INSIEMI - CCL, storie da abitare - La Casa Ecologica

tutti gli appartamenti – sia quelli grandi sia quelli più
piccoli – hanno un grande balcone di 14 metri quadri
che crea un’ombreggiatura e funziona da filtro. Questo
orientamento è la gioia di chi coltiva fiori e piante. Il
riscontro d’aria, dato dalla doppia esposizione, permette
di evitare l’utilizzo di impianti di condizionamento. Mentre
d’estate la differenza di temperatura tra zona giorno e
zona notte arriva anche a 2 gradi centigradi.
Il Comune ha
capito che
aveva di fronte
cittadini con
la C maiuscola.
L’edificio che respira
Graziella: un’altra scelta pionieristica – e molto
dibattuta – è stata quella del riscaldamento a pavimento
a bassa temperatura che oggi praticamente è la norma. I soci del Corpo B hanno adottato la
scelta più tradizionale dei caloriferi e oggi, confrontando le loro bollette con le nostre, credo se
ne siano pentiti. I materiali che sono stati utilizzati sono certificati ecologici, privi di inquinanti
e non presentano problemi di smaltimento. In tempi successivi, nel 2008, abbiamo optato per
il solare termico e poi anche per il fotovoltaico.
Roberto: da un punto di vista economico ci eravamo posti l’obiettivo di realizzare
La Casa Ecologica con un aggravio di costi che non superasse il 10% rispetto a un edificio
tradizionale. Ci siamo riusciti e credo sia un risultato veramente notevole.
Graziella: se devo fare un bilancio, la più grande soddisfazione è quella di vivere in una casa
gestita e pensata dai suoi abitanti, come si dice ‘dal basso’, e di essere andati incontro ai bisogni
reali di ogni singolo abitante.
Roberto: per me il motivo d’orgoglio maggiore è di avere raggiunto i due obiettivi che ci
eravamo prefissati fin dall’inizio: perseguire il benessere dell’abitare tra scelte tecnologiche e
impiantistiche innovative e materiali naturali, e adoperarsi per il benessere delle relazioni tra
le persone che vivono all’interno dell’edificio.
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