Makinglife N.6 2023
Per quanto sgradito e il più possibile evitato, il conflitto è un elemento naturale delle interazioni umane e non può - né dovrebbe - essere eluso. Se affrontato attivamente e precocemente, invece, può offrire interessanti opportunità di imparare, crescere e innovare.
Per quanto sgradito e il più possibile evitato, il conflitto è un elemento naturale delle interazioni umane e non può - né dovrebbe - essere eluso. Se affrontato attivamente e precocemente, invece, può offrire interessanti opportunità di imparare, crescere e innovare.
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consentiva di rilasciare autorizzazioni<br />
all’immissione in commercio<br />
attraverso una procedura accelerata<br />
in situazioni di emergenza sanitaria.<br />
Ora la proposta di riforma introduce<br />
la Tema, o Temporary emergence<br />
marketing authorization che introduce<br />
appunto la possibilità, in situazione<br />
di emergenza sanitaria dichiarata,<br />
di rilasciare un’autorizzazione<br />
temporanea per l’uso emergenziale<br />
di un prodotto al fine di trattare una<br />
patologia che non trova soluzioni<br />
terapeutiche alternative disponibili sul<br />
mercato.<br />
SEMPLIFICAZIONE<br />
Vengono anche contratti i tempi<br />
accordati alla Commissione, dopo che<br />
è stato espresso un parere positivo<br />
sull’approvazione di un farmaco: oggi<br />
sono 67 giorni e si propone di ridurli a<br />
46. Questi giorni servono a tradurre il<br />
documento in tutte le lingue ufficiali,<br />
ma soprattutto a mandare la bozza<br />
delle decisioni a tutti gli Stati membri,<br />
perché possano fare rilievi o richiedere<br />
un’eventuale convocazione dello<br />
standing committee.<br />
Un’altra novità prevista dalla<br />
Commissione è costituita dalle<br />
sandbox, uno strumento che consente<br />
alle autorità regolatorie di elaborare<br />
una sorta di clausola in bianco:<br />
laddove ci sono delle esigenze<br />
specifiche che non trovano riscontro<br />
o adeguata considerazione da parte<br />
della normativa esistente, si dà la<br />
possibilità di adottare un sistema<br />
regolatorio dedicato a quel particolare<br />
tema, giustificandolo con la specificità<br />
del prodotto. «È rischiosissimo – dice<br />
Salvatore – ed è una di quelle proposte<br />
di cui il Parlamento ha già proposto<br />
l’abolizione».<br />
Altrettanto controversa è la proposta<br />
dell’istituzione di un sistema di<br />
voucher per incentivare la ricerca<br />
Ci sono poi proposte tese a<br />
semplificare il meccanismo di<br />
valutazione e approvazione del<br />
farmaco intervenendo direttamente<br />
sull’organizzazione dell’Ema.<br />
Innanzitutto vengono compressi i<br />
tempi di valutazione, portandoli da<br />
210 a 180 giorni. In secondo luogo,<br />
viene eliminata una serie di comitati<br />
scientifici: oggi Ema ne ha sette e per<br />
valutare un farmaco orfano destinato<br />
alla popolazione pediatrica potrebbe<br />
essere necessario riunire, in tempi<br />
diversi, il Comitato per i medicinali<br />
per uso umano (Chmp), il Comitato<br />
per i prodotti sanguigni (Pdco) e il<br />
Comitato per i farmaci orfani (Comp),<br />
con una dilatazione della procedura.<br />
Si propone allora di tornare alle<br />
origini, quando questi comitati non<br />
c’erano. Viene mantenuto il Comitato<br />
per la valutazione dei rischi legati<br />
alla sicurezza del farmaco perché si<br />
è ritenuto di non dare un segnale di<br />
abbassamento dell’attenzione rispetto<br />
alle criticità che possono derivare dai<br />
profili di sicurezza dei farmaci, ma<br />
tutti gli altri vengono sostanzialmente<br />
declassati, cioè diventano gruppi di<br />
lavoro all’interno del Chmp: in questo<br />
modo ci si avvale dell’apporto di<br />
esperti senza la necessità di convocare<br />
i comitati.<br />
Un percorso accidentato<br />
Nell’Unione europea, la Commissione è la cucina<br />
degli atti normativi, che poi devono essere<br />
approvati dal Parlamento e dal Consiglio, in<br />
rappresentanza, rispettivamente, dei cittadini e<br />
degli Stati membri.<br />
La “Riforma della legislazione farmaceutica e misure<br />
volte a contrastare la resistenza antimicrobica” è<br />
stata presentata il 26 aprile di quest’anno e ora la<br />
procedura legislativa prevede una serie di passaggi<br />
tra il Parlamento e il Consiglio. I tempi, però, sono<br />
stretti: fino alla fine dell’anno il Parlamento è<br />
impegnato nell’istituto di Bilancio e tutto il resto<br />
passa in secondo piano; il prossimo aprile ci sarà<br />
l’ultima seduta utile, perché il 9 giugno si andrà a<br />
votare per il rinnovo del Parlamento.<br />
Poi i tempi si allungherebbero per la nomina di<br />
presidenti, vice-presidenti, gruppi, e componenti<br />
delle Commissioni e il rischio è che si riparta<br />
da zero, tanto più che non è detto che l’attuale<br />
“maggioranza Ursula” si mantenga dopo le elezioni.<br />
L’approvazione in prima lettura garantirebbe invece<br />
la sopravvivenza della proposta, che andrebbe<br />
all’esame del Consiglio europeo.<br />
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