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leStrade n. 1590 settembre 2023

INFRASTRUTTURE Il futuro delle PMI nel ferroviario: il Rappresentante per le PMI in ANIE ASSIFER GALLERIE A Lagunto, in Alto Adige, i lavori per la ferrovia della Val Venosta

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Il futuro delle PMI nel ferroviario: il Rappresentante per le PMI in ANIE ASSIFER

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A Lagunto, in Alto Adige, i lavori per la ferrovia della Val Venosta

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Idrosemina<br />

La natura salva sé stessa<br />

La sintesi del convegno “Tecniche di ingegneria della natura<br />

per la protezione di pendii naturali e artificiali” organizzato<br />

dal Cifi, con uno sguardo sul cantiere ferroviario di Ortona<br />

Infrastrutture e ambiente possono convivere.<br />

Avete letto bene, non c’è il punto di domanda, e<br />

la sua assenza non è un errore ortografico o un<br />

refuso. È la sintesi – ottimistica ma alquanto realistica<br />

– di quanto emerso al convegno a cui abbiamo<br />

partecipato lo scorso giugno, organizzato<br />

dal Cifi, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani,<br />

con il contributo scientifico del Politecnico di Milano<br />

e di Prati Armati e con la partecipazione di<br />

RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e Tecne. Già il titolo<br />

di per sé era portatore di nuove prospettive:<br />

“Tecniche di ingegneria della natura per la pro-<br />

Daniela Stasi<br />

Foto di Prati Armati<br />

Il cantiere Italferr di Ortona<br />

post intervento con<br />

i Prati Armati, un giardino<br />

antierosione a bordo mare.<br />

tezione di pendii naturali e artificiali”, e in effetti<br />

l’obiettivo dell’incontro, che ha visto la partecipazione<br />

di oltre 700 persone, è stato pienamente<br />

centrato. Partiamo proprio dallo scopo: l’analisi<br />

dei problemi posti dall’erosione dei terreni e delle<br />

rocce e delle soluzioni più innovative per controllare<br />

la degradazione superficiale del suolo e<br />

le ripercussioni su dissesti più profondi. Il convegno<br />

è stato organizzato quindi come una giornata<br />

di studio in senso stretto, durante la quale sono<br />

state presentate diverse case history. Particolare<br />

attenzione è stata posta ai problemi energetici<br />

e di inquinamento in fase di impianto, alle problematiche<br />

di manutenzione, alla durabilità delle<br />

soluzioni, oltre ai rischi, alla rapidità di cantiere e<br />

alla successiva rinaturalizzazione. Insomma, un<br />

tema spiccatamente interdisciplinare ma anche<br />

decisamente attuale: i più recenti eventi metereologici<br />

hanno fatto emergere anche tra i non addetti<br />

ai lavori quanto sia prioritario occuparsi di<br />

prevenzione dei dissesti idrogeologici.<br />

Tema interdisciplinare<br />

L’interdisciplinarità del convegno, tra l’altro, è<br />

emersa a più riprese durante la giornata. E non<br />

è un aspetto che deve passare in secondo piano:<br />

sempre di più, ambiti apparentemente lontani<br />

tra loro si contaminano di conoscenza, dando<br />

vita a progetti che massimizzano forze, risorse,<br />

esperienze, nei diversi campi coinvolti. Un concetto<br />

che ha evidenziato in apertura dei lavori anche<br />

il segretario generale del Cifi, Valerio Giovine:<br />

«Con questa iniziativa intendiamo affrontare<br />

i problemi relativi al degrado dei pendii, degrado<br />

dato da vari motivi, naturali, geologici, per eventi<br />

piovosi che determinano rischi di frane, dilava-<br />

Materiali&Tecnologie<br />

104 8-9/<strong>2023</strong> <strong>leStrade</strong><br />

<strong>leStrade</strong> 8-9/<strong>2023</strong><br />

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