08.09.2023 Views

Vie&trasporti n. 872 settembre 2023

Cover 14 I costruttori di veicoli pesanti in Europa. Cosa è rimasto di quegli anni Settanta Voci 10 Riccardo Morelli, presidente Anita. Il futuro è dei big 44 Marco Federzoni, Sales Director Italy and South Region Bridgestone Mobility Solutions. La tecnologia che viene in aiuto Anteprime 22 Renault Trucks. Evoluzioni per le gamme T, T High, C e K e gli E-Tech T e C 24 Ineos Grenadier Quartermaster. Il pick up con una marcia in più 36 Ohm 35 Bev, pronto a vincere (le gare d’appalto) 42 Officine Cailotto. Tutto quello che facciamo per il ‘freddo’ Prova 28 Test della strada per Nissan Townstar EV. O me o il benzina Attualità 6 Il Barometro Arval 2023. Quello che i fleet manager dicono a proposito di Lcv (ma sarà così?) 18 Mezzi da lavoro in Italia. L’autoritratto ACI 26 L’ultima evoluzione del tachigrafo. Non sfugge nulla 38 Veicoli a trazione alternativa. Come stanno le cose in Europa. 40 Frigo’n’Motion. A settembre parte il tour del freddo firmato OITAF 56 Persone&poltrone 56 Si dice che... Reti&Service 48 Questioni legali. Quando riparare è una missione impossibile 50 Dtruck. La concessionaria Daf che scommette sul servizio (da 10 e lode) 53 Ford Mobile Service. Assistenza a domicilio Rubriche 4 Diamo i numeri 46 Associazioni & dintorni. Non fermateci 54 Leggi, aziende, lavoro. È tutto calcolato 60 Motori spenti 62 Promozioni 64 Vetrina 66 Tutte le prove

Cover
14 I costruttori di veicoli pesanti in Europa. Cosa è rimasto di quegli anni Settanta

Voci
10 Riccardo Morelli, presidente Anita. Il futuro è dei big
44 Marco Federzoni, Sales Director Italy and South Region Bridgestone Mobility Solutions. La tecnologia che viene in aiuto

Anteprime
22 Renault Trucks. Evoluzioni per le gamme T, T High, C e K e gli E-Tech T e C
24 Ineos Grenadier Quartermaster. Il pick up con una marcia in più
36 Ohm 35 Bev, pronto a vincere (le gare d’appalto)
42 Officine Cailotto. Tutto quello che facciamo per il ‘freddo’

Prova
28 Test della strada per Nissan Townstar EV. O me o il benzina

Attualità
6 Il Barometro Arval 2023. Quello che i fleet manager dicono a proposito di Lcv (ma sarà così?)
18 Mezzi da lavoro in Italia. L’autoritratto ACI
26 L’ultima evoluzione del tachigrafo. Non sfugge nulla
38 Veicoli a trazione alternativa. Come stanno le cose in Europa.
40 Frigo’n’Motion. A settembre parte il tour del freddo firmato OITAF
56 Persone&poltrone
56 Si dice che...

Reti&Service
48 Questioni legali. Quando riparare è una missione impossibile
50 Dtruck. La concessionaria Daf che scommette sul servizio (da 10 e lode)
53 Ford Mobile Service. Assistenza a domicilio

Rubriche
4 Diamo i numeri
46 Associazioni & dintorni. Non fermateci
54 Leggi, aziende, lavoro. È tutto calcolato
60 Motori spenti
62 Promozioni
64 Vetrina
66 Tutte le prove

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770393 807708<br />

Mensile - Anno XCIV <strong>872</strong> AGOSTO/SETTEMBRE <strong>2023</strong><br />

Rivista del<br />

Trailer Innovation<br />

Viaggio nella galassia dei costruttori di camion. Come sono cambiati<br />

i listini dalla fine degli anni Settanta a oggi tra addii e matrimoni<br />

ISSN 0393-8077<br />

0 0 8 7 2 ><br />

9


Editoriale<br />

Che fatica<br />

dare i numeri<br />

Il nostro Paese è senza dubbio in ritardo con la digitalizzazione<br />

e smaterializzazione della macchina burocratica. Ma questo basta<br />

a giustificare le enormi lacune nella conoscenza delle nozioni<br />

numeriche (persone, mezzi, risorse, società…) che sono la base<br />

dell’analisi e della programmazione economica?<br />

Più volte su queste colonne abbiamo lamentato l’inadeguatezza dei dati<br />

dell’Albo Nazionale dell’Autotrasporto, forse anche infierendo su una logica<br />

arcaica di censimento associativo. Oggi le cose sono certamente cambiate,<br />

anche se non ne abbiamo diretta contezza, e l’Albo conferma di aver eseguito<br />

importanti repulisti. Non abbiamo motivo di dubitarne, ma il sospetto che non si<br />

sia colta questa occasione per capirne un po’ di più delle aziende iscritte è forte.<br />

Vero è che non si tratta di un caso isolato. Ricordiamo ancora lo sforzo della<br />

Motorizzazione, coronato da successo, per digitalizzare le patenti. Ancora molti<br />

settori del trasporto in termini di licenze, collaudi, autorizzazioni sono in pieno<br />

medioevo. Sapere quanti veicoli fanno questo o quello, quante aziende<br />

hanno più di tot veicoli, o ancora da quanto tempo un’autorizzazione è attiva<br />

è compito improbo, probabilmente per la difficoltà atavica della periferia di<br />

viaggiare tutti alla stessa velocità (ricordate i tempi di trasmissione delle<br />

immatricolazioni? Messina aveva ritardi fino a 10 mesi,<br />

un record) e addirittura di usare un linguaggio e un sistema di descrizione univoco.<br />

Purtroppo non è soltanto il Ministero dei Trasporti a essere in perenne difficoltà. Impossibile,<br />

ad esempio, uniformare il sistema di analisi e trascrizione degli incidenti stradali da parte di<br />

Polstrada, Carabinieri, Polizia locale. Impossibile quindi avere una descrizione uniforme delle<br />

cause e delle circostanze.<br />

Allarghiamo la prospettiva: non è un fenomeno limitato al trasporto tout-court. Interi ambiti<br />

dell’economia languano privi di dati affidabili. L’Istat, nonostante un impegno puntuale e<br />

scientifico, è certamente fallace. Impossibile trovare dati certi, ad esempio, riguardo la<br />

produzione o distribuzione di prodotti, se non in alcune specificità. Questo perché il Paese,<br />

nonostante la digitalizzazione della cosa pubblica, è ben lontano dall’essere normalizzato.<br />

Persino la sanità fa fatica a produrre dati uniformi, attendibili, affidabili e non preistorici.<br />

L’Italia avrebbe bisogno, insomma, di un libro bianco al giorno, un lavoro serio, puntuale, e<br />

non basato su probabilità statistiche. Come si può pensare di mettere insieme<br />

progetti efficaci, PNRR incluso, se non sappiamo neanche di cosa<br />

parliamo, di quanto è grande un dato<br />

universo?<br />

Non è un problema di costi. Bisogna<br />

essere in grado di impostare, settore per<br />

settore, un lavoro preciso e codificato di<br />

analisi e registrazione del dato. Altrimenti,<br />

continuerà a essere il caos.<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

08/09 <strong>2023</strong> - 1


Sommario ISSN: 0393 - 8077<br />

6 10 14<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

18 22<br />

Sommario<br />

26<br />

n<br />

Cover<br />

14 I costruttori di veicoli<br />

pesanti in Europa.<br />

Cosa è rimasto di quegli<br />

anni Settanta<br />

n<br />

Voci<br />

10 Riccardo Morelli, presidente<br />

Anita. Il futuro è dei big<br />

44 Marco Federzoni, Sales<br />

Director Italy and South<br />

Region Bridgestone Mobility<br />

Solutions. La tecnologia che<br />

viene in aiuto<br />

n<br />

Anteprime<br />

22 Renault Trucks. Evoluzioni<br />

per le gamme T, T High,<br />

C e K e gli E-Tech T e C<br />

24 Ineos Grenadier<br />

Quartermaster. Il pick up<br />

con una marcia in più<br />

36 Ohm 35 Bev, pronto a<br />

vincere (le gare d’appalto)<br />

42 Officine Cailotto.<br />

Tutto quello che<br />

facciamo per il ‘freddo’<br />

n Prova<br />

28 Test della strada per<br />

Nissan Townstar EV.<br />

O me o il benzina<br />

n<br />

Attualità<br />

6 Il Barometro Arval <strong>2023</strong>.<br />

Quello che i fleet manager<br />

dicono a proposito di Lcv<br />

(ma sarà così?)<br />

18 Mezzi da lavoro in Italia.<br />

L’autoritratto ACI<br />

26 L’ultima evoluzione del<br />

tachigrafo. Non sfugge<br />

nulla<br />

38 Veicoli a trazione<br />

alternativa. Come stanno<br />

le cose in Europa.<br />

40 Frigo’n’Motion.<br />

A <strong>settembre</strong> parte il tour<br />

del freddo firmato OITAF<br />

56 Persone&poltrone<br />

56 Si dice che...<br />

n<br />

Reti&Service<br />

48 Questioni legali.<br />

Quando riparare è una<br />

missione impossibile<br />

50 Dtruck. La concessionaria<br />

Daf che scommette sul<br />

servizio (da 10 e lode)<br />

53 Ford Mobile Service.<br />

Assistenza a domicilio<br />

n<br />

Rubriche<br />

4 Diamo i numeri<br />

46 Associazioni & dintorni.<br />

Non fermateci<br />

54 Leggi, aziende, lavoro.<br />

È tutto calcolato<br />

60 Motori spenti<br />

62 Promozioni<br />

64 Vetrina<br />

66 Tutte le prove<br />

Aggiornamenti<br />

continui su<br />

www.fuoriditest.com<br />

@rivista_vt<br />

youtube.com/@Vie<strong>trasporti</strong><br />

rivistavie<strong>trasporti</strong><br />

@rivistavie<strong>trasporti</strong><br />

@VieTrasporti Magazine<br />

In allegato con Vie&Trasporti<br />

l’inserto redazionale dedicato a<br />

28<br />

36<br />

42<br />

44 50 53<br />

Rivista del<br />

Trailer<br />

Innovation<br />

Stampato su carta FSC<br />

Direttore responsabile<br />

Lucia Edvige Saronni<br />

Direttore editoriale<br />

Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it<br />

Vicedirettore<br />

Tiziana Altieri taltieri@fiaccola.it<br />

Capo Redattore area tecnica<br />

Gianluca Ventura gventura@fiaccola.it<br />

Redazione<br />

Mauro Armelloni, Emilia Longoni<br />

Santiago Simonetti<br />

Collaboratori<br />

Claudia Bonasi, Carlotta Caponi, Roberta Carati,<br />

Gioia Cardarelli, Pasquale Dui, Gilberto Gabrielli,<br />

Gabriele Giacosa, Gaspare Grisotti, Rino Lo Brutto<br />

(foto), Gaia Manni, Filippo Montanari, John Next<br />

(foto), Fabrizio Parati, Enrico Storari, Luca Visconti<br />

Segreteria<br />

Jole Campolucci jcampolucci@fiaccola.it<br />

Amministrazione<br />

Francesca Lotti flotti@fiaccola.it<br />

Margherita Russo amministrazione@fiaccola.it<br />

Abbonamenti<br />

Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it<br />

Traffico e pubblicità<br />

Giovanna Thourausch gthourasch@fiaccola.it<br />

Marketing e pubblicità (responsabile estero)<br />

Sabrina Levada slevada@fiaccola.it<br />

Agente<br />

Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige,<br />

Veneto, Emilia Romagna (Parma e Piacenza<br />

escluse)<br />

Giorgio Casotto Tel. 0425/34045 - Cell. 348 5121572<br />

E-mail: info@ottoadv.it<br />

Mensile - LO-NO/00516/02.2021CONV<br />

Reg. Tribunale di Milano n. 6479 del 6/2/1964<br />

Impaginazione e progetto grafico<br />

Michela Chindamo - La Spezia<br />

Tipografia<br />

Colorshade - Via Cristoforo Colombo 7<br />

20068 Peschiera Borromeo (MI)<br />

Iscrizione al Registro Nazionale<br />

della Stampa n.1740 - vol.18 - foglio 313<br />

21/11/1985 - ROC 32150<br />

Prezzi di vendita Italia Estero<br />

Copia singola €10,00 €20,00<br />

Abbonamento annuo €100,00 €200,00<br />

La rivista è aperta alla collaborazione di tutti coloro,<br />

tecnici, studiosi, professionisti, industriali,<br />

comunque interessati al mondo dei <strong>trasporti</strong> e<br />

della movimentazione. La responsabilità di quanto<br />

espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente<br />

agli Autori. Ma noscritti e fotografie, anche<br />

se non pubblicati, non si restituiscono.<br />

È vietata e perseguibile per legge la riproduzione<br />

totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini<br />

pubblicate su questa rivista sia in forma<br />

scritta che su supporti magnetici, digitali, ecc.<br />

Foro competente Milano.<br />

Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing<br />

list esclusivamente per l’invio delle nostre comunicazioni<br />

e non sarà ceduto ad altri, in virtù del<br />

nuovo regolamento UE sulla Privacy N.2016/679.<br />

Qualora non desideri ricevere in futuro altre informazioni,<br />

può far richiesta alla Casa Editrice la<br />

fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it<br />

Questo periodico è associato<br />

all’Unione stampa periodica italiana.<br />

Numero di iscrizione 14745<br />

Casa Editrice<br />

la fiaccola srl<br />

Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano<br />

Tel. 02 89421350 - Fax 02 89421484<br />

casaeditricelafiaccola@legalmail.it<br />

P.IVA 00722350154<br />

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2 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

08/09 <strong>2023</strong> - 3


Diamo i numeri<br />

290 ALBERI SALVATI<br />

a cura di<br />

Tiziana Altieri<br />

Il pallet pooling, modello circolare che prevede l’uso condiviso dei pallet e il loro riutilizzo, contribuisce a rendere<br />

sostenibile la logistica. Lo sostiene Chep, con dati alla mano. Confrontando l’analisi del ciclo di vita di un pallet<br />

in pooling con un sistema di pallet in interscambio - prevede che un’azienda acquisti un proprio parco pallet e<br />

invii la propria merce ottenendo, a valle, uno scambio di bancali immediato o differito - il fornitore globale di<br />

soluzioni per supply chain e Riso Scotti, multinazionale alimentare italiana, nel solo 2022, hanno risparmiato<br />

circa 248.000 decimetri cubi di legno, evitando il disboscamento di oltre 290 alberi necessari alla creazione di<br />

pallet. Non solo: se i volumi di prodotti Riso Scotti fossero stati gestiti in interscambio, ci sarebbero state<br />

emissioni aggiuntive di CO2 pari a circa 290.000 kg, corrispondenti a sette viaggi in camion intorno alla terra. Il<br />

pallet pooling, infine, ha favorito anche una riduzione dei rifiuti rispetto<br />

al sistema interscambio, pari a circa 24.000 kg.<br />

“Il sistema del pallet pooling di Chep - ha sottolineato Luca Priori,<br />

Direttore Logistica di Riso Scotti - rappresenta una soluzione efficace e<br />

sostenibile che si è rivelata cruciale nei momenti critici e ci ha permesso<br />

di evitare importanti ricadute sulla produzione e sulla distribuzione delle<br />

merci. Per noi di Riso Scotti è stato fondamentale trovare un alleato<br />

disposto ad andare oltre l’ordinaria collaborazione per superare una fase<br />

di incertezza che ha colpito diverse realtà in tutto il mondo, riuscendo a<br />

perseguire allo stesso tempo quell’obiettivo di sostenibilità integrata e<br />

partecipata che ci siamo posti come traguardo nella stretta<br />

collaborazione tra tutti gli attori della filiera”.<br />

41.852 IMPRESE<br />

Negli ultimi cinque anni i piccoli<br />

trasportatori sono diminuiti di 10.784<br />

unità attestandosi a quota 41.582, -20,6<br />

per cento. Emerge da un’elaborazione di<br />

Unioncamere e InfoCamere, a partire dai<br />

dati del Registro delle Imprese. Un<br />

comparto, quello artigiano, che conta in<br />

Italia poco meno di 1,3 milioni di imprese<br />

(il 22 per cento del tessuto produttivo).<br />

Solo le lavanderie hanno messo a segno<br />

un risultato peggiore rispetto a quello dei<br />

trasportatori con un -21 per cento.<br />

Decrescita a due cifre nel periodo 2018-<br />

<strong>2023</strong> anche per falegnami, calzolai e<br />

panettieri. Aumentano, invece, e di molto,<br />

estetisti (+24,8 per cento), tassisti (+19,2),<br />

specialisti ICT (+12,5), giardinieri (+11,9),<br />

riparatori macchinari (+11,5). La categoria<br />

più numerosa rimane quella dei muratori<br />

con 228.863 imprese, +1,5 per cento.<br />

500 ORDINI<br />

Sono già 500 le richieste di ordine giunte a Man per il camion<br />

elettrico a lungo raggio che sarà prodotto nello stabilimento di<br />

Monaco a partire dal 2024. “La rivoluzione tecnologica - ha<br />

affermato Alexander Vlaskamp, Ceo di Man Truck & Bus - è in<br />

pieno svolgimento. Già nel 2030, la metà dei nostri camion<br />

immatricolati ogni anno in Europa dovrebbe essere a trazione<br />

elettrica. Perché ciò succeda, abbiamo bisogno del sostegno<br />

della politica con la costruzione in Europa di circa 50 mila punti<br />

di ricarica pubblici per camion e un costo della CO2 che rende i<br />

camion elettrici più economici di quelli diesel”.<br />

Man con il progetto Nefton è coinvolta con numerosi partner<br />

nello sviluppo del sistema di ricarica megawatt (MCS)<br />

necessario per consentire il pieno di energia durante<br />

l’intervallo di guida degli<br />

autisti di 45 minuti. Sta<br />

inoltre lavorando nel<br />

settore delle infrastrutture<br />

di ricarica e, nei prossimi<br />

cinque anni grazie a una<br />

joint venture con Traton e<br />

altri, installerà 1.700 punti<br />

di ricarica ad alte<br />

prestazioni per veicoli<br />

industriali lungo le<br />

principali strade europee.<br />

3 LUGLIO <strong>2023</strong><br />

Dopo l’ampliamento<br />

degli orari della linea di<br />

trasporto pubblico<br />

locale da parte di<br />

TPER, la nascita del<br />

centro sportivo e la<br />

firma della Carta<br />

Metropolitana della<br />

Logistica Etica da<br />

parte di un primo<br />

gruppo di aziende tra quelle insediate all’interno di<br />

interporto, si aggiunge un nuovo tassello ai servizi<br />

alla persona presso l’Interporto di Bologna. È stato<br />

inaugurato lo scorso 3 luglio il Centro Diagnostico<br />

Terapeutico Dyadea. Aperto sia ai lavoratori<br />

dell’area che alla comunità del territorio circostante,<br />

gestisce la sanità integrativa e la medicina del<br />

lavoro e vede al suo interno diversi ambulatori<br />

specialistici. Agevolazioni sono previste per i<br />

lavoratori delle aziende di Interporto. “La salute - ha<br />

commentato Il direttore della logistica etica<br />

Alessandro Alberani - è una priorità e l’apertura del<br />

centro medico rappresenta un passo importante<br />

verso una logistica sempre più etica”.<br />

“Questo è un momento importante - ha aggiunto il<br />

presidente Marco Spinedi - perché riqualifica l’area e<br />

va nella direzione prevista dal Piano strategico<br />

aziendale, sempre più inclusivo. Rappresenta, inoltre,<br />

un unicum a livello nazionale, poiché si tratta del<br />

primo caso di centro medico aperto all’interno di un<br />

interporto”.<br />

4.300.000.000 DI EURO<br />

Le attuali norme transitorie dell’Accordo sul<br />

commercio e la cooperazione (TCA) tra Unione<br />

Europea e Regno Unito consentono alle batterie<br />

assemblate in Europa di ottenere l’origine europea.<br />

Tuttavia, a partire dal 1° gennaio 2024, queste regole<br />

diventeranno molto più restrittive, richiedendo che<br />

tutte le parti della batteria, così come alcuni materiali<br />

critici di quest’ultima, siano prodotti nell’Unione o nel<br />

paese di sua Maestà per poter beneficiare<br />

dell’esenzione tariffaria. Una<br />

situazione che preoccupa Acea,<br />

l’associazione europea dei<br />

costruttori di autoveicoli, che ha<br />

chiesto un rinvio di tre anni.<br />

“Sono stati effettuati - ha dichiarato<br />

Sigrid de Vries, direttore generale<br />

di Acea - ingenti investimenti nella<br />

catena di fornitura delle batterie in<br />

Europa, ma serve tempo per<br />

raggiungere la capacità produttiva<br />

necessaria. Nel frattempo, i<br />

153 TONNELLATE<br />

Iveco eDaily nella versione furgone da 3,5 tonnellate<br />

è entrato nel Guinnes World Record lo scorso 20<br />

giugno per ‘il peso più elevato trainato da un van<br />

elettrico’. L’eDaily dei record è stato agganciato a un<br />

X-Way Strator, mezzo progettato per movimentare<br />

carichi fino a 150 tonnellate. Sul rimorchio del<br />

camion era stato caricato un enorme escavatore del<br />

peso di oltre 50 tonnellate, con l’aggiunta di altre<br />

sette tonnellate di zavorra. Un camion ribaltabile X-<br />

Way 8x4 a pieno carico è stato successivamente<br />

agganciato al rimorchio dello Strator, prima che un<br />

camion ATV dei servizi antincendio aeroportuali<br />

completasse l’autotreno da 153 tonnellate.<br />

Una volta iniziata la marcia, l’eDaily ha continuato ad<br />

avanzare lungo i 100 piedi (pari a 30,48 metri) di<br />

percorso stabiliti e<br />

ha tagliato la linea<br />

del traguardo<br />

davanti agli<br />

ispettori del<br />

Guinness World<br />

Record,<br />

aggiudicandosi lo<br />

straordinario<br />

riconoscimento.<br />

Durante la marcia è stata utilizzata la modalità ‘hipower’<br />

del furgone, di serie a bordo di ogni eDaily,<br />

che offre una potenza extra in condizioni di traino<br />

impegnative per i van completamente elettrici. Al<br />

volante c’era Adam Bishop, l’attuale campione della<br />

competizione Britain’s Strongest Man.<br />

produttori di veicoli devono fare affidamento sulle celle<br />

delle batterie o sui materiali importati dall’Asia".<br />

La tariffa del 10 per cento per i veicoli elettrici<br />

costerebbe quasi 4,3 miliardi di euro nel triennio 2024-<br />

2026. Ripercussioni si avrebbero non solo<br />

sull’l’industria automobilistica, ma anche sull’intera<br />

economia dell’Unione. Il Regno Unito è, infatti, il primo<br />

mercato di esportazione dell’industria automobilistica<br />

della Ue e rappresenta quasi un quarto delle<br />

esportazioni di veicoli elettrici. Con<br />

questi dazi l’industria potrebbe<br />

essere costretta a ridurre la<br />

produzione di veicoli elettrici di ben<br />

480.000 unità. “Restare inattivi ora -<br />

ha aggiunto De Vries - ostacolerà la<br />

nostra capacità di rimanere<br />

competitivi sul mercato globale dei<br />

veicoli elettrici e porterà ad una<br />

perdita di quote di mercato che<br />

sarà estremamente difficile<br />

riconquistare”.<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

08/09 <strong>2023</strong> - 5


Sondaggi<br />

Sondaggi<br />

Ricerche<br />

La strana flotta<br />

Ecco i risultati dell’edizione <strong>2023</strong> della<br />

survey Arval dedicata ai parchi aziendali.<br />

Anche tra i pragmatici veicoli commerciali<br />

emerge una crescente attenzione verso<br />

l’elettrificazione e la sostenibilità. Sempre<br />

che alle parole seguano fatti concreti<br />

in questa direzione<br />

Carlo Basadonna, direttore commerciale Arval Italia, e Massimiliano Abriola,<br />

responsabile dell’Osservatorio Mobilità che ha realizzato la survey italiana.<br />

Tempo medio di permanenza dei veicoli in flotta<br />

In %<br />

Vetture<br />

LCVs<br />

Totale<br />

5.2 5.1 4.7 5.4 5.6<br />

5.7 5.6 5.7 5.6 5.7<br />

6.1 5.6 7.1 6 5.9<br />

5.8 5.8 5.9 5.7 5.7<br />

La tabella mostra la differenza in vetustà che esiste nel nostro Paese e nella<br />

Ue tra vetture e LCV. Le flotte più grandi sono anche le più giovani.<br />

300 ITALIA<br />

intervistati in<br />

Aziende con meno di 10 dipendenti<br />

99 INTERVISTATI<br />

Aziende da 10 a 99 dipendenti<br />

60 INTERVISTATI<br />

Aziende da 100 a 999 dipendenti<br />

81 INTERVISTATI<br />

Aziende con più di 1000 dipendenti<br />

60 INTERVISTATI<br />

in collaborazione con Flotte&finanza<br />

Puntuale quanto attesa, l’edizione <strong>2023</strong><br />

del Brometro Arval - una volta noto<br />

come CVO - giunge sulle nostre scrivanie<br />

con un carico di informazioni che inducono<br />

l’operatore del settore a riflettere su orientamenti<br />

e trend. Da che ne abbiamo memoria,<br />

l’intendimento del Gruppo francese è sempre<br />

stato questo, dalla creazione (2002) e dall’importazione<br />

in Italia (2005).<br />

Dopo attenta lettura, non possiamo non essere<br />

perplessi non già dell’accuratezza e scientificità<br />

della ricerca, validissima, ma certamente dalle<br />

risposte dei fleet manager. Costoro ci sembra<br />

abbiano una gran voglia di apparire/essere sostenibili<br />

più di quanto in realtà non lo siano.<br />

Ancora una volta, insistiamo, ci troviamo davanti<br />

ai buoni propositi, quella che chiamiamo<br />

“la sindrome della pace nel mondo”: a parole<br />

tutti la auspicano, perché fa social, ma nessuno<br />

sa esattamente cosa voglia dire<br />

A vincere è sempre il noleggio<br />

Ricordate “Una poltrona per due?” l’eccitazione<br />

dei fratelli-traders nasceva dal fatto che ovunque<br />

andasse il prezzo del succo d’arancia loro<br />

ci guadagnavano. Con il Noleggio LT succede<br />

esattamente la stessa cosa: elettrica o endotermica,<br />

personale o aziendale, in sharing o di<br />

proprietà, con o senza conducente, a vincere<br />

è sempre il noleggio.<br />

Ormai tutti danno per scontato che il ‘ferro’ sia<br />

Le grafiche e i dati pubblicati in queste pagine,<br />

salvo differente indicazione, sono stati estratti<br />

dal Barometro delle Flotte Aziendali Arval <strong>2023</strong>.<br />

un prodotto a scarso valore aggiunto, e che la<br />

ciccia sta nei servizi. Come quindi dare torto ai<br />

profeti del canone? Adesso si preconizza, seriamente,<br />

anche l’aerotaxi in sharing e a noleggio.<br />

Questione di 10 anni, o meno.<br />

Ecco che questo annuale appuntamento con i<br />

desiderata - un po’ da frustrati, per la verità - dei<br />

fleet manager mondiali ci racconta di idilliache<br />

società nelle quali i dipendenti rinunciano (rinuncerebbero,<br />

meglio) a parte dello stipendio<br />

pur di lavorare per una azienda green, ammesso<br />

sappiano cosa sia.<br />

Il pericolo dei luoghi comuni<br />

Un esempio? Il 78 per cento delle aziende intervistate<br />

dichiara di aver adottato almeno una<br />

soluzione di mobilità alternativa. Vuol dire che<br />

- magari - hanno noleggiato una vettura plugin,<br />

e questo suoni come una sfida.<br />

Il lettore osservi le infografiche qui pubblicate,<br />

acute nella formulazione ma da rivalutare in<br />

termini di onestà intellettuale di chi risponde.<br />

Ci soffermiamo poi su una domanda che non<br />

vedete in queste pagine, nella quale l’intervistato<br />

doveva scegliere tra una serie di risposte preconfezionate.<br />

La domanda era temibile nella<br />

sua semplicità: quali saranno le sfide più im-<br />

Potenziale di crescita della flotta per i veicoli commerciali leggeri<br />

In %<br />

% Stabile o<br />

in aumento<br />

Aumento<br />

Stabile<br />

LCVs<br />

In diminuzione<br />

Considerazione per le tecnologie a combustibili alternativi<br />

(Almeno una tecnologia tra ibridi, ibridi plug-in e BEV)<br />

In %<br />

LCVs<br />

Già implementato o<br />

preso in considerazione<br />

nei prossimi 3 anni<br />

Già implementato<br />

Elettrico +65%<br />

Totale<br />

31<br />

3<br />

34<br />

13<br />

26<br />

5<br />

32<br />

12<br />

21<br />

+44%<br />

32<br />

12<br />

Totale<br />

95<br />

16<br />

79<br />

3<br />

89 98<br />

26<br />

11<br />

87<br />

63<br />

9 1<br />

88<br />

30<br />

58<br />

11<br />

L’infografica illustra e sintetizza le previsioni dei fleet manager intervistati,<br />

sia in Italia che in Europa. Pochissimi coloro che ritengo che la consistenza<br />

delle flotte sia destinata a diminuire, addirittura nessuno tra le flotte con<br />

meno di 100 veiicoli commerciali. La stragrande maggioranza prevede invece<br />

un aumento della flotta aziendale, almeno per quanto riguarda gli Lcv.<br />

33<br />

2<br />

35<br />

13<br />

+82%<br />

41<br />

6<br />

37<br />

13<br />

100<br />

18<br />

82<br />

91<br />

23<br />

Composizione della flotta per alimentazione<br />

LCVs<br />

Totale<br />

17 13 24<br />

10<br />

10<br />

7 7<br />

18<br />

16<br />

68<br />

52<br />

49<br />

3<br />

2<br />

10 9<br />

16<br />

63<br />

Ecco la fotografia della parte veicoli commerciali delle flotte prese<br />

a campione. Dato per scontata la preponderanza dei veicoli diesel, resta<br />

da vedere la penetrazione della prima ora dei veicoli definiti a basso impatto<br />

ambientale, ovvero ibridi e totalmente elettrici (BEV).<br />

A quanto pare l’Italia è più avanti del resto d’Europa in merito<br />

all’elettrificazione, un dato che ci sembra in contrasto con le immatricolazioni<br />

ufficiali. Addirittura, tra le piccole flotte, i veicoli elettrici rappresenterebbero<br />

già un quarto del circolante, mentre anche le altre classi di flotta sembrano<br />

già molto elettrificate. Un dato da verificare, a nostro avviso.<br />

10 7<br />

17<br />

13<br />

7 9<br />

68<br />

7<br />

96<br />

18<br />

78<br />

2<br />

91<br />

23<br />

nn 100% elettrico a batteria nn Ibrido plug-in nn Ibrido nn Benzinaio diesel nn Altro<br />

62<br />

70<br />

15<br />

11<br />

68<br />

6<br />

88<br />

17<br />

71<br />

Nella tabella a centro pagina abbiamo osservato<br />

l’alto grado di apparente elettrificazione<br />

del parco dei veicoli commerciali fino a 35 quintali<br />

di peso totale a terra. Ma gli intervistatori<br />

si sono anche chiesti quanto le nuove tecnologie<br />

nel complesso fossero già apparse nelle<br />

flotte italiana ed europee, in relazione alle precedenti<br />

rilevazioni. L’elettrico compie un grande<br />

balzo in avanti, più 65 per cento, e i numeri tra<br />

Italia e Ue si equivalgono, almeno nelle aspettative.<br />

Tra le flotte che hanno già avuto modo<br />

di sperimentare almeno una delle nuove tecnologie<br />

alternative all’endotermico puro quelle<br />

di grandi dimensioni hanno ‘già dato’ nel 41<br />

per cento (Italia) dei casi, con un incremento<br />

rispetto al passato dell’82 per cento.<br />

9<br />

86<br />

28<br />

58<br />

12<br />

13<br />

10<br />

7<br />

4 2 4 22<br />

2 1 2<br />

18<br />

54<br />

12<br />

10<br />

7<br />

70<br />

20<br />

12<br />

21<br />

46<br />

68<br />

6 - 08/09 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

08/09 <strong>2023</strong> - 7


Sondaggi<br />

Incremento punti di ricarica aperti al pubblico<br />

PUNTI DI RICARICA<br />

41.173<br />

OTT-DIC’22<br />

+3.996<br />

+13<br />

(48%)<br />

41,2<br />

INFRASTRUTTURE<br />

22.107<br />

LOCATION<br />

15.262<br />

GEN-MAR’23<br />

+4.401<br />

20,8<br />

27,9<br />

10,6<br />

3.500 – 7.000<br />

1.000 – 3.499<br />

0 - 999<br />

Interessante quadro d’insieme della ripartizione sul territorio<br />

dei punti di ricarica, fornita da EnelX. Corre l’obbligo precisare<br />

subito che il dato comprende anche quelle malfunzionanti<br />

o in corso di attivazione allo scorso marzo.<br />

Si viaggia al passo di 4.000 punti a trimestre, con una prevalenza<br />

netta per le regioni del Nord Italia (ma anche nel<br />

Lazio la capillarità comincia a essere accettabile). 41mila<br />

e più i punti fisicamente adibiti alla ricarica, concentrati in<br />

22mila infrastrutture, mentre gli hub multipli dovrebbero<br />

essere oltre 15mila.<br />

Il grafico a sinistra mostra lo storico di crescita del numero<br />

di ‘prese’ tra <strong>settembre</strong> 2019, quindi in era pre-Covid, e marzo<br />

di quest’anno. In un anno le colonnine sono in pratica<br />

raddoppiate (+48 per cento).<br />

Percentuale di aziende che utilizzano veicoli connessi<br />

In %<br />

Vetture + LCVs<br />

Tutti i veicoli<br />

42<br />

30 32 33 32 55 48<br />

44 27 32 39 44 47 46<br />

L’infografica mette insieme automobili e veicoli commerciali illustrando, nel<br />

complesso, quante sono le aziende sul totale censito che utilizzano veicoli<br />

connessi con la base operativa e quindi in grado, a varia intensità,<br />

di interagire in tempo reale con il fleet manager, fornendo informazioni<br />

sul viaggio, i consumi, i problemi, l’attività svolta. L’Italia ne esce bene<br />

(soprattutto tra le auto), ma anche questo è un dato da verificare, in quanto<br />

è noto che la connessione nel nostro Paese è ancora tardiva ed elementare.<br />

Le flotte più grandi ovviamente sono quelle più connesse, e necessitano<br />

un maggior controllo del quartier generale. Inoltre spesso si tratta di veicoli<br />

‘conto terzi’, per i quali il trasporto è il business per definizione.<br />

portanti nei prossimi tre anni? Non c’è stata nell’indicazione<br />

della ‘più importante’ una risposta<br />

univoca. Il 21 per cento in Italia (il 14 per cento<br />

Europa) ha indicato l’adeguarsi alle politiche restrittive<br />

sui veicoli, ma al 17 per cento ecco un<br />

rigurgito di coscienza: introdurre veicoli con alimentazioni<br />

alternative, e al 13 per cento spingere<br />

i dipendenti a una guida più responsabile.<br />

Se, invece, consideriamo non la più importante<br />

ma le più importanti ecco che queste tre opzioni<br />

mantengono le prime posizioni con percentuali<br />

molto più ampie (rispettivamente 35, 27 e 24<br />

per cento).<br />

I fleet manager, in sostanza, ammettono che<br />

sostenibilità ed elettrificazione non soltanto<br />

sono di non facile adozione, ma che la resistenza<br />

interna è più forte di quanto si possa pensare.<br />

Lo sharing come policy preoccupa, a sorpresa,<br />

poco, soltanto il 10 per cento. Che dire<br />

però del fatto che soltanto il 4 per cento considera<br />

una sfida migliorare il TCO? E i consumi<br />

inquinanti? Abbiamo la sensazione che oggi<br />

non si riesca ad andare a fondo delle questioni<br />

importanti, che si parli della pericolosità dei social,<br />

dei femminicidi, della guerra in Sudan o di<br />

economia circolare. Nessuno ha più voglia di<br />

comprendere. Però tutti vogliono la pace nel<br />

mondo. Dai, anche noi.<br />

8 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

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Intervista<br />

Intervista<br />

.RICCARDO MORELLI.<br />

Il futuro è dei big<br />

Riccardo Morelli, è titolare della Morelli Logistica e Servizi, realtà<br />

imprenditoriale con sede in provincia di Terni. Già presidente della<br />

Sezione di Terni di Confindustria Umbria, lo scorso giugno è stato<br />

eletto presidente di Anita in occasione dell’Assemblea a Roma.<br />

Ha ricevuto il testimone da Thomas Baumgartner.<br />

Il nanismo imprenditoriale<br />

è un punto di debolezza.<br />

Per vincere le sfide servono<br />

solidità finanziaria e<br />

un’ampia offerta di servizi.<br />

Il pensiero del neo<br />

presidente di Anita<br />

di Tiziana Altieri<br />

me è un grande onore poter guidare<br />

un’associazione così autorevole che<br />

“Per<br />

ha contribuito a scrivere la storia dell’autotrasporto<br />

italiano”. Queste le prime parole<br />

pronunciate dal neo presidente di Anita<br />

Riccardo Morelli lo scorso 23 giugno a Roma,<br />

dopo aver ricevuto il testimone da Thomas<br />

Baumgartner. Una nomina, la sua, nel segno<br />

della continuità come ha lasciato intendere nel<br />

discorso di insediamento: “lavorerò per valorizzare<br />

quanto costruito negli anni”. Discorso<br />

in cui ha toccato tutti quelli che oggi sono le tematiche<br />

centrali per l’associazione sulle quali<br />

siamo tornati in questa intervista.<br />

Chi rappresenta Anita?<br />

“Oggi Anita, associazione che nasce nel 1944,<br />

conta 1.700 imprese del mondo del trasporto e<br />

della logistica di struttura medio-grande, ossia<br />

con 50 veicoli o più. Rappresenta il settore più<br />

professionalizzato con 70 - 75mila veicoli complessivi<br />

e 90 mila occupati. Al suo interno ci sono<br />

anche molte multinazionali”.<br />

Nel suo discorso di insediamento ha<br />

parlato di valorizzazione del patrimonio<br />

imprenditoriale italiano. Quali azioni<br />

servono?<br />

“Dobbiamo rimettere il nostro settore al centro<br />

dell’attenzione. Con il Covid tutti hanno scoperto<br />

l’importanza del trasporto e della logistica ma<br />

terminata l’emergenza siamo tornati nell’oblio<br />

nel quale giacevamo. Deve cambiare il focus:<br />

valorizzando ciò che rappresentiamo si può dare<br />

impulso alla competitività dell’intero paese. La<br />

logistica è trasversale a tutti i settori, siamo una<br />

piattaforma logistica naturale sul Mediterraneo<br />

e nei prossimi 10 anni le stime dicono che cresceremo<br />

a doppia cifra. Siamo, insomma, un<br />

elemento fondamentale: senza di noi le merci<br />

non si spostano. Trasporto e logistica sono un<br />

vettore dello sviluppo economico e un connettore<br />

di tutte le filiere produttive. Non vogliamo<br />

essere un mero costo ma un fattore premiante<br />

per l’industria manifatturiera italiana, ai primi posti<br />

in Europa e nel mondo”.<br />

Quali sono gli strumenti che il mondo<br />

dell’autotrasporto può utilizzare? Albo?<br />

Tavolo Tecnico?<br />

“L’Albo dell’Autotrasporto è un attore importante<br />

perché è un elemento regolatorio e noi abbiamo<br />

bisogno di regole uniformi e di certezze della<br />

loro messa terra. Anche il Tavolo Tecnico è utile.<br />

Serve un dialogo costruttivo e aperto a 360 gradi<br />

con tutti gli attori della filiera, quindi anche con<br />

l’industria: ciascuno deve farsi portavoce delle<br />

esigenze del proprio comparto. Poi c’è tutto un<br />

discorso di assistenza alle aziende in questo<br />

momento transitorio. Il mondo del trasporto e<br />

della logistica è in forte evoluzione e mutamento,<br />

servono azioni mirate per supportare le aziende<br />

in questa fase storica che è iniziata da qualche<br />

tempo ma che raggiungerà il suo culmine nei<br />

prossimi 5-10 anni”.<br />

Di quali riforme non può più fare a<br />

meno il mondo dell’autotrasporto?<br />

“Sono tante le questioni aperte in questo momento.<br />

Devono essere accolti i regolamenti europei,<br />

innalzate le soglie di esenzione per l’indennità<br />

di trasferta, serve un maggior dialogo<br />

tra il mondo stradale e quello delle infrastrutture,<br />

nonché un’offerta più ampia di servizi intermodali.<br />

Il traffico merci attraverso le Alpi va messo<br />

al centro dell’agenda politica nazionale e vanno<br />

attentamente studiati e pianificati interventi in<br />

relazione alle dinamiche economiche, agli obiettivi<br />

di split modale, alle strategie di potenziamento<br />

della portualità.<br />

Ci deve essere un sistema regolamentare chiaro<br />

e inequivocabile che possa essere applicato in<br />

maniera puntuale perché è solo con il rispetto<br />

delle regole che si può far evolvere la professionalità<br />

delle singole aziende. Il mercato è fortemente<br />

competitivo: noi vogliamo competere ad<br />

armi pari e su basi comuni”.<br />

Uno dei problemi più grandi con i quali<br />

oggi deve fare i conti il settore è la<br />

mancanza di personale. Come invertire<br />

la rotta?<br />

“È un problema dolente ed è comune a vari settori<br />

della manifattura italiana. Dobbiamo cercare<br />

di rendere questa professione attraente. Stiamo<br />

lavorando per cambiare la percezione nel mondo<br />

dei giovani: dobbiamo spiegare che è una professione<br />

nuova, digitale, può essere premiante<br />

sia a livello di contribuzione, sia a livello di carriera.<br />

Chiaramente bisogna partire dal basso lavorando<br />

con le scuole. Stiamo aprendo collaborazioni<br />

con istituti tecnici per far scoprire cos’è<br />

la logistica. In questi giorni è partita anche una<br />

campagna mediatica dell’Albo dell’Autotrasporto.<br />

Anche noi ci stiamo attrezzando per fare<br />

campagne ad hoc sui social”.<br />

Non basterebbe pagare di più?<br />

“Il discorso delle retribuzioni poteva essere vero<br />

qualche anno fa. Negli ultimi 12-24 mesi le retribuzioni<br />

in Italia sono cresciute e stanno continuando<br />

a crescere, per chi abbraccia questa professione<br />

la soddisfazione economica c’è. Del<br />

resto i livelli salariali si adeguano alla domanda.<br />

Fermo restando il contratto nazionale che rimane<br />

un punto di partenza, con i contratti integrativi<br />

ogni azienda può modulare le retribuzioni in base<br />

alle professionalità che va a creare. Oggi il capitale<br />

umano è il primo valore dell’azienda, è quello<br />

che costa ma che fa fare il salto di qualità, ciascuno<br />

è interessato a farlo crescere e valorizzarlo,<br />

è il primo punto di forza, il punto focale di ogni<br />

azienda di trasporto e logistica italiana”.<br />

Quali le dimensioni ideali delle aziende<br />

di trasporto e logistica per affrontare<br />

le sfide future?<br />

10 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it 08/09 <strong>2023</strong> - 11


Intervista<br />

“Non credo ci siano delle dimensioni ideali. Da<br />

circa 6 anni è in atto un processo di crescita dimensionale<br />

delle aziende per sviluppi interni, acquisizioni,<br />

fusioni. Crescendo, infatti, le aziende<br />

diventano strutture finanziarie più robuste e flessibili<br />

e possono integrare tutta una serie di servizi<br />

collaterali altrimenti difficili da offrire. Questo<br />

fenomeno nei prossimi anni sarà ancora più incisivo.<br />

Quando bisogna competere a livello globale<br />

il nanismo imprenditoriale è un fattore di<br />

estrema debolezza”.<br />

Che ne sarà dei padroncini italiani?<br />

Sono destinati a scomparire?<br />

“Ci auguriamo che i padroncini non scompaiano.<br />

Potranno continuare a essere di supporto alle<br />

imprese più strutturate perché garantiscono flessibilità<br />

e professionalità. Sono partner fidelizzati<br />

che rientrano in tutta la catena del meccanismo<br />

aziendale”.<br />

Cosa ne pensa della transizione ecologica<br />

e digitale in atto? Opportunità o<br />

costo?<br />

“Questa duplice transizione può essere motore<br />

di crescita e sviluppo per le imprese, va però gestita<br />

con molta attenzione e giustamente collocata<br />

nelle sfide internazionali. La transizione richiede<br />

investimenti colossali: siamo solo<br />

all’inizio e non sappiamo dove arriveremo.<br />

Bisogna creare un sistema che sia sostenibile<br />

sotto tutti i punti di vista, bisogna mettere a terra<br />

tutte quelle attività che possano accompagnare<br />

le aziende in questa fase perché da sole non<br />

possonoaffrontare uno scoglio così importante.<br />

Ci vogliono investimenti e capitale umano, nuove<br />

professionalità, formazione. Il Governo dovrà<br />

impegnarsi molto nel promuovere e sostenere<br />

i settori di punta nella transizione, costruendo<br />

quell’autonomia energetica e tecnologica che<br />

consentirà all’Italia di affrancarsi da ipotesi di<br />

subalternità alla Cina, di concorrenza sleale dei<br />

Paesi con più bassi standard ambientali e sociali,<br />

di soccombenza alle politiche economiche aggressive<br />

degli Stati Uniti. Le tempistiche devono<br />

essere accettabili: come possiamo pensare a<br />

un domani con veicoli esclusivamente elettrici<br />

se non abbiamo l’infrastruttura per ricaricarli e<br />

i costi sono alle stelle?<br />

La sfida ambientale è importante e ci crediamo<br />

ma bisogna individuare misure realistiche.<br />

Entra quindi in gioco l’Unione europea, che dovrà<br />

essere coesa nel concordare strategie, politiche<br />

industriali e riforme capaci di incidere sui nodi<br />

strutturali della competitività per garantire una<br />

crescita economica duratura e un progresso sociale<br />

sull’intero territorio comunitario”.<br />

Quali obiettivi si è posto per il Suo mandato?<br />

“Ho ricevuto da Baumgartner un’associazione<br />

forte e in salute. L’obiettivo è riuscire ad accrescere<br />

ulteriormente il valore di Anita che significa<br />

ritornare a ragionare sui territori, a incidere in<br />

maniera ancor più positiva a livello di Ministero<br />

e istituzioni per mettere a terra situazioni incompiute.<br />

Voglio impegnarmi per far si che le problematiche<br />

sul piatto trovino rapida soluzione.<br />

Siamo un’associazione dove le aziende sono<br />

già professionalizzate ma non basta: dobbiamo<br />

crescere ancora dal punto di vista imprenditoriale.<br />

La mia promessa - e scommessa - è quella<br />

di far crescere il livello imprenditoriale del settore<br />

con formazione manageraile”.<br />

12 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

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Politiche industriali<br />

Politiche industriali<br />

La galassia del camion<br />

Quasi un buco nero<br />

Sono rimasti solo in otto a dividersi il mercato europeo dei pesanti<br />

long liner. Molti meno di tutti quei costruttori che affollavano i listini<br />

fino agli anni Settanta. Ecco chi è scomparso o è stato inglobato<br />

di Carmelo Scoglio<br />

In quasi mezzo secolo abbiamo assistito alla<br />

sparizione di una cinquantina di costruttori,<br />

molti accorpati in gruppi sempre più grandi.<br />

E così oggi, sui pesanti di linea almeno, ne rimangono<br />

solo sette, con la recente aggiunta<br />

di un ottavo che va in controtendenza.<br />

C’erano una volta un sacco di camioncini diversi…<br />

potrebbe essere il classico incipit di una favola<br />

raccontata al figlioletto dal papà autista (ammesso<br />

che quest’ultimo ci sia ancora). Invece, è il racconto<br />

di un panorama europeo che dagli anni<br />

Settanta a oggi, ha visto una gran parte delle Case<br />

sparire, almeno come entità indipendenti, per<br />

fondersi in gruppi sempre più globali.<br />

La fotografia attuale<br />

Un processo che, per forza di cose (non sono rimasti<br />

in tanti), ormai ha perso il vigore iniziale;<br />

tuttavia continua e, vedremo, è ben lungi dall’esaurirsi.<br />

Anzi, le nuove sfide sulla mobilità vedranno<br />

la galassia del camion occidentale sempre più<br />

contratta. Con qualche rischio ‘alieno’. Se doveste<br />

cambiare il vostro trattore di linea, senza avere<br />

nessuna preferenza, oggi in Europa potete bussare<br />

solamente a sette porte, scoprendo poi che<br />

alcune sono anche ‘camere comunicanti’. In ordine<br />

alfabetico sui citofoni c’è scritto: Daf, Iveco,<br />

Man, Mercedes-Benz, Renault, Scania e Volvo;<br />

ma questi ultimi e i francesi hanno un solo padrone<br />

di casa, esattamente come i bavaresi del<br />

Leone e gli svedesi del Grifone. Quindi, in realtà<br />

sono appena cinque i gruppi, a cui si è aggiunta<br />

un paio d’anni fa, in netta controtendenza, la Ford<br />

Otosan che ha riportato in Europa - in Turchia e<br />

dintorni non era mai scomparso - il marchio<br />

dell’Ovale blu su un pesante, dopo che il<br />

Transcontinental degli anni Ottanta aveva fatto<br />

sognare più di un camionista… continentale.<br />

Quindi otto brand in tutto fra cui districarsi, a cui<br />

aggiungere un manipolo di residui indipendenti.<br />

Che, poi, indipendenti lo sono fino a un certo punto:<br />

per esempio, la finlandese Sisu assembla su<br />

un telaio specifico motori e cabine Mercedes,<br />

dopo aver generato mostri con la faccia del<br />

Renault Premium con un 18 litri Caterpillar da<br />

630 Cv, per qualche tempo il camion più potente<br />

d’Europa che, però, non ha quasi mai varcato i<br />

confini di casa sua. Stessa politica per gli olandesi<br />

Ginaf che, invece, si sono più facilmente legati<br />

alle forniture della connazionale Daf; falliti all’inizio<br />

del nuovo Millennio, sono passati in mani cinesi<br />

prima di tornare a investitori della madrepatria.<br />

La cabina del vecchio CF di Eindhoven e i motori<br />

Paccar li usa anche la ceca Tatra per i suoi specialissimi<br />

cava-cantiere a trazione integrale. In<br />

ogni caso si tratta di mezzi molto particolari e di<br />

nicchia. Si potrebbe quasi tracciare un parallelo<br />

con l’Astra, per specializzazione e utilizzazione<br />

dei medesimi componenti Iveco, solo che l’azienda<br />

piacentina è dal 1985 parte integrante del<br />

gruppo torinese, mentre i tre citati prima hanno<br />

solo accordi industriali con i big. A ben vedere è<br />

un po’ lo stesso legame esistente fra la giapponese<br />

Hino e la Scania, anche se per le prossime<br />

piattaforme elettrificate e altri componenti il rapporto<br />

del Sol levante con il colosso Traton sarà<br />

sempre più stretto. Questo è il megagruppo nato<br />

dall’accorpamento della Man (dove nel tempo<br />

sono confluite Bussing, Oaf ed Erf), della Scania<br />

e della brasiliana VW Caminoes & Onibus, a cui<br />

s’è aggiunta la nordamericana Navistar, tutti sotto<br />

il controllo della Volkswagen.<br />

Febbre a stelle&strisce<br />

La mania delle acquisizioni Oltreoceano ha caratterizzato<br />

tutti gli anni Novanta e ha visto il gruppo<br />

Daimler fra i protagonisti: hanno inglobato prima<br />

Freightliner e poi Western Star, a cui più recentemente<br />

si sono aggiunte l’indiana Barath-Benz e<br />

la cinese Foton-Auman. Lo stesso ha fatto Renault<br />

Trucks con la Mack quando ancora era la Renault<br />

VI nata dalla fusione di Berliet e Saviem, e la Volvo<br />

con White; tutti brand che finiranno sotto lo stesso<br />

cappello AB Volvo nel 2001. In contromano il gruppo<br />

statunitense Paccar, padrone di Kenworth e<br />

Peterbilt, è venuta nel Vecchio continente a salvare<br />

la Daf dalla sconsiderata operazione di acquisizione<br />

della britannica Leyland cominciata nel 1987,<br />

14 - 08/09 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

08/09 <strong>2023</strong> - 15


Politiche industriali<br />

Freightliner<br />

(Usa)<br />

Western<br />

Star (Usa)<br />

Barath<br />

Benz<br />

(India)<br />

Foton-<br />

Auman<br />

(Cina)<br />

FORD<br />

OTOSAN<br />

Sisu<br />

(Sf)<br />

SCANIA<br />

Hino<br />

(Jpn)<br />

Ginaf<br />

(Nl)<br />

Fuso<br />

(Jpn)<br />

DAIMLER<br />

TRUCK<br />

MERCEDES-<br />

BENZ<br />

FORD<br />

TRUCKS<br />

Berliet<br />

VW<br />

Brasile<br />

TRATON<br />

Erf<br />

Astra<br />

Nikola<br />

Bedford<br />

AB<br />

VOLVO<br />

RENAULT<br />

TRUCKS<br />

Saviem<br />

Navistar<br />

(Usa)<br />

MAN<br />

Oaf-<br />

Graf&Stift<br />

Büssing<br />

Lancia<br />

Fiat<br />

IVECO<br />

Seddon<br />

Atikinson<br />

White-GMC<br />

(Usa)<br />

VOLVO<br />

TRUCKS<br />

Mack<br />

(Usa)<br />

Peterbilt<br />

(Usa)<br />

Kenworth<br />

(Usa)<br />

Leyland<br />

Om<br />

Alfa<br />

Romeo<br />

IVECO<br />

GROUP<br />

Magirus*<br />

Unic<br />

UD Trucks<br />

(Jpn)**<br />

Tatra<br />

(Ck)<br />

Foden<br />

PACCAR<br />

DAF<br />

LEGENDA<br />

I “soli” sono i 5 grandi<br />

gruppi, più la Ford<br />

turca, attorno a cui<br />

ruotano i “pianeti”<br />

Le “terre’ sono i big<br />

player europei<br />

superstiti sul mercato<br />

dei pesanti di linea<br />

I pianeti rossi sono<br />

quelli collegati ai big<br />

amcora in attività e per<br />

lo più extra-continentali,<br />

**UD Trucks in realtà ha<br />

già abbandonato Volvo<br />

entrando in orbita Isuzu<br />

Gli arancioni sono<br />

quelli inglobati e non<br />

più in attività, *tranne<br />

Magyrus (in parte)<br />

Caso isolato di un<br />

satellite Scania che<br />

sta per entrare in<br />

orbita Traton<br />

Altra eccezione che<br />

ha vissuto per suo<br />

conto, ma solamente<br />

dal 1931 al 1986<br />

Indipendenti (più<br />

o meno) ancora<br />

in attività in settori<br />

molto specifici<br />

Nello schema stellare qui sopra abbiamo cercato<br />

di riassumere i legami dei gruppi europei con i<br />

marchi che li hanno originati o ai quali hanno dato<br />

vita e/o continuità. Ce ne sarebbero altri più o<br />

meno esotici che però sono abbastanza lontani<br />

dai nostri mercati per esercitare un’attrazione<br />

dopo che già aveva incorporato la Foden. Gli anni<br />

Ottanta hanno visto sparire anche la Bedford coi<br />

suoi Detroit Diesel a due tempi.<br />

Italiani d’esempio<br />

Di questa concentrazione l’Iveco è l’esempio<br />

più lampante. Nel 1975 metteva insieme la attività<br />

dei veicoli industriali di Fiat, che già aveva<br />

rilevato quelle Lancia, OM e Alfa Romeo con<br />

quelle della tedesca Magirus, separata dal motorista<br />

Deutz, e della francese Unic, oggi culla<br />

dei 6 cilindri Cursor. Più tardi si sarebbero uniti<br />

alla compagnia gli spagnoli Pegaso e i britannici<br />

Seddon Atkinson (con il cui marchio sarebbe<br />

apparso il primo prototipo dello Stralis per depistare<br />

i più). Con questa potenza di fuoco il<br />

brand italiano era all’epoca il secondo costruttore<br />

continentale, dietro solo a Mercedes-Benz.<br />

Oggi non è più così, con il rischio che si contragga<br />

a livello regionale, almeno in Europa (in<br />

Sudamerica è tutta un’altra storia). Sarebbe lo<br />

stesso per la Daf, se non fosse il leader nel mercato<br />

dei trattori dal Portogallo alla Siberia. Però<br />

è abbastanza evidente che l’agglomerazione<br />

con progressiva unificazione di componenti<br />

porterà a rendere i grandi gruppi sempre più…<br />

grandi. E la transizione verso elettrici e fuel cell<br />

è destinata a far nascere relazioni fino a qualche<br />

anno fa impensabili, come quella Cell centric<br />

che vede due ex-acerrimi nemici come<br />

Daimler e Volvo mettere in piedi un’alleanza per<br />

la fabbricazione di celle a combustibile (idrogeno).<br />

L’intento sarebbe quello di frenare l’avanzata<br />

cinese in una tecnologia, quella dell’elettrico,<br />

dove loro sono più avanti di noi; se non<br />

fosse che cinesi sono già gli azionisti di entrambi<br />

i gruppi germano-svedesi. Una specie di ‘visitors’,<br />

per tornare alla specie aliena a cui accennavamo<br />

all’inizio di quest’articolo.<br />

16 - 08/09 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

08/09 <strong>2023</strong> - 17


Attualità<br />

Attualità<br />

Parco veicolare per categoria e regione (al 31/12/2022)<br />

Autocarri Motocarri e Quadricicli Rimorchi e Semirimorchi Trattori<br />

trasporto merci trasporto merci trasporto merci stradali<br />

Piemonte 321.988 11.148 19.663 13.753<br />

Valle d'Aosta 69.557 3.137 458 273<br />

Lombardia 625.514 13.968 45.262 31.294<br />

Liguria 89.479 12.552 3.486 3.447<br />

ITALIA NORD-OCCIDENTALE 1.106.538 40.805 68.869 48.767<br />

Friuli Venezia Giulia 81.325 2.937 6.870 4.060<br />

Trentino Alto Adige 183.768 5.020 13.091 6.762<br />

Veneto 352.242 5.926 33.226 22.786<br />

Emilia Romagna 347.906 5.865 24.539 17.601<br />

ITALIA NORD-ORIENTALE 965.241 19.748 77.726 51.209<br />

Toscana 305.179 20.545 12.583 8.313<br />

Umbria 67.607 4.780 5.869 4.056<br />

Marche 120.107 4.181 7.661 4.505<br />

Lazio 329.643 12.714 19.894 15.393<br />

ITALIA CENTRALE 822.536 42.220 46.007 32.267<br />

Molise 33.238 1.461 2.185 1.592<br />

Campania 337.243 33.392 39.544 29.181<br />

Calabria 161.049 20.414 9.335 7.489<br />

Puglia 250.005 28.159 17.831 13.025<br />

Basilicata 51.218 2.824 4.520 2.957<br />

ITALIA MERIDIONALE 943.365 90.742 81.760 59.324<br />

Sicilia 373.989 35.069 27.831 16.709<br />

Sardegna 147.280 10.933 12.417 5.323<br />

ITALIA INSULARE 521.269 46.002 40.248 22.032<br />

Non definito 2.320 204 358 132<br />

TOTALE NAZIONALE 4.361.269 239.721 314.968 213.731<br />

Benzina 5,1%<br />

Altri 1,7% Benzina e Metano 2% Altri 0,9%<br />

Autocarri fino<br />

a 3,5 tonnellate<br />

di peso totale a terra<br />

per alimentazione<br />

(al 31/12/2022)<br />

Benzina e Gas liquido 1,6%<br />

Gasolio 89,6%<br />

Autocarri per anno d’immatricolazione (al 31/12/2022)<br />

2.055.474<br />

Autocarri over<br />

3,5 tonnellate<br />

di peso totale a terra<br />

per alimentazione<br />

(al 31/12/2022)<br />

Gasolio 99,1%<br />

4.361.269<br />

Autoritratto Aci<br />

Ti scatto una foto<br />

È un esercito composto da 4,8 milioni di veicoli quello adibito<br />

al trasporto merci in Italia. Un esercito piuttosto datato e spinto per<br />

lo più da motori diesel. Lunga la strada verso la decarbonizzazione<br />

di Tiziana Altieri<br />

Oltre 4,8 i veicoli motorizzati per il trasporto<br />

delle merci del parco italiano ai quali<br />

vanno aggiunti poco meno di 315mila<br />

tra rimorchi e semirimorchi. La parte del leone<br />

la fanno gli autocarri (oltre 4,361 milioni), seguiti<br />

da motocarri e quadricicli (239.721) e, quindi,<br />

dai trattori stradali (213.731). Nel Nord Italia è<br />

stato immatricolato il 46,3 per cento dei mezzi<br />

motorizzati, a Sud il 22,7 per cento, nel Centro<br />

il 18,6 e nelle grandi Isole il restante 12,2. La<br />

Lombardia è la regione con il parco autocarri e<br />

trattori più consistente, mentre per quanto riguarda<br />

motocarri e quadricicli il primato spetta<br />

alla Sicilia. Sono solo alcuni dei dati che emergono<br />

dall’Autoritratto Aci che fotografa il circo-<br />

lante italiano al 31 dicembre 2022. Un documento<br />

prezioso per comprendere a che punto<br />

siamo. In sintesi? Ancora tanti, troppi i veicoli<br />

datati con inevitabili conseguenze sia sulla sicurezza,<br />

sia sulle emissioni di inquinanti e climalteranti.<br />

Gli elettrici non si vedono<br />

Quasi un autocarro su due (per l’esattezza il<br />

47,1 per cento) è stato immatricolato prima del<br />

2007 ed ha quindi almeno 16 anni di strada alle<br />

spalle. Solo il 15 per cento circa ha meno di 5<br />

anni. Migliore la situazione dei trattori, tipologia<br />

di veicoli usata per lo più da chi ha fatto del trasporto<br />

il suo business e ha quindi la necessità<br />

459.543 361.763 181.854 293.736 345.143 325.786 331.776<br />

di far tornare i conti anche con veicoli efficienti.<br />

Uno su 4 è stato immatricolato negli ultimi 4<br />

anni, il 40 per cento non ha oltre sei anni ma il<br />

25,8 ne ha almeno 16.<br />

A spingere questi veicoli sono soprattutto motori<br />

diesel. Il gasolio nel caso degli autocarri<br />

fino a 3,5 tonnellate di peso totale a terra detiene<br />

un 88,9 per cento. Seguono benzina, al 5, e<br />

benzina/metano al 2 per cento. Lo share degli<br />

elettrici sul totale circolante è irrilevante: intorno<br />

allo 0,3 per cento. Ancora più elevata la quota<br />

6.194<br />

Fino al 2006 2007 - 2009 2010 - 2012 2013 - 2014 2015 - 2016 2017 - 2018 2019 - 2020 2021 - 2022 Non definito<br />

Trattori per anno d’immatricolazione (al 31/12/2022)<br />

55.235<br />

20.084 17.322 12.882<br />

22.585 29.900 24.654 30.798<br />

Fino al 2006 2007 - 2009 2010 - 2012 2013 - 2014 2015 - 2016 2017 - 2018 2019 - 2020 2021 - 2022 Non definito<br />

271<br />

Totale<br />

213.731<br />

Totale<br />

Gli istogrammi restituiscono l’immagine<br />

di un parco italiano adibito al trasporto merci<br />

datato. Un autocarro su due ha almeno 16 anni.<br />

I trattori strzdali immatricolati prima del 2007<br />

sono ancora il 25,8 per cento.<br />

del gasolio nel segmento degli autocarri over<br />

3,5 tonnellate con un 99,1 per cento. I pesanti<br />

elettrici al 31 dicembre 2022 si fermano a 36,<br />

pari allo 0,01 per cento. La strada verso la decarbonizzazione<br />

appare ancora piuttosto lunga.<br />

I dati relativi alle immatricolazioni 2022 confer-<br />

Fonte grafici:<br />

Elaborazione Vie&<strong>trasporti</strong><br />

su dati Aci<br />

18 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

08/09 <strong>2023</strong> - 19


Attualità<br />

INVERTIRE I PRIMI DUE<br />

Attualità<br />

Autocarri fino a 3,5 tonnellate<br />

distinti per fabbrica<br />

(al 31/12/2022)<br />

Mercedes-Benz 3,4%<br />

Volkswagen 3,4%<br />

Peugeot 4,8%<br />

Opel 3,3%<br />

Nissan 4,8%<br />

Altri 14,4%<br />

Citroën 5%<br />

Renault 7,4%<br />

Ford 8,6%<br />

Iveco 11%<br />

Totale<br />

3.844.165<br />

Un veicolo<br />

commerciale fino<br />

a 3,5 tonnellate su tre<br />

immatricolato<br />

in Italia è Fiat.<br />

Tra gli importatori al<br />

primo posto c’è Ford.<br />

Nel segmento degli<br />

autocarri sopra le 3,5<br />

tonnellate e in quello<br />

dei trattori al comando<br />

troviamo Iveco.<br />

Fiat 33,9%<br />

Autocarri over 3,5 tonnellate<br />

distinti per fabbrica<br />

(al 31/12/2022)<br />

Scania 3,6%<br />

Renault 4,7%<br />

Altre fabbriche<br />

4,9%<br />

Mercedes-Benz<br />

6,6%<br />

Fiat 22,3%<br />

Volvo 3,5%<br />

Totale<br />

517.104<br />

Man 3,4%<br />

mano il ruolo di primo piano del diesel sia nel<br />

caso degli autocarri con un 75,9 per cento, sia<br />

in quello dei trattori stradali con un 95,2 per cento.<br />

Nel primo dei due segmenti cominciano<br />

però a farsi spazio anche i veicoli ibridi con un<br />

10,7 per cento complessivo, quelli a benzina<br />

con un 6,2 e gli elettrici con un 2,7 per cento.<br />

Nei trattori, invece, oltre al gasolio trova spazio<br />

solo il metano con uno share del 4,3 per cento.<br />

Altri 6,9%<br />

Mercedes-Benz 8,7%<br />

Daf 10,8%<br />

Volvo 12,0%<br />

Iveco 44,1%<br />

Scania 17,9%<br />

Trattori stradali<br />

distinti per fabbrica<br />

(al 31/12/2022)<br />

Totale<br />

213.731<br />

Renault 7,6%<br />

Man 7,1%<br />

Altri 4,1%<br />

Iveco 31,8%<br />

Immatricolato per alimentazione e categoria (anno 2022)<br />

Autocarri Motocarri e Quadricicli Trattori stradali<br />

trasporto merci trasporto merci o motrici<br />

Benzina 9.316 321 -<br />

Benzina/Gpl 4.686 - 3<br />

Benzino/Cng 1.414 - 3<br />

Gasolio 114.885 36 13.616<br />

Gasolio/Gpl - - 3<br />

Cng 598 - 617<br />

Ibrido benzina 9.879 - -<br />

Ibrido gasolio 6.431 - 1<br />

Elettrico 4.123 479 5<br />

Altro - - 49<br />

TOTALE 151.332 836 14.297<br />

Infine, per quanto riguarda motocarri e quadricicli<br />

ben il 57,3 per cento è elettrico. Non c’è da<br />

stupirsi: più facile e meno costoso elettrificare<br />

i ‘piccoli’ che si muovono in città.<br />

Addio per sempre<br />

Un’occhiata anche ai veicoli per il trasporto merci<br />

radiati nell’ultimo anno. Dei 73.400 fino a 3,5<br />

tonnellate il 25,7 per cento, quindi 1 su 4, era un<br />

Autocarri con ptt fino a 3,5 tonnellate radiati secondo<br />

la classificazione Euro<br />

(anno 2022)<br />

Non disponibile 0 7,8%<br />

EURO 5 8,9%<br />

EURO 4<br />

20,2%<br />

EURO 6 12,8% EURO 6 11,8%<br />

Totale<br />

73.389<br />

Euro 3, un 20,2 un Euro 4 e un 16,5 un Euro 2.<br />

Nella classe di peso superiore a uscire di scena<br />

sono stati soprattutto gli Euro 5 con un 25,4 per<br />

cento, seguiti dagli Euro 3 con un 23,9 per cento<br />

e dagli Euro 2 con un 12,8. Numeri che dimostrano<br />

come, soprattutto nel caso dei pesanti,<br />

a radiare per accedere agli incentivi non sono<br />

coloro che possiedono i veicoli più datati ma<br />

piuttosto chi scommette sull’efficienza.<br />

Infine, i passaggi di proprietà netti (esclusi di<br />

minivolture, i passaggi ai concessionari in attesa<br />

della rivendita al cliente finale).<br />

In Italia nel corso del 2022 sono stati venduti<br />

309.022 autocarri usati, uno su tre immatricolato<br />

fino al 2006 e, dunque, con oltre 16 anni.<br />

Nel caso di trattori stradali i trasferimenti sono<br />

stati 22.675: uno su due è stato immatricolato<br />

tra il 2007 e il 2020 e quindi non aveva oltre 5<br />

anni. Segno della necessità di entrare in possesso<br />

di veicoli ancora abbastanza freschi in<br />

EURO 0 3,2%<br />

EURO 1 5%<br />

EURO 2 16,5%<br />

Autocarri con ptt oltre 3,5 tonnellate e trattori stradali<br />

radiati secondo la classificazione Euro<br />

(anno 2022)<br />

EURO 5 25,4%<br />

EURO 4 4,6%<br />

EURO 3 25,7% EURO 3 23,9%<br />

Totale<br />

15.322<br />

un mercato alle prese con forti ritardi nelle consegne<br />

del nuovo. I passaggi di autocarri e quadricicli<br />

sono stati 9.191 e hanno riguardato nel<br />

78 per cento dei casi mezzi molto datati, quelli<br />

di rimorchi e semirimorchi 20.233, circa la metà<br />

con oltre 16 anni.<br />

Torino al comando<br />

Fiat è protagonista nel segmento dei commerciali<br />

fino a 3,5 tonnellate: è suo oltre un mezzo<br />

su tre immatricolato nel Bel Paese. Al secondo<br />

posto c’è Iveco, seguita da Ford, primo brand<br />

fra gli importatori con un 8,6 per cento. Iveco<br />

salda al comando negli autocarri sopra le 3,5<br />

tonnellate con un 44,1 per cento, quasi la metà<br />

dei veicoli immatricolati nel Bel Paese. Alla piazza<br />

d’onore Fiat e terza, piuttosto distante,<br />

Mercedes-Benz. Iveco al primo posto anche<br />

nei trattori con un mezzo su tre. Inseguono le<br />

svedesi: Scania e Volvo.<br />

Non disponibile 0 6,3%<br />

EURO 0 9,6%<br />

EURO 1<br />

5,5%<br />

EURO 2<br />

12,8%<br />

I grafici mostrano<br />

i veicoli radiati nel<br />

2022 in Italia per<br />

categoria e classe<br />

Euro. Come si evince<br />

chiaramente nel caso<br />

dei pesanti sopra<br />

le 3,5 tonnellate un<br />

veicolo su 4 uscito<br />

definitivamente<br />

di scena è un Euro 5.<br />

Fonte grafici:<br />

Elaborazione Vie&<strong>trasporti</strong><br />

su dati Aci<br />

Trasferimenti netti per categoria e anno di immatricolazione (anno 2022)<br />

Categoria fino al 2006 2007-2008 2009-2010 2011-2012 2013-2014 2015-2016<br />

Autocarri 103.341 27.038 22.856 19.837 15.805 36.287<br />

Motocarri e quadricicli trasporto merci 7.217 562 401 331 197 234<br />

Rimorchi e semirimorchi trasporto merci 9.095 1.830 724 714 500 2.343<br />

Trattori stardali 2.607 1.760 1.130 1.635 1.924 4.582<br />

2017-2018 2019-2020 2021-2022 Totale<br />

52.895 19.161 11.802 309.022<br />

115 57 77 9.191<br />

3.816 960 251 20.233<br />

7.049 1.584 404 22.675<br />

20 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

08/09 <strong>2023</strong> - 21


Anteprima<br />

I pesanti della Losanga<br />

Sempre di più<br />

Più comfort a bordo di Renault Trucks T, T High, C e K<br />

e per gli E-Tech T e C e maggiore sicurezza con radar<br />

e telecamere che ampliano il campo visivo e sistema ISA<br />

Un Renault E-Tech T<br />

su strada. A destra,<br />

la nuova plancia con<br />

finiture blu e rosse.<br />

Tutta la gamma ora<br />

propone il nuovo<br />

display digitale<br />

regolabile<br />

da 12 pollici e un<br />

secondo touchscreen<br />

multifunzione<br />

da 9 pollici.<br />

Nuove evoluzioni nel segno della sicurezza<br />

e del comfort per le gamme pesanti<br />

Renault Trucks T, T High e C e K e per gli<br />

E-Tech T e C. Il cruscotto è ora dotato di un nuovo<br />

display digitale principale regolabile da 12 pollici<br />

e di un secondo touchscreen multifunzione da<br />

9 pollici con interfaccia Android Automotive per<br />

il rapido accesso alle applicazioni. Il driver può<br />

utilizzare i comandi al volante per attivare le funzioni<br />

di entrambi senza distogliere l’attenzione<br />

dalla strada, in particolare per la gestione delle<br />

chiamate e della musica. Per facilitare la guida,<br />

lo schermo visualizza anche l’aiuto alla navigazione<br />

e le telecamere. Su richiesta il caricabatteria<br />

a induzione. T, T High, C e K possono essere personalizzati<br />

con tessuto o pelle per i sedili (opzione<br />

quest’ultima disponibile anche per il volante)<br />

e grigio antracite o nero e rosso per la<br />

plancia. Speciale finitura blu e rossa, invece,<br />

per gli E-Tech T e C.<br />

Su tutti i modelli è previsto il piantone dello sterzo<br />

con possibilità di regolazione in tre direzioni. Il<br />

conducente può adattare la posizione di guida<br />

alla sua morfologia o alle esigenze del lavoro. Lo<br />

sterzo può essere regolato con un unico comando<br />

a piede che modifica sia la posizione che l'in-<br />

clinazione del volante. La regolazione effettuata<br />

con entrambe le mani sul volante e il bloccaggio<br />

istantaneo garantiscono precisione e sicurezza.<br />

Ci penso io<br />

I Model Year 2024 della Losanga integrano le<br />

più recenti tecnologie di assistenza alla guida<br />

e i più efficaci sistemi di frenata di emergenza.<br />

Radar e telecamere intorno al veicolo ampliano<br />

il campo visivo semplificando le manovre e riducendo<br />

il rischio di incidenti. In optional, è possibile<br />

aggiungere fino a cinque telecamere per<br />

monitorare il perimetro del mezzo, il carico o la<br />

ralla durante le operazioni di accostamento.<br />

Il conducente è informato automaticamente<br />

del livello di pressione dei pneumatici di trattore<br />

e rimorchio e viene avvisato in caso di anomalie<br />

in modo da evitare il consumo eccessivo di carburante<br />

o lo scoppio. A bordo c’è anche il sistema<br />

di allarme per eccesso di velocità (ISA): la<br />

telecamera riconosce il limite e avvisa qualora<br />

lo si superi per evitare incidenti e sanzioni.<br />

Su richiesta su T, T High, C e K e di serie sugli<br />

E-Tech T e C l’airbag per il conducente abbinato<br />

a un pretensionatore della cintura di sicurezza.<br />

Infine, per la massima efficienza e un taglio delle<br />

emissioni di CO2, i veicoli possono usufruire<br />

del sistema Optivision Map Based, che utilizza<br />

i dati topografici e li trasmette al computer di<br />

bordo per ottimizzare i cambi marcia.Standard<br />

i moduli Check e Map del software di gestione<br />

della flotta Optifleet, per monitorare e ottimizzare<br />

lo stile di guida e la pianificazione intelligente<br />

dei percorsi.<br />

22 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

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Anteprima<br />

Ineos Grenadier Quartermaster<br />

L’inarrestabile<br />

Dal 1° agosto sono aperti gli ordini per il pick up visto al Goodwood<br />

Festival of Speed. Stessa architettura della versione Station Wagon<br />

e medesimi motori per non fermarsi davanti a nulla. Ma tutto ha un prezzo<br />

Detto, fatto. Dopo il debutto ufficiale al<br />

Goodwood Festival of Speed, celebre<br />

competizione motoristica di autovetture<br />

storiche, arriva sul mercato Ineos Grenadier<br />

Quartermaster, la versione pick-up Double Cab<br />

per cinque persone derivata dalla Grenadier.<br />

Tre gli allestimenti disponibili: Standard,<br />

Trialmaster e Fieldmaster. Si parte da 83.640<br />

euro: un veicolo non certo per tutti ma che offre<br />

le stesse prestazioni senza compromessi della<br />

versione Station Wagon. Del resto i due modelli<br />

sono stati sviluppati e prodotti in contemporanea<br />

- presso lo stabilimento di Hambach, in<br />

Francia - e condividono gran parte dell’architettura<br />

e dei componenti, a partire dal robusto e<br />

rigido telaio a longheroni a sezione scatolata.<br />

La lunghezza totale del pick up è di 5.440 mm,<br />

305 mm in più della station wagon. Il passo è<br />

aumentato da 2.920 a 3.220 mm. I centimetri<br />

extra permettono di offrire un vano di carico<br />

lungo 1.560 mm e largo 1.610 mm per trasportare<br />

un europallet standard, mantenendo inalterata<br />

l'abitabilità interna della Grenadier base.<br />

La portata è di 760 kg, mentre la capacità di<br />

traino è di 3.500 kg.<br />

Il portellone, largo ben 1.280 mm, è in grado di<br />

sostenere 225 kg di peso una volta aperto. Tra<br />

gli accessori figurano,<br />

tra l’altro, barre portatutto,<br />

una copertura di tela<br />

con telaio per il cassone,<br />

un tonneau cover a<br />

rullo con serratura, un<br />

portapacchi e Power Take-Off da 400 Watt.<br />

Anche Grenadier Quartermaster è mosso da<br />

motori benzina e diesel Bmw sei cilindri in linea<br />

da 3 litri turbocompressi e monta una trasmissione<br />

automatica Zf otto rapporti. Il propulsore<br />

benzina eroga 210 kW (286 Cv) di potenza massima<br />

con 450 Nm di coppia, mentre il diesel<br />

183 kW (249 Cv) con 550 Nm di coppia. Ineos<br />

Automotive dichiara una velocità massima per<br />

entrambi i modelli di 160 km/h, mentre il consumo<br />

è pari a 14,4-14,9 l/100 km con 325-336<br />

g/km di CO2 per la variante benzina e 10,9-12,1<br />

l/100 km e 286-317 g/km di CO2 per il diesel.<br />

Il fuoristrada è per lui<br />

Il bloccaggio del differenziale centrale e il riduttore<br />

a due velocità sono di serie mentre i bloccaggi<br />

anteriore e posteriore sono disponibili<br />

come optional. Il pick up montarobuste sospensioni<br />

5-link anteriori e posteriori, assali rigidi<br />

Carraro, freni Brembo e una cremagliera a ricircolo<br />

di sfere. Grenadier Quartermaster se la<br />

cava egregiamente in fuoristrada grazie un’altezza<br />

da terra di 264 mm, una profondità di guado<br />

di 800 mm. L’angolo di attacco è di 35,5 gradi,<br />

l’angolo di dosso di 26,2 gradi e quello di<br />

uscita di 22,6 gradi. Misure che lo distinguono<br />

dai pick up standard.Quali i prossimi passi di<br />

Ineos Automotive? Per il 2026 è stato annunciato<br />

il lancio di un modello completamente<br />

elettrico alimentato a batterie. A cui seguirà<br />

una versione fuel cell di cui il brand inglese ha<br />

mostrato un assaggio proprio a Goodwood.<br />

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24 - 08/09 <strong>2023</strong>


Nuove norme<br />

Nuove norme<br />

A sinistra, il primo<br />

cronotachigrafo<br />

inventato un secolo fa<br />

da Herbert Kienzle.<br />

Qui a lato, nella forma<br />

in cui l’hanno<br />

conosciuto i nostri<br />

camionisti negli anni<br />

Sessanta e Settanta.<br />

Sotto, come si<br />

presenta oggi il Dtco<br />

4.1 e tutti i sistemi<br />

con cui interagisce.<br />

Dall’inrocio di un segnatempo con un registratore su carta, al computer connesso di oggi<br />

Compleanno particolare<br />

Salto generazionale<br />

Dall’agosto <strong>2023</strong> è obbligatorio, sui veicoli nuovi oltre<br />

3,5 tonnellate un registratore di bordo che fa molto di più<br />

che tener nota dei soli tempi di guida e delle velocità<br />

di Carmelo Scoglio<br />

Correva l’anno 1923 quando il dottor<br />

Herbert Kienzle dalla Foresta Nera, tutt’oggi<br />

patria degli orologi a cucù, inventava<br />

un segnatempo particolare: era in grado<br />

di registrare due differenti fasi della giornata,<br />

nella fattispecie, quelle di lavoro e di riposo.<br />

Uno strumento che si sarebbe rivelato fondamentale<br />

nella regolamentazione degli orari di<br />

impegno a tutela dei lavoratori e della sicurezza.<br />

Specie nel trasporto di merci e passeggeri, ambito<br />

in cui quel particolare orologio sarebbe diventato<br />

noto come cronotachigrafo. La Kienzle,<br />

sarebbe poi diventata la Vdo, dal 2007 nel grup-<br />

po Continental. Curiosa coincidenza il fatto che,<br />

esattamente dopo un secolo, cioè dall’agosto<br />

<strong>2023</strong>, quell’apparecchiatura fa un ulteriore salto<br />

generazionale, diventando obbligatorio nella<br />

versione digitale 4.1 per tutti le nuove immatricolazioni<br />

oltre 3,5 tonnellate di peso totale.<br />

Progressivo e allargato<br />

Il circolante avrà tempo tre anni, in successivi<br />

step, per adeguarsi se vorrà continuare a operare<br />

nei <strong>trasporti</strong> internazionali. E, dal 2026, coinvolgerà<br />

anche i commerciali leggeri compresi<br />

fra 2,5 e 3,5 tonnellate.<br />

La precisazione dell’impiego transnazionale è<br />

legata a una delle principali novità del tachigrafo<br />

4.1, cioè l’automatismo con cui l’apparecchio<br />

comunica automaticamente il superamento<br />

di una frontiera (lo fa sfruttando la<br />

rete satellitare Galileo per la geolocalizzazione).<br />

Questa caratteristica era uno dei pilastri su cui<br />

si fondava il Pacchetto Mobilità, varato nell’estate<br />

2020, il cui scopo è rendere più trasparente<br />

l’utilizzo di camion/bus in uno stato diverso<br />

da quello di registrazione del veicolo: il<br />

cosiddetto cabotaggio. L’intento è di scoraggiare<br />

la concorrenza sleale fra Paesi che hanno<br />

costi del lavoro differenti e, di riflesso, rendere<br />

meno ‘nomade’ la vita dei conducenti che sono<br />

obbligati a rimpatriare ogni quattro settimane.<br />

Per tenere conto di queste nuove imposizioni<br />

aumenta la capacità di memoria dell’apparecchio<br />

tachigrafico.<br />

Ma non è tutto qui, il Dtco 4.1 è ora in grado anche<br />

di rilevare e trasmettere il carico effettivo<br />

del veicolo, sfruttando i sensori sulle sospensioni.<br />

Ciò gli torna utile non solo per scoraggiare<br />

il sovraccarico, ma può anche dialogare con le<br />

infrastrutture predisposte; così i pedaggi autostradali<br />

potrebbero essere non più collegati solamente<br />

ai chilometri percorsi, ma addirittura<br />

all’effettiva usura (dovuta essenzialmente al<br />

carico) del manto stradale. Va da sé che con il<br />

tachigrafo 4.1 si potrebbero integrare tutti i differenti<br />

sistemi di pagamento nazionali, oggi legati<br />

a un’infinita serie di toolbox che ornano i<br />

parabrezza dei Tir.<br />

Più selettivo e controllabile<br />

Nel nuovo tachigrafo, inoltre, sono distinguibili<br />

in maniera separata le operazioni di carico e<br />

scarico, per una maggior tutela del lavoratore;<br />

così come diventano più accurate le possibilità<br />

di analisi e controllo da parte delle Forze dell’ordine<br />

pure da remoto, in questo caso per un<br />

maggior rispetto della sicurezza.<br />

26 - 08/09 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

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08/09 <strong>2023</strong> - 27


Prova su strada<br />

Milano<br />

P.zza Maggi<br />

km 31,0<br />

Milano<br />

V.le Fulvio Testi<br />

km 19,0<br />

Lavanderie di Segrate<br />

141 m<br />

115 m<br />

REGOLARE<br />

INTENSO<br />

CRITICO<br />

30°/ 34°<br />

min/max<br />

Corrente consumata = 12,58 kWh.<br />

Peso durante la prova = 2.220<br />

chilogrammi. Fabbricato in Francia.<br />

Prezzo al netto di optional e Iva,<br />

della versione L1 Tekna con batteria<br />

da 45 kWh<br />

e caricatore da 22 kW € 37.000<br />

Medie orarie & consumi<br />

Prova su strada<br />

km hh:mm km/kWh<br />

km/h (kWh/100)<br />

Lavanderie di Segrate (115 m) 25’<br />

Milano P.zza Maggi (110 m) 31,0 74,4<br />

Milano P.zza Maggi (110 m) 47’<br />

Milano V.le Fulvio Testi (141 m) 19,0 24,3<br />

Milano V.le Fulvio Testi (141 m) 22’<br />

Lavanderie di Segrate (115 m) 12,0 32,7<br />

TOTALI: 62,0 1h34’ 4,93<br />

39,6 (20,29)<br />

110 m<br />

C.A.M.M.<br />

Statale<br />

Città<br />

Tangenziale<br />

Telemetria<br />

Tara veicolo (kg)<br />

San Giuliano<br />

Milanese<br />

1.300 1.400 1.500 1.600 1.700 1.800<br />

Accelerazione 0-100 km/h (secondi)<br />

veloce<br />

13”,07<br />

1.608<br />

10’’ 20’’ 30’’ 40’’<br />

lento<br />

Consumo elettricità (km/kwh)<br />

4,93<br />

basso<br />

6 5 4 3<br />

alto<br />

Media oraria (km/h)<br />

60 50 40 30 20 10<br />

Index performance<br />

39,6<br />

373,8<br />

410 400 390 380 370 360 350 340 330 320<br />

Autonomia in base al consumo rilevato (km)<br />

221,8<br />

230 220 210 200 190 180 170 160 150 140<br />

.NISSAN TOWNSTAR EV L1 TEKNA.<br />

O lui o il<br />

‘benzina’<br />

Niente diesel nel portfolio<br />

della furgonetta<br />

giapponese, in tutto e per<br />

tutto fotocopia del<br />

francese Kangoo.<br />

La scelta è solo tra un<br />

milletré ciclo Otto o questo<br />

elettrico, che archivia un<br />

risultato strepitoso.<br />

Complice la temperatura<br />

di Gianluca Ventura foto di John Next<br />

28 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

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Prova su strada<br />

Prova su strada<br />

Interni<br />

Sopra, la plancia del<br />

Townstar, uguale a<br />

quella del Kangoo, non<br />

fosse per il cruscotto<br />

(foto qui a lato), che<br />

sul Nissan è di tipo<br />

analogico, con solo un<br />

visore digitale centrale<br />

a colori dove passano<br />

le info del sistema<br />

d’infotainment,<br />

le medie e i settaggi<br />

degli Adas. A piè di<br />

tale visore l’autonomia<br />

residua, mentre a<br />

sinistra va il grosso<br />

wattmetro con<br />

l’indicatore di stato<br />

della batteria e,<br />

a destra, tachimetro<br />

più indicatore di<br />

energia disponibile.<br />

Nella foto all’estrema<br />

destra, la palpebra<br />

sovraplancia.<br />

Sulla riga centrale,<br />

da sinistra, lo schermo<br />

tattile da 8 pollici con<br />

CarPlay wireless,<br />

la zona infrasedili e<br />

l’ampio portaoggetti<br />

fronte copilota. La riga<br />

in basso mostra,<br />

sempre da sinistra,<br />

l’interno porta,<br />

l’abitacolo e la pratica<br />

imperiale della cabina.<br />

C’era un tempo in cui Nissan credeva nei<br />

veicoli commerciali e investiva abbondamete<br />

su di loro. Basti pensare agli impianti<br />

spagnoli, da cui uscivano migliaia di camioncini,<br />

per capire come il trasporto merci<br />

fosse un asset fondamentale per la Casa nipponica.<br />

Poi venne un nuovo corso, incomprensibile<br />

agli operatori del settore, che ha portato<br />

al listino europeo odierno, fatto esclusivamente<br />

di Lcv Renault rimarchiati, tre in tutto: una furgonetta<br />

basata sul Kangoo (quella del test) ma<br />

offerta solo benzina o elettrica, più gli alter ego<br />

di Trafic (Primastar) e Master (Interstar), quelli<br />

sì ancora venduti a gasolio.<br />

Addio quindi sia ai minitruck cab-over made in<br />

Avila sia al formidabile pick-up Navara, rimasto<br />

a listino - completamente rinnovato - in alcune<br />

zone del mondo e ai tempi declinato perfino in<br />

salsa Mercedes-Benz e Renault.<br />

Veicoli tutti spariti dalle nostre parti, dove non<br />

mancheranno di essere sostituiti da nuovi concorrenti<br />

asiatici, di lingua cinese stavolta.<br />

Perché di carri a cabina arretrata dalle piccole<br />

dimensioni e di pick-up in taglia media continua<br />

a esserci un gran bisogno.<br />

Alla guida<br />

È il freddo il grande nemico dei veicoli elettrici,<br />

la cui scarica viene notevolmente accelerata<br />

proprio dalle basse temperature da un lato e<br />

dalla parallela necessità di climatizzazione calda<br />

dall’altro. La canicola penalizza invece sul<br />

fronte della ricarica, rallentandola quando la<br />

colonnina di mercurio va molto in alto.<br />

Ciò spiega perché due veicoli sostanzialmente<br />

identici (Kangoo e Townstar appunto) abbiano<br />

archiviato risultati così diametralmente opposti<br />

e conferma che fornire dati certi sull’autonomia<br />

è per i costruttori praticamente impossibile.<br />

Così il termometro intorno ai 30 gradi rilevati<br />

durante la prova finisce per favorire non poco<br />

il Townstar, che sul fronte dei consumi polverizza<br />

il cugino Kangoo, grazie a un risultato finale<br />

di 4,93 chilometri al chilowattora: nuovo<br />

record assoluto dei nostri test in elettrico.<br />

Sono 12,58 i chilowattora complessivi assorbiti<br />

per la prova eseguita col drive mode impostato<br />

su ‘Eco’ e il condizionatore d’aria regolato su<br />

25 gradi (900 i Watt consumati per avere refigerio<br />

durante la prova). Questo, al netto dei 4,5<br />

chilowattora recuperati dosando sapientemente<br />

i tre livelli di frenata rigenerativa. Non esaltante<br />

la velocità media di 39,6 orari, ‘medaglia<br />

di legno’ ex aequo col Kangoo Express Z.E..<br />

In cabina<br />

Gli equipaggiamenti restano quelli del Kangoo<br />

di ultima generazione, ma con qualche differenza.<br />

A partire dal cruscotto, che qui è di tipo<br />

analogico, con solo un visorino digitale a colori<br />

Metro & bilancia<br />

Cabina rilevati (mm)<br />

Lunghezza (utile/max) 1.200/1.550<br />

Larghezza (utile/max) 1.230/1.520<br />

Altezza interna (utile/max) 1.240/1.430<br />

Larghezza porta (utile/max) 690/900<br />

Altezza porta 1.120<br />

Diametro volante 365<br />

Varco tra sedile e leva del cambio -<br />

Vano di carico rilevati (mm)<br />

Lunghezza (utile/max) 1.610/1.800<br />

Larghezza (utile/max) 1.450/1.540<br />

Altezza (utile/max) 1.210/1.260<br />

Larghezza tra passaruota 1.250<br />

Altezza soglia carico posteriore 600<br />

Altezza soglia carico laterale 550<br />

Altezza porta posteriore 1.200<br />

Larghezza porta posteriore 1.200<br />

Angolo apertura porta posteriore 90°/180°<br />

Altezza porta laterale (utile/max) 1.050/1.120<br />

Larghezza porta laterale (utile/max) 510/730<br />

Volume vano di carico m 3 3,3<br />

Ingombri dichiarati (mm)<br />

Lunghezza 4.486<br />

Larghezza 1.860<br />

Altezza massima da terra 1.864<br />

Passo 2.716<br />

Sbalzo anteriore 960<br />

Sbalzo posteriore 810<br />

Angolo di sbalzo anteriore (gradi) 15,9<br />

Angolo di sbalzo posteriore (gradi) 25<br />

Carreggiata anteriore 1.584<br />

Carreggiata posteriore 1.596<br />

Diametro di volta 11.200<br />

Lunghezza vano di carico 1.810<br />

Larghezza vano di carico 1.570<br />

Larghezza tra passaruota 1.248<br />

Altezza vano di carico 1.215<br />

Altezza soglia carico posteriore 635<br />

Masse (kg)<br />

Tara (senza conducente) 1.608<br />

Massa tecnica ammissibile 1° asse 1.170<br />

Massa tecnica ammissibile 2° asse 1.270<br />

Portata utile 537<br />

Peso totale a terra 2.220<br />

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08/09 <strong>2023</strong> - 31


Prova su strada<br />

Prova su strada<br />

Esterni<br />

centrale (cfr. didascalie delle foto per i dettagli).<br />

Poi sparisce anche il freno di stazionamento<br />

elettrico, in favore del classico meccanico con<br />

leva tra i sedili, che di serie sono due, ma con<br />

150 euro si può richiedere la panchetta passeggeri.<br />

Comprese nell’allestimento le telecamere<br />

con visuale a 360 gradi (Around View Monitor)<br />

più i sensori perimetrali, nonché il pratico sistema<br />

keyless iKey, per bloccare/sbloccare il veicolo<br />

senza mani e avviarlo allla semplice pressione<br />

d’un tasto in plancia. Come su Kangoo lo specchio<br />

grandangolare nell’aletta parasole destra.<br />

Sotto & sopra<br />

Trasmissione<br />

Il veicolo monta una scatola con un rapporto in avanti più uno indietro, manovrabile<br />

attraverso la classica cloche del cambio automatico presente sui termici. Tre i livelli<br />

di recupero energia in frenata, selezionabili spostando la cloche a destra verso la posizione<br />

‘B’ e poi spingendo verso il basso per passare da uno step all’altro. Premendo<br />

il tasto ‘Eco’ in console centrale si limita la velocità a 110 orari tagliando l’erogazione.<br />

Sospensioni<br />

A ruote indipendenti la sospensione anteriore tipo McPherson con bracci inferiori trasversali<br />

e barra stabilizzatrice. Dietro c’è un ponte torcente con molle elicoidali<br />

Freni<br />

Tutti a disco. Davanti, ventilati da 280 millimetri di diametro e 24 di spessore. Abs con<br />

assistenza alla frenata d’emergenza, Esp escludibile, Hill start assist per le partenze<br />

in salita e cruise control di serie (adattivo optional).<br />

Pneumatici<br />

Il veicolo del test monta dei cerchi in lega da 16 pollici con gomme Continental<br />

EcoContact 6 taglia 205/60 R16 H XL. L’indice di carico è 96 e il codice di velocità H.<br />

Tire Pressure Monitoring System opzionale.<br />

Design<br />

Il progetto originario è firmato Renault, ma la personalizzaione viene realizzata dal<br />

centro design Nissan capitanato da Alfonso Albaisa.<br />

Sopra, il retro<br />

totalmente aperto del<br />

Townstar Ev coi cavi di<br />

ricarica in dotazione<br />

(Tipo 2 ed Evse).<br />

A lato, le due fiancate<br />

aperte della versione<br />

passo corto del test,<br />

con le porte cabina<br />

apribili di 90 gradi.<br />

Non c’è il sistema<br />

Open Sesame privo di<br />

montante B, optional<br />

per il solo Kangoo<br />

Renault.<br />

Sulla riga centrale,<br />

da sinistra,<br />

il posteriore a porte<br />

chiuse, lo sportello<br />

(saldato) di quello che<br />

fu il bocchettone di<br />

rifornimento e la<br />

paratia retrocabina<br />

cieca in materiale<br />

sintetico. Sulla riga in<br />

basso, ancora da<br />

sinistra, il vano di<br />

carico che in questo<br />

allestimento Tekna<br />

prevede il pavimento<br />

antisdrucciolo, una<br />

presa accendisigari in<br />

coda e l’illuminazione<br />

interna via plafoniera<br />

a sei led. Più a destra,<br />

uno dei sei anelli<br />

fermacarico a<br />

pavimento da 400<br />

decaNewton l’uno.<br />

32 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

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Linea esterna<br />

Identica a quella della versione termica, tanto<br />

che si mantiene (chiuso) perfino lo sportello<br />

originariamente del combustibile in coda al lato<br />

guida. La presa di ricarica è frontale, nascosta<br />

sotto il logo a centro calandra, completamente<br />

diversa da quella del Kangoo. Lanciata a luglio<br />

di quest’anno anche la versione passo lungo<br />

L2 da 4.910 milliletri di lunghezza complessiva,<br />

con porta laterale più ampia di 831 millimetri<br />

che permette così di caricare un europallet anche<br />

dal fianco. La capacità di carico sale in quee-Van<br />

HIT<br />

PRESTAZIONI A CONFRONTO<br />

Modello Potenza Coppia Consumo Autonomia Velocità Acceler. Peso Index Pubbl.<br />

kW/Cv Nm km/kWh rilevata km km/h 0-100 km/h kg performance n°<br />

Fiat Professional 100/136 260 4,06 184,7 42,8 13”,06 2.300 363,1 868<br />

E-Doblò Maxi 50 kWh<br />

Nissan 80/109 254 3,62 86,9 38,9 14”,51 2.200 344,5 786<br />

e-Nv200 24 kWh<br />

Nissan 90/122 245 4,93 221,8 39,6 13”,07 2.220 373,8 <strong>872</strong><br />

Townstar Ev L1 Tekna 45 kWh<br />

Peugeot 49/67 200 4,52 101,7 48,6 23”,43 2.160 385,2 785<br />

Partner Full Electric 22,5 kWh<br />

Renault 90/122 245 3,40 153 37,2 13”,51 2.230 335,4 869<br />

Kangoo Van E-Tech Electric L1 45 kWh<br />

Renault 44/60 225 4,58 151,3 39,6 24”,97 2.130 367,2 847<br />

Kangoo Express Z.E. 33 kWh<br />

Saic Motor Maxus 90/122 255 3,23 169,6 40,9 14”,20 2.460 339,0 857<br />

eDeliver 3 passo corto 52,5 kWh<br />

L’index performance tiene conto di consumo di elettricità e media oraria. A indice maggiore corrisponde una migliore prestazione.<br />

08/09 <strong>2023</strong> - 33


Prova su strada<br />

Prova su strada<br />

Sottopelle<br />

Sopra, il vano<br />

anteriore che ospita<br />

caricatore in corrente<br />

alternata, unità di<br />

controllo e, più sotto,<br />

il motore elettrico.<br />

Qui a lato, la presa di<br />

ricarica Ccs Combo 2<br />

nascosta sotto il logo<br />

della calandra e sopra<br />

la camera frontale del<br />

sistema Around View<br />

Monitor. Più a destra,<br />

il vano fusibili<br />

all’interno della<br />

cabina, alla sinistra<br />

del conducente.<br />

Sulla riga centrale,<br />

da sinistra, lo scavo<br />

pedaliera con la presa<br />

Obd, le sospensioni<br />

anteriori a ruote<br />

indipendenti e<br />

l’anacronistica cloche<br />

del cambio.<br />

La riga in basso,<br />

ancora da sinistra,<br />

mostra il retrotreno<br />

del veicolo dove<br />

spicca la ruota di<br />

scorta offerta di serie<br />

su questo allestimento<br />

e le batterie firmate Lg<br />

Chem piazzate<br />

sottoscocca, al posto<br />

del serbatoio<br />

carburante.<br />

sto caso a 4,3 metri cubi di volume e a 800 chili<br />

di peso, grazie alla sospensione posteriore rivista.<br />

A led le luci diurne, i fendinebbia (con funzione<br />

di svolta) e gli anabbaglianti, così come<br />

le posizione posteriori.<br />

Vano di carico<br />

Di serie sei anelli fermacarico a pavimento, nel<br />

caso rivestito in un pratico quanto robusto materiale<br />

antisdrucciolo e illuminato da una plafoniera<br />

centrale a led. Col ‘Pack space’ da 300<br />

euro ci si porta a casa la paratia interna girevole<br />

con sedile passggero abbattibile, che allunga<br />

il vano di carico.<br />

La meccanica<br />

Sotto sotto c’è una piattaforma destinata anche<br />

alla vetture e declinata in varie tipologie in base<br />

al segmento del veicolo cui è destinata.<br />

Studiata sia per trazioni termiche sia elettriche,<br />

sul Townstar in prova (equipaggiato con caricatore<br />

in alternata da 22 chilowatt) è dotata di<br />

ricarica in corrente continua da 80 chilowatt,<br />

potenza comunque mai sfiorata durante le nostre<br />

ricariche. Di serie su questo allestimento<br />

Tekna la frenata d’emergenza automatica con<br />

rilevamento pedoni, un bell’aiuto per la città.<br />

A destra, nella foto grande, il motore elettrico<br />

5Aq, che in un’altra taratura viene utilizzato<br />

anche su alcune vetture Renault. Sotto, il<br />

trasparente della Cmf-C, la multi-energy<br />

platform dell’alleanza, piattaforma unificata per<br />

le trazioni termiche ed elettriche, per cui con<br />

motore elettrico piazzato anteriormente.<br />

N.B.: tutte le prove di Vie&Trasporti sono eseguite nel pieno rispetto<br />

del Codice della Strada. Essendo test d’uso, che simulano una normale<br />

giornata di lavoro, sono anch’essi soggetti a fattori contingenti, quali<br />

le condizioni meteorologiche e la situazione del traffico. Ovviamente<br />

imprevedibili. Per consentire al lettore di conoscere meglio le condizioni<br />

in cui è stata eseguita la prova su strada, Vie&Trasporti pubblica le<br />

informazioni relative al meteo, alla temperatura ambientale e alla<br />

situazione stradale incontrate durante il test. Si ringrazia, per la gentile<br />

collaborazione, il Gruppo Centro Edile di Agrate Brianza (Mb).<br />

Sala macchine<br />

Specifiche motore<br />

Marca e modello Renault 5Aq 609<br />

Tipo<br />

sincrono a rotore avvolto<br />

Posizione<br />

anteriore trasversale<br />

Alimentazione<br />

corrente alternata<br />

Raffreddamento<br />

ad aria<br />

Peso powertrain (motore, caricatore, alternatore e riduttore) (kg) 140<br />

Inquinanti (omologazione/sistema)<br />

Zev<br />

Prestazioni<br />

Potenza massima (kW(Cv)/giri) 90(122)/3.000-11.300<br />

Coppia massima (Nm/giri) 245/250-2.500<br />

Riserva di coppia (%) 223,3<br />

Velocità massima (km/h) 135<br />

Autonomia dichiarata ciclo Wltp combinato (km) 287<br />

Batteria<br />

Marca e modello Lg Chem Bt1Ae1 1000<br />

Tecnologia<br />

ioni di litio nichel-manganese-cobalto<br />

Tensione nominale (Volt) 400<br />

Capacità nominale (Ah)<br />

n.d.<br />

Energia massima complessiva (kWh)<br />

n.d.<br />

Soc window (kWh) 45<br />

Numero moduli 8<br />

Tipo celle<br />

pouch<br />

Numero celle per modulo 12<br />

Peso totale (kg) 320<br />

Raffreddamento<br />

a liquido<br />

Potenza di ricarica (kW)<br />

22 (CA) - 80 (CC)<br />

Tempo di ricarica completa stimato in Modo 3, Tipo 2 a 22 kW (h:mm) 2:25<br />

34 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

08/09 <strong>2023</strong> - 35


Anteprima<br />

Ohm 35 Bev<br />

Dall’Asia alla Toscana<br />

Un prodotto ideato per partecipare alle<br />

gare d’appalto, dove talvolta il prezzo<br />

corto è l’unica arma vincente<br />

di Gianluca Ventura<br />

Nella foto grande<br />

l’Ohm 35 ‘nudo’ come<br />

mamma cinese l’ha<br />

fatto: a importarlo in<br />

Italia è il gruppo<br />

pisano Pretto.<br />

Nella pagina accanto,<br />

in alto, da sinistra,<br />

l’Ohm 35 con una<br />

delle batterie in primo<br />

piano, un tre quarti<br />

posteriore e cosa c’è<br />

sotto il cofano.<br />

Testa a Singapore e braccia in Cina. Un<br />

classico ormai dei costruttori asiatici (lo<br />

fa da anni la taiwanese Foxconn ad<br />

esempio), che pur avendo il quartier generale<br />

in Giappone o altri regni dell’hi-tech avanzato,<br />

poi preferiscono costruire all’ombra della<br />

Grande Muraglia, sfruttandone i bassi costi di<br />

produzione.<br />

Uno schema fatto proprio anche da Ohm<br />

Vehicles, ‘classe 2021’, specializzata - come fa<br />

presupporre il marchio alla memoria di Herr<br />

Georg - nell’assemblaggio di veicoli elettrici a<br />

batteria, attraverso la controllante Jiangsu<br />

Yinbao Special Vehicle Co. Limited, nel 2013<br />

acquisita dagli olandesi di Hyva. Proprio questa<br />

parentela europea dovrebbe condurre all’apertura<br />

di un impianto d’assemblaggio dei propri<br />

veicoli - molto probabilmente in Ckd - a partire<br />

dal primo trimestre del prossimo anno nel<br />

Vecchio Continente. Al momento però si fa tutto<br />

nella provincia cinese orientale dello Jiangsu<br />

(quella con capitale Nanchino), ma con la divisione<br />

ricerca e sviluppo della parte elettronica<br />

in Italia, in Toscana, dov’è basato il distributore<br />

italiano, sotto l’ombrello del gruppo pisano<br />

Pretto, già attivo sul fronte dei mezzi asiatici.<br />

Un solo modello<br />

Per ora a listino c’è un unico veicolo, il classico<br />

camioncino da carrozzare, con cabina biposto<br />

semiavanzata che fa concorrenza ai nostrani<br />

Piaggio, ancora latitanti sul fronte elettrico.<br />

Si sfrutta il classico telaio con longheroni a ‘C’<br />

distanti 700 millimetri più traverse omologato<br />

nell’Unione Europea, molleggiato da un sistema<br />

a balestre con barra antirollio e spinto - secondo<br />

l’importatore - da una sorta di e-axle, in realtà<br />

un semplice motore elettrico esterno posto parallelamente<br />

al ponte posteriore gemellato con<br />

rapporto di 10,5, a esso collegato grazie a un<br />

rinvio. Una soluzione a basso costo che serve<br />

appunto ad avere un prezzo aggressivo, spesso<br />

indispensabile per aggiudicarsi le gare d’appalto<br />

indette dalle utility municipali, cui tali veicoli<br />

sono largamente destinati.<br />

Ohm 35, come i quintali del peso totale a terra,<br />

ha una lunghezza carrozzabile che va da un minimo<br />

di 2.900 millimetri a un massimo di 3.500.<br />

Nell’interasse di ambo i lati, monta batterie al<br />

litio-ferro-fosfato da 386,4 Volt di tensione nominale<br />

con protezione dai colpi, ospitate in box<br />

lunghi 1.035 millimetri, larghi 445 e alti 370 (che<br />

viaggiano a 200 millimetri dal selciato davanti<br />

e a 260 dietro), ricaricabili attraverso una presa<br />

Ccs Combo 2 piazzata in un plinto presente retrocabina<br />

sul lato guida. Capace di toccare i 90<br />

orari di velocità e di superare pendenze a carico<br />

pari al 20 per cento, Ohm 35 monta un impianto<br />

frenante misto dischi/tamburi con Abs e cerchi<br />

da 14 pollici. Al passo coi tempi, è connesso in<br />

cloud via modem 4G cui si dialoga attraverso<br />

l’infotainment e può essere equipaggiato con<br />

la maggior parte degli Adas attuali.<br />

Sotto, da sinistra, il posto guida, il cruscotto<br />

analogico ma con un visore digitale centrale a<br />

colori e lo schermo tattile del sistema<br />

d’infotainment da 7 pollici. In basso, da sinistra, il<br />

motore elettrico sul ponte posteriore, le batterie<br />

nell’interasse e il rotore del selettore marcia.<br />

Carta d’identità<br />

Cognome e nome<br />

Ohm 3.5 Ev châssis<br />

Luogo di nascita<br />

Cina<br />

Driveline<br />

Motore elettrico marca e modello e-axle<br />

Tipo funzionamento/corrente sincrono/Ca<br />

Potenza nominale kW/giri 40/3.473<br />

Potenza massima Nm/giri 86/3.000-3.800<br />

Coppia massima Nm/giri 320/0-2.500<br />

Raffreddamento tipo a liquido<br />

Cambio tipo/rapporti automatico/1+R<br />

Batterie marca e tipo Eve/litio-ferro-fosfato<br />

Pacchi batterie n. 2<br />

Capacità batterie kWh 61,8<br />

Autonomia Nedc km 280<br />

Potenza di ricarica kW 6,6 CA - 80 CC<br />

Tempo di ricarica (1) hh:mm 0:40<br />

Ingombri<br />

Lunghezza mm 4.885<br />

Larghezza mm 1.760<br />

Altezza mm 2.000<br />

Passo mm 3.000<br />

Carreggiata ant./pos. mm 1.480/1.340<br />

Sbalzo ant./pos. mm 680/1.205<br />

Masse<br />

Tara telaio kg 1.600<br />

Portata (senza allest.) kg 1.900<br />

Peso totale a terra kg 3.500<br />

(1) Da 20 a 90% in corrente continua.<br />

36 - 08/09 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

08/09 <strong>2023</strong> - 37


Attualità<br />

Il mercato in Europa<br />

Svolta più avanti<br />

Crescono le immatricolazioni di lcv e truck<br />

nel primo semestre ma non decollano<br />

gli elettrici. Tutti i numeri diffusi da Acea<br />

segno da Spagna e Germania con, rispettivamente,<br />

un 26,6 e un più 15,6 per cento (ottenuti<br />

con 72.207 e 126.603 unità) mentre la Francia,<br />

comunque primo mercato per gli lcv con<br />

189.948 registrazioni (il 25 per cento del totale<br />

Ue), si deve accontentare di un modesto più 3,6<br />

per cento. Crescita ancor più importante, del<br />

20 per cento, per i truck over 3,5 che hanno totalizzato<br />

179.508 immatricolazioni nei Paesi<br />

dell’Unione. Da segnalare le performance di<br />

Germania (48.474. +24,8 per cento), Francia<br />

(27.389, più 12,3), Italia (15.049, più 12,6) e<br />

Polonia (17.297, più 10,8) che hanno contribuito<br />

al risultato finale con oltre il 60 per cento.<br />

Il grafico a destra<br />

mostra come il diesel<br />

giochi ancora la parte<br />

del leone nel Vecchio<br />

Continente nonostante<br />

l’offerta di veicoli<br />

elettrici si stia<br />

ampliando, soprattutto<br />

nella fascia fino a 3,5<br />

tonnellate. Sopra un<br />

Ford eTransit.<br />

n Benzina<br />

n Diesel<br />

n Elettrico BEV<br />

n Ibrido-elettrico<br />

n Altro<br />

Segno positivo per i veicoli da lavoro<br />

nell’Unione Europea nel primo semestre<br />

<strong>2023</strong>. Stando ai dati diffusi da Acea<br />

(European Automobile Manufacturers'<br />

Association) i commerciali fino a 3,5 tonnellate<br />

hanno sfiorato quota 731.000 immatricolazioni<br />

che indicano un più 11,2 per cento rispetto allo<br />

stesso periodo 2022. Ottimi i risultati messi a<br />

Immatricolazioni di Lcv e truck per<br />

alimentazione nell’Unione Europea nel primo<br />

semestre <strong>2023</strong><br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

Altro 1,3%<br />

HEV 2,3%<br />

BEV 6,9%<br />

Diesel 83,5%<br />

Benzina 6,0%<br />

Van fino a 3,5 tons<br />

% market share<br />

Altro 2,9%<br />

BEV 1,3%<br />

Diesel 95,6%<br />

Truck over 3,5 tons<br />

Diesel protagonista indiscusso<br />

I dati Acea rivelano anche su che tipo di motorizzazione<br />

è ricaduta la scelta dei professionisti<br />

europei. Nonostante manchino soli 12 anni al<br />

2035, anno in cui se nulla cambierà a Bruxelles<br />

i commerciali, salvo rare eccezioni, dovranno<br />

dire addio al diesel, è proprio ancora lui ad avere<br />

la meglio con una quota nell’Unione dell’83,5<br />

per cento e 610.391 unità complessive. Gli elettrici<br />

si fermano al 6,9 per cento (50.708), seguiti<br />

dai benzina al 6,0 (44.106). Gli ibridi rappresentano<br />

una nicchia, il 2,3 per cento del mercato:<br />

si sono fermati a 16.602 unità, meno 7,2 per<br />

cento rispetto al primo semestre 2022. I paesi<br />

dove sono stati immatricolati più veicoli leggeri<br />

elettrici sono Francia (14.468, più 118,9 per cento),<br />

Germania (8.995, più 57,4) e Spagna (5.096,<br />

più 138,0). Da notare come a est non riesca a<br />

decollare il mercato dei mezzi alla spina a causa<br />

di una scarsa infrastruttura di ricarica e dei<br />

prezzi ancora troppo elevati di questi modelli.<br />

Nel caso dei truck, come prevedibile, il dominio<br />

del diesel è ancor più assoluto visto che detiene<br />

una quota del 95,6 per cento. Gli elettrici, destinati<br />

per lo più a missioni in ambito urbano e la<br />

cui offerta rimane ancora limitata, sono solo<br />

l’1,3 per cento (ma comunque in crescita di 0,4<br />

punti su gennaio-giugno dell’anno precedente<br />

con 2.384 unità, più 351,5 per cento). La<br />

Germania è il Paese che ha registrato il maggior<br />

numero di over 3,5 tonnellate elettrici: 864, più<br />

334,2 per cento. Seguono Paesi Bassi (530, più<br />

1.414,3 per cento) e Francia (271, più 218,8 per<br />

cento). Infine, i truck a ngv, gnl, etanolo e fuel<br />

cell hanno totalizzato 5.204 immatricolazioni,<br />

il 6,2 per cento in più rispetto al primo semestre<br />

2022. La svolta appare ancora lontana.<br />

38 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it


Eventi<br />

Frigo’n’Motion<br />

Gelido<br />

tour<br />

PROGRAMMA ROMA<br />

OITAF organizza un tour itinerante<br />

per ‘raccontare’ l’Atp e scoprire<br />

le eccellenze locali che meritano<br />

la massima attenzione nel trasporto.<br />

Si parte da Roma, con Romana Diesel<br />

OITAF, Osservatorio Interdisciplinare<br />

Trasporto Alimenti e Farmaci, è ancora<br />

in prima linea nella lotta al trasporto spericolato<br />

e scorretto di cibi e medicinali, prodotti<br />

che meriterebbero, invece, la massima attenzione<br />

in termini di temperatura a bordo.<br />

Le norme ATP da sole non bastano a regolamentare<br />

un settore chiave per la nostra economia<br />

e per la diffusione della qualità italiana nell’agroalimentare,<br />

ed ecco che OITAF, dopo aver<br />

‘inventato’ il primo mezzo mobile per vaccinare<br />

la popolazione durante il Covid, e dopo aver realizzato<br />

il primo vero censimento dei veicoli e<br />

dei trainati in possesso di qualifica ATP (Libro<br />

bianco, Volume 1 e Volume 2) ecco che lancia<br />

un’altra grande iniziativa: Frigo’n’Motion.<br />

Da Roma a...<br />

15.30 Registrazione/accoglienza, coffee break e networking<br />

16.00 Apertura lavori chairman - Giuseppe Guzzardi - Direttore<br />

OITAF<br />

Benvenuto Massimo Artusi Vicepresidente Truck&Van<br />

Federauto<br />

16.15 Introduzione - Clara Ricozzi - Presidente OITAF<br />

16.20 La regione Lazio e le sue specificità alimentari - Marco<br />

Comelli - Resp. Scientifico OITAF<br />

16.35 Soluzioni logistiche sul territorio - Massimo Marciani<br />

- Presidente Freight Leaders Council<br />

16.50 ATP in Italia e in Europa - Giuliano Caselli - Direttore<br />

Cemafroid-Tecnea<br />

17.05 Coffee break<br />

Questo evento altro non è che un tour itinerante,<br />

realizzato con partner locali, che indaga<br />

le realtà e le necessità di bacino in termini<br />

di trasporto e distribuzione refrigerata.<br />

Si parte il 29 <strong>settembre</strong> con l’appuntamento<br />

da Romana Diesel, una delle più importanti<br />

concessionarie del Paese, che ospita l’esordio<br />

del tour con un parterre di relatori di grande<br />

rilievo.<br />

Assenti per definizione le presentazioni aziendali,<br />

noiose e inutili. Gli speaker affronteranno<br />

temi di grande attualità, proponendo iniziative,<br />

inserimento di prodotti nel protocollo, certificazioni,<br />

ma anche parlando di tecnologia, formazione<br />

e innovazione. Il programma ufficiale, che<br />

pubblichiamo qui a fianco in esclusiva, illustra<br />

bene il livello di relatori e contenuti.<br />

Già programmate le successive due tappe:<br />

Catania con Mavi Truck il 19 ottobre e Bologna<br />

l’8 novembre, in occasione di Refrigera.<br />

La partecipazione a tutti gli eventi, esclusi quelli<br />

fieristici che sono open, è a inviti, in quanto i posti<br />

disponibili sono limitati. È possibile ottenere<br />

l’accesso scrivendo una mail a gthorausch@<br />

fiaccola.it.<br />

Nel sito OITAF e in quello di Vie&Trasporti è<br />

possibile ricavare più informazioni, anche per<br />

quanto riguarda le tappe 2024 di F’n’M.<br />

17.25 La strategia IVECO per una catena del freddo sempre<br />

più sostenibile: il contributo di prodotto e tecnologia<br />

in funzione della decarbonizzazione - Valerio Vanacore<br />

- Responsabile Trazioni Alternative Iveco Mercato Italia<br />

17.40 1970-2024: ATP, (più di) 50 anni e li dimostra - Bruno<br />

Cortecci - Commissione Onu-Unece<br />

18.00 Le frontiere della tecnologia nel trasporto a temperatura<br />

controllata - Stefano Brivio - AD MGH<br />

18.15 Networking + aperitivo<br />

18.50 Fine evento<br />

Addendum<br />

Esposizione statica veicoli ATP del Gruppo Romana Diesel<br />

IL FREDDO CHE VIAGGIA<br />

IL FREDDO CHE VINCE<br />

Un tour per l'Italia alla scoperta delle<br />

esigenze del mondo del trasporto<br />

a temperatura controllata<br />

Tra le tappe<br />

Roma c/o<br />

Catania c/o<br />

Bologna c/o<br />

Marcianise - Firenze - Bari - Milano - Cuneo<br />

Napoli - Rimini - Verona - Brescia<br />

Vuoi partecipare?<br />

Scrivi a<br />

marketing@fiaccola.it<br />

40 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

DIAMO VALORE ALLA QUALITÀ


Allestimenti<br />

Allestimenti<br />

Officine Cailotto<br />

A servizio del freddo<br />

L’azienda veronese resta un punto di riferimento nel mondo del<br />

trasporto refrigerato, fra vendita, assistenza e formazione. In portafoglio<br />

marchi di prestigio del calibro di Chereau, Thermo King e Frigoblock<br />

di Carmelo Scoglio<br />

Le Officine Cailotto nascono nel 1961, esattamente<br />

come officine meccaniche multimarca<br />

per l’assistenza di mezzi pesanti<br />

e trainati. Una dozzina d’anni dopo l’accordo con<br />

Thermo King apre il business al mondo del ‘freddo’<br />

del quale viene presto individuata la potenzialità,<br />

dalla vendita all’assistenza per tutto il<br />

nord-est della Penisola, allargando il perimetro<br />

nel 1996 pure ai climatizzatori montati sugli autobus.<br />

Oggi la Cailotto offre lavoro a una cinquantina<br />

di persone, che potrebbero essere di<br />

più se solo se ne trovassero con le giuste competenze<br />

e, magari, con una certa passione per i<br />

veicoli industriali. La sede è a Verona, accanto<br />

all’autoporto: praticamente l’“ombelico del truck”<br />

italiano; occupa quasi 70mila metri quadri, di cui<br />

oltre 13mila coperti dalla palazzina uffici, dal magazzino<br />

ricambi e, naturalmente, dall’officina che<br />

dà un senso alla ragione sociale.<br />

Impegnati su tutti i fronti<br />

L’attività di riparazione è a 360 gradi, benché specializzata<br />

nei gruppi frigoriferi, tant’è che si fanno<br />

le revisioni dei veicoli e all’occorrenza si montano<br />

pure sponde idrauliche. Non solo, una parte della<br />

struttura occupata da un tunnel dedicato alle prove<br />

e alle certificazioni Atp. E sopra gli uffici è stata<br />

ricavata persino un’area didattica per la formazione<br />

tanto dei venditori, quanto del personale<br />

delle grandi flotte che gestiscono parchi veicolari<br />

refrigerati importanti. Oggi, un gruppo frigo è molto<br />

più di una semplice macchina del freddo: è<br />

una centrale che gestisce dati e temperature, collegata<br />

con sedi remote con cui dialoga costantemente.<br />

Lo stesso gruppo sta meccanicamente<br />

cambiando, abbracciando sempre più spesso<br />

tecnologie ibride quando non del tutto elettriche.<br />

In questo ambito entra in gioco Frigoblock, altro<br />

marchio della scuderia Cailotto, che fa le veci del<br />

classico motore ausiliario solitamente incaricato<br />

di muovere il compressore del frigorifero. Il prossimo<br />

passo saranno i gruppi alimentati a idrogeno.<br />

Tutte carte che la Chereau, specialista francese<br />

in rimorchi isotermici, ha già annunciato.<br />

Le Officine Cailotto ne sono rappresentati esclusivi<br />

per l’Italia dal 1997, un prodotto alto di gamma<br />

che assicura garanzie di tenuta nel tempo: della<br />

temperatura interna e, quindi, del valore residuo.<br />

I rimorchi e i più diffusi (da noi) semirimorchi con<br />

carrozzeria Inogam sono oggetto di affinamenti<br />

continui, tant’è che nelle ultime evoluzioni hanno<br />

perso fra 150 e 300 chilogrammi secondo la versione,<br />

ovviamente a parità di prestazioni. Dal<br />

2022, poi, la gamma Chereau si è estesa verso<br />

il basso, dai pesanti ai medio leggeri, con le casse<br />

isolate Thermo Europe. Applicabili ai telai cabinati<br />

da 3,5 a 7,5 tonnellate di qualunque marca, gli allestimenti<br />

spagnoli osservano i medesimi standard<br />

costruttivi dei prodotti originali francesi.<br />

In alto, a sinistra,<br />

la sala prove di tenuta<br />

del freddo per le<br />

certificazioni Atp.<br />

Più a destra, il reparto<br />

assistenza con il van<br />

officina mobile.<br />

Qui sotto, l’aula per<br />

la formazione. Più<br />

in basso, dall’altra<br />

pagina, una serie di<br />

casse Thermo Europe<br />

montate sui Daily,<br />

viste anche da dietro;<br />

verso destra, un’altra<br />

attività dell’azienda,<br />

il noleggio. A chiudere,<br />

una schiera di Chereau.<br />

42 - 08/09 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

08/09 <strong>2023</strong> - 43


Intervista<br />

Intervista<br />

.MARCO FEDERZONI.<br />

Tecnologia<br />

che fa bene<br />

Sfruttare di più e meglio i dati è diventata<br />

un’esigenza. Lo sa bene Webfleet<br />

che ha lanciato nuovi prodotti all’insegna<br />

dell’efficienza e della sicurezza<br />

di Tiziana Altieri<br />

Dati, dati, dati. Se ne possono generare<br />

sempre di più e utilizzandoli al meglio si<br />

può fare efficienza, anche nelle aziende<br />

che si occupano di trasporto a 360 gradi. Un<br />

bell’affare per chi ne ha fatto un business. Come<br />

Webfleet, la soluzione di Bridgestone per la gestione<br />

del parco veicoli.<br />

Ne abbiamo parlato con Marco Federzoni, Sales<br />

Director Italy and South Region Bridgestone<br />

Mobility Solutions.<br />

Chi sono oggi i clienti di Webfleet in<br />

Italia?<br />

“In Italia, dove siamo presenti da 14 anni, l’approccio<br />

di Webfleet è sempre stato trasversale:<br />

ci occupiamo di mobilità a tutto tondo lavorando<br />

sia con flotte di veicoli pesanti, quelle che per<br />

prime si sono affacciate alla telematica, sia con<br />

flotte di veicoli leggeri a cui offriamo servizi aggiuntivi<br />

per l’ultimo miglio. Una caratteristica del<br />

mercato italiano è proprio quella di avere grandi<br />

clienti nel mondo dei leggeri. Il nostro cliente<br />

tipo è la flotta medio-piccola, con 15-20 mezzi<br />

ma abbiamo anche aziende piccolissime che<br />

utilizzano le nostre soluzioni base e grandi flotte<br />

con migliaia di mezzi. Webfleet ha una soluzione<br />

per tutti con vari livelli di servizio e vari livelli di<br />

hardware. Possiamo rispondere a qualsiasi esigenza<br />

con una piattaforma completamente web<br />

based e la possibilità di utilizzare hardware diversi<br />

per veicoli differenti e per necessità ad hoc”.<br />

A questo proposito non possiamo non<br />

citare la vostra soluzione per veicoli<br />

elettrici...<br />

“Il mondo va in quella direzione e non potevamo<br />

ignorarlo. Proponiamo gli stessi dati che abbiamo<br />

per i veicoli endotermici ma invece dei consumi<br />

abbiamo l’autonomia residua, la posizione<br />

delle colonnine di ricarica pubbliche in Europa<br />

con la segnalazione di quelle non funzionanti.<br />

Stiamo lavorando con terze parti anche sui dati<br />

dello status della batteria che non significa quanta<br />

energia residua ho, ma qual è il suo stato effettivo.<br />

Oggi i clienti che utilizzano questa soluzione<br />

sono sotto l’1 per cento del totale. Nel<br />

mondo dei veicoli da lavoro l’elettrico in Italia fatica<br />

ad affermarsi. A questo proposito vorrei ricordare<br />

che Webfleet propone anche uno strumento<br />

che consente alla flotte di valutare<br />

l’effettiva possibilità di passare all’elettromobilità.<br />

Chi è interessato si pone tantissime domande:<br />

conviene o no? Dei miei veicoli quali può passare<br />

all’elettrico? La risposta non è una perché le variabili<br />

sono tantissime. Non è solo una questione<br />

di chilometri ma anche di peso, di tipologia di<br />

strada, etc. In due mesi al massimo Webfleet<br />

fornisce un’analisi completa del veicolo di quella<br />

specifica flotta ed è in grado di dare un semaforo<br />

verde, giallo o rosso sulla transizione all’elettrico<br />

con dei vantaggi non indifferenti. È uno strumento<br />

prezioso nelle mani dell’imprenditore che conosce<br />

al meglio la sua flotta. Noi forniamo dati<br />

in un formato utile per essere utilizzati”.<br />

Marco Federzoni, Sales Director Italy and South<br />

Region Bridgestone Mobility Solutions.<br />

Tra gli ultimi prodotti<br />

che avete lanciato c’è<br />

Webfleet Cold Chain.<br />

Perché avete scelto il<br />

mercato del ‘freddo’?<br />

“Due anni fa abbiamo lanciato<br />

la nostra soluzione<br />

per semirimorchi e la prima<br />

cosa con la quale ci siamo<br />

confrontati è stato il settore<br />

del refrigerato. Aggiungere<br />

valore a ciò che già stavamo<br />

offrendo ci è sembrato<br />

naturale. Dopo due anni di studi è arrivato<br />

Webfleet Cold Chain. Quello del freddo è un mercato<br />

importante perché abbraccia non solo il<br />

settore alimentare ma anche quello farmaceutico<br />

dove c’è interesse a certificare questi dati.<br />

Ricordiamolo, tutto ciò che è nella nostra piattaforma<br />

è certificato ISO 27001. Cold Chain è<br />

una soluzione flessibile, possiamo montare un<br />

nostro sensore o utilizzare quello del veicolo se<br />

già presente”.<br />

A proposito di Webfleet Trailer, quali<br />

sono i vantaggi?<br />

Il sistema sfrutta il sistema di alimentazione del<br />

semirimorchio e ha una batteria che dura fino a<br />

90 giorni. Quando Il semirimorchio è agganciato<br />

trasferisce il dato ogni 10 minuti o con una frequenza<br />

maggiore in base a quanto stabilito dal<br />

cliente, se invece è isolato trasmette un’informazione<br />

al giorno. Se vengono rilevati movimenti<br />

senza che il veicolo sia stato agganciato al<br />

trattore viene inviato un allarme che consente<br />

di procedere con le opportune verifiche.<br />

I clienti sono molto soddisfatti. Oltre alla sicurezza<br />

questa soluzione assicura massima efficienza<br />

dando la posizione precisa del mezzo in<br />

tempo reale grazie al Gps. Un bel vantaggio per<br />

chi fa trasporto intermodale e magari deve cercare<br />

il veicolo fra centinaia nei piazzali. Abbiamo<br />

inserito in piattaforma anche una soluzione che<br />

non calcola i chilometri fatti su nave. Un dato interessante”.<br />

Webfleet continua a guardare avanti.<br />

Quale l’ultima novità?<br />

“L’ultima sfida tecnologica oltre a Webfleet Cold<br />

Chain è la Dash Cam con Intelligenza Artificiale<br />

che permette di guardare all’interno del veicolo<br />

per questioni di sicurezza. Vengono identificati<br />

i momenti di distrazione e inviati segnali sonori.<br />

È un sistema più evoluto della classica tazzina<br />

del caffè ormai presente a bordo di molti mezzi.<br />

Analizza, infatti, i movimenti facciali, è in grado<br />

di valutare se il driver sta fumando, o guardando<br />

il telefono. Sono i primi passi di utilizzo di un’IA<br />

che guarda alla sicurezza, da sempre uno dei<br />

nostri cavalli di battaglia. Un nostro cliente internazionale<br />

ha richiesto<br />

di metterlo su tutte le linee<br />

notturne: un gesto<br />

che dà valore agli autisti<br />

e a tutti gli utenti della<br />

strada. Il fleet manager<br />

può vedere le immagini<br />

solo se c’è quello che<br />

noi definiamo un ‘evento’:<br />

una sterzata brusca,<br />

una frenata improvvisa<br />

o un incidente. Se non<br />

c’è accordo con il driver<br />

abbiamo già previsto un tappo fisico che impedisce<br />

le registrazioni all’interno. Attenzione: io<br />

credo che sistemi come questo non debbano<br />

essere visti come un’intrusione nella privacy ma<br />

come una funzione di aiuto al driver che fa bene<br />

il suo mestiere. La Dash Cam dice che si stava<br />

guidando in maniera corretta. C’è molta flessibilità<br />

nell’utilizzo e nell’impostazione della telecamera.<br />

La privacy è garantita e la sicurezza<br />

aumentata”.<br />

Di questi tempi si parla molto di<br />

intelligenza artificiale. Cosa ne pensa?<br />

“Lavoro in questo campo da oltre 25 anni.<br />

Sicuramente le novità spaventano ma dipende<br />

da come se ne parla e da come si utilizzano. Io<br />

credo che l’IA porterà via del lavoro ma ne creerà<br />

altro come sempre ha fatto la tecnologia. In ambito<br />

automotive ci sono grandi potenzialità: pensiamo<br />

all’analisi dei dati. Noi ne raccogliamo miliardi<br />

al giorno da tutte le nostre flotte ma i fleet<br />

manager ne utilizzano, per questioni di tempo,<br />

meno del 10 per cento. Se troviamo un sistema<br />

per analizzarli in maniera approfondita e intelligente<br />

potremmo lavorare meglio. Sarebbe un<br />

passo avanti importante”.<br />

44 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it


Associazioni&Dintorni<br />

Non fermateci<br />

Anche Fai tra le associazioni presenti al 50° anniversario<br />

della rappresentanza IRU nella Ue. Tante le sfide comuni,<br />

a partire dalla libera circolazione, anche al Brennero<br />

a cura di Carlotta Caponi, Segretario Generale Fai<br />

Una delegazione Fai ha preso parte alle celebrazioni<br />

del 50esimo anniversario della rappresentanza IRU<br />

nella Ue, tenutesi il 27 giugno scorso a Bruxelles.<br />

Nella sala delle celebrazioni medievali del municipio di<br />

Bruxelles, sulla Grand Place, erano presenti numerose<br />

personalità di spicco del mondo istituzionale, associativo<br />

e imprenditoriale europeo: un’occasione per ripercorrere<br />

i cambiamenti e i progressi dell'ultimo mezzo secolo, per<br />

mettere a fuoco le tematiche attuali e approfondire le sfide<br />

che il settore dovrà affrontare nel prossimo futuro.<br />

L'evento è stato caratterizzato da tre sessioni chiave su<br />

passato, presente e futuro del trasporto su strada, con i<br />

commenti della presidente della Commissione europea<br />

Ursula von der Leyen, del sindaco della città di Bruxelles<br />

Philippe Close, del vice primo ministro belga e ministro<br />

della Mobilità Georges Gilkinet e del presidente dell'IRU<br />

Radu Dinescu.<br />

La presidente della Commissione europea ha dichiarato:<br />

“Oggi celebriamo cinque decenni di integrazione europea<br />

attraverso la mobilità e il commercio. L'industria dei <strong>trasporti</strong><br />

svolge un ruolo cruciale in quella che è attualmente la sfida<br />

più grande e importante. Con il Green Deal europeo, aspiriamo<br />

a essere il primo continente a impatto climatico zero<br />

prima del 2050. L'IRU, l'organizzazione mondiale del trasporto<br />

su strada, è un partner indispensabile in questo viaggio".<br />

Sono state ricordate le tappe fondamentali della costruzione<br />

dell'Unione europea, compresa l'istituzione di una<br />

politica comune dei <strong>trasporti</strong>, il mercato unico e la caduta<br />

della cortina di ferro, e il passato più recente con la pandemia<br />

e la guerra in Ucraina. Volgendo invece lo sguardo<br />

al futuro, decarbonizzazione e digitalizzazione appaiono<br />

come le questioni più urgenti per il trasporto su strada.<br />

Sfide comuni<br />

Come Fai abbiamo condotto una battaglia importante contro<br />

l’applicazione delle assurde, quanto ideologiche normative,<br />

presentate come le soluzioni idonee a garantire il<br />

rispetto dell’ambiente e intensificheremo le azioni di sensibilizzazione<br />

per convincere tutte le forze politiche nazionali<br />

a condividere le nostre preoccupazioni.<br />

Molte sono le sfide che accomunano Fai e IRU, molti i dossier<br />

comuni: primo fra tutti quello del Brennero.<br />

Come è noto, l’asse del Brennero rappresenta uno dei tratti<br />

principali del corridoio Scandinavo-Mediterraneo e, in quanto<br />

tale, costituisce un canale fondamentale per l’integrazione<br />

dei mercati europei.<br />

Per l’economia italiana, in particolare, riveste un’importanza<br />

vitale: la gran parte dell’export italiano verso gli altri paesi<br />

UE (circa l’80 per cento), transita attraverso i valichi alpini<br />

e, tra questi, il Brennero è il primo per volumi con circa 50<br />

milioni di tonnellate l’anno.<br />

La circolazione attraverso il Brennero viene assicurata in<br />

gran parte dal trasporto su gomma, anche a causa dell’inadeguatezza<br />

infrastrutturale della rete ferroviaria che<br />

ha ormai ampiamente raggiunto il proprio livello di saturazione.<br />

Tuttavia, negli anni, l’Austria ha progressivamente<br />

inasprito la propria politica in materia di circolazione stradale,<br />

rendendo sempre più difficile per i camion italiani<br />

l’attraversamento del Tirolo attraverso l’imposizione di<br />

divieti settoriali o legati alla classe euro dei veicoli e, ancora,<br />

di divieti notturni.<br />

Di anno in anno, i colli di bottiglia lungo questa fondamentale<br />

arteria si moltiplicano e si aggravano sempre più. La<br />

ragione accampata dall’Austria per giustificare le restrizioni<br />

imposte è di tipo ambientale, sebbene non sia difficile vedere<br />

come questo sia solo un pretesto.<br />

Come più volte ribadito dalle associazioni e giustamente<br />

evidenziato dall’IRU in un recente comunicato stampa, una<br />

colonna di veicoli pesanti costretti per ore ad avanzare a<br />

passo d’uomo a causa del contingentamento dei mezzi,<br />

inquina molto di più che se circolasse senza ostacoli.<br />

Tutto ciò ha conseguenze che si ripercuotono non solo<br />

sull’operatività delle imprese di autotrasporto, ma anche<br />

sull’intera economia nazionale: per ogni ora di ritardo nell’attraversamento<br />

del valico, l’Italia paga già più di 370 milioni<br />

di euro su base annua.<br />

Abbiamo dunque ricordato le iniziative (sia di tipo legale<br />

che mediatico) attuate dalla Fai per la rimozione delle limitazioni<br />

alla circolazione e manifestato la piena disponibilità<br />

della Federazione ad intraprendere, di concerto con<br />

le altre associazioni rappresentate nell'IRU, ogni altra azione<br />

utile alla soluzione del problema.<br />

46 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it


Il parere legale<br />

Non riesco proprio<br />

Se l’officina non è in grado di riparare il veicolo affidatogli per<br />

la mancanza di ricambi o semplicemente per le difficoltà incontrate nel<br />

risolvere il problema non può pretendere alcunché dal cliente. Anzi...<br />

a cura di Avv. Enrico Storari, Avv. Filippo Montanari<br />

Capita che l’officina incontri delle difficoltà nel riparare<br />

un veicolo e talvolta non ci riesca affatto: il<br />

guasto può essere particolarmente serio e richiedere<br />

specifiche attrezzature di cui la struttura è priva oppure<br />

mancano i pezzi di ricambio o, semplicemente, non<br />

si è in grado di risolvere un determinato problema.<br />

In astratto si profila un’ipotesi di inadempimento<br />

del riparatore nei riguardi del cliente.<br />

È, infatti, giusto ricordare che tra le due parti si<br />

conclude un vero e proprio contratto, talvolta<br />

solo oralmente o per fatti concludenti, sempre<br />

più spesso con la firma di un vero e proprio ordine<br />

di lavoro.<br />

Da un punto di vista giuridico il rapporto così<br />

formatosi è regolato all’art. 2222 c.c. (contratto<br />

d’opera) e con esso l’officina si obbliga<br />

a eseguire, dietro corrispettivo, “… un servizio,<br />

con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo<br />

di subordinazione nei confronti del committente<br />

…” (art. cit.). Così, all’obbligazione<br />

dell’officina di procedere con<br />

l’intervento sul mezzo corrisponde<br />

l’obbligo del cliente<br />

(il committente, appunto) di<br />

remunerare l’opera.<br />

In un simile contesto viene<br />

da chiedersi: l’officina è tenuta<br />

a conseguire il risultato<br />

atteso dal cliente per<br />

essere remunerata dell’opera<br />

eseguita?<br />

Oppure, è sufficiente che<br />

faccia tutto quanto in suo<br />

potere per ripristinare il veicolo<br />

al di là di un concreto<br />

e apprezzabile risultato del<br />

lavoro svolto?<br />

E ancora: l’officina può pretendere<br />

un corrispettivo anche<br />

se non è in grado di riparare<br />

il veicolo?<br />

La rubrica dedicata alle questioni legali che interessa la filiera della distribuzione e quella della<br />

riparazione dei veicoli è curata dagli Avvocati Enrico Storari e Filippo Montanari dello Studio<br />

Macchi di Cellere Gangemi. Costituito da oltre 100 professionisti, dal 1986 fornisce servizi<br />

di eccellenza in relazione a tutti gli aspetti del diritto delle imprese e degli affari commerciali.<br />

Obbligazione di risultato<br />

Per rispondere a tale domanda occorre in generale distinguere<br />

tra le “obbligazioni di mezzi” e le “obbligazioni di risultato”:<br />

le prime impongono all’obbligato di agire con la<br />

diligenza del professionista medio nello svolgimento della<br />

propria attività, senza per questo essere obbligato al<br />

raggiungimento di un determinato risultato pratico.<br />

Di contro, nelle obbligazioni di risultato chi deve<br />

eseguire la prestazione è tenuto a conseguire<br />

un risultato utile, a prescindere dal grado di diligenza<br />

messo in campo e dallo sforzo profuso<br />

nell’eseguire la prestazione.<br />

Un esempio di obbligazione di risultato è quella<br />

a carico del venditore in un contratto di compravendita,<br />

il quale è tenuto a far conseguire<br />

la titolarità del bene al compratore.<br />

Dunque, in relazione al contratto stipulato<br />

con l’officina, essendo appunto un contratto<br />

d’opera, si ritiene che l’obbligazione assunta<br />

dal meccanico sia tipicamente<br />

“di risultato”; infatti, il<br />

prestatore d’opera per adempiere<br />

esattamente il suo obbligo<br />

è tenuto ad eseguire<br />

la prestazione a regola d’arte<br />

in funzione del risultato finale;<br />

diverse pronunce di merito<br />

confermano tale principio<br />

(v. Tribunale di Brescia - sentenza<br />

n. 3504 del 2017;<br />

Tribunale di Firenze - sentenza<br />

n. 2732 del 2015, nonché Corte<br />

di Cassazione - sentenze n.<br />

21421/2004 e n. 316/1982).<br />

Di conseguenza, se il meccatronico<br />

non è stato in grado di riparare il<br />

veicolo, il cliente può risolvere il contratto<br />

per inadempimento, liberarsi<br />

dall’obbligo di pagare il corrispettivo<br />

per l’opera svolta e, nel caso, chiedere<br />

pure i danni.<br />

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48 - 08/09 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

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Dtruck<br />

Servizio 10 e lode<br />

Affonda le sue radici in un’officina<br />

la concessionaria Daf di Sassuolo che<br />

si è fatta in tre in meno di dieci anni<br />

“La nostra forza? Da sempre è il servizio.<br />

Un servizio col quale puntiamo a soddisfare<br />

al meglio qualsiasi esigenza della<br />

clientela, a conquistarla e a mantenerla nel<br />

tempo”. Parola di Gloria Benassati, insieme a<br />

Paola Benassati amministratrice della Dtruck.<br />

Una realtà imprenditoriale relativamente giovane:<br />

“Siamo nati come officina autorizzata Daf<br />

nel 2014 e abbiamo ricevuto il mandato per la<br />

vendita nel 2016”, ma che affonda le radici nel<br />

lontano 1958 quando il nonno di Gloria e padre<br />

di Paola, rispettivamente terza e seconda generazione<br />

in azienda, fondò un’officina e da li a<br />

poco cominciò a vendere macchine Lancia.<br />

Gloria e Paola<br />

Benassati,<br />

amministratrici<br />

della Dtruck. In basso<br />

l’ingresso della<br />

sede di Sassuolo,<br />

all’interno<br />

dell’autoporto,<br />

l’officina, la nuova<br />

linea per le revisioni<br />

e il magazzino ricambi.<br />

“Negli anni - spiega Paola - abbiamo collaborato<br />

con diversi marchi. La storia con Daf è cominciata<br />

quasi 10 anni fa”. Una scommessa fatta<br />

in tempi difficili per il mondo del veicolo industriale.<br />

“Abbiamo creduto nel marchio olandese<br />

- aggiunge Gloria - e continuiamo a farlo come<br />

dimostra l’attuale struttura del Gruppo”.<br />

Alla prima sede, all’interno dell’autoporto di<br />

Sassuolo, il polo industriale della ceremica italiana,<br />

1.600 metri quadrati coperti tra uffici commerciali<br />

e officina e 5.000 metri quadrati di piazzale,<br />

si sono affiancate quelle di Ferrara, con<br />

superfici simili, attiva da luglio 2021, e di Imola,<br />

1.800 metri coperti di cui 1.500 di officina e 4.000<br />

metri quadrati di piazzale, attiva da circa un anno.<br />

Tutte dispongono di magazzini ricambi, verticali<br />

a Imola e Sassuolo, che lavorano per lo più per<br />

le officine interne. Sia la filiale ferrarese, sia quella<br />

imolese, entrambe dotate di show room per il<br />

nuovo, sono a pochi chilometri dall’uscita autostradale,<br />

quindi, facilmente raggiungibili.<br />

“A Sassuolo - sottolinea Gloria - abbiamo anche<br />

un piazzale espositivo di altri 5.000 metri quadrati<br />

sulla Pedemontana per i veicoli usati e i semirimorchi.<br />

Con Menci c’è un rapporto preferenziale<br />

ma trattiamo anche altri marchi per venire<br />

incontro ai desiderata dei clienti. Abbiamo inoltre<br />

degli uffici commerciali uffici commerciali a<br />

Parma, insediati presso l’officina autorizzata Daf<br />

Tanzi, e a La Spezia, all’interno di un terminal”.<br />

I NUMERI DI DTRUCK<br />

Sede di Sassuolo<br />

Superficie coperta: 1.600 mq<br />

Superficie scoperta: 5.000 mq + 5.000 mq<br />

Filiale di Imola<br />

Superficie coperta: 1.800 mq<br />

Superficie scoperta: 4.000 mq<br />

Filiale di Ferrara<br />

Superficie coperta: 1.600 mq<br />

Superficie scoperta: 5.000 mq<br />

Dipendenti totali: 40<br />

di cui impegnati nel service: 18<br />

Veicoli nuovi venduti nel 2022: 200<br />

Veicoli usati venduti nel 2022: 220<br />

Passaggi giornalieri officine: 40<br />

Una struttura al servizio di un ampio territorio,<br />

vivace dal punto di vista economico, che occupa<br />

complessivamente una quarantina di persone,<br />

18 nel post-vendita.<br />

Crederci sempre<br />

Nel 2022 Dtruck ha venduto 200 veicoli Daf nuovi,<br />

oltre il 50 per cento con contratto di manutenzione.<br />

Uno su 2 è stato finanziato da Paccar<br />

Finance.<br />

Con gli usati si è invece raggiunta quota 220<br />

unità. Per quanto riguarda rimorchi e semirimorchi<br />

l’anno si è chiuso complessivamente<br />

con 120 pezzi. “Abbiamo anche 75 veicoli a noleggio<br />

- nota Paola - è un servizio che forniamo<br />

da 5 anni. La durata è variabile: da pochi giorni,<br />

per chi necessita di un mezzo sostitutivo o ha<br />

picchi lavorativi, a 5-6 anni”.<br />

Le vendite riguardano prevalentemente trattori.<br />

“Non abbiamo un target definito: serviamo dal<br />

padroncino alla flotta. Il nostro obiettivo è riuscire<br />

Filiale di Ferrara<br />

la spezia<br />

PARMA<br />

sassuolo<br />

ferrara<br />

imola<br />

Sede di Sassuolo<br />

Reti&Service Reti&Service Reti&Service Reti&Service Reti&Service<br />

50 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it 08/09 <strong>2023</strong> - 51


Attualità<br />

Tre immagini della<br />

sede di Imola, attiva<br />

da circa un anno.<br />

a soddisfare le esigenze di tutti coloro che varcano<br />

le porte della nostra concessionaria con il<br />

prodotto giusto e un servizio ad hoc”.<br />

I venditori sono suddivisi su provincia e hanno<br />

a loro disposizione un CRM. Una volta alla settimana<br />

si riuniscono per fare il punto e condividere<br />

piani e strategie.<br />

La pronta consegna è tra queste come evidenzia<br />

Gloria: “Abbiamo sempre veicoli in pronta<br />

consegna allestiti: carri scarrabili, frigoriferi, mezzi<br />

d’opera. L’allestimento allunga di parecchio i<br />

tempi di consegna. Oggi ci vuole come minimo<br />

un anno per inserire un allestito nel proprio parco.<br />

Averlo in casa è vincente”.<br />

Tra i servizi offerti da Dtruck ci sono anche quelli<br />

di preparazione e revisione veicoli (“siamo già<br />

pronti a partire con una nuova linea a Sassuolo<br />

non appena la legge lo consentirà”), taratura tachigrafo<br />

e carrozzeria.<br />

“Investiamo - aggiunge Paola - perché ci crediamo.<br />

Lo abbiamo fatto nel 2014 quando il mercato<br />

era in forte crisi e continuiamo a farlo.<br />

Pensiamo che Daf sia un ottimo prodotto e crediamo<br />

che il servizio sia un elemento fondamentale<br />

per l’attività commerciale, una è legata all’altra.<br />

Bisogna essere vicini al cliente. Sempre”.<br />

Attualmente a Sassuolo l’officina registra 18<br />

passaggi giornalieri, a Ferrara 12 e a Imola 10.<br />

“Contiamo di incrementare il numero dei passaggi<br />

sia a Imola, sia a Ferrara, le due strutture più giovani.<br />

È però complicato trovare personale specializzato<br />

da inserire in azienda. Oggi per riparare<br />

questi veicoli servono conoscenze a 360 gradi,<br />

di meccanica, elettronica, informatica, etc.”.<br />

Filiale di Imola<br />

Scommettiamo sugli elettrici<br />

Un capitolo a parte è rappresentato dai veicoli<br />

elettrici sui quali Dtruck sta puntando.<br />

“Nel <strong>2023</strong> - ha spiegato Gloria Benassati - abbiamo<br />

venduto il primo veicolo elettrico Daf, un<br />

trattore Xf. Ci stiamo organizzando anche a livello<br />

di officina con un tecnico specializzato sui<br />

Bev (Battery Electric Vehicle) e tutta la strumentazione<br />

necessaria per la riparazione e l’assistenza.<br />

Ci stiamo ampliando, inoltre, con postazioni<br />

dedicate. Ogni sede è già stata dotata di<br />

colonna di ricarica. Quest’anno abbiamo acquisito<br />

altri marchi che ci permettono di allargare<br />

la nostra offerta ‘alla spina’. Partiamo dai tre ruote<br />

per passare ai furgoni, e arrivare quindi ai pesanti<br />

con Daf. Per i veicoli elettrici abbiamo dei<br />

venditori dedicati. Oggi la domanda di veicoli<br />

elettrici, leggeri e pesanti, è ancora limitata, c’è<br />

curiosità ma poca conoscenza del prodotto. Noi<br />

siamo pronti a scommetterci così come ci ha<br />

scommesso Daf”.<br />

La transizione ecologica cambierà anche il<br />

mestiere del concessionario? “Troppo presto<br />

per dirlo - sottolinea Paola - finché non entreranno<br />

in vigore le normative che sostanzialmente<br />

costringeranno ad abbandonare il diesel<br />

non cambierà nulla”.<br />

Obiettivi per il <strong>2023</strong>?<br />

“Puntiamo a consolidare quello che abbiamo<br />

fatto - conclude Gloria - raggiungendo circa quota<br />

230 veicoli nuovi venduti. Abbiamo notato un<br />

rallentamento della domanda sia di nuovo, sia<br />

di usato. C’è stata del resto una corsa alle immatricolazioni<br />

di veicoli pesanti prima dell’entrata<br />

in vigore del nuovo tachigrafo intelligente,<br />

prevista per agosto, e i prezzi sono aumentati.<br />

Per quanto riguarda l’usato ora se ne trova di più<br />

rispetto agli anni passati ma quello ‘fresco’ fino<br />

a tre anni, il più richiesto, è ancora, merce rara.<br />

Tiene, infine, l’attività di officina. Per quanto riguarda<br />

i servizi non smetteremo mai di migliorarci.<br />

Sono nel nostro DNA”.<br />

Ford Mobile Service<br />

Arrivo io<br />

Debutta in Italia la prima flotta di officine mobili Ford Pro<br />

che punta a massimizzare l’operatività dei veicoli. Si<br />

parte dal Veneto per coprire l’intero Paese entro il 2024<br />

Dalle parole ai fatti. L’annunciato servizio<br />

Ford Mobile Service di Ford Pro diventa<br />

realtà in Italia con il debutto di una flotta<br />

di furgoni dedicata all’assistenza on-site presso<br />

la sede dei clienti business. Un ulteriore strumento<br />

a loro disposizione per crescere nel segno<br />

della reddittività. I van, infatti, trasformati<br />

in vere e proprie officine mobili, possono raggiungere<br />

i professionisti in tempi rapidi laddove<br />

lo richiedano per ridurre significativamente i<br />

fermi macchina e migliorare l’operatività.<br />

Il servizio, già disponibile in Veneto, sarà esteso<br />

alle altre regioni italiane nei prossimi mesi, per<br />

giungere a una diffusione nazionale entro il<br />

2024. Il Ford Mobile Service è già attivo in Regno<br />

Unito e Germania con ottimi risultati in termini<br />

di efficacia del servizio per i clienti con flotte di<br />

grandi e medie dimensioni, per il quale era stato<br />

pensato. “Con le officine mobili - ha spiegato<br />

Fabrizio Bambina, Ford Service Director Italy -<br />

gli specialisti Ford Mobile Service possono eseguire<br />

oltre il 70 per cento dei servizi di riparazione<br />

presso la sede richiesta dal cliente, dai normali<br />

tagliandi agli interventi più complessi su motore,<br />

cambio e frizione, nonché campagne di servizio<br />

e garanzie. Grazie alla manutenzione intelligente<br />

e predittiva, gli interventi vengono eseguiti con<br />

la massima tempestività consentendo ai veicoli<br />

di ritornare alla completa operatività nel più breve<br />

tempo possibile”.<br />

Le squadre del Ford Mobile Service sono state<br />

coinvolte in diverse sessioni di training. Sessioni<br />

dedicate non solo all’utilizzo degli speciali mezzi<br />

allestiti, ma anche all’approfondimento di tematiche<br />

legate alla sicurezza, al rispetto dell’ambiente<br />

e al contatto con i clienti in scenari<br />

di intervento che possono essere molto diversi<br />

rispetto alla tradizionale assistenza in officina.<br />

Non solo Ford<br />

I veicoli della flotta Ford Mobile Service sono<br />

stati allestiti con la collaborazione del gruppo<br />

Würth, attraverso la divisione ORSYmobil.<br />

Quest’ultima offre soluzioni su misura per ogni<br />

attività lavorativa, grazie alla grande flessibilità<br />

e alla progettazione individuale, costruita sull’esperienza<br />

decennale con clienti di tutti i settori<br />

dell’artigianato. I furgoni Ford Mobile Service<br />

possono servire flotte con veicoli Ford, utilizzando<br />

ricambi originali, ma anche quelle multimarca,<br />

in questo caso con ricambi equivalenti<br />

della linea Ford-Omnicraft.<br />

Ford Mobile Service è parte dell’ecosistema<br />

connesso Ford Pro, che include FORDLiive, sistema<br />

integrato e connesso per l’ottimizzazione<br />

dell’operatività dei veicoli. Grazie all’utilizzo in<br />

tempo reale dei dati e a un team di agenti in costante<br />

contatto con le officine Ford, FORDLiive<br />

accelera i tempi di lavorazione garantendo il ritorno<br />

all’operatività nel minor tempo possibile.<br />

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08/09 <strong>2023</strong> - 53


Leggi, aziende, lavoro<br />

È tutto calcolato<br />

Quarto appuntamento con l’orario di lavoro, nella legge e nel Contratto<br />

Collettivo Nazionale Trasporto Logistica e Spedizioni. Tutto quello<br />

che c’è da sapere sull’orario giornaliero e su quello multiperiodale<br />

a cura di Pasquale Dui<br />

IPer quanto riguarda l’orario di lavoro la disciplina di riferimento<br />

è quella posta dall’art. 3, d.lgs. 66/2003. La<br />

legge fissa in 40 ore settimanali l’orario normale tuttavia<br />

i contratti collettivi possono:<br />

• stabilire una durata inferiore;<br />

• riferire l’orario normale alla durata media delle prestazioni<br />

lavorative in un periodo non superiore all’anno (c.d. settimana<br />

corta) dal contratto collettivo o dal datore di lavoro<br />

previa comunicazione o trattativa.<br />

ELECTRIC<br />

BUS<br />

DRIVER<br />

TRAINING<br />

Orario giornaliero<br />

La legge non prevede un limite massimo giornaliero di durata<br />

della prestazione lavorativa, che tuttavia può essere<br />

determinato in 13 ore giornaliere (ferme restando le pause)<br />

interpretando a contrario le disposizioni in materia di riposi<br />

giornalieri e pause: 11 ore di riposo compensativo ogni 24,<br />

dunque 24-11 = 13 ore di lavoro massime giornaliere. In<br />

genere, però, sono i contratti collettivi che lo stabiliscono.<br />

Il datore di lavoro può instaurare un regime di orario:<br />

• elastico, in virtù del quale i lavoratori possono iniziare e<br />

concludere il lavoro entro una determinata fascia oraria<br />

(esempio: i lavoratori possono entrare in azienda nella<br />

fascia compresa tra le ore 8,00 e le 9,30 e, conseguentemente,<br />

possono uscire tra le 17 e le 18,30, considerando<br />

un’ora di riposo);<br />

• rigido, in presenza di esigenze di tipo produttivo quando<br />

la lavorazione deve iniziare puntualmente in un determinato<br />

momento (ad esempio, lavorazioni a catena o lavoro<br />

degli addetti di accensione di macchine).<br />

Orario multiperiodale<br />

L’azienda, per far fronte a variazioni cicliche delle esigenze<br />

produttive, può effettuare orari settimanali superiori e inferiori<br />

a quello normale, a condizione che la media delle<br />

ore di lavoro prestato corrisponda alle 40 ore settimanali<br />

(o alla minore durata stabilita dal CCNL), riferibile a un periodo<br />

non superiore all’anno.<br />

Nelle settimane in cui vi è il superamento dell’orario normale<br />

l’incremento non è considerato straordinario e le ore prestate<br />

in più (entro il limite previsto dal regime di flessibilità)<br />

vengono recuperate tramite periodi di riduzione di orario.<br />

I CCNL regolamentano la gestione dell’orario multiperiodale,<br />

con riguardo a:<br />

• tetti massimi di orario annuo entro i quali può realizzarsi<br />

la flessibilità e riservandone la applicazione concreta<br />

agli accordi aziendali;<br />

• retribuzione, solitamente prevedendo la corresponsione<br />

54 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

della normale retribuzione sia nei periodi di superamento<br />

dell’orario che in quelli di recupero (in alcuni casi sono<br />

stabilite apposite maggiorazioni);<br />

• procedure da seguire; in genere è prevista una fase di informazione<br />

alle rappresentanze sindacali interne sulle<br />

ragioni giustificatrici e un’altra di definizione o contrattazione<br />

a livello aziendale sulle modalità organizzative<br />

degli orari.<br />

Quando alcuni periodi di riposo coincidono con giornate<br />

in cui è stato previsto un orario superiore o inferiore a quello<br />

normale, le parti del rapporto devono concordare lo spostamento<br />

in altra data di un uguale incremento o riduzione<br />

della prestazione.<br />

Le eventuali ore di incremento prestate e non recuperate<br />

assumono la natura di lavoro straordinario, e devono essere<br />

compensate secondo le modalità previste dai contratti<br />

collettivi.<br />

Da evidenziare che:<br />

• se la contrattazione collettiva non disciplina l’orario di lavoro<br />

multiperiodale, l’autonomia individuale può intervenire<br />

esclusivamente con l’orario di lavoro straordinario;<br />

• il riferimento all’anno non deve intendersi come anno civile<br />

(1° gennaio-31 dicembre) ma come un periodo mobile<br />

compreso tra un giorno qualsiasi dell’anno ed il corrispondente<br />

giorno dell’anno successivo, tenendo conto<br />

delle disposizioni della contrattazione collettiva.<br />

La rubrica è curata da Pasquale Dui,<br />

Avvocato in Milano - Professore a<br />

contratto di diritto del lavoro - Revisore<br />

legale e Giornalista pubblicista.<br />

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dedicato agli<br />

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Si dice che<br />

&<br />

PERSONE<br />

POLTRONE<br />

n Dallo scorso 13 luglio <strong>2023</strong>, Matteo<br />

De Tomasi è il nuovo Presidente e<br />

Amministratore Delegato di Michelin<br />

Italiana S.p.A. Subentra a Simone<br />

Miatton, che lascia il comando del<br />

Gruppo in Italia per diventare<br />

Responsabile dell’Employee Experience<br />

per tutto il Gruppo Michelin.<br />

Entrato in Michelin ad inizio 2020 come<br />

Global Account Manager per la linea<br />

business Truck and Bus, Matteo De<br />

Tomasi ha precedentemente maturato<br />

esperienze all’estero tra Svizzera,<br />

Francia e Gran Bretagna, ricoprendo<br />

ruoli in ambito marketing e vendite per<br />

importanti aziende. Da novembre 2022<br />

è Direttore Commerciale della Michelin<br />

Italiana S.p.A. per Italia e Malta, incarico,<br />

quest’ultimo, che conserva tutt’ora.<br />

n Dal 1° luglio, Fabrizio Ruggiero, 56<br />

anni, è direttore generale di Mobilize<br />

Financial Services Italia, il marchio<br />

commerciale di RCI Banque SA, banca<br />

francese specializzata in finanziamenti e<br />

servizi automobilistici per i clienti e i<br />

concessionari dell'Alleanza. Sostituisce<br />

Pascal Pozzoli.<br />

n Alberto Musso, Responsabile Area<br />

Tecnica e Affari regolamentari di Anfia,<br />

è stato riconfermato alla Presidenza del<br />

Comitato tecnico OICA – di cui Anfia è<br />

membro fin dalla fondazione, nel 1919<br />

– per il biennio <strong>2023</strong>-2025.<br />

Il Comitato, attivo dal 1956, coordina le<br />

attività di tipo tecnico-regolamentare<br />

delle associazioni dei produttori di<br />

autoveicoli affiliate OICA (International<br />

Organization of Motor Vehicle<br />

Manufacturers) – organismo<br />

internazionale che ad oggi comprende<br />

36 associazioni provenienti da tutti i<br />

continenti - e contribuisce attivamente<br />

ai lavori del World Forum for<br />

Harmonization of Vehicle Regulations<br />

(WP29) dell’Unece (United Nations<br />

Economic Commission for Europe),<br />

rappresentando in quella sede, in modo<br />

unitario, la voce dei costruttori<br />

automotive.<br />

Il ‘peso’ dell’idrogeno<br />

Un vettore fondamentale per la transizione<br />

ecologica ma serve una strategia nazionale<br />

Rendere l’Italia leader a livello internazionale nel settore idrogeno con<br />

una strategia condivisa e supportata a livello istituzionale: è questa la<br />

richiesta dei protagonisti del comparto, emersa in occasione del primo<br />

Italian Hydrogen Summit, l’evento organizzato da H2IT, Associazione<br />

Italiana Idrogeno, che ha riunito a luglio, a Roma, istituzioni nazionali ed<br />

europee, aziende, esperti e operatori del settore. Il punto di partenza?<br />

L’enorme potenziale del vettore idrogeno, il quale oltre agli investimenti<br />

in continua crescita dei privati - oggi rappresentano la parte trainante -,<br />

può contare sui 3,64 miliardi di euro destinati dal PNRR allo sviluppo del<br />

settore. Le parole dei convenuti confluiscono tutte in un unico messaggio:<br />

l’idrogeno è una delle opzioni fondamentali per la decarbonizzazione di<br />

tanti settori, dalla mobilità, all’industria, fino alle infrastrutture. Rappresenta<br />

un’opportunità unica per l’Italia sia sotto il profilo economico, sia sotto<br />

quello della transizione energetica. Occorre, però una visione unica, una<br />

vera e propria strategia che consenta alle aziende di operare in un quadro<br />

più sicuro che non metta a rischio gli investimenti fatti e ne abiliti di nuovi.<br />

E proprio ‘investimenti’ è una delle parole chiave per il futuro di questo<br />

vettore energetico. Lo dimostrano anche i dati della seconda edizione<br />

dell’Osservatorio H2IT: il 65 per cento delle aziende ha registrato un aumento<br />

degli investimenti sull'idrogeno nel 2022 e la stragrande maggioranza,<br />

il 70 per cento, proviene da risorse interne. Questi investimenti, in<br />

molti casi, hanno dato vita a innovazioni tecnologiche concrete. Ma la<br />

mancanza di un quadro normativo chiaro mette in difficoltà il 78 per<br />

cento delle imprese, tanto che il 55 per cento indica come prioritaria la<br />

messa a punto di una strategia nazionale.<br />

Per lo sviluppo di una mobilità a idrogeno si conferma l’importanza delle<br />

‘Hydrogen Valleys’, centri di produzione e consumo di idrogeno rinnovabile<br />

in grado di abilitare gli usi finali. Ammontano a 500 i milioni stanziati per<br />

questi progetti attraverso il PNRR che giocano un ruolo chiave nell’avvio<br />

di un mercato dell’idrogeno. I progetti vincitori del bando sono in totale<br />

54, al Mezzogiorno è destinato il 50 per cento dei fondi. L’alto numero di<br />

proposte progettuali approvate (e molte non sono state finanziate per<br />

mancanza di fondi) dimostra la capacità della filiera di rispondere alle<br />

esigenze nazionali con progetti ad alto contenuto tecnologico. Nell’ottica<br />

di un ampliamento di questi progetti, è fondamentale il rafforzamento<br />

delle competenze degli enti territoriali e la semplificazione dei percorsi<br />

autorizzativi. Infine, affinché possa svilupparsi una mobilità idrogeno in<br />

tutte le tipologie, trasporto stradale, ferroviari nonché marittimo sarà imprescindibile<br />

un piano di sviluppo di una rete di stazioni di rifornimento<br />

di idrogeno e l’incentivo all’acquisto di veicoli a idrogeno. Altri temi affrontati<br />

nella capitale: l’essenziale ruolo degli incentivi, l’accesso ai finanziamenti<br />

e la formazione di nuove figure professionali.<br />

56 - 08/09 <strong>2023</strong>


Si dice che<br />

Si dice che<br />

GATE, ora si passa ai fatti<br />

Una formula pay-per-use per Iveco eDAILY. Tre i pacchetti<br />

a disposizione. Si parte dall’Italia, dal 2024 negli altri Paesi<br />

Liquidazioni più celeri con VAPP<br />

Un QR Code e una web app per trasmettere i dati sui sinistri<br />

in tempo reale e velocizzare le pratiche. Un’idea Metakol<br />

GATE - Green & Advanced Transport Ecosystem<br />

- debutta nel mercato italiano con un progetto<br />

pilota. La nuova società di Iveco Group da oggi<br />

offre una formula pay-per-use e flessibile per il<br />

noleggio a lungo termine del nuovo eDAILY.<br />

Ciascuno può scegliere la soluzione migliore<br />

in base alle proprie esigenze con tre diversi pacchetti:<br />

Easy, Energy ed eManager che comprendono<br />

opzioni per le stazioni di ricarica e servizi<br />

dedicati. Sostanzialmente si passa da un noleggio<br />

con canone mensile fisso a un'offerta<br />

su misura incentrata sull'utilizzo stimato del<br />

veicolo da parte dell'utente, con servizi premium<br />

e conguagli successivi basati sui consumi effettivi.<br />

Partner di GATE sono Bridgestone, con<br />

i suoi servizi di gestione degli pneumatici supportati<br />

dalla telematica e dall’intelligenza artificiale<br />

e wefox che propone prodotti assicurativi<br />

per garantire la piena conformità del nuovo business<br />

e gestire l'intero processo in chiave digitale.<br />

"Siamo pronti - ha dichiarato Simone<br />

Olivati, President, Financial Services Iveco<br />

Group e Head of GATE - a sbloccare il futuro e<br />

orgogliosi di accompagnare i nostri clienti verso<br />

la mobilità di domani, lavorando insieme al progresso<br />

di una società più sostenibile".<br />

È stato attivato anche un nuovo sito web dedicato,<br />

all'indirizzo www.gatesolutions.it.<br />

GATE arriverà in altri Paesi europei nel corso<br />

del prossimo anno.<br />

Semplificare e rendere più celere<br />

la denuncia dei sinistri alle imprese<br />

assicuratrici per rendere<br />

più rapida la liquidazione: è<br />

l’obiettivo della nuova tecnologia<br />

brevettata da Metakol, azienda<br />

genovese specializzata nell’insurtech.<br />

Il sistema prevede il rilascio<br />

all’assicurato di un QR<br />

Code associato a una web app<br />

denominata VAPP che consente<br />

di effettuare scatti fotografici<br />

nell’imminenza dell’evento, di fotografare<br />

il modulo CAI sottoscritto<br />

dai conducenti e di raccogliere<br />

i dati essenziali ai fini<br />

della denuncia del sinistro stesso.<br />

Tutte le fotografie sono certificate nella loro<br />

autenticità, oltre a essere geolocalizzate e associate<br />

a una marca temporale e alle condizioni<br />

meteo del momento. I dati raccolti da VAPP<br />

vengono trasmessi tempo reale<br />

alla compagnia di assicurazione<br />

convenzionata con Metakol o<br />

allo stesso assicurato. Nei casi<br />

dove non è in discussione la responsabilità<br />

del sinistro, il sistema,<br />

d’intesa con l’impresa di assicurazione,<br />

può anche<br />

appoggiarsi a un primario studio<br />

peritale che 24 ore su 24, tutti i<br />

giorni della settimana, da remoto<br />

può procedere a un’immediata<br />

stima del danno. In sostanza<br />

il sinistro potrebbe essere liquidato<br />

a poche ore dall’evento. A<br />

livello corporate, Feder<strong>trasporti</strong>,<br />

aggregazione di aziende di autotrasporto<br />

con un parco di 5.000 veicoli, sarà<br />

la prima realtà in Italia a mettere a disposizione<br />

dei conducenti dei camion delle diverse flotte<br />

associate Vapp.<br />

Dal vento alle ruote<br />

Inaugurata a Vado Ligure la prima stazione di ricarica<br />

direttamente collegata a un parco eolico<br />

KRONE<br />

AUTO<br />

MATION<br />

SUSTAIN<br />

ABILITY<br />

ELECTRI<br />

FICATION<br />

DIGITALI<br />

ZATION<br />

58 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

È stata inaugurata in Italia, a Vado Ligure - nelle<br />

immediate vicinanze del corridoio mediterraneo,<br />

il terzo dei dieci assi prioritari del sistema<br />

di reti transeuropee dei <strong>trasporti</strong> (TEN-T) - la prima<br />

stazione di ricarica pubblica per auto e mezzi<br />

pesanti, direttamente collegata al limitrofo<br />

parco eolico Rocche Bianche. L’apertura dell’impianto<br />

realizzato da RICARICA, società del<br />

Gruppo FERA (Fabbrica Energie Rinnovabili<br />

Alternative), rappresenta un’iniziativa pioneristica<br />

per un trasporto decarbonizzato e sostenibile<br />

che è stata sostenuta da istituzioni e imprese<br />

del mondo dei <strong>trasporti</strong>, dell’automotive<br />

e dell’energia, tra le quali Scania. Lo spazio di<br />

2mila metri quadrati ospita16 colonnine: da 75<br />

kW, da 350 kW e i Supercharger Tesla.<br />

“Il collegamento diretto tra un parco eolico e le<br />

infrastrutture di ricarica elettriche - ha commentato<br />

Cesare Fera, presidente del Gruppo FERA<br />

- è il primo caso in Italia. Si ha a disposizione la<br />

produzione di un impianto eolico da 9,2 MW, sufficiente<br />

a ricaricare potenzialmente oltre 90 veicoli<br />

contemporaneamente in modalità Ultra Fast.<br />

La connessione diretta consente di bypassare<br />

la rete pubblica, così da utilizzare energia esclusivamente<br />

eolica prodotta contestualmente alla<br />

ricarica (Wind-to-Wheels, ‘dal vento alle ruote’).<br />

Dal piazzale della Stazione di RICARICA sono<br />

visibili le turbine eoliche disposte sulla collina<br />

sovrastante. Si può, quindi, parlare di ‘ricarica<br />

eolica’ con il chilowattora di energia a chilometro<br />

zero che si traduce in un’offerta al pubblico molto<br />

competitiva”.<br />

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Un calendario fitto, fitto<br />

I tanti appuntamenti autunnali per chi opera nel mondo<br />

automotive a tutti i livelli. Da Service Day a Ecomondo<br />

Autunno caldo per l’automotive con<br />

tantissimi appuntamenti per chi<br />

opera in questo settore. È in calendario<br />

presso il Centro Congressi<br />

Veronafiere, i prossimi 27 e 28 ottobre,<br />

Service Day (www.serviceday.it).<br />

L’evento di Quintegia nato<br />

da un’idea di AsConAuto, torna<br />

dopo la pandemia con la medesima<br />

formula: tantissimi<br />

workshop dedicati al post-vendita<br />

(mercato, futuro e tecnologia,<br />

gestione officina, servizi innovativi,<br />

consumatori, marketing e digitale,<br />

persone e carrozzeria sono i macrotemi sul tavolo),<br />

uno spazio espositivo e tante occasioni<br />

per il networking. Concessionari e riparatori autorizzati,<br />

officine indipendenti e carrozzerie, case<br />

automobilistiche e aziende della filiera post-vendita<br />

sono il target di questa kermesse.<br />

Dal 7 al 10 novembre presso la fiera di Rimini<br />

va, invece, in scena la 26° edizione di Ecomondo<br />

(www.ecomondo.com), che si ripropone come<br />

il principale punto di incontro e di dialogo tra<br />

industrie, stakeholder, policy maker, opinion leader,<br />

autorità locali sull’economia circolare, il luogo<br />

in cui mettere a sistema tutti gli elementi<br />

chiave che definiscono le strategie di sviluppo<br />

della politica ambientale dell’Unione Europea.<br />

Dal 16 al 18 novembre, presso il Quartiere fieristico<br />

di Bologna, si terrà Futurmotive Expo &<br />

Talks (www.futurmotive.com), ‘prima’ di un evento<br />

dedicato a tecnologie e transizione energetica.<br />

Organizzato da Autopromotec, sarà focalizzato<br />

sulle sfide della transizione energetica ed ecologica<br />

e sui nuovi modelli di business nel settore.<br />

Dalla generazione dei materiali e delle energie,<br />

alle infrastrutture e città intelligenti, alla interconnessione<br />

uomo-macchina per la manutenzione<br />

dell’auto computerizzata: di questo e molto altro<br />

si parlerà nel capoluogo emiliano dove si potrà<br />

visitare anche un ampio spazio espositivo.<br />

Come da tradizione a Lione Eurexpo, si svolgerà<br />

dal 21 al 25 novembre la 17° edizione del<br />

Solutrans (www.solutrans.eu), la più grande<br />

riunione di costruttori di veicoli pesanti in<br />

Europa nel <strong>2023</strong>. Saranno presenti, tra gli altri<br />

Daf, Ford Trucks, Iveco, Man, Mercedes-Benz,<br />

Renault Trucks e Scania oltre ai principali brand<br />

di rimorchi e semirimorchi.<br />

Ancora a novembre, il 29 e il 30, Parma diventerà<br />

la capitale della mobilità sostenibile con<br />

MobyDixit (www.mobydixit.it,), presso il<br />

Paganini Congressi, preceduto da una serie di<br />

appuntamenti sul tema denominati MobilityTalk.<br />

Ospiterà la conferenza PUMS sui Piani Urbani<br />

della Mobilità Sostenibile e la conferenza<br />

Nazionale sul Mobility Management e la<br />

Mobilità Sostenibile, un momento di riflessione<br />

fondamentale per i principali soggetti nazionali<br />

coinvolti nei processi di gestione della mobilità<br />

urbana in Italia.<br />

C’è decisamente più tempo per organizzare la<br />

propria presenza a Transpotec Logitec<br />

(www.transpotec.com), evento leader in Italia<br />

per l’autotrasporto e la logistica, che tornerà,<br />

dall’8 al 11 maggio 2024, presso Fiera Milano.<br />

Oltre a un’ampia vetrina per veicoli, servizi e prodotti<br />

sarà un’occasione per affrontare i tanti<br />

temi chiave per il settore.<br />

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PROFESSIONISTI<br />

MOTORI SPENTI<br />

Agosto<br />

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do<br />

1 2 3 4 3 5 4 6 1<br />

7 8 9 10 11 3 12 4 13 1<br />

14 15 1 16 17 18 19 2 20 1<br />

21 22 23 24 25 26 2 27 1<br />

28 29 30 31<br />

Settembre<br />

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do<br />

1 2 3 1<br />

4 5 6 7 8 9 10 1<br />

11 12 13 14 15 16 17 1<br />

18 19 20 21 22 23 24 1<br />

25 26 27 28 29 30<br />

1 dalle ore 7,00 alle ore 22,00 - 2 dalle ore 8,00 alle ore 16,00 - 3 dalle ore 16,00 alle ore 22,00<br />

4 dalle ore 8,00 alle ore 22,00<br />

La limitazione interessa, fuori dai centri abitati, i veicoli e le combinazioni di veicoli adibiti<br />

al trasporto di merci aventi massa complessiva massima autorizzata superiore alle 7,5 tonnellate<br />

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primo canone anticipato da 3.620 euro, riscatto<br />

a 3.671, Tan 5,99%, Taeg 7,89%.<br />

Ducato Furgone Lastrato 28Q CH1 120 Cv 2.2<br />

Multijet 3 E6d-final è proposto a 299 euro al mese<br />

per 59 mesi, primo canone anticipato da 4.409<br />

euro, riscatto a 12.078, Tan 5,99%, Taeg 7,65%;<br />

nella versione elettrica 35Q MH2 122 Cv con<br />

Pacco batterie da 47kW, 405 euro al mese per<br />

59 mesi, primo canone da 15.420 euro, riscatto<br />

a 23.544, Tan 5,99%, Taeg 7,09%.<br />

Doblò Van CH1 1.5 BlueHdi (N1) 100 Cv MT6 è<br />

offerto a 209 euro al mese per 59 mesi, primo<br />

canone anticipato da 5.812 euro, riscatto a 6.688,<br />

Tan 5,99%, Taeg 7,73%; nella versione Van BEV<br />

CH1 (N1) con Pacco batterie da 50kW, 405 euro<br />

al mese per 59 mesi, primo canone da 6.162 euro,<br />

riscatto a 9.490, Tan 5,99%, Taeg 7,70%.<br />

Scudo ICE Van L2H1 1.5 BlueHdi (N1) 100 Cv<br />

MT6 è proposto a 249 euro al mese per 59 mesi,<br />

primo canone anticipato da 5.850 euro, riscatto<br />

a 9.602, Tan 5,99%, Taeg 7,67%; nella versione<br />

BEV Van L2H1 (N1) con Pacco batterie da 50kW,<br />

305 euro per 59 mesi, primo canone da 9.903<br />

euro, riscatto a 9.416, Tan 5,99%, Taeg 7,73%. Nei<br />

modelli elettrici è inclusa l’Easy Wallbox.<br />

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Idea Ford<br />

Con Idea Ford Business, Transit Courier Trend<br />

1.5 TDCi 75 Cv Euro 6.2 MY<strong>2023</strong> è offerto, solo<br />

in pronta consegna, a 125 euro al mese per 48<br />

mesi, anticipo di 4.050 euro, Tan 5,95%, Taeg<br />

8,13%; stesse condizioni per Nuovo Ranger<br />

Doppia Cabina Limited 2.0 EcoBlue 170 Cv 4x4<br />

MY<strong>2023</strong>.75, proposto a 347 euro per 48 mesi,<br />

anticipo di 5.000 euro, Tan 5,95%, Taeg 6,86%.<br />

Transit Van Trend 290 L2H2 EcoBlue 130 Cv<br />

Euro 6.2 MY<strong>2023</strong>.5 è offerto, a fronte di rottamazione<br />

o permuta di un veicolo immatricolato<br />

prima del 31 dicembre 2016, a 269 euro al mese<br />

per 48 mesi, anticipo di 4.650 euro, Tan 5,95%,<br />

Taeg 7,14%. Stesse condizioni per Transit con<br />

Cassone Fisso Trend 350 L3 EcoBlue 130 Cv<br />

Euro 6.2 Trazione Anteriore MY<strong>2023</strong>.5, propo-<br />

sto a 319 euro al mese per 48 mesi, anticipo di<br />

5.400 euro, Tan 5,95%, Taeg 7,04%; per Nuovo<br />

Transit Custom Van Trend 280 L1H1 EcoBlue<br />

136 Cv Euro 6.2 MY<strong>2023</strong>.75, offerto a 239 euro<br />

al mese per 48 mesi, anticipo di 4.800 euro, Tan<br />

5,95%, Taeg 7,21%; e per Transit con Cassone<br />

Ribaltabile Trend 350 L2 EcoBlue 130 Cv Euro<br />

6.2 Trazione Posteriore RG MY<strong>2023</strong>.5, proposto<br />

a 369 euro al mese per 48 mesi, anticipo di<br />

5.800 euro, Tan 5,95%, Taeg 6,94%.<br />

Previste anche soluzioni alternative in NLT.<br />

Iveco<br />

Ecosmart<br />

Acquistando un S-Way Fuel Hero con motore<br />

Cursor 13 da 490 cavalli, è incluso nel prezzo il<br />

corso di guida Ecosmart. Per attivare la promo<br />

è necessario sottoscrivere un contratto di connettività<br />

e avere installato una Connectivity Box<br />

Iveco e l’opzionale DSE per la trasmissione dati.<br />

Sul fronte leggeri, Daily in pronta consegna è proposto<br />

in leasing al tasso dell’1,99% con terzo<br />

anno di garanzia estesa a 99 euro, mentre Daily<br />

con cassone è in promo a partire da 32.900 euro.<br />

MAN<br />

Ricambi<br />

Sino a fine anno, per i veicoli immatricolati da più<br />

di 5, con MAN Lion Plus sconti fino al 27% sugli<br />

ammortizzatori, fino al 30 su cristalli, filtri, parti<br />

frizione, parti motore, soffietti, fino al 32 su parti<br />

impianto frenante e fino al 40% sui fluidi.<br />

Mercedes-Benz<br />

Noleggio a lungo termine<br />

NLT a condizioni vantaggiose fino al 30 <strong>settembre</strong>:<br />

per Vito 116 F Long, anticipo di 3.000 euro e<br />

48 canoni da 560 euro per 80.000 km; per EQV<br />

300 Long, anticipo di 5.000 euro e 24 canoni da<br />

1.390 euro per 30.000 km; per Classe V 250 d<br />

Automatic Sport Long, anticipo di 4.000 euro e<br />

48 canoni da 890 euro per 80.000 km; per EQT<br />

200 Sport, anticipo di 3.000 euro e 36 canoni da<br />

730 euro per 80.000 km. L’Iva è sempre esclusa.<br />

Nissan<br />

Easy Leasing<br />

Con la formula Easy Leasing, Townstar Van L1<br />

130 Cv Acenta è proposto a 220 euro al mese<br />

per 48 mesi, anticipo di 5.808 euro, riscatto a<br />

5.753 euro, Tan 4,99%, Taeg 7,78%; nella versione<br />

EV Van L1 Acenta, 6.000 euro di ecoincentivi, canone<br />

a 260 euro al mese per 60 mesi, anticipo di<br />

8.012 euro, riscatto a 7.681, Tan 4,99%, Taeg<br />

6,60%. Primastar Van L1H1 27 Q 110 Cv Acenta<br />

Work è proposto a 279 euro per 59 mesi, anticipo<br />

di 6.935 euro, riscatto a 5.876, Tan 7,99%, Taeg<br />

10,29%. Interstar Van L1P1H1 110 Cv Acenta è<br />

offerto a 279 euro al mese per 48 mesi, anticipo<br />

di 8.117 euro, riscatto a 7.551, Tan 4,99%, Taeg<br />

6,92%. Iva, messa su strada, Ipt e contributo Pfu<br />

esclusi. Fino al 30 <strong>settembre</strong>.<br />

Opel<br />

Leasing PRO<br />

Con Leasing PRO, al netto dell’Iva, Combo Cargo<br />

1.5 Diesel 100 Cv MT6 - Edition è offerto a 159<br />

euro al mese per 59 mesi/100.000 km, anticipo<br />

di 5.083 euro, riscatto a 6.443, Tan 5,99%, Taeg<br />

7,67%; nella versione Electric, con Pacco batterie<br />

da 50kW, 199 euro al mese per 59 mesi/100.000<br />

km, anticipo di 6.598 euro, riscatto a 7.982, Tan<br />

5,99%, Taeg 7,66%.<br />

Movano Blue HDi 140 S&S L1H1 33q è proposto<br />

a 259 euro al mese per 59 mesi/100.000<br />

km, anticipo di 6.633 euro, riscatto a 10.171,<br />

Tan 5,99%, Taeg 7,66%; nella versione Electric,<br />

con Pacco batterie da 37kW, 449 euro al mese<br />

per 59 mesi/100.000 km, anticipo di 17.459<br />

euro, riscatto a 20.157, Tan 5,99%, Taeg 7,13%.<br />

Vivaro 1.5 Diesel 100 Cv S&S MT6 Enjoy è offerto<br />

a 229 euro al mese per 59 mesi/100.000<br />

km, anticipo di 7.178 euro, riscatto a 7.696, Tan<br />

5,99%, Taeg 7,71%; nella versione Electric, con<br />

Pacco batterie da 50kW, 249 euro al mese per<br />

59 mesi/100.000 km, anticipo di 11.546 euro, riscatto<br />

a 7.742, Tan 5,99%, Taeg 7,73%. Tutti i modelli<br />

elettrici beneficiano degli incentivi statali.<br />

Piaggio<br />

Leasing<br />

Porter NP6 è proposto in leasing, fino al 30 <strong>settembre</strong>,<br />

con il 20% di anticipo sui 23.000 euro a<br />

listino e 59 rate a 348,91 euro più 26,45 di assicurazione<br />

furto/incendio; riscatto finale 1%, Tan<br />

4,99%. Inoltre, le aziende aderenti a Confcommercio<br />

Imprese beneficeranno di uno sconto o<br />

supervalutazione dell’usato di 1.000 euro + Iva<br />

per l’acquisto di un veicolo della gamma NP6.<br />

Scania<br />

Assistenza<br />

Per i truck con oltre 36 mesi di vita ecco SENIOR,<br />

il piano di manutenzioni S, M, L raggruppate in<br />

pacchetti da 2, 3 o 4 ispezioni. Per l’intera durata<br />

del contratto, sconto del 20% sugli interventi di<br />

officina e sui ricambi. In abbinamento alla manutenzione,<br />

4 soluzioni di riparazioni in garanzia<br />

a prezzo fisso: Centraline, SCR, DPF e Driveline.<br />

Volkswagen<br />

Service<br />

Valida fino al 30 <strong>settembre</strong> Promozione Service<br />

25, che garantisce il 25% di sconto sui ricambi<br />

originali impiegati per la manutenzione/riparazione<br />

dei veicoli commerciali immatricolati entro<br />

il 31 dicembre 2019. Rientrano nella promo: filtri,<br />

liquidi, pastiglie e dischi freno, spazzole, cinghia<br />

e codici componenti kit cinghia, frizione, lampade<br />

a incandescenza e allo xeno, batteria, parabrezza.<br />

62 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

08/09 <strong>2023</strong> - 63


In vetrina<br />

SU E GIÙ<br />

Ci sono<br />

piccoli oggetti<br />

che possono<br />

semplificare<br />

la vita di chi<br />

ogni giorno si<br />

trova a fare su<br />

e giù dal vano<br />

di carico del<br />

camion. È il caso della pedana per la<br />

salita pieghevole di Lampa. Realizzata<br />

in acciaio zincato antiscivolo, misura<br />

17 per 19,5 cm e pesa meno di 1,5 kg.<br />

Si può montare sulle sponde laterali o<br />

posteriore attraverso 4 viti - non<br />

incluse nella confezione - e fornisce un<br />

utile supporto al piede. Presso i<br />

rivenditori Lampa o gli store on-line a<br />

25,13 euro, Iva inclusa.<br />

SEMPRE CARICHI<br />

Si rinnova la gamma Intec i-Starter di batterie di emergenza<br />

multifunzione ai polimeri di Litio, con i nuovi modelli 2.9 e 3.6 in<br />

grado di avviare mezzi con la batteria scarica e di ricaricare i<br />

dispositivi elettronici più diffusi. Il modello 3.6 è destinato a un uso<br />

professionale e può essere utilizzato anche su veicoli commerciali.<br />

Offre uno schermo a Led di facile lettura su cui è riportato il livello<br />

di carica e diverse uscite: 12 V per l’avviamento, 15 V, Usb tipo<br />

Quick Charge 3.0 per la ricarica ultrarapida dei dispositivi<br />

compatibili e PD30W Power Delivery, una tecnologia universale che<br />

può fornire potenza fino a 30 W tramite Usb-C. L’i-Starter 3.6 si<br />

ricarica in poche ore. Il peso<br />

contenuto lo rende maneggevole<br />

e facile da trasportare. È dotato<br />

di lampada a Led integrata con<br />

luce fissa, lampeggiante o SOS<br />

e viene fornito in una pratica<br />

valigetta che contiene i cavi di<br />

avviamento. Presso i migliori<br />

rivenditori o su www.intec.it a<br />

245,22 euro, Iva inclusa.<br />

Un libro a bordo<br />

Titolo: ELP<br />

Autori: Antonio Manzini<br />

Editore: Sellerio<br />

Anno: <strong>2023</strong><br />

Prezzo: € 17,00 (eBook € 19,99)<br />

Torna il vicequestore Rocco<br />

Schiavone, uno dei più amati<br />

personaggi del giallo<br />

italiano, questa volta<br />

impegnato in due casi e<br />

altrettante inchieste. Tutto ha inizio quando il<br />

vicequestore viene a sapere di una signora picchiata<br />

dal marito e non si trattiene, “come una belva sfoga<br />

la sua rabbia incontenibile”: “un buon suggerimento”<br />

per comportamenti futuri. Solo che lo stesso uomo<br />

l’indomani viene trovato ucciso con un colpo di<br />

pistola. Uno strano assassinio, su cui Schiavone<br />

deve aprire un’inchiesta da subito contorta da fatti<br />

personali. Nel caso è implicata una società che<br />

sembra una pura copertura. Ma dietro qualcosa<br />

stride e fa attrito fino a bloccare completamente<br />

Rocco sull’orlo della soluzione. Intanto crescono in<br />

aggressività gli atti dell’ELP, l’Esercito di Liberazione<br />

del Pianeta, impegnato a liberare animali<br />

d’allevamento in autostrada.<br />

Il brusco vicequestore dovrà investire nell’indagine<br />

tutta la sua irruente e sincera passionalità, e tutta la<br />

tenerezza della sua invincibile malinconia.<br />

LA FAMIGLIA CRESCE<br />

Apollo Tyres amplia la gamma EnduRace RT2<br />

per autocarri e rimorchi con l’introduzione del<br />

385/55 per cerchi da 22,5 pollici. Sviluppato e<br />

prodotto in Europa, presenta un disegno del<br />

battistrada innovativo che consente un’usura<br />

uniforme e una distribuzione omogenea della<br />

pressione su un’ampia area di contatto,<br />

riducendo la resistenza al rotolamento, la<br />

rumorosità e i costi dell’intero ciclo di vita. Una<br />

carcassa rinforzata e la mescola<br />

del battistrada che riduce<br />

l’abrasione e l’accumulo di<br />

calore consentono di offrire<br />

una maggiore resistenza.<br />

EnduRace RT2 è certificato<br />

per l’aderenza alla neve<br />

con il simbolo three-peak<br />

mountain snowflake, che<br />

garantisce alti livelli di<br />

prestazioni e sicurezza<br />

con qualsiasi condizione<br />

atmosferica.<br />

64 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it


Archivio<br />

TUTTE LE PROVE V&T CAMION&LCV<br />

Citroën Berlingo BlueHDi 100 S&S E6<br />

km/l 12,81 (l/100km 7,80) - adblue% 18,96<br />

km/h 48,6 - kg 1.970 - index 484,3 V&T 795<br />

Citroën Jumpy 2.0 HDi 136 Fap E4<br />

km/l 8,79 (l/100km 11,38) - km/h 51,0<br />

kg 2.930 - index 460,1 V&T 714<br />

Dacia Dokker Focaccia pick-up 1.5 dCi 90 Cv E6b<br />

km/l 14,18 (l/100km 7,05) - adblue% --<br />

km/h 47,4 - kg 1.950 - index 509,2 V&T 828<br />

Dacia Dokker Van 1.5 dCi 90 Cv E5<br />

km/l 15,43 (l/100km 6,47) - km/h 52,3<br />

kg 1.960 - index 533,1 V&T 766<br />

Dacia Logan Pick Up 1.5 Dci E4<br />

km/l 13,72 (l/100km 7,30) - km/h 37,4<br />

kg 1.940 - index 475,9 V&T 738<br />

Fiat Doblò Cargo 95 EcoJet E6b<br />

km/l 15,30 (l/100km 6,54) - adblue% --<br />

km/h 49,7 kg 2.070 - index 525,1 V&T 810<br />

Fiat Doblò Cargo 1.3 Multijet II 66 kW Euro 5+<br />

km/l 14,47 (l/100km 6,90) - km/h 48,9<br />

kg 2.070 - index 516,1 V&T 794<br />

Fiat Doblò Cargo 1.6 Multijet E5<br />

km/l 12,06 (l/100km 8,29) - km/h 50,56<br />

kg 2.375 - index 496,9 V&T 756<br />

Fiat Doblò Cargo 1.4 T-Jet Cng E5<br />

km/kg 15,8 (kg/100km 6,33) - km/h 38,8<br />

kg 2.400 - index 497,5 V&T 757<br />

Fiat Doblò Cargo XL 2.0 Mjet Power E5<br />

km/l 12,52 (l/100km 7,99) - km/h 49,7<br />

kg 2.500 - index 499,4 V&T 775<br />

Fiat Fiorino Cargo 1.3 Mjet 16v E4<br />

km/l 17,22 (l/100km 5,81) - km/h 49,3<br />

kg 1.870 - index 539,8 V&T 716<br />

Fiat Fiorino Adventure 1.3 Mjet 16v E5<br />

km/l 15,62 (l/100km 6,40) - km/h 51,8<br />

kg 1.780 - index 533,1 V&T 749<br />

Fiat Talento 125 EcoJet E6<br />

km/l 7,54 (l/100km 13,27) - adblue% 2,199<br />

km/h 41,7 - kg 2.900 - index 418,0 V&T 825<br />

Ford Fiesta Van 1.4 Tdci E4<br />

km/l 13,2 (l/100km 7,57) - km/h 38,8<br />

kg 1.560 - index 475,7 V&T 733<br />

Ford Transit M 280 2.2 TDCi E4<br />

km/l 10,56 (l/100km 9,47) - km/h 35,9<br />

kg 2.880 - index 441,2 V&T 709<br />

Ford Transit Connect 1.6 Tdci 115 E5<br />

km/l 12,85 (l/100km 7,78) - km/h 51,4<br />

kg 2.350 - index 507,0 V&T 779<br />

Ford Transit Connect 1.5 Tdci E6d-Temp<br />

km/l 12,18 (l/100km 8,21) - adblue% 10,071<br />

km/h 51,8 - kg 2.240 - index 490,5 V&T 838<br />

Ford Transit Courier 1.5 Tdci E5<br />

km/l 14,28 (l/100km 7,00) - km/h 49,7<br />

kg 1.790 - index 516,1 V&T 788<br />

Ford Transit Courier 1.5 Tdci 100 Cv E6d-Temp<br />

km/l 14,60 (l/100km 6,85) - adblue% -<br />

km/h 48,9 - kg 1.800 - index 517,2 V&T 841<br />

Ford Transit Custom 300 2.0 Tdci E6<br />

km/l 10,92 (l/100km 9,15) - adblue% 7,970<br />

km/h 50,6 - kg 3.000 - index 475,7 V&T 823<br />

Ford Transit Custom 310 2.2 TDCi E5<br />

km/l 10,17 (l/100km 9,83) - km/h 48,6<br />

kg 3.100 - index 471,5 V&T 770<br />

Ford Transit Custom 2.0 TDCi 130 Cv E6<br />

km/l 10,84 (l/100km 9,22) - km/h 50,5<br />

kg 2.860 - index 475,5 V&T 802<br />

Ford Transit Custom Trail 340 L1H1 E6D-Temp<br />

km/l 10,51 (l/100km 9,51) - adblue% 7,157<br />

km/h 48,2 - kg 3.400 - index 466,1 V&T 855<br />

Hyundai H-1 2.5 CRDi Vgt E4<br />

km/l 9,92 (l/100km 10,08) - km/h 48,9<br />

kg 3.210 - index 469,3 V&T 720<br />

Mercedes-Benz Citan 109 Cdi E5<br />

km/l 14,98 (l/100km 6,67) - km/h 51,4<br />

kg 1.960 - index 526,9 V&T 769<br />

Mercedes-Benz Citan 111 Cdi E6<br />

km/l 13,70 (l/100km 7,29) - km/h 51,8<br />

kg 1.950 - index 516,2 V&T 806<br />

Mercedes-Benz Citan 112 Cdi Long E6D<br />

km/l 12,85 (l/100km 7,78) - adblue% 10<br />

km/h 47,1 - kg 2.020 - index 486,1 V&T 856<br />

Mercedes-Benz Vito 111 Cdi E5b+<br />

km/l 10,76 (l/100km 9,29) - km/h 48,57<br />

kg 2.800 - index 478,2 V&T 790<br />

Mercedes-Benz Vito 113 Cdi E5<br />

km/l 9,52 (l/100km 10,50) - km/h 48,9<br />

kg 2.800 - index 464,5 V&T 763<br />

Mercedes-Benz Vito 114 Cdi Long E6<br />

km/l 10,92 (l/100km 9,15) - adblue% 3,188<br />

km/h 48,9 kg 2.800 - index 477,4 V&T 809<br />

Mercedes-Benz Vito 114 Cdi Long E6d-Temp<br />

km/l 10,44 (l/100km 9,58) - adblue% 12,183<br />

km/h 46,4 kg 2.800 - index 454,8 V&T 846<br />

Mercedes-Benz Vito 115 Cdi City E4<br />

km/l 9,34 (l/100km 10,71) - km/h 29,6<br />

kg 2.800 - index 407,8 V&T 724<br />

Mercedes-Benz Vito 116 Cdi Long E6d-temp<br />

km/l 10,76 (l/100km 9,29) - adblue% 16,230<br />

km/h 52,3 - kg 2.800 - index 467,5 V&T 853<br />

Nissan Interstar dCi 120 E4<br />

km/l 8,37 (l/100km 11,95) - km/h 47,4<br />

kg 3.290 - index 446,3 V&T 717<br />

Nissan Nv 200 1.5 dCi E4<br />

km/l 12,55 (l/100km 7,94) - km/h 49,7<br />

kg 2.015 - index 500,2 V&T 735<br />

Nissan Nv 250 L1 95 Cv E6d-Temp<br />

km/l 15,14 (l/100km 6,60) - adblue% 6,627<br />

km/h 47,8 – kg 1.980 – index 512,9 V&T 845<br />

Nissan Nv 300 dCi 120 E6b<br />

km/l 10,60 (l/100km 9,44) - adblue% 5,155<br />

km/h 47,4 – kg 2.800 – index 467,6 V&T 811<br />

Nissan Primastar 115 Dci E4<br />

km/l 12,00 (l/100km 8,33) - km/h 49,3<br />

kg 2.720 - index 493,2 V&T 711<br />

Opel Vivaro 2.0 Cdti 120 E4<br />

km/l 10,28 (l/100km 9,73) - km/h 50,5<br />

kg 2.770 - index 477,4 V&T 725<br />

Peugeot Bipper 1.4 Hdi 70 Cv E4<br />

km/l 16,63 (l/100km 6,01) - km/h 49,7<br />

kg 1.830 - index 536,3 V&T 727<br />

Peugeot Boxer 333 2.2 HDi 130 E5<br />

km/l 9,76 (l/100km 10,24) - km/h 47,45<br />

kg 3.250 - index 463,8 V&T 787<br />

Peugeot Expert Standard 2.0 BlueHdi 150 Cv E6b<br />

km/l 10,19 (l/100km 9,81) - adblue% 6,937<br />

km/h 51,4 kg 2.730 - index 470,0 V&T 807<br />

Peugeot Partner 1.6 Hdi 90 Cv E4<br />

km/l 12,35 (l/100km 8,09) - km/h 54,1<br />

kg 2.270 - index 508,4 V&T 731<br />

Peugeot Partner 1.6 E-Hdi 90 Cv E5<br />

km/l 12,85 (l/100km 7,78) - km/h 45,7<br />

kg 2.170 - index 492,3 V&T 772<br />

Piaggio Porter EcoPower 1.3 16V Bi-Fuel E4<br />

km/l 7,92 (l/100km 12,62) - km/h 35,7<br />

kg 1.580 - index 409,8 V&T 730<br />

Piaggio Porter Maxxi D120 E5<br />

km/l 11,46 (l/100km 8,73) - km/h 48,6<br />

kg 2.200 - index 485,8 V&T 748<br />

Piaggio Porter NP6 LR HD Top Gpl E6D<br />

km/l 6,94 (l/100km 14,41) - km/h 40,3<br />

kg 2.800 - index 408,9 V&T 862<br />

Renault Express Van 1,5 Blue dCi 95 E6d-Temp<br />

km/l 14,90 (l/100km 6,71) - adblue% 5,797<br />

km/h 44,4 - kg 2.000 - index 502,2 V&T 858<br />

Renault Kangoo Express 1.5 dCi 90 Cv E5<br />

km/l 13,38 (l/100km 7,47) - km/h 50,1<br />

kg 2.260 - index 508,9 V&T 756<br />

Renault Kangoo Express 1.5 dCi 105 Cv E4<br />

km/l 13,71 (l/100km 7,29) - km/h 50,1<br />

kg 2.010 - index 511,9 V&T 726<br />

Renault Kangoo Exp Compact 1.5 dCi 86 E4<br />

km/l 13,60 (l/100km 7,35) - km/h 50,6<br />

kg 1.770 - index 512,2 V&T 736<br />

Renault Kangoo Express New 1.5 dCi 90 Cv E5<br />

km/l 15,46 (l/100km 6,47) - km/h 54,65<br />

kg 1.940 - index 527,5 V&T 774<br />

Renault Kangoo Van 1.5 Blue dCi 95 Cv<br />

km/l 14,06 (l/100km 7,11) - adblue% 9,576<br />

km/h 45 - kg 2.027 - index 492,8 V&T 865<br />

Renault Trafic 1.6 dCi 120 Energy E5<br />

km/l 11,83 (l/100km 8,45) - km/h 48,6<br />

kg 2.750 - index 489,7 V&T 782<br />

Renault Trafic Energy dCi 170 Edc E6D-Temp<br />

km/l 10,32 (l/100km 9,69) - adblue% 5,020<br />

km/h 49,7 - kg 2.900 - index 470,0 V&T 844<br />

Toyota Proace 1.6D 115 Cv S&S E6<br />

km/l 10,40 (l/100km 9,61) - adblue% 13,158<br />

km/h 49,3 - kg 2.600 - index 460,0 V&T 803<br />

Volkswagen Caddy 2.0 Tdi BlueMotion E6<br />

km/l 16,88 (l/100km 5,92) - adblue% 6,57<br />

km/h 50,1 - kg 1.970 - index 533,9 V&T 792<br />

Volkswagen Caddy Cargo 2.0 Tdi Scr Dsg E6d<br />

km/l 14,85 (l/100km 6,73) - adblue% 7,225<br />

km/h 57,1 - kg 2.250 - index 533,0 V&T 850<br />

Volkswagen Caddy Maxi 1.6 Tdi E5<br />

km/l 11,59 (l/100km 8,63) - km/h 49,7<br />

kg 2.260 - index 489,9 V&T 750<br />

Volkswagen Transporter T6 2.0 Tdi 4Motion E6<br />

km/l 10,72 (l/100km 9,33) - adblue% 5,214<br />

km/h 50,1 - kg 2.780 - index 475,4 V&T 804<br />

Volkswagen Transporter 6.1 2.0 Tdi E6d-Temp<br />

km/l 13,32 (l/100km 7,51) - adblue% 5,181<br />

km/h 47,8 - kg 2.800 - index 497,4 V&T 835<br />

Effedi Gasolone Fd 35 E4<br />

km/l 9,51 (l/100km 10,52) - km/h 38,1<br />

kg 3.230 - index 436,3 V&T 713<br />

Fiat Ducato 35 2.2 Multijet 3 180 E6d<br />

km/l 9,86 (l/100km 10,14) - adblue% 8,629<br />

km/h 39,54 - kg 3.500 - index 434,2 V&T 861<br />

Fiat Ducato 35 2.3 Multijet 2 140 At9 E6d-temp<br />

km/l 10,40 (l/100km 9,61) - adblue% 8,097<br />

km/h 44,7 - kg 3.500 - index 455,0 V&T 852<br />

Fiat Ducato Multijet 115 E5<br />

km/l 10,80 (l/100km 9,26) - km/h 46,4<br />

kg 3.430 - index 473,1 V&T 753<br />

Fiat Ducato Maxi Multijet2 150 E5<br />

km/l 9,83 (l/100km 10,17) - km/h 48,6<br />

kg 3.460 - index 467,5 V&T 761<br />

Fiat Ducato Multijet 160 E4<br />

km/l 8,81 (l/100km 11,35) - km/h 45,7<br />

kg 3.410 - index 447,9 V&T 722<br />

Fiat Ducato Multijet 180 E5+<br />

km/l 8,97 (l/100km 11,15) - km/h 47,8<br />

kg 3.500 - index 455,0 V&T 789<br />

Fiat Ducato 140 Natural Power E6<br />

km/kg 8,70 (kg/100km 11,49) - km/h 48,57<br />

kg 3.450 - index 453,5 V&T 797<br />

Ford Transit 140 T350 Awd E4<br />

km/l 7,53 (l/100km 13,28) - km/h 54,2<br />

kg 3.480 - index 449,5 V&T 744<br />

Ford Transit 155 Cv 350 E5+<br />

km/l 8,71 (l/100km 11,47) - km/h 46,0<br />

kg 3.420 - index 447,4 V&T 784<br />

Ford Transit 350 2.0 Tdci EcoBlue Hybrid L3H3 E6d-temp<br />

km/l 12,88 (l/100km 7,76) - adblue% 9,398<br />

km/h 49,7 - kg 3.500 - index 493,6 V&T 842<br />

Ford Transit 350 trail 2.0 Tdci Awd E6d-temp<br />

km/l 7,78 (l/100km 12,86) - adblue% 5,673<br />

km/h 52,72 - kg 3.500 - index 441,5 V&T 849<br />

Iveco Daily 35S21 E5<br />

km/l 8,94 (l/100km 11,19) - km/h 31,31<br />

kg 3.485 - index 409,0 V&T 755<br />

Iveco Daily 35S15 E5<br />

km/l 11,08 (l/100km 9,01) - km/h 41,68<br />

kg 3.510 - index 463,7 V&T 767<br />

Man TgE 3.140 E6b<br />

km/l 9,34 (l/100km 10,70) - adblue% 11,818<br />

km/h 47,8 - kg 3.500 - index 444,5 V&T 839<br />

Mercedes-Benz Sprinter 314 Cdi E6c<br />

km/l 9,32 (l/100km 10,73) - adblue% 4,080<br />

km/h 47,8 - kg 3.500 - index 454,3 V&T 832<br />

Mercedes-Benz Sprinter 314 Cdi 4x4<br />

km/l 8,41 (l/100km 11,89) - adblue% 6,956<br />

km/h 45,3 - kg 3.500 - index 432,6 V&T 812<br />

n Lcv < 3,5 t<br />

n Lcv > 3,5 t<br />

n Distribuzione<br />

n Elettrici<br />

n Pick up<br />

n All terrain<br />

n Cantiere<br />

n Pesanti<br />

L’index performance<br />

tiene conto di<br />

consumo gasolio,<br />

eventuale AdBlue e<br />

media oraria. A indice<br />

maggiore corrisponde<br />

una migliore<br />

prestazione.<br />

66 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it 08/09 <strong>2023</strong> - 67


Archivio<br />

TUTTE LE PROVE V&T CAMION&LCV<br />

Mercedes-Benz Sprinter 316 Cdi Long Ta Tp E6c<br />

km/l 8,57 (l/100km 11,66) - adblue% 3,336<br />

km/h 46,7 - kg 3.500 - index 442,9 V&T 821<br />

Mercedes-Benz Sprinter 315 Cdi E4<br />

km/l 8,19 (l/100km 12,21) - km/h 45,7<br />

kg 3.520 - index 439,7 V&T 710<br />

Mercedes-Benz Sprinter 316 Cdi E5<br />

km/l 8,70 (l/100km 11,49) - km/h 47,8<br />

kg 3.520 - index 451,5 V&T 743<br />

Mercedes-Benz Sprinter 316 Ngt E4<br />

km/kg 10,85 (kg/100km 9,22) - km/h 35,9<br />

kg 3.480 - index 444,2 V&T 732<br />

Mercedes-Benz Sprinter 319 Cdi E6<br />

km/l 8,38 (l/100km 11,93) - adblue% 2,852<br />

km/h 47,1 - kg 3.500 - index 441,9 V&T 776<br />

Nissan Cabstar 35.11 E4<br />

km/l 8,65 (l/100km 11,56) - km/h 38,3<br />

kg 3.620 - index 426,6 V&T 721<br />

Nissan Nv 400 F35.13 E5<br />

km/l 8,71 (l/100km 11,48) - km/h 50,15<br />

kg 3.450 - index 457,1 V&T 758<br />

Renault Mascott 150.35 DXi E4<br />

km/l 6,61 (l/100km 15,13) - km/h 48,9<br />

kg 3.470 - index 424,0 V&T 719<br />

Renault Master dCi 165 Energy E5b+<br />

km/l 8,40 (l/100km 11,89) - km/h 47,81<br />

kg 3.470 - index 447,8 V&T 791<br />

Renault Master dCi 180 Energy L3H2 E6d-Temp<br />

km/l 9,90 (l/100km 10,10) - adblue% 4,817<br />

km/h 47,1 - kg 3.500 - index 458,9 V&T 840<br />

Renault Master R3500 150 dCi E5<br />

km/l 7,68 (l/100km 13,01) - km/h 45,7<br />

kg 3.500 - index 432,9 V&T 740<br />

Renault Maxity 130.35/5 DXi E4<br />

km/l 7,67 (l/100km 13,04) - km/h 41,7<br />

kg 3.690 - index 422,9 V&T 712<br />

Volkswagen Crafter 35 2.0 BiTdi L3 H3 E6<br />

km/l 9,65 (l/100km 10,36) - adblue% 10,329<br />

km/h 51,8 kg 3.500 - index 459,6 V&T 813<br />

Volkswagen Crafter 35 2.0 BiTdi 4Motion E6<br />

km/l 6,94 (l/100km 14,40) - adblue% 9,459<br />

km/h 48,2 kg 3.500 - index 412,5 V&T 822<br />

Daf Lf 45.210 E5<br />

km/l 6,35 (l/100km 15,75) - adblue% 4,341<br />

km/h 63,4 - kg 12.055 - index 440,1 V&T 738<br />

Man TgL 8.180 C E6<br />

km/l 6,38 (l/100km 15,68) - adblue% 1,305<br />

km/h 65,7 - kg 7.470 - index 450,1 V&T 776<br />

Man TgL 12.220 Eev<br />

km/l 5,59 (l/100km 17,90) - adblue% 0,000<br />

km/h 64,4 kg 12.020 - index 435,6 V&T 740<br />

Man TgM 18.280 BL E4<br />

km/l 4,81 (l/100km 20,79) - adblue% 0,000<br />

km/h 60,3 kg 17.800 - index 412,7 V&T 715<br />

Man TgM 18.290 BL Lx Eev<br />

km/l 5,00 (l/100km 20,00) - adblue% 0,000<br />

km/h 61,6 kg 18.035 - index 418,9 V&T 745<br />

Mitsubishi Fuso Canter 7C18 E4<br />

km/l 6,72 (l/100km 14,88) - adblue% 0,000<br />

km/h 60,9 - kg 7.740 - index 449,8 V&T 718<br />

Renault Midlum 220.11,5 Dxi EL E5<br />

km/l 5,45 (l/100km 16,92) - adblue% 4,997<br />

km/h 63,6 - kg 11.920 - index 421,2 V&T 722<br />

Renault Midlum 220.12 Dxi Optitronic E5<br />

km/l 5,33 (l/100km 18,76) - adblue% 2,337<br />

km/h 61,9 - kg 12.155 - index 421,4 V&T 744<br />

Scania P 230 Cp 16 L E5<br />

km/l 4,69 (l/100km 21,33) - adblue% 0,000<br />

km/h 61,6 - kg 17.700 - index 413,8 V&T 747<br />

Volvo FE 320 L3H1 E5<br />

km/l 3,99 (l/100km 25,05) - adblue% 4,496<br />

km/h 59,9 - kg 26.690 - index 381,6 V&T 725<br />

Volvo FL 210<br />

km/l 5,62 (l/100km 17,79) - adblue% 5,285<br />

km/h 68,4 - kg 11.940 - index 432,0 V&T 786<br />

Volvo FL 240 L E4<br />

km/l 5,45 (l/100km 18,35) - adblue% 4,997<br />

km/h 63,6 - kg 11.920 - index 421,2 V&T 719<br />

Fiat E-Doblò Maxi<br />

km/kwh 4,06 (kwh/100 24,63) - km/h 42,8<br />

kg 2.300 - index 363,1 V&T 868<br />

Fiat eDucato Mh2 79 kWh<br />

km/kwh 2,37 (kwh/100 42,10) - km/h 38,0<br />

kg 3.500 - index 308,4 V&T 859<br />

Fiat E-Scudo 75 kWh<br />

km/kwh 3,39 (kwh/100 29,48) - km/h 38,3<br />

kg 3.015 - index 337,8 V&T 871<br />

Ford E-Transit 350 L3H2 68 kWh<br />

km/kwh 2,96 (kwh/100 33,73) - km/h 35,1<br />

kg 3.500 - index 319,5 V&T 864<br />

Mercedes-Benz eSprinter 312 Ta 47 kWh<br />

km/kwh 2,31 (kwh/100 43,34) - km/h 40,4<br />

kg 3.500 - index 310,8 V&T 860<br />

Mercedes-Benz eVito Long<br />

km/kwh 2,53 (kwh/100 39,47) - km/h 32,6<br />

kg 3.200 - index 301,4 V&T 848<br />

Mercedes-Benz eVito Long 60 kWh<br />

km/kwh 3,72 (kwh/100 26,85) - km/h 42,8<br />

kg 3.200 - index 355,2 V&T 870<br />

Nissan e-Nv200<br />

km/kwh 3,62 (kwh/100 27,63) - km/h 38,9<br />

kg 2.200 - index 344,5 V&T 786<br />

Nissan Townstar Ev L1 Tekna<br />

km/kwh 4,93 (kwh/100 20,29) - km/h 39,6<br />

kg 2.200 - index 373,8 V&T <strong>872</strong><br />

Peugeot Partner Full Electric<br />

km/kwh 4,52 (kwh/100 22,09) - km/h 48,6<br />

kg 2.160 - index 385,2 V&T 785<br />

Renault Kangoo Express Z.E. Zev<br />

km/kwh 4,41 (kwh/100 22,68) - km/h 42,9<br />

kg 2.100 - index 370,9 V&T 760<br />

Renault Kangoo Express Z.E. 33<br />

km/kwh 4,58 (kwh/100 21,81) - km/h 39,6<br />

kg 2.130 - index 367,2 V&T 847<br />

Renault Kangoo Van E-Tech Electric L1 45 kWh<br />

km/kwh 3,40 (kwh/100 29,40) - km/h 37,2<br />

kg 2.230 - index 335,4 V&T 869<br />

Renault Master Z.E. 33 L2H2<br />

km/kwh 3,37 (kwh/100 29,63) - km/h 43,8<br />

kg 3.100 - index 348,8 V&T 834<br />

Saic Motor Maxus eDeliver 3<br />

km/kwh 3,23 (kwh/100 30,95) - km/h 40,9<br />

kg 2.460 - index 339,0 V&T 857<br />

Volkswagen e-Crafter 35 L3H3<br />

km/kwh 3,06 (kwh/100 32,71) - km/h 41,3<br />

kg 3.500 - index 335,3 V&T 830<br />

Volkswagen ID.Buzz Cargo<br />

km/kwh 3,25 (kwh/100 30,76) - km/h 39,2<br />

kg 3.000 - index 336,0 V&T 867<br />

Fiat Fullback 2.4d 4Wd E5b<br />

km/l 6,74 (l/100 14,84) - km/h 49,5<br />

kg 2.910 - index 427,4 V&T 805<br />

Ford Ranger Raptor E6C<br />

km/l 6,42 (l/100 15,57) - adblue% 13,575<br />

km/h 45,8 kg 3.150 - index 390,4 V&T 837<br />

Ford Ranger Super Cab 2.2 TDCi E5B<br />

km/l 7,57 (l/100 13,20) - km/h 51,3<br />

kg 3.300 - index 443,9 V&T 801<br />

Ford Ranger 2.0 Tdci 170 Cv Wolftrak doppia cabina E6d<br />

km/l 7,24 (l/100 13,80) - adblue% 17,347<br />

km/h 56,0 kg 3.270 - index 419,2 V&T 866<br />

Isuzu D-Max 1.9d Solar Supernova E6b<br />

km/l 7,33 (l/100 13,63) - adblue% -<br />

km/h 51,3 kg 3.000 - index 440,4 V&T 818<br />

Mercedes-Benz X 250d 4Matic E6b<br />

km/l 7,35 (l/100 13,60) - adblue% 3,623<br />

km/h 58,3 kg 3.250 - index 449,5 V&T 817<br />

Mercedes-Benz X 350d 4Matic E6b<br />

km/l 6,48 (l/100 15,42) - adblue% 10,046<br />

km/h 60,8 kg 3.250 - index 427,3 V&T 829<br />

Nissan Navara Np300 2.3 dCi 4WD E5<br />

km/l 7,93 (l/100 12,60) - km/h 45,3<br />

kg 2.960 - index 435,4 V&T 798<br />

Renault Alaskan 2.3 dCi 160 E6b<br />

km/l 7,67 (l/100 13,04) - adblue% 4,320<br />

km/h 60,0 - kg 3.050 - index 456,5 V&T 827<br />

Tata Xenon 2.2 Vtt Dicor Dle 4x4 E5<br />

km/l 9,53 (l/100 10,49) - km/h 58,3<br />

kg 2.950 - index 485,7 V&T 768<br />

Toyota Hilux 3.0 D-4D E4<br />

km/l 6,92 (l/100 14,43) - km/h 58,3<br />

kg 2.720 - index 448,3 V&T 755<br />

Volkswagen Amarok V6<br />

km/l 7,68 (l/100 13,01) - adblue% 18,40<br />

km/h 55,3 kg 2.920 - index 454,0 V&T 808<br />

Bremach T-Rex 60 E4<br />

km/l 6,42 (l/100 km 15,56) - adblue% 0,000<br />

km/h 41,2 - kg 6.000 - index 403,3 V&T 734<br />

Mercedes-Benz Unimog U 20 E5<br />

km/l 3,79 (l/100 km 26,37) - adblue% 6,521<br />

km/h 36,2 - kg 9.160 - index 326,5 V&T 756<br />

Renault Midlum 300.16 Dxi Offroad E5<br />

km/l 3,72 (l/100 km 26,84) - adblue% 5,577<br />

km/h 40,3 - kg 15.800 - index 336,3 V&T 757<br />

Astra Hd8 84.44 E5<br />

km/l 1,88 (l/100 km 53,12) - adblue% 4,654<br />

km/h 38,3 - kg 39.840 - index 271,3 V&T 729<br />

Mercedes-Benz Actros 4148 K E5<br />

km/l 1,69 (l/100 km 59,17) - adblue% 4,148<br />

km/h 38,8 - kg 40.540 - index 265,2 V&T 717<br />

Renault Trucks Kerax 500.40 E5<br />

km/l 2,03 (l/100 km 49,26) - adblue% 3,931<br />

km/h 43,2 - kg 40.200 - index 290,0 V&T 727e<br />

Renault Trucks Kerax 500.40 Optidriver E5<br />

km/l 2,11 (l/100 km 47,39) - adblue% 3,083<br />

km/h 38,3 - kg 40.240 - index 288,2 V&T 727e<br />

Renault Trucks Kerax 520.40 E5<br />

km/l 2,11 (l/100 km 47,39) - adblue% 4,223<br />

km/h 40,3 - kg 40.020 - index 287,6 V&T 749<br />

Renault Trucks Premium Lander 410 Dxi E5<br />

km/l 2,18 (l/100 km 45,87) - adblue% 4,833<br />

km/h 41,9 - kg 27.430 - index 290,4 V&T 728<br />

Scania P420 Cb 8x4 Ehz E5<br />

km/l 2,65 (l/100 km 37,77) - adblue% 7,453<br />

km/h 37,0 - kg 39.790 - index 289,7 V&T 735<br />

Daf Cf 440 Space Cab Pcc E6<br />

km/l 3,57 (l/100km 28,00) - adblue% 2,974<br />

km/h 70,7 - kg 43.860 - index 390,0 V&T 794<br />

Daf Cf 85.460 E5<br />

km/l 3,00 (l/100km 33,33) - adblue% 4,166<br />

km/h 68,2 - kg 43.740 - index 364,3 V&T 716<br />

Daf Xf 440 Space Cab Pcc E6<br />

km/l 3,53 (l/100km 28,32) - adblue% 4,589<br />

km/h 70,7 - kg 43.810 - index 383,9 V&T 803<br />

n Lcv < 3,5 t<br />

n Lcv > 3,5 t<br />

n Distribuzione<br />

n Elettrici<br />

n Pick up<br />

n All terrain<br />

n Cantiere<br />

n Pesanti<br />

L’index performance<br />

tiene conto di<br />

consumo gasolio,<br />

eventuale AdBlue e<br />

media oraria. A indice<br />

maggiore corrisponde<br />

una migliore<br />

prestazione.<br />

68 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it 08/09 <strong>2023</strong> - 69


Archivio<br />

TUTTE LE PROVE V&T CAMION&LCV<br />

Daf Xf 480 Space Cab Pcc E6<br />

km/l 3,80 (l/100km 26,32) - adblue% 5,019<br />

km/h 69,4 - kg 43.800 - index 389 V&T 826<br />

Daf Xf 105.460 Space Cab E5<br />

km/l 3,19 (l/100km 31,55) - adblue% 3,250<br />

km/h 64,9 - kg 43.800 - index 369,2 V&T 704<br />

Daf Xf 105.460 Space Cab E6<br />

km/l 3,37 (l/100km 29,71) - adblue% 2,938<br />

km/h 71,4 - kg 43.830 - index 385,0 V&T 780<br />

Daf Xf 105.460 Ate Space Cab Eev<br />

km/l 3,30 (l/100km 30,29) - adblue% 5,178<br />

km/h 69,4 - kg 44.060 - index 372,8 V&T 764<br />

Daf XG+ 480 FT E6<br />

km/l 4,30 (l/100km 23,25) - adblue% 2,554<br />

km/h 69,1 - kg 43.750 - index 409,0 V&T 861<br />

Iveco EcoStralis As 440S46T/P E5 Eev<br />

km/l 3,49 (l/100km 28,65) - adblue% 4,494<br />

km/h 69,2 - kg 43.500 - index 380,9 V&T 752<br />

Iveco Stralis As 440S56T/P E5<br />

km/l 3,00 (l/100km 33,38) - adblue% 4,490<br />

km/h 69,9 - kg 43.940 - index 365,4 V&T 723<br />

Iveco Stralis Hi-Way As 440S48T/P E6<br />

km/l 3,58 (l/100km 27,94) - adblue% 8,633<br />

km/h 68,5 - kg 43.800 - index 369,3 V&T 770<br />

Iveco Stralis Hi-Way As 440S48T/P Fep E6<br />

km/l 3,59 (l/100km 27,87) - adblue% 7,371<br />

km/h 72,6- kg 43.800- index 379,4 V&T 788<br />

Iveco Stralis Np Hi-Way As440S46 T/P Lng E6<br />

km/kg 4,21 (kg/100 23,76) - adblue% 0,000<br />

km/h 69,1 - kg 43.800 - index 413,1 V&T 821<br />

Iveco Stralis Xp Hi-Way As 440S48T/P E6<br />

km/l 3,85 (l/100km 25,94) - adblue% 7,073<br />

km/h 70,5 - kg 43.750- index 385,8 V&T 813<br />

Iveco S-Way AS440S48 T/P E6 D<br />

km/l 4,06 (l/100km 24,61) - adblue% 7,123<br />

km/h 69,6 - kg 43.700- index 390,7 V&T 843<br />

Iveco S-Way AS440S46 T/P Lng E6 D<br />

km/kg 4,43 (kg/100km 22,57) - adblue% 0,0<br />

km/h 70,3 - kg 43.580 - index 420,3 V&T 845<br />

Man TgX 18.440 XLX Eev<br />

km/l 3,03 (l/100km 33,01) - adblue% 3,773<br />

km/h 67,9 - kg 43.660 - index 366,3 V&T 758<br />

Man TgX 18.480 XXL Eev<br />

km/l 3,34 (l/100km 29,85) - adblue% 4,922<br />

km/h 69,4 - kg 43.520 - index 375,3 V&T 748<br />

Man TgX 18.480 XXL E6<br />

km/l 3,34 (l/100km 29,87) - adblue% 3,217<br />

km/h 73,2 - kg 43.400 - index 385,9 V&T 778<br />

Man TgX 18.500 XXL E6c<br />

km/l 4,02 (l/100km 24,82) - adblue% 4,901<br />

km/h 70,5 - kg 43.870 - index 397,5 V&T 827<br />

Man TgX 18.500 XLX EL 3 E6c<br />

km/l 3,66 (l/100km 27,33) - adblue% 4,017<br />

km/h 71,2 – kg 43.800 – index 390,3 V&T 811<br />

Man TgX 18.510 GM E6d<br />

km/l 4,42 (l/100km 22,68) - adblue% 5,978<br />

km/h 73,6 - kg 43.470 - index 409,3 V&T 857<br />

Man TgX 18.680 XXL E5<br />

km/l 2,93 (l/100km 34,13) - adblue% 3,042<br />

km/h 72,7 - kg 43.775 - index 371,7 V&T 721<br />

Mercedes-Benz Actros 1845 Ls StreamSp E6<br />

km/l 3,86 (l/100km 25,90) - adblue% 3,130<br />

km/h 69,0 - kg 44.360 - index 395,5 V&T 775<br />

Mercedes-Benz Nuovo Actros 1845 LS PPC E6d<br />

km/l 3,98 (l/100km25,10) - adblue% 4,561<br />

km/h 71,7 - kg 43.000 - index 398,7 V&T 836<br />

Mercedes Actros 1848 Ls Ms E5<br />

km/l 3,28 (l/100km 30,49) - adblue% 5,537<br />

km/h 67,6 - kg 44.000 - index 368,5 V&T 709<br />

Mercedes Actros 1848 Ls Ms Mp3 E5<br />

km/l 3,18 (l/100km 31,46) - adblue% 5,278<br />

Km/h 72,0 - kg 43.800 - index 371,7 V&T 730<br />

Mercedes Actros 1851 Ls Ms E5<br />

km/l 3,16 (l/100km 31,65) - adblue% 4,533<br />

km/h 68,8 - kg 43.700 - index 369,4 V&T 707<br />

Mercedes Actros 1851 Ls GigaSpace E6<br />

km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 2,400<br />

km/h 70,2 - kg 43.700 - index 386,6 V&T 771<br />

Mercedes Actros 1853 Ls Ppc GigaSpace E6<br />

km/l 3,48 (l/100km 28,73) - adblue% 4,273<br />

km/h 72,8 - kg 43.700 - index 386,2 V&T 800<br />

Mercedes Actros 1855 Ls Ms Mp3 E5<br />

km/l 3,31 (l/100km 30,17) - adblue% 5,229<br />

km/h 73,0 - kg 43.760 - index 377,7 V&T 736<br />

Renault Magnum 460 Dxi E5<br />

km/l 3,06 (l/100km 32,68) - adblue% 2,000<br />

km/h 66,1 - kg 43.780 - index 370,8 V&T 706<br />

Renault Magnum 500 Dxi E5<br />

km/l 2,95 (l/100km 33,90) - adblue% 3,566<br />

km/h 72,5 - kg 44.260 - index 370,3 V&T 718<br />

Renault Magnum 500 Dxi Ex New E5<br />

km/l 2,94 (l/100km 34,01) - adblue% 3,814<br />

km/h 71,3 - kg 44.680 - index 367,5 V&T 724<br />

Renault Magnum 520 Dxi Ex New E5<br />

km/l 3,00 (l/100km 33,35) - adblue% 5,029<br />

km/h 68,3 - kg 43.680 - index 361,5 V&T 737<br />

Renault Magnum 520.18T Dxi Optiroll Eev<br />

km/l 3,20 (l/100km 31,15) - adblue% 5,142<br />

km/h 68,5 - kg 43.820 - index 368,8 V&T 759<br />

Renault Premium Route 450 Dxi E5<br />

km/l 3,29 (l/100km 30,40) - adblue% 4,941<br />

km/h 66,9 - kg 43.960 - index 369,8 V&T 708<br />

Renault Premium Strada 460.19 T Dxi Opt E5<br />

km/l 3,24 (l/100km 30,86) - adblue% 4,184<br />

km/h 69,9 - kg 43.320 - index 374,8 V&T 739<br />

Renault Premium Strada 460.18 T Dxi Optiroll E5<br />

km/l 3,39 (l/100km 29,48) - adblue% 4,567<br />

km/h 68,6 - kg 43.660 - index 376,6 V&T 751<br />

Renault T 440 Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,65 (l/100km 27,39) - adblue% 6,499<br />

km/h 72,6 - kg 43.490 - index 384,2 V&T 795<br />

Renault T 440 Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,61 (l/100km 27,67) - adblue% 6,165<br />

km/h 67,6 - kg 43.850 - index 377,2 V&T 820<br />

Renault T 460 Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,65 (l/100km 27,36) - adblue% 8,182<br />

km/h 74,5 - kg 43.920 - index 381,4 V&T 783<br />

Renault Trucks T 480 High Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,89 (l/100km 25,70) - adblue% 8,152<br />

km/h 70,3 - kg 43.800 - index 383,4 V&T 847<br />

Renault T 480 High Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,80 (l/100km 26,31) - adblue% 7,431<br />

km/h 70,9 - kg 43.900 - index 383,8 V&T 835<br />

Renault T 480 Turbocompound E6<br />

km/l 4,25 (l/100km 23,51) - adblue% 4,853<br />

km/h 70,0 - kg 43.850 - index 402,9 V&T 867<br />

Renault T 520 High Maxispace E6<br />

km/l 3,56 (l/100km 28,08) - adblue% 9,233<br />

km/h 70,5 - kg 43.850 - index 369,2 V&T 815<br />

Renault T 520 High Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,76 (l/100km 26,53) - adblue% 8,593<br />

km/h 76,2 - kg 43.680 - index 385,9 V&T 790<br />

Scania 540 S Active Prediction E6 D<br />

km/l 3,72 (l/100km 26,88) - adblue% 8,315<br />

km/h 70,73 - kg 43.900 - index 378,0 V&T 852<br />

Scania G410 Active Prediction E6<br />

km/l 3,49 (l/100km 28,59) - adblue% 5,280<br />

km/h 71,0 - kg 43.800 - index 381,1 V&T 777<br />

Scania G410 Cg20n Ap E6<br />

km/l 3,84 (l/100km 26,01) - adblue% 9,400<br />

km/h 71,9 - kg 43.800 - index 380,0 V&T 825<br />

Scania G480 Highline Ecolution E5<br />

km/l 3,58 (l/100km 27,91) - adblue% 4,889<br />

km/h 67,3 - kg 43.660 - index 379,8 V&T 767<br />

Scania R440 La Mna Cr 19 Topline E5<br />

km/l 3,24 (l/100km 30,88) - adblue% 0,000<br />

km/h 69,3 - kg 44.040 - index 387,1 V&T 732<br />

Scania R450 Active Prediction E6<br />

km/l 4,03 (l/100km 24,75) - adblue% 8,469<br />

km/h 69,6 - kg 43.700 - index 386,1 V&T 812<br />

Scania R450 Topline Active Prediction E6<br />

km/l 3,48 (l/100km 28,74) - adblue% 7,843<br />

km/h 73,9 - kg 43.850 - index 375,7 V&T 792<br />

Scania R480 La Mna Highline E4<br />

km/l 2,87 (l/100km 34,84) - adblue% 0,000<br />

km/h 65,3 - kg 44.160 - index 370,0 V&T 705<br />

Scania R480 La Mna Highline E5<br />

km/l 3,05 (l/100km 32,81) - adblue% 0,000<br />

km/h 69,0 - kg 44.120 - index 380,9 V&T 726<br />

Scania R480 La Mna Topline Ap E6<br />

km/l 3,31 (l/100km 30,22) - adblue% 3,042<br />

km/h 67,7 - kg 43.900 - index 377,7 V&T 765<br />

Scania R490 La Mna Topline Ap E6<br />

km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 4,986<br />

km/h 72,6 - kg 43.580 - index 380,6 V&T 781<br />

Scania R500 Active Prediction E6<br />

km/l 3,89 (l/100km 25,69) - adblue% 9,285<br />

km/h 69,6 - kg 43.750 - index 378,9 V&T 819<br />

Scania R500 La Mna Highline E5<br />

km/l 3,21 (l/100km 31,15) - adblue% 4,937<br />

km/h 66,7 - kg 43.760 - index 366,9 V&T 710<br />

Scania R520 Topline Active Prediction E6<br />

km/l 3,14 (l/100km 31,83) - adblue% 3,040<br />

km/h 73,9 - kg 44.080 - index 380,5 V&T 787<br />

Scania R560 La Mna Topline E5<br />

km/l 3,21 (l/100km 31,15) - adblue% 6,142<br />

km/h 67,1 - kg 44.420 - index 363,3 V&T 720<br />

Scania R560 La Mna Highline Ap E5<br />

km/l 3,36 (l/100km 29,76) - adblue% 5,075<br />

km/h 69,7 - kg 43.380 - index 375,5 V&T 763<br />

Scania R580 Topline Active Prediction E6<br />

km/l 3,14 (l/100km 31,86) - adblue% 3,881<br />

km/h 71,6 - kg 43.750 - index 374,7 V&T 779<br />

Scania R590 Active Prediction E6<br />

km/l 3,66 (l/100km 27,31) - adblue% 8,671<br />

km/h 70,96 - kg 43.800 - index 375,3 V&T 858<br />

Scania R730 La Mna Highline E5<br />

km/l 2,94 (l/100km 34,06) - adblue% 5,261<br />

km/h 69,0 - kg 43.360 - index 359,2 V&T 741<br />

Scania R730 Topline Active Prediction E6<br />

km/l 3,25 (l/100km 30,80) - adblue% 4,554<br />

km/h 73,9 - kg 43.680 - index 379,1 V&T 785<br />

Scania S 500 Active prediction E6<br />

km/l 3,88 (l/100km 25,77) - adblue% 6,907<br />

km/h 69,4 - kg 43.800 - index 385,7 V&T 817<br />

Scania S 650 Active prediction E6<br />

km/l 3,48 (l/100km 28,73) - adblue% 8,512<br />

km/h 74,6 - kg 43.700 - index 374,2 V&T 839<br />

Scania S 730 Active Prediction E6<br />

km/l 3,44 (l/100km 29,10) - adblue% 6,213<br />

km/h 68,7 - kg 43.500 - index 373,0 V&T 808<br />

Scania S 770 Active Prediction Euro VI E<br />

km/l 3,16 (l/100km 31,64) - adblue% 12,174<br />

km/h 72,6 - kg 43.900 - index 344,6 V&T 856<br />

Scania Super 500 S Active Prediction Euro VI D<br />

km/l 3,95 (l/100km 25,34) - adblue% 9,038<br />

km/h 72,1 - kg 43.800 - index 385,0 V&T 863<br />

Volvo Fh 460 Globetrotter I-See E6<br />

km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 7,709<br />

km/h 70,0 - kg 43.420 - index 368,9 V&T 806<br />

Volvo Fh 500 Globetrotter XL E5<br />

km/l 3,31 (l/100km 30,18) - adblue% 4,745<br />

km/h 66,3 - kg 43.780 - index 370,3 V&T 754<br />

Volvo Fh 540 Globetrotter XL Dual Clutch E6<br />

km/l 3,23 (l/100km 30,94) - adblue% 8,601<br />

km/h 74,62 - kg 43.440 - index 364,6 V&T 791<br />

Volvo Fh 16-660 Globetrotter XL E4<br />

km/l 2,85 (l/100km 35,09) - adblue% 3,079<br />

km/h 68,8 - kg 44.060 - index 363,6 V&T 712<br />

Volvo Fh 16-700 Globetrotter XL E5<br />

km/l 2,93 (l/100km 34,14) - adblue% 5,521<br />

km/h 67,7 - kg 43.580 - index 356,2 V&T 742<br />

n Lcv < 3,5 t<br />

n Lcv > 3,5 t<br />

n Distribuzione<br />

n Elettrici<br />

n Pick up<br />

n All terrain<br />

n Cantiere<br />

n Pesanti<br />

L’index performance<br />

tiene conto di<br />

consumo gasolio,<br />

eventuale AdBlue e<br />

media oraria. A indice<br />

maggiore corrisponde<br />

una migliore<br />

prestazione.<br />

70 - 08/09 <strong>2023</strong><br />

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08/09 <strong>2023</strong> - 71


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12°<br />

ANNO<br />

Starring: Mercedes-Benz Actros L Edition 3

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