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La mia ditta 1/2021

La rivista di AXA al servizio delle aziende vi informa tre volte all'anno su temi che interessano i piccoli imprenditori.

La rivista di AXA al servizio delle aziende vi informa tre volte all'anno su temi che interessano i piccoli imprenditori.

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1 | 2021

La mia DITTA

La rivista per PMI di AXA

CRM:

così si fa fidelizzazione

Pagina 14

Franz Carl Weber:

intervista approfondita a

Marcel Dobler

Pagina 30

Domani è un altro clic

L’imprenditrice Lisa-Ann Preuss punta

sui canali digitali. Anche nella consulenza giuridica.

Pagina 28


Diventi

la capa

preferita

OFFERTE AXA PER LA

MOTIVAZIONE PER PMI

Know You Can

Legende folgt

AXA.ch/motivazione-pmi


EDITORIALE

Il nemico nella

mia rete

Quali effetti ha avuto il coronavirus su digitalizzazione,

home office e sicurezza cibernetica?

È la questione affrontata da uno studio condotto

dall’Istituto di ricerca sociale e di mercato GFS di

Zurigo. I risultati pubblicati a dicembre mostrano

che, in materia di sicurezza informatica, presso

le PMI svizzere regna sempre un’inconsapevole

incompetenza. La maggior parte delle aziende continua

a sentirsi troppo sicura e non valuta adeguatamente

il rischio di un attacco cibernetico.

I numeri però raccontano una storia diversa: soltanto

in Svizzera nel 2020 ogni settimana sono

stati denunciati dai 200 ai 300 attacchi informatici.

E la tendenza è in aumento. Un’azienda su

quattro ha subito intrusioni che hanno determinato

ingenti costi di riparazione. Ciononostante

solo l’11 per cento degli intervistati riteneva

probabile che la propria azienda cadesse vittima di

un’aggressione di questo tipo.

Come fare allora per rendere la vita difficile ai

potenziali criminali del ciberspazio? E quali vantaggi

può garantire la rete al lavoro di ogni

giorno? Scopritelo in questo numero della rivista.

Buona lettura!

La vostra Melanie Ade

Caporedattrice «La mia ditta»

3

4

7

8

14

17

18

22

8

Editoriale

Domande dei lettori: rispondono i nostri esperti

Sicurezza

Nuove tecnologie, ottimizzazione di processi, automazione.

I vantaggi della trasformazione digitale per le PMI.

Saper fare: il customer relationship management sostiene

le PMI nella cura dei rapporti con i clienti.

Successo

Un attacco cibernetico ha paralizzato in un attimo

Weber Hofer Partner AG.

Per il marketing digitale serve una solida strategia.

Vi spieghiamo come fare.

Foto: Keystone/Gaetan Bally

Ora siamo anche su LinkedIn.

Venite a visitarci all’indirizzo

www.linkedin.com/company/meine-firma

Per contenuti davvero interessanti anche

online.

25

26

27

Anche le PMI sono sempre più esposte alle minacce

delle attività criminali in rete. Ecco come proteggersi.

Grafico: digitalizzazione

Responsabilità

28

Assistenza giuridica a portata di mouse con la guida

giuridica digitale MyRight.ch.

30

Marcel Dobler, fondatore di Digitec e consigliere nazionale

PLR, vuole salvare la gloriosa casa Franz Carl Weber.

34

Il mio motivo d’orgoglio: imprenditori di successo si

raccontano

Drucksache

myclimate.org/01-20-394634

IMPRESSUM

Editore: AXA, Newsroom | Indirizzo della redazione: AXA, «La mia ditta», Römerstrasse 17, 8400 Winterthur, www.la-mia-ditta.ch,

e-mail: lamia.ditta@axa.ch | Redazione: Melanie Ade (direzione). Hanno collaborato a questo numero: Marion

Banholzer, Marcel Rubin, Urban Henzirohs, Robert Wildi | Online: Urs Wildi | Traduzione: Language Services, AXA | Concezione

e realizzazione: Infel AG, Zurigo, Beni Spirig | Stampa e spedizione: Swissprinters AG, Brühlstrasse 5, CH-4800 Zofingen |

Periodicità: pubblicazione quadrimestrale in italiano, tedesco e francese| Tiratura complessiva: 84 000 | Amministrazione

delle inserzioni: Galledia Fachmedien AG, Burgauerstrasse 50, 9230 Flawil, Tel. 058 344 97 69, ornella.assalve@galledia.ch,

www.galledia.ch | Modifiche d’indirizzo e disdette: via mail a lamia.ditta@axa.ch | Avvertenza legale: lo scopo di questa

pubblicazione è di informarvi sui nostri servizi e prodotti. Essa non costituisce alcuna forma di offerta in senso giuridico.

Sui concorsi non si tiene alcuna corrispondenza. È escluso il ricorso alle vie legali.

01/2021 3

La mia DITTA


DOMANDE DEI LETTORI

Cambiamento dell’istituto di

previdenza

A quali aspetti devo prestare attenzione in caso di scioglimento del

contratto di affiliazione all’attuale istituto di previdenza e contestuale

adesione a uno nuovo?

T. K., Berna

Copertura assicurativa all’acquisto

di un veicolo

Vorrei comprare un veicolo da un privato a San Gallo.

Durante il rientro verso la mia azienda, il mezzo appena

acquistato è assicurato?

K. M., Zurigo

Le raccomandiamo di contattare per

tempo il suo consulente assicurativo, il

quale allestirà un attestato di assicurazione

e, per determinate categorie di

veicoli, rilascerà una garanzia casco.

Grazie a tale garanzia, sulla via del rientro

lei è assicurato contro i danni RC e casco

totale e può quindi tornare a Zurigo con le

sue targhe, a condizione che abbia prima

provveduto all’immatricolazione presso

l’Ufficio della circolazione.

Altrimenti sussiste la possibilità di

ottenere presso tale ufficio delle targhe

speciali (c.d. targhe giornaliere) per il

trasferimento del veicolo. Con questa

variante è tuttavia assicurato soltanto

Marc Gfeller,

responsabile team

Sinistri Veicoli

a motore Berna

contro i danni RC. Come ultima possibilità,

può trasportare il veicolo a Zurigo su

un rimorchio. Le rammentiamo però che il

carico su un rimorchio non è assicurato

attraverso il veicolo trainante.

Beat Steinmann,

responsabile

Servizio giuridico

previdenza

Un contratto o una convenzione di

affiliazione è un accordo che il datore di

lavoro stipula con un istituto di previdenza

al fine di assicurare tutti i collaboratori

nell’ambito della previdenza professionale.

Ai sensi dell’art. 11 cpv. 3bis LPP, lo scioglimento

dell’affiliazione e la riaffiliazione a

un nuovo istituto di previdenza da parte

del datore di lavoro può avvenire solo

d’intesa con il personale o con l’eventuale

rappresentanza dei lavoratori, da non

confondersi con la Commissione di

previdenza (CP). L’assenso di quest’ultima

non adempie infatti il requisito legale di

assenso.

Il Tribunale federale ha chiarito come

deve essere inteso il diritto di partecipazione

secondo tale disposizione e a quali

condizioni è efficace la disdetta del

contratto di affiliazione (9C_409/2019 E.

4). Interpretando la legge e il materiale

dottrinale, il TF stabilisce che l’assenso

deve essere dato preventivamente: la sola

informazione e/o consultazione del

personale non basta. Piuttosto, l’enfasi

deve essere posta su una ponderazione

collegiale e sulla chiarezza dei motivi e

delle circostanze alla base di un cambio di

affiliazione. Per tutti deve essere chiaro e

trasparente a quale istituto di previdenza

si intende affiliarsi e a quali condizioni.

Affinché i dipendenti possano dare o

negare il proprio assenso, devono

disporre per tempo di tutti gli elementi

rilevanti. Una disdetta può essere efficace

solo se viene data dalle persone aventi

titolo a farlo. Oltre al datore di lavoro, il

personale deve essere quindi considerato

quasi come un «secondo superiore»,

senza l’assenso del quale la disdetta non

può estrinsecare i propri effetti. Il mancato

coinvolgimento puntuale dei collaboratori

si traduce quindi nella nullità della

disdetta.

Per non pregiudicare il cambio di

affiliazione è quindi opportuno documentare

accuratamente tale coinvolgimento.

La mia DITTA

4 01/2021


DOMANDE DEI LETTORI

Vittima di un

attacco di hacker

Ho da poco ricevuto un’e-mail in cui

si dice che il mio computer è stato

attaccato da un hacker. Il mittente

ha scritto di avere il controllo del

sistema operativo e di avere rubato

le mie foto. Credevo che fosse un’email

di spam, ma a insospettirmi

è stato il fatto che l’indirizzo

del mittente è esattamente lo stesso

della mia e-mail. Com’è possibile?

S. P., Wigoltingen

Fulvio Elia,

Sviluppo prodotti

Clientela

commerciale, AXA

Illustrazioni: Sarah von Blumenthal; Philip Bürli

Queste e-mail sono effettivamente

tutt’altro che piacevoli. Se il mail server

non verifica l’indirizzo del mittente, è

possibile dissimulare identità fasulle

mediante indirizzi e-mail falsificati. Questi

tentativi di inganno si chiamano «mail

spoofing».

Eventualmente può verificare con il suo

partner IT se questa lacuna di sicurezza

può essere colmata affinché in futuro il

suo account di posta elettronica riconosca

un indirizzo falso e lo blocchi subito.

Prima di arrivare a tanto, AXA le offre

come misura preventiva un corso di

formazione per i collaboratori. Se ha

stipulato un’assicurazione Cyber presso

AXA, il nostro partner indipendente di

sicurezza Internet Oneconsult AG le

fornirà gratuitamente assistenza per

domande in ambito informatico.

Se tuttavia si dovesse verificare un

sinistro, AXA le offre un servizio di

assistenza 24 ore su 24 da parte di

Oneconsult AG. Per maggiori informazioni

si rivolga al suo consulente assicurativo.

Assenza dal lavoro a causa

del coronavirus

Uno dei nostri collaboratori è stato contagiato dal coronavirus. Riteniamo

che, una volta trascorso il periodo di attesa contrattuale, siano presenti le

condizioni per il pagamento delle indennità giornaliere da parte della nostra

assicurazione di indennità giornaliera in caso di malattia. Ma com’è la situazione

per i collaboratori che ora devono restare a casa in quarantena in

quanto hanno avuto contatti con il malato? Le indennità giornaliere saranno

pagate anche per loro?

T. G., Vevey

Se a seguito di un contagio da coronavirus

un collaboratore si ammala ed è inabile al

lavoro, vengono erogate le prestazioni

assicurate. In particolare, le prestazioni

sono pagate in presenza di sintomi del

Covid-19 o almeno analoghi, oppure se il

Covid-19 è stato confermato con un test di

laboratorio. Riconosciamo un’incapacità

lavorativa anche se una persona assicurata

contagiata ma asintomatica viene messa in

quarantena e non può lavorare. Questa

fattispecie viene classificata come

incapacità lavorativa per malattia.

Martina Keller,

responsabile

Assicurazioni collettive

di persone, AXA

Se tuttavia si tratta di una misura puramente

preventiva e i collaboratori in

questione non sono stati contagiati, le

indennità giornaliere non sono dovute. In

un caso del genere non si configura infatti

una malattia che dà diritto alle prestazioni.

01/2021 5

La mia DITTA



Sicurezza

Foto: Getty Images/iStockphoto

Assicurazione

di protezione

giuridica

rielaborata

AXA-ARAG ha rimodulato la propria

assicurazione di protezione

giuridica per imprese, conferendole

un taglio più moderno. Le

coperture di protezione giuridica

per imprese e per veicoli a motore

vengono ora offerte come moduli

indipendenti, affinché possiate definire

la vostra assicurazione esattamente

in funzione delle vostre

esigenze. Nella pagina Internet

dell’offerta, chiara e ben strutturata,

troverete informazioni

dettagliate sull’assicurazione di

protezione giuridica per imprese,

inclusi video illustrativi e casi pratici

facilmente comprensibili.

→ www.axa-arag.ch/unternehmen

Certificato

di lavoro

in tutta

semplicità

Con il generatore gratuito di

certificati di lavoro di MyRight

potete ora allestire in modo semplice

e rapido un documento di

livello professionale per i vostri

collaboratori.

→ www.myright.ch/certificato-di-lavoro

Future Risk Report 2020

A novembre 2020 AXA ha pubblicato per la settima volta la classifica

annuale dei dieci maggiori rischi emergenti. Non sorprende

che il tema dominante del «Future Risk Report 2020» sia la crisi da

Covid-19: rispetto al 2019 i rischi legati alle pandemie e alle malattie

infettive, finora sottovalutati, sono infatti saliti dall’ottavo al primo

posto. Sul secondo gradino del podio figura poi il cambiamento climatico,

che negli ultimi anni era stato al vertice.

Benché si confermi il maggiore rischio a livello europeo, in Asia e in

America l’emergenza climatica scende al terzo posto. La flessione

è particolarmente accentuata soprattutto in Nordamerica, dove la

percentuale di esperti che considera il cambiamento climatico una

forte minaccia diminuisce dal 71 per cento del 2019 a un esiguo

46 per cento del 2020. «La settima edizione del rapporto individua

nella salute un tema importante – un aspetto che giudichiamo positivamente

poiché per anni questo rischio era stato sottovalutato.

Ciò non significa tuttavia che si possa abbassare la guardia nella

lotta contro il cambiamento climatico, che rimane la sfida più significativa

e urgente dei nostri tempi», ha sottolineato il CEO di

AXA Thomas Buberl.

I rischi legati alla sicurezza informatica seguono poi al terzo posto,

rivelando la maggiore importanza assunta da questo tema per gli intervistati.

I motivi vanno ricercati tra l’altro nell’impiego crescente

delle nuove tecnologie nonché nell’aumento esponenziale di cyberattacchi

durante l’emergenza coronavirus.

01/2021

7 La mia DITTA


TRASFORMAZIONE DIGITALE

Intelligenza

in rete

Il mondo di oggi non è più pensabile senza la rete

e anche le PMI devono confrontarsi con

la trasformazione digitale. Tre aziende dimostrano

che ne vale la pena.

La mia DITTA

8 01/2021


TRASFORMAZIONE DIGITALE

Foto: Dan Cermak

La mia ditta

Digitalizzazione e trasformazione digitale non sono

la stessa cosa, mette subito in chiaro il prof. dr. Marc

K. Peter della Scuola universitaria professionale della

Svizzera nordoccidentale (FHNW): «La digitalizzazione

è l’ottimizzazione o l’automazione dei processi

dall’analogico al digitale». Invece la trasformazione

digitale è molto più complessa. «Il concetto si è affermato

verso il 2005 e definisce l’integrazione dell’aspetto

digitale nell’industrializzazione», spiega.

«Oggi tutto passa per la rete: prelievi di denaro, acquisto

di biglietti, spesa». Marc K. Peter ha effettuato

un sondaggio sugli aspetti della trasformazione digitale

presso circa 2500 PMI, estrapolando sette aree

d’intervento per le aziende. In sintesi:

1. collocazione del cliente al centro dell’attività

2. verifica e sviluppo di strategie e modelli

commerciali nuovi sulla base delle nuove

tecnologie

3. ridefinizione di conduzione, cultura

aziendale e modalità di lavoro per rispondere

alla trasformazione

4. automazione e ottimizzazione dei processi

grazie alla digitalizzazione

5. marketing digitale, quantificabile e basato

sui dati

6. adozione di una serie di nuove tecnologie

come app o Internet delle cose

7. raccolta e gestione professionale dei dati,

in quanto asset più prezioso per l’azienda

a2-c, operatore informatico di

Sciaffusa, ha realizzato 16 anni

fa un portale di soluzioni

Blended Learning programmabili,

con contenuti specifici per

imprese e organizzazioni. In

collaborazione con le scuole

universitarie professionali sono

state sviluppate varie applicazioni

per fabbricati e problemi

energetici, fra cui evalo.ch, che

consente di verificare facilmente

le esigenze di risanamento

del proprio immobile.

L’azienda conta undici dipendenti.

→ www.a2-c.ch

«Oggi tutto passa per la rete:

prelievi di denaro, acquisto di biglietti,

spesa»

Prof. Dr. Marc K. Peter, Scuola universitaria professionale della

Svizzera nordoccidentale (FHNW)

Per arrivare alla trasformazione digitale occorre concentrarsi

su questi aspetti. E vale anche per settori

classici, quelli apparentemente solo analogici. «Il fornaio

venderà sempre brioche, l’imbianchino tinteggerà

sempre le pareti», spiega Peter. «Ma si chiederà

come ottimizzare il modello commerciale: eccoci alla

trasformazione digitale. Conosce il suo cliente, produce

abbastanza, le scorte sono sufficienti, sfrutta le

nuove piattaforme digitali?».

Utilizzo dei dati pubblici

a2-c, l’azienda informatica di Sciaffusa, è una virtuosa

della settima area d’intervento, poiché recupera

un’infinità di dati e li utilizza per le proprie

applicazioni. L’azienda, fondata 16 anni fa da Luzi

Anderegg e Martin Ahrend, ha sviluppato una piattaforma

di Blended Learning, che abbina la lezione

tradizionale a varie forme computerizzate. Tutto è

cominciato da una collaborazione con l’Università di

Scienze applicate di Zurigo (ZHAW), che doveva rendere

più accattivante il tema del risanamento dei fabbricati

e sviluppare una soluzione di e-learning per

gli studenti. Il progetto naufragò sullo scoglio dei finanziamenti,

ma ne nacque un’idea e, con la grande

quantità di dati pubblicamente accessibili, a2-c ha

realizzato un’applicazione, destinata ai «profani»,

per effettuare una prima stima del risanamento dei

fabbricati. «Il programma ci dà una prima panoramica»,

spiega Ahrend. «Ma la figura del consulente

energetico resta comunque indispensabile». Il sito

evalo.ch si serve dei dati della topografia nazionale

per localizzare l’edificio corretto. In base ai dati inseriti

dal proprietario e a quelli empirici presenti in

archivio è possibile stimare le misure di risanamento

e i relativi costi. Conoscendo la posizione del fabbricato

si possono valutare i ricavi ottenuti dall’energia

solare di un impianto fotovoltaico. Infine, grazie

ai calcolatori cantonali incorporati, evalo.ch indica

anche se e come l’investimento sia deducibile dalle

imposte. «Noi non registriamo dati direttamente»,

spiega Martin Gross, responsabile di evalo.ch. «Tutte

le informazioni utilizzate sono comunque disponibili».

Paga il beneficiario, non l’utente

L’applicazione è gratuita per l’utente: i suoi dati

non vengono comunicati ad aziende interessate, né

riceve mail pubblicitarie. «La piattaforma viene

01/2021 9

La mia DITTA


TRASFORMAZIONE DIGITALE

«Per ogni scarpa venduta

un nuovo membro approda alla

nostra community»

Glossario

finanziata da aziende del settore delle costruzioni e

da una banca», spiega Ahrend. Anche Marc K. Peter

dell’FHNW si esprime favorevolmente: «Un approccio

interessante e innovativo. Questo portale deve

essere finanziato dal reale beneficiario e non dall’utente».

In ultima analisi sono infatti aziende e banche

a trarre generalmente profitto dal risanamento

degli edifici. Lo scienziato ritiene che vi sia ancora

potenziale da sfruttare nel marketing digitale, esso

stesso area d’intervento della trasformazione digitale.

«Un prodotto fantastico, un sito moderno,

un settore innovativo», sintetizza. «Ma ora tutti gli

operatori dovrebbero contribuire a diffonderlo». Le

collaborazioni con associazioni o assicurazioni di stabili

potrebbero essere una possibilità e la stessa a2-c

sta già lavorando su applicazioni in parte desunte da

evalo.ch. «Non siamo mai a corto di idee», prosegue

Ahrend sorridendo. «Il problema semmai è non riuscire

a realizzarle tutte».

* Customer Journey: fasi che

un cliente attraversa prima e

durante la decisione di

acquisto.

** Testimonial: sostegno a un

prodotto da parte di una

persona nota, in modo da

incrementarne la credibilità

presso i consumatori.

*** Supply Chain Management:

pianificazione e gestione di

tutte le attività connesse

all’acquisizione, alla

lavorazione e alla gestione

logistica globale. Include

tutti i partner della distribuzione.

Eric Braunschweiler, CEO GNL Footwear

Nota suola alla base dell’idea

Su un’idea è nata anche l’azienda

di Jürg Braunschweiler e del figlio

Eric, GNL Footwear. Tutto iniziò

quando Jürg sviluppò una suola

in grado di ammortizzare meglio

i movimenti in avanti e all’indietro.

Il brevetto lo ha venduto e da

lì arrivarono poi le scarpe per la

corsa «On», in cui successivamente

ha investito anche Roger Federer.

I Braunschweiler all’epoca avevano

sviluppato anche una suola

a 360 gradi. «Ammortizza in tutte

le direzioni», spiega Eric, che nel

frattempo è diventato CEO dell’azienda.

Poiché nessuno era interessato

a questo brevetto, padre

e figlio crearono un proprio marchio.

Nacque così GNL Footwear,

specializzata su prodotti lifestyle

di design classico. «Gli inizi sono

stati duri», ricorda Eric. «Abbiamo battuto palmo a

palmo le rivendite specializzate, incassando numerose

delusioni». Così GNL ha fatto di necessità virtù e

ha creato il proprio webshop. Fino a pochi anni fa ordinare

scarpe via Internet era tutt’altro che usuale,

ma ora esistono numerosi rivenditori online. «I resi

sono sotto il dieci per cento», afferma con orgoglio il

CEO e uno dei motivi è sicuramente la collaborazione

con la start-up «Shoe Size Me». Sulla base di marchi

noti e relative taglie, è il tool a consigliare il numero

giusto per GNL. Le calzature sono realizzate in gran

parte a mano e soltanto con materiali di pregio. «Collaboriamo

con un’azienda italiana che fa produrre le

scarpe in Bulgaria», spiega Braunschweiler, il quale

si reca più volte all’anno in fabbrica per verificare la

produzione. «Lavoriamo consapevolmente nell’area

UE, perché la qualità è in linea con le nostre elevate

aspettative». La possibilità di risuolare le scarpe GNL

diventa sempre più un valore aggiunto nell’odierna

società dell’«usa e getta». E promuove la fidelizzazione

del cliente.

Marketing digitale in linea con i tempi

Da sempre GNL Footwear punta sul marketing digitale.

Pubblicità, newsletter e Customer Journey*

sono affidati a un’agenzia online specializzata.

«Stiamo ancora costruendo la community», spiega

Eric Braunschweiler. «Ma con ogni scarpa venduta

si aggiunge un nuovo membro». I clienti vengono

avvisati ad esempio quando è ormai tempo di risuolare

oppure informati sui trend in tema di salute. Per

questo GNL collabora con vari testimonial**. La soluzione

convince anche Marc K. Peter dell’FHNW. «Questa

forma di marketing digitale è lo stato dell’arte».

E, in generale, la presentazione è moderna, al passo

con i tempi e per questo convincente. «Sottolinea valori

tipicamente svizzeri come qualità e tecnologia».

Certo, l’impegno a consegnare in tutto il mondo,

è una sfida: «Tecnicamente oggi è possibile consegnare

qualunque scarpa entro tre giorni in tutto il

mondo. Ma serve un ottimo supply chain mana-

La mia ditta

GNL Footwear nasce con

l’invenzione della suola della

nota scarpa da running «On»,

brevettata e venduta da Jürg

Braunschweiler. Insieme al figlio

Eric, oggi CEO, ha sviluppato

una suola ammortizzata in tutte

le direzioni per una comoda

scarpa da riposo. Le calzature,

prodotte in Bulgaria, sono

distribuite presso rivenditori

specializzati e online.

→ www.gnlfootwear.com

La mia DITTA

10 01/2021


TRASFORMAZIONE DIGITALE

I lettori de «La mia

ditta» beneficiano

di uno sconto del 20

per cento sull’intero

assortimento GNL

Footwear. È

sufficiente indicare

il codice «axa20»

online su www.

gnlfootwear.com o

presso lo showroom

di Zurigo.

Ha portato GNL

Footwear sulla strada

del successo con idee

innovative e

marketing intelligente:

il CEO Eric

Braunschweiler.

01/2021

11

La mia DITTA


TRASFORMAZIONE DIGITALE

In Resoplan si lavora

senza carta: Erich

Schmid e il suo team

seguono la pianificazione

logistica delle

aziende.

La mia DITTA

12 01/2021


TRASFORMAZIONE DIGITALE

La mia ditta

gement***, soprattutto se la domanda è irregolare».

Il potenziale esplosivo di crescita è emerso quando

Eric Braunschweiler ha partecipato alla trasmissione

«Höhle der Löwen», su un’emittente privata svizzera.

«DJ Antoine e i suoi colleghi non hanno voluto

investire, ma l’intervista di dieci minuti ha dato un

impulso repentino al nostro sito web», esulta.

Garantire processi più rapidi

Il supply chain management sicuramente non è

un problema per Erich Schmid di Resoplan AG: del

resto, è quello che fa da oltre 30 anni, da quando

cioè, nel 1988, ha fondato la sua azienda, che opera

soprattutto nella pianificazione logistica. Potrebbe

sembrare scarsamente pertinente, ma a ben vedere

si tratta di un’attività incredibilmente interessante

e fondamentale per la trasformazione digitale. Lo

stesso studio FHNW definisce la pianificazione logistica

ovvero «Process Engineering» come una delle

sette aree d’intervento. Proprio questo è il settore

in cui si muove Erich Schmid con i suoi cinque dipendenti.

L’azienda stessa dà il buon esempio: «In

passato stendevamo davanti al cliente enormi rotoli

di carta con i progetti», ricorda il CEO. «Oggi siamo

completamente paperless e presentiamo al cliente visualizzazioni

3D online della sua nuova fabbrica».

Per le catene di fornitura e i magazzini spesso si

pensa alla grande distribuzione alimentare o agli

shop online, ma Resoplan lavora anche con i Comuni

e sta elaborando un piano di stoccaggio per un centro

di manutenzione di una piccola amministrazione

svizzera. «Qui non si parla di accessi totalmente automatici

a un magazzino», spiega Schmid. «Il problema

è quale materiale debba essere accessibile, quando e

con quale velocità». Quindi Resoplan sta studiando

un piano per definire cosa rendere disponibile sul

I requisiti per magazzino,

logistica, automazione, supply

chain management e processi

diventano sempre più complessi.

Da oltre 30 anni Resoplan

analizza, pianifica e progetta

soluzioni per aziende, in

particolare in ambito logistica e

trasporti. Può trattarsi di nuovi

stabilimenti, flussi di merci

automatizzati o processi

ottimizzati. In Resoplan operano

sei consulenti.

→ www.resoplan.ch

«La trasformazione

digitale rende più efficiente

il lavoro»

Erich Schmid, CEO di Resoplan

posto e cosa stoccare. Un unico sistema acquisisce

tutto il materiale, in modo da individuare quando

occorrano riparazioni e riassortimenti. Tutto questo

rende il lavoro più efficiente e gli operai del centro

manutenzione possono concentrarsi sull’attività

fondamentale. Schmid ha seguito insieme alla propria

azienda un numero infinito di questi progetti:

spesso la domanda emerge quando qualcosa non funziona.

Una pianificazione esatta, processi e iter chiari

hanno consentito di rifornire i negozi della Shopville

della stazione centrale di Zurigo in presenza di un

grande cantiere. In assenza di pianificazione logistica

il maggiore scalo ferroviario elvetico sarebbe

sicuramente finito nel caos. Sempre più impegnative

diventano anche le forniture di cantiere. «In caso di

lavori nel centro di una grande città occorre definire

con estrema chiarezza quando far passare un determinato

autocarro», spiega Schmid. «Altrimenti il cantiere

si blocca». Tutto questo non sarebbe possibile

senza gli strumenti digitali, nel caso in questione ad

esempio un ticketing system.

Azione in tutte le aree d’intervento

Resoplan diventa quindi catalizzatore della trasformazione

digitale e naturalmente riceve grandi commesse

da elaborare da zero. «Quando un’azienda di

produzione deve costruire un nuovo stabilimento su

un terreno non edificato, la pianificazione logistica

è fondamentale», spiega Schmid. In questo caso Resoplan

elabora un piano, definisce processi, ricerca

soluzioni per l’automazione e lo stoccaggio, traccia

perfino i percorsi dei mezzi, crea ordini automatici e

processi dematerializzati negli uffici. «Tutto questo

avviene idealmente prima dell’acquisto del terreno:

in questo modo possiamo arrivare a un vero cambiamento».

Concorda Marc K. Peter: «Resoplan fornisce

le basi per una trasformazione digitale in ambito tecnologico

e di processo, da cui possono emergere soluzioni

integrate». In fondo però anche tutto questo

non è che una parte della trasformazione digitale.

Occorre sempre avere un’impostazione globale: «Il

sistema migliore o il più grande record di dati non

servono a nulla senza un piano chiaro o se l’orientamento

al cliente è sbagliato». Urban Henzirohs

01/2021 13

La mia DITTA


CRM

Fidelizzazione

nell’era del web

In un’era in cui l’e-commerce va crescendo a ritmi vertiginosi,

per crearsi una clientela fedele non bastano sorrisi e parole

gentili: altrettanto importante è un Customer Relationship

Management (CRM) intelligente. Perché per poter offrire un

servizio eccellente, nel mondo digitale servono dati.

La mia ditta

La pandemia imperversa: tempi duri per il negozio di

paese. Lo stesso dicasi per il fiorista e il rivenditore

di pezzi di ricambio. Ovunque la stessa difficoltà: i

clienti si fanno vedere raramente e condurre un colloquio

di vendita diretto è impossibile.

Questo è un problema. Perché chi non conosce il

cliente, finisce per andare alla cieca. E ciò vale per

i beni di consumo fisici come per i servizi. In altre

parole, per un’impresa l’approfondita conoscenza dei

clienti e gruppi target e dei loro comportamenti, valori

e priorità è il capitale più prezioso.

Fondata a Zurigo nel 2003,

Freshbox Switzerland GmbH

vende vitamine fresche sotto

forma di box di frutta. La

fornitura – che può anche

avvenire in abbonamento – ha

luogo a casa o in ufficio. Il

fondatore Georg Twerenbold ha

oggi dieci collaboratori e

consegna circa 100 000 frutti

al mese. Freshbox emette

mensilmente dalle 500 alle

750 fatture e nel suo sistema di

CRM conta circa 20 000 profili

cliente.

→ www.freshbox.ch

Foto: Désirée Good

Andare a memoria è un rischio

Ci sono però anche buone notizie. Se è vero che con

la pandemia i negozi sono deserti, è altrettanto vero

che le imprese possono sfruttare tale trasformazione

per crescere. Esistono infatti tool in grado di sostituire

almeno in parte la chiacchierata al bancone,

e non solo. Con un Customer Relationship Management

(CRM) intelligente le aziende possono procurarsi

preziosi dati e informazioni sui clienti, ma

anche affidare al sistema il flusso d’informazioni

risultante dalle consulenze e, dunque, risparmiare

sui costi del personale.

«In molte PMI le informazioni

sui clienti sono memorizzate soltanto

nelle teste dei titolari»

Nils Hafner, professore di gestione delle relazioni con i clienti alla

Scuola universitaria di Lucerna

Nei box di Freshbox c’è solo frutta fresca.

Secondo gli esperti il ricorso al CRM è quindi una

buona idea, soprattutto per le PMI, e in alcuni casi

da esso può addirittura dipendere la sopravvivenza di

un’azienda. «In molte PMI le informazioni sui clienti

sono memorizzate soltanto nelle teste dei titolari o

addetti alla distribuzione. Per le aziende ciò comporta

un’enorme dipendenza» così Nils Hafner, professore

di gestione delle relazioni con i clienti alla Scuola universitaria

di Lucerna.

Per Hafner un buon CRM è oggi il punto

di partenza per distinguersi mediante la

relazione con la clientela. «Senza un sistema

di riconoscimento, non posso avere

presenti esigenze e interessi del cliente».

Inoltre si creano inutili oneri aggiuntivi

per entrambe le parti. «In mancanza

La mia DITTA

14 01/2021


CRM

Verso il CRM:

check-list

Una PMI che intenda optare per un

sistema di CRM dovrà innanzitutto

porsi le seguenti domande:

?

?

?

?

Che obiettivi intendo

raggiungere con il CRM?

Voglio soprattutto

semplificare i processi

d’ordinazione accedendo

più rapidamente ai dati

dei clienti?

Oppure, in caso di ordini

di clienti B2B, voglio

verificare online la

solvibilità per poi offrire

determinate condizioni di

pagamento?

Desidero in particolare

accelerare il disbrigo dei

reclami?

?

O voglio forse ristrutturare

in modo mirato i

campi di attività del

servizio esterno?

?

Mi interessa la previsione

vendite?

La procedura più adatta dipende dal

profilo risultante dalle risposte a

queste domande. Anni fa la Scuola

universitaria di Lucerna ha pubblicato

con BPX Verlag una breve guida

pratica sul tema. Molte associazioni

professionali svizzere forniscono

indicazioni sulle soluzioni disponibili

sul mercato, ma ci si può anche

informare nel proprio settore. Le

aziende che offrono piccoli sistemi

standard di CRM sono moltissime. Il

consiglio di Nils Hafner: «Introdurre

un sistema di CRM è una cosa che

una PMI fa in genere una volta sola.

Conviene quindi investire nel

know-how di esperti».

Il contitolare di Freshbox, Georg Twerenbold, punta sulla convenience – sia per il suo business che per il CRM.

01/2021

15

La mia DITTA


CRM

La mia ditta

Fondata nel 2010, in un

decennio hoffmann automobile

si è trasformata da garage

di paese in operatore a 360°

del ramo mobilità passando

da 15 a 150 dipendenti.

Presso la sede principale di

Aesch (BL) l’azienda ha grandi

showroom, moderne officine,

una carrozzeria e un deposito

pneumatici. L’azienda

familiare è guidata da

Christian e Michael Hoffmann,

con i quali lavorano anche

altri due fratelli.

→ www.hoffmann-automobile.ch

Un sistema di CRM

comporta vantaggi sia

per l’azienda che per i

suoi clienti – Michael

Hoffmann di hoffmann

automobile ne è

convinto.

di un CRM, può capitare che a ogni ordine il cliente

debba fornire dati come nome e indirizzo, il che costa

tempo ed energia». Il salvataggio di queste informazioni

– spiega Hafner – è importante anche in caso

di reclami e resi. «Se è possibile identificare subito il

cliente e la sua cronologia ordini, il problema è presto

risolto».

«Meno è meglio»

Le PMI che vantano esperienze positive in fatto di

CRM sono moltissime. Tra loro c’è anche la Freshbox

di Zurigo. L’azienda gestisce uno shop online di

frutta e verdura fresca e consegna, in box di cartone

e a mezzo di corriere, a casa o in ufficio. Già nel 2003

– anno della nascita di Freshbox – il contitolare Georg

Twerenbold aveva creato, in collaborazione con

un’agenzia Internet, un sistema di back-end in cui

era integrato un rudimentale CRM. «Funzionale,

chiaro e adatto alla nostra routine operativa, il sistema

permette di arrivare all’obiettivo senza sforzo

e in modo diretto». Per Freshbox sono essenziali

soprattutto i dati dei clienti, la cronologia ordini e

la comunicazione diretta con la clientela. L’attuale

sistema fornisce in tal senso una panoramica attendibile.

Per ora, quindi, Twerenbold non ritiene necessario

cambiarlo. «Spesso per noi meno è meglio».

Più rapido, ma anche più preciso

Nel 2014 anche la hoffmann automobile – azienda familiare

di Aesch con cinque sedi nella zona di Basilea

– ha optato per il CRM dotandosi di CRM Pro, il sistema

introdotto dall’importatore generale AMAG: per il titolare

Michael Hoffmann una scelta quanto mai azzeccata.

«Il sistema ci offre una panoramica completa dei

nostri clienti, i loro hobby e le loro preferenze in fatto

di auto, ma anche del passato in officina».

Come spiega Hoffmann, ciò comporta un notevole risparmio

di tempo. Con un semplice clic il CRM fornisce

tutti i dati disponibili, rendendo così il processo

di vendita molto più rapido, ma anche più preciso

e mirato. Lo stesso vale per la gestione reclami e le

iniziative di marketing, che CRM Pro registra in maniera

completa e dettagliata.

Hoffmann è convinto che per una PMI valga sempre

la pena di affrontare il tema CRM, a prescindere

dalle dimensioni aziendali. «Questo vale soprattutto

per chi ha molti clienti, p. es. giardinieri, palestre o

rivenditori di elettrodomestici». Robert Wildi

Foto: Kostas Maros

«Il sistema di CRM ci offre una

preziosissima panoramica completa dei

nostri clienti»

Michael Hoffmann, titolare di hoffmann automobile

La mia DITTA

16 01/2021


Successo

Assicurazione

per PMI

Online

In veste d’imprenditori prendete

quotidianamente una serie di

decisioni, molte delle quali complesse.

Scegliere la soluzione assicurativa

giusta è però facilissimo.

Semplice, chiara e ora stipulabile

anche online, l’assicurazione per

PMI di AXA si adatta alle specifiche

esigenze della vostra azienda.

→ www.axa.ch/imprese

Foto: p.g.c.

AXA al

1° posto

Daniel Meier, resp. Assicurazioni mobilità,

con il riconoscimento.

Per la 4 a volta, i lettori di «Auto Illustrierte»

hanno votato i migliori

marchi legati al settore auto. Nella

categoria «Assicurazione auto»

AXA si è riconfermata al 1° posto.

Incentivare la salute dei

dipendenti

Insieme, AXA e la start-up tedesca DearEmployee si adoperano per

l’individuazione precoce e la prevenzione di malattie psichiche sul

lavoro. Con la sua nuova offerta «Bussola dell’ambiente di lavoro», la

compagnia assicurativa offre ai clienti PMI uno strumento per incentivare

un clima di lavoro positivo e la salute del personale e prevenire

così assenze prolungate. Diviene dunque possibile aiutare in modo

più rapido e mirato chi è colpito da stress psichico.

La «Bussola dell’ambiente di lavoro» si basa su un metodo d’intervista

sviluppato e validato secondo criteri scientifici da DearEmployee

e in grado di consentire alle imprese di verificare costantemente

quali condizioni di lavoro sono fonte di stress psichico. Oltre alla

salute psichica, l’innovativa procedura copre temi d’attualità come

home office, isolamento sociale o competenze digitali.

Il tool è rapido e semplice: i collaboratori compilano un questionario

online e, già dopo qualche minuto, l’azienda riceve i risultati e

le relative raccomandazioni operative. Il software di DearEmployee

ricorre tra l’altro all’intelligenza artificiale, che tiene conto di specifiche

di settore e campi di attività dei lavoratori. Il tool viene attualmente

testato nella Svizzera tedesca e, in caso di esito positivo,

sarà lanciato in tutto il Paese.

01/2021 17

La mia DITTA


CYBERCRIMINALITÀ

Foto: Désirée Good

La mia DITTA

18 01/2021


CYBERCRIMINALITÀ

I rischi sottovalutati

Le PMI sono spesso prese di mira da cybercriminali.

Anche la Weber Hofer Partner AG si è ritrovata con l'attività

paralizzata da un momento all’altro.

La mia ditta

Lo studio Weber Hofer Partner AG a Zurigo è proprio

come ci si immagina uno studio di architettura.

I soffitti alti e sinuosi con innumerevoli finestre

inondano di luce l'attico ristrutturato e dilatano lo

spazio, gli interni sono caratterizzati da un design

sobrio e senza tempo. Sugli iconici scaffali USM si allineano

i raccoglitori uno accanto all'altro, i progetti

edilizi giacciono in ordine sparso sulle scrivanie.

Se non fosse per i numerosi desktop uno potrebbe

pensare che qui si lavori ancora esclusivamente con

carta e matita. Invece non è così; anche da loro non

si fa più niente senza computer, replica Josef Hofer,

fondatore e titolare dell’azienda. Su questo, almeno

da un venerdì mattina della primavera del 2019, non

ci sono dubbi.

Lo studio di architettura fondato

nel 1988 prende il nome di

Weber Hofer Partner AG nel

2007 e conta oggi 14 collaboratori.

L’impresa ha già realizzato

progetti importanti al di fuori

dei confini cantonali e nazionali

spingendosi addirittura fino in

Asia.

→ www.weber-hofer.ch

Senso illusorio di sicurezza

Quando quel mattino una collaboratrice

tenta per prima

di avviare il computer non

riesce ad avere accesso. Fin

qui niente di anomalo, non

è la prima volta che accade.

Si rivolge quindi al supporto

IT. Poco dopo viene però appurato

che lo studio di architettura

ha subito un cyberattacco.

«Non mi sarei mai

sognato di essere vittima di

un attacco del genere, non

«Documenti,

archivio, mail: era

tutto sparito»

Josef Hofer, titolare della Weber Hofer Partner AG

siamo per niente interessanti», sostiene Hofer con

modestia. L'architetto non è l’unico ad avere questa

percezione del rischio. «Molte aziende si cullano

in una falsa sicurezza. Pensano di non avere nulla

da nascondere e, dunque, di non poter essere prese

di mira. E finiscono così con il risparmiare sulla sicurezza

informatica», spiega Tobias Ellenberger di

Oneconsult AG, un’impresa di consulenza specializzata

nella cyber security. Questo non fa che rendere

più facile il gioco dei pirati informatici. I cosiddetti

attacchi di phishing molto spesso colpiscono indiscriminatamente

– senza avere prima analizzato nel

concreto le potenziali vittime.

Quello che infatti è successo anche a Hofer, sebbene

avesse già investito molto nella sicurezza digitale. Era

dotato di un firewall e anche il programma antivirus

era sempre aggiornato. I backup venivano eseguiti

con scrupolo e regolarmente ed era stata addirittura

stipulata un'assicurazione Cyber su consiglio del

suo consulente assicurativo. Ciò malgrado nel server

dell’azienda riesce a infiltrarsi un ransomware e

a ottenere l’accesso ai dati interni. Nella maggior →

01/2021 19

La mia DITTA


CYBERCRIMINALITÀ

La mia ditta

parte dei casi succede quando i collaboratori cliccano

su un documento infetto – ad esempio un allegato

di un’e-mail. «Ma non mi sembra giusto additare

i collaboratori come la principale fonte di rischio.

Piuttosto possiamo dare loro maggiori possibilità di

evitare eventi del genere con la corretta formazione

e sensibilizzazione», afferma convinto l’esperto Ellenberger.

Hello, dear friend!

Poco dopo avere iniziato le operazioni di verifica

l’impresa IT constata che gli intrusi hanno già criptato

tutti i dati. «Era sparito tutto, sia i documenti sui

progetti in corso sia l’archivio e le e-mail», prosegue

Hofer. Ad alcuni progetti lavoravano già da più di

dieci anni. La sua impresa non vende solo un prodotto

ma, in primo luogo, know-how. Ancora più critica

quindi la perdita dei dati, visto che tutte queste conoscenze

erano archiviate in formato digitale. Mentre

Oneconsult AG fa parte del

gruppo aziendale Oneconsult

fondato nel 2003 e vanta uffici a

Thalwil, Berna e Monaco di

Baviera. I suoi esperti di cyber

security offrono consulenza alla

clientela in materia di minacce

interne ed esterne alla sicurezza

informatica.

→ www.oneconsult.com

«Spesso vengono dimenticate

le possibili conseguenze psichiche

dovute alla cybercriminalità»

Tobias Ellenberger, COO Oneconsult AG & Vice Chairman Oneconsult

International AG

il servizio di supporto tenta di recuperare i dati persi

anche i sabotatori si fanno vivi offrendo una mano,

ovviamente dietro pagamento di un riscatto. In un

messaggio gli estorsori salutano Hofer con «Hello,

dear friend!» intimandolo a contattarli per negoziare

le condizioni. Egli però si rifiuta. «Pagare non è mai

stata un’opzione, da questi impostori non avremmo

comunque ricevuto niente», afferma risoluto. Anche

Tobias Ellenberger sconsiglia di entrare in affari con

gli autori dell’attacco in quanto «non c’è nessuna garanzia

di riottenere l’accesso ai propri dati. Se si cede

al ricatto, inoltre, la voce potrebbe spargersi e provocare

un aumento degli attacchi». Gli hacker infatti

hanno una vasta rete di contatti e, come qualsiasi

altra impresa, sono organizzati anche in modo professionale.

Una ragione in più, quindi, per vagliare in

anticipo le conseguenze di una perdita totale dei dati

e adottare le opportune misure.

Impatto a più livelli

I danni sono stati molto contenuti, prende oggi atto

Josef Hofer. L'attività è rimasta sospesa solo per

alcuni giorni e – tranne per le e-mail degli ultimi

giorni – è stato possibile recuperare tutti i dati. Inoltre

la sua assicurazione Cyber si è fatta carico della

maggior parte dei costi di ripristino. Non tutti se

la cavano con così poco, conferma Ellenberger: «Ci

sono già stati dei casi in cui le imprese sono state

costrette a cedere alle richieste di riscatto poiché non

erano in grado di sostenere i danni finanziari che

sarebbero insorti con la perdita dei dati». Un altro

aspetto – a detta dello specialista – spesso ingiustamente

dimenticato è anche l’impatto psicologico

di un attacco informatico. «Per un team può essere

estremamente angosciante e spazia dai sensi di colpa

alle paure esistenziali». Il modo più conveniente ed

efficace per proteggersi? «L’impresa deve svolgere

costantemente i "compiti per casa" e prepararsi agli

scenari più ricorrenti», aggiunge. Un’impresa non

può avere la certezza assoluta di non subire un attacco

ma con i giusti provvedimenti può andare in

questa direzione.

Meglio prevenire che rimediare

Hofer si è rivolto alla polizia e ha sporto denuncia

contro ignoti, una condizione posta dalla sua assicurazione.

Non nutre però alcuna speranza che questo

serva a sanzionare i colpevoli. Ciò nonostante è

importante presentare denuncia, ritiene invece Ellenberger,

e spiega: «Con ogni denuncia ricevuta la

polizia ottiene maggiori informazioni sulle strutture

criminali. Lavora a stretto contatto con le autorità internazionali

– infatti i criminali hanno solitamente

sede all’estero – e può così contribuire a smascherare

le bande di hacker. Intanto, per non ritrovarsi nella

stessa situazione, Hofer ha aggiornato i programmi

e salva ora i suoi backup anche su un server supplementare

separato dalla rete. «Niente è gratis. Chi

vuole proteggersi deve investire. Ed essere preda

di un attacco informatico sicuramente non costa

meno», sa per esperienza.

Marcel Rubin

La mia DITTA

20 01/2021


CYBERCRIMINALITÀ

«Il fattore più importante sono i collaboratori»

Foto: p.g.c.

Dove risiede, per le imprese, il

maggiore potenziale di

ottimizzazione per difendersi

dagli attacchi informatici?

In circa il 70 per cento dei casi

sono i dipendenti ad aprire la

porta d'accesso ai software nocivi.

Per questo occorre investire

soprattutto nella formazione del

personale. Non solo è necessario

aggiornare con regolarità i

software ma anche le persone.

Solo così si può frenare l’intrusione

dei criminali e, se malauguratamente

i computer dovessero

essere comunque infettati, i

collaboratori ben preparati sanno

almeno come reagire. È inoltre

utile avere già pronto un piano

d’emergenza prima che succeda

qualcosa. In questo modo è

chiaro come procedere in caso

di attacco e reagire tempestivamente.

Nell’articolo lo studio di

architettura è stato colpito

nonostante l’installazione di un

Andrea Rothenbühler,

responsabile Cyber insurance,

AXA Svizzera

software attuale di protezione.

Servono ancora oggigiorno i

programmi antivirus?

La sicurezza assoluta non esiste.

Tuttavia si raccomanda vivamente

di tenere aggiornati i

software per colmare già in via

preliminare importanti lacune di

sicurezza. Inoltre, AXA offre ai

suoi assicurati l’identificazione

dei punti deboli nel quadro del

servizio di prevenzione. Riconosce

i rischi rilevanti ai fini della

sicurezza che possono essere

disinnescati avviando le misure

necessarie. Come ulteriore

misura tecnica è fondamentale

creare anche dei backup

indipendenti dalla rete, proprio

come sta facendo Josef Hofer.

E se si viene attaccati, come

bisogna reagire?

Coinvolgere sempre un esperto.

Prima ancora che si diventi

vittima di un attacco è opportuno

lavorare con un fornitore di

servizi IT affidabile e con le

competenze necessarie. Si

procede come si farebbe, ad

esempio, per la scelta di

un’autofficina. Ci si aspetta che il

meccanico conosca il suo

mestiere. Perché alla fine

l’impresa deve sapere che è

tenuta ad assumersi ogni

responsabilità. E, come dimostra

l'esempio dello studio di

architettura del signor Hofer,

ogni singola azienda rappresenta

un ghiotto bersaglio, a prescindere

dalle sue dimensioni.

Assicurazione Cyber AXA

Gli attacchi all’infrastruttura

digitale delle aziende svizzere

aumentano di anno in anno. A

essere prese di mira dai

criminali informatici sono

soprattutto le PMI dato che, a

differenza delle grandi aziende,

hanno meno risorse da investire

nella sicurezza IT. L’assicurazione

Cyber di AXA protegge la

vostra azienda dai danni

economici che possono derivare

da un attacco informatico.

Inoltre, in caso di attacco, a chi

ha stipulato l’assicurazione

Cyber di AXA viene offerta anche

l’assistenza di Oneconsult AG.

→ www.axa.ch/cyber

La vostra

azienda è

più sicura

ASSICURAZIONE CYBER AXA

e servizi di prevenzione

Know You Can

AXA.ch/cyber


MARKETING

Il messaggio

è recepito così come

viene inviato

Foto: Désirée Good

Chris Hanan (al centro) e i suoi colleghi di

Webrepublic sanno cosa conta e fa la differenza

nel marketing digitale.

La mia DITTA

22 01/2021


MARKETING

Nell’era digitale un primo contatto con il cliente avviene sempre

più spesso online, così anche la ricerca di un partner, il lancio

di nuovi prodotti o persino la stipulazione di un contratto.

Chi non adotta un marketing digitale efficace e vincente scompare

rapidamente dai radar.

La mia ditta

Ci ha esiliati nell’home office, reso impossibile stringere

contatti a eventi, aperitivi, meeting o davanti a

una birra a fine lavoro, ci ha anche privato in parte

della possibilità di coltivare rapporti interpersonali.

La crisi pandemica ha completamente stravolto la

realtà privata e professionale di numerose persone.

Soprattutto per le PMI e le microaziende, che spesse

volte possono contare solo su budget limitati per il

marketing, il contatto umano è generalmente l’argomento

di vendita più importante e persuasivo.

Il cambiamento digitale di per sé già vertiginoso è

ulteriormente accelerato dalla pandemia. E oggi, in

particolare nel marketing, una strategia online incisiva

con un collegamento intelligente ai vari canali

di comunicazione è senz’altro opportuna per mantenere

la visibilità.

Ma come si fa ad avviare sui binari giusti una strategia

di marketing digitale di modo che sia efficace,

funzionale e non trascenda l’obiettivo? In particolare

dopo l’ampia diffusione dei social media vi furono numerose

aziende che con costose iniziative affrettate

e avventate puntarono massicciamente sul digitale,

senza però disporre di un piano

che indicasse quali sistemi e

canali utilizzare e come. Venne

Webrepublic è l’agenzia di

marketing digitale leader della

Svizzera. Circa 200 collaboratori

progettano, realizzano e

ottimizzano campagne in

un’unica soluzione. E per

trasformare a beneficio dei

clienti l’innovazione di marketing

in valore aziendale,

abbinano sempre creazione,

media e tecnologia. Oltre 120

clienti nazionali e internazionali

confidano nel know-how di

Webrepublic. Tra questi anche

marchi prestigiosi come La

Posta, Migros, CSS, Credit

Suisse, Mammut, Bindella o

Oris. Con il nome BoB – Best of

Both – dal 2020 l’azienda a

conduzione imprenditoriale

collabora strettamente con

l’agenzia creativa Wirz.

→ www.webrepublic.com

marcata la propria presenza

e diffusa attraverso tutti i canali,

ma spesso senza autentici

messaggi e mancando clamorosamente

i gruppi obiettivo importanti.

Un inutile sperpero

di denaro accompagnato, nella

peggiore delle ipotesi, anche

da un danno d’immagine. A

tutt’oggi il know-how per un

modus operandi efficace è

spesso ancora inadeguato vuoi

persino inesistente.

La via per la strategia di

marketing online

«Per definire i principali elementi

di una strategia di marketing

online, un’azienda deve

dedicarsi dapprima energicamente

alla sua situazione effettiva»,

dichiara Chris Hanan,

consocio in Webrepublic. L’azienda

di consulenza zurighese

Fonte: Prof. Dr. Marc K. Peter, kmu-transformation.ch

Strategia online in sette

passi

Qual è l’approccio funzionale all’obiettivo per acquisire,

come PMI, visibilità attraverso il marketing online e

generare utilità? Una breve guida.

1

2

3

4

5

6

7

Analisi della maturità per valutare il potenziale:

a che punto mi trovo? È già presente un piano di

marketing digitale? Misure online e offline già

opportunamente collegate tra loro?

Analisi interna: identificazione della situazione

effettiva con enfasi su processi, dati e prestazioni

dell’azienda.

Analisi esterna: clienti, mercato, tecnologie.

Identificazione della situazione auspicata (segmenti

di clientela, il proprio posizionamento sul mercato

ecc.).

Visione digitale, strategia e processi target: quali

obiettivi intendiamo raggiungere? Come approdiamo

alla situazione auspicata? Decisione sulla

strategia digitale e sulle misure con le quali si

intende raggiungere la situazione auspicata.

Roadmap e implementazione di «quick win»:

primi miglioramenti che fanno subito la differenza.

Digital leadership e change management:

affermazione di un «digital-first mindset» nell’intera

azienda.

Go-to-market: attuazione delle misure di marketing

digitale e affermazione di una mentalità test &

learn.

per il marketing digitale conta tra le proprie file

circa 200 specialisti qualificati e annovera nel suo

portafoglio clienti oltre 120 marchi provenienti da

30 Paesi. Solo una simile analisi dello status quo crea

le basi per derivare e mettere a punto una strategia

digitale promettente.

Il processo inizia con due interrogativi: cosa voglio

ottenere con la mia strategia di marketing e

01/2021 23

La mia DITTA


MARKETING

quali target intendo raggiungere? Una volta

definiti questi parametri è possibile derivare

indicatori di performance concreti (KPI), che

fungono da base per la futura strategia di

marketing digitale. Poi occorre formulare

messaggi adeguati e scegliere il rispettivo

collegamento ai canali più congeniali. «Da ultimo

bisogna elaborare un piano tattico per

l’attuazione», aggiunge Chris Hanan.

Non eccedere, verificare a ciclo continuo

l’effetto

Ma il professionista mette in guardia contro

l’eccesso di euforia. «Spesso sussiste il

rischio che dinanzi a tendenze molto marcate

e nuove tecnologie, in questo processo

strategico si perda un poco di vista il modo

di pensare e agire incentrato sul cliente».

Le conseguenze sono non di rado misure

eccessive, ad esempio investimenti in varie

attività di marketing e contenuti, molti dei

quali sono persino del tutto irrilevanti per

il target ovvero il cliente. Chris Hanan consiglia

inoltre vivamente di non mettere mai

a punto la strategia digitale separatamente

dalla strategia di marketing «classica». «Gli ambiti

online e offline devono essere concepiti insieme e

utilizzati in via complementare».

Un modo utile e funzionale per avere sempre sotto

controllo l’efficacia della propria strategia risiede

quindi nel cosiddetto «approccio test and learn».

Così facendo è possibile appurare in virtù della situazione

quale tipologia di contenuti funziona con

un gruppo obiettivo e quale no. Hanan espone un

esempio: «È possibile utilizzare lo stesso contenuto

una volta nella forma di un’infografica, una volta

come intervista a un esperto e poi analizzare quale

format è più efficace». Lo stesso principio può essere

«L’investimento in un sito online di alto

profilo può abbassare nel lungo periodo i

costi di consulenza e del personale»

Chris Hanan, consocio Webrepublic

esteso a piacere, ad esempio raffrontando l’impatto

di un messaggio, una volta come lista di controllo,

un’altra come testo scorrevole.

Raccogliere dati e utilizzarli

A giudizio dell’esperto, questa procedura graduale

aiuta tutte le aziende a comprendere chi sono realmente

i loro clienti, cosa cercano e a cosa sono interessati.

«Queste informazioni preziose consentono

alle PMI di utilizzare in modo molto mirato ed efficace

anche piccoli budget per il marketing». Come

requisito preliminare per un’iniziativa di marketing

digitale concreta devono acquisire una solida base

di dati. Gli strumenti per farlo sono ad esempio Google

Analytics o sistemi CRM efficaci, precisa Chris

Anche una strategia di marketing digitale andrebbe ponderata

con attenzione.

Hanan. «La loro interpretazione e il loro utilizzo

consentono di comprendere com’è lo user journey

effettivo e quindi di definire i contenuti adatti per i

canali giusti».

A seconda dell’obiettivo, i dati raccolti possono essere

valutati a intervalli più brevi o lunghi. «La regola»,

prosegue Chris Hanan, «è che gli obiettivi di visibilità

non si possono realizzare da un giorno all’altro, i

puri obiettivi di vendita invece già a breve termine».

Risparmiare sugli oneri di consulenza e i costi del

personale

Oltre alla prospettiva di una maggiore notorietà e

migliori cifre di vendita, una strategia di marketing

digitale funzionale può apportare vantaggi apprezzabili

anche sul versante dei costi. Oggi un sito

web sapientemente progettato consente di esporre

e illustrare in tutta semplicità l’intero ventaglio di

prodotti, dichiara Chris Hanan. A seconda del prodotto,

in modo persino decisamente più esauriente

di quanto potrebbe fare un collaboratore del Servizio

esterno. «Per questo l’investimento in un sito online

di alto profilo può senz’altro abbassare nel lungo periodo

i costi di consulenza e del personale». Peraltro,

rispetto a una filiale fisica, uno shop online è anche

aperto a tutte le ore.

Un investimento mirato nella trasformazione digitale

è una scelta che premia, come suggeriscono di per sé

già i dati di mercato. In Svizzera i fatturati realizzati

online aumentano anno dopo anno di circa il 10 per

cento, puntualizza Chris Hanan. «Dall’avvento della

crisi pandemica la crescita sta accelerando ed entro la

fine dell’anno si prevede un incremento fino al 30 per

cento rispetto al 2019». Per il 2021 ci si deve attendere

una progressione ostinatamente vertiginosa.

Robert Wildi

La mia DITTA

24 01/2021


CYBER-RISCHI

Protezione dai

pericoli della rete

Fughe di dati, attacchi di hacker e cyberbullismo:

tutto questo negli ultimi anni è diventato una

minaccia seria. Le attività criminali in Internet sono

aumentate soprattutto durante la crisi pandemica

e sollecitano anche le PMI. Cosa possono fare gli

imprenditori per tutelarsi in rete.

E come ci si può tutelare da questi

rischi?

Da un lato si dovrebbe ricorrere, se possibile,

a meccanismi di protezione basati

sulla tecnologia. Nella sfera privata possono

essere monitoraggi automatizzati

che informano direttamente quando

si verifica un evento. Nell’ambito delle

PMI si parla di server e connessioni

Internet protetti. Ma da sole queste

misure non sono in grado di ovviare

al punto debole «fattore umano». Per

questo occorre creare awareness e sensibilità

verso i cyber-rischi sia nella realtà

privata sia nel contesto lavorativo.

Foto: p.g.c.

Katrin Sprenger, CEO di Silenccio,

sa come ci si può proteggere dalle

attività criminali in rete.

La mia ditta

Dal 2019 la start-up zurighese

Silenccio è partner di AXA. Il

servizio online innovativo offre

agli utenti privati assistenza e

protezione in caso di inconvenienti

nello shopping online,

attacchi di hacking e phishing

nonché cybermobbing.

→ www.silenccio.com

Sebbene tutti noi utilizziamo quotidianamente

Internet in moltissimi modi, la

maggior parte dei privati e anche numerose

PMI sono coperti in modo insufficiente

contro le possibili conseguenze

dei rischi online. Katrin Sprenger, CEO

di Silenccio, spiega perché la tematica è

rilevante anche per le PMI e come possono

difendersi in questo frangente.

Katrin Sprenger, quant’è grande

oggi il rischio di cadere vittime di

cyberattacchi?

Molto grande. Nel confronto europeo,

la Svizzera occupa uno dei primi posti

nella classifica dei cyberattacchi, e

precisamente a qualsiasi livello – sia di

persone private, sia di PMI. Ne consegue

che l’argomento va anche considerato e

tematizzato nel suo insieme.

Quali sono i maggiori rischi online?

Buona parte dei casi sono forme digitali

di frode, a cominciare dagli shop online

fasulli, passando poi agli attacchi di

hacking fino a toccare gli attacchi di

phishing di ampia portata. Le connotazioni

di questi casi variano, ma gli obiettivi

degli autori degli attacchi sono gli

stessi: sfruttando l’ignoranza o lacune

di sicurezza tecniche si cerca di arrecare

danni finanziari diretti o indiretti

a un privato o a un’azienda, oppure di

screditarli.

Come reagire se si nota un’anomalia?

Più rapidamente si identifica un

attacco, maggiore è la probabilità di riuscire

quantomeno a contenere il danno.

Per questo si raccomanda anche di

definire in anticipo processi e canali di

comunicazione chiari per non perdere

tempo prezioso in caso di emergenza.

Quali danni possono insorgere

soprattutto nel segmento PMI?

Oltre ai danni finanziari diretti imputabili

a frode, se vengono paralizzati interi

sistemi possono in particolare verificarsi

perdite di reddito. Nell’eventualità

di una sottrazione di dati, l’azienda si

ritrova rapidamente nella situazione di

non poter più assicurare la protezione

dei dati statuita dalla legge, con la realistica

prospettiva di subire danni di reputazione

e di riflesso perdere clienti e

partner commerciali, compromettendo

seriamente e in un’ottica duratura la

fiducia nell’azienda.

Qual è la sua raccomandazione conclusiva

per proteggersi dai cyber-rischi?

Sensibilizzare il tema nel contesto sia

privato sia professionale e coprire i

potenziali danni con un’assicurazione.

Anche se i rischi sembrano astratti, non

lo sono. Il pericolo di esserne vittime

aumenta di continuo.

Intervista: Melanie Ade

01/2021 25

La mia DITTA


IL GRAFICO: DIGITALIZZAZIONE

DIE GRAFIK: Digitalisierung und KMU

Trasformazione digitale

Le PMI possono sfruttare attivamente, in un sano equilibrio, le potenzialità

derivanti dai catalizzatori della trasformazione digitale, ossia nuove fonti

di dati, tecnologie ed esigenze del mercato e dei partner commerciali.

Confusione

terminologica

Termini diversi,

significato simile

Svolta digitale

Terza rivoluzione

Incremento del

fatturato grazie

all’industria 4.0?

Solo il 13% delle PMI svizzere

attive nei comparti metalmeccanico,

elettronico e metallurgico

ritiene di poter incrementare

il proprio fatturato con

l’industria 4.0, contro il 21%

delle grandi aziende. A detta di

tutte, consentirà soprattutto di

accrescere la produttività e

offrire ulteriori vantaggi alla

clientela.

Digitalizzazione

Computerizzazione

Trasformazione digitale

Industria 2025

Modello Veriset

A Veriset, produttore di cucine,

è stato assegnato il premio

«Digital Transformation Award

SME» per il 2019. Dal 2015

l’azienda di Lucerna ha avviato

un vasto programma in materia

di trasformazione digitale che

ha convinto la giuria dello

Swiss Digital Economy Award.

2. Dati

Lo scambio digitale dei dati

snellisce e accelera il flusso di

informazioni.

Tre argomenti a

favore della trasformazione

digitale

1. Produzione

I sistemi e i macchinari

automatici promuovono

efficienza, tracciabilità e

monitoraggio.

Il 40%

delle PMI nel 2018

non aveva ancora una

strategia definita in

materia di trasformazione

digitale.

Il 25%

aveva una

strategia che

coinvolgeva

l’intera

azienda.

Il 19%

aveva una strategia che

riguardava singoli

reparti o aspetti

particolari della

trasformazione digitale.

buy

3. Clienti

È possibile individuare con

esattezza i gruppi target e le loro

esigenze per una calibrazione

ottimale dei propri servizi.

Illustrazione: Daniel Karrer

Dinosauri digitali

L’85% delle PMI svizzere sono considerate «dinosauri

digitali», ossia aziende che non hanno digitalizzato né la

«client experience» né i processi operativi.

85%

«Paleozoico» digitale

Digital Master

Solo il 9% delle PMI si ritiene un

«Digital Master».

Anno 2020

9%

Neozoico

Fonti: pmi.admin.ch; wirtschaftslexikon.gabler.de; HWZ, studio «Digital Switzerland 2018»; Swissmem, sondaggio «Wie steht es mit der Umsetzung von Industrie 4.0?», 2016; digitaleconomyaward.ch

La mia DITTA

26 01/2021


Responsabilità

Solida

partnership

Foto: Shutterstock/sarayut_sy

La nuova piattaforma «Impact

Finance Forum» di NZZ Connect

intende contribuire attivamente

alla promozione di una piazza

finanziaria svizzera sostenibile

mettendo in contatto i suoi principali

protagonisti con le istanze

decisionali della politica, della

scienza e dell’economia. Impegnata

in veste di partner, AXA si

propone di incoraggiare il dialogo

sui temi della sostenibilità nel settore

finanziario.

Interessante

datore di

lavoro

Per la quarta volta AXA ha ottenuto

il label «Friendly Work Space»,

un riconoscimento conferito da

Promozione Salute Svizzera alle

aziende che offrono ai collaboratori

condizioni di lavoro ottimali.

Investimenti sostenibili

Nel Dow Jones Sustainability Index (DJSI), l’indice che valuta le maggiori

aziende a livello mondiale sotto il profilo della sostenibilità, per

il 2020 AXA ha conseguito un totale di 88/100 punti, con una crescita

di 5 punti rispetto all’anno precedente, migliorando quindi il proprio

ranking nel settore assicurativo dal 3° posto del 2019 al 2° posto del

2020. Per la definizione della graduatoria sono stati esaminati complessivamente

129 assicuratori su scala globale.

Daniel Gussmann, Chief Investment Officer di AXA Svizzera, ha dichiarato:

«L’eccellente ranking di AXA nel DJSI indica che la nostra

strategia in materia di sostenibilità segue una direzione ben precisa.

In veste di uno dei maggiori gestori patrimoniali a livello internazionale,

prendiamo molto seriamente la nostra responsabilità e vogliamo

svolgere un ruolo pionieristico».

In tutte le proprie decisioni di allocazione patrimoniale AXA considera

i fattori relativi ad ambiente, dimensione sociale e governance,

noti come criteri ESG (Environmental, Social, Governance), e investe

selettivamente in aziende che adottano un approccio economico improntato

alla sostenibilità. Daniel Gussmann: «Un’attività non sostenibile

non è per noi accettabile. I fattori di sostenibilità rivestono

pertanto un ruolo chiave nel nostro processo d’investimento. Non

puntiamo più sulle aziende che non adempiono le nostre linee guida

ESG e non mostrano chiari miglioramenti ed escludiamo in parte o

addirittura del tutto determinati settori».

01/2021

27

La mia DITTA


CONSULENZA GIURIDICA

Un consulente giuridico a

portata di mouse

Lisa-Ann Preuss, fondatrice dell’agenzia di online marketing LA Click,

voleva far controllare i contratti dal punto di vista giuridico senza

dover assumere appositamente un costoso avvocato. L’aiuto è arrivato

da una piattaforma digitale di consulenza legale.

La mia ditta

Foto: Daniel Winkler

Da quando ha svolto uno stage in Google, Lisa-Ann

Preuss si è appassionata di online marketing. E così

quasi sei anni fa la 27enne ha dato vita alla start-up

LA Click GmbH, che dal 2018 dirige in forma di Sagl.

I servizi della giovane impresa vanno dall’ottimizzazione

per motori di ricerca alla redazione di contenuti,

fino all’esecuzione di tutte le attività di online

marketing per conto di singoli clienti.

Protezione giuridica per un pubblico che ama il

digitale

Per la fornitura di alcuni servizi, come ad esempio

le misure pubblicitarie offline, la start-up si affida

a partnership con aziende terze, e utilizza un

contratto partner per definirne i dettagli giuridici.

Sebbene Lisa-Ann Preuss disponesse di un relativo

modello contrattuale, voleva che il documento venisse

sottoposto a un controllo approfondito. Serviva

dunque un consulente legale. Per la fondatrice di LA

Click con la passione per l’online cercare un avvocato

nel mondo analogico non era un’opzione. Così

alla fine ha trovato la soluzione giusta per lei sulla

piattaforma di guida giuridica digitale MyRight: «Ho

trovato pratico il fatto che qui anche senza disporre

di una assicurazione di protezione giuridica potessi

prenotare una consulenza giuridica telefonica una

tantum», spiega la giovane e vivace imprenditrice.

Assistenza tempestiva per chi cerca un supporto

giuridico

Lisa-Ann Preuss ha un ricordo positivo anche della

semplicità con cui si è svolta la consulenza: «Un clic

sul sito web, un paio di dati sulla mia richiesta e l’invio

del documento sono bastati per poter prenotare

un appuntamento per una consulenza». Pochi giorni

dopo, all’ora stabilita un avvocato le ha telefonato.

«Il professionista aveva già esaminato attentamente

la mia documentazione e ha chiarito con me alcuni

dettagli», racconta Lisa-Ann Preuss. Dopo la telefonata

l’avvocato ha apportato alcuni adeguamenti

finali al contratto e pochi giorni più tardi le ha spe-

dito il documento definitivo.

Nemmeno una settimana

dopo aver prenotato il servizio,

Lisa-Ann Preuss aveva

già in mano il suo documento

«pronto per l’uso». «Adesso

che è stato stilato tutto perfettamente,

posso utilizzare i

contratti per tanti progetti futuri»,

spiega la titolare dell’azienda.

LA Click è una agenzia svizzera

di online marketing.

In qualità di partner certificato

di Google, LA Click, mediante

una strategia di online marketing

personalizzata, si adopera

per posizionare le aziende in

Internet in modo accattivante.

A seconda del gruppo target,

questa strategia può comprendere

l’ottimizzazione per motori

di ricerca (SEO), Google Ads

nonché Social Media Marketing

& Advertising.

LA Click è stata fondata nel 2015

e nel frattempo impiega dieci

collaboratori.

→ www.laclick.com

Informazioni competenti a

prezzi equi

Oltre alla consulenza professionale,

per Lisa-Ann Preuss il

plusvalore maggiore di MyRight

sta nel poter accedere in

tutta semplicità a uno specialista

legale: «Non ho dovuto passare ore a fare ricerche:

sono bastati pochi clic per avere al mio fianco

una persona competente». In questo caso si è trattato

di un avvocato esterno di cui si avvale AXA-ARAG. «A

seconda delle richieste, il caso può venir trattato dai

giuristi interni stessi, oppure il mandato viene trasmesso

a un partner esterno», spiega Lea Baumann

Hahn, responsabile Market Management in AXA-A-

RAG. Anche dal punto di vista dei costi l’offerta è interessante.

«I clienti apprezzano di dover pagare solo

per il servizio che noi effettivamente forniamo», afferma

Lea Baumann Hahn. Sono in particolare le PMI

e le start-up che non dispongono di un proprio ufficio

legale ad apprezzare il pacchetto di consulenza

giuridica che offre loro un supporto legale competente

da parte di esperti, senza dover assumere per

questo un avvocato. «Grazie alla consulenza avuta

tramite AXA-ARAG non solo il mio contratto è stato

allestito in modo ineccepibile, ma io non ho nemmeno

dovuto occuparmi della ricerca di un supporto

giuridico. E tutto questo a un prezzo più che equo»,

concorda Lisa-Ann Preuss.

Marion Banholzer

La mia DITTA

28

01/2021


CONSULENZA GIURIDICA

MyRight

Sulla guida giuridica

digitale MyRight le aziende

trovano numerose risposte

a quesiti di carattere legale

nonché modelli e check-list.

Per i casi legali più complessi

MyRight offre una

consulenza giuridica

telefonica, se necessario

con un controllo dei

documenti. Dietro MyRight

ci sono i circa 150 esperti

giuridici di AXA-ARAG

Protezione giuridica SA.

Ecco come ottenere in pochi

minuti le informazioni di

natura giuridica desiderate.

1.

Scegliere il

servizio

2.

Dati di

contatto

3.

Descrizione

del caso

4.

Fissazione

dell’appuntamento

5.

Pagamento

→ myright.ch/business

Lisa-Ann Preuss opta sempre

per il digitale: nel suo lavoro

come anche per le consulenze

giuridiche.

01/2021 29

La mia DITTA


INTERVISTA

«La digitalizzazione è

di gran moda»

Da quando ha fondato la piattaforma Digitec Galaxus,

Marcel Dobler, imprenditore e consigliere nazionale PLR,

è uno dei pionieri della digitalizzazione in Svizzera.

Qui spiega perché la sua nuova azienda ha deciso di puntare

sull’esperienza da offrire al cliente.

Foto: Raffael Waldner

Marcel Dobler, il suo nome è associato maggiormente

alla digitalizzazione e alle nuove tecnologie

in quanto cofondatore ed ex CEO di Digitec

Galaxus. Perché ha rilevato un’azienda storica

come Franz Carl Weber?

Sono cresciuto con i giocattoli Franz Carl Weber, ho

tanti ricordi d’infanzia legati a questo marchio che

per me ha un valore affettivo. L’azienda era in difficoltà

e ho capito che potevo salvarla, quindi ho colto

l’occasione.

In passato ha praticato sport a livello agonistico.

C’era anche un pizzico di ambizione?

Sicuramente avrei potuto scegliere una sfida meno

impegnativa. Nella vendita al dettaglio, e soprattutto

nel settore dei giocattoli, la concorrenza è aspra: ci

voleva una buona dose di spirito imprenditoriale per

rimettere in sesto l’azienda, ma c'era soprattutto la

voglia di salvarla.

Un’impresa temeraria.

Sì. Per molti anni Franz Carl Weber è stato un marchio

di grandissimo successo, sinonimo di qualità e

tradizione, ma per molti anni ha trascurato di investire

nell’innovazione e nella digitalizzazione.

Franz Carl Weber ha perso il treno della

digitalizzazione?

Assolutamente sì. È incredibile quanto poco si sia

investito in passato per riorientare l’azienda e ade-

guarla al nuovo contesto di mercato in modo che

continuasse ad avere successo. Per me ora è una sfida

ancora più grande, ma significa anche ricominciare

daccapo e proporre tante nuove idee.

Quali obiettivi si prefigge per riportarla in attivo?

Negli ultimi mesi abbiamo realizzato numerose iniziative,

alcune delle quali non hanno ancora sortito

risultati visibili. Abbiamo razionalizzato la gamma

di prodotti in modo che rispondesse in maniera intelligente

alle esigenze dei clienti, creato un magazzino

centrale, riorganizzato la logistica e rivoluzionato le

vendite online.

Che cosa si intende per gamma di prodotti intelligente?

Prima era troppo ampia, ci si limitava a riempire indiscriminatamente

i negozi di merce. Mentre la metà

dei giocattoli si impolverava sugli scaffali, spesso i

prodotti più richiesti non erano neanche in giacenza.

Oggi la gamma è strutturata in base alla domanda e

continuamente riassortita grazie alla creazione di un

magazzino centrale.

A che punto è il risanamento dell’azienda?

Nel complesso direi a buon punto. Nell’ultimo anno

e mezzo siamo migliorati su molti fronti, ma naturalmente

anche noi siamo stati molto penalizzati

dall’emergenza del coronavirus. Essere costretti a

chiudere i negozi in una fase di trasformazione

La mia DITTA

30

01/2021


INTERVISTA

Note biografiche

Marcel Dobler ha creato nel

2001 Digitec Galaxus, un

negozio online di elettronica,

di cui è stato CEO fino al 2014.

Nel 2012 i fondatori hanno

ceduto la maggior parte delle

quote alla Migros che poco

dopo l’ha rilevata. In seguito

Marcel Dobler è entrato in

politica e dal 2015 è consigliere

nazionale del PLR. Nel

2017 ha assunto la carica di

presidente di ICTSwitzerland,

l’associazione nazionale per

l’informatica e la digitalizzazione,

accorpata con Digital-

Switzerland a fine 2020. Dal

2018 è anche comproprietario

di Franz Carl Weber, storico

negozio di giocattoli. Fondata

nel 1881, l’azienda è leader di

settore in Svizzera e conta

ancor oggi 240 dipendenti e

18 punti vendita dislocati su

tutto il territorio nazionale.

Marcel Dobler vive a Rapperswil

(SG) con la moglie e i figli.

01/2021 31

La mia DITTA


INTERVISTA

così delicata non ci ha certo giovato. Abbiamo perso

milioni di franchi, impiegheremo anni a riprenderci.

La mia generazione associa Franz Carl Weber al

catalogo dei regali di Natale e alle vetrine splendidamente

decorate dei negozi situati nelle zone più

prestigiose, mentre i giovani d’oggi probabilmente

non sono mai entrati in un punto vendita. Il commercio

al dettaglio non ha futuro?

La clientela apprezza la qualità e la grande varietà

dei nostri prodotti nonché la consulenza competente

e personalizzata, tutte cose che una piattaforma

online non è in grado di offrire. Intendiamo quindi

concentrarci sui nostri punti di forza e proporle in

loco un’esperienza ancora più coinvolgente invitandola

a scoprire la magia dei nostri negozi.

Quale ruolo svolge l’e-commerce?

Ovviamente, avviene uno spostamento delle vendite

su Internet, e la crisi del coronavirus accelera questa

Botta e risposta

Il suo motto

A formare le personalità non sono le belle parole, ma il

lavoro e i risultati ottenuti.

(Albert Einstein)

Il suo maggiore punto di forza

La volontà.

Il miglior consiglio che le abbiano mai dato

Sbagliare è importante se si impara dai propri errori per

evitare di ripeterli.

Il modello a cui si ispira

I Galli.

La dote che le piacerebbe avere

Una memoria fotografica.

Il suo smacco peggiore

I numerosi infortuni sportivi.

La sua prima auto

Un’Audi A4.

Non esce mai senza

Il cellulare.

Un’attività che svolge ancora in modalità analogica e

non digitale

I giochi da tavolo con i miei figli.

La sua app preferita

Spotify.

Il suo sogno più grande

Un viaggio in Australia con la famiglia.

tendenza. Bisogna però distinguere tra i prodotti che

il cliente deve prima vedere e toccare e quelli che

sceglie in base alle caratteristiche tecniche: i primi li

compra in negozio, i secondi di preferenza online. Riteniamo

però che Internet abbia grandi potenzialità;

desideriamo quindi potenziare questo canale di vendita

e migliorare anche i servizi digitali proponendo,

ad esempio, una consulenza online.

Come pensa di difendersi dalla concorrenza degli

online shop e dei discount esteri?

I nostri clienti prediligono la qualità, proprio quando

si tratta di acquistare un giocattolo. Non vendiamo

prodotti cinesi ed è giusto che sia così. Non riusciremo

ad aggredire il mercato online, a meno che non

sottraiamo quote ad altri dettaglianti distinguendoci

dalla concorrenza, proponendo ciò che gli altri non

sono in grado di offrire. Per convincere il cliente a

rivolgersi a te, devi dargli un valido motivo.

Oggi i millennial si informano soprattutto sui

social media. Ora anche Franz Carl Weber utilizza

attivamente facebook e gli altri network. Ormai

non se ne può più fare a meno?

Certo. Franz Carl Weber ha clienti estremamente

assidui, ma deve attrarne anche altri. Al di là del

marketing, il sistema più semplice è usare i social

media, un settore su cui perciò prevediamo di investire

notevolmente.

Oggigiorno una PMI svizzera deve necessariamente

avere una strategia di digitalizzazione per

potersi imporre sul mercato?

Tutto dipende dal settore in cui si opera. Non è vero

che tutte le aziende dovrebbero avviare un processo

di digitalizzazione. Ormai va molto di moda, ma è un

normale sviluppo tecnologico che offre nuove opportunità.

Chi però non ha un modello operativo che

consente di sfruttarle dovrebbe lasciar perdere. Sa

come si dice: anche una volta digitalizzato, un processo

inefficiente continuerà ad esserlo.

L’85 per cento delle PMI svizzere sono considerate

«dinosauri digitali». Che cosa direbbe loro?

Chiedetevi in quali ambiti investite le risorse che

avete a disposizione. La digitalizzazione è utile solo

se comporta vantaggi per il modello operativo della

vostra azienda, se vi permette cioè di ampliare la

clientela o di incrementare il fatturato. Se altri interventi

possono avere un effetto leva maggiore conviene

puntare su quelli.

Lo Stato dovrebbe aiutare di più le PMI ad operare

una trasformazione digitale?

La Confederazione non può dire alle PMI come avviare

il processo di digitalizzazione, ma può e deve

creare condizioni quadro favorevoli. Ad esempio nel

campo della formazione, soprattuto quella professionale,

si dovrebbe dare più spazio all’informatica a

qualsiasi livello per consentire a tutta la popolazione

di acquisire nozioni di base.

La mia DITTA

32 01/2021


INTERVISTA

Lei è uno dei pochi parlamentari

ferrati in informatica e si batte per la

digitalizzazione e la cyber security.

Fino a che punto riesce a sensibilizzare

i suoi colleghi a questi temi?

La situazione è molto migliorata, ormai

in quasi tutti i partiti c’è un esperto in

materia. Il bello della digitalizzazione

è che riguarda tutti, senza distinzioni

ideologiche, dall’estrema sinistra all’estrema

destra. È una questione concreta,

di conseguenza è molto più facile

coinvolgere l’intero Parlamento.

L’imprenditore Marcel Dobler è

impegnato anche in Parlamento sul

fronte della digitalizzazione.

In generale, come giudica i progressi

compiuti dalla piazza economica

svizzera sul fronte della digitalizzazione?

Si può sempre migliorare, ma rispetto ad

altri Paesi procediamo molto bene.

Quali sono le lacune da colmare?

La cyber security resta ancora un punto

debole. Negli ultimi anni è stato fatto

molto, ma ci vorrà tempo prima di vedere

i risultati.

In qualità di vicepresidente di

DigitalSwitzerland riesce a sortire

qualche effetto?

In seguito alla fusione tra ICTSwitzerland

e DigitalSwitzerland siamo diventati

la maggiore associazione svizzera

impegnata sul fronte della digitalizzazione

e siamo ora più incisivi. Sono

convinto che con questo nuovo orientamento

potremo ottenere molto di più. Il

nostro obiettivo è far sì che la Svizzera si

imponga su scala internazionale come

principale polo di ricerca e innovazione

digitale.

In pratica come intende raggiungerlo?

Incrementando i numeri relativi alla formazione

nelle discipline tecnico-scientifiche

«STEM» (Science, Technology,

Engineering, Math, ossia scienza, tecnologia,

ingegneria e matematica) a

tutti i livelli del sistema di istruzione

per coprire il fabbisogno di personale

specializzato. Siamo inoltre impegnati

a potenziare la cyber-resilienza dello

Stato, dell’economia e della società e a

far rispettare gli standard etici nell’universo

digitale.

Un’ultima domanda: che cosa si

augura per il futuro?

Spero di superare al meglio la crisi del

coronavirus e dirigere brillantemente

Franz Carl Weber. Intervista: Melanie Ade

«La Confederazione non può

dire alle PMI come avviare il processo

di digitalizzazione»

01/2021 33

La mia DITTA


IL MIO MOTIVO D’ORGOGLIO

Susanne Knoblauch-Meyer, parco avventura di Zurigo

Dall’ufficio agli alberi

Ero stufa di lavorare in banca e da tempo immaginavo di

mettermi in proprio. Da quando ero negli scout mi è rimasto

l’amore per la natura e le attività polisportive; inoltre, mio

marito quale ingegnere dispone di vaste conoscenze tecniche e

un’ampia rete di contatti. La strada per aprire il parco avventura

di Zurigo circa dieci anni fa è stata però tutt’altro che solo

passione e know-how. Ci abbiamo impiegato quasi tre anni per

la progettazione, il disbrigo delle questioni finanziarie e

amministrative con le autorità e la costruzione del parco.

Siamo stati a lungo incerti riguardo alla riuscita. Oggi ci siamo

affermati come unico parco avventura del Cantone, e sono

fiera del nostro spirito di squadra – non affatto ovvio per un

lavoro stagionale come il nostro. Malgrado le varie sfide e i

rischi sono felice di essere attiva nel settore del tempo libero.

→ www.seilpark-zuerich.ch

Foto: Jolanda Flubacher; Raffael Waldner; Alessandro Della Bella

Gery Oberrauter, OSC GmbH

Aggiornamenti software in un ramo

tradizionalmente meccanico

In realtà non ho mai avuto a che fare con le tecnologie di chiusura,

originariamente provengo dal settore IT. Sette anni fa ho rilevato la ditta

OSC GmbH da mio fratello per motivi di salute. Già prima di fondare

l’azienda nel 1996 mio fratello aveva intravisto il potenziale degli impianti

di chiusura elettronica – a quei tempi una novità in quest’industria

tradizionalmente meccanica. Oggi, invece, gli aggiornamenti software

rientrano nelle nostre attività quotidiane così come la consulenza,

l’installazione e la manutenzione. Sono particolarmente fiero del mio

team competente ed esperto, di cui due collaboratori fanno parte sin

dall’inizio. Grazie al nostro know-how godiamo di un’ottima reputazione

nel settore a livello sia regionale che nazionale. Il cambiamento tecnologico

ci tiene costantemente occupati, ma affrontiamo insieme come team

anche questa sfida.

→ www.osc.ch

La mia DITTA

34 01/2021


IL MIO MOTIVO D’ORGOGLIO

Tuning e nostalgia

Già da piccolo mi piaceva sistemare il mio motorino, nel tempo libero aiutavo un

meccanico di moto e facevo persino gare. Quando nel 2001 ho fondato Scooterama

GmbH gli scooter registravano un forte boom, da cui anche il nome della ditta. Oggi

invece è il motorino a far chiara tendenza. E non più solo tra i giovani, l’utilizzatore

medio ha circa 45 anni. Molti clienti ci conoscono sin dalla loro gioventù, e unitamente

ai miei nove collaboratori offro loro pressoché 24 000 articoli tramite lo shop

online o direttamente in negozio a Herzogenbuchsee. Alcuni li sviluppiamo noi stessi

e altri li facciamo fabbricare appositamente per noi, perché non vengono più prodotti.

Ne sono particolarmente fiero. Adoro tuttora tutto ciò che ha un motore e

odora di benzina.

→ www.scootertuning.ch

Roberto Fiorentino, Fiorentino

Haustechnik GmbH

Dal sogno

da ragazzi alla

realtà

Beat Christen, Scooterama GmbH

L’installatore di impianti sanitari

è sempre stato il mio lavoro

ideale, e già da ragazzo sognavo

di mettermi in proprio e di

vedere il mio nome sull’auto

aziendale. Nel 1997 ho fondato

la mia ditta individuale, oggi ho

tre sedi a Winterthur, Zurigo e

Laax con circa 30 collaboratori.

Offriamo installazioni sanitarie,

inclusa la pianificazione per

nuove costruzioni e ristrutturazioni,

dalla casa unifamiliare ai

grandi impianti industriali. La

nostra offerta è completata da

impianti di riscaldamento e di

ventilazione. Siamo noti per

riuscire a fare l’impossibile, e ciò

mi rende fiero. Per me è importante

creare un ambiente di

lavoro ottimale per i miei

collaboratori, impiegandoli

laddove possono avvalersi dei

loro punti di forza. Perseguiamo

tutti lo stesso obiettivo e ogni

singolo elemento del team fa il

proprio lavoro con passione e

soddisfazione. Anche i nostri

clienti se ne accorgono.

→ www.fiorentino.ch

01/2021 35

La mia DITTA


Ricompensa

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miglia per i collaboratori –

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