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Un drago in biblioteca

Kit non sopporta leggere. Preferisce di gran lunga stare all’aperto, giocare e infangarsi, piuttosto che starsene chiusa in casa con un libro. Ma quando un giorno viene trascinata in biblioteca dai suoi due migliori amici fa un’incredibile scoperta… E ben presto toccherà proprio a lei e ai suoi amici salvare la biblioteca… e il mondo...

Kit non sopporta leggere. Preferisce di gran lunga stare all’aperto, giocare e infangarsi, piuttosto che starsene chiusa in casa con un libro. Ma quando un giorno viene trascinata in biblioteca dai suoi due migliori amici fa un’incredibile scoperta… E ben presto toccherà proprio a lei e ai suoi amici salvare la biblioteca… e il mondo...

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© 2019 by Nosy Crow Ltd<br />

© 2020 by<br />

è un marchio<br />

Via Jucker, 28 - Legnano (MI) - Italia<br />

© 2019 Louie Stowell per i testi<br />

© 2019 Davide Ortu per illustrazioni, copert<strong>in</strong>a e <strong>in</strong>terni<br />

Titolo orig<strong>in</strong>ale: The Dragon <strong>in</strong> the Library<br />

Traduzione dall'<strong>in</strong>glese di Elena Riva<br />

Tutti i diritti sono riservati - Stampato <strong>in</strong> Polonia


A Karen.<br />

L. S.<br />

Per la mia cara amica Anna, la<br />

donna più forte che conosco.<br />

D. O.


CAPITOLO 1<br />

ALLA<br />

RICERCA DI<br />

DANNY<br />

FANDANGO<br />

«Davvero vuoi passare il primo giorno delle vacanze<br />

estive <strong>in</strong> mezzo ai morti?» domandò Josh. Era un<br />

ragazz<strong>in</strong>o alto e secco, dalla pelle scura, il naso largo e<br />

i ricci fitti. Cercare di descriverlo <strong>in</strong> una parola sola non<br />

sarebbe stato un gran complimento per lui, conv<strong>in</strong>to<br />

com’era dell’importanza di avere un ampio vocabolario.<br />

«Ma sono sepolti!» replicò Kit. «Non sono mica<br />

zombie. È solo un cimitero. E poi c’è cresciuta su<br />

così tanta erba che <strong>in</strong> pratica è un parco.» Kit aveva<br />

una corporatura solida, la pelle chiara e i capelli rossi.<br />

Cercare di descriverla <strong>in</strong> una parola sola non sarebbe<br />

stato poi troppo difficile: «<strong>in</strong>zaccherata» probabilmente<br />

avrebbe reso l’idea.<br />

1


«<strong>Un</strong> parco pieno di cadaveri» disse Josh con un<br />

sussulto. «Non mi importa se sono sepolti. So che ci sono,<br />

e questo mi basta.»<br />

2


Era l’<strong>in</strong>izio delle vacanze d’estate, e Kit e i suoi<br />

amici erano seduti per terra <strong>in</strong> camera sua, a discutere dei<br />

programmi della giornata.<br />

«Perché allora non andiamo <strong>in</strong> <strong>biblioteca</strong>?» propose<br />

Alita. «Lì di cadaveri non ne troviamo di sicuro.»<br />

«Troverete il mio» replicò Kit con voce cupa. «Morta<br />

di noia.»<br />

Alita era la metà di Kit, da qualunque lato la si<br />

guardasse. Aveva gli occhi neri, la pelle scurissima e<br />

folti capelli neri divisi <strong>in</strong> due trecce perfette. A cercare<br />

di descriverla <strong>in</strong> una parola sola probabilmente la scelta<br />

sarebbe caduta su “<strong>in</strong>tensa”. Ti guardava con occhi che<br />

parevano capaci di perforare un blocco di cemento, come<br />

un suricato <strong>in</strong> fuga dal rec<strong>in</strong>to di uno zoo.<br />

Josh si mise a sedere dritto e prese a gesticolare<br />

animatamente con le lunghe braccia secche. «Non morirai<br />

di noia. Ci sono così tanti libri <strong>in</strong> <strong>biblioteca</strong>!»<br />

«Non sei costretta a leggerli» disse Alita. «Io però<br />

devo prenderne uno. E alla svelta. Questione di vita o di<br />

morte.»<br />

«Ma è così… pallosissimo quel posto!» si lagnò Kit.<br />

3


«Ti pregooo!» cont<strong>in</strong>uò a dire Alita. «Devo avere il<br />

nuovo libro di Danny Fandango e se non ci sbrighiamo<br />

non ne troviamo più neanche una copia. È UN ANNO che<br />

aspetto di sapere come va avanti.»<br />

Era una meravigliosa giornata di sole. Kit, Josh e Alita<br />

avevano il permesso di andare ovunque volessero nel<br />

raggio di un chilometro, a patto che restassero <strong>in</strong>sieme.<br />

Avevano la libertà <strong>in</strong> tasca. Eppure per qualche misterioso<br />

motivo gli amici di Kit volevano andare <strong>in</strong> un posto <strong>in</strong><br />

cui bisognava stare zitti e tranquilli. A volte erano proprio<br />

<strong>in</strong>comprensibili quei due. E non solo quando usavano<br />

paroloni lunghissimi.<br />

«Se andassimo al cimitero, <strong>in</strong>vece che <strong>in</strong> <strong>biblioteca</strong>,<br />

potremmo arrampicarci sugli alberi!» esclamò Kit. Era<br />

un’argomentazione potente, quella, se lo sentiva.<br />

«O, detta <strong>in</strong> altri term<strong>in</strong>i,» commentò Josh «se<br />

andassimo al cimitero saremmo costretti ad arrampicarci<br />

sugli alberi. E a <strong>in</strong>fangarci tutti.» Indicò le sue scarpe<br />

da g<strong>in</strong>nastica immacolate. Kit proprio non capiva come<br />

facessero le scarpe a rimanere così pulite.<br />

«E magari, se ci arrampichiamo molto <strong>in</strong> alto,»<br />

4


proseguì Josh «f<strong>in</strong>isce che cadiamo e moriamo.»<br />

«Ma no che non moriamo!» disse Kit.<br />

«Ok, allora restiamo storpi» replicò Josh. «E io non<br />

voglio restare storpio. Io voglio leggere Danny Fandango.»<br />

«Dai, Kit. Ci andiamo dopo al cimitero. Promesso»<br />

disse Alita e le rivolse uno sguardo implorante, sgranando<br />

gli occhioni scuri e sbattendo le lunghe ciglia. Kit<br />

conosceva quel trucco: Alita era la piccola di casa e<br />

riusciva sempre a ottenere quello che voleva.<br />

«Sì, promesso. Lo giuro sulla mia copia firmata di<br />

Danny Fandango e il Calderone di Veleno» le fece eco<br />

Josh.<br />

Era una promessa seria, quella, Kit lo sapeva: Josh<br />

teneva quel libro <strong>in</strong> camera sua <strong>in</strong> una teca di vetro, come<br />

se fosse un pezzo da esposizione <strong>in</strong> un museo. Non si<br />

sarebbe stupita se lo avesse circondato da laser e allarmi.<br />

«Dai, Kit» ripeté Alita, che era una fan sfegatata di<br />

Danny Fandango quasi quanto Josh, anche se non sarebbe<br />

arrivata ai raggi laser: era più facile che avesse addestrato<br />

il suo cane a fare la guardia al volume. Il cane di Alita<br />

spaventava pressoché chiunque. Era così grosso che lo<br />

5


potevi cavalcare. Ma lei lo trattava come un tenero gatt<strong>in</strong>o<br />

e lo aveva chiamato Fuffy. Aveva voluto adottarlo a tutti i<br />

costi da un rifugio per cani. Kit si chiedeva come avessero<br />

fatto i tizi del canile a impedire che quel bestione facesse<br />

fuori gli altri poveri cagnetti.<br />

«Vabbè, immag<strong>in</strong>o che potremmo anche andare <strong>in</strong><br />

<strong>biblioteca</strong>, prima…» disse Kit pensando con trepidazione<br />

al cimitero <strong>in</strong>vaso dall’erbaccia, con i suoi spettrali<br />

angeli di pietra e la vegetazione bassa e <strong>in</strong>tricata <strong>in</strong> cui<br />

scovare fantastici <strong>in</strong>setti e – magari, un giorno – una bella<br />

pantegana. «Ma una cosa rapida, ok?»<br />

«Rapidi come Danny Fandango che lancia un<br />

Incantesimo Lampo!» disse Josh.<br />

«Rapidi come Lara Fandango che ne lancia uno<br />

pers<strong>in</strong>o più veloce!» disse Alita.<br />

Kit non aveva letto nessuno dei libri su Danny<br />

Fandango perché per leggere bisognava stare seduti<br />

tranquilli, e stare seduta tranquilla andava contro tutti i<br />

suoi pr<strong>in</strong>cipi. Ma da quanto aveva carpito dai suoi amici,<br />

Lara era la sorella di Danny ed era più brava con la magia,<br />

ma era lui l’Eletto, perciò tutto il bello se lo beccava lui.<br />

6


Le ricordava qualcosa. In casa di Kit, erano suo fratello<br />

e sua sorella maggiori a beccarsi sempre tutto il bello:<br />

Miss Perfezione era perfetta sotto ogni aspetto, a sentire<br />

i suoi genitori; e il Ragazzaccio era uno scapestrato e<br />

qu<strong>in</strong>di aveva bisogno di un sacco di urla e di attenzione<br />

e quando faceva anche solo una microscopica cosa buona<br />

veniva sommerso di regali. La sorell<strong>in</strong>a di Kit <strong>in</strong>vece<br />

era ancora piccola e il suo ruolo era quello di essere una<br />

Bimba Adorabile e tutta impataccata. E il fratell<strong>in</strong>o aveva<br />

una m<strong>in</strong>uscola faccetta corrugata, strillava come un matto<br />

ed era un Tesor<strong>in</strong>o Bello da mangiare con gli occhi.<br />

Kit, dal canto suo, era… niente di che. Era nella<br />

media. Non <strong>in</strong>telligentissima ma neanche stupida. Non<br />

particolarmente sportiva ma nemmeno una schiappa<br />

solenne. Quando capitava di dover formare delle squadre,<br />

di solito veniva scelta come seconda o terza. Mai per<br />

prima. Mai per ultima.<br />

L’unica cosa non nella media era la sua altezza. Non<br />

entrare più nei vecchi vestiti della sorella a un ritmo<br />

mostruoso era la sua qualità più eccezionale, a detta dei<br />

genitori. Era all’ultimo anno delle elementari, eppure<br />

7


tutte le divise scolastiche ereditate da Miss Perfezione le<br />

stavano piccole, tanto che nelle vacanze di Pasqua gliene<br />

avevano dovuta comprare una nuova. Il che aveva creato<br />

non pochi malumori <strong>in</strong> famiglia, ma Kit che ci poteva fare,<br />

non era mica colpa sua. Non lo faceva apposta a crescere:<br />

succedeva e basta.<br />

«Ok, bom, deciso» disse Kit. «Noi usciamo!» esclamò<br />

nel passare davanti ai genitori e ai due fratell<strong>in</strong>i <strong>in</strong><br />

soggiorno.<br />

Alita rimase sconvolta nel vedere il papà di Kit tenere<br />

la Bimba per i piedi e sballottarla su e giù come un sacco<br />

di patate.<br />

«Chi è questa bimba che fa bo<strong>in</strong>g-bo<strong>in</strong>g?» stava<br />

dicendo.<br />

Alita era troppo educata per ammetterlo, ma Kit sapeva<br />

cosa stava pensando: che una cosa del genere non sarebbe<br />

mai successa <strong>in</strong> casa sua, dove gli adulti erano dist<strong>in</strong>ti e<br />

<strong>in</strong> genere la gente, di qualsiasi età, non se ne stava a testa<br />

<strong>in</strong> giù.<br />

«Salve, signor Spencer! Signora Spencer!» disse Josh.<br />

«Ciao, Josh! Ciao, Alita! A più tardi! Non <strong>in</strong>zaccherarti,<br />

8


Kit!» rispose la mamma di Kit togliendosi un grumo di<br />

omogeneizzato dai capelli ramati. Lanciò un’occhiata alla<br />

figlia. «Be’, non più di così.» Poi, rivolta al marito: «Il<br />

piccolo rigurgita ancora. Mi passi una salvietta bagnata?»<br />

Kit ogni tanto si domandava se i suoi genitori le<br />

avrebbero prestato più attenzione se fosse stata LEI a<br />

vomitare e smoccolare tutto il giorno strillando come una<br />

pazza.<br />

La <strong>biblioteca</strong> Chatsworth era un edificio scialbo di<br />

cemento con le porte automatiche che non funzionavano<br />

a dovere, tanto che bisognava avvic<strong>in</strong>arsi e allontanarsi<br />

un paio di volte prima di riuscire a entrare.<br />

Non erano mai stati lì, ma la <strong>biblioteca</strong> <strong>in</strong> cui<br />

andavano di solito Josh e Alita aveva chiuso i battenti<br />

qualche mese prima. Questa aveva l’aria uguale a tutte<br />

le altre, però. All’<strong>in</strong>terno le pareti erano coperte di<br />

manifesti sulle vacc<strong>in</strong>azioni ant<strong>in</strong>fluenzali e sulle regole<br />

e gli orari per usare i computer. C’era una piccola area<br />

giochi con giocattoli per i bimbi. Kit ne avrebbe voluta<br />

una anche per i ragazz<strong>in</strong>i della sua età. Magari una vasca<br />

di pall<strong>in</strong>e colorate <strong>in</strong> cui potersi tuffare. Sarebbe andata<br />

9


<strong>in</strong> quella <strong>biblioteca</strong> ogni santo giorno.<br />

«Il nuovo Danny Fandango dev’essere là» disse Josh<br />

lanciandosi verso la sezione ragazzi.<br />

«Ok, prendetelo <strong>in</strong> fretta così poi ce ne andiamo al<br />

cimitero» rispose Kit. Il silenzio nella <strong>biblioteca</strong> era<br />

<strong>in</strong>quietante. Le faceva venire voglia di gridare molto,<br />

molto forte. In quell’istante <strong>in</strong>crociò lo sguardo di un<br />

<strong>biblioteca</strong>rio dalla lunga barba bianca, che si portò un dito<br />

alle labbra, come se sapesse che stava per fare rumore.<br />

Kit sospirò e raggiunse con calma gli amici. Stavano<br />

fissando un’esposizione di libri. O più che altro, uno<br />

spazio vuoto al centro.<br />

«È già f<strong>in</strong>ito!» esclamò Alita. «Danny Fandango e la<br />

Corona di Ossa non c’è già più!»<br />

«Siamo arrivati troppo tardi!» disse Josh.<br />

«È una catastrofe!» cont<strong>in</strong>uò Alita. «Peggio di quando<br />

la volpacchiotta di Lara Fandango ha perso una zampa nel<br />

secondo volume.» Si voltarono entrambi verso Kit.<br />

«È colpa tua!» disse Josh.<br />

«Mia? Ma se siamo arrivati c<strong>in</strong>que m<strong>in</strong>uti dopo<br />

l’orario di apertura!» replicò Kit.<br />

10


«Infatti» ribatté Josh. «Scommetto che gli altri erano<br />

<strong>in</strong> fila prima che aprisse la <strong>biblioteca</strong>. Probabilmente già<br />

da ieri notte. Quanto vorrei che fossimo più grandi, così<br />

avremmo il permesso di fare la fila di notte.»<br />

Kit riusciva a pensare a un milione di<br />

motivi per cui sarebbe stato divertente<br />

essere più grandi, ma stare <strong>in</strong> fila<br />

non rientrava tra quelli.<br />

«Posso aiutarvi?» domandò<br />

una voce alle loro spalle.<br />

Kit si voltò e vide una<br />

donna nera dalla carnagione<br />

scura, con lunghi dreadlocks.<br />

Aveva un volto aperto e<br />

caloroso, il naso largo e<br />

labbra carnose sottol<strong>in</strong>eate<br />

alla perfezione dal rossetto.<br />

Le sue unghie erano lunghe e<br />

pitturate con motivi s<strong>in</strong>uosi e<br />

sc<strong>in</strong>tillanti.<br />

Portava una targhetta con scritto<br />

11


“Faith Braithwaite” e, più sotto, “Capo <strong>biblioteca</strong>ria”.<br />

«Cos’è che cercate?» chiese Faith la Capo <strong>biblioteca</strong>ria<br />

con un sorriso lum<strong>in</strong>oso.<br />

«Il nuovo libro di Danny Fandango!» risposero Alita<br />

e Josh all’unisono.<br />

Faith si portò le mani al cuore <strong>in</strong> un gesto di choc.<br />

«Danny Fandango e la Corona di Ossa? Oh, no. Ah,<br />

ragazzi miei, bisogna che vi alzate prima la matt<strong>in</strong>a se<br />

volete accaparrarvelo quando arriva. La gente era già <strong>in</strong><br />

fila quando ha aperto la <strong>biblioteca</strong>. Ormai tutte le copie<br />

staranno fuori come m<strong>in</strong>imo una settimana.»<br />

Fu una doccia gelida per Alita e Josh.<br />

«<strong>Un</strong>a settimana? Così… tanto tempo» disse Alita. Le<br />

si riempirono gli occhi di lacrime.<br />

«<strong>Un</strong>a… settimana?» ripeté Josh mordendosi il labbro.<br />

«Ma la Corona di Ossa sono solo settecento pag<strong>in</strong>e.<br />

Davvero la gente è così lenta a leggere?»<br />

«Non è una gara. Non si v<strong>in</strong>cono medaglie a leggere <strong>in</strong><br />

fretta» rispose Faith.<br />

Josh fece una faccia da cane bastonato.<br />

«Ma su col morale» proseguì Faith. «Ci sono altri libri.<br />

12


Non a caso siamo <strong>in</strong> una <strong>biblioteca</strong>. Provate a leggere<br />

questi.»<br />

Tirò fuori due libri identici da dietro la schiena, come<br />

se li avesse tenuti <strong>in</strong> mano per tutto il tempo. Il che però<br />

era impossibile, pensò Kit: un attimo prima le sue mani<br />

erano vuote.<br />

Sulle copert<strong>in</strong>e c’era scritto Il mago di Earthsea.<br />

Josh e Alita sembrarono r<strong>in</strong>galluzzirsi un tant<strong>in</strong>o.<br />

«Maghi?» disse Josh prendendo la sua copia. «Bello!»<br />

La <strong>biblioteca</strong>ria si rivolse a Kit. «E tu, <strong>in</strong>vece?»<br />

«Oh, a me non serve un libro.» Indicò gli amici. «Sono<br />

qui solo per accompagnarli. Adesso andiamo al cimitero.»<br />

Ma Josh e Alita si erano già dileguati con i libri verso un<br />

angolo di lettura.<br />

«Non badare a loro» commentò Faith. «Che tipo di<br />

storia ti piacerebbe?»<br />

«Non mi piacciono un granché le storie» rispose Kit.<br />

«Come credi che ci rimangono le storie a sentirti<br />

parlare <strong>in</strong> questo modo?» domandò Faith.<br />

«Scusa» borbottò Kit. Poi sgranò gli occhi. «<strong>Un</strong><br />

attimo, le storie non hanno sentimenti.»<br />

13


«Ah sì?» Faith sollevò un sopracciglio. «Stai dicendo<br />

che sei tu da queste parti l’esperta di storie?» Batté sulla<br />

targhetta da Capo <strong>biblioteca</strong>ria. «Vallo a raccontare a<br />

questa targhetta.»<br />

«No, io no, ma…»<br />

«Ferma lì» disse Faith sollevando un dito. «Hai detto<br />

che non ti piacciono le storie? Be’, non tutti i libri sono<br />

storie. Seguimi.» Prese a camm<strong>in</strong>are a gran passi per le<br />

corsie, con le trecc<strong>in</strong>e che ballonzolavano e con Kit che<br />

trottava per starle dietro.<br />

Si fermò di colpo davanti a uno scaffale <strong>in</strong>titolato<br />

“SAGGISTICA”. Kit le andò a sbattere contro e f<strong>in</strong>ì a<br />

terra con un sonoro botto. Faith abbassò su di lei uno<br />

sguardo curioso.<br />

«Cos’è che ti piace fare?» le chiese mentre Kit si<br />

rialzava di scatto. La donna spalancò le braccia <strong>in</strong> un<br />

ampio gesto, <strong>in</strong>dicando l’<strong>in</strong>tera <strong>biblioteca</strong> – o forse<br />

l’<strong>in</strong>tero mondo. «Qual è la cosa che preferisci fare? Voglio<br />

sceglierti il libro perfetto. Sii precisa. E sii onesta.»<br />

Kit rifletté. «Mi piace… stare all’aperto. Bruciare<br />

cose. Esplorare. Il pericolo.» Si guardò e ripensando al<br />

14


“Sii onesta” di Faith aggiunge: «E il fango».<br />

«Mmm» disse Faith. Si voltò verso lo scaffale alle sue<br />

spalle ed estrasse un libro con davanti l’immag<strong>in</strong>e di una<br />

città <strong>in</strong> fiamme <strong>in</strong>titolato Il grande <strong>in</strong>cendio di Londra.<br />

«Ecco, prova questo. C’è un sacco di fuoco,<br />

ovviamente, e parla del Seicento, perciò ci siamo anche<br />

con il fango: all’epoca erano tutti erano <strong>in</strong>zaccherati,<br />

pers<strong>in</strong>o i ricchi.»<br />

Kit prese il libro con aria scettica. Pensò che preferiva<br />

fare un falò più che leggere di un <strong>in</strong>cendio.<br />

«Se non ti piace ti ridò <strong>in</strong>dietro i soldi» disse Faith.<br />

«Ma <strong>in</strong> <strong>biblioteca</strong> i libri sono gratis» obiettò Kit.<br />

«Be’, e non è fantastico?» esclamò Faith con un gran<br />

sorriso. «A dopo!» Annuì appena e poi se ne andò via a<br />

gran passi.<br />

Prima che avesse modo di aprire il libro, Kit udì<br />

un forte scatto dietro il più vic<strong>in</strong>o scaffale, che la fece<br />

trasalire.<br />

Andò a controllare. Al di là dello scaffale c’era un<br />

armadio colmo di libri dietro ante di vetro scorrevoli. Su<br />

una delle ante c’era un lucchetto. Era aperto.<br />

15


Kit si ritrovò a far scorrere <strong>in</strong>dietro l’anta. Il primo<br />

libro che attirò la sua attenzione si <strong>in</strong>titolava Animali<br />

Pericolosi. Era molto vecchio e molto impolverato. Senza<br />

sapere bene perché, si ritrovò ad allungare la mano per<br />

prenderlo.<br />

«Ahi!» strillò. Il libro le aveva dato una m<strong>in</strong>uscola<br />

scossa elettrica quando lo aveva afferrato. “I libri sanno<br />

che non li amo” pensò cupa. “È come i cani che fiutano<br />

la paura.”<br />

Guardò il libro più attentamente e lo aprì. Sulla<br />

prima pag<strong>in</strong>a c’era l’immag<strong>in</strong>e di un enorme serpente,<br />

con una didascalia che diceva “mamba nero” e alcune<br />

<strong>in</strong>formazioni su quanto era grande, quanto era veloce,<br />

quanto era velenoso… “Ok” pensò Kit. Quel libro era più<br />

<strong>in</strong>teressante di quanto non sembrasse.<br />

Kit poteva giurare di aver sentito un sibilo. Osservò più<br />

da vic<strong>in</strong>o l’immag<strong>in</strong>e del<br />

serpente. I suoi occhietti<br />

neri lucenti sembravano<br />

enormi.<br />

Udì di nuovo il sibilo.<br />

Animali<br />

pericolosi<br />

16


Ma Kit non era più nella <strong>biblioteca</strong>. Era <strong>in</strong> un deserto<br />

roccioso. Davanti a lei, il mamba si sollevava sulla coda,<br />

s<strong>in</strong>uoso, frusciando e sibilando.<br />

“Sta per attaccare” pensò Kit. Avrebbe voluto gridare.<br />

Avrebbe voluto fuggire. Ma aveva appena letto che il<br />

mamba era troppo veloce, nessuno poteva sfuggirgli.<br />

E così rimase lì <strong>in</strong> piedi, impotente, <strong>in</strong> attesa<br />

che i denti della creatura velenosa<br />

affondassero <strong>in</strong> lei…<br />

Sentì un suono sfrecciante nelle<br />

orecchie e si ritrovò di nuovo<br />

nella <strong>biblioteca</strong>.<br />

No. Non NELLA <strong>biblioteca</strong>.<br />

In una <strong>biblioteca</strong>. Gli scaffali<br />

erano più alti. E fuori dalla<br />

f<strong>in</strong>estra c’era un albero.<br />

Vi fu un lampo.<br />

Kit era di nuovo nel<br />

deserto. Il serpente le<br />

stava balzando addosso.<br />

Poi sentì qualcuno<br />

17


prenderle la mano. Udì una parola borbottata. Nelle<br />

orecchie le risuonava il sibilo del serpente.<br />

E poi non più.<br />

18


SALVIAMO<br />

LA BIBLIOTECA,<br />

SALVIAMO<br />

IL MONDO!<br />

Kit non sopporta leggere. Preferisce di gran<br />

lunga stare all’aperto, giocare e <strong>in</strong>fangarsi,<br />

piuttosto che starsene chiusa <strong>in</strong> casa con un<br />

libro. Ma quando un giorno viene trasc<strong>in</strong>ata<br />

<strong>in</strong> <strong>biblioteca</strong> dai suoi due migliori amici<br />

fa un’<strong>in</strong>credibile scoperta… E ben presto<br />

toccherà proprio a lei e ai suoi amici salvare<br />

la <strong>biblioteca</strong>… e il mondo...<br />

ISBN 978-88-474-6045-4<br />

£6.99<br />

e 10,00

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