leStrade n. 1590 settembre 2023
INFRASTRUTTURE Il futuro delle PMI nel ferroviario: il Rappresentante per le PMI in ANIE ASSIFER GALLERIE A Lagunto, in Alto Adige, i lavori per la ferrovia della Val Venosta
INFRASTRUTTURE
Il futuro delle PMI nel ferroviario: il Rappresentante per le PMI in ANIE ASSIFER
GALLERIE
A Lagunto, in Alto Adige, i lavori per la ferrovia della Val Venosta
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mento, e portano a una non consistenza di quelle<br />
che sono le caratteristiche tecniche iniziali del<br />
manufatto. L’ingegneria della natura ha caratteristiche<br />
decisamente tecniche e scientifiche, il Cifi<br />
nelle sue missioni prevede quella di mantenere,<br />
e soprattutto di diffondere, la cultura ferroviaria<br />
ma anche la cultura dei trasporti, sia per la parte<br />
di infrastrutture sia per la parte di servizi. Quindi<br />
siamo ben felici di essere tra i promotori di questo<br />
convegno perché questi aspetti tecnici legati<br />
all’infrastruttura sono fondamentali per poter<br />
poi espletare l’esercizio diretto al sistema ferroviario”.<br />
Ha aggiunto, inoltre: «È molto importante<br />
in questa fase poter sempre avere e ampliare le<br />
nostre conoscenze tecniche e ingegneristiche in<br />
tutti i settori che riguardano l’ingegneria dei trasporti,<br />
perché alcuni tipi di applicazioni possono<br />
poi migrare da un ambito all’altro, quello ferroviario,<br />
quello stradale, anche eventualmente in<br />
quello relativo alle strutture idrauliche».<br />
Una migrazione di competenze che, nel caso specifico<br />
di quanto presentato, coinvolge anche il<br />
settore green, proprio per l’utilizzo nelle applicazioni<br />
illustrate di componenti “verdi”. Un’interdisciplinarità,<br />
dunque, che passa necessariamente<br />
dalla sostenibilità ambientale, che ha fatto da<br />
corollario all’intero evento.<br />
ria Naturalistica e Ambientale di Tecne, Gruppo<br />
Autostrade per l’Italia. Mentre le ultime due case<br />
history sono state presentate brevemente, la prima<br />
è stata protagonista della giornata. Zarotti,<br />
in particolare, nel suo intervento ha voluto focalizzare<br />
l’attenzione su una tecnologia totalmente<br />
naturale, rappresentata dalle piante erbacee perenni<br />
a radicazione profonda, rapida, sottile e resistente<br />
che costituiscono una soluzione ottimale<br />
dal punto di vista tecnico, ambientale, di consumo<br />
energetico, di installazione e per l’assenza di<br />
manutenzione, soprattutto se correttamente ab-<br />
Nella sequenza fotografica<br />
in alto, il cantiere nel 2019<br />
prima dell’idrosemina.<br />
Nell’immagine in basso,<br />
invece, il ritorno delle api<br />
nella zona dell’intervento,<br />
grazie all’impiego di sementi<br />
fiorifere adeguate.<br />
In questa pagina, il versante<br />
inerbito e, dopo anni<br />
dall’intervento, tuttora in<br />
grado di resistere a siccità<br />
e piogge torrenziali.<br />
Tecnologia antierosiva<br />
Oltre a una parte sulle tecniche di stabilizzazione<br />
dei rilevati, illustrata da Claudio Di Prisco del Dipartimento<br />
di Ingegneria Civile e Ambientale del<br />
Politecnico di Milano, il convegno è stato dedicato<br />
per lo più alla presentazione di soluzioni operative<br />
concrete. Nel dettaglio, ne sono state presentate<br />
tre: piante erbacee a radicazione profonda<br />
per il controllo dell’erosione a cura di Claudio<br />
Zarotti, presidente Prati Armati, un’applicazione<br />
ferroviaria a Santa Vittoria d’Alba, in provincia<br />
di Cuneo, in Piemonte, descritta da Andrea Demicheli,<br />
Direzione Operativa Infrastrutture Territoriale<br />
Genova di RFI, e infine un’applicazione<br />
stradale sulla A1 in Emilia Romagna illustrata da<br />
Daniele Mascellani, responsabile Ufficio Ingegne-<br />
binate ad altre tecnologie di protezione dei versanti<br />
e scarpate. Le piante erbacee riescono infatti<br />
a germinare, svilupparsi e radicare in tempi<br />
brevi e a sopravvivere anche in condizioni pedoclimatiche<br />
e fitotossiche proibitive per la vegetazione<br />
più tradizionale. La differenza con le piante<br />
arboree è evidente ed è data soprattutto alla<br />
rapidità di sviluppo dell’apparato radicale e alla<br />
velocità nella crescita.<br />
L’efficacia di questa tecnologia non è stata presentata<br />
solo a livello teorico ma anche e soprattutto<br />
tramite la puntuale descrizione di un intervento<br />
antierosivo e di naturalizzazione realizzato<br />
da Prati Armati a Ortona, lungo la tratta ferroviaria<br />
Pescara-Bari: rinomata località turistica in<br />
provincia di Chieti, in Abruzzo, Ortona è stata appunto<br />
interessata dal cantiere per l’esecuzione<br />
del raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Bari<br />
tra l’ingresso Nord della sua stazione e la galleria<br />
“Cimitero”. La società era stata contattata<br />
da Italferr proprio per risolvere le problematiche<br />
occorse durante i lavori di scavo, quando si era-<br />
Materiali&Tecnologie<br />
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