Makinglife N.6 2023
Per quanto sgradito e il più possibile evitato, il conflitto è un elemento naturale delle interazioni umane e non può - né dovrebbe - essere eluso. Se affrontato attivamente e precocemente, invece, può offrire interessanti opportunità di imparare, crescere e innovare.
Per quanto sgradito e il più possibile evitato, il conflitto è un elemento naturale delle interazioni umane e non può - né dovrebbe - essere eluso. Se affrontato attivamente e precocemente, invece, può offrire interessanti opportunità di imparare, crescere e innovare.
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Ripensare<br />
la supply chain<br />
del pharma<br />
La profonda trasformazione in corso nella medicina<br />
sta spingendo l’assistenza sanitaria a un livello<br />
superiore. Anche la filiera di distribuzione dovrà<br />
dimostrarsi all’altezza di questo cambiamento<br />
40<br />
Avv. Mila De Iure<br />
Direttore generale ASSORAM<br />
Il Covid-19 è stato un importante stress<br />
test per tutta la supply chain di prodotti<br />
della salute ed è servito a comprendere<br />
limiti e potenzialità di un comparto<br />
essenziale per il benessere dei cittadini.<br />
Per fronteggiare in poco tempo una<br />
minaccia sconosciuta, ricercatori da<br />
tutto il mondo hanno cooperato in uno<br />
sforzo senza precedenti, coadiuvati<br />
dalla rapida adozione di tecnologie<br />
come l’intelligenza artificiale, il<br />
machine learning e l’IoT. Nel corso<br />
di questi anni, resi poi ulteriormente<br />
complessi dall’inflazione e dal conflitto<br />
in Ucraina, anche produzione, logistica<br />
e dispensazione hanno accelerato i<br />
processi di digitalizzazione in atto da<br />
tempo, dimostrando di poter superare<br />
sfide impreviste utilizzando le nuove<br />
tecnologie per adattare i propri processi<br />
al contesto mutevole.<br />
La corsa ai vaccini, pur con le dovute<br />
specificità del caso, è l’esempio<br />
di quanto possa andare veloce il<br />
progresso scientifico oggi.<br />
Adesso, con la pandemia alle spalle<br />
e la minaccia dall’Oms di potenziali<br />
futuri eventi disruptive, la medicina sta<br />
vivendo una trasformazione profonda,<br />
sulla spinta di diversi trend:<br />
la centralità del paziente,<br />
strettamente connessa alla diffusione<br />
della telemedicina e delle piattaforme<br />
di e-commerce;<br />
la personalizzazione della cura;<br />
la ricerca di nuovi equilibri e<br />
processi, per far fronte a nuovi eventi<br />
disruptive;<br />
la sostenibilità ambientale e sociale,<br />
un processo che dovrà coinvolgere tutti<br />
gli operatori.<br />
Questi fattori stanno spingendo<br />
l’assistenza medica a un livello<br />
superiore e ciò richiederà la creazione<br />
di supply chain resilienti e in grado di<br />
offrire servizi di pari livello.<br />
LA CENTRALITÀ<br />
DEL PAZIENTE<br />
Con l’affinarsi delle tecniche di ricerca<br />
e analisi dei dati, la medicina si sta<br />
spostando da una produzione di massa<br />
a una terapia sempre più su misura.<br />
Questa rinnovata attenzione<br />
all’individuo ha viaggiato di pari passo<br />
con l’invecchiamento della popolazione<br />
mondiale, il crescente interesse delle<br />
persone ai temi legati alla salute e<br />
un’ampia disponibilità di informazioni<br />
su terapie e farmaci, grazie anche ai<br />
dispositivi indossabili.<br />
Si tratta di quello che è stato<br />
definito healthcare consumerism,<br />
il consumismo applicato al settore<br />
salute: i pazienti rivendicano un ruolo<br />
più attivo nella gestione della propria<br />
salute ed è un fenomeno con cui tutti i<br />
comparti della filiera, dalla produzione<br />
alla dispensazione, devono fare i<br />
conti. Infatti è mutata la domanda:<br />
i consumatori si aspettano di poter<br />
trovare anche nel comparto health la