2023_10-TRATTORI

N.10 - 2023 ANNO 28°
OTTOBRE
VADO E TORNO EDIZIONI - www.vadoetorno.com - ISSN 1720-3503 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/ MI - EURO 3,50
600 Vario
ni
ANTEPRIME: FENDT, CASE IH E STEYR. TUTTE LE NEW ENTRY PER AGRITECHNICA
IN CAMPO: CARRARO AGRICUBE PRO 10.5 F. OLTRE IL FRUTTETO

È arrivato
il nuovo protagonista
degli specializzati!

SOMMARIO
42
26
48
n° 10 - 2023 - anno 28° - www.trattoriweb.com
Tecno
L’interfaccia FendtONE si arricchisce con
nuove funzioni sempre più smart 8
Linea verde
Si scaldano i motori per Fieragricola 2024
dal 31 gennaio al 3 febbraio 11
Per gli italiani l’agricoltura è strategica
contro il cambiamento climatico 12
Claas, Amazone e AgXeed unite
nel segno dell’automazione 14
Arag di Reggio Emilia acquisita
dall’americana Nordson Corporation 16
Coldiretti: la tropicalizzazione del clima
ci costa oltre 6 miliardi di euro 18
Smart agriculture
Digital in primo piano. Intervista a Maria
Pavesi, ricercatrice dell’Osservatorio Smart
AgriFood del Politecnico di Milano 20
Agrilevante
Meccanizzazione del Mediterraneo in
mostra alla Fiera di Bari. Tra le new entry
un’area dedicata ai robot per vigneto 24
Anteprime
Fendt lancia la nuova serie 600 Vario da 150
a 225 cavalli e la versione definitiva del full
electric Vario e107V 26
Pieno di novità per Case IH e Steyr in vista
32
di Agritechnica. Dagli oltre 700 cavali del
Case IH Quadtrac agli ultility Steyr Plus 32
L’indiana Solis sbanca in Europa.
Focus sulla gamma utility S75 e S90,
finalista del Toty 38
Prova in campo
Carraro Agricube Pro 10.5 F.
Un po’ frutteto un po’ utility. Comfort e
prestazioni al top 42
Mietitrebbie
Non chiamatele ‘piccole’. Le nuove
Evion di Claas si distinguono per
ergonomia e prestazioni 48
Attrezzature
Dagli erpici alle seminatrici. L’intera
gamma della svedese Vaderstadt è
pronta per Agritechnica 52
Rubriche
Shop 4. Agri 4.0 6.
Oltre il trattore 56.
A tutto campo 60
Listini 62. Veteran
82.
ABBONATI
SUBITO
3

AGRI SHOP
HELLA
Rettangolo di luce
Il proiettore SlimLine
Bi-LED è il primo
modulo luci rettangolare
della gamma
Hella. Grazie al solido
supporto di montaggio
e alla costruzione robusta,
all’elevata resistenza
alle vibrazioni
e con il grado di protezione
IP69k, è ideale
per essere utilizzato in
ambienti difficili e in
applicazioni heavy duty.
Il proiettore Bi-LED
offre all’interno di un
unico modulo faro le
funzioni anabbagliante
e abbagliante. Dotato
di protezione contro
l’inversione di polarità,
ha una gestione termica
che ne massimizza la
vita utile assicurandone
la piena funzionalità a
temperature comprese
tra meno 40 e più 60
gradi centigradi. L’elevata
temperatura di
colore di 5.500 Kelvin
assicura un’illuminazione
assimilabile alla
luce naturale diurna.
La cornice del proiettore
può anche essere
customizzata in termini
di colore o fornita con
logo personalizzato.
Sopra, il
proiettore
rettangolare
Hella SlimLine
Bi-Led. A
destra,
il micro
irrigatore
S2000 PC
della RIvulis
per l’utilizzo
su terreni
ondulati.
RIVULIS
Gocce perfette
Il rivoluzionario microirrigatore per frutteti
S2000 PC della Rivulis è caratterizzato
da un esclusivo corpo smontabile per
una manutenzione semplice, una bassa
traiettoria per prevenire danni ai frutti, un
movimento resistente all’usura e l’opzione di
autocompensazione per garantire nei terreni
in pendenza la stessa portata a ciascun
irrigatore indipendentemente da quale sia la
pressione in quel punto del tubo. Adatto anche
per protezione antibrina, l’S2000 PC è poi
dotato di serie di protezione
anti-insetto. Un deflettore
installato sul ponte devia
l’acqua in modo che non
vada a bagnare il tronco
degli alberi proteggendoli.
Un limitatore di raggio,
rimovibile quando l’albero
cresce, consente di ottenere
un diametro di bagnatura
inferiore intorno alle giovani
piante. Una volta rimosso la
zona bagnata torna al suo
diametro standard.
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l’innovazione
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TECNOECOLOGIE
per un’agricoltura innovativa e sostenibile
Le necessità degli imprenditori agricoli per coniugare efficienza e risparmio sono il
nostro mondo, un mondo dove si dà valore al lavoro in equilibrio con l’ambiente.
Il nome che conta

AGRI 4.0
INNOVATION AGRI
Tra smart e digital
Un mondo di dati da coltivare al meglio. A ottobre il
quarto appuntamento del Tour 2023
Che agricoltura
faccia sempre più
rima con digitale è
un fatto che ormai diamo
per assodato e che non
fa più notizia, impressiona
però che questo
rappresenti solamente la
punta dell’iceberg che,
attraverso le nuove tecnologie,
sta cambiando
radicalmente il modo di
fare agricoltura, in Italia
e nel mondo, per rispondere
alle esigenze della
contemporaneità. Le
nuove tecnologie stanno
penetrando il mondo
agricolo fornendo nuovi
strumenti e richiedendo
nuove competenze,
lasciando però delle
questioni aperte.
Le nuove tecnologie
spesso portano ad
ottimizzare, a portare
vantaggi su larga scala,
ma hanno la stessa forza
se progettati per appezzamenti
dalle dimensioni
relativamente ridotte o
per quantità limitate? E
quali sono i vantaggi che
i diversi player, grandi e
piccoli, possono portare
a casa utilizzando le tecnologie
più innovative
nei loro rispettivi settori?
Quali sono i limiti delle
dimensioni di scala e
quali sono le opportunità
offerte dalle nuove
ondate tecnologiche?
Sono questioni che come
Innovation Agri Tour
porremo a una serie di
realtà che occupano
posizioni diverse lungo
la filiera nel tentativo di
ricostruire una parte del
mondo che vive, con e
di agricoltura. Danilo
Demarchi è stato tra
i più convinti sostenitori
del nuovo corso in
Agritech Engineering
recentemente inaugurato
dal Politecnico di Torino.
Luigi Galimberti, dopo
aver fatto nascere Sfera
Agricola è l’animatore
di Farming Future il
neonato Polo nazionale
di trasferimento tecnologico
promosso con Cdp
Venture Capital con un
investimento iniziali di
20 milioni di euro.
Rappresentano due
realtà che devono
interpretare il mercato
e che in qualche modo
hanno la possibilità di
indirizzarlo creando
competenze e favorendo
l’affermazione di
alcune tecnologie. Dal
punto di vista industriale
avremo poi chi propone
tecnologia utilizzando
dati e mettendo le sue
piattaforme a disposizioni
di aziende e istituzioni
(Almaviva), avremo chi
si pone come abilitatore
tecnologico (Topcon)
e chi invece fa, per
così dire, l’hardware
sviluppando macchine
agricole ed ecosistemi
tecnologici per l’agricoltura
(Fendt).
Tutto questo mondo
deve però essere messo
a terra deve lavorare
in campo e pochi in
Italia, meglio di Barilla,
possono spiegare che
lavoro stanno facendo
per sensibilizzare e
coinvolgere le due facce
della medaglia: i produttori
e i consumatori. Per
assistere all’evento basta
accedere ai siti www.innovationagri.it
oppure
www.trattoriweb.com.
AGRO TYRE PRESSURE APP
Pressione sotto controllo
Per pneumatici di tutti i marchi Yokohama
TWS: Trelleborg, Mitas, Maximo e Cultor
Togliere ‘pressione’ agli
agricoltori tramite
un’app espressamente
dedicata alla gestione degli
pneumatici. E della loro
pressione.
Giochi di parole a parte, è
proprio questo l’intento che
ha guidato Yokohama TWS
(la divisione per i prodotti
Off-Highway nata dopo
l’acquisizione di Trelleborg
Wheel Systems) nello
sviluppo e nel lancio di Agro
Tyre Pressure, la nuova app
dedicata al monitoraggio
6
degli pneumatici. Disponibile
in quattro lingue (inglese,
francese, tedesco e polacco)
sia per sistemi Android che
iOS, è in grado di aiutare
gli agricoltori a impostare
la giusta pressioni degli
pneumatici agricoli in base
al carico sull’asse, alla velocità,
alle dimensioni e alla
marca del pneumatico.
L’applicazione Agro Tyre
Pressure, sviluppata insieme
ad altri importanti produttori
di pneumatici, mette
la sicurezza, il risparmio di
carburante e la protezione
del suolo direttamente nelle
mani degli agricoltori, che
possono così ottenere la
pressione precisa quando
e dove ne hanno bisogno.
L’app combina i database di
12 marchi, tra cui il portafoglio
TWS di Yokohama:
Trelleborg, Mitas, Maximo
e Cultor.
«Questa applicazione dà
un enorme impulso all’attività
agricola in termini
di efficienza – ha spiegato
Francesco Fusco, Business
Intelligence Senior Manager
di Yokohama TWS – consentendo
agli agricoltori di
trovare facilmente la pressione
corretta da impostare in
base alla marca dei pneumatici
dei loro veicoli agricoli
e del lavoro sul campo,
direttamente sul momento
con pochi clic».

PUMA 260 CVXDRIVE
PASSA AL LIVELLO
SUPERIORE
Sperimenta il livello superiore di prestazioni ed efficienza con il Puma più
potente di sempre, con 302 CV e dotato della più recente telematica di bordo
grazie ad AFS Connect. Un trattore dal design compatto, dotato di pneumatici
posteriori da 2,05 m che permettono la migliore trazione e una compattazione
ridotta. Il Puma garantisce un livello di comfort superiore grazie alla sua
cabina più grande che offre l‘ambiente di lavoro più silenzioso del segmento,
con soli 66 dB(A).

TECNO
Il sistema operativo
FendtONE onboard
comprende tre terminali:
una dashboard
digitale al volante, un
display da 12 pollici
sul bracciolo e un altro
display da 12 pollici a
scomparsa nel tetto.
Sempre più precisi
Da novembre saranno disponibili i nuovi aggiornamenti del
sistema operativo FendtONE che aumenteranno ulteriormente la
versatilità e le funzionalità dei trattori di ultima generazione Fendt
All’Agritechnica di
Hannover Fendt presenterà
i nuovi aggiornamenti
del proprio sistema
operativo FendtONE con ulteriori
opzioni per le funzioni
‘onboard’. Nello specifico le
nuove funzionalità riguarderanno
la guida automatica e
il controllo della macchina.
All’opzione di equipaggiamento
Fendt Contour
Assistant sarà aggiunta la
funzione Coverage Guidance
che consente agli operatori
di attivare direttamente la
guida automatica senza dover
rilevare in anticipo le diverse
linee guida. In pratica basta
percorrere manualmente una
prima passata in campo con
un attrezzo che lavora attivamente,
e il sistema calcola la
traiettoria di lavoro successiva
per la combinazione
e sterza automaticamente.
Quando si lavora su terreni in
pendenza la nuova funzione
Implement Slope Compensation
permette di definire un
sovrasterzo della carreggiata
target, e di impostare un valore
di correzione per grado
di pendenza in modo che il
trattore corregga automaticamente
la sua traiettoria in
base alla pendenza corrente
compensando gli sbandamenti
a cui sono soggetti gli attrezzi
trainati a causa del loro
stesso peso. L’aggiornamento
Tramline Control (Livello
1) consente lo scambio di
determinate informazioni tra
il trattore e la seminatrice o
la trapiantatrice. Per definire
in modo ottimale le traiettorie,
queste vengono calcolate
automaticamente in base ai
dati di posizione del trattore.
In base al ritmo definito
in precedenza, le unità di
semina o di distribuzione
vengono commutate automaticamente
e le traiettorie
vengono tralasciate. Le nuove
funzioni TIM Hitch e TIM
PTO del sistema di gestione
degli attrezzi TIM (Tractor
Implement Management)
consentono ora all’attrezzo
di controllare il sollevatore e
la presa di forza, ad esempio
per regolare automaticamente
la profondità di
lavoro in base alle mappe di
applicazione in modo che la
lavorazione profonda venga
eseguita solo quando necessaria
proteggendo così il
suolo e risparmiando carburante.
Infine, l’aggiornamento
del software permette ora
il collegamento tra Section
Control e Variable Rate per
ridurre a zero la portata di
applicazione e commutare
rapidamente i corpi degli
ugelli per le applicazioni di
Spot Spraying. Diventa così
possibile definire zone in cui
non devono essere applicati
agenti chimici. Il sistema,
proprio per questo scopo, è
anche in grado di elaborare
mappe di applicazione per
Spot Spraying.
8

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LINEA VERDE
Verona in vista
Presentata in Valpolicella la 116esima edizione di
Fieragricola, dal 31 gennaio al 3 febbraio 2024 a Verona
Innovazione, formazione, business,
dialogo con le istituzioni. Si basa
su questi quattro pilastri la 116ª
edizione della rassegna internazionale
Fieragricola che si svolgerà dal 31
gennaio al 3 febbraio 2024 nel polo
fieristico di Veronafiere. A illustrare
quella che sarà l’anima della manifestazione
è Federico Bricolo, presidente
di Veronafiere, all’evento di
presentazione appositamente organizzato
mercoledì 5 luglio a Gargagnago
in Valpolicella, nella tenuta Serego
Alighieri di proprietà del Gruppo
Masi, alla presenza di espositori, rappresentanti
delle associazioni del settore
agricolo, stakeholder e stampa.
«Crediamo molto in Fieragricola –
ha dichiarato Bricolo –: vogliamo investire
e farla crescere, non solo in
termini espositivi, ma soprattutto in
chiave di innovazione, business, formazione,
per dare un indirizzo al settore
e avviare un dialogo costruttivo
con le istituzioni, in modo da garantire
risposte in linea con le esigenze di
un comparto produttivo strategico a
livello nazionale».
Una fiera che punterà sull’innovazione
tecnologica, la digitalizzazione e
la robotica (segmenti che oggi in Italia
sviluppano investimenti per oltre 2
miliardi euro all’anno e sono previsti
in crescita), ma anche su comunicazione
e formazione: «Fieragricola
2024 sarà sempre più trasversale, diversificata,
con una verticalizzazione
sulle filiere e un nuovo layout espositivo
suddiviso in meccanica agricola,
viticoltura, frutticoltura, olivicoltura,
zootecnia e agro-bioenergie e Fieragricola
Tech, salone dedicato all’innovazione
con focus specifici su robotica
e digitale, energie rinnovabili
in agricoltura, gestione e risparmio
dell’acqua, biosolutions», ha specificato
Matteo Pasinato, sales manager
di Fieragricola.
Per coinvolgere sempre più pubblico
sarà potenziata in questi mesi l’attività
promozionale in Italia e all’estero,
e per incrementare la presenza di
visitatori dal Centro-Sud Italia e dalle
Isole è previsto il ritorno dei Roadshow
con tappe nel Lazio, in Puglia,
Campania, Sicilia e Sardegna.
A livello espositivo sarà confermata
l’area dinamica esterna, dove i costruttori
presenti potranno presentare
i propri mezzi e le nuove tecnologie
in movimento, mentre in ambito zootecnico,
saranno programmati eventi
dedicati alle filiere come i ‘Dairy
Days’, il ‘Pork Summit’ e il ‘Focus
Avicoltura’.
Sergio Bolis
Nel 2022, a marzo
e ancora soggetta a
restrizioni a causa di
un’emergenza Covid
ancora non del tutto
risolta, Fieragricola ha
accolto nel quartiere
fieristico di Verona
520 espositori e
68mila visitatori.
Bando agrisolare, ok
agli agromeccanici
Non solo imprese e
cooperative agricole, tra
i beneficiari del secondo
bando agrisolare questa
volta ci sono anche gli
agromeccanici, come
da specifica richiesta di
Uncai. Il bando prevede
l’assegnazione di almeno il
50 per cento delle risorse
previste, che verranno
concesse mediante una
procedura a sportello gestita
dal GSE in qualità di Soggetto
Attuatore. Gli interventi
finanziati consistono
nell’acquisto e posa in opera
di pannelli fotovoltaici sui
tetti di fabbricati strumentali
all’attività delle imprese
beneficiarie, con una potenza
di picco non inferiore a 6
kWp e non superiore a 1.000
kWp. Inoltre, unitamente alla
realizzazione dell’impianto
fotovoltaico, sarà possibile
richiedere un contributo per
l’installazione di sistemi di
accumulo di energia elettrica
e/o di dispositivi di ricarica
elettrica per la mobilità
sostenibile e per le macchine
agricole, la rimozione e
Pannelli fotovoltaici sui tetti e
non solo nel II bando agrisolare.
smaltimento dell’amianto
dai tetti, la realizzazione
dell’isolamento termico
dei tetti, la realizzazione
di un sistema di aerazione
connesso alla sostituzione
del tetto (intercapedine
d’aria). Le risorse disponibili
ammontano a circa 1 miliardo
di euro. L’incentivo, erogato
sotto forma di contributo
a fondo perduto, può
arrivare fino all’80% delle
spese. Oltre all’incremento
dell’intensità di aiuto
massima concedibile, tra le
principali novità del bando
ci sono anche l’introduzione
dell’autoconsumo condiviso e
la possibilità di partecipazione
di imprese in forma
aggregata.
11

LINEA VERDE
Amata dagli italiani
L’agricoltura gioca un ruolo di primo piano per l’economia
del nostro Paese ed è considerata fondamentale per la lotta ai
cambiamenti climatici dal 70 per cento degli italiani
genera il 2
per cento del valore aggiunto
italiano, è fornitri-
«L’agricoltura
ce decisiva dell’industria agroalimentare
e anche del settore alberghi
e ristoranti, e sostiene l’attrattività
del turismo come un vero e proprio
magnete enogastronomico che si
fonda sul prodotto agricolo made
in Italy». Ad affermarlo è Giorgio
Piazza, presidente di Fondazione
Enpaia, l’Ente Nazionale di Previdenza
per gli Addetti e per gli Impiegati
in Agricoltura, commentando
i dati dell’Osservatorio del mondo
agricolo Enpaia-Censis. Un ruolo
centrale quello che gioca il comparto
agricolo per l’economia del nostro
Paese, che è al secondo posto nella
graduatoria Ue sul valore aggiunto
agricolo con oltre 37 miliardi, pari al
16,7 per cento del totale del valore
aggiunto agricolo europeo. La produzione
agricola italiana si colloca
al terzo posto della graduatoria Ue
con un valore pari a 71,158 miliardi
di euro (pari al 13,3 per cento del totale
della produzione agricola europea)
superata solo dalla Francia con
96,575 miliardi e dalla Germania
con 74,535 miliardi di euro.
Secondo l’Osservatorio, il 70 per
cento degli italiani pensa che l’agricoltura
sia la chiave per trovare soluzioni
durature nel tempo e di ampio
respiro nell’affrontare gli effetti del
riscaldamento globale, e che il comparto
sia pienamente impegnato nel
promuovere la sostenibilità ambientale.
Il fatturato corre
soprattutto all’estero
Nei primi 6 mesi del 2023
(terminati il 30 giugno), Kubota
Corporation ha dichiarato un
fatturato consolidato di 1.520
miliardi di yen (circa 9,63 miliardi
di euro) in crescita del 20,7%
rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente. Frutto
di un fatturato interno di 315,1
miliardi di yen (in crescita del
5,3%) e di un fatturato estero
che è aumentato del 25,5%,
raggiungendo i 1.205 miliardi di
yen. Il profitto operativo è aumentato
del 55,4% rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente,
arrivando a 184,6 miliardi
di yen (1,17 miliardi di euro). Il
fatturato derivato dalla vendita
di attrezzature agricole, prodotti
correlati all’agricoltura, motori
industriali e macchinari per la
costruzione ha rappresentato
l’88,4% del fatturato consolidato,
pari a 1.344,2 miliardi di yen
(8,52 miliardi di euro), in crescita
del 22,8% rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente.
Aspettando la pace
La crisi in Ucraina appare ben lungi dal
termine, ma il Cema, l’Associazione
Europea dell’Industria delle Macchine
Agricole, già pensa alla ricostruzione
e a come sostenere la ripresa agricola del
Paese dopo la guerra. A tal proposito ha
pubblicato il documento ‘Ricostruzione
dell’Agricoltura Ucraina dopo la Guerra a
Tutto Campo: Un Imperativo Umanitario
ed Economico’, nel quale analizza il settore
agricolo del paese e propone una serie
di misure pratiche che mirano a affrontare
sfide specifiche e a fornire soluzioni concrete,
tra cui varie azioni concrete come:
stabilizzare la popolazione rurale ucraina,
fornire finanziamenti alle aziende agricole,
bonificare i campi da mine e detriti bellici,
modernizzare l’agricoltura ucraina, fornire
ai rifugiati ucraini i loro prodotti alimentari
culturali. Con questo documento, il Cema
vuole dimostrare il suo sostegno incondizionato
al popolo ucraino ed esprime un
sincero desiderio per la rapida e equa instaurazione
della pace in Ucraina.
Agricoltura digitale
e sostenibile
Dopo mesi di preparativi prende
ufficialmente il via il progetto Agritech
UE. Con un budget di circa
3,5 milioni di euro e co-finanziato
al 50% nell’ambito del programma
Digital Europe, prenderà il nome di
‘Agricoltura digitale per lo sviluppo
sostenibile’. L’obiettivo di Agritech
è sviluppare moduli didattici che
costruiscano competenze di alto livello
nell’ambito della digitalizzazione
per l’agricoltura sostenibile, con
una particolare enfasi sui principi
dell’agroecologia e dell’innovazione
responsabile. Verranno affrontati
tra gli altri i temi dell’agricoltura di
precisione, dell’uso di droni a scopo
di monitoraggio, della gestione
dei dati aziendali, dell’applicazione
dell’IA, dell’automazione delle
operazioni agricole, della digitalizzazione
della tracciabilità di filiera.
Coordinato dall’Università di Pisa,
il progetto coinvolge il consorzio
universitario QUINN, il CNR-ISTI,
l’Università di Macerata, le Università
di Gent, di Atene, di Almeria,
di Montpellier, ed alcune imprese
specializzate nell’agricoltura 4.0.
12

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DI PIÙ ADESSO
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LINEA VERDE
Nel segno della
continuità
Dando un segno di continuità
al percorso iniziato a inizio
anno, il CdA del Gruppo Merlo
ha riconfermato come Presidente
Paolo Merlo, ed ha approvato
il piano industriale che
ha come obiettivo del prossimo
triennio quello di raggiungere i
10 mila sollevatori telescopici
all’anno, oltre a circa 25 mila
attrezzature. Per concretizzare
tale obiettivo sono previsti
investimenti importanti per
l’apertura sia di nuove linee
di produzione che di nuove
infrastrutture, puntando ad un
sistema gestionale e produttivo
sempre più efficiente, tecnologico
e soprattutto sostenibile.
Più di 769 ettari
in 24 ore
Il nuovo record di ettari dissodati
in 24 ore è stato stabilito da
John Deere con il trattore 9RX
640 e Bednar con il prototipo del
Swifterdisc XE Mega dalla larghezza
di lavoro di 18,4 metri. La
combinazione trattore attrezzo
ha consentito di dissodare 769,4
ettari in un giorno, ben 125,4
ettari in più rispetto al precedente
record del 2007. La resa è
stata di 32,6 ettari all’ora a una
velocità di lavoro fino a 21 km/h,
con consumi di carburante di
appena 3,1 litri per ettaro. Grazie
al serbatoio del carburante da
1.490 litri, è stata necessaria una
sola sosta per il rifornimento.
Grigio e bianco
Burel reggruppa i marchi Sulky, Sky e Prolog sotto l’unico
brand Sky Agriculture e adotta i colori grigio grafite e bianco
Il gruppo familiare francese Burel ha
portato a termine la riorganizzazione
dei propri tre marchi di proprietà
Sulky, Sky e Prolog aggruppandoli sotto
il nuovo unico brand Sky Agriculture.
La strategia monomarca mira ad aumentare
l’efficienza della distribuzione delle
proprie attrezzature in Europa accompagnando
la crescita del gruppo nelle esportazioni.
Attualmente il 40 per cento delle
vendite viene effettuata fuori dalla
Francia e Sky Agriculture punta
ad aumentare questa percentuale
fino al 50 per cento.
Lo stesso nome Sky sottolinea
l’orientamento al futuro attraverso
un nome più facile da pronunciare
al di fuori della Francia.
Con il nuovo brand cambieranno
anche i colori delle macchine:
niente più blu, verde e rosso: le
nuove attrezzature sfoggeranno
le tinte grigio grafite e bianco titanio,
che hanno il vantaggio di
abbinarsi perfettamente a tutti
i colori dei trattori. «Scegliendo questi
colori associati all’alta tecnologia - afferma
David Guy, direttore generale del
gruppo - abbiamo pensato agli agricoltori
che indipendentemente dalla tinta
del loro trattore, potranno essere soddisfatti
della propri attrezzatura».
Le nuove macchine SKY Agriculture
sono già in produzione nei quattro stabilimenti
del gruppo dal 16 agosto.
Sempre più
automatizzata
Claas, Amazone e AgXeed,
specializzate rispettivamente nella
produzione di macchine, attrezzi,
e mezzi autonomi per l’agricoltura,
collaborano già da tempo nel
campo dell’automazione. Per
integrare maggiormente le loro
singole aree di competenza
hanno ora creato 3A, una
nuova società che ha l’obiettivo
di accelerare lo sviluppo, la
standardizzazione e l’introduzione
sul mercato di combinazioni
trattore-attrezzo parzialmente e
completamente automatizzate.
3A come ‘Advanced Automation
& Autonomy’. La prima tecnologia
sviluppata da 3A e già pronta
per il mercato è un software di
progettazione e implementazione
che in precedenza era disponibile
solo per i robot da campo, e
che ora può essere utilizzato
insieme al box AgXeed per
controllare anche trattori e
attrezzi. A seconda dei requisiti
e dell’hardware disponibile, il
livello di controllo può variare
da altamente automatizzato ad
autonomo. Dalla pianificazione
all’implementazione e all’analisi, la
tecnologia alleggerisce il carico di
lavoro dei gestori e degli operatori
agricoli e aumenta l’efficienza dei
processi agricoli.
Bene i trattori ‘veri’
14
Le vendite di trattori negli
Stati Uniti e in Canada (fonte
AEM) segnano anche ad agosto
il segno meno, trascinate
però al ribasso dal settore
meno professionale. Le vendite
di trattori a 2 ruote motrici
con potenza superiore a 100
cavalli e i trattori a 4 ruote
motrici sono infatti in crescita
rispetto ad agosto dello
scorso anno (addirittura del
20 percento negli Usa per le
unità a 4 ruote motrici). Anno
su anno, da gennaio ad agosto,
le vendite complessive
di unità di trattori negli sono
diminuite di poco più dell’8
percento negli Stati Uniti,
mentre le vendite di mietitrebbie
sono rimaste positive,
con un aumento di quasi il 32
percento. Le vendite di unità
di trattori canadesi hanno
avuto un miglioramento
simile, con una diminuzione di
poco più del 14 percento per i
trattori, mentre le mietitrebbie
sono aumentate di oltre il 33
percento.
Più spazio per
le prove
Il centro per l’innovazione
tecnologica TIZ Landl di
Grieskirchen (Austria), dove
Pöttinger sviluppa e testa
le proprie attrezzature, ha
completato una fase di
espansione aumentando la
capacità dell’edificio
con ulteriori 1.800
metri quadrati di
spazio aggiuntivo. Di
questi, 1.300 metri
quadrati sono dedicati
alla tecnologia di
prova, mentre il resto è per la
prototipazione. L’attrezzatura
comprende una stazione di
prova dei componenti con
banchi di prova individuali. 500
metri quadrati sono invece
adibiti a uffici e sale riunioni
dove gli ingegneri di Pöttinger
e TIZ Landl lavorano a stretto
contatto nella gestione e
pianificazione dei progetti.

I compatti di CLAAS. Fare di più insieme.
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info prodotto
COMPACT TRACTORS_07_2023

LINEA VERDE
Sogno americano
Per la cifra di 960 milioni di euro
Nordson Corporation, multinazionale
americana con diversificate attività
nel settore delle tecnologie di precisione, ha
concluso il processo di acquisizione di Arag,
storica azienda di Rubiera (Reggio Emilia)
leader nella produzione di componenti per
macchine da irrorazione e diserbo e per il
Precision Farming. A seguito di questa operazione
Arag assumerà il ruolo di divisione
del segmento Industrial Precision Solutions
di Nordson. «Come nuova divisione di
Compatto e potente
JCB introduce un nuovo modello di telescopico
compatto per il settore zootecnico
Specificamente progettato per soddisfare
le esigenze degli allevamenti
di bestiame con corsie e passaggi
stretti, il nuovo movimentatore telescopico
JCB 530-60 Agri Super combina
elevati livelli di potenza e trazione con
dimensioni compatte, permettendo un
notevole incremento della produttività rispetto
al precedente modello 527-58 Agri
Plus. La potenza massima è di 130 cavalli,
forniti dal 4 cilindri DieselMAX da 4,8
litri Stage V accreditato di una copia di
550 Nm. Il motore è abbinato a una nuova
trasmissione idrostatica a due velocità,
e grazie al sistema di controllo VariSpeed
è possibile regolare separatamente i giri
del motore e la velocità di avanzamento
per poter utilizzare efficacemente attrezzature
ad azionamento idraulico.
Con pneumatici da 20 pollici l’altezza
del 530-60 Agri Super è di soli
2 metri che diventano 2,1 con
i pneumatici opzionali da 24”.
Limpianto idraulico rigenerativo
consente un abbassamento
rapido ma controllato del braccio,
che è dotato di sospensione
‘Smooth Ride System’, smorzamento
del cilindro idraulico
all’estremità del braccio e
scuotimento della benna.
Come si può intuire dalla sigla,
capacità di sollevamento è di 3
tonnellate e l’altezza massima
di sollevamento arriva a 6 metri.
Nordson - spiega Victor Gottardi, vice presidente
di ARAG Group - saremo in grado di
implementare la nostra capacità di innovazione
e di offrire soluzioni per l’irrorazione
di precisione a un maggior numero di clienti,
in tutto il mondo. È un momento molto emozionante
per ARAG, per i nostri collaboratori
e per i nostri clienti». La gamma Arag
comprende componenti per le misura di flusso,
quantità e precisione del fluido erogato;
sistemi di controlle delle funzionalità di sistema,
oltre a filtri, ugelli e pompe.
Il mercato del garden
ha il fiato corto
Prosegue l’emorragia di vendite
di attrezzature e macchine
per il giardinaggio e la cura del
verde. Secondo l’associazione
dei costruttori Comagarden, nei
premi sei mesi del 2023 il mercato
è infatti diminuito del 14,5 per
cento rispetto allo stesso periodo
del 2022, con cali generalizzati
su praticamente tutte le tipologie
di prodotti. Tra le principali cause
Comagarden identifica l’andamento
meteorologico anomalo,
l’inflazione e l’aumento dei listini.
Una stabilizzazione dell’economia
e un meteo favorevole potrebbero
consentire un parziale recupero
delle vendite nella seconda metà
dell’anno, che si stima possa concludersi
con un passivo intorno al
6 per cento a quota 1 milione e
280 mila unità vendute.
60 anni e
111mila macchine
Lo stabilimento Bobcat di
Pontchâteau in Francia,
sito di produzione dei
telescopici, festeggia 60
anni di attività. Come regalo
ha tagliato il traguardo
della 111.000a macchina
macchina prodotta. «Negli
ultimi dieci anni - ha
commentato il direttore
dello stabilimento Philippe
Marescot - sono stati fatti
investimenti significativi,
per un ammontare di
circa 30 milioni di euro,
nelle risorse umane, nella
ricerca e sviluppo e nel
rinnovo dell’impianto». Lo
stabilimento conta oggi su
una forza lavoro di 420
dipendenti.
A grandi passi
verso il miliardo
In linea con l’andamento
dei primi tre mesi, l’intero
primo semestre 2023 è
stato un altro successo per
il gruppo Carraro che ha
aumentato il fatturato del
15,1 per cento raggiungendo
i 425 milioni di euro (nello
stesso periodo del 2022
erano stati 369,3). L’EBITDA
al 30 giugno 2023 è pari
a 40,2 milioni di euro, in
incremento del 54,1 per cento
rispetto al 30 giugno 2022.
Di pari passo aumentano
gli investimenti, che al 30
giugno 2023 ammontano a
21,5 milioni di euro, rispetto
ai 18,4 milioni dello stesso
periodo 2022. Alla luce di
questi dati il CdA di Carraro
ha approvato l’aggiornamento
del Piano Industriale del
Gruppo, ampliando l’orizzonte
temporale al quadriennio
2024-2027 prevedendo il
raggiungimento della soglia
del miliardo di euro di
fatturato già nel 2025 con una
marginalità operativa lorda
superiore al 10 per cento.
16

Leaders
drive
Fendt.
Vieni a trovarci ad
Agritechnica nel
padiglione 20
Il futuro è ricco di sfide. Per continuare a produrre alimenti di alta qualità, decisioni
intelligenti e coraggiose devono essere prese. Servono persone che pensino
al futuro e a guidare la strada. Il futuro ha bisogno di leader. Fendt è al vostro
fianco per questo.

LINEA VERDE
Estate rovente
Il 2023 è stato il terzo anno più caldo di sempre in Italia. La
tropicalizzazione del clima ci costa più di 6 miliardi di euro
In base ai dati relativi ai primi otto mesi
del 2023 pubblicati da Noaa, il National
Climatic Data Centre (centro studi che
registra le temperature mondiali sin dal
1850), e commentati dalla Coldiretti, nel
2023 è stato registrato l’agosto più bollente
di sempre a livello globale, con una temperatura
di 1,25 gradi superiore la media.
In particolare il 2023, secondo i dati Isac
Cnr, si posiziona in Italia al terzo posto
tra gli anni più caldi dal 1800, con una
temperatura nei primi otto mesi superiore
di 0,65 gradi alla media storica da quando
sono iniziate le rilevazioni, con l’anomalia
climatica che è stata addirittura di più
0,88 gradi al nord.
Si conferma dunque anche quest’anno
la tendenza al surriscaldamento – e alla
conseguente tropicalizzazione con fenomeni
estremi più frequenti – lungo la
Penisola dove la classifica degli anni più
IL SONDAGGIO DEL MESE
Dopo 4 anni il 12 novembre torna
Agritechnica. Andrai ad Hannover a
visitare la fiera tedesca?
Rispondi su www.trattoriweb.com
Il sondaggio non ha valore statistico, si tratta di rilevazioni non basate
su un campione elaborato scientificamente
roventi negli ultimi due secoli si concentra
nell’ultimo decennio.
La tendenza alla tropicalizzazione causa
una più elevata frequenza di manifestazioni
violente, come dimostra l’alluvione
in Romagna. In base a quanto riportato
dall’European Severe Weather Database
(Eswd) nel 2023 si sono susseguiti una
media di 11 eventi estremi al giorni in
Italia, con picchi negli ultimi mesi estivi.
Inevitabili le ripercussioni sull’agricoltura
con danni che nel 2023 a causa dei
cambiamenti climatici supereranno i 6
miliardi dello scorso anno con un taglio
del 10% della produzione di grano, del
60% per le ciliegie e del 63% delle pere
mentre il raccolto di miele è sceso del
70% rispetto allo scorso anno, secondo
l’analisi Coldiretti e si registrano un calo
anche per il pomodoro e per la vendemmia
(-12%).
LE RISPOSTE
DI SETTEMBRE
Siete favorevoli al divieto
assoluto di carne sintetica
in Italia?
58%
Sì
42%
No
I tre big continuano
la caccia al record
Un 2023 senza precedenti
per CNH Industrial: a livello
economico-finanziario, infatti,
è stato polverizzato qualsiasi
record rprecedentemente
registrato dal gruppo,
mettendo a segno nel secondo
trimestre del 2023 ricavi
consolidati pari a 6,57 miliardi
di dollari (+8% rispetto al
secondo trimestre 2022) e
un utile netto di 710 milioni di
dollari. Nel quadro generale,
ci sono stati migliora-menti
significativi nel margine
operativo lordo per i segmenti
Agriculture e Construction,
che riportano il margine EBIT
Adjusted trimestrale più alto di
sempre. «Il nostro segmento
Agriculture ha registrato
margini da record e, per il
primo trimestre nella nostra
storia, le vendite nette nel
segmento Construction hanno
superato 1 miliardo di dollari»
ha dichiarato soddisfatto
Scott W. Wine, Ceo di CNH
Industrial. Per quanto riguarda
l’intero primo semestre, chiuso
al 30 giugno 2023, CNH
Industrial ha registrato Ricavi
consolidati di 11,9 miliardi di
dollari (+11% rispetto all’anno
precedente, +13% a valuta
costante), e un utile netto di
1.196 milioni di dollari.
AGCO ha dichiarato di aver
registrato per il secondo
trimestre concluso il 30 giugno
2023 un record di vendite nette
pari a 3,8 miliardi di dollari,
con un aumento del 29,8%
rispetto all’anno precedente,
e un margine operativo
record del 13%. Nel primo
semestre del 2023, le vendite
nette sono così aumentate
complessivamente del 27,1%
rispetto all’anno precedente,
raggiungendo circa 7,2 miliardi
di dollari. AGCO ha dichiarato
di prevedere vendite nette
per il 2023 pari a circa 14,7
miliardi di dollari, riflettendo
il miglioramento dei volumi di
vendita e dei prezzi.
Anche John Deere, che inizia
l’anno fiscale a novembre ed
ha dunque già concluso il 31
luglio il terzo trimestre del
2023, ha aumentato le sue
previsioni per l’anno fiscale in
corso. Nel terzo trimestre ha
infatti riportato vendite nette
e ricavi per un totale di 15,8
miliardi di dollari e un utile
netto di 2,9 miliardi di dollari
portando per i primi nove mesi
dell’anno fiscale le vendite
nette e i ricavi mondiali su del
24% a 45,8 miliardi di dollari,
rispetto ai 33,6 dell’anno
scorso.
18

VIVI UNA NUOVA
ESPERIENZA
CON VALTRA
Dal 5 al 8 Ottobre 2023 saremo presenti a Agrilevante 2023. Vieni a farci visita, goditi l’esperienza con Valtra e scopri tutti
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SMART AGRICULTURE
L’ora del
digitale
Piattaforme in grado di recuperare e ‘omogeneizzare’
tutti i dati della nostra impresa agricola, AI che
possono suggerirci le varietà da coltivare. Ecco
l’agricoltura del futuro, a trazione digitale, vista da
Maria Pavesi, ricercatrice dell’Osservatorio Smart
AgriFood del Politecnico di Milano
Le tecnologie digitali, in ambito
agricolo, ci sono e sono ormai
abbastanza mature.
È una questione di dimensioni.
L’agricoltura ha in generale un
basso valore aggiunto e si è
dovuto aspettare che le soluzioni
diventassero stabili e sufficientemente
scalabili per poter essere applicate
anche in questo ambito
20
punto di vista
dell’evoluzione
«Dal
digitale vediamo
diventare sempre più performanti
soluzioni già presenti sul
mercato da qualche anno, infatti,
grazie alla maturità tecnologica
stanno raggiungendo
livelli di performance significative
a costi abbordabili».
È la prima osservazione
di Maria Pavesi, ricercatrice
dell’Osservatorio digital
Innovation del Politecnico di
Milano.
L’impressione ascoltandola
è che dopo anni di sperimentazioni
condotte da università,
grandi aziende e centri di
ricerca si possa finalmente
dire che anche le tecnologie
digitali, in ambito agricolo, ci
sono e sono ormai abbastanza
mature.
Non è una questione filosofica
o di approccio, ma più

Le grandi aziende
dell’agribusiness, dai
produttori di sementi
e agrofarmaci
ai costruttori di
macchine agricole,
stanno investendo
per affiancare
alla vendita di
prodotti anche
pacchetti digitali
che consentano ai
farmer di ottimizzare
imput e processi
migliorando la
produzione e
riducendo l’impatto.
La parola d’ordine resta
interoperabilità ed è quello su
cui si stanno concentrando molte
piattaforme che vengono progettate
per ‘digerire’ i dati provenienti da
silos diversi e omogeneizzarli per
dare all’agricoltore una dashboard
completa e comprensibile, ma
assolutamente unica
concretamente di dimensione
di scala, perché l’agricoltura
ha in generale un basso valore
aggiunto e si è dovuto aspettare
che le soluzioni diventassero
stabili e sufficientemente scalabili
per poter essere applicate
anche in questo ambito.
È un processo che si vede
chiaramente dall’evoluzione
delle competenze richieste:
in questi anni sta diventando
standard lavorare con degli
strumenti che fino a pochi anni
fa erano di confine e quindi appannaggio
di pochi.
Obiettivo inetroperabilità
«Anche dal punto della UX
(user experience) delle interfacce
e dell’uso da remoto,–
continua la dott.ssa Pavesi - si è
fatto e si sta facendo molto con
risultati interessanti». Siamo
arrivati al punto, riassumiamo
semplificando il pensiero della
ricercatrice, che tutti hanno capito
che l’agricoltore deve essere
al centro, proprio come fosse
un ‘consumatore qualsiasi’.
La parola d’ordine resta interoperabilità
ed è quello su
cui si stanno concentrando
molte piattaforme che vengono
progettate per ‘digerire’ i
dati provenienti da silos diversi
e omogeneizzarli per dare
all’agricoltore una dashboard
completa e comprensibile, ma
21

22
SMART AGRICULTURE
assolutamente unica.
«Il mercato delle piattaforme
è ampio e variegato, - precisa
la dott.ssa Pavesi - si va
da quelle applicate sui mezzi
agricoli, ai DSS fino ai farm
management information system
(declinano gli strumenti
della gestione aziendale classica
in ambito agricolo). Quelle
più innovative integrano i dati
provenienti da fonti eterogenee
per dare alle aziende agricole
un’unica piattaforma di consultazione
di dati».
«Passando invece alle novità
vere e proprie vediamo
due tendenze: una attenzione
crescente verso l’AI e l’introduzione
di nuove funzionalità
legate al carbon farming. Le
prime si muovono, per adesso,
a livello sperimentale, perché
sappiamo che per addestrare
bene una AI servono enormi
quantità di dati, anche storicizzati.
Però il settore si sta
muovendo molto, c’è grande
attenzione verso lo sviluppo di
modelli di machine learning e
AI che sempre più riusciranno
a supportare gli agricoltori anche
in ottica previsionale.»
Il carbon farming probabilmente
rappresenta la nuova ‘applicazione’
più interessante; le piattaforme stanno
pianificando soluzioni per aiutare
le aziende a ottimizzare le proprie
pratiche agricole spingendo sistemi di
agricoltura rigenerativa
de da come prenderà piede il
mercato del carbon farming
in Europa, se si affermerà o
meno». Comunque sembra
che ci siano delle direzioni di
lavoro chiare, ma è certo che
le aziende, prima di rilasciare
nuovi sviluppi, abbiano bisogno
di un quadro normativo
stabile, onde evitare di uscire
con software poco funzionali.
Tornando sull’AI è interessante
constatare come il grande
lavoro che si sta facendo
non riguardi soltanto la predittività
relativa ai trattamenti o
Il carbon farming
«Il carbon farming probabilmente
rappresenta la nuova
‘applicazione’ più interessante;
le piattaforme stanno pianificando
lo sviluppo di soluzioni
che introducono moduli
specifici per aiutare le aziende
a ottimizzare le proprie pratiche
agricole e a rendere sempre
più efficienti le pratiche
di agricoltura rigenerativa
(quindi un supporto agronomico).
Inoltre sono progettate per
raccogliere i dati e per monitorare
e certificare il sequestro
delle emissioni di carbonio.
Ci aspettiamo uno sviluppo in
questo senso, ma molto dipenal
determinare quanto prima la
presenza di una certa problematica.
Infatti, incrociando le
performance delle colture con
le caratteristiche del terreno e
dell’ambiente in cui sono inserite
l’AI arriva a consigliare
quale coltura e quale varietà
preferire con la possibilità, in
prospettiva e quasi per paradosso,
di arrivare a cambiare
coltura metro per metro a
seconda delle caratteristiche
del suolo. Visione sostenuta
anche dall’evoluzione di altri
strumenti come i droni e gli

La dimensione
d’impresa non è più
un vincolo per chi
decide di investire in
tecnologie 4.0.
Siamo in presenza
di tecnologie
efficienti con
funzionalità molto
puntuali e mirate. I
nuovi software sono
progettati per scalare
sia in funzionalità che
a livello di costi.
C’è grande attenzione verso lo
sviluppo di modelli di machine
learning e intelligenza artificilale che
sempre più riusciranno a supportare
gli agricoltori in ottica previsionale.
L’AI arriva a consigliare quale coltura e
quale varietà preferire
sciami robotici che una volta
in campo potrebbero differenziare
trattamento e lavorazioni
pianta per pianta.
La parola al mercato
Tornando, con i piedi per terra,
a problemi che ormai quotidianamente
tutti gli agricoltori
si trovano ad affrontare
sembra che, nonostante tutti
gli sforzi e gli appelli al buon
senso, l’interoperabilità non
sia ancora uno standard, ci
sono case costruttrici che han-
no piattaforme proprietarie ed
è ancora complicato integrare
macchine e piattaforme diverse.
«Le aziende agricole - sottolinea
la dott.ssa Pavesi, si stanno
facendo sentire, ma il tema
non è ancora completamente
superato, c’è strada da fare, le
parti da coinvolgere sono molte
e diverse tra loro. Si vedono
tante progettualità, ma il mercato
sembra aver compreso la
necessità del mondo agricolo»,
che è quello di avere un’unica
interfaccia (ndr.). Altri punti
interessanti sono quello della
scalabilità della tecnologia e
della penetrazione delle nuove
soluzioni anche nelle PMI,
che in ambito agricolo sono
la netta maggioranza. «Come
Osservatorio abbiamo fatto diverse
indagini sul mondo agricolo
coinvolgendo circa mille
aziende, analizzando proprio
il tema della dimensione di
impresa. Certamente ha un impatto,
ma non è un vincolo, si
per sé. Quello che conta sono
le esigenze delle imprese che
se hanno deciso di investire in
4.0 ormai non torneranno più
indietro.
Poi è bene chiarire, se
stiamo parlando di macchine
agricole è evidente che, per
chi ha 3-4 ettari la soluzione
è rivolgersi a contoterzisti, ma
se parliamo di software o di
hardware intesi come sensori o
centraline il discorso è diverso.
Siamo in presenza di tecnologie
efficienti e ormai poco
costose, con funzionalità molto
puntuali e mirate, visto che anche
i software sono progettati
per scalare sia come funzionalità
sia come pacchetto di costi».
Daniele Bettini
23

AGRILEVANTE
Oltre 300 espositori
occuperanno la
totalità del quartiere
fieristico di Bari.
Attesi visitatori da
60 Paesi dell’Europa
meridionale, del
Nordafrica, del
Medioriente,
dell’Europa
Orientale e dei
Balcani.
Benvenuti
al SUD
Torna a Bari la kermesse dedicata alle tecnologie per
l’agricoltura del Mediterraneo. Sold out lo spazio
espositivo con l’inaugurazione di una nuova area
esterna per i robot da vigneto
Tutto pronto per Agrilevante, la
rassegna internazionale delle
tecnologie per l’agricoltura
mediterranea che aprirà i cancelli
del quartiere espositivo di Bari dal 5
all’8 ottobre. Appuntamento che torna
nel calendario fieristico nazionale
in versione biennale dopo la cancellazione
dell’edizione 2021 causa Covid.
Prevista la partecipazione di oltre
300 aziende, a copertura dell’intera
superficie espositiva suddivisa in sei
aree tematiche (cerealicoltura, viticoltura,
olivicoltura, ortofrutticoltura,
zootecnia, colture ‘non food’).
Organizzata da FederUnacoma
con l’Ente Fiera del Levante
in collaborazione con l’Assessorato
all’Agricoltura della Regione
Puglia, la Kermesse attende case
costruttrici da 18 Paesi e visitatori
da 60 Nazioni dell’Europa meridionale,
del Nordafrica e dell’Africa
Subsahariana, del Medioriente,
dell’Europa Orientale e dei Balcani.
Oltre agli operatori economici
specializzati, provenienti da 35 Paesi
e selezionati dall’agenzia ICE
24

e da FederUnacoma per svolgere
incontri business-to-business finalizzati
all’acquisto di tecnologie
di nuova generazione per le filiere
cerealicola, vitivinicola, olivicoloolearia,
ortofrutticola, zootecnica
e bioenergetica. Apposite strutture
saranno poi dedicate alla zootecnica
mentre debutteranno nell’area
esterna le tecnologie per la robotica,
il 4.0 e le filiere bioenergetiche
con la possibilità di effettuare prove
di abilità nella conduzione dei mezzi
meccanici.
Sarà infatti inaugurata la sezione
‘Real’, un vero e proprio campo
prove di 300 metri quadrati allestito
a vigneto con tre filari di 14 metri.
È in questo ambiente, realizzato tra
il nuovo padiglione e il padiglione
19, che nei quattro giorni di apertura,
si svolgeranno le prove pratiche
dei robot agricoli specializzati nelle
lavorazioni per il vigneto. In mostra
un’ampia rosa di tecnologie di ultima
generazione, dalle macchine
porta-attrezzi ai droni per l’irrorazione,
fino ai sensori intelligenti
che provvedono alla realizzazione
di mappe produttive e vegetazionali
(utili per stimare il raccolto e per
valutare lo stato fitosanitario e gli
indici di maturazione della coltura).
Oltre a Merlo, Vitibot, Pek Automotive
e DJI, hanno formalizzato
la loro partecipazione anche i brand
Niteko, ReAgri e Xagrifly insieme
all’Università di Bari con cui hanno
in essere importanti progetti di
ricerca, e l’azienda Field Robotics
in collaborazione con l’ateneo di
Bologna.
Spazio ai robot
«L’utilizzo dei robot e dei dispositivi
elettronici in agricoltura è destinato
a crescere in modo esponenziale
– spiegano in FderUnacoma - giacché
questi permettono di ottimizzare
l’impiego dei fattori produttivi, riducendo
in misura significativa i costi,
il consumo delle risorse ma anche
l’impatto ambientale delle lavorazioni,
con particolare riferimento
alla viticoltura. Queste tecnologie
rivestono un’importanza strategica
per la regione mediterranea esposta
più di altre alle conseguenze dei
cambiamenti climatici, dei rincari
delle materie prime, della sempre
più marcata carenza di manodopera.
Insieme all’iniziativa REAL, la rassegna
di Agrilevante prevede un’altra
area espositiva - all’interno del Padiglione
Nuovo - dedicata ai dispositivi
elettronici avanzati per l’agricoltura
di precisione e per la digitalizzazione
delle aziende agricole».
In via di definizione anche il calendario
dei convegni e degli incontri
di carattere tecnico e divulgativo,
che vede al momento già definiti
oltre 20 eventi, dedicati a temi rilevanti
per l’agricoltura dell’area
mediterranea. Il ventaglio delle informazioni
e dei servizi è disponibile
sul sito ufficiale di Agrilevante
(www.agrilevante.eu). Fabio Terni
25

FENDT
Coi 600 Vario
chiude il cerchio
26
La nuova serie 600 Vario debutterà ad
Agritechnica. Sono i primi modelli Fendt
con motore a 4 cilindri nella fascia di
potenza da 150 a 225 cavalli. Pronta anche
la versione definitiva dello specializzato
completamente elettrico Vario e107 V

Una serie
completamente
nuova: 4 modelli
da 149, 169, 189 e
209 cavalli più 15
col boost offerto
dal Dynamic
Performance
caratterizzati
da un rapporto
peso/potenza
eccezionalmente
basso. Compatti
ed estremamente
manovrabili sono
mossi dall’inedito
motore 4 cilindri
AgcoPower
CORE50 da 5 litri di
cilindrata. Nella foto
il modello 620 Vario.
A
4 anni dall’ultima edizione,
il prossimo 12
novembre, ad Hannover
riaprirà i battenti la fiera
della meccanizzazione più
importante al mondo, Agritechnica.
In Germania l’evento
è attesissimo e Fendt, che
qui gioca in casa, ha intenzione
di onorarlo nel migliore dei
modi.
Nel padiglione dedicato al
gruppo Agco lo stand di Fendt
sarà qualcosa di faraonico, e
farà da degno scenario per il
debutto di una delle novità di
prodotto più importanti degli
ultimi anni, per il marchio tedesco
e per il mercato dei trattori
in generale.
In anteprima ad Hannover
il grande pubblico potrà
infatti ammirare (e anche cominciare
a ordinare, anche se
la produzione in serie inizierà
solo nell’estate del 2024) la
serie 600 Vario, la prima di
Fendt a coprire la classe di
potenza tra 150 e 200 cavalli
con un motore a 4 cilindri.
Frutto di un progetto svilupato
completamente ex novo,
27

FENDT
MANOVRE SENZA VOLANTE
Tra le soluzioni che verranno presentate ad Agritechnica, non solo
per la serie 600 Vario, c’è il Fendt ErgoSteer. Appositamente
sviluppato come soluzione di retrofit, l’ErgoSteer è un joystick di
sterzo creato per facilitare le manovre di svolta rapide, quindi per chi
svolge operazioni che richiedono un elevato numero di movimenti di
sterzo, come il lavoro con il caricatore frontale. Il joystick è montato
su un apposito bracciolo regolabile sul lato sinistro del sedile che
deve essere attivato preventivamente tramite Fendt Guide e che
permette di sterzare senza dover agire sul volante. Il joystick dispone
anche di un interruttore basculante per cambiare la direzione di
marcia, compresa una funzione Stop & Go e un pulsante per
attivare il sistema di guida Fendt Guide. A seconda del tipo di lavoro,
l’ErgoSteer offre due modalità di sterzata: con ritrazione e senza
ritrazione. In modalità di ritrazione, il veicolo procede automaticamente
dritto quando il joystick viene rilasciato. In modalità senza ritrazione,
le ruote rimangono all’angolo di sterzata precedentemente impostato
quando il joystick di sterzo viene rilasciato. Il joystick di sterzo Fendt
ErgoSteer può essere ordinato come soluzione di retrofit per tutte le
macchine della serie dalla 500 Vario alla 1000 Vario con il posto di
guida FendtONE e l’equipaggiamento Fendt Guide (Power+ o Profi+).
Sarà disponibile a partire dal dicembre 2023.
4 CILINDRI CHE VALGONO 6
Modello 614 Vario 616 Vario 618 Vario 620 Vario
Motore
AgcoPower CORE50
Cilindri/cilindrata cc 4/5.017
Potenza max cv/giri 149/1.900 169/1.900 189/1.900 209/1.900
Potenza max con DP cv/giri 164/1.900 184/1.900 204/1.900 224/1.900
Coppia massima Nm/giri 793/1.300 861/1.300 904/1.300 950/1.300
Portata pompa l/min std/opt 152/205
Capacità sollevatore kg 9.000
Lunghezza mm 5.197
Passo mm 2.720
Larghezza mm 2.550
Peso kg 7.700
Peso massimo consentito kg 13.500
la serie comprende 4 modelli
compatti e facilmente manovrabile,
e con un carico utile
elevato a fronte di un basso
rapporto peso/potenza.
Il motore, anch’esso al debutto,
è il secondogenito della
famiglia CORE che ha debuttato
in versione sei cilindri
sulla serie 700 Vario Gen7.
28

A sinistra e sotto,
gli interni della
cabina VisioPlus
con sedili in pelle
e interfaccia
FendtOne che di
serie comprende
la Dashboard da
10” al volante e il
terminale da 12”
sul bracciolo. A
sinistra, sollevatore
e distributori
idraulici con
attacchi FFC.
Stessi valori di alesaggio
e corsa, il 4 cilindri CORE50
ha una cilindrata di 5 litri ed è
già predisposto per carburanti
alternativi come l’HVO, per
operare in futuro con emissioni
di CO2 inferiori. In versione
Stage V monta il sistema
di post-trattamento dei gas
di scarico con catalizzatore
di ossidazione diesel (DOC),
filtro antiparticolato diesel
(DPF) e riduzione catalitica
selettiva (SCR) senza ricircolo
dei gas di scarico.
In tutti e 4 i modelli oltre
la potenza massima di 149,
169, 189 e 209 cavalli, la funzione
DynamicPerformance
(DP) concede poi 15 cavalli
supplementari utilizzabili per
far fronte a picchi di assorbimento
improvvisi in qualsiasi
situazione operativa, indipendentemente
dalla velocità di
marcia e anche a PTO ferma.
Una sola gamma da 0 a 40
La trasmissione fa parte della
nuova generazione VarioDrive
constituita da una catena
cinematica monogamma
con controllo indipendente
dell’asse anteriore e posteriore.
La trasmissione misura
continuamente lo slittamento
su tutte e quattro le ruote e regola
l’alimentazione in modo
sensibile. In pratica il controllo
dinamico impedisce lo
slittamento degli pneumatici,
garantendo la massima trazione
indipendentemente dal
terreno, mentre il cosiddetto
effetto pull-in-turn trascina
il macchinario in curva grazie
al controllo indipendente
dall’asse riducendo drasticamente
il raggio di sterzata, che
con pneumatici 540/65 R30 è
di soli 10,2 metri.
Il sistema di controllo della
pressione degli pneumatici
VarioGrip, completamente integrato,
permette poi di ridurre
lo slittamento e il compattamente
sul terreno preservando
la fertilità del suolo e riducendo
il consumo di carburante.
Tutti i componenti, come il
motore, gli ingranaggi, l’impianto
idraulico e il sistema
di raffreddamento, sono stati
progettati secondo il concetto
di bassa velocità Fendt iD
per risparmiare carburante,
diminuire l’usara, il rumore
e le vibrazioni, per cui all’interno
della gamma di lavoro
principale il motore oscilla tra
i 1.350 e i 1.800 giri al minuto,
mentre la velocità massima
di 50 km/h si raggiunge già a
1.250 giri/min.
Attacchi standard o FFC
L’impianto idraulico ad alte
prestazioni ha una pompa capace
di erogare fino a 205 litri/
min, con fino a cinque attacchi
posteriori, due anteriori
e tre attacchi indipendenti al
centro, che possono essere di
tipo standard o i più efficienti
29

FENDT
e privi di perdite FFC.
La cabina VisioPlus, disponibile
anche con sistema
di protezione di categoria 4,
gode del parabrezza panoramico
continuo verticale con un
angolo di visione di 77 gradi,
per avere una visuale ottimale
del caricatore frontale durante
il lavoro in altezza. La serie
600 Vario è infatti predisposta
per l’uso con la nuova generazione
di caricatori frontali
Cargo e CargoProfi, disponibili
nei modelli 4.85, 5.85 e 5.90
per diverse altezze e capacità
di sollevamento, gestibili in
modo particolarmente efficiente
tramite il joystick 3L che
consente di svolgere contemporaneamente
tre funzioni.
Ovviamente la gestione dei
600 Vario avviene tramite l’interfaccia
FendtOne comune
a tutte le altre serie di trattori
Fendt di ultima generazione.
A bordo, il joystick multifunzione,
la dashboard digitale
da 10” e il terminale da 12”
sul bracciolo sono di serie. Il
joystick 3L e un altro terminale
da 12” sul tettuccio sono optional
che vanno ad arricchire e
completare la dotazione.
Vigneto elettrico, ci siamo
Spostando lo sguardo ancora
più al futuro, ad Agritechnica
Fendt presenterà anche la
versione ormai definitiva dello
specializzato elettrico a batteria
e107 V Vario, che sarà
prodotto nello stabilimento di
Marktoberdorf a partire dal
quarto trimestre del 2024 e
sarà inizialmente disponibile
per i mercati pilota di Germania,
Norvegia e Paesi Bassi.
Praticamente con le stesse
dimensioni dell’omologo modello
da vigneto 207 V Vario
con motore endotermico, larghezza
esterna di 1,07 metri e
altezza di circa 2,45 metri, il
Fendt e100 V Vario si muove
grazie a una batteria con motore
elettrico accoppiata alla
trasmissione Vario. La capacità
della batteria è di 100 kWh, che
corrisponde a un’autonomia di
circa 4 - 7 ore per applicazioni
a carico parziale come la cimatura,
la trinciatura dell’erba o
la pulizia delle strade.
Per regolare l’utilizzo di
energia in base al tipo di lavoro
da svolgere è possibile
comunque scegliere tra
tre modalità operative: Eco,
Dynamic e Dynamic+. In
modalità di guida Eco per le
operazioni a basso fabbisogno
energetico, la potenza massima
è di 68 cavalli. In modalità
Dynamic sono disponibili
fino a 75 cavalli, mentre come
potenza di picco in modalità
Dynamic+ la macchina è in
grado di fornire brevemente
fino a 90 cavalli.
30

Il Fendt e107 V
Vario ha le stesse
dimensioni del
207 V Vario ma
non produce
emissioni. Uguale
anche il bracciolo
dei comandi
FendtOne. Qui a
fianco, il tasto per
l’accensione. A
sinistra, il terminale
da 12” posto nella
parte anteriore del
tetto.
Dato che le prese di ricarica
rapida a corrente continua
(Supercharger) non si sono
ancora diffuse nelle aziende
agricole e nel settore comunale,
il Fendt e107 V Vario è
dotato di una presa CCS2 che
consente la ricarica a corrente
alternata fino a 22 kW o anche
tramite la presa industriale da
32 A, in combinazione con un
caricatore mobile da 22 kW.
Con questa potenza di carica,
la batteria può essere ricaricata
completamente in 5 ore.
La ricarica rapida in corrente
continua con una potenza di
carica fino a 80 kW è possibile
tramite una spina CCS.
La batteria si ricarica dal 20
all’80% della capacità di carica
in circa 45 minuti.
Gestione termica
Per preservarle l’efficienza e
prolungarne la durata, una gestione
termica assicura che la
batteria funzioni sempre alla
temperatura ottimale, indipendentemente
dalla stagione o
dalle condizioni atmosferiche.
La gestione termica può essere
attivata tramite un timer il giorno
prima in modo che la macchina
sia già a temperatura di
esercizio all’inizio dell’attività
lavorativa per essere direttamente
utilizzata (e consente anche
di preriscaldare la cabina).
Per quanto riguarda l’uti-
lizzo pratico, gli agricoltori
potranno continuare ad accoppiare
al trattore gli stessi attrezzi
già esistenti in azienda.
Sono disponibili fino a sei
valvole idrauliche indipendenti
nella parte centrale e quattro
valvole idrauliche nella parte
posteriore, e come di consueto,
gli attrezzi possono essere
azionati anche tramite la presa
di forza anteriore o posteriore.
Stesso discorso vale per la
cabina, a 4 montanti, che non
essendoci il tubo di scarico
gode anche di una migliore
visibilità rispetto al modello
tradizionale. Disponibile anche
con sistema di filtraggio
di categoria 4, è equipaggiata
con climatizzatore automatico.
Anche in questo caso
i comandi FendtOne sono
uguali a quelli degli altri Vario.
Il joystick multifunzione,
la dashboard digitale da 10” e
il terminale da 12” nel rivestimento
del tetto sono di serie,
il joystick 3L in optional completa
la dotazione. Sergio Bolis
31

CASE IH E STEYR
Chi più ne ha
più ne metta
32
In attesa dell’abbuffata di Hannover,
Case IH e Steyr servono un antipasto
coi fiocchi. Crescono verso l’alto le serie
Quadtrac e Terrus CVT; sul ring degli
utility, upgrade per i Vestrum e debutto
della nuova generazione Steyr Plus.
Primi passi per i prototipi ibridi ed elettrici

A lato, il Case
IH Magnum
340 in versione
completamente
autonoma. Abbiamo
assistito a una
dimostrazione
nei pressi di
San Valentin in
occasione del lancio
delle new entry
per Agritechnica.
CNH industrial
ha dimostrato di
possedere tutta
la tecnologia per
lavorare senza
operatore, l’effettivo
lancio sul mercato
dipende solo dalle
normative europee.
Nella marcia di avvicinamento
ad Agritechnica
2023, Case IH e Steyr
scoprono in anticipo le carte
con il lancio di un ricchissimo
pacchetto di novità che riguardano
molteplici segmenti delle
rispettive offerte. Riflettori
puntati sia sulle gamme di
alta potenza sia sul comparto
utility di entrambi i marchi.
Ma a tenere banco sono anche
alcuni importanti sviluppi sul
fronte dell’elettrificazione e
dell’automazione. Di seguito
mettiamo in fila tutti i numerosi
annunci, assaggiandone in
anteprima i principali contenuti
tecnici.
Vola oltre i 700 cavalli
La new entry più grande, letteralmente
parlando, è rappresentata
dal nuovo modello
Case IH Quadtrac AFS Connect
715 introdotto al vertice
della serie di bestioni articolati.
Disponibile solo nella versione
cingolata, il bodybuilder
caratterizzato da un moderno
design che ne esalta la fortissima
personalità è dotato dell’in-
33

CASE IH E STEYR
novativo propulsore FPT Cursor
da 16L TST con sistema
turbo intercooler a doppio
stadio, capace di erogare una
potenza massima di ben 778
cavalli a un regime di 1.900
giri al minuto. La trasmissione
è contraddistinta dal cambio
powershift PowerDrive a
16 velocità con componenti
maggiorati e gestione automa-
tica della produttività (APM).
Le cingolature sono state sensibilmente
riprogettate e irrobustite
per impieghi gravosi;
nel dettaglio le ruote motrici
hanno un diametro di 1.008
millimetri (rispetto i 910 dei
modelli minori), mentre i pattini
in gomma sono più lunghi
di 305 millimetri per offrire
superiore contatto col terreno,
ridotto compattamento del
suolo e migliore trazione.
L’impianto idraulico presenta
una pompa SmartTorque
Twin-Flow con portata
standard di 216 litri al minuto
(a richiesta l’unità da 428
litri al minuto). È possibile
configurare fino 8 distributori
e il sollevatore posteriore è
accreditato di una capacità di
10.092 chili. Piccoli upgrade
pure a livello della cabina,
pensati per ottimizzare il
comfort del posto di guida; da
segnalare il sistema di barre
integrato nel rivestimento del
padiglione destro, concepito
per agevolare l’installazione
di un secondo terminale AFS
Pro 1200 utile per un più pratico
utilizzo delle funzionalità
supplementari.
Steyr 6340 Terrus CVT
Nei piani più alti dell’offerta
Steyr spicca il lancio del
nuovo modello di punta 6340
Terrus CVT, cugino di primo
grado del Case Optum 340
CVXDrive svelato nella prima
metà del 2023. Equipaggiato
con motore FPT Nef da
6,7 litri da 340 cavalli di potenza
massima (sempre disponibile
e senza power boost),
l’ammiraglia del brand austriaco
ha le stesse dimensioni
e il medesimo peso dei fratelli
34

Nell’altra pagina,
il Quadtrac 715
Afs Connect, con i
suoi 778 cavalli di
potenza massima
è l’articolato più
potente al mondo.
Più in basso lo Steyr
6430 Terrus CVT.
Qui a fianco, i nuovi
utility Plus di Steyr
che sostituiranno
i Kompact. Cinque
i modelli con
potenze tra gli 80
e i 120 cavalli e
cambio con Hi-lo
elettroidraulico.
Nuovi anche
il design e la
strumentazione
digitale.
6290 Terrus CVT e 6315 Terrus
CVT. Come i due modelli
minori, anche il 6340 Terrus
CVT è declinato nelle due
opzioni di allestimento Evolution
e Excellence. La trasmissione
a variazione continua è
stata aggiornata innalzandone
le prestazioni e l’affidabilità.
In ambito sicurezza merita
una menzione il sistema avanzato
di frenata per rimorchi
S-Brake. Il circuito idraulico
di serie ha una portata di 165
litri al minuto (implementabile
fino 220 litri al minuto),
con sollevatore posteriore da
11.058 chili. Protagonista della
consolle comandi in cabina
è l’interfaccia touchscreen In-
fomat 1200. In dotazione sono
inclusi il pacchetto di assistenza
S-Tech Protect, il gruppo di
servizi in tempo reale S-Tech
Connect e l’abbonamento al
sistema telematico S-Fleet
Plus.
Addio Kompact ecco i Plus
Scendendo nella scala di potenza,
la novità più croccante
firmata Steyr è costituita dalla
presentazione della famiglia
di utility serie Plus che
dal 2024 sostituirà a listino la
squadra Kompact. In termini
di nomenclatura siamo di
fronte a un ‘déjà vu’ poiché la
sigla Plus non è inedita all’anagrafe
del marchio di St. Valentin.
La gamma è composta da
cinque modelli caratterizzati
da un rivoluzionario stile del
cofano, con motori quattro
cilindri FPT F5 da 3,6 litri da
80 a 120 cavalli emissionati
Stage V grazie alla tecnologia
Hi-eScr2 Compact. I nuovi
trattori polivalenti di mediobassa
potenza sono provvisti
di cambio a 24 rapporti in
avanti e 24 in retro, con due
velocità powershift e powershuttle
elettroidraulico. In più
c’è la funzione freno-frizione
che permette il disinnesto della
trazione e la frenata con un
solo pedale. Gli Steyr Plus
sono progettati per garantire
un ideale montaggio e impiego
dei caricatori frontali per
operazioni di movimentazione.
La pompa idraulica può
arrivare a una portata di 80
litri al minuto, mentre il sollevatore
posteriore gestisce fino
5.000 chili. Rispetto ai predecessori
Kompact, il peso lordo
consentito è aumentato di
circa 5 quintali (passando da
6.500 a 7.000 chili) ed è prevista
una misura più grande di
pneumatici posteriori (420/85
R38) per offrire maggiore
motricità. A seconda delle esigenze
è possibile scegliere tra
due assali anteriori: il gruppo
Classe 1.0 standard con sterzo
migliorato e sollevatore ante-
35

CASE IH E STEYR
riore integrato al ponte, oppure
l’unità vitaminizzata Classe
1.5 HD. All’interno dell’evoluta
cabina dotata di sospensione
meccanica è presente
uno nuovo quadro strumenti
digitale che assicura un facile
monitoraggio dei principali
parametri di lavoro.
Dual Clutch per i Vestrum
Novità anche nello schieramento
utility di Case IH, con
l’ampliamento della scelta
di trasmissioni configurabili
sulla serie Vestrum. In tutti
i quattro modelli da 100 a
130 cavalli, in alternativa al
cambio a variazione continua
CVX Drive diventa infatti
disponibile pure il gruppo powershift
ActiveDrive 8 a tre
gamme e otto rapporti con sistema
a doppia frizione (finora
adottato sui trattori Maxxum).
Si tratta di un’interessante
soluzione che fa abbassare il
prezzo delle macchine senza
però rinunciare ai connotati
premium distintivi della famiglia.
Equipaggiati con motori
quattro cilindri NEF da 4,5
litri Stage V, i nuovi Vestrum
ActiveDrive 8 sono proposti
nelle versioni Selection e
Advanced contraddistinte da
un diverso livello di allestimento
in termini idraulici e
tecnologia di bordo.
Agritechnica 2023 rappresenterà
un’importante occasione
per fare il punto sugli
sviluppi in merito di motorizzazioni
alternative e Steyr sarà
tra i principali protagonisti
col proprio esclusivo trattore
Hybrid CVT. Si tratta di un
mezzo quasi pronto per la produzione
di serie che concretizza
i principi della filosofia
Steyr Konzept. Basato sulla
consolidata piattaforma del
modello 6175 Impuls CVT,
l’innovativo ibrido presentato
in anteprima con una speciale
livrea grigia con linee fluo è
dotato di una ‘power unit’ in
grado di erogare fino 260 cavalli.
L’architettura è caratterizzata
dalla combinazione tra
trasmissione a variazione continua
idromeccanica sull’assale
posteriore e modulo ibrido
sul ponte anteriore (impreziosito
da sospensioni indipendenti
di nuova concezione).
Grazie alla funzione E-CVT
il trattore è azionato in modo
totalmente ibrido-elettrico
fino 75 kW (circa 102 cavalli)
e a un regime ridotto di 1.100
giri al minuto. L’inversore E-
Shuttling consente manovre
più rapide, mentre il sistema
di sterzo E-Steering accelera
l’assale anteriore durante le
svolte a velocità di lavoro riducendo
il raggio della curva.
L’E-Boost fornisce potenza
elettrica supplementare quan-
36

Qui sopra e a lato,
l’inedito Case IH
Farmall 75C Electric
presentato al farm
Progress Show negli
Usa. Più a sinistra,
la gamma Vestrum
ora disponibile
anche con cambio
CVX Drive a doppia
frizione. In basso,
l’esclusivo prototipo
Steyr Hybrid CVT
caratterizzato da
un modulo ibrido
sull’assale anteriore.
ze, creando un sistema a doppia
trazione variabile intelligente.
L’E-Braking mantiene
costante l’avanzamento in discesa
e utilizza la trasmissione
elettrica come un rallentatore
per ridurre al minimo l’usura
dei freni. L’E-Torque Filling
armonizza le variazioni di velocità
durante la lavorazione
del terreno dovute all’irregolarità
delle caratteristiche del
suolo, ottimizzando la performance
e il comfort. In caso di
applicazioni con carichi leggeri
e operazioni di trasporto,
l’E-Eco Mode massimizza
l’efficienza riducendo il consumo
di carburante. Lo Steyr
Hybrid CVT può alimentare
elettricamente gli attrezzi
compatibili col sistema E-
Implement, fornendo fino 75
kW a 700 V tramite porta AEF
standard.
Full electric da 75 cavalli
Probabilmente sul red carpet
di Hannover non ci sarà invece
il trattore a zero emissioni
Case IH Farmall Utiliy 75C
Electric, svelato al Farm Progress
Show in Illinois (Usa).
Come sottolineato dalla sigla
identificativa, tale soluzione
è contraddistinta da un
propulsore cento per cento
elettrico. L’ossatura di base è
quella della diffusissima gamma
convenzionale Farmall,
ma come simboleggiato dal
rivoluzionario design sotto le
carene si nascondono soluzioni
tecniche inedite. Secondo
quando dichiarato dagli ingegneri,
il motore ha una potenza
nominale di 74 cavalli ed è
abbinato a un pacco batterie
dimensionato per un’autonomia
media di quattro ore. Tre
le possibili tipologie di ricarica,
con circuiti da 120 a 480
volt. La trasmissione è una
Power Shuttle elettrica in grado
di far viaggiare il mezzo a
una velocità fino 25 chilometri
orari. Il Farmall Utiliy 75C
Electric vanta una cinematica
a quattro ruote motrici e dispone
di un assale anteriore
do necessario, sfruttando la
tecnologia dei supercondensatori
che permette di immagazzinare
energia generata dal
veicolo ad esempio durante la
marcia in discesa. Con il circuito
denominato E-Torque
Vectoring, la coppia viene indirizzata
alle ruote anteriori o
posteriori in base alle esigena
slittamento limitato con comando
servosterzo elettrico.
Può essere configurato con
caricatore frontale e le prese
ausiliari consentono di supportare
attrezzature da 110V o
220V. All’interno della cabina
con pianale piatto, l’interfaccia
principale è costituita da
un monitor 14,8 pollici che
permette di controllare anche
le telecamere di bordo.
Proseguono altresì gli sviluppi
da parte di Case IH in
ambito automazione. In occasione
dell’evento organizzato
dal costruttore per l’anteprima
delle novità protagoniste
ad Agritechnica 2023, è stato
possibile apprezzare il lavoro
in campo di un Magnum 340
completamente autonomo
privo di conducente in cabina,
abbinato ad un coltivatore
semiportato Väderstad. Una
pragmatica dimostrazione,
comprensiva di svolte in capezzagna,
di una tecnologia
sempre più matura.
Diego vagnini
37

SOLIS
Non chiamateli
outsider
Da realtà semisconosciuta a
protagonista in molti mercati europei,
l’indiana Solis cresce e punta sul
settore multifunzione degli utility
con la nuova gamma S
alla soglia dei 100 cavalli
Compatti, versatili,
economici e con un look
gradevole, gli utility Solis
S75 ed S90 sfruttano un
ottimo rapporto qualità
prezzo con una dotazione
essenziale, ma ben
calibrata sulle necessità
aziendali.
38

1.581 trattori immatricolati
in Francia nel 2022,
1.420 in Turchia, 1.383
in Germania. Con 705 e 426
unità è il secondo marchio più
venduto in Portogallo e Ungheria,
il terzo con 307 unità
in Repubblica Ceca.
In Italia il marchio è importato
e distribuito da Fiaccadori,
che lo scorso anno ne ha
venduti 450. Stiamo parlando
di Solis, uno dei costruttori indiani
più apprezzati sui mercati
internazionali, e non a caso
il primo esportatore indiano
di trattori nel mondo. Fondata
nel 2007, Solis fa parte del
gruppo International Tractors
Limited (ITL), che è uno dei
principali produttori di trattori
in India, proprietario anche
del popolare marchio Sonalika.
Per dare un’idea delle dimensioni
dell’azienda, basti
pensare che nel 2022 Solis ha
prodotto oltre 180 mila trattori,
posizionandosi così nella
top 5 dei costruttori mondiali.
Ma attualmente la capacità dei
suoi stabilimenti produttivi è
esattamente il doppio, e quindi
il suo margine di crescita è
ancora enorme.
La sede principale di produzione
dei trattori Solis è
a Hoshiapur, nello stato del
Punjab, nel nord dell’India,
ma altri siti sono a Rajpura,
sempre in Punjab e a Basmat,
nello stato di Maharashtra,
nell’ovest dell’India. La produzione
copre la fascia di potenza
che va dai 18 ai 90 cavalli,
e non si limita ai trattori,
ma comprende anche varie attrezzature
tra cui frese, trince
e caricatori frontali.
Finalista del Toty
Proprio la gamma di utility
‘S’ si adatta alla perfezione ai
mercati europei e non a caso
l’S90 è stato selezionato tra i
finalisti del Tractor of the Year
2024 nella categoria riservata
agli aziendali. La serie è proposta
in due modelli da 75
e 90 cavalli essenzialmente
meccanici ma caratterizzati
da una dotazione standard in
linea con quanto offerto sui
modelli d’attacco della più
blasonata concorrenza e caratterizzati
da un rapporto qualità/prezzo
assai vantaggioso
anche in relazione a un’affidabilità
ormai consolidata che
giustifica i tre anni di garanzia
offerti dalla Casa.
Ecco che il motore è emissionato
Stage V, la trasmissione
è Carraro e l’idraulica offre
una capacità di sollevamento
più che adeguata. Il tutto
impacchettato in un design
39

L’abitacolo,
sospeso su
silent block,
è ben rifinito,
ergonomico e
offre un’ottima
visibilità sui
quattro lati.
SOLIS
40
sobrio, funzionale e gradevole
che ricorda molto le linee
sfoggiate dai costruttori del
Sol Levante. Equilibrate anche
le dimensioni con un interasse
di 2.350
millimetri,
una
lunghezza
complessiva
attorno
ai 4 metri
e un peso a
vuoto che
spazia tra
i 3.985 e i
4.245 chili
a seconda
che si scelga
la versione
Rops
o quella
cabinata.
Il quattro
cilindri turbo intercooler
realizzato dalla stessa Solis ha
una cilindrata di 4 litri (4.087
cc) e sviluppa i 75 o 90 cavalli
a 2.000 giri, mentre a 1.400 giri
offre il picco di coppia che corrisponde
a 340 Nm per l’S75 e
a 375 Nm per l’S90 con consumi
specifici nell’ordine dei 225
grammi per kW/ora. La pulizia
dei gas di scarico è affidata al
post trattamento, coadiuvato
da Egr, Dop e Dpf.
Obiettivo affidabilità
Il cambio è costituito dal classico
gruppo meccanico Carraro
a tre gamme e quattro marce
sincronizzate per un totale di
12 rapporti in entrambi sensi
grazie all’inversore anch’esso
meccanico al volante, che diventano
20 col super riduttore
offerto di serie (0,25 Km/h di
DOPPIA SCELTA
velocità minima). Meccanico
anche il bloccaggio del differenziale
mentre è elettroidraulico
l’inserimento della doppia
trazione che avviene anche in
frenata per enfatizzare l’azione
dei dischi posteriori.
Doppia pompa per l’impianto
idraulico con circuito
indipendente da 25 litri al minuto
per lo sterzo e pompa da
45 litri al minuto (sull’S75) o
65 (sull’S90) per il sollevatore
e i tre distributori di serie (uno
con comando a leva incrociata
joystick e terza funzione integrata).
L’attacco a tre punti di
categoria II è ad azionamento
Modello Solis S75 Solis S90
Motore
ITL
Cilindri/Cilindrata cc 4/4.087
Potenza max cv/giri 75/2.000 90/2.200
Coppia max Nm/giri 340/1.400 375/1.400
Capacità sollevatore kg 3.000 3.500
Trasmissione a/r 20/20
Passo mm 2.350
Lunghezza mm 3.985/4.200
Larghezza mm 2.100/2.200
Peso kg
3.985 (Rops)/4.245(Cab)
meccanico e ha una capacità
massima standard di 3.000 chili
per l’S75 e 3.500 per l’S90.
Insomma una dotazione
allineata alle necessità di un
trattore tuttofare alla soglia dei
100 cavalli da utilizzare per
la movimentazione in azienda
con caricatore frontale, in
fienagione e nelle lavorazioni
leggere in campo. Alle nostre
latitudini sarà sicuramente più
apprezzata la versione con cabina,
caratterizzata da un abitacolo
in linea col resto della
macchina, ovvero funzionale
e spazioso senza tanti fronzoli.
Sospeso su silent block è ben
isolato dalle vibrazioni e dal
rumore (85 i decibel dichiarati
dalla Casa) con la maggior parte
dei comandi raggruppati sulla
consolle di destra e una buona
visibilità a 360 gradi. Bene
anche il cruscotto con piccolo
display digitale al centro, la sospensione
meccanica del sedile
e l’aria condizionata offerta in
dotazione standard.
Stefano Agnellini

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IMPRESSIONE
IN CAMPO
Più di un
‘frutteto’
© Trattori 2023
42
CARRARO
AGRICUBE PRO
10.5 F
Compatto e potente il frutteto
Agricube Pro si muove con
agilità tra i filari ma ha anche
caratteristiche da light utility.
Motore e idraulica sono al top,
l’assale sospeso aumenta il
comfort e la produttività

Dimensioni e pesi
dell’Agricube Pro 10.5 F ne
permettono un impiego
versatile sia tra i filari che in
azienda. La larghezza fuori
tutto a seconda delle ruote
può variare tra 1,494 e 2,044
metri, con un passo di 2,154
metri che consente raggi di
svolta contenuti e ottima
stabilità sia in campo che in
strada. Ottime le dotazioni,
con impianto idraulico a 3
pompe indipendenti, assale
anteriore sospeso e cabina
con aria condizionata e sedile
pneumatico Grammer.
l+ l-
l Motore Stage V con sistema
di trattamento gas di scarico sottocofano
l Assale anteriore sospeso con tre
modalità di funzionamento
l Inversore elettroidraulico al volante
l Possibilità di regolare le parallete del
sollevatore con sistema Deport e Levelling
SCHEDA TECNICA
VEICOLO PROVATO
Il Carraro Agricube Pro
10.5 F è costruito nello
stabilimento Carraro
Agritalia di Rovigo ed
è equipaggiato con
pneumatici BKT Agrimax
420/70 R28 posteriori e
320/70 R20 anteriori. Il
modello provato è allestito
con 3 pompe idrauliche da
60 l/min, 27 l/min e 27 l/
min, 4 distributori posteriori
e 3 ventrali, sollevatore
anteriore e posteriore a
comando elettronico, Pto
posteriore a 2 velocità e
sincronizzata, cabina con
aria condizionata e sedile
Grammer Deluxe, assale
anteriore sospeso.
DATI TECNICI
Motore FPT F28 Stage V
4 cilindri da 2,8 litri, 103
cv, 416 Nm. Trasmissione
meccanica con Hi-lo e
inversore idraulici. Capacità
massima sollevatore
posteriore 2.600 kg,
anteriore 1.800 kg.
Peso 3.175 kg, peso
massimo consentito 4.400
kg. Passo 2.154 mm.
CONSUMO* l/h 20
AUTONOMIA 4 ore 30’
PREZZO/cv 987 euro
PREZZO EURO
101.660 Iva esclusa
* Desunto dalla scheda tecnica del
motore in potenza massima
l Leva del cambio lunga costringe a
piegarsi in avanti per cambiare le marce
l Per il rifornimento dell’AdBlue
è necessario alzare in cofano motore
l Il tunnel centrale largo limita le possibilità
di movimento delle gambe
Tra i 6 modelli di trattori specializzati
Carraro Agricube Pro che sono
poi disponibili in complessivi 48
allestimenti diversi, la versione 10.5 F
cabinata provata sui colli Berici (VI)
nei vigneti dell’azienda agricola Stefano
Bruttomesso è una delle più versatili,
agile e compatta per poter operare
in quasi tutti i tipi di frutteto e tra le viti
a sesto d’impianto largo, e allo stesso
tempo abbastanza potente e robusta per
svolgere tutti i compiti di un light utility.
Cavalli ne ha in abbondanza, più di
100. L’impianto idraulico, soprattutto
se si sceglie l’opzione con le tre pompe,
consente di azionare senza affanno anche
le attrezzature più esigenti, da sole
o in combinata, con fino a un massimo
di 4 distributori posteriori e 3 laterali e
il sollevatore anteriore da 1.800 chili.
La cabina è spaziosa e confortevole,
larga 1 metro e 20 centimetri e dotata di
aria condizionata e sedile a sospensione
pneumatica. L’assale anteriore con ammortizzatori
idraulici consente non solo
di avere maggiore aderenza al terreno,
ma anche di migliorare la sicurezza e il
comfort di guida quando si effettuano
trasporti su strada ad alta velocità.
Insomma, frutteto si, ma... non solo
per il frutteto.
SUSTAINABILITY INDEX
DRIVELINE %
a a e e e 42,1
COMFORT E SICUREZZA
a d e e e 39,7
CARATTERISTICHE DEL VEICOLO
a d e e e 36
MOBILITY REVOLUTION TRACTOR
a d e e e 40
43

IMPRESSIONE
IN CAMPO
cv!
120!
110!
100!
90!
80!
70!
60!
50!
40!
F28
kgm!
49!
47!
45!
43!
41!
39!
37!
35!
33!
30!
31!
800! 1.400! 2.000! 2.600!
giri / minuto !
POTENZA CV! COPPIA KGM!
Il grafico, realizzato da Trattori, è disegnato
in modo che le curve di potenza e di
coppia si incontrino al regime di rotazione
in cui si rileva il minor consumo specifico:
154 grammi per cavallo ora a 1.500 giri.
MOTORE
Marca e sigla
FPT F28
Alesaggio/corsa mm 91/108
Cilindri/cc/valvole 4/2.810/8
Pot. massima cv/giri 103/2.300
Potenza specifica cv/litro 36,6
Coppia kgm/giri 42,3/1.500
Riserva di coppia % 32
Rapporto di compressione 17:1
Aspirazione
Turbo WG
Iniezione
Common rail
Massa kg 290
Massa specifica kg/litri 103,2
Rendimento 0,42
Cons. spec. min g/cvh/giri 154/1.500
Cons.pot. max litri/h 20
Cons.coppia max litri/h 18,2
Autonomia in pot. max ore 4,5
Indice sollecitazione 9,1
Emissioni
Stage V
INDICE DIESEL TRATTORI 7
LA MECCANICA
Robusto e affidabile
Assale sospeso e cambio con
Hi-lo e inversore idraulici
44
Ovviamente assali e trasmissione,
che rappresentano la struttura
portante del trattore, sono tutti
sviluppati e prodotti internamente da
Carraro.
L’assale anteriore, con sensore angolare
di sterzata per l’innesto idraulico automatico
delle 4 ruote motrici, ha un angolo
di sterzo di 55 gradi e un sistema di
sospensioni a due martinetti idraulici che
permette alle ruote un’escursione di +/-
40 millimetri rispetto alla posizione neutra.
Dalla cabina, per mezzo di un comando
elettroidraulico è possibile regolare
manualmente l’altezza della sospensione
(ad esempio per facilitare il montaggio
delle attrezzature), bloccarla nella posizione
più bassa per eseguire operazioni di
precisione, oppure farla lavorare in automatico
per adeguarsi autonomamente alle
sconnessioni del suolo.
La trasmissione è meccanica a 4 rapporti
sincronizzati e 3 gamme lente/medie/
veloci, soluzione semplice e affidabile ma
con Hi-lo idraulico sul cambio e inversore
idraulico al volante che ne migliorano
l’efficienza e la produttività, specie nei
lavori in cui bisogna effettuare frequenti
manovre. Sulla leva del cambio, oltre ai
pulsanti per la mezza marcia, è presente
anche il pulsante de-clutch che consente di
cambiare rapporti all’interno delle gamme
senza premere il pedale della frizione.
Indubbio protagonista sull’Agricube
Pro è il 4 cilindri FPT Industrial F28,
motore moderno, compatto e potente,
con tutti i componenti del sistema di trattamento
dei gas di scarico SCR, DOC e
DPF che trovano posto all’interno del cofano,
compreso il serbatoio da 10 litri del
liquido AdBlue, senza incidere negativamente
sulle dimensioni del trattore.
I consumi teorici a potenza massima
sono di 20 litri ora, ma nelle condizioni
normali di lavoro è difficile superare i 15.
Lavorando in pendenza con un atomizzatore
trainato Cima Link 55 S da 1.500 litri
azionato dalla Pto a 540 giri/min, i consumi
hanno oscillato tra gli 11 e i 13 litri/
ora. Con un totale di 93 litri di capacità il

A sinistra, l’originale
sistema di apertura
del cofano anteriore
consente l’accesso al
serbatoio dell’AdBlue,
al filtro dell’aria e ai
radiatori. Tutti i punti
di manutenzione
ordinaria si
raggiungono dalla
sinistra senza che sia
necessario rimuovere
i fianchetti laterali.
Qui sotto le prese
laterali e il sollevatore
anteriore da 1.800
chili. A sinistra, il
bocchettone per
il rabbocco del
serbatoio carburante
da 93 litri e, a seguire,
l’assale anteriore con
sospensioni idrauliche
regolabili.
Piccolo diavolo
Progettato specificamente per impieghi
off-road, il 4 cilindri FPT F28 ha un design
ideale per il settore agricolo, con dimensioni
compatte che ben si prestano a impieghi su
trattori specializzati e utility di piccole dimensioni.
Con 2,8 litri di cilindrata ha prestazioni
analoghe al 4 cilindri FPT F36 da 3,6 litri,
raggiungendo sul Carraro Agricube Pro 10.5
F la potenza massima di 103 cavalli, erogata
in maniera costante tra 1.800 e 2.300 giri, e la
coppia massima di 416 Newtonmetri a 1.500
giri. Un Egr integrato, senza componenti
esterni al motore, limita l’impiego dell’SCR,
le cui dimensioni sono dunque ridotte, così
da poter essere alloggiato insieme a DOC e
DPF in un unico modulo di forma appiattita
che trova posto sotto al cofano nella parte
superiore del motore. La manutenzione da un
unico lato e gli intervalli di cambio olio da 600
ore semplificano poi le operazioni manutentive
e riducono i costi operativi.
serbatoio del carburante garantisce quindi
un’autonomia di lavoro sufficiente per
un’intera giornata.
Idraulica senza compromessi
L’impianto idraulico è costituito da tre
pompe indipendenti con circuiti separati,
una da 60 l/min per i distributori ausiliari,
4 posteriori a singolo e doppio effetto e 3
laterali più un ritorno libero, e due pompe
da 27 l/min ciascuna per i sollevatori
e per l’idroguida. I distributori sono ad
azionamento meccanico, ma in optional si
possono avere a comando elettroidraulico
compensati e proporzionali.
Il sollevatore posteriore è invece a gestione
elettronica con una capacità massima
di 2.600 chili (o 3.000 con martinetto
opzionale).
45

IMPRESSIONE
IN CAMPO
CARRO
Struttura portante costituita dal supporto in
ghisa dell’assale anteriore a cui è staffato
il basamento del motore e, a seguire, la
scatola della frizione e quella del cambio/
differenziale.
TRASMISSIONE
Cambio meccanico a ingranaggi con
profilo elicoidale con frizione multidisco
a bagno d’olio. Cambio con 4 rapporti
sincronizzati per le marce e 3 gamme
lente/medie/veloci. Hi-lo e inversore
elettroidraulici per un totale di 24 marce
in avanti e 12 in retro, a partire dalla velocità
minima di 0,5 chilometri orari fino
alla velocità massima di 40. Pulsante declutch
sulla leva del cambio per cambiare
marcia senza premere il pedale della
frizione.
TRAZIONE
Quattro ruote motrici con assale anteriore
sospeso a innesto elettroidraulico e differenziale
a slittamento limitato. L’angolo di
sterzo è di 55 gradi. Blocco differenziale
posteriore meccanico con innesto elettroidraulico.
IMPIANTO IDRAULICO
Tripla pompa da 60 litri al minuto per i distributori
idraulici, 27 l/min per il sollevatore
e da 27 l/min per lo sterzo. Quattro
distributori meccanici posteriori e 3 laterali.
La capacità massima del sollevatore
posteriore a controllo elettronico è di 2.600
chili. I comandi alza e abbassa sono replicati
sul parafango posteriore.
STERZO
Di tipo idrostatico.
FRENI
A dieci dischi in bagno d’olio con azione
meccanica e idraulica integrata.
PRESA DI FORZA
Posteriore a innesto elettroidraulico a due
velocità: 540 e 540Eco e sincronizzata
al cambio. Frizione indipendente a disco
secco da 12”.
Caratteristiche di Carraro sono le due
esclusive funzioni di ‘Deport’ e controllo
elettroidraulico delle parallele, molto utili
sia in fase di aggancio dell’attrezzo, sia
durante il suo utilizzo per adeguarsi alle
situazioni operative. In pratica, tramite dei
pistoni idraulici che si comandano agendo
su interruttori posti in cabina, le parallele
possono essere spostate tutte a destra o tutte
a sinistra, possono essere distanziate o
ravvicinate, oppure anche disallineate.
In optional c’è poi il sollevatore anteriore
da 1.800 chili, ben ravvicinato all’assale
anteriore e molto compatto in posizione
di non utilizzo per non compromettere
la manovrabilità del mezzo. La presa di
forza posteriore a innesto elettroidraulico
funziona in modalità 540 e 540Eco oppure
sincronizzata al cambio.
46
LA CABINA
User friendly
Comandi semplici e razionali
per un feeling immediato
Da flangia a flangia l’assale anteriore
dell’agricube Pro F misura 1.325
millimetri, quello posteriore 1.242.
In base alla gommatura la larghezza fuori
tutto può così variare tra un minimo di
1.494 e un massimo di 2.044 millimetri.
Rispetto ai più stretti modelli da vigneto l’F
può dunque montare una cabina di dimensioni
maggiori, larga 1.200 millimetri. Spazio
in più che consente alle gambe di avere
più libertà di movimento, anche se il tunnel
centrale piuttosto pronunciato occupa un
bel po’ di spazio.
Un piccolo pegno che si deve pagare per
mantenere basso il trattore, che ha un’altezza
contenuta di 2.478 millimetri. Sospeso
su silent block l’abitacolo offre comunque
un discreto comfort, con tutti i comandi posti
sulla consolle di destra e due sole leve,
quella delle marce a destra e quella delle
gamme posizionata sotto al sedile.
L’accesso è agevole e il volante telescopico
regolabile in inclinazione permette
di trovare facilmente il corretto assetto di
guida. Parabrezza anteriore e lunotto posteriore
si aprono a compasso, e l’impianto
di condizionamento consente di mantenere
sempre l’abitacolo alla temperatura ideale.
Il sedile Grammer a sospensione pneumatica,
ancor di più con il contributo dell’assale
anteriore ammortizzato, smorza efficace-

Qui a fianco, l’ampio
accesso alla cabina.
Sotto, i comandi per
le funzioni deport
e per il controllo
elettroidraulico delle
parallele. Più a destra, la
consolle con i comandi
per i distributori, il
controllo elettronico
del sollevatore e
l’acceleratore manuale
con i tasti per la memoria
delle due velocità dei
giri motore. Presenti
anche i tasti per blocco
differenziale, inserimento
doppia trazione e innesto
Pto. Sotto, il posto guida
col volante telescopico e
inclinabile. Nella pagina
precedente, in alto, il
lato destro con la leva
delle marce e il pedale
dell’acceleratore. Sotto,
la leva dell’inversore
elettroidraulico.
Metro e bilancia
Lunghezza mm 4.190
Larghezza mm 1.760
Altezza massima cabina mm 2.478
Passo mm 2.154
Carreggiata ant. mm 1.470
Carreggiata post. mm 1.230
Capacità soll.post kg 2.600
Peso kg 3.175
Serbatoio Gasolio/AdBlue l 93/10
mente sobbalzi e scossoni consentendo di
guidare il trattore a lungo senza stancarsi.
Ottima la visibilità dietro e davanti: l’altezza
al cofano è di soli 1.450 millimetri e i
fianchi del trattore sono liberi dato che SCR
DOC e DPF sono tutti nel vano motore.
Sulla consolle di destra sono disposti razionalmente
le rotelline per regolare le funzioni
del sollevatore, le leve dei distributori
meccanici e i pulsanti per l’inserimento della
presa di forza, della doppia trazione e del
blocco differenziale.
A portata di pollice anche l’acceleratore
elettronico e i pulsanti per le memorie dei
giri motori. Poco più arretrati i tre pulsanti
per il deport e il controllo delle parallele.
Sul montante posteriore destro ci sono invece
i comandi per gestire la sospensione
dell’assale.
47

CLAAS
Piccole
dal cuore grande
Non solo trattori. Dopo aver stupito la
stampa con Xerion, Elios e Axos, Claas
rincara la dose, e va a completare la
gamma di mietitrebbie scuotipaglia con le
Evion. La ricetta? ‘Bassa’ potenza fino a 258
cv e tanta tecnologia a bordo. Con quel
tocco in più in fatto di personalizzazione
48

Che Claas avesse deciso
di puntare in alto nel
segmento dei trattori lo
si era già capito dalla caratura
degli annunci fatti all’ultimo
grande evento stampa di
Harswinkel, nel quale erano
stati svelati i potentissimi
quadricingolati Xerion della
serie 12 e le gamme compatte
Elios e Axos. Ma che volesse
riscrivere anche le caratteristiche
delle sue mietitrebbie,
in un momento già così ricco
di novità (e, come corollario,
di sforzi produttivi), ecco,
non era affatto scontato. Ma
è esattamente quello che è
accaduto: Claas ha infatti annunciato
l’arrivo delle mietitrebbie
scuotipaglia a bassa
potenza Evion. Tra l’altro
quel ‘bassa’ in relazione a
mezzi in grado di raggiungere
una potenza massima di oltre
250 cv, potrebbe strappare
qualche sorriso ai più. Si tratta,
infatti, più di un aggettivo
affibbiatole per convenzione,
per facilitare il riconoscimento
all’interno del listino
prodotti per la raccolta. Anche
perché le motorizzazioni
restano notevoli, soprattutto
se raffrontate al panorama
attuale di macchinari agricoli.
Sostanzialmente il quadro
delle macchine da raccolta
del gruppo è ora completo: le
nuove Evion seguono il lancio
delle Lexion (nel 2019) e
delle Avero, completando il
mosaico delle serie compatte
di cui fanno già parte le Trion.
La nuova gamma Evion è
dunque composta da tre modelli,
rispettivamente il 410,
il 430 e il 450. Mentre la 410
sarà offerta sul mercato soltanto
nella versione Classic
adatta alla raccolta di cereali,
il quadro delle
macchine da
raccolta del gruppo
è ora completo:
le nuove Evion
seguono il lancio
delle Lexion (nel
2019) e delle Avero,
completando il
mosaico delle serie
compatte di cui
fanno già parte le
Trion.
49

CLAAS
per gli altri due modelli gli
agricoltori potranno optare,
qualora lo volessero, per la
versione Maxi, più consona
alle operazioni gravose su terreni
più complessi. In pratica
una filosofia che si rifà a quanto
era già stato fatto in passato
con i modelli Dominator.
Tutte le macchine (compresa
50
la 410), invece, potranno essere
ordinate con una linea di
allestimento a scelta tra Trend
e Business. Il pubblico di riferimento
è quello delle aziende
agricole dalle dimensioni contenute
(anche a gestione familiare)
e dei contoterzisti
Potenza Cummins
Sotto al cofano romba un motore
sei cilindri Cummins B6.7
Stage V con una cilindrata di
6,7 l (lo stesso delle Trion), in
grado di erogare una
coppia elevata già
a bassi regimi. La
potenza nominale
oscilla tra i 204 cv
del modello 410 ai
258 cv del modello
più potente, il 450.
Potenza [massima]
che è già disponibile
a 1.900 giri/min,
con un regime minimo
di 800 giri/min
(valore che lievita a
1.200 giri/min con
funzioni idrauliche
attive). Tutti i modelli portano
in dote di serie il sistema di gestione
della potenza Dynamic
Power, in grado di ottimizzarne
l’erogazione, in campo e non,
soltanto quando effettivamente
necessaria, consentendo riduzioni
nei consumi di carburante
fino al 10%. Inoltre, quando si
attiva lo svuotamento del serbatoio
della granella, il livello di
potenza più alto viene rilasciato
automaticamente.
In ossequio allo stilema
della semplicità d’uso, vero
faro che ha guidato lo sviluppo
degli ingegneri di Harsewinkel,
le Evion combinano
una trebbiatura monorotore
da 600 mm e un rotore di trasferimento
sincronizzato con
cinque scuotipaglia concavi
lunghi 4,40 metri su un canale
largo 1.420 mm. Il risultato
è una superficie di 0,95 m 2 di
controbattitore e 6,25 m 2 di
area di separazione sopra gli
scuotipaglia che, in combinazione
con i deflettori standard
sotto il controbattitore, si traduce
in un’elevata capacità
produttiva con una qualità
della granella di prima classe.
La velocità del battitore può

Solo il meglio a
bordo di quella che
è a tutti gli effetti
una vera e propria
centrale operativa.
Il bracciolo di
comando con leva
CMotion fa da
sfondo alla tastiera
operativa e al
terminale Cemis 700
per le operazioni
4.0. Completano il
quadro del comfort i
sedili ergonomici.
essere regolata in modo continuo
dal terminale Cemis 700,
un’altra delle chicche tecnologiche
installate sui nuovi
modelli, anch’essa presentata
approfonditamente nel corso
dell’evento stampa tedesco.
Le gamme di velocità variano
in base alla versione scelta:
mentre le Classic variano da
480 a 1.150 giri/min (con kit
di riduzione 420 – 1.080 giri/
min), con le Maxi si arriva
invece a gamme di velocità
comprese tra 220 a 630 e da
415 a 1.150 giri/min grazie
alla trasmissione a cinghia a
due stadi.
Nella cabina, accessibile
tramite una scala girevole,
spiccano il moderno bracciolo
di comando con leva
Cmotion, la tastiera chiaramente
disposta e il terminale
touch Cemis 700, da 7 pollici,
che può essere regolato individualmente,
e il display ad
alto contrasto, che consente di
monitorare senza problemi le
funzioni della macchina anche
in presenza di forte luce solare.
La possibilità di richiamare
le impostazioni memorizzate
per tutti i tipi di trebbiatura
più comuni, consente di utilizzare
la macchina rapidamente
e di passare da un tipo di cereale
all’altro facilmente e velocemente.
L’intera gamma è dotata di
serie di climatizzatore automatico
e telecamera, mentre i
poggiapiedi sul piantone dello
sterzo sono disponibili come
optional, così come il box refrigerante
da 30 litri sotto il
sedile del passeggero.
L’equipaggiamento opzionale
comprende anche un
sedile comfort sospeso ad
aria, specchietti retrovisori
regolabili elettricamente e una
seconda telecamera. Inoltre,
nell’abitacolo sono presenti
numerosi vani portaoggetti.
Smartphone, tablet o altri
dispositivi elettrici possono
essere ricaricati tramite un’interfaccia
USB e due interfacce
USB-C. Stefano Eliseo
51

ATTREZZATURE
Offensiva
su tutta la linea
Sarà un 2024 ricco di novità per Väderstad: il
produttore svedese, in vista di Agritechnnica,
ha svelato le novità di prodotto e le innovazioni
tecnologiche che andranno a rimpolpare il suo già
nutritito listino. Ce n’è per tutti i gusti: dagli erpici
alle seminatrici
52

In previsione della prossima
stagione, hanno voluto
fare le cose in grande a
Väderstad, cittadina svedese
da cui l’omonimo produttore
di attrezzature agricole ha
preso il nome. Sono numerose
le novità svelate durante l’evento
stampa che si è svolto
in Austria in collaborazione
Case IH e Steyr (il servizio sui
trattori è a pag.32), inerenti
praticamente ogni segmento
di prodotto in catalogo. Una
sorta di offensiva su tutta la
linea, dagli erpici alle semi-
natrici. Con le tecnologie 4.0
che rivestono un ruolo sempre
più determinante nello sviluppo
di nuove soluzioni per l’agricoltura
di precisione. Dai
sistemi E-Services, installati
sui coltivatori top di gamma
Opus e TopDowm, ai sistemi
elettronici WSX delle seminatrici,
per lo sviluppo delle sue
novità di prodotto Väderstad
è sempre partita dal feedback
sul campo degli operatori,
il vero ago della bilancia del
gruppo.
Una strategia ravvisabile
a partire dalla prima grande
novità che arriverà nel 2024:
la seminatrice di precisione
Proceed V. Che sbarcherà sul
mercato forte dei risultati ottenuti
dopo più di due anni
di test intensivi sui campi
di mezza Europa. Proceed è
pronto quindi a passare dalla
fase prototipale, avviata nel
2021, a quella di mercato.
Aggettivo che pare riduttivo,
anche in considerazione del
numero non trascurabile di
premi vinti per l’innovazione
durante le fiere di settore, dal
Nell’immagine di apertura
su due pagine, il coltivatore
interfilare Extract L. Qui a
fianco, il sensore del sistema
E-Services installato sui
coltivatori Opus e TopDown,
raffigurato con una visuale
aerea nell’immagine sopra.
In alto a sinistra, invece, la
seminatrice Tempo F.
53

ATTREZZATURE
54
Sima all’Agrosalon. La caratteristica
principale di Proceed
consiste nella capacità di collocare
i semi più piccoli alla
profondità desiderata, il tutto
con precisione millimetrica su
tutta la larghezza di lavoro. In
sostanza, quando i semi raggiungono
le unità di fila dalla
tramoggia centrale, entra in
gioco una versione adattata
del sistema PowerShoot (sviluppato
sempre da Väderstad)
che mette in contatto la semenza
con la ruota di arresto.
Le prove sul campo hanno
dimostrato che l’attrezzo può
dimezzare la quantità
di semi di grano
utilizzati nel periodo
di semina, pur mantenendo
la stessa resa
delle altre seminatrici
presenti sul mercato.
Grazie alle unità di
file ad alta precisione,
prima del posizionamento
delle sementi, i
ruotini laterali – montati
singolarmente per
utilizzare la deportanza
idraulica – consolidano
il campo per
garantire le stesse condizioni
per ogni seme.
Ci sono anche le novità 4.0
Per quanto riguarda le innovazioni
4.0, le gamme di coltivatori
TopDown e Opus (con
i modelli che vanno dal 400 al
700), in occasione della prossima
stagione di lavorazioni
nel 2024, arriveranno sul mercato
forti di un nuovo sistema
di controllo basato su iPad
(nominato E-Control) e di
un nuovo sistema gestionale
per la lavorazione del terreno
tramite mappe di prescrizione
(ISOBUS Task Control). Il sistema
E-Services permette di
controllare automaticamente
le impostazioni della macchina
in movimento, utilizzando
una mappa del campo,
permettendo di programmare
il comportamento dei singoli
elementi di lavoro (dischi,
denti, livellatrice e imballatrice)
in punti specifici del
terreno. In più, utilizzando
il sistema di controllo basato
su iPad Väderstad E-Control,
l’operatore può ottenere il pieno
controllo della macchina
direttamente dalla cabina del
trattore.
Nel 2024 arriverà anche
un’intera nuova gamma di
prodotti dedicati alle lavorazioni
interfilare. Nello specifico,
si tratta di attrezzi che
ereditano le caratteristiche dei

Il nuovo sistema per
la fertilizzazione
delle semintraci
Tempo L 8-24 è
dotato di una
tramoggia in
plastica da 2.000
litri per il concime
liquido, che può
essere applicato
nella fila di semina
tramite le unità
di fila o accanto
alla fila di semina
tramite i coltri di
fertilizzazione.
Arriveranno nella
seconda parte del
2024 .
coltivatori interceppo TRV
dell’azienda danese Thyregod,
che proprio lo scorso febbraio
aveva ceduto a Väderstad tutti
i diritti di proprietà intellettuale
relativi a questo specifico
segmento. Ora, la nuova
gamma si chiama Extract, e
porterà in dote anche i tradizionali
colori rosso, giallo e
nero del produttore svedese
(abbandonando dunque il tradizionale
verde chiaro che da
sempre aveva contraddistinto
le livree dei TRV). Disponibile
dalla prossima estate 2024,
inizialmente sarà venduta in
due modelli: l’Extract L 16-
48 trainato e l’Extract V 8-36
montato.
A seconda del modello, sia
l’Extract L che l’Extract V saranno
disponibili con interfila
di 225, 250, 450, 500 e 750
mm. Anticipa la conclusione
del filotto di novità il nuovo sistema
di fertilizzazione liquida
aggiunto alle seminatrici top di
gamma ad alta velocità Tempo
L 8-24 (disponibile in versioni
da 8, 10, 12, 16, 18 o 24 file).
Il sistema, che è completamente
integrato nella macchina è
stato aggiunto in seguito alle
pressanti richiesti di numerosi
agricoltori, che necessitavano
di un attrezzo combinato, in
grado di ridurre significativamente
i tempi operativi e le
passate in campo. All’interno è
presente una tramoggia in plastica
da 2.000 litri per il concime
liquido, che può essere
applicato nella fila di semina
tramite le unità di fila o accanto
alla fila di semina tramite i coltri
di fertilizzazione. Il sistema
consente un’ampia gamma di
dosaggi di fertilizzante liquido
senza dover cambiare gli ugelli.
Nel 2024, infine, le gamme
Tempo (alla ‘L’, si aggiungono
anche la ‘V’ e la ‘F’), porteranno
in dote anche il sistema
di controllo elettronico WSX,
che permetterà agli agricoltori
di controllore la semina fin
nei minimi dettagli, arrivando
ad automatizzare anche alcuni
processi. Stefano Eliseo
55

OLTRE IL TRATTORE
La falciacondizionatrice
Disco 9700 RC Auto
Swather consente di
ottenere alte rese e
qualità elevata con
foraggi particolarmente
delicati come l’erba
medica.
Veloce e delicata
Per trattori fino a 500 cavalli e con una larghezza di lavoro
fino a 9,50 metri, Claas introduce la falciatrice a tappeto
più performante del mercato
Fiore all’occhiello della
nuova serie di falciatrici
Claas per grandi superfici
Disco 9700, la versione Disco
9700 RC Auto Swather è stata
sviluppata appositamente per
la raccolta di volumi elevati
di foraggio in combinazione
con il condizionamento
delicato e l’accorpamento
delle andane, in particolare
erba medica e foraggio
invernale in terreni ad alta
resa. Una caratteristica del
nuovo modello è l’innovativo
flusso del raccolto, con i rulli
del condizionatore azionati da
una doppia trasmissione con
una scatola di trasmissione
a forbice appositamente
sviluppata per garantire
la massima produttività
e durata anche in caso di
uso continuo e intenso. Le
trasmissioni sono progettate
per l’uso con trattori fino
a 500 cavalli, grazie anche
all’utilizzo dei nuovi alberi di
trasmissione telescopici tripli
P-Line con profili in acciaio
appositamente temprati e
di grande diametro, nonché
della nuova frizione K-90,
sviluppata in collaborazione
con Walterscheid. Il
condizionatore costituito
da due rulli in poliuretano
controrotanti occupa l’intera
larghezza della barra
falciante per avere un flusso
continuo e lineare senza
inceppamenti. Grazie al
trasferimento ottimizzato
del prodotto sui tappeti
trasversali, particolarmente
larghi (1.100 millimetri)
ed estremamente robusti
grazie al rinforzo in Kevlar,
gli Auto Swather vengono
riempiti in modo uniforme.
In questo modo si crea
un’andana di forma ottimale,
che facilita la raccolta e la
lavorazione del prodotto
da parte della successiva
macchina raccoglitrice.
56

La trivella idraulica per espianti localizzati realizzata
da Selvatici per l’impiego in vigna.
Per i viticoltori
che a causa di
malattie fungine devono
rapidamente
eliminare le piante
morte sottofila per
non infettare le
vicine ancora sane,
Selvatici ha progettato
una nuova
trivella idraulica in
grado di effettuare
espianti localizzati.
La macchina è stata
realizzata su di
un telaio disegnato
per poter essere
applicato all’attacco
a tre punti sia
posteriormente sia
anteriormente al
trattore in modo di
garantire così una
maggiore visibilità
ESPIANTO EXPRESS
all’operatore. Di
dimensioni compatte
e semplice
da utilizzare, ha un
braccio estensibile
idraulicamente che
può allungarsi fino
a 120 centimetri dal
centro. Con queste
caratteristiche può
tranquillamente
operare su vigneti
di larghezza tra le
file a partire da 1,5
fino a 2,4 metri. Il
motore idraulico
che aziona la rotazione
può portare
coclee a coltelli fino
a 30 centimetri di
diametro e coclee
tradizionali a vite
fino al diametro
di 20 centimetri
(entrambe con
un’altezza massima
di 80 centimetri) per
cui la trivella può
essere utilizzata
non solo per gli
espianti ma anche
per la palificazione.
La rotazione del
braccio raggiunge
i 180 gradi, e
viene effettuata
manualmente sulla
versione standard
con spina e coppiglia
con regolazione
ogni 20 gradi oppure
idraulicamente
con riduttore a vite
senza fine azionato
da un altro motore
idraulico come
optional.
Luigi Cerutti
CIMA
Campione di slalom
Grazie al telaio snodato gli
atomizzatori Link 55 possono
effettuare manovre in spazi ridotti
Gli atomizzatori snodati Cima della serie Link
55 consentono di effettuare manovre con
angoli di sterzo ridottissimi senza mai disinserire
la presa di forza grazie allo snodo senza cardano
omocinetico e con le ruote del carrello che, con
semplici regolazioni sul telaio, passano sul tracciato
di quelle della trattrice. Il gruppo moltiplicatore/ventilatore
è montato sull’attacco a 3 punti
del trattore, con la testata di distribuzione applicata
direttamente sul ventilatore. La portata d’aria
è da 12.500 a 15.500 m³/h . Basata sul principio
del Tubo Venturi, la nebulizzazione pneumatica
del Link 55 consente trattamenti fitoiatrici con
miscele a basso volume d’acqua, e grazie alla
possibilità di accoppiare l’atomizzatore a un’ampia
gamma di testate di distribuzione, tutte dotate
di nuovo sistema anti sgocciolamento brevettato e
di dispositivi di diffusioni a mani o a cannoni di
diverse dimensioni orientabili e intercambiabili,
Come le altre Disco 9700
anche la RC Auto Swather
dispone della funzione Active
Float per alleggerire il peso
al suolo, della regolazione
automatica della pendenza,
del ripiegamento automatico
del braccio per il trasporto,
della funzione Belt Boost per
un perfetto completamento
dell’andana e del sistema di
sicurezza per anticollisione
non-stop.
Enzo Attori
L’atomizzatore Cima Link 55 con cisterna da 1.500 litri e
testata Green Hug con movimentazione idraulica.
la copertura e la penetrazione nella vegetazione è
sempre garantita su tutte le tipologie di colture. Il
serbatoio principale in polietilene rotazionale ha
capacità da 800, 1.000 e 1.500 litri con apertura
di riempimento di grandi dimensioni e serbatoio
lavamani da 30 litri.
Roberto Nesta
IN TRE CON LO SNODO
Modello Link 55
Capacità serbatoio l 800 1.000 1.500
Lunghezza mm 3.220 3.300 3.960
Larghezza mm 1.090 - 1.350 1.400 - 1.650 1.630 - 2.100
Portata pompa l/min/giri 140/4.250
Peso kg 523 553 683
Potenza richiesta cv 70 80 90
57

OLTRE IL TRATTORE
Dotate di erpici
rotanti pieghevoli HR
e tramoggia frontale
TF, le combinazioni
di seminatrici
pneumatiche
Seedflex 1000
aggiungono le
larghezze di lavoro di
4, 4,5 e 5 metri.
Tutto facile con l’Isobus
Tre nuove larghezze di lavoro per la gamma di seminatrici pneumatiche
pieghevoli Kuhn dotate di elemento di semina Seedflex 1000
Tre nuovi modelli con
larghezza di lavoro da
4 a 5 metri completano
la gamma di seminatrici
combinate pneumatiche e
pieghevoli Kuhn dotate di
unità di semina Seedflex 1000
(finora disponibili solo in
versione da 6 metri). Insieme
alla tramoggia frontale
TF 1512 Isobus, queste
combinazioni di semina
formano un’attrezzatura in
grado di preparare il letto
di semina e di seminare
in un unico passaggio,
gestendo il tutto tramite un
terminale Isobus. Oltre alla
tramoggia frontale TF 1512
Isobus da 1.500 litri (o
2.000 con l’estensione), la
combinazione comprende gli
erpici rotanti pieghevoli HR
4030 RCS, 4530 RCS e 5030
RCS e le barre di semina
pieghevoli BTFR 4030,
4530 e 5030, rispettivamente
con larghezze di lavoro di
4, 4,5 e 5 metri. Gli erpici
rotanti sono adatti a trattori
fino a 300 cavalli (o 350 per
il modello più grande) e
sono compatibili con i rulli
Steelliner (con diametro
di 550 mm) e Megapacker
(590 mm). Il carter centrale
Duplex è protetto dal
surriscaldamento tramite un
impianto di raffreddamento
dell’olio, mentre la
pompa integrata si attiva
automaticamente con la presa
di forza e l’intera catena di
58

Il piccolo Carrytank 150 da 150 litri trova comodamente
posto anche sui cassoni dei pick up.
Il Carrytank 150
è un serbatoio
trasportabile
prodotto in
polietilene lineare
con stampaggio
rotazionale,
progettato e
realizzato da
Emiliana Serbatoi
per essere il più
compatto possibile
ed avere il miglior
rapporto dimensioni
esterne/capacità
utile esistente sul
mercato. Ciò per
renderne possibile
il trasporto sulla
maggior parte dei
furgoni e anche
sui pick-up con o
senza copertura
occupando il
minimo spazio.
Inoltre, questa
sua peculiarità
consente di poterlo
spedire utilizzando
trasmissione è protetta contro
i sovraccarichi da una frizione
di sicurezza. Le regolazioni
della profondità di lavoro e
della barra di livellamento
sono di serie idrauliche. Le
barre di semina BTFR, dotate
di unità di semina Seedflex
1000, sono disponibili con
interfila di 125 e 150 mm. I
doppi dischi sono sfalsati di
41 mm, sono montati su un
parallelogramma e sono dotati
di ruotini di compattamento
LO METTI DOVE VUOI
anche i servizi
postali. Nonostante
le sue dimensioni
compatte (985
millimetri di
larghezza, 585
di profondità e
465 di altezza),
il serbatoio da
150 litri è dotato
di coperchio
con lucchetto e
chiusura rinforzata,
tappo di carico in
alluminio, valvola di
sicurezza, gruppo
travaso, imbocchi
per sollevamento
a pieno carico
con forche,
impugnature per
sollevamento a
vuoto, alloggiamenti
per posizionamento
cinghie di fissaggio
al basamento
di appoggio,
indicatore di livello
e inserti in alluminio
o materiale
compatibile.
Disponibile in
versione omologata
per gasolio, per
benzina, e anche
per AdBlue, il
Carrytank 150
è fornito nella
configurazione
standard di una
pompa con portata
di 40 lt/min, 4 metri
di tubo flessibile e
pistola automatica.
In optional sono
disponibili il
contalitri digitale
M 24 e il filtro per
a separazione
dell’acqua. Lo
spessore della
strutture in
polietilene è di 9
millimetri, mentre il
peso a vuoto con il
gruppo pompa è di
soli 35 chili.
Luigi Cerutti
per controllare con precisione
la profondità di semina
regolabile idraulicamente. La
testata di distribuzione dotata
di valvole Vistaflow permette
di eseguire tramline su 2 x
2 file. La barra di semina è
montata sul telaio del rullo
dell’erpice rotante in modo
da garantire una migliore
aderenza al terreno, ridurre lo
sbalzo e spostare il baricentro
quanto più vicino possibile al
trattore.
Enzo Attori
KVERNELAND
Dagli ortaggi ai fiori
Adattabile a qualsiasi seme la
Miniair Nova è disponibile a telaio
fisso o pieghevole da 2,5 a 6 metri
La seminatrice pneumatica Miniair Nova può lavorare su 14,
19, 23, 28 e 32 file.
La seminatrice pneumatica di precisione per ortaggi
Kverneland Miniair Nova è una delle più
versatili sul mercato potendo seminare una grandissima
varietà di semi come cipolla, cavolo, spinaci,
carota, asparago, fino alle erbe medicinali e ai fiori.
I vari modelli della Miniair Nova hanno larghezza
di lavoro comprese tra 2,5 e 6,5 metri, potendo
disporre di un telaio di tipo rigido oppure con un
sistema di ripiegamento idraulico. La macchina
può essere regolata ad un’altezza massima di 340
millimetri tramite un’apposita barra di regolazione
posta sulle sospensioni, mentre la scatola di trasmissione
centrale standard ad ingranaggi permette
una spaziatura fra un seme e l’altro variabile da 9
a 434 millimetri. Per variare la distanza del seme
è necessario sostituire gli ingranaggi, operazione
che può essere fatta senza l’utilizzo di strumenti.
Un carro con attacco a parallelogramma costituisce
l’unità di semina il cui peso può essere ridotto
o incrementato tramite un sistema di sospensioni
caricato a molla. Le unità di semina sono unite
singolarmente al telaio base con una distanza fra
ciascuna fila regolabile da un minimo di 110 millimetri.
I coltri possono essere di tipo standard, a
falcione e per doppio disco.
Pietro Toschi
RIGIDO O PIEGHEVOLE
Modello
Miniair Nova
Tipo telaio Rigido Pieghevole
Larghezza di lavoro m 2,5-3-3,5-4-4,5-5-6-6,5 6
File n 14-19-23-28-32 32
Peso kg da 355 a 740 970
59

A TUTTO CAMPO
All’ultima edizione
del Gran Premio di
Roma di Formula E,
svoltasi nel fine settimana
del 16 luglio, c’era anche
un po’ di agromeccanica. A
testimonianza di una spinta
innovativa che si è fatta
sempre più interessante negli
ultimi anni. Il nostro settore
era infatti rappresentato in
prima linea dall’e-Worker, il
nuovo sollevatore telescopico
completamente elettrico di
Merlo che, per l’occasione,
è stato utilizzato dallo staff
del circuito cittadino per la
mobilitazione delle autovetture
incidentate. E il traguardo
non è di poco conto: era
infatti la prima volta che un
telescopico full-electric si
MERLO. AL GRAN PREMIO DI FORMULA E
Anche in pista
All’ultima edizione del Gran Premio di Formula E di Roma i
telescopici full electric e-Worker di Merlo sono stati scelti per la
mobilitazione delle auto incidentate lungo il circuito. Grazie alle
loro doti di agilità, compattezza e velocità di esecuzione
trovava a operare in una gara
internazionale, dimostrandosi
la soluzione ideale per
garantire la sicurezza grazie
alle sue prestazioni, dimensioni
ridotte e agibilità di
movimento.
Ben undici dunque gli e-
Worker impegnati per gestire
60

A TUTTO CAMPO
l’attività di soccorso coadiuvati
da 300 Marshall, le
sentinelle della sicurezza su
pista che lungo il percorso
segnalano incidenti e anomalie.
Il campionato mondiale
per le monoposto elettriche è
sbarcato sul circuito cittadino
dell’EUR, un tracciato
tecnicamente veloce caratterizzato
da lunghi rettilinei
e numerose possibilità di
sorpasso, per la quinta volta
nella storia della serie e rappresenta
la massima espressione
della tecnologia in
campo di mobilità elettrica.
«Abbiamo maturato l’utilizzo
di Merlo perché, soprattutto
in questo ambito, abbiamo
degli spazi stretti e quindi
il movimento con dei mezzi
particolarmente grandi ci
avrebbe reso la vita difficile
- ha commentato Gianfranco
Bonifacio, Deputy CoC.
Quindi l’utilizzo di mezzi
performanti come i Merlo e
nello specifico gli e-Worker
particolarmente piccolini e
agevoli, ci ha dato la possibilità
di avere la carta vincente
per poter fornire un servizio
eccellente. Le batterie sono
state una piacevole sorpresa,
poihé il consumo si è rivelato
veramente irrisorio».
«Merlo è stato scelto come
partner perché leader di
settore dal punto di vista
tecnologico e perché è
l’unico a offrire un mezzo
elettrico di queste dimensioni
e prestazioni –ha ricordato
Mattia Bodino, responsabile
Comunicazione Merlo -. Per
l’attività di soccorso in pista
è fondamentale avere mezzi
compatti, sicuri, agili e affidabili
in quanto devono operare
in condizioni estreme e
non c’è margine d’errore».
Durante la gara, 6 vetture si
sono scontrate nel rettilineo
più veloce del circuito, fortunatamente
senza conseguenze
gravi per i piloti e le
persone che aasistevano alla
gara. Si è trattato probabilmente
dell’incidente più
spettacolare e pericoloso di
tutta la storia della formula
E, ma grazie all’intervento
dei Marshall e degli e-Worker,
le automobili sono state
rimosse in tempi rapidissimi,
consentendo al Gran Premio
di ricominciare.
«Mi sento di ringraziare
tutto lo staff Merlo presente
durante la competizione– ha
sottolineato Francesco Cassioli,
Event control Room
Delegate -, perché c’è stata
una sinergia perfetta, con
una velocità di risposta adeguata
alle esigenze, grazie a
mezzi efficienti e personale
adeguatamente formato. È
stata una collaborazione
splendida e ovviamente siamo
assolutamente fiduciosi
che questa partnership continuerà
nella nostra attività
quotidiana all’Autodromo di
Vallelunga».
Stefano Eliseo
61

CAMPO APERTO
t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
Prezzi Iva esclusa aggiornati al 1 ottobre
2023.
Viale dell’Industria 15/17
20010 Pregnana Milanese (Mi)
tel. 02/93510385
fax 02/93510431
www.caseih.com
Farmall 55 A
39.529 euro
Cabina optional. Motore Fpt; common
rail; 3 cilindri; 2.931 cc; 55 cv;
cambio 12/12 marce con inversore
idraulico optional; tara 2.880 kg; rimorchiabile
11.520 kg; lungh. x largh.
3.856 x 1.922 mm; passo 2.078 mm.
Farmall 65 A
40.393 euro
Cabina optional. Motore Fpt; common
rail; 3 cilindri; 2.931 cc; 65 cv;
cambio 12/12 marce con inversore
idraulico optional; tara 2.880 kg; rimorchiabile
11.520 kg; lungh. x largh.
3.856 x 1.922 mm; passo 2.078 mm.
Farmall 75 A
41.744 euro
Cabina optional. Motore Fpt; Turbo
intercooler common rail; 3 cilindri;
2.931 cc; 75 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 2.880 kg; rimorchiabile 11.520 kg;
lungh. x largh. 3.856 x 1.922 mm; passo
2.078 mm.
Farmall 55 C
50.035 euro
Cabina optional. Motore Nef; Turbo
aftercooler Common rail; 4 cilindri;
3.387 cc; 58 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.600 kg; rimorchiabile 14.400 kg;
lungh. x largh. 4.001 x 1.922 mm; passo
2.285 mm.
Farmall 65 C
51.093 euro
Cabina optional. Motore Nef; Turbo
aftercooler Common rail; 4 cilindri;
3.387 cc; 65 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.600 kg; rimorchiabile 14.400 kg;
lungh. x largh. 4.001 x 1.922 mm; passo
2.285 mm.
Farmall 75 C
52.480 euro
Cabina optional. Motore Nef; Turbo
aftercooler Common rail; 4 cilindri;
3.387 cc; 75 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.600 kg; rimorchiabile 14.400 kg;
lungh. x largh. 4.001 x 1.922 mm; passo
2.285 mm.
Farmall 90 C
60.022 euro
Cabina optional. Motore Fpt; Turbo
aftercooler Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 90 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.600 kg; rimorchiabile 14.400 kg;
lungh. x largh. 4.147 x 1.923 mm; passo
2.285 mm.
Farmall 100 C
63.756 euro
Cabina optional. Motore Fpt; Turbo
aftercooler Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 100 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.600 kg; rimorchiabile 14.400 kg;
lungh. x largh. 4.147 x 1.923 mm; passo
2.285 mm.
Farmall 110 C
70.505 euro
Cabina optional. Motore Fpt; Turbo
aftercooler Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 110 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico; tara 3.700 kg;
rimorchiabile 14.800 kg; lungh. x largh.
4.147 x 1.923 mm; passo 2.285 mm.
Farmall 120 C
73.948 euro
Cabina optional. Motore Fpt; Turbo
aftercooler Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 117 cv; cambio 12/12
marce con inversore idraulico; tara
3.700 kg; rimorchiabile 14.800 kg; lungh.
x largh. 4.147 x 1.923 mm; passo
2.285 mm.
Luxxum 100
96.321 euro
Con cabina. Motore Nef; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri; 3.387
cc; 99 cv; cambio 32/32 marce con
inversore idraulico; tara 4.390 kg;
rimorchiabile 17.560 kg; lungh. x largh.
4.197 x 2.100 mm; passo 2.420 mm.
Luxxum 110
98.820 euro
Con cabina. Motore Nef; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri; 3.387
cc; 107 cv; cambio 32/32 marce con
inversore idraulico; tara 4.390 kg;
rimorchiabile 17.560 kg; lungh. x largh.
4.197 x 2.100 mm; passo 2.420 mm.
Luxxum 120
102.320 euro
Con cabina. Motore Nef; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.387 cc; 117 cv; cambio 32/32
marce con inversore idraulico;
tara 4.390 kg; rimorchiabile 17.560
kg; lungh. x largh. 4.197 x 2.100 mm;
passo 2.420 mm.
Vestrum 100 CVXDrive
111.932 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 110 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 5.500
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 3.790 x 2.470 mm; passo
2.490 mm.
Vestrum 110 CVXDrive
114.909 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 120 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 5.500
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 3.790 x 2.470 mm; passo
2.490 mm.
Vestrum 120 CVXDrive
119.557 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 130 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 5.500 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
3.790 x 2.470 mm; passo 2.490 mm.
Vestrum 130 CVXDrive
123.349 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 140 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 5.500 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
3.790 x 2.470 mm; passo 2.490 mm.
Maxxum 115
109.883 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485 cc;
125 cv; cambio 16/16 marce con
inversore idraulico; tara 4.890 kg;
rimorchiabile 19.560 kg; lungh. x largh.
5.137 x 2.470 mm; passo 2.642 mm.
Maxxum 125
113.906 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
common rail; 4 cilindri; 4.485 cc;
135 cv; cambio 16/16 marce con
inversore idraulico; tara 4.890 kg;
rimorchiabile 19.560 kg; lungh. x largh.
5.137 x 2.470 mm; passo 2.642 mm.
MAXXUM 125 CVXDRIVE € 148.294
Cambio continuo con inversore
idraulico;
MAXXUM 125 MC € 130.170
Cambio 24/24 marce con inversore
idraulico;
Maxxum 135
117.927 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 145 cv; cambio 16/16 marce
con inversore idraulico; tara 4.890
kg; rimorchiabile 19.560 kg; lungh.
x largh. 5.137 x 2.470 mm; passo
2.642 mm.
MAXXUM 135 CVXDRIVE € 152.396
Cambio continuo con inversore
idraulico;
MAXXUM 135 MC € 134.195
Cambio 24/24 marce con inversore
idraulico;
Maxxum 145
120.581 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485 cc;
155 cv; cambio 16/16 marce con
inversore idraulico; tara 5.010 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
5.137 x 2.470 mm; passo 2.642 mm.
MAXXUM 145 CVX € 155.074
Cambio continuo con inversore
idraulico;
MAXXUM 145 MC € 136.851
Cambio 24/24 marce con inversore
idraulico;
Maxxum 150
124.313 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
common rail; 6 cilindri; 6.728 cc;
158 cv; cambio 16/16 marce con
inversore idraulico; tara 5.020 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
5.137 x 2.470 mm; passo 2.642 mm.
MAXXUM 150 CVX € 159.033
Cambio continuo con inversore
idraulico;
MAXXUM 150 MC € 140.772
Cambio 24/24 marce con inversore
idraulico;
Puma 140
127.417 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 155 cv; cambio
18/6 marce con inversore idraulico;
tara 6.980 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 4.719 x 2.150 mm; passo
2.789 mm.
Puma 150
131.849 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 165 cv; cambio
18/6 marce con inversore idraulico;
tara 6.980 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 4.719 x 2.150 mm; passo
2.789 mm.
Puma 150 CVXDrive
163.908 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 165 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 7.240 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 4.719 x 2.150 mm;
passo 2.789 mm.
PUMA 150 MC € 146.251
Cambio 18/6 marce con inversore
idraulico; tara 6.980 kg;
Puma 165
138.881 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
common rail; 6 cilindri; 6.728
cc; 180 cv; cambio 19/6 marce con
inversore idraulico; tara 6.980 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
4.719 x 2.150 mm; passo 2.789 mm.
PUMA 165 CVXDRIVE € 169.613
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 7.240 kg;
PUMA 165 MC € 152.905
Cambio 18/6 marce con inversore
idraulico; tara 6.980 kg;
PUMA 175 CVXDRIVE € 176.121
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 7.240 kg;
Puma 185 CVXDrive
200.551 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 200 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 9.150 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.017 x 2.334 mm;
passo 2.884 mm.
PUMA 185 MC € 183.738
Cambio 18/6 marce con inversore
idraulico; tara 8.650 kg;
Puma 200 CVXDrive
206.360 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 220 cv; cambio
continuo; tara 9.150 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 5.017 x
2.334 mm; passo 2.884 mm.
PUMA 200 MC € 189.426
Cambio 18/6 marce con inversore
idraulico; tara 8.650 kg;
Puma 220 CVXDrive
214.090 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 240 cv; cambio
62

CAMPO APERTO
t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
continuo; tara 9.150 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 5.017 x
2.334 mm; passo 2.884 mm.
PUMA 220 MC € 197.024
Cambio 18/6 marce con inversore
idraulico; tara 8.650 kg;
Puma 240 CVXDrive
220.457 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 260 cv; cambio
continuo; tara 9.150 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 5.017 x
2.334 mm; passo 2.884 mm.
Optum 250 CVXDrive
282.231 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 273 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 10.500 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.700 x 2.536 mm;
passo 2.995 mm.
Optum 270 CVXDrive
292.382 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 288 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 10.500 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.700 x 2.536 mm;
passo 2.995 mm.
Optum 300 CVXDrive
307.557 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 313 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 10.500 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.700 x 2.536 mm;
passo 2.995 mm.
Magnum 310
294.068 euro
Con cabina. Motore Iveco; intercooler;
6 cilindri; 8.709 cc; 347 cv;
cambio 19/4 marce con inversore
idraulico; tara 11.450 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 6.295
x 2.550 mm; passo 3.055 mm.
MAGNUM 310 CVXDRIVE € 323.232
Cambio continuo con inversore
idraulico;
Magnum 340
318.344 euro
Con cabina. Motore Iveco; intercooler;
6 cilindri; 8.709 cc; 375 cv;
cambio 19/4 marce con inversore
idraulico; tara 12.850 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 6.428
x 2.550 mm; passo 3.055 mm.
MAGNUM 340 CVXDRIVE € 336.911
Cambio continuo con inversore
idraulico;
Magnum 380 CVX
359.664 euro
Con cabina. Motore Iveco; intercooler;
6 cilindri; 8.709 cc; 417 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; tara 12.850 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 6.428
x 2.550 mm; passo 3.055 mm.
Magnum 400
340.480 euro
Con cabina. Motore Iveco; intercooler;
6 cilindri; 8.709 cc; 435 cv;
cambio 21/5 marce con inversore
idraulico; tara 12.850 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 6.428
x 2.550 mm; passo 3.055 mm.
Via Torino 9/11
13100 Vercelli
tel. 0161/298411
fax 0161/298498
www.claas.com
Elios 210
46.135 euro
Cabina optional. Motore Nef; Turbo
aftercooler Common rail; 4 cilindri;
3.387 cc; 75 cv; cambio 24/24 marce
con inversore idraulico optional;
tara 2.850 kg; rimorchiabile 11.400 kg;
lungh. x largh. 3.815 x 1.650 mm; passo
2.156 mm.
Elios 220
55.320 euro
Con cabina. Motore Nef; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.387 cc; 85 cv; cambio 24/24 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.150 kg; rimorchiabile 12.600 kg;
lungh. x largh. 3.815 x 1.650 mm; passo
2.156 mm.
Elios 230
58.225 euro
Con cabina. Motore Nef; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri; 3.387
cc; 92 cv; cambio 24/24 marce con inversore
idraulico optional; tara 3.150
kg; rimorchiabile 12.600 kg; lungh. x largh.
3.815 x 1.650 mm; passo 2.156 mm.
ELIOS 240 € 60.330
103 cavalli con Cpm
Arion 450
106.405 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
common rail; 4 cilindri; 4.485
www.manitou.com

CAMPO APERTO
t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
cc; 135 cv; cambio 16/16 marce
con inversore idraulico; tara 5.300
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.444 x 2.100 mm; passo
2.525 mm.
Arion 470
115.500 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485 cc;
155 cv; cambio 16/16 marce con
inversore idraulico; tara 5.300 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
4.444 x 2.100 mm; passo 2.525 mm.
Arion 610 CMatic
160.855 euro
Con cabina. Motore John Deere;
turbo; 6 cilindri; 6.788 cc; 145 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; tara 5.800 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 5.155 x
2.400 mm; passo 2.820 mm.
Arion 630
155.505 euro
Con cabina. Motore John Deere;
turbo; 6 cilindri; 6.788 cc; 165 cv;
cambio 24/24 marce con inversore
idraulico; tara 6.000 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 5.155 x
2.400 mm; passo 2.820 mm.
Con powerboost
ARION 630 CMATIC € 175.480
Cambio continuo con inversore
idraulico;
Arion 650
174.065 euro
Con cabina. Motore John Deere;
turbo; 6 cilindri; 6.788 cc; 185 cv;
cambio 24/24 marce con inversore
idraulico; tara 6.000 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 5.155 x
2.400 mm; passo 2.820 mm.
Con powerboost
ARION 660 CMATIC € 200.725
Cambio continuo con inversore
idraulico;
205 cavalli con Cpm
Axion 810
225.170 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 215 cv; cambio
24/24 marce con inversore idraulico;
tara 8.500 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.260 x 2.400 mm; passo
2.985 mm.
Axion 830
231.655 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 235 cv; cambio
24/24 marce con inversore idraulico;
tara 8.500 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.260 x 2.400 mm; passo
2.985 mm.
24/24 marce con inversore idraulico;
tara 9.600 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.260 x 2.400 mm; passo
2.985 mm.
Axion 870 CMatic
288.810 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 280 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 9.600 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.260 x 2.400 mm;
passo 2.985 mm.
Axion 930 CMatic
367.560 euro
Con cabina. Motore Iveco; intercooler;
6 cilindri; 8.709 cc; 355 cv;
cambio continuo; tara 13.100 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
5.560 x 2.500 mm; passo 3.150 mm.
Axion 960 CMatic
406.500 euro
Con cabina. Motore Iveco; intercooler;
6 cilindri; 8.709 cc; 445 cv;
cambio continuo; tara 13.100 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
5.560 x 2.500 mm; passo 3.150 mm.
Xerion 4200 Saddle Trac
474.180 euro
Con cabina. Motore Mercedes; 6
cilindri; 10.677 cc; 462 cv; cambio
continuo; tara 17.200 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 7.493 x
2.490 mm; passo 3.500 mm.
Cabina centrale fissa
XERION 4200 TRAC € 440.800
Cabina centrale fissa
XERION 4200 TRAC VC € 480.290
Cabina centrale fissa
Xerion 4500 Trac VC
523.420 euro
Con cabina. Motore Mercedes; 6
cilindri; 12.809 cc; 490 cv; cambio
continuo; tara 17.450 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 7.493 x
2.490 mm; passo 3.500 mm.
Cabina girevole 180 gradi
Xerion 5000 Trac VC
544.905 euro
Con cabina. Motore Mercedes; 6
cilindri; 12.809 cc; 530 cv; cambio
continuo; tara 17.450 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 7.493 x
2.490 mm; passo 3.500 mm.
Cabina girevole 180 gradi
4070 E
36.030 euro
Senza cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 65 cv; cambio
12/3 marce; tara 3.000 kg; rimorchiabile
12.000 kg; lungh. x largh. 3.860 x
1.782 mm; passo 2.100 mm.
4080 E
39.250 euro
Senza cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 75 cv; cambio
12/3 marce; tara 3.000 kg; rimorchiabile
12.000 kg; lungh. x largh. 3.860 x
1.782 mm; passo 2.100 mm.
4090 E
44.040 euro
Senza cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 88 cv;
cambio 15/15 marce; tara 3.000
kg; rimorchiabile 12.000 kg; lungh.
x largh. 3.860 x 1.782 mm; passo
2.100 mm.
4100 E
46.190 euro
Senza cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 97 cv; cambio
15/15 marce; tara 3.000 kg; rimorchiabile
12.000 kg; lungh. x largh. 3.860 x
1.782 mm; passo 2.100 mm.
5070 D Keyline
43.070 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 65 cv; cambio
15/15 marce; tara 3.200 kg; rimorchiabile
12.800 kg; lungh. x largh. 3.860 x
1.795 mm; passo 2.100 mm.
5080 D Keyline
44.720 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 75 cv; cambio
15/15 marce; tara 3.200 kg; rimorchiabile
12.800 kg; lungh. x largh. 3.860 x
1.795 mm; passo 2.100 mm.
5090 D Keyline
47.700 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 88 cv; cambio
15/15 marce; tara 3.200 kg; rimorchiabile
12.800 kg; lungh. x largh. 3.860 x
1.882 mm; passo 2.100 mm.
5100 D Keyline
51.670 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 97 cv; cambio
15/15 marce; tara 3.200 kg; rimorchiabile
12.800 kg; lungh. x largh. 3.860 x
1.882 mm; passo 2.100 mm.
10/10 marce; tara 3.200 kg; rimorchiabile
12.800 kg; lungh. x largh. 3.430 x
1.940 mm; passo 2.100 mm.
5080 D
50.990 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 75 cv; cambio
30/15 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.200 kg; rimorchiabile
12.800 kg; lungh. x largh. 3.430 x
1.940 mm; passo 2.100 mm.
5080 D ECOLINE € 46.000
Cambio 10/10 marce;
5090 D
54.510 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 88 cv; cambio
30/15 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.200 kg; rimorchiabile
12.800 kg; lungh. x largh. 3.430 x
1.940 mm; passo 2.100 mm.
5090 D ECOLINE € 49.460
Cambio 10/10 marce;
5090.4 D
55.590 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 88 cv; cambio
30/15 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.300 kg; rimorchiabile
13.200 kg; lungh. x largh. 3.560 x
2.005 mm; passo 2.230 mm.
5090.4 D ECOLINE € 50.570
Cambio 10/10 marce;
5100.4 D
61.190 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 102 cv; cambio
30/15 marce con inversore idraulico;
tara 3.300 kg; rimorchiabile 13.200 kg;
lungh. x largh. 3.560 x 2.005 mm; passo
2.230 mm.
5090 D TTV
88.420 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 88 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 3.958 kg; rimorchiabile 15.832
kg; lungh. x largh. 4.638 x 1.745 mm;
passo 2.141 mm.
5090.4 D TTV
91.710 euro
Con cabina. Motore Same; turbo; 4
cilindri; 3.850 cc; 88 cv; cambio continuo
con inversore idraulico; tara 4.058
kg; rimorchiabile 16.232 kg; lungh. x largh.
4.768 x 1.745 mm; passo 2.271 mm.
5100 D TTV
90.680 euro
Con cabina. Motore Same; turbo; 3
cilindri; 2.887 cc; 97 cv; cambio continuo
con inversore idraulico; tara 3.958
kg; rimorchiabile 15.832 kg; lungh. x largh.
4.638 x 1.745 mm; passo 2.141 mm.
5100.4 D TTV
94.720 euro
Con cabina. Motore Same; turbo; 4
cilindri; 3.850 cc; 102 cv; cambio continuo
con inversore idraulico; tara 4.058
kg; rimorchiabile 16.232 kg; lungh. x largh.
4.768 x 1.745 mm; passo 2.271 mm.
5110.4 D TTV
98.240 euro
Con cabina. Motore Same; turbo; 4
cilindri; 3.850 cc; 113 cv; cambio continuo
con inversore idraulico; tara 4.058
kg; rimorchiabile 16.232 kg; lungh. x largh.
4.768 x 1.745 mm; passo 2.271 mm.
AXION 830 CMATIC € 254.935
Cambio continuo con inversore
idraulico;
Axion 850
245.890 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 264 cv; cambio
SDF S.p.a. V.le F. Cassani 15
24047 Treviglio (Bergamo)
tel. 0363/4211
www.deutz-fahr.com
www.sdfgroup.com
5070 D Ecoline
45.240 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 65 cv; cambio
5080 G
52.840 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 75 cv; cambio
64

CAMPO APERTO
t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
16/16 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.600 kg; rimorchiabile
14.400 kg; lungh. x largh. 4.100 x
2.037 mm; passo 2.295 mm.
5090 G
54.800 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 88 cv; cambio
16/16 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.620 kg; rimorchiabile
14.480 kg; lungh. x largh. 4.100 x
2.037 mm; passo 2.295 mm.
5090 G PLUS € 57.450
Tara 3.800 kg; rimorchiabile 15.200
kg; lungh. x largh. 4.130 x 2.065 mm;
passo 2.350 mm.
5090.4 G Plus
59.800 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 88 cv; cambio
16/16 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.800 kg; rimorchiabile
15.200 kg; lungh. x largh. 4.130 x
2.065 mm; passo 2.350 mm.
5100 G
60.320 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 102 cv; cambio
16/16 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.920 kg; rimorchiabile
15.680 kg; lungh. x largh. 4.260 x
2.065 mm; passo 2.400 mm.
5110 G Plus
65.280 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 106 cv; cambio
10/10 marce con inversore idraulico
optional; tara 4.220 kg; rimorchiabile
16.880 kg; lungh. x largh. 4.265 x
2.209 mm; passo 2.400 mm.
5110 G
62.450 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 113 cv; cambio
16/16 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.920 kg; rimorchiabile
15.680 kg; lungh. x largh. 4.260 x
2.065 mm; passo 2.400 mm.
5120 G
68.650 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 116 cv; cambio
10/10 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.600 kg; rimorchiabile
14.400 kg; lungh. x largh. 4.100 x
2.037 mm; passo 2.300 mm.
5105
76.170 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
4 cilindri; 3.621 cc; 110 cv;
cambio 20/20 marce con inversore
idraulico; tara 4.150 kg; rimorchiabile
16.600 kg; lungh. x largh. 4.145 x
2.170 mm; passo 2.370 mm.
5115
80.530 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
4 cilindri; 3.621 cc; 119 cv;
cambio 20/20 marce con inversore
idraulico; tara 4.500 kg; rimorchiabile
18.000 kg; lungh. x largh. 4.145 x
2.170 mm; passo 2.370 mm.
5125
83.240 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
4 cilindri; 3.621 cc; 126 cv;
cambio 20/20 marce con inversore
idraulico; tara 4.500 kg; rimorchiabile
18.000 kg; lungh. x largh. 4.145 x
2.170 mm; passo 2.370 mm.
6120
92.750 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 126 cv; cambio
30/30 marce con inversore idraulico;
tara 5.300 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 4.428 x 2.374 mm; passo
2.540 mm.
6120 TTV € 102.090
Cambio continuo con inversore
idraulico;
6140
102.810 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
4 cilindri; 3.621 cc; 136 cv;
cambio 30/30 marce con inversore
idraulico; tara 5.300 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.428 x
2.374 mm; passo 2.550 mm.
6140 TTV € 111.700
Cambio continuo con inversore
idraulico;
6130
97.900 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 136 cv; cambio
30/30 marce con inversore idraulico;
tara 5.300 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 4.428 x 2.374 mm; passo
2.550 mm.
6130 TTV € 107.030
Cambio continuo con inversore
idraulico;
Agrotron 6155.4
122.350 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
4 cilindri; 4.038 cc; 156 cv;
cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 7.080 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.428 x
2.456 mm; passo 2.453 mm.
AGROTRON 6155.4 TTV € 149.280
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 7.540 kg; ; passo
2.543 mm.
Agrotron 6155
127.610 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 156 cv;
cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 6.750 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.142 x
2.416 mm; passo 2.767 mm.
AGROTRON 6155 TTV € 154.340
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 8.230 kg;
Agrotron 6165.4
125.620 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler
common rail; 4 cilindri; 4.038
cc; 164 cv; cambio 30/15 marce con
inversore idraulico; tara 7.080 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
4.428 x 2.456 mm; passo 2.543 mm.
AGROTRON 6165.4 TTV € 152.610
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 7.540 kg;
Agrotron 6165
130.060 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 164
cv; cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 6.750 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x
largh. 4.142 x 2.416 mm; passo
2.767 mm.
AGROTRON 6165 TTV € 158.800
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 8.230 kg;
Agrotron 6175.4
131.920 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler
common rail; 4 cilindri; 4.038
cc; 171 cv; cambio 30/15 marce
con inversore idraulico; tara 7.080
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.428 x 2.456 mm; passo
2.543 mm.
AGROTRON 6175.4 TTV € 160.600
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 7.540 kg;
Agrotron 6175
136.340 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 176 cv;
cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 7.530 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.317 x
2.472 mm; passo 2.767 mm.
AGROTRON 6175 TTV € 165.110
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 8.290 kg;
Agrotron 6185
145.930 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 188 cv;
cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 8.105 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.317 x
2.472 mm; passo 2.767 mm.
AGROTRON 6185 TTV € 172.099
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 8.340 kg;
Agrotron 6205
158.090 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 207 cv;
cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 8.200 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.398 x
2.500 mm; passo 2.848 mm.
AGROTRON 6205 TTV € 183.390
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 8.580 kg;
Agrotron 6215
163.470 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 212 cv;
cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 8.200 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.398 x
2.500 mm; passo 2.848 mm.
AGROTRON 6215 TTV € 188.900
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 8.580 kg;
Agrotron 7230 TTV
207.630 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 226 cv;
cambio continuo; tara 8.200 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
4.817 x 2.500 mm; passo 2.817 mm.
Agrotron 7250 TTV
210.080 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 246 cv;
cambio continuo; tara 8.200 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
4.817 x 2.500 mm; passo 2.817 mm.
Agrotron 8280 TTV
259.920 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler
common rail; 6 cilindri; 6.057
cc; 287 cv; cambio continuo; tara
9.500 kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.100 x 2.550 mm; passo
2.918 mm.
Agrotron 9290 TTV
269.750 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 7.755 cc; 295 cv;
cambio continuo; tara 12.000 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
5.268 x 2.550 mm; passo 3.135 mm.
Agrotron 9310 TTV
276.500 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 7.755 cc; 312 cv;
cambio continuo; tara 12.000 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
5.268 x 2.550 mm; passo 3.135 mm.
Agrotron 9340 TTV
286.510 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 7.755 cc; 336
cv; cambio continuo; tara 12.000
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.268 x 2.550 mm; passo
3.135 mm.
Via dell’Industria 63
36042 Breganze (Vi)
tel. 0445/385311
www.fendt.com
207 S Vario
109.001 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo;
3 cilindri; 3.298 cc; 77 cv;
cambio continuo; tara 4.100 kg;
rimorchiabile 16.400 kg; lungh. x
largh. 4.119 x 1.970 mm; passo
2.370 mm.
208 S Vario
111.674 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 3
cilindri; 3.298 cc; 84 cv; cambio
continuo; tara 4.140 kg; rimorchiabile
16.560 kg; lungh. x largh. 4.119 x
2.170 mm; passo 2.370 mm.
65

CAMPO APERTO
t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
209 S Vario
114.805 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo;
3 cilindri; 3.298 cc; 94 cv;
cambio continuo; tara 4.220 kg;
rimorchiabile 16.880 kg; lungh. x
largh. 4.119 x 2.170 mm; passo
2.370 mm.
210 S Vario
118.549 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 3
cilindri; 3.298 cc; 104 cv; cambio
continuo; tara 4.220 kg; rimorchiabile
16.880 kg; lungh. x largh. 4.119 x
2.170 mm; passo 2.370 mm.
211 S Vario
115.547 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 3
cilindri; 3.298 cc; 111 cv; cambio
continuo; tara 4.010 kg; rimorchiabile
16.040 kg; lungh. x largh. 4.068
x 2.186 mm; passo 2.319 mm.
311 Vario
142.696 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
4 cilindri; 4.397 cc; 113
cv; cambio Continuo marce; tara
4.850 kg; rimorchiabile 19.400 kg;
lungh. x largh. 4.336 x 2.220 mm;
passo 2.420 mm.
312 Vario
147.176 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 4
cilindri; 4.397 cc; 123 cv; cambio
continuo; tara 4.850 kg; rimorchiabile
19.400 kg; lungh. x largh. 4.336 x
2.220 mm; passo 2.420 mm.
313 Vario
151.968 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 4
cilindri; 4.397 cc; 133 cv; cambio
continuo; tara 5.100 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.336 x
2.320 mm; passo 2.420 mm.
314 Vario
151.950 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 4 cilindri; 4.397
cc; 142 cv; cambio continuo; tara
5.100 kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.336 x 2.320 mm; passo
2.420 mm.
512 Vario
178.341 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
4 cilindri; 4.038 cc; 131 cv;
cambio continuo; tara 6.050 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
4.453 x 2.450 mm; passo 2.560 mm.
513 Vario
183.125 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
4 cilindri; 4.038 cc; 141 cv;
cambio continuo; tara 6.050 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
4.453 x 2.450 mm; passo 2.560 mm.
514 Vario
190.674 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
4 cilindri; 4.038 cc; 156 cv;
cambio continuo; tara 6.400 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
4.453 x 2.450 mm; passo 2.560 mm.
516 Vario
201.003 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler
common rail; 4 cilindri; 4.038 cc; 171
cv; cambio continuo; tara 6.400 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
4.453 x 2.505 mm; passo 2.560 mm.
714 Vario
215.057 euro
Con cabina. Motore Deutz; 6 cilindri;
6.057 cc; 150 cv; cambio continuo;
tara 7.735 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.240 x 2.550 mm;
passo 2.783 mm.
716 Vario
224.955 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 171 cv;
cambio continuo; tara 7.735 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
5.240 x 2.550 mm; passo 2.783 mm.
718 Vario
238.915 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 188 cv;
cambio continuo; tara 7.790 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
5.240 x 2.550 mm; passo 2.783 mm.
720 Vario
252.855 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 209 cv;
cambio continuo; tara 7.980 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
5.240 x 2.550 mm; passo 2.783 mm.
722 Vario
263.585 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 228
cv; cambio continuo; tara 7.980
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.240 x 2.550 mm; passo
2.783 mm.
724 Vario
276.878 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 246 cv;
Seminatrice PNL 5,00/6,00 mt.
DAMAX
Seminatrice DSG 2,50/3,00/4,00 mt.
Seminatrice DSG MQ 2,50/3,00 mt.
Semente+Concime
DAMAX srl Via Roma, 89/93 - 25023 Gottolengo (BS)
Tel. 030/9517176 - Fax 030/9517175 damax@damax.it - www.damax.it

CAMPO APERTO
t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
cambio continuo; tara 7.980 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
5.240 x 2.550 mm; passo 2.783 mm.
cv; cambio continuo; tara 9.520
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.667 x 2.750 mm; passo
2.950 mm.
1050 Vario
437.083 euro
Cabina optional. Motore Man; intercooler
common rail; 6 cilindri;
12.419 cc; 517 cv; cambio continuo;
tara 14.000 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 6.350 x 2.750 mm;
passo 3.300 mm. .
720 Vario Gen 7
266.248 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.527
cc; 203 cv; cambio continuo; tara
9.000 kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.516 x 2.570 mm; passo
2.900 mm.
722 Vario Gen 7
277.012 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.527
cc; 223 cv; cambio continuo; tara
9.000 kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.516 x 2.570 mm; passo
2.900 mm.
724 Vario Gen 7
290.305 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.527
cc; 243 cv; cambio continuo; tara
9.000 kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.516 x 2.570 mm; passo
2.900 mm.
726 Vario Gen 7
298.785 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.527
cc; 262 cv; cambio continuo; tara
9.400 kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.516 x 2.650 mm; passo
2.900 mm.
728 Vario Gen 7
306.417 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.527
cc; 303 cv; cambio continuo; tara
9.400 kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.516 x 2.650 mm; passo
2.900 mm.
822 Vario
282.394 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 226 cv;
cambio continuo; tara 9.370 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
5.667 x 2.750 mm; passo 2.950 mm.
824 Vario
289.505 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 246 cv;
cambio continuo; tara 9.370 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
5.667 x 2.750 mm; passo 2.950 mm.
826 Vario
295.274 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 265
cv; cambio continuo; tara 9.520
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.667 x 2.750 mm; passo
2.950 mm.
828 Vario
305.967 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 287
930 Vario
349.089 euro
Cabina optional. Motore Man; intercooler
common rail; 6 cilindri;
9.037 cc; 296 cv; cambio continuo;
tara 11.300 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.975 x 2.710 mm;
passo 3.150 mm.
933 Vario
362.632 euro
Cabina optional. Motore Man; intercooler
common rail; 6 cilindri;
9.037 cc; 326 cv; cambio continuo;
tara 11.300 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.975 x 2.710 mm;
passo 3.150 mm.
936 Vario
373.294 euro
Cabina optional. Motore Man; intercooler
common rail; 6 cilindri;
9.037 cc; 355 cv; cambio continuo;
tara 11.400 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.975 x 2.710 mm;
passo 3.150 mm.
939 Vario
383.538 euro
Cabina optional. Motore Man; intercooler
common rail; 6 cilindri;
9.037 cc; 385 cv; cambio continuo;
tara 11.400 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.975 x 2.710 mm;
passo 3.150 mm.
942 Vario
388.257 euro
Cabina optional. Motore Man; intercooler
common rail; 6 cilindri;
9.037 cc; 415 cv; cambio continuo;
tara 11.780 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.975 x 2.710 mm;
passo 3.150 mm.
1038 Vario
395.648 euro
Cabina optional. Motore Man; intercooler;
6 cilindri; 12.419 cc; 396
cv; cambio continuo; tara 14.000
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 6.350 x 2.750 mm; passo
3.300 mm.
1042 Vario
413.658 euro
Cabina optional. Motore Man; intercooler;
6 cilindri; 12.419 cc; 435
cv; cambio continuo; tara 14.000
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 6.350 x 2.750 mm; passo
3.300 mm.
1046 Vario
426.672 euro
Cabina optional. Motore Man; intercooler;
6 cilindri; 12.419 cc; 476
cv; cambio continuo; tara 14.000
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 6.350 x 2.750 mm; passo
3.300 mm.
Via E. Fermi, 16
20090 Assago (Mi)
tel. 02/48866501
fax 02/4880378
www.jcb.com
Fastrac 4160 iCon
299.600 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 6.596 cc; 177 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 7.575 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.400 x 2.550 mm;
passo 2.980 mm.
Fastrac 4190 iCon
328.000 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 6.596
cc; 211 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 7.575
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.400 x 2.550 mm; passo
2.980 mm.
Fastrac 4220 iCon
387.200 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 6.596
cc; 238 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 7.575
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.400 x 2.550 mm; passo
2.980 mm.
Fastrac 8290 iCon
440.000 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 8.419 cc; 306 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; tara 11.250 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 5.650
x 2.550 mm; passo 3.120 mm.
Fastrac 8330 iCon
492.000 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 8.419 cc; 348 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; tara 11.250 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 5.650
x 2.550 mm; passo 3.120 mm.
Kubota Europa-Filiale Italiana:
SP Nuova Rivoltana 2/A - 20090 Segrate (Milano)
tel. 02/51650377
fax 02/5471133
www.kubota-eu.com
M 4063
36.734 euro
Cabina optional. Motore turbo; 4 cilindri;
3.331 cc; 66 cv; cambio 18/18
marce con inversore idraulico; tara
2.570 kg; rimorchiabile 10.280 kg; lungh.
x largh. 3.700 x 1.850 mm; passo
2.135 mm.
M 4073
41.754 euro
Cabina optional. Motore turbo common
rail; 4 cilindri; 3.331 cc; 74 cv;
cambio 18/18 marce con inversore
idraulico; tara 2.570 kg; rimorchiabile
10.280 kg; lungh. x largh. 3.700 x
1.850 mm; passo 2.135 mm.
M 5092
52.983 euro
Senza cabina. Motore turbo common
rail; 4 cilindri; 3.770 cc; 93 cv;
cambio 18/18 marce con inversore
idraulico; tara 3.220 kg; rimorchiabile
12.880 kg; lungh. x largh. 4.155 x
2.195 mm; passo 2.250 mm.
M 5092 Q
64.203 euro
Con cabina. Motore turbo common
rail; 4 cilindri; 3.770 cc; 94 cv;
cambio 36/36 marce con inversore
idraulico; tara 3.420 kg; rimorchiabile
13.680 kg; lungh. x largh. 4.155 x
2.195 mm; passo 2.250 mm.
M 5112
57.423 euro
Senza cabina. Motore turbo Common
rail; 4 cilindri; 3.770 cc; 107 cv;
cambio 18/18 marce con inversore
idraulico; tara 3.220 kg; rimorchiabile
12.880 kg; lungh. x largh. 4.155 x
2.195 mm; passo 2.250 mm.
M 5112 Q
68.609 euro
Con cabina. Motore turbo Common
rail; 4 cilindri; 3.770 cc; 115 cv;
cambio 36/36 marce con inversore
idraulico; tara 3.420 kg; rimorchiabile
13.680 kg; lungh. x largh. 4.155 x
2.195 mm; passo 2.250 mm.
M 6101
86.007 euro
Con cabina. Motore turbo Common
rail; 4 cilindri; 3.770 cc; 102 cv;
cambio 24/24 marce con inversore
idraulico; tara 4.300 kg; rimorchiabile
17.200 kg; lungh. x largh. 4.315 x
2.270 mm; passo 2.440 mm.
M 6111
89.714 euro
Con cabina. Motore turbo Common
rail; 4 cilindri; 3.770 cc; 110 cv;
cambio 24/24 marce con inversore
67

CAMPO APERTO
t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
idraulico; tara 4.300 kg; rimorchiabile
17.200 kg; lungh. x largh. 4.315 x
2.270 mm; passo 2.440 mm.
M 6121
96.924 euro
Con cabina. Motore turbo; 4 cilindri;
6.124 cc; 121 cv; cambio 24/24
marce con inversore idraulico; tara
4.845 kg; rimorchiabile 19.380 kg; lungh.
x largh. 4.475 x 2.330 mm; passo
2.685 mm.
M 6131
99.329 euro
Con cabina. Motore turbo common
rail; 4 cilindri; 6.124 cc; 131 cv;
cambio 24/24 marce con inversore
idraulico; tara 5.560 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.475 x
2.330 mm; passo 2.685 mm.
M 6141
103.990 euro
Con cabina. Motore turbo Common
rail; 4 cilindri; 6.124 cc; 141 cv;
cambio 24/24 marce con inversore
idraulico; tara 4.845 kg; rimorchiabile
19.380 kg; lungh. x largh. 4.475 x
2.330 mm; passo 2.685 mm.
M 6122
103.646 euro
Con cabina. Motore turbo; 4 cilindri;
6.124 cc; 123 cv; cambio 24/24
marce con inversore idraulico; tara
6.000 kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.475 x 2.330 mm; passo
2.690 mm.
M 6132
106.839 euro
Con cabina. Motore turbo; 4 cilindri;
6.124 cc; 132 cv; cambio 24/24
marce con inversore idraulico; tara
6.000 kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.475 x 2.330 mm; passo
2.690 mm.
M 6142
110.031 euro
Con cabina. Motore turbo; 4 cilindri;
6.124 cc; 143 cv; cambio 24/24
marce con inversore idraulico; tara
6.000 kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.475 x 2.330 mm; passo
2.690 mm.
M 7133
116.970 euro
Con cabina. Motore turbo common
rail; 4 cilindri; 6.124 cc; 130
cv; cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 6.820 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x
largh. 4.770 x 2.500 mm; passo
2.720 mm.
M 7133 KVT € 145.846
Cambio continuo con inversore
idraulico;
M 7153
122.404 euro
Con cabina. Motore turbo common
rail; 4 cilindri; 6.124 cc; 150
cv; cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 6.570 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x
largh. 4.770 x 2.500 mm; passo
2.720 mm.
M 7153 KVT € 151.280
Cambio continuo con inversore
idraulico;
M
129.635 euro
Con cabina. Motore turbo common
rail; 4 cilindri; 6.124 cc; 170
cv; cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 6.570 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x
largh. 4.770 x 2.500 mm; passo
2.720 mm.
M 7173 KVT € 158.511
Cambio continuo con inversore
idraulico;
SDF S.p.a. V.le F. Cassani 15
24047 Treviglio (Bergamo)
tel. 0363/4211
www.lamborghini-tractors.com
www.sdfgroup.com
Crono 70
36.560 euro
Senza cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 65 cv;
cambio 12/3 marce; tara 3.000
kg; rimorchiabile 12.000 kg; lungh.
x largh. 3.860 x 1.782 mm; passo
2.100 mm.
Crono 80
39.810 euro
Senza cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 75 cv;
cambio 12/3 marce; tara 3.000
kg; rimorchiabile 12.000 kg; lungh.
x largh. 3.860 x 1.782 mm; passo
2.100 mm.
Crono 90
44.610 euro
Senza cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 88 cv;
cambio 15/15 marce; tara 3.000
kg; rimorchiabile 12.000 kg; lungh.
x largh. 3.860 x 1.782 mm; passo
2.100 mm.
Crono 100
46.730 euro
Senza cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 97 cv;
cambio 15/15 marce; tara 3.000
kg; rimorchiabile 12.000 kg; lungh.
x largh. 3.860 x 1.782 mm; passo
2.100 mm.
Spire 70 Trend
44.740 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 65 cv; cambio
15/15 marce; tara 3.200 kg; rimorchiabile
12.800 kg; lungh. x largh. 3.860 x
1.795 mm; passo 2.100 mm.
Spire 80 Trend
46.010 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 75 cv; cambio
15/15 marce; tara 3.200 kg; rimorchiabile
12.800 kg; lungh. x largh. 3.860 x
1.795 mm; passo 2.100 mm.
Spire 90 Trend
48.950 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 88 cv; cambio
15/15 marce; tara 3.200 kg; rimorchiabile
12.800 kg; lungh. x largh. 3.860 x
1.882 mm; passo 2.100 mm.
Spire 100 Trend
51.560 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 97 cv;
cambio 15/15 marce; tara 3.200
kg; rimorchiabile 12.800 kg; lungh.
x largh. 3.860 x 1.882 mm; passo
2.100 mm.
Spire 70 Target
46.340 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 65 cv; cambio
10/10 marce; tara 3.200 kg; rimorchiabile
12.800 kg; lungh. x largh. 3.430 x
1.940 mm; passo 2.100 mm.
Spire 80
51.450 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 75 cv; cambio
30/15 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.200 kg; rimorchiabile
12.800 kg; lungh. x largh. 3.430 x
1.940 mm; passo 2.100 mm.
SPIRE 80 TARGET € 47.120
Cambio 10/10 marce;
Spire 90
54.940 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 88 cv; cambio
30/15 marce con inversore
idraulico optional; tara 3.200 kg;
rimorchiabile 12.800 kg; lungh. x
largh. 3.430 x 1.940 mm; passo
2.100 mm.
SPIRE 90 TARGET € 50.560
Cambio 10/10 marce;
Spire 90.4
56.060 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 88 cv; cambio
30/15 marce con inversore
idraulico optional; tara 3.300 kg;
rimorchiabile 13.200 kg; lungh. x
largh. 3.560 x 2.005 mm; passo
2.230 mm.
SPIRE 90.4 TARGET € 51.670
Cambio 10/10 marce;
Spire 100.4
62.000 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 102 cv; cambio
30/15 marce con inversore idraulico;
tara 3.300 kg; rimorchiabile 13.200 kg;
lungh. x largh. 3.560 x 2.005 mm; passo
2.230 mm.
Spire 90 VRT
88.420 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 88 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 3.958 kg; rimorchiabile 15.832
kg; lungh. x largh. 4.638 x 1.745 mm;
passo 2.141 mm.
Spire 90.4 VRT
91.710 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 88 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 4.058 kg; rimorchiabile 16.232
kg; lungh. x largh. 4.768 x 1.745 mm;
passo 2.271 mm.
Spire 100 VRT
90.680 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 97 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 3.958 kg; rimorchiabile 15.832
kg; lungh. x largh. 4.638 x 1.745 mm;
passo 2.141 mm.
Spire 100.4 VRT
94.720 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 102 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 4.058 kg; rimorchiabile 16.232
kg; lungh. x largh. 4.768 x 1.745 mm;
passo 2.271 mm.
Spire 110.4 VRT
98.240 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 113 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 4.058 kg; rimorchiabile 16.232
kg; lungh. x largh. 4.768 x 1.745 mm;
passo 2.271 mm.
Strike 80 LD
54.110 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 75 cv; cambio
16/16 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.600 kg; rimorchiabile
14.400 kg; lungh. x largh. 4.100 x
2.037 mm; passo 2.300 mm.
Strike 90 LD
56.100 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
3 cilindri; 2.887 cc; 88 cv; cambio
16/16 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.600 kg; rimorchiabile
14.400 kg; lungh. x largh. 4.100 x
2.037 mm; passo 2.300 mm.
STRIKE 90 MD € 58.960
Tara 3.750 kg; rimorchiabile 15.000
kg; l ungh. x largh. 4.100 x 2.065 mm
Strike 90.4 MD
61.310 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 88 cv; cambio
16/16 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.800 kg; rimorchiabile
15.200 kg; lungh. x largh. 4.130 x
2.065 mm; passo 2.350 mm.
Strike 100 MD
61.830 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 102 cv; cambio
16/16 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.920 kg; rimorchiabile
15.680 kg; lungh. x largh. 4.260 x
2.065 mm; passo 2.400 mm.
Strike 110 HD
67.120 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 106 cv; cambio
10/10 marce con inversore idraulico

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CAMPO APERTO
t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
optional; tara 4.220 kg; rimorchiabile
16.880 kg; lungh. x largh. 4.265 x
2.209 mm; passo 2.400 mm.
Strike 110 MD
63.970 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 113 cv; cambio
16/16 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.920 kg; rimorchiabile
15.680 kg; lungh. x largh. 4.260 x
2.065 mm; passo 2.400 mm.
Strike 120 HD
70.390 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 116 cv; cambio
10/10 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.600 kg; rimorchiabile
14.400 kg; lungh. x largh. 4.100 x
2.037 mm; passo 2.300 mm.
Spark 120
93.190 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 116 cv; cambio
30/30 marce con inversore idraulico;
tara 5.300 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 4.428 x 2.374 mm; passo
2.540 mm.
SPARK 120 VRT € 105.060
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 5.500 kg;
Spark 130
100.990 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 126 cv; cambio
30/30 marce con inversore idraulico;
tara 5.600 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 4.428 x 2.392 mm; passo
2.550 mm.
SPARK 130 VRT € 110.110
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 5.800 kg;
Spark 140
105.350 euro
Con cabina. Motore Same; turbo;
4 cilindri; 3.850 cc; 136 cv; cambio
30/30 marce con inversore idraulico;
tara 5.600 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 4.428 x 2.423 mm; passo
2.550 mm.
SPARK 140 VRT € 114.310
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 5.800 kg;
Spark 155.4
126.980 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
4 cilindri; 4.038 cc; 156
cv; cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 7.080 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x
largh. 4.428 x 2.456 mm; passo
2.543 mm.
SPARK 155.4 VRT € 150.560
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 7.540 kg;
Spark 155
132.510 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 156
cv; cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 7.200 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x
largh. 4.428 x 2.456 mm; passo
2.767 mm.
SPARK 155 VRT € 156.180
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 7.830 kg;
Spark 165.4
130.250 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler
common rail; 4 cilindri; 4.038
cc; 164 cv; cambio 30/15 marce
con inversore idraulico; tara 7.080
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.428 x 2.456 mm; passo
2.543 mm.
SPARK 165.4 VRT € 153.890
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 7.540 kg;
Spark 165
132.920 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 164
cv; cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 7.200 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x
largh. 4.428 x 2.456 mm; passo
2.767 mm.
SPARK 165 VRT € 158.330
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 7.830 kg;
Spark 175.4
136.550 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler
common rail; 4 cilindri; 4.038
cc; 171 cv; cambio 30/15 marce con
inversore idraulico; tara 7.080 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
4.428 x 2.456 mm; passo 2.543 mm.
SPARK 175.4 VRT € 161.880
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 7.540 kg;
Spark 175
138.550 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 176 cv;
cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 7.200 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.603 x
2.486 mm; passo 2.767 mm.
SPARK 175 VRT € 165.380
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 7.980 kg;
Spark 185
149.150 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 188 cv;
cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 7.200 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.603 x
2.486 mm; passo 2.767 mm.
SPARK 185 VRT € 175.610
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 8.200 kg;
semplicemente affidabili
Supertino srl - Via Cuneo 8 - 12037 Saluzzo (CN)
Tel. +39 0175/43736 - info@supertino.it
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CAMPO APERTO
t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
Spark 205
161.320 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 207
cv; cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 7.930 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x
largh. 4.684 x 2.486 mm; passo
2.848 mm.
SPARK 205 VRT € 187.210
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 8.400 kg;
Spark 215
166.740 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 212
cv; cambio 30/15 marce con inversore
idraulico; tara 7.930 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x
largh. 4.684 x 2.486 mm; passo
2.848 mm.
SPARK 215 VRT € 192.730
Cambio continuo con inversore
idraulico; tara 8.400 kg;
Mach 230 VRT
210.890 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc;
226 cv; cambio continuo con inversore
idraulico; tara 8.200 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x
largh. 4.817 x 2.550 mm; passo
2.868 mm.
Mach 250 VRT
216.200 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
6 cilindri; 6.057 cc; 246 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 8.200 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 4.817 x 2.550 mm;
passo 2.868 mm.
Via Matteotti 7
42042 Fabbrico (Reggio Emilia)
tel. 0522/656111
fax 0522/656476
www.la
4-60
57.279 euro
Con cabina. Motore Kohler; Turbo
common rail; 4 cilindri; 2.482 cc; 61
cv; cambio 24/24 marce con inversore
idraulico optional; tara 3.200
kg; rimorchiabile 12.800 kg; lungh.
x largh. 4.321 x 1.730 mm; passo
2.230 mm.
4-70
58.503 euro
Con cabina. Motore Kohler; Turbo
common rail; 4 cilindri; 2.482 cc; 68
cv; cambio 24/24 marce con inversore
idraulico optional; tara 3.200
kg; rimorchiabile 12.800 kg; lungh.
x largh. 4.321 x 1.730 mm; passo
2.230 mm.
4-80
60.337 euro
Con cabina. Motore Kohler; Turbo
common rail; 4 cilindri; 2.482 cc; 75
cv; cambio 24/24 marce con inversore
idraulico optional; tara 3.200
kg; rimorchiabile 12.800 kg; lungh.
x largh. 4.321 x 1.730 mm; passo
2.230 mm.
5-85
69.688 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo intercooler
common rail; 3 cilindri;
2.931 cc; 75 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.850 kg; rimorchiabile 15.400 kg;
lungh. x largh. 4.263 x 2.020 mm; passo
2.316 mm.
5-100
81.627 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 95 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.850 kg; rimorchiabile 15.400 kg;
lungh. x largh. 4.263 x 2.020 mm; passo
2.316 mm.
5-100 HC € 90.252
5-110
85.034 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 102 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.850 kg; rimorchiabile 15.400 kg;
lungh. x largh. 4.263 x 2.020 mm; passo
2.316 mm.
5-110 HC € 93.608
5-120
87.895 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 114 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.850 kg; rimorchiabile 15.400 kg;
lungh. x largh. 4.263 x 2.020 mm; passo
2.316 mm.
6-125 H
101.827 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
4 cilindri; 3.621 cc; 119 cv;
cambio 12/12 marce con inversore
idraulico; tara 4.600 kg; rimorchiabile
18.400 kg; lungh. x largh. 4.176 x
2.075 mm; passo 2.420 mm.
6-135 H
104.750 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
4 cilindri; 3.621 cc; 126 cv;
cambio 12/12 marce con inversore
idraulico; tara 4.600 kg; rimorchiabile
18.400 kg; lungh. x largh. 4.176 x
2.075 mm; passo 2.420 mm.
6-135 Robo Six
126.725 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485 cc;
125 cv; cambio 40/40 marce con
inversore idraulico; tara 5.500 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
5.360 x 2.056 mm; passo 2.560 mm.
6-145 Robo Six
129.098 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 135 cv; cambio 40/40 marce
con inversore idraulico; tara 5.500
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.360 x 2.056 mm; passo
2.560 mm.
6-155 Robo Six
132.141 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 144 cv; cambio 40/40 marce
con inversore idraulico; tara 5.500
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.360 x 2.056 mm; passo
2.560 mm.
7-165 Robo Six
143.512 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485 cc;
155 cv; cambio 54/27 marce con
inversore idraulico; tara 6.400 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
5.070 x 2.430 mm; passo 2.600 mm.
7-170 Robo Six
149.949 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 155 cv; cambio
54/27 marce con inversore idraulico;
tara 6.550 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.260 x 2.430 mm; passo
2.750 mm.
7-175 Robo Six
147.608 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485 cc;
166 cv; cambio 54/27 marce con
inversore idraulico; tara 6.400 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
5.070 x 2.430 mm; passo 2.600 mm.
7-180 Robo Six
154.045 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 166 cv; cambio
54/27 marce con inversore idraulico;
tara 6.550 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.260 x 2.430 mm; passo
2.750 mm.
7-200
176.228 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
common rail; 6 cilindri; 6.728 cc;
180 cv; cambio 54/27 marce con
inversore idraulico; tara 7.350 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
5.360 x 2.430 mm; passo 2.820 mm.
7-210
182.720 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 200 cv; cambio
54/27 marce con inversore idraulico;
tara 7.350 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.360 x 2.430 mm; passo
2.820 mm.
7-230
189.289 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 215 cv; cambio
54/27 marce con inversore idraulico;
tara 7.350 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.360 x 2.430 mm; passo
2.820 mm.
Lindner/Macchine Agricole Sanoll
39044 Egna (Bolzano)
Via Isola di Sopra, 30
tel 0471/813355
www.sanoll.it
Geotrac 64 EP
48.875 euro
Con cabina. Motore Perkins; turbo;
3 cilindri; 3.299 cc; 76 cv; cambio
16/8 marce; tara 2.880 kg; rimorchiabile
11.520 kg; lungh. x largh. 3.201 x
1.921 mm; passo 2.083 mm.
Geotrac 74 EP
51.450 euro
Con cabina. Motore Perkins; turbo;
4 cilindri; 3.387 cc; 76 cv; cambio
16/8 marce; tara 2.950 kg; rimorchiabile
11.800 kg; lungh. x largh. 3.283 x
2.024 mm; passo 2.083 mm.
Geotrac 84 Ep
59.100 euro
Con cabina. Motore Perkins; turbo;
4 cilindri; 3.387 cc; 95 cv; cambio
16/16 marce; tara 3.380 kg; rimorchiabile
13.520 kg; lungh. x largh. 3.437 x
2.024 mm; passo 2.237 mm.
Geotrac 94 Ep
66.025 euro
Con cabina. Motore Perkins; turbo;
4 cilindri; 3.387 cc; 102 cv; cambio
16/8 marce con inversore idraulico;
tara 3.950 kg; rimorchiabile 15.800 kg;
lungh. x largh. 3.604 x 2.111 mm; passo
2.280 mm.
Geotrac 104 EP
67.150 euro
Con cabina. Motore Perkins; turbo;
4 cilindri; 3.387 cc; 113 cv; cambio
16/8 marce con inversore idraulico;
tara 3.950 kg; rimorchiabile 15.800 kg;
lungh. x largh. 3.604 x 2.111 mm; passo
2.280 mm.
Geotrac 114 Ep
82.950 euro
Con cabina. Motore Perkins; intercooler;
4 cilindri; 4.399 cc; 133 cv;
cambio 32/32 marce con inversore
idraulico; tara 4.850 kg; rimorchiabile
19.400 kg; lungh. x largh. 4.230 x
2.320 mm; passo 2.500 mm.
Geotrac 134 Ep
87.300 euro
Con cabina. Motore Perkins; intercooler;
4 cilindri; 4.399 cc; 144 cv;
cambio 32/32 marce con inversore
idraulico; tara 4.850 kg; rimorchiabile
19.400 kg; lungh. x largh. 4.230 x
2.320 mm; passo 2.500 mm.
Lintrac 90
74.975 euro
Con cabina. Motore Perkins; turbo;
4 cilindri; 3.387 cc; 102 cv; cambio
continuo; tara 3.750 kg; rimorchiabile
15.000 kg; lungh. x largh. 3.469 x
2.150 mm; passo 2.264 mm.
71

CAMPO APERTO
t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
Lintrac 110
83.325 euro
Con cabina. Motore Perkins; turbo;
4 cilindri; 3.387 cc; 113 cv; cambio
continuo; tara 4.370 kg; rimorchiabile
17.480 kg; lungh. x largh. 3.530 x
2.105 mm; passo 2.325 mm.
Via Provinciale 39
43100 San Quirico di Trecasali (Parma)
tel. 0521/371901
fax 0521/371920
ww w.masseyferguson.com
MF 4708M
51.230 euro
Cabina optional. Motore Sisu; turbo;
3 cilindri; 3.298 cc; 82 cv; cambio
12/12 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.100 kg; rimorchiabile
12.400 kg; lungh. x largh. 4.454 x
1.565 mm; passo 2.250 mm.
MF 4709M
54.390 euro
Cabina optional. Motore Sisu; turbo;
3 cilindri; 3.298 cc; 92 cv; cambio
12/12 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.100 kg; rimorchiabile
12.400 kg; lungh. x largh. 4.454 x
1.565 mm; passo 2.250 mm.
MF 4710M
63.630 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 3
cilindri; 3.298 cc; 100 cv; cambio
12/12 marce con inversore idraulico
optional; tara 3.100 kg; rimorchiabile
12.400 kg; lungh. x largh. 4.454 x
1.565 mm; passo 2.250 mm.
MF 5709 M Dyna 4
72.070 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 3
cilindri; 3.298 cc; 95 cv; cambio
16/16 marce con inversore idraulico;
tara 4.300 kg; rimorchiabile 17.200
kg; lungh. x largh. 4.305 x 1.820 mm;
passo 2.500 mm.
MF 5710 M Dyna 4
74.900 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
4 cilindri; 4.397 cc; 100 cv;
cambio 16/16 marce con inversore
idraulico; tara 4.070 kg; rimorchiabile
16.280 kg; lungh. x largh. 4.305 x
1.380 mm; passo 2.430 mm.
MF 5710 M
70.760 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
4 cilindri; 4.397 cc; 105 cv;
cambio 12/12 marce con inversore
idraulico optional; tara 4.100 kg; rimorchiabile
16.400 kg; lungh. x largh.
4.305 x 1.820 mm; passo 2.430 mm.
MF 5711 M
73.600 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
4 cilindri; 4.397 cc; 115 cv;
cambio 12/12 marce con inversore
idraulico optional; tara 4.100 kg; rimorchiabile
16.400 kg; lungh. x largh.
4.305 x 1.820 mm; passo 2.430 mm.
MF 5711 M DYNA 4 € 77.740
Cambio 16/16 marce con inversore
idraulico; tara 4.300 kg; rimorchiabile
17.200 kg;
MF 5712 M
78.500 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 4
cilindri; 4.397 cc; 125 cv; cambio
12/12 marce con inversore idraulico
optional; tara 4.300 kg; rimorchiabile
17.200 kg; lungh. x largh. 4.305 x
1.820 mm; passo 2.500 mm.
MF 5713 M
81.340 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 4
cilindri; 4.397 cc; 135 cv; cambio
12/12 marce con inversore idraulico
optional; tara 4.300 kg; rimorchiabile
17.200 kg; lungh. x largh. 4.305 x
1.820 mm; passo 2.500 mm.
MF 5S 105 Dyna-4
91.440 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
4 cilindri; 4.397 cc; 105
cv; cambio 16/16 marce con inversore
idraulico; tara 5.300 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x
largh. 4.331 x 2.020 mm; passo
2.550 mm.
MF 5S 105 DYNA-6 € 94.280
Cambio 24/24 marce con inversore
idraulico;
MF 5S 115 Dyna-4
94.280 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
4 cilindri; 4.397 cc; 115 cv;
cambio 16/16 marce con inversore
idraulico; tara 5.300 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.331 x
2.020 mm; passo 2.550 mm.
MF 5S 115 DYNA-6 € 97.110
Cambio 24/24 marce con inversore
idraulico;
MF 5S 125 Dyna-4
97.930 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo
common rail; 4 cilindri; 4.397 cc;
125 cv; cambio 16/16 marce con
inversore idraulico; tara 5.300
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.331 x 2.020 mm; passo
2.550 mm.
MF 5S 125 DYNA-6 € 100.760
Cambio 24/24 marce con inversore
idraulico;
MF 5S 135 Dyna-4
100.760 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo
common rail; 4 cilindri; 4.397 cc;
135 cv; cambio 16/16 marce con
inversore idraulico; tara 5.300
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.331 x 2.020 mm; passo
2.550 mm.
MF 5S 135 DYNA-6 € 103.600
Cambio 24/24 marce con inversore
idraulico;
MF 5S 145 Dyna-4
103.600 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 4 cilindri; 4.397
cc; 145 cv; cambio 16/16 marce
con inversore idraulico; tara 5.300
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.331 x 2.020 mm; passo
2.550 mm.
MF 5S 145 DYNA-6 € 106.430
Cambio 24/24 marce con inversore
idraulico;
MF 6S 135 Dyna 6
111.810 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo
common rail; 4 cilindri; 4.910 cc;
135 cv; cambio 24/24 marce con
inversore idraulico; tara 5.700
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.700 x 2.280 mm; passo
2.670 mm.
MF 6S 135 DYNA VT € 136.910
Cambio continuo con inversore
idraulico;
MF 6S 145 Dyna 6
114.640 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 4
cilindri; 4.910 cc; 145 cv; cambio
24/24 marce con inversore idraulico;
tara 5.700 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 4.700 x 2.280 mm;
passo 2.670 mm.
MF 6S 145 DYNA VT € 139.750
Cambio continuo con inversore
idraulico;
MF 6S 155 Dyna 6
118.740 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 4
cilindri; 4.910 cc; 155 cv; cambio
24/24 marce con inversore idraulico;
tara 5.700 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 4.700 x 2.280 mm;
passo 2.670 mm.
MF 6S 155 DYNA VT € 143.370
Cambio continuo con inversore
idraulico;
MF 6S 165 Dyna 6
123.190 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 4
cilindri; 4.910 cc; 165 cv; cambio
24/24 marce con inversore idraulico;
tara 5.700 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 4.700 x 2.280 mm;
passo 2.670 mm.
MF 6S 165 DYNA VT € 147.820
Cambio continuo con inversore
idraulico;
MF 6S 180 Dyna 6
130.600 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo
Common rail; 4 cilindri; 4.910 cc;
180 cv; cambio 24/24 marce con inversore
idraulico; tara 5.700 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh.
4.700 x 2.280 mm; passo 2.670 mm.
MF 6S 180 DYNA VT € 152.070
Cambio continuo con inversore idraulico;
MF 7S 155 Dyna 6
124.380 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 6.596 cc; 155 cv; cambio
24/24 marce con inversore idraulico;
tara 6.200 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 4.900 x 2.500
mm; passo 2.880 mm.
MF 7S 155 DYNA VT € 147.660
Cambio continuo con inversore
idraulico;
MF 7S 165 Dyna 6
128.950 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 6
cilindri; 6.596 cc; 165 cv; cambio
24/24 marce con inversore idraulico;
tara 6.200 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 4.900 x 2.500 mm;
passo 2.880 mm.
MF 7S 165 DYNA VT € 152.230
Cambio continuo con inversore
idraulico;
MF 7S 180 Dyna 6
136.160 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 6.596 cc; 180 cv;
cambio 24/24 marce con inversore
idraulico; tara 6.300 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.900 x
2.500 mm; passo 2.880 mm.
MF 7S 180 DYNA VT € 159.760
Cambio continuo con inversore
idraulico;
MF 7S 190 Dyna VT
162.590 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 6.596
cc; 190 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 6.300
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.900 x 2.500 mm; passo
2.880 mm.
MF 7S 210 Dyna VT
165.110 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 6.596
cc; 210 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 6.300 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
4.900 x 2.500 mm; passo 2.880 mm.
MF 8S 205 Dyna VT
197.550 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.365
cc; 205 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 8.700 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x
largh. 5.375 x 2.550 mm; passo
3.050 mm.
MF 8S 205 DYNA-7 € 169.510
Cambio 28/28 marce con inversore
idraulico;
MF 8S 205 DYNA-E-POWER
€ 173.370
MF 8S 225 Dyna VT
203.220 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.365
cc; 225 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 8.700
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.375 x 2.550 mm; passo
3.050 mm.
MF 8S 225 DYNA-7 € 175.180
Cambio 28/28 marce con inversore
idraulico;
MF 8S 225 DYNA-E-POWER
€ 179.040
MF 8S 245 Dyna VT
208.890 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.365
72

CAMPO APERTO
t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
cc; 245 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 8.700
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.375 x 2.550 mm; passo
3.050 mm.
MF 8S 245 DYNA-7 € 180.850
Cambio 28/28 marce con inversore
idraulico;
MF 8S 245 DYNA-E-POWER
€ 184.710
MF 8S 265 Dyna VT
214.560 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.365
cc; 265 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 8.700 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
5.375 x 2.550 mm; passo 3.050 mm.
MF 8S 265 DYNA-7 € 186.520
Cambio 28/28 marce con inversore
idraulico;
MF 8S 265 DYNA-E-POWER
€ 190.380
MF 8S 285 Dyna VT
220.230 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.365
cc; 285 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 8.700
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.375 x 2.550 mm; passo
3.050 mm.
MF 8S 285 DYNA-7 € 192.230
Cambio 28/28 marce con inversore
idraulico;
MF 8S 285 DYNA-E-POWER
€ 196.080
MF 8S 305 Dyna VT
222.750 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.365
cc; 305 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 8.700 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
5.375 x 2.550 mm; passo 3.050 mm.
MF 8727 S Dyna VT
210.650 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 8.419 cc; 270 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
sollevatore 12.000 kg; tara 10.300 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
5.670 x 2.550 mm; passo 3.100 mm.
MF 8730 S Dyna VT
217.740 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 8.419 cc; 295 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
sollevatore 12.000 kg; tara 10.300 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
5.670 x 2.550 mm; passo 3.100 mm.
MF 8732 S Dyna VT
224.820 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 8.419 cc; 320 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; sollevatore 12.000 kg; tara
10.300 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.670 x 2.550 mm;
passo 3.100 mm.
MF 8735 S Dyna VT
236.880 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 8.419 cc; 350 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; sollevatore 12.000 kg; tara
10.300 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.670 x 2.550 mm;
passo 3.100 mm.
MF 8737 S Dyna VT
242.550 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 8.419 cc; 370 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; sollevatore 12.000 kg; tara
10.300 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.670 x 2.550 mm;
passo 3.100 mm.
MF 8740 S Dyna VT
247.110 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 8.419 cc; 400 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; sollevatore 12.000 kg; tara
10.300 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.67
Via Matteotti 7
42042 Fabbrico (Reggio Emilia)
tel. 0522/656111
fax 0522/656476
www.mccormick.it
X 4.60
57.279 euro
Con cabina. Motore Kohler; Turbo
common rail; 4 cilindri; 2.482 cc;
61 cv; cambio 24/24 marce con
inversore idraulico optional; tara
3.200 kg; rimorchiabile 12.800 kg;
lungh. x largh. 4.321 x 1.730 mm;
passo 2.110 mm.
X 4.70
58.503 euro
Con cabina. Motore Kohler; Turbo
common rail; 4 cilindri; 2.482 cc;
68 cv; cambio 24/24 marce con
inversore idraulico optional; tara
3.200 kg; rimorchiabile 12.800 kg;
lungh. x largh. 4.321 x 1.730 mm;
passo 2.110 mm.
X 4.80
60.337 euro
Con cabina. Motore Kohler; Turbo
common rail; 4 cilindri; 2.482 cc;
75 cv; cambio 24/24 marce con
inversore idraulico optional; tara
3.200 kg; rimorchiabile 12.800 kg;
lungh. x largh. 4.321 x 1.730 mm;
passo 2.110 mm.
73

t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
CAMPO APERTO
X 5-85
69.688 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo intercooler
common rail; 3 cilindri;
2.931 cc; 75 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.850 kg; rimorchiabile 15.400 kg;
lungh. x largh. 4.263 x 2.020 mm; passo
2.316 mm.
X 5-100
81.627 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 95 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.850 kg; rimorchiabile 15.400 kg;
lungh. x largh. 4.263 x 2.020 mm; passo
2.316 mm.
X 5-100 HC € 90.252
X 5-110
85.034 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 102 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.850 kg; rimorchiabile 15.400 kg;
lungh. x largh. 4.263 x 2.020 mm; passo
2.316 mm.
X 5-110 HC € 93.608
X 5-120
87.895 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 114 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.850 kg; rimorchiabile 15.400 kg;
lungh. x largh. 4.263 x 2.020 mm; passo
2.316 mm.
X 6.125
101.827 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
4 cilindri; 3.621 cc; 119
cv; cambio 12/12 marce con inversore
idraulico; tara 4.600 kg;
rimorchiabile 18.400 kg; lungh. x
largh. 4.176 x 2.075 mm; passo
2.420 mm.
X 6.135
104.750 euro
Con cabina. Motore Deutz; intercooler;
4 cilindri; 3.621 cc; 126 cv;
cambio 12/12 marce con inversore
idraulico; tara 4.600 kg; rimorchiabile
18.400 kg; lungh. x largh. 4.176 x
2.075 mm; passo 2.420 mm.
X 6.413
126.725 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 125 cv; cambio 24/24 marce
con inversore idraulico; tara 5.500
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.500 x 2.200 mm; passo
2.560 mm.
X 6.414
129.098 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 135 cv; cambio 24/24 marce
con inversore idraulico; tara 5.500
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.500 x 2.200 mm; passo
2.560 mm.
X 6.415
132.141 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 145 cv; cambio 24/24 marce
con inversore idraulico; tara 5.500
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.500 x 2.200 mm; passo
2.560 mm.
X 7.417
145.032 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 155 cv; cambio 54/27 marce
con inversore idraulico; tara 6.850
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.070 x 2.430 mm; passo
2.600 mm.
X 7.617
151.469 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 155 cv; cambio
54/27 marce con inversore idraulico;
tara 6.850 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.070 x 2.430 mm; passo
2.600 mm.
X 7.418
149.128 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 166 cv; cambio 54/27 marce
con inversore idraulico; tara 6.850
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.070 x 2.430 mm; passo
2.600 mm.
X 7.418 VT-DRIVE € 171.935
Cambio continuo con inversore
idraulico;
X 7.618
155.565 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 166 cv; cambio
54/27 marce con inversore idraulico;
tara 6.850 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.070 x 2.430 mm; passo
2.600 mm.
X 7.618 VT-DRIVE € 178.371
Cambio continuo con inversore
idraulico;
X 7.620
176.228 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
common rail; 6 cilindri; 6.728
cc; 180 cv; cambio 54/27 marce
con inversore idraulico; tara 7.010
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.260 x 2.430 mm; passo
2.820 mm.
X 7.621
182.720 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 200 cv; cambio
54/27 marce con inversore idraulico;
tara 7.010 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.260 x 2.430 mm; passo
2.820 mm.
X 7.623
189.289 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 215 cv; cambio
54/27 marce con inversore idraulico;
tara 7.010 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.260 x 2.430 mm; passo
2.820 mm.
X 7.621 VT-Drive
192.047 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 200
cv; cambio continuo con inversore
idraulico; tara 8.300 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x
largh. 5.360 x 2.550 mm; passo
2.820 mm.
X 7.623 VT-Drive
196.845 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 215 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 8.300 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.360 x 2.550 mm;
passo 2.820 mm.
X 7.624 VT-Drive
201.643 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 230 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 8.300 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.360 x 2.550 mm;
passo 2.820 mm.
X 8.627
305.377 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 264 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 10.800 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.150 x 2.930 mm;
passo 3.000 mm.
X 8.631
320.527 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 310 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 10.800 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.150 x 2.930 mm;
passo 3.000 mm.
V.le delle Nazioni 55
41100 Modena
tel. 059/591111
fax 059/591415
www.newholland.com
T4.55 S
37.277 euro
Cabina optional. Motore Fpt; common
rail; 3 cilindri; 2.931 cc; 55
cv; cambio 12/12 marce con inversore
idraulico optional; tara 2.630
kg; rimorchiabile 10.520 kg; lungh.
x largh. 3.915 x 1.600 mm; passo
2.123 mm.
T4.65 S
38.252 euro
Cabina optional. Motore Fpt; common
rail; 3 cilindri; 2.931 cc; 65
cv; cambio 12/12 marce con inversore
idraulico optional; tara 2.650
kg; rimorchiabile 10.600 kg; lungh.
x largh. 3.915 x 1.600 mm; passo
2.123 mm.
NUOVO
VADO E TORNO EDIZIONI
VADO E TORNO EDIZIONI
www.vadoetorno.com
www.vadoetorno.com
ISSN 0042 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p.
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D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)
art. 1, comma 1, LO/MI
art. 1, comma 1, LO/MI
MONDO
MONDO
MAGGIO
2023
N°5
EURO 5,00
GENERAZIONE
DISTRIBUITA E
LA NEUTRALITÀ
CONEXPO. UN MONDO E
UN MODO DI VEDERE LA
TRANSIZIONE ENERGETICA
PATRIZIA BARRASSO,
KOHLER COMPLIANCE
MANAGER ENGINES
Generazione Distribuita: il futuro
dell’endotermico al Dpe Rimini
Componenti: al Conexpo con
Danfoss, Parker e Zapi Group
Endotermici: Cat, Cummins,
Hyundai, Kubota, Perkins
La vie en rose: Patrizia Barrasso,
26 anni spesi alla Kohler
PER ABBONAMENTI
E COPIE SAGGIO:
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E-mail: abbonamenti@vadoetorno.com
19
18
E NELLA
NAUTICA?
Cambiando settore,
segnaliamo che
Danfoss ha siglato
un accordo con
Cummins per
cooperare nella
definizione di
parametri avanzati
delle applicazioni
ibride marine.
Cummins e
Danfoss Editron
svilupperanno una
serie di soluzioni
standard per la
propulsione marina
e si concentreranno
su una nuova
generazione di
gruppi elettrogeni
diesel a velocità
variabile, celle
a combustibile
e pacchetti di
accumulo di
energia.
danfoss. CONEXPO
DIMENSIONI
E PESO
Sono le coordinate che indirizzano le attenzioni degli
Oem, secondo Ryan Rizor, American sales leader di
Danfoss Editron. Ed è la ragione per cui l’azienda
danese ha spinto sul ridimensionamento della taglia,
per quanto riguarda i componenti dell’elettrificazione.
Ne è uscito un ritratto confortante delle prospettive
sulla applicazione delle risorse elettriche nell’off-road
L e sinergie “domestiche” con Editron e le competenze
incorporate da Eaton Hydraulics accreditano
Danfoss come una protagonista anche
nello scenario della decarbonizzazione. Ryan Rizor,
American sales leader di Danfoss Editron, ci
introduce nell’approccio all’elettrificazione del mercato
americano. Ci tiene a sottolineare il retroterra
formativo tra le infrastrutture elettriche: «Mi sono
sempre voluto spendere nell’elettrificazione perché
le prestazioni e l’efficienza del sistema sono assai
più elevate» precisa Rizor. «La mia percezione del
mercato americano è che gli Oem di piccole e medie
dimensioni stiano esplorando modi creativi per
approcciare le soluzioni di elettrificazione. Così
praticano un’elettrificazione parziale delle loro
macchine per ridurre i costi operativi e i tempi di
produzione persi a causa di una manutenzione non
pianificata o, addirittura, pianificata. In alcuni casi,
elettrificano per ridurre le emissioni e il consumo di
carburante: alcune macchine consumano 50/70 litri
di gasolio all’ora, se riescono a ridurli del 10, 15
o 25%, possono ripagare l’elettrificazione di quella
funzione. Potrebbero quindi non elettrificare l’intera
macchina, ma un sottosistema o diversi sistemi.
Spesso optano per il downsizing del diesel, e
scelgono solo alcune funzioni di lavoro critiche con
cui beneficiare della maggiore efficienza del sistema
elettrico e far funzionare il motore in una posizione
più coerente sulla curva di efficienza. Per quanto
riguarda gli Oem più grandi, personalmente non
vedo molte attività nell’immediato (generalmente
stanno pianificando di introdurre macchine in serie
a partire dal 2026, 2027, 2028, o successivamente),
in previsione delle normative e dei mandati emergenti
(il tasso di adozione e le tempistiche non sono
chiari per gli Oem caratterizzati da volumi sostenuti).
Quello che vediamo fin da oggi è che per un
numero significativo di clienti i benefici superano
significativamente i costi: una macchina anche solo
parzialmente elettrificata ovviamente costa di più di
una macchina diesel-idraulica, ma in diverse applicazioni
il valore creato e l’impatto del Tco sono
così alti che in molti casi l’investimento è ripagato
in meno di un anno».
Qual è il contributo di Danfoss a questi processi?
«Vede, prima mi lasci risolvere un malinteso comune,
cioè che la macchina elettrificata debba avere
le batterie. La maggior parte dei sistemi che stiamo
vedendo invece non le ha, per via del costo e del
fatto che più grande è la macchina e più difficile è
la sfida di ricaricare quelle batterie. Stiamo affiancando
gli Oem nel modificare il design del sistema
per elettrificare una frazione della macchina in cui
creare valore. Non è ancora così comune che un
cliente prenda una macchina diesel idraulica e la
elettrifichi immediatamente al 100%. Bisogna considerare
così tanti aspetti impraticabili, che servirà
ancora molto tempo perché avvenga».
Quindi, quali sono le opzioni sul tavolo riguardo
all’elettrificazione?
«Gli Oem prestano le loro attenzioni al peso e
alle dimensioni; per questo, i nostri prodotti sono
notevolmente più piccoli dei tradizionali prodotti
elettrici. Sono concentrati anche sulle prestazioni
e per questo li supportiamo nella valutazione dei
requisiti applicativi della macchina, in modo che
dopo averne elettrificata una parte, soddisfi pienamente
i requisiti del suo scopo».
Quale sarà il prossimo prodotto verrà in termini
di elettrificazione?
«Ho dimenticato di menzionare un aspetto estremamente
importante per i nostri clienti. Se si vuole
ridurre il consumo di carburante per risparmiare
denaro e costi operativi, anche nel caso delle batterie,
l’efficienza è fondamentale, quindi ci siamo
attrezzati per le applicazioni ad alta tensione. Queste
soluzioni sono adatte per applicazioni in cui ci
si collega direttamente all’albero motore come, ad
esempio, per la perforazione o la trazione. Vediamo
molti esempi in cui la nostra macchina elettrica è
usata come un generatore al regime di coppia di
picco, con la massima efficienza, e il sistema idraulico
ad espletare le funzioni di lavoro».
Secondo lei, quali sono le applicazioni più mature
da implementare nei cantieri?
«Direi che in America il sollevamento sia sicuramente
una di queste, più che le pale gommate o gli
escavatori. Ho l’impressione che in Europa ci siano
molte normative che richiedono queste macchine,
mentre negli Usa ancora non ci sono. Gli Oem di
piccole e medie dimensioni, in particolare quelli serviti
da un distributore a valore aggiunto, sono molto
più agili, possono apportare modifiche e rispondere
più rapidamente ai reparti marketing. Un’altra applicazione
è la generazione di energia. Per esempio,
la nostra Pmi 540 è molto usata in questa applicazione,
e di solito è una T3000 o T4000 (con una coppia
nominale di 3.000 o 4.000 Nm continui). Questa
macchina è accoppiata al motore, dal canto nostro,
con l’elettronica di potenza, creiamo un sistema di
distribuzione di energia in corrente continua. A volte
il lavoro può essere eseguito completamente, a
volte rettificato o invertito in corrente alternata per
supportare diversi tipi di carichi con la possibilità
di collocare una stazione di generazione di energia
in ambienti climaticamente estremi, come il Canada
settentrionale. È stato progettata per essere mobile».
Al Bauma di Monaco molte aziende hanno proposto
la generazione di energia alimentata a
idrogeno. È probabilmente la migliore opzione
disponibile in questo momento?
«Posso sbilanciarmi solo sulla mia esperienza in
America. Se hai un cantiere elettrificato, spesso non
è pratico che l’azienda elettrica fornisca energia al
cantiere; un altro problema è il tempo necessario
e potenzialmente il costo, in determinati mercati.
Carichi molto elevati possono essere incredibilmente
costosi per alimentare il sito in elettrico, ad
esempio a New York City, se non si dispone di un
carico costante. Collegare alla rete un gruppo di
macchine per l’edilizia e passare da 0 MW a 4 MW
sarebbe proibitivo, in termini di costi. Mi piacerebbe
guardare alla rete elettrica, ma non credo che
sarà pratico nel medio termine. Il vantaggio dell’idrogeno
c’è se l’obiettivo è non avere emissioni di
gas serra, ma ora come si crea l’idrogeno? Come
si trasporta? Dove stoccarlo? Sono stato un po’
pessimista sull’idrogeno, ma ritengo che in alcune
applicazioni diventerà parte della soluzione».
Immagina un ruolo per Danfoss nel campo delle
smart grid?
«Gli attori delle infrastrutture elettriche stanno
lavorando da decenni alle tecnologie delle reti intelligenti
e c’è stata un’evoluzione, che continuerà.
Penso che ci sia una grande barriera all’ingresso
per entrare in quello spazio. Se in futuro i macchinari
mobili per il movimento terra dovessero essere
connessi su una certa scala alla rete, sarebbe possibile
la collaborazione tra l’Oem e le utility (tramite
standard Ieee e altri standard), per l’integrazione
e il supporto della gestione del carico. Questa è
un’ottima domanda, qualcuno dovrebbe lavorarci!»
Terra
13
12
L'idrogeno
potrebbe prendere
piede nella
generazione in
anticipo rispetto ad
altre applicazioni,
soprattutto
nella miscela
con il gasolio.
Un traguardo
verosimile potrebbe
essere quello del
50% di frazione
a idrogeno del
blend.
È l’energia, che procede verso la
differenziazione delle fonti, seppure con
una precipua resilienza dell’endotermico.
Al seminario organizzato da Generazione
Distribuita hanno partecipato, in ordine
di apparizione Abb, Bergen Engines,
BU Power, Yanmar Italy, Archimede Energia
e Miretti International
A ncora Rimini, alla quinta del K.EY, che si
accompagna a braccetto con il Dpe nell’uscita
dalla casa del padre, Ecomondo. Abbiamo
scritto sul numero di Aprile del successo di questo
debutto. Per l’occasione, Generazione Distribuita
ha organizzato il seminario “Transizione ecologica
e nuovi obiettivi UE. Il futuro dell’endotermico
e la neutralità tecnologica”. Nel titolo trovate gli
elementi di pungolo, quali transizione, UE, endotermico,
neutralità. Questi ultimi due termini si
conciliano con la recente spinta alla conversione
a idrogeno del motore a combustione interna. “Second
life” o esercizio di stile? Prima di passare la
parola ai relatori, riportiamo l’intervento di Marco
Monsurrò, Presidente di Generazione Distribuita,
Anima Confindustria. «Rispetto alla precedente
edizione di Key Energy le aziende sono più che
raddoppiate. Il Dpe rappresenta un’iniziativa di
successo, alla sua prima reale manifestazione,
dopo l’edizione zero del 2019. Abbiamo registrato
25 aziende e un buon riscontro di pubblico. Vogliamo
consolidare questa fiera, facendola diventare
il riferimento in Europa per la fornitura dei
componenti e sistemi della generazione e la distribuzione
di energia elettrica, seguendo la tendenza
al “reshoring” delle attività industriali in Europa,
effetto dell’instabilità politica ed economica internazionale.
in quest’ottica, Generazione Distribuita
deve trovare il necessario supporto delle altre associazioni
di categoria, come Anie Energie». Durante
il discorso introduttivo, Monsurrò ha rivendicato
l’operato dell’associazione. «Siamo stati i primi a
interrogarci sia sul futuro del motore a combustione
interna che sulla sostenibilità della transizione
energetica per l’industria italiana. Siamo davvero
pronti per i sistemi di generazione sostenibile? Con
un tempismo quasi cinematografico la settimana
scorsa (l’esternazione risale al 23 marzo, ndr) è
uscita la proposta di legge dell’Unione Europea
“net zero industry act”. L’energia elettrica vale il
18% dell’energia per muovere il mondo. Il nostro
ruolo è fondamentale, tutt’altro che in contrapposizione
con gli altri padiglioni. L’elettricità prodotta
in maniera sostenibile è il vettore energetico del
futuro. Il gruppo elettrogeno è l’unica forma affidabile
al momento per generare energia elettrica
in maniera distribuita. Tra gli obiettivi della nostra
associazione c’è il riposizionamento dell’industria
anche nei confronti del mondo normativo. Persistono
degli svarioni come la 4.0, dalla quale siamo
stati completamente esclusi, perché assimilati alle
centrali di produzione dell’energia. Un altro problema
è il tema delle emissioni, trattato dallo Stage
V, un unicum nello scenario europeo, che ignora
la neutralità tecnologica. Generazione Distribuita,
insieme a Europgen (l’associazione europea di
categoria, ndr), si sta sforzando di impostare un
tavolo tecnico per suggerire all’Unione Europea un
approccio orientato alla neutralità tecnologica in
tema di livelli emissivi dei gruppi elettrogeni. L’Iso
8528, nell’applicazione “prime power”, richiede la
progettazione per 500 ore di funzionamento, di cui
300 continue. Lo Stage V impone invece ai gruppi
elettrogeni il rispetto delle emissioni in qualunque
momento».
I relatori rappresentano un ventaglio di realtà esaustivo
delle attuali, e delle prossime, istanze della
produzione di elettricità localizzata. Per Abb è
intervenuto Marco Carminati, PhD Global Application
Specialist - Direct current - Solar/ESS
Technical Manager. Diversificare per innovare?
Come vi state muovendo nella transizione, con
le vostre consolidate esperienze nell’elettrico, tra
gruppi di continuità e soluzioni a media e bassa
tensione e un marcato interesse per le dinamiche
della idrogenizzazione?
«Affrontando la transizione energetica e le fonti
rinnovabili ci approcciamo a una nuova tipologia
di generazione distribuita che utilizza anche impianti
a idrogeno. Come costruttori di componenti
elettrici, ci occupiamo della fase di integrazione
delle fonti di energia localizzata. In quest’ottica, sia
nella parte di componentistica che di integrazione,
forniamo supporto nel monitoraggio e nell’ottimizzazione
delle fonti rinnovabili, in concomitanza con
l’utilizzo stesso dell’energia. Sta prendendo sempre
più piede come metodo di distribuzione dell’energia,
almeno localmente, la corrente continua, che
prevediamo si affiancherà alla corrente alternata,
quantomeno nella generazione distribuita e nell’impiego
della stessa nell’alimentazione dei carichi».
Portavoce di Bergen Engines in questa sede è Stefano
Strada, Head of Sales. L’obiettivo è chiaro:
accreditarvi come interpreti delle smart-grid e
della produzione di energia tramite idrogeno.
Partiamo dal test di una miscela di gas all’85%
e idrogeno al 15% in Spagna, da Viscofan.
«Il presente è sempre più vicino a un mix di gas e
idrogeno. Viscofan produce collagene e cellulosa
per processi industriali e dispone di un cogeneratore
da 6 MW. Le verifiche in sito hanno confermato
i risultati del test bed a Bergen; l’idrogeno ha un
impatto sul processo di combustione, aumenta la
velocità di fiamma e l’efficienza elettrica, oltre a
ridurre tutte le emissioni. Per un impianto di questa
taglia significa circa 8.000 tonnellate di CO 2
risparmiate su base annua. Anche in Italia stanno
partendo i primi progetti. La sfida principale riguarda
la disponibilità di idrogeno. Attualmente,
a livello industriale il volume è del 15%, perché è
quello che il mercato riesce a recepire. A livello di
test le percentuali sono di gran lunga superiori, al
50%, forse al 60, su motori a media velocità, da
3,5 a 12 MW».
Un gradito ritorno a casa BU Power Systems Italia.
Gianromeo Brugnetti, Deputy Sales Manager:
La domanda riprende l’interessante spunto di
Simone Buraschi, al seminario del 2019. L’industriale
non ha i numeri del settore automobilistico,
vero?
«Ci teniamo a sottolineare che il legislatore deve
essere consapevole che il mercato in cui noi operiamo
è drammaticamente diverso da quello automotive.
In 90 anni di vita, Perkins ha prodotto oltre 20
milioni di motori per oltre 5.000 applicazioni. Difficile
che una soluzione univoca, se non il motore
a combustione interna, ci permetta di approcciare
un mercato estremamente diversificato. Non possiamo
che vedere uno scenario multi-soluzione. Ci
saranno soluzioni elettriche e altre con carburanti
alternativi, ma l’endotermico non potrà scomparire,
a meno che la nostra industria decida di fare
un passo indietro. Una verità scomoda che però
riteniamo rispecchi quello il nostro futuro».
Con Marco Martinelli, Application engineer di
Isotta Fraschini, facciamo un passetto indietro.
Bari, il primo marzo, inaugurazione del Cis.
generazione distribuita. Rimini
DIFFUSA E
LOCALIZZATA
stazionari
31
30
Una prova muscolare, quella di Hyundai
Doosan Infracore, che ha sublimato
l’epifania del nuovo marchio, in seguito
all’acquisizione da parte di Hyundai,
mettendo in mostra un repertorio più
che esaustivo. Sul fronte endotermico,
potenziati i G2 e annunciati un 5 e un 7,5
litri. L’e-powerpack soddisfa le istanze
di elettrificazione, parziali o totali, l’X12
alimenta un 11,1 litri con l’idrogeno
È ufficiale: dopo il passaggio di Doosan Infracore
sotto le insegne di Hyundai, la semplificazione
onomastica è alle porte. Il marchio, del
resto, non richiede presentazioni. Di carne al fuoco,
in Corea, ce n’è veramente tanta, quindi meglio trasferirsi
all’angolo presidiato da Hyundai DI, senza
passare per il via. Ci hanno risposto Hyungtaek
Lim, head of sales department, e Dockoon Yoo,
head of future power system development team.
Cosa potete dirci in merito alla vostra presenza
qui, per quanto riguarda il mercato nordamericano?
Quali sono le novità che svelate al ConExpo?
«In prima battuta, vorrei fornire una panoramica
della nostra gamma di motori. Quest’anno siamo
passati dal marchio Doosan a quello di Hyundai.
Riteniamo che il ConExpo sia la sede giusta per mostrare
la nostra gamma al completo, dai motori a
combustione interna ai propulsori del futuro, per cui
abbiamo impostato la nostra prospettiva nel modo
che mi appresto a spiegare. La nostra futura powertrain
si compone di tre diversi elementi. Il primo è
il powerpack, adatto agli escavatori industriali di
piccole dimensioni, il secondo è costituito dai motori
ibridi. L’ultimo gruppo propulsivo è il motore a
combustione interna alimentato a idrogeno, di medie
dimensioni, ed è quello che presentiamo qui, con una
cilindrata di 11 litri, per applicazioni su veicoli commerciali
e su gruppi elettrogeni. Anche se il mercato
dei motori a combustione interna è destinato a persistere,
almeno per qualche tempo, riteniamo che la
ricerca applicata alla attuale catena cinematica sia
ancora nelle fasi iniziali.
Per questo motivo, oltre alle tre future linee di propulsori,
abbiamo annunciato anche la gamma di
motori a combustione interna di prossima generazione,
a partire dagli attuali compatti, la Serie G2.
Ci sono tre diverse linee di motori diesel da 1,8, 2,4
e 3,4 litri, che abbiamo potenziato, tenendo conto
di tutte le normative mondiali sulle emissioni. C’è
poi un 2,6 litri, ad esempio, adatto alle normative
cinesi, entrate in vigore nel dicembre del 2022. Stiamo
sviluppando un motore meccanico da 1,9 litri,
pure esso concepito per il mercato cinese». Adesso
arrivano le primizie più eclatanti, pronte a sbocciare
a breve. «Abbiamo disegnato completamente da
zero un motore elettronico con cilindrate di 5 e 7,5
litri. Il nostro obiettivo è sia il bacino Stage V che
quello China V. Vediamo due strategie per affrontare
questo lungo viaggio. Ragionando in prospettiva,
il mercato premierà un approccio multi-tasking e
non ci sarà una soluzione vincente. Forse le cose
cambieranno nel 2040 o nel 2050, ma fino ad allora
dovremo sostenere il nostro business motoristico ed
è per questo che stiamo sviluppando due strategie
diverse per il motore a combustione interna e per la
fabbrica del futuro».
Dal mio punto di vista, l’elettrificazione costituisce
uno sviluppo importante per le macchine al
di sotto dei 56 chilowatt, mentre l’ibridazione è
una buona strategia per le applicazioni di piccole e
medie dimensioni e per alimentare macchine fino a
100 kW. Probabilmente l’endotermico a idrogeno
o, ancora, i motori diesel potrebbero essere la soluzione
giusta ancora per un decennio o forse più.
«È molto difficile stimare l’andamento del mercato.
Ci sono molti produttori di motori che hanno annunciato
la loro prossima linea motoristica, ma non
sono tanti quelli che introducono questa complesso
approccio motoristico. Alcuni costruttori presentano
il loro pacco batterie, altri le soluzioni a idrogeno.
Noi esponiamo un pacco batterie, un ibrido completo
e un motore a combustione interna a idrogeno
“full hybrid”. Queste tre diverse linee, espressione
dei propulsori del futuro, hanno un proprio specifico
obiettivo, conformi alle richieste del mercato».
Considerando le competenze coreane sull’elettrificazione,
suppongo che se non spingete troppo
sull’elettrificazione è perché è troppo presto per
spingere in questa direzione.
«I clienti richiedono soluzioni di decarbonizzazione,
che possono essere elettriche o a idrogeno. Stiamo
facendo tutto il possibile per fornire la soluzione più
adatta, compreso il motore a combustione, persino
a ciclo diesel».
Anche l’elettronica è prodotta da Hyundai?
«La centralina, l’iniettore e il sistema di combustione
sono sviluppati da Bosch. Il software che controlla
il sistema ibrido è invece sviluppato internamente
da Hyundai. Possiamo fornire il sistema completo,
il motore e i componenti elettrificati. Hyundai ha ingegnerizzato
anche il pacco batterie, noi disponiamo
della tecnologia del motore e del sistema elettrificato.
Siamo quindi in grado di fornire ai nostri clienti
una combinazione tecnologica che comprende il
pacco batterie. Stiamo parlando di batterie agli litio
ioni-litio da 48 Volt, per le applicazioni più piccole,
HYUNDAI. CONEXPO
ANTOLOGIA
DEL
DOMANI
Terra
41
40
Patrizia Barrasso
e, qui a fianco,
una cella di prova
dei motori.
la vie en rose. Patrizia Barrasso
MANAGER
DELLE RISPOSTE
In Kohler da 26 anni, Patrizia Barrasso è oggi
Compliance Manager Engines nel business dei motori
a combustione interna. Si occupa del monitoraggio
del rispetto delle norme nazionali e internazionali,
della conformità di produzione e dell’applicazione
delle politiche aziendali nei processi
ancora presente. Il confronto con alcuni benchmark
europei mette in evidenza il ritardo dell’Italia nella
riduzione del gap di genere. Secondo il report annuale
“Global Gender Gap Index” del 2022, in termini
di partecipazione economica e politica, salute
e livello di istruzione, l’Italia si colloca al 63esimo
posto su 146 Paesi monitorati, e 25esima su 35 Paesi
a livello europeo. Eliminare il gap globale relativo
alla partecipazione economica di uomini e donne in
Italia è sicuramente una strada in salita, ma assolutamente
necessaria. La buona notizia è che vi sono
attualmente nuove proposte di direttive al vaglio del
Parlamento Europeo per colmare questo gap. Sono
fiduciosa per il futuro, per le mie due figlie».
Lo scenario dei motori industriali sembra più
avanzato di quello delle automobili dal punto di
vista della presenza femminile. Casualità? Di cosa
è più orgogliosa del suo mandato?
«Sono comunque due mondi dove la presenza femminile
è in minoranza. Ho iniziato a lavorare qui
quando l’azienda era ancora Lombardini, ero l’unica
donna ingegnere e lo sono stata per qualche
anno. Poi con il passare degli anni e l’avvento di
Kohler nel 2007, la presenza femminile ha iniziato
a crescere. Kohler è guidata dalla filosofia operativa
Believing in Better, secondo la quale il nostro
meglio può sempre essere migliore: migliore per le
vite che tocchiamo, migliore per le nostre comunità,
e migliore per il nostro pianeta. La cultura della nostra
azienda è inclusiva. Il Codice di condotta etica
rafforza l’impegno verso l’equità e le pari opportunità
in tutti i processi e i programmi legati all’occupazione,
impegnandosi tra le altre cose a garantire
l’equità retributiva tra i sessi. Il nostro stabilimento
di Reggio Emilia abbiamo attivo da qualche anno
un programma chiamato “She, Kohler”, un’iniziativa
interamente rivolta alle studentesse e alle neolaureate
in ingegneria industriale, con l’obiettivo
principale di aumentare il numero di donne nelle
discipline Stem a diversi livelli per costruire i nostri
prossimi e diversi talenti. Per quanto mi riguarda,
sono orgogliosa di aver contribuito al successo
dell’azienda per la commercializzazione dei motori
diesel nel mercato europeo ed internazionale, dove
continui mutamenti legislativi impongono una verifica
di adattamento costante e sempre più complessa».
Qual è la sfida principale nel suo lavoro, nella
quotidianità? In che misura è gravoso associare
le due parole che riassumono il suo ruolo professionale:
diesel e compliance?
«La sfida principale nel mio lavoro consiste nell’anticipare
l’evoluzione normativa e tradurla in una
potenziale opportunità per il business, specie per
le normative emissioni, e allo stesso tempo gestire i
molteplici progetti in ambito internazionale con un
approccio diversificato. Occorre una continua analisi,
flessibilità, pianificazione delle attività. A me
piace seguire tutte le fasi del progetto, essere proattiva,
mi piace essere “manager delle risposte” e non
delle domande. Compliance è la capacità di rendere
i processi e i prodotti dell’azienda conformi alle
norme delle autorità di regolamentazione nazionali,
internazionali ed interne, aziendali. Diesel invece è
il business aziendale. Associare le due parole significa
fare in modo che il business cresca rispettando
le normative che regolano il settore in un’ottica di
continuo miglioramento ambientale e sociale».
L avora in Kohler da circa 26 anni, dove ha iniziato
nel reparto Assicurazione e Controllo Qualità,
passando poi alla Direzione Tecnica dove si è
occupata di Project Management, ed infine di Regulatory
e Compliance. Patrizia Barrasso, laureata
in Ingegneria Meccanica all’Università Federico II
e successivamente in Ingegneria Gestionale ad Uni-
MoRe, è oggi Compliance Manager Engines nel business
dei motori a combustione interna. Si occupa
del monitoraggio del rispetto delle norme nazionali
e internazionali, della conformità di produzione e
dell’applicazione delle politiche aziendali nei processi.
Si ricorda il momento in cui ha scelto di studiare
ingegneria? Adesso farebbe la stessa scelta?
Università Federico II e UniMoRe (espressione
dell’eccellenza territoriale italiana nella meccanica),
cosa le hanno dato l’una e l’altra?
«Sì, ricordo benissimo il momento in cui ho deciso di
studiare ingegneria meccanica e l’ho comunicato ai
miei genitori. Non erano entusiasti della mia scelta
poiché era una facoltà tradizionalmente maschile,
quindi avrei dovuto scontrarmi con qualche pregiudizio.
Però mi hanno lasciata libera di scegliere. In
effetti la presenza femminile in facoltà era inferiore
all’1 per cento, ma ero decisa nella mia scelta. All’epoca
le specializzazioni in ingegneria erano poche
rispetto ad oggi. Cercavo una disciplina che mi permettesse
di coniugare il mio interesse per le materie
scientifiche e la passione per la meccanica. Questo
mi ha spinta a iscrivermi ad ingegneria meccanica.
Non nego però di avere una predisposizione per
la legge e il diritto che poi è tornata utile nel mio
percorso professionale. Rifarei assolutamente questa
scelta, anche se il rapporto tra donne e ambiente
Stem è un tema di discussione ancora molto attuale.
All’Università Federico II ho acquisito competenze
tecniche, capacità di analisi e un pensiero analitico
orientato alla soluzione. Quando invece studiavo
all’UniMoRe lavoravo già, e per coniugare efficacemente
lavoro e studio ho rafforzato competenze
organizzative e di orientamento al risultato, e acquisito
competenze gestionali e capacità di lavorare
all’interno di un gruppo».
Qual è il valore aggiunto di una donna nel ricoprire
un ruolo apicale in questo settore?
«Ogni individuo è diverso dall’altro e può portare
un valore unico. Certamente ci sono delle caratteristiche
intrinseche accumunabili a donne o uomini.
Sicuramente, come molte ricerche indicano, la leadership
al femminile ha dei canoni di stile parzialmente
differenti da quella maschile: è in genere più
empatica, tesa alla collaborazione, al lavoro di team,
al multitasking, a concentrarsi sul risultato privilegiando
tuttavia modalità di raggiungimento dello
stesso più inclusive. Nulla togliendo alla capacità,
che non ha genere. Queste caratteristiche rappresentano
un valore aggiunto anche in un settore in continua
evoluzione come le normative antinquinamento,
sempre più stringenti per il rischio climatico, per la
gestione di progetti in ambito legislativo internazionale,
per le relazioni con enti istituzionali e autorità
di regolamentazione internazionali».
Secondo la sua esperienza, in Italia si sente ancora
il gender gap o siamo più allineati agli standard
europei?
«Rispetto al passato ci sono stati dei miglioramenti
e oggi c’è più consapevolezza, ma questo divario è
TERRA
NUOVO
VADO E TORNO EDIZIONI
VADO E TORNO EDIZIONI
www.vadoetorno.com
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ISSN 0042 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p.
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D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)
art. 1, comma 1, LO/MI
art. 1, comma 1, LO/MI
MONDO
MONDO
MAGGIO
2023
N°5
EURO 5,00
GENERAZIONE
DISTRIBUITA E
LA NEUTRALITÀ
CONEXPO. UN MONDO E
UN MODO DI VEDERE LA
TRANSIZIONE ENERGETICA
PATRIZIA BARRASSO,
KOHLER COMPLIANCE
MANAGER ENGINES
MAGGIO
MAGGIO
Generazione Distribuita: il futuro
dell’endotermico al Dpe Rimini
Componenti: al Conexpo con
Danfoss, Parker e Zapi Group
Endotermici: Cat, Cummins,
Hyundai, Kubota, Perkins
La vie en rose: Patrizia Barrasso,
26 anni spesi alla Kohler
PER ABBONAMENTI
E COPIE SAGGIO:
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via Brembo 27, 20139 Milano
tel. 02/55230950
E-mail: abbonamenti@vadoetorno.com
19
18
E NELLA
NAUTICA?
Cambiando settore,
segnaliamo che
Danfoss ha siglato
un accordo con
Cummins per
cooperare nella
definizione di
parametri avanzati
delle applicazioni
ibride marine.
Cummins e
Danfoss Editron
svilupperanno una
serie di soluzioni
standard per la
propulsione marina
e si concentreranno
su una nuova
generazione di
gruppi elettrogeni
diesel a velocità
variabile, celle
a combustibile
e pacchetti di
accumulo di
energia.
danfoss. CONEXPO
DIMENSIONI
E PESO
Sono le coordinate che indirizzano le attenzioni degli
Oem, secondo Ryan Rizor, American sales leader di
Danfoss Editron. Ed è la ragione per cui l’azienda
danese ha spinto sul ridimensionamento della taglia,
per quanto riguarda i componenti dell’elettrificazione.
Ne è uscito un ritratto confortante delle prospettive
sulla applicazione delle risorse elettriche nell’off-road
L e sinergie “domestiche” con Editron e le competenze
incorporate da Eaton Hydraulics accreditano
Danfoss come una protagonista anche
nello scenario della decarbonizzazione. Ryan Rizor,
American sales leader di Danfoss Editron, ci
introduce nell’approccio all’elettrificazione del mercato
americano. Ci tiene a sottolineare il retroterra
formativo tra le infrastrutture elettriche: «Mi sono
sempre voluto spendere nell’elettrificazione perché
le prestazioni e l’efficienza del sistema sono assai
più elevate» precisa Rizor. «La mia percezione del
mercato americano è che gli Oem di piccole e medie
dimensioni stiano esplorando modi creativi per
approcciare le soluzioni di elettrificazione. Così
praticano un’elettrificazione parziale delle loro
macchine per ridurre i costi operativi e i tempi di
produzione persi a causa di una manutenzione non
pianificata o, addirittura, pianificata. In alcuni casi,
elettrificano per ridurre le emissioni e il consumo di
carburante: alcune macchine consumano 50/70 litri
di gasolio all’ora, se riescono a ridurli del 10, 15
o 25%, possono ripagare l’elettrificazione di quella
funzione. Potrebbero quindi non elettrificare l’intera
macchina, ma un sottosistema o diversi sistemi.
Spesso optano per il downsizing del diesel, e
scelgono solo alcune funzioni di lavoro critiche con
cui beneficiare della maggiore efficienza del sistema
elettrico e far funzionare il motore in una posizione
più coerente sulla curva di efficienza. Per quanto
riguarda gli Oem più grandi, personalmente non
vedo molte attività nell’immediato (generalmente
stanno pianificando di introdurre macchine in serie
a partire dal 2026, 2027, 2028, o successivamente),
in previsione delle normative e dei mandati emergenti
(il tasso di adozione e le tempistiche non sono
chiari per gli Oem caratterizzati da volumi sostenuti).
Quello che vediamo fin da oggi è che per un
numero significativo di clienti i benefici superano
significativamente i costi: una macchina anche solo
parzialmente elettrificata ovviamente costa di più di
una macchina diesel-idraulica, ma in diverse applicazioni
il valore creato e l’impatto del Tco sono
così alti che in molti casi l’investimento è ripagato
in meno di un anno».
Qual è il contributo di Danfoss a questi processi?
«Vede, prima mi lasci risolvere un malinteso comune,
cioè che la macchina elettrificata debba avere
le batterie. La maggior parte dei sistemi che stiamo
vedendo invece non le ha, per via del costo e del
fatto che più grande è la macchina e più difficile è
la sfida di ricaricare quelle batterie. Stiamo affiancando
gli Oem nel modificare il design del sistema
per elettrificare una frazione della macchina in cui
creare valore. Non è ancora così comune che un
cliente prenda una macchina diesel idraulica e la
elettrifichi immediatamente al 100%. Bisogna considerare
così tanti aspetti impraticabili, che servirà
ancora molto tempo perché avvenga».
Quindi, quali sono le opzioni sul tavolo riguardo
all’elettrificazione?
«Gli Oem prestano le loro attenzioni al peso e
alle dimensioni; per questo, i nostri prodotti sono
notevolmente più piccoli dei tradizionali prodotti
elettrici. Sono concentrati anche sulle prestazioni
e per questo li supportiamo nella valutazione dei
requisiti applicativi della macchina, in modo che
dopo averne elettrificata una parte, soddisfi pienamente
i requisiti del suo scopo».
Quale sarà il prossimo prodotto verrà in termini
di elettrificazione?
«Ho dimenticato di menzionare un aspetto estremamente
importante per i nostri clienti. Se si vuole
ridurre il consumo di carburante per risparmiare
denaro e costi operativi, anche nel caso delle batterie,
l’efficienza è fondamentale, quindi ci siamo
attrezzati per le applicazioni ad alta tensione. Queste
soluzioni sono adatte per applicazioni in cui ci
si collega direttamente all’albero motore come, ad
esempio, per la perforazione o la trazione. Vediamo
molti esempi in cui la nostra macchina elettrica è
usata come un generatore al regime di coppia di
picco, con la massima efficienza, e il sistema idraulico
ad espletare le funzioni di lavoro».
Secondo lei, quali sono le applicazioni più mature
da implementare nei cantieri?
«Direi che in America il sollevamento sia sicuramente
una di queste, più che le pale gommate o gli
escavatori. Ho l’impressione che in Europa ci siano
molte normative che richiedono queste macchine,
mentre negli Usa ancora non ci sono. Gli Oem di
piccole e medie dimensioni, in particolare quelli serviti
da un distributore a valore aggiunto, sono molto
più agili, possono apportare modifiche e rispondere
più rapidamente ai reparti marketing. Un’altra applicazione
è la generazione di energia. Per esempio,
la nostra Pmi 540 è molto usata in questa applicazione,
e di solito è una T3000 o T4000 (con una coppia
nominale di 3.000 o 4.000 Nm continui). Questa
macchina è accoppiata al motore, dal canto nostro,
con l’elettronica di potenza, creiamo un sistema di
distribuzione di energia in corrente continua. A volte
il lavoro può essere eseguito completamente, a
volte rettificato o invertito in corrente alternata per
supportare diversi tipi di carichi con la possibilità
di collocare una stazione di generazione di energia
in ambienti climaticamente estremi, come il Canada
settentrionale. È stato progettata per essere mobile».
Al Bauma di Monaco molte aziende hanno proposto
la generazione di energia alimentata a
idrogeno. È probabilmente la migliore opzione
disponibile in questo momento?
«Posso sbilanciarmi solo sulla mia esperienza in
America. Se hai un cantiere elettrificato, spesso non
è pratico che l’azienda elettrica fornisca energia al
cantiere; un altro problema è il tempo necessario
e potenzialmente il costo, in determinati mercati.
Carichi molto elevati possono essere incredibilmente
costosi per alimentare il sito in elettrico, ad
esempio a New York City, se non si dispone di un
carico costante. Collegare alla rete un gruppo di
macchine per l’edilizia e passare da 0 MW a 4 MW
sarebbe proibitivo, in termini di costi. Mi piacerebbe
guardare alla rete elettrica, ma non credo che
sarà pratico nel medio termine. Il vantaggio dell’idrogeno
c’è se l’obiettivo è non avere emissioni di
gas serra, ma ora come si crea l’idrogeno? Come
si trasporta? Dove stoccarlo? Sono stato un po’
pessimista sull’idrogeno, ma ritengo che in alcune
applicazioni diventerà parte della soluzione».
Immagina un ruolo per Danfoss nel campo delle
smart grid?
«Gli attori delle infrastrutture elettriche stanno
lavorando da decenni alle tecnologie delle reti intelligenti
e c’è stata un’evoluzione, che continuerà.
Penso che ci sia una grande barriera all’ingresso
per entrare in quello spazio. Se in futuro i macchinari
mobili per il movimento terra dovessero essere
connessi su una certa scala alla rete, sarebbe possibile
la collaborazione tra l’Oem e le utility (tramite
standard Ieee e altri standard), per l’integrazione
e il supporto della gestione del carico. Questa è
un’ottima domanda, qualcuno dovrebbe lavorarci!»
Terra
13
12
L'idrogeno
potrebbe prendere
piede nella
generazione in
anticipo rispetto ad
altre applicazioni,
soprattutto
nella miscela
con il gasolio.
Un traguardo
verosimile potrebbe
essere quello del
50% di frazione
a idrogeno del
blend.
È l’energia, che procede verso la
differenziazione delle fonti, seppure con
una precipua resilienza dell’endotermico.
Al seminario organizzato da Generazione
Distribuita hanno partecipato, in ordine
di apparizione Abb, Bergen Engines,
BU Power, Yanmar Italy, Archimede Energia
e Miretti International
A ncora Rimini, alla quinta del K.EY, che si
accompagna a braccetto con il Dpe nell’uscita
dalla casa del padre, Ecomondo. Abbiamo
scritto sul numero di Aprile del successo di questo
debutto. Per l’occasione, Generazione Distribuita
ha organizzato il seminario “Transizione ecologica
e nuovi obiettivi UE. Il futuro dell’endotermico
e la neutralità tecnologica”. Nel titolo trovate gli
elementi di pungolo, quali transizione, UE, endotermico,
neutralità. Questi ultimi due termini si
conciliano con la recente spinta alla conversione
a idrogeno del motore a combustione interna. “Second
life” o esercizio di stile? Prima di passare la
parola ai relatori, riportiamo l’intervento di Marco
Monsurrò, Presidente di Generazione Distribuita,
Anima Confindustria. «Rispetto alla precedente
edizione di Key Energy le aziende sono più che
raddoppiate. Il Dpe rappresenta un’iniziativa di
successo, alla sua prima reale manifestazione,
dopo l’edizione zero del 2019. Abbiamo registrato
25 aziende e un buon riscontro di pubblico. Vogliamo
consolidare questa fiera, facendola diventare
il riferimento in Europa per la fornitura dei
componenti e sistemi della generazione e la distribuzione
di energia elettrica, seguendo la tendenza
al “reshoring” delle attività industriali in Europa,
effetto dell’instabilità politica ed economica internazionale.
in quest’ottica, Generazione Distribuita
deve trovare il necessario supporto delle altre associazioni
di categoria, come Anie Energie». Durante
il discorso introduttivo, Monsurrò ha rivendicato
l’operato dell’associazione. «Siamo stati i primi a
interrogarci sia sul futuro del motore a combustione
interna che sulla sostenibilità della transizione
energetica per l’industria italiana. Siamo davvero
pronti per i sistemi di generazione sostenibile? Con
un tempismo quasi cinematografico la settimana
scorsa (l’esternazione risale al 23 marzo, ndr) è
uscita la proposta di legge dell’Unione Europea
“net zero industry act”. L’energia elettrica vale il
18% dell’energia per muovere il mondo. Il nostro
ruolo è fondamentale, tutt’altro che in contrapposizione
con gli altri padiglioni. L’elettricità prodotta
in maniera sostenibile è il vettore energetico del
futuro. Il gruppo elettrogeno è l’unica forma affidabile
al momento per generare energia elettrica
in maniera distribuita. Tra gli obiettivi della nostra
associazione c’è il riposizionamento dell’industria
anche nei confronti del mondo normativo. Persistono
degli svarioni come la 4.0, dalla quale siamo
stati completamente esclusi, perché assimilati alle
centrali di produzione dell’energia. Un altro problema
è il tema delle emissioni, trattato dallo Stage
V, un unicum nello scenario europeo, che ignora
la neutralità tecnologica. Generazione Distribuita,
insieme a Europgen (l’associazione europea di
categoria, ndr), si sta sforzando di impostare un
tavolo tecnico per suggerire all’Unione Europea un
approccio orientato alla neutralità tecnologica in
tema di livelli emissivi dei gruppi elettrogeni. L’Iso
8528, nell’applicazione “prime power”, richiede la
progettazione per 500 ore di funzionamento, di cui
300 continue. Lo Stage V impone invece ai gruppi
elettrogeni il rispetto delle emissioni in qualunque
momento».
I relatori rappresentano un ventaglio di realtà esaustivo
delle attuali, e delle prossime, istanze della
produzione di elettricità localizzata. Per Abb è
intervenuto Marco Carminati, PhD Global Application
Specialist - Direct current - Solar/ESS
Technical Manager. Diversificare per innovare?
Come vi state muovendo nella transizione, con
le vostre consolidate esperienze nell’elettrico, tra
gruppi di continuità e soluzioni a media e bassa
tensione e un marcato interesse per le dinamiche
della idrogenizzazione?
«Affrontando la transizione energetica e le fonti
rinnovabili ci approcciamo a una nuova tipologia
di generazione distribuita che utilizza anche impianti
a idrogeno. Come costruttori di componenti
elettrici, ci occupiamo della fase di integrazione
delle fonti di energia localizzata. In quest’ottica, sia
nella parte di componentistica che di integrazione,
forniamo supporto nel monitoraggio e nell’ottimizzazione
delle fonti rinnovabili, in concomitanza con
l’utilizzo stesso dell’energia. Sta prendendo sempre
più piede come metodo di distribuzione dell’energia,
almeno localmente, la corrente continua, che
prevediamo si affiancherà alla corrente alternata,
quantomeno nella generazione distribuita e nell’impiego
della stessa nell’alimentazione dei carichi».
Portavoce di Bergen Engines in questa sede è Stefano
Strada, Head of Sales. L’obiettivo è chiaro:
accreditarvi come interpreti delle smart-grid e
della produzione di energia tramite idrogeno.
Partiamo dal test di una miscela di gas all’85%
e idrogeno al 15% in Spagna, da Viscofan.
«Il presente è sempre più vicino a un mix di gas e
idrogeno. Viscofan produce collagene e cellulosa
per processi industriali e dispone di un cogeneratore
da 6 MW. Le verifiche in sito hanno confermato
i risultati del test bed a Bergen; l’idrogeno ha un
impatto sul processo di combustione, aumenta la
velocità di fiamma e l’efficienza elettrica, oltre a
ridurre tutte le emissioni. Per un impianto di questa
taglia significa circa 8.000 tonnellate di CO 2
risparmiate su base annua. Anche in Italia stanno
partendo i primi progetti. La sfida principale riguarda
la disponibilità di idrogeno. Attualmente,
a livello industriale il volume è del 15%, perché è
quello che il mercato riesce a recepire. A livello di
test le percentuali sono di gran lunga superiori, al
50%, forse al 60, su motori a media velocità, da
3,5 a 12 MW».
Un gradito ritorno a casa BU Power Systems Italia.
Gianromeo Brugnetti, Deputy Sales Manager:
La domanda riprende l’interessante spunto di
Simone Buraschi, al seminario del 2019. L’industriale
non ha i numeri del settore automobilistico,
vero?
«Ci teniamo a sottolineare che il legislatore deve
essere consapevole che il mercato in cui noi operiamo
è drammaticamente diverso da quello automotive.
In 90 anni di vita, Perkins ha prodotto oltre 20
milioni di motori per oltre 5.000 applicazioni. Difficile
che una soluzione univoca, se non il motore
a combustione interna, ci permetta di approcciare
un mercato estremamente diversificato. Non possiamo
che vedere uno scenario multi-soluzione. Ci
saranno soluzioni elettriche e altre con carburanti
alternativi, ma l’endotermico non potrà scomparire,
a meno che la nostra industria decida di fare
un passo indietro. Una verità scomoda che però
riteniamo rispecchi quello il nostro futuro».
Con Marco Martinelli, Application engineer di
Isotta Fraschini, facciamo un passetto indietro.
Bari, il primo marzo, inaugurazione del Cis.
generazione distribuita. Rimini
DIFFUSA E
LOCALIZZATA
stazionari
31
30
Una prova muscolare, quella di Hyundai
Doosan Infracore, che ha sublimato
l’epifania del nuovo marchio, in seguito
all’acquisizione da parte di Hyundai,
mettendo in mostra un repertorio più
che esaustivo. Sul fronte endotermico,
potenziati i G2 e annunciati un 5 e un 7,5
litri. L’e-powerpack soddisfa le istanze
di elettrificazione, parziali o totali, l’X12
alimenta un 11,1 litri con l’idrogeno
È ufficiale: dopo il passaggio di Doosan Infracore
sotto le insegne di Hyundai, la semplificazione
onomastica è alle porte. Il marchio, del
resto, non richiede presentazioni. Di carne al fuoco,
in Corea, ce n’è veramente tanta, quindi meglio trasferirsi
all’angolo presidiato da Hyundai DI, senza
passare per il via. Ci hanno risposto Hyungtaek
Lim, head of sales department, e Dockoon Yoo,
head of future power system development team.
Cosa potete dirci in merito alla vostra presenza
qui, per quanto riguarda il mercato nordamericano?
Quali sono le novità che svelate al ConExpo?
«In prima battuta, vorrei fornire una panoramica
della nostra gamma di motori. Quest’anno siamo
passati dal marchio Doosan a quello di Hyundai.
Riteniamo che il ConExpo sia la sede giusta per mostrare
la nostra gamma al completo, dai motori a
combustione interna ai propulsori del futuro, per cui
abbiamo impostato la nostra prospettiva nel modo
che mi appresto a spiegare. La nostra futura powertrain
si compone di tre diversi elementi. Il primo è
il powerpack, adatto agli escavatori industriali di
piccole dimensioni, il secondo è costituito dai motori
ibridi. L’ultimo gruppo propulsivo è il motore a
combustione interna alimentato a idrogeno, di medie
dimensioni, ed è quello che presentiamo qui, con una
cilindrata di 11 litri, per applicazioni su veicoli commerciali
e su gruppi elettrogeni. Anche se il mercato
dei motori a combustione interna è destinato a persistere,
almeno per qualche tempo, riteniamo che la
ricerca applicata alla attuale catena cinematica sia
ancora nelle fasi iniziali.
Per questo motivo, oltre alle tre future linee di propulsori,
abbiamo annunciato anche la gamma di
motori a combustione interna di prossima generazione,
a partire dagli attuali compatti, la Serie G2.
Ci sono tre diverse linee di motori diesel da 1,8, 2,4
e 3,4 litri, che abbiamo potenziato, tenendo conto
di tutte le normative mondiali sulle emissioni. C’è
poi un 2,6 litri, ad esempio, adatto alle normative
cinesi, entrate in vigore nel dicembre del 2022. Stiamo
sviluppando un motore meccanico da 1,9 litri,
pure esso concepito per il mercato cinese». Adesso
arrivano le primizie più eclatanti, pronte a sbocciare
a breve. «Abbiamo disegnato completamente da
zero un motore elettronico con cilindrate di 5 e 7,5
litri. Il nostro obiettivo è sia il bacino Stage V che
quello China V. Vediamo due strategie per affrontare
questo lungo viaggio. Ragionando in prospettiva,
il mercato premierà un approccio multi-tasking e
non ci sarà una soluzione vincente. Forse le cose
cambieranno nel 2040 o nel 2050, ma fino ad allora
dovremo sostenere il nostro business motoristico ed
è per questo che stiamo sviluppando due strategie
diverse per il motore a combustione interna e per la
fabbrica del futuro».
Dal mio punto di vista, l’elettrificazione costituisce
uno sviluppo importante per le macchine al
di sotto dei 56 chilowatt, mentre l’ibridazione è
una buona strategia per le applicazioni di piccole e
medie dimensioni e per alimentare macchine fino a
100 kW. Probabilmente l’endotermico a idrogeno
o, ancora, i motori diesel potrebbero essere la soluzione
giusta ancora per un decennio o forse più.
«È molto difficile stimare l’andamento del mercato.
Ci sono molti produttori di motori che hanno annunciato
la loro prossima linea motoristica, ma non
sono tanti quelli che introducono questa complesso
approccio motoristico. Alcuni costruttori presentano
il loro pacco batterie, altri le soluzioni a idrogeno.
Noi esponiamo un pacco batterie, un ibrido completo
e un motore a combustione interna a idrogeno
“full hybrid”. Queste tre diverse linee, espressione
dei propulsori del futuro, hanno un proprio specifico
obiettivo, conformi alle richieste del mercato».
Considerando le competenze coreane sull’elettrificazione,
suppongo che se non spingete troppo
sull’elettrificazione è perché è troppo presto per
spingere in questa direzione.
«I clienti richiedono soluzioni di decarbonizzazione,
che possono essere elettriche o a idrogeno. Stiamo
facendo tutto il possibile per fornire la soluzione più
adatta, compreso il motore a combustione, persino
a ciclo diesel».
Anche l’elettronica è prodotta da Hyundai?
«La centralina, l’iniettore e il sistema di combustione
sono sviluppati da Bosch. Il software che controlla
il sistema ibrido è invece sviluppato internamente
da Hyundai. Possiamo fornire il sistema completo,
il motore e i componenti elettrificati. Hyundai ha ingegnerizzato
anche il pacco batterie, noi disponiamo
della tecnologia del motore e del sistema elettrificato.
Siamo quindi in grado di fornire ai nostri clienti
una combinazione tecnologica che comprende il
pacco batterie. Stiamo parlando di batterie agli litio
ioni-litio da 48 Volt, per le applicazioni più piccole,
HYUNDAI. CONEXPO
ANTOLOGIA
DEL
DOMANI
Terra
41
40
Patrizia Barrasso
e, qui a fianco,
una cella di prova
dei motori.
la vie en rose. Patrizia Barrasso
MANAGER
DELLE RISPOSTE
In Kohler da 26 anni, Patrizia Barrasso è oggi
Compliance Manager Engines nel business dei motori
a combustione interna. Si occupa del monitoraggio
del rispetto delle norme nazionali e internazionali,
della conformità di produzione e dell’applicazione
delle politiche aziendali nei processi
ancora presente. Il confronto con alcuni benchmark
europei mette in evidenza il ritardo dell’Italia nella
riduzione del gap di genere. Secondo il report annuale
“Global Gender Gap Index” del 2022, in termini
di partecipazione economica e politica, salute
e livello di istruzione, l’Italia si colloca al 63esimo
posto su 146 Paesi monitorati, e 25esima su 35 Paesi
a livello europeo. Eliminare il gap globale relativo
alla partecipazione economica di uomini e donne in
Italia è sicuramente una strada in salita, ma assolutamente
necessaria. La buona notizia è che vi sono
attualmente nuove proposte di direttive al vaglio del
Parlamento Europeo per colmare questo gap. Sono
fiduciosa per il futuro, per le mie due figlie».
Lo scenario dei motori industriali sembra più
avanzato di quello delle automobili dal punto di
vista della presenza femminile. Casualità? Di cosa
è più orgogliosa del suo mandato?
«Sono comunque due mondi dove la presenza femminile
è in minoranza. Ho iniziato a lavorare qui
quando l’azienda era ancora Lombardini, ero l’unica
donna ingegnere e lo sono stata per qualche
anno. Poi con il passare degli anni e l’avvento di
Kohler nel 2007, la presenza femminile ha iniziato
a crescere. Kohler è guidata dalla filosofia operativa
Believing in Better, secondo la quale il nostro
meglio può sempre essere migliore: migliore per le
vite che tocchiamo, migliore per le nostre comunità,
e migliore per il nostro pianeta. La cultura della nostra
azienda è inclusiva. Il Codice di condotta etica
rafforza l’impegno verso l’equità e le pari opportunità
in tutti i processi e i programmi legati all’occupazione,
impegnandosi tra le altre cose a garantire
l’equità retributiva tra i sessi. Il nostro stabilimento
di Reggio Emilia abbiamo attivo da qualche anno
un programma chiamato “She, Kohler”, un’iniziativa
interamente rivolta alle studentesse e alle neolaureate
in ingegneria industriale, con l’obiettivo
principale di aumentare il numero di donne nelle
discipline Stem a diversi livelli per costruire i nostri
prossimi e diversi talenti. Per quanto mi riguarda,
sono orgogliosa di aver contribuito al successo
dell’azienda per la commercializzazione dei motori
diesel nel mercato europeo ed internazionale, dove
continui mutamenti legislativi impongono una verifica
di adattamento costante e sempre più complessa».
Qual è la sfida principale nel suo lavoro, nella
quotidianità? In che misura è gravoso associare
le due parole che riassumono il suo ruolo professionale:
diesel e compliance?
«La sfida principale nel mio lavoro consiste nell’anticipare
l’evoluzione normativa e tradurla in una
potenziale opportunità per il business, specie per
le normative emissioni, e allo stesso tempo gestire i
molteplici progetti in ambito internazionale con un
approccio diversificato. Occorre una continua analisi,
flessibilità, pianificazione delle attività. A me
piace seguire tutte le fasi del progetto, essere proattiva,
mi piace essere “manager delle risposte” e non
delle domande. Compliance è la capacità di rendere
i processi e i prodotti dell’azienda conformi alle
norme delle autorità di regolamentazione nazionali,
internazionali ed interne, aziendali. Diesel invece è
il business aziendale. Associare le due parole significa
fare in modo che il business cresca rispettando
le normative che regolano il settore in un’ottica di
continuo miglioramento ambientale e sociale».
L avora in Kohler da circa 26 anni, dove ha iniziato
nel reparto Assicurazione e Controllo Qualità,
passando poi alla Direzione Tecnica dove si è
occupata di Project Management, ed infine di Regulatory
e Compliance. Patrizia Barrasso, laureata
in Ingegneria Meccanica all’Università Federico II
e successivamente in Ingegneria Gestionale ad Uni-
MoRe, è oggi Compliance Manager Engines nel business
dei motori a combustione interna. Si occupa
del monitoraggio del rispetto delle norme nazionali
e internazionali, della conformità di produzione e
dell’applicazione delle politiche aziendali nei processi.
Si ricorda il momento in cui ha scelto di studiare
ingegneria? Adesso farebbe la stessa scelta?
Università Federico II e UniMoRe (espressione
dell’eccellenza territoriale italiana nella meccanica),
cosa le hanno dato l’una e l’altra?
«Sì, ricordo benissimo il momento in cui ho deciso di
studiare ingegneria meccanica e l’ho comunicato ai
miei genitori. Non erano entusiasti della mia scelta
poiché era una facoltà tradizionalmente maschile,
quindi avrei dovuto scontrarmi con qualche pregiudizio.
Però mi hanno lasciata libera di scegliere. In
effetti la presenza femminile in facoltà era inferiore
all’1 per cento, ma ero decisa nella mia scelta. All’epoca
le specializzazioni in ingegneria erano poche
rispetto ad oggi. Cercavo una disciplina che mi permettesse
di coniugare il mio interesse per le materie
scientifiche e la passione per la meccanica. Questo
mi ha spinta a iscrivermi ad ingegneria meccanica.
Non nego però di avere una predisposizione per
la legge e il diritto che poi è tornata utile nel mio
percorso professionale. Rifarei assolutamente questa
scelta, anche se il rapporto tra donne e ambiente
Stem è un tema di discussione ancora molto attuale.
All’Università Federico II ho acquisito competenze
tecniche, capacità di analisi e un pensiero analitico
orientato alla soluzione. Quando invece studiavo
all’UniMoRe lavoravo già, e per coniugare efficacemente
lavoro e studio ho rafforzato competenze
organizzative e di orientamento al risultato, e acquisito
competenze gestionali e capacità di lavorare
all’interno di un gruppo».
Qual è il valore aggiunto di una donna nel ricoprire
un ruolo apicale in questo settore?
«Ogni individuo è diverso dall’altro e può portare
un valore unico. Certamente ci sono delle caratteristiche
intrinseche accumunabili a donne o uomini.
Sicuramente, come molte ricerche indicano, la leadership
al femminile ha dei canoni di stile parzialmente
differenti da quella maschile: è in genere più
empatica, tesa alla collaborazione, al lavoro di team,
al multitasking, a concentrarsi sul risultato privilegiando
tuttavia modalità di raggiungimento dello
stesso più inclusive. Nulla togliendo alla capacità,
che non ha genere. Queste caratteristiche rappresentano
un valore aggiunto anche in un settore in continua
evoluzione come le normative antinquinamento,
sempre più stringenti per il rischio climatico, per la
gestione di progetti in ambito legislativo internazionale,
per le relazioni con enti istituzionali e autorità
di regolamentazione internazionali».
Secondo la sua esperienza, in Italia si sente ancora
il gender gap o siamo più allineati agli standard
europei?
«Rispetto al passato ci sono stati dei miglioramenti
e oggi c’è più consapevolezza, ma questo divario è
TERRA

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CAMPO APERTO
t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
T4.75 S
39.496 euro
Cabina optional. Motore Fpt; Iniettore
meccanico; 3 cilindri; 2.931 cc; 75
cv; cambio 12/12 marce con inversore
idraulico optional; tara 2.670 kg;
rimorchiabile 10.680 kg; lungh. x largh.
3.915 x 1.600 mm; passo 2.123 mm.
T 4.55
43.532 euro
Cabina optional. Motore Nef; Turbo
aftercooler Common rail; 4 cilindri;
3.387 cc; 58 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 2.700 kg; rimorchiabile 10.800 kg;
lungh. x largh. 3.884 x 1.756 mm; passo
2.132 mm.
T 4.65
44.508 euro
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aftercooler Common rail; 4 cilindri;
3.387 cc; 65 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 2.700 kg; rimorchiabile 10.800 kg;
lungh. x largh. 3.884 x 1.938 mm; passo
2.132 mm.
T 4.75
45.950 euro
Cabina optional. Motore Nef; Turbo
aftercooler Common rail; 4 cilindri;
3.387 cc; 74 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 2.700 kg; rimorchiabile 10.800 kg;
lungh. x largh. 3.884 x 2.008 mm; passo
2.132 mm.
T 5.90 S
65.871 euro
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Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 90 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 4.000 kg; rimorchiabile 16.000 kg;
lungh. x largh. 4.396 x 2.180 mm; passo
2.350 mm.
T 5.100 S
69.371 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 100 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 4.000 kg; rimorchiabile 16.000 kg;
lungh. x largh. 4.396 x 2.180 mm; passo
2.350 mm.
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Cambio 12/12 marce;
T 5.75 PS € 55.346
Cambio 12/12 marce con inversore
idraulico;
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Cabina optional. Motore Nef; Turbo
aftercooler Common rail; 4 cilindri;
3.387 cc; 86 cv; cambio 24/24 marce
con inversore idraulico; tara 3.380 kg;
rimorchiabile 13.520 kg; lungh. x largh.
4.036 x 1.953 mm; passo 2.285 mm.
T 5.85 M € 52.039
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T 5.85 PS € 55.937
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aftercooler Common rail; 4 cilindri;
3.387 cc; 99 cv; cambio 24/24 marce
con inversore idraulico; tara 3.380 kg;
rimorchiabile 13.520 kg; lungh. x largh.
4.036 x 1.953 mm; passo 2.285 mm.
T 5.95 DC HD € 62.513
T 5.95 M € 55.410
Cambio 12/12 marce;
T 5.95 PS € 59.309
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aftercooler Common rail; 4 cilindri;
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con inversore idraulico; tara 3.380 kg;
rimorchiabile 13.520 kg; lungh. x largh.
4.036 x 1.953 mm; passo 2.285 mm.
T 5.105 DC HD € 64.863
T 5.105 PS € 61.717
Cambio 12/12 marce con inversore
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T 5.115 DC
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Cabina optional. Motore Nef; Turbo
aftercooler Common rail; 4 cilindri;
3.387 cc; 114 cv; cambio 24/24
marce con inversore idraulico; tara
3.380 kg; rimorchiabile 13.520 kg; lungh.
x largh. 4.036 x 1.953 mm; passo
2.285 mm.
T 5.115 DC HD € 68.016
T 5.115 PS € 64.913
Cambio 12/12 marce con inversore
idraulico;
T 5.120 EC
90.395 euro
Con cabina. Motore Nef; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.387 cc; 117 cv; cambio 16/16
marce con inversore idraulico;
tara 5.350 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 4.161 x 1.992 mm;
passo 2.380 mm.
T 5.110 AC
103.491 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 110 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 5.500
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.170 x 1.888 mm; passo
2.490 mm.
T 5.110 DC € 96.570
Cambio 24/24 marce con inversore
idraulico;
T 5.120 AC
106.367 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 120 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 5.500 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
4.170 x 1.888 mm; passo 2.490 mm.
T 5.120 DC € 99.198
Cambio 24/24 marce con inversore
idraulico;
T 5.130 AC
110.754 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 130 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 5.500 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
4.170 x 1.888 mm; passo 2.490 mm.
T 5.130 DC € 103.309
Cambio 24/24 marce con inversore
idraulico;
T 5.140 AC
114.415 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 140 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 5.500 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
4.170 x 1.888 mm; passo 2.490 mm.
T 5.140 DC € 106.897
Cambio 24/24 marce con inversore
idraulico;
T 6.145 DC € 112.743
Cambio 24/24 marce con inversore
idraulico; tara 5.430 kg;
145 cavalli con EPM
T 6.155
107.607 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
common rail; 4 cilindri; 4.485 cc;
135 cv; cambio 16/16 marce con
inversore idraulico; tara 5.430 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
5.189 x 2.280 mm; passo 2.642 mm.
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inversore idraulico; tara 5.740 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
5.189 x 2.280 mm; passo 2.642 mm.
168 cavalli con EPM
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idraulico;
168 cavalli con EPM
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idraulico;
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Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 159 cv; cambio
16/16 marce con inversore idraulico;
tara 5.610 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.189 x 2.280 mm; passo
2.642 mm.
175 cavalli con EPM
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idraulico;
175 cavalli con EPM
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idraulico;
175 cavalli con EPM
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Cabina optional. Motore Nef; Turbo
aftercooler Common rail; 4 cilindri;
3.387 cc; 75 cv; cambio 24/24
marce con inversore idraulico; tara
3.380 kg; rimorchiabile 13.520 kg; lungh.
x largh. 4.036 x 1.953 mm; passo
2.285 mm.
T 5.100 EC
84.220 euro
Con cabina. Motore Nef; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri; 3.387
cc; 99 cv; cambio 16/16 marce con
inversore idraulico; tara 5.350 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
4.161 x 1.992 mm; passo 2.380 mm.
T 5.110 EC
86.695 euro
Con cabina. Motore Nef; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.387 cc; 107 cv; cambio 16/16
marce con inversore idraulico;
tara 5.350 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 4.161 x 1.992 mm;
passo 2.380 mm.
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104.412 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485 cc;
125 cv; cambio 16/16 marce con
inversore idraulico; tara 5.430 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
5.189 x 2.280 mm; passo 2.642 mm.
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idraulico; tara 5.680 kg;
145 cavalli con Epm
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6 cilindri; 6.728 cc; 155 cv; cambio
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tara 5.800 kg; rimorchiabile 20.000 kg;
lungh. x largh. 5.347 x 2.446 mm; passo
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Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 260 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 7.300 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.773 x 2.470 mm;
passo 2.884 mm.
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241.502 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 273 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 10.500 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.773 x 2.536 mm;
passo 2.995 mm.
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251.532 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 288 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 10.500 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.773 x 2.536 mm;
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266.108 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 313 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 10.500 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.773 x 2.536 mm;
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Con cabina. Motore Iveco; intercooler;
6 cilindri; 8.709 cc; 342 cv;
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idraulico; tara 10.840 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 6.369
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idraulico; tara 10.650 kg;
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Con cabina. Motore Iveco; intercooler;
6 cilindri; 8.709 cc; 374 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; tara 10.915 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 6.369
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idraulico; tara 10.650 kg;
404 cavalli con EPM
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325.665 euro
Con cabina. Motore Iveco; intercooler;
6 cilindri; 8.709 cc; 417 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; tara 12.514 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 6.369
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12.000 kg; lungh. x largh. 3.860 x
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tara 3.200 kg; rimorchiabile 12.800
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passo 2.100 mm.
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Con cabina. Motore turbo; 3 cilindri;
2.887 cc; 75 cv; cambio 30/15 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.200 kg; rimorchiabile 12.800 kg;
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2.887 cc; 88 cv; cambio 30/15 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.200 kg; rimorchiabile 12.800 kg;
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2.100 mm.
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3.850 cc; 88 cv; cambio 30/15
marce con inversore idraulico optional;
tara 3.300 kg; rimorchiabile
13.200 kg; lungh. x largh. 3.560 x
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Con cabina. Motore turbo; 4 cilindri;
3.850 cc; 102 cv; cambio 30/15
marce con inversore idraulico; tara
3.300 kg; rimorchiabile 13.200 kg; lungh.
x largh. 3.560 x 2.005 mm; passo
2.230 mm.
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Con cabina. Motore turbo; 3 cilindri;
2.887 cc; 88 cv; cambio continuo
con inversore idraulico; tara
3.958 kg; rimorchiabile 15.832 kg;
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91.710 euro
Con cabina. Motore turbo; 4 cilindri;
3.850 cc; 88 cv; cambio continuo
con inversore idraulico; tara
4.058 kg; rimorchiabile 16.232 kg;
lungh. x largh. 4.768 x 1.745 mm;
passo 2.271 mm.
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Con cabina. Motore turbo; 3 cilindri;
2.887 cc; 97 cv; cambio continuo
con inversore idraulico; tara
3.958 kg; rimorchiabile 15.832 kg;
lungh. x largh. 4.638 x 1.745 mm;
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www.vadoetorno.com - ISSN 0042 - Poste
Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv.
in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI
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ANNO 32°- euro 5,00
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9 gennaio 2023
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D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)
art. 1, comma 1, LO/MI
N.1 - 2023 ANNO 28°
t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
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3.850 cc; 102 cv; cambio
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tara 4.058 kg; rimorchiabile 16.232
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Con cabina. Motore turbo; 4 cilindri;
3.850 cc; 113 cv; cambio continuo
con inversore idraulico; tara
4.058 kg; rimorchiabile 16.232 kg;
lungh. x largh. 4.768 x 1.745 mm;
passo 2.271 mm.
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51.290 euro
Con cabina. Motore turbo; 3 cilindri;
2.887 cc; 75 cv; cambio 16/16 marce
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tara 3.600 kg; rimorchiabile 14.400 kg;
lungh. x largh. 4.100 x 2.037 mm; passo
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Con cabina. Motore turbo; 3 cilindri;
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3.850 cc; 106 cv; cambio 10/10 marce
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tara 4.220 kg; rimorchiabile 16.880 kg;
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3.850 cc; 113 cv; cambio 16/16 marce
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tara 3.920 kg; rimorchiabile 15.680 kg;
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95.740 euro
Con cabina. Motore turbo; 4 cilindri;
3.850 cc; 126 cv; cambio 30/30
marce con inversore idraulico; tara
5.600 kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.428 x 2.392 mm; passo
2.550 mm.
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Con cabina. Motore turbo; 4 cilindri;
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marce con inversore idraulico; tara
5.600 kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.428 x 2.423 mm; passo
2.550 mm.
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Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 80 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.600 kg; rimorchiabile 14.400 kg;
lungh. x largh. 4.036 x 1.923 mm; passo
2.285 mm.
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CAMPO APERTO
t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
Kompakt 4090
72.759 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 90 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.600 kg; rimorchiabile 14.400 kg;
lungh. x largh. 4.036 x 1.923 mm; passo
2.285 mm.
Kompakt 4100
74.018 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 100 cv; cambio 12/12 marce
con inversore idraulico optional;
tara 3.600 kg; rimorchiabile 14.400 kg;
lungh. x largh. 4.036 x 1.923 mm; passo
2.285 mm.
Kompakt 4110
80.969 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri; 3.595
cc; 110 cv; cambio 12/12 marce con
inversore idraulico; tara 3.600 kg;
rimorchiabile 14.400 kg; lungh. x largh.
4.036 x 1.923 mm; passo 2.285 mm.
Kompakt 4120
84.517 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri; 3.595
cc; 117 cv; cambio 12/12 marce con
inversore idraulico; tara 3.600 kg;
rimorchiabile 14.400 kg; lungh. x largh.
4.036 x 1.923 mm; passo 2.285 mm.
Multi 4100
96.709 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 102 cv; cambio 32/32
marce con inversore idraulico;
tara 4.450 kg; rimorchiabile 17.800
kg; lungh. x largh. 4.197 x 2.100 mm;
passo 2.420 mm.
Multi 4110
99.215 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 112 cv; cambio 32/32
marce con inversore idraulico;
tara 4.450 kg; rimorchiabile 17.800
kg; lungh. x largh. 4.197 x 2.100 mm;
passo 2.420 mm.
Multi 4120
102.570 euro
Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler
Common rail; 4 cilindri;
3.595 cc; 122 cv; cambio 32/32
marce con inversore idraulico;
tara 4.450 kg; rimorchiabile 17.800
kg; lungh. x largh. 4.197 x 2.100 mm;
passo 2.420 mm.
Expert 4100 CVT
112.098 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 110 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 5.500
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 3.790 x 2.470 mm; passo
2.490 mm.
Expert 4110 CVT
115.076 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 120 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 5.500
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 3.790 x 2.470 mm; passo
2.490 mm.
Expert 4120 CVT
119.619 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 130 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 5.500
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 3.790 x 2.470 mm; passo
2.490 mm.
Expert 4130 CVT
123.410 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 140 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 5.500
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 3.790 x 2.470 mm; passo
2.490 mm.
Profi 4115 CVT
141.752 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 125 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 4.890
kg; rimorchiabile 19.560 kg; lungh.
x largh. 5.137 x 2.470 mm; passo
2.642 mm.
Profi 4125
132.955 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 135 cv; cambio 24/24 marce
con inversore idraulico; tara 4.890
kg; rimorchiabile 19.560 kg; lungh.
x largh. 5.137 x 2.470 mm; passo
2.642 mm.
PROFI 4125 CVT € 145.856
Cambio continuo con inversore
idraulico;
Profi 4135
136.983 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 145 cv; cambio 24/24 marce
con inversore idraulico; tara 4.890
kg; rimorchiabile 19.560 kg; lungh.
x largh. 5.137 x 2.470 mm; passo
2.642 mm.
PROFI 4135 CVT € 150.009
Cambio continuo con inversore
idraulico;
Profi 4145
139.638 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
Common rail; 4 cilindri; 4.485
cc; 155 cv; cambio 24/24 marce
con inversore idraulico; tara 5.010
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.137 x 2.470 mm; passo
2.642 mm.
PROFI 4145 CVT € 152.687
Cambio continuo con inversore
idraulico;
Profi 6150
144.441 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
common rail; 6 cilindri; 6.728
cc; 158 cv; cambio 24/24 marce
con inversore idraulico; tara 5.020
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.137 x 2.470 mm; passo
2.642 mm.
PROFI 6150 CVT € 157.527
Cambio continuo con inversore
idraulico;
Impuls 6150 CVT
171.162 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 165 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 7.240 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 4.719 x 2.150 mm;
passo 2.789 mm.
Impuls 6165 CVT
176.763 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler
common rail; 6 cilindri; 6.728
cc; 180 cv; cambio continuo con
inversore idraulico; tara 7.240
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.719 x 2.150 mm; passo
2.789 mm.
IMPULS 6175 CVT € 183.274
Absolut 6185 CVT
206.092 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 200 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 9.150 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.017 x 2.334 mm;
passo 2.884 mm.
Absolut 6200 CVT
211.860 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 220 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 9.150 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.017 x 2.334 mm;
passo 2.884 mm.
Absolut 6220 CVT
219.540 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 240 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 9.150 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.017 x 2.334 mm;
passo 2.884 mm.
Absolut 6240 CVT
227.463 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 260 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 9.150 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.017 x 2.334 mm;
passo 2.884 mm.
Terrus 6250
289.614 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 273 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 10.500 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.700 x 2.536 mm;
passo 2.995 mm.
Terrus 6270
299.767 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 288 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 10.500 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.700 x 2.536 mm;
passo 2.995 mm.
Terrus 6300
314.941 euro
Con cabina. Motore Nef; intercooler;
6 cilindri; 6.728 cc; 313 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 10.500 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.700 x 2.536 mm;
passo 2.995 mm.
Via dell’Industria 63
36042 Breganze (Vi)
tel. 0445/385311
A 75
67.084 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 3
cilindri; 3.298 cc; 75 cv; cambio
12/12 marce con inversore idraulico;
tara 3.700 kg; rimorchiabile 14.800
kg; lungh. x largh. 4.078 x 2.195 mm;
passo 2.250 mm.
A 85
70.448 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 3
cilindri; 3.298 cc; 85 cv; cambio
12/12 marce con inversore idraulico;
tara 3.700 kg; rimorchiabile 14.800
kg; lungh. x largh. 4.078 x 2.195 mm;
passo 2.250 mm.
A 95
73.448 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo
common rail; 3 cilindri; 3.298 cc;
95 cv; cambio 12/12 marce con
inversore idraulico; tara 3.700 kg;
rimorchiabile 14.800 kg; lungh. x largh.
4.078 x 2.195 mm; passo 2.250 mm.
A 105
76.824 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
4 cilindri; 4.397 cc; 105 cv;
cambio 12/12 marce con inversore
idraulico; tara 4.305 kg; rimorchiabile
17.220 kg; lungh. x largh. 4.367 x
2.195 mm; passo 2.430 mm.
A 105 H4 € 80.576
Cambio 16/16 marce con inversore
idraulico;
A 115
79.824 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
4 cilindri; 4.397 cc; 115 cv;
cambio 12/12 marce con inversore
idraulico; tara 4.305 kg; rimorchiabile
17.220 kg; lungh. x largh. 4.367 x
2.195 mm; passo 2.430 mm.
A 115 H4 € 83.576
Cambio 16/16 marce con inversore
idraulico;
A 125
83.856 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo
common rail; 4 cilindri; 4.397 cc;
125 cv; cambio 12/12 marce con
inversore idraulico; tara 4.540 kg;
rimorchiabile 18.160 kg; lungh. x largh.
4.389 x 2.195 mm; passo 2.500 mm.
A 135
86.856 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo
common rail; 4 cilindri; 4.397 cc;
80

CAMPO APERTO
t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e
135 cv; cambio 12/12 marce con
inversore idraulico; tara 4.540
kg; rimorchiabile 18.160 kg; lungh.
x largh. 4.389 x 2.195 mm; passo
2.500 mm.
G 105 A
113.964 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
4 cilindri; 4.397 cc; 105 cv;
cambio 24/24 marce con inversore
idraulico; tara 5.140 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.452 x
2.380 mm; passo 2.550 mm.
G 105 H € 111.824
G 105 V € 118.670
G 115 A
116.704 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
4 cilindri; 4.397 cc; 115 cv;
cambio 24/24 marce con inversore
idraulico; tara 5.140 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.452 x
2.380 mm; passo 2.550 mm.
G 115 H € 114.564
G 115 V € 121.410
G 125 Eco A
119.444 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo
common rail; 4 cilindri; 4.397 cc;
125 cv; cambio 24/24 marce con
inversore idraulico; tara 5.140
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.452 x 2.380 mm; passo
2.550 mm.
G 125 ECO H € 117.304
G 125 ECO V € 124.150
G 135 A
121.439 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo
common rail; 4 cilindri; 4.397 cc;
135 cv; cambio 24/24 marce con
inversore idraulico; tara 5.140
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 4.452 x 2.380 mm; passo
2.550 mm.
G 135 H € 119.299
G 135 V € 126.145
N 135 A
145.002 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 4
cilindri; 4.910 cc; 135 cv; cambio
30/30 marce con inversore idraulico;
tara 6.500 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 4.726 x 2.550 mm;
passo 2.665 mm.
N 135 D € 158.313
Cambio continuo con inversore
idraulico;
N 135 H € 142.926
Cambio 20/20 marce con inversore
idraulico;
N 135 V € 153.634
Cambio 30/30 marce con inversore
idraulico;
N 155 Eco A
148.218 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 4
cilindri; 4.910 cc; 155 cv; cambio
30/30 marce con inversore idraulico;
tara 6.500 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 4.726 x 2.550 mm;
passo 2.665 mm.
N 155 ECO D € 163.933
Cambio continuo con inversore
idraulico;
N 155 ECO H € 144.970
Cambio 30/30 marce con inversore
idraulico;
N 155 ECO V € 156.850
N 175 A
152.834 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 4
cilindri; 4.910 cc; 165 cv; cambio
30/30 marce con inversore idraulico;
tara 6.500 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 4.726 x 2.550 mm;
passo 2.665 mm.
N 175 D € 166.451
Cambio continuo con inversore
idraulico;
N 175 H € 150.758
Cambio 20/20 marce con inversore
idraulico;
N 175 V € 159.368
Cambio 30/30 marce con inversore
idraulico;
T 145 A
165.669 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 6.596 cc; 155 cv;
cambio 30/30 marce con inversore
idraulico; tara 7.300 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 5.800 x
2.500 mm; passo 2.995 mm.
T 145 H € 159.268
T 145 V € 170.449
T 155 A
169.839 euro
Con cabina. Motore Sisu; turbo; 6
cilindri; 6.596 cc; 165 cv; cambio
30/30 marce con inversore idraulico;
tara 7.300 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.800 x 2.500 mm;
passo 2.995 mm.
T 155 D € 183.002
Cambio continuo con inversore
idraulico;
T 155 H € 163.438
Cambio 30/30 marce con inversore
idraulico;
T 155 V € 174.619
T 175 Eco A
181.683 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.365
cc; 175 cv; cambio 30/30 marce
con inversore idraulico; tara 7.300
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 5.800 x 2.500 mm; passo
2.995 mm.
T 175 ECO D € 194.846
Cambio continuo con inversore
idraulico;
T 175 ECO H € 174.342
T 175 ECO V € 186.463
Cambio 30/30 marce con inversore
idraulico;
T 195 A
192.051 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 7.365 cc; 195
cv; cambio 30/30 marce con inversore
idraulico; tara 7.300 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x
largh. 5.800 x 2.500 mm; passo
2.995 mm.
T 195 D € 205.214
Cambio continuo con inversore
idraulico;
T 195 H € 184.710
Cambio 30/30 marce con inversore
idraulico;
T 195 V € 196.831
T 215 A
202.781 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 7.365 cc; 215
cv; cambio 30/30 marce con inversore
idraulico; tara 7.300 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x
largh. 5.800 x 2.500 mm; passo
2.995 mm.
T 215 D € 215.944
Cambio continuo con inversore
idraulico;
T 215 H € 195.440
Cambio 30/30 marce con inversore
idraulico;
T 215 V € 207.561
T 235 D
227.274 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 7.365 cc; 220 cv; cambio
continuo con inversore idraulico;
tara 7.300 kg; rimorchiabile 20.000
kg; lungh. x largh. 5.800 x 2.500 mm;
passo 2.995 mm.
T 235 A
214.111 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 7.365 cc; 235 cv;
cambio 30/30 marce con inversore
idraulico; tara 7.300 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 5.800 x
2.500 mm; passo 2.995 mm.
T 235 H € 206.770
T 235 V € 218.891
T 255 A € 225.195
T 255 H € 217.854
T 255 V € 229.975
Q 225
243.412 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 7.365 cc; 230 cv;
cambio 30/30 marce con inversore
idraulico; tara 10.000 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 6.076 x
2.550 mm; passo 3.050 mm.
Q 245
248.962 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.365
cc; 245 cv; cambio 30/30 marce
con inversore idraulico; tara 10.000
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 6.076 x 2.550 mm; passo
3.050 mm.
Q 265
256.362 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.365
cc; 265 cv; cambio 30/30 marce
con inversore idraulico; tara 10.000
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 6.076 x 2.550 mm; passo
3.050 mm.
Q 285
263.762 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.365
cc; 285 cv; cambio 30/30 marce
con inversore idraulico; tara 10.000
kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.
x largh. 6.076 x 2.550 mm; passo
3.050 mm.
Q 305
271.162 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler
common rail; 6 cilindri; 7.365
cc; 305 cv; cambio 30/30 marce con
inversore idraulico; tara 10.000 kg;
rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.
6.076 x 2.550 mm; passo 3.050 mm.
S 274 SmartTouch
299.303 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 8.419 cc; 270 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; tara 12.000 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.868
x 2.550 mm; passo 3.105 mm.
S 294 SmartTouch
305.103 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 8.419 cc; 295 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; tara 12.000 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.868
x 2.550 mm; passo 3.105 mm.
S 324 SmartTouch
320.233 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 8.419 cc; 320 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; tara 12.000 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.868
x 2.550 mm; passo 3.105 mm.
S 354 SmartTouch
333.243 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 8.419 cc; 350 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; tara 12.000 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.868
x 2.550 mm; passo 3.105 mm.
S 374 SmartTouch
339.521 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 8.419 cc; 370 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; tara 12.000 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.868
x 2.550 mm; passo 3.105 mm.
S 394 SmartTouch
339.521 euro
Con cabina. Motore Sisu; intercooler;
6 cilindri; 8.419 cc; 400 cv;
cambio continuo con inversore
idraulico; tara 12.000 kg; rimorchiabile
20.000 kg; lungh. x largh. 4.868
x 2.550 mm; passo 3.105 mm.
81

VETERAN CLUB
Da HSCS a ‘la robusta’
Sin dai primi anni del 900 le grandi aziende operavano secondo
logiche che oggi definiremmo di ‘marketing’. Un esempio fu
l’evoluzione del nome di un importante costruttore anglo/ungherese
plificò il nome in HSCS, per
facilitare la comunicazione
e la pubblicità. Ma nessuno
riconosceva le due grandi
società dietro a quelle quattro
lettere, specie all’estero. Per
questo, nel 1935, l’impronunciabile
ragione sociale
Hofherr-Schrantz-Clayton-
Shuttelworth, diventata
HSCS, viene sostituita
con un nome più facile da
memorizzare in ogni mercato,
‘La Robusta’ in Italia,
‘Le Robuste’ in Francia, ‘El
Robusto’ in Sudamerica e
‘he All Steel Horse’ in Gran
Bretagna. Dopo le locomobili
a vapore e a petrolio, HSCS
nel 1919 si lanciò nello studio
di un trattore il cui prototipo
iniziò a muoversi nel 1923.
Era dotato di un motore monocilindrico
a combustione
Qui a sinistra, il
modello GS 35
commercializzato
dopo la Seconda
guerra mondiale come
HSCS ‘Stella rossa’.
In basso, da sinistra,
un esemplare
destinato al mercato
italiano e uno per
quello francese.
Difficile crearsi una immagine
e farsi un nome,
soprattutto quando ce ne
sono quattro impronunciabili in
fila. L’intenzione dei dirigenti
della società ungherese Hofherr-
Schrantz-Clayton-Shuttleworth
era quella di conservare la
buona immagine e reputazione
delle due società dalla
cui fusione nacque l’azienda
HSCS poco prima della guerra
mondiale, nel 1911. Hofherr
& Schrantz, società di origine
austriaca con sede a Budapest,
era il più importante costruttore
di macchine agricole dell’impero
austro-ungarico, mentre
Clayton & Shuttleworth era la
filiale ungherese della omonima
società britannica.
In un primo tempo, la riunita
società Hofherr-Schrantz-
Clayton-Shuttleworth seminterna
funzionante a petrolio.
Nel 1926 abbandonò i motori
a petrolio e benzina per un
testacalda a due tempi da 14
cavalli. Infatti, la Clayton &
Shuttleworth aveva portato in
dote, assieme al suo nome, la
licenza per il motore Lanz a
testacalda. Gli storici ritengono
inoltre che Fritz Huber,
il padre dei Lanz, fosse
stato assunto presso la HSCS
prima di passare alla Lanz
di Mannheim. La numerosa
famiglia dei trattori HSCS a
testacalda comprendeva sei
diverse motorizzazioni, tutte
monocilindriche, con cilindrate
che andavano da 4.220
a 14.802 cc. Alla fine della
seconda guerra mondiale la
HSCS venne nazionalizzata
dal governo ungherese. La società
prese il nome di ‘Stella
rossa’ e continuò a costruire
per qualche anno un modello
a testacalda da 24 cavalli.
Successivamente cambiò il
nome in ‘Dutra’, passò ai
motori Diesel e cessò l’attività
negli anni 60 del secolo
scorso.
Cultura, storia, tecnica, impieghi
e mercato delle macchine agricole
Fondato nel 1996
Direttore responsabile
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Impaginazione e grafica
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Gestione editoriale
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Fotolito
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