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Saccargia: una tappa del pellegrinaggio medievale?,

Il lavoro si occupa delle orgini e delle funzionalità della basilica di Saccargia

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Saccargia: una tappa nel pellegrinaggio medievale? 15

secolo 39 , mentre i primi supporti informativi documentari, anche se relativi l’attestazione

di una sede episcopale in questa città, sono pertinenti ad un periodo di

poco successivo alla fine del V secolo 40 . Diverse problematiche, nonché differenti

informazioni scritte e materiali, sono pertinenti al periodo giudicale (XI-XIII

secolo) dove spicca la costruzione della grande basilica ad absidi contrapposte costruita

secondo la leggenda in onore del nuovo ritrovamento delle spoglie dei

martiri Gavino, Proto e Gianuario 41 . Di altra natura sono le informazioni, documentarie

e topografiche, relative alla prima metà del XVI secolo, da inquadrare

nel clima segnato dalla contesa per il Primato tra la Chiesa Turritana e quella Caralitana

42 . È in questo momento che si crearono le basi ‘culturali’ per il fenomeno

delle ricerche dei cuerpos santos all’interno delle primitive cattedrali dell’Isola e

nel nord l’apice si toccò con gli scavi all’interno della basilica 43 . Non è questa la

39

Per le ricerche archeologiche si rimanda integralmente a L. PANI ERMINI - F. MANCONI - F. CARRADA

- M. I. MARCHETTI - D. OLIVIERI - F.R. STASOLLA, Indagini archeologiche nel complesso di S. Gavino a

Porto Torres. Scavi 1989-2003, «Memorie della Pontificia accademia romana di archeologia», serie III,

vol. VII, Roma 2006. Sulle sepolture in Atrio Metropoli: PANI ERMINI - MANCONI, Nuove ricerche nel

complesso di S. Gavino di Turris Libisonis, in Insulae Christi cit., pp. 289-314. Secondo Attilio Mastino i

testi epigrafici attesterebbero la presenza di un culto verso i martiri turritani già nell’ultimo quarto del IV

secolo (A. MASTINO, Una traccia della persecuzione dioclezianea in Sardegna? L’Exitum di Matera e la susceptio

a sanctismarturibus di Adeodata nella TurrisLibisonis di IV Secolo, «Sandalion. Quaderni di

cultura classica, cristiana e medievale», n. 26-28, Sassari 2007, pp. 155-203).

40

P. TESTINI - G. CANTINO WATAGHIN - L. PANI ERMINI, La cattedrale in Italia, in Actes du XI e

congrès international d’archéologie chrétienne, (Lione, Vienna, Grenoble, Ginevra, Aosta 21-28 septembre

1986), Studi di Antichità Cristiana, XLI (Collection de l’École Française de Rome, 123), Città del

Vaticano, Roma 1989, pp. 2-229, in part. pp. 74-76 e pp. 136-137. Sulla particolare eccezione topografica

rappresentata dalle sedi cattedrali nell’Isola nel contesto paleocristiano si veda la recente rilettura di PH.

PERGOLA et alii, Le sedi episcopali della Sardegna. Riflessioni Topografiche, «Rivista di Archeologia Cristiana»,

86 (2010), pp. 353-410; su Porto Torres la scheda di G. Finocchio a pp. 358-365.

41

Sulla basilica di S. Gavino esiste una cospicua bibliografia. Una rassegna esauriente si trova in F.

POLI, La basilica di San Gavino a Porto Torres, Sassari 1997, pp. 61-88. Raffaello Delogu definì un periodo

di costruzione compreso tra gli ultimi decenni dell’XI secolo e il primo decennio del secolo successivo,

con una sequenza costruttiva che prevedeva prima l’originale abside ad occidente e quindi un cantiere

costruttivo orientato da ovest verso est (R. DELOGU, L’architettura del medioevo in Sardegna, rist. anast.

ed. 1953, Sassari 1992, pp. 85-92). Di diversa opinione è invece Roberto Coroneo, che vede in principio

la costruzione dall’abside orientale (quindi da est verso ovest) e che ipotizza una conclusione dei lavori

nel primo decennio dell’XI secolo (CORONEO, Architettura romanica, cit., pp. 19-21); Fernanda Poli

descrive un cantiere segnato in una prima fase da una canonica organizzazione interna con abside ad est

e facciata ad ovest ma i successivi e continui ripensamenti stravolsero il primitivo impianto: il primo

cantiere iniziò tra il quarto e quinto decennio dell’XI secolo, con una modalità costruttiva da est verso

ovest, mentre il secondo cantiere si articolò tra l’ottavo e il nono decennio dello stesso secolo (pp. 88-91).

42

TURTAS, Storia della chiesa in Sardegna cit., pp. 373-377).

43

Gli scavi furono promossi su diretta iniziativa dell’arcivescovo Gavino Manca Çedrelles nel1614

(M. I. MARCHETTI, Le ricerche seicentesche, in PANI ERMINI - MANCONI - CARRADA - MARCHETTI - OLIVIERI

- STASOLLA, Indagini archeologiche cit., pp. 35-47).

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