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Makinglife N.6 2023

Per quanto sgradito e il più possibile evitato, il conflitto è un elemento naturale delle interazioni umane e non può - né dovrebbe - essere eluso. Se affrontato attivamente e precocemente, invece, può offrire interessanti opportunità di imparare, crescere e innovare.

Per quanto sgradito e il più possibile evitato, il conflitto è un elemento naturale delle interazioni umane e non può - né dovrebbe - essere eluso. Se affrontato attivamente e precocemente, invece, può offrire interessanti opportunità di imparare, crescere e innovare.

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e casistiche e il supporto<br />

alle attività che Aifa,<br />

Carabinieri NAS e ministero<br />

della Salute portano avanti<br />

sul tema è garantita da<br />

questi strumenti ormai<br />

consolidati: gli attori<br />

della filiera possono<br />

fare riferimento alle loro<br />

associazioni e ai canali di<br />

comunicazione con Aifa per<br />

poter partecipare in maniera<br />

operativa al contrasto ai<br />

traffici illeciti.<br />

Per quanto riguarda il<br />

ruolo specifico delle realtà<br />

farmaceutiche, quali<br />

strumenti vengono offerti<br />

alle aziende per tutelarsi e<br />

combattere questo genere<br />

di crimine?<br />

In Italia abbiamo già<br />

sistemi di sicurezza che<br />

garantiscono la rete dalle<br />

infiltrazioni. La tracciabilità<br />

del farmaco con sistema<br />

bollino, attivo ormai<br />

da quasi vent’anni, la<br />

presenza di una forza di<br />

polizia specializzata che<br />

è un unicum in Europa,<br />

cioè i Carabinieri NAS, e la<br />

collaborazione consolidata<br />

e operativa tra istituzioni<br />

e stakeholder privati sul<br />

tema sono tutti parte di un<br />

quadro complessivo molto<br />

rassicurante.<br />

Non a caso, i criminali che si<br />

sono dedicati in questi anni<br />

all’infiltrazione di prodotti<br />

illegali hanno utilizzato il<br />

nostro Paese al più come<br />

fonte di prodotti da rubare<br />

per tentare di accedere ad<br />

altri mercati e non come<br />

mercato. Questo proprio<br />

per la solidità della nostra<br />

rete, che è molto poco<br />

permeabile ai tentativi di<br />

immissione in commercio di<br />

“<br />

Se l’azione<br />

di contrasto<br />

non è condotta<br />

in parallelo tra<br />

tutti i Paesi,<br />

si rischia di<br />

ottenere risultati<br />

limitati senza<br />

eradicare il<br />

fenomeno<br />

prodotti non autorizzati.<br />

Il nostro Paese dunque<br />

ha un sistema molto<br />

sviluppato di contrasto<br />

a questo genere di<br />

criminalità. Come si pone a<br />

livello europeo?<br />

L’Italia è il punto di<br />

riferimento, e non solo a<br />

livello europeo. Progetti<br />

come Fakeshare I e II o<br />

MEDI-THEFT, tutti sviluppati<br />

e guidati da Aifa, sono solo<br />

alcuni dei numerosi attestati<br />

del livello di eccellenza<br />

raggiunto dal nostro Paese<br />

nel settore, sia sul fronte<br />

pubblico che su quello<br />

privato.<br />

Parliamo di MEDI-THEFT.<br />

Il progetto volge alla sua<br />

conclusione: quali sono i<br />

risultati più importanti che<br />

avete raggiunto?<br />

L’obiettivo principale del<br />

progetto era il supporto<br />

all’implementazione delle<br />

buone pratiche italiane<br />

negli altri Paesi europei:<br />

come spiegato prima, se<br />

l’azione di contrasto non è<br />

condotta in parallelo tra tutti<br />

i Paesi, il rischio è quello di<br />

ottenere risultati limitati,<br />

che spostano magari i<br />

criminali dall’Italia ad altri<br />

Stati membri, senza però<br />

eradicare il fenomeno.<br />

Il coinvolgimento operativo<br />

e attivo di istituzioni<br />

internazionali come l’EDQM,<br />

che sta lavorando a una<br />

possibile risoluzione sul<br />

tema prendendo le mosse<br />

dal lavoro italiano, e<br />

quello sempre più forte<br />

della rete delle aziende a<br />

livello europeo, sembrano<br />

poter garantire un futuro<br />

significativo al progetto<br />

MEDI-THEFT. L’attenzione<br />

registrata in aree più<br />

esposte, come quelle<br />

“<br />

Mentre noi<br />

sviluppiamo<br />

strumenti di<br />

contrasto, le<br />

organizzazioni<br />

criminali<br />

cercano<br />

simmetricamente<br />

di definire nuove<br />

vie che tutelino<br />

il loro mercato<br />

illegale<br />

balcaniche, dà inoltre<br />

una spinta ulteriore<br />

all’evoluzione dell’iniziativa,<br />

con sviluppi già<br />

programmati che speriamo<br />

di poter consolidare nei<br />

prossimi mesi.<br />

Visto il buon esito di<br />

MEDI-THEFT, quali sono le<br />

tematiche che non avete<br />

avuto modo di approfondire<br />

ma che sarebbe utile<br />

affrontare in futuro?<br />

Il lavoro di implementazione<br />

deve proseguire, perché<br />

ci confrontiamo con una<br />

controparte che si evolve<br />

per cercare di evitare gli<br />

ostacoli che costruiamo.<br />

Come spiegato nella<br />

pubblicazione sulle buone<br />

pratiche, che abbiamo<br />

anche inserito nella<br />

Libreria dello Stato grazie<br />

alla collaborazione col<br />

Poligrafico, il furto di<br />

farmaci è un fenomeno<br />

purtroppo naturale visto<br />

l’alto valore dei prodotti,<br />

la loro conservazione in<br />

strutture poco protette<br />

e l’accessibilità ai<br />

canali di riciclaggio. Di<br />

conseguenza via via che<br />

noi sviluppiamo strumenti,<br />

le organizzazioni criminali<br />

cercano simmetricamente<br />

di definire nuove vie che<br />

tutelino il loro mercato<br />

illegale. Per questo, di là dai<br />

temi che approfondiremo<br />

ulteriormente, è importante<br />

tenere presente che si tratta<br />

di un processo in continua<br />

evoluzione. Ma siamo<br />

certi che il rafforzamento<br />

della collaborazione<br />

internazionale ci permetterà<br />

di costruire ostacoli sempre<br />

più difficili da eludere.<br />

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