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leStrade n. 1590 settembre 2023

INFRASTRUTTURE Il futuro delle PMI nel ferroviario: il Rappresentante per le PMI in ANIE ASSIFER GALLERIE A Lagunto, in Alto Adige, i lavori per la ferrovia della Val Venosta

INFRASTRUTTURE
Il futuro delle PMI nel ferroviario: il Rappresentante per le PMI in ANIE ASSIFER

GALLERIE
A Lagunto, in Alto Adige, i lavori per la ferrovia della Val Venosta

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do, lungo un tracciolino ferroviario della lunghezza<br />

complessiva di circa 2.300 metri.<br />

Il tratto comprende delle aree all’aperto, con<br />

ponti ed attraversamenti, ma anche le due gallerie<br />

da sistemare, vale a dire la Monte San Giuseppe<br />

(580 metri di lunghezza) e la Tel (lunga<br />

680 metri). È soprattutto in queste due gallerie<br />

che si concentra la maggior parte delle lavorazioni<br />

realizzate in più fasi e che si possono suddividere<br />

in due categorie principali: di messa in<br />

sicurezza (chiodature, drenaggi, ecc.) e di adeguamento<br />

(fresature/demolizioni con fresa Trencher<br />

ed escavatori di arco rovescio/piedritti e ricostruzione<br />

della nuova livelletta, ecc.).<br />

Obiettivo del progetto<br />

Il progetto di intervento lungo questo tratto, con<br />

adeguamento della nuova livelletta ed abbassamento<br />

del piano binari, si inserisce all’interno di<br />

un programma più ampio riguardante l’elettrificazione<br />

dell’intera linea ferroviaria della Val Venosta,<br />

sino ad oggi servita da treni con motori di<br />

combustione diesel. Per poter posare la linea aerea<br />

di contatto si deve necessariamente abbassare<br />

la livelletta ferroviaria e di conseguenza andare<br />

ad ampliare le sezioni interne delle gallerie in<br />

conformità ad STI (fresature e demolizioni lungo<br />

arco rovescio e piedritti), passando poi alla fase<br />

di ricostruzione della nuova livelletta e dotando<br />

entrambe le gallerie anche di un marciapiede di<br />

emergenza (oggi non presente).<br />

F.I.S. Spa e Tecnofrese<br />

Le opere in progetto, che prevedono l’interruzione<br />

di un pubblico servizio (ossia la gestione del<br />

traffico ferroviario interrotto nel tratto interessato<br />

dal cantiere) con la messa in campo di bus<br />

navetta per garantire il trasporto dei passeggeri,<br />

sono inserite necessariamente in un cronoprogramma<br />

dalle tempistiche rigorose e restringenti.<br />

Per queste ragioni il progetto è stato affidato a<br />

F.I.S. Spa, di Credaro (BG), e Tecnofrese, di Grumello<br />

del Monte (BG), perché si tratta di aziende<br />

dotate delle adeguate organizzazioni di mezzi<br />

e maestranze per raggiungere l’obbiettivo finale:<br />

la consegna delle opere nel rispetto dei vincolanti<br />

tempi stabiliti.<br />

La soluzione adottata<br />

Nella galleria Tel gli interventi eseguiti da F.I.S.<br />

e Tecnofrese sono iniziati con la fresatura degli<br />

ammassi rocciosi sporgenti, per proseguire con<br />

la costruzione del nuovo camminamento e con il<br />

risanamento del sottofondo. Ma l’intervento più<br />

impattante (il cantiere da noi visitato) è quello<br />

che interessa la galleria Monte San Giuseppe,<br />

vale a dire una struttura del 1909 che, sul versante<br />

franoso, è stata oggetto di una ovalizzazione<br />

che ha costretto, negli anni Ottanta, al restringimento<br />

della sezione attraverso la centinatura<br />

a spritz. Il compito di F.I.S. e Tecnofrese è stato<br />

quello di trovare una soluzione di consolidamento<br />

attraverso una chiodatura preliminare e iniezioni<br />

di contatto, per andare a riempire i vuoti presenti<br />

tra l’ammasso roccioso e la vecchia galleria<br />

in pietra e per poi intervenire sull’arco rovescio<br />

demolendo e abbasando il sottofondo. Più precisamente:<br />

l’intervento ha rese necessarie delle<br />

importanti opere di demolizione arco rovescio e<br />

piedritti. Prima di tale demolizione si è proceduto<br />

alla realizzazione di un consolidamento dell’anello<br />

esistente della galleria con iniezioni di contatto<br />

di boiacca cementizia e, successivamente,<br />

all’esecuzione di chiodature/bullonature zincate<br />

R51 della lunghezza di nove metri, diametro di<br />

perforazione 90 millimetri e piastre 20x20 cen-<br />

Gallerie&Opereinsotterraneo<br />

84 8-9/<strong>2023</strong> <strong>leStrade</strong><br />

<strong>leStrade</strong> 8-9/<strong>2023</strong> 85

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