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I fantasmi di Villa Polidori

Domina la paura. Osserva. Agisci! Da quando i loro genitori vengono dati per dispersi durante un viaggio di esplorazione nelle profondità dell’oceano, Petronella e i suoi fratelli vivono insieme agli eccentrici nonni nel “Polidorium”, una villa fatiscente a  acciata sul mare. Ben presto capiscono che lì, tra le “Pareti Erranti”, si nascondono molti segreti... l’impresa di pompe funebri nel seminterrato è soltanto il primo. Chi sono Musgret, la Zia Morta e Dita Gelate? Che potere ha Hodder Morkel, il defunto baleniere che, un tempo, era il proprietario del Polidorium? Quando la per  da compagna di classe Marie-Hedwig si vanta di conoscere il segreto della famiglia Polidori, Petronella decide di vincere la paura e di arrivare al fondo del mistero...

Domina la paura. Osserva. Agisci!
Da quando i loro genitori vengono dati per dispersi durante un viaggio di esplorazione nelle profondità dell’oceano, Petronella e i suoi fratelli vivono insieme agli eccentrici nonni nel “Polidorium”, una villa fatiscente a  acciata sul mare.
Ben presto capiscono che lì, tra le “Pareti Erranti”, si nascondono molti segreti... l’impresa di pompe funebri nel seminterrato è soltanto il primo. Chi sono Musgret, la Zia Morta e Dita Gelate? Che potere ha Hodder Morkel, il defunto baleniere che, un tempo, era il proprietario del Polidorium?
Quando la per  da compagna di classe Marie-Hedwig si vanta di conoscere il segreto della famiglia Polidori, Petronella decide di vincere la paura e di arrivare al fondo del mistero...

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Prologo<br />

Appena oltre il cartello <strong>di</strong> uscita per la piccola stazione climatica<br />

<strong>di</strong> Tildrum, sulla punta <strong>di</strong> un promontorio troneggiava il<br />

<strong>Polidori</strong>um. Grande e magnifico, ma anche un po’ storto. Alle<br />

sue spalle luccicava il mare verdeazzurro. L’e<strong>di</strong>ficio si ergeva<br />

solitario alla fine <strong>di</strong> una strada accidentata; le case vicine<br />

si stringevano l’una all’altra a qualche centinaio <strong>di</strong> metri <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stanza, come se avessero paura <strong>di</strong> quel cupo esemplare della<br />

loro specie.<br />

Si vedeva che la casa aveva già passato il suo massimo<br />

splendore: le spesse mura <strong>di</strong> mattoni oltre la recinzione <strong>di</strong> ossa<br />

<strong>di</strong> capodoglio segnata dalle intemperie si stavano sgretolando,<br />

sul tetto c’erano visibili buchi, e la natura del giar<strong>di</strong>no incolto<br />

si era già riappropriata <strong>di</strong> una parte considerevole della casa.<br />

Quello che non si vedeva era che il <strong>Polidori</strong>um sapeva<br />

<strong>di</strong>fendersi. Al suo interno si era annidata un’oscurità potente,<br />

che proteggeva le mura in rovina e tutto ciò che contenevano.<br />

Se ne stava là, mentre la natura selvaggia gli rodeva le mura.<br />

Se ne stava là, mentre i tre fratelli arrancavano verso l’e<strong>di</strong>ficio<br />

carichi <strong>di</strong> borse e valigie.<br />

L’oscurità sembrò prendere un respiro e fare una pausa.<br />

Come se aspettasse proprio i tre fratelli <strong>Polidori</strong>.<br />

3

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