infoMIGRANS n.51 | giugno 2023
infoMIGRANS è il notiziario dedicato al progetto Migrans, a cura delle Aree Protette Alpi Marittime con la collaborazione di quanti si dedicano al monitoraggio degli uccelli rapaci nel Mediterraneo centrale.
infoMIGRANS è il notiziario dedicato al progetto Migrans, a cura delle Aree Protette Alpi Marittime con la collaborazione di quanti si dedicano al monitoraggio degli uccelli rapaci nel Mediterraneo centrale.
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info<br />
Foglio di informazione del Progetto Migrans<br />
e sulla migrazione dei rapaci in Italia<br />
MIGRANS<br />
<strong>giugno</strong> <strong>2023</strong><br />
numero 51<br />
Editoriale<br />
LA ROTTA ITALIANA “SPACCA” E COINVOLGE<br />
SEMPRE DI PIÙ!<br />
Anche la primavera <strong>2023</strong> ha confermato l’importanza delle rotte italiane per la migrazione pre-nuziale dei<br />
rapaci diurni e di altre specie ornitiche di elevato interesse conservazionistico.<br />
Ad eccezione di alcuni siti, dove le condizioni meteorologiche hanno influenzato negativamente l’attività di<br />
campo, i risultati del monitoraggio primaverile sono stati più che soddisfacenti in diverse stazioni.<br />
Tra queste evidenzio l’Alto Garda Bresciano, dove la Check-List delle specie osservate negli anni è salita a 26; il sito<br />
di Arenzano, dove il numero di avvistamenti di biancone (Circaetus gallicus) e falco pecchiaiolo (Pernis apivorus)<br />
sono stati ben al di sopra della media; la stazione di Costa Fagaglia (Genova), dove è stato registrato il record di<br />
avvistamenti da quando è stato avviato il campo (oltre 11.000 rapaci migratori e 22 specie avvistate); il sito di San Bartolo,<br />
dove è stato registrato il secondo massimo stagionale di rapaci diurni in migrazione (N=4095); il sito di Messina,<br />
dove sono stati avvistati per la terza volta oltre 40.000 falchi pecchiaioli in migrazione e sono stati registrati i record<br />
di avvistamenti per lo sparviere (Accipiter nisus) , la cicogna bianca (Ciconia ciconia) e la poiana (Buteo buteo);<br />
la stazione di Torre Montignano nelle Marche, dove è stata superata la quota di 3000 rapaci e grandi veleggiatori in<br />
migrazione; la stazione della Val d’Apsa (Marche), dove è stato registrato il record con 572 rapaci e 21 specie; infine il<br />
sito delle Alpi Apuane, dove sono stati avvistati oltre 4600 rapaci diurni appartenenti a 20 specie differenti. Per gli altri<br />
siti cito a titolo di buona pratica la collaborazione instaurata tra l’Ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino<br />
Piemontese e un’ASD locale, con un maggiore coinvolgimento di volontari all’attività di monitoraggio; la prosecuzione<br />
dell’attività di monitoraggio in Valpredina, in cui in sole 3 annualità sono state censite ben 21 specie di rapaci migratori,<br />
e l’importanza della stazione di San Vito Chietino (Abruzzo) per il genere Circus.<br />
Si ringraziano tutti gli autori, i loro collaboratori e i volontari che ogni anno, sia in primavera che in autunno, danno un<br />
prezioso contributo alla raccolta di importanti dati sulla fenologia della migrazione di specie protette che è fondamentale,<br />
sempre di più, proteggere a livello mondiale.<br />
Per il Coordinamento Rapaci Migratori – Fabiano Sartirana
Sicilia<br />
40° CAMPO INTERNAZIONALE<br />
PER LO STUDIO E LA PROTEZIONE DEI RAPACI<br />
E DELLE CICOGNE IN MIGRAZIONE<br />
SUI MONTI PELORITANI, STRETTO DI MESSINA (ME)<br />
sito 18<br />
Ivano Adami, Simonetta Cutini, Anna Giordano, Ole Friis Larsen, Biagio Pernice,<br />
Davide Ridente, Deborah Ricciardi & Ray Vella<br />
È impossibile scrivere della migrazione dei rapaci e delle cicogne di questa primavera,<br />
raccontare i dati, le unicità, senza iniziare con il ricordo di quarant’anni di campo.<br />
Perché quello che si è svolto nel <strong>2023</strong>, è stato il quarantesimo campo, nato per contrastare<br />
una strage illegale impressionante degli splendidi migratori, che accadeva alla<br />
luce del giorno, in barba ad ogni legge.<br />
Da quel primo campo nel 1984 - che ci vide dormire in roulottes prestate<br />
dal comune di Messina, in mezzo al bosco sotto la caserma del<br />
Corpo Forestale Regionale a Colle San Rizzo - ad oggi, nello splendido<br />
scenario dei monti Peloritani, ospiti nell’istituto Maria Ausiliatrice, con<br />
vista sullo Stretto di Messina, è accaduto di tutto.<br />
Impossibile narrare il vissuto durissimo dei primi 15 anni, poi un lento,<br />
lentissimo attenuarsi di tensioni, rabbie, paure, intimidazioni pesanti,<br />
morti inutili. Da quella primavera del 1984, delle corse per chiamare le<br />
forze dell’ordine quando i cellulari non esistevano, dagli inseguimenti,<br />
dalle decine, centinaia e sommati, migliaia di falchi visti cadere a<br />
vite colpiti dall’ennesima fucilata criminale ad oggi, forse l’immagine<br />
più bella che noi si possa descrivere per comprendere il cambiamento<br />
avvenuto, è nel volo territoriale del falco pecchiaiolo (Pernis apivorus),<br />
che anche quest’anno ha effettuato in più aree dei Monti Peloritani: gli<br />
stessi monti dove veniva ucciso per finire imbalsamato o gettato tra i<br />
rifiuti. Un’immagine che attenua e mitiga il ricordo di momenti terribili e<br />
rabbie senza fine.<br />
E mentre si aspettava che anche quest’anno si manifestasse questo<br />
Figura 1: Andamento della migrazione del falco pecchiaiolo durante la primavera <strong>2023</strong>.<br />
2
sito 18<br />
Sicilia<br />
Figura 2: Avvvistamenti di falco pecchiaiolo nel corso degli anni del Progetto dal 1986 al <strong>2023</strong>.<br />
volo magico, si è iniziato il presidio quotidiano della rotta dello Stretto,<br />
con un totale di rapaci e cicogne di ben 48.404.<br />
Come sempre è stato il falco pecchiaiolo la specie più abbondante,<br />
con 41.041 individui. Ad oggi è la terza volta che si superano le 40 mila<br />
unità (record nel 2018 con 47.389 e nel 2022 con 47.040), seguito dal<br />
falco di Palude (Circus aeruginosus), con 3701 esemplari, uno dei totali<br />
più alti di 40 anni, terza volta in cui si superano i 3000 individui, (record<br />
nel 2021 con 3878, nel 2011 3414).<br />
Le uniche 3 specie per le quali si registrano nuovi record sono lo sparviere<br />
(Accipiter nisus; N=344, precedente record 233 nel 2022), la poiana<br />
(Buteo buteo; N=183, precedente record, 175 del 2009) e le cicogne<br />
bianche (Ciconia ciconia; N=800, precedente record 473 individui nel<br />
2011) con passaggi anche tardivi e numericamente rilevanti per questa<br />
rotta (201 il 5 maggio, 146 il 12 maggio); interessante uno stormo di 14<br />
individui di cicogna nera (Ciconia nigra), nel punto più alto in quota per<br />
le osservazioni (Dinnammare, 1153 s.l.m.), scenario stupendo che offre<br />
in una sola visuale, l’Etna, lo Stretto di Messina, le Isole Eolie, i monti<br />
Peloritani e i Nebrodi.<br />
Oltre alle specie regolarmente osservate (gheppio (Falco tinnunculus);<br />
N=540, grillaio (Falco naumanni); N=123, falco cuculo (Falco vespertinus);<br />
N=294), sono state censite 3 aquile anatraie minori (Clanga pomarina),<br />
3 lanari (Falco biarmicus), di cui due in luoghi diversi, e un<br />
capovaccaio (Neophron percnopterus).<br />
Lo Stretto di Messina è il miglior luogo in Europa dove poter osservare<br />
le specie del genere Circus, ed oltre al falco di palude, si sono viste<br />
69 albanelle pallide (Circus macrourus) e 158 albanelle minori (Circus<br />
pygargus). Fermo restando che le specie del genere Circus sfuggono<br />
spesso alle osservazioni, non essendo strettamente legati alle correnti<br />
ascensionali ed effettuando spesso volo battuto anche lontano dai<br />
punti previsti del passaggio migratorio, il numero delle albanelle minori<br />
confermerebbe le preoccupazioni sulle popolazioni europee.<br />
Si è registrata una ripetuta variabilità dei venti che ha costretto a frequenti<br />
spostamenti nei diversi punti per le osservazioni, anche più volte<br />
al giorno, contrariamente a quanto accaduto nel 2022 quando per un<br />
3
Sicilia<br />
sito 18<br />
Specie<br />
N° individui<br />
Ciconia ciconia 800<br />
Ciconia nigra 82<br />
Accipiter nisus 344<br />
Accipiter gentilis 8<br />
Aquila chrysaetos 7<br />
Clanga pomarina 3<br />
Buteo buteo 183<br />
Buteo rufinus 4<br />
Circaetus gallicus 11<br />
Circus aeruginosus 3701<br />
Circus cyaneus 19<br />
Circus macrourus 69<br />
Circus pygargus 158<br />
Circus pyg/mac sp. 3<br />
Falco biarmicus 3<br />
Falco columbarius 1<br />
Falco eleonorae 22<br />
Falco naumanni 123<br />
Falco peregrinus 29<br />
Falco subbuteo 130<br />
Falco tinnunculus 540<br />
Falco vespertinus 294<br />
Falco tin /nau sp. 74<br />
Falco sp. 11<br />
Hieraaetus pennatus 37<br />
Milvus migrans 655<br />
Milvus milvus 4<br />
Neophron percnopterus 1<br />
Pandion haliaetus 22<br />
Pernis apivorus 41041<br />
Gyps fulvus 3<br />
Grus grus 1<br />
Rapace medio 21<br />
Totale 48404<br />
Tabella 1: Avvistamenti registrati nella primavera <strong>2023</strong>.<br />
4
sito 18<br />
Sicilia<br />
Figura 3: Ripartizione degli avvistamenti negli anni del Progetto.<br />
lungo periodo, il vento di maestrale ha consentito splendide osservazioni<br />
in uno degli scenari più belli dei Monti Peloritani, la cima di Dinnammare.<br />
Come sempre da quando esistono i cellulari, si è costantemente informato<br />
i volontari e le forze dell’ordine in attività sul versante calabrese,<br />
dove c’è stata la presenza fondamentale dei Carabinieri Forestali con<br />
la SOARDA che ha garantito anche sul versante siciliano – insieme<br />
alla nostra presenza – una situazione di tranquillità per tutti i migratori,<br />
come si è sin dal primo anno sperato che un giorno potesse accadere.<br />
Anche il Corpo Forestale Regionale, purtroppo estremamente ridotto<br />
nel tempo a poche unità, ha contribuito a questo importante risultato.<br />
Si ringraziano sempre entrambi per il loro preziosissimo lavoro su un<br />
territorio complesso e una migrazione che richiede costante attenzione<br />
e frequenti spostamenti.<br />
I volontari, anche quest’anno sia italiani che da altri paesi europei, hanno<br />
potuto sia gioire dei momenti intensi con avvistamenti anche affascinanti<br />
ed interessanti, sia comprendere l’imprevedibilità della migra-<br />
zione e delle - a volte - lunghe attese per vederli arrivare ed affrontare<br />
– per molti di loro – l’ultimo braccio di mare prima di percorrere ancora<br />
migliaia di km fino alla meta finale. Senza i volontari, che ringraziamo<br />
sempre con immensa gratitudine, la lotta per la salvezza dei migratori<br />
sarebbe stata molto più difficile e ancora oggi la loro presenza consente<br />
di mantenere i risultati, evitando pericolosi ritorni al passato.<br />
Tutti noi siamo stati ospitati nello splendido Istituto delle Figlie di Maria<br />
Ausiliatrice, lungo la rotta dei migratori, con vista spettacolare sia sullo<br />
Stretto di Messina che sul Tirreno, grazie alla generosità di Suor Angela<br />
Maria Macchioni, che si ringrazia di cuore.<br />
5
Liguria<br />
sito 5<br />
LA MIGRAZIONE NEL PARCO DEL BEIGUA:<br />
IL SITO DI ARENZANO (GE) OK<br />
Luca Baghino<br />
Ente Parco del Beigua Via Marconi 165 - 16011 - Arenzano (GE)<br />
Nella primavera del <strong>2023</strong> sono stati eseguiti due periodi di conteggio dei rapaci migratori<br />
sulle colline di Arenzano (44° 25’ 23” N - 8° 40’ 53” E), nel territorio del Parco del<br />
Beigua in parte sovrapposto alla Zona di Protezione Speciale “Beigua-Turchino” per<br />
conseguire dati aggiornati sul fenomeno della migrazione di alcune specie dell’All. I<br />
della Dir. “Uccelli” che qualificano il sito, verificandone la consistenza quantitativa,<br />
con particolare riguardo alle due specie target: il biancone (Circaetus gallicus) e il<br />
falco pecchiaiolo (Pernis apivorus).<br />
Un copioso, abbondante flusso migratorio proseguito nei giorni successivi ha caratterizzato la sessione<br />
dedicata alle popolazioni migranti di biancone nel <strong>2023</strong>.<br />
Nell’arco di 12 giorni dal 10 al 21 marzo compresi sono stati osservati 3654 individui di biancone, con picco<br />
riscontrato il giorno 14 (943 indd.). L’indice di migrazione del periodo è risultato ben al di sopra la media,<br />
essendo per il <strong>2023</strong> pari a 36,9 indd./h (μ 2004-2021<br />
= 17,1 indd./h).<br />
Quanto al falco pecchiaiolo, la sessione del <strong>2023</strong>, attuata dal 7 al 18 maggio compreso, ha totalizzato un<br />
risultato ampiamente al di sopra della media del periodo, con 5655 individui (IM = 58,2 indd./h, μ2004-2022<br />
= 34,7 indd./h) e il più elevato tra quelli effettuati dal 2015.<br />
Biancone - Foto di Michelangelo Giordano.<br />
6
sito<br />
sito<br />
39<br />
39<br />
Liguria<br />
LA MIGRAZIONE PRE-NUZIALE <strong>2023</strong><br />
IN LIGURIA NEL SITO DI COSTA FAGAGLIA (GE)<br />
Marcello Bottero<br />
Rete Osservatori Liguri<br />
www.reteosservatoriliguri.jimdo.com<br />
Nella primavera del <strong>2023</strong>, sulle colline di Genova-Prà si sono dedicati due periodi di conteggio<br />
dedicati a due specie target inserite nell’All. I della Dir. “Uccelli” ovvero: biancone<br />
(Circaetus gallicus) e falco pecchiaiolo (Pernis apivorus).<br />
Dal 3 marzo al 23 maggio la Rete Osservatori Liguri ha seguito la migrazione<br />
prenuziale dei rapaci (e non) osservando 17.550 individui per<br />
un indice giornaliero di 274,21 indd./giorno con un totale di 64 giornate<br />
e uno sforzo complessivo di 295,30 ore.<br />
La primavera del <strong>2023</strong> sarà ricordata come la stagione dei record, in<br />
quanto sono stati censiti oltre 11.000 rapaci migratori suddivisi in 22<br />
specie!!!<br />
Una migrazione intensa e sostenuta resa possibile da condizioni meteo<br />
ottimali per le osservazioni. Le condizioni meteo avverse su buona<br />
parte del territorio francese e sulle Alpi, specialmente nei mesi di marzo<br />
e aprile, potrebbero aver indotto molti migratori a prediligere la linea<br />
di migrazione costiera, mentre il mese di maggio è stato caratterizzato<br />
quasi sempre da vento da nord che comunque non ha impedito<br />
conteggi interessanti. Le specie target non hanno deluso le attese con<br />
numeri mai visti a Costa Fagaglia: oltre 4000 bianconi e quasi 6000<br />
falchi pecchiaioli!!<br />
Nel sopracitato periodo, si sono tenuti due campi di monitoraggio dedicati<br />
al biancone (Circaetus gallicus) e al falco pecchiaiolo (Pernis<br />
apivorus).<br />
Per quanto riguarda il biancone, la copertura temporale di 17 giorni si<br />
è svolta dal 10 al 26 marzo, periodo in cui, storicamente, risulta concentrato<br />
il maggiore passaggio della specie. I risultati, per i motivi di<br />
cui sopra, sono stati molto superiori alle attese con 3795 individui conteggiati<br />
dalle varie postazioni site lungo la dorsale di Costa Fagaglia,<br />
pari al 77,1% del totale delle specie osservate. Inoltre, di interessante,<br />
si segnalano 6 esemplari di grifone (Gyps fulvus) e 1 falco della regina<br />
(Falco eleonorae).<br />
Per quanto riguarda il falco pecchiaiolo, il periodo monitorato di 10 giorni,<br />
dal 9 al 18 maggio, ha registrato l’ennesimo record stagionale. Il<br />
conteggio finale di 3608 individui si è rivelato superiore alle aspettative<br />
con un incremento del 120% rispetto al campo primaverile del 2022. Da<br />
registrare per il mese di maggio, in negativo, la quasi totale assenza di<br />
aquile minori (Hieraaetus pennatus; N=1).<br />
Si ringraziano tutti gli intervenuti a vario titolo, liguri e non, che hanno<br />
contribuito ai conteggi giornalieri: Niccolò Alberti, Marcello Bottero,<br />
Luca Cannella, Alessandro Consolaro, Alberto Cosso, Davide Dimichele,<br />
Claudio Durante, Ilario Esposito, Davide Fanetti, Maria Cristina<br />
Granai, Gianni Lucchi, Gian Maria Marchese, Mario Morandi, Gabriella<br />
Motta, Maurizio Olivieri, Sara Papalia, Marco Risso, Luisa Sardi, Orietta<br />
Schiavi, Massimo Tomasi, Paolo Travi e Elan Federico Zucchetti.<br />
Falco della Regina - Foto di Michelangelo Giordano.<br />
7
Marche<br />
IL MONITORAGGIO DELLA MIGRAZIONE<br />
DEI RAPACI DIURNI NEL PARCO NATURALE<br />
DEL MONTE SAN BARTOLO (PU): PRIMAVERA <strong>2023</strong><br />
sito 12<br />
Guido Premuda (www.sunbird.it)<br />
Il monitoraggio della migrazione dei rapaci nella primavera <strong>2023</strong> ha riguardato il comprensorio<br />
del Parco Naturale del Monte San Bartolo (provincia di Pesaro-Urbino) ed è<br />
stato svolto dal 4 marzo al 11 <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong>, con giornate continuative sul lungo periodo<br />
ed orari giornalieri variabili.<br />
Durante il monitoraggio sono state utilizzate differenti postazioni in<br />
funzione delle condizioni meteorologiche, sia sulla dorsale collinare<br />
costiera del Parco Naturale (San Bartolo, Fiorenzuola di Focara, Casteldimezzo),<br />
sia sulla dorsale interna dell’area contigua di pre-parco<br />
(Roncaglia, Boncio), allo scopo di massimizzare i conteggi sfruttando i<br />
punti di osservazione maggiormente validi in base alle condizioni meteo<br />
ed alla fenologia di passaggio delle differenti specie.<br />
Negli oltre tre mesi di rilevamento sono state impiegate 81 giornate per<br />
un totale di 356 ore (indice orario 12 rapaci/h), durante le quali sono<br />
stati osservati 4095 rapaci diurni migratori.<br />
Complessivamente durante il monitoraggio sono state osservate 17<br />
specie di rapaci diurni migratori.<br />
In termini numerici, il falco di palude (Circus aeruginosus) è risultata<br />
essere la prima specie (25%, N=1019), il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus)<br />
la seconda (N=814) e il falco cuculo (Falco vespertinus) la terza<br />
(N=649), seguite da gheppio (Falco tinnunculus; N=620), sparviere<br />
(Accipiter nisus; N=360) e poiana (Buteo buteo; N= 220).<br />
In confronto con i precedenti 19 anni di monitoraggio (1998-2015 e<br />
2022), è stato raggiunto il secondo massimo stagionale (max count)<br />
di rapaci in migrazione per il sito del San Bartolo (N=4095), rispetto al<br />
massimo precedente del 2022 (N=5065).<br />
Specie<br />
n° individui<br />
Pandion haliaetus 10<br />
Pernis apivorus 814<br />
Circaetus gallicus 10<br />
Circus aeruginosus 1019<br />
Circus cyaneus 3<br />
Circus macrourus 10<br />
Circus pygargus 37<br />
Circus pygargus/macrourus 10<br />
Accipiter nisus 360<br />
Milvus milvus 33<br />
Milvus migrans 81<br />
Buteo buteo 220<br />
Accipitridae sp. 15<br />
Falco naumanni 12<br />
Falco tinnunculus 620<br />
Falco tinnunculus/naumanni 16<br />
Falco columbarius 2<br />
Falco vespertinus 649<br />
Falco subbuteo 171<br />
Falco eleonorae 2<br />
Falconidae sp. 1<br />
Totale rapaci 4095<br />
Ciconia ciconia 227<br />
Ciconia nigra 11<br />
Threskiornis aethiopicus 8<br />
Phalacrocorax carbo 306<br />
Merops apiaster 1608<br />
Columba palumbus 7940<br />
Totale altre specie 10100<br />
Falco cuculo - Foto di Guido Premuda.<br />
Tabella 1: Avvistamenti registrati presso il sito del Parco Naturale di Monte San Bartolo.<br />
8
sito 12<br />
Marche Puglia<br />
Falco di palude - Foto di Guido Premuda.<br />
Albanella minore - Foto di Guido Premuda.<br />
Inoltre sono stati ottenuti nuovi conteggi massimi stagionali (max counts) per il sito del San Bartolo per le specie<br />
sparviere, nibbio bruno (Milvus migrans) e lodolaio (Falco subbuteo; vedi tabella).<br />
Il picco giornaliero del falco pecchiaiolo è stato osservato il 13 maggio <strong>2023</strong> (N=183).<br />
Confermato l’afflusso prevalente di Falco sp. e Accipiter sp. sulla dorsale del San Bartolo vicino alla costa, contro<br />
quello di Pernis sp. risultato maggiore sulla dorsale collinare interna.<br />
Tra le rarità per il sito sono da rimarcare le osservazioni di due esemplari di falco della regina (Falco eleonorae;<br />
PREMUDA, oss. pers.).<br />
Gli importanti dati raccolti con il monitoraggio della primavera <strong>2023</strong> confermano il Parco Naturale del Monte San<br />
Bartolo tra le IBA (Important Bird Areas) classificate con il criterio C5 (Large congregations of migratory raptors), che<br />
prevede il passaggio di oltre 3000 rapaci migratori.<br />
Tra le altre specie (non rapaci) monitorate sono da rilevare i numeri elevati di gruccione (Merops apiaster) in migrazione<br />
(N=1608), prevalentemente lungo la costa.<br />
Di notevole importanza locale anche il censimento dell’esteso dormitorio (roost) di colombaccio (Columba palumbus),<br />
con un assembramento pre-migratorio massimo stimato di 4580 individui rilevato il 5 marzo <strong>2023</strong> e una stima di 7940<br />
individui migrati in totale.<br />
Lo studio è stato realizzato con il parziale contributo di Hystrix srl ed in collaborazione con il Parco Naturale del Monte<br />
San Bartolo.<br />
Un ringraziamento per l’aiuto agli osservatori: Giovanna Cecconi, Giacomo Del Monte, Mirco Malerba, Cristian Montevecchi<br />
e Renzo Bizzocchi.<br />
Bibliografia<br />
- PANDOLFI M. & SONET L., 2006 – La migrazione dei rapaci nel Parco del San Bartolo, Ed.Parco Naturale del Monte<br />
San Bartolo, Pesaro.<br />
- PREMUDA G., GUSTIN M., PANDOLFI M., SONET L. & CENTO M., 2008 – Spring raptor migration along the Adriatic<br />
coast (Italy): a comparative study over three sites – Avocetta, 32: 13-20.<br />
- PREMUDA G., 2022 – Il monitoraggio della migrazione dei rapaci diurni nel Parco Naturale del Monte San Bartolo<br />
(PU): primavera 2022. Infomigrans 49-2022.<br />
9
Toscana sito 7<br />
VERSILIA - ALPI APUANE:<br />
CAMPO RAPACI PRIMAVERA <strong>2023</strong><br />
Guido Premuda<br />
www.sunbird.it<br />
Il ventiduesimo campo di studio della migrazione primaverile dei rapaci nel bottle-neck<br />
Versilia-Alpi Apuane, realizzato dal gruppo osservatori “Sunbird” ed in parziale collaborazione<br />
con le Guardie del Parco Apuane, si è svolto in modo continuativo dal 1 al 31<br />
marzo e con osservazioni saltuarie in aprile e maggio <strong>2023</strong>.<br />
Sono state utilizzate principalmente due postazioni (Capriglia e<br />
Pietrasanta - LU) in contemporanea o in alternativa, secondo le<br />
disponibilità degli osservatori e delle condizioni meteo. In alcune<br />
giornate sono state utilizzate anche altre postazioni, allo scopo di<br />
intercettare i bianconi difficilmente rilevabili da Capriglia. Complessivamente<br />
durante i tre mesi di rilevamento sono state impegnate<br />
361 ore (indice orario 12,8 rapaci/h).<br />
Sono stati osservati 4636 rapaci migratori, la maggior parte dei quali<br />
costituita da bianconi (Circaetus gallicus; 69%; N=3181), come sempre<br />
con direzione di migrazione “a circuito” inversa da nord-ovest<br />
verso sud-est. Il picco del passaggio dei bianconi si è verificato il<br />
16 marzo (N=440; PREMUDA et al., oss. pers.). Il numero totale di<br />
bianconi rilevato è allineato all’evidente tendenza all’aumento della<br />
popolazione della specie in Italia (PREMUDA & BELOSI 2015;<br />
PREMUDA et al. 2015b).<br />
In termini numerici, il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) è risultata<br />
essere la seconda specie avvistata (10%; N=441) e l’aquila minore<br />
(Hieraaetus pennatus; N=288) la terza. Complessivamente durante<br />
il monitoraggio sono state osservate 20 specie di rapaci diurni migratori.<br />
Tra le rarità sono da rimarcare le osservazioni di un’aquila anatraia<br />
maggiore (Clanga clanga) l’8 marzo <strong>2023</strong> a Capriglia (DEL CHIA-<br />
RO, oss. pers.) e di un’aquila di Bonelli (Aquila fasciata), immaturo al<br />
secondo anno, fotografata a Capriglia il giorno 5 marzo <strong>2023</strong> (OLO-<br />
BARDI, oss. pers.).<br />
Facendo seguito ai rilevamenti degli anni precedenti, il monitoraggio<br />
della primavera <strong>2023</strong> conferma il bottleneck della Versilia-Alpi<br />
Apuane tra le IBA (Important Bird Areas) classificate con il criterio C5<br />
(Large congregations of migratory raptors), che prevede il passaggio<br />
di oltre 3000 rapaci migratori, indipendentemente dalla rarità delle<br />
specie (PREMUDA et al. 2014).<br />
Si ricorda cortesemente che il campo si svolge su proprietà privata<br />
e che l’accesso all’uliveto di Capriglia non è consentito se non si<br />
è muniti di un permesso individuale firmato. Inoltre l’accesso é a<br />
numero limitato giornaliero. Chi è interessato a partecipare è pregato<br />
di contattare l’organizzatore per ottenere il permesso in accordo<br />
con la gestione del calendario presenze.<br />
10<br />
Coppia di bianconi - Foto di Guido Premuda.
sito 7<br />
Toscana<br />
Ovviamente ognuno è libero di recarsi, quando vuole, a Capriglia<br />
per fare osservazioni, ma rimanendo sulla strada o in ogni caso fuori<br />
dalle proprietà private (uliveti). Il belvedere di Capriglia (il rettilineo<br />
alla fine del paese) e il nuovo parcheggio a Capezzano Monte sono<br />
ugualmente ottimi punti di osservazione. Grazie per la collaborazione<br />
indispensabile affinché i campi di monitoraggio rapaci possano<br />
continuare nello stesso sito, in modo da ottenere dati comparabili<br />
tra gli anni.<br />
Si ringraziano vivamente:<br />
– Elena e famiglia Benvenuti per il permesso d’accesso alla proprietà<br />
privata.<br />
– Fernando e Monica Sava per l’ospitalità.<br />
– Un vigoroso ringraziamento a tutti gli osservatori: Lorenzo Del<br />
Chiaro e Marianna Corsinelli, Paolo Ricci, Alfredo Peghini, Lorenzo<br />
Cairo, Claudia Olobardi, Marusca Raffi, Stefano Donello, Maria-<br />
Rosa Baldoni, Alberto Belosi, Giuliano Gerra, Tommaso Lipparelli,<br />
Gabriele Raiser, Alessio Bartolini, Alessandro Sacchetti, Alberto<br />
Chiti Batelli, Franco Trafficante, Fabio Viviani, Mosè Borrini, Nicola<br />
Raffaelli, Emanuela Neri, Alessandro Franchi, Niccolò Ghionzoli,<br />
Rinaldo Pacini, Alessandro Casini, Pietro Pelletti e gli altri aiutanti.<br />
Bibliografia:<br />
- PREMUDA G., 2015. Il bottleneck Versilia-Alpi Apuane. In: Quaderni<br />
di Birdwatching nr. 17, pag. 44-51. EBN Italia.<br />
- PREMUDA G. & BELOSI A., 2015. Short-toed Eagle Circaetus<br />
gallicus population increase in Italy: hypothesis of root causes. Avocetta<br />
39(1): 13-17.<br />
- PREMUDA G., BELOSI A., VIVIANI F. & FRANCHINI M., 2015b.<br />
Short-toed Eagle Circaetus gallicus population monitoring at the<br />
Apuane Alps migration watch-site (Tuscany). Avocetta 39(1): 5-12.<br />
- PREMUDA G., FRANCHINI M. & VIVIANI F., 2014. “Apuane 3000”<br />
Una nuova IBA: il bottleneck Versilia-Alpi Apuane. In: Quaderni di<br />
Birdwatching nr. 14, pag. 84-85. EBN Italia.<br />
- PREMUDA G., RICCI U. & VIVIANI F., 2010 - Rapaci delle Alpi<br />
Apuane - Parco Alpi Apuane, Pacini Ed., Pisa<br />
- www.sunbird.it/ornitos/AlpiApuane.htm<br />
Biancone adulto - Foto di Guido Premuda.<br />
Specie<br />
n° individui<br />
Pernis apivorus 441<br />
Milvus migrans 195<br />
Milvus milvus 9<br />
Circaetus gallicus 3181<br />
Circus aeruginosus 108<br />
Circus pygargus 3<br />
Circus macrourus 2<br />
Circus cyaneus 3<br />
Accipiter nisus 47<br />
Accipiter gentilis 1<br />
Buteo buteo 36<br />
Gyps fulvus 9<br />
Hieraaetus pennatus 288<br />
Aquila fasciata 1<br />
Clanga clanga 1<br />
Pandion haliaetus 7<br />
Falco tinnunculus 213<br />
Falco naumanni 2<br />
Falco vespertinus 10<br />
Falco subbuteo 64<br />
Asio flammeus 1<br />
rapaci indeterminati 14<br />
Totale rapaci 4636<br />
Ciconia ciconia 15<br />
Ciconia nigra 1<br />
Grus grus 406<br />
Totale altri veleggiatori 422<br />
Tabella 1 - Avvistamenti registrati presso le postazioni di Versilia-Alpi Apuane.<br />
11
Piemonte<br />
sito 6<br />
LA MIGRAZIONE PRE-NUZIALE <strong>2023</strong><br />
NEL PARCO DELLE CAPANNE DI MARCAROLO (AL)<br />
Mara Calvini - Ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino Piemontese<br />
www.areeprotetteappenninopiemontese.it<br />
Tre sono i periodi di studio della migrazione pre-riproduttiva dei rapaci sull’Appennino<br />
ligure-piemontese svolti ad opera dei Guardiaparco e del Personale Tecnico dell’Ente.<br />
Il monitoraggio, al suo terzo anno, ha l’obiettivo da parte dell’Ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino<br />
piemontese (AL) di aggiornare e definire meglio le rotte di migrazione dei rapaci.<br />
Le osservazioni sono state effettuate sul monte Vesolina - Piani di Praglia, al confine sud-orientale del Parco –<br />
Zona Speciale di Conservazione “Capanne di Marcarolo” nei periodi non continuativi dal 10 al 17 marzo, dal 27<br />
aprile al 2 maggio e dal 8 al 18 maggio per complessivi 19 giorni e 77 ore di osservazione. Nonostante le discrete<br />
condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato gran parte del periodo di osservazione, gli effettivi sono risultati<br />
inferiori rispetto all’anno precedente. Sono stati conteggiati un totale di 269 rapaci, appartenenti a 8 specie,<br />
facendo registrare un Indice di Migrazione giornaliero complessivo di 14 individui e un indice orario di 3,5 individui.<br />
La specie più abbondante è stata il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) con l’81% degli avvistamenti, seguito dal<br />
biancone (Circaetus gallicus) con il 7,4%, dal gheppio (Falco tinnunculus) e dalla poiana (Buteo buteo) entrambi<br />
con l’1,9%. Le altre specie invece hanno mostrato valori inferiori.<br />
Il biancone ha fatto registrare un numero di individui pari a 20 con un Indice di Migrazione orario pari a 0,26 inds.<br />
e un IM giornaliero pari a 1,05 inds., valori leggermente superiori rispetto all’anno precedente.<br />
Il monitoraggio del falco pecchiaiolo ha previsto una copertura temporale saltuaria di 7 giorni (dall’8 al 18 maggio)<br />
con 219 individui censiti e un picco di passaggio giornaliero (N=124) l’11 maggio. I valori di migrazione registrati<br />
sono stati di 2,8 inds/ora e di 11 inds/giorno. I valori, inferiori rispetto all’anno precedente, sono probabilmente<br />
da imputare alle avverse condizioni meteo del periodo centrale di osservazione e all’assenza di osservazione in<br />
alcune giornate.<br />
Decisamente scarsi gli effettivi di Circus spp. che regolarmente transitano sul sito in un periodo di tempo più lungo.<br />
Quest’anno, a titolo di sperimentazione, è stato svolto un mini campo di osservazione di due giornate intere (6 e<br />
7 maggio) in collaborazione con l’ASD “La Ventura” presso il Bric dei Gorrei (828 m slm) nel comune di Ponzone,<br />
facente parte della Z.S.C. IT1180017 “Bacino del Rio Miseria” in gestione all’Ente Parco Appennino Piemontese.<br />
Specie Tot. individui Abbondanza in %<br />
Pernis apivorus 219 81,4<br />
Milvus migrans 4 1,5<br />
Circaetus gallicus 20 7,4<br />
Circus aeruginosus 2 0,7<br />
Buteo buteo 5 1,9<br />
Accipiter nisus 1 0,4<br />
Falco subbuteo 4 1,5<br />
Falco tinnunculus 5 1,9<br />
Rapaci ind. 9 3,3<br />
Totale rapaci 269 100<br />
Hirundo rustica 46<br />
Apus sp. 102<br />
Delichon urbicum 20<br />
Merops apiaster 101<br />
Columba palumbus 57<br />
Tabella 1 - Avvistamenti registrati presso il sito del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo.<br />
12
sito 6<br />
Piemonte<br />
Complessivamente sono transitati 81 falchi pecchiaioli, 2 falchi di palude (Circus aeruginosus), 2 lodolai (Falco<br />
subbuteo), 1 cicogna nera (Ciconia nigra), 1 ghiandaia marina (Coracias garrulus) e numerosi gruccioni (Merops<br />
apiaster). Il risultato è stato soddisfacente e meritevole di ulteriori approfondimenti per l’organizzazione futura di<br />
turni di osservazione compatibilmente con il personale e i volontari a disposizione.<br />
Le specie censite con i relativi numeri di individui avvistati sono state indicate nella tabella allegata.<br />
Le osservazioni sono state condotte dai Guardiaparco e dai Tecnici delle Aree protette dell’Appennino piemontese<br />
coadiuvati dal prezioso supporto dei colleghi delle Aree protette del Po piemontese. Un sentito ringraziamento va<br />
ai ragazzi dell’ASD “La Ventura” per l’organizzazione del 1° campo base dedicato all’osservazione dell’avifauna,<br />
ai tirocinanti Emma Tardito e Matteo Franzante dell’Università di Genova e a Mario Morandi.<br />
Guardiaparco in attività - Foto Matteo Paveto.<br />
13
Marche<br />
sito 12 40<br />
LA MIGRAZIONE PRIMAVERILE DEI RAPACI ALLA TORRE<br />
DI MONTIGNANO - SENIGALLIA (AN) - ANNO <strong>2023</strong><br />
Mauro Mencarelli ,<br />
Associazione A.R.C.A.<br />
Già dalla fine febbraio la voglia di stare sul campo inizia a farsi sentire, la voglia di scrutare<br />
il cielo con il binocolo e il cannocchiale, la voglia di soddisfare quella curiosità di<br />
riconoscere quel rapace che vedi in volteggio ‘laggiù’, la voglia di vedere i flock di falchi<br />
pecchiaioli (Pernis apivorus) o di sperare in qualche rarità.<br />
Con queste premesse mi sono ritrovato a passare anche quest’anno 3 mesi alla ‘Torre<br />
di Montignano’ insieme all’immancabile compagno di osservazioni Luciano Catozzi, per<br />
assaporare di nuovo lo spettacolo della migrazione pre-riproduttiva dei rapaci e di molte<br />
specie di passeriformi.<br />
Il punto di osservazione si trova in una zona collinare a sud del Comune di Senigallia distante dal mare 3 km,<br />
a metà tra il Parco Naturale Regionale del Monte Conero (circa 30 km a sud est) e il Parco Naturale del Monte<br />
San Bartolo (circa 40 km a nord ovest). Le colline intorno al sito hanno un’altezza inferiore a quella dalla quale<br />
si effettuano le osservazioni (105 m s.l.m.) e questo permette di avere una visuale libera a quasi 360°, riuscendo<br />
a scorgere anche a distanza i rapaci in avvicinamento.<br />
La stagione ha portato grandi risultati, tra cui 3 nuove specie e il superamento di quota 3000 (tra rapaci e grandi<br />
veleggiatori). Ma come tutte le stagioni lascia l’amaro in bocca per la mancanza (in numero) di alcune specie,<br />
come ad esempio le albanelle minori (Circus pygargus) e i falchi pecchiaioli.<br />
Le osservazioni sono iniziate il 3 marzo e son terminate in data 01 <strong>giugno</strong>: a fine stagione le uscite sono state<br />
62 per un totale di 210 ore (2022: 52 uscite, 107 h). I rapaci censiti sono stati 2964, più 91 cicogne bianche<br />
(Ciconia ciconia), 4 cicogne nere (Ciconia nigra), 1 gru (Grus grus) e 1 gufo di palude (Asio flammeus), che<br />
portano il totale a 3061. Le medie calcolate indicano circa 47 rapaci/giorno e un media oraria di 14 individui/ora.<br />
Le osservazioni di una certa rilevanza sono state 3: il 18 marzo un sacro (Falco cherrug), il 15 aprile un’aquila<br />
delle steppe (Aquila nipalensis) e il 22 aprile un falco pellegrino siberiano (Falco peregrinus calidus).<br />
Il brutto tempo della metà di maggio ha sicuramente limitato il passaggio di un numero consistente di individui:<br />
dal 9 al 18 sono stati monitorati solamente 140 rapaci, mentre l’unica giornata che ha visto un buon passo è<br />
stata quella del 20 maggio: 225 rapaci, di cui 215 pecchiaioli.<br />
Un grazie a chi ci ha fatto compagnia in qualche giornata di osservazione: Roberto Ceccucci, Niki Morganti,<br />
Enrico e Maurizio Castellucci, Moreno Nalin e Mariarosa Baldoni.<br />
14<br />
Falchi pecchiaioli - Foto di Mauro Mencarelli.
sito 40<br />
Marche<br />
Specie<br />
N° inividuo<br />
Circus aeroginosus 1251<br />
Falco tinnunculus 468<br />
Falco vespertinus 392<br />
Pernis apivorus 329<br />
Accipiter nisus 170<br />
Buteo buteo 139<br />
Falco subbuteo 55<br />
Circus pygargus 43<br />
Milvus migrans 40<br />
Circus cyaneus 12<br />
Falco naumanni 9<br />
Milvus milvus 9<br />
Circus macrourus 6<br />
Pandion haliaetus 5<br />
Circaetus gallicus 4<br />
Falco columbarius 4<br />
Falco peregrinus 1<br />
F. peregrinus calidus 1<br />
Falco cherrug 1<br />
Aquila nipalensis 1<br />
Albanella sp. 17<br />
Rapaci indet. 7<br />
Rapaci totali 2964<br />
Ciconia ciconia 91<br />
Cicogna nera 4<br />
Grus grus 1<br />
Asio flammeus 1<br />
Totale 3061<br />
Falco pescatore - Foto di Mauro Mencarelli.<br />
Tabella 1 - Avvistamenti registrati presso il sito di Torre di Montignano.<br />
Aquila delle Steppe - Foto di Mauro Mencarelli.<br />
15
Lombardia Marche sito 12 8<br />
LA MIGRAZIONE PRIMAVERILE <strong>2023</strong><br />
DEI RAPACI DIURNI A CIMA COMER (GARGNANO, BS)<br />
A. Pasqua 1 , R. Podavini & G. Piotti 1<br />
1<br />
GRA (Gruppo Ricerca Avifauna, Brescia)<br />
Contatti: tatao84@alice.it<br />
Quest’anno, dopo 8 anni di sospensione, è ripreso il monitoraggio sistematico del passo<br />
dei rapaci a Cima Comer. Le osservazioni si sono svolte in modo affine al passato, dalle<br />
9.00 alle 16.00, ed esattamente nello stesso punto precedente, l’altana costruita da ER-<br />
SAF Lombardia.<br />
Il censimento si è svolto dal 20 febbraio al 23 maggio per un totale di 63 giorni. In alcune giornate, per avverse<br />
condizioni meteorologiche, i conteggi sono stati effettuati da altre località nei paraggi poste a quote inferiori. Al<br />
campo hanno partecipato 41 osservatori per un totale indicativo di 425 ore di rilievo.<br />
Il totale dei rapaci migratori censiti è stato di 3933 individui appartenenti a 18 specie diverse (vedere Tab. 1). Le<br />
osservazioni del <strong>2023</strong> hanno permesso di aumentare la Check-List di Cima Comer a 24 taxa grazie all’aggiunta<br />
del gufo di palude (Asio flammeus) osservato il 6 maggio. Le ripetute osservazioni di grifone (Gyps fulvus) di<br />
quest’anno confermano quanto già emerso precedentemente sull’importanza della nostra località negli spostamenti<br />
di questa specie tra il Friuli Venezia Giulia e la Francia meridionale.<br />
Specie N° individui<br />
Buteo buteo 1607<br />
Pernis apivorus 1077<br />
Accipiter nisus 494<br />
Milvus migrans 224<br />
Falco tinnunculus 198<br />
Circus aeruginosus 160<br />
Falco vespertinus 41<br />
Milvus milvus 39<br />
Falco subbuteo 23<br />
Circaetus gallicus 19<br />
Circus cyaneus 15<br />
Rapace ind. 17<br />
Circus pygargus 6<br />
Pandion haliaetus 4<br />
Circus macrourus 4<br />
Gyps fulvus 2<br />
Falco columbarius 1<br />
Accipiter gentilis 1<br />
Asio flammeus 1<br />
Totale 3933<br />
Tabella 1 - Elenco delle specie avvistate.<br />
16
sito 8<br />
Lombardia<br />
Grifone - Foto di P. Podavini.<br />
L’indice di migrazione, suddiviso per mese, è risultato per febbraio (ultima settimana) 13,1 ind./h, per marzo<br />
10,8 ind./h, per aprile 4,8 ind./h e per maggio 11,1 ind./h; quello globale è risultato di 9,3 ind./h.<br />
Le specie più numerose sono state come sempre la poiana ((Buteo buteo); N=1607) e il falco pecchiaiolo<br />
((Pernis apivorus); N=1077) anche se per quest’ultimo, a causa del maltempo di maggio, gli individui conteggiati<br />
sono probabilmente solo una parte del contingente reale. A seguire emerge lo sparviere (Accipiter nisus)<br />
con 494 individui.<br />
Oltre ai rapaci migratori è interessante la conferma del transito regolare della cicogna nera (Ciconia nigra),<br />
specie che viene oramai avvistata ogni anno.<br />
Si ringraziano per la partecipazione: D. Ardigò, M. Bariletti, A. Barisani, C. Benetti C, M. Bertella, R. Bertoli, M.<br />
Bontempi, R. Boscaini, R. Carini, G. Cherubini, M. Coluccia, P. Cucchi, C. Emanuelli, O. Faccini, F. Flegoni, D.<br />
Franchini, E. Frigerio, A. Gargioni, D. Lacitignola, R. Leo, L. Maffezzoli, M. Marconi, S. Mazzotti, C. Monti, L.<br />
Panada, F. Paoletti, G. Podavini, P. Podavini, F. Raggi, M. Ravasini, P. Rizzi, A. Rossi, M. Sartori, L. Sciacca,<br />
C. Segalini, F. Sirtoli, G. Tolotti, F. Zanardini e V. Zecchi.<br />
17
Abruzzo Marche sito 12 43<br />
SAN VITO CHIETINO (CH):<br />
LA MIGRAZIONE PRE-NUZIALE DEI RAPACI <strong>2023</strong><br />
Alessandra Iannascoli & Marco Pantalone<br />
Stazione Ornitologica Abruzzese<br />
www.soabruzzo.it<br />
Nella primavera <strong>2023</strong>, per il 3° anno consecutivo, si è svolto il campo di studio sulla migrazione<br />
primaverile a San Vito Chietino (CH).<br />
Dal 18 marzo al 02 <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> si è svolto il terzo campo migrazione di “San Vito Chietino”, creato dalla Stazione<br />
Ornitologica Abruzzese (SOA) nel belvedere della cittadina teatina, coinvolgendo anche l’amministrazione<br />
comunale locale. Con quest’ultima è stata firmata una convenzione ad hoc, che ha visto anche l’installazione di<br />
una postazione didattica, nella quale residenti e turisti possono prendere informazioni sul fenomeno migratorio<br />
degli uccelli e sulle specie qui osservabili. Quello di San Vito Chietino è il primo campo migrazione creato in<br />
Abruzzo, collocato a 90 metri s.l.m. e a 400 metri dalla costa Adriatica (42° 18’ 16.52” N – 14° 26’ 45.22” E),<br />
su una collina che domina la spiaggia sottostante. Il campo è stato gestito dai volontari della SOA, che hanno<br />
ospitato in alcune giornate i volontari di SLO-Salviamo l’Orso (www.salviamolorso.it) e di Rewilding Apennines<br />
(https://rewilding-apennines.com), con i quali sono state condivise le osservazioni. La primavera <strong>2023</strong> è stata<br />
purtroppo caratterizzata da due mesi totali di costanti piogge: marzo ha permesso poche giornate di osservazione,<br />
aprile qualche giorno in più, mentre maggio (il mese che solitamente regala più passaggi) è stato<br />
contraddistinto, per quasi tutta la sua durata, da pioggia battente o fortissimi venti. Queste condizioni meteo<br />
hanno limitato quasi totalmente l’attività di monitoraggio, che è riuscita a censire 178 rapaci e altri 165 individui<br />
in migrazione (appartenenti a 4 specie di rilievo), per un totale di 18 specie osservate. I giorni di osservazione<br />
sono stati 27, per un totale di 62 ore (indice orario 2,87 rapaci/h): quest’anno è stata osservata la prima<br />
albanella pallida (Circus macrourus) per il campo migrazione teatino e si conferma come specie più presente<br />
il falco di palude (Circus aeruginosus). La postazione, grazie alla sua collocazione, ha sicuramente notevoli<br />
margini di miglioramento, sia per il numero totale degli avvistamenti sia per il numero di specie: si spera per il<br />
2024 in condizioni meteo più favorevoli, che permettano anche una più ampia partecipazione e organizzazione<br />
dei turni. Maggior attenzione deve essere inoltre data ai campi subito a sud della postazione, che potrebbero<br />
rappresentare importanti siti di stop over o dormitorio, soprattutto per i Circus.<br />
Un ringraziamento all’amministrazione comunale di San Vito Chietino - in particolare al sindaco Emiliano<br />
Bozzelli e all’assessore Gabriella Mancini – e a tutti i partecipanti ai vari turni di osservazione: Alessandra<br />
Iannascoli, Massimo Pellegrini, Sandro Barile, Marco Rolino Liberatore, Giulia Pace, Marco Sborgia, Stefano<br />
Allavena, Nicola Verì, i volontari di SLO e Rewilding Apennines.<br />
GIORNI DI<br />
OSSERVAZIONE<br />
27<br />
ORE DI<br />
OSSERVAZIONE<br />
62<br />
Tabella 1 - Sforzo di campionamento.<br />
18
sito 43<br />
Abruzzo<br />
Falco pescatore - Foto di S. Barile.<br />
Specie N° individui<br />
Pandion haliaetus 2<br />
Buteo buteo 15<br />
Pernis apivorus 14<br />
Milvus milvus 3<br />
Milvus migrans 3<br />
Circus aeruginosus 67<br />
Circus cyaneus 1<br />
Circus macrourus 1<br />
Circus pygargus 3<br />
Accipiter nisus 21<br />
Falco subbuteo 11<br />
Falco vespertinus 5<br />
Falco tinnunculus 22<br />
Falco naumanni 7<br />
Falco sp. 3<br />
Totale rapaci 178<br />
Mergus serrator 7<br />
Himantopus himantopus 7<br />
Merops apiaster 150<br />
Cecropis daurica 1<br />
Altri veleggiatori 165<br />
Tabella 2 - Avvistamenti registrati presso il sito di San Vito Chietino.<br />
19
Lombardia<br />
MIGRAZIONE PRIMAVERILE DEI RAPACI DIURNI<br />
NELLA RISERVA NATURALE - ZSC (IT2060016)<br />
VALPREDINA E MISMA IN PROVINCIA DI BERGAMO<br />
(ANNO <strong>2023</strong>)<br />
sito 44<br />
Alessandro Mercogliano, Giuditta Corno, Alessandro Nessi, Luca Bonomelli,<br />
Federico Capelli, Emanuele Crepet & *Enrico Bassi<br />
Riserva Naturale Oasi Wwf - ZSC Valpredina e Misma<br />
Direzione Ente Gestore WWF Italia Via F. Lussana, 2 - Cenate Sopra (BG)<br />
e-mail: info@valpredina.eu; *enrico.bassi76@gmail.com<br />
Nel <strong>2023</strong> è stato realizzato il III° Campo di osservazione della migrazione pre-riproduttiva dei<br />
rapaci diurni nella Riserva Naturale - ZSC (IT2060016) Valpredina e Misma (Cenate Sopra,<br />
BG). Il monitoraggio ha permesso di valutare la consistenza e l’andamento numerico delle<br />
diverse specie e analizzare il comportamento dei rapaci territoriali nei confronti di quelli in<br />
transito.<br />
Per consentire un confronto quali-quantitativo con le due annualità precedentemente indagate (2001 e 2022), è<br />
stata standardizzata la metodologia usando il medesimo punto di osservazione (loc. Cà Pessina, 516 m s.l.m.), in<br />
posizione strategica per dominare l’alta pianura bergamasca, il fiume Serio e le propaggini delle Prealpi Orobie.<br />
Per alcune specie, al fine di evitare possibili sovrastime, sono stati definiti dei limiti temporali desunti dalla bibliografia<br />
disponibile per alcuni dei siti italiani meglio indagati dal 1990. Sono quindi stati adottati due metodi di quantificazione:<br />
il primo, in cui sono stati considerati tutti gli individui identificati come migratori in base alla traiettoria<br />
percorsa e al comportamento osservato sul campo (colonna B in Tab. 1); un secondo, più conservativo, in cui sono<br />
stati inseriti soltanto gli individui in transito entro i limiti temporali sopracitati (colonna A in Tab. 1).<br />
A titolo esemplificativo, il nibbio bruno (Milvus migrans), è una specie altamente sovrastimabile nel territorio indagato<br />
perché è attraversato, oltre che dagli individui in migrazione, anche da soggetti territoriali ed erratici in<br />
spostamento tra i principali laghi circostanti (Laghi di Endine, Iseo e Como).<br />
Nell’arco di 54 giorni (7h 09’/die in media) sono stati conteggiati 741 rapaci (729 secondo la stima più conservativa)<br />
appartenenti a 12 specie. Le due principali specie in transito sono state la poiana (Buteo buteo) con 499 individui<br />
e il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) con 102.<br />
Nonostante lo sforzo di indagine comparabile rispetto al 2022, i totali osservati di falco pecchiaiolo, nibbio bruno<br />
e gheppio (Falco tinnunculus) sono risultati particolarmente ridotti. Per il falco pecchiaiolo ciò può dipendere dal<br />
ridotto numero di giornate effettuate attorno alla metà di maggio per condizioni di prolungato maltempo. Al contrario,<br />
gli individui in transito di poiana sono risultati più del doppio e questo può essere in parte spiegato dall’anticipo<br />
dell’avvio del monitoraggio al 14 febbraio.<br />
Si conferma la rilevante importanza del sito di Valpredina per lo studio della migrazione pre-riproduttiva, in quanto<br />
in sole tre annualità sono già state identificate 20 specie di rapaci diurni e un gufo di palude (Asio flammeus).<br />
Quest’anno, inoltre, si è stabilito un rapporto di collaborazione con gli ornitologi impegnati nel campo di monitoraggio<br />
di Cima Comer (Gargnano, BS) con i quali verranno confrontati gli andamenti numerici e fenologici delle<br />
principali specie osservate.<br />
Ringraziamenti<br />
Si ringrazia sentitamente il Direttore della Riserva Naturale Enzo Mauri e il suo staff tra cui Matteo Mauri, Annamaria<br />
Gibellini e Gloria Sigismondi per averci amichevolmente sostenuto in tutte le fasi dello studio, il Gruppo<br />
Ornitologico Bergamasco e gli osservatori: Bergamelli A., Brignoli G., Caccia M., Cadei M., Casola D., Castelli L.,<br />
Chiappetta S., Colleoni F., Cortesi M., Drioli L., Falgari L., Francolini C., Garlati A., Gementi A., Giuliani B., Gorini<br />
M., Marchesi M., Mazzoleni I., Milesi S., Nembrini S., Pasqualini G., Platania G., Redaelli L., Riva F., Rutili M. R.<br />
e Stocchetti A.<br />
20
sito 44<br />
Lombardia Puglia<br />
2001<br />
13/3 - 8/6 (35gg)<br />
132 h; 3h 46’/die<br />
2022<br />
20/2 - 31/5 (58 gg)<br />
392 h; 6h 45’/die<br />
Specie N individui N individui<br />
<strong>2023</strong><br />
14/2 - 29/5 (54 gg)<br />
386 h; 7h 09’/die<br />
N individui<br />
(A)<br />
N individui<br />
(B)<br />
Limiti fenologici<br />
assunti per<br />
Valpredina<br />
Pernis apivorus 116 220 102 102 31 maggio<br />
Milvus migrans 206 70 19 24 15 maggio ± 7<br />
Milvus milvus 2 19 7 7<br />
Milvus sp. 3 0 1 1<br />
Neophron percnopterus 0 1 0 0<br />
Gyps fulvus 0 1 0 0<br />
Aegypius monachus* 0 1 0 0<br />
Circaetus gallicus 19 5 2 8 10 aprile ± 7<br />
Clanga pomarina 1 0 0 0<br />
Clanga clanga 0 1 0 0<br />
Circus aeruginosus 26 40 30 30 21 maggio ± 10<br />
Circus cyaneus 14 1 1 1<br />
Circus pygargus 4 0 0 0<br />
Circus sp. 14 0 2 2<br />
Accipiter gentilis 1 2 2 2<br />
Accipiter nisus 50 33 33 33 20 aprile ± 10<br />
Accipiter sp. 0 1 2 2<br />
Buteo buteo 301 243 499 499 30 aprile ± 5<br />
Buteo rufinus 1 0 0 0<br />
Pandion haliaetus 1 1 2 2<br />
Accipitriformes indet. 153 1 2 2<br />
TOT Accipitriformes 912 640 703 714<br />
Falco tinnunculus 15 38 16 17 5 maggio ± 5<br />
Falco columbarius 1 0 0 0<br />
Falco subbuteo 8 6 1 1<br />
Falco sp. 8 1 2 2<br />
TOT Falconiformes 32 45 19 20<br />
Asio flammeus 0 1 0 0<br />
TOT Strigiformes 0 1 0 0<br />
Rapaci diurni indet. 0 2 7 7<br />
Rapaci totali 944 688 729 741<br />
Tab.1 - Rapaci in migrazione primaverile nei conteggi 2001, 2022 e <strong>2023</strong>. Per l’anno <strong>2023</strong> sono stati riportati due metodi di quantificazione. Nella colonna A sono stati inseriti<br />
soltanto gli individui in transito entro i limiti temporali desunti dalla bibliografia, riportati nell’ultima colonna. Nella colonna B, invece, sono stati inclusi tutti gli individui identificati<br />
come migratori in base alla traiettoria percorsa e al comportamento osservato.<br />
21
Marche<br />
sito 12 45<br />
LA MIGRAZIONE PRE-RIPRODUTTIVA<br />
DEI RAPACI IN VAL D’APSA (PETRIANO, PU)<br />
Marco Pantalone & Iacopo Burattini<br />
www.facebook.com/Campo-migrazione-Val-dApsa-119115647868458<br />
Dal 01 marzo al 31 maggio <strong>2023</strong>, per il 4° anno consecutivo e per la prima volta come campo<br />
autonomo, si è svolta l’attività di studio e monitoraggio della migrazione primaverile<br />
nella Val d’Apsa, località Madonna dei Sodi, Petriano (PU).<br />
Il campo migrazione “Val D’Apsa” (N 43°47’26.47” – E 12°41’48.37”) è situato nel comune di Petriano (PU), a<br />
22 km dall’Adriatico e a circa 30 km dalla dorsale appenninica. Il sito principale di osservazione è situato su una<br />
collina (225 m s.l.m.) che intercetta i flussi migratori interni, provenienti da sud e dal corridoio appenninico ad<br />
est, tra Sasso Simone e Simoncello e Monte Copiolo. Oltre al campo base, allo scopo di superare l’orografia<br />
della zona e massimizzare i conteggi, sono state utilizzate anche 2 postazioni secondarie: la collina di Petriano<br />
(a 2 km, 186 m s.l.m.) e Cà Girone (a 4 km, 98 m s.l.m.), nel comune di Urbino. Sono state impiegate 84<br />
giornate per un totale di 135 ore (indice orario 4,23 rapaci/h), durante le quali sono stati osservati 572 rapaci,<br />
appartenenti a 21 specie. La migrazione prenuziale <strong>2023</strong> ha fatto registrare il record di passaggi per la Val<br />
d’Apsa, sia in termini totali sia riguardo alla maggior parte delle specie censite. Un marzo con cielo sereno ha<br />
permesso l’osservazione di un buon numero di gru (Grus grus) e del primo smeriglio (Falco columbarius) per il<br />
campo, con un buon passaggio di falchi di palude (Circus aeruginosus), proseguito per tutta la stagione e con<br />
apice in maggio. Da metà aprile a metà maggio le costanti precipitazioni hanno impedito a volte l’osservazione<br />
del cielo, favorendo però lo stop over, soprattutto di falchi cuculo (Falco vespertinus), specie che quest’anno<br />
è sembrata in aumento. Per quanto riguarda i dormitori migratori collocati nell’area del campo migrazione, la<br />
rotazione dei terreni, nel <strong>2023</strong> quasi tutta a favore del grano, ha portato alla scarsità di aree arate o sfalciate,<br />
utilizzate negli anni precedenti in discreto numero da falco di palude e albanella minore (Circus pygargus). Da<br />
segnalare il movimento di albanelle reali (Circus cyaneus) ancora a metà aprile, il ritorno all’osservazione di<br />
alcune cicogne nere (Ciconia nigra) e il miglior passaggio nel quadriennio di falchi pecchiaioli (Pernis apivorus),<br />
transitati esclusivamente in maggio. Interessante il passaggio di un grifone (Gyps fulvus) per il secondo anno<br />
consecutivo e di una ghiandaia marina (Coracias garrulus) in volo a 30 metri di altezza, è ormai confermata<br />
questa rotta migratoria di attraversamento dell’Appennino da parte del biancone (Circaetus gallicus). Il primo<br />
individuo della specie è transitato nell’ultima settimana di marzo e i passaggi sono man mano aumentati sino<br />
alla terza settimana di aprile, con fine maggio caratterizzata anche quest’anno da flock di 3-4 immaturi.<br />
Si ringraziano vivamente gli osservatori Francesca Passeri, Claudio Vecchietti, Marcello Giardinazzo e Anna<br />
Manca.<br />
22<br />
Albanella minore - M. Giardinazzo.
sito 45<br />
Marche<br />
Fig. 1 - Movimenti migratori decadi marzo-maggio 2020-<strong>2023</strong> per specie target.<br />
Specie<br />
Marzo Aprile Maggio<br />
N° individui N° individui N° individui<br />
TOTALE<br />
Gyps fulvus 0 0 1 1<br />
Pandion haliaetus 2 0 0 2<br />
Circaetus gallicus 4 7 15 26<br />
Buteo buteo 28 8 9 45<br />
Pernis apivorus 0 0 118 118<br />
Milvus milvus 5 0 1 6<br />
Milvus migrans 4 5 5 14<br />
Circus aeruginosus 35 35 54 124<br />
Circus cyaneus 5 2 0 7<br />
Circus macrourus 0 1 0 1<br />
Circus pygargus 2 21 17 40<br />
Circus pygargus/macrourus 0 4 4 8<br />
Accipiter nisus 4 1 2 7<br />
Accipritidae sp. 2 3 3 8<br />
Falco tinnunculus 5 1 3 9<br />
Falco naumanni 0 1 0 1<br />
Falco tinnunculus/naumanni 0 1 5 6<br />
Falco peregrinus 3 2 2 7<br />
Falco subbuteo 0 8 25 33<br />
Falco columbarius 1 0 0 1<br />
Falco vespertinus 0 24 68 92<br />
Falconidae sp. 2 3 11 16<br />
Totale rapaci diurni 572<br />
Ciconia ciconia 12 0 12 24<br />
Ciconia nigra 0 0 2 2<br />
Grus grus 133 0 0 133<br />
Ardea purpurea 0 0 1 1<br />
Coracias garrulus 0 0 1 1<br />
Corvus corax 0 0 1 1<br />
Columba palumbus 400 0 0 400<br />
Totale altri veleggiatori 562<br />
GIORNI DI<br />
OSSERVAZIONE<br />
ORE DI<br />
OSSERVAZIONE<br />
84<br />
135<br />
Tabella 1 - Elenco delle specie avvistate.<br />
Tabella 2 - Sforzo di campionamento.<br />
23
SITI DI OSSERVAZIONE<br />
DELLA MIGRAZIONE DEI RAPACI<br />
NEL MEDITERRANEO CENTRALE E RIFERIMENTI<br />
42<br />
44<br />
39<br />
40<br />
40<br />
45<br />
43<br />
41<br />
32<br />
Hanno collaborato alla realizzazione<br />
di questo numero:<br />
5 Parco Naturale Regionale del Beigua<br />
Arenzano (GE):<br />
Luca Baghino; luca.baghino@teletu.it;<br />
6 Ente di gestione delle Aree Protette<br />
dell’Appennino Piemontese (AL):<br />
Mara Calvini;<br />
mara.calvini@areeprotetteappenninopiemontese.it<br />
7 Versilia - Alpi Apuane (LU):<br />
Guido Premuda; guidopremuda@tiscali.it<br />
8 Gruppo Ricerche Avifauna - Colline moreniche<br />
del Garda (BS):<br />
Arturo Gargioni; agargioni87@gmail.com<br />
12 Ente Parco Naturale Regionale<br />
del Monte San Bartolo<br />
Monte San Bartolo (PU):<br />
Guido Premuda; guidopremuda@tiscali.it<br />
18 WWF - MAN - Campo di Osservazione<br />
Stretto di Messina (ME):<br />
Anna Giordano; a.giordano@wwf.it<br />
39 ROL Rete Osservatori Liguri<br />
Costa Fagaglia - Genova Pra (GE):<br />
Marcello Bottero; reteosservatoriliguri@gmail.com<br />
40 Associazione Ricerca Conservazione Avifauna<br />
Torre di Montignano (AN):<br />
Mauro Mencarelli; mmauro1980@hotmail.it<br />
43 Stazione Ornitologica Abruzzese<br />
San Vito Chietino (CH):<br />
Marco Pantalone; pantalone.marco@libero.it<br />
Alessandra Iannascoli; ale.iannascoli@yahoo.it<br />
44 Riserva Naturale Oasi WWF - ZSC Valpredina<br />
e Misma (BG):<br />
Enrico Bassi; enrico.bassi76@gmail.com<br />
45 Val d’Apsa - Petriano PU<br />
Marco Pantalone; pantalone.marco@libero.it<br />
Infomigrans rappresenta uno strumento di informazione tra quanti si interessano della migrazione dei rapaci in Italia. È anche il notiziario del<br />
Progetto Migrans. È redatto grazie al contributo di molte persone e raccoglie dati inediti sui siti di cui sopra. Il Coordinamento di redazione:<br />
Francesco Mezzavilla, Associazione Faunisti Veneti; Guido Premuda, Sunbird; Luca Baghino, LIPU Genova; Anna Giordano, WWF Messina<br />
- MAN; Fabiano Sartirana, Servizio Conservazione e Gestione Naturalistica dell’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime. L’impaginazione<br />
e la grafica è stata curata da Erika Chiecchio, Servizio fruizione turistica e comunicazione delle Aree Proette Alpi Marittime. Il presente<br />
notiziario è pubblicato dall’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime con cadenza semestrale. La versione elettronica è disponibile<br />
all’indirizzo web https://www.areeprotettealpimarittime.it/ente-di-gestione-aree-protette-alpi-marittime/pubblicazioni/infomigrans nella<br />
sezione pubblicazioni dell’Ente.<br />
Per qualsiasi informazione contattare: Fabiano Sartirana - Servizio Conservazione e Gestione Naturalistica dell’Ente Aree Protette Alpi Marittime<br />
Piazza Regina Elena 30, 12010 Valdieri (CN), telefono 0171/976836, e-mail: fabiano.sartirana@areeprotettealpimarittime.it Si raccomanda di citare<br />
i singoli contributi nel modo seguente: autore, titolo, in “Infomigrans” <strong>n.51</strong>, Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime, Valdieri <strong>2023</strong>.