syndicom rivista N.37

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26 Rubriche Idee Apparire (meglio) online Marko Valdarnini è un attento osservatore dei cambiamenti sociali legati all’uso delle nuove tecnologie. Non a caso, da diversi anni ha portato la realtà virtuale nel contesto della psicoterapia e della formazione. Durante la pandemia, ha osservato il ruolo crescente della comunicazione online: da quel periodo nasce il corso «Autoritratto telematico», in programma mercoledì 15 novembre dalle 19.00, ovviamente online. Ancora oggi, attraverso strumenti come Zoom, Microsoft Teams oppure Google Meet o altri, interagiamo con i nostri colleghi attraverso un monitor. Nel corso, Marko Valdarnini spiegherà come ottimizzare la comunicazione attraverso questi media. Dalle conoscenze tecniche (una corretta illuminazione, gli sfondi, la strumentazione minima) si passerà ai consigli pratici per apparire al meglio in webinar e smart working. Giovanni Valerio I capolavori della Graphische Sammlung ETH al MASI Molte sono le tecniche presentate al pubblico nelle sale del MASI di Lugano (fino al 7 gennaio) attraverso trecento opere dei grandi classici: Rembrandt e le sue puntesecche, Goya con l’acquaforte, le litografie di Edvard Munch e Pablo Picasso. Un percorso ricco di protagonisti che, come cita il titolo del l’esposizione, attraversa gli ultimi cinque secoli sino a noi, con Franz Gertsch e Markus Raetz, artisti svizzeri recentemente scomparsi. Con la grafica si affronta un aspetto importante dell’arte, quello che Walter Benjamin definiva la riproducibilità tecnica: siamo in presenza di tecniche che mirano a riprodurre in più esemplari un soggetto, aumentandone la diffusione. Un processo di democratizzazione dell’immagine che giungerà al suo apice, a metà Ottocento, con l’invenzione della fotografia. Uno dei simboli dell’esposizione è il celeberrimo rinoceronte del 1515 di Albrecht Dürer: esso rappresenta proprio la possibilità di espandere la propria conoscenza del mondo attraverso un’immagine – la quale, in questo caso, presenta qualche problematicità: il pittore di Norimberga infatti non conosceva l’animale e si fidò della descrizione di un amico tipografo di Lisbona – ciò comportò l’aggiunta di alcuni elementi d’invenzione (la gorgiera, un piccolo corno sulla schiena, le gambe squamose), errori che tuttavia non intaccano la bellezza dell’opera. Fondato nel 1867, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe del Politecnico Federale (ETH) è una delle più importanti collezioni del suo genere in Svizzera e conta più di 160mila esemplari di varie tecniche e spazia anche verso altre aree del sapere e della scienza: in esposizione ammiriamo le illustrazioni degli insetti osservati in Suriname della naturalista secentesca Maria Sybilla Merian, le Alpi acquarellate a inizio Ottocento da Hans Conrad Escher von der Linth e anche l’architettura più vicina a noi, con i disegni architettonici di Le Corbusier e Mario Botta. Gian Franco Ragno L’elenco dei corsi Helias Albrecht Dürer © Graphische Sammlung ETH Zürich © Editrice Nord Le vite degli altri Poco più di 400 pagine da sfogliare. Da amare. Da portare nel cuore. «La portalettere» di Francesca Giannone è un romanzo bellissimo, che rende anche omaggio al coraggio delle donne. «La portalettere – si legge sulla seconda di copertina – nasce da un biglietto da visita di cent’anni fa che ho ritrovato in un cassetto. C’era scritto: Anna Allavena, Portalettere. Così mi sono messa sulle sue tracce e ho scoperto una donna straordinaria: la mia bisnonna». Anna vince un concorso bandito dalle Regie Poste e diventa, all’inizio degli Anni Trenta, la prima portalettere del paese, Lizzanello. «Ho letto l’annuncio in bacheca, state cercando un portalettere no?» chiede Anna entrando nel piccolo ufficio di Lizzanello. «Sì signora. V’interessa per vostro marito?» risponde un uomo. Anna sollevò un sopracciglio: «No, veramente interessa me». Il dialogo tra il direttore e Anna prosegue. E segna l’inizio del percorso di Anna che, a piccoli passi, conduce la sua rivoluzione; la rivoluzione di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti. Anna, donna del Nord, a modo suo anticipa tempi davvero troppo nuovi in un piccolo paese del Sud, nel cuore del Salento. Anna non è credente, non va a messa e tira dritto per la sua strada. In una terra non sempre ospitale – a Lizzanello sarà sempre «la forestiera» – Anna si occupa anche delle vite degli altri, diventando il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese. Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti. Prende in carico i destini delle donne sostenendone con forza i diritti, quando ancora nessuno ci pensa, o ne parla. Françoise Gehring Francesca Giannone, «La portalettere» www.editricenord.it
27 Sindacati nel mondo GRAN BRETAGNA Gli autisti di Uber non sono gli unici ad essersi mobilitati, sin dall’estate 2022. Sia nel settore privato che in quello pubblico, c’è stata una serie di scioperi in risposta all’inflazione (superiore all’11%) e al rifiuto del governo di Rishi Sunak di avviare trattative salariali. Infermieri, autisti di ambulanze, fisioterapisti, ma anche insegnanti di scuola elementare, lavoratori delle autostrade e delle ferrovie: i sindacati si sono coordinati affinché, sciopero dopo sciopero, paralizzassero il più possibile il sistema. Il governo ha scommesso che il movimento si sarebbe via via spento. Ma senza successo: sono in corso i negoziati. UCRAINA Creato nel 2019, il sindacato ucraino della sanità Be Like Nina conta oggi oltre 82mila iscritti. Da quando è scoppiata la guerra, i lavoratori stanno lottando per fornire assistenza sanitaria in condizioni di emergenza permanente. Il sindacato ha contribuito a reintegrare gli infermieri licenziati illegalmente nelle regioni di Leopoli e Poltava. Ha inoltre recuperato gli stipendi non pagati da diverse strutture mediche, ha fornito formazione e aiuti umanitari, tra cui alloggi per gli sfollati, medicinali e altri beni di prima necessità per il personale sanitario, oltre che sostegno psicologico per il personale medico in situazioni di crisi. Per tutto questo, Be Like Nina ha ricevuto il premio «Freedom from Fear» (Libertà dalla paura) al recente Congresso mondiale UNI Global a Philadelphia. USA Dallo scorso maggio, 11 500 sceneggiatori di cinema e televisione sono in sciopero, sostenuti dalla potente Writers Guild of America. Chiedono una retribuzione migliore, maggiori compensi e protezione dall’intelligenza artificiale. Hanno tenuto picchetti davanti a società come Netflix e Disney. A loro, da metà luglio, si sono uniti anche attrici e attori. A metà settembre è stato raggiunto un accordo tra gli sceneggiatori e gli studios. Gli attori sono ancora in attesa. KENYA Riuniti a Nairobi nel maggio di quest’anno, i dipendenti delle aziende subappaltatrici di Meta, ByteDAnce e OpenIA hanno votato per la creazione di un sindacato africano dei moderatori di contenuti. Sparse in tutto il continente africano, queste aziende in subappalto sono responsabili della moderazione su Facebook, Instagram, WhatsApp, TikTok e persino ChatGPT. I dipendenti devono pubblicare i contenuti in 14 lingue africane, identificare ed eliminare i contenuti inappropriati, che di solito sono molto violenti. Da alcuni mesi, il problema delle condizioni di lavoro si sta facendo strada nel dibattito pubblico. Oltre al pesante carico di lavoro e alla bassa retribuzione, molti moderatori si sono lamentati delle conseguenze psicologiche della loro professione. GIAPPONE Un’azione della Confederazione giapponese dei lavoratori dell’Automobile, condotta in primavera, ha protetto i dipendenti del settore dall’aumento dei prezzi. L’azione ha portato al maggior aumento di stipendio degli ultimi decenni.
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