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Cognitive Assemblages

Thesis project by Alessandro Mintrone - advisor: Alessio Erioli - Thesis project done @ Università di Bologna - 2020

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Si è partiti dal concepire gli strumenti non come mere passività

pronte all’utilizzo, ma elementi attivi dotati di una propria

agency, capaci di suggerire con la propria affordance

linee di azione privilegiate e di inibirne altre. Ribaltando il

paradigma che vuole lo strumento totalmente determinato

dall’utilizzatore e riconoscendo, come fa Simondon, la tensione

verso un’autonomia, verso l’instaurazione di un ordine

e la capacità di estendere o indirizzare l’agire umano secondo

proprie direzioni. Si è proseguito col riconoscere che

queste qualità, al crescere della complessità dello strumento,

portano all’emergenza di una tensione fra l’utilizzatore e

l’utilizzato, sfocando i confini di questa distinzione e aprendo

ad un’autorialità e una responsabilità deterritorializzata.

Si è giunti a individuare nelle reti neurali artificiali, un possibile

punto di partenza lungo questa direttrice. In particolare,

la capacità stabilire correlazioni non-lineari fra input e output

e la possibilità di costruire una rappresentazione interna,

in forma vettoriale, dello spazio del problema, consentono

al sistema di affrontare la complessità, sviluppando una risposta

generalizzabile e aperta.

Conclusioni Assemblaggi spaziali

Per rendere trattabile con le tecniche di Machine Learning

il problema della generazione spaziale, è stato necessario

passare ad una rappresentazione discreta dello spazio, definendo

un insieme ristretto di parti da cui emergesse un

vasto insieme di condizioni in un processo generativo di

tipo combinatorio, come dimostrato dalla complessità degli

aggregati mostrati nelle pagine 42 e successive. In specie,

l’algoritmo di Wave Function Collapse è servito da piattaforma

per definire un campo di possibilità esplorabile e indirizzabile

dalla rete neurale. La possibilità di definire a priori

dei vincoli di connessione e al contempo, investire la rete

neurale della scelta dell’elemento da un set di parti possibili,

rende questo algoritmo la superficie liminare, di scambio fra

l’agency del designer e quella dell’intelligenza artificiale.

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