La mia ditta 1/2021
La rivista di AXA al servizio delle aziende vi informa tre volte all'anno su temi che interessano i piccoli imprenditori.
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TRASFORMAZIONE DIGITALE
Foto: Dan Cermak
La mia ditta
Digitalizzazione e trasformazione digitale non sono
la stessa cosa, mette subito in chiaro il prof. dr. Marc
K. Peter della Scuola universitaria professionale della
Svizzera nordoccidentale (FHNW): «La digitalizzazione
è l’ottimizzazione o l’automazione dei processi
dall’analogico al digitale». Invece la trasformazione
digitale è molto più complessa. «Il concetto si è affermato
verso il 2005 e definisce l’integrazione dell’aspetto
digitale nell’industrializzazione», spiega.
«Oggi tutto passa per la rete: prelievi di denaro, acquisto
di biglietti, spesa». Marc K. Peter ha effettuato
un sondaggio sugli aspetti della trasformazione digitale
presso circa 2500 PMI, estrapolando sette aree
d’intervento per le aziende. In sintesi:
1. collocazione del cliente al centro dell’attività
2. verifica e sviluppo di strategie e modelli
commerciali nuovi sulla base delle nuove
tecnologie
3. ridefinizione di conduzione, cultura
aziendale e modalità di lavoro per rispondere
alla trasformazione
4. automazione e ottimizzazione dei processi
grazie alla digitalizzazione
5. marketing digitale, quantificabile e basato
sui dati
6. adozione di una serie di nuove tecnologie
come app o Internet delle cose
7. raccolta e gestione professionale dei dati,
in quanto asset più prezioso per l’azienda
a2-c, operatore informatico di
Sciaffusa, ha realizzato 16 anni
fa un portale di soluzioni
Blended Learning programmabili,
con contenuti specifici per
imprese e organizzazioni. In
collaborazione con le scuole
universitarie professionali sono
state sviluppate varie applicazioni
per fabbricati e problemi
energetici, fra cui evalo.ch, che
consente di verificare facilmente
le esigenze di risanamento
del proprio immobile.
L’azienda conta undici dipendenti.
→ www.a2-c.ch
«Oggi tutto passa per la rete:
prelievi di denaro, acquisto di biglietti,
spesa»
Prof. Dr. Marc K. Peter, Scuola universitaria professionale della
Svizzera nordoccidentale (FHNW)
Per arrivare alla trasformazione digitale occorre concentrarsi
su questi aspetti. E vale anche per settori
classici, quelli apparentemente solo analogici. «Il fornaio
venderà sempre brioche, l’imbianchino tinteggerà
sempre le pareti», spiega Peter. «Ma si chiederà
come ottimizzare il modello commerciale: eccoci alla
trasformazione digitale. Conosce il suo cliente, produce
abbastanza, le scorte sono sufficienti, sfrutta le
nuove piattaforme digitali?».
Utilizzo dei dati pubblici
a2-c, l’azienda informatica di Sciaffusa, è una virtuosa
della settima area d’intervento, poiché recupera
un’infinità di dati e li utilizza per le proprie
applicazioni. L’azienda, fondata 16 anni fa da Luzi
Anderegg e Martin Ahrend, ha sviluppato una piattaforma
di Blended Learning, che abbina la lezione
tradizionale a varie forme computerizzate. Tutto è
cominciato da una collaborazione con l’Università di
Scienze applicate di Zurigo (ZHAW), che doveva rendere
più accattivante il tema del risanamento dei fabbricati
e sviluppare una soluzione di e-learning per
gli studenti. Il progetto naufragò sullo scoglio dei finanziamenti,
ma ne nacque un’idea e, con la grande
quantità di dati pubblicamente accessibili, a2-c ha
realizzato un’applicazione, destinata ai «profani»,
per effettuare una prima stima del risanamento dei
fabbricati. «Il programma ci dà una prima panoramica»,
spiega Ahrend. «Ma la figura del consulente
energetico resta comunque indispensabile». Il sito
evalo.ch si serve dei dati della topografia nazionale
per localizzare l’edificio corretto. In base ai dati inseriti
dal proprietario e a quelli empirici presenti in
archivio è possibile stimare le misure di risanamento
e i relativi costi. Conoscendo la posizione del fabbricato
si possono valutare i ricavi ottenuti dall’energia
solare di un impianto fotovoltaico. Infine, grazie
ai calcolatori cantonali incorporati, evalo.ch indica
anche se e come l’investimento sia deducibile dalle
imposte. «Noi non registriamo dati direttamente»,
spiega Martin Gross, responsabile di evalo.ch. «Tutte
le informazioni utilizzate sono comunque disponibili».
Paga il beneficiario, non l’utente
L’applicazione è gratuita per l’utente: i suoi dati
non vengono comunicati ad aziende interessate, né
riceve mail pubblicitarie. «La piattaforma viene
→
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La mia DITTA