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leStrade n. 1590 settembre 2023

INFRASTRUTTURE Il futuro delle PMI nel ferroviario: il Rappresentante per le PMI in ANIE ASSIFER GALLERIE A Lagunto, in Alto Adige, i lavori per la ferrovia della Val Venosta

INFRASTRUTTURE
Il futuro delle PMI nel ferroviario: il Rappresentante per le PMI in ANIE ASSIFER

GALLERIE
A Lagunto, in Alto Adige, i lavori per la ferrovia della Val Venosta

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grandi macchinari industriali che, essendo situati<br />

all’interno di un capannone interamente coperto,<br />

rendeva difficile l’utilizzo di una gru. Per<br />

svolgere tale attività è necessario conoscere le<br />

caratteristiche tecniche del componente da movimentare,<br />

oltre che l’area di lavoro e l’area circostante<br />

ad essa. Viene quindi studiato un piano<br />

di movimentazione che successivamente viene<br />

applicato sull’area di lavoro.<br />

Il nuovo corso di Vernazza<br />

Nel Polo si è deciso di fare impresa in ottica sostenibile,<br />

creando nuove competenze condividendole<br />

con il territorio. Sin dalle origini Vernazza<br />

Polo Logistico segna il nuovo corso di<br />

Vernazza Autogru ed espande le sue potenzialità<br />

di crescita per il futuro. Nel 2020 la famiglia<br />

Vernazza ha intrapreso un percorso innovativo<br />

che la porterà verso nuovi orizzonti e ha dovuto<br />

definire un’importante strategia di lungo periodo.<br />

Tra i valori che ispirano l’agire dell’Azienda,<br />

uno in particolare caratterizza le operazioni del<br />

Polo Logistico: la sostenibilità. Fin dal principio<br />

tutte le attività di ripristino delle aree sono state<br />

orientate all’economia circolare, cioè ad un approccio<br />

per cui i beni e i materiali che possono<br />

avere ancora una vita utile, impiegandoli in altri<br />

ambiti o settori, è bene che siano reimmessi<br />

nell’economia, per non disperdere quel valore<br />

e non incrementare i rifiuti prodotti. Seguendo<br />

questo precetto, l’azienda ha condotto tutte le<br />

operazioni di ripristino delle aree ricercando potenzialità<br />

di mercato per i materiali o le strutture<br />

ancora utilizzabili, riducendo al minimo il quantitativo<br />

di materiale destinato agli impianti di riciclaggio<br />

o stoccaggio di rifiuti. Questa particolare<br />

attitudine dell’azienda caratterizza sempre di<br />

più le scelte strategiche, contribuendo a minimizzare<br />

l’impatto ambientale prodotto dall’attività<br />

operativa.<br />

Nell’area del Polo Logistico Vernazza gli esempi di<br />

recupero virtuoso sono tanti. Vale la pena elencarli:<br />

riutilizzo di tappeti in gomma di nastri trasportatori,<br />

precedentemente utilizzati per il trasporto<br />

di diversi materiali, al fine di realizzare<br />

nuove suole per calzature; riciclo di serbatoi di<br />

vetroresina riutilizzati da agricoltori come riserve<br />

idriche per l’irrigazione dei campi; vendita e<br />

riutilizzo di una grandissima quantità di componenti<br />

elettrici, derivanti dallo smontaggio e demolizione<br />

degli impianti industriali presenti; vendita<br />

di grandi quantità di legname sottoforma di<br />

tavole ed assi a piccoli artigiani per la realizzazione<br />

di nuovi prodotti in legno; riutilizzo di una<br />

piccola quantità dello stesso legname, sottoforma<br />

di oggetti accessori, per i nostri trasporti e<br />

sollevamenti e vendita e riutilizzo di macchinari<br />

industriali<br />

Le tappe della riconversione<br />

industriale<br />

• 6 marzo 2020: l’area dell’ex Centrale Termoelettrica<br />

a carbone, nei territori di Vado Ligure e<br />

Quiliano, viene acquistata da Vernazza Autogru.<br />

I 300.000 metri quadrati dell’area, dotati<br />

di un grande valore logistico grazie alle molteplici<br />

connessioni stradali e ferroviarie che collegano<br />

l’area di Vernazza Autogru e il Porto di<br />

Vado con i principali poli logistici del Nord Italia<br />

e le aree di interesse oltre mare, hanno dato<br />

la possibilità di ampliare e diversificare i servizi<br />

oggi offerti, andando a toccare anche settori<br />

inediti per l’Azienda stessa, attraverso un modello<br />

“Vernazza” di coinvolgimento e relazione<br />

con il territorio dei Comuni di Vado Ligure e<br />

Quiliano.<br />

• Marzo-maggio 2020: l’Azienda ha subito dovuto<br />

fare i conti con il lockdown imposto al Paese,<br />

perdendo di fatto circa un mese e mezzo<br />

di piena operatività. Appena è stato possibile,<br />

una parte considerevole delle persone di Vernazza<br />

Autogru ha iniziato a lavorare incessantemente<br />

per rendere usufruibile una prima<br />

porzione dell’area, stabilendovi strutture<br />

adibite ad uffici e servizi per permettere il coordinamento<br />

delle operazioni di riconversione<br />

industriale.<br />

- 22 giugno 2020: alla presenza delle Istituzioni<br />

locali e regionali è stato presentato il Polo<br />

Logistico attraverso un evento aperto che ha<br />

di fatto sancito la rinascita dell’area. In tale<br />

contesto l’azienda ha posto un tassello fondamentale<br />

nelle operazioni di trasformazione<br />

del territorio, cambiandone l’aspetto in modo<br />

importante grazie allo smontaggio del carbodotto.<br />

È stata un’impresa a forte impatto anche<br />

visivo: il “tubo blu” che sovrastava l’area<br />

sopra l’ex Centrale a carbone non è stato demolito<br />

ma smontato per preservarne le caratteristiche<br />

tecniche e consentirne il riutilizzo<br />

in altri contesti; ogni metro del carbodotto<br />

ha un peso complessivo di circa 2,5 tonnellate<br />

e il nastro numero 3, oggetto dello smontaggio,<br />

è lungo circa 450 metri; lo smontaggio<br />

è stato completato sollevando sezioni da<br />

20, 40 o 60 metri, ulteriormente tagliate a terra<br />

in pezzi da 20 metri, pronti per il trasporto.<br />

• Giugno-<strong>settembre</strong> 2020: nell’estate 2020 è<br />

stato smontato il nastro numero 3, lungo oltre<br />

400 metri lineari. Un elemento di particolare<br />

complessità è stato il fatto che lo smontaggio<br />

ha coinvolto aree e terreni di soggetti terzi. L’operazione<br />

è stata condotta in un periodo storico<br />

caratterizzato da una contrazione del lavoro<br />

determinata dalla crisi pandemica: le operazioni<br />

legate al nastro 3 hanno impiegato personale<br />

aziendale che sarebbe stato altrimenti ridotto,<br />

a causa del rallentamento improvviso<br />

di numerosi cantieri. Come gli altri impianti e<br />

componenti, anche per il nastro 3 è stato venduto<br />

l’intero tappeto di gomma del carbodotto,<br />

utile per la fabbricazione di suole per calzature<br />

all’estero. Nello stesso periodo, è stata bonificata<br />

e riqualificata l’area dell’ex carbonile, con<br />

un’estensione di circa 80.000 metri quadrati. A<br />

<strong>settembre</strong> 2020 sono stati avviati i cantieri per<br />

la ristrutturazione dei locali poi adibiti ad uffici,<br />

per circa 750 metri quadrati.<br />

• Ottobre-dicembre 2020: in circa tre mesi di<br />

lavoro è stato riqualificato l’ex Parco Nafta 1,<br />

grazie alla demolizione dei tre basamenti in cemento<br />

armato sopra i quali si adagiavano le tre<br />

cisterne di stoccaggio della nafta. Tale intervento<br />

è stato funzionale e preliminare allo smontaggio<br />

delle condotte fumi delle polveri di carbone,<br />

eseguito a partire da gennaio per conto<br />

di Tirreno Power. Nello stesso periodo sono stati<br />

programmati e progettati i cantieri per il ripristino<br />

delle altre aree.<br />

• L’11 gennaio 2021 sono stati avviati tre cantieri<br />

Infrastrutture&Mobilità<br />

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