La mia ditta 1/2021
La rivista di AXA al servizio delle aziende vi informa tre volte all'anno su temi che interessano i piccoli imprenditori.
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DOMANDE DEI LETTORI
Vittima di un
attacco di hacker
Ho da poco ricevuto un’e-mail in cui
si dice che il mio computer è stato
attaccato da un hacker. Il mittente
ha scritto di avere il controllo del
sistema operativo e di avere rubato
le mie foto. Credevo che fosse un’email
di spam, ma a insospettirmi
è stato il fatto che l’indirizzo
del mittente è esattamente lo stesso
della mia e-mail. Com’è possibile?
S. P., Wigoltingen
Fulvio Elia,
Sviluppo prodotti
Clientela
commerciale, AXA
Illustrazioni: Sarah von Blumenthal; Philip Bürli
Queste e-mail sono effettivamente
tutt’altro che piacevoli. Se il mail server
non verifica l’indirizzo del mittente, è
possibile dissimulare identità fasulle
mediante indirizzi e-mail falsificati. Questi
tentativi di inganno si chiamano «mail
spoofing».
Eventualmente può verificare con il suo
partner IT se questa lacuna di sicurezza
può essere colmata affinché in futuro il
suo account di posta elettronica riconosca
un indirizzo falso e lo blocchi subito.
Prima di arrivare a tanto, AXA le offre
come misura preventiva un corso di
formazione per i collaboratori. Se ha
stipulato un’assicurazione Cyber presso
AXA, il nostro partner indipendente di
sicurezza Internet Oneconsult AG le
fornirà gratuitamente assistenza per
domande in ambito informatico.
Se tuttavia si dovesse verificare un
sinistro, AXA le offre un servizio di
assistenza 24 ore su 24 da parte di
Oneconsult AG. Per maggiori informazioni
si rivolga al suo consulente assicurativo.
Assenza dal lavoro a causa
del coronavirus
Uno dei nostri collaboratori è stato contagiato dal coronavirus. Riteniamo
che, una volta trascorso il periodo di attesa contrattuale, siano presenti le
condizioni per il pagamento delle indennità giornaliere da parte della nostra
assicurazione di indennità giornaliera in caso di malattia. Ma com’è la situazione
per i collaboratori che ora devono restare a casa in quarantena in
quanto hanno avuto contatti con il malato? Le indennità giornaliere saranno
pagate anche per loro?
T. G., Vevey
Se a seguito di un contagio da coronavirus
un collaboratore si ammala ed è inabile al
lavoro, vengono erogate le prestazioni
assicurate. In particolare, le prestazioni
sono pagate in presenza di sintomi del
Covid-19 o almeno analoghi, oppure se il
Covid-19 è stato confermato con un test di
laboratorio. Riconosciamo un’incapacità
lavorativa anche se una persona assicurata
contagiata ma asintomatica viene messa in
quarantena e non può lavorare. Questa
fattispecie viene classificata come
incapacità lavorativa per malattia.
Martina Keller,
responsabile
Assicurazioni collettive
di persone, AXA
Se tuttavia si tratta di una misura puramente
preventiva e i collaboratori in
questione non sono stati contagiati, le
indennità giornaliere non sono dovute. In
un caso del genere non si configura infatti
una malattia che dà diritto alle prestazioni.
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La mia DITTA