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syndicom rivista N.37

Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L'unione fa la forza!

Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L'unione fa la forza!

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« Attraverso un sondaggio, abbiamo cercato di capire quali siano<br />

le preoccupazioni più urgenti: salari, salute, orari...» Manuel Wyss<br />

19<br />

Posta, il contratto di domani<br />

Per dar forma alla «Posta di domani», occorre fare altrettanto con<br />

il contratto collettivo. <strong>syndicom</strong> intende modificare l’architettura<br />

contrattuale del partenariato sociale con la Posta per aumentare<br />

l’uguaglianza e la tutela dei colleghi del gruppo.<br />

Il Contratto collettivo di lavoro (CCL) di domani: lo slogan delle trattative con la Posta. (© <strong>syndicom</strong>)<br />

I responsabili della Posta promettono<br />

alla popolazione svizzera niente di<br />

meno che «la Posta di domani». Questa<br />

promessa deve valere anche per i<br />

dipendenti. Senza i dipendenti e senza<br />

che loro possano godere di buone condizioni<br />

di lavoro, non ci potrà essere<br />

una «Posta di domani».<br />

Per questo motivo <strong>syndicom</strong> ha<br />

scelto per le trattative sul CCL con la<br />

Posta lo slogan «Il CCL di domani». La<br />

maggior parte degli attuali contratti<br />

collettivi di lavoro con la Posta scade a<br />

fine 2024. Per garantire una transizione<br />

lineare, le trattative per i nuovi contratti<br />

sono iniziate a settembre. L’obiettivo<br />

è che entrino in vigore nel<br />

2025. Nel corso di queste, <strong>syndicom</strong> intende<br />

sviluppare ulteriormente i CCL,<br />

rafforzare l’uguaglianza dei diritti di<br />

tutti i dipendenti del gruppo della<br />

Posta e migliorare la loro protezione e<br />

le loro condizioni di lavoro. Come primo<br />

passo, <strong>syndicom</strong> vuole estendere il<br />

campo d’applicazione dell’attuale<br />

CCL mantello della Posta, in modo<br />

che tutti i colleghi del gruppo trovino<br />

protezione sotto lo stesso tetto. Attualmente<br />

il CCL mantello regola diritti e<br />

doveri, ossia ciò che le parti contraenti<br />

<strong>syndicom</strong> e la Posta stabiliscono tra<br />

loro; ad esempio, le trattative salariali<br />

annuali. Il CCL mantello deve ora essere<br />

integrato anche da disposizioni<br />

normative al fine di rafforzare l’uguaglianza<br />

tra colleghi delle diverse società<br />

del gruppo.<br />

In una fase successiva, le parti sociali<br />

rinegozieranno i contratti collettivi<br />

di lavoro delle varie società del<br />

gruppo. In primo luogo, il CCL Posta,<br />

con le due società più grandi: Servizi<br />

logistici e RetePostale. Qui l’attenzione<br />

si concentrerà sul miglioramento<br />

specifico delle rispettive condizioni di<br />

lavoro.<br />

Per poter rappresentare al meglio<br />

le preoccupazioni e gli interessi dei<br />

colleghi, li abbiamo contattati durante<br />

i mesi estivi. Attraverso un sondaggio,<br />

abbiamo cercato di capire quali<br />

siano le preoccupazioni più urgenti in<br />

materia di salari, salute, orari di lavoro,<br />

ecc. Attualmente stiamo discutendo<br />

i risultati di questo sondaggio con<br />

gli organi competenti. Dopodiché li<br />

trasformeremo in richieste concrete e<br />

formuleremo le relative priorità. Non<br />

appena pronte, le renderemo note.<br />

Manuel Wyss<br />

I negoziati CCL Posta<br />

Aumentate le nostre<br />

rendite AVS!<br />

Adrian Flükiger è co-presidente USS Berna<br />

e dintorni<br />

L’AVS è stata introdotta nel 1948 e da<br />

allora, secondo la Costituzione federale<br />

(articolo 112), il mandato è quello di<br />

assicurare il fabbisogno di sussistenza<br />

quando si va in pensione. Ma la realtà<br />

è ben diversa! In tempi come questi in<br />

cui, come negli ultimi tre anni, assistiamo<br />

ad aumenti record degli affitti,<br />

dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari,<br />

nonché dei premi delle casse<br />

malati, la politica adottata diventa insopportabile.<br />

Nel frattempo, i pensionati<br />

perdono un’intera mensilità in<br />

termini di rendita, poiché le rendite<br />

AVS o non sono state adeguate al rincaro<br />

(circa l’8,3% solo negli ultimi<br />

anni) o non lo sono state sufficientemente.<br />

È proprio per questo motivo<br />

che le pensionate e i pensionati di <strong>syndicom</strong><br />

si sono fortemente mobilitati<br />

per commemorare il 75° anniversario<br />

dell’AVS. Alla manifestazione del 25<br />

settembre a Berna hanno partecipato<br />

oltre mille colleghe e colleghi. Questo<br />

perché si rendono conto che i soldi a<br />

disposizione diminuiscono sempre<br />

più. Oltre all’attuazione del mandato<br />

costituzionale, abbiamo chiesto l’introduzione<br />

di una tredicesima rendita<br />

mensile AVS, la limitazione dei premi<br />

delle casse malati a un massimo del<br />

10% dei redditi e delle rendite e il rifiuto<br />

della riforma della LPP21. Inoltre,<br />

respingiamo categoricamente l’iniziativa<br />

sulle pensioni 66+ dei giovani radicali.<br />

Vogliamo che per le persone anziane<br />

vengano fissate le giuste priorità:<br />

nelle politiche sociali, fiscali e abitative.<br />

Lo facciamo anche per le giovani<br />

generazioni.

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