19.12.2023 Views

La mia ditta 3/2021

La rivista di AXA al servizio delle aziende vi informa tre volte all'anno su temi che interessano i piccoli imprenditori.

La rivista di AXA al servizio delle aziende vi informa tre volte all'anno su temi che interessano i piccoli imprenditori.

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

RESPONSABILITÀ CIVILE DEGLI ORGANI SOCIETARI

Con un piede in

tribunale

Un caso giudiziario esemplare mostra

quanto siano vulnerabili i dirigenti

nella loro attività professionale e quanto

sia essenziale la giusta copertura,

soprattutto per la loro esistenza economica

privata.

Testo Marcel Rubin

Per via della loro funzione, i dirigenti sono esposti a

un gran numero di obblighi e dunque anche a possibili

violazioni degli stessi: i membri del consiglio

di amministrazione o altri organi direttivi quali ad

esempio i CEO possono essere chiamati a rispondere

privatamente per le loro azioni in

qualità di organi e spesso nella prassi

Note biografiche si trovano a fare i conti non solo con

richieste di risarcimento, bensì anche

con denunce penali. Ciò che per

i richiedenti serve spesso solo a esercitare

pressione e perciò non di rado

appare arbitrario, per le persone interessate

rappresenta un carico straordinario,

come ci spiega il dott. Meyer

ricorrendo a un caso ancora aperto,

illustrato qui in forma anonima e

semplificata.

Il dott. Leonz Meyer è

avvocato presso la

Eversheds Sutherland

SA di Zurigo. Ricopre

egli stesso mandati in

seno a consigli di

amministrazione e offre

consulenza a persone

con la medesima

funzione in caso di

procedimenti davanti a

tribunali e autorità. È

inoltre cofondatore

della rete www.

boardfinder.org, dove

esperti professionisti si

offrono per assumere

mandati CdA.

→ evershedssutherland.com

Flussi di denaro inspiegabili

Il cliente: un ex consigliere di amministrazione

di una ditta di proprietà

straniera ma con sede in Svizzera. Ex,

dato che aveva lasciato l’azienda di

cui sopra già quattro mesi prima che

contro di lui venissero mosse le accuse

in oggetto. L’uomo aveva allora motivato

il suo ritiro alludendo a flussi di

denaro inspiegabili sui quali, nonostante

le sue ripetute richieste, non

aveva ottenuto delucidazioni da parte

del proprietario. L’ex consigliere era

consapevole di poter essere chiamato

a rispondere anche per le eventuali attività

illecite o addirittura criminali di

altri organi o collaboratori.

Alcune settimane dopo la sua uscita,

l’azienda ha presentato una domanda di rimborso

presso un’autorità fiscale. Questa si è insospettita e

ha esaminato minuziosamente i requisiti per la corresponsione,

al fine di evitare il pagamento di pretese

potenzialmente illecite. L’autorità non si è tuttavia

accorta del fatto che l’azienda, come da registro di

commercio, non era più rappresentata da alcuna persona

residente in Svizzera e dunque secondo la legge

non avrebbe nemmeno dovuto continuare a esistere.

Ha quindi erroneamente versato l’importo richiesto.

Solo in seguito l’autorità si è accorta dell’errore e

ha aperto un procedimento penale amministrativo

contro l’ex consigliere di amministrazione – secondo

l’avvocato Meyer una soluzione più semplice rispetto

al procedimento contro il proprietario residente

all’estero.

Procedimento ancora in corso

Il procedimento dura ormai da otto anni e ad oggi

non è ancora concluso. Dopo che i conti dell’accusato

sono stati esaminati senza trovare traccia del denaro

La mia DITTA

32

03/2021

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!