato la valvola,

comunque avvisare i Vigili del Fuoco al numero

telefonico 115 o 112 (numero unico d’emergenza);

si ricorda che quando si lascia la casa per lunghi

periodi è importante chiudere la valvola od il

rubinetto del gas e non lasciare niente sul fuoco,

inoltre far verificare da tecnici specializzati almeno

ogni due anni la caldaia, obbligatoria per legge o

controllare la data di sostituzione del tubo in gomma

delle bombole che deve essere sostituito per legge

ogni cinque anni; è importante in caso si senta un

forte odore di gas non accendere la luce della

stanza, provocare scintille o fumare in quanto si

potrebbe innescare un'esplosione ma arieggiare il

locale. Le Fiamme Libere possono essere quelle di

una Candela, di un Fornello, di un Camino, di una

Sigaretta, di un Accendino, non vanno sottovalutate

e bisogna prestarne attenzione; cucinare con vicino

un rotolo di carta assorbente od un canevaccio,

dimenticarsi una pentola sul fuoco, fumare a letto,

dormire vicino al camino sono tutte situazioni a

rischio d'incendio; nel caso di piccoli focolai come

l'incendio di una pentola possono essere soffocati

ponendovi sopra un coperchio o dell'acqua, nel caso

di un tappeto calpestando le fiamme con le scarpe,

piegandolo su se stesso o buttandovi sopra una

coperta, per altri piccoli focolai sempre una coperta

può essere utile, per focolai più grandi vanno bene

le secchiate d'acqua o un piccolo estintore da tenere

sempre carico in un luogo predisposto della casa. Le

Sostanze Pericolose possono essere i Detersivi,

Medicinali, Igienizzanti, possono provocare

avvelenamenti, ustioni, esplosioni, incendi, vanno

tenuti in posti dove i bambini non devono arrivare e

con confezioni ben segnalate, mai in bottiglie neutre

senza un'indicazione del loro contenuto; in caso di

intossicazione allertare il Soccorso Sanitario al

numero 118 o 112 e nel frattempo se l'individuo è

cosciente porlo in posizione semiseduta o seduta, se

incosciente in Posizione di Sicurezza; non miscelare

diversi prodotti perchè possono provocare reazioni

chimiche anche esplosive o vapori tossici. La

Corrente Elettrica è la causa di molti infortuni

domestici per folgorazione, il contatto con un filo

elettrico non protetto o con un elettrodomestico in

tensione può provocare una contrazione muscolare,

delle ustioni più o meno gravi od addirittura

fibrillazione del cuore ed arresto cardiocircolatorio,

nel caso una persona rimanga vittima di uno di

questi casi più gravi bisogna innanzitutto staccare la

corrente tramite l'interruttore generale e poi

valutare la coscienza dell'infortunato e se necessario

dopo aver avvisato il Servizio Sanitario cominciare,

se in grado, le prime manovre di rianimazione; si

ricorda di non appoggiare mai asciugacapelli, radio o

qualsiasi altro apparecchio elettrico nelle vicinanze

della vasca da bagno o di una fonte idrica, se uno di

questi oggetti cade nell'acqua si ha un'immediata

folgorazione, non utilizzare prese o cavi elettrici

danneggiati, non utilizzare apparecchi elettrici con

piedi e mani bagnate e non collegare troppe spine di

corrente ad una unica presa per non provocarne un

surriscaldamento con pericolo d'incendio. L’Incendio

in Casa può nascere da una delle situazioni viste

precedentemente od ancora dal aver coperto con un

panno una lampada da comodino, da un

malfunzionamento di un oggetto elettrico, dalla

superficialità di una nostra azione, le fiamme dirette

o l'irraggiamento di calore possono causare ustioni e

la morte, in caso d'incendio la prima cosa da fare è

chiudere gas e corrente elettrica, avvisare i Vigili del

Fuoco; se di grandi dimensione abbandonare

l'abitazione ed avvisare eventuali vicini, se non si

riesce ad uscire portarsi in una stanza sicura e

sigillare le fessure dalla porta con un panno bagnato

per evitare che entri il fumo, portarsi vicino ad una

finestra e chiedere aiuto, se possibile coprirsi con

una coperta bagnata e filtrare il fumo con un

fazzoletto bagnato posto sulla bocca ed il naso, il

fumo tende a salire quindi sdraiarsi sul pavimento.

Gli Incidenti Domestici sono spesso dovuti alla

Fretta, alla Disattenzione od Inesperienza, possono

provocare ferite più o meno gravi; non inserire le

mani in tritacarne, frullatori, affettatrici senza aver

prima staccato la spina dalla rete elettrica,

attenzione ai pavimenti e scale bagnate, a salire su

scale pieghevoli, sgabelli o sedie, usare tappetini

antiscivolo nella vasca da bagno o piatto doccia;

inoltre periodicamente pulire o sostituire i filtri della

cappa da cucina che con il tempo possono sporcarsi,

surriscaldarsi ed incendiarsi, non incastonare

elettrodomestici che con il loro funzionamento

prolungato possono surriscaldarsi ed incendiarsi,

non far passare cavi sotto i tappeti. A Scuola in caso

di situazioni di emergenza per legge deve esistere

un Piano di Evacuazione, dei cartelli ben visibili che

riportino le vie di esodo, il posizionamento degli

estintori ed uno o più punti di raccolta esterni; Al

Mare anche se buoni nuotatori non forzare mai il

fisico fino, entrare in acqua gradualmente dopo una

lunga esposizione al sole, non fare il bagno se non si

è in perfetta forma fisica o se non sono passate 3

ore dall'ultimo pasto completo o 2 da uno spuntino,

non entrare in acqua se negli stabilimenti è esposta

la Bandiera Rossa o se l'acqua è molto fredda, non

allontanarsi dalla riva se da soli, accertarsi della

profondità del fondale prima di tuffarsi; in caso di

Crampi porsi nelle posizione di "morto a galla" con la

pancia verso l'alto e farsi portare dalla corrente

rilassando la parte contratta, nuotare con solo

l'ausilio delle braccia verso riva, se il crampo è al

piede afferrarlo sulle dita e tirarlo verso di se, se è

alla coscia od al polpaccio alzare la gamba verso

l'alto; con canotti e materassini fare


attenzione alle correnti, non trasportare troppe

persone, se con natante controllare che il carburante

sia sufficiente anche per il ritorno, avere a bordo le

dotazioni di sicurezza ed i giubbotti di salvataggio.

In Montagna bisogna far attenzione ai bruschi e

repentini cambiamenti climatici (vento, nebbia,

temporali), alle frane, agli smottamenti ed alle

valanghe, seguire sempre i Sentieri segnalati,

indossare vestiti a strati per adattarsi al cambio

della temperatura, non accendere fuochi sopratutto

in zone secche, se necessario poi spegnerli

accuratamente anche con acqua e ricoprire le braci

con sabbia o terra, portarsi sempre con se un kit di

primo soccorso, indossare pantaloni lunghi e scarpe

adatte, controllare dove si mettono i piedi per

evitare di finire su buche o animaletti vari (serpenti,

scorpioni..), non avvicinarsi a favi o grossi rami

secchi, non usare profumi o creme che possono

attirare api od altri insetti, in caso di puntura

asportare il pungiglione e spalmare una pomata

antistaminica, non gettare mozziconi di sigaretta o

fermarsi con la marmitta dell'automobile ancora

calda su erba o prati secchi in quanto si può

provocare un incendio; è bene avere con se sempre

un telefono cellulare. Per i Terremoti se si abita in

zona sismica è buona norma fissare alle pareti i

mobili alti o che possono cadere e spostarsi in caso

di forti scosse sismiche, queste possono provocare

sia moti oscillatori che sussultori od entrambi, in

caso di terremoto non scappare subito in strada e

non andare sul balcone, non stare vicino a porte,

finestre, vetri, mensole e lampadari, non utilizzare

ascensori ma stare attenti anche alle scale, ripararsi

sotto un tavolo, un'architrave o in un angolo di una

stanza, quando si raggiunge l'esterno portarsi in

zona aperta come piazze e giardini stando lontani

dagli edifici e linee elettriche, prestare attenzione a

eventuali vasi, tegole e pezzi di muro che

potrebbero cadere dalle case circostanti; è buona

norma tra una scossa e l'altra chiudere il gas e

togliere la corrente elettrica, telefonare solo per casi

urgenti e non sovraccaricare le linee telefoniche;

mantenere sempre la Calma, uscire di casa solo a

conclusione della scossa, con le chiavi di casa e tutti

gli indumenti completi con le scarpe e non con le

ciabatte per evitare di finire sopra probabili vetri o

cocci, chi vive in zona soggetta dovrebbe aver

sempre predisposto una sacca da portare con se

contenente una torcia, delle candele, dei fiammiferi,

una radio a pile, un kit di primo soccorso, una

coperta ed un coltellino svizzero. Le Alluvioni spesso

sono provocate da abbondanti piogge, se ci si trova

in casa togliere la corrente elettrica nei locali

minacciati dall'acqua, chiudere la valvola del gas,

non bere acqua dal rubinetto, porre in alto

apparecchiature elettriche e possibilmente il mobilio

leggero e salvaguardare i propri beni, ai piani bassi

predisporre sacchi di sabbia, stracci e vecchie

coperte, se l'acqua impedisce di uscire ripararsi ai

piani alti ed aspettare i soccorsi; non attraversare

ponti che potrebbero crollare, se ci si trova in auto

valutare la situazione e se necessario abbandonare

l'auto per ripararsi ai piani alti degli edifici. Gli

Estintori sono il simbolo per antonomasia degli

strumenti antincendio di primo intervento, vengono

posizionati in luoghi accessibili e strategici e bisogna

provvederne una manutenzione periodica, per ogni

tipologia d'incendio viene utilizzato un estintore con

specifico contenuto estinguente, generalmente

vengono usati 3 tipi di estintori: a Polvere ed a Co2

per incendi di carta, legno, tessuti, plastica, benzine,

gasoli, liquidi infiammabili, parti elettriche e gas

infiammabili, il primo estingue principalmente per

soffocamento spruzzando della polvere chimica che

ricopre il materiale che sta bruciando, pertanto le

cose investite dalla polvere verranno danneggiate

ulteriormente, il secondo estingue principalmente

per raffreddamento spruzzando un getto freddissimo

di anidride carbonica sotto forma di piccolissime

goccioline, pertanto le cose investite dal getto

verranno anche bagnate, il vantaggio con il primo è

che in questo caso le cose investite sono meno

danneggiate, sopratutto se si tratta di documenti o

beni importanti, lo svantaggio è che in caso di getti

su apparecchi elettrici sotto tensione è utilizzato

quasi esclusivamente su alimentazioni in

bassa/media tensione; a Schiuma per le stesse

tipologie di materiali dei precedenti ma non per i gas

infiammabili, estingue principalmente per

soffocamento e raffreddamento spruzzando del

liquido schiumogeno con il tempo corrosivo; mai

usare gli estintori per spegnere una persona in

fiamme, in tale caso soffocare le fiamme buttandole

sopra una coperta, fare attenzione a non venir a

contatto con i contenuti estinguenti e nel caso si usi

quello a Co2 far attenzione a non entrare in contatto

con il getto in quanto può provocare ustioni da

freddo, quindi se possibile utilizzarlo con dei guanti;

per dover di cronaca è buona cosa sapere che

esistono in certi casi anche estintori ad Acqua con

agenti filmanti da utilizzare solo su materiali solidi e

non sotto tensione; gli estintori possono essere

Portatili di circa 20kg o Carrellati più grandi, pesanti

e su ruote, sull'etichetta è riportato il tipo di

estinguente, la modalità d'uso e la classificazione dei

materiali: Classe A per incendi di materiali solidi,

Classe B per materiali liquidi, Classe C per materiali

gassosi e Classe D per materiali metallici e chimici.

Il loro uso è abbastanza semplice basta ricordarsi

alcune fasi: Prima (togliere la sicura tirando con un

dito l'anello presente sull'impugnatura), Seconda

(avvicinarsi al fuoco fra i 3/8metri in relazione al

calore sprigionato dal verso contrario all'andamento

delle fiamme e dirigere il getto alla base del fuoco

affrontandolo progressivamente ed a ventaglio, non

attraversarlo con il getto per non attirare le fiamme

verso se stessi, dopo una prima spruzzata, valutare

la situazione e se necessario ripetere la fase), Terza

(nel caso più persone intervengano avanzare

assieme in un'unica direzione ed affiancati stando

attenti a non investire i compagni con il getto od a

proiettarsi materiale incandescente), Quarta (se in

locali chiusi aerare l'ambiente e se necessario

smassare il materiale per essere sicuri non ci sia più

possibilità per un suo reinnesto). Il Triangolo delle

3C è uno schema importante da ricordarsi per

estinguere un incendio o non farlo innescare, ogni

combustione è formata da 3 elementi: Combustibile

(materiale infiammabile), Comburente (ossigeno

presente nell'aria), Calore (fonte d'innesco o

temperatura d'autoaccensione), se presenti tutti e

tre si dà origine ad un incendio ma se si toglie uno o

più lo si estingue, ciò può avvenire Abbassando la

Temperatura tramite acqua od estintori, Sottraendo

Comburente tramite estintori o buttando sopra una

coperta o chiudendo con un coperchio ed Eliminando

il Combustibile togliendo il materiale che sta

bruciando e/o quello che non è ancora bruciato; si

ricorda che ogni combustione produce anidride

carbonica (Co2) che può creare asfissia o

avvelenamento, ossido di carbonio (Co) molto

tossico e pericoloso in ambienti chiusi, composti

gassosi tossici che possono creare miscele esplosive

ed il fumo stesso pericoloso per asfissia e tossicità,

prestare attenzione a come e dove si interviene per

non rischiare anche la propria vita.


il PRONTUARIO MEDICO 94

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(Consigli sanitari)

Il Kit Medico (Cassetta del Primo Soccorso) è da

tenere in casa pronta all'uso, uno anche da portarsi

in viaggio e/o se si abita in zone sismiche, per Legge

in alcuni Stati è obbligatorio averne una in

automobile/barca, il Kit dovrebbe essere fatto da un

contenitore a chiusura stagna di dimensioni

accettabili e contenere: 1 confezione di Guanti in

Lattice monouso da indossare per non entrare in

contatto con sangue di altre persone o portare

batteri sulle ferite da disinfettare; 1 Pomata

Antistaminica o Cortisonica come Polaramin,

Trimeton o Ecovan da usare su punture d'insetti o di

meduse; 1 Pomata Antinfiammatoria come Lasonil o

Reparil da usare in caso di distorsioni e traumi vari;

1 Disinfettante di tipo chirurgico per disinfettare le

ferite; 1 Acqua Ossigenata per lavare e disinfettare

le ferite lacero-contuse; 1 Bicarbonato di Sodio che

diluito in acqua al 2% e ingerito funge da

antibatterico, da digestivo, contro veleni, pesticidi

ed aggressivi chimici; 1 Analgesico-Antipiretico

come Aspirina, Tachipirina e Novalgina utili in caso

di febbre, mal di testa, mal di denti e dolori

muscolari; 1 Antispastico come Buscopan o Toradol

utili in caso di forti dolori viscerali, coliche e dolori

mestruali; 1 Antibiotico come Zitromax, Bactrim e

Bimixin con infezioni con febbre, otite, tonsillite,

bronchite, diarrea; 5 gonfezioni di Bende di Cambric

di varie misure di cotone per comprimere una ferita

dopo averla disinfettata, per bendare una

medicazione o per fasciare un arto traumatizzato; 1

confezione di Cerotti di uso comune od in strisce da

tagliare all'occorrenza; 1 paio di Forbici in acciaio

inox per tagliare bende, cerotti ed eventualmente

indumenti; 1 pacco di 250g di Cotone Idrofilo per

creare tamponi imbevuti di disinfettante, per creare

una protezione esterna o per ammorbidire una

fasciature di un arto traumatizzato; 1 confezione di

Garze Idrofile di varie misure per coprire le ferite

disinfettate e medicate; 1 confezione di Garze

Vaselinate per coprire abrasioni od ustioni con

perdita di sostanza, poi ricoperte con cerotti; 1

Laccio Emostatico per fermare l'afflusso di sangue

su arti feriti con abbondante perdita di sangue; 1

Stecca per Fratture per immobilizzare eventuali arti

fratturati aiutandosi anche con le bende di Cambric,

se troppo ingombrante provvedere in caso di

necessità con mezzi di fortuna come listelli di legno

o un semplice giornale arrotolato; 1 paio di Pinzette

per estrarre eventuali corpi estranei; 1 paio di Aghi

e Spille da Balia per fissare eventuali bendaggi,

estrarre corpi estranei e fare suture; 1 Sapone di

Marsiglia puro e semplice per lavare

superficialmente e disinfettare in modo naturale; 1

confezione di Salviette Umidificate per lavare

superficialmente, togliere sudore e rinfrescarsi; 1

Spray Antinsetti da applicare alla pelle libera per

prevenire le fastidiose punture di alcuni insetti; 1

Termometro per misurare la febbre; 1 confezione di

Anticinetossici come Xamamina da usare per chi

soffre di mal di mare, ma provoca sonnolenza; 1

confezione di Antiemetici come Biochetasi o Plasil da

usare per fermare eventuale nausea e vomito; 2

confezioni di Ghiaccio Secco da applicare su fratture,

eventualmente steccare e bendare l'arto; 1

Boccaglio per Rianimazione, da usare per le

insufflazioni in caso di manovre di rianimazione

cardiocircolatoria; 1 Coltellino Svizzero da usare in

casi particolari quando non si ha nessun attrezzo

specifico a disposizione; 1 piccola Torcia a Pile con

pile di riserva da usare in caso di scarsa o totale

assenza di luminosità; 1 Accendino da usare come

fonte luminosa o per disinfettare parti metalliche da

usare come bisturi improvvisato; 1 Bottiglietta

d’Acqua per prendere eventuali pillole od avere un

po d'acqua da usare sulle ferite e non rimanere

disidratati in caso di febbre o infezioni. Ricordarsi

periodicamente di controllare l'eventuali scadenze

dei prodotti o la sostituzione di quelli danneggiati,

garze e cotoni sono sensibili all'umidità, leggere

sempre i foglietti informativi, non assumere farmaci

se si è allergici a qualche sostanza contenuta, inoltre

inserire nella cassetta i medicinali personali che di

solito facciamo uso per le proprie esigenze

personale, non fare i medici a tutti i costi senza

l'esperienza maturata, in casi gravi consultare un

medico prima possibile. Le Tecniche di Rianimazione

servono per cominciare un primo soccorso ad un

infortunato, previo avviso al Servizio Sanitario, in

modo da non aggravare ulteriormente la situazione

a persone traumatizzate o colte da malore, servono

a prestare un'assistenza temporanea in attesa

dell'arrivo di un'adeguata assistenza medica.

Durante queste assistenze c'è il rischio di contagio

infettivo da batteri, virus, protozoi e miceti, ma

utilizzando i guanti in lattice i rischi si abbassano

notevolmente. Per prima cosa bisogna Valutare la

Situazione della persona da soccorrere e se in zona

pericolosa cercare di allontanarla od allontanare la

fonte di pericolo, quindi valutare i parametri vitali

con 3 passi fondamentali: Stato di Coscienza (con

stimolazioni verbali e lievi stimolazioni motorie,

allinearlo e slacciare eventuali indumenti stretti),

Attività Respiratoria (valutandone il respiro e

l'occlusione delle vie aeree iperestendendo il capo,

ascoltando i rumori respiratori, guardano il torace e

sentendo il flusso sulla guancia, in caso negativo

posizionarsi sul lato destro dell'infortunato

iperestendere il capo mettendo una mano sulla

fronte e l'altra con le dita sul mento per tenere

aperta la bocca, appoggiare la propria bocca a

contatto con quella dell'infortunato, chiudergli il

naso e compiere 2 lente insufflazioni (2 secondi per

insufflazione) osservando contemporaneamente se il

torace si muove, tra le bocche generalmente si pone

una garza, la respirazione può essere fatta anche

ponendo il boccaglio per rianimazione), Attività

Cardiocircolatoria (ponendo due dita tra il "pomo di

adamo" e la cavità laterale con il capo iperesteso, in

caso negativo iniziare massaggio cardiaco

appoggiando al centro del torace il palmo di una

mano e poi sopra l'altra con le dita aperte, verso

l'alto ed intrecciate, con le braccia tese ed in

verticale sul torace abbassare il torace stesso di

circa 3cm effettuando 15 compressioni e di seguito

altre 2 insufflazioni), dopo 4 cicli di 15 compressioni

e 2 insufflazioni controllare di nuovo il respiro e la

circolazione, successivamente altri 8 cicli, quando

riprende i sensi metterlo in Posizione di Sicurezza

(girandolo su un fianco piegando la gamba più

lontana e mettendogli il suo braccio più lontano

sotto il mento a cuscino e l'altro braccio a terra in

posizione di novanta gradi rispetto a lui,

iperestendendo la testa. La prima regola è quella di

non spostare l’infortunato prima dell’arrivo del


del personale sanitario se non in presenza di un

immediato pericolo di vita, nel caso si deva estrarre

da un'auto un infortunato bisogna fare in modo di

sostenere la testa, il torace ed il bacino; se ci si

accorge di essere venuti a contatto con del sangue o

altri liquidi organici bisogna lavare immediatamente

la parte interessata con sapone ed acqua corrente e

quindi farsi iniettare le immunoglobuline o vaccino

per l'HBV (HumanBIG). Le Emergenze di tipo

Sanitario devono essere viste da personale medico:

Trauma Cranico (valutare l'infortunato ed

eventualmente iniziare le manovre di rianimazione,

coprirlo con una coperta); Lesioni agli Occhi (in caso

di contusione porre del ghiaccio, in caso di ustione

sciacquare con acqua fredda, in caso di corpo

estraneo bendare entrambi gli occhi); Fratture degli

Arti (immobilizzare l'arto con stecche improvvisate,

porre del ghiaccio secco sulle fratture non gravi, nei

casi gravi coprire la persona con una coperta);

Lezioni alla Colonna Vertebrale (attendere l'arrivo di

personale medico); Fratture Costole (comprimere

lievemente la parte fratturata, coprirla con uno

strato di garze e bloccarla con cerotti); Frattura

Facciale (ispezionare la bocca per rimuovere

eventuali frammenti o denti, in caso di incoscienza

porre in posizione di sicurezza ed attendere arrivo

personale medico); Abrasioni (pulire la zona da

eventuali corpi estranei e disinfettare); Ferite Lacero

Contuse (eliminare eventuali corpi estranei, lavare

con abbondante acqua ossigenata, fermare

eventuale emorragia comprimendo leggermente e

fasciare la zona); Emoraggia Arteriosa (nel caso non

si riesca a fermarla comprimendo, stringere un

laccio emostatico ed ogni 20 minuti toglierlo e

ristringerlo); Sangue dal Naso (porre l'infortunato in

posizione seduta con la testa in avanti e porre un

panno di acqua fredda o ghiaccio sulla fronte,

comprimere le narici con il pollice e l'indice della

mano per 5 minuti, inserire delle garze

emostatiche); Folgorazione (interrompere l'energia

elettrica, valutare le condizioni del soggetto e se

necessario iniziare le manovre di rianimazione,

valutare possibili ustioni); Ustioni (nei casi gravi

soffocare eventuali fiamme coprendole con una

coperta, valutare lo stato di coscienza, nei casi non

gravi se possibile raffreddare la zona ustionata per

un minuto e poi coprire con garze sterili e asciutte

mai bagnate o umide, nei casi di ustioni da agenti

chimici rimuovere quest'ultimi facendo attenzione

anche a se stessi e lavare con acqua abbondante e

per un tempo prolungato, quindi fasciare, per il

1°(grado) raffreddare con acqua per dieci minuti e

porre pomata per ustioni, per il 2° raffreddare e

coprire le bolle con le garze, per il 3° somministrare

anche acqua con sali e bicarbonato); Avvelenamento

(in caso di sostanza tossica non corrosiva far bere 3

bicchieri d'acqua, in caso sia tossica e corrosiva far

bere albume d'uovo miscelato con acqua, in caso sia

derivata da petroli far bere un bicchiere d'olio

d'oliva, in casi gravi provocare il vomito ma solo se

l'individuo è cosciente e la sostanza non è

schiumogena, caustica o derivata dal petrolio);

Inalazioni Tossiche (proteggere le proprie vie

respiratorie e se possibile portarsi in zona sicura,

valutare le coscienza dell'infortunato, se cosciente

porlo in posizione seduta); Overdose (evitare il

contatto diretto con le mani e parti scoperte,

eventualmente munirsi di guanti in lattice, valutare

lo stato di coscienza ed eventualmente iniziare le

manovre rianimatorie con molta attenzione al

contatto, le insufflazioni vanno fatte con mascherina

o Pallone Ambu, se cosciente porre in posizione di

sicurezza ed attendere arrivo del personale medico);

Attacco Cardiaco (valutazione primaria ed eventuali

manovre di rianimazione, coprire il corpo con una

coperta, se cosciente e ha con se dei farmaci

specifici aiutarlo a prenderli, quindi porlo in

posizione seduta o semiseduta); Convulsioni (non

immobilizzare l'individuo ma lasciare che l'attacco

passi da solo e nel frattempo controllare che non

vada a sbattere su parti pericolose, slacciare

eventuali abiti stretti, posizionare se possibili un

oggetto morbido tra i denti, monitorare parametri

vitali e tenerlo supino, in caso di vomito porlo in

posizione laterale di sicurezza); Colpo di Calore

(porre l'infortunato in luogo fresco e farlo sdraiare

con le gambe leggermente in alto, fare bere acqua a

piccoli sorsi e rinfrescarlo con panni umidi);

Assideramento (riscaldare lentamente con coperte e

massaggi, bevande calde, non alcolici o caffè);

Morso di Animale (valutare la ferita e lavarla con

sapone, disinfettarla e bendarla, quindi profilassi

antirabica all'ospedale); Morso di Vipera (sono due

piccole ferite puntiformi distanti tra loro circa 1cm

con un bordo rosso ed una gocciolina di siero rosato,

rimuovere anelli e ciondoli prima che l'arto si gonfi,

posizionare un laccio a monte del morso, lavare e

raffreddare con acqua fredda e sapone, disinfettare

con Betadine e mai con Alcool, bendare e

immobilizzare l'arto come fosse rotto); Punture di

Insetti (eliminare eventuale pungiglione, disinfettare

ed applicare del ghiaccio); Crampi (allungare e

stirare il muscolo, reidratare con bevande ai sali);

Perdita di Coscienza (valutare lo stato di coscienza

ed eventuale manovra di rianimazione, nei casi non

gravi porre l'infortunato disteso ed alzare le gambe

di 30cm, valutare eventuali lesioni dovute alla

caduta); Parto Improvviso (far distendere la donna

con le gambe flesse e divaricate, quando la testa del

neonato è visibile invitare la donna a spingere ed a

respirare tra una contrazione e l'altra, al momento

della fuoriuscita del neonato sorreggere la testa con

una mano e nel caso il cordone ombelicale sia

avvolto sul collo toglierlo delicatamente, con l'altra

mano sorreggere il restante corpo mentre esce,

eliminare l'eventuale liquido nella bocca e nel naso

con un'eventuale pompetta specifica, legare il

cordone ombelicale sui due lati, reciderlo e

controllare che dopo alcuni minuti fuoriesca la

placenta, lasciare la donna distesa in quella

posizione fino all'uscita della placenta senza

esercitare tensione sul cordone, quindi sostenerla,

ruotarla su se stessa ed attendere arrivo del

personale medico; Annegamento (recuperare

l'infortunato e valutare l'individuo, eventualmente

eseguire le manovre di rianimazione: Le 4 tecniche

base di salvamento sono: Trasporto alla Testa: il

pericolante sul dorso, la presa è sulle guance con

entrambe le mani, l'indice è sotto il naso con le

altre dita vicine ed unite, il pollice dietro l'orecchio,

tenendo lontano le dita dal collo e bocca, il

soccorritore nuota a rana sul dorso, utilizzato di

solito in caso di incoscienza; Trasporto Laterale: il

pericolante sul dorso, la presa è trasversale sul

torace passando sopra la spalla, inserendo la mano

sotto l'ascella opposta, di solito utilizzato in caso di

incoscienza o semincoscienza, nuotando a forbice o

a bicicletta; Trasporto al Mento: il pericolante sul

dorso, la presa consiste nel passare il braccio sotto

la spalla dell'infortunato e prendere con la mano il

mento, chiudendo la bocca ma iperestendendo il

capo, nuotando a rana sul dorso; Trasporto

Nuotatore Stanco: il pericolante sul dorso con

braccia tese e mani appoggiate sulle spalle del

soccorritore con gambe divaricate, il soccorritore

nuota a rana con testa alta spingendolo.



QUINTA PARTE:

LABORATORIO MODELLISTICO

In questa quinta parte spiego come vengono costruiti i modellini della mia collezione.

In questo modo cerco di far capire alla gente comune come sono stati costruiti,

modificati o semplicemente personalizzati i vari modellini italiani e stranieri.

Propongo un confronto diretto tra alcuni modellini ed il mezzo reale per valutare se

corrispondono alla realtà o se devono essere migliorati. Descrivo come negli anni è

cambiata la livrea e il mezzo in generale, esponendo i vari modellini presenti fino ad

oggi dal più vecchio al più moderno. Indico dove poter comprare alcuni esemplari

simili e dove trovare informazioni e fotografie dei mezzi reali.

Il tutto per creare una panoramica generale sulla costruzione dei modellini.


le FASI DELLA COSTRUZIONE 98

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(La realizzazione passo passo)

Quando decido di costruire un modellino, per prima cosa recupero tutte le fotografie del mezzo reale da

riprodurre, poi cerco su internet i modellini in vendita più simile al reale da modificare, se non trovo

niente cerco almeno la cabina o la più simile possibile o alla quale bastano poche modifiche per realizzare

quella reale, alcune volte devo prendere un pezzo da un modellino e un altro pezzo da un altro modellino,

poi una volta acquistati, si comincia a modificarli ed a realizzare la furgonatura con materiale plastico,

generalmente fogli di Plasticard, poi aggiungo i vari particolari con altri pezzetti di plastica, metallo o

legno, quando sono soddisfatto del risultato, smonto tutto e do la prima mano di fondo riempitivo

aggrappante, quindi due/tre mani di vernice, con bombolette spray, quando tutto è asciutto rimonto ogni

elemento, aggiungendo specchietti, antenne, eventuali scale sul tetto, lampeggianti, decalcomanie ed

ogni piccolo particolare che possa riprodurre con fedeltà quelli reali. La scala adottata è “1/87” anche

detta “HO”, molto piccola per riprodurre i particolari più minuti, ma perfetta in ogni caso per essere

completa e non occupare troppo spazio. Nella mia collezione, ci sono modellini Personalizzati (solo

riverniciati e/o a cui sono stati aggiunti alcuni particolari), modellini Modificati (cambiati strutturalmente,

riverniciati e personalizzati), modellini Costruiti (realizzati a partire dalla sola cabina) e modellini

Autocostruiti (partendo da zero); a parte qualche modellino trovato pronto a cui è bastato personalizzarlo

con l’apposita vernice, con le targhe, antenne ed altri piccoli accessori, il resto sono modificati

strutturalmente o costruiti partendo dalle sole cabine o addirittura da zero. Non sono in vendita ma solo

per la mia collezione personale.

(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DEL POLILOGISTICO IVECO EUROCARGO)

1.(cabina e telaio Wiking, preparata dima in carta

per l’allestimento posteriore)

2.(autocostruito l’allestimento posteriore

in fogli di plasticard di 2mm)

3.(verniciatura delle varie parti del modellino)

4.(assemblaggio generale delle varie parti e

verniciatura delle parti in alluminio)


5.(aggiunta delle finestre e delle serrandine,

autoprodotte su fogli adesivi)

6.(terminato con l’aggiunta di targhe, antenna,

specchi, cassone, scala, scritte, lampeggianti )

(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DEL GATTO BATTIPISTA MIVAR)

7.(autocostruzione della carrozzeria in plasticard)

8.(allestimento interno con sedili e comandi)

7.(costruzione cingoli e benna)

8.(le varie componenti verniciate)

9.(aggiunti vari particolari)

10.(terminato con gli ultimi particolari)


(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DELLO SNORKEL IVECO DAILY 4X4)

1.(cabina e telaio di Allgaeu Modellbau,

autocostruzione della base posteriore)

2.(autocostruzione del braccio e del cestello)

3.(verniciatura delle varie componenti)

4.(assemblaggio iniziale)

5.(assemblaggio terminato con varie particolari)

6.(vista posteriore)

7.(il braccio reale sale fino a 24 metri)

7.(il braccio reale scende fino a 5 metri)


(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DEL MEZZO AEROPORTUALE A.S.A.)

1.(modifica della cabina su base Kibri)

2.(realizzazione pianale posteriore)

3.(costruzione dispositivo di rialzo)

4.(realizzazione cellula posteriore)

5.(verniciatura cabina e telaio)

6.(verniciatura pianale posteriore)

7.(messi ultimi particolari)

8.(prova di funzionamento)


(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DELL’AUTOGRU’ ASTRA-AGIS)

1.(cabina modificata e posizionata sul telaio)

2.(pianale modificato e allungato)

3.(torretta realizzata da zero)

4.(braccio modificato e allungato)

5.(cabina verniciata in livrea)

6.(pianale verniciato)

7.(ultimi particolari fianco anteriore destro)

8.(ultimi particolari fianco posteriore sinistro)


(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DELL’AUTOGRU’ IVECO 330)

1.(cabina e telaio Herpa, pianale e piedini Kibri, con

aggiunta di vari particolari autocostruiti in plastica e legno)

2.(grù autocostruita con plastica e legno partendo

dallo snodo girevole recuperato da modellino Kibri)

3.(creati i pistoni con dei fili elettrici e

i cilindri con dei tubetti di plastica)

4.(assemblaggio generale delle due parti e

aggiunta degli ultimi particolari)

5.(verniciatura, cabina, telaio e pianale)

6.(verniciatura e installazione grù)

7.(aggiunta vari particolari anteriori)

8.(aggiunta vari particolari posteriori)


(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DELLA STAZIONE SATELLITARE MOBILE)

1.(smontaggio cabina e telaio Wiking)

2.(autocostruzione cellula con fogli di plasticard)

3.(verniciatura ed inizio applicazione livrea)

4.(applicazione livrea completata)

5.(autocostruzione antenna satellitare)

6.(aggiunta dei vari particolari anteriori)

7.(aggiunta dei vari particolari posteriori)

8.(completato: prova di funzionamento)


(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DEL MODELLINO DEL POLISOCCORSO CANTER)

1.(base di partenza su modellino AWM,

recuperata la cabina ed il telaio, tolto il cassone)

2.(creato allestimento posteriore tramite

dima di riscontro e fogli di plasticard)

3.(verniciatura con bomboletta spray di

fondo bianco e successivamente vernice rossa)

4.(creazione serrandine tramite colorazione con

pennarelli indelebili di foglio A4 bianco adesivo)

5.(applicazione delle prime parti della livrea con

strisce ricavate da fogli A4 adesivi)

6.(livrea terminata con l’applicazione

delle decals acquistate in commercio)

7.(applicazione dei componenti dell’Imperiale:

scale, tubi, colonna fari e particolari vari)

8.(modellino terminato con l’applicazione dei

lampeggianti, targhe e antenna radio)


(DI SEGUITO LE FASI DI COSTRUZIONE DELLA CASERMA CENTRALE IN LEGNO)

1.(realizzazione piano terra)

2.(realizzazione primo piano)

3.(conclusione piani)

4.(verniciatura edifici completata)

5.(verniciatura asfalto, poi modificato)

7.(completata con pannelli e scritte)

8.(panoramica con mezzi)

9.(caserma operativa)


l’ORIGINALE e il MODELLINO 107

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(Confronto fotografico tra il mezzo vero e la copia in miniatura)

( le immagini dei mezzi reali sono tratte da internet )


( le immagini dei mezzi reali sono tratte da internet )


( le immagini dei mezzi reali sono tratte da internet )


( le immagini dei mezzi reali sono tratte da internet )


( le immagini dei mezzi reali sono tratte da internet )


i COLLEGAMENTI ONLINE 112

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(siti internet utili per la costruzione, collezione ed informazione)

(CASERMA SANTA BARBARA) https://www.facebook.com/casermasantabarbara/

(ANGELI DEL FUOCO) http://angelidelfuoco.queidelverduzzo.it/

(RIVISTA ONLINE CASERMA SANTA BARBARA) www.yumpu.com

(CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO) http://www.vigilfuoco.it/

(RIVISTA NOI VIGILI DEL FUOCO) https://www.vigilfuoco.tv/noi-rivista

(DIREZIONE CENTRALE VVF) https://twitter.com/emergenzavvf

(ARCHIVIO MULTIMEDIALE VVF) https://www.vigilfuoco.tv/

(VIGIL FUOCO WEB) https://www.facebook.com/pg/vigilfuocoweb/posts/?ref=page_internal

(EROI INVISIBILI) https://www.facebook.com/Eroiinvisibili/

(QUELLI DEL CORPO NAZIONALE VVF) https://www.facebook.com/groups/vigilidelfuoconapoli/

(EROI DI OGNI GIORNO) https://www.facebook.com/vigilidelfuoco115/

(IL POMPIERE) http://www.ilpompiere.it/wp/

(DITTA MAGIRUS) https://www.magirusgroup.com/de/en/products/

(DITTA BAI) https://www.bai.it/it/

(DITTA RED RESCUE) https://redrescue.red

(DITTA FORTINI) https://www.fortiniantincendi.it

(DITTA ARIS) https://www.aris-spa.it/

(DITTA FRESIA) http://www.fresia.it/?lang=it

(DITTA CORMACH) www.cormach.com/prodotti/

(DITTA ZIEGLER) https://www.ziegler.de/en/frontpage

(DITTA ROSENFIRE) http://www.rosenfire.it/

(DITTA ROSENBAUER) https://www.rosenbauer.com/

(ARCHIVIO FOTOGRAFICO FIAMME BLU) http://www.fiammeblu.it/index.php?cat=15

(ARCHIVIO FOTOGRAFICO AUTOCENTRO IN DIVISA) http://www.autocentroindivisa.it/index.php?cat=153

(ARCHIVIO FOTOGRAFICO SICUREZZA SOCCORSO) www.sicurezzaesoccorso.com/gallery/index.php?cat=375

(ARCHIVIO FOTOGRAFICO SICUREZZA E SOCCORSO AUTONOMI) http://www.sicurezzaesoccorso.com

(ARCHIVIO FOTOGRAFICO MEZZI STORICI) http://www.fiammeblu.it/index.php?cat=388

(ARCHIVIO FOTOGRAFICO MEZZI STRANIERI) https://www.fire-engine-photos.com/countries.asp

(ARCHIVIO FOTOGRAFICO MEZZI STRANIERI) https://bos-fahrzeuge.info/einsatzfahrzeuge/channel/feuerwehr

(ARCHIVIO FOTOGRAFICO MEZZI STRANIERI) http://www.fiammeblu.it/index.php?cat=81

(ARCHIVIO FOTOGRAFICO PRODUTTORI ANTINCENDIO) https://www.fire-engine-photos.com/manufacturers.asp

(MODELLINI HERPA) http://www.herpa.de/

(MODELLINI RIETZE) https://www.rietze-shop.de/

(MODELLINI BUSCH) https://www.busch-model.info/scale-model-cars/catalogue/

(MODELLINI WIKING) http://www.speidelmodellauto.de/?p=liste&hersteller=Wiking&masstab=87

(MODELLINI KIBRI) https://viessmann-modell.com/sortiment/spur-h0/fahrzeugefiguren/?p=1

(MODELLINI BREKINA) http://brekina.de/


(MODELLINI TA MODELS) http://tommasonerartmodels.com

(MODELLINI E DECALS DAVIDE MARIANI) https://www.facebook.com/groups/358817005232719

(MODELLINI CAVALLERIA ITALIANA) http://www.cavalleria-italiana.it/index_eng.asp

(MODELLINI ROCO) http://www.roco.cc/it/home/index.html

(MODELLINI AWM AUTOMODELLE) http://www.automodelle.com/

(MODELLINI REINHARD MERLAU MODELLBAU) http://shop.merlau-modellbau.com/

(MODELLINI RK MODELLE) https://hobby-guensel.de/Massstab-1-87_7

(MODELLINI Y-MODELLE) http://www.y-modelle.de/massstab-1-87-c-1.html

(MODELLINI PANZERFUX) https://www.panzerfux.de/

(MODELLINI SDV MODEL) https://www.sdvmodel.cz/shop/

(MODELLINI VK-MODELLE) http://vk-modelle.de/

(MODELLINI LMS MODELS) https://www.lmsmodels.it

(MODELLINI PREISER) http://shop2.csnetwork.it/ita/preiser/scala_ho/trenini/plastici/0/catalogo.htm

(MODELLINI FALLER) https://www.faller.de/de/de/Home.html

(MODELLINI NOCH) https://www.noch.de/de/suche/index

(MODELLINI VIESSMANN) http://shop2.csnetwork.it/ita/viessmann

(MODELLINI ALLGAEU MODELLBAU) https://allgaeu-modellbau.de/

(MODELLINI SIKU) https://www.siku.de/en/sortiment/siku-new-models.html

(MODELLINI MINI-MINIATURES) http://www.mini-miniatures.it/

(MODELLINI IGRA) http://igramodel.cz/cs/48-nakladni-h0

(MODELLINI ARTITEC) https://www.artitecshop.com/en/

(MODELLINI IV MODEL) https://www.ivmodel.com/pag3.php?id=1167

(MODELLINI VARI 1zu87) https://1zu87.eu

(MODELLINI VARI nicks-autos) https://www.nicks-autos.com/catalogsearch

(MODELLINI VALBORMIDESI) https://Associazione-Fermodellisti-Valbormidesi

(MODELLINI MICHELE SACCO) http://www.michelesacco.it/

(MODELLINI 3D-SCALE) https://www.3d-scale.de

(MODELLINI MP MODELLI) https://www.facebook.com/profileMP

(MODELLINI WESPE MODELS) www.wespemodels.com

(MODELLINI E DECALS) http://www.gegrail.com/

(DECALS MAX MODELS) https://www.max-model.it/it/

(ACCESSORI E MEZZI) https://Modellismo-ferroviario-H0-e-accessori

(ACCESSORI E NATANTI) https://www.yellowdwarf.eu/en/14-e-shop?q=Gauge-HO+1%3A87

(NEGOZIO MULTIMARCA) www.truckmo.com

(DIORAMI EDIFICI) www.decomodels.it

(MODELLISTA ENRICO PAVAN) https://www.instagram.com/henrimodel115

(MODELLISTA SERGIO SALEMI) http://www.sergiosalemi.com/

(MODELLISTA NICOLO’ FORTUNATI) https://www.facebook.com/groups/133553043657682

(MODELLISTA CLAUDIO PERSENICO) http://users.libero.it/clpers/

(MODELLISTA MATTEO LINARI) https://www.facebook.com/matteo.linari.3

(MODELLISTA COSIMO DESIATI) https://www.facebook.com/cosimo.desiati.7


l’EVOLUZIONE DELL’AUTOPOMPA 114

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(Modellini Autopompe nazionali)

POMPA

A MANO

1800

POMPA

VAPORE

KNAUST

1883

OM

160

1977

FIAT

OM160

1980

IVECO

OM160

1982

IVECO

EUROTECH

190E27

1994

IVECO

EUROFIRE

150/27

1995

IVECO

CITYEUROFIRE

100E21

1997

IVECO

OM160

Mezzo1982

1998

IVECO

CITY2000

100E21

2000

IVECO

GRIZZLY

4X4

2002

IVECO

EUROFIRE

4X4

2003

IVECO

CITYFORTINI

100E21

2003

MERCEDES

ACTROS

1841

2004

IVECO

STRALIS

ACTIVE FIRE

2005

MERCEDES

ACTROS

BIMODALE

2006

VOLVO

FL280

I forn.

2009

VOLVO

FL290

III forn.

2014

VOLVO

FL290

IV forn.

2015

MAN

TGM

15250

2018


l’EVOLUZIONE DELL’AUTOBOTTE 115

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(Modellini Autobotti nazionali)

CARRO

BOTTE

1830

CISTERNA

IPPOTRAINATA

1850

FIAT

621 P

1932

OM

150

1978

OM

155

1980

FIAT

160

1984

FIAT

160

Mezzo1984

1995

MERCEDES

1124

4x4

1997

MERCEDES

ATEGO

I fornitura

2004

MERCEDES

ATEGO

II fornitura

2006

MAN

TGS

18.320

2016


l’EVOLUZIONE DELL’AUTOSCALA 116

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(Modellini Autoscale nazionali)

IVECO

EUROCARGO 180

39 metri

2016

IVECO

EUROCARGO 160

24 metri

2012

IVECO

EUROFIRE 150

32 metri articolata

1998

IVECO

EUROFIRE 150

30 metri

1997

FIAT

160 NC

30 metri

1982


l’EVOLUZIONE DELL’AUTOGRU’ 117

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(Modellini Autogrù nazionali)

GMC

KW10

KRAN 10 t.

1945

GMC

DIAMOND T969

HOLMES 5+5 t.

1946

FIAT

697 NC

CRISTANINI 16 t.

1984

FIAT 697 NC

CRISTANINI 16 t.

mezzo1984

1995

IVECO 330-35

NUOVA FIORENTINI 25 t.

mezzo1987

1996

ASTRA BM305F

AGIS 25 t.

mezzo1990

1997


l’EVOLUZIONE DELL’AUTOVETTURA 118

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(Modellini Autovetture nazionali)

FIAT

TOPOLINO

1949

FIAT

MULTIPLA

1960

ALFA R.

GIULIA

1966

FIAT

PANDA

1987

FIAT

TIPO

1990

FIAT

PUNTO

1993

VOLZWAGEN

SHARAN

1995

ALFA R.

156

2001

AUDI

A4

2007

BMW

X5

2014


l’EVOLUZIONE DELLA CAMPAGNOLA 119

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(Modellini Fuoristrada nazionali)

FIAT AR76

NUOVA

CAMPAGNOLA

1974

LAND ROVER

DEFENDER

90

1999

LAND ROVER

DEFENDER

90 PU

1999

LAND ROVER

DEFENDER

110

2000

LAND ROVER

DEFENDER

110 PU

2000

LAND ROVER

DEFENDER

130 PU

2001

LAND ROVER

DISCOVERY

II serie

2002

MERCEDES

BENZ

CLASSE G

2003

FORD

RANGER

IX serie

2020


l’EVOLUZIONE DELLA LIVREA 120

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(ricerca sui colori e stemmi della carrozzeria delle Autopompe nazionali)

Per livrea dei mezzi si intende la colorazione della carrozzeria, le scritte, gli stemmi, la grafica e tutti i

particolari che servono per distinguere il mezzo di soccorso, per essere identificato subito e per esser più

visibile sulla strada. Dalla mia ricerca personale fotografica effettuata in 30anni di modellismo vvf si

evince che agli albori, ossia dal 1909, i mezzi utilizzati erano presi dall’esercito o dai veicoli civili e

modificati in modo da rispondere alle esigenze antincendio e di soccorso in generale, venivamo applicati

cassoni, portatubi, portascale e tutta l’attrezzatura occorrente per espletare il servizio, ma la verniciatura

del mezzo era quella originale, pertanto si potevano avere mezzi verde militare, grigio, bianchi, verdi,

rossi… di solito appartenevano ai comuni, che poi con il tempo applicavano sulla carrozzeria la scritta

“corpo pompieri” o “pompieri civici” o “civici pompieri” con il nome della città ed i rispettivi simboli.

Quando i pompieri comunali divennero statali, dal 1938 fino al 1973 venne adottata una livrea ufficiale

consistente nella carrozzeria verniciata di Rosso (non esistevano ancora i Codici RAL, le carrozzerie

usavano quello che avevano, ma la tonalità era circa l’attuale RAL3003 o simile) con sulla portiera lo

stemma e la scritta oro riportante la scritta “Ministero Interno” “Corpo Nazionale Vigili del Fuoco”, in

alcuni casi solo la scritta “Corpo Nazionale Vigili del Fuoco”; durante il secondo periodo bellico (‘41/’47) i

mezzi furono verniciati di “grigio topo” (circa l’attuale RAL 7005 o simile) per essere meno visibili dagli

aerei nemici; finita la guerra tornarono rossi. Dal 1974 al 1979 furono senza nessuna scritta o stemma e i

nuovi verniciati di un rosso più scuro (simile al RAL3020), dal 1974 iniziarono le serrandine. Dal 1980 fino

al 1994 ci fu una rivisitazione delle livree e venne adottato sui nuovi mezzi un rosso più chiaro (circa

l’attuale RAL3001/2 o simile) con fascia bianca, dal 1984 venne inserita all’interno della fascia bianca

laterale la scritta nera “vigili del fuoco”, successivamente vennero riverniciati allo stesso modo i vecchi

mezzi ancora in servizio e in buono stato strutturalmente, alcuni anni dopo venne posta la scritta nera

anche anteriormente, e il numero di telefono 115 (1985); alcuni mezzi nel 1991 riportavano anche la

scritta bianca “al servizio del paese” su piccola fascia rossa. Dal 1995 fino ad oggi, a partire dal

nuovissimo Aps Eurofire, venne adottata la nuova livrea consistente in carrozzeria Rosso Fuoco

(RAL3000), senza nessuna fascia bianca ma con scritta bianca “vigili del fuoco”, successivamente anche i

mezzi più vecchi ma ancora in servizio vennero riverniciati con questa livrea. Dal 2003 in poi, con l’avvio

dei servizi multimediali ministeriali online, viene riportato scritto in bianco anche l’indirizzo internet,

inoltre essendoci vari fornitori e allestitori, ognuno oltre alle specifiche direttive ministeriali, adotta una

livrea particolareggiata consistente in strisce, disegni o stemmi, e alcune scritte in rosso, per rendere i

mezzi più accattivanti e visibili. (N.B. secondo la mia ricerca le date e le livree si riferiscono alle

Autopompe, per altri veicoli variano, è attendibile al 99%).

Lo stesso vale per la sirena e i lampeggianti, agli albori i mezzi avevano in dotazione una campana che

suonata a ripetizione avvertiva la gente di spostarsi e nessuna luce lampeggiante o rotante perché non

erano ancora state inventate. In alcuni mezzi venne introdotto “l’occhio di polifemo” ossia una luce rossa

fissa al centro sopra la cabina, con i nuovi codici stradali venne cambiata in blu. Poi venne inventata una

vera e propria Sirena a Fischio e un semplice lampeggiante blu rotante sul tetto, negli anni ’80 venne

introdotta una Sirena Bitonale Pneumatica con due lampeggianti blu rotanti anteriori e uno posteriore;

attualmente vengono installate Sirene Bitonali Elettroniche con vari lampeggianti o barre lampeggianti e

introdotti gli Strobo Lampeggianti Elettronici sia anteriormente che posteriormente, infine nei nuovissimi

mezzi sono adottati anche lampeggianti led ad alta visibilità, meno ingombranti e costosi delle barre e più

visibili anche di giorno con il sole. Ultimamente stanno tornando le sirene pneumatiche.

(2003 - oggi ): carrozzeria “rosso fuoco” con scritta bianca, più personalizzazione dell’allestitore (RAL 3000);

(1995 - 2002): carrozzeria “rosso fuoco” con scritta bianca (RAL 3000);

(1984 - 1994): carrozzeria “rosso chiaro” con fascia bianca e scritta nera sulla fascia (simile RAL 3001);

(1980 - 1983): carrozzeria “rosso chiaro” con fascia bianca, senza scritta (simile RAL 3001/3002);

(1974 -1979): carrozzeria “rosso scuro”, senza nessuna scritta o stemma (simile RAL 3020/3003);

(1948 - 1973): carrozzeria “rossa” con scritta oro (simile RAL 3003);

(1941 - 1947): carrozzeria “grigio topo” con scritta oro (simile RAL 7005);

(1938 - 1940): carrozzeria “rossa” con scritta oro (simile RAL 3003);

(1909 -1937): varie colorazioni della carrozzeria (bianco, grigio, rosso...) e varie scritte identificative;

ANNI 74/79

ANNI 80/83

ANNI 84/94

ANNI 95/OGGI



SESTA PARTE:

POMPIERI NEL MONDO

In questa sesta parte espongo i mezzi dei vari Stati stranieri, attualmente 46 Stati

in crescita continua fino ad arriva a completare con tutti gli Stati del mondo.

In questo modo cerco di far capire alla gente comune quali siano le differenze

tra i mezzi italiani e quelli degli altri Stati del globo, in modo da capire come

intervengono all’estero, se con mezzi simili o completamente diversi.

Espongo per ogni Stato anche varie informazioni come la loro capitale,

il continente di appartenenza, come si chiama il corpo antincendio e

gli operatori nelle varie lingue, ed il produttore del modellino,

in modo da renderli più interessanti.

Il tutto per creare una panoramica generale sui mezzi degli altri Stati.


i POMPIERI NEL MONDO 123

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(Modellini degli Stati Esteri)

AUSTRIA (continente: EUROPA - capitale: VIENNA - corpo:

FEUERWEHR - operatori: FEUERWEHRMANN - modelli: RIETZE )

BIELORUSSIA (continente: EUROPA - capitale: MINSK - corpo: FIRE

PROTECT - operatori: MOXAPHUK - modelli: WIKING-LUGNAN )

BELGIO (continente: EUROPA - capitale: BRUXELLES - corpo: BRANDWEER - operatore: BRANDWEERMANN - modelli: RIETZE, HERPA, BREKINA )

BOSNIA-HERZEGOVINA (continente: EUROPA - capitale:

SARAJEVO - corpo: VATROGASNA BRIGADA - operatore:

VATROGASCI - modelli: WIKING-LUGNAN)

CROAZIA (continente: EUROPA - capitale: ZAGABRIA - corpo:

VATROGASCI - operatore: VATROGASAC - modelli: RIETZE)


DANIMARCA (continente: EUROPA - capitale: COPENAGHEN

- corpo: BRANDVAESEN - operatore: BRANDMAND - modelli: RIETZE)

FINLANDIA (continente: EUROPA - capitale: HELSINKI

- corpo: PELASTUSLAITOS - operatore: PALOMIES -

modelli: RIETZE-LUGNAN)

FRANCIA (continente: EUROPA - capitale: PARIGI - corpo: SAPEURS POMPIERS - operatore: POMPIER - modelli: HERPA, R.M.M., ROCO, RIETZE)

GERMANIA (continente: EUROPA - capitale: BERLINO - corpo: FEUERWEHR - operatore: FEUERWENRMAAN - modelli: BUSCH, RIETZE, WIKING, SIKU)


GRAN BRETAGNA (continente: EUROPA - capitale: LONDRA - corpo: FIRE BRIGADE - operatore: FIREMAN - modelli: HERPA, BOS, RIETZE)

IRLANDA (continente: EUROPA - capitale: DUBLINO

- corpo: FIRE & RESCUE SERVICE - operatore: FIREFIGHTER -

modelli: SCHUCO-LUGNAN)

EX JUGOSLAVIA (continente: EUROPA - capitale: BELGRADO

- corpo: VATROGASNA-GASILCI BRIGADA - operatore:

VATROGASCI-GASILCI - modelli: BUSCH-LUGNAN)

LUSSEMBURGO (continente: EUROPA - capitale: LUXEMBURG - corpo: POMPJEEN - operatore: POMPIER - modelli: RIETZE)


NORVEGIA (continente: EUROPA - capitale: OSLO - corpo:

BRANNVESENET - operatori: BRANNMANN - modelli: RIETZE, R.M.M.)

POLONIA (continente: EUROPA - capitale: VARSAVIA - corpo: STRAZACY

- operatori: STRAZAK - modelli: BREKINA, RIETZE)

OLANDA (continente: EUROPA - capitale: AMSTERDAM - corpo: BRANDWEER - operatori: BRANDWEERMAN - modelli: RIETZE)

PORTOGALLO (continente: EUROPA - capitale: LISBONA

- corpo: CORPOS DE BOMBEIROS - operatori: BOMBEIRO

- modelli: BREKINA, RIETZE)

EX PRUSSIA (continente: EUROPA - ex capitale: BERLINO

- corpo: FEUERSCHUTZPOLIZEI - operatori: FEUERWEHRMANN

- modelli: ROCO e BREKINA)


PRINCIPATO DI MONACO (continente: EUROPA - capitale: MONACO - corpo: SAPEURS-POMPIERS - operatori: POMPIER - modelli: BUSCH-LUGNAN)

REP. CECA (continente: EUROPA - capitale: PRAGA - corpo: HASICI - operatori: HASIC - modelli: ROCO, SDV MODELS)

ROMANIA (continente: EUROPA - capitale: BUCAREST

- corpo: POMPIERII - operatori: POMPIER

- modelli: HERPA-RADU)

RUSSIA (continente: EUROPA-ASIA - capitale: MOSCA

- corpo: FIRE PROTECT - operatori: POZHARNIK

- modelli: RK-MODELLE, HERPA, RIETZE)


SLOVENIA (continente: EUROPA - capitale: LUBLJANA

- corpo: GASILCI - operatori: GASILEC

- modelli: WIKING)

SPAGNA (continente: EUROPA - capitale: MADRID

- corpo: CUERPO BOMBEROS - operatori: BOMBERO

- modelli: BERTREN, RIETZE)

SVEZIA (continente: EUROPA - capitale: STOCCOLMA - corpo: BRANDKAR - operatori: BRANDMAN - modelli: RIETZE, PREISER, ONEGLIA, WIKING)

SVIZZERA (continente: EUROPA - capitale: BERNA - corpo: FEUERWEHR/POMPIERI - operatori: FEUERWEHRMANN/POMPIERI - modelli: RIETZE)


UCRAINA (continente: EUROPA - capitale: KIEV - corpo: POZHEZHNA CHASTYNA - operatori: POZHEZHNYK - modelli: RK-MODELL, ZZ-MODELL)

UNGHERIA (continente: EUROPA - capitale: BUDAPEST

- corpo: TUZOLTOSAG - operatori: TUZOLTO

- modelli: RIETZE)

ARABIA SAUDITA (continente: ASIA - capitale: RIYAD

- corpo: CIVIL DEFENSE - operatori: RAJUL AL’IITFA

- modelli: PREISER, WIKING )

BAHREIN (continente: ASIA - capitale: MANAMA - corpo: CIVIL

DEFENCE - operatori: RISNAALIUTFARA - modelli: RIETZE)

CINA (continente: ASIA - capitale: PECHINO - corpo: FIRE SERVICES

- operatore: XIAOFANG DUIYUAN - modelli: BUSCH-WIKING)


EMIRATI ARABI UNITI (continente: ASIA - capitale: ABU DHABI - corpo: CIVIL DEFENCE - operatori: RISNAALIUTFARA - modelli: WIKING )

GIAPPONE (continente: ASIA - capitale: TOKYO - corpo: FIRE DEPARTMENT - operatori: SHOUBOUSHI - modelli: R.M., DELPRADO)

IRAQ (continente: ASIA - capitale: BAGHDAD - corpo: CIVIL DEFENSE - operatore: RAJUL AL’IITFA - modelli: RIETZE)


MONGOLIA (continente: ASIA - capitale: ULAN BATOR - corpo: YNAAHBAATAP - operatore: MOXAPHUK - modelli: WIKING-LUGNAN)

QATAR (continente: ASIA - capitale: DOHA - corpo: CIVIL DEFENCE - operatore: RISNAALIUTFARA - modelli: RIETZE)

TURCHIA (continente: ASIA-EUROPA - capitale: ANKARA - corpo: ITFAIJE - operatore: ITFAIJECI - modelli: RIETZE)


LIBIA (continente: AFRICA - capitale: TRIPOLI - corpo: QASAM AL’IITFA - operatori: RIJAL AL’IITFA - modelli: R.M.M.)

REP. SUDAFRICA (continente: AFRICA - capitale: CITTA’ DEL CAPO - corpo: FIRE AND RESCUE SERVICE - operatori: BRANDWEER - modelli: ROCO )

AUSTRALIA (continente: OCEANIA - capitale: CAMBERRA - corpo: FIRE&RESCUE SERVISE - operatore: FIREFIGHTER - modelli: WIKING)


NUOVA ZELANDA (continente: OCEANIA - capitale: WELLINGTON - corpo: FIRE FORCE - operatore: FIREFIGHTER - modelli: WIKING)

BRASILE (continente: AMERICA - capitale: BRASILIA - corpo: CORPO DE BOMBEIROS - operatori: BOMBEIRO - modelli: WIKING)

CANADA (continente: AMERICA - capitale: OTTAWA - corpo: FIRE DEPARTMENT - operatori: FIREFIGHTER - modelli: BUSCH e DELPRADO )


CILE (continente: AMERICA - capitale: SANTIAGO - corpo: CUERPO DE BOMBEROS - operatori: BOMBERO - modelli: WIKING-LUGNAN, R.M.M)

CUBA (continente: AMERICA - capitale: L’AVANA - corpo: CUERPO DE BOMBEROS - operatore: BOMBERO - modelli: ZZ MODELL-LUGNAN, ZZ MODELL)

U.S.A (continente: AMERICA - capitale: WASHINGTON DC - corpo: FIRE DEPARTMENT - operatori: FIREFIGHTER - modelli: BUSCH, DELPRADO)



SETTIMA PARTE:

CONCORSO PUBBLICO

In questa settima parte riassumo brevemente tutte le materie da sapere per

affrontare il concorso pubblico per diventare un vigile del fuoco di mestiere.

In questo modo cerco di far capire alla gente comune che per diventare un

vigile del fuoco non basta effettuare il corso di formazione, ma serve anche

una base culturale generale alle spalle per poter passare il concorso di selezione.

Queste informazioni possono tornare utili anche a tutte le persone per aggiornare

la propria cultura personale, nozioni che sicuramente si saranno dimenticate

con il passare degli anni nel caso si abbia finito le scuole da parecchio tempo.

Il tutto per creare una panoramica generale sulla materie da sapere.


il CONCORSO PUBBLICO 137

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(Requisiti, Idoneità, Salute, Preparazione Fisica)

Per diventare un Vigile del Fuoco di Mestiere, ossia

un Effettivo, bisogna vincere un Concorso Pubblico,

pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale, comprende una

preselezione nella quale vengono definiti i requisiti

di idoneità fisica e giuridica (che possono variare da

concorso a concorso), generalmente bisogna essere

maggiorenni (non oltre i 30 o 37 anni), cittadini

italiani, pedina penale pulita (neanche una multa

non pagata), essere regolari nei diritti e doveri

(votare regolarmente), diploma di istruzione

secondaria (licenza media), godimento dei diritti

politici (non avere cause in corso o destituzioni dalla

pubblica amministrazione), perfetta condizione

psico-fisica e attitudinale (anche vista e

masticazione). Una volta fatta la richiesta di

concorso, questo si svolge a Roma e si divide in una

prova di cultura generale (di solito un test a crocette

a tempo, comprendente storia d’Italia, geografia,

letteratura, educazione civica, aritmetica,

geometria, logica, comprensione, grammatica,

musica, arti, fisica, scienze, informatica, inglese),

una prova fisica motoria attitudinale (Trazioni alla

sbarra; Circuito motorio consistente in salita e

discesa sulla fune, traslocazione su trave,

scavalcamento di parete, passaggio attraverso

tunnel, trasporto sulle spalle di un peso; Capacità

Natatoria in piscina consistente in tuffo in acqua,

nuoto in galleggiamento, nuoto in immersione,

passaggio ostacoli immersi; Capacità pratica

consistente in segare una tavola di legno, unire due

tavole di legno con chiodi, viti e/o staffe) e una

prova orale (colloquio personale sul test, sul titolo di

studio, sia in italiano che in inglese od altra lingua

straniera). Una volta vinto il concorso bisogna

effettuare una visita medica specifica (perfetta

forma fisica e mentale, non portare gli occhiali, denti

in regola, nessun problema neuropsicologico,

allergie o malattie strane, tossicodipendenza, protesi

od altro). Superata la visita medica si deve

affrontare un addestramento specialistico di vari

mesi, discorso diverso per chi entra come

Funzionario (Tecnico-Amministrativo). Un vigile del

fuoco deve essere sempre in ottimale forma fisica,

l’efficienza fisica è importantissima, il corpo umano è

soggetto ad usura sia in impiego eccessivo che

ridotto, il corpo se non si muove si deteriora, la

respirazione si riduce al minimo, il cuore si

indebolisce e i muscoli diventano flaccidi, l’apparato

digerente si impigrisce, il fegato lavora il doppio, il

grasso corporeo aumenta, le malattie e i disturbi

anche, pertanto un giusto allenamento mantiene in

forma fisico e mente. Un buon programma di

allenamento fisico è il seguente: Riscaldamento in

20min (riattiva la circolazione, mantiene la mobilità

articolare e migliora la ventilazione polmonare):

camminare sugli avanpiedi e poi sui talloni (varie

ripetizioni); braccia in alto con massimo allungo e

spinta verso l'alto di un braccio alternativamente

all'altro, compiere due passi e poi tutto il corpo in

una massima raccolta verso il basso piegando le

gambe, flettendo il dorso ed abbassando le braccia

per fuori compiendo alcuni passi (varie ripetizioni);

camminare tipo marcia podistica aumentando la

velocità gradualmente per alcuni minuti poi

rallentare gradualmente ed eseguire l'attività

respiratoria in sincronia del movimento, camminare

e con le braccia tese in elevazione oltre la linea delle

braccia compiere una lenta e profonda inspirazione

con il naso e mentre si abbassano le braccia e si

incrociano davanti al corpo effettuare una lenta

espirazione, poi compiere una circonduzione

completa di un braccio in avanti fino al giro

completo alternando le braccia ogni tre o quattro

passi (varie ripetizioni), concludere correndo per 5

minuti con spunti di accelerazione e graduale

ritorno; da fermi a gambe unite, braccia avanti e

compiere delle oscillazioni delle braccia verso il

basso-dietro successivamente slanciarle in fuori con

le palme rivolte in alto, poi con le gambe divaricate

braccia in alto ruotare e flettere il busto in avanti

quindi tenendo il busto eretto abbassarsi toccando la

punta di un piede con le mani e con azione di

rimbalzo anche l'altro passando però prima in zona

centrale toccando il suolo (varie ripetizioni); dalla

posizione di appoggio in ginocchio con mani a terra

elevare in dietro-alto una gamba in tensione

inarcando verso dietro anche la testa quindi

richiamarla in direzione flessa sul petto con capo

flesso verso il basso, poi ripetere lo stesso con l'altra

gamba (varie ripetizioni). Tonicità in 20 min

(mantiene e migliora la tonicità muscolare delle

braccia, addome e dorso): dalla posizione in piedi

con braccia e spalle sciolte saltellare sul posto quindi

portarsi in posizione seduta in appoggio sul sedere

con gambe flesse e piedi sollevati e mani sulle

ginocchia estendere con azione rapida le gambe e

buttare in fuori lateralmente le braccia e poi ritorno

alla posizione iniziale (varie ripetizioni), poi dalla

posizione supina con la schiena a terra, le gambe

flesse e le mani alla nuca portare il busto

lentamente a contatto con il ginocchio (varie

ripetizioni), poi dalla posizione seduta con gambe

distese leggermente divaricate e le mani a terra

oltre la linea del bacino eseguire delle lente rotazioni

del capo; compiere una serie di piegamenti sulle

braccia con mani vicino ai fianchi con azione rapida

(varie ripetizioni); dalla posizione prona distesi con

braccia in fuori e palmi a terra elevare verso l'alto

braccia; capo-spalle assieme alle gambe distese ed

unite effettuando un arco dorsale da mantenere per

6 secondi (varie ripetizioni). Buon allenamento.


la STORIA D’ITALIA 138

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------

(Preistoria e Storia antica)

La penisola italiana era leggermente diversa da

adesso, la Sicilia era collegata alla penisola dalla

terraferma, la Sardegna era un tutt’uno con la

Corsica, il Mare Adriatico arrivava all’altezza del

Gargano e non fino al golfo di Venezia e Trieste.

Un grande ghiacciaio si estendeva fino alla

Pianura Padana, le pianure alluvionali

ospitavano una fauna molto ricca, grandi animali

come dinosauri e mammut si trovavano

nell’attuale zona di Trieste e Perugia, i primi

ominidi cacciatori (Neanderthal e Sapiens,

82.000 a.C.) provenienti dall’Africa si trovavano

nella zona della Puglia, della Campania, del

Lazio, del Molise, della Liguria, della Sardegna,

per poi espandersi in Sicilia, Veneto, Friuli e

Toscana.

Grazie all’evoluzione umana ed al cambiamento

geografico, durante l’Età della Pietra (in Italia

37.000 a.C.) gli uomini erano diventati anche

pescatori, ogni membro aveva un ruolo sociale

nel gruppo, usavano il fuoco e semplici

strumenti.

Nell’Età dei Metalli (in Italia 7.000 a.C.) gli

uomini barattavano, conoscevano la scrittura, la

ceramica, il rame, il bronzo ed il ferro,

cominciarono i primi villaggi in pianta stabile e

solo poco nomadismo dovuto al commercio. Nel

3.500 a.C. nacquero le prime città, gi uomini

diventarono allevatori, stabilirono regole e leggi

per il vivere civile, si svilupparono le arti e i

mestieri.

In Italia durante il 1000 a.C. stanziavano varie

popolazioni tra le più importanti i Celti (nella

pianura padana), i Liguri (liguria e piemonte), i

Veneti (zona nord orientale), i Carni (in friuli), i

Sanniti (zone campane ed abruzzesi), gli

Etruschi (zona centrale, perfezionarono le cittàstato

e l’alfabeto), i Latini (zona romana, tra i

quali gli Ausoni), gli Enotri (zona calabropugliese,

governati dal re Italo dal quale deriva il

nome dell’attuale Penisola), i Siculi (in sicilia), i

Nuraghi (in sardegna).

Nel 753 a.C. i Romani fondarono Roma dal re

Romolo (conquistarono il dominio sul

Mediterraneo; inventarono varie leggi che oggi

corrispondono ai diritti naturali dell’uomo); nel

509 a.C. cacciarono gli Etruschi ed instaurarono

la prima repubblica nella storia del mondo; negli

anni Roma e Cartagine si trovarono in

concorrenza per il commercio sul Mediterraneo e

diedero vita alle Guerre Puniche che durarono

più di sessant’anni; nel 27 a.C. nasce l’Impero

Romano con le due lingue ufficiali: latino e

greco.

Verso il 79 d.C. l’eruzione del vulcano Vesuvio

ricoprì totalmente di lapilli e ceneri le città di

Pompei, Ercolano e Stabia, uccidendo tutti i loro

abitanti.

Nel 165 d.C. i Romani furono decimati da

un’epidemia che durò un paio d’anni, poi una

serie di imperatori inadeguati li portarono al

declino e dovettero cedere all’insistenza religiosa

e concedere il Cristianesimo come religione

ufficiale.

Nel 395 d.C. alla morte dell’ultimo imperatore

l’impero venne diviso in due zone: Impero

Romano d’Occidente (Roma, latino) e Impero

Romano d’Oriente (Costantinopoli, greco).

Negli anni l’Impero di Roma verrà assalito dalle

Invasioni Barbariche (Unni, Longobardi, Visigoti,

Alemanni, Vandali, Franchi) che si stabiliranno

nel territorio comandandolo.

(Medioevo)

Nel 568 tutta l’Italia occidentale fu invasa dai

Longobardi che crearono un loro regno diviso in

numerosi Ducati.

Il Papato vedendosi minacciato chiese aiuto ai

Franchi convertiti al Cristianesimo, che tramite

Carlo Magno sconfissero i Longobardi, ammisero

il territorio al loro regno lasciandone una piccola

parte al Papato, che in questo modo creò lo

Stato Pontificio.

Avendo precedentemente invaso e sconfitto tutti

i Barbari, nell’800 con il consenso della Chiesa,

Carlo magno venne incoronato dal Papa,

Imperatore dei Romani, creando il Sacro

Romano Impero con capitale Aquisgrana in

Francia. L’Impero fu diviso in Contee (Conti) e

Marche di Frontiera (Marchesi), vennero create

anche le Reti Feudali (delle organizzazioni

amministrative, militari, economiche e

giuridiche) un sistema politico e sociale per

formare degli Stati Nazionali basati su un popolo

e la loro cultura; si formarono Comuni, Città e

Paesi indipendenti.

Il Feudatario concedeva un Feudo (usofrutto del

terreno) in cambio della sottomissione; la vita si

svolgeva attorno ai castelli, organizzati per

essere autonomi in caso di attacchi, i contadini

che non avevano diritti ma solo doveri, in caso di

guerre si nascondevano all’interno degli stessi,

mentre la vita religiosa si sviluppava nei

monasteri; nel 814 quando Carlo Magno morì, il

Sacro Romano Impero venne diviso in tre Regni

(di Germania, d’Italia centro-settentrionale e di

Francia).


Nel 900 l’Italia Meridionale fu invasa dagli Arabi;

i Vichinghi invasero i territori della Sicilia, poi

sottomessi dai Normanni creando il Regno di

Sicilia. Nel 968 il re Ottone I del Regno di

Germania dopo aver invaso l’Italia Settentrionale

si fece incoronare dal Papa, Re d’Italia e di

Germania e creò il Sacro Romano Impero di

Germania.

Nel 1000 nascevano nuovi Comuni amministrati

dai Podestà (sindaci) ed il commercio era in

crescita soprattutto via mare, l’Italia era la più

ricca d’Europa grazie a Venezia, Genova, Pisa e

Amalfi (le Repubbliche Marinare: grandi porti e

centri bancari).

I problemi politici con il Papato fecero dividere i

Comuni in Guelfi (sostenitori del Papato) e

Ghibellini (sostenitori dell’imperatore).

Nel 1350 una grande epidemia (Peste Nera)

provocò la morte di un terzo della popolazione

mondiale. Negli anni alcune famiglie si

impadronirono del potere e diedero vita alle

Signorie, che portarono alla nascita di stati

regionali dopo varie guerre di mercenari,

nacquero così il Ducato di Milano dei Visconti e

dei Sforza, la Repubblica di Venezia, la

Repubblica di Firenze dei Medici, lo Stato della

Chiesa, il Regno di Napoli degli Angioino e degli

Aragonesi, la Signoria dei Savoia in Piemonte, la

Signoria dei Gonzaga a Mantova, la Signoria dei

Scaligeri a Verona e la Signoria degli Estensi a

Ferrara.

Durante il periodo medioevale si programmarono

grandi viaggi di esplorazione dei territori, gli

esploratori più noti d’Italia furono Marco Polo

verso l’Asia (Via della Seta), Niccolò DeConti in

India, Cristoforo Colombo via mare verso le

Americhe (scoperta il 12 ottobre 1492), Amerigo

Vespucci esplorò le nuove coste sud-americane,

Giovanni da Verazzano esplorò le nuove coste

nord-americane.

(Storia Moderna)

Nel 1492 dopo la scoperta di nuovi territori oltre

oceano numerosi stati fecero nascere delle

Colonie per gli interessi commerciali, tra cui

l’Italia.

In questo periodo si formò in Italia e si diramò in

tutta Europa un movimento letterario e culturale

che affermava la dignità degli esseri umani e la

loro centralità nel mondo (Umanesimo).

Un movimento simile ma artistico che cambiò il

mondo in meglio grazie a nuove scoperte e

conoscenze proprie, si sviluppò poco tempo dopo

e prese il nome di Rinascimento, in Italia le

famiglie più importanti finanziarono nuove

ricerche anche in campo tecnico e scientifico (i

Medici di Firenze, i Borgia di Milano, ed altre a

Venezia e Ferrara).

Nel 1500 proprio da questi viaggio si diramò un

virus mortale (Vaiolo) che colpì l’80% della

popolazione europea.

Nel 1600 il territorio italiano vide la fine del

predominio spagnolo, agli spagnoli rimase la

parte meridionale, il resto passo a quello

francese (parte settentrionale), alla Casa Savoia

(Piemonte), allo Stato Pontificio e agli austriaci,

oltre a piccoli territori indipendenti.

Nel 1618 la “Guerra dei 30anni” toccò anche il

territorio italiano, fu il “primo conflitto globale”

che dilaniò l’Europa, scaturì per cause religiose

in quanto si voleva far tornare al potere il

Cattolicesimo e politiche in quanto gli Stati che

vi parteciparono si schierarono in base alle

simpatie politiche e territoriali più proficue.

Fino al 1750 tanti cambiamenti erano avvenuti,

nuove scoperte sia in campo scientifico, religioso

che medico, nuove idee (Galileo e Volta) che

fondarono la conoscenza attuale del mondo e

fecero nascere una rivoluzione agricola ed

industriale.

Da queste nuove idee e voglia di conoscenza si

sviluppo l’Illuminismo, un movimento culturale e

filosofico che tendeva ad illuminare ed a

svegliare le menti umane, il quale rappresentava

anche la ricerca della felicità, della giustizia,

della conoscenza, della musica, della libertà,

della filosofia e della politica, della religione e

della letteratura.

Nel 1797 la Francia con Napoleone Bonaparte

invase l’Italia e sconfisse prima i Savoia, poi gli

austriaci ed infine creò la Repubblica Cisalpina

(Emilia, Romagna, Lombardia); poi catturò il

Papa e creò la Repubblica Romana (Lazio), infine

occupò il Veneto e tramite il Trattato di

Campoformido con l’Austria lo cedette in cambio

del Belgio; assieme ai Giacobini Napoletani creò

la Repubblica Partenopea.

(Storia Contemporanea - Regno d’Italia)

Nel 1815 la penisola italica era suddivisa in 6

piccoli Stati: Regno di Sardegna (Piemonte e

Liguria), Lombardo-Veneto (sotto l’Austria),

Granducato di Toscana, Regno di Parma e

Modena, Stato della Chiesa, Regno delle Due

Sicilie.

Negli anni a seguire i vari territori insoddisfatti

dei governanti e dei pochi diritti fecero nascere

vari movimenti rivoluzionari (come la Carboneria

e la Giovane Italia di Mazzini), dando inizio al

periodo del Nazionalismo con il quale si voleva

formare proprie Nazioni indipendenti.


Nel 1848 il ministro piemontese Cavour voleva

creare un Regno dell’Alta Italia, quindi grazie al

re Vittorio Emanuele II creò un alleanza con la

Francia per attaccare l’Austria e conquistare i

territori del nord (Prima Guerra d’Indipendenza).

Nel 1859 la Lombardia venne conquistata

tramite l’Armistizio di Villafranca (Seconda

Guerra d’Indipendenza).

Nel 1860 anche Toscana e Romagna passarono

al Regno di Sardegna tramite dei plebisciti; nello

stesso anno il nizzardo Garibaldi con un migliaio

di volontari salpò da Quarto alla volta della

Sicilia, conquistandola grazie alla collaborazione

degli abitanti, a Teano vennero definitivamente

annessi al Regno anche le Due Sicilie

(Spedizione dei Mille).

Nel 1861 tramite accordi dettagliati vennero

annessi anche gli Stati Pontifici ma con Roma

autonoma.

Il 17 marzo 1861 Vittorio Emanuele II poté

finalmente far nascere il Regno d’Italia con

capitale Torino ed il primo parlamento italiano (i

territori di Venezia e del Friuli appartenevano

ancora all’Austria e quelli di Roma alla Francia).

Dopo la morte di Cavour, nel 1865 il governo di

La Marmora spostò la capitale a Firenze, si alleò

poi con la Prussia per attaccare gli austriaci e

conquistare finalmente i territori di Venezia con

la battaglia di Bezzecca (1866), ma non il

Trentino e una parte del Friuli (Terza Guerra

d’Indipendenza), nello stesso anno per limitare

la potenza della “Chiesa” vennero venduti

700.000 ettari di loro proprietà.

Nel 1870 il governo di Lanza, dopo la caduta

dell’impero francese di Napoleone III sconfitto

dai Prussiani, invase Roma con il generale

Cadorna entrando da una breccia a Porta Pia, la

capitale quindi fu spostata a Roma, ma il Papato

rimase territorio extraterritoriale e il

Cattolicesimo fu riconosciuto come religione

ufficiale d’Italia (Risorgimento).

Nel nuovo Regno il primo governo fu della

Destra di D’Azeglio (aristocratici terrieri) che

governò fino al 1876, poi passò a quello di

Sinistra di Depretis e Crispi (borghesia

cittadina) fino al 1896, i quali dovettero

affrontare anche i problemi di analfabetismo,

brigantaggio, bilancio, rapporti con la Chiesa,

colonialismo e inadeguatezze strutturali

soprattutto del sud.

(Politica e Società del periodo)

Nel 1873 il deputato Felice Cavalletti divenne il

leader dell’Estrema Sinistra con l’appellativo del

“Bardo della Democrazia” per i temi proposto di

suffragio universale e moralizzazione della

politica.

Nel 1878 il re Umberto I subentrò al padre. Nel

1882 il governo DePretis si alleò con Austria e

Germania per uscire dall’isolamento diplomatico

ed economico (Triplice Alleanza), mentre si

espanse colonialmente in Africa (Eritrea).

Verso la fine del secolo molti italiani espatriarono

in massa verso l’America con dei vascelli in cerca

di una vita migliore e di lavoro, molti morirono

durante il viaggio e chi arrivò venne sfruttato

come manovalanza immigrata, altri emigrarono

in altri continenti (in totale si stimò circa 17

milioni di persone). Nel 1891 fu fondata

laCamera del Lavoro a Milano da Osvaldo

Gnocchi Viani, la prima istituzione a tutela degli

operai.

Nel 1892 fu fondato il Partito Operaio Italiano

che diventò poi Partito Socialista Italiano (1895).

Ci fu anche lo scandalo statale della “Banca

Romana” e la nascita di un movimento

rivoluzionario dei “Fasci” composto da operai e

braccianti.

Nel 1900 Umberto I venne ucciso e vi subentro il

re Vittorio Emanuele III con il governo Giolitti, il

quale conquistò la Libia e il Dodecaneso (1910)

e concesse il Suffragio Universale maschile in

Italia (1912), i sindacati e lo sciopero, sviluppo

industriale e agricolo (Età Giolittiana: 1903-

1914).

Nel 1907 per loro scopi politici e territoriali

venne stipulata la “Triplice Intesa” tra le nazioni

della Russia, Gran Bretagna e Francia.

(Prima Guerra Mondiale)

Nel 1914, le tensioni dei rapporti internazionali

tra le principali nazioni europee, i movimenti

rivoluzionari delle zone strategiche europee

(Balcani, Alsazia, Carso, Lorena, Trentino), la

rapida ascesa della Germania come potenza

navale che creò ripercussioni sul mondo

coloniale, e l’assassinio dell’arciduca

austroungarico Francesco Ferdinando da parte di

un terrorista serbo a Sarajevo, furono l’innesco

per lo scoppio della Grande Guerra (Prima

Guerra Mondiale).

L’Austria mandò un ultimatum alla Serbia che

accolse solo in parte visto il sostegno della

Russia, allora l’Austria di Francesco Giuseppe

attaccò la Serbia. Per conseguenze l’Austria si

alleò con la Germania e poi con Turchia e

Bulgaria (Imperi Centrali).

La Serbia si alleò nel tempo oltre alla Russia, con

Francia, Belgio, Italia, Gran Bretagna, Romania,

Giappone, Cina, Portogallo, Grecia e Usa

(Alleati).


La Germania invase la Francia attraverso il

Belgio ma venne fermata sul fiume Marna e sulle

Fiandre. La Russia invase la zona della Prussia

(Germania) e della Galizia (Austria).

Doveva essere una guerra di movimento rapida

e decisa invece si sviluppò in una guerra di

trincea, ma anche di mare e cielo, con nuovi

mezzi bellici quali carri armati, aeroplani, navi da

guerra e sottomarini (U-Boot), nonché gas

chimici. Si combatté in Europa, Africa, Medio

Oriente, Oceano Pacifico, Atlantico ed Indiano.

Nel 1915, l’Italia che faceva parte della Triplice

Alleanza fino ad allora si era dichiarata neutrale

e senza obbligo d’intervenire, poi si alleò tramite

il Patto di Londra con l’Intesa di Inghilterra e

Francia per espandersi territorialmente.

Il fronte italiano del generale Cadorna si sviluppò

sul Lago di Garda, attraverso l’altopiano di

Asiago, sul Monte Grappa, sul Piave, nella zona

di Vittorio Veneto, verso Gorizia, nel Friuli, sul

Carso, sul fiume Isonzo e il monte Sabotino, sul

monte San Michele, a Caporetto e nella laguna

di Grado (sede degli idrovolanti di Gabriele

D’Annunzio e dei motosiluranti antisommergibili

di Luigi Rizzo). Furono proprio i motosiluranti

(Mas) i protagonisti principali del fronte navale

italiano, i quali affondarono due corazzate

austriache (a Trieste e Premuda) e compirono

l’Incursione di Buccari. Nel reparto aviazione

invece si distinse un giovane, audace e idealista

Francesco Baracca.

Nel 1916 i tedeschi attaccarono i francesi a

Verdun dando origine alla più sanguinosa delle

battaglie, che portò a nessun vincitore (battaglia

della Somme).

Nel 1917 si allearono Haiti, Cuba, Costarica,

Honduras, Siam, Liberia, Brasile, Guatemala,

Perù, San Marino, Bolivia e Nicaragua, anche se

alcune non coinvolte militarmente, a favore degli

Alleati.

L’Italia nel frattempo a Caporetto perse una

delle “battaglie sull’Isonzo” (ne vennero

combattute 12 nell’arco di tre anni di guerra) ed

il maresciallo Cadorna venne sostituita da Diaz.

Nel 1918 tramite il Trattato di Versailles venne

firmato l’armistizio per la conclusione della

guerra che vide 33 nazioni partecipanti, 10

milioni di morti e 20 milioni di feriti. L’Italia

conquistò come da precedenti patti le zone

austriache di Trento, dell’Alto Adige, di Gorizia,

di Trieste e dell’Istria, ma non la Dalmazia e

Fiume come prevedevano gli accordi (Vittoria

Mutilata).

Dallo smembramento austro-ungarico nacquero

Ungheria, Cecoslovacchia e Jugoslavia; la

Germania perse tutte le sue colonie, cedette

Alsazia e Lorena alla Francia.

Con lo scopo di evitare futuri conflitti venne

creata la “Società delle Nazioni”.

Protagonisti secondari durante la guerra furono

anche i Pompieri, ma per questo consultare la

sezione “i pompieri in guerra”.

(Politica e Società del periodo)

Nel 1919-1920, i problemi del dopoguerra, con

le città distrutte, la crisi economica e lavorativa,

il diffondersi del Comunismo internazionale, e il

lento sviluppo crearono forti tensioni politiche e

sociali, scioperi e manifestazioni furono varie

durante questo periodo (Biennio Rosso).

Nel 1921 furono presenti due schieramenti

popolari: il Partito Popolare di Don Sturzo e il

Partito Socialista Italiano di Turati, quest’ultimo

si scompose e fece nascere il Partito Comunista

Italiano di Gramsci (Anarchici) e l’opposto

movimento dei Fasci di Combattimento di

Mussolini (Fascisti); il movimento di Mussolini

divenne poi Partito Nazionale Fascista.

Con la Marcia su Roma nel 1922 Mussolini, visto

la crisi politica, l’immobilismo degli altri

movimenti politici, della simpatia che godeva

dalla classe imprenditoriali e dalla classe

dirigente liberale, del malcontento delle azioni

fatte dalla Sinistra, minacciò un “Colpo di Stato”

e si fece dare il governo dal re Vittorio Emanuele

III; questo movimento che da tutta Italia si

diresse verso Roma si basava sulla convinzione

che solo una forte disciplina poteva far crescere

uno Stato: riformò le istituzioni, la scuola,

l’Economia, l’agraria, il lavoro, la previdenza

sociale, la polizia e le forze armate, i pompieri

(facendo nascere il Corpo Nazionale dei Vigili del

Fuoco), costruì città, ponti e strade, creò le

bonifiche agricole, incrementò le nascite ed

espanse il colonialismo (invase l’Egitto e la

Somalia, conquistò l’Etiopia e l’Albania, quindi il

re Vittorio Emanuele III divenne re d’Italia e

d’Albania e imperatore d’Etiopia) e sistemò

definitivamente il problema della Chiesa (Patti

Lateranensi).

Ma dal 1925 con le “Leggi Fascistissime” si

trasformò in vera e propria dittatura, mandando

in carcere o al Confino politici e oppositori, il

Fascismo divenne un regime reazionario, basato

sulla repressione delle libertà personali e di

stampa, leggi antisciopero, dittatura totalitaria,

educazione fascista ai giovani (Opera Nazionale

Balilla) e blocco delle importazioni alimentari.

Nella Germania di Hitler venne preso come

esempio Mussolini e il suo modo di comandare,

nel mentre fece nascere il Nazismo (dittatura

totalitaria e razzista, mito della razza ariana,


campagna antisemita con i campi di

concentramento e le camere a gas, pulizia etnica

ed Olocausto che causò la morte di 17 milioni di

persone).

Nel 1938 Mussolini dopo l’alleanza firmata dal

ministro Ciano con Hitler (Asse Roma Berlino) e

con il Giappone (Patto d’Acciaio) introdusse le

Leggi Razziali contro gli ebrei italiani e jugoslavi,

limitando le loro libertà (in Italia furono presenti

campi di concentramento a Trieste, Gonars,

Bagno a Ripoli e Fossoli).

Anche in Spagna, Portogallo, Francia, Austria,

Stati Balcanici e Inghilterra nacquero dei

movimenti fascisti. Nel 1939 la Storia del

movimento fascista fu narrata dallo storico

Volpe.

(Seconda Guerra Mondiale)

L’1 settembre 1939 la Germania di Hitler volle

l’intero controllo dell’Europa pertanto invase la

Polonia dando origine alla Guerra Totale

(Seconda Guerra Mondiale).

Germania, Italia e Giappone (Asse) si

schierarono nel tempo contro Polonia, Gran

Bretagna, Francia, Grecia, Russia, Cina,

Danimarca, Norvegia e America (Alleati).

Si combatté oltre che in Europa e nel

Mediterraneo, anche in Africa, Medio Oriente,

sud-est Asiatico, Cina, Atlantico e Pacifico.

Incrociatori, corazzate e sommergibili si

scontrarono sul Mediterraneo e nell’Oceano

Pacifico, mentre i gruppi aerei sopra la “Linea

Maginot e Linea Sigfrido”.

Nel 1939 durante la “guerra civile di Spagna” i

fascisti italiani di Mussolini in aiuto ai spagnoli si

scontrarono anche con gli antifascisti italiani di

Togliatti mandati dai Russi.

Nel 1940 l’Unione Sovietica invase Finlandia,

Danimarca e Norvegia per il controllo del tratto

di mare dove passavano le materie prime; nel

frattempo i tedeschi inasprirono la situazione

con Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo.

La Marina Italiana era in campo nel

Mediterraneo, oltre ad attaccare le colonie

inglesi in Africa ed in Egitto senza successo

(Balbo fu abbattuto in Egitto da fuoco amico).

Verso la fine del 1941 Hitler attaccò l’Unione

Sovietica con lo scopo di eliminare i Bolscevichi e

rendere schiavi gli Slavi (Operazione

Barbarossa) e Mosca e Leningrado vennero

occupate. Partì la “Campagna di Russia” inviando

soldati italiani, spagnoli e romeni. Con la

“Battaglia dell’Atlantico” gli U-Boot tedeschi

distrussero numerosi convogli per l’Inghilterra.

Nel mentre i Giapponesi attaccarono nel Pacifico

la base americana di Pearl Harbor, minacciando

anche Australia e India.

Nel 1942 gli americani vinsero varie battaglie sia

sul fronte giapponese che su quello africano con

le “Battaglie di El Alamein” (scopo principale di

Mussolini e Hitler era quello di conquistare

l’Egitto, il controllo del Canale di Suez e dei pozzi

petroliferi), mentre nella “Battaglia di Cefalonia”

in Grecia i tedeschi uccisero oltre 10.000 soldati

italiani della Divisione Acqui (1943); importanti e

definitive anche la “Battaglia di Guadalcanal,

delle Midway e di Stalingrado”.

Sempre nel 1943 gli Anglo-Americani invasero

l’Italia di Mussolini a partire dalla Sicilia, quindi il

Re Vittorio Emanuele III fece arrestare Mussolini

(che voleva assumere i suoi poteri e per questo

si ritirò provvisoriamente a Brindisi spostandone

anche la capitale) e venne indetto il governo

Badoglio che continuò la guerra fino

all’Armistizio di Cassibile: in Italia cadde il

fascismo e con lui Mussolini.

Mussolini però, fu salvato dai tedeschi, portato

prima in Germania, poi si rifugiò a Salò dove

diede inizio ad un nuovo governo formando la

Repubblica di Salò (Repubblica Sociale Italiana),

costituita dai territori italiani sotto il controllo dei

tedeschi. L’Italia si trovò divisa in due, centronord

dei tedeschi e meridione degli Alleati.

Nel 1944 gli Alleati, supportati logisticamente

dalla Resistenza (movimenti ribelli del centronord

composti da Partigiani Cattolici e Liberali,

Partigiani Comunisti, Gruppi Autonomi militari e

politici, Gruppi di Carabinieri e Vigili del Fuoco,

Semplici cittadini…), riuscirono a raggiungere

Roma e Firenze liberando l’Italia e

consegnandola nelle mani del nuovo governo

Badoglio (che nel mentre aveva fatto trattati di

pace con gli Alleati), Napoli si liberò con le sue

forze (le quattro giornate di Napoli), Trieste

venne nuovamente invasa ma questa volta dai

Comunisti Jugoslavi che uccisero gli oppositori

italiani buttandoli nelle Foibe (cavità naturali

dell’altopiano) e venne poi liberata

successivamente dagli AngloAmericani.

Inoltre gli Alleati sbarcarono in Normandia

liberandola dai tedeschi (Sbarco in Normandia).

Nel 1945 Mussolini venne catturato dai Partigiani

Comunisti e fucilato senza nessun processo (poi

appeso a testa in giù in una piazza di Milano),

mentre Hitler decise di suicidarsi quando gli

Alleati entrarono a Berlino.

La guerra terminò con la resa dell’Asse a seguito

dei bombardamenti nucleari di Hiroshima e

Nagasaki. Morirono durante il conflitto 70 milioni

di persone fra soldati e civili, altre morirono a

causa delle radiazioni delle due bombe nucleari

anni dopo. Una sessantina furono le nazioni

partecipanti o coinvolte nel conflitto.

Per mantenere la pace internazionale, con la

“Conferenza di Yalta” (Roosevelt, Churchill,

Stalin) vennero create le Nazioni Unite (ONU);

vennero processati i criminali di guerra nazisti a

Norimberga e fu sradicato il nazismo in ogni sua

forma, venne considerato reato l’Apologia al

Fascismo ma poco fu fatto per combattere la


piaga del Comunismo; i territori tedeschi

vennero divisi in 4 zone; l’Italia perse tutte le

sue colonie e l’Istria (passata alla Jugoslavia),

Trieste venne dichiarata Territorio Libero e diviso

in due amministrazioni, italiana e jugoslava (nel

1954 diverrà tutta italiana), il resto dei territori

fu deciso dall’unica grande potenza vincitrice,

ossia l’Unione Sovietica che mantenne il

controllo di quasi tutta l’Europa Orientale, il

Giappone perse la Corea, la Manciuria e altri

territori.

Subito dopo la guerra l’Italia si trovò distrutta, in

povertà e senza lavoro, ma venne indetto un

governo provvisorio con sede a Salerno. Ci

furono attriti con i Partigiani Comunisti, in

quanto volevano liberare l’Italia dal nazifascismo

solo per instaurare la loro dittatura comunista di

Stalin e Tito (come infatti accaduto a Trieste) e

non per instaurare una democrazia e quindi si

erano presi meriti che non gli spettavano, oltre

ad avere commesso crimini e violenze come i

fascisti ed i nazisti.

Durante la guerra i Partigiani Comunisti (Rossi)

avevano anche cercato di liberarsi dei Partigiani

Cattolici e Liberali (Azzurri e Bianchi) con

violenze ed omicidi.

Nel 1948 pertanto in Europa si cercò di frenare

l’avanzamento del Comunismo e si incrementò

l’obiettivo economico di far affluire dall’America

in Europa cibo, capitale e materie prime (Piano

Marshall).

Anche durante la seconda guerra mondiale i

vigili del fuoco hanno fatto la loro parte, ma per

questo vi rimando a leggere la sezione “i

pompieri in guerra”.

Il periodo dopo la seconda guerra mondiale

venne indicato come “Guerra Fredda” perché

vide le due superpotenze Usa e Urss che

crearono due blocchi rivali, una guerra

diplomatica, senza combattimenti, che si

minacciavano a vicenda rafforzando i propri

arsenali militari con armi nucleari, ne conseguì

nel 1949 la spartizione della Germania divisa in

due, dalla parte Ovest, Usa, Francia e Gran

Bretagna, da quella Est, l’Urss (Cortina Di

Ferro), inoltre la costruzione del Muro di Berlino

nel 1961 divise la città fisicamente in due in

modo che le persone non potessero scappare da

una parte all’altra.

Le varie colonie europee in Asia e Africa

rivendicarono la loro indipendenza.

Fra le varie alleanze militari nacque la NATO dal

“Patto Atlantico” (1949: Usa, Inghilterra, Italia,

Francia) e in contrapposizione il “Patto di

Varsavia” (1955: Urss, Romania,

Cecoslovacchia, Jugoslavia).

Nel 1951 in Europa per combattere la crisi

economica si creò la Comunità Europea del

Carbone e Acciaio (CECA)e nel 1957 per la libera

circolazione delle merci il Mercato Europeo

Comune (MEC) che nel 1957 divenne la

Comunità Economica Europea (CEE).

(Repubblica Italiana)

Il 2 giugno 1946 con il primo referendum il

popolo italiano (comprese le donne) votò a

favore della creazione di una Repubblica

Parlamentare (Repubblica Italiana e Assemblea

Costituente) e la famiglia reale Savoia dovette

lasciare il paese concludendo la Monarchia

italiana per sempre. La capitale ritornò a Roma.

I Partiti di massa erano tre: Democrazia

Cristiana, Partito Socialista e Partito Comunista:

il primo Governo fu quello di De Gasperi (D.C.)

con Sforza agli Esteri e De Nicola Presidente

della Repubblica (le donne furono ammesse al

voto); il 1 gennaio 1948 entrò in vigore la prima

Costituzione Italiana (redatta dall’Assemblea

Costituente di tipo rigida, ossia modificabile solo

con leggi particolari).

Dal 1948 (anni del Centrismo) vennero

estromesse le Sinistre dal governo De Gasperi in

quanto troppo legate al comunismo russo e

jugoslavo e vennero fatte numerose riforme di

politica interna, estera ed economica.

Dal 1952 ci fu una grande ripresa economica

(Miracolo Italiano) soprattutto con le industrie

del nord (auto, tv, elettrodomestici) che fecero

migrare gli operai del sud verso il nord.

Nel 1963 si cominciò a riaprire ai partiti di

CentroSinistra e vinse il nuovo governo di Moro.

Nel 1968 il malessere generale creò una

ribellione di giovani universitari, operai e

femministe, rivolte scoppiarono un po in tutti gli

Stati evoluti rivoltandosi contro i loro governi

compresa l’Italia, contro la società ritenuta

oppressiva e discriminante, contro la politica e il

militarismo, durò circa 10 anni e provocò

profondi mutamenti nella società (Fare un 68),

allo scopo di fermare questi movimenti di

protesta nacquero i gruppi armati terroristici

(Anni di Piombo): neri dei Neofascisti “Ordine

Nuovo” (strage di Bologna, di Piazza Fontana,

treno Italicus…) e rossi dei comunisti “Brigate

Rosse” (omicidio Moro, sequestro Cirillo e

Dozier…).

Nel 1972 fu indetto il governo Andreotti, uno dei

politici con più incarichi nella nuova repubblica.

Nel 1978 le Brigate Rosse uccisero Aldo Moro.

Nel 1979 si distinse il Partito Comunista di

Spadolini con i temi internazionali, nel 1983 si

distinse il Partito Socialista di Craxi. Nel 1990 il

nuovo partito di Destra della Lega Nord di Bossi

ebbe un grande successo con i temi

dell’immigrazione clandestina, lotta al

centralismo, federazione di regioni e secessione

del nord. Ci furono gli scandali dei politici corrotti

(Crack del Banco Ambrosiano, Tangentopoli e


Trattativa Stato-Mafia) e un declino dei partiti di

Sinistra. Nel 1992 ci furono ad opera della Mafia

gli attentati ai giudici Falcone e Borsellino.

Nello stesso anno con il Trattato di Maastricht

venne fondata l’Unione Europea (UE) erede della

CEE per creare un mercato comune e una

moneta unica: l’Euro.

Nel 1994 (Seconda Repubblica - Bipolarismo) il

partito di Destra Forza Italia dell’imprenditore

Berlusconi fece nascere un governo di Centro-

Destra; nel 1995 il governo tecnico di Dini

riforma il sistema pensionistico da retributivo a

contributivo; poi nel 1996 passò un governo di

Centro-Sinistra nel 1997 il governo Prodi emanò

la “Legge Bassanini-bis” per il riassetto

dell’attività amministrativa degli uffici pubblici e

l’ingresso dell’Italia nell’Euro.

Con l’uscita dalla Lira il Paese entrò in piena crisi

economica aggiungendosi a quella politica e

sociale. Nel 2008 un ulteriore crisi economica

europea aumentò il malcontento italiano e dal

2011 i governi si alternarono tra politici o tecnici

o misti o addirittura dalle varie “crisi di governo”

scelti senza voto del popolo (le leggi italiane lo

permettono), ma risolvendo ben poco, sia in

campo nazionale che estero; il tempo portò al

gran successo del movimento CinqueStelle del

comico Grillo; nel 2013 fu indetto il governo

Letta, poi Renzi, poi Gentiloni ed infine Conte

(tutti senza votazione popolare, i governi scelti

dal popolo durano poco a causa delle varie

incomprensioni).

Dal 2019 la storia politica italiana è pressoché

scandalizzante, dove si vedono partiti e partitini

di CentroSinistra e CentroDestra mirare

unicamente a portarsi via la poltrona uno con

l’altro, lasciando gli italiani allo sfascio

economico, lavorativo e sociale; i Partiti di

Sinistra (considerati anarchici) mirano

unicamente ai temi internazionali, migrazione

incontrollata e soldi dei fondi europei per tutti

tranne che per gli italiani; i Partiti di Destra

(considerati fascisti) mirano all’uscita dall’Unione

Europea, al blocco dell’immigrazione

incontrollata ed all’illusione di sistemare i

problemi degli italiani (sembra quasi che si siano

invertiti gli interessi politici rispetto al passato).

Nel 2020 con l’avvento della Pandemia mondiale

di Covid-19 la situazione è peggiorata

drasticamente, rinchiudendo obbligatoriamente

in casa milioni di italiani (e del resto del mondo).

Nel 2021 con il governo Draghi salito

dall’ennesima crisi di governo senza che il

popolo lo votasse ma con l’alleanza di tutti i

partiti, ha imposto un “GreenPass” per poter

lavorare e vivere socialmente che a molti è

sembrato anticostituzionale (con obbligò di

inocularsi un vaccino sperimentale che causò

problemi fisici di tipo trombotico e tachicardico a

più di qualcuno), mettendo a repentaglio la

reputazione di una Repubblica Democratica,

scatenando scioperi dei lavoratori e proteste

varie in tutto il territorio nazionale, che lo

accusarono di essere un nuovo dittatore.

Alla fine del 2022 il popolo fu chiamato a

scegliere il nuovo governo, di CentroSinistra o di

CentroDestra, vinse il secondo e venne per la

prima volta nella storia italiana formato un

governo presieduto da una donna: Giorgia

Meloni, vicepremier Salvini e Tajani.


la GEOGRAFIA GENERALE 145

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(Italia)

-SUPERFICIE: di 301.323 km2, situata nell’Europa

Meridionale, composta da una parte continentale,

una lunga penisola verso il Mar Mediterraneo, due

grandi isole (Sardegna e Sicilia) e varie minori, un

territorio per lo più irregolare e montuoso ed una

grande pianura. All’estremo nord ci sono le Alpi, a

sud le Isole Pelagie, a Ovest il Monte Chardonett,

ad est il Capo d’Otranto.

-CATENE MONTUOSE principali: Alpi Occidentali

(Marittime, Cozie, Graie), Alpi Centrali (Pennine,

Lepontine, Retiche), Alpi Orientali (Atesine,

Carniche, Giulie), Appennino Settentrionale

(Ligure, Tosco-Emiliano), Appennino Centrale

(Umbro-Marchigiano, Abruzzese), Appennino

Meridionale (Sannita, Campano, Lucano, Calabro).

-MONTI più alti: Bianco (4810m nelle Alpi Graie in

Valle d’Aosta), Rosa (in Piemonte), Cervino (in

Valle d’Aosta), Pizzo Bernina (in Lombardia),

Monviso (in Piemonte), Marmolada (in Trentino e

Veneto), Gran Paradiso (in Valle d’Aosta).

-VULCANI attivi: Campi Flegrei, Vesuvio e Ischia in

Campania; Stromboli, Lipari, Vulcano, Etna,

Ferdinandea e Pantelleria in Sicilia.

-PIANURA principale: Pianura Padana (nel nord).

-ZONE NATURALI particolari: Langhe (Piemonte),

Maremma (Toscana), Valtellina (Lombardia),

Gargano (Puglia), Carso (Friuli).

-COSTE principali: bagnate dal Mar Ligure,

Mar Tirreno, Mar Ionio e Mare Adriatico.

-ISOLE principali: arcipelago toscano (d’Elba, del

Giglio), arcipelago Maddalena e Tavolare

(Sardegna est), arcipelago campano (Ponza,

Ischia, Capri), Egadi e Eolie (Vulcano, Sicilia),

Lampedusa e Pantelleria (canale di Sicilia), Tremiti

(Adriatico, Puglia).

-FIUMI principali: Po (652m, Torino), Adige

(Trento), Tevere (Roma), Adda (Como), Oglio

(Bergamo), Tanaro (Asti), Ticino (Pavia), Arno

(Firenze), Piave (Belluno), Tagliamento (zona

Udine), Isonzo (Gorizia), Brenta (zona Vicenza),

Basento (Potenza), Volturno (Caserta), Aril (è il

fiume più corto della Terra).

-LAGHI principali: Garda (Veneto/

Lombardia/Trentino), Maggiore (Lombardia/

Piemonte), di Como (Lombardia), Trasimeno

(Umbria), Bolsena (Lazio), Iseo (Lombardia),

Varano (Puglia), Bracciano (Lazio), Lesina (Puglia),

Lugano (Lombardia).

-FOSSE: Fossa Ellenica (Mar Ionio, -5.000m).

-GROTTE principali: Gigante (Trieste, è la più

grande del mondo), Bossea (Cuneo), Toirano

(Savona), Tacoi (Bergamo), Genga (Ancona).

-CASCATE principali: dello Stroppia (500m,

Cuneo), delle Marmore (Terni), dell’Acqua Fraggia

(Sondrio), del Serio (Bergamo), del Dardagna

(Bologna), del Sasso (Urbino), di Riva (Bolzano),

del Rio Verde (Chieti), del Toce (Domodossola).

-STATI CONFINANTI: San Marino, Città del

Vaticano, Francia, Austria, Svizzera, Slovenia.

-REGIONI: sono 20 con 110 province: Liguria

(Genova), Piemonte (Torino), Valle d’Aosta

(Aosta), Lombardia (Milano), Trentino Alto Adige

(Trento), Veneto (Venezia), Friuli Venezia Giulia

(Trieste), Emilia Romagna (Bologna), Toscana

(Firenze), Marche (Ancona), Umbria (Perugia),

Lazio (Roma), Abruzzo (L’Aquila), Molise

(Campobasso), Puglia (Bari), Campania (Napoli),

Basilicata (Potenza), Calabria (Catanzaro), Sicilia

(Palermo), Sardegna (Cagliari); con 5 regioni a

Statuto Speciale: Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta,

Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia. La Sicilia

è la regione più grande e la Valle d’Aosta la più

piccola; Bolzano la provincia più grande e Trieste la

più piccola; Predoi (Bz) il comune più a nord e

Lampedusa (Ag) il più a sud; Bardonecchia (To) il

comune più ad ovest e Otranto (Le) il più a est;

Madesimo (So) il comune più lontano dal mare;

Matera (Basilicata) la città più antica; Aosta,

Belluno e Cuneo sono le città più fredde.

-CITTA’ MAGGIORI: Roma, Milano, Napoli, Torino.

-CITTA’ PIU’ ANTICA: Matera (Basilicata).

-POPOLAZIONE: 60 milioni di abitanti con densità

di circa 200 abitanti per chilometro quadrato.

-LINGUE ufficiali: Italiano e i suoi dialetti, con

minoranze di Francese, Tedesco e Sloveno, con

prevalenza di religione Cattolica e varie minori.

-INDUSTRIE maggiori: Turismo, Acciaio,

Metalmeccanica, Automobile, Pesca, Chimica,

Abbigliamento, Agricoltura, Allevamento.

-COLTURE prime: uva, olive, agrumi, frumento.

-ALLEVAMENTI maggiori: bovini, suini, ovini,

caprini, pesce di acqua salata, molluschi.

-RISORSE NATURALI: mercurio, potassio, zolfo.

-TERME NATURALI: a cielo aperto e gratuite sono

le Cascate del Mulino, Bagni di San Filippo.

-VIGILI DEL FUOCO: sono presenti sul territorio

nazionale con: 19 Direzioni Generali, 106 Comandi

Provinciali, numerosi Distaccamenti Permanenti e

vari Distaccamenti Volontari in supporto, per

informazioni più approfondite vi rimando a

leggere la sezione “l’Organizzazione Nazionale”.

-CARTINA GEOPOLITICA ONLINE: mappe, foto ed

altre informazioni su www.globalgeografia.com


(Europa)

-SUPERFICIE: 10 milioni di km2, delimitata a nord

dal mare Glaciale Artico, ad ovest dall'oceano

Atlantico, a sud dal mar Mediterraneo, a sud-est

dal mar Nero e dal Caucaso, ad est dal mar Caspio,

dalla catena montuosa degli Urali e dal fiume Ural.

Risulta essere il continente più vecchio, in

posizione centrale rispetto al globo, composta dalla

terraferma, da 4 penisole e varie grandi isole. Gli

Stati meridionale prevalentemente montuosi, verso

il Nord ci sono altipiani collinosi, ad Est ci sono

vaste pianure.

-CATENE MONTUOSE: gli Urali (situati in Russia

che separano l’Europa dall’Asia), il Caucaso

(Europa dell’est), le Alpi (separano l’Italia dagli

altri Stati europei), i Pirenei (confine tra Francia e

Spagna), gli Appennini (si estendono lungo l’Italia),

i Carpazi (Europa centrale), i Pennini (in

Inghilterra) e le Alpi Scandinave.

-MONTI principali: sono il Monte Bianco

(Italia/Francia), il Monte Rosa (Italia/Svizzera),

il Monte Cervino (Italia/Svizzera).

-VULCANI principali: Vesuvio ed Etna (Italia),

Santorini (Grecia), Teide e La Palma (Canarie),

Hekla, Geldingadalir e Eyjafjallajökull (Islanda).

-PIANURE: Bassopiano Sarmatico (Russia),

Bassopiano Germanico (Germania), Bacino di

Londra (Inghilterra), Pianura Ungherese

(Ungheria), Valacchia (Romania), Padana (Italia).

-ZONE NATURALI: Fiordi (Norvegia), Highlands

(Scozia), Tirolo (Austria e Nord Italia), Normandia

(Francia), Geysers (Islanda).

-COSTE: bagnate dal Mar Glaciale Artico, Atlantico,

Mediterraneo, mar Egeo, mar Nero, mar Caspio.

-ISOLE più grandi: Gran Bretagna, Irlanda,

Islanda, Sardegna, Sicilia, Corsica, Greta.

-PENISOLE: Scandinava, Iberica, Italiana,

Balcanica.

-FIUMI principali: il Volga (Russia), il Danubio

(Europa Centro Orientale), l’Ural (Russia), il Reno

(Europa Centrale), il Po (Italia).

-LAGHI principali: il Ladoga (Russia), il Lago Onega

(Russia), il lago Vanern (Svezia), il Lago di Ginevra

(Svizzera/Francia), il Lago di Costanza

(Svizzera/Germania/Austria), il Garda (Italia).

-FOSSE: Fossa Oinousse (Grecia, -5.200m).

-GROTTE più grandi: Gigante (Italia), di Postumia

(Slovenia), di Ghiaccio (Austria), del Drago

(Majorca, Spagna), del Ghiacciaio (Islanda).

-CASCATE principali: Winnufossen e Balaifossen

(Norvegia), Krimmler (Austria), Valaste (Estonia).

-STATI EUROPEI: sono 50: Albania (Tirana),

Andorra (Andorra la Vella), Armenia (Yerevan),

Austria (Vienna), Azerbaigian (Baki), Belgio

(Bruxelles), Bielorussia (Minsk), Bosnia (Sarajevo),

Bulgaria (Sofia), Cipro (Nicosia), Croazia

(Zagabria), Danimarca (Copenaghen), Estonia

(Tallinn), Finlandia (Helsinki), Francia (Parigi, lo

Stato più grande), Georgia (Tbilisi), Germania

(Berlino), Gran Bretagna (Londra), Grecia (Atene),

Irlanda (Dublino), Islanda (Reyljavik), Italia

(Roma), Kosovo (Pristina), Lettonia (Riga),

Liechtenstein (Vaduz), Lituania (Vilnius),

Lussemburgo (Luxemburg), Malta (La Valletta),

Macedonia (Skopje), Montenegro (Podgorica),

Moldova (Chisinau), Norvegia (Oslo), Paesi Bassi

(Amsterdam), Polonia (Varsavia), Portogallo

(Lisbona), Principato di Monaco (Monaco),

Repubblica Ceca (Praga), Repubblica di San Marino

(San Marino), Romania (Bucarest), Russia

“europea” (Mosca), Serbia (Belgrado), Slovacchia

(Bratislava), Slovenia (Lubiana), Spagna (Madrid),

Svezia (Stoccolma), Svizzera (Berna),

Turchia “europea” (Ankara), Ucraina (Kiev),

Ungheria (Budapest), Vaticano (Città del Vaticano).

-MONARCHIE: sono 7: 7 Regni (Danimarca,

Norvegia, Svezia, Regno Unito, Spagna, Paesi Bassi

e Belgio), 3 Principati (Andorra, Liechtenstein e

Monaco), 1 Granducato (Lussemburgo).

-CITTA’ maggiori: Istanbul (Turchia), Mosca

(Russia), Londra (Inghilterra), Madrid (Spagna).

-POPOLAZIONE: risulta al terzo posto, con 741

milioni di abitanti con densità di 70 abitanti/km2.

-LINGUE principali: Russo, Tedesco, Francese,

Inglese, Turco, Italiano, Spagnolo, Ucraino.

-INDUSTRIE maggiori: siderurgiche, metallurgiche,

automobilistiche, tessili, alimentari, chimica,

farmacologica, acciaierie, telecomunicazioni.

-COLTURE: cereali, patate, vino, olio, agrumi.

-ALLEVAMENTI: bovini, ovini, caprini, pesci.

-RISORSE NATURALI: rame (Polonia), gas

(Russia), petrolio (Grecia), carbone (Spagna),

uranio (Svezia), mercurio(Italia).

-PARCHI NATURALI: Laghi di Plitvice (Croazia),

Oulanka (Finlandia), Vatnajokull (Islanda).

-STATI DELL’UNIONE EUROPEA: sono 27: Austria,

Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca,

Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia,

Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo,

Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica

Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna,

Svezia, Ungheria. Hanno richiesto di entrare

nell’Unione anche Turchia, Macedonia, Montenegro,

Serbia, Albania, Ucraina. La Gran Bretagna è uscita

dall’Unione.

-POMPIERI IN MISSIONE: nel 1999 i vigili del fuoco

italiani vennero mandati in aiuto in Turchia per un

terremoto ed in Kosovo durante la guerra.

-CARTINA GEOPOLITICA ONLINE: mappe, foto ed

altre informazioni su www.globalgeografia.com


(Asia)

-SUPERFICIE: 44 milioni di km2, delimitata a nord

dal mare Glaciale Artico, ad ovest dal Mar Nero e

Mar Rosso, a sud dall’Oceano Indiano, a sud-est

dall’Indonesia, ad est dall’Oceano Pacifico. Risulta

essere il continente più vasto. Forma un’unica

massa continentale con l’Europa (EuroAsia);

presenta zone glaciali, temperate e torride. La zona

settentrionale è pianeggiante, quella mediana è

montuosa e quella meridionale divisa in tre grandi

penisole.

-CATENE MONTUOSE: Himalaya (Cina, Nepal),

Karakoram (Pakistan, India), Pamir (Tagikistan).

-MONTI principali: Everest (il monte più alto della

Terra, sul Himalaya), K2 (nel Karakoram).

-VULCANI principali: Monte Marapi (Indonesia),

Pinatubo (Filippine), Monte Fuji (Giappone).

-PIANURE: Bassopiano Occidentale (Siberia), Turan

(Kazakistan, Uzbekistan, Turkmenistan), Pianura

Settentrionale (Siberia), Pianura Gialla (Cina).

-ZONE NATURALI: Siberia (Russia asiatica),

deserto di Lut (Iran), deserto del Gobi (Mongolia e

Cina), tundra e taiga (Russia Asiatica).

-COSTE: bagnate dal Mar Glaciale Artico, Oceano

Atlantico, Mediterraneo, Mar Nero, Mar Rosso,

Oceano Indiano, Oceano Pacifico, Stretto di Bering.

-ISOLE più grandi: Borneo (Indonesia, Malaysia,

Brunei), Sumatra e Sulawesi (Indonesia).

-PENISOLE: Arabica, Indiana, dell’Indocina.

-FIUMI principali: Fiume Azzurro e Fiume Giallo

(Cina), Ob (Kazakistan, Russia), Mekong

(Laos, Thailandia, Cambogia, Vietnam).

-LAGHI principali sono: Mar Caspio, Bajkal

(Russia), Balhas (Kazakistan), Tonlè (Cambogia).

-FOSSE: depressione del Mar Morto (-426m).

-GROTTE più grandi: Hang Son Doong (Vietnam).

-CASCATE principali: Datian e Huanguoshu (Cina).

-STATI ASIATICI: sono 48: Afghanistan (Kabul),

Arabia Saudita (Riad), Armenia (Erevan),

Azerbaigian (Baku), Bahrein (Manama),

Bangladesh (Dacca), Bhutan (Thimphu), Brunei

(Bandar Seri Begawan), Cambogia (Phnom Penh),

Cina (Pechino), Cipro del Nord (Lefcosa), Corea del

Nord (Pyongyang), Corea del Sud (Seul), Emirati

Arabi Uniti (Abu Dhabi), Filippine (Manila),

Giappone (Tokyo), Giordania (Amman), India

(Nuova Delhi), Indonesia (Giacarta), Iran

(Teheran), Iraq (Baghdad), Israele

(Gerusalemme), Kazakistan (Nur-Sultan),

Kirghizistan (Biskek), Kuwait (Al Kuwait), Laos

(Vientiane), Libano (Beirut), Maldive (Male),

Malaysia (Kuala Lumpur), Mongolia (Ulan Bator),

Myanmar (Naypyidaw), Nepal (Katmandu), Oman

(Mascate), Pakistan (Islamabad), Qatar (Doha),

Russia (Mosca), Singapore (Singapore), Siria

(Damasco), Sri Lanka (Sri Jayawardenapura

Kotte), Tagikistan (Dusanbe), Taiwan (Taipei),

Thailandia (Bangkok), Timor Est (Dili), Turchia

“Asiatica” (Ankara), Turkmenistan (Asgabat),

Uzbekistan (Tashkent), Vietnam (Hanoi), Yemen

(Sana’a).

-CITTA’ maggiori: Tokyo (Giappone), Giacarta

(Indonesia), Delhi (India), Manila (Filippine).

-POPOLAZIONE: con 4,2 miliardi di abitanti

con densità di 104 abitanti/km2.

-LINGUE principali: Cinese, Hindi, Inglese, Russo,

Indonesiano, Bengalese, Giapponese.

-INDUSTRIE maggiori: estrattive, petrolchimiche,

siderurgiche, metallurgiche, cementifiche.

-COLTURE: cotone, cereali, tabacco, barbabietola.

-ALLEVAMENTI: bovini, suini, volatili, pesca.

-RISORSE NATURALI: petrolio (Kuwait, Iran),

stagno (Malesia), ferro (Cina), fosforiti (Israele).

-PARCHI NATURALI: Hallasan (Corea del Sud),

Taroko (Taiwan), Halong Bay (Vietnam).

-POMPIERI IN MISSIONE: nel 2002 i vigili del fuoco

italiani vennero mandati in Iran per un terremoto e

nel 2003 in Thailandia per uno tzunami.

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(Africa)

-SUPERFICIE: 30 milioni di km2, delimitata a nord

dal Mar Mediterraneo, a nord-est dal Canale di

Suez e dal Mar Rosso, ad ovest dal Oceano

Atlantico, a sud dall’Oceano Indiano. In questo

continente passa l’Equatore. Possiede la più grande

varietà e unicità di animali.

-CATENE MONTUOSE: Catena del Ruwenzori

(Uganda), Atlante (Marocco), Virunga (Ruanda).

-MONTI principali: Kilimangiaro (Tanzania), Monte

Kenya (Kenya), Ruwenzori (Congo, Uganda).

-VULCANI principali: Ol Doinyo Lengai (Tanzania),

Nyamuragira e Nyiragongo (Congo).

-PIANURE: Alluvionali (Tanzania, Kenia,

Mozambico), Pianura Gefara (Libia, Tunisia).

-ZONE NATURALI: Deserto del Sahara (Marocco,

Algeria); Deserto del Kalahari (Namibia), Savana

(Sudafrica), Foresta Tropicale (Congo).

-COSTE: bagnate dall’Oceano Atlantico, Golfo di

Guinea, Oceano Indiano, Canale di Mozambico,

Golfo di Aden, Mar Rosso, Delta del Nilo,

Stretto di Gibilterra, Mar Mediterraneo.

-ISOLE più grandi: Magadascar, Seychelles,

Mauritius, Canarie (facente parte della Spagna).

-PENISOLE: del Sinai (Egitto), del Capo Verde.


-FIUMI principali: Nilo (Egitto), Congo (Congo),

Niger (Niger), Zambesi (Zambia).

-LAGHI principali: Vittoria (Kenya), Tanganica

(Congo), Malawi (Malawi, Mozambico).

-FOSSE: depressione del Lago Assal (-155m).

-GROTTE più grandi: Cango (Sudafrica).

-CASCATE principali: Vittoria (Zambia).

-STATI AFRICANI: sono 54: Algeria (Algeri),

Angola (Luanda), Benin (Porto Novo), Botswana

(Gaborone), Burkina Faso (Ouagadougou), Burundi

(Gitega), Camerun (Yaoundè), Capo Verde (Praia),

Repubblica Centrafricana (Bangui), Ciad

(N’Djamena), Comore (Moroni), Congo

(Brazzaville), Repubblica del Congo (Kinshasa),

Costa d’Avorio (Yamoussoukro), Egitto (Il Cairo),

Eritrea (Asmara), Eswatini (Mbabane), Etiopia

(Addis Abeba), Gabon (Libreville), Gambia (

Banjul), Ghana (Accra), Gibuti (Gibuti), Guinea

(Conakry), Guinea-Bissau (Bissau), Guinea

Equatoriale (Malabo), Kenya (Nairobi), Lesotho

(Maseru), Liberia (Monrovia), Libia (Tripoli),

Madagascar (Antananarivo), Malawi (Lilongwe),

Mali ( Bamako), Marocco (Rabat), Mauritania

(Nouakchott), Mauritius (Port Luis), Mozambico

(Maputo), Namibia (Windhoek), Niger (Niamey),

Nigeria (Abuja), Ruanda (Kigali), Sao Tome’ e

Principe (Sao Tomè), Seychelles (Victoria), Senegal

(Dakar), Sierra Leone (Freetown), Somalia

(Mogadiscio), Sudafrica (Pretoria), Sudan

(Khartoum), Sudan del Sud (Giuba), Tanzania

(Dodoma), Togo (Lomè), Tunisia (Tunisi), Uganda

(Kampala), Zambia (Lusaka), Zimbabwe (Harare).

-CITTA’ maggiori: Il Cairo (Egitto), Lagos (Nigeria),

Kinshasa (Rep.Congo), Johannesburg (Sudafrica).

-POPOLAZIONE: con 1,3 miliardi di abitanti

con densità di 43 abitanti/km2.

-LINGUE principali: Arabo, Francese, Oromo, Zulu,

Swahili, Shona, Somali.

-INDUSTRIE maggiori: minerarie, petrolifere,

birraria, cellulosa, turistiche, latifondiste.

-COLTURE: cotone, caffè, cacao, te, gomma.

-ALLEVAMENTI: cammelli, capre, pecore, asini.

-RISORSE NATURALI: petrolio (Nigeria), oro,

diamanti, rame, alluminio (Mozambico).

-PARCHI NATURALI: Serengheti (Tanzania), Masai

Mara (Kenya), Kruger (Sudafrica).

-POMPIERI COLONIALI: Tripoli e Bengasi in Libia

erano colonie dell’Italia con i rispettivi vigili del

fuoco formati da personale misto, italiano e locale.

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(Oceania)

-SUPERFICIE: 9 milioni di km2, delimitata a nord

dal Mar di Timor, a sud-ovest dal Oceano Indiano e

ad est dall’Oceano Pacifico. Risulta essere il

continente più piccolo, formato per la maggior

parte da “isole nazioni” divese in 4 grandi regioni:

Australia e Nuova Zelanda, Polinesia, Micronesia e

Melanesia.

-CATENE MONTUOSE: Sudirmam Range (Nuova

Guinea Occidentale), Bismarch Range (Papua

Nuova Guinea), Alpi Neozelandesi, Alpi Australiane.

-MONTI principali: Puncak Jaya e Monte Wilhelm

(Nuova Guinea), Monte Cook (Nuova Zelanda).

-VULCANI principali: Ngauruhoe (Nuova Zelanda).

Big Bin (Australia).

-PIANURE: Grande Bacino Artesiano (Australia).

-ZONE NATURALI: Deserto Great Victoria

(Australia), Deserto di Rangipo (Nuova Zelanda).

-ISOLE più grandi: Australia, Papua Nuova Guinea,

Nuova Zelanda, Tasmania.

-FIUMI principali: Darling e Murray (Australia).

-LAGHI principali sono: Eyre (Australia).

-FOSSE: depressione del Lago Eyre (-15m).

-GROTTE più grandi: Yarrangobilly (Australia).

-CASCATE principali: Ebor (Australia), Huka

(Nuova Zelanda).

-STATI DELL’OCEANIA: sono 14: Australia

(Camberra), Figj (Suva), Kiribati (Bairiki), Marshall

(Majuro), Micronesia (Palikir), Nauru (Yaren),

Nuova Zelanda (Wellington), Palau (Melekeok),

Papua Nuova Guinea (Port Moresby), Salomone

(Honiara), Samoa (Apia), Tonga (Nuku’alofa),

Tuvalu (Funafuti), Vanuatu (Port Vila), Nuova

Caledonia (dipende dalla Francia), Marianne

(dipende dagli Usa), Polinesia Francese (dipende

dalla Francia), Wallis Et Futuna (dipende dalla

Francia), Pitcairn (dipende dalla Gran Bretagna),

Samoa Americane (dipende dagli Usa), Haway

(dipende dagli Usa), Rapa Nui (dipende dal Cile),

Guam (dipende dagli Usa).

-CITTA’ maggiori: Sidney (Australia), Auckland

(Nuova Zelanda), Port Moresby (P. Nuova Guinea).

-POPOLAZIONE: con 48 milioni di abitanti

con densità di 5,5 abitanti/km2.

-LINGUE principali: Samoano, Figiano, Inglese.

-INDUSTRIE maggiori: siderurgiche, metallurgiche,

navali, minerarie, manifatturiere, tessili.

-COLTURE: grano, ananas, banane, tabacco.

-ALLEVAMENTI: bovini, ovini, pecore, mucche.

-RISORSE NATURALI: ferro, oro, piombo, zinco,

carbone.

-PARCHI NATURALI: Tongariro (Nuova Zelanda),

Uluru (Australia).

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(America)

-SUPERFICIE: 42 milioni di km2, delimitata a nord

dal Mar Glaciale Artico, a sud-ovest dall’Oceano

Pacifico, ad est e sud-est dall’Oceano Atlantico. Il

continente più grande è attraversato dall’Equatore,

dal Tropico del Cancro e dal Tropico del Capricorno,

suddiviso in America del Nord, America del Sud e

Politicamente dall’America Centrale.

-CATENE MONTUOSE: Montagne Rocciose (Nord-

Ovest), Monti Appalachi (Nord-Est), Ande (Sud),

Massiccio della Guyana (Sud), Mato Grosso (Sud).

-MONTI: Denali (Alaska), Aconcagua (Cile).

-VULCANI principali: Sant’Elena (Nord), Fuego

(Centro), Tungurahua (Sud).

-PIANURE: Grandi Pianure (Nord), Orinoco (Sud),

Amazzonica (Sud), Chaco Pampa (Sud).

-ZONE NATURALI: Foresta Amazzonica (Sud),

Deserto di Atacama (Sud).

-COSTE: bagnate dallo Stretto di Bering, Circolo

Polare Artico, Oceano Atlantico, Oceano Atlantico,

Mare Antartico, Oceano Pacifico.

-ISOLE: Groenlandia (dipende dalla Finlandia),

Cuba, Isole Domenicane.

-FIUMI principali: Mississippi (Nord), Rio delle

Amazzoni (Sud), Paranà (Sud).

-LAGHI principali: Superiore (Nord), Titicaca (Sud).

-FOSSE: Laguna del Carbon (-105m, Sud).

-GROTTE più grandi: del Mammuth (Nord).

-CASCATE principali: Salto Angel (Sud).

-STATI DEL NORD: sono 6: Canada (Ottawa), Stati

Uniti d’America (Washington D.C.), Messico (Città

del Messico), Groenlandia (dipende dalla

Danimarca), Bermuda (dipende dalla Gran

Bretagna, Saint Pierre Et Miquelon (dipende dalla

Francia.

-STATI DEL CENTRO: sono 33: Antigua e Barbuda

(Saint John’s), Bahama (Nassau), Barbados

(Bridgestown), Belize (Belmopan), Costa Rica (San

Josè), Cuba (L’Avana), Dominica (Roseau), El

Salvador (San Salvador), Giamaica (Kingston),

Grenada (Saint George’s), Guatemala (Città del

Guatemala), Haiti (Port au Prince), Honduras

(Tegucigalpa), Nicaragua (Managua), Repubblica

Dominicana (Santo Domingo), Panama (Panama),

Saint Kitts et Nevis (Basseterre), Santa Lucia

(Castries), Saint Vincents Et Grenadine

(Kingstown), Trinidad e Tobago (Port of Spain),

Aruba (dipende dall’Olanda), Saint Martin (dipende

dalla Francia), Curacao (dipende dall’Olanda),

Guadalupa (dipende dalla Francia), Cayman

(dipende dalla Gran Bretagna), Isole Vergini

Britanniche (dipende dalla Gran Bretagna), Isole

Vergini Statunitensi (dipende dagli Usa), Martinica

(dipende dalla Francia), Montserrat (dipende dalla

Gran Bretagna), Porto Rico (dipende dagli Usa),

Saint Barthelemy (dipenda dalla Francia), Sint

Maarten (dipende dall’Olanda), Turks Et Caicos

(dipende dalla Gran Bretagna).

-STATI DEL SUD: sono 15: Argentina (Buenos

Aires), Bolivia (Sucre), Brasile (Brasilia), Cile

(Santiago), Colombia (Bogotà), Ecuador (Quito),

Guyana (Georgetown), Paraguay (Asuncion), Perù

(Lima), Suriname (Paramaribo), Uruguay

(Montevideo), Venezuela (Caracas), Guiana

Francese (dipende dalla Francia), Falkland

(dipende dalla Gran Bretagna), Sandwich Et South

Georgia (dipende dalla Gran Bretagna).

-CITTA’ maggiori: Sao Paolo (Brasile), Città

del Messico (Messico), New York (Usa).

-POPOLAZIONE: con 953 milioni di abitanti

con densità di 24 abitanti/km2.

-LINGUE principali: Portoghese, Spagnolo, Inglese.

-INDUSTRIE maggiori: minerarie, petrolifere,

spaziale, aeronautiche, cinematografiche.

-COLTURE: mais, soia, caffè, banane, zucchero.

-ALLEVAMENTI: bovini, ovini, pecore, cavalli.

-RISORSE NATURALI: petrolio, gas, legname, oro.

-PARCHI NATURALI: Yellowstone (Usa), Grand

Canyon (Usa), Rapa Nui (Cile), Sajama (Bolivia).

-STATI DEGLI STATI UNITI D’AMERICA: sono 50:

Alabama (Montgomery), Alaska (Juneau), Arizona

(Phoenix), Arkansas (Little Rock), California

(Sacramento), Carolina del Nord (Raleigh),

Carolina del Sud (Columbia), Colorado (Denver),

Connecticut (Hartford), Nord Dakota (Bismarck),

Sud Dakota (Pierre), Delaware (Dover), Florida

(Tallahassee), Georgia (Atlanta), Hawaii

(Honolulu), Idaho (Boise), Illinois (Springfield),

Indiana (Indianapolis), Iowa (Des Moines), Kansas

(Topeka), Kentuchy (Frankfort), Louisiana (Baton

Rouge), Maine (Augusta), Maryland (Annapolis),

Massachusetts (Boston), Michigan (Lansing),

Minnesota (Saint Paul), Mississippi (Jackson),

Missuri (Jefferson City), Montana (Helena),

Nebraska (Lincoln), Nevada (Carson City), New

Hampshire (Concord), New Jersey (Trenton), New

York (Albany), New Mexico (Santa Fe), Ohio

(Columbus), Oklahoma (Oklahoma City), Oregon

(Salem), Pennsylvania (Harrisburg), Rhode Island

(Providence), Tennessee (Nashville), Texas

(Austin), Utah (Salt Lake City), Vermont

(Montpelier), Virginia (Richmond), West Virginia

(Charleston), Washington (Olympia), Wisconsin

(Madison), Wyoming (Cheyenne).

-POMPIERI: in Cile e in Perù prestano servizio 11

Compagnie di Pompieri Italiani (Bomberos). Da

New York sono nati i “Pompieri dell’Onu” con lo

scopo di organizzare i servizi antincendio degli

Stati più poveri e di quelli in guerra, a capo un

firefighter italoamericano.

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(Terra)

-TERRA: è un pianeta del Sistema Solare. Possiede

virtualmente: un Asse Terrestre che congiunge i

Poli (nord e sud) passando per il centro; 2 Emisferi

o due metà del globo separate dall’Equatore

(Australe a Sud e Boreale a Nord); da cerchi che

passano per i Poli detti Meridiani, da cerchi paralleli

all’Equatore detti Paralleli; da 2 Tropici (Paralleli,

dell’emisfero boreale detto Tropico del Cancro e

dell’emisfero australe detto Tropico del

Capricorno); dai Meridiani dipendono i Fusi Orari

(Zone della Terra ben delimitate che

convenzionalmente hanno la stessa ora).

-SUPERFICIE: suddivisa in 7 continenti (Europa con

50 stati, Asia con 48, Americhe con 54, Africa con

55, Oceania con 14, Antartide con 7 territori, Artide

con 8 zone, per un totale di 221 Stati).

-COSTE: bagnate da 5 Oceani (Pacifico, Atlantico,

Indiano, Mar Glaciale Artico, Mari Antartici), più

vari Mari Interni (Mar Cinese, Mar Mediterraneo,

Mare di Bering, Mar dei Caraibi, Mar Morto, Mar

Rosso, Mar Nero, Mar Baltico, Golfo Persico).

-ISOLA PIU’ GRANDE: Groenlandia (Danimarca).

-CATENE MONTUOSE PIU’ LUNGHE: Dorsela Medio

Oceanica (sul fondo marino), Ande (SudAmerica).

-MONTE PIU’ ALTO: Everest (8850m Nepal).

-VULCANO PIU’ PERICOLOSO: Yellowstone (Usa).

-FOSSA PIU’ PROFONDA: Delle Marianne (11.000m

Oceano Pacifico).

-PIANURA PIU’ GRANDE: Bassopiano della Siberia

Occidentale (Russia, 4 milioni di metri quadrati).

-DESERTO PIU’ ESTESO : Sahara (Africa).

-FIUME PIU’ LUNGO: Nilo (6.671km Egitto).

-FIUME PIU’ CORTO: Aril (175m Italia).

-LAGO PIU’ PROFONDO: Bajkal (Russia).

-LAGO PIU’ ESTESO: Mar Caspio.

-GROTTA PIU’ GRANDE: Grotta Gigante (Italia).

-CASCATA PIU’ ALTA: Salto Angel (Venezuela).

-LUOGO PIU’ CALDO: Deserto del Lut (70°C Iran).

-LUOGO PIU’ FREDDO: Vostok (-97,8°C Antartide).

-STATI PIU’ POPOLATI: Cina, India, U.S.A.

-STATO PIU’ GRANDE: Federazione Russa (Russia).

-STATO PIU’ PICCOLO: Città del Vaticano.

-CITTA’ PIU POPOLATA: Tokjo (Giappone).

-CITTA’ PIU ANTICA: Aleppo (Siria).

-CITTA’ PIU’ INQUINATA: Hotan (Cina).

-POPOLAZIONE MONDIALE: 8 miliardi di persone.

-LINGUE PIU’ PARLATE: Inglese, Cinese Mandarino.

-RELIGIONE PIU’ PREDICATE: Cristianesimo.

-ATTIVITA’ MAGGIORI: agricoltura e allevamento.

-COLTURE: canna da zucchero e banana.

-ALLEVAMENTO MAGGIORE: mucche.

-POMPIERI MIGLIORI: nel 2016 i vigili del fuoco

italiani sono stati definiti dalla commissione

internazionale i “migliori pompieri del mondo”.

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(Antartide e Artide)

-ANTARTIDE: è il continente più meridionale,

contrapposto all’Artide, comprende le terre ed i

mari che circondano il Polo Sud, circondato dai

Mari Antartici, il 98% del territorio è

completamente ricoperto dal ghiaccio spesso

mediamente 1600m, è il luogo più freddo della

Terra, è considerato un deserto a causa delle

scarse precipitazioni annue. Ha un importante

compito nell'equilibrio climatico del pianeta,

visto che ogni variazione della calotta si

ripercuote sull'equilibrio termico planetario, sulla

circolazione oceanica e atmosferica nonché sul

livello del mare, in Antartide si trovano le due

più grandi piattaforme di ghiaccio del mondo. Ha

una superficie di 13 milioni di km2, attraversato

dalla Catena Translatlantica con il Massiccio

Vinson fra i monti più alti (4900m), la maggiore

depressione è la Fossa Subglaciale di Bentley

(-2500m). Ricca di risorse minerarie (carbone,

ferro, nichel, manganese, uranio) e petrolifere. Il

clima polare varia da -25°C a -82°C. Nel

continente vivono solo piante e animali che si

sono adattati al clima rigido. Ci sono oltre 70

laghi situati a migliaia di metri sotto la coltre

gelata, il maggiore è il Lago Vostok.

Il continente non è abitato permanentemente da

alcuna popolazione umana, ma durante l'anno,

tra le 1.000 e le 5.000 persone risiedono nelle

80 stazioni di ricerca scientifica sparse in tutto

l'Antartide: Americani, Russi, Cileni, Francesi,

Inglesi, Australiani, e Italiani (Stazione

Concordia e Zucchelli, con la presenza dei Vigili

del Fuoco Italiani). Si è accertato che novanta

milioni di anni fa, al Polo Sud faceva caldo (12-

19°C), e al posto del ghiaccio c’era una fitta

vegetazione, foreste con fiori e alberi.

-ARTIDE: è la regione circostante il Polo Nord, è

contrapposta all’Antartide, non è ben delimitata

in quanto è formata da varie parti di altri Stati

(Canada, Russia, Alaska, Groenlandia, Islanda,

Finlandia, Svezia, Norvegia) e dal Mar Glaciale

Artico, non è pertanto un vero e proprio

continente formato dalla terra ferma come lo

sono gli altri, ma è un oceano circondato dalla

terra. Il clima è caratterizzato da lunghi inverni

freddi (-58°C) e da brevi estati fresche (10°C),

generalmente è coperto da ghiacciai per tutto

l’anno. La popolazione è composta dagli Inuit

che vivono sul permafrost delle zone

pianeggianti costiere e dagli Yupik che vivono

nei territori appartenenti all’Alaska.


ELEMENTI DI DIRITTO 151

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(Elementi base)

Il Diritto è l’insieme delle regole che disciplinano

il comportamento delle persone nella società. Si

divide in Diritto Privato (regola i rapporti tra

privati in condizioni di parità) e Diritto Pubblico

(regola i rapporti in cui una delle due parti è un

soggetto pubblico). Composto da Norme

Giuridiche (comportamenti da attuare per far in

modo che gli individui si rispettino e non abusino

delle cose altrui), Sanzioni (conseguenze ai

trasgressori da funzione deterrente) e

Organizzazione (produrre le norme e garantirne

esecuzione e controllo). Le Fonti di Diritto sono

la Costituzione, le Leggi Costituzionali, i Codici,

le Leggi Ordinarie, i Decreti Legge e Legislativi, i

Referendum, i Regolamenti, gli Statuti, le Norme

Interne, i Contratti e le Consuetudini.

Il Diritto Pubblico è composta dal Diritto

Costituzionale (regola i rapporti tra Stato e

cittadini), Diritto Amministrativo (regola gli enti

pubblici a soddisfare i bisogni collettivi), Diritto

Penale (previene e reprime i reati), Diritto

Processuale (disciplina e applica le norma

giuridiche), Diritto Ecclesiastico (regola i rapporti

tra Stato e religioni), Diritto Finanziario

(disciplina le attività finanziarie degli enti

pubblici), Diritto Tributario (disciplina i rapporti

con il fisco e contribuenti), Diritto Comunitario

(disciplina l’integrazione europea), Diritto

Internazionale (disciplina i rapporti con altri Stati

e con gli stranieri in Italia e italiani all’estero).

Le norme giuridiche regolano la vita organizzata

di una comunità di persone appartenenti ad uno

Stato, vengono imposte per il bene collettivo a

chiunque anche con Autorità.

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dipende

dal Ministero degli Interni, possiede un Capo

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso

Pubblico e della Difesa Civile (Prefetto), e un

Capo del Corpo Nazionale (Vicario). Il

Dipartimento è formato da 8 Direzioni Centrali

(Emergenza e Soccorso Tecnico, Formazione,

Prevenzione, Risorse Logistiche e Strumentali,

Risorse Finanziarie, Risorse Umane, Affari

Generali, Difesa Civile e Politiche di Protezione

Civile), dall’Ufficio Centrale Ispettivo e dagli

Uffici di Staff.

(Diritto Privato)

Il Diritto Privato permette ai privati di realizzare

i propri scopi economici, sociali e famigliari con

la collaborazione della Stato. Composto dal

Diritto Civile (regola i rapporti tra soggetti

privati), Diritto Commerciale (regola le attività

imprenditoriali), Diritto del Lavoro (disciplina i

rapporti di lavoro), Diritto Agrario (disciplina i

rapporti attinenti all’agricoltura), Diritto della

Navigazione (disciplina i rapporti alla

navigazione marittima, aerea ed interna), Diritto

Industriale (disciplina i modelli, brevetti e

prodotti industriali).

L’insieme dei diritti e dei doveri che qualificano

la posizione giuridica del soggetto e detta

Status: il Diritto Soggettivo (posizione giuridica),

il Diritto Assoluto (diritti personali, di proprietà,

libertà e rispetto), il Diritto Relativo (da

creditore, allo stipendio), il Diritto di Aspettativa

(diritti al momento della nascita), il Diritto di

Potestà (nell’interesse altrui), il Diritto di Facoltà

(manifestazione del diritto), il Diritto Potestativo

(operare per mutare la situazione di un altro

soggetto, come il recedere), il Diritto d’Azione

(mezzo di tutela dei propri diritti da parte di un

giudice), il Dovere Generico (di astensione, di

non fare, di rispetto verso gli altri), il Dovere

Specifico (l’obbligo di un rapporto giuridico), il

Dovere Giuridico (l’onere delle proprie ragioni),

lo Stato di Soggezione (subire).

Nel Diritto Civile si designa come Persona ogni

soggetto di diritto, la quale può essere Persona

Fisica (diritto alla vita, alle libertà, al nome,

all’immagine, all’integrità psicofisica,) e Persona

Giuridica (più individui, enti, associazioni,

fondazioni, società di capitali, pubbliche o

private). Alla Persona Fisica è attribuita la

Capacità Giuridica (titolarità di diritti e doveri

acquisita dalla nascita) e la Capacità di Agire

(capacità di esercitare i diritti e di assumere gli

obblighi acquisita dal 18° anno d’età). Alle

Persone Giuridiche è conferita Capacità di Agire

previa iscrizione nei registri od albi nel caso dei

privati.

Si definisce Famiglia un istituto di pubblica

rilevanza, nucleo fondamentale della società, il

Matrimonio è il fondamento della famiglia, non

viene considerata invece la sola convivenza. Il

matrimonio è un negozio giuridico bilaterale fra

due persone. Ne esistono due forme: quello

civile e quello concordato (religioso).


I rapporti disciplinati dall’ordinamento giuridico

sono il Coniugio (diritti e doveri reciproci:

fedeltà, assistenza morale, collaborazione e

coabitazione), la Parentela (persone che

discendono da uno stesso stipite, fino al sesto

grado), l’Affinità (vincolo che sorge tra un

coniuge e i parenti dell’altro), la Filiazione

(discendenza tra genitori e figli), l’Adozione

(istituto a tutela dei minori) e l’Affidamento

(diritto di essere educato). Il regime

patrimoniale si regola con la Comunione dei

beni, con la Separazione dei beni, con il Fondo

patrimoniale o con la Comunione convenzionale.

La Separazione dei coniugi non fa cessare il

vincolo matrimoniale ma lo modifica di taluni

diritti e doveri, può essere fatta in modo

giudiziale o consensuale. Dopo 3 anni di

separazione il matrimonio può essere sciolto

tramite il Divorzio. Alla morte di una persona, i

rapporti giuridici patrimoniali si trasferiscono ad

un altro soggetto, il successore o erede. La

successione può essere Testamentaria, Legittima

e/o Necessaria. Il successore eredita sia i beni

che i debiti, ma può essere anche rifiutata. Al

coniuge e ai figli o parenti fino al sesto grado

può spettare una parte anche contro la volontà

del testatore.

Si definiscono Diritti Reali (Assoluti) i diritti di

trarre utilità dalle cose proprie. Sono

rappresentati dalla Proprietà (godimento in

modo pieno ed esclusivo), dal Godimento

(Usofrutto, Uso, Abitazione, Superficie, Servitù,

Enfiteusi) e dalla Garanzia (Pegno, Ipoteca,

Fideiussione, Avallo). Qualsiasi cosa possa

costituire oggetto di diritto è detto Bene. I beni

devono avere valore morale o di scambio

(oggetti, attività, creazioni, energia,

personalità). Si dividono in Beni Corporali e

Incorporali (materiali e percepiti), Beni Fungibili

e Infungibili (scambievoli e insostituibili), Beni

Consumabili e Inconsumabili (deteriorabili e

continui), Beni Divisibili e Indivisibili (scomposti

e comuni), Beni Mobili e Immobili (trasportabili e

fissi). La Comunione è la situazione in cui più

soggetti sono titolari di un medesimo diritto

reale sullo stesso bene, ad esempio un

condominio. La Multiproprietà è un contratto

mediante il quale più soggetti acquistano un

diritto su di un medesimo bene. L’Enfiteusi è un

diritto che attribuisce alla persona in favore della

quale è costituito, lo stesso potere di godimento

di un fondo spettante al proprietario. L’Usofrutto

è il diritto di usare la cosa altrui e trarne i frutti.

L’Uso è la facoltà di usare e godere della cosa in

modo diretto per un bisogno proprio attuale. La

Servitù è il diritto che consiste in un peso

gravante su un fondo limitrofo appartenente a

diverso proprietà. L’Usocapione è l’istituto

giuridico in forza del quale è possibile acquistare

a titolo originario la proprietà di un bene in virtù

del possesso protratto nel tempo. Il Possesso è il

potere su una cosa che si manifesta in una

attività corrispondente all’esercizio della

proprietà. Un proprietario di un bene ha il diritto

di godere e disporre del bene nei limiti degli

obblighi previsti dalla legge. La Rivendicazione è

un’azione a tutela della proprietà contro chi

detiene illegittimamente una cosa. La Garanzia è

lo strumento posto per assicurare l’adempimento

di un dovere o il godimento di un diritto.

L’Ipoteca è la garanzia sui beni mobili o immobili

iscritti nei pubblici registri. Il Pegno è la garanzia

sui beni mobili. La Fideiussione è la garanzia con

il quale un soggetto garantisce l’adempimento

altrui. L’esercizio dei diritti è soggetto nei limiti

previsti dalla legge ai termini di Prescrizione e

Decadenza. La Prescrizione produce l’estinzione

del diritto se per effetto dell’inerzia o del non uso

del medesimo da parte del suo titolare esso non

viene esercitato per un periodo di tempo stabilito

dalla legge. La Decadenza produce l’estinzione

del diritto per il decorso del tempo previsto dalla

legge.

(Diritto del lavoro)

Si definisce Rapporto di Lavoro Subordinato, i

principi e le norme che lo disciplinano. Il

Contratto Individuale di lavoro subordinato è

l’accordo tra un prestatore d’opera e un datore

di lavoro, il quale si obbliga a prestare la propria

attività manuale o intellettuale in cambio di un

corrispettivo (retribuzione, stipendio, paga,

salario) a tempo determinato, indeterminato o a

cottimo. La legge fissa l’età minima per

l’ammissione al lavoro di 16 anni e di aver

concluso la scuola dell’obbligo. In base al tipo di

contratto ed alla mansione si ha diritto alla 13° e

14° mensilità o di altre gratifiche, ai congedi di

maternità, paternità o parentale. Ciascuno può

recedere dal contratto per ragioni individuali

(dimissioni) o venir licenziato dal datore di

lavoro per Giusta Causa (verifica di un fatto:

licenziamento in tronco) o Giustificato Motivo

(ragioni produttive o inadempimento degli

obblighi contrattuali) entrambi devono avere

“l’Onere della Prova”. Il Contratto Collettivo di

Lavoro è il contratto stipulato tra le associazioni

sindacali dei lavoratori e le associazioni dei

datori di lavoro, determina le condizioni generali

che vengono applicate ai contratti individuali e

contengono diritti e doveri, retribuzione e

congedi. Lo Statuto dei Lavoratori garantisce il

rispetto della libertà e della dignità del

lavoratore nel rapporto di lavoro e nei luoghi di

lavoro, della libertà di opinioni politiche,

religiose, sindacali e di pensiero. Le

Organizzazioni Sindacali sono associazioni

volontarie con lo scopo di difendere gli interessi

della categoria che rappresentano (CGIL, CISL,


UIL, UGL, RdB, Co.Na.Po.). Il Diritto allo

Sciopero è l’astensione collettiva dal lavoro da

parte dei lavoratori con diverse finalità, per la

difesa ed il rispetto dei propri diritti. In tempi di

crisi lo Stato garantisce a chi perde il lavoro per

determinati motivi delle assistenze finanziarie

dette Disoccupazione o Cassa Integrazione.

Inoltre per ogni cessazione di rapporto di lavoro

il datore deve un trattamento di fine rapporto

(TFR) al proprio lavoratore.

Si definisce Legislazione Sociale, il complesso

delle norme che hanno per oggetto l’Assistenza

Sociale e le Prevenzione Sociale. Ogni cittadino

inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari

per vivere ha diritto al mantenimento e

all’assistenza sociale, anche nel caso di

infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia.

Questo mediante il versamento di contributi.

L’erogazione di indennità e pensioni è preposta

da parte di enti pubblici per la Previdenza

Sociale (Inps, Inail) a favore dei lavoratori.

L’Assistenza Sociale è costituita dal settore

sanitario tramite il Servizio Sanitario Nazionale.

Tra le assicurazioni obbligatorie dei lavoratori di

alcuni specifici settori ci sono quella contro gli

infortuni e le malattie professionali (gestita da

Inail) a carico del datore di lavoro. Il sistema

pensionistico è una prestazioni economica

(gestita da Inps e Inpdap) riconosciuta ai

lavoratori: Pensione di Vecchiaia (es:60 anni di

età per le donne, 65 per gli uomini e 20 anni di

contributi), Pensione di Anzianità (es: anzianità

contributiva di 40 anni), Pensione di Invalidità

(per capacità lavorative ridotte o nulle) e

Prestazioni Assistenziali (per sordomuti,

ciechi…).

(Diritto Internazionale)

Per Diritto Internazionale (diritto delle genti) si

intende l’insieme delle norme che disciplinano le

vite delle comunità internazionali, al di sopra dei

singoli Stati e dei loro ordinamenti interni. Si

suddivide in Diritto Internazionale Pubblico

(mare, cosmo) e Diritto Internazionale Privato

(applicando generalmente norme interne). Serve

a regolare le dispute generate fra Stati. Sono

soggetti del diritto internazionale gli Stati che

soddisfano i requisiti della effettività e

indipendenza, le Organizzazioni Internazionali

(ONU, Santa Sede...), i Movimenti che

controllano un territorio e la sua popolazione. Le

funzioni del diritto internazionale sono quelle

Normative, di Accertamento, di Giurisdizione e di

Attuazione. Le dispute principali sono quelle di

tipo bellico o dei diritti di libertà e dignità

personale, oltre a quelle classiche di tipo

economico-politico. Questo tipo di diritto serve

appunto per tutelare i singoli individui o le

comunità dai strapoteri degli Stati.

Nel Diritto Comunitario si definisce Unione

Europea (UE) l’organizzazione che costituisce la

più recente evoluzione del processo di

integrazione europea iniziata nel 1957 con

l’istituzione della Comunità Economica Europea

(CEE) da parte del Belgio, Francia, Italia,

Lussemburgo, Olanda e Germania; preceduta

dalla Comunità Europea del Carbone e Acciaio

del 1951 (CECA). Lo scopo delle UE è quello di

creare un mercato comune caratterizzato

dall’unione doganale e il progressivo

riavvicinamento delle politiche economiche degli

Stati membri. Nel 1986 si realizza tramite l’Atto

Unico Europeo un vero mercato unico privo di

frontiere interne nel quale possono circolare

liberamente persone, merci, capitali e servizi.

Nel 1992 tramite il Trattato di Maastricht entra

in vigore l’Unione Europea, dando vita ad

un’unione monetaria dei paesi membri portando

progressivamente all’adozione di una moneta

unica, entrata in vigore nel 1999: l’EURO coniato

dalla Banca Centrale Europea (BCE). Ulteriori

obiettivi sono l’allargamento a tutti i paesi

europei, creazione di un fondo sociale europeo,

investimenti e miglioramenti del tenore di vita.

Dal 2013 i Paesi membri sono 28: Austria,

Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca,

Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia,

Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia,

Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda,

Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia,

Slovenia, Spagna, Svezia, Regno Unito; ma altri

Stati hanno richiesto di parteciparvi: Turchia,

Serbia, Montenegro, Macedonia, Islanda,

Albania, Bosnia Erzegovina e Kosovo. Sono solo

17 però i Paesi che hanno adottato la moneta

unica: Belgio, Cipro, Germania, Grecia, Estonia,

Malta, Spagna, Francia, Irlanda, Italia,

Lussemburgo, Olanda, Austria, Portogallo,

Finlandia, Slovenia, Slovacchia. Le Fonti

Comunitarie sono costituite dai Trattati Istitutivi,

Regolamenti Comunitari, Direttive, Decisioni,

Raccomandazioni, Pareri. Le principali istituzioni

sono il Consiglio Europeo (indirizzo politico

generale formato dai vari Capi di Stato),

Consiglio dell’Unione (organo decisionale),

Commissione Europea (tutela gli interessi

dell’unione), Parlamento Europeo (controllo sul

bilancio e codecisioni con il consiglio), Comitato

Economico Sociale, Corte di Giustizia, Corte dei

Conti, Comitato delle Regioni. Si definisce Diritto

Comunitario l’insieme delle norme giuridiche che

disciplinano i rapporti politici, economici e sociali

tra gli Stati membri. Esso si configura come

ordinamento derivato e parallelo da quello

interno dei singoli Stati, in quanto consiste nel

cedere, reciprocamente, pezzi di sovranità, nei

limiti inderogabili dei principi fondamentali.


(Diritto Costituzionale)

Nel Diritto Costituzionale si definisce Stato

l’ordinamento giuridico politico che esercita il

proprio potere su un dato territorio e sulle

persone che si trovano in esso, è formato dal

Popolo (tutte le persone che vivono all’interno

del territorio), dal Territorio (delimitato dai

confini terrestri, aerei, acquatici e del

sottosuolo), dalla Sovranità (il potere massimo

nel suo territorio) e dalle Norme. Il Potere

italiano si manifesta in tre distinte funzioni:

Legislativa (al Parlamento), Esecutiva (al

Governo) e Giurisdizionale (alla Magistratura

Ordinaria), inoltre quella di Controllo (Presidente

della Repubblica ed alla Corte Costituzionale).

I cittadini possiedono diritti e doveri, acquistano

la cittadinanza italiana dalla nascita o dal

matrimonio o per concessione. Per entrare nel

territorio italiano gli stranieri devono fornire un

passaporto o documento equivalente mentre i

cittadini dell’Unione Europea non sono soggetti a

nessuna limitazione.

La Costituzione è la legge fondamentale dello

Stato che contiene tutte le regole e le norme per

il funzionamento della comunità sociale, contiene

i Principi Fondamentali, i Diritti e Doveri dei

cittadini e l’Ordinamento dello Stato. Fu

deliberata dall’Assemblea Costituente del 2 luglio

1946 quando decadde la Monarchia del Regno

d’Italia e si instaurò la Repubblica Italiana. Lo

Stato Italiano è definito repubblicano (forma),

democratico (governo del popolo), fondato sul

lavoro (occupazione riconosciuta e tutelata),

egualitario (tutti uguali davanti alla legge),

interventista (pur riconoscendo la proprietà

privata interviene nei settori economici, agrari e

pubblici per il benessere della comunità),

parlamentare (il Governo deve ottenere la

fiducia dal Parlamento), decentrato (poteri locali

tramite regioni, provincie e comuni), non

confessionale (libertà di religione). La

costituzione prevede che il cittadino assuma dei

doveri inderogabili quali il Dovere del lavoro,

della Difesa della Patria, dell’Obbligo

Contributivo, dell’Osservanza delle Leggi e della

Fedeltà alla Repubblica, inoltre prevede che dalla

nascita o con l’età assuma dei diritti inviolabili

(civili, economico-sociali e politici) quali il Diritto

al Lavoro, alla Libertà Personale, al Domicilio,

alla Segretezza della Corrispondenza, di

Circolazione e Soggiorno, di Associazione e

Riunione, di Religione, di Pensiero, di

Manifestazione, di Informazione, della Tutela

Giuridica, della Petizione, di Voto e di Cariche

Elettive. Ha diritto d’asilo lo straniero al quale sia

impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle

libertà democratiche. Apolide è colui che non ha

nessuna cittadinanza. Sono Eleggibili a Deputati

tutti gli elettori che hanno compiuto 25 anni.

Vengono tutelate le minoranze linguistiche. Il

voto è personale e segreto. Il domicilio è

inviolabile con alcune eccezioni, le perquisizioni

devono essere autorizzate dall’autorità

giudiziaria. L’articolo 11 prevede il ripudio della

guerra da parte dell’Italia. La sovranità

appartiene al popolo, ma per cambiare la

costituzione non è sempre obbligatorio il voto

del popolo. Dovere di tutti i cittadini italiani di

essere fedeli alla Repubblica (art.54). I

lavoratori hanno diritto allo sciopero nell’ambito

delle leggi che lo regolano, i quali possono unirsi

per la loro difesa in Sindacati.

Gli Organi dello Stato sono: il Parlamento, il

Capo dello Stato, il Presidente del Consiglio, il

Consiglio dei Ministri, i Ministri, il Governo, la

Magistratura, il Corpo Elettorale, la Corte

Costituzionale e la Corte dei Conti.

Il Parlamento è presieduto dal Presidente della

Camera, sostiene il potere legislativo che

esercita emanando le leggi ordinarie tramite la

Camera e il Senato (bicameralismo, per 5 anni,

oppure sciolto dal Presidente della Repubblica),

che devono approvare entrambe lo stesso

progetto di legge. La Camera è eletta a suffragio

elettorale diretto, il Senato è eletto a base

regionale con membri di almeno 40 anni di età, i

quali eleggono il loro presidente. Un membro

può essere arrestato solo per omicidio o con

l’autorizzazione della propria Camera.

Il Presidente della Repubblica o Capo dello Stato,

rappresenta l’Unità Nazionale e la carica più alta

del nostro Stato, è civilmente responsabile come

un privato cittadino per gli atti compiuti, viene

eletto dopo la maggioranza dei 2/3

dell’Assemblea per 7 anni, a farne le veci

eventualmente spetta al Presidente del Senato.

Può sciogliere le Camere ma non negli ultimi 6

mesi del suo mandato. Viene eletto dal

Parlamento. Può promulgare le leggi, concedere

la grazia o commutare le pene, dichiarare ma

non deliberare lo stato di guerra, indice

referendum popolari, nomina senatori a vita,

comanda le forze armate, ratifica i trattati

internazionali e conferisce le onorificenze.

Il Governo è l’organo che esercita il potere

esecutivo (ma su delega del Parlamento in caso

di necessità ed urgenza può esercitare anche il

potere legislativo), composto dal Presidente del

Consiglio (nominato dal Presidente della

Repubblica, dirige la politica generale e ne è

responsabile), dal Consiglio dei Ministri (i quali

atti sono responsabili gli stessi ministri

collegialmente) e dai Ministri che dirigono le

varie branche della pubblica amministrazione (in

carica finchè ne gode di Fiducia, la sfiducia deve

essere firmata da almeno 1/10 dei componenti


della Camera, in tal caso le camere uscenti

hanno la proroga dei poteri fino alla loro

sostituzione, i nuovi devono presentarsi entro 10

giorni, i membri sono soggetti alla giurisdizione

ordinaria).

La Magistratura è l’organo di autogoverno che ne

tutela l’indipendenza dagli altri poteri dello

Stato, ad esso spetta di deliberare assunzioni,

trasferimenti e provvedimenti nei confronti dei

Magistrati, ne è presidente il Capo dello Stato. I

membri elettivi durano in carica 4 anni e sono

inamovibili, comprende membri eletti dal

Parlamento per 1/3, i Giudici sono in carica per

un solo mandato.

La Corte Costituzionale è l’organo che giudica la

conformità delle leggi ordinarie alla Costituzione,

risolve i conflitti tra i poteri dello Stato. Una

legge di revisione è sottoposta a referendum per

essere approvata, non è ammesso il referendum

per leggi tributarie, indulto e internazionali. I

membri non possono essere anche Parlamentari,

il loro presidente può essere rieletto. Le

sentenze non possono mai essere impugnate.

Il Corpo Elettorale è l’insieme dei cittadini con il

diritto al voto, che eleggono i loro rappresentanti

a livello nazionale e locale.

Il procedimento di formazione di una Legge

segue un iter ordinario: Iniziativa Legislativa

(consiste nella presentazione alle “Camere” di un

“progetto di legge”, da parte del Parlamento

stesso, dai Consigli, dal Corpo Elettorale..; se

presentato dal Governo prende il nome di

“disegno di legge”); Approvazione del progetto

(può avvenire secondo quattro distinti

procedimenti: ordinario, abbreviato, decentrato

e misto); Promulgazione e Pubblicazione (la

legge formata e approvata viene promulgata dal

Presidente della Repubblica e pubblicata sulla

Gazzetta Ufficiale, e dopo 15 giorni entrano in

vigore).

Il Processo è il procedimento formato da atti tra

loro coordinati riguardanti il rispetto delle leggi,

la controversia del processo viene detta Causa,

coinvolge un giudice e due parti rappresentate

da professionisti abilitati (Avvocati), non è

permesso al singolo di farsi giustizia da sé. Ogni

processo può svolgersi al massimo in tre gradi,

ossia se una o più parti non sono soddisfatti del

risultato della decisione possono richiedere di

rivolgersi ad un altro giudice fino ad un massimo

di tre. Nel I° il giudice valuta la questione ed

emette una sentenza o un provvedimento, nel

II° detto “di Appello” un altro giudice può

confermare la prima decisione o rivederla

annullando il primo, nel III° detto “di

Cassazione” un altro giudice riesamina la

decisione del secondo grado solo per il controllo

del rispetto dei diritti (di legittimità) e non del

giudizio di merito (sul fatto) come nei gradi

precedenti. Il Processo Civile (di cognizione)

risolve le controversie fra cittadini o fra cittadini

e pubblica amministrazione relative a diritti

soggettivi. Il Processo Penale reprime i

comportamenti illegali (reati) dei singoli

tutelando l’intera collettività, può essere

dichiarato d’ufficio (obbligatorio) nel caso la

vittima non si faccia avanti, gli organi principali

del I° sono il Giudice di Pace, il Tribunale e la

Corte d’Assise; del II° la Corte d’Appello. Il

processo penale inizia quando giunge al Pubblico

Ministero (P.M.) la notifica del reato e dà inizio

alle indagini preliminari coadiuvato dalla polizia

giudiziaria, quando sono concluse passa il caso

al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), se

rinvia a giudizio l’imputato viene fatta

un’udienza preliminare con la quale si decide se

iniziare un processo, in tale caso sarà un giudice

penale a stabilire l’innocenza o la colpevolezza

dell’imputato.

La Costituzione Italiana è elencata su:

www.governo.it/it/costituzione-italiana/2836



CONCLUSIONE

Pubblicando questo libro, so di aver fatto una cosa gradita a tutti. Vi invito a tenerlo

nella vostra libreria personale dando in questo modo un valore aggiunto alle vostre

case. Da sfogliare ogni volta si cerchi qualcosa che non si ricorda sul settore.

Con il passare degli anni la mia collezione di modellini cresce a vista d’occhio,

aggiungendo sia modellini italiani che stranieri, pertanto non appena avrò raggiunto

un bel malloppo, provvederò a pubblicare un’altra edizione aggiornata, ampliata sia

sul fronte modellistico che culturale, con tante altre informazioni e curiosità. Quindi

tenete d’occhio i siti web, i profili facebook e le librerie.

Se avete consigli, critiche o informazioni da chiedere, contattatemi pure tramite le

varie possibilità elencate precedentemente sulle prime pagine del libro.

Grazie per il vostro acquisto.

Massimo Lugnan


Con questa rivista intendo presentare la mia collezione personale di modellini dei

mezzi dei Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale in scala 1/87, facendo capire alla

gente comune, chi è un vigile del fuoco, cosa fa ogni giorno in servizio, quali sono i

mezzi ed i suoi incarichi, quali interventi deve affrontare, con quale preparazione e

cosa comporta esserlo… visto che la presenza di altri Enti Nazionali,

con mezzi e divise simili, può farla confondere.

Suggerisco ai progettisti, architetti e geometri idee alternative per la costruzione

delle future caserme. Invoglierò i giovani ad intraprendere una particolare carriera

lavorativa ricca di soddisfazioni particolari. Ogni pompiere invece si rispecchierà

nelle immagine riportare e nelle situazioni descritte. Inoltre impartisco a chiunque

preziosi consigli e informazioni per la prevenzione antincendio, tecnica

e sanitaria utile ad affrontare i problemi quotidiani.

Per i modellisti sono presenti tutti i modellini dei vigili del fuoco italiani e stranieri,

costruiti, modificati o personalizzati, da me, fino al 2023 compreso.

Inoltre sono riassunte alcune materie da sapere per affrontare il

concorso pubblico per diventare un vigile del fuoco permanente.

Le nozioni tecniche non intendono sostituirsi a quelle

degli enti istituzionali preposti a tale compito.

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