La mia ditta 3/2021
La rivista di AXA al servizio delle aziende vi informa tre volte all'anno su temi che interessano i piccoli imprenditori.
La rivista di AXA al servizio delle aziende vi informa tre volte all'anno su temi che interessano i piccoli imprenditori.
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3 | 2021
La mia DITTA
La rivista per PMI di AXA
Ospitalità familiare
Grazie alla calorosa accoglienza della
famiglia Meier, presso l’albergo ristorante Schiff di Mammern
ci si sente subito come a casa.
Pagina 8
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OFFERTE AXA
PER LA SALUTE PER PMI
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AXA.ch/salute-pmi
EDITORIALE
Il segreto del
successo in famiglia
Lo sapevate che il 90 per cento di tutte le imprese
svizzere è a conduzione familiare? Una cifra senza
dubbio degna di nota, ma quel che ancor più
mi colpisce è quanto sento ripetere spesso sulla
questione in sé: «Amo e rispetto la mia famiglia,
certo, ma non potrei mai immaginarmi di lavorare
con i miei parenti». Alle famiglie che affrontano le
difficoltà proprie di un’azienda a gestione familiare
e che ciononostante, o forse proprio per questo,
registrano grandi successi va dunque tutta la mia
stima. In questa edizione della nostra rivista vi
presentiamo tre famiglie che sono riuscite a trarre
il massimo dai punti di forza dei singoli membri, a
vantaggio della loro impresa.
A sorprendermi è stata anche la vicenda di Monika
Walser, che ha avuto il coraggio di subentrare come
CEO alla guida del mobilificio «de Sede», considerato
ormai sull’orlo del fallimento, riportandolo
sulla strada del successo. E come non rimanere
stupiti dalla storia di José Di Felice il quale, dopo un
grave incidente, grazie a una ferrea determinazione
continua ora a dedicarsi al progetto di una vita
nonostante le difficoltà. Per non parlare poi degli
altri protagonisti di questa edizione, che possono
andare ben fieri dei traguardi raggiunti.
Buona lettura!
La vostra Melanie Ade
Caporedattrice «La mia ditta»
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Editoriale
Domande dei lettori: rispondono i nostri esperti
Sicurezza
Come i rapporti familiari in azienda possono rappresentare
un vantaggio competitivo e una sfida al tempo stesso.
A cosa devono prestare attenzione le PMI in vista della nuova
legge sulla protezione dei dati, sottoposta a revisione
completa.
Quali cambiamenti a seguito della revisione della legge sul
contratto d’assicurazione (LCA) entrano in vigore dal 2022.
Successo
Come l’imprenditore José Di Felice si è riappropriato della
sua vita dopo un grave incidente in moto.
Foto: Keystone/Gaetan Bally
Siamo anche su LinkedIn.
Venite a visitarci all’indirizzo
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meine-firma
Per contenuti davvero interessanti
anche online.
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Ecco perché Monika Walser, CEO del mobilificio «de Sede»,
punta sulla produzione in Svizzera.
Grafico: le donne nelle PMI
Responsabilità
Perché una gestione efficace della salute in azienda è
vantaggiosa per le imprese di ogni dimensione.
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Come gli organi societari possono tutelarsi da azioni di
responsabilità e dai conseguenti danni alla reputazione.
34
Il mio motivo d’orgoglio: imprenditori di successo
si raccontano.
Stampato
myclimate.org/01-21-507284
IMPRESSUM
Editore: AXA, Newsroom | Indirizzo della redazione: AXA, «La mia ditta», Römerstrasse 17, 8400 Winterthur, www.la-mia-ditta.ch,
e-mail: meine.firma@axa.ch | Redazione: Melanie Ade (direzione). Hanno collaborato a questo numero: Mirjam Eberhard, Joëlle
Jeitler, Marcel Rubin | Online: Urs Wildi | Traduzione: Language Services, AXA | Concezione e realizzazione: Infel AG, Zurigo, Beni
Spirig | Stampa e spedizione: Swissprinters AG, Brühlstrasse 5, CH-4800 Zofingen | Periodicità: pubblicazione trimestrale in
italiano, tedesco e francese | Tiratura complessiva: 84 000 copie Amministrazione delle inserzioni: Galledia Fachmedien AG,
Burgauerstrasse 50, 9230 Flawil, tel. 058 344 97 69, ornella.assalve@galledia.ch, www.galledia.ch | Modifiche d’indirizzo e
disdette: via mail a meine.firma@axa.ch | Avvertenza legale: lo scopo di questa pubblicazione è di informarvi sui nostri servizi e
prodotti. Essa non costituisce alcuna forma di offerta in senso giuridico. Sui concorsi non si tiene alcuna corrispondenza. È escluso
il ricorso alle vie legali.
03/2021 3
La mia DITTA
DOMANDE DEI LETTORI
Partner in concubinato
come comproprietari di azienda
La mia partner convivente è anche comproprietaria della nostra azienda
artigianale. Un conoscente mi ha consigliato di stipulare un’assicurazione
in caso di decesso per tutelarci reciprocamente. È opportuno, in un’ottica
previdenziale ed ereditaria?
M. G., Biasca
Finalità di
un’Accident Card
Ho ricevuto dal mio datore di lavoro
un’Accident Card di AXA, con l’indicazione
di portarla sempre con me per
trasferte o viaggi all’estero. A cosa mi
serve esattamente questa carta?
K. O., Wettingen
Il suo conoscente ha sollevato una
problematica importante: in caso di
decesso di un partner in concubinato,
il primo pilastro (AVS) non corrisponde
infatti alcuna rendita vedovile. Se lei è
affiliato a una cassa pensione, è essenziale
verificare se una simile copertura è
fornita dal secondo pilastro. La stipulazione
di una soluzione di previdenza
privata nel terzo pilastro, in cui rientra
anche l’assicurazione in caso di decesso,
è una possibilità ideale per la tutela
reciproca dei partner in concubinato.
Mentre nel pilastro 3a i beneficiari sono
stabiliti per legge, nel 3b è prevista una
libera scelta dei beneficiari, i quali
possono essere altresì modificati per
iscritto in qualsiasi momento. A fronte di
un modesto esborso di capitale, con
un’assicurazione in caso di decesso lei ha
dunque la possibilità di predisporre una
previdenza individuale per la sua partner
di vita e di affari, così come per una
persona chiave. Così, qualora uno degli
Siglinde Fuchs,
Gestione offerte
Previdenza privata,
AXA
assicurati venga a mancare, grazie alla
prestazione in capitale garantita si ha la
certezza che l’azienda possa restare
operativa o che un’eventuale proprietà
abitativa permanga finanziariamente
sostenibile. Un aspetto vantaggioso è il
fatto che il capitale in caso di decesso di
un’assicurazione sulla vita non rientra
nella massa ereditaria, bensì è corrisposto
direttamente ai beneficiari. Questi
possono così disporre immediatamente
della prestazione e non devono attendere
la liquidazione successoria, che spesso
richiede molto tempo.
Martina Keller,
responsabile
Assicurazioni collettive
di persone, AXA
Se a seguito di un incidente all’estero è
necessario un trattamento medico, spesso
viene richiesta preventivamente una
garanzia di pagamento dell’assicuratore
infortuni. In questo modo gli operatori
sanitari esteri hanno la certezza che le
spese di cura vengano pagate.
In caso di emergenza, AXA è raggiungibile
24 ore su 24 ai numeri di telefono riportati
sulla Accident Card e rilascia immediatamente
una garanzia di assunzione delle
spese, facendo sì che i trattamenti medici
necessari possano essere effettuati senza
indugio.
Porti quindi la Accident Card sempre con
sé assieme agli altri documenti di viaggio
come la carta d’identità o la carta di
credito, affinché in caso di urgenza non si
perda tempo prezioso.
I clienti AXA possono ordinare la Accident
Card per il loro personale presso il proprio
consulente assicurativo.
La mia DITTA
4 03/2021
DOMANDE DEI LETTORI
Condizioni di
un mandato
di consigliere di
amministrazione
Un mio partner commerciale mi ha
chiesto di entrare nel Consiglio di
amministrazione della sua società
anonima. Abbiamo già tenuto vari
incontri e colloqui a riguardo.
Quando inizia concretamente tale
mandato e a quali aspetti devo
prestare attenzione ai fini della sua
durata?
R. K., Mettmenstetten
Illustrazioni: Sarah von Blumenthal; Philip Bürli
La condizione preliminare per la nomina
nel Consiglio di amministrazione è una
delibera in tal senso dell’Assemblea
generale. Salvo diversamente previsto
nello Statuto, l’elezione deve avvenire con
la maggioranza assoluta dei voti azionari
presenti e deve essere accettata dal nuovo
consigliere. Ai sensi di legge, per la
dichiarazione di accettazione non sono
previste prescrizioni formali specifiche; è
tuttavia raccomandabile e consueto
annotarla per iscritto nel verbale. La
necessaria iscrizione nel registro di
commercio non ha valore costitutivo,
bensì soltanto rilevanza dichiarativa.
Dopo l’accettazione della nomina, in capo
al nuovo membro maturano tutti i suoi
obblighi e deve essere riconosciuto come
tale anche da terzi. La durata del mandato
è di norma stabilita nello Statuto, in cui
spesso la rielezione è limitata a due o più
mandati. Anche in questo caso è opportuno
un limite massimo di età. Un motivo
d’impedimento è anche l’incapacità di
discernimento del consigliere e, ovviamente,
il suo decesso. Inoltre, l’Assemblea
generale degli azionisti può revocarne il
mandato in qualsiasi momento.
Hedwig Zingg Sanchez,
lic. iur., avvocata,
Responsabilità civile per
danni patrimoniali, AXA
Notifica di un danno da grandine
Questa estate due autovetture del nostro parco veicoli sono state purtroppo
danneggiate da una delle numerose grandinate. Poiché nella nostra azienda
i mesi estivi sono particolarmente frenetici, finora non siamo riusciti a
occuparci della notifica del sinistro. In entrambi i casi si tratta di veicoli
piuttosto vecchi che intendiamo presto sostituire e per questo vorremmo che
il danno ci venisse liquidato in contanti. Come dobbiamo procedere?
P. K., Wädenswil
Comprendiamo assolutamente la sua
situazione e il conseguente differimento
nella notifica dei sinistri. Saremo lieti di
prendere in carico il suo caso oggi stesso o
anche tra alcune settimane. I numerosi
episodi di maltempo, in parte anche
disastrosi, hanno danneggiato quasi
37 000 veicoli assicurati presso AXA. In
questi casi, per dare alla propria clientela
un aiuto rapido e semplice AXA ha allestito
in varie località della Svizzera i cosiddetti
drive-in grandine. A causa dell’elevato
numero di veicoli danneggiati, alcune di
queste strutture sono ancora aperte, tra
cui il drive-in della sua regione. Contestualmente
alla notifica di sinistro con
l’app myAXA è possibile prenotare un
appuntamento presso un drive-in di sua
scelta, telefonicamente oppure online sul
nostro sito www.axa.ch. Nel drive-in i
nostri periti calcolano l’entità del sinistro
e le sottopongono una proposta di
liquidazione in contanti, che dopo
l’accettazione da parte sua viene disposta
direttamente in loco. Il tempo trascorso
nel drive-in è al massimo di 30 minuti e
Patrick Villiger,
responsabile Claims
veicoli a motore
Svizzera tedesca, AXA
l’importo viene accreditato sul suo conto
bancario entro 3-4 giorni. Ovviamente,
una volta in loco può optare anche per
una riparazione del veicolo, che saremo
lieti di organizzare per lei attraverso
un’officina partner di AXA. Non c’è quasi
bisogno di dire che, in questo caso, per la
durata della riparazione metteremo a sua
disposizione gratuitamente un veicolo
sostitutivo. A proposito: sapeva che
quest’anno nel drive-in di Thun abbiamo
utilizzato per la prima volta un cosiddetto
scanner antigrandine? Questa tecnologia
innovativa consente di individuare anche
le ammaccature più leggere, in modo da
identificare i danni da grandine con
precisione e rapidità ancora maggiori.
03/2021 5
La mia DITTA
Sicurezza
Più
traffico
Da uno studio rappresentativo condotto
di recente da AXA è emerso
che, la scorsa estate, circa il 90 per
cento dei proprietari di camper è
partito per le vacanze a bordo del
proprio mezzo. Il volume del traffico
più elevato dei mesi estivi comporta
anche un maggiore rischio di
incidenti: secondo le statistiche, in
estate e in autunno AXA registra
un incremento del 12,5 per cento
delle collisioni di autovetture, dato
che sale addirittura al 91 per cento
per i camper.
Osservatorio sulla
pensione
Foto: Gettyimages; iStock
Più
controversie
Stando alle cifre fornite da AXA-
ARAG, nel 2020 le controversie
tra vicini sono cresciute del 23 per
cento, mentre le opposizioni a progetti
di costruzione e i contenziosi
per rumori molesti sono aumentati
persino del 73 per cento. Una delle
ragioni del trend potrebbe risiedere
nella pandemia da coronavirus.
Una netta maggioranza della popolazione svizzera auspica una riforma
della previdenza per la vecchiaia, laddove il risparmio facoltativo
fiscalmente privilegiato è la misura di sicurezza in assoluto
più gettonata. È quanto emerge dallo studio di AXA Investment
Managers Svizzera giunto alla sua undicesima edizione.
In linea generale, gli abitanti della Svizzera guardano con spirito positivo
al loro pensionamento: su una scala da 1 a 10 lo stato d’animo
viene valutato positivamente con un voto medio di 7,7. Le persone
intervistate sono impazienti di potersi ritagliare del tempo da dedicare
a famiglia e ad amici, agli hobby e alla tranquillità e al riposo,
ma anche alla spontaneità. Circa il 60 per cento ritiene importante
accudire i nipotini; il 35 per cento programma di impegnarsi in associazioni
o di entrare in politica e il 17 per cento vorrebbe scegliere
una nuova professione o mettersi in proprio. Dubbi e timori serpeggiano
in ordine alla copertura finanziaria dopo il pensionamento, in
particolare tra le donne e le persone con minore potere d’acquisto.
Su una scala da 1 a 10 il valore medio autodichiarato degli uomini
si attesta a 6,1 mentre quello delle donne a 5,5.
Alla domanda se sia necessaria una riforma della previdenza della
vecchiaia, il 70 per cento degli intervistati ha risposto in maniera
affermativa. Il risparmio facoltativo fiscalmente agevolato è a
tutt’oggi la misura più popolare, tant’è vero che l’83 per cento
delle persone intervistate è a favore di questa modalità. Versamenti
prima del 25° anno di età sono accettati dall’81 per cento, la promozione
del lavoro a tempo parziale facoltativo dai 65 anni in poi
dal 66 per cento.
03/2021
7 La mia DITTA
IMPRESA FAMILIARE
Un trio imbattibile: la direttrice
Anna Grassler e la coppia fondatrice,
Daniela ed Emanuel Steiner,
hanno unito le forze e portato Felfel
al successo.
La famiglia come
fattore competitivo
In Svizzera il 90% delle imprese è a conduzione
familiare. Tre storie illustrano le caratteristiche di queste
aziende e spiegano perché i legami familiari
possono costituire un vantaggio e una sfida al tempo stesso.
Testo Melanie Ade
Immagini Dan Cermak
La mia DITTA
8 03/2021
IMPRESA FAMILIARE
«L’azienda non è solo la nostra fonte di lavoro: è la nostra creatura.»
Anna Grassler, direttrice di Felfel AG
Sono le 14 di martedì pomeriggio al sesto piano di un
moderno immobile commerciale al centro dell’area
industriale di Zurigo-Binz. Nel grande ufficio open
space di Felfel ferve l’attività. Nella cucina showroom
i food scout lavorano alle ultimissime creazioni,
davanti a uno dei tipici frigoriferi dell’azienda la
co-fondatrice Daniela Steiner discute con due colleghe
alcune modifiche all’assortimento di prodotti,
nel nuovissimo angolo «Barista» due addetti al marketing
si preparano per le prossime presentazioni ai
clienti. Dagli altoparlanti risuona musica pop, il brusio
è continuamente interrotto dalle risate. L’energia
creativa riempie l’ambiente e quasi si tocca con mano:
ma l’atmosfera non è frenetica, anzi è distesa, quasi
familiare. L’apparenza non inganna, garantisce la direttrice
Grassler: «Tutti i nostri Felfeliani mettono ogni
giorno il proprio cuore e la propria energia in questa
azienda. Felfel non è solo il nostro datore di lavoro: è
la nostra creatura».
La mia ditta
Frigorifero intelligente, cultura innovativa a tavola
Ma è già da tempo che Felfel non è più una «creatura»
in senso stretto. Fondata nel 2013 dai coniugi Daniela
ed Emanuel Steiner, sull’odierna scena delle start-up
Felfel è già parte della vecchia guardia. L’idea è venuta
a Emanuel quando lavorava per una società di
consulenza nel centro storico di Zurigo: frustrato per
l’impossibilità di fare una pausa pranzo con alimenti
sani e di qualità, decise di attivarsi personalmente.
Fu così che nacque Felfel, il distributore automatico
di vivande per i lavoratori: il frigorifero intelligente
consente a ogni azienda di proporre ai propri dipendenti
piatti freschi e gustosi, anche senza mensa. Le
preparazioni fresche di giornata sono affidate a cuochi
operanti in piccole imprese
partner a conduzione familiare,
su commissione di Felfel.
La start-up ha colto subito nel
segno: in pochi mesi Daniela ed
Felfel rivoluziona la pausa
pranzo degli svizzeri. L’azienda
familiare zurighese rifornisce
oltre 500 realtà imprenditoriali
in tutta la Svizzera con
piatti freschi e sani dai propri
frigoriferi intelligenti, preparati
internamente o in collaborazione
con piccole ditte partner,
consentendo a quasi 100 000
dipendenti una pausa pranzo
gustosa e varia. Felfel è nata
nel 2013 e conta oggi oltre
100 dipendenti presso le sedi di
Zurigo e Losanna.
→ felfel.ch
Emanuel si sono conquistati i
primi clienti e l’attività e la squadra
sonocresciute rapidamente».
Anna Grassler fa parte del team
sin dal 2015: partita con la guida
del reparto Corporate Partnerships,
ben presto ha assunto la
responsabilità di altri team. A un
certo punto Daniela ed Emanuel
si sono resi conto di essere cresciuti
troppo per poter gestire direttamente
tutto e prendere ogni
decisione. Così hanno deciso di
ritirarsi dall’attività operativa e
di concentrarsi su strategia e potenziamento
del prodotto. A inizio
2021 Anna Grassler è diventata direttrice
e da allora è responsabile
Felfel valorizza i
prodotti naturali e la
sostenibilità: i piatti
freschi di giornata
vengono consegnati da
piccoli produttori del
territorio.
Foto: p.g.c.
per l’attività quotidiana, in particolare per la gestione
personale e la cultura aziendale.
La crescita richiede professionalizzazione
Una decisione assolutamente sensata ed efficace, conferma
il prof. dr. Thomas Zellweger, direttore dell’Istituto
per le PMI e ordinario di economia aziendale,
con particolare riferimento alle aziende a conduzione
familiare, presso l’Università di San Gallo: «Un grande
vantaggio delle aziende a conduzione familiare sono
i percorsi decisionali brevi; per questo le PMI sono in
genere più efficienti e veloci delle altre aziende. Tuttavia,
quanto più un’impresa si allarga, tanto più necessarie
sono strutture chiare, una strategia di lungo
periodo, processi istituzionalizzati e organi di controllo
per gestirne la crescita. Ci si può arrivare solo
con la professionalizzazione del management». A questo
scopo occorre innanzitutto tracciare un quadro
completo della situazione e riflettere su quali punti
di forza si possano riprendere dall’organizzazione in
essere e dove invece occorra fare aggiustamenti, consiglia
Zellweger.
Nel caso di Felfel le cose sono andate bene: oggi Daniela
ed Emanuel possono sfruttare la propria creatività
e visione strategica per progetti innovativi e di
lungo periodo, mentre la direttrice Anna Grassler è in
grado di sfruttare al massimo le sue migliori qualità:
entusiasmo, empatia e orientamento al cliente. «La
nostra squadra funziona perché mettiamo tutti a
→
03/2021 9
La mia DITTA
IMPRESA FAMILIARE
«Molti nostri clienti ci hanno visto crescere e ci conoscono da quando eravamo bambini.»
Liselotte Schmid, capo servizio, trattoria Schiff
frutto le nostre capacità individuali realizzandoci liberamente»,
afferma Emanuel. Chiosa la moglie Daniela:
«Siamo tre caratteri completamente diversi, ma
ci integriamo a meraviglia e ci fidiamo ciecamente
l’uno dell’altra». Una conferma del fatto che sia proprio
questa base di fiducia a dare tanto successo alle
aziende a conduzione familiare giunge anche dal professor
Zellweger: «I legami familiari sono più stretti
dei rapporti collegiali. Ci si conosce a menadito e si sa
che ci si può fidare sempre dell’altro, indipendentemente
da quello che succede».
Trattoria storica
Anche la famiglia Meier si fa forte della fiducia reciproca.
Sono ormai sette generazioni che gestisce la
trattoria «Zum Schiff», nella pittoresca
località di Mammern sul Lago di Costanza.
Il locale è generalmente noto
Note biografiche
per il pesce fresco, il galletto arrosto e
il gelato di produzione propria. I fratelli
Erich, Liselotte ed Edith hanno
trascorso gran parte dell’infanzia nel
ristorante: giocavano in cucina mentre
i genitori lavoravano. «Non ci hanno
mai obbligato a dare una mano con il
lavoro, ma ci è sempre piaciuto stare
qui», ricorda Erich Meier, che nel 2021
ha rilevato la «Nave» dai genitori: da
allora la gestisce insieme alle due sorelle.
Sebbene i genitori non abbiano
Il prof. dr. Thomas
Zellweger è direttore mai insistito in tal senso, per il 41enne
del KMU-HSG, managing
director del
Erich è sempre stato chiaro che un
giorno avrebbe raccolto il testimone
CFB-HSG e ordinario di
dal padre.
economia aziendale,
con particolare
Scoperta ben presto la passione per la
riferimento alle aziende caccia e la pesca, l’attuale titolare ha
a conduzione familiare, svolto un apprendistato come cuoco,
presso l'Università di ha frequentato la scuola alberghiera
San Gallo.
e seguito una formazione come frutticoltore,
condizione fondamentale
per gestire l’azienda di pericoltura, seconda
colonna su cui si fonda l’attività della famiglia.
La sorella Liselotte, ella stessa cuoca professionista, è
rientrata nell’azienda di famiglia nel 2005, portando
in dote un altro aiuto in cucina, il marito Andreas: la
signora si occupa ora del servizio e accoglie i clienti
in sala, mentre il marito dirige la cucina come chef.
Per il ristorante Erich segue in particolare la pesca e la
preparazione delle specialità ittiche, ma coordina anche
tutto il ramo «agricolo» della famiglia: 20 ettari di
terreno che costituiscono la maggiore azienda di pericoltura
in Svizzera. Anche Rahel, la moglie di Erich,
lavora un giorno alla settimana al servizio; la sorella
Edith è l’anima buona della casa e regna incontrastata
sulla colazione; la madre Doris dà ancora una mano
nella locanda oppure, insieme a papà Walter, si occupa
dei nipoti quando c’è carenza di risorse umane.
La mia ditta
Nota personale
«Zum Schiff» è un vero e proprio
luogo di relax, un’azienda familiare
«Zum Schiff», il locale in cui
tradizionale, in cui ci si sente subito a
convivono e lavorano tre
casa e i benvenuti. Il menù è sempre lo
generazioni, non è solo un ristorante:
è anche la casa della
stesso da 50 anni: e sono molti i clienti
abituali da quasi altrettanto tempo, famiglia Meier. Proporre ai
che tornano non solo per gustare il famoso
galletto arrosto, ma soprattutto di qualità legata al territorio
clienti ogni giorno una cucina
per l’atmosfera cordiale. «Le aziende è la passione e la motivazione
a conduzione familiare da più generazioni
hanno il vantaggio di riuscire a duzione propria, cacciagione
dei titolari. Alimenti di pro-
e pescato, capacità e amore
creare una grande rete nel corso degli
nelle preparazioni, abbinati
anni: ci si conosce, ci si apprezza e ci
alla grande accoglienza, sono
si rispetta. Questo conferisce una nota
un irresistibile richiamo per
personale, un volto verso l’esterno» il pubblico. La trattoria fu
spiega il professor Zellweger. La famiglia
Meier conferma: «Molti nostri gestita da Erich Meier insieme
fondata nel 1788 e dal 2012 è
clienti ci hanno visto crescere, ci conoscono
da quando eravamo bambini alla moglie Rahel e al cognato
alle sorelle Liselotte ed Edith,
e quindi hanno un legame particolare Andreas.
con noi», afferma Liselotte Schmid. → schiff-mammern.ch
Non ci sono praticamente conflitti
interni, dicono all’unisono i fratelli.
Al massimo qualche breve battibecco
nelle situazioni di stress, ma tutto è
sempre stato superato molto rapidamente. «Remiamo
tutti nella stessa direzione e abbiamo un unico obiettivo:
che i clienti si trovino bene da noi e tornino
Presso l’albergo
ristorante «Zum
Schiff» di Mammern
ospitalità e qualità
sono di casa: per
questo lo storico
locale familiare può
contare su clienti
abituali di lunghissima
data.
→
La mia DITTA
10 03/2021
IMPRESA FAMILIARE
Affilare i coltelli? Solo per la foto: la famiglia Meier è
una squadra unita! Seduti, da sinistra a destra: i
fratelli Edith ed Erich Meier, la moglie Rahel e il
padre Walter Meier con la moglie Doris. In piedi: la
figlia Liselotte Schmid con il marito Andreas.
03/2021 11
La mia DITTA
IMPRESA FAMILIARE
La coesione in famiglia non è
solo una moda: Regula ed
Emanuel Wegelin con i figli Dan
e Naemi e la nuora Nathalie.
La mia DITTA
12 03/2021
IMPRESA FAMILIARE
«Nelle aziende a conduzione familiare spesso i rapporti di parentela
si mescolano con il lavoro.»
Prof. dr. Thomas Zellweger, managing director CFB-HSG
La mia ditta
EMANIS Trend & Mass è l’indirizzo
giusto per chi è alla ricerca
di un abbigliamento di classe
ed elegante. In un’atmosfera
di grande relax, la boutique
propone pregiati capi moda e
business per uomo e confezioni
su misura per chi desidera modelli
individuali e unici. Nella
regione tra Zurigo e il Lago di
Costanza EMANIS è diventato il
punto di riferimento per gli abiti
nuziali maschili e gli ospiti della
cerimonia. La boutique nel centro
storico di Winterthur è stata
rilevata nel 2014 da Regula ed
Emanuel Wegelin; oggi EMANIS
è una vera e propria azienda a
conduzione familiare a cui, oltre
a due sarte, l’intera famiglia
contribuisce con le proprie diverse
capacità.
→ emanis.ch
volentieri. Ci mettiamo tutta la
nostra passione ed è lo stimolo
per affrontare con ottimismo ogni
nuova giornata», conclude Erich.
Missione: salvare i posti di lavoro
Anche per i Wegelin l’obiettivo è
la soddisfazione del cliente. A dire
il vero la boutique EMANIS Trend
& Mass, nel grazioso centro storico
di Winterthur, fu rilevata per un
motivo diverso: Emanuel Wegelin,
già cliente abituale del negozio di
confezioni per uomo, era rimasto
male quando nel 2014 l’allora direttrice
gli disse che l’esercizio era
in difficoltà e stava per chiudere.
«Non volevo che un’altra azienda
locale morisse e si perdessero posti
di lavoro», ricorda. Emanuel, che
oggi gestisce un’agenzia di collocamento,
decise di rilevare il negozio
insieme alla moglie Regula.
Originariamente pensava di restare
sullo sfondo come partner
silenzioso; date alcune modifiche
a livello di personale tuttavia la
moglie era passata poco dopo a un
grado di occupazione del 50% e aveva preso le redini
di amministrazione e contabilità; nel 2015 poi la direzione
del negozio è passata al figlio Dan Wegelin,
successivamente assistito dalla moglie Nathalie e
dalla sorella Naemi. Emanuel, che in tutto ha quattro
figli, continua a seguire la sua attività di consulenza,
ma al sabato, quando il locale scoppia, anche lui è in
negozio: «È bello vedere come la boutique negli ultimi
anni sia cresciuta e che gli affari procedono bene»,
commenta.
Merito delle competenze tecniche e dell’orientamento
al cliente, ma anche della coesione interna alla famiglia.
E comunque ci è voluto un po’ di tempo per rodare
i meccanismi e arrivare a una definizione chiara dei
ruoli, ammette Dan con una certa autocritica. Proprio
per lui la suddivisione delle competenze è stata difficile
da accettare. «Come direttore del negozio ho certamente
la responsabilità e sono la figura di riferimento,
ma il titolare è sempre mio padre ed è lui ad avere l’ultima
parola. A volte è stato difficile capire fino a che
punto potevo spingermi e dove invece avrei dovuto raccordarmi
con lui», spiega l’esperto del settore tessile.
«La ricetta vincente? La comunicazione!»
Come conferma anche l’esperto Thomas Zellweger,
«nelle aziende a conduzione familiare spesso i rapporti
di parentela si mescolano con il lavoro e questo
può diventare rapidamente una complicazione, creare
equivoci e ferite emotive che spesso impiegano
tempo per rimarginarsi. Una comunicazione professionale
quindi è fondamentale per ogni azienda a
conduzione familiare». Anche se vi sono legami di
parentela occorre poter discutere in maniera professionale
e oggettiva e appianare i conflitti come operatori
economici. «A volte si raccomanda addirittura
di rivolgersi ai genitori per nome proprio in ufficio,
in modo da creare una chiara separazione fra ambito
professionale e privato», spiega Zellweger.
I Wegelin hanno superato questo ostacolo e sono oggi
un team collaudato, in cui ciascuno può dare il proprio
contributo ed è responsabile per la propria sfera
di competenze. Dell’attività si parla solo in negozio,
non si portano problemi di lavoro a casa: perché oltre
a un team gestionale, una famiglia resta sempre in
primo luogo una famiglia. Ed è bene che sia così.
EMANIS Trend & Mass
propone pregiati capi
moda e business per
l’uomo che ricerca
classe ed eleganza.
03/2021 13
La mia DITTA
PROTEZIONE-DEI-DATI
MARKETING
Nuova legge sulla
protezione dei dati: a che cosa
devono stare attente le PMI svizzere?
Con la revisione totale della Legge federale sulla protezione dei dati, dal 2022
cambiano alcune importanti disposizioni sul trattamento dei dati personali.
Anche le PMI in futuro dovranno osservare regole più rigorose in materia: non
c’è quindi tempo da perdere.
Intervista Melanie Ade
A settembre 2020, al termine di un iter legislativo
durato quasi quattro anni, il Consiglio nazionale e il
Consiglio degli Stati hanno varato la Legge federale
sulla protezione dei dati (nLPD) dopo averla sottoposta
a una revisione totale. Benché l’entrata in vigore
della nuova normativa non sia prevista prima del
secondo trimestre 2022, molte PMI dovrebbero già
darsi da fare. Heinz Suter, responsabile Legal, Compliance
& Risk Management di AXA-ARAG, spiega a
quali aspetti dovrebbero stare attente le PMI.
Heinz Suter, perché è stata rivista la Legge sulla
protezione dei dati?
La Legge federale sulla protezione dei dati è stata rivista
per stare al passo con il progresso tecnologico e
l’evoluzione della società. Il nuovo testo normativo,
da un lato, tutela maggiormente il diritto d’accesso,
cancellazione e trasmissione dei dati delle persone
interessate, dall’altro, armonizza la legislazione
svizzera alle regole europee vigenti in materia per
continuare a garantire uno scambio illimitato di in-
La mia DITTA
14 03/2021
PROTEZIONE-DEI-DATI
Note biografiche
formazioni tra l’UE e la Svizzera e scongiurare uno
svantaggio competitivo per le aziende elvetiche.
Chi è interessato?
Pur tenendo conto di alcune peculiarità svizzere, la
revisione si prefigge l’obiettivo di recepire il Regolamento
generale sulla protezione dei dati (RGPD)
dell’UE. Pertanto, le PMI che hanno provveduto a
adeguare i propri processi alle regole europee hanno
già fatto il grosso del lavoro. A tutte le altre si raccomanda
invece di affrontare la questione e di individuare
gli ambiti dell’azienda in cui vengono trattati i
dati personali. Si tratta esclusivamente di quelli delle
persone fisiche, giacché la nuova normativa non fa
più riferimento a quelle giuridiche. Sono interessate
soprattutto le PMI che trattano grandi quantità di
dati personali o di dati personali degni di particolare
protezione, che effettuano profilazioni, gestiscono
shop online, generano decisioni individuali automatizzate
o trasmettono dati personali all’estero (al di
fuori dell’UE).
In pratica, che cosa cambia per le aziende?
• La nLPD prevede obblighi d’informazione più
ampi per le aziende, che dovranno quindi informare
le persone interessate in maniera adeguata
su ogni raccolta di dati, non come finora solo in
presenza di dati degni di particolare protezione;
tale obbligo vale anche nel caso in cui i dati non
vengano raccolti presso la persona interessata.
• In futuro le aziende saranno tenute a documentare
i processi di trattamento dei dati. In compenso
viene meno l’obbligo di tenere un registro
delle raccolte di dati.
• Le aziende avranno l’obbligo di
Heinz Suter, avvocato e
responsabile Legal,
Compliance & Risk
Management dell’assicurazione
di protezione
giuridica AXA-ARAG,
oltre ad essere Legal
Counsel e responsabile
di Compliace & Risk
Management, gestisce il
Sistema di controllo
interno dell’azienda
(SCI) ed è incaricato
della protezione dei
dati.
eseguire una valutazione d’impatto
sulla protezione dei dati se un
trattamento dei dati comporta un
elevato rischio per la personalità o
i diritti fondamentali delle persone
interessate.
• D’ora in poi le violazioni della
sicurezza dei dati dovranno essere
notificate all’incaricato federale
della protezione dei dati e della
trasparenza (IFPDT).
• Le aziende sono tenute a prendere
in considerazione i principi generali
del trattamento dei dati fin dalla
fase di progettazione e sviluppo
delle applicazioni (è il caso di un
sito Internet) e, ad esempio, a non
ottenere attraverso impostazioni
predefinite i consensi delle persone
interessate per trattamenti di dati
che vanno oltre lo stretto necessario.
Quando entra in vigore la nuova
legge?
La nuova LPD entrerà in vigore verso la
metà del 2022 insieme all’Ordinanza
Le misure che le PMI
devono attuare
▶ Verificare ed eventualmente
adeguare la dichiarazione di
protezione dei dati su Internet e
nei documenti pubblicitari e
contrattuali.
▶ Redigere o modificare le
direttive interne relative al
trattamento dei dati. Implementare
un processo interno
che garantisca il trattamento
entro i termini dei diritti delle
persone interessate (ad es.
richieste di accesso o di
cancellazione). Garantire che i
dati personali vengano
cancellati o anonimizzati non
appena non sono più necessari.
▶ Allestire un registro del
trattamento dei dati e implementare
un processo per la
valutazione d’impatto sulla
protezione dei dati, in particolare
se avviene un trattamento
su larga scala di dati degni di
particolare protezione o se
vengono impiegate nuove
tecnologie di trattamento a
rischio elevato.
▶ Verificare i contratti con i
responsabili del trattamento
(terzi). Si consiglia in particolare
di inserire un obbligo di notifica
in caso di violazioni della
sicurezza dei dati e di trasmissione
a submandatari. Accertarsi
che la sicurezza dei dati sia
garantita.
▶ Chiarire in quali paesi sono
comunicati i dati personali e
sincerarsi che la comunicazione
avvenga solo in quelli che
garantiscono una protezione
adeguata. È considerata
comunicazione anche la
registrazione di dati su sistemi
informatici all’estero (cloud).
▶ Implementare un processo per
notificare violazioni della
protezione dei dati.
relativa alla legge federale sulla protezione dei dati
(OLPD) che il Consiglio federale deve ancora emanare.
Entro tale data le aziende dovranno attuare tutte le
prescrizioni in materia di protezione dei dati. Quelle
che non possiedono al loro interno le competenze
necessarie dovrebbero avvalersi di un’assistenza
esterna e richiedere assolutamente una consulenza.
A quali conseguenze si va incontro in caso di inosservanza
della legge?
In caso di violazioni intenzionali della nLPD si rischiano
sanzioni fino a un massimo di 250 000 franchi
nonché un’iscrizione nel casellario giudiziale,
una misura che non riguarda innanzitutto l’azienda,
ma la persona fisica responsabile.
03/2021 15
La mia DITTA
SERVIZIO
La revisione parziale della Legge
federale sul contratto di assicurazione
(LCA) in sintesi
La Legge sul contratto di assicurazione (LCA) riveduta entra in vigore il 1° gennaio
2022. Questa revisione di legge comporta miglioramenti come un diritto di revoca di
14 giorni per i clienti e adegua le precedenti disposizioni alle nuove, mutate circostanze.
Ecco una sintesi dei principali cambiamenti.
Testo Marcel Rubin
Prescrizioni formali semplificate
Dove la legge prevede prescrizioni
formali, i requisiti della forma scritta
vengono allentati. In futuro sarà consentita
qualsiasi forma di comunicazione
che permetta la prova per testo
(ad es. e-mail). Ciò consentirà di gestire
in modo molto più semplice i rapporti
commerciali.
Diritto di revoca
Gli stipulanti avranno a disposizione un
periodo di ripensamento di 14 giorni
durante il quale potranno recedere dal
contratto. Per avvalersene serve unicamente
una notifica del cliente pervenuta
per iscritto o in un’altra forma che
permetta la prova per testo.
Termine di prescrizione
Ora le pretese derivanti da un contratto
di assicurazione potranno essere
avanzate nei confronti della compagnia
assicurativa entro cinque anni –
invece degli attuali due – dal momento
in cui si è verificato l’evento.
Diritto di recesso ordinario
Nei contratti pluriennali la legge
prevede ora che entrambe le parti
contrattuali possano recedere dal contratto
osservando il termine ordinario
di disdetta allo scadere del terzo anno
di assicurazione o dei successivi anni
assicurativi. Nell’assicurazione complementare
alla cassa malati questo
diritto di recesso spetta solo a voi in
qualità di clienti. L’assicurazione non
può più rescindere il contratto (nemmeno
in caso di sinistro).
Diritto di azione diretta nei confronti
delle assicurazioni di responsabilità
civile
Il diritto di azione diretta per i danneggiati
viene esteso a tutte le assicurazioni
di responsabilità civile. Le persone danneggiate
in futuro potranno far valere le
loro pretese in tutti i casi direttamente
nei confronti dell’assicurazione di
responsabilità civile del danneggiatore.
Nella prassi ciò significa ad esempio che
in futuro il vostro locatore potrà avanzare
pretese derivanti dalla riparazione
di un danno causato da voi in quanto
locatari direttamente nei confronti della
vostra assicurazione di responsabilità
civile. Vi inviteremo in seguito a notificare
il sinistro.
Stipulazioni di contratti prima del
1° gennaio 2022
Se nell’anno in corso stipulate con una
compagnia un contratto di assicurazione
con entrata in vigore dopo il
1° gennaio 2022, a questo contratto
si applicano già le nuove CGA (Condizioni
Generali di Assicurazione)
rielaborate. Tenete però presente che
alla stipulazione potrebbero esservi
consegnate comunque le vecchie CGA,
dato che gli assicuratori si trovano in
un periodo di transizione. Il vostro
consulente sarà lieto di fornirvi maggiori
informazioni.
La mia DITTA
16 03/2021
Successo
Molta
pioggia
e
grandine
Foto: Gettyimages/Eugenio Marongiu
L’ondata di maltempo dell’estate
2021 ci ha messo a dura prova.
Nella sola seconda metà di giugno
AXA Svizzera ha stimato danni
per oltre 143 milioni di franchi,
con circa 33 000 clienti colpiti.
Grazie al rafforzamento del Service
Center, alla semplicità della
notifica di sinistro online e alla
presenza di diversi drive-in locali,
AXA ha offerto ai propri clienti
un supporto facile, rapido e informale
in caso di sinistro.
Da
sapere
Uno studio della Federazione svizzera
per la formazione continua
mostra che il 75 per cento di tutte
le PMI attribuisce una notevole
importanza al perfezionamento
professionale, per contrastare gli
effetti della pandemia da coronavirus.
→ alice.ch
Previdenza:
pianificazione autonoma
e tempestiva
Spesso quando si parla di previdenza e successione ci vengono in
mente tematiche finanziarie. Ma una pianificazione tempestiva significa
molto di più di una pianificazione finanziaria e una strategia
di protezione. Chi si occupa ad esempio delle vostre questioni se
a causa di un incidente non potete più prendere decisioni o potete
farlo solo in misura limitata? Chi genera i salari e guida i collaboratori,
chi ha diritto di firma, rappresenta le persone giuridiche
della vostra azienda o prende decisioni sulle condizioni per debitori
e creditori? Proprio nelle PMI, in molti casi si tratta della stessa
persona – se questa viene a mancare per un tempo indeterminato,
l’impresa rischia conseguenze di ampia portata. Perciò è fondamentale
non solo per i privati, bensì anche per gli imprenditori, chiarire
e documentare per tempo simili questioni, per essere preparati in
caso di necessità ed evitare così sgradite sorprese. I modelli standard
presenti in rete, tuttavia, si rivolgono solitamente ai privati e
non rispondono dunque alle esigenze individuali degli imprenditori
– un mandato precauzionale perde perciò la propria validità se
ambiti rilevanti quali azioni, quote, partecipazioni, ecc. non sono
formulati in modo chiaro e inequivocabile. «rechtzeitig.ch», vero
e proprio centro di competenza per l’autonomia decisionale, vi sostiene
nell’implementazione delle vostre volontà e vi aiuta ad allestire
o rielaborare i necessari documenti previdenziali. I clienti AXA
usufruiscono di un ribasso del 50 per cento sul primo colloquio di
consulenza.
→ rechtzeitig.ch
03/2021 17
La mia DITTA
CARE MANAGEMENT
Dopo l’incidente
Manuela Sala è stata il
principale pilastro di
José Di Felice – negli
affari come nel privato.
Grazie al suo «Scewo Bro»,
oggi Di Felice può persino salire
di nuovo le scale.
La mia DITTA 18
03/2021
CARE MANAGEMENT
Volere è potere
Ad agosto del 2017 la vita di José Di Felice viene sconvolta
da un tragico incidente. Ma mentre altri si sarebbero arresi,
lui si riappropria della sua esistenza. Anche grazie
all’aiuto della compagna – e a una buona dose di tenacia.
Testo Melanie Ade
Immagini Raffael Waldner
La mia ditta
José Di Felice è un uomo di mondo. Si gode la vita,
ha un’attività commerciale, ama viaggiare, andare in
vela e in moto. In altre parole: una vita sulla corsia di
sorpasso. E così quando, di ritorno dalle vacanze in
Italia, riceve la telefonata di un amico che lo invita
a partecipare a un training di due giorni per motociclisti
che inizierà il giorno dopo sulla pista di Digione,
il quarantanovenne non ha esitazioni: giunto
a casa, sbriga un paio di questioni amministrative in
azienda e riparte.
Il presentimento
Il primo giorno va alla grande: Di Felice affronta
bene la pista, e questo nonostante – come racconta al
telefono a Manuela, la sua compagna – la sera prima
in hotel abbia avuto un brutto presentimento. Anche
il secondo giorno inforca la
moto di buon umore, contento
anche per la visita a sorpresa
di Manuela, che quel mattino
Fondata nel 2009, La Peppina
vende prelibatezze mediterranee,
soprattutto italiane. Con
i suoi prodotti selezionati e
per lo più fatti in casa,
rifornisce negozi di specialità
gastronomiche o casalinghi,
ma anche enoteche. Sita a
Laupen (BE), La Peppina
conta 12 dipendenti.
→ lapeppina.ch
è improvvisamente arrivata ai
box dopo un viaggio in treno e
taxi.
José Di Felice sta facendo il giro
di decelerazione. È soddisfatto
della sua performance e pronto
a concludere il training. «Volevo
fermarmi già al giro precedente,
ma poi ho deciso di far
raffreddare un po’ i freni», così
l’appassionato delle due ruote.
E proprio allora si consuma il
dramma: alla penultima curva
– una curva a destra, come ben ricorda Di Felice – la
moto inizia a sbandare e si ribalta più volte. Di Felice
fa un brutto volo, ricade malamente al suolo e perde
la visiera del casco. «Uff, mi è andata bene, non mi
sono fatto niente» pensa in un primo momento, ma
poi si rende conto che non riesce ad alzarsi e capisce
che la situazione è grave.
Una diagnosi inizialmente poco chiara
Nel frattempo ai box Manuela Sala intuisce che deve
essere successo qualcosa: José avrebbe dovuto essere
di ritorno da un pezzo. Poi vede la moto completamente
distrutta. «In quel momento ho creduto che
fosse morto» ricorda la minuta trentottenne. Sotto
shock, Manuela si precipita nella tenda dei soccorsi,
dove si è già attivato il personale medico. «Tesoro,
occupati degli ordini e delle telefonate: l’attività
commerciale deve continuare» le dice José, che a
quel punto ha grosse difficoltà respiratorie ed è in
iperventilazione. Era il 2 agosto del 2017: una data
tragica, con cui si aprirà un nuovo capitolo nella vita
dell’imprenditore.
Di lì a poco José Di Felice si ritrova nel reparto di terapia
intensiva dell’ospedale di Digione. È stato fissato
al letto, in modo che non possa muoversi. Cadendo si
è infatti fratturato il collo e deve perciò essere sta-
«All’inizio non fai
che funzionare e sbrigare tutto
quel che c’è da sbrigare»
Manuela Sala, compagna
→
03/2021 19
La mia DITTA
CARE MANAGEMENT
bilizzato. Nessuno ancora sa dirgli quanto grave sia
la situazione e se tornerà a muoversi. Manuela Sala,
che gli è rimasta accanto, informa la famiglia e i parenti
e si occupa dell’attività commerciale sbrigando
quelle incombenze che non possono aspettare. Ad
aiutarla c’è il Care Management di AXA Svizzera.
Giuseppe Giunta, il Case Manager responsabile, organizza
immediatamente il rimpatrio in elicottero.
Quattro giorni dopo Di Felice viene portato dalla
Rega al Centro per paraplegici di Nottwil per ulteriori
accertamenti.
L’attività commerciale deve continuare
«La cosa peggiore era lo stato d’incertezza legato al
non sapere se sarei rimasto così» ricorda Di Felice,
che non ha però mai avuto dubbi circa il fatto che
l’attività commerciale dovesse continuare. Mentre
ancora è in terapia intensiva, Di Felice chiama i suoi
addetti alle vendite e li istruisce sul da farsi – dal
letto d’ospedale. «I medici mi davano del pazzo»
racconta divertito. Tutte le mattine Manuela e José
pianificano la giornata al telefono. Manuela assume
la direzione ad interim dell’attività e, per far fronte
a questa grossa responsabilità, lascia il suo posto di
lavoro. Oggi non sa come abbia fatto ad affrontare il
tutto. «All’inizio non fai che funzionare e sbrigare
tutto quel che c’è da sbrigare» spiega a posteriori.
Mentre fuori lei si rimbocca le maniche per mandare
avanti il lavoro di una vita di José, a Nottwil lui fa di
tutto per guarire. La temuta diagnosi di tetraplegia
viene confermata: la lesione al midollo spinale è così
grave che José rimarrà paralizzato dalla vertebra cervicale
C5 in giù. Per più di nove mesi l’impiegato di
commercio lavora con fatica per imparare di nuovo
a respirare e parlare, ma anche per accettare la situazione.
Combatte per riappropriarsi della sua vita
ogni giorno è una sfida. «Naturalmente ci sono state
anche giornate cupe, in cui non sapevo se valesse la
pena vivere così» spiega Di Felice. Ma la volontà è più
Care Management
Se a seguito di un infortunio o di
una malattia un dipendente è
impossibilitato a lavorare per
un periodo prolungato, è
importante agire tempestivamente.
In questo caso AXA offre
un aiuto immediato mettendo a
disposizione i suoi Care e Case
Manager. Meno tempo trascorre
e più elevata è la percentuale di
riuscita del processo di guarigione
e di reinserimento della
persona inferma.
→ axa.ch/care-management
«Non mi toccava più consultare
Google per sapere se in un locale c’erano
delle barriere architettoniche»
José Di Felice, imprenditore
forte di tutto: «Ho sempre saputo che ce l’avrei fatta
a portare avanti l’attività nonostante le limitazioni
del caso – a una riqualificazione professionale non
ho quindi mai pensato».
Sostegno esterno
«Ferrea volontà, gioia di vivere e ottimismo lo hanno
aiutato a tornare a vivere e lavorare» afferma Giuseppe
Giunta, il Case Manager che sin dal primo
giorno ha seguito Di Felice e Sala prestando loro
tutto il sostegno necessario. «Oltre a organizzare l’assistenza
medica, occorre chiarire una serie di aspetti
finanziari e organizzativi. Il paziente può rimanere
nel suo appartamento? Gli serve un aiuto domestico?
Quali spese sono coperte? Da quale ente? E così via».
Come spiega il Case Manager, che ha alle spalle più di
30 anni d’esperienza, all’inizio molti degli interessati
hanno difficoltà ad affrontare queste incombenze e
sono perciò ben contenti che se ne occupi un esperto.
Manuela Sala non fa che confermare: «Sono situazioni
a cui non si è preparati. All’inizio ci si sente
davvero persi e si è grati per qualsiasi forma di sostegno.
Giuseppe ci ha assistiti sin dal primo giorno e
ci è stato di grande aiuto: se gli ostacoli apparivano
insormontabili, potevamo chiamarlo a qualsiasi ora,
di giorno e di notte».
Un pezzetto di libertà
Ed è stato proprio Giunta a far sì che Di Felice recuperasse
buona parte della sua mobilità. Grazie alla
sua approvazione del finanziamento, infatti, José Di
Felice è entrato in contatto con Scewo, una start-up
di Winterthur che nel 2018, insieme al Politecnico di
Zurigo, ha ideato una sedia a rotelle in grado persino
di salire le scale. A luglio del 2020 Di Felice è stato
tra i primi a ricevere un prototipo della «Scewo Bro»,
che da allora sta testando: «Mi sono sentito libero.
Non mi toccava più consultare Google per sapere se
in un locale c’erano delle barriere architettoniche –
ho persino potuto trascorrere le vacanze in Italia».
Oggi con la sua sedia a rotelle Di Felice si muove abbastanza
liberamente. Grazie a un complesso intervento,
ha persino recuperato l’uso della mano sinistra.
«Naturalmente convivo con molte limitazioni e
ci sono giornate facili e meno facili. È comunque una
fortuna che sia sopravvissuto all’incidente. Da allora
cerco di tirare fuori il meglio da ogni situazione e
dalla vita in generale». E nonostante la sua quotidianità
non sia sempre facile, Di Felice è e rimane un
uomo di mondo. Forse vive a ritmi meno frenetici
e non sempre sulla corsia di sorpasso, ma ha tanti
progetti per il futuro.
La mia DITTA
20 03/2021
CARE MANAGEMENT
Un team affiatato: da
anni il Case Manager
Giuseppe Giunta
assiste Manuela Sala
e José Di Felice.
L’indirizzo giusto per chi ama la buona
tavola: allestito con grande cura per
i dettagli, il negozio di Laupen (BE) offre
tante prelibatezze.
La Peppina vende
specialità mediterranee
selezionate e per
lo più fatte in casa.
03/2021 21
La mia DITTA
INTERVISTA
«Nessun animale
deve morire per
un divano de Sede»
Quando nel 2014 Monika Walser ha rilevato la manifattura
di mobili de Sede, l’azienda era ormai prossima al fallimento.
L’appassionata velista ha rimesso le cose in ordine, salvando
dalla bancarotta l’impresa ricca di tradizione. Nell’intervista
la cinquantacinquenne racconta come ci è riuscita.
Testo Melanie Ade
Immagine Daniel Winkler
Signora Walser, perché dovrei acquistare mobili
de Sede? Che cosa distingue il vostro marchio?
Perché vuole acquistare mobili di design sostenibile
di primissima qualità. O desidera forse una risposta
più particolareggiata? (Ride).
Sì, volentieri.
de Sede si distingue fondamentalmente per la sua
qualità – per la qualità dei pellami, dell’imbottitura,
dell’ergonomia dei suoi oggetti di arredamento e per
la sua lavorazione. Integriamo ed esprimiamo questi
valori come marchio e azienda, il che trova espressione
in ciascuno dei nostri capolavori di artigianato.
Il nostro credo vissuto: se torna a casa tra 15 anni,
i nostri mobili devono ancora regalarle un sorriso.
Un divano che rimane di moda per oltre 15 anni?
Certo. Abbiamo numerosi clienti che hanno ereditato
i loro mobili de Sede dai genitori o dai nonni e
che forse vorrebbero solo farli ricoprire con un nuovo
colore. Ecco perché i nostri mobili imbottiti sono anche
tra i più sostenibili. Capisco naturalmente che i
giovani non vogliono investire molto denaro in un
nuovo divano. Ma acquistarne uno nuovo ogni due
anni non è neppure più conveniente né tantomeno
sostenibile.
«Il passo più importante è stato
però sicuramente riportare in Svizzera
la lavorazione di cuoio e
pellame dalla Germania orientale»
Lavorate 70 000 metri quadrati di pellami
all’anno. Si può davvero parlare di sostenibilità?
Assolutamente sì. Da un lato, per la loro qualità e
durata di vita i nostri mobili fatti a mano sono molto
più sostenibili dei mobili realizzati industrialmente,
che si rompono dopo un paio di anni. In più, mai nessun
animale viene ucciso per produrre un mobile imbottito
de Sede. Utilizziamo esclusivamente pelli di
tori morti per cause naturali o la cui carne è già stata
utilizzata per l’industria alimentare. Se non utilizzassimo
il prodotto di scarto che ne deriva – appunto
la pelle – questa verrebbe bruciata. Inoltre, importiamo
esclusivamente pelle di toro dall’Austria, dalla
Germania e dall’Italia che possa essere trasportata
via terra fino a noi. Grazie al design elegante e senza
tempo dei nostri prodotti, i mobili imbottiti de Sede
sono anche un investimento nel futuro. E noi di riflesso
siamo una delle aziende più sostenibili della
Svizzera.
Perché non utilizzate pelle di tori svizzeri?
Per un semplicissimo motivo: i tori svizzeri sono
troppo piccoli.
Quando ha rilevato de Sede nel 2014, l’azienda
era sull’orlo della bancarotta. Cosa l'ha attratta in
questo compito?
Il mio primo pensiero è stato che questo prodotto
svizzero di qualità, questo marchio davvero elegante
non doveva scomparire per nessuna ragione al
mondo. Dopo tre mesi trascorsi nel mio nuovo ruolo
sono state però le persone in organico a convincermi.
Le persone che giorno dopo giorno lavorano con passione,
orgoglio e dedizione per questo marchio e
→
La mia DITTA
22
03/2021
INTERVISTA
Note biografiche
Monika Walser dirige in
quanto titolare la manifattura
de Sede AG dal 2014. Ha
iniziato la formazione di sarta
di alta moda nel 1982 e, dopo
aver ottenuto il diploma di
insegnante, ha svolto vari
master prima di rilevare nel
1994 Cassiopeia Trend AG, che
produceva abiti folcloristici
per bambini. Dopo aver
ricoperto varie funzioni
dirigenziali, tra l’altro presso
Sunrise e Swissgrid, nel
giugno 2010 ha assunto il
ruolo di CEO presso il produttore
di borse zurighese
Freitag.
03/2021 23
INTERVISTA
che in parte sono alle dipendenze dell’azienda da 35
o 40 anni. Queste persone non potevano perdere il
loro posto di lavoro. Anche se all’inizio ho trascorso
spesso notti insonni, è valsa la pena farlo per loro.
Com’è riuscita a gestire la svolta?
Abbiamo cambiato molte cose contemporaneamente.
Da un lato abbiamo ottimizzato e modulato
in modo efficiente i processi, dall’altro sono stati
apportati anche cambiamenti di personale. Il passo
più importante è stato però sicuramente riportare
in Svizzera la lavorazione di cuoio e pellame dalla
Germania orientale.
Un passo verosimilmente costoso.
Può sembrare così dall’esterno, ma è vero solo in
parte. Naturalmente questo passo ha richiesto determinati
investimenti iniziali come ad esempio l’acquisto
di uno scanner della pelle. Ma se poi si calcolano
i costi operativi, è decisamente più semplice,
veloce, flessibile ed economicamente vantaggioso
aggregare qui gli impianti di produzione, perché i
nostri collaboratori conoscono perfettamente i prodotti
e sanno pertanto utilizzare al meglio i pellami.
All’estero il processo di lavorazione della pelle dà origine
a scarti e sprechi che generano costi esorbitanti.
Peraltro i salari non sono un argomento a sfavore
della piazza svizzera, giacché totalizzano solo il nove
per centro dei nostri costi, senza trascurare che qui
disponevamo di questo gigantesco capannone allora
ancora vuoto e inutilizzato che oggi abbiamo trasformato
nella centrale di lavorazione dei pellami e che
di fatto è il cuore pulsante della nostra azienda.
Cos’altro ha cambiato?
Abbiamo apportato alcuni cambiamenti di personale,
in particolare nel segmento dei quadri intermedi.
È stato difficile, ma necessario. Questa azienda
non funziona con persone che lavorano alle sue dipendenze
solo per ragioni di prestigio o perché de
Sede è un marchio noto.
Vale a dire?
Anche se operiamo nel settore del lusso e nella fascia
di prezzo alta, a ben guardare siamo una manifattura
artigianale dove il legame con il prodotto
e l’azienda va percepito e vissuto in prima persona.
Oggi da noi lavorano esclusivamente collaboratori
il cui know-how è frutto di una dura gavetta e che
sanno di cosa parlano. Ci sta molto a cuore, affinché
possano anche consigliare al meglio i nostri clienti.
Ogni venditore sa esattamente cosa è fattibile e possibile
sotto il profilo della tecnica di produzione ed
è quindi in grado di rispondere perfettamente alle
esigenze individuali dei clienti. Se ha dinanzi a sé un
«Per promuovere i nostri
collaboratori puntiamo molto sul
perfezionamento interno»
Botta e
risposta
Motto
Andare sempre
per il mondo con
un sorriso.
Il mio rituale
mattutino
Faccio meditazione
ogni mattina.
La mia passione
La regata a vela.
Il primo salario
80 franchi di salario
mensile nel tirocinio
di sartoria femminile.
Un modello
personale
Nessuno. Ci sono
persone che trovo
interessanti e stimolanti,
ma non voglio
copiare nessuno.
Il più grande
trionfo
Aver ridato vita a de
Sede.
La peggiore
sconfitta
Una regata in barca
a vela che ho perso
miseramente solo
perché il mio ego ha
avuto la meglio su
di me.
Di quanto sonno ho
bisogno
Il sonno è sopravvalutato.
Cucio ancora oggi
Molte cose, ad
esempio le tende a
casa mia.
Dove intendo trascorrere
l’ultima
stagione della vita
Qua e là nel mondo,
in ogni caso con mio
marito.
interlocutore del mestiere, capace di spiegarle tutto
nel dettaglio, l’aiuto che può darle è decisamente più
utile di quello di un supervenditore che però non
conosce il prodotto.
Ha un futuro produrre mobili di questa qualità in
un Paese con prezzi tradizionalmente alti come la
Svizzera?
Certo. Oggi siamo il solo Paese a proporre una formazione
per tappezzieri nella quale è possibile apprendere
questo mestiere dalle fondamenta. Questo
segno distintivo di qualità è ravvisabile in ciascuno
dei nostri oggetti di arredamento e non può essere
automatizzato.
C’è da dire però che quella del tappezziere non è
propriamente una professione alla moda.
È vero, non sono molti i giovani che desiderano seguire
questa formazione. Di riflesso, anche per noi è
sempre più difficile trovare manodopera qualificata
e di consolidata esperienza. Per questo puntiamo
molto sul perfezionamento o sull’ulteriore sviluppo
interno per promuovere i nostri collaboratori e tenerli
nella nostra azienda. E naturalmente nella ricerca
di giovani talenti facciamo affidamento anche
sulla capacità d’entusiasmo e sul passaparola delle
nostre maestranze e dei clienti. (Ride). Ma non sono
preoccupata – molte persone provano tuttora interesse
e piacere per la qualità, il design e la sostenibilità.
E grazie alla nostra cultura aziendale familiare,
le persone lavorano davvero volentieri da noi.
Il 70 per cento del vostro mobilio viene esportato
all’estero, rifornite 69 Paesi in tutto il mondo.
Come gestite, in quanto PMI con 120 collaboratori,
la presenza globale?
Nei nostri 13 Paesi di sbocco principali sono presenti
localmente collaboratori di de Sede: monitorano le
consegne, seguono la nostra clientela e sono i primi
referenti sul rispettivo mercato. Negli altri Paesi l’assistenza
è fornita attraverso partner come rivenditori
o architetti locali. Sarebbe impossibile per una
PMI come la nostra fare altrimenti.
Cosa attrae di più: il marchio
«Made in Switzerland» o il nome «de Sede»?
Credo che la combinazione faccia la differenza.
Quando ci si affaccia su un nuovo mercato, il marchio
«Swiss Made» è un grande aiuto all’inizio, in
quanto le persone lo associano a qualità, funzionalità
e affidabilità. A seguire il prodotto e il marchio
devono però convincere in sé, altrimenti si torna rapidamente
nell’oblio.
In Svizzera collaborate solo con rivenditori nel
segmento del lusso. Diversamente dai suoi predecessori,
che hanno venduto i prodotti anche
attraverso distributori all’ingrosso.
Anche questo approccio riposa di nuovo sulla nostra
filosofia, ovvero chi lavora per de Sede deve conoscere
e comprendere a fondo il suo mestiere e il no-
La mia DITTA
24 03/2021
I prestigiosi mobili da seduta
della manifattura sono tutti
fatti a mano e personalizzati
sulle esigenze dei clienti.
stro prodotto. Questo credo scorre da noi come un
filo conduttore attraverso l’azienda e naturalmente
è valido anche per il nostro personale di vendita, che
rappresenta il nostro DNA e la nostra filosofia verso
l’esterno. Per questo ogni venditore e ogni rivenditore
devono svolgere da noi in loco una formazione,
prima di poter includere i nostri mobili imbottiti
nell’assortimento. Nulla esclude che potremmo realizzare
un fatturato più consistente attraverso i grossisti,
ma questa opzione non corrisponde al nostro
requisito di qualità.
Quant’è importante il tema dell’innovazione per
de Sede?
Estremamente importante. I requisiti sociali posti ai
mobili per sedersi cambiano a ciclo continuo. In passato
de Sede ha prodotto soprattutto grandi mobili
sfarzosi. Oggi le persone vivono di più nella realtà
urbana e in spazi più piccoli, per cui necessitano di
riflesso di mobili modulari e flessibili. La crisi pandemica
ha anche cambiato le esigenze personali – oggi
le sedie da tavola devono essere eleganti e al tempo
stesso ergonomiche, di modo da poter sia accogliere
ospiti sia lavorare comodamente tutto il giorno in
modalità home office.
Lei è molto impegnata a favore delle donne. Occorrono
più donne ai piani alti?
È quello che vorrei. Ma a condizione che qualità e
prestazioni non vengano meno. A conti fatti la capacità
dirigenziale di una persona non dipende dall’età,
«A conti fatti la capacità dirigenziale
di una persona non dipende dall’età, dal
genere o dall’origine»
dal genere o dall’origine. È fondamentale che il quadro
generale funzioni. Un team formato da persone
del tutto eterogenee e capaci di armonizzarsi tra loro
riesce a smuovere le montagne e a rendere possibile
l’impossibile.
Non è una sostenitrice delle quote rosa?
No. Se ricevo un’offerta di lavoro solo perché sono
una donna, non lo considero certo un complimento
per le mie capacità o le mie prestazioni. Non è colpa
mia se sono nata donna. A mio giudizio si dovrebbe
piuttosto puntare sul settore dell’accudimento dei
figli per integrare meglio le donne nel mondo del
lavoro e permettere loro di compiere una carriera. A
tutt’oggi numerose donne sono chiamate a scegliere
tra figli e lavoro e questo non è accettabile. Ma non
è un problema che possiamo risolvere con le quote
rosa.
Cosa vuole ancora raggiungere in futuro?
Che le persone pensino al marchio de Sede ogni volta
che acquistano un divano e ci diano l’opportunità
di convincerli della nostra qualità, della nostra passione
e del nostro prodotto sostenibile ed elegante.
03/2021 25
La mia DITTA
IL GRAFICO: DONNE IN POSIZIONI DIRIGENZIALI
DIE GRAFIK: Frauen in Führungspositionen
Donne al timone – grazie alle PMI
Lavoratrici autonome, dirigenti, dipendenti dell’azienda di famiglia, membri di consigli direttivi:
nelle PMI svizzere le donne hanno un ruolo di primo piano. Oltre a essere sempre di più,
sempre più spesso fanno carriera. La loro presenza è aumentata soprattutto nelle posizioni
dirigenziali – un’evoluzione che nelle grandi imprese si avverte a malapena.
Neoimprenditrici
Nel 2018 le imprese fondate da
donne sono state 13 893, quelle
fondate da uomini 21 924.
Le aziende fondate insieme da
uomini e donne sono state
invece 3791.
13’893
Attività indipendente
Cresce la percentuale di
lavoratrici indipendenti: se
nel 2° trimestre 2020 era del
37,9%, nel 1991 toccava appena
il 28,2%. In Svizzera
le lavoratrici indipendenti
sono 221 000.
148 600 di loro lavorano da
sole, mentre 72 000 hanno
dei dipendenti.
37,9%
29%
24%
Responsabilità di
conduzione
Il 13% delle donne impiegate
nelle aziende – ossia 280 000 –
ha responsabilità di conduzione,
ma non funzioni
direttive.
Il 29% delle donne con
responsabilità di
conduzione lavora
nei settori sanitario
e sociale, il 24% nel
campo dei servizi
funzionali all’economia.
Il 79% dirige da
1 a 9 collaboratori,
il 19% da 10 a 49 collaboratori
il 3% 50 o più collaboratori.
21%
PMI (1)
Nelle PMI svizzere il 21% dei
quadri è donna. In Germania la
percentuale è del 16%.
Le lavoratrici dipendenti
impegnate nella direzione
aziendale sono quasi
70 000, ossia il 3,2%
delle donne svizzere
con un’attività
lucrativa.
19,9%
Illustrazione: Daniel Karrer
27%
PMI (2)
In circa il 20% delle PMI svizzere la
percentuale di donne in posizioni
dirigenziali di rilievo è compresa tra il
41% e il 100%. Nel 9% delle aziende si
attesta invece ancora tra l’1% e il 5%.
Se in Svizzera romanda e Ticino la
presenza femminile ai vertici aziendali è
rispettivamente del 27% e 24%, nella
Svizzera tedesca è compresa tra il 15%
(Zurigo/Sciaffusa) e il 20% (Svizzera
orientale).
CH-Karte
24%
15–20%
Consigli d’amministrazione
Il 19,9% dei membri dei consigli d’amministrazione
delle società anonime e il 9% dei presidenti di CdA sono
donne.
Tuttora la donna membro di un CdA è generalmente
una manager che, dopo aver ricoperto molte funzioni
dirigenziali, si avvicina alla fine della carriera. Le
disparità sono dovute non da ultimo a scarsa conciliabilità
tra lavoro e famiglia, carente incentivazione delle
donne in azienda e scarso networking (il 95% delle
posizioni nei CdA è assegnato tramite conoscenze
personali).
Fonti: «Bedeutung und Postionierung von Frauen in Schweizer KMU». Studio commissionato da Unione svizzera delle arti e dei mestieri (usam) e Donne PMI Svizzera.
Edizione aggiornata 2019; Portale PMI (kmu.admin.ch/kmu); HR Today
La mia DITTA
26 03/2021
Responsabilità
Ricarica
facile
AXA promuove la mobilità sostenibile:
in collaborazione con
swiss-charge.ch, è la prima compagnia
assicurativa svizzera a
facilitare la vita ai propri clienti
garantendo loro un prezzo unico
di ricarica delle auto elettriche
entro una delle maggiori reti nazionali
di distribuzione. Privati e
imprese possono inoltre richiedere
una consulenza per l’acquisto
di stazioni di ricarica proprie
(wallbox).
Previdenza sostenibile
Foto: Shutterstock/sarayut_sy
Rapporto
climatico
2021
Nel rapporto climatico il Gruppo
AXA rende annualmente noti
i progressi della sua strategia
climatica. Il rapporto contiene
anche i dati sul potenziale di riscaldamento
globale degli investimenti
e l’impegno profuso in
quanto investitore tramite l’esercizio
del diritto di voto.
2/3 degli svizzeri sono interessati a un investimento sostenibile del
patrimonio di previdenza: a rivelarlo è un sondaggio rappresentativo
di AXA. Negli ultimi due anni il numero di coloro che – a patto che il
rendimento sia soddisfacente – cercano almeno d’investire in modo
sostenibile nel 3° pilastro è quasi raddoppiato, passando dal 26% del
2019 al 49% del 2021. Nel contempo è scesa notevolmente – dal 46%
del 2019 al 18% del 2021 – la percentuale di chi considera la sostenibilità
un criterio trascurabile nella scelta del 3° pilastro.
Daniel Gussmann, Chief Investment Officer di AXA Svizzera, dichiara
a tal proposito: «La maggioranza degli intervistati vuole soprattutto
evitare che i propri investimenti producano effetti nefasti ed è quindi
pronta a rinunciare persino a una parte del rendimento. Ma quando
i criteri di sostenibilità vengono soddisfatti in larga misura, il rendimento
ritorna al centro dell’attenzione. La buona notizia è che sostenibilità
e redditività non sono inconciliabili».
Per circa 2/3 degli intervistati sarebbe inoltre importante o molto
importante che anche gli averi della cassa pensione venissero allocati
secondo principi di sostenibilità. Gli intervistati si mostrano particolarmente
critici verso gli investimenti in ambiti legati a lavoro minorile
o armi messe al bando, seguiti da quelli in aziende e Paesi che
violano i diritti umani o in settori come pornografia ed estrazione di
carbone e olio di palma. I temi più cari agli interpellati sono clima
e biodiversità.
03/2021
27
La mia DITTA
MANAGEMENT DELLA SALUTE IN AZIENDA
Collaboratori
sani =
azienda
florida
Le assenze di lunga durata dei collaboratori
causano notevoli problemi alle imprese, soprattutto
alle più piccole. Con un Management della
salute in azienda svolto in modo professionale è
possibile ridurle. Non è gratis, ma nel tempo si rivela
un ottimo investimento.
Testo Mirjam Eberhard
Immagini Raffael Waldner
Occuparsi della salute dei
collaboratori va a vantaggio
dell’azienda: è anche
l’opinione di Patrick
Freiburghaus, responsabile
del personale di M&S
Software Engineering AG.
La mia DITTA
28 03/2021
MANAGEMENT DELLA SALUTE IN AZIENDA
Negli ultimi anni, ancora prima della pandemia,
l’intensità del lavoro è andata progressivamente aumentando.
Secondo il Job Stress Index di Promozione
Salute Svizzera, all’inizio del 2020 tre occupati su
dieci si sentivano stressati al lavoro, un chiaro trend
negativo in atto dal 2014. Lo stress incide sulla salute
fisica e psichica provocando insonnia, problemi cardiaci,
burnout e depressione.
Spesso sono proprio queste ultime due patologie a
tenere lontani i collaboratori dal lavoro per intere
settimane o addirittura per mesi, eventualità che
penalizza fortemente le aziende. Gli esperti stimano
l’onere complessivo dell’assenza di un dipendente
attorno ai 600–1000 franchi al giorno, dovuto non
solo ai costi diretti ma anche a quelli indiretti, ad
esempio, per le ore supplementari prestate da altri
collaboratori, la necessaria riorganizzazione interna
o l’interruzione della produzione. Inoltre ogni persona
assente significa per i colleghi in servizio un
carico aggiuntivo di lavoro non trascurabile.
Consigli per le PMI
● Chiarite la situazione di
partenza: confrontate i vostri
dati su assenze e fluttuazioni
con quelli di altre PMI dello
stesso settore – l’Ufficio
federale di statistica redige
apposite tabelle al riguardo.
● Se emerge la necessità di
interventi, accertate il fabbisogno
di risorse e coinvolgete la
direzione.
● Richiedete un supporto esterno
qualora internamente non vi
sia il know-how necessario.
● Effettuate eventualmente un
sondaggio tra i collaboratori.
Importante: il sondaggio deve
essere condotto con metodo, in
modo mirato e tradursi nei
fatti, altrimenti si rischia di
deludere le aspettative
suscitate nei collaboratori.
● Allestite un piano sulla scorta
delle esigenze specifiche nella
vostra azienda, che farete
ratificare dalla direzione.
● Pianificate le misure. Importante:
un workshop da solo
non basta. Per un effetto
durevole dovete programmare
misure diversificate nel tempo:
a breve, medio e lungo
termine.
Mirjana Tschudi è docente di
Promozione della salute alla
Fernfachhochschule Schweiz
(FFHS).
● I dirigenti assumono un ruolo
determinante: tenetene conto
nella pianificazione delle
misure e della comunicazione.
● Non dimenticate di ripetere le
informazioni sull’offerta,
agganciandole in quanti più
processi possibile, ad esempio
nei colloqui d’ingresso o nei
colloqui con i collaboratori.
La mia ditta
Mancano tempo e know-how
È chiaro quindi che occuparsi della salute dei collaboratori
va a vantaggio dell’azienda senza contare che,
al di là degli aspetti economici, all’uomo imprenditore
sta comunque a cuore il benessere delle persone
che lavorano per lui. Le grandi società dispongono
spesso di un Management della salute in azienda
(MSA) interno che protegge la salute dei collaboratori
attraverso azioni preventive e accompagna in
modo competente i dipendenti malati o infortunati
assistendoli, una volta ristabiliti, nel reinserimento
al posto di lavoro.
Le PMI, invece, di solito non
M&S Software Engineering AG
è leader nella fornitura di soluzioni
nell’ambito delle assicurazioni
sociali. L’azienda sviluppa
e cura la manutenzione di
software standard commerciali
per il 1° e il 2° pilastro. Ha oltre
130 collaboratori nelle sedi
di Berna, Schlieren e Chennai
(India).
→ m-s.ch
hanno un proprio MSA. «Nelle
PMI il Management della salute
in azienda sta muovendo
ancora i primi passi, mancano
tempo e know-how» afferma
la Dr. Mirjana Tschudi, docente
di Promozione della
salute alla Fernfachhochschule
Schweiz (FFHS), la
scuola universitaria svizzera
specializzata nella didattica
a distanza. Questa lacuna ha
risvolti tanto più problematici
quanto più piccola è l’impresa, poiché l’assenza di
un singolo ricade sulle spalle di un numero ristretto
di colleghi. Per questo motivo le PMI hanno tutto
l’interesse ad attuare un’opera di prevenzione per
mantenere i propri collaboratori in salute.
«Nelle aziende fino a circa 25 dipendenti, una buona
cultura d’impresa consente un’efficace gestione
della salute grazie agli stretti rapporti interpersonali»
dichiara Mirjana Tschudi. Ci si conosce bene, ci
si informa sulle condizioni dell’altro, c’è vicinanza
e conoscenza di eventuali malesseri ricorrenti. «Ma
a partire da una certa dimensione aziendale, questo
controllo collegiale non è più possibile» aggiunge
l’esperta.
La pandemia ha portato all’isolamento sociale
È quanto constatato anche da M&S Software Engineering
AG, il cui organico negli ultimi anni si è ampliato
fino agli attuali 130 collaboratori. «Finora non
abbiamo registrato assenze superiori alla media e i
sondaggi non hanno evidenziato problemi particolari
di stress. In seguito alla rapida espansione, ad
alcuni cambiamenti all’interno del personale e
→
03/2021 29
La mia DITTA
MANAGEMENT DELLA SALUTE IN AZIENDA
Management
della salute in azienda
di AXA
a numerosi progetti estremamente
impegnativi abbiamo
tuttavia voluto analizzare più
da vicino la situazione» spiega
Patrick Freiburghaus, responsabile
del personale di M&S.
L’azienda ha messo in pratica
questo proposito, e per il
sondaggio tra i collaboratori
si è avvalsa per due anni di
seguito della cosiddetta «bussola
dell’ambiente di lavoro»,
frutto del partenariato tra
AXA e DearEmployee. «Per
noi è stato particolarmente
istruttivo, perché abbiamo
condotto un primo sondaggio
poco prima dello scoppio
della pandemia e un secondo
questa primavera, abbiamo
potuto così individuare con
precisione i cambiamenti dovuti
al coronavirus» prosegue
Freiburghaus. A un anno di distanza
si è notato un leggero
peggioramento dei risultati
molto soddisfacenti raccolti nel primo sondaggio sui
vari temi della salute: soprattutto i giovani collaboratori
e quelli che vivono da soli hanno risentito più di
altri dell’isolamento sociale imposto dalla pandemia.
Tramite iniziative di prevenzione
e misure adeguate, il
Management della salute in
azienda di AXA promuove la
salute nella vostra impresa per
far sì che i collaboratori
rimangano motivati e produttivi.
Siamo specializzati
soprattutto nel Care Management,
nella prevenzione di
stress, burnout e infortuni e
nell’ergonomia. Dal 2022
poniamo un focus particolare
sulle offerte MSA dedicate alle
piccole e medie imprese, con
soluzioni fisiche e anche
digitali, in funzione delle
specificità del cliente. Richiedete
una consulenza.
→ axa.ch/msa
Le singole misure sono poco efficaci
Patrick Freiburghaus ha esaminato attentamente,
insieme a DearEmployee, gli esiti del sondaggio e ne
ha ricavato alcune misure, ad esempio dei workshop
rivolti a specifici gruppi di collaboratori. In particolare
però ha deciso di affrontare il tema MSA nel futuro
prossimo in modo globale e professionale, con
una strategia che contiene chiari obiettivi condivisa
anche dalla direzione.
L’esperta Mirjana Tschudi non può che approvare
questa scelta. «Chi vuole smuovere qualcosa con
l’MSA non può perdersi in misure frammentarie,
bensì deve trattare la problematica
a 360°, assicurarsi
l’appoggio del ed essere consapevole
che tutto ciò avrà un
prezzo» precisa. Ma l’esborso
viene ampiamente ripagato.
«Quando la malattia è ormai
conclamata non c’è più molto
da fare. L’importante è prevenirla
per evitare che si manifesti.
Il burnout, ad esempio, si
sviluppa in uno o due anni, c’è
quindi un margine più che sufficiente
per aiutare il collaboratore
prima che la sua salute
venga compromessa, obbligandolo
ad assentarsi dal lavoro
per lungo tempo.»
Patrick Freiburghaus vuole
affrontare il tema del Management
della salute in azienda con
un approccio globale.
Tre domande a...
… Martin Rüthemann, responsabile MSA presso AXA Svizzera
Signor Rüthemann, le
piccole società non posso
permettersi un Management
della salute in
azienda. Non basta un
ascolto attento delle
preoccupazioni dei
collaboratori?
Una buona cultura d’impresa
è sicuramente
importante perché dà spazio
al dialogo rendendo
domande del tipo «Come va?
Tutto bene?» ben più di
semplici convenevoli. Ma se
qualcuno ha un problema
serio, se accusa sintomi di
burnout o di depressione,
nella maggior parte dei casi
ha difficoltà a parlarne
apertamente con il proprio
superiore. Per pudore,
imbarazzo o anche per il
timore di perdere il lavoro.
Che cos’altro possono fare
le piccole imprese?
È indispensabile incoraggiare
i collaboratori a
preservare le proprie risorse
personali fornendo loro gli
strumenti per farlo, ad
esempio mettendo a loro
disposizione offerte
nell’ambito dell’attività
fisica, della nutrizione o del
rilassamento, a seconda
delle esigenze individuali.
Ancora più importante
dell’iniziativa concreta è il
messaggio che viene
veicolato, e cioè che si vuole
davvero dare una mano ai
collaboratori, occuparsi di
loro e che si ritiene giusto
che ognuno pensi anche a sé
stesso. Nei prossimi anni
arriveranno sul mercato un
numero crescente di offerte
digitali MSA che mirano ad
agevolare un simile processo.
Di che cosa si tratta
esattamente?
Già oggi le app sulla salute
per uso personale si stanno
diffondendo velocemente. Ai
fini dell’MSA delle PMI
rappresentano degli
strumenti interessanti che
possono essere molto utili
per la salvaguardia della
salute in azienda a costi
convenienti. È fondamentale
che queste proposte digitali
siano considerate dai
collaboratori come un aiuto
effettivo e che garantiscano
l’anonimato e l’accesso alle
offerte fisiche. Perché a chi
sta scivolando verso un
burnout l’app serve a poco,
ciò di cui ha bisogno è
soprattutto di un supporto
personale.
Foto: Marco Vara
La mia DITTA
30 03/2021
MOBILIZZARE LA GENTE
Donate una bici,
rendete possibile la mobilità.
Ogni bici conta!
velafrica.ch
RESPONSABILITÀ CIVILE DEGLI ORGANI SOCIETARI
Con un piede in
tribunale
Un caso giudiziario esemplare mostra
quanto siano vulnerabili i dirigenti
nella loro attività professionale e quanto
sia essenziale la giusta copertura,
soprattutto per la loro esistenza economica
privata.
Testo Marcel Rubin
Per via della loro funzione, i dirigenti sono esposti a
un gran numero di obblighi e dunque anche a possibili
violazioni degli stessi: i membri del consiglio
di amministrazione o altri organi direttivi quali ad
esempio i CEO possono essere chiamati a rispondere
privatamente per le loro azioni in
qualità di organi e spesso nella prassi
Note biografiche si trovano a fare i conti non solo con
richieste di risarcimento, bensì anche
con denunce penali. Ciò che per
i richiedenti serve spesso solo a esercitare
pressione e perciò non di rado
appare arbitrario, per le persone interessate
rappresenta un carico straordinario,
come ci spiega il dott. Meyer
ricorrendo a un caso ancora aperto,
illustrato qui in forma anonima e
semplificata.
Il dott. Leonz Meyer è
avvocato presso la
Eversheds Sutherland
SA di Zurigo. Ricopre
egli stesso mandati in
seno a consigli di
amministrazione e offre
consulenza a persone
con la medesima
funzione in caso di
procedimenti davanti a
tribunali e autorità. È
inoltre cofondatore
della rete www.
boardfinder.org, dove
esperti professionisti si
offrono per assumere
mandati CdA.
→ evershedssutherland.com
Flussi di denaro inspiegabili
Il cliente: un ex consigliere di amministrazione
di una ditta di proprietà
straniera ma con sede in Svizzera. Ex,
dato che aveva lasciato l’azienda di
cui sopra già quattro mesi prima che
contro di lui venissero mosse le accuse
in oggetto. L’uomo aveva allora motivato
il suo ritiro alludendo a flussi di
denaro inspiegabili sui quali, nonostante
le sue ripetute richieste, non
aveva ottenuto delucidazioni da parte
del proprietario. L’ex consigliere era
consapevole di poter essere chiamato
a rispondere anche per le eventuali attività
illecite o addirittura criminali di
altri organi o collaboratori.
Alcune settimane dopo la sua uscita,
l’azienda ha presentato una domanda di rimborso
presso un’autorità fiscale. Questa si è insospettita e
ha esaminato minuziosamente i requisiti per la corresponsione,
al fine di evitare il pagamento di pretese
potenzialmente illecite. L’autorità non si è tuttavia
accorta del fatto che l’azienda, come da registro di
commercio, non era più rappresentata da alcuna persona
residente in Svizzera e dunque secondo la legge
non avrebbe nemmeno dovuto continuare a esistere.
Ha quindi erroneamente versato l’importo richiesto.
Solo in seguito l’autorità si è accorta dell’errore e
ha aperto un procedimento penale amministrativo
contro l’ex consigliere di amministrazione – secondo
l’avvocato Meyer una soluzione più semplice rispetto
al procedimento contro il proprietario residente
all’estero.
Procedimento ancora in corso
Il procedimento dura ormai da otto anni e ad oggi
non è ancora concluso. Dopo che i conti dell’accusato
sono stati esaminati senza trovare traccia del denaro
La mia DITTA
32
03/2021
RESPONSABILITÀ CIVILE DEGLI ORGANI SOCIETARI
Assicurazione AXA di
responsabilità civile
degli organi societari
Chi svolge un’attività di
fiducia, in un grande gruppo
come in una PMI, deve
rispondere delle proprie
azioni davanti alla legge. Se
in veste di dirigenti o di
membri di un consiglio di
amministrazione prendete
una decisione sbagliata, ne
rispondete con il vostro
patrimonio privato. L’assicurazione
di responsabilità
civile degli organi societari,
anche assicurazione D&O
(Directors and Officers
Liability), di AXA offre
un’ampia copertura assicurativa
in caso di bisogno.
→ axa.ch/imprese
versato, dopo che gli sono stati
contestati errori di secondaria
importanza nel controllo contabile
antecedenti la sua uscita
dall’azienda e gli è stata dunque
comminata una multa simbolica,
l’uomo si è difeso dalle
imputazioni davanti a diversi
tribunali. Le accuse relative al
rimborso delle imposte apparentemente
pagato per errore
nel frattempo sono state accantonate,
così come le presunte
transazioni illecite del proprietario,
che allora avevano spinto
al ritiro il consigliere di amministrazione
e che non erano mai
state indagate. Si tratta ora di
stabilire chi debba farsi carico
delle spese processuali, salite a
cifre spaventose.
Un simile caso può rovinare finanziariamente le
persone colpite, molti vengono logorati psicologicamente
dai processi e cacciati dal settore per motivi
di reputazione. «Gran parte dei consiglieri di amministrazione
guadagnano un onorario annuo di forse
10 000 franchi; di solito non sono sistemati finanziariamente
per la vita come i famosi esempi tratti dai
media», afferma per esperienza il dott. Meyer. Il caso
illustrato, sostiene, mostra in modo esemplare con
quanta rapidità si possa finire in una situazione spiacevole
come membro di un organo societario. L’avvocato
consiglia perciò di tutelarsi preventivamente tra
l’altro con elementi quali ampi contratti di mandato,
sedute regolari, nonché accurate verbalizzazioni. E
ciononostante il peggio non può mai essere escluso
del tutto, ragion per cui l’esperto raccomanda di stipulare
assolutamente un’assicurazione di responsabilità
civile degli organi societari: «La lista di possibili
violazioni di obblighi è praticamente infinita, una
pretesa può essere avanzata per la minima disattenzione
o addirittura in modo arbitrario».
03/2021 33
La mia DITTA
IL MIO MOTIVO D’ORGOGLIO
Luzia Jnglin, direttrice di Kreativ Punkt GmbH: «Il nostro desiderio per il futuro è di aprire una o due sedi in Svizzera».
Tutti i tipi di prodotti per menti creative
Dai regali personalizzati come borracce e taglieri alle immagini
colorate in pietre da mosaico – la Kreativ Punkt GmbH offre
un ricco ventaglio di prodotti per clienti privati e commerciali.
Ma tutto è iniziato con la pixellazione. Piccole pietre, disponibili
in oltre 300 colori, consentono di «pixellare» i motivi più
diversi. Le tessere del mosaico sono collocate su una piastra di
base secondo un modello generato dal computer, creando
un'immagine sorprendente. Tuttavia il pixelling non è solo un
hobby per menti creative, ma ha anche benefici terapeutici e
viene spesso utilizzato nelle scuole. Ho scoperto il pixelling
qualche anno fa mentre lavoravo come insegnante. Oltre
al pixelling, nel nostro laboratorio creativo vengono prodotti
al laser anche regali personalizzati. Abbiamo scoperto il laser
in una fiera in Olanda e portato l'idea con noi in Svizzera.
Il nostro desiderio per il futuro è di aprire una o due sedi in
Svizzera per poter raggiungere i nostri clienti ancora più
velocemente.
→ pixeln.ch /lasercompany.ch
Promuovere selettivamente le competenze sociali
Foto: Jolanda Flubacher; p.g.c.
Un atteggiamento sicuro e competente
e buone maniere sono essenziali,
specialmente se si è spesso a
contatto con i clienti. Per questo dal
2011 aiuto i miei clienti ad esercitare
ad hoc queste capacità. La mia
carriera nel servizio marketing di
varie aziende mi ha aiutato a capire
cosa conta davvero nel mondo del
lavoro. Perché la competenza
professionale è importante, ma non
è tutto. Mi sono accorta presto che
alcune aziende non riconoscono
abbastanza valore alle competenze
sociali. I collaboratori vengono
assunti per il loro know-how professionale,
ma non di rado devono
lasciare di nuovo un'azienda per la
mancanza di soft skill, ovvero
competenze personali e relazionali,
ciò che nel 2012 mi ha spinto a
fondare la mia azienda, la Training
und Style GmbH. Oltre a workshop
per interi team e corsi per privati,
tengo anche seminari nelle scuole. Il
mio consiglio più importante: per
un'azienda è utile e proficuo se i
dipendenti hanno modo di frequentare
un seminario di galateo. Meglio
ancora se partecipano anche i loro
superiori e nel quotidiano fanno poi
sfoggio di buone maniere.
→ kniggetoday.ch
Susanne Abplanalp, fondatrice di Knigge Today: «I superiori
devono dar prova in prima persona di buone maniere».
La mia DITTA
34 03/2021
IL MIO MOTIVO D’ORGOGLIO
Con un pizzico di humor «asciutto»
La mia azienda, la Haustrocknung.ch GmbH, è specializzata nel trovare soluzioni
efficaci ai problemi di umidità nelle opere di costruzione. Ho rilevato l'azienda nella
primavera del 2018 e guardo a ritroso a un periodo molto proficuo. La nostra modalità
di lavoro è focalizzata sulla soluzione migliore – e sulla soddisfazione dei nostri
clienti. Con loro, così come da noi nel team, coltiviamo uno spirito di collaborazione.
Il lavoro quotidiano tra colleghi è puntualmente condito da una battuta spiritosa, e
non manca neppure un pizzico di humor «asciutto». Sono particolarmente orgoglioso
di essere riuscito a tenere la mia azienda sulla cresta dell’onda anche in questi tempi
incerti e a dispetto delle molte sfide imprevedibili. Per il futuro mi auguro di diventare
l'interlocutore privilegiato per i clienti svizzeri nell’ambito dell'asciugatura
della casa. In questo disegno mettiamo a frutto la nostra esperienza ed esploriamo
regolarmente il mercato alla ricerca di prodotti innovativi per offrire ai nostri clienti
un valore aggiunto.
→ haustrocknung.ch
Anita Domingues (a sinistra), Prettyfit
Schaffhausen: «Non ascoltare troppo gli altri».
«Lo rifarei
in qualsiasi
momento»
Alla Prettyfit Schaffhausen GmbH il
nome è già tutto un programma,
perché il mio lavoro coniuga bellezza e
salute. Siamo stati il primo studio
Prettyfit in Svizzera a lavorare così
intensamente con «Ultratone», un
dispositivo che attraverso la stimolazione
muscolare bioelettrica riesce da
oltre 50 anni ad alleviare innumerevoli
problemi di salute. Le parti del corpo
trattate vengono inoltre rassodate e
abbellite. Tra i miei clienti figurano
anche sportivi professionisti, che
ricorrono al trattamento per favorire e
sostenere la rigenerazione. Per il
futuro mi auguro che più persone in
Svizzera scoprano «Ultratone» per il
loro benessere. Dopo tutto, il trattamento
con il dispositivo ha già consentito
di rimettere in forma anche un
ginocchio infortunato. Senza alcun
intervento invasivo. Per le persone che
intendono mettersi in proprio ho il
seguente consiglio: fatelo e non
ascoltate troppo gli altri. Non è stato
sempre facile destreggiarsi e trovare
un equilibrio tra tutto, ma non mi
pento nemmeno per un secondo e lo
rifarei in qualsiasi momento.
→ prettyfit-schaffhausen.ch
Tobias Bayer (al centro), Haustrocknung.ch: È importante coltivare nel team uno spirito
di collaborazione».
03/2021 35
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