05.12.2023 Views

Makinglife N.6 2023

Per quanto sgradito e il più possibile evitato, il conflitto è un elemento naturale delle interazioni umane e non può - né dovrebbe - essere eluso. Se affrontato attivamente e precocemente, invece, può offrire interessanti opportunità di imparare, crescere e innovare.

Per quanto sgradito e il più possibile evitato, il conflitto è un elemento naturale delle interazioni umane e non può - né dovrebbe - essere eluso. Se affrontato attivamente e precocemente, invece, può offrire interessanti opportunità di imparare, crescere e innovare.

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LAVORARE<br />

STANCA…<br />

E STRESSA<br />

Il benessere psicologico dei propri<br />

dipendenti è un fattore a cui le aziende<br />

dovranno porre sempre maggiore<br />

attenzione. Anche le Pmi<br />

Giulio Divo<br />

Lorenza Pastore, senior training manager di Mindwork<br />

società italiana di consulenza psicologica online<br />

Negli ultimi due anni,<br />

cioè riemersi dal periodo<br />

post pandemico, il tema<br />

della salute mentale è<br />

esploso in tutta la sua<br />

stringente attualità. I primi<br />

segnali, almeno sui media<br />

generalisti, si sono avuti<br />

quando si è cominciato a<br />

parlare in maniera diffusa<br />

del fenomeno delle “great<br />

resignation”, abbastanza<br />

specifico della generazione<br />

Z, che può essere riassunto<br />

nel seguente modo:<br />

l’abbandono della carriera<br />

causato da una frattura<br />

insanabile tra i valori<br />

personali e quelli aziendali.<br />

Ovviamente il discorso<br />

valoriale non va enfatizzato<br />

eccessivamente, perché<br />

al fenomeno delle “grandi<br />

dimissioni” concorrono<br />

più fattori, non ultimo il<br />

desiderio di cogliere nuove<br />

opportunità (specialmente<br />

all’interno del contesto<br />

UE, secondo una ricerca<br />

di HR trends e salary<br />

survey) e conseguire una<br />

migliore retribuzione (è la<br />

spiegazione addotta dal 40%<br />

degli intervistati secondo<br />

un’indagine promossa<br />

dall’Employer brand<br />

research di Randstad).<br />

Resta il fatto che, secondo<br />

il Randstad Workmonitor, il<br />

29% dei lavoratori italiani<br />

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