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LUI DONNA IMPRESA MAGAZINE

LA NOSTRA RUBRICA “LUI” PER AMORE DELLA DIFFERENZA: IMPRESA, MANAGEMENT E POTERE DECLINATI AL MASCHILE Attraverso la presenza di role model sia maschili che femminili – è infatti un equilibrato mix di generi che alimenta la formazione di una leadership completa e di successo – i giovani talenti riusciranno a realizzare un innovativo stile di leadership, in grado di affrontare le sfide che la società pone a quelli che definiamo leader for a new world. I nostri modelli di riferimento sono business men di successo. (...)

LA NOSTRA RUBRICA “LUI”
PER AMORE DELLA DIFFERENZA: IMPRESA, MANAGEMENT E POTERE DECLINATI AL MASCHILE
Attraverso la presenza di role model sia maschili che femminili – è infatti un equilibrato mix di generi che alimenta la formazione di una leadership completa e di successo – i giovani talenti riusciranno a realizzare un innovativo stile di leadership, in grado di affrontare le sfide che la società pone a quelli che definiamo leader for a new world.
I nostri modelli di riferimento sono business men di successo. (...)

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Un Rolex è sempre un oggetto prezioso, ma il suo<br />

valore va al di là dell'aspetto materiale: sono i ricordi e le emozioni<br />

a cui è associato a renderlo inestimabile.<br />

Èconnoi<br />

Mr. Rolex<br />

UI<br />

Gian Riccardo Marini<br />

www.dimagazine.it 84


Nella foto: la sede di ROLEX SA - Ginevra<br />

INSIDE<br />

EXPLORING WHAT MAKES ROLEX TICK


Rolex Renaissance Man 2011/ 2015<br />

Ha iniziato la sua carriera in Rolex Italia oltre 40<br />

anni fa, sotto il suo mandato, Rolex è stato più<br />

forte che mai rafforzando il suo magnifico futuro.<br />

Gian Riccardo Marini ha uno stile senza tempo,<br />

impeccabile, sembra essere l'incarnazione vivente<br />

di Rolex. Con lui al timone, c'è stata una vera e<br />

propria rinascita del brand: “Qui si entra per<br />

servire la corona, non per mettersela in testa”...<br />

Se non avesse un significato preciso nel contesto<br />

in cui è stato pronunciato, questo monito potrebbe<br />

essere la metafora di una leadership intesa come<br />

coinvolgimento per un obiettivo condiviso, come<br />

servizio al bene comune. Nel caso specifico la<br />

corona è quella dello storico marchio di orologi<br />

Rolex e l'avvertimento è stato rivolto a Gian<br />

Riccardo Marini al suo primo arrivo “a corte”,<br />

ovvero all'headquarter di Ginevra, niente meno<br />

che dall'allora CEO André Heiniger il quale<br />

probabilmente non immaginava il peso che<br />

avrebbero avuto le sue parole sulla vita e la<br />

carriera di questo giovane e intraprendente<br />

manager italiano, né tantomeno immaginava che<br />

qualche decennio dopo Marini avrebbe preso il<br />

suo posto diventando, nel 2011, il numero uno a<br />

livello mondiale del prestigioso brand svizzero.<br />

Figlio d'arte (il padre fu il primo importatore e<br />

distributore di orologi Rolex in Italia) Marini è un<br />

leader che ha costruito la sua carriera sulla<br />

convinzione che esistano valori ai quali si può<br />

dedicare un'intera vita: quelli della cultura<br />

d'impresa, della perfezione, dell'attenzione al<br />

dettaglio, dell'identità... ovvero la capacità di<br />

affrontare l'innovazione senza perderne memoria.<br />

Del resto Marini veniva direttamente dalla scuola<br />

di Hans Wilsdorf, il fondatore di Rolex, “Da lui ho<br />

imparato soprattutto la dedizione al lavoro e il<br />

valore della coerenza e della riconoscibilità, per i<br />

prodotti come per le persone” dichiarerà in una<br />

intervista. Una dedizione e una tenacia che lo<br />

hanno portato a scalare i vertici aziendali<br />

diventando prima direttore e poi amministratore<br />

delegato di Rolex Italia e infine CEO della società<br />

a livello globale. Ma anche dall'alto di uno dei<br />

brand più famosi del mondo Marini non ha mai<br />

esitato a ribadire il peso dell'umiltà, e di come sia<br />

stata un ingrediente fondamentale del suo<br />

successo: “É stata sicuramente un fattore-chiave<br />

quando ho dovuto imparare questo lavoro”. E<br />

tutt'oggi l'understatement – o il “low profile” , come<br />

lo definisce lui stesso – e la riservatezza<br />

caratterizzano la cifra stilistica dell'azienda. Dalla<br />

sua posizione attuale qual è il consiglio che<br />

Marini può dare a un manager che vuole<br />

pianificare la sua carriera? La risposta del CEO è<br />

la perfetta sintesi della sua storia: “Devono essere<br />

ben chiari tre concetti, le 3P: passione, ciò che ti<br />

fa gettare il cuore oltre l'ostacolo; professionalità,<br />

ciò che ti dà il metodo per impostare il tuo<br />

successo e la capacità di imparare<br />

continuamente; prestigio, che è il tratto distintivo,<br />

ciò che ti rende unico e riconoscibile e che non va<br />

confuso con il lusso”. Come dire… il lusso si può<br />

comprare, il prestigio no. In una carriera così<br />

inscindibilmente legata a un brand è normale che<br />

il segreto del successo personale rifletta in<br />

qualche modo quello dell'azienda. E viceversa.<br />

Non sorprende quindi che Marini veda proprio nel<br />

prestigio e nella capacità di bilanciare e<br />

armonizzare tradizione e continua innovazione, le<br />

chiavi di volta di ogni successo. Il valore di un<br />

brand va custodito e tramandato tra le<br />

generazioni, la capacità di innovare nel rispetto<br />

della tradizione è invece frutto di una formazione<br />

mirata, anch'essa di eccellenza. Gli orologi Rolex,<br />

veri gioielli, hanno affascinato alcune tra le più<br />

importanti personalità del mondo come Dwight<br />

Eisenhower, Winston Churchill, attori come<br />

Paul , Newman Steve McQueen e perfino<br />

rivoluzionari come Che Guevara e Fidel Castro.<br />

Oggi Marini, l'unico italiano a scalare le vette del<br />

gigante svizzero, è ancora ai vertici di Rolex<br />

come Amministratore Delegato dopo che, per<br />

raggiunti limiti di età, il 17 giugno del 2015 gli è<br />

succeduto Jean-Fédéric Dufour.<br />

www.dimagazine.it


Da oltre un secolo, gli orologi Rolex accompagnano esploratori e campioni in tutto<br />

il mondo, dalle vette delle montagne più alte alle più remote profondità oceaniche.<br />

Sede ROLEX SA di Ginevra


Ventievènti<br />

E20 info 800 030 185 www.ventieventi.eu<br />

Via Settevalli, n. 544 - 06128 Perugia (PG) - Italia<br />

mobile 370. 3667685 - Mail:<br />

info@ventieventi.eu<br />

È CON NOI:<br />

UI<br />

Luigi Mercuri<br />

Fondatore e Presidente E20<br />

www.dimagazine.it<br />

84


EVENTI: FOCUS<br />

INTERVIEW<br />

Il suo essere temporalmente circoscritto, con un<br />

inizio e una fine, è l'origine di gran parte del suo<br />

appeal, perché questo è ciò che lo distingue da<br />

altre istituzioni e programmi permanenti, che<br />

possono essere fruiti in qualsiasi momento. Le<br />

persone, infatti, si aspettano che un evento, per la<br />

sua stessa natura, finisca e di conseguenza sanno<br />

che hanno a disposizione una frazione limitata di<br />

tempo per parteciparvi. Questo stimola la<br />

partecipazione, soprattutto da un punto di vista<br />

emotivo, alimenta la tensione e il coinvolgimento del<br />

pubblico, specialmente nel caso di eventi unici nel<br />

loro genere. Nel caso di eventi che si prolungano per<br />

più giorni, si cerca sempre di dare vita ad altre<br />

iniziative, collaterali rispetto all'evento principale, in<br />

modo da facilitarne la copertura mediatica. La<br />

presenza dei media è bramata e ricercata da<br />

qualunque organizzatore di eventi, perché permette<br />

di superare la circoscrizione spaziale e temporale,<br />

raggiungendo un pubblico enormemente più ampio<br />

di quello presente nel luogo di effettivo svolgimento.<br />

Inoltre, l'audience di un evento, è solitamente<br />

costituita da un pubblico specifico, selezionato alla<br />

base dalla natura stessa dell'iniziativa. La<br />

partecipazione, infatti, implica o un obbligo oppure,<br />

più verosimilmente, interesse e motivazione. È vero<br />

che spesso il prender parte ad un evento è il risultato<br />

di una decisione impulsiva, nel senso che nella<br />

maggior parte dei casi le persone non programmano<br />

con mesi di anticipo la partecipazione, ma solo con<br />

pochi giorni o addirittura ore. Ma è altrettanto vero<br />

che prendere parte ad un evento richiede uno<br />

spostamento fisico, in alcuni casi anche molto lungo,<br />

e, di conseguenza, un certo impegno in termini di<br />

tempo e di denaro, sicuramente non paragonabile a<br />

nessun altro medium. Il pubblico di un evento<br />

rappresenta l'elemento "sine qua" non della sua<br />

realizzazione, la sua ragione di essere, tant'è che il<br />

successo si misura, almeno a breve termine, sul<br />

numero dei partecipanti. Un evento senza pubblico<br />

diventerebbe un contenitore vuoto, perderebbe<br />

senso e qualsiasi valenza comunicativa; è dunque<br />

un potente strumento aggregativo. Ogni evento<br />

sviluppa al proprio interno una fitta rete di relazioni,<br />

favorendo la socializzazione e l'interazione con e tra<br />

i partecipanti, grazie alla compresenza fisica nel<br />

medesimo luogo, alla verosimile condivisione dei<br />

medesimi interessi ed emozioni e al clima conviviale<br />

che si crea. In questo senso, gli eventi non sono solo<br />

espressione della cultura del loisir tipica della società<br />

postmoderna, ma anche di una cultura di tipo<br />

partecipativo. È questo, uno dei molteplici motivi che<br />

hanno trasformato gli eventi in cruciali strumenti di<br />

comunicazione. Le risorse umane sono cioè il fattore<br />

produttivo primario. Infatti, dal punto di vista dello<br />

spettatore, la partecipazione ad un evento passa<br />

necessariamente attraverso l'interazione con i vari<br />

membri dello staff, per cui i partecipanti sono portati<br />

ad identificare il servizio con la persona stessa che<br />

lo fornisce. Inoltre, non solo un evento senza<br />

pubblico non avrebbe ragione di esistere, ma i<br />

partecipanti sono parte integrante dell'evento stesso:<br />

il modo in cui il pubblico interagisce con la<br />

performance offerta e le modalità del suo<br />

coinvolgimento daranno una connotazione unica<br />

all'andamento della manifestazione. Per questo<br />

l'espressione “pro-sumer”, combinazione di producer<br />

più consumer, molto usata nel settore dei servizi,<br />

risulta particolarmente appropriata nell'esprimere<br />

questo ruolo ambivalente di produttore/fruitore del<br />

pubblico degli eventi.<br />

L'evento come<br />

leva<br />

fondamentale<br />

del marketing<br />

contemporaneo<br />

Nella ricerca costante di<br />

nuovi strumenti e di<br />

nuove risorse comunicative, in una società<br />

sovraffollata di messaggi provenienti da ogni dove e<br />

sempre più bisognosa di farsi sentire, gli eventi si<br />

stanno affermando come la soluzione più innovativa<br />

a questo deficit di efficienza comunicativa degli<br />

strumenti che, storicamente, hanno caratterizzato<br />

l'ambito della comunicazione d'impresa. Negli anni<br />

sessanta e settanta costituivano solo un accessorio<br />

per decorare un'attività di comunicazione già ben<br />

definita, spesso con un carattere ludico fine a se<br />

stesso, in sintonia con le tendenze edonistiche<br />

tipiche di quegli anni che esaltavano l'apparenza<br />

rispetto alla sostanza. Oggi, invece, sono spesso<br />

l'elemento centrale intorno a cui tutta la strategia<br />

comunicativa viene poi costruita, perchè, se ben<br />

organizzati, possono raggiungere molteplici obiettivi,<br />

con risultati strabilianti e con costi tutto sommato<br />

contenuti.<br />

VENTIEVÈNTI<br />

Dalla passione e dinamismo di un team<br />

unito, dalla pluriennale esperienza nel<br />

settore congressuale e del turismo<br />

enogastronomico, nasce Ventievènti,<br />

agenzia specializzata nell'organizzazione<br />

professionale di variegati tipi di eventi: dai<br />

convegni alle cerimonie, dagli incentive<br />

aziendali al team building, dai compleanni<br />

alle cene di gala<br />

Perché un evento è così affascinante Luigi?<br />

Perché l'evento è un mix unico ed irripetibile di<br />

persone, prodotti e servizi che devono essere<br />

attentamente miscelati e coordinati affinché l'iniziativa<br />

possa raggiungere gli obiettivi per cui è stata creata.<br />

Ogni evento sarà un'esperienza unica per il pubblico<br />

in quanto, anche nel caso di eventi che si ripetono con<br />

regolarità, non si avrà mai la stessa combinazione di<br />

elementi. Qualcosa nel programma, negli obiettivi,<br />

nell'organizzazione, nel pubblico, negli ospiti, nell'idea<br />

creativa di fondo, o nella loro interazione, cambierà<br />

necessariamente. Considerare gli eventi come<br />

combinazione unica ed irripetibile.<br />

Non facile da realizzare...<br />

No, per nulla facile. Ecco perché è importante<br />

rivolgersi a persone competenti e con molta<br />

esperienza. L'evento è il risultato dell'interazione tra i<br />

partecipanti, l'ambiente materiale in cui l'evento si<br />

svolge, il suo contenuto, lo staff e i fornitori esterni,<br />

cioè tra tutti quegli elementi, che ne costituiscono il<br />

marketing mix. Ogni scelta avrà inevitabili<br />

ripercussioni dirette e indirette su tutte le altre, perché<br />

quello che fa la differenza non sono i singoli elementi,<br />

ma i modi in cui questi si pongono in relazione<br />

reciproca. Pertanto, il criterio da seguire per dare vita<br />

a questo delicato e complesso meccanismo è quello<br />

dell'armonia e della coerenza, in modo che tutti gli<br />

elementi del sistema siano complementari l'uno<br />

rispetto all'altro, apportando il loro importante<br />

contributo al risultato finale del sistema, che sarà<br />

superiore alla mera somma dei suoi fattori.<br />

Le fasi operative?<br />

Se per il pubblico e per buona parte dei media<br />

l'evento vive solo nei giorni che gli organizzatori gli<br />

hanno dedicato, per noi il lavoro comincia molto<br />

tempo prima, addirittura anni nel caso di eventi<br />

particolari. Vengono svolte diverse operazioni che<br />

concorrono ad ottenere il risultato finale e che<br />

possono essere raggruppate in tre macrofasi distinte,<br />

che danno vita al cosiddetto ciclo di vita del progetto:<br />

fase iniziale, di ideazione e concettualizzazione; fase<br />

intermedia, di pianificazione e organizzazione; fase<br />

finale di realizzazione e controllo. Ogni fase è attivata<br />

da un input ed è volta alla creazione di un output.<br />

A che cosa era dovuta l'enorme espansione del<br />

settore degli eventi negli ultimi anni?<br />

E' dovuta, non solo ad un più marcato riconoscimento<br />

delle sue molteplici potenzialità comunicative, ma<br />

anche alla crescente predisposizione delle imprese ad<br />

investire in sponsorizzazioni, che porta quindi ad un<br />

aumento delle risorse disponibili per organizzare<br />

eventi di grandi dimensioni e di alto livello qualitativo.<br />

Si è quindi instaurato un circolo virtuoso: la<br />

produzione di eventi aumenta, perché aumentano le<br />

risorse disponibili provenienti dalle sponsorizzazioni e,<br />

allo stesso tempo, aumentano le sponsorizzazioni<br />

perché crescono il numero e la tipologia dei possibili<br />

eventi da sponsorizzare e quindi è più probabile<br />

trovare quello che più si adatta alle esigenze di ogni<br />

singola impresa. Riuscire ad ottenere nuove<br />

sponsorizzazioni non è un compito facile, richiede un<br />

certo dispendio di tempo e denaro per fare ricerche e<br />

gestire i contatti. Per questo è sempre meglio lavorare<br />

in un'ottica di lungo periodo e stabilire rapporti<br />

duraturi, incentrati sulla fiducia e sulla collaborazione.<br />

I vantaggi per una azienda o un'amministrazione<br />

pubblica?<br />

Indubbiamente migliorare la propria immagine e le<br />

vendite, grazie alla visibilità mediatica e alla possibilità<br />

di creare un rapporto diretto con il pubblico durante lo<br />

svolgimento della manifestazione. A questo proposito<br />

vorrei inoltre precisare che Ventievènti si pone anche<br />

come un “Ufficio Eventi” in outsourcing per tutte le<br />

Piccole e Medie Imprese, con tutti i vantaggi che ne<br />

derivano in risparmio di tempo e risorse e nell'avere<br />

competenze specialistiche<br />

In relazione a che cosa si sceglie una destinazione<br />

geografica per un evento o un congresso?<br />

La scelta della località geografica il più delle volte è<br />

determinata dalla sua capacità di conferire valore<br />

aggiunto all'evento, trasformandosi così in un fattore<br />

motivazionale capace di richiamare un pubblico più<br />

vasto. Molto spesso, infatti, le località sfruttano<br />

l'organizzazione di eventi speciali come strumenti di<br />

marketing turistico, soprattutto quando la domanda


www.dimagazine.it<br />

VENTIEVÈNTI<br />

tradizionale verso una certa area è in un<br />

periodo di flessione. Per molte persone, infatti,<br />

la partecipazione ad un evento, è solo la<br />

prima tappa di un viaggio o l'occasione per<br />

visitare quell'area. È importante quindi tenere<br />

in considerazione l'immagine che una data<br />

località ha agli occhi del pubblico, perché ciò<br />

influenzerà notevolmente lo stimolo a<br />

partecipare.<br />

Idem per la sede...<br />

Certamente. La sede dovrà essere adeguata<br />

ai bisogni logistici dell'evento, soprattutto in<br />

termini di accoglienza degli input previsti<br />

(prodotti, persone, strumenti), ma, allo stesso<br />

tempo, fungendo da cornice dell'evento, dovrà<br />

fornire un ambiente piacevole e confortevole,<br />

in grado di connotare in maniera univoca<br />

l'atmosfera della manifestazione e di incidere<br />

positivamente sulla percezione del pubblico. È<br />

importante anche tenere in considerazione la<br />

facilità ad essere raggiunta dai convenuti e i<br />

servizi di collegamento di cui dispone,<br />

eventualmente creandone ad hoc,<br />

in modo da non scoraggiare<br />

la partecipazione. La<br />

scenografia può avere le<br />

caratteristiche più<br />

diverse: la tecnologia<br />

moderna permette di<br />

passare da un<br />

allestimento semplice,<br />

fatto di pannelli,<br />

immagini, proiezioni e<br />

fotografie, fino a vere e<br />

proprie scenografie di tipo<br />

teatrale e cinematografico, che<br />

possono anche cambiare totalmente l'aspetto<br />

iniziale di una location. Una scenografia<br />

curata, che colpisce l'occhio dei partecipanti,<br />

che si distingue per la sua creatività e<br />

originalità, non deve però far perdere di vista<br />

l'argomento principale dell'evento e<br />

soprattutto deve essere funzionale a<br />

quest'ultimo.<br />

L'ospitalità e l'accoglienza?<br />

Uno dei servizi collaterali, ma prioritari, a un<br />

evento è senza dubbio l'accoglienza riservata<br />

ai partecipanti; la qualità della sistemazione è<br />

importante in quanto può influire sulla<br />

decisione di partecipare ai successivi analoghi<br />

eventi. È sempre motivo di orgoglio per gli<br />

organizzatori di un evento sentirsi dire dai<br />

partecipati che si sono “sentiti a casa propria”.<br />

Uno dei modi per mettere a proprio agio gli<br />

ospiti è quello di prevedere delle iniziative<br />

collaterali di intrattenimento e svago, in<br />

particolare nel caso in cui l'evento si protragga<br />

per più giorni e i partecipanti abbiano magari<br />

con sé degli accompagnatori non interessati a<br />

seguire i lavori. Sia che si tratti di un evento<br />

privato, come un matrimonio o un<br />

anniversario particolarmente significativo, sia<br />

che si tratti di un meeting, di un corso di un<br />

congresso ecc. ecc. è necessario affiancare<br />

all'organizzazione dell'evento in sé anche la<br />

sistemazione più adatta delle persone<br />

presenti in una struttura ricettiva all'altezza<br />

dell'iniziativa. Perché un evento possa<br />

svolgersi con successo, senza alcun<br />

problema e raggiungendo la piena<br />

soddisfazione dei partecipanti e delle<br />

aspettative dei promotori è quindi necessario<br />

che anche i servizi legati all'accoglienza e<br />

all'ospitalità non siano lasciati al caso, ma<br />

piuttosto curati nei minimi particolari. Per<br />

questo la scelta della struttura ricettiva più<br />

indicata per la tipologia dell'evento creato e<br />

per i partecipanti deve essere gestita con<br />

professionalità, allo stesso modo di come<br />

viene seguita l'individuazione della location<br />

che ospita l'iniziativa o il meeting. Non sempre<br />

l'ospitalità in un evento è gestita dagli<br />

organizzatori, a volte si può decidere di<br />

lasciare ai partecipanti, se lo desiderano,<br />

l'onere di prenotarsi una stanza, limitandoci a<br />

fornire loro indicazioni sugli alberghi e sulle<br />

modalità migliori per raggiungerli. Se però ci si<br />

rende conto che potrebbero incontrare<br />

difficoltà nel trovare una sistemazione o<br />

nell'organizzarsi il viaggio, perché, ad<br />

esempio, la località è poco conosciuta o, al<br />

contrario, molto affollata, è sempre meglio che<br />

sia lo staff ad occuparsi delle prenotazioni, per<br />

limitare al minimo i disagi per gli ospiti.<br />

Un altro aspetto molto importante è<br />

costituito dal catering e dalla<br />

ristorazione...<br />

Il cibo è un aspetto IMPORTANTISSIMO<br />

perché fa sentire bene le persone, dall'altro<br />

costituisce un momento ulteriore di<br />

aggregazione tra i partecipanti, facilitando la<br />

socializzazione in un clima di maggiore<br />

informalità. Il cibo è cultura: la coniugazione<br />

perfetta di arte, design e food... si va<br />

dall'informale coffe break alla cena di gala,<br />

che spesso si trasforma in un evento


all'interno dell'evento, con musica, spettacoli,<br />

intrattenimento e ospiti di eccezione.<br />

Importantissimo precisare che siamo partner<br />

esclusivi di Cooksapp, storica azienda di<br />

catering e banqueting di lusso che si rivolge<br />

ad un pubblico alla ricerca di cibi ed emozioni<br />

irripetibili da vivere. Il cuore pulsante della<br />

festa batte in queste attività, e la riuscita<br />

dell'evento coincide quasi sempre con la loro<br />

impeccabile realizzazione. Proprio per questa<br />

ragione non è possibile lesinare sulla scelta<br />

del personale di sala, degli chef, della brigata<br />

di cucina, delle attrezzature, dei materiali<br />

destinati agli allestimenti. Effettuare scelte<br />

approssimative o superficiali potrebbe essere<br />

sinonimo di fallimento, e sappiamo bene<br />

quanto un fallimento porti con sé<br />

conseguenze negative e strascichi deleteri<br />

anche nel lungo periodo, soprattutto in termini<br />

di brand reputation e passaparola… e<br />

sappiamo quanto il passaparola sia uno<br />

strumento di marketing potentissimo nel<br />

settore degli eventi!<br />

Qual è il cuore di un evento?<br />

Il cuore di ogni evento sono l'obiettivo, il tema<br />

e il target: tre fattori che devono essere<br />

coerenti tra loro e in base ai quali si decide<br />

tutta la pianificazione, fino al minimo dettaglio.<br />

E il fine di un evento?<br />

Che si tratti di meeting interni, di incontri di<br />

formazione, di congressi dedicati ad uno<br />

specifico tema o di convention, il fine è quello<br />

di generare un orientamento positivo dei<br />

partecipanti, che sia in termini di immagine<br />

dell'azienda (verso i clienti, fornitori e<br />

stakeholders), di brand awarness (di marchio<br />

o prodotto) o team building. Ecco perché gli<br />

eventi sono diventati una voce consistente nel<br />

budget delle aziende ed ecco perché non si<br />

può rinunciare ad essi, nonostante il<br />

momento imponga delle limitazioni. Anzi,<br />

queste restrizioni possono diventare una<br />

scommessa anche per il futuro.<br />

La fase più importante?<br />

Lo svolgimento è la fase apparentemente più<br />

importante, ma in realtà tutto lo svolgimento è<br />

conseguenza del lavoro fatto<br />

precedentemente. È il momento in cui tutte le<br />

componenti che costituiscono l'evento e che<br />

si sono predisposte in precedenza entrano in<br />

un ingranaggio unico, basato sulla<br />

realizzazione pratica della creatività e delle<br />

scelte iniziali. È possibile intervenire per<br />

limare, migliorare e correggere qualche<br />

dettaglio, ma se è vero che una delle<br />

peculiarità degli eventi è proprio quella di<br />

poter essere perfezionati in corso di<br />

svolgimento, è altrettanto vero che per la<br />

maggior parte degli aspetti si è ormai<br />

innescato un meccanismo di non ritorno, per<br />

cui è difficile rimediare a scelte già compiute.<br />

Per noi organizzatori è sicuramente la fase<br />

più stressante, perchè dobbiamo riuscire a<br />

coordinare tutti i servizi e le risorse,<br />

rispondere allo stesso tempo a problemi e<br />

imprevisti.<br />

Alla fine c'è il responso da parte del<br />

follow-up, cioè quella fase finalizzata<br />

all'analisi dei risultati e al consolidamento<br />

delle relazioni con tutti gli stakeholder...<br />

Una fase delicata e molto importante... la<br />

qualità sostanziale dei servizi offerti, sia in<br />

termini di prestazioni primarie che di<br />

prestazioni ausiliarie, è la premessa<br />

fondamentale di qualsiasi evento di successo<br />

e ciò che molto probabilmente spingerà il<br />

pubblico a ripetere quell'esperienza e dare<br />

vita ad un passaparola positivo.<br />

Congressi, convention ed eventi si<br />

trasformano in eventi digitali, è difficile il<br />

passaggio dal fisico al virtuale?<br />

Il panorama degli eventi è cambiato<br />

rapidamente. La tendenza di questo<br />

cambiamento è senza dubbio quella della<br />

digitalizzazione, una tendenza che non<br />

riguarda solo in settore degli eventi ma anche<br />

altri comparti produttivi. Se prendiamo in<br />

esame il 2020 possiamo scoprire che in<br />

media durante quest'anno si è verificata una<br />

velocizzazione di almeno 4 anni tutti i<br />

processi di digitalizzazione in corso. Se da un<br />

lato le nuove tecnologie ci hanno consentito di<br />

continuare a realizzare incontri garantendo la<br />

sicurezza, dall'altro va considerato che, più<br />

ciò che stiamo organizzando è ricco di<br />

contenuti, più è complesso adattarlo al web.<br />

Si possono creare press room grazie a<br />

piattaforme che consentono un grande<br />

numero di partecipanti e funzionano su<br />

“invito”, inviando un link. Lo stesso discorso<br />

può valere con un web meeting o una web<br />

conference (come un corso di formazione,<br />

con la possibilità di intervenire anche tramite<br />

live chat o live forum). Anche le convention<br />

aziendali possono diventare una diretta<br />

social.<br />

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Quali sono le differenze significative fra un<br />

evento virtuale e un evento in presenza?<br />

Partendo dal presupposto che sono due cose<br />

differenti, la tecnologia ha permesso agli utenti<br />

di muoversi in uno spazio che contenesse tutti<br />

gli elementi di un evento live. L'inaspettata<br />

emergenza sanitaria ci ha posto davanti nuove<br />

sfide. Sappiamo bene quanto fiere, convention<br />

e congressi siano fondamentali per<br />

un'azienda. Il problema è che riuniscono molte<br />

persone in un unico posto, cosa che, almeno<br />

per un certo periodo, non sarà fattibile. In<br />

questo senso, la tecnologia ci viene in aiuto. I<br />

giorni che abbiamo trascorso in casa ci hanno<br />

mostrato quanto il digitale sia stato<br />

fondamentale per supplire, almeno in parte, ai<br />

contatti sociali e professionali. Anche nel<br />

prossimo futuro, è improbabile che molte<br />

persone possano incontrarsi assieme dal vivo.<br />

L'interattività è stata la chiave vincente, perché<br />

ha ridotto il fattore negativo del non potersi<br />

relazionare di persona. Inoltre, l'evento online<br />

ha permesso la partecipazione di chi non<br />

avrebbe potuto per questioni di distanza. Se<br />

pensiamo però a eventi più articolati, magari<br />

che durano più giorni, l'organizzazione<br />

richiede maggiori sforzi. Occorre quindi una<br />

piattaforma in grado di ospitare<br />

contemporaneamente più appuntamenti. Di<br />

fatto, lo stato di emergenza sanitaria causato<br />

da Covid-19 ha dato un grande impulso allo<br />

sviluppo di strumenti per gli eventi digitali.<br />

Sono state create piattaforme ad hoc mentre<br />

agenzie di comunicazione e organizzazione<br />

eventi hanno spinto sulla specializzazione.<br />

Esistono quindi format per diversi tipi di evento<br />

web: dalla fiera, alla presentazione di prodotto,<br />

dalla formazione al meeting aziendale.<br />

Come vede il futuro del settore?<br />

Continueremo a usare questi nuovi strumenti<br />

anche quando non saranno più strettamente<br />

necessari o tornerà tutto come prima?<br />

A mio parere non solo questi strumenti<br />

continueranno ad esistere, ma saranno<br />

sempre più diffusi. Questo periodo ci sta<br />

mettendo nella condizione di adeguarci ad una<br />

nuova normalità che ci porterà a ricercare quei<br />

valori che da sempre ci caratterizzano in<br />

quanto esseri sociali per natura, ma non<br />

riusciremo a fare a meno delle nuove<br />

tecnologie che ci stanno accompagnando.<br />

Come si immagina il vostro futuro dopo<br />

l'emergenza legata alla pandemia?<br />

Nonostante il 2020 sia stato un anno funesto<br />

dal punto di vista dell'organizzazione degli<br />

eventi, dal momento che ha visto il blocco di<br />

tutto il settore, non abbiamo mai perso la<br />

speranza. Focalizzandoci sul futuro, ci siamo<br />

concentrati soprattutto sull'innovazione. Il<br />

futuro del mondo degli eventi non può<br />

prescindere da una digitalizzazione dei<br />

processi e dei prodotti. Mi spiego meglio. Per<br />

quanto riguarda la digitalizzazione dei<br />

processi, durante questo periodo di stop<br />

abbiamo messo a punto il nostro marketplace<br />

digitale in cui è possibile, per chiunque ed in<br />

pochi click, richiedere un preventivo per<br />

organizzare un evento di qualsiasi tipo.<br />

Abbiamo infatti creato un software in grado di<br />

farlo sulla base delle informazioni fornite dagli<br />

utenti in fase di descrizione dell'evento stesso.<br />

Per quanto riguarda la digitalizzazione dei<br />

prodotti invece ci siamo basati su tecnologie<br />

innovative. In ottica di eventi in cui sempre più<br />

la partecipazione fisica sia difficile, ci siamo<br />

immaginati come potessero essere convention<br />

e meeting senza partecipazione fisica. Per<br />

questo abbiamo deciso di investire sulla<br />

creazione di un convention center in realtà<br />

virtuale ed aumentata all'interno del quale i<br />

partecipanti potessero rivivere l'esperienza di<br />

questi eventi in maniera più immersiva e<br />

partecipativa.<br />

Ventievènti si occupa anche di<br />

formazione… giusto?<br />

Si. Soprattutto in un periodo di difficoltà come<br />

questo riteniamo che sia sempre più<br />

necessario acquisire competenze specifiche<br />

per agevolarsi il proprio ingresso o reimmissione<br />

nel mondo del lavoro. Per questo<br />

riteniamo che la formazione professionale,<br />

soprattutto se erogata in modalità di<br />

Formazione a Distanza possa ricoprire un<br />

ruolo sempre maggiore nel nostro business.<br />

Per questo motivo abbiamo ampliato e<br />

continueremo ad ampliare la nostra offerta<br />

formativa in FAD ed e-learning<br />

Fortunatamente abbiamo da tempo ottenuto<br />

l'accreditamento per l'educazione continua in<br />

medicina per tenere corsi di formazione<br />

professionali FAD per tutti gli ordini medici.<br />

Inoltre, siamo anche un ente riconosciuto per<br />

la formazione professionale continua per tutte<br />

quelle professioni che necessitano di<br />

quelle professioni che necessitano di<br />

un'iscrizione all'albo.<br />

Qual è il compito principale per un<br />

organizzatore?<br />

Il compito dell'organizzatore di eventi<br />

professionista è proprio quello di non lasciare<br />

nulla al caso, ma di sfruttare, combinandoli e<br />

calibrandoli, ogni elemento a sua disposizione<br />

e sotto il suo controllo per trasmettere un<br />

preciso significato. Ogni evento per<br />

raggiungere efficacemente ed efficientemente<br />

gli obiettivi per cui è stato creato deve essere<br />

definito in tutti i particolari, perché tutto ciò che<br />

contribuisce allo svolgimento di un evento<br />

veicola qualche significato per il pubblico.... e<br />

"i dettagli" non sono mai tali, ma elementi<br />

sostanziali del processo di comunicazione.<br />

La creazione del valore per il cliente passa<br />

attraverso cosa, Luigi?<br />

La creazione del valore per il cliente passa<br />

anche, e soprattutto, attraverso l'offerta di<br />

esperienze in grado di coinvolgerlo in maniera<br />

personale e memorabile. In un sistema<br />

economico caratterizzato da strutturale<br />

sovrabbondanza dell'offerta, la dimensione<br />

ludica ed emozionale sta diventando un<br />

fattore determinante nella scelta. Se gli<br />

individui cercano significati ed esperienze in<br />

un consumo che è sempre più intrattenimento.<br />

Che cosa la rende particolarmente<br />

orgoglioso, in termini professionali?<br />

Ad oggi posso dire di avere co-fondato<br />

un'azienda che nel tempo si è strutturata e la<br />

cui dimensione umana si fonde perfettamente<br />

con gli aspetti economici e ammetto di essere<br />

molto soddisfatto del risultato. Posso<br />

affermare con un certo orgoglio che<br />

Ventievènti è un'azienda all'avanguardia dal<br />

punto di vista del welfare aziendale rivolto ai<br />

propri dipendenti. Siamo stati infatti nominati<br />

“Azienda Pro-Family” dall'Associazione<br />

Nazionale per le Famiglie Numerose vista la<br />

possibilità per i miei dipendenti e collaboratori<br />

di lavorare in smart working, e di godere di<br />

ampia flessibilità per quanto riguarda la<br />

possibilità di organizzare come meglio<br />

credono il proprio orario di lavoro.<br />

Ritengo inoltre fondamentale avere un occhio<br />

di riguardo anche per i bambini delle famiglie<br />

dei nostri dipendenti e collaboratori. Per<br />

questo da noi è possibile “portare i propri figli<br />

al lavoro”, visto che non sempre è possibile<br />

trovare qualcuno di serio ed affidabile, cui<br />

affidarli, anche per motivi economici. Un<br />

aspetto, quest'ultimo, che ritengo<br />

particolarmente importante visto che il 70%<br />

degli impiegati della mia azienda è femminile,<br />

non perché legato al concetto delle quote<br />

rosa, ma semplicemente per una questione<br />

meritocratica. Infine sono orgoglioso anche<br />

dei risultati raggiunti per quanto riguarda gli<br />

eventi formativi che la mia azienda tiene con<br />

regolarità. Eventi formativi che in media<br />

riescono ad inserire nel mondo del lavoro<br />

circa il 56% delle persone che vi partecipano<br />

entro il primo anno di frequentazione del corso<br />

e che arricchiscono notevolmente le skill, sia<br />

hard che soft, dei dipendenti delle aziende per<br />

cui lavorano, compresa la nostra.<br />

Cosa vuol dire per lei essere “manager”?<br />

Essere manager significa capire i bisogni dei<br />

propri utenti e soddisfarli, cercando di far<br />

crescere e portare a termine la propria<br />

mission. Noi siamo una squadra e dunque<br />

questo presuppone il rispetto verso le idee<br />

altrui. Mi pongo degli obiettivi che cerco di<br />

ottenere a tutti i costi grazie soprattutto al<br />

supporto del mio team perché il lavoro di<br />

squadra è sempre fondamentale. È<br />

impensabile che una sola persona, per quanto<br />

competente e professionale, possa riuscire a<br />

gestire una macchina così complessa come<br />

un evento, un congresso ecc. fondamentale<br />

circondarsi pertanto di una squadra di<br />

collaboratori che si occupino delle questioni<br />

legate alle tre dimensioni che ruotano attorno<br />

ad un evento, e cioè quelle finanziarie,<br />

operative e di marketing, a secondo della loro<br />

specializzazione e delle loro abilità.<br />

Essere manager significa anche pensare ai<br />

propri collaboratori e metterli nelle condizioni<br />

ideali per lavorare al meglio. Per questo ho<br />

ritenuto opportuno intraprendere quelle misure<br />

di welfare aziendale che ho descritto poco fa.<br />

Accanto a queste vorrei menzionare anche<br />

alla possibilità per i nostri collaboratori e<br />

dipendenti di fondere lavoro e tempo libero, ad<br />

esempio riuscendo a godersi la propria<br />

famiglia quando si è in “trasferta”, in poche<br />

parole quello che viene definito “bleisure”.<br />

Quali sono le caratteristiche più importanti<br />

per una manager?<br />

Molta passione per quello che si fa, la sono<br />

elementi fondamentali per gestire un'azienda.


Qual è la chiave del successo di E20?<br />

La Competenza, la collaborazione, focus<br />

sull’obiettivo, tanta flessibilità e una buona<br />

dose di creatività che permette di trovare<br />

sempre la soluzione anche in contesti<br />

complessi e sfidanti e l'essere proattivi;<br />

cercare costantemente soluzioni per essere<br />

un passo avanti agli altri. Insieme a tutto<br />

questo, sicuramente la chiave del successo è<br />

anche la semplicità con cui è possibile<br />

usufruire dei nostri servizi. In questo senso va<br />

la nostra piattaforma di Smart Event Planner<br />

VENTIEVÈNTI<br />

che permette a chiunque e con pochi click di<br />

ricevere dei preventivi per l’organizzazione<br />

dell’evento dei suoi sogni.<br />

Che cosa vi rende così speciali?<br />

Creatività, spirito di iniziativa, coordinamento,<br />

determinazione e gestione di ogni<br />

problematica sono elementi fondamentali per<br />

avere una chiara visione d’insieme che noi<br />

riusciamo ad abbinare ad un attento ascolto<br />

ed allo studio delle esigenze del cliente.<br />

Grazie ad una struttura snella ed efficiente e<br />

alla pluriennale esperienza nel settore,<br />

Ventievènti garantisce competitività con<br />

altissimi standard qualitativi. Potendo contare<br />

su un network di risorse dislocate, siamo in<br />

grado di operare con efficienza sull'intero<br />

territorio nazionale ed oltre. Abbiamo infatti<br />

una rete di event planner attiva in tutta Italia e<br />

non solo nel Belpaese. I nostri standard<br />

qualitativi sono anche garantiti da una<br />

formazione continua e costante delle nostre<br />

risorse sui più diversi aspetti e novità del<br />

settore. Inoltre, l'integrazione con i più moderni<br />

device gestionali dell'Information Technology<br />

www.dimagazine.it<br />

ci consente un'elevata produttività e flessibilità,<br />

grazie ad un lavoro strutturato per obiettivi e<br />

rispetto delle tempistiche. Lato utente invece,<br />

la piattaforma di Smart Event Planner è<br />

davvero semplice ed intuitiva da usare, tanto<br />

che bastano pochi click per ricevere un<br />

preventivo per l'evento dei propri sogni.<br />

Ventievènti è il partner ideale per organizzare<br />

eventi business e leisure da sogno, senza<br />

pensieri e stress grazie alla figura dell'Event<br />

Manager. Tutto questo ci rende speciali.<br />

Il team di Ventievènti ?<br />

Il team di E20 è un team molto affiatato;<br />

l'energia che produciamo assieme il<br />

sottoscritto, Chiara Corallini, Tommaso<br />

Bordini, Carlo Proietti ed Andrea Sepiacci e<br />

tutti gli Event Manager assomiglia alla melodia<br />

generata da un'orchestra. Un solista invece,<br />

per quanto bravo rimane occupato a<br />

comunicare con sé stesso e perciò perde<br />

energia. Quando si suona in più elementi è la<br />

necessità di comunicare che produce energia,<br />

più di quanta ne verrebbe espressa da soli. Ed<br />

è con questa immagine dell'orchestra che<br />

voglio concludere, lasciandovi una bella<br />

metafora su cui riflettere. Ciò che più ci<br />

soddisfa è l'elevatissima percentuale di<br />

feedback positivi post evento e il livello di<br />

fidelizzazione dei nostri clienti, che anno dopo<br />

anno aumentano.<br />

Ho visto sul vostro sito web che avete<br />

allestito una pagina laddove l'utente può,<br />

da solo, in completa autonomia e<br />

discrezione, fare un preventivo del proprio<br />

evento in pochi minuti con pochi semplici<br />

passi...<br />

Sì, abbiamo realizzato questa sezione<br />

dedicata al cliente attraverso la quale può<br />

informarsi del costo orientativo dell'evento che<br />

vorrebbe realizzare, sia in presenza che<br />

online. Basta rispondere ad una serie di<br />

domande circa la tipologia dell'evento e delle<br />

suecaratteristicheegrazieadunsoftwareda<br />

noi sviluppato, avere un preventivo<br />

dell'evento, che se necessita verrà<br />

personalizzato dai nostri Event Manager.<br />

È anche per questo che l'abbiamo definita<br />

come la prima piattaforma di Smart Event<br />

Planner esistente dal momento che a tutti gli<br />

effetti è un software ad interpretare le<br />

esigenze degli utenti.<br />

www.ventieventi.eu


www.dimagazine.it<br />

STUDIO<br />

LEASING VASTAROLI<br />

1983 – 2021 DA 38 ANNI AL<br />

SERVIZIO DELLE IMPRESE<br />

ASSISTERE LE IMPRESE NELLE<br />

LORO SCELTE DI INVESTIMENTI<br />

IMPRENDITORIALI. QUESTO IL<br />

COMPITO DELLO STUDIO<br />

VASTAROLI DOVE IL TITOLARE<br />

GIANFRANCO E' AGENTE IN<br />

ATTIVITA' FINANZIARIA<br />

REGOLARMENTE ISCRITTO<br />

ALL'OAM.<br />

INTERVIEW<br />

È CON NOI:<br />

Gianfranco Vastaroli<br />

Che tipo di servizio finanziario offrite ?<br />

Operiamo nel leasing. Siamo l'interlocutore di molte aziende prevalentemente<br />

marchigiane, che debbono effettuare investimenti in macchinari, immobili,<br />

beni strumentali. Stiamo parlando di acquisti importanti nella vita delle<br />

imprese.<br />

Siete concorrenti alle banche?<br />

Assolutamente no. Operiamo per conto di un grande Istituto di credito italiano<br />

che controlla al 100% la società di leasing nostra mandante. Abbiamo una<br />

precisa specializzazione. Oggi viviamo nel mondo delle specializzazioni e noi<br />

siamo a 360 gradi, direi sette giorni su sette dedicati ed impegnati a fare solo<br />

questo.


Come assistete i clienti?<br />

Forniamo consulenza relativamente alle agevolazioni<br />

presenti ed applicabili al leasing. Oggi con il Covid-19<br />

sono presenti diversi tipi di agevolazioni tutte<br />

cumulabili tra loro, che permettono ottimi performances<br />

all'impresa che investe, ed ottimi ritorni in termini fiscali<br />

(credito di imposta) e finanziari (Legge Sabatini Ter).<br />

Quando si devono fare investimenti importanti, la<br />

consulenza e l'assistenza non si fermano solo al primo<br />

momento della firma del contratto leasing, ma lo stesso<br />

ha una sua vita durante ed anche a fine contratto.<br />

Pensiamo ad esempio al caso di un immobile che a<br />

fine contratto deve essere riscattato o ad un autocarro<br />

che deve essere ceduto prima della sua scadenza<br />

naturale.<br />

Ma in questi periodi di forti tensioni e difficoltà<br />

economiche, voi come vi comportate?<br />

Oggi ci sono difficoltà maggiori che nel passato ad<br />

erogare il credito, questo è vero, ma noi non abbiamo<br />

mai smesso di fare operazioni di leasing come invece<br />

hanno fatto altri nostri concorrenti. In questi momenti<br />

bisogna direi “centellinare” bene ogni possibilità di<br />

avere credito ed utilizzare bene ogni strumento<br />

finanziario per la sua propria necessità. Ad esempio<br />

per gli investimenti a medio e lungo termine anche di<br />

modici importi non si può più pagare dilazionando a<br />

12-18-24 mesi, perché così facendo si toglie liquidità<br />

importante all'azienda. Un bene che dura nel tempo<br />

deve essere finanziato nel medio-lungo termine.<br />

Ultima domanda: come se ne esce dall'attuale crisi<br />

relativa al COVID19 ? Ce la farà l'Italia?<br />

L'Italia è un grande paese, pieno di brava gente<br />

capace e in grado di dirigere una impresa piccola o<br />

grande che sia. Come fecero i nostri padri ed i nostri<br />

nonni nel dopoguerra a risollevare le sorti della nostra<br />

Italia? Con sacrifici, volontà e impegno. Nonostante<br />

tutto sono fiducioso che l'inventiva lo spirito di sacrificio<br />

e l'imprenditorialità degli italiani alla fine prevarranno.<br />

Ho molta fiducia negli italiani che sono un popolo pieno<br />

di risorse e di creatività. Non è un caso che nel mondo<br />

siamo molto ben conosciuti per il nostro “made in Italy”.<br />

B.B.<br />

LEASING & FACTORING<br />

GRUPPO MONTEPASCHI<br />

L & F di Pisoni e Vastaroli G. s.n.c.<br />

AGENTE MONOMANDATARIO<br />

VIA G. GALLIANO, 80<br />

63822 PORTO SAN GIORGIO (FM) - ITALY<br />

TEL. (+39) 0734 679564<br />

MAIL: gianfranco.vastaroli@tiscali.it<br />

*messaggio promozionale "Per le condizioni contrattuali delle operazioni di leasing proposte si fa riferimento ai fogli informativi esposti nella<br />

sede a disposizione dei clienti”


ROMA_ITALY<br />

GIANCARLO<br />

SCARCHILLI<br />

Regista e Sceneggiatore alla presentazione del suo film “ Vittorio racconta Gassman ”<br />

www.donnaimpresa.com 71<br />

nella foto da sinistra: i tre fratelli Jacopo, Paola e Alessandro Gassman con Giancarlo Scarchilli


Cristiana Capotondi, Giancarlo Scarchilli in una scena del film “Scrivilo sui muri”<br />

Uomo colto e raffinato, sguardo<br />

magnetico e con un dolce sorriso<br />

disarmante che fa pensare alle<br />

struggenti spiagge greche dove<br />

fugge ogni qualvolta sente il desiderio<br />

di ritrovare se stesso. L’ho incontrato<br />

nel suo suggestivo appartamento nel<br />

cuore di Trastevere, luogo in cui il<br />

tempo davvero sembra essersi<br />

fermato. La tecnologia non fa per lui,<br />

lo si intuisce dalle decine e decine di<br />

libri accatastati ovunque e dall’infinità<br />

di rilegati in cui conserva i suoi scritti:<br />

sceneggiature, piuttosto che<br />

emozioni tradotte in poesia. Foto<br />

ovunque, quasi a non voler<br />

disperdere la memoria di quello che è<br />

… e di quello che è stato.<br />

“Vittorio racconta Gassman" è sicuramente uno dei film biografici<br />

più riusciti della cinematografia italiana ed internazionale. Giancarlo<br />

è il regista che l'ha ideato e realizzato. Il film è stato un vero e<br />

proprio successo di critica e di pubblico, sia in Italia che all'estero.<br />

Ricevendo riconoscimenti e premi ovunque; compreso un premio<br />

speciale alla regia dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti<br />

Cinematografici Italiani (Premi Nastri d'Argento). Quello che ha reso<br />

preziosa ed unica quest'opera è il suo esser riuscito a far raccontare<br />

a Vittorio Gassman stesso - dieci anni dopo la sua scomparsa - la<br />

sua storia professionale ed umana. Ed è da qui che deriva il titolo<br />

del film: VITTORIO (l'uomo) racconta GASSMAN (il Mattatore dello<br />

spettacolo e della cultura italiana). Il film è stato presentato alla 67ª<br />

edizione del Festival dell'Arte Cinematografica di Venezia il giorno<br />

della sua inaugurazione, il primo settembre; poi è stato richiesto e<br />

presentato un po' ovunque, all'interno di manifestazioni e festival:<br />

Roma, Parigi, Milano, Torino, Los Angeles, Strasburgo, ecc. Dopo il<br />

Festival di Venezia, VITTORIO racconta GASSMAN è uscito in dvd<br />

presso le edicole (gruppo editoriale La Repubblica-Espresso); poi,<br />

caso davvero più unico che raro, è stato anche presentato nelle sale<br />

cinematografiche (10 mesi dopo l'uscita in dvd!) distribuito da<br />

Medusa. Giancarlo Scarchilli "nasce" al cinema proprio con Vittorio<br />

Gassman e il regista Sergio Citti. Per molti anni è il loro più stretto<br />

collaboratore in film come "Due pezzi di pane", "Minestrone", "Di<br />

padre in figlio", "Sogni e bisogni", ecc. Con Gassman e Citti instaura<br />

subito un profondo e proficuo sodalizio professionale ed umano.<br />

Gassman stesso parla di lui pubblicamente (nella sua autobiografia<br />

"Un grande avvenire dietro le spalle") come di un suo grande amico<br />

e lo vuole spesso con sé. Lo stesso rapporto di amicizia si instaura<br />

con Sergio Citti. Prima di essere coinvolto nel cinema come<br />

sceneggiatore e regista, Giancarlo ha coltivato l'arte della poesia,<br />

"scoperta" durante il suo soggiorno londinese. Ancora oggi la poesia<br />

continua ad essere una presenza importante e costante nella sua<br />

vita. Non dice mai " ho scritto una poesia"... ma "... mi è arrivata una<br />

poesia "; dichiara anche "Posso decidere di scrivere dei racconti, un<br />

romanzo, un film... una poesia, no. Non si può decidere di scrivere<br />

una poesia. Le poesie arrivano da sole; bisogna solo saperle<br />

ascoltare e non rovinarle con i nostri limiti". Al momento sta<br />

lavorando al film "Il quinto volto", un triller storico ambientato nel<br />

mondo dell'arte all'epoca del Rinascimento di cui mi ha ampiamente<br />

parlato una sera a cena in un tipico ristorantino a due passi da casa<br />

sua; uno di quegli incontri che lasciano il segno… complici il suo<br />

entusiasmo, la personalità carismatica e, non ultime, la delicatezza<br />

dei gesti e la dolcezza delle sue note vocali sublimate dalla lettura di<br />

una sua poesia.<br />

DI <strong>LUI</strong>, VITTORIO GASSMAN, NELLA SUA AUTOBIOGRAFIA, HA DETTO:<br />

“...La qualità che più mi rasserena in Giancarlo è la fiducia nella vita e nella forza del caso, la capacità di non programmare l'arte né i sentimenti"


Giorgio Brunelli:<br />

360°<br />

di autentica, puerile, disinibita Intellighenzia.<br />

Prima del senso c’è il suono, prima delle parole c’è la voce. Quella voce ha potere sulle cose: le chiama all’umanità, le rende umane. E ciò che<br />

stupisce di Giorgio Brunelli è proprio il fatto che sia tanto seducente ascoltarlo così come leggerlo. Che fosse un artista straordinariamente<br />

sorprendente, un filosofo d’avanguardia ed inconsueto saggista, lo sapevo già … ma che mi sorprendesse nell’esercizio di voce narrante dei suoi<br />

racconti, è cosa che mi ha stupito alquanto. Tutto ciò, sebbene pure non sia mio costume soffermarmi troppo sui convenevoli ma, che dire, i suoi<br />

racconti metatestuali (non sono certo sia la definizione corretta, ma è la mia) sono affascinati... come fossero una scatola narrativa che al suo interno<br />

ne contiene un'altra: una sorta di matrioska lessicale. Preferisco mille volte un autore che azzarda un esperimento piuttosto che uno che resti stretto<br />

tra i libri di tecnica narrativa. Se non si osa non si innova.<br />

dicono di lui:<br />

dedicato a Jo’ da Valeriana, con affetto e stima<br />

E'il Brunelli che ho conosciuto; aspro, duro, solitario, senza intermediazioni, diretto, privo delle sovrastrutture che imputa, a ragione, all'uomo<br />

contemporaneo carico di ambizioni artefatte sorrette da vanagloriosi intellettualismi 'decadenti', ancorato saldamente all'esteriorità di un involucro che<br />

è sempre piu' vuoto di contenuti e di sostanza. In De Sprofondis, Brunelli, 'prostituendosi' spesso all'io narrante, pennella i suoi personaggi<br />

evindenziandone una conoscenza profonda con lo sguardo di un clochard che osserva l'inane e fatuo agitarsi degli uomini. La risultanza è un<br />

parossistico 'teatrino' di stucchevole pletora di saccenti, d'abbottonata intellighenzia, donne inghirlandate, spacciatori a buon mercato di parole e<br />

promesse, in una rappresentazione immaginifica del nulla. Egli sa bene di rischiare di essere identificato esso stesso nel borioso intellettuale che<br />

aborre e condanna, ma ben attrezzato di brutale cinismo demistificatorio- condicio sine qua non al camaleontico narratore puro e feroce-, ci offre<br />

depistandoci con la bonaria provocatorietà di questo 'bok treiler' --ricorrendo ad un linguaggio sgrammaticato, arrochito e strascicato da perduto uomo<br />

di 'strada' antitetico alla figura dell'integrato 'vincente'-, l'acquisto dei suoi pungenti racconti drama-satirici al prezzo che 'suona a cinque euri'.<br />

Simbolicamente invece fra le righe, Brunelli disvela guasconamente il bluff, di avercele rese con elegante coerenza di pensiero, rilasciandole a breve<br />

in rete, gratuitamente fruibili. http://www.youtube.com/watch?v=JQ4f2iQk0Vg<br />

recensione di Bruno Castelli<br />

SULL’ARTE<br />

Vivere da persona coerente,<br />

necessita -paradossalmente- la<br />

ferma rivendicazione del diritto<br />

soggettivo all'incoerenza<br />

pertanto adotto come regola<br />

aurea: non definirti in effimeri e<br />

claustrofobizzanti cliché<br />

autorappresentativi. Mi<br />

piacerebbe davvero ricompattare<br />

l'entusiasmo compressorepresso<br />

degli artisti e<br />

sconfiggere quel loro senso<br />

d'appartenenza al mondoconcusso<br />

da uno svuotamento<br />

anedonico decimanteconvogliandolo<br />

in una corrente<br />

dal Manifesto scarno, azzerante<br />

e ottimista, e da qui ripartire<br />

'primitivamente' con un<br />

linguaggio rigenerato e puro,<br />

scevro da compromissioni<br />

interferenti: il Formattivismo.<br />

Quel romantico Sogno, violato e<br />

perduto, dovrà tornare all'origine<br />

dei nostri unici possedimenti<br />

stabili. Dovrà tornare all'origine.<br />

(Giorgio Brunelli)<br />

VERONA_ITALY<br />

Conosciuti nel 2008 abbiamo costruito uno studio a Monte Urano ed<br />

abbiamo iniziato a lavorare ad un nostro progetto non appena tornati<br />

da un lungo viaggio a New York. Durante questo viaggio abbiamo<br />

avuto la possibilità di stare a stretto contatto con l’orchestra di Winton<br />

Marsalis e di conoscere Rossella Piccino, giovane registra di Lecce<br />

con la quale poco dopo realizzeremo la colonna sonora di un suo film:<br />

“Hanna & Violka”. Contaminati dall’esperienza newyorkese, abbiamo<br />

iniziato a comporre dei nostri brani, cercando di fare molta attenzione<br />

alla ricerca sonora, e alla sperimentazione elettronica durante il<br />

processo di arrangiamento.Il progetto piace molto a Cose Di<br />

Musica(agenzia di notevole rilevanza nel mercato delle produzioni<br />

artistiche musicali) che in quel periodo stava cercando un repertorio<br />

per Anna Oxa. La produzione decide di inserire quattro brani nostri<br />

all’interno dell’album “PROXIMA”, ma chiede anche la nostra totale<br />

collaborazione all’arrangiamento dell’intero lavoro, per cercare di<br />

mantenere la stessa continuità timbrica e per dare omogeneità al<br />

sound generale del disco. Iniziano quindi collaborazioni con gli altri<br />

autori(Ivano Fossati, Francesco Bianconi dei Baustelle, Pacifico ecc.).<br />

Iniziamo poi una serie di collaborazioni con il Mexico, tramite Loris<br />

Ceroni, noto produttore discografico del mercato latino. Abbiamo<br />

l’occasione di lavorare per Maria Josè e di poter arrangiare per lei il<br />

singolo “Una Occasion Par Amarnos”, che rimane primo nella classifica<br />

di iTunes messicana per diverse settimane, scavalcando anche “Waka<br />

Waka” di Shakira. Produciamo poi una girls /band emergente sempre<br />

per il messico: TAO in uscita proprio questi giorni il disco dal nome<br />

“TOXICO”. Questa serie di collaborazioni ci portano poi a partecipare<br />

ad un concerto/evento con i nomi più noti del panorama pop<br />

messicano. Abbiamo avuto, infatti, l’opportunità di suonare con Camila,<br />

Maira Josè, Alejandra Guzman, Reyli, Lucia Mendez, Fandango e molti<br />

altri. Tornando in Italia abbiamo collaborato con la Saatchi & Saatchi<br />

per la realizzazione di una pubblicità progresso. Lo spot è andato in<br />

onda nei canali RAI durante il periodo natalizio 2010. Attualmente<br />

stiamo lavorando a nuovi progetti. Uno vede la stretta collaborazione<br />

con Patrizio Rossi Viozzi (X-Factor 3). Grazie anche alla collaborazione<br />

di Silvia Catasta abbiamo prodotto il suo nuovo singolo “where will you<br />

be” andato in programmazione radiofonica pochissimi giorni fa su<br />

raitunes. Si può riascoltarlo scaricando il podcast della puntata o<br />

attraverso youtube. Parallelamente stiamo lavorando ad un progetto<br />

strumentale. Un duo acustico minimale e molto intimo che vede la<br />

stretta collaborazione con Roberto Piermartire (noto trombettista che<br />

vanta collaborazione con Avion Travel, Paolo Belli, Petra Magoni ecc) e<br />

Toti Panzanelli (chitarrista di Concato, Venditti, Patty Pravo ecc).<br />

info. pierini.m@gmail.com<br />

Marco & Marco<br />

MONTE URANO_ITALY<br />

nelle foto Marco Mattei e Marco Pierini


OGGI<br />

IMPRENDERE<br />

Cito testualmente: “Confindustria Fermo, sorta nel 1979, è una<br />

delle cinque associazioni di Confindustria operante nelle<br />

Marche. Ad essa attualmente aderiscono circa 500 aziende<br />

(circa 10.000 dipendenti) suddivise in 12 Sezioni<br />

merceologiche: calzatura, accessori, cappelli, edili, lapidei,<br />

metalmeccanici, terziario innovativo, trasporti, gomma e<br />

plastica, agroalimentare, costruttori di impianti e turismo.<br />

L'Associazione svolge quotidianamente attività di<br />

rappresentanza e di consulenza a beneficio delle ditte<br />

associate attraverso una struttura operativa, con un direttore<br />

coadiuvato da funzionari e dipendenti”. Una premessa che<br />

merita di essere però approfondita viste anche le dinamiche di<br />

crescita dell’associazione e, non di meno, le esigenze di una<br />

contemporaneità in continuo divenire. Ed è proprio in virtù di<br />

queste considerazioni che ti chiedo una più dettagliata<br />

descrizione dei vostri servizi…<br />

Confindustria Fermo, offre innanzitutto un servizio di<br />

rappresentanza, intesa però come tramite tra le necessità delle<br />

aziende e il mondo politico a livello nazionale e regionale. E’ proprio<br />

Confindustria Fermo che porta ai tavoli regionali la sintesi di quelle<br />

che sono le problematiche che le aziende incontrano giornalmente<br />

nel mercato del lavoro ed è proprio grazie a quest’ associazione che<br />

spesso le aziende hanno il modo di far conoscere concretamente<br />

quali sono le necessità e i bisogni più immediati di tutti gli associati<br />

che rappresentano il tessuto produttivo del territorio fermano.<br />

Certamente oltre a quello di rappresentanza, un altro importante<br />

servizio che Confindustria Fermo offre ai suoi associati è quello<br />

sindacale, probabilmente oggi più che mai le aziende sono costrette<br />

loro malgrado a far scelte aziendali non sempre facili o condivise dai<br />

propri collaboratori e l’ associazione ha il compito di sostenere le<br />

aziende e dare loro supporto tecnico e professionale, indispensabile<br />

ad affrontare situazioni, sino ad ora magari sconosciute a tutte le<br />

medie e piccole aziende, che fanno parte dell'associazione. Servizio<br />

al Credito e Consulenze Legislativo-Finanziario. Questi altri due<br />

servizi che Confindustria Fermo è in grado di offrire ai suoi associati,<br />

troppo spesso infatti le aziende vedono limitarsi il credito offerto<br />

dagli istituti bancari ed e' proprio in questi casi che essa cerca di<br />

intervenire con accordi ben precisi e sicuramente con condizioni più<br />

favorevoli per le aziende ad essa iscritte. Per quanto riguarda le<br />

consulenze Legislativo-Finanziario l’ associazione ha al proprio<br />

interno funzionari o consulenti in grado di supportare eventuali<br />

richieste di chiarimento o cambiamenti in atto di leggi che possano<br />

riguardare tutto ciò che è legato al mondo del lavoro, dal semplice<br />

documento necessario per l’ esportazione a richieste ben più<br />

specifiche da formulare magari alla Camera di Commercio. Oltre a<br />

tutti questi che possiamo definire servizi tecnici, non dobbiamo<br />

assolutamente dimenticare quanto l'associazione faccia nel campo<br />

dell’ internazionalizzazione per le proprie aziende, azioni che vanno<br />

dal supporto per fiere all’ estero alle quali le aziende partecipano per<br />

promuovere e vendere i propri prodotti, al creare momenti di contatti<br />

tra i vari enti che si occupano di promozione all'estero del nostro<br />

Made in Italy, sino ad arrivare alla ricerca di quelle che possano<br />

essere le potenzialità del nostro territorio e studiare eventuali azioni<br />

di sostegno per le nostre aziende al di fuori dei confini Italiani.<br />

Quali, i programmi più immediati della tua Presidenza..<br />

Ho cercato sin dall’ inizio della mia presidenza, di far ruotare il mio<br />

operato e quello del mio Gruppo intorno a quattro parole chiavi e<br />

cioè: Formazione, Cultura d'impresa, Internazionalizzazione e<br />

aggregazione. Credo fermamente che tali concetti siano alla base di<br />

ogni Giovane Imprenditore, la formazione: indispensabile nel mondo<br />

del lavoro, ogni attività che svolgiamo, dal semplice incontro con un<br />

docente al più serio e professionale corso con un tema ben<br />

specifico, ognuno di questi argomenti è formativo per ognuno di noi<br />

e sicuramente ci sarà utile nella nostra vita professionale e privata.<br />

Quando parlo di Cultura d’ impresa, intendo far conoscere ai giovani<br />

magari ancora studenti, quello che l’ impresa può rappresentare per<br />

il loro futuro, il mondo del lavoro non deve più essere visto come un<br />

mondo così lontano da quello scolastico, va avvicinato ad esso e<br />

solo riuscendo a trasmettere ai giovani l’ amore e magari l’<br />

ambizione per un lavoro che dia soddisfazioni sia personali ma<br />

anche economiche potremmo davvero vedere un futuro per le<br />

nostre aziende e per il nostro territorio. Internazionalizzazione<br />

perchè oggi è di vitale importanza riuscire ad avere adeguati<br />

strumenti per operare nel mercato globale, oggi i nostri clienti<br />

potrebbero trovarsi a migliaia di km di distanza, parlare lingue<br />

diverse ed esigere prodotti opposti da quelli che siamo abituati a<br />

presentare ed allora dobbiamo saper interpretare le esigenze del<br />

mercato ed avere i prodotti giusti al momento giusto. Aggregazione<br />

e metterei anche futuro, tutti specialmente noi giovani dovremmo<br />

innanzitutto aggregarci, far squadra, mettere insieme le nostre<br />

competenze e le nostre necessità solo così potremo sperare di<br />

avere un futuro in un mercato sempre più esigente che non<br />

permette errori.<br />

Essere figli di imprenditori non è una garanzia di successo, è<br />

un’opportunità preziosa da coltivare sebbene anche sia<br />

innegabile il privilegio (o la fortuna, che dir si voglia) di avere<br />

alle spalle una solida azienda familiare. Per questi imprenditori<br />

di seconda generazione, quali secondo te, i problemi da<br />

affrontare?<br />

Credo che per gli imprenditori di seconda generazione, il primo<br />

problema da affrontare sia innanzitutto il dover operare in un<br />

contesto totalmente diverso da quello che magari i nostri genitori si<br />

sono trovati di fronte, è indiscutibile il fatto che oggi un imprenditore<br />

specialmente se giovane debba essere in grado di avere nozioni<br />

che spaziano dall’ economia alla tecnica di produzione di un<br />

prodotto; gli investimenti che il mercato oggi esige sono di gran<br />

lunga superiori a quelli di qualche anno fa, parliamo sia di tempo<br />

che di denaro. Un altro serio problema che ci troviamo ad affrontare<br />

è la mancanza di manodopera specializzata in tutti quei settori legati<br />

alla produzione, spaziando da quello calzaturiero a quello edile.<br />

Chi è il Giovane Imprenditore, oggi? E’ possibile tracciarne un<br />

profilo? E quale dovrebbe essere il suo ruolo?<br />

Oggi il Giovane Imprenditore, ha secondo me sulle spalle una<br />

grande responsabilità, rappresentiamo infatti il futuro di questo<br />

paese, noi siamo, secondo me già oggi, la classe dirigente di<br />

domani e non parliamo di frasi fatte. Ogni giovane dovrebbe,<br />

facendo sempre tesoro dell'esperienza di chi lo ha preceduto,<br />

cercare di dare un’ impronta personale al proprio percorso<br />

professionale, non esiste a parer mio un profilo ben definito del<br />

giovane imprenditore ma dovrebbe essere considerato tale ogni<br />

giovane che attraverso la propria ambizione e il proprio impegno si<br />

prefigga e riesca a costruire qualcosa di concreto, che sia utile alla<br />

società, che riesca a portare avanti magari plasmandola<br />

dolcemente, secondo i suoi desideri, l’ azienda che ha alle spalle<br />

senza cambiarne la natura o magari se questo avvenga, fare dell’<br />

azienda il proprio orgoglio.<br />

Se io ti chiedessi di chiudere l’intervista con un messaggio<br />

positivo, il tuo, quale sarebbe?<br />

Sarebbe un: Ciao ragazzi ... mi rivolgo a voi, un consiglio che mi<br />

sento di darvi è ... credeteci sempre; la vita ci offre davvero mille<br />

opportunità, il mondo del lavoro ci fa davvero crescere, esso è<br />

secondo me la miglior palestra di vita, le mille difficoltà che<br />

possiamo incontrare giornalmente, sono niente nei confronti della<br />

soddisfazione che possiamo avere nel veder realizzato un nostro<br />

progetto. Dobbiamo essere umili e al tempo stesso determinati, solo<br />

cosi faremo nostro ciò che in cuor nostro già lo è».<br />

CRISTIANO<br />

FERRACUTI<br />

Imprenditore calzaturiero (Missouri) Presidente Giovani Industriali del fermano<br />

MONTE URANO_ITALY


Good Morning<br />

Avvocato!<br />

A tu per tu con Roberto Mandolesi, candidato Sindaco alle amministrative della<br />

primavera 2012 per la città di Porto San Giorgio.<br />

Intervista a cura di Bruno Romano Baldassarri<br />

Parlaci di te e della tua famiglia ...<br />

Risiedo a Porto San Giorgio sin dalla nascita (1964). La mia famiglia<br />

ha sempre vissuto lì, da quattro generazioni, ed è molto conosciuta in<br />

città, tanto che la Polisportiva Mandolesi ha il nome di mio zio<br />

Umberto, noto sportivo, morto in guerra. Sono sposato con Sara, e<br />

ho due figli: Giulio, 16 anni, studente al Liceo Scientifico, e Viviana,<br />

13 anni, che frequenta il Liceo Classico. Per ciò che concerne la mia<br />

vita professionale, come ben saprai, sono Avvocato, abilitato al<br />

patrocinio dinanzi alla Corte Suprema di Cassazione, e ho due studi<br />

legali di riferimento, uno a Porto San Giorgio e l’altro a Roma,<br />

associato con altri dieci colleghi. Personalmente, sono specializzato<br />

nel diritto penale militare e nelle materie che riguardano tutto il<br />

personale delle Forze Armate e di Polizia, civile e militare.<br />

Qual è il tuo cliente tipo, Roberto?<br />

Sicuramente un militare o un agente di polizia che ha problemi con la<br />

propria Amministrazione, che, se non risolti, possono incidere<br />

negativamente sul piano economico e sulla carriera. In alcuni casi –<br />

penso ad esempio all’irrogazione della massima sanzione di stato: la<br />

perdita del grado/destituzione – il potenziale assistito rischia di<br />

perdere il posto di lavoro (ed anche la pensione).<br />

Anche un “Ufficiale”?<br />

Certamente. Tra i miei assistiti ci sono alti ufficiali/dirigenti (Colonnelli<br />

e Generali, Primi dirigenti e Questori), anche in servizio all’estero<br />

(presso Ambasciate) ed in territori di pace/guerra<br />

(Kosovo/Afghanistan).<br />

Quanto è difficile oggi “fare” l’Avvocato?<br />

Non saprei, per me non lo è mai stato. Volevo fare l’avvocato fin da<br />

piccolo e quindi ho coronato un sogno. Difficile, semmai, è farlo in<br />

modo onesto, soprattutto nei confronti del cliente. Mi spiego. Se una<br />

persona viene da te con l’intenzione di fare “ricorso” a tutti i costi,<br />

anche quando non ve ne sono i presupposti, devi saper dire di no e<br />

spiegargli il perché. Può darsi che questo, nel breve periodo non dia<br />

delle soddisfazioni (in termini economici), ma posso garantire, per<br />

esperienza personale, che alla fine gratifica, moralmente ed<br />

economicamente.<br />

Non sempre però è così, tanto che la tua categoria non gode di<br />

buona fama, in Italia e all’Estero?<br />

Credo che non esista un Avvocato onesto o disonesto, ma un essere<br />

umano che, in quanto tale, si diversifica in più categorie. In ogni<br />

campo, dalla medicina alla scuola, dall’impresa alla politica, esiste il<br />

“malaffare” e la “disonestà”, basta saper scegliere, e scartare. Non<br />

bisogna generalizzare, fare cioè “di tutta un’erba un fascio”, ma saper<br />

distinguere bene. Il mondo sta cambiando, e non in meglio,<br />

purtroppo, ma guai a rassegnarsi, sarebbe la fine dell’umanità.<br />

Bisogna aver fiducia, tenacia e sperare che le cose migliorino;<br />

ognuno di noi dovrà impegnarsi – in famiglia, nel lavoro e nelle<br />

proprie molteplici quotidiane attività – in questa direzione.<br />

Ti candidi a Sindaco di Porto San Giorgio. Come nasce questa<br />

sua decisione?<br />

Ho iniziato ad interessarmi di politica a 23 anni, ed a soli 28 anni<br />

sono stato eletto Sindaco (uno dei più giovani d’Italia, per poco più di<br />

un anno, tra il 1993/94), e poi Consigliere provinciale fino al 1999.Alla<br />

scadenza di quest’ultimo mandato ho deciso di smettere, per<br />

dedicarmi alla famiglia e al lavoro, consapevole del fatto che non mi<br />

sarei mai “mantenuto” facendo politica, perché non volevo esserne<br />

condizionato.<br />

Cosa ti ha spinto allora a dedicarti di nuovo alla politica?<br />

Sicuramente la passione, che ho sempre avuto fin da ragazzo, e la<br />

consapevolezza di avere, oggi, un’indipendenza economica ed il<br />

tempo necessario per dedicarmi, con la giusta competenza e la<br />

necessaria serietà, alla risoluzione dei problemi della mia città.<br />

Certamente non lo faccio per ambizione personale, non foss’altro<br />

perché la carica di Sindaco l’ho già ricoperta diciassette anni fa…<br />

Raccontaci come è nata la tua candidatura ...<br />

Con alcuni amici abbiamo maturato un’idea: realizzare un<br />

programma (soprattutto) amministrativo e (non solo) politico, chiaro e<br />

semplice, da definire nel dettaglio con altre forze politiche e/o<br />

movimenti, senza pregiudizi legati alla collocazione politica.<br />

Un progetto nuovo che, oltre ai problemi legati alla vita di tutti i giorni,<br />

individui tre o quattro punti significativi e risolutivi per le sorti di Porto<br />

San Giorgio. Convinti che in ambito locale ha poco senso parlare di<br />

politiche di sinistra, di centro o di destra, essendo importante dare<br />

una soluzione pratica ed immediata a tali problemi.<br />

Quali sono questi problemi?<br />

Penso, ad esempio, al ripristino di un “Pronto Soccorso” attrezzato;<br />

alla pulizia e cura periodica di piazze, strade e marciapiedi; alla<br />

sicurezza e all’ordine pubblico; ad un’efficace raccolta dei rifiuti solidi<br />

urbani; alla particolare cura del verde pubblico; al definitivo<br />

abbattimento delle barriere architettoniche, che in molti casi non<br />

consentono alle persone non più abili di godersi una tranquilla<br />

passeggiata per le vie della città; ed altro ancora. Nel frattempo,<br />

però, bisognerà anche risolvere il problema del Porto, dell’Area ex<br />

Gran Hotel, dell’ex Cinema Excelsior, e del Lungomare; gli stessi<br />

problemi rimasti irrisolti da più di vent'anni.<br />

Cosa ti fa pensare che potresti riuscirci?<br />

E’ impossibile non riuscire a farcela, visto che questi problemi<br />

interessano tutti i sangiorgesi. Probabilmente, in passato, ci sono<br />

stati interessi molto forti che, contrapponendosi, l’hanno<br />

materialmente impedito; oppure qualcuno si è “distratto”<br />

interessandosi ad altro. Si tratterà allora di impiegare un diverso<br />

metodo di approccio. Mi spiego: ho già detto che non sarò tipo da<br />

lasciarsi “tirare per la giacca”, e che se non sarò in grado di risolverli,<br />

avrò l'obbligo morale (perché su ciò chiederò i consensi) di dire ai<br />

miei concittadini per quali motivi e chi sono i soggetti che me lo<br />

avranno impedito.<br />

Basta questo?<br />

No, ma è un buon inizio. E poi, non bisogna dimenticare che<br />

l’economia di Porto San Giorgio si fonda su tre grandi settori:<br />

Commercio, Turismo e Pesca. Le scelte strategiche, quindi,<br />

dovranno essere finalizzate a valorizzare questi settori vitali per la<br />

Comunità sangiorgese. Bisognerà quindi avere l'umiltà di ascoltare i<br />

problemi degli Operatori e delle Associazioni che li rappresentano.<br />

Non potranno imporsi scelte “dall’alto” o per la convenienza di questo<br />

o quel partito. E’ necessario invece coinvolgere i cittadini anche<br />

mediante l’utilizzo di referendum consultivi. Inoltre, abbiamo altri<br />

progetti innovativi, quali: la realizzazione di Parcheggi pubblici, sul<br />

lungomare e nelle aree più strategiche del paese; la costruzione di<br />

un Polo unico scolastico altamente attrezzato (stile Campus); la<br />

riqualificazione dei Quartieri periferici; e la particolare attenzione<br />

soprattutto per i Giovani, gli Anziani e le Famiglie in difficoltà.<br />

ROBERTO<br />

MANDOLESI<br />

Avvocato abilitato al patrocinio della Corte Suprema di Cassazione<br />

PORTO SAN GIORGIO_ITALY


Cos’è la Felicità?<br />

La felicità per me e per quelli come me equivale ad<br />

un sorriso vero. Sorridere mettendo allegria agli altri, a<br />

se stessi, ricambiare un sorriso, regalarlo, riceverlo,<br />

far ridere qualcuno, ridere perché qualcuno ci ha fatto<br />

ridere: tutti meccanismi che regalano tranquillità, gioia,<br />

vitalità e tutti i loro sinonimi. Noi sappiamo che la<br />

felicità sta in un abbraccio, quello forte, anche<br />

improvviso, quello che sa di comprensione, di affetto,<br />

di amore, di amicizia, di vita. Che la Felicità è<br />

raggiungere i propri sogni, vedere esauditi i propri<br />

desideri, ma mai a scapito di altri. Io e quelli come me<br />

non abbiamo bisogno di troppe cose, ma di quelle<br />

poche che ci fanno stare bene.<br />

La Felicità per noi è anche solo chiudere gli occhi. E’ avere i brividi anche<br />

quando il freddo non c’entra. Noi sappiamo che la Felicità è fatta di sorprese.<br />

Le belle sorprese, quelle che a volte danno delle svolte alla tua vita, e altre<br />

volte, danno una svolta a quella degli altri. La Felicità probabilmente è una<br />

farfalla. O un insieme di farfalle. Quelle farfalle però che dominano il tuo<br />

stomaco quando accade qualcosa di bello, a prescindere. La Felicità per me e<br />

per quelli come me è anche solo una vibrazione. O forse una scarica elettrica,<br />

o addirittura energia. E’ amare la natura. La neve a natale e le lucine in tutte le<br />

città, l’albero che si fa insieme e le cene in famiglia; il rumore della pioggia che<br />

picchietta sulle finestre e sulle foglie gialle in autunno, l’odore della pioggia e in<br />

certi casi una tazza di cioccolata e un buon film; le distese d’erba in primavera<br />

e in estate che sanno di fiori di ciliegio, il profumo di legna che brucia e il<br />

barbecue che raduna le famiglie per qualche compleanno. La Felicità<br />

probabilmente è contagiosa. Così come la paura, questo c’è da dirlo. Però<br />

entrambe sono qualcosa che non si vedono subito. Spesso non ci si accorge<br />

nemmeno dell’esistenza dell’una o dell’assenza dell’altra. Certo è che la Felicità<br />

risiede nelle cose vere, quelle che ci fanno stare bene e che ci dividono dal<br />

mondo materiale. Non crediamo assolutamente nella relazione che molti<br />

attribuiscono ai soldi e alla Felicità, perché i soldi, al massimo, ti fanno vivere<br />

uno stile di vita migliore, ma secondo noi essere benestanti ed essere felici<br />

sono due cose diverse. Io e quelli come me questo lo sappiamo e sappiamo<br />

anche che ci sono frutti della natura meravigliosi che possiamo mettere allo<br />

stesso livello di un diamante. Basta riconoscerli e respirarli. Io e quelli come me<br />

siamo persone di successo. Quel successo che risiede nel riconoscerci quando<br />

ci guardiamo allo specchio. È qualcosa di potente la felicità derivata da quel<br />

tipo di successo. Qualcosa di incredibilmente potente. Qualcuno lo dica a<br />

queste nuove generazioni che l’unica cosa che davvero conta quale<br />

irrinunciabile must have da abbinare da avere a tutti i costi, prima ancora che<br />

gli accessori, le borse e scarpe cult, ai pezzi insomma che si pensa non<br />

debbano mancare nel proprio guardaroba, è un cervello che ragioni in modo<br />

autonomo e critico. Il nostro Guru è il nostro mondo interiore, il nostro cuore.<br />

Tutto quello che sentiamo dentro di noi e ci fa rizzare la pelle. Quando<br />

sentiamo il brivido che percorrere la nostra spina dorsale, quello vale la pena<br />

scegliere. Solo a quel punto “il gioco vale la candela”. Non esiste un must, la<br />

scelta è nostra: è una questione di fiducia in se stessi. Sicuramente ciò che<br />

preme alla crescita, è il riuscire a esplorare tutti i settori entro i quali possiamo<br />

esprimere la nostra creatività, in quanto la scoperta e l’utilizzo delle nostre<br />

facoltà applicate alla tecnica sono le uniche a caratterizzarci. Il perché di questa<br />

premessa? Perchè il nostro primo ospite eccellente in questa rubrica è un<br />

uomo che risponde al nome di Saverio Emilio Bruzzese (con me nella foto),<br />

neo-eletto Presidente della Camera della Moda di Reggio Calabria e<br />

Docente Universitario presso l’ Accademia di Belle Arti "Fidia". Che cos’è per<br />

lui, la felicità? Quello che voglio vedere negli occhi degli altri.<br />

nella foto: Giuseppe Emilio Bruzzese Presidente Camera della Moda Reggio Calabria e Valeriana Mariani Presidente di Donna Impresa e Di International Woman "International<br />

Association Women Entrepreneurs and Business Leaders Employment, Social Affaire & Equal Opportunities" in un momento della visita presso L'Accademia Fidia<br />

BR UZZESE<br />

EMILIO GIUSEPPE<br />

Presidente Camera della Moda Calabria, Socio Amministratore Stile d'Epoca s.r.l., Docente universitario Accademia<br />

di Belle Arti "Fidia" (Stefanaconi - Vibo Valentia) _ stiledepoca@hotmail.it _ www.stiledepoca.<br />

REGGIO CALABRIA _ ITALY<br />

La Camera della moda calabrese rappresenta i<br />

più alti valori culturali della Moda Italiana e si<br />

propone di tutelarne, coordinarne e potenziarne<br />

l'immagine, sia in Italia sia all'estero. Un punto<br />

di riferimento e l'interlocutore privilegiato per<br />

tutte quelle iniziative nazionali ed internazionali<br />

volte a valorizzare e a promuovere lo stile, il<br />

costume e la moda italiana. (...)<br />

www.donnaimpresa.com 77<br />

ROMA _ ITALY


Fin dalla sua fondazione, ha attuato nel corso del tempo una politica di<br />

supporto organizzativo finalizzata alla conoscenza, alla promozione e<br />

allo sviluppo della moda attraverso eventi di alta levatura di immagine<br />

in Italia e all'estero, ciò conferendole il ruolo di indiscusso protagonista<br />

sullo scacchiere nazionale della moda, contribuendo anche al<br />

consolidamento delle alleanze con Istituzioni ed Associazioni di<br />

settore. “La CRMC – ci dice il Presidente Giuseppe Emilio Bruzzese -<br />

da sempre rappresenta i più alti valori della moda e dello stile italiano<br />

con il fine di tutelare, coordinare, promuovere, controllare e rafforzare<br />

l’immagine della moda calabrese a livello nazionale ed internazionale<br />

ma, soprattutto, si erge al sostegno dei giovani stilisti emergenti, per<br />

dare loro la giusta visibilità, attraverso la realizzazione di prestigiosi<br />

eventi che la camera coordina in Calabria, in Italia ed all’estero forti<br />

della convinzione che la moda italiana debba dare spazio ai giovani<br />

creativi nel nostro Paese, visto che l’Italia rappresenta la Moda del<br />

Mondo. Bisogna dare la possibilità di realizzare il prodotto in Italia e<br />

non all’estero come, invece, molte case di moda oggigiorno fanno. Se<br />

vogliamo far crescere il nostro Paese ci dobbiamo ricompattare e<br />

tenere stretto il nostro prodotto che è di massima eccellenza. I giovani<br />

rappresentano le energie vitali, il nostro futuro. La Camera regionale<br />

della Moda Calabria, in questi anni,<br />

ha organizzato numerosi e<br />

prestigiosi eventi atti appunto a<br />

valorizzare e promuovere i talenti<br />

emergenti della classe creativa,<br />

offrendo loro una possibilità di<br />

confronto, formazione e crescita<br />

professionale. Fra questi: “Reggio<br />

Art & Fashion” Omaggio a Carlo<br />

Rambaldi con la consegna delle<br />

onorificenze di “Maestro D’Arte”,<br />

“Maestro D’Eccellenza” ,<br />

“Testimonial” e “Ambasciatore nel<br />

Mondo”; la mostra internazionale<br />

d’arte, cinema e fashion designer<br />

con la consegna del prestigioso<br />

premio internazionale denominato<br />

“La Muse De L’Or”, concorso<br />

internazionale di fashion designer<br />

dove i giovani candidati hanno<br />

partecipato contemporaneamente<br />

a 5/6 sezioni ognuna delle quali ha<br />

avuto il proprio vincitore che, oltre a<br />

ricevere il premio, una statuetta<br />

stilizzata realizzata da un grande<br />

orafo di fama internazionale, si è<br />

aggiudicato borse di studio, un book fotografico di moda con un<br />

personaggio famoso ed ampia promozione; un due giornate ricche di<br />

eventi: sfilate, convegni, inaugurazione di mostre, workshop e tanto<br />

altro ancora. Non meno importante il Gala di presentazione del<br />

calendario CRMC , riproposto anche quest’anno dopo il successo del<br />

2013, anno del suo battesimo”. Meritevole di lode anche il suo<br />

impegno didattico presso l’Accademia di Belle Arti “Fidia”, all’interno<br />

della quale è anche membro del Direttivo. “L'Accademia – continua<br />

Giuseppe Emilio Bruzzese - appartiene alla categoria delle Università<br />

non statali Legalmente Riconosciute, dette anche "private" o "libere"<br />

per distinguerle da quelle statali. Le accademie private in Italia non<br />

sono molte ed alcune di esse molto note per la loro qualità, per il loro<br />

prestigio e per una maggiore attenzione agli studenti di quanto non<br />

avvenga nelle Accademie statali. Legalmente Riconosciuta con<br />

Decreto Ministeriale ed a seguito di riforma delle Istituzioni di Alta<br />

Formazione, ha deciso di avviare l’ammodernamento del suo pieno<br />

assetto didattico modificando il vecchio ordinamento, ovvero<br />

consegnando la libertà agli allievi di scegliere senza alcun tipo di<br />

costrizione tra i vari programmi di studio, presentati dalle varie cattedre<br />

dei corsi obbligatori e non, privilegiando in tal senso la scelta in<br />

relazione ai programmi didattici impartiti dai vari docenti e dunque una<br />

libertà nel formulare un piano di studio confacente ai propri interessi<br />

artistici e culturali. Coerentemente con tale "modernizzazione", al fine<br />

di equiparare il sistema di votazione in uso con quello delle Università<br />

italiane e straniere, la riforma ha attribuito ad ogni singola disciplina un<br />

valore in crediti. Non possiamo non menzionare che L’Accademia<br />

possiede la certificazione di qualità ISO 9001: 2000 dall’anno 2006. I<br />

corsi – precisa - preparano, con una didattica totalmente innovativa i<br />

futuri operatori nel campo della pittura, della scenografia, della scultura<br />

e del restauro, mettendoli a contatto fin dall’inizio con operatori capaci<br />

ed esperti, sviluppando l’esperienza didattica con simulazioni del<br />

lavoro, utilizzando le nuove tecnologie multimediali e tecnologiche più<br />

avanzate, tutto nell’intento di incoraggiare progetti e opportunità di<br />

lavoro. Tenuto conto che gli strumenti necessari ad un giovane<br />

operatore culturale per riuscire ad inserirsi in un sistema dell'arte<br />

sempre maggiormente difficile ed articolato sono molteplici, Accademia<br />

di Belle Arti "Fidia" ha elaborato una strategia d'insieme atta ad<br />

accrescere il percorso formativo. Nei tre corsi istituzionali (Pittura,<br />

Scultura e Scenografia) ha in tal senso inserito un nuovo corso di<br />

restauro. L'organizzazione di seminari, conferenze ecc. tenuti da artisti<br />

e operatori culturali italiani e stranieri; inoltre, e l'attivazione di Progetti<br />

Formativi è la risposta essenziale per<br />

rispondere alla naturale domanda<br />

degli studenti relativa all'essere<br />

presenti, attivi, riconosciuti all'interno<br />

di una realtà territoriale”. L'Accademia,<br />

lo ricordiamo, è situata nei pressi di<br />

Vibo Valentia, e precisamente a<br />

Stefanaconi, dove si erge una<br />

maestosa struttura che ospita la<br />

nuova e prestigiosa sede in Contrada<br />

Paieradi nel mezzo di una bellissima<br />

campagna straordinariamente ricca di<br />

rigogliosi alberi di quercia e un parco<br />

verde, poco distante dello svincolo<br />

Contrada Paieradi, Stefanaconi ( VV ) _ Tel. 0963 262962 Fax. 0963 262015 _ www.accademiafidia.it<br />

autostradale di Vibo Nord sulla strada<br />

provinciale che da Sant'Onofrio porta<br />

a Stefanaconi e Vibo Valentia. 2000<br />

metri quadrati organizzati in laboratori<br />

funzionali ed attrezzati con<br />

apparecchiature all'avanguardia;<br />

aperti con orario continuato dalle ore<br />

8,30 alle ore 20,00. Tutti i locali<br />

compresa la biblioteca sono disponibili<br />

per gli studenti. L'Accademia dispone<br />

inoltre di 35 posti letto in camere doppie e triple con servizi per gli<br />

studenti che provengono da altre province. Tutte le camere sono<br />

provviste di TV ed aria condizionata.<br />

A seguire alcuni scatti realizzati all'interno dell'Accademia di<br />

Belle Arti "Fidia" in compagnia di Giuseppe Emilio Bruzzese ed il<br />

Preside Michele Licata (in basso a sinistra).<br />

In alto: il laboratorio di scultura dell'Accadamia Fidia che si è<br />

resa protagonasta della manifestazione artistica “Esperienza<br />

d’Arte Pubblica: Murales e Sculture”, promossa dal Comune di<br />

Stefanaconi, assessorato alla Cultura, che ha regalato alla città<br />

nuove importanti opere d’arte al fine di incrementare l’offerta<br />

artistica pubblica e riqualificare alcune zone del centro abitato.<br />

L’iniziativa si è prefissa inoltre lo scopo di caratterizzare sempre<br />

più gli spazi pubblici del paese come locations di arte diffusa<br />

dove, accanto alle<br />

bellezze<br />

paesaggistiche e<br />

alle presenze<br />

architettoniche di<br />

rilievo, s’innesta un<br />

intervento che<br />

racconta l’epoca<br />

contemporanea<br />

testimoniando la<br />

creatività del<br />

presente. In primo<br />

piano una delle<br />

singolari opere del<br />

Maestro Licata.<br />

CRMC attività<br />

Reggio Art & Fashion<br />

La Camera della Moda Calabria ha presentato “ Reggio Art & Fashion”<br />

Omaggio a Carlo Rambaldi. Consegna delle onorificenze Di “ Maestro<br />

D’Arte”,“ Maestro D’Eccellenza”,“ Testimonial”e“<br />

Ambasciatore nel<br />

Mondo” per l’ anno 2013. Il prestigioso evento si è tenuto il 9 Giugno<br />

2013 presso il Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio. Le<br />

onorificenze sono state consegnate dalla Camera Regionale della<br />

Moda Calabria a personalità che si sono particolarmente contraddistinte<br />

per l’impegno ed i risultati raggiunti nel proprio ambito. La Camera della<br />

Moda Calabria ha voluto rendere omaggio ad un grande personaggio<br />

della Basilicata: Carlo Rambaldi, Ambasciatore della CRMC e<br />

ricordarlo degnamente poiché è stato e sarà per sempre uno dei più<br />

importanti nomi del cinema nel mondo, grazie alla genialità che lo<br />

contraddistinto. Carlo Rambaldi non è solo il “mago degli effetti<br />

speciali”, tre volte Premio Oscar e papà di personaggi come “King<br />

Kong”, “Alien” e “ ET l’Extraterrestre"; uno dei geni internazionali del<br />

cinema ed un esempio indiscusso della creatività italiana. A presentare<br />

l’evento, Alessandra Giulivo, Direttore Generale Delegata Cultura<br />

Comunicazione ed eventi CRMC; Madrina della serata Bruna Basso<br />

Rambaldi. Presenti le maggiori Istituzioni regionali fra le quali<br />

Vincenzo Panico Commissario Prefetto Città di Reggio Calabria che<br />

ha di fatto aperto, attraverso il proprio saluto, la prestigiosa kermesse.<br />

A seguire gli interveti di Giuseppe Fata Presidente CRSM,<br />

Giuseppe<br />

Emilio Bruzzese Vice Presidente Delegato ai Rapporti con le Istituzioni<br />

e le relazioni Internazionali CRMC, Maria Perrusi Presidente<br />

Ambasciatori CRMC, Francesca Pizzi Presidente “Testimonial”<br />

CRMC. Ospiti d’onore la Principessa Costanza Afan De Rivera<br />

Costaguti Florio, il Barone Giuseppe Giaconia di Migaido. Nel<br />

Parterre degli ospiti Vincenzo Monea Direttore Amministrativo CRMC,<br />

Claudia Ferrise Direttore Responsabile Giovani Fashion Designer<br />

CRMC, Dario Caminiti Direttore Responsabile Models Fashion Image<br />

CRMC ed ancora Demetrio Gioia Direttore Responsabile Settore<br />

Sartoriale CRMC, Enrico Chindamo, Domenico Siclari Responsabili<br />

Consulenza Giuridica CRMC.<br />

Nelle foto: alcuni momenti della “La consegna delle onorificenze<br />

di “Maestro D’Arte” - “Maestro D’Arte d’Eccellenza” -<br />

“Ambasciatore” “Testimonial” a personalità che si sono<br />

particolarmente contraddistinte per l’impegno ed i risultati<br />

raggiunti nel proprio ambito. .


Un evento in grande stile che attraverso un concorso tematico per giovani<br />

fashion designer, ha voluto creare un palcoscenico d’eccellenza per stilisti<br />

diplomati o studenti dell’ultimo anno in design o moda presso Istituti Superiori<br />

Pubblici e Privati oltre che delle scuole professionali ed università, su scala<br />

internazionale, ciò garantendo alla splendida città di Reggio Calabria un<br />

ritorno di immagine pari alla sua bellezza. Il concorso di ispirazione “Magno<br />

Greca”, che si è avvalso della collaborazione con il Lions International Club<br />

attraverso le sue ripartizioni calabresi (Magna Grecia, Host, Castello<br />

Aragonese, Città Mediterranea) mettendo in palio una borsa di studio del<br />

valore di 2.000 euro, si è snodato tra il Palazzo storico della Provincia e<br />

Teatro “ Francesco Cilea” nella cui meravigliosa Sala dei Lampadari, che ha<br />

accolto un parterre di ospiti eccellenti, si è svolto il Gala di chiusura. La serata<br />

presentata da Domenico Milani ed Alessandra Giulivo, nella duplice veste<br />

di conduttrice e membro del direttivo CRMC, ha visto oltre l’assegnazione di<br />

premi speciali a personalità internazionali dell’arte della moda e della<br />

cinematografia, la consacrazione “Ad Honorem” di Giuseppe Perri il quale,<br />

con voto unanime delle tre giurie quella della tecnica presieduta da Daniela Rambaldi, Quella della stampa<br />

presieduta da Valeriana Mariani, quella della critica da Giuseppe Livoti e dal garante del concorso dall’avvocato<br />

Antonella Stirparo, è stato proclamato vincitore assoluto del concorso “Giovani Fashion Designer”. Il prestigioso<br />

evento che, sabato 23 presso Palazzo Foti “Salone di Presidenza” in Piazza Italia, ha inaugurato la chermesse<br />

attraverso il saluto istituzionale di benvenuto di Giuseppe Raffa Presidente Provincia di Reggio<br />

Calabria oltre che dal Direttivo della CRMC nelle persone di Giuseppe Emilio Bruzzese neo-eletto<br />

Presidente CRMC, Giuseppe Fata Presidente dimissionario CRMC oggi alla Presidenza dell’Unione<br />

delle Camere Regionali della Moda, Alessandra Giulivo vicepresidente CRMC dal novembre 2013<br />

(incarico che le è stato conferito dopo un mandato che la vedeva Direttore Generale della CRMC<br />

medesima), Claudia Ferrise Responsabile Giovani Fashion Designer CRMC, di Dario Caminiti<br />

Responsabile Models Fashion Image CRMC oltre che di Gerardo Sacco, Daniela Rambaldi,<br />

Serenella Fraschini, Francesca Pizzi CRMC e Antonella Papaleo. Non possiamo omettere dal<br />

menzionare nell’arco degli appuntamenti previsti della giornata inaugurale, l’interessante parentesi<br />

voluta dal LIONS INTERNATIONAL CLUB in merito alla “Valorizzazione delle Eccellenze nelle<br />

Imprese”coordinato dal Governatore Luigi Buffardi . Presenti all’incontro, Giuseppe Raffa Presidente<br />

Provincia Reggio Calabria, e le autorità lionistiche nelle persone della Dott.ssa Liliana Caruso I Vice<br />

Governatore, di Antonio Fuscaldo II Vice Governatore, Domenica Laruffa Past Governatore<br />

Distrettuale, Giovanni Micalizzi Presidente VII Circoscrizione, Ettore Tripepi Delegato di Zona 24.<br />

Intervenuti al dibattito Pasquale Bruscino Cordinatore Distrettuale, Giuseppe Anselmini<br />

Responsabile VII Circoscrizione, Giuseppe Barbaro Presidente LIONS Club Host, Gaetano Grillo<br />

Presidente LIONS Club Castello Aragonese, Anna Maria Cama Presidente Club Città del Mediterraneo,<br />

Giuseppe Quattrone Presidente LIONS Club Magna Grecia. Non ultimi, il prestigio e la suggestione<br />

evocati dagli allestimenti scenografici dell’ omaggio a “ CARLO RAMBALDI” con l’esposizione dell’opera<br />

E.T. e le statuette dei tre Premio Oscar per gli effetti speciali di King Kong di John Guillermin, E.T. di<br />

Steven Spielberg ed Alien di Ridley Scott, della Mostra Contemporanea “Le Dive del Cinema si Vestono<br />

d’Arte” ad opera degli Artisti Pittori Caterina Vesci, Ferdinando Muraca, Giusi Pallone,<br />

Citino<br />

Rosetta, Riccardo Tropea ed il cui Ospite d’eccezione non era altri che il celeberrimo Giuseppe<br />

Gattuso Scultore e dalla Mostra “ Mariage di Prestige” degli Stilisti ed Atelier: Mimma Corigliano,<br />

Margi esclusivista Carlo Pignatelli, Pierpaolo Cassone, Lucia Caccamo, Costanza e Maria Sergio.<br />

Il RedCarpet:“Le Charme de la Muse De l’Or” e le Interviste a cura di Eva Giumbo sono stati l’ouverture<br />

glam della serata di Gala: una parata di rappresentanti istituzionali, del mondo del cinema e dello<br />

spettacolo da grandi occasioni. Fra le presenze autorevoli, nota di lode meritatissima alla grazia ed al<br />

fascino della Principessa Costanza Afan De Rivera Costaguti Florio ed a Daniela Rambaldi madrine della<br />

manifestazione. Da citare, in ultima nota, gli stilisti ospiti che hanno magnificato i presenti attraverso le proprie<br />

straordinarie creazioni sfilate in passerella e che rispondono ai nomi di: Gerardo Sacco Orafo della Dive, Fabio<br />

Martino by Boutique Trussardi, Pellicceria Micifur by Carla Cesarini, Biagio Crea Sarto Maison Valentino, Gaetano<br />

Perrone Designer di Calzatura di Alta Gamma, Renè Bruzzese Costumista teatrale e i Testimonial: Fabio Rondinelli,<br />

Teresa Timpano, Samuela Piccolo, Max Barrese, Antonio tedesco, Francesco Luppino, Fabio Mascaro,<br />

Katia<br />

Riotto, Simone Tamagro, Vittoria Attisano, Damiano Brilli, Dolores Mazzeo, Stefania Conte, Vincenzo Nizzardo,<br />

Giacomo Conte, Debora Andreacci, Costantino Comito, Cettina Crupi, Ilaria Colo e tra i premiati che hanno<br />

ricevuto la statuetta della Muse De l’Or che è stata realizzata dall’ Accademia Fidia ed impreziosita da Gerardo Sacco,<br />

il famoso internazionale Hair stylist Sergio Valente, l’ Attore Peppino Mazzotta, l’Attrice Daniela Fazzolari,<br />

Gaia<br />

Verdi Presidente Divulgazione “ Giuseppe Verdi” e Mauro Fiore Premio Oscar . Commosso coinvolgimento fra tutti i<br />

presenti ed applausi scroscianti per lo Special Aword Art and Fashion<br />

“Gerardo Sacco” e lo Special Aword Cinema “Carlo Rambaldi”. Le Interviste<br />

di Donna Impresa Magazine per PREMIERE <strong>DONNA</strong>” coordinate dal suo<br />

Presidente Valeriana Mariani e del direttivo CRMC, la Consegna degli<br />

attestati ai Giovani Fashion Designer che sono: Campanile Luciana,<br />

Cavalea Malaga, De Fedius Francesco, Falcone Giada,<br />

Papandrea<br />

Fabrizia, Iaccarino Giuseppe, Pecora Marica, Puntorieri Rossella,<br />

Perri<br />

Giuseppe e Scarfò Francesca. l’indomani mattina che si è tenuto alla<br />

presenza di nomi autorevoli , hanno di fatto chiuso i battenti di una<br />

manifestazione che si caratterizza come uno degli appuntamenti di spicco<br />

della Camera della Moda calabrese fra la moltitudine delle attività svolte,<br />

sebbene tutte egualmente meritevoli di lode.<br />

CRMC attività<br />

La Muse de l'Or<br />

CRMC attività<br />

Il Calendario 2014<br />

Visti i riscontri positivi della prima edizione e considerata<br />

l’enorme potenziale del calendario e delle iniziative di<br />

promozione ad esso congiunte, di trasmettere e dare impulso<br />

messaggi propositivi inerenti la cultura e l’arte della Calabria, per<br />

questa edizione la CRMC ha voluto sposare la moda con l’arte<br />

inserendo per ogni mese i più suggestivi e fascinosi siti<br />

archeologici delle cinque provincie della Calabria. Ragion per<br />

cui, la Camera Regionale della Moda Calabria, non poteva<br />

omettere di dedicare il calendario a due opere d’arte di<br />

inestimabile valore: I “ Bronzi di Riace”. Originali scultorei greci<br />

di straordinaria importanza, le due statue furono rinvenute, in<br />

maniera fortuita, il 16 agosto 1972 nelle acque di Riace Marina.<br />

Meraviglie scultoree note in ambito internazionale,<br />

rappresentano la massima attrazione del Museo Archeologico<br />

Nazionale di Reggio Calabria. La loro unicità è dovuta anche al<br />

fatto che sono pochissime al mondo le statue greche, in bronzo,<br />

pervenute integre fino ai giorni nostri e, fra tutte, queste sono le<br />

più belle. Il calendario è un prodotto esclusivo della Camera,<br />

curato in ogni piccolo dettaglio, con un allestimento visivo<br />

originale e presenta le fotografie di gioielli e capi d’alta moda di<br />

orafi e fashion designer calabresi: Michele Lo Bianco,<br />

Giuseppe Perri, Renè Bruzzese, Malaga Cavalea,<br />

Marika<br />

Pecora, Chiara Fondacaro, Costanza Sergio,<br />

Pierpaolo<br />

Cassone Couture, Gruppo Sartoriale G&B e Pellicceria<br />

Micifur. Ad indossare i meravigliosi capolavori, dodici giovani<br />

bellezze calabresi immortalate dagli scatti di Attilio Morabito. La<br />

grafica è stata curata da Pasquale Ficara ed il make da Dario<br />

Caminiti. Madrina della cerimonia, Valeriana Mariani<br />

testimonial del calendario 2014 della CRMC e presidente e<br />

direttore di “Donna Impresa<br />

Magazine”. Nell’occasione è<br />

anche stata annunciata la nascita<br />

dell’Unione Nazionale Camere<br />

Regionali della Moda Italiana e<br />

presentato il nuovo<br />

Organigramma 2014 della CRMC<br />

che ha visto la nomina a<br />

Presidente Saverio Emilio<br />

Bruzzese.<br />

Nelle foto alcuni momenti della presentazione del<br />

Calendario 2014 - Reggio Calabria - Palazzo San Giorgio


PROTAGONISTI<br />

Un paese ricco di emozioni, calore e di ottimismo, il<br />

nostro, culla di una grande e diffusa creatività. E’<br />

un’esperienza, quella Italiana, che si arricchisce<br />

continuamente, traendo impulso dal passato, ma<br />

guardando al futuro in una costante evoluzione. Essere<br />

nati e vivere in questo bel Paese, ma anche studiare,<br />

pensare e lavorare in Italia, malgrado alcune ben note e<br />

croniche limitatezze del nostro sistema politico, è e rimane<br />

un plus unico. E’ lo stile di vita italiano, che si ispira ad una<br />

natura inverosimilmente ricca e colorata, dai paesaggi<br />

incomparabili, dove arte e natura sono intimamente e<br />

superbamente collegati. Basti pensare ai nostri<br />

“ambasciatori” più noti (dagli antichi romani a Marco Polo<br />

e Cristoforo Colombo, solo per citarne alcuni), che hanno<br />

contribuito a diffondere la civiltà dell’Italia nel mondo e ad<br />

“importare” culture diverse nel nostro Paese. O ai pittori<br />

medioevali, che hanno dato vita al colore con i loro<br />

affreschi. Attraverso i secoli, l’Arte ha ricercato la<br />

perfezione dell’armonia, che ammiriamo tanto nelle<br />

proporzioni del David di Donatello quanto nelle dinamiche<br />

futuriste dei bronzi di Boccioni. Non meno importante la<br />

ricchezza della tradizione che ha saputo creare un<br />

singolare, moderno e continuo rinnovamento, passando<br />

spesso dalla creatività individuale a quella diffusa nel<br />

sistema industriale non tralasciando un altro passaggio<br />

creativo: quello dell’eccellenza. Un sistema unico dunque<br />

nel suo genere che ha tratto vantaggi da un ricco<br />

background culturale e da capacità artistiche di origine<br />

artigianale, arrivando a superare anche le visioni<br />

campanilistiche, per “fare sistema”, pur rimanendo<br />

suddivise in specifiche aree geografiche, con le loro<br />

esclusive peculiarità. A questo proposito ci piace citare il<br />

pensiero di Alberto AIessi<br />

“Il successo del design<br />

italiano è il risultato di una visione aperta della creatività,<br />

accettando e gestendo gli aspetti non convenzionali di<br />

ogni singolo progetto. I laboratori industriali vengono<br />

trasformati in intermediari “artistici” tra designer creativi e<br />

consumatori”. E noi aggiungiamo anche, precisazione per<br />

nulla sottovalutabile, che una Vision se non<br />

accompagnata da un processo di promozione strategico,<br />

rimane, per quanto lodevole di merito, pura, semplice<br />

Vision. Ecco perché siamo qui a presentarvi Giandaniele<br />

Battilà e Cesare Rossi, due uomini che di strategie di<br />

business ne sanno, ed anche molto.<br />

Leader<br />

intervista a cura di Giorgio Fedeli<br />

L’imprenditoria è passione e volontà. Due caratteristiche che hanno portato il<br />

36enne Gian Daniele Battilà, a presiedere l’ APTL, Associazione dedita alla<br />

promozione delle tipicità locali della regione Marche. Fondata nel 2012 da Battilà<br />

insieme a Mirko Tiburzi, anche lui 36enne, l’ APTL sta implementando le attività<br />

del territorio e fornendo consulenza agli imprenditori. Già segretario delle province<br />

di Fermo e Ascoli Piceno Cna Federmoda e segretario regionale per il settore<br />

agroalimentare, Giandaniele Battilà oltre che un imprenditore in rapida ascesa è<br />

uomo molto attento al sociale:“E’ da questo interesse che parte tutto. E<br />

non possiamo ignorarlo se vogliamo andare avanti. Mio padre (il<br />

professore Gianni Battilà) mi ha insegnato il rispetto per gli uomini,<br />

la necessità del lavoro in team e l’attenzione ai giovani. Di questi<br />

insegnamenti paterni ho fatto tesoro e virtù tant’è che le nostre<br />

società e l’Aptl vantano oltre 30 collaboratori per la<br />

commercializzazione e la promozione di quanto prodotto nel nostro<br />

t<br />

“yes<br />

we can„<br />

GIANDANIELE<br />

BATTILA'<br />

Presidente APTL Marche _ www.aptlmarche.com<br />

nella foto: Giandaniele Battilà con la Marchesa<br />

Dani Del Secco D'Aragona , Roberta Tirabassi e<br />

l'imprenditore Paolo Oliboni.<br />

territorio, e non solo, a livello nazionale e internazionale. Basti citare anche solo le nostre ultime<br />

iniziative di successo a Berlino in occasione della mostra fiera Berlitalia e la partecipazione a<br />

manifestazioni del settore moda come Pret à porter di Parigi, la fiera del lusso di Shanghai e il Miami<br />

Luxury Shoes dove aziende da noi promosse hanno potuto entrare in nuovi mercati dalla porta<br />

principale e, conseguentemente, incrementare notevolmente i loro fatturati. Tra i grandi eventi che<br />

organizzo insieme ai miei collaboratori c’è l’esibizione delle Frecce Tricolori nel Fermano. Uno<br />

spettacolo unico che voglio riproporre anche in altre località perché i fiori all’occhiello del nostro<br />

Paese, dall’imprenditoria fino alla celebre Pattuglia Acrobatica Nazionale, devono essere letti come<br />

patrimonio di tutti noi italiani”. Da anni assiduo frequentatore dei salotti più prestigiosi della Capitale,<br />

Battilà, con la sua APTL, nel 2013 ha preso parte anche la Gran Premio di Formula 1 di Abu Dhabi<br />

ospitato allo Yas Marina Circuit con le imprese da lui rappresentate: “I miei contatti nazionali e<br />

internazionali sono a piena disposizione delle imprese APTL. Abbiamo già molti contatti e partnership<br />

avviati con Malesia, Marocco, Tunisia, Malta, Serbia e Croazia, oltre all’Inghilterra e agli Emirati Arabi<br />

dove siamo presenti da tempo. Luxury & Food per me è un binomio vincente. E lavoro per introdurre<br />

le nostre aziende nel gotha di questo straordinario e lungimirante abbinamento. La mia scelta<br />

vincente è stata quella di scommettere e puntare sulla comunicazione e sull’immagine reale delle<br />

nostre società per ottenere una ricaduta considerevole, in termini di visibilità, promozione e fatturati,<br />

sulle stesse. Non dimentichiamo poi la mia passione e la dedizione dei miei collaboratori<br />

nell’organizzazione di eventi e manifestazioni. Nella mia vita un grande punto di forza è rappresentato<br />

dal mio padre spirituale Monsignor Luigi Casolini, Preside del Capitolo della Basilica Cattedrale di<br />

Tivoli e Rettore Presidente dell’Associazione Cavalieri San Silvestro”. Tornando alle manifestazioni,<br />

spunta la sigla AscomIndustria: “ Servizi associati per la qualità del territorio, da sempre” come<br />

sostiene, da sempre, il suo presidente Cesare Rossi, sottolineando la bontà del lavoro congiunto con<br />

APTL. “Puntando molto sulla formazione, non ci fermiamo al mero rilascio dei diplomi. Per noi quello<br />

checontanosonoipostidilavoro,vediinostricorsistioicassaintegrati ai quali abbiamo offerto corsi<br />

vincenti, innovativi e specifici, come il restauro dei mobili, la specializzazione nel settore della<br />

panificazione o nella creazione di abiti storici con sbocchi sul mondo occupazionale. Stiamo<br />

seguendo, con Ascom Industria, anche i corsi turistici, con esempi a Montegiorgio, perché il turismo<br />

può essere il vero volano delle nostre zone e non mi riferisco certo a quello mordi e fuggi: vedi le<br />

recenti dimostrazioni delle Frecce Tricolori o il Festival internazionale di Mongolfiere dell’estate 2013,<br />

sempre in collaborazione con APTL". Proprio in questi giorni Giandaniele Battilà Presidente APTL<br />

con una delle società da lui rappresentate, la " Believen start" sarà a Dubay per il " Gul food" fiera<br />

mondiale dell' agro alimentare e successivamente sarà poi presente al " Friedrishaffen" per la fiera<br />

del turismo aereonautica e al gran gala della " Moda di Malta" ed alle sfilate di Miami<br />

da destra: Paolo Oliboni con Rodolfo Martinelli Carraresi, Isabel<br />

Russinova, Giandaniele Battila e Mirko Tiburzi<br />

Giandaniele Battilà con Valeriana Mariani e<br />

Cesare Rossi Presidente ASCOM industria<br />

ASCOM INDUSTRIA FERMO<br />

L'Ascom Industria nasce come Ente rivolto e fortemente<br />

integrato nella rete di relazioni economiche, istituzionali e sociali<br />

del Fermano. Un'associazione fermamente ancorata nei valori<br />

della tradizione, intesi come patrimonio materiale ed<br />

immateriale, come fulcro del processo di sviluppo sostenibile e<br />

proiezione internazionale del territorio di appartenenza. Nasce<br />

nel 2009 come ente di rappresentanza sindacale per le PMI, gli<br />

artigiani, le strutture turistiche, gli esercenti del territorio della<br />

Provincia di Fermo e, grazie ad un forte orientamento ai bisogni<br />

reali degli attori del territorio, ha riscosso un immediato<br />

successo, facendo della Formazione il proprio core business.<br />

www.donnaimpresa.com 83


L' ASCOMINDUSTRIA, pienamente integrata all'interno del territorio del<br />

Fermano, notoriamente armonico nelle sue componenti produttive, culturali,<br />

sociali e istituzionali, ne promuove un'idea di sviluppo fortemente imperniata<br />

sui suoi storici vantaggi competitivi. In un contesto in cui da sempre<br />

convivono eccellenze industriali ed antiche maestranze artigianali, immerse<br />

in un territorio dai percorsi paesaggistici, artistici e gastronomici unici al<br />

mondo, l' ASCOMINDUSTRIA si adopera affinché la difesa del patrimonio<br />

di conoscenze e valori coincida perfettamente con le esigenze di<br />

innovazione ed internazionalizzazione. "Sono certo che mai, come in questo<br />

momento di estrema confusione e di affannosa e spesso, purtroppo, vana<br />

ricerca di soluzioni, sia il caso di confidare sulle poche cose certe in nostro<br />

possesso- afferma Cesare Rossi Presidente Ascom in una nota - iniziamo<br />

quindi col trasformare il concetto "mi accontento di quello che ho", nel<br />

postulato "sono felice ed orgoglioso di quello che ho", cosi da adoperarlo al<br />

meglio. Un'innovazione profonda dell'immaginazione tanto da produrre<br />

nuovi slanci per antichi pensieri o nuovi pensieri per antichi slanci. Si tratta,<br />

in poche parole, di riscoprire il senso dell'impresa, che in Italia è legato alla<br />

magia della creatività". Business Management, Finanza e Assicurazioni,<br />

ICT, Marketing, Risorse Umane, Start up: tutto questo è Ascom.<br />

Cesare Rossi<br />

Presidente ASCOM Fermo _ www.ascomindustria.it<br />

"Il nostro paese dicono sia<br />

tecnicamente quasi in<br />

default per cui si ravvisa la<br />

necessità di una politica<br />

che compia azioni<br />

concrete. A favore di quel<br />

94% di imprese, piccole<br />

ed artigiane, che sono<br />

l’anima dell’Italia e che ne<br />

costituiscono il motore.<br />

APTL fa la sua parte<br />

dando il proprio esempio:<br />

basta giochi di parole,<br />

basta piangersi addosso.<br />

occorrono i fatti perchè<br />

senza impresa, non c'è<br />

Italia"<br />

Cesare Rossi<br />

"Bisogna riscoprire il senso della<br />

creatività industriale che in Italia è<br />

legata alla magia dell'impossibile...<br />

però ci riusciamo sempre... è<br />

veramente quasi miracolistico come<br />

siamo riusciti a superare momenti di<br />

grande empasse... e questa che<br />

stiamo vivendo non è che una delle<br />

tante, forse sembra più acuta perchè<br />

ce la vogliono far vedere così... però<br />

se noi ci affacciamo e vediamo<br />

quello che ci circonda, vediamo il<br />

mare, vediamo i girasoli, vediamo gli<br />

ulivi... vediamo questa natura<br />

PROTAGONISTI<br />

Leader<br />

straordinaria - ci dice Cesare Rossi -<br />

questa pienezza di monumenti. Il<br />

70% dei beni culturali mondiali li<br />

abbiamo in Italia... chi ha il coraggio<br />

di dire che questa è una nazione<br />

povera alla fine dei suoi giorni?<br />

Credo che sia una follia, una follia che ci viene imposta perchè<br />

così fa gioco. Ma noi non caschiamo in questo tranello e<br />

diciamo che le nostre aziende e le nostre aziende sono<br />

porpuree ed all'inzio di percorsi importantissimi, qualcuna ha<br />

raggiunto degli standard veramente eccellenti e sulle<br />

eccellenze noi facciamo conto. Il core business per noi è forse<br />

la formazione attraverso corsi che sviluppino la genialità,<br />

capacità, c'è volontà creativa... e su questo noi vogliamo<br />

fondare quello che è il nostro discorso fondamentale: servizi<br />

alle aziende per il territorio. Formazione e il Turismo è quello<br />

che maggiormente stiamo seguendo, oltre lo sviluppo delle<br />

aziende sia in Italia che all'estero, abbiamo tanti collaboratori e<br />

tante aziende che fanno parte di questo straordinario<br />

meraviglioso puzzle che è l'Italia."<br />

La strada: la più grande passerella<br />

della contemporaneità.<br />

Tra strada e moda c’è un rapporto di osmosi e un confronto continuo,<br />

fatto di riflessi, influenze, rincorse, visioni oniriche con rimandi al reale.<br />

La strada si impregna di vita vera, riesamina, consuma le proposte<br />

degli stilisti, che a loro volta ne assimilano l’essenza, traducendola e<br />

reinterpretandola attraverso suggestioni”. E’ quanto ci dice il Fashion<br />

Designer Luigi Gaglione che abbiamo incontrato nel suo Atelier a<br />

Comiziano, Napoli. la domanda è “Chi ha condizionato chi? ”<br />

“ Oggi – ci risponde - si assiste a un fenomeno di interazione tra moda<br />

e strada ancora più viscerale rispetto al passato, legato anche al web e<br />

ai social media che dalla loro hanno il potere di amplificare vizi e virtù<br />

di questa combinazione. In realtà mi diverto ad osservare, fuori dalle<br />

sfilate, la gente comune, quella che sta reagendo con un orgoglio<br />

nuovo, la vera che abbia davvero nelle mani la leadership di quello che<br />

è uno straordinario sistema integrato tra creatività e industria,<br />

artigianato e tecnologia. Viviamo nell’era “on demand”, una sorta di<br />

evoluzione del “su misura” e ciò a vantaggio di quanti, come me, non<br />

hanno mai sacrificato la propria “arte” al mero business.<br />

La moda<br />

italiana deve continuare a soddisfare il bisogno primario di bellezza,<br />

essere capace di inventare sempre nuove storie. Ciò che manca nel<br />

nostro Paese, soprattutto da parte della politica, è la visione della moda<br />

come asset portante: voce fondamentale dell’export, fonte di reddito di<br />

decine di migliaia di addetti, filiera composita, ambasciatrice del bello. È<br />

il nostro petrolio, insostituibile fonte di energia che si rinnova. Ogni sei<br />

mesi. Straordinariamente. L’immaginario che prende corpo nei testi di<br />

moda sembra avere poco in comune con il reale contesto socioculturale<br />

in cui vive la donna oggi. Discrasia quindi o sottile convergenza?<br />

Comunque sia, quello che vedo ovunque io volga lo sguardo è<br />

l’immagine (e l’essenza) di una donna emancipata e consapevole della<br />

propria carica sensuale. Le donne di oggi lasciano ancora che lo<br />

spettatore le spii e si immerga in quel mondo idealizzato in cui è il loro<br />

fascino a dettar le regole del gioco, quel che cambia è la<br />

consapevolezza con cui lo fanno”.<br />

Luigi Gaglione<br />

Luigi Gaglione<br />

Fashion Designer _ www.luigigaglione.com<br />

Luigi Gaglione con Anna<br />

Turkan (giornalista) e<br />

Guido Costante al Fashion<br />

Week (Ftv) di Bucarest<br />

Ph: Donna Impresa<br />

Fashion designer: Luigi Gaglione<br />

Model: Ines Trocchia<br />

Make up Artist: Nunzia Fabrozzi<br />

Gioielli: Gioia Perillo<br />

Calzature: Michelle Morelli<br />

Ph: Emanuel Tosi<br />

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AMMINISTRATORE UNICO GIORDANO SICUREZZA DI SALVATORE GIORDANO<br />

COSENZA - ITALIA mail: sicurezza.giordano@gmail.com - mobile +39 391 3964095<br />

65 www.dimagazine.it<br />

UI<br />

Èconnoi<br />

Salvatore Giordano<br />

Ospite nella nostra rubrica "<strong>LUI</strong>" Salvatore Giordano, un uomo molto<br />

affascinante ma, prima di tutto, uno stimatissimo professionista:<br />

Consulente Commerciale ed Amministratore unico di Giordano<br />

Sicurezza, un'azienda leader nel settore dei sistemi di sicurezza civili ed<br />

industriali e non solo (Video-sorveglianza, allarmi filari e via radio,<br />

domotica, automazioni) e di prodotti relativi all'istallazione di Impianti<br />

Fotovoltaici (moduli europei e non, inverter, accumulatori ecc.). La<br />

Salvatore Giordano Sicurezza offre ai sui partners anche la possibilità di<br />

considerare serramenti di ottima fattura, soddisfacendo le più rigide<br />

normative relative alle certificazioni richieste in ambito internazionale,<br />

coadiuvato ad un design moderno rispettoso di canoni stilistici di<br />

assoluto livello perché la sicurezza non è mai frutto di una singola<br />

misura, ma è bensì il prodotto dell'azione sinergica di più strumenti<br />

di Valeriana Mariani


complementari giustamente integrati tra loro. Ecco quindi l'importanza<br />

di una giusta integrazione dei mezzi fisici, quali porte blindate, serrande,<br />

vetri antieffrazione e così via, con i sistemi elettronici di rilevazione, che<br />

ne preservano l'efficacia ed attivano le reazioni difensive, quindi con<br />

sistemi di ripresa televisiva, che identificano chiaramente "chi" e "cosa"<br />

sta succedendo. La scelta di un sistema d'allarme è un passo molto<br />

importante per chi ha intenzione di difendere la tranquillità della sua<br />

casa o della sua attività dal potenziale pericolo di intrusioni e aggressioni.<br />

Proprio per l'importanza di queste finalità si richiede prima di tutto<br />

un'accurata considerazione sia delle proprie esigenze che dell'offerta<br />

disponibile sul mercato. Per il privato è, infatti, difficile valutare<br />

tecnologie differenti tra loro e conoscere la loro integrazione in un<br />

sistema di allarme per assicurare un funzionamento affidabile. La<br />

continua e rapida evoluzione del settore ha lasciato tra l'altro ampio<br />

spazio a sistemi di mediocre qualità e ad operatori con scarsa esperienza,<br />

a fronte di poche aziende specializzate in grado di fornire un servizio<br />

efficiente tramite installatori professionisti. Dotare la casa di un sistema<br />

d'allarme significa effettuare un investimento per il proprio futuro, da<br />

valutare attentamente perché la sicurezza non è solo un nostro diritto,<br />

ma uno dei nostri principali bisogni.<br />

L’assioma SICUREZZA = GRANDI<br />

INVESTIMENTI ECONOMICI, è sempre vera<br />

Salvatore?<br />

Grazie mille Dott.ssa Mariani, per le Sue parole nei<br />

miei riguardi e per la possibilità che mi offre di poter<br />

trattare l’argomento: ”Sicurezza”; spero di essere<br />

utile alle lettrici e lettori del Suo settimanale.<br />

Per rispondere a questa domanda è doveroso<br />

avere ben chiaro il concetto di “sicurezza”<br />

personale e collettiva. Secondo la nostra<br />

Costituzione si garantisce “sicurezza” quando, si<br />

assicura, ai cittadini il pacifico esercizio di quei diritti<br />

di libertà che la legge si sforza di sostenere con<br />

estremo impegno. “Sicurezza” si ha quando ogni<br />

persona può svolgere la propria lecita attività senza<br />

essere minacciato da offese alla propria personalità<br />

fisica e morale; è quel concetto di “ordinato vivere<br />

civile” che vuole essere il fine di una civiltà con<br />

princìpi e valori degni di esser interiorizzati e vissuti.<br />

Quali esseri umani necessitiamo di quel senso di<br />

protezione e sicurezza sin da neonati, questo<br />

perché è un bisogno primario. Abbiamo il dovere di<br />

difendere la nostra “sicurezza”, in particolar modo<br />

nella sua percezione, indispensabile per un<br />

proseguo di vita sostanzialmente serena. Quindi,<br />

sulla base del concetto appena espresso, non si<br />

può, e di certo non è saggio, prescindere da grandi<br />

o piccoli investimenti per garantire e garantirci<br />

“sicurezza”. Ovviamente, si richiede una gestione<br />

oculata del budget a disposizione ed inoltre le<br />

risorse umane dovranno dimostrarsi estremamente<br />

competenti per pianificare, gestire e attuare progetti<br />

in alcuni casi estremamente complessi nella loro<br />

realizzazione e in una seconda fase, nella loro<br />

gestione. La spesa per opere affini alla sicurezza<br />

relative ad interventi di ampliamento o di<br />

riqualificazione di impianti esistenti, nonché quelle<br />

relative a nuova installazione, sono ammissibili solo<br />

nei casi in cui l’impresa dimostri, attraverso una<br />

relazione dettagliata, corredata da documentazione<br />

probatoria, che l’assenza di agevolazione su tali<br />

spese, in ragione delle caratteristiche tecnologiche<br />

e localizzative dell’iniziativa, ne inficerebbe la<br />

redditività e le opportunità di innovazione e sviluppo<br />

della Sicurezza personale e collettiva. Per le grandi<br />

imprese, i costi degli attivi immateriali (programmi<br />

informatici, brevetti, licenze, know how e<br />

conoscenze tecniche non brevettate, nuove<br />

tecnologie di prodotti e processi produttivi) sono<br />

ammissibili non oltre il 50% dei costi totali<br />

d'investimento stesso. Tenendo conto di tali<br />

parametri l’assioma Sicurezza uguale grandi<br />

investimenti economici raggiungerà il suo fine.<br />

La consapevolezza del rischio è la chiave per la<br />

sicurezza?<br />

Ricordo, con piacere, più oggi che non allora,<br />

quando i miei genitori oimieinonni mi ripetevano<br />

sovente la frase: “stai attento altrimenti ti farai<br />

male”! Se vogliamo, in questa espressione è<br />

racchiuso il concetto di “consapevolezza del<br />

rischio”. In questo caso, la consapevolezza è stata<br />

dimostrata da chi era conscio dell’imprudente<br />

atteggiamento di un bambino ignaro del pericolo<br />

incombente se si fosse ostinato nel continuare la<br />

propria attività. Il rischio è un concetto<br />

probabilistico, è la probabilità che accada un certo<br />

evento capace di causare un danno alle persone.<br />

La nozione di rischio implica l’esistenza di una<br />

sorgente di pericolo e delle possibilità che essa si<br />

trasformi in un danno. Quindi, la consapevolezza<br />

del rischio è fondamentale per incrementare i nostri<br />

margini di sicurezza. La percezione del pericolo ci<br />

Lavoro ogni singolo giorno<br />

per poter essere una persona di cui ci si possa fidare.<br />

protegge dall’incognita di un’eventualità che<br />

potrebbe danneggiare il nostro prossimo, i nostri<br />

cari e noi stessi. Ad esempio, l’osservanza del<br />

codice della strada si basa su una serie di regole da<br />

rispettare per evitare di adottare un atteggiamento<br />

imprudente, il quale, potrebbe dimostrarsi rischioso,<br />

addirittura fatale, non solo per noi ma anche per gli<br />

altri. Tuttavia, la scelta nel rispettare queste regole<br />

è strettamente armonizzata con la consapevolezza<br />

della percezione del pericolo e del rischio che si<br />

potrebbe correre adottando un comportamento<br />

imprudente. Possiamo di certo affermare che, la<br />

sicurezza non può prescindere dalla percezione del<br />

rischio.<br />

Cosa fa la tecnologia per migliorare la nostra<br />

padronanza dell’ambiente?<br />

La tecnologia ha migliorato notevolmente la<br />

conoscenza e il controllo dell’ambiente in cui<br />

svolgiamo le nostre attività sia professionali che<br />

ricreative. Impianti sempre più evoluti di videosorveglianza<br />

e di sistemi di antintrusione<br />

garantiscono un’ispezione particolareggiata di<br />

ambienti estremamente delicati, ad alto tasso di<br />

pericolosità. Attraverso il know-how sviluppato nel


del tempo e attraverso l’utilizzo della più evolute<br />

strumentazioni abbinate e alle continue<br />

sollecitazioni derivanti da un mercato sempre più<br />

diversificato e attento ai requisiti di qualità, l’ambito<br />

del ciclo progettuale e produttivo è finalizzato alla<br />

padronanza dei prodotti in relazione all’ambiente<br />

in cui verranno utilizzati. Esse vengono affidate<br />

all’uomo così come ad apparati tecnologicamente<br />

evoluti di ispezione e analisi dell’ambiente,<br />

cercando di aumentare il livello di sicurezza. Di<br />

conseguenza, le spese per l’acquisto dei servizi e<br />

prodotti sono ammissibili ove commisurati alle<br />

esigenze produttive e gestionali dell’impresa e del<br />

prodotto finale in relazione all’ambiente in cui<br />

verranno installate per un controllo sempre più<br />

accurato. Non oso immaginare a quali enormi<br />

minacce saremmo esposti se nelle diverse<br />

stazioni metropolitane, ferroviarie, sale di attesa<br />

dei nostri aeroporti, o nelle nostre splendide città<br />

non dovessimo godere di questi come di tanti altri<br />

sistemi di controllo. Tuttavia, è doveroso<br />

ammettere, con assoluta sincerità, che c’è ancora<br />

tanto lavoro da fare. Triste a dirsi, la nostra<br />

quotidianità potrebbe essere condizionata da<br />

continue minace estremamente strutturate per<br />

colpirci fisicamente e minare il nostro senso di<br />

sicurezza, con l’intento di insinuare il terrore nelle<br />

nostre menti e di conseguenza dominarle, per<br />

avere un controllo indiretto delle nostre vite. Non<br />

possiamo permettere a qualsiasi cattivo<br />

intenzionato di minare il nostro senso di libertà.<br />

Consulenza, affiancamento nella<br />

partecipazione del settore delle gare<br />

pubbliche, assistenza e pareri consultivi,<br />

possono essere visti come risparmi di spesa<br />

per un'azienda sulla base del fatto che sono<br />

volti a prevenire, evitare o dirimere contenziosi<br />

e/o esclusione da gare pubbliche?<br />

Offrire il personale apporto come Consulente per<br />

la Pubblica Amministrazione non è affatto cosa<br />

semplice, oggi più che mai. Come spesso accade<br />

nel nostro bel Paese, si fa di tutta l’erba un fascio,<br />

considerando tutti i dipendenti statali alla stregua<br />

di persone incapaci o poco inclini al lavoro.<br />

Dovessimo avere una tale opinione sarebbe un<br />

errore. Nella mia esperienza, posso affermare,<br />

con relativa certezza, che la maggioranza di loro<br />

deve sopperire ad un notevole ridimensionamento<br />

del personale e come se non bastasse, costretti a<br />

lavorare con strumenti obsoleti e inadeguati. In<br />

questo scenario, la figura del Consulente si rivela<br />

estremamente utile per fornire indicazioni che<br />

possono semplificare e velocizzare determinate<br />

lavorazioni. Il Consulente dovrà tener conto<br />

dell’assetto normativo della materia degli appalti<br />

pubblici. Questi, presentano, tradizionalmente una<br />

fisionomia piuttosto articolata e complessa,<br />

caratterizzata da un tasso di dinamicità<br />

probabilmente sconosciuto alla maggior parte<br />

degli altri settori lavorativi.Tale complessità è<br />

conseguente, oltre alla tendenziale criticità e<br />

delicatezza della materia in sé, anche alla<br />

stratificazione delle fonti normative che tale<br />

disciplina concorre a disegnare in un periodo<br />

temporale relativamente ristretto. Alla complessità,<br />

già evidenziata, del codice degli appalti va<br />

aggiunto il fatto che il medesimo, dalla data della<br />

sua adozione sino ad oggi, ha subito nella sua<br />

versione originaria, innumerevoli e rilevanti<br />

modifiche da parte del legislatore, rendendone<br />

ancor più difficile la sua comprensione. Di<br />

conseguenza, per l’azienda privata sarà<br />

estremamente utile il lavoro del Consulente per<br />

fornire ai suoi collaboratori le informazioni<br />

necessarie per realizzare un progetto articolato ed<br />

esaustivo nel pieno rispetto del codice degli<br />

appalti e di ciò che l’Ente richiede nel suo<br />

elaborato di gara. Il Consulente dovrà manifestare<br />

quelle capacità professionali e qualità umane<br />

necessarie che gli permetteranno di collaborare e<br />

fungere da supporto verso coloro i quali, in seno<br />

all’azienda, dovranno tener conto delle modalità di<br />

presentazione della documentazione richiesta e<br />

della scadenza di presentazione del progetto. Un<br />

lavoro articolato e complesso il quale permetterà<br />

all’azienda privata di raggiungere il suo fine<br />

ottimizzando le sue risorse umane ed<br />

economiche.<br />

Ora torniamo a Lei: vorrei che le nostre lettrici<br />

e lettori La conoscessero più da vicino.<br />

Di tutte le domande questa è la più difficile a cui<br />

rispondere (sorrido). Sono un adolescente un po'<br />

cresciuto di 43 anni, nato in una bellissima terra, la<br />

Calabria. Terra dal fascino enorme, ma nello<br />

stesso tempo tanta incompresa quanto fraintesa.<br />

Sono cresciuto a San Basile, un paesino della<br />

provincia di Cosenza. Non è semplice parlare di<br />

se stessi, forse perchè vorremmo che le persone<br />

ci conoscessero e ci apprezzassero più per quello<br />

che vorremmo essere che non per quello che in<br />

realtà siamo. Lavoro, costantemente per<br />

raggiungere un simmetrico equilibrio tra il corpo la<br />

mente e la mia spiritualità. Raggiungere un tale<br />

stato richiede una notevole caparbietà. Sovente,<br />

questa determinazione è giudicata con notevole<br />

inclemenza, oserei dire con incomprensibile<br />

asprezza da chi è avvezzo a non rispettare scelte<br />

e convinzioni altrui in contrasto con le proprie. Ma<br />

è proprio questo l'equilibrio che cerco di<br />

raggiungere per dimostrare ed esprimere<br />

tolleranza verso coloro i quali si lasciano dominare<br />

dalla presunzione di saperne sempre più degli<br />

altri. Io non credo sia indice di intelligenza<br />

considerarsi custodi indiscussi di una sconfinata<br />

sapienza privi, però di quel modesto e rispettoso<br />

intelletto che contraddistingue le menti acute e<br />

raffinate. Immagino siano le nostre scelte su come<br />

trattare gli altri a dimostrare tollerante<br />

consapevolezza nell'onorare chi ci sta di fronte,<br />

anche quando questi, la pensano in maniera<br />

diversa da noi. Lavoro ogni singolo giorno per<br />

poter essere una persona di cui ci si possa fidare,<br />

sia sotto l’aspetto professionale che personale. Mi<br />

piace essere una persona gentile, esserlo<br />

veramente, non manifestare una parvenza di<br />

cortesia e buonismo fine a se stesse. Sono una<br />

persona a cui piace interagire con tutti, perché<br />

ogni persona è una storia unica che ha il diritto di<br />

raccontarsi ed essere ascoltata, di esprimere le<br />

proprie paure eiproprisogni. Credo che, se oggi<br />

ci ascoltassimo un po' di più si vivrebbe in un<br />

mondo più semplice e con meno problemi.<br />

Salvatore, un nome che è una garanzia<br />

(sorrido)<br />

Più nella teoria che nel pratico… (rido)<br />

Salvatore è il nome di mio nonno. Mi sentirei<br />

assolutamente gratificato e realizzato se nella mia<br />

vita riuscissi a dimostrarmi coerente con il mio<br />

nome. Sono consapevole che la grandezza del<br />

proprio nome è dovuto al proprio operato, alle<br />

proprie scelte, a ciò che abbiamo conseguito e a<br />

come abbiamo impiegato il tempo a noi concesso<br />

su questa terra. La storia ha dimostrato che non è<br />

il nome che porti o che ti è stato dato alla nascita a<br />

renderti grande, ma ciò che conta è lasciare il<br />

segno con qualcosa di utile non solo per te ma<br />

soprattutto per il tuo prossimo.<br />

Che cosa vorresti che le persone<br />

conoscessero di te, dal punto di vista<br />

caratteriale e perchè hai intrapreso questa<br />

professione?<br />

Vorrei che mi conoscessero per l’irrefrenabile<br />

desiderio di migliorarmi per essere un<br />

professionista, un concittadino, un amico ed un<br />

uomo migliore. Spesso sento l’espressione “Vai<br />

dove ti porta il cuore” regola da seguire come<br />

mantra incontestabile ed infallibile. Non mi trovo<br />

d’accordo con tale voce di pensiero, al contrario,<br />

ritengo il cuore: la sede indiscussa delle nostre<br />

emozioni e andando ancora più in profondità dei<br />

nostri motivi, dei nostri desideri i quali, non sempre<br />

risultano lodevoli e vantaggiosi da seguire. Credo<br />

che sia l’equilibrio tra l’istinto e la ragione, il<br />

sentiero da seguire per trovare una condizione di<br />

serenità e felicità del proprio essere. Questo<br />

significa che, a volte, è opportuno non<br />

assecondare l’istinto o i desideri del cuore. Vorrei<br />

che mi conoscessero e mi ammirassero per<br />

quanto sono riuscito a dare come uomo e<br />

professionista, ma anche per ciò che non ho<br />

ottenuto nonostante l’impegno mostrato. Ho<br />

intrapreso questa professione perché mi piace<br />

interagire con persone e professionisti diversi,<br />

persone con il proprio modo di concepire il lavoro<br />

e il modo di svolgerlo. Una professione, quella del<br />

consulente irta di difficoltà e in alcuni casi<br />

assolutamente snervante ma, allo stesso tempo<br />

ricca di opportunità in un contesto dotato di<br />

eccellenze dalle quali, con il giusto atteggiamento,<br />

ne consegue una crescita umana e professionale<br />

Una dedica alla nostra Rivista Donna Impresa<br />

ed a tutte le donne che fanno parte di questo


Una dedica alla nostra Rivista Donna Impresa<br />

ed a tutte le donne che fanno parte di questo<br />

meraviglioso mondo al femminile...<br />

Una Rivista di un’eccellenza notevole! Sotto diversi<br />

aspetti fuori dagli schemi. Rivista decisamente<br />

attuale ed autorevole nella considerazione<br />

particolareggiata di problematiche annose per le<br />

donne di tutto il mondo. Lei, dottoressa Mariani,<br />

insieme al Suo fantastico team avete dato vita ad<br />

una eccellete rivista in grado di trattare con estrema<br />

professionalità ma anche con giustificata fierezza il<br />

ruolo della Donna in ambito imprenditoriale e<br />

manageriale. Rivista culturalmente affascinante, di<br />

una eleganza ricercata, creata da una Donna<br />

attraente non solo per la sua innegabile bellezza<br />

ma per la forza d’animo, la visione d’insieme dalla<br />

grande personalità. Leggere Donna Impresa<br />

arricchisce il tuo patrimonio culturale evidenziando<br />

le enormi potenzialità che la donna ha nel mondo<br />

degli affari, evidenziando il ruolo fondamentale di<br />

una “Donna” dalle indubbie capacità manageriali.<br />

Vi auguro il meglio!<br />

Salvatore Giordano<br />

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A TU PER TU CON<br />

Alberto Sala<br />

Amministratore Delegato di<br />

Acme e Responsabile Business<br />

AWP del Gruppo Sisal<br />

Così<br />

per gioco<br />

di Valeriana Mariani<br />

L’identikit dell’uomo ideale: sensibile (non si discute), romantico (inutile dirlo), divertente (ovvio, altrimenti<br />

che gusto c’è?), intelligente (vogliamo proprio tutto), bello? no, grazie (ma siamo certe di essere<br />

sincere?), eclettico (quanto basta), un po’ leader (ma che non ci metta troppo in ombra), un po’ accudente<br />

(ci piace che qualcuno si prenda cura di noi senza esagerare). È ufficiale: noi donne pretendiamo davvero<br />

molto… insomma abbiamo troppe pretese. Sarà che stiamo diventando con loro ancora più esigenti di<br />

quel che siamo con noi stesse? Sarà che non siamo mai felici, noi donne, perché abbiamo aspettative<br />

poco realistiche? Ma esistono gli uomini che cerchiamo? Lui è perfetto, sembra avere proprio tutto ed è<br />

per questo che è già sentimentalmente impegnato. Comunque sia, conosciamolo più da vicino:<br />

Chi è Alberto Sala? Si descriva in 3 parole<br />

Impulsivo, coraggioso, leale!<br />

<strong>LUI</strong><br />

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Quali sono i suoi punti di forza?<br />

L’incosciente convinzione di poter fare qualsiasi<br />

cosa, la “feroce” determinazione nel perseguire<br />

qualsiasi obiettivo.<br />

Qual è stato il percorso che l’ha portata in Sisal?<br />

Un amico che non vedevo da anni mi ha proposto di<br />

collaborare nelle società di famiglia in un mercato a<br />

me totalmente sconosciuto. Mi sono sembrate da<br />

subito un’opportunità ed una sfida estremamente<br />

interessanti ed ho accettato. Alcuni anni più tardi<br />

decise di cedere il grosso delle proprie aziende a<br />

Sisal ed eccomi qui.<br />

Può descriverci la sua giornata tipo?<br />

Sveglia alle 6,15, giornata in Sisal a Milano se non<br />

impegnato in altre trasferte e, con i miei collaboratori,<br />

ci occupiamo della gestiamo della Business Unit oltre<br />

che delle aziende che amministro, la sera rientro<br />

intorno alle 19.<br />

Formazione ed esperienza sul campo: quanto<br />

incidono sulla forza di un buon Manager? Quale,<br />

in particolare, ha maggior rilievo?<br />

La formazione ti fornisce tantissime nozioni ed<br />

informazioni, l’esperienza sul campo diventa<br />

fondamentale per mettere in pratica tutte le<br />

conoscenze acquisite e per trovare continui spunti di<br />

miglioramento. Entrambe però, da sole, non faranno<br />

mai di un manager un buon manager se a guidarlo<br />

non ci sarà la Passione per ciò che fa. Se non sarà<br />

innamorato del proprio lavoro non otterrà mai grandi<br />

risultati.<br />

Durante il suo percorso professionale, quali sono<br />

state le esperienze che le sono servite<br />

maggiormente (anche negative)?<br />

Ogni esperienza ti arricchisce di qualcosa a volte<br />

senza nemmeno che tu te ne accorga, ma poi in<br />

determinate situazioni ti accorgi che stai agendo<br />

mettendo in pratica spunti diversi maturati in<br />

esperienze diverse. Se devo citarne alcune in<br />

particolare, direi sicuramente quella sportiva dove<br />

impari cosa significano regole, disciplina, sacrificio, la<br />

gioia della vittoria e la delusione della sconfitta ed in<br />

particolare ad avere il pieno controllo delle tue<br />

emozioni, perché non averlo significa commettere<br />

parecchi errori; il percorso nella Polizia di Stato nel<br />

quale ho provato la grandezza e la bellezza della<br />

generosità e dell’essere utile agli altri da un lato,<br />

mentre dall’altro ho vissuto miseria, violenza e<br />

l’emarginazione, cose che tutti bene o male<br />

conosciamo ma ben pochi sanno esattamente cosa<br />

significhino realmente. Infine l’esperienza biennale in<br />

un’azienda di multilevel marketing, non tanto per<br />

l’attività in sé ma per il grande valore ed importanza<br />

che dava alla formazione della persona, corsi<br />

bellissimi che mia hanno fatto sviluppare e rafforzare<br />

le competenze più importanti che ci siano al mondo,<br />

quelle che ognuno di noi ha dentro di se.<br />

Il leader dalla forte intelligenza emotiva ottiene<br />

sempre i migliori risultati o in certi casi è<br />

preferibile una leadership più “tradizionale”?<br />

Nella foto: Alberto Sala<br />

Credo che la leadership tradizionale sia come una<br />

buona base che tutti dovrebbero comunque avere e<br />

conoscere. La leadership tradizionale ti permette di<br />

essere pragmatico e di dare stabilità alla tua<br />

“struttura” da tutti i punti di vista. Detto questo in un<br />

mondo in continuo fermento in cui tutto si muove e<br />

cambia rapidamente, serve una grandissima<br />

intelligenza emotiva. Chi ne è privo è spacciato o, lo<br />

sarà presto.<br />

C’è il risvolto della medaglia nelle tecnologie?<br />

società sempre più dipendenti e sempre più deboli,<br />

ecco perSi e credo sia già evidente. Le tecnologie<br />

sono una parte fondamentale del progresso<br />

dell’umanità, ci aiutano vivere meglio, fare meno<br />

fatica, svolgere compiti ed attività molto più<br />

velocemente. Quindi sono favorevole alle tecnologie,<br />

certamente sì. Il risvolto della medaglia sta nell’uso<br />

che ne facciamo. Spesso purtroppo diventano un<br />

surrogato, un sostituto della nostra intelligenza e del<br />

nostro pensiero, a tal punto che quando dobbiamo<br />

fare qualcosa di nuovo il nostro primo pensiero non è<br />

come farlo ma capire se c’è una tecnologia<br />

UI<br />

Ah, gli uomini!<br />

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disponibile che lo possa fare per me. Questo crea<br />

ché alla prima difficoltà vanno subito in crisi.<br />

Che consigli darebbe ai giovani che si affacciano<br />

al mondo del lavoro, che competenze secondo lei<br />

sono necessarie per essere all’altezza delle<br />

nuove sfide?<br />

Credere fortemente in se stessi, convincersi che<br />

qualsiasi cosa accadrà dipenderà essenzialmente da<br />

loro e dalle scelte che faremo nel corso della loro vita<br />

e dall’impegno e dai sacrifici che saranno disposti a<br />

fare per ottenere ciò che vogliono. Chi pensa di


essere stato sfortunato … ha già vinto, non ce la farà MAI!<br />

Come valuta il successo?<br />

Le rispondo in base a cosa reputo io il successo. Il vero successo è<br />

quando sei sereno e felice, chiunque tu sia, qualsiasi cosa tu faccia in<br />

qualsiasi posto del mondo.<br />

Cosa fa nel tempo libero?<br />

Mi piace viaggiare conoscere posti nuovi, culture diverse, fare attività<br />

sportiva in particolare Moto e Sci, condividendo il tutto con i miei figli e<br />

la mia compagna.<br />

“Quattro ruote muovono il corpo, due ruote muovono l'anima”, ci<br />

spiega questo concetto da appassionato motociclista?<br />

Grande verità, quattro ruote ti spostano fisicamente da un posto<br />

all’altro, due ruote ti regalano gioia e libertà, permettendo alla mente e<br />

all’anima di andare in qualsiasi posto.<br />

Nella guida della motocicletta, come nella vita, si incontrano<br />

soggetti e situazioni particolari e servono perizia e competenze.<br />

Ci vuole inoltre coraggio e anche capacità di improvvisazione,<br />

perché non tutto è programmabile o va come noi vorremmo. Le è<br />

mai capitata una situazione di pericolo, o che comunque abbia<br />

richiesto grande coraggio, in sella alla sua moto?<br />

Beh quando gareggiavo era cosi praticamente sempre... Durante lo<br />

svago mi è capitato in un paio di occasioni e l’esperienza agonistica mi<br />

è stata di grande aiuto per gestire l’imprevisto con freddezza ed abilità,<br />

entrambe fondamentali in situazioni simili.<br />

Il primo appuntamento: andare a casa sua con un mazzo di fiori,<br />

o bussare alla sua porta con un casco sotto il braccio e l’invito a<br />

fare un bel giro?<br />

Le mando un mazzo di fiori e un biglietto con scritto “ti porto in giro con<br />

me” ed affacciandosi alla finestra mi vede sulla mia moto sorridente<br />

con 2 caschi.<br />

Qual è stato l’ultimo viaggio che ha fatto?<br />

Se intendiamo fuori dall’Italia, San Pietroburgo per lavoro ed<br />

Amsterdam con la mia fidanzata ed i nostri figli.<br />

Ha mai preso una tenda e partito all’avventura?<br />

Dai 14 ai 29 gareggiando un po' ovunque era un’avventura continua,<br />

auto, furgoni, camper, tende..., qualche volta mi è capitato anche con<br />

amici per divertimento. Oggi preferisco viaggiare un po' più “comodo”<br />

se possibile, ma qualche “zingarata” con i miei figli farà sicuramente<br />

parte delle nostre prossime trasferte.<br />

Quali ritiene siano i suoi più grandi successi?<br />

Uno in particolare, l’essere sempre riuscito in ogni fase della mia vita a<br />

fare quello che volevo e che mi rendeva felice, reinventandomi ogni<br />

volta.<br />

Pensa sia meglio “perfetto in ritardo” o “buono in tempo”?<br />

Credo sia meglio quello che funziona quando serve.<br />

Se qualcuno scrivesse una biografia su di lei, quale sarebbe il<br />

titolo?<br />

Acqua! Parlerebbe della necessità per ognuno di cercare nel tempo di<br />

avere una vita, limpida, grande, pura, fresca, impetuosa, generosa, in<br />

grado di superare qualsiasi ostacolo, come un’importante sorgente<br />

d’acqua. Un’autobiografia non so, ma forse potrebbe essere già ora un<br />

libro che finirà di essere scritto e verrà pubblicato…chissà<br />

Il suo motto?<br />

A tutto Gassssss!!! Era scontato…<br />

Si sveglia e trova 1000 email da leggere, ma ha il tempo di<br />

leggerne solo 100. Cosa fa?<br />

Le sfoglio tutte velocemente concentrandomi sulle 10 che reputo<br />

Nella foto: Alberto Sala con i figli<br />

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ealmente importanti. Poi se accadesse realmente mi<br />

metterei un appunto in agenda “Rivedere<br />

completamente modalità e tempi di comunicazione in<br />

azienda”!!!<br />

Lei ha una compagna, Alberto? Le faccio questa<br />

domanda perché sono certa di soddisfare la<br />

curiosità di tutte le nostre lettrici che guardandola<br />

in foto si chiederanno se è single piuttosto che<br />

impegnato sentimentalmente…<br />

Lei è veramente molto gentile, ma dubito seriamente<br />

desterò tutta questa curiosità... comunque si sono<br />

fidanzato da anni con Lucia una Donna meravigliosa,<br />

una madre fantastica ed una bravissima designer.<br />

Le donne in ambito professionale: quale, il loro<br />

contributo all’economia del Paese? E quale, nello<br />

specifico, in relazione alle sue personali<br />

esperienze professionali?<br />

Le donne sono sicuramente una delle risorse più<br />

preziose che un paese possegga, il loro contributo<br />

all’economia è essenziale in tutti i modi e le forme con<br />

cui viene dato, ovvero sia che lavorino, sia che si<br />

occupino del futuro delle generazioni, sia che facciano<br />

entrambe le cose. Dei miei collaboratori diretti tre su<br />

otto sono donne e sono tre leonesse. Personalmente<br />

non faccio distinzione tra uomo o donna ciò che mi<br />

interessa è che ci sia la persona giusta al posto giusto<br />

a prescindere dal genere. Se ogni volta che cerco un<br />

collaboratore, il miglior candidato è una donna, a<br />

tendere potrei avere collaboratori diretti tutti femminili,<br />

come pure il contrario.<br />

Lei è un sostenitore delle pari opportunità?<br />

Io sono un fervente sostenitore delle Opportunità e di<br />

chi ha le qualità per poterle cogliere. Parlare di “pari”<br />

opportunità ritengo sia di per se una discriminazione. Il<br />

primo e fondamentale passo per eliminare la<br />

discriminazione di genere è evitare di parlarne come<br />

se si dovesse proteggere una categoria, le donne<br />

SONO come gli uomini. Quello che deve cambiare<br />

realmente è l’atteggiamento di una parte del genere<br />

maschile, uomini evidentemente molto deboli.<br />

Credo che un’esperienza di lavoro presso il vostro<br />

Gruppo equivarrebbe all’intraprendere un percorso<br />

professionale davvero molto stimolante…<br />

accetterebbe una mia candidatura, Alberto?<br />

Ha perfettamente ragione, è un’azienda molto<br />

interessante e stimolante<br />

sotto molti punti di vista.<br />

Ogni persona capace<br />

spinta da passione e con<br />

voglia di fare va sempre<br />

valutata…aspetto il suo<br />

curriculum allora.<br />

La sua prossima sfida?<br />

Ho un sogno ed una<br />

grande ambizione<br />

personale, che mi<br />

permetterebbero di<br />

“fondere” passione per le<br />

due ruote ed esperienze<br />

lavorative, una specie di<br />

mix esplosivo in grado di<br />

produrre risultati<br />

straordinari. Diventare<br />

l’amministratore<br />

delegato di una nota<br />

storica ed importante<br />

casa motociclistica<br />

Italiana, Lombarda,<br />

situata sul Lago di<br />

Como, di cui non posso<br />

fare il nome. Obiettivo<br />

renderla definitivamente<br />

un’icona ed un punto di<br />

riferimento per i motociclisti di tutto il mondo.<br />

La domanda che non le ho fatto e che avrebbe<br />

voluto le facessi? Alla Marzullo, si faccia una<br />

domanda e si dia una risposta? E’ orgoglioso<br />

dell’Italia e di essere Italiano?<br />

Nulla mi rende più orgoglioso di essere un Italiano e<br />

amo la mia Patria. Quando sento un Italiano dire il<br />

contrario, che si vergogna e vorrebbe andare a vivere<br />

all’estero, provo una grande vergogna per loro per tre<br />

motivi, di fatto si sta vergognando di se stesso ma<br />

pensa che la colpa sia degli altri ed infine invece di fare<br />

qualcosa per migliorare la situazione…scappa!<br />

Mi congedo da lei ringraziandola per la<br />

disponibilità e facendole i miei più sinceri<br />

complimenti per la simpatia, la vivace<br />

intelligenza e la grazia con cui si è reso<br />

immediatamente disponibile ad essere sulla<br />

nostra rubrica “Lui”.<br />

www.dimagazine.it


“L’Egitto?<br />

Un Paese che si tinge di rosa<br />

Le donne egiziane lavorano, sono medici,<br />

insegnanti, attiviste, giornaliste, politiche,<br />

madri e compagne. A dircelo è<br />

NAYEL BARAKAT<br />

”<br />

interview<br />

Un uomo di grande talento: un curriculum straordinario ed un bagaglio di competenze, maturate in<br />

ambito internazionale per il Governo del suo Paese, che mette a disposizione per un ambizioso<br />

progetto di cooperazione volto alla crescita dell’Egitto ma anche orientato alla ripresa della nostra<br />

economia nazionale. Nota che mi riempie di gioia è l’apprendere da Nayel che l’Egitto sta<br />

compiendo un percorso virtuoso di riflessione e sperimentazione sul tema della leadership<br />

femminile in ambito lavorativo, con l'obiettivo di facilitare l'accesso, la permanenza e il<br />

consolidamento della presenza femminile nel mondo dell'imprenditoria. Questo confronto<br />

dialettico con Nayel è la prima delle parentesi dedicate alla comprensione della cultura egiziana ed<br />

alla conoscenza delle infinite possibilità offerte da questo paese in pieno sviluppo che è al centro<br />

dell’interesse della politica estera italiana. Tra immigrazione e nuove opportunità per la produzione<br />

petrolifera, la partnership con il paese nordafricano è da considerarsi strategica dal punto di vista<br />

geopolitico ed economico: in primis vi è l’interesse di rafforzare in maniera graduale il rapporto di<br />

collaborazione bilaterale in settori strategici e il ritorno di investimenti italiani, prospettive che<br />

garantirebbero prosperità e lavoro in Egitto e Italia. Tutto questo all’insegna della sicurezza, così<br />

come ripetutamente espresso da Nayel e come garantito dal Governo egiziano che egli<br />

rappresenta. E' sulla base di queste premesse, oltre che dalla stima e simpatia che provo per Nayel<br />

Barakat e per il popolo egiziano che l'Associazione Donna Impresa attraverso la mia persona, in<br />

qualità di Presidente, si fa portavoce ufficiale dei propositi fin qui espressi aprendo una attiva e<br />

proficua collaborazione con il governo dell'Egitto, e di Nayel quale interlocutore privilegiato,<br />

affinché le nostre aziende italiane abbiano a che sfruttare la possibilità di ampliare i propri orizzonti<br />

commerciali in Egitto. Tutte le imprenditrici ed imprenditori interessati a fare business in Egitto<br />

possono contattarmi sulla mia email personale: mariani@donnaimpresa.com.<br />

Valeriana Mariani<br />

Finalmente Nayel si apre la strada al<br />

riconoscimento di diritti civili ed umani anche<br />

per le donne: un ruolo maggiore nell’istruzione,<br />

nell’informazione, nella politica e nella vita<br />

pubblica ma anche la richiesta di leggi più<br />

garantiste per il ruolo della donna, all’interno<br />

della famiglia ma anche per quanto concerne il<br />

trattamento sul lavoro. Il tasso di partecipazione<br />

femminile all’economica del paese è ancora<br />

basso ma comunque in crescita rispetto a<br />

qualche anno fa, tanto che alcune imprenditrici<br />

egiziane sono saltate alla cronaca per il<br />

successo delle loro attività professionali. Quali<br />

sono le strategie del governo affinché si rafforzi<br />

l’autonomia delle donne e si potenzi<br />

l’occupazione femminile?<br />

Innanzi tutto vorrei ringraziarla Dott.ssa Mariani per<br />

questa intervista, che sarà una buona opportunità<br />

per noi, come egiziani, per informarvi su quali e<br />

quante opportunità di business ci sono nel nostro www.dimagazine.it 103


paese per le vostre aziende italiane. In secondo<br />

luogo per affrontare la tematica delle pari<br />

opportunità: in tal senso, il governo egiziano, ha<br />

fatto tanto per supportare le donne egiziane nel loro<br />

percorso di emancipazione. Pensi che il 2017 è<br />

stato l'anno della Donna Egiziana; Nell’ultima<br />

struttura governativa ci sono 6 donne ministri e<br />

questo già di per sé è indicativo circa il percorso che<br />

il nostro paese sta compiendo a favore e tutela dei<br />

diritti delle donne oltre che mettere in atto possibili<br />

sinergie per la creazione di iniziative che valorizzino<br />

l’imprenditorialità femminile, o comunque<br />

l’occupazione femminile.<br />

Movimenti, partiti politici, organizzazioni. In<br />

Egitto i cittadini stanno prendendo una<br />

posizione unitaria contro la violenza sulle<br />

donne. Questo è un risultato molto importante.<br />

Oggi la donna egiziana ha un importante ruolo in<br />

svariati campi: nel parlamento sono presenti quasi<br />

20 donne senatori… e c’è un council governativo<br />

per difendere per i diritti delle donne egiziane. Le<br />

donne egiziane hanno acquisito maggiore<br />

consapevolezza dei loro diritti.<br />

L’Egitto è al lavoro per realizzare la sua “vision<br />

2030”, la strategia di sviluppo sostenibile che il<br />

Paese ha lanciato nel marzo del 2015 e che sta<br />

portando avanti riforma dopo riforma. Tre gli<br />

obiettivi principali: sviluppo economico,<br />

competitività del mercato e capitale umano. Per<br />

quanto riguarda il capitale umano, le direttrici di<br />

sviluppo sono la formazione e la salute; in<br />

particolare, per la formazione, l’obiettivo<br />

principale è quello di fare dell’Egitto uno dei<br />

primi 30 Paesi per la qualità dell’istruzione di<br />

base, portando a zero il tasso di analfabetismo e<br />

almeno all’80 per cento il rapporto di iscrizione<br />

alla scuola materna. Per l’istruzione superiore<br />

l’obiettivo è ambizioso: inserire 10 università<br />

egiziane nella lista delle 500 migliori università<br />

del mondo. Anche il settore energetico, infine, è<br />

centrale per lo sviluppo di un Paese che basa la<br />

sua economia su manifattura, agricoltura e<br />

costruzioni. Quali, le grandi sfide in questa<br />

nuova fase della storia dell’Egitto?<br />

In riferimento alla sua domanda, vorrei precisare<br />

che la vision 2030 del governo egiziano si<br />

concentra nello sviluppo sostenibile, nella seguente<br />

gerarchia: agricoltura; istruzione; salute<br />

infrastrutture; industria; energia; turismo che è una<br />

grande risorsa per l’economia locale perché l’Egitto<br />

dispone di un patrimonio storico-culturale tra i più<br />

importanti al mondo ed ha anche grandi risorse<br />

ambientali, come la barriera corallina del Mar<br />

Rosso. Il settore turistico si sta espandendo<br />

rapidamente e ormai conta oltre 10 milioni di turisti<br />

stranieri all’anno.<br />

La cultura e l’educazione sono da considerare i<br />

due grandi pilastri della storia dell’Egitto.<br />

L’Università dell’Azhar fu la prima al mondo con<br />

il nome di “università” e risale all’anno 972.<br />

Qual è oggi il rapporto fra cultura ed educazione<br />

nei vari contesti della società egiziana?<br />

La cultura e l'educazione sono da ritenersi la priorità<br />

del nostro governo; nella società egiziana. Un<br />

binomio molto forte. La cultura egiziana come saprà<br />

è uno dei pilastri della nostra cultura e della nostra<br />

economia. Famosa la produzione di arte in senso<br />

ampio: quadri, archeologia, cinema, teatro, opera.<br />

Il presidente Al Sisi ha lanciato un’iniziativa mai<br />

tenuta precedentemente in Egitto e nel Medio<br />

Oriente e cioè quella di organizzare forum, ai<br />

quali anche il Presidente partecipa, per<br />

ascoltare i bisogni e le esigenze dei giovani.<br />

Quali saranno i temi prioritari che saranno<br />

trattati a favore delle nuove generazioni?<br />

Questo è un argomento importantissimo. il nostro<br />

Presidente ha fatto innumerevoli conferenze per<br />

giovani egiziani, per discutere su tante<br />

problematiche che sono al centro dell’interesse<br />

della nostra agenda politica come la migrazione<br />

degli egiziani in Europa, sviluppare la personalità<br />

egiziana, piuttosto che su come dare impulso ai<br />

talenti dei giovani e creare per loro nuove<br />

opportunità.<br />

Circa la salvaguardia dell’ambiente e della lotta<br />

all’inquinamento, che è vitale per la<br />

sopravvivenza del pianeta, qual è la politica del<br />

governo egiziano?<br />

L’Egitto è un membro attivo in tutte le iniziative per<br />

la salvaguardia e la sopravvivenza del pianeta<br />

incluse UN agenda 2030 e COP 21 e sul piano<br />

nazionale il governo ha nominato un Consiglio<br />

nazionale per coordinare e guidare l’adattamento<br />

dei cambiamenti climatici attuando strategie per la<br />

lotta all’inquinamento e per implementare la<br />

strategia nazionale dello sviluppo sostenibile 2030.<br />

Il governo ha ampliato le fonti rinnovabili solari ed<br />

eoliche a 4300 megawatt e tutti i nuovi progetti di<br />

infrastrutture e trasporti rispettano le norme per la<br />

lotta all’inquinamento.<br />

E’ vero che l’Egitto è classificato al primo posto<br />

a livello mondiale nella produzione di<br />

allevamenti ittici ed ha istituito il più grande<br />

allevamento di pesci in Medio Oriente?<br />

Si, l'Egitto è leader nel medio oriente per<br />

produzione di pesce di diverse specie, esportiamo<br />

pesce verso tutti i paesi il mondo (Europa, Africa,<br />

Inghilterra solo per citarne alcuni). Il governo<br />

www.dimagazine.it<br />

Nayel Barakat<br />

Consulente per il Ministero dell’Industria<br />

e Agicoltura egiziana; si occupa della<br />

cooperazione Egitto - Italia ( missioni, fiere)


egiziano ha sviluppato nuovi progetti per la<br />

produzione di pesce (Giardino di pesce)<br />

Lei, Nayel, mi parlava di grandi<br />

opportunità di business per le imprese<br />

italiane in Egitto. Ci spiega quali sono i<br />

privilegi, ed i doveri, per i nostri<br />

imprenditori ed imprenditrici che<br />

intendessero delocalizzare la propria<br />

attività professionale nel suo Paese?<br />

Le opportunità per le Imprese Italiane di<br />

operare in Egitto sono molto grandi<br />

soprattutto in questi settori: elettrodomestici,<br />

arredamenti, ceramiche e cosmetici. Il mio<br />

compito è anche quello di aiutare le Imprese<br />

Italiane, soprattutto quelle che lavorano nei<br />

settori che le ho evidenziato, ad entrare nel<br />

mercato egiziano. E dunque io rappresento<br />

una sorta di ponte, un collegamento tra i due<br />

paesi… come supportare praticamente le<br />

imprese che volessero compiere questo<br />

percorso? Che volessero iniziare a fare<br />

business in Egitto? E’ importantissimo seguire<br />

le aziende in queste procedure:<br />

1. Aiutare le Imprese italiane per fare<br />

accordi commerciale con aziende egiziane<br />

nello stesso settore (Partner, distributori,<br />

agenti)<br />

2. Aiutare le Imprese italiane per<br />

registrarsi nella autorità egiziana (Ministero<br />

Della industria egiziana) come esportare in<br />

Egitto ed ottenere alla fine il numero della<br />

registrazione3<br />

3. Ispezione pre-imbarco in Italia per ogni<br />

spedizione verso l'Egitto<br />

Nella foto: Nayel Barakat<br />

CHI È NAYEL BARAKAT?<br />

E’ consulente per il Ministero dell’Industria<br />

egiziana; si occupa della cooperazione con<br />

l'ambasciata italiana in Egitto e Master- Med<br />

dalla università per stranieri di Perugia; è<br />

consulente internazionale per i progetti italiani<br />

in Egitto ( nei diversi settori produttivi); è<br />

consulente e focal point per ( Isiamed) in<br />

Egitto; è consulente per il Ministero<br />

dell’Agricoltura egiziana; si occupa della<br />

cooperazione Egitto - Italia ( missioni, fiere);<br />

organizza missioni per CEC ( Chemical and<br />

Fertilizers Export Council) presso il Ministero<br />

dell’Industria egiziana per 15 fabbriche<br />

egiziane a Milano in collaborazione con l’ufficio<br />

commerciale egiziano in Milano; è nel marketing<br />

team della facoltà di agricoltura egiziana (nel<br />

progetto di sviluppo rurale nella città di Minia)<br />

presso il Ministero dell’Agricoltura egiziano<br />

fondato dall’UE;<br />

Esperienze professionali maturate negli anni:<br />

IN ITALIA Ha lavorato per Simest ( Roma-italia)<br />

Dipartmento Sviluppo ed Advisory (progetti con<br />

l' Egitto). IN EGITTO è stato Direttore del<br />

marketing Quality Standard (azienda<br />

dell’esportazione); marketeer nel settore del<br />

business consulenza CAME ( Center of<br />

Accounting and Management Expertise); Direttore<br />

del marketing nel settore edile per la costruzione<br />

di piscine per Egyptian German Company<br />

( Egesco)<br />

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Sarà costruita sul modello degli Emirati Arabi la nuova capitale economica dell’Egitto che sta sorgendo<br />

a qualche chilometro da Il Cairo. La società che si sta occupando della realizzazione di strade,<br />

quartieri e di edifici avveniristici, la Skidmore, Owings & Merrill LLP, è la stessa che ha costruito il Burj<br />

Khalifa di Dubai, il grattacielo più alto del mondo. Questa città, completamente diversa dal Cairo, non<br />

ha ancora un nome ufficiale (per il momento la chiamano "NAC" o The Capital Cairo), ma si sa con<br />

all’archeologia e ai fondali marini. Un Egitto soprattutto che invogli l’arrivo di nuovi investitori che<br />

facciano ripartire il Paese. Un Egitto con palazzi di cristallo, dalle forme più bizzarre, con grattacieli e<br />

aree verdi, che sia anche una nuova attrazione turistica per tutti coloro che viaggiano ispirati da<br />

architettura e desgin. La nuova città, ad Est del Cairo, tra il Nilo e il Canale di Suez, avrà un’area<br />

complessiva di 700 chilometri quadrati e 200 km quadrati di parchi (sarà il sistema di parchi più grande<br />

Una nuova capitale economica tutta high tech<br />

L’Egitto del futuro aspetta anche te!<br />

Per tutte le aziende che fossero interessate ad ampliare i propri orizzonti commerciali:mariani@donnaimpresa.com<br />

certezza che sarà pronta entro metà del 2019. L’idea di costruire una nuova capitale è nata<br />

dall’esigenza di "svuotare" in parte l’attuale capitale egiziana, che con circa 19 milioni di persone è una<br />

delle città più popolose al mondo, decentrando tutto il settore economico in una nuova city che, in<br />

futuro, dovrebbe ospitare fino a 6,5 milioni di persone. Ma questo non è stato l’unico motivo. Creare<br />

una città ex novo ha anche lo scopo di presentare una nuova idea di Egitto: non più legata solo<br />

del mondo) ed ospiterà un nuovo parlamento, una banca centrale, un aeroporto, un palazzo<br />

presidenziale (otto volte più grande della Casa Bianca), un business district, il minareto con il<br />

campanile più alto dell’Egitto. E anche un parco a tema più grande di Disneyland. Che dire...<br />

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È CON NOI IL SINDACO DI<br />

MUSSOMELI :<br />

Catania Giuseppe<br />

Sebastiano<br />

Giuseppe Sebastiano Catania, nato a Mussomeli, 51 anni<br />

sposato. Proveniente da una famiglia di artigiani. Dopo la<br />

formazione in indirizzo economico ha seguito diversi percorsi di<br />

formazione specialistica in Agente di Sviluppo Cooperativo,<br />

Formazione rivolta ad adulti e Progettazione europea in<br />

Finanziata d'impresa e Fondi Strutturali. Dopo varie esperienze<br />

lavorative, nel 2001 ha fondato una Società di Servizi ad Imprese<br />

specializzata nella finanza agevolata in favore delle PMI e nella<br />

progettazione con fondi comunitari. Ha lavorato, anche, come<br />

consulente esterno in promozione di impresa per conto<br />

dell' Istituto Tagliacarne di Roma e per conto della Fondazione<br />

Europa Occupazione di Roma. Ha avuto, inoltre, esperienze di<br />

tipo associativo ricoprendo per diversi anni la carica di vicepresidente<br />

di Confcooperative Sicilia. Nel 2015 si è candidato a<br />

Sindaco del Comune di Mussomeli ottenendo la vittoria con il<br />

46% dei voti. Nel 2020 si è ri-candidato per il suo secondo<br />

mandato, ottenendo una netta riconferma con il 70% dei<br />

consensi. Riveste varie cariche, tra cui componente del Consiglio<br />

di Amministrazione del Consorzio CEV ( Consorzio Energia<br />

Verde) – Consorzio Nazionale che raggruppa oltre 1.100 comuni<br />

soci. Presidente del Consiglio di Amministrazione della S.R.R.<br />

Caltanissetta Provincia Nord. Società pubblica costituita da 15<br />

comuni dell'area nord della provincia di Caltanissetta, che si<br />

occupa di regolamentazione e gestioni dei rifiuti. Grazie alla sua<br />

conduzione i comuni di quest'area in questi anni sono passati dal<br />

20% a circa il 65% di raccolta differenziata. Vice-Presidente del<br />

Consorzio GAL Terre del Nisseno, società mista pubblico-privata,<br />

orientata alla promozione e allo sviluppo turistico del territorio..<br />

Fondatore e Presidente E20<br />

UI<br />

www.dimagazine.it<br />

64


Di recente entrato a far parte del<br />

partito di Giorgia Meloni e<br />

nominato Responsabile del<br />

Dipartimento delle Politiche per il<br />

Mezzogiorno da parte dei vertici nazionali<br />

di Fratelli d'Italia. Sin dal suo<br />

insediamento, la sua visione della sua città<br />

è stata quella di far diventare Mussomeli<br />

capitale della cultura e del turismo delle<br />

aree interne siciliane. In questo senso<br />

tante sono le iniziative e le progettualità<br />

messe in campo dalla sua<br />

amministrazione su vari fronti. Il progetto di<br />

Sviluppo Economico di Mussomeli si basa<br />

su una visione specifica: “Mussomeli<br />

paese dello stile di vita mediterraneo”. Si<br />

tratta di una visione che si fonda sulla<br />

triade virtuosa cibo, bellezza e viaggio ed<br />

ha lo scopo di tutelare, mettere in rete e<br />

valorizzare tutti gli attrattori turistici,<br />

culturali, naturalistici, enogastronomici, e<br />

simili, materiali ed immateriali, del nostro<br />

territorio, in stretta sinergia con le altre<br />

comunità delle aree interne. Si punta alla<br />

promozione integrata ed in particolare a:<br />

•Potenziare e qualificare, anche<br />

attraverso lo strumento delle OO.PP. ,<br />

la filiera agricola, agroindustriale ed<br />

enogastronomica del territorio (olivicola,<br />

cerealicola e della caseificazione), sia nei<br />

mercati internazionali che nei mercati<br />

interni domestici;<br />

•incrementare e diffondere il turismo<br />

di qualità, regionale, nazionale ed<br />

internazionale dei territori coinvolti<br />

(incoming), il turismo lento, il turismo<br />

valoriale, relazionale ed esperienziale.<br />

Inoltre, si punta a rimettere in modo uno<br />

dei settori trainanti dell'economia<br />

mussomelese: l'edilizia. E ciò attraverso:<br />

•La A progettualità pubblica e<br />

l'attrazione di fondi regionali,<br />

nazionali e comunitari, così come già<br />

fatto in questi ultimi cinque anni e mezzo<br />

(ben 45 milioni di euro di progetti finanziati<br />

ed un parco progetti di oltre 80 milioni di<br />

euro).<br />

•L'Attrazione B<br />

di capitali italiani e<br />

stranieri finalizzati all'acquisizione e<br />

riqualificazione di edilizia privata,<br />

soprattutto del centro storico;<br />

•La C promozione degli incentivi fiscali<br />

statali (sismabonus, superbo-nus,<br />

etc) finalizzati alla riqualificazione e<br />

all'efficientamento di edifici privati.<br />

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CASTELLO MANFREDONICO<br />

di<br />

MUSSOMELI


Infine, si punta, in sinergia con altri enti locali ed<br />

organismi, alla creazione di alcune precondizioni<br />

facilitanti dello sviluppo. In particolare:<br />

•Al A potenziamento delle infrastrutture viarie di<br />

collegamento da e per Mussomeli. Da una<br />

parte con il capoluogo ( Caltanissetta) e con<br />

l' Autostrada PA-CT e dall'altra con lo scorrimento<br />

veloce AG-PA.<br />

•Al B potenziamento delle infrastrutture digitali<br />

(fibra ottica, WiFi) utili per le nostre imprese;<br />

performane sulla raccolta differenziata del 70%<br />

circa (partendo da un misero 0,8% del 2015).<br />

In più, nel corso degli ultimi 5 anni, diversi sono<br />

stati i progetti messi in campo e molti già<br />

finanziati (efficientamento illuminazione pubblica,<br />

efficientamento edifici scolastici e Palazzo<br />

municipale). Il Comune inoltre sta promuovendo<br />

l'utilizzo di energie alternative per l'abbattimento<br />

delle emissioni e raggiungimento degli obiettivi<br />

comunitari Agenda 2030. In u ottica di<br />

europee, cercano di sperimentare usi e costumi di<br />

una comunità con una logica di Slow Life.<br />

Un'esperienza che consenta al cittadino straniero<br />

con cultura e tradizioni assai lontane da quelle<br />

nostre, di immergersi nello stile di vita quotidiano<br />

della nostra comunità e del Vallone in generale.<br />

L'obiettivo è quello di far rinascere il centro storico<br />

attraverso la valorizzazione del patrimonio edilizio<br />

e lo sviluppo di attività commerciali e artigianali al<br />

proprio interno. E l'accordo sottoscritto con<br />

olio di alta qualità. Un ultimo tema, non per<br />

importanza, su cui ci si sta muovendo con passi<br />

decisi riguarda la parità di genere, anche in<br />

campo lavorativo ed imprenditoriale, su cui il<br />

Comune di Mussomeli punta molto. In questa<br />

direzione vanno gli accordi di collaborazione già<br />

sottoscritti con la Global Thinking Foundation<br />

rappresentata da Claudia Segre e con CONFAPI<br />

Sicilia rappresentata da Dhebora Mirabelli. Già<br />

partite le prime iniziative: l'8 marzo scorso con<br />

M u s s o m e l i<br />

un borgo sospeso nel tempo.<br />

•Al rafforzamento della collaborazione con<br />

Agenzie formative, Università e Centri di<br />

Ricerca<br />

•Al riconoscimento della fiscalità di vantaggio<br />

per queste aree intere e di montagna<br />

mediante l'approvazione della legge sulle Zone<br />

Franche Montane che prevede la fiscalità di<br />

vantaggio per il nostro comune.<br />

In questi anni, molto è stato fatto dalla sua<br />

amministrazione per migliorare l'efficacia nella<br />

gestione del ciclo dei rifiuti, con risultati eccellenti<br />

che hanno portato il comune ad avere una<br />

rigenerazione urbana, circa 3 anni fa nasce il<br />

progetto Case1Euro – Mussomeli che ha fatto<br />

registrate uno straordinario risultato in termini di<br />

impatto mediatico internazionale (diverse testate<br />

giornalistiche ed emittenti televisive si sono<br />

interessate del progetto con servizi dedicati) ed in<br />

termini di compravendite e riqualificazioni (oltre<br />

190 case già vendute a cittadini stranieri di oltre<br />

18 nazionalità diverse). L'idea alla base del<br />

progetto consiste nell'offrire ad un mercato<br />

turistico caratterizzato da persone che, stanche<br />

della vita frenetica delle metropoli italiane ed<br />

CONFAPI Sicilia a febbraio 2020 diventa centrale<br />

in un'ottica di rigenerazione urbana finalizzata allo<br />

sviluppo di distretti produttivi. Nasce così il<br />

progetto Pensiamo a Sud finalizzato alla<br />

rigenerazione urbana, al contrasto allo<br />

spopolamento dei piccoli borghi attraverso<br />

l'implementazione di due distretti produttivi:<br />

Turistico culturale ed Agro-alimentare. Progetto<br />

che ha già mosso i primi passi e che sta facendo<br />

registrare forte interesse, oltre ad aver visto già la<br />

luce di una start up composta da giovani del<br />

territorio operanti nel settore della produzione di<br />

CONFAPI Sicilia sui temi della finanza applicata<br />

alle imprese al femminile e l'8 giugno scorso è<br />

stato realizzato con Global Thinking Foundation<br />

un webinar per fare il punto relativo al primo<br />

periodo di attuazione della legge sul Codice<br />

Rosso. Altre attività saranno realizzate, sempre<br />

con la loro collaborazione, a partire dall'apertura<br />

di un incubatore di impresa che vedrà la luce a<br />

Mussomeli nei primi di settembre di quest'anno,<br />

con il patrocinio della Presidenza del Consiglio<br />

dei Ministri.


COMUNE DI ) Piazza della Repubblica _ Tel. 0934/961111 _ 0934/961249<br />

MUSSOMELI Caltanissetta<br />

(Provincia di (Ufficio Turistico)<br />

www.comunedimussomeli.it<br />

SINDACO<br />

COMUNE<br />

DI<br />

“Mussomeli è un paese di 11 mila anime<br />

nell’entroterra siciliano. Nel 2020 è stato eletto<br />

il più bel borgo di Sicilia. Un borgo di origini<br />

medioevali con un centro storico meraviglioso<br />

che stiamo cercando di rilanciare attraverso<br />

un progetto di rigenerazione urbana. L’arrivo<br />

di investitori stranieri in questo piccolo centro<br />

piegato dallo spopolamento, è stato una<br />

manna dal cielo. Si è messo in moto il settore<br />

dell’artigianato e soprattutto si respira un<br />

rinnovamento culturale. Questo progetto può<br />

essere l’opportunità per crescere ancora.<br />

”<br />

Mus<br />

so<br />

me<br />

li<br />

GIUSEPPE<br />

SEBASTIANO<br />

CATANIA


www.dimagazine.it<br />

STUDIO<br />

LEASING VASTAROLI<br />

1983 – 2021 DA 38 ANNI AL<br />

SERVIZIO DELLE IMPRESE<br />

ASSISTERE LE IMPRESE NELLE<br />

LORO SCELTE DI INVESTIMENTI<br />

IMPRENDITORIALI. QUESTO IL<br />

COMPITO DELLO STUDIO<br />

VASTAROLI DOVE IL TITOLARE<br />

GIANFRANCO E' AGENTE IN<br />

ATTIVITA' FINANZIARIA<br />

REGOLARMENTE ISCRITTO<br />

ALL'OAM.


Il partner strategico per la tua impresa<br />

Vogliamo essere protagonisti dello sviluppo di chi ha deciso di<br />

raggiungere un obiettivo.<br />

“Operiamo nel leasing: siamo l'interlocutore di molte aziende prevalentemente marchigiane, che debbono effettuare investimenti in macchinari, immobili, beni strumentali. Stiamo<br />

parlando di acquisti importanti nella vita delle imprese. Non siamo concorrenti alle banche, operiamo per conto di un grande Istituto di credito italiano che controlla al 100% la società<br />

di leasing nostra mandante. Abbiamo una precisa specializzazione. Oggi viviamo nel mondo delle specializzazioni e noi siamo a 360 gradi, direi sette giorni su sette dedicati ed<br />

impegnati a fare solo questo. Ai clienti forniamo consulenza relativamente alle agevolazioni presenti ed applicabili al leasing. Oggi con il Covid-19 sono presenti diversi tipi di<br />

agevolazioni, tutte cumulabili tra loro, che permettono ottime performances all'impresa che investe, ed ottimi ritorni in termini fiscali (credito di imposta) e finanziari (Legge Sabatini<br />

Ter). Quando si devono fare investimenti importanti, la consulenza e l'assistenza non si fermano solo al primo momento della firma del contratto leasing, ma lo stesso ha una sua vita<br />

durante ed anche a fine contratto. Pensiamo ad esempio al caso di un immobile che a fine contratto deve essere riscattato o ad un autocarro che deve essere ceduto prima della sua<br />

scadenza naturale. In questi periodi di forti tensioni e difficoltà economiche siamo sempre stati vicini alle persone, non abbiamo mai smesso di fare operazioni di leasing come invece<br />

hanno fatto altri nostri concorrenti. È proprio in questi momenti che bisogna “centellinare” bene ogni possibilità per avere credito ed utilizzare bene ogni strumento finanziario per la sua<br />

propria necessità. Ad esempio per gli investimenti a medio e lungo termine, anche di modici importi, non si può più pagare dilazionando a 12-18-24 mesi, perché così facendo si toglie<br />

liquidità importante all'azienda. Un bene che dura nel tempo deve essere finanziato nel medio-lungo termine. L'Italia è un grande paese, pieno di brava gente capace e in grado di<br />

dirigere una impresa piccola o grande che sia. Io sono fermamente convinto che, come fecero i nostri padri ed i nostri nonni nel dopoguerra, riusciremo a risollevare le sorti della<br />

nostra Italia. Con sacrifici, volontà e impegno. Nonostante tutto sono fiducioso che l'inventiva, lo spirito di sacrificio e l'imprenditorialità degli italiani alla fine prevarranno. Ho molta<br />

fiducia negli italiani che sono un popolo pieno di risorse e di creatività; non è un caso che il nostro Made in Italy e l'Italianità siano la nostra Brand Identity nel Mondo. Il Made in Italy<br />

non è solo un concetto o un'etichetta, ma è proprio un approccio culturale/progettuale; la passione e l'attenzione che noi italiani mettiamo nei progetti non è pari al mondo ed è<br />

davvero l'elemento distintivo del nostro sapere fare ”.<br />

Gianfranco Vastaroli<br />

L & F di Pisoni M. e Vastaroli G. s.n.c.<br />

AGENTE MONOMANDATARIO<br />

VIA G. GALLIANO, 80<br />

63822 PORTO SAN GIORGIO (FM) - ITALY<br />

TEL. (+39) 0734 679564<br />

MAIL: gianfranco.vastaroli@tiscali.it


Guido<br />

Stratta<br />

Direttore People & Organisation Gruppo Enel presso Enel Group<br />

Founder & CEO Ilmareintasca - Founder & CEO Accademia della Gentilezza<br />

Il<br />

Leader<br />

gentile<br />

UI<br />

www.dimagazine.it<br />

70


Valeriana<br />

Mariani<br />

Founder & President of Donna Impresa<br />

The<br />

influence<br />

of women<br />

EI


Gui<br />

do<br />

background professionale:<br />

Guido Stratta ricopre il ruolo di Direttore People and Organization del Gruppo Enel dal 1° ottobre 2020.<br />

In passato è stato Responsabile People Development and Senior Executives Business Partner, occupandosi in quest'ambito anche di compensation, training e<br />

recruiting per il Gruppo.<br />

È entrato nel Gruppo Enel nel 2003, ricoprendo diversi incarichi nell'area HRO, fino ad essere nominato Responsabile Human Resources di Enel Green Power nel<br />

2008. Successivamente, nella prima fase di forte sviluppo delle rinnovabili, è stato nominato Amministratore Delegato di Enel.SI e poi di 3SUN, società del Gruppo di<br />

sviluppo e commercializzazione di soluzioni di generazione distribuita in ambito solare e di efficienza energetica, per poi dal 2014 ricoprire l'attuale ruolo.<br />

La sua carriera professionale è iniziata nel 1988 presso il Gruppo Italgas, dove ha ricoperto diversi ruoli in ambito HRO, tra cui Responsabile per le Relazioni Industriali<br />

e Compensation; nel 2001, è entrato a far parte del Gruppo Wind ricoprendo diversi ruoli tra cui Responsabile Relazioni Industriali e Responsabile Sviluppo e Gestione.<br />

Si è laureato con lode in giurisprudenza presso l' Università di Torino e ha ottenuto un master con lode in biologia marina presso l' Università Politecnica delle<br />

Marche..<br />

Stra<br />

tta<br />

GUIDO<br />

STRATTA


Vale<br />

ria<br />

na<br />

background professionale:<br />

ValerianaMariani Fondatrice e Presidente dell’ Associazione Donna Impresa; Editore e Presidente Donna Impresa Magazine www.dimagazine.it; Presidente<br />

International Women (International AssociationWomen Entrepreneurs and Business Leaders - Employment, Social Affaire<br />

& Equal Opportunities); Ambasciatrice della Moda nel Mondo per la Camera della Moda Italiana, Fondatrice Donna Impresa Network Community & Business;<br />

Esperta in Analisi e Valutazione di Politiche di Welfare; Esperta in materia di Prevenzione e Contrasto alla Violenza di Genere e Lotta agli Stereotipi afferentialServizio<br />

Politiche Sociali e Socio Educative; Esperta in Politiche per l'Integrazione Sociale e Contrasto alla povertà; International Affaire Professional Knowledge Visionary<br />

( Esperta in Politiche e Strategie Aziendali Internazionali); Accademico d'Onore dell' Accademia Internazionale Mauriziana;<br />

Accademico d'Onore della Norman<br />

Academy INC; Professoressa Norman Academy INC; Gran Croce d'Argento al Merito Sociale del Corpo Internazionale di Pubblica.<br />

Assistenza Humanitas Soccorso Italia; Medaglia d’Oro Accademia Mondiale di Cultura Tullia Romano: Accademico d'Onore per la sezione Enogastronomica<br />

Norman Academy INC; Medaglia d’Oro di Merito nel settore dell' Editoria Norman Academy INC; Award of Excellence Creative Industrie Award; Ambasciatrice Le<br />

Ragioni della Nuova Politica; Accademico d'Onore dell’ Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali; Ambasciatrice per la Pace e la Cooperazione<br />

fra i Popoli Repubblica delle Filippine; Ambasciatrice Club Internazionale “ Billionaires Elite VIP” (USA); Membro del Consiglio di Amministrazione dell' Investment<br />

Migration Council IMC; Membro dell’ International Parliament Higher Education Ministry ( Women & Leadership).<br />

www.dimagazine.it<br />

Mari<br />

ani<br />

VALERIANA<br />

MARIANI


Connecting Manager<br />

Ri-evoluzione<br />

WEBINAR: ABCSTRAT.<br />

È con grandissima emozione che mi sono trovata ad<br />

un “tu per tu” con Guido Stratta Direttore People and<br />

Organization di ENEL ENERGIA un Gruppo vivo,<br />

proiettato nel futuro che rispetta i diritti umani e<br />

garantisce la non discriminazione, le pari opportunità<br />

e l'inclusione della diversità ovunque operi: “il welfare<br />

- dice Guido - non è una formalità, ma una fede<br />

aziendale”. Un incontro coinvolgente tra un'introversa<br />

ipersensibile con la passione per le storie e una “Blue<br />

Mind” (come la definisce il biologo marino Wallace J.<br />

Nichols): ovvero, metaforicamente, la bussola che<br />

aiuta a levare le ancore e spiegare le vele. In<br />

un'epoca in cui siamo legati allo stress della<br />

tecnologia, dell'esilio dal mondo naturale, del<br />

soffocamento professionale, dall'ansia personale e<br />

privi di un'autentica privacy, sciogliere gli ormeggi è<br />

meraviglioso! Ma la grandezza di Guido Stratta non<br />

si esaurisce qui. È Founder & CEO de<br />

Ilmareintasca; Founder & CEO dell' Accademia<br />

della Gentilezza; autore – insieme a Bianca<br />

Straniero Sergio –di“ Ri-evoluzione.<br />

Il potere<br />

della leadership gentile” ( Franco Angeli, 2021) un<br />

dialogo con Oscar Farinetti alla scoperta del senso<br />

rivoluzionario della gentilezza: una pratica quotidiana<br />

che può rendere ognuno di noi strumento di<br />

cambiamento per sé e, soprattutto, per gli altri. “Rievoluzione“:<br />

concetto che descrive come i processi<br />

che portano al cambiamento partano dal tornare sui<br />

propri passi per sperimentare il punto di vista altrui.<br />

Si allargano, così, i propri orizzonti: dall'ambiente di<br />

lavoro al proprio ruolo nella società e sul Pianeta.<br />

Guido Stratta è infine co-autore sempre insieme a<br />

Bianca Straniero Sergio di HR On Line:<br />

il Primo<br />

Periodico di Risorse Umane dell' AIDP (Associazione<br />

Italiana per la Direzione del Personale) che è<br />

diventata un punto di riferimento in Italia per tutti<br />

coloro che si occupano professionalmente della<br />

relazione individuo/azienda, coniugando le esigenze<br />

dello sviluppo dell'impresa e delle persone<br />

https://www.aidp.it/hronline/2021/5/10/rievoluzionebr-il-potere-della-leadership-gentile.php<br />

AIDP è partner riconosciuto dalle istituzioni per<br />

analizzare e interpretare lo scenario del lavoro<br />

italiano, nonché anticipare e proporre soluzioni<br />

coerenti ed efficaci. A livello internazionale, è<br />

componente attiva di EAPM ( Associazione Europea<br />

di Direzione del Personale), WFPMA ( Federazione<br />

Mondiale delle Associazioni di Direzione del<br />

Personale) e fondatrice di FMRH ( Federazione<br />

Mediterranea per lo studio e la diffusione delle<br />

tematiche relative alla gestione delle Risorse<br />

Umane). Nel 2006 aderisce al Global Compact<br />

dell'ONU e contribuisce alla stesura del primo Codice<br />

Etico-Deontologico dei Responsabili delle Risorse<br />

Umane nell'area euro. Il 12 febbraio 2019<br />

l'Associazione ha rinnovato il proprio sostegno al<br />

Global Compact e ai suoi dieci principi nelle aree<br />

dei diritti umani, del lavoro, dell'ambiente e della lotta<br />

alla corruzione. Nel 2018 AIDP aderisce all' ASviS<br />

(Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile). AIDP<br />

è attiva nel campo dell'editoria con Direzione del<br />

Personale, HR On Line e dal 2019 con una nuova<br />

collana editoriale con Franco Angeli, dedicata a chi<br />

si occupa della gestione e della crescita delle<br />

persone, per offrire alla propria community un<br />

ambiente di confronto e di dialogo diretto, libero e<br />

immediato AIDP ha dato vita nel 2009 al gruppo<br />

AIDP Linkedin, il più grande e attivo social group in<br />

ambito HR (oltre 17.000 membri). Le parole di Guido<br />

fanno riflettere, poiché ricche di concetti ed<br />

espressioni emozionali; parole che nascono da uno<br />

slancio esistenziale laddove questa peculiarità viene<br />

ottemperata in modo elegante, dolce, non<br />

aggressivo, mai ridondante e, soprattutto, lontana da<br />

rigurgiti retorici. Pensieri e parole - le sue - che<br />

celebrano la forza interiore, che sviluppano una<br />

concezione vitale dove la gentilezza non è più<br />

“leggenda” bensì movimento costante dell'intero<br />

essere vivente. I concetti diventano sempre lucenti,<br />

capaci di raggiungere cristalli di pura ontologia e di<br />

etica umana senz'alcuna banalità ai contenuti; ci<br />

raggiungono nel cuore ed affondano nella nostra<br />

pelle per divenire patrimonio personale che crea un<br />

legame indissolubile tra "noi" e "gli altri".<br />

A TU PER TU:<br />

Il sapore<br />

delle cose<br />

vere.<br />

GUIDO<br />

Diamo un grande benvenuto a Valeriana Mariani nel<br />

nostro mondo Enel. Complimenti per i tuoi<br />

innumerevoli successi professionali, la tua eco è<br />

internazionale, tanti i meriti ed i riconoscimenti che ti<br />

sono stati attribuiti negli anni per Donna Impresa, un<br />

progetto nato con le donne e per le donne. Siccome<br />

ritengo difficile presentare una donna, chiedo a<br />

Valeriana Mariani di presentarsi.<br />

VALERIANA<br />

Bentrovato Guido, onorata di essere all'interno della<br />

“famiglia Enel”, di cui, non a torto mi sento parte in<br />

considerazione che sono vostra affezionatissima<br />

cliente. Donna Impresa www.dimagazine.it e<br />

www.donnaimpresa.com nata per amplificare i valori<br />

dell'omonima associazione no-profit che si occupa di<br />

www.dimagazine.it<br />

Il potere della leadership gentile<br />

contrasto alla violenza di genere e pari opportunità,<br />

pluripremiata dalle massime Istituzioni nazionali ed<br />

internazionali<br />

(https://www.dimagazine.it/2017/05/25/presidentedonna-impresa-magazine/)<br />

è oggi è il punto di<br />

riferimento N.1 nel panorama dell'editoria femminile<br />

globale. Il nostro target sono le libere professioniste,<br />

imprenditrici e manager di età diverse provenienti da<br />

background professionali differenti. Lavoriamo verso<br />

lo standard stabilito nell'Obiettivo di Sviluppo<br />

Sostenibile sull'uguaglianza di genere dell'ONU: la<br />

parità di genere, è una questione Etica e di Diritto.<br />

Consentire alle donne di partecipare pienamente a<br />

tutti gli aspetti della vita è essenziale per costruire<br />

economie più forti e migliorare la qualità della vita per<br />

le famiglie e le comunità. Tutta l'economia e tutta la<br />

finanza funzionerebbero meglio se il potenziale<br />

femminile fosse riconosciuto: è una questione di<br />

sguardo sul mondo. Le organizzazioni, con le loro<br />

gerarchie, i loro linguaggi, i loro ritmi, non sono<br />

pensate a misura di donna. La nostra rivista non solo<br />

è un potentissimo strumento di marketing e business<br />

per le aziende, ma è anche una fonte d'ispirazione: le<br />

nostre protagoniste sono modelli da seguire ed<br />

imitare per raggiungere un determinato status quo.<br />

GUIDO<br />

Ti dico subito alcune regole di questi a tu per tu<br />

Valeriana: è essenziale che tu metta passione ed<br />

autenticità in questo nostro incontro. Ci sono tre<br />

cose che regolano questo “a tu per tu” che io<br />

ritengo essere fondamentali:<br />

la passione e<br />

l'autenticità. In questo sono un Direttore del<br />

personale un po' atipico e ti dirò il clima culturale<br />

che stiamo creando. Perché atipico? Perché ho<br />

alcuni pregiudizi. Primo: credo fermamente che le<br />

idee non abbiano gerarchia. Tutte le persone,<br />

indipendentemente dalla scala gerarchica,<br />

racchiudono un mondo unico ed inimitabile: uno


scrigno prezioso. La gerarchia invece ha dei<br />

pregiudizi contrari che vedono una stretta<br />

correlazione tra intelligenza e potere. L'intelligenza<br />

invece è distribuita. Secondo: il confronto tra i<br />

saperi è determinante: nessuno ha la verità in tasca<br />

ed è solo confrontandoci con autenticità che<br />

possiamo farci venire qualche dubbio ed avanzare.<br />

Dubitare è un gesto di forza, di autorevolezza del<br />

nostro pensiero. Terzo: la gentilezza come stile di<br />

vita anche nelle relazioni professionali. Atal<br />

proposito ho lanciato una proposta all'interno di Enel<br />

che si chiama “Leadership Gentile” che già, solo a<br />

pronunciarlo, fa venire i brividi al machismo<br />

imperante. Attenzione, non parliamo più di maschile<br />

e femminile ma di un concetto (o meglio una virtù)<br />

che si sposa indistintamente con tutti prevaricando il<br />

sesso ed il genere, che scardina quei vecchi<br />

preconcetti che la ritenevano un'attitudine<br />

tipicamente femminile, quasi a demarcarne la<br />

subalternità rispetto ad altre. Talvolta la gentilezza<br />

viene scambiata come debolezza e liquidata come<br />

sentimentalismo ma non lo è affatto, anzi: la<br />

gentilezza fortifica gli individui perché occorre forza<br />

interiore per manifestarla. È la virtù più difficile,<br />

richiede forza e sicurezza d'animo. Non può essere<br />

confusa con quei valori che consideriamo recessivi,<br />

inadatti, deboli. In un momento di grande<br />

trasformazione sociale, economica ed esistenziale<br />

come quello che stiamo vivendo, è certamente uno<br />

strumento, ed un valore, che può davvero fare la<br />

differenza, che ci guida verso un nuovo modello di<br />

leadership, con effetti benefici scientificamente<br />

dimostrati su più livelli, dalla salute alla qualità della<br />

vita, da una differente gestione dello stress a un<br />

nuovo modello lavorativo-imprenditoriale, fino al<br />

raggiungimento di un reale benessere individuale,<br />

relazionale e collettivo. Per la maggior parte della<br />

gente lavorare non è esclusivamente un'attività utile<br />

a procurarsi mezzi di sostentamento, ma una vera e<br />

propria fonte di realizzazione personale, di<br />

espressione delle proprie potenzialità, un modo per<br />

dare il proprio contributo alla società e un luogo dove<br />

stringere relazioni umane e professionali positive per<br />

la crescita sia interiore che professionale.<br />

Considerando quante ore ciascuno trascorre con i<br />

propri colleghi e superiori è facilmente intuibile come<br />

sia importante la presenza di un clima positivo e<br />

sereno all'interno del posto di lavoro. Se la gentilezza<br />

diventa un pilastro fondamentale dell'esistenza, verrà<br />

esercitata ovunque, anche e soprattutto al lavoro, in<br />

modo completamente trasversale, svincolato dai<br />

livelli gerarchici. È importante essere gentili in tutte le<br />

direzioni: non solo con i superiori o in modo mirato<br />

verso qualcuno che pensiamo possa esserci utile per<br />

i nostri obiettivi. Alla mancanza di gentilezza,<br />

specialmente in ufficio, viene spesso data come<br />

giustificazione la “mancanza di tempo”. La velocità<br />

con cui sentiamo di dover fare tutto infatti ci<br />

impedisce di dedicare la dovuta attenzione alle cose<br />

perché va a contrarre sia i tempi che i modi di<br />

sviluppo di una relazione. Ma la gentilezza in sé non<br />

richiede tempo, bensì comprensione della diversità<br />

(ognuno di noi è diverso e non bisogna mai dare<br />

nulla per scontato); richiede attenzione per le piccole<br />

cose; mantenere gli impegni presi; chiarire le<br />

aspettative; essere coerenti; capacità di chiedere<br />

scusa, perché a ciascuno può capitare di sbagliare.<br />

Le emozioni sono contagiose: se io sono gentile,<br />

inevitabilmente anche chi mi è accanto proverà il<br />

desiderio di esserlo a sua volta. Il fatto che spesso la<br />

gentilezza sia considerata come un atteggiamento<br />

debole e remissivo, tipico di persone eccessivamente<br />

sensibili, fa in modo che molti manager e leader<br />

sentano di doverla nascondere, perché non vogliono<br />

apparire deboli e troppo coinvolti emotivamente agli<br />

occhi dei dipendenti. La gentilezza del leader per<br />

essere efficace ed effettiva deve sempre essere<br />

affiancata dalla fermezza delle decisioni, dall'integrità<br />

e onestà nei confronti dei propri dipendenti. Il leader<br />

gentile infatti è colui che si conosce bene, è<br />

cosciente sia dei suoi punti di forza che delle sue<br />

debolezze, quando serve sa essere rigoroso ma<br />

senza arroganza e prepotenza, in grado di affrontare<br />

difficoltà, esprimere le sue emozioni e comprendere<br />

quelle altrui, mostrandosi dunque capace di empatia.<br />

I manager e datori di lavoro per favorire un ambiente<br />

gentile devono essere un modello di ispirazione per<br />

gli altri; il vero leader, è una persona che seguiamo<br />

senza costrizioni, una persona che sa ispirarci<br />

perché richiama rispetto, competenza, ammirazione,<br />

fiducia e amore: guida il gruppo, sa ascoltare, motiva<br />

e aiuta, senza imporsi o sopprimere le idee altrui.<br />

Non viene seguito perché ha il potere dovuto alla sua<br />

posizione. Guidare un team significa essere modello<br />

con l'esempio, offrire il proprio supporto, fidarsi delle<br />

persone e valutare la loro opinione, considerare<br />

l'esistenza dell'altro nella sua totalità. Un ambiente di<br />

lavoro eccellente è quello in cui si ha fiducia nelle<br />

persone per cui si lavora, si prova orgoglio per ciò<br />

che si fa e ci si trova bene con le persone con cui si<br />

lavora. Fiducia, Orgoglio e Spirito di squadra. Queste<br />

rappresentano le tre relazioni principali tra l'individuo<br />

e il luogo in cui lavora. Nella pratica della gentilezza,<br />

possiamo infatti realizzare un ambiente che ci<br />

permetta la reale manifestazione delle nostre<br />

aspirazioni profonde, dei nostri talenti, del nostro<br />

essere e del nostro sentire. Sappiamo quanto sia<br />

importante, per il successo economico aziendale,<br />

raggiungere anche una piena soddisfazione<br />

personale dei membri dell'organizzazione: un leader<br />

gentile è un ponte straordinario per permettere<br />

questo! La gentilezza diventa dunque un modo per<br />

affrontare la vita attraverso la capacità di connettersi<br />

con gli altri per creare un ambiente inclusivo e<br />

piacevole per tutti, in cui sentirsi accettati e protetti.<br />

Ecco perchè ha i suoi vantaggi quando viene<br />

applicata all'interno dei rapporti professionali;<br />

dovrebbe addirittura far parte delle soft skill in quanto<br />

migliora la produttività. Un clima di lavoro più sereno<br />

permette di ottenere il massimo dalle persone, che in<br />

questo modo si sentono più responsabilizzate. Non<br />

bisogna perdere l'occasione per essere gentili e<br />

migliorare la qualità di vita, sia propria che del<br />

prossimo. Tornando a noi Valeriana, sappiamo che<br />

sul terreno delle pari opportunità si gioca una partita<br />

importante per il nostro sviluppo, perché oggi sono le<br />

donne il valore aggiunto per vincere le sfide del<br />

futuro ma quale è, secondo te, il limite che non<br />

consente loro di sfondare quel simbolico tetto di<br />

cristallo che pregiudica le loro carriere e le loro<br />

esistenze? Che cosa manca alle donne per vincere<br />

veramente? Che cosa possiamo e dobbiamo fare<br />

perché questo accada?<br />

VALERIANA<br />

Hai ragione Guido, la gentilezza deve essere<br />

considerata una possibilità di atteggiamento per ogni<br />

individuo a prescindere dal sesso; la riscoperta della<br />

gentilezza interessa sia uomini che donne di tutto il<br />

mondo, desiderosi di riappropriarsi di questo<br />

sentimento che a lungo è stato represso. Il modello<br />

sociale prevalente nel mondo occidentale (e non<br />

solo) premia “il migliore”: chi ottiene più successo:<br />

questo non fa che incoraggiare la competitività, che a<br />

sua volta innesca ansia e provoca stress. Questo è<br />

un grave danno per la vita di ciascuno: viviamo<br />

immersi in un ciclo senza fine di negatività, in cui<br />

prevale la violenza (sia verbale che fisica) e<br />

l'arroganza. A subirne i danni maggiori sono le<br />

relazioni interpersonali: è difficile instaurare un<br />

rapporto equilibrato e costruttivo se alla base manca<br />

la gentilezza, il desiderio di ascolto e di prendersi<br />

cura dell'altro. Ps. Se non abbiamo rotto, abbiamo<br />

quantomeno scalfito quel soffitto di cristallo che<br />

ancora esiste nella società. Ed ho una grande<br />

speranza: che in futuro la presenza di donne ai vertici<br />

delle istituzioni non sia più un'eccezionale novità, ma<br />

una consolidata normalità. Una Società inclusiva,<br />

moderna, capace di anticipare, e non solo attendere,<br />

il futuro. Viviamo in un'epoca che vede una perdita di<br />

fiducia (con differenti accenti, ma abbastanza<br />

generalizzata), nelle istituzioni. Una tendenza che –<br />

giocoforza – deve anche far interrogare le istituzioni<br />

stesse sul loro ruolo nella società. Che cosa manca<br />

alle donne per vincere veramente? Che cosa<br />

possiamo e dobbiamo fare perché questo accada?<br />

Innanzitutto diciamo quello che NON dobbiamo fare.<br />

Non dobbiamo, ad esempio, lasciare che si parli di<br />

noi donne come “della questione femminile” perché<br />

ritengo che sia un ulteriore modo per ghettizzarci. La<br />

società è composta da donne e gli uomini: siamo<br />

parte integrante della comunità e non possiamo<br />

ancora oggi, alla luce del terzo millennio essere<br />

ancora additate come “un problema”. È un fatto che<br />

le donne siano una risorsa per l'immenso contributo<br />

che danno alla nostra società, dalla quale spesso<br />

non ricevono un riconoscimento adeguato. D'altro<br />

canto dobbiamo ricordare che i Paesi più prosperi,<br />

solidi e competitivi del mondo sono anche quelli in<br />

cui lo squilibrio tra uomini e donne nell'occupazione,<br />

nelle carriere e nei salari è minore. Il progetto<br />

editoriale Donna Impresa Magazine è un ulteriore<br />

sforzo in questa direzione al fine di contrastare e<br />

rimuovere gli ostacoli politici, sociali, economici e<br />

culturali all'effettiva realizzazione delle pari<br />

opportunità. Per far sì che questo accada bisogna<br />

intervenire su tutti i fronti; quello culturale in primis.<br />

NON dobbiamo ostacolarle nella carriera:<br />

immaginate l'arrivo di una donna dentro un ambiente<br />

di lavoro maschile. Il suo modo diverso di vedere le<br />

cose rompe tutti gli equilibri. Il potere costituito si<br />

vede messo in discussione attraverso modalità mai<br />

viste prima. Per i maschi coalizzarsi contro<br />

quell'elemento di disturbo diventa una cosa naturale<br />

come respirare. La donna viene messa<br />

nell'impossibilità di importare nuove dinamiche sociali<br />

nel gruppo e l'unico modo per farlo e bloccarle<br />

l'accesso a ruoli dirigenziali. NON dobbiamo<br />

sottovalutare le sue potenzialità: non è esagerato né<br />

sbagliato affermare che le donne sono sottovalutate<br />

in molti settori, a cominciare da quello professionale.<br />

In questo ambito, infatti, gli uomini rivestono funzioni<br />

che godono di un prestigio più elevato, e al tempo<br />

stesso, vedono il proprio lavoro riconosciuto con più<br />

gratificazioni, non solo economiche. L'empowerment<br />

femminile dovrebbe essere nell'agenda di tutti. Non<br />

c'è ragione per non fare di più individualmente, o<br />

attraverso le nostre aziende e i nostri governi per<br />

dare potere alle donne e sostenerle nella<br />

realizzazione del loro potenziale. Sia gli uomini che le


Connecting Manager<br />

Ri-evoluzione<br />

atupertu con:<br />

GUIDO STRATTA e VALERIANA MARIANI<br />

www.dimagazine.it<br />

donne dovrebbero contribuire allo stesso modo<br />

all'ambiente economico e contribuire allo stesso<br />

modo alle loro famiglie e alla società. Il nostro Paese<br />

si colloca invece male nel campo dell'empowerment.<br />

Partiamo da una situazione molto più arretrata<br />

rispetto ad altri Paesi avanzati. Basti guardare al<br />

tasso di occupazione femminile che abbiamo che non<br />

dipende solo dalla pandemia, la pandemia si è<br />

innestata in una situazione già critica. Il nostro Paese<br />

ha un problema della valorizzazione complessiva<br />

delle sue risorse femminili: non solo c'è un problema<br />

di carenza di crescita, ma di produttività. C'è bisogno<br />

poi di “sorellanza” se vogliamo davvero cambiare il<br />

modo in cui il mondo funziona per le donne o<br />

quantomeno accelerarne il passo. Ed in questo, voi<br />

uomini non potete aiutarci (sorrido). Le amicizie tra<br />

donne garantiscono il piacere di sentirsi capite e<br />

protette. Un'amica può sostenerti ed imprimerti<br />

coraggio: è solo attraverso un forte legame che le<br />

donne avranno l'opportunità di cambiare il modo in<br />

cui vivono. Al contrario, gli antagonismi non fanno<br />

altro che danneggiare e perfino indebolire il genere<br />

femminile. Una vecchia battuta diceva: “Gli uomini tra<br />

amici si insultano, le donne tra nemiche si fanno i<br />

complimenti”. La prima cosa da tenere a mente<br />

quando si affronta uno stereotipo culturale sono le<br />

eccezioni: l'amicizia tra donne esiste proprio come<br />

esiste tra uomini ma ci sono dei motivi socio-culturali<br />

che sbilanciano la frequenza di questi comportamenti<br />

tra i generi. Il termine “sorellanza” non è certo di<br />

recente introduzione: le origini di questo concetto<br />

risalgono, all'incirca, agli anni Settanta del secolo<br />

scorso. Fu la scrittrice Kate Millet la prima a usare la<br />

parola “sisterwood”, tradotta in italiano appunto come<br />

“sorellanza”. Di che cosa si tratta? Si può intendere la<br />

sorellanza come una complicità tra donne, una dote<br />

di cui non si può fare a meno se si vuol raggiungere<br />

l'obiettivo dell'affermazione dei diritti femminili unito al<br />

superamento della disparità di genere. Ancora oggi,<br />

infatti, è troppo ampio il divario tra le donne e gli<br />

uomini: la discriminazione coinvolge numerosi ambiti,<br />

che spaziano dalla disuguaglianza dei salari fino ai<br />

più tragici femminicidi. Ma se vogliamo essere sinceri<br />

fino in fondo Guido, vi è però anche un altro<br />

atteggiamento che pregiudica il rapporto fra donne<br />

demolendo quell'illusione di “sorellanza” che ha<br />

animato e anima da sempre il femminismo: l'atavica<br />

competizione tra donne. A tal proposito citiamo<br />

testualmente un passo dal libro “La passione triste” di<br />

Elena Pulcini: “L'invidia femminile è pervasiva e<br />

onnipresente, coglie ogni pretesto per posare<br />

sull'altra il proprio sguardo maligno, e tende a<br />

moltiplicarsi, riconfermando la sua sostanziale<br />

indifferenza all'oggetto, e finendo per investire non<br />

solo quella singola donna, ma le donne in generale<br />

(…). E allora? Che ne è delle conquiste del<br />

femminismo e di quella solidarietà in cui abbiamo<br />

intensamente creduto?” Pulcini dice ancora: “La<br />

condizione di impotenza e di subalternità<br />

all'egemonia maschile si è tradotta in una sorda<br />

rivalità reciproca, spingendo le donne a farsi<br />

subdolamente la guerra tra loro…” sebbene sia<br />

doveroso riconoscere che la prima cosa da tenere a<br />

mente quando si affronta uno stereotipo culturale<br />

sono le eccezioni: l'amicizia tra donne esiste proprio<br />

come esiste l'odio tra uomini. Ma perché le donne<br />

non si sentono mai sufficientemente belle,<br />

sufficientemente preparate, sufficientemente<br />

intelligenti ecc. ecc. ecc.? Potremmo definirla,<br />

ironicamente, la "sindrome di Renée", la portinaia nel<br />

libro "l'eleganza del riccio" (L'Élégance du hérisson)<br />

un romanzo del 2006 scritto da Muriel Barbery. Se<br />

così non fosse, in considerazione che le donne<br />

rappresentano oltre la metà della popolazione<br />

mondiale, non staremmo ancora oggi a parlare di pari<br />

opportunità. Se solo fossimo più coese, più solidali<br />

ma soprattutto più sicure di noi stesse potremmo fare<br />

cose grandiose, come ad esempio, governare il<br />

mondo... un'aspettativa altissima, forse eccessiva?<br />

Una visione utopistica? Forse. Ma io credo che<br />

l'utopia sia una verità prematura. Quando tutto questo<br />

potremo considerarlo desueto vorrà dire che nel<br />

mondo del lavoro, così come in quello della politica,<br />

dell'economia e di tutti gli altri settori della vita<br />

pubblica, si saranno trovate le soluzioni più adeguate<br />

poter guardare al valore della persona in quanto tale;<br />

si saranno potenziati i servizi in risposta alla diversità<br />

delle esigenze, si sarà riusciti ad avanzare in un<br />

disegno democratico e politico, espressione di<br />

maturazione civile e di deontologia professionale.<br />

“ Ah, se fosse tutto così semplice... ” canta<br />

Noemi…<br />

GUIDO<br />

Nel settore maschile permane questa sorta di<br />

“sistema delle alleanze” è contemplato da secoli di<br />

storia. Circa le quote rosa devo dirti però, Valeriana,<br />

che se solo non avessi avuto questi strumenti a<br />

disposizione, non sarei riuscito a nominare delle<br />

donne ruoli di responsabilità nel momento in cui mi


trovavo ad adempiere al compito di eleggere delle<br />

rappresentanze. Sono onorato di dire, a chi ci<br />

segue, che è invece proprio grazie alle quote rosa<br />

se questo è potuto accadere, ed aggiungo, per la<br />

prima volta in Enel, che a parità di merito ho potuto<br />

privilegiare delle donne. Come dire ai “maschietti”<br />

(sorrido) che è tempo, noi uomini, di fare un passo<br />

indietro. Di nuovo non ce l'avremmo fatta senza le<br />

quote rosa. Io che sono filosofico e odio le quote,<br />

devo però riconoscere che il risultato è arrivato.<br />

Bada bene Valeriana, non sono quote non su<br />

merito: sono note su merito, a disciplinarle è la<br />

meritocrazia. Per me la discussione è: la quota non<br />

deve abilitare donne non di valore. Questa è una<br />

cosa che ci tengo a dire perché laddove ci sia il<br />

merito la quota deve aiutare. E' più accettabile da te<br />

detta così? Te la rigiro…<br />

VALERIANA<br />

Certamente. Ma in effetti non mi piacciono le quote<br />

rosa perché non si basano sul merito. La mia<br />

visione è la meritocrazia e le quote rosa ho auto<br />

l'impressione che non riconoscessero i meriti.<br />

Questo va benissimo ed io auspico che avvenga<br />

così, in qualsiasi tipo di contesto sia esso<br />

imprenditoriale piuttosto che politico. Ed anche noi<br />

donne dobbiamo essere consapevoli di avere la<br />

preparazione necessaria ad affrontare le sfide per le<br />

quali ci candidiamo piuttosto che far leva sulle quote<br />

di genere perché questo non giova all'economia<br />

così come non giova alla politica. Noi per prime<br />

dobbiamo essere oneste con noi stesse. E dunque<br />

Guido ti faccio i mie più sentiti complimenti per<br />

essere riuscito ad accogliere nel management di<br />

Enel, attraverso lo strumento delle quote rosa,<br />

donne che meritavo di occupare quelle posizioni.<br />

Devo essere sincera Guido, quando ho letto il tuo<br />

post su LinkedIn in cui si affrontavano queste<br />

tematiche, ma anche sulla scia di quello che avevo<br />

letto su Enel circa il riconoscimento formale del<br />

valore delle donne, non ho esitato un attimo dal<br />

contattarti. Si fa un gran parlare di donne e di meriti<br />

riconosciuti ma, in realtà, di cose concrete non ce<br />

ne sono molte al di là delle promesse. Complimenti<br />

Guido, e complimenti anche ad Enel per dare<br />

fattivamente prova della sua Mission.<br />

GUIDO<br />

È dunque una sufficienza, a voler ragionare in<br />

termini di voti?<br />

VALERIANA<br />

NO. Direi che è un 110 e lode Guido (sorrido).<br />

GUIDO<br />

Voglio tornare un attimo sul “codice” della sorellanza<br />

o della fratellanza e/o comunque il codice del NOI.<br />

Quando arriva una sorellina o un fratellino in<br />

famiglia, i bambini sono portati a pensare che<br />

perdano in parte l'affetto dei genitori. Ma anche<br />

potere. Idem in un'azienda. Quando arriva<br />

un'intruso si è portati a pensare il perché di quella<br />

assunzione e se questa provochi dei “disequilibri”<br />

all'interno delle dinamiche esistenti. Poi però, se c'è<br />

l'intelligenza, il fratellino o la sorellina scoprono la<br />

gioia del noi: che possono giocare insieme, possono<br />

aiutarsi e che i genitori vogliono bene a tutti e due. E<br />

così capita anche nelle imprese quando c'è<br />

l'intelligenza e la generosità. Ecco, questi codici<br />

sono una ricetta molto sana per creare relazioni.<br />

Vengo alla domanda scomoda sulle donne,<br />

Valeriana… che le donne o agiscono codici<br />

maschili, perché le rassicurano nell'essere<br />

accettate, oppure agendo codici femminili eccessivi.<br />

Allora la domanda è: cosa dire alle colleghe che ci<br />

seguono per rimane leaders femminili ed<br />

intraprendere senza perdere la propria femminilità<br />

ma neppure eccedervi? Che sensi di colpa avete ad<br />

essere leaders?<br />

VALERIANA<br />

Nessun senso di colpa Guido. Presumo che<br />

investire sui tratti femminili della leadership può<br />

davvero essere, oltre che eticamente giusto,<br />

strategicamente ed economicamente opportuno. Tu<br />

mi chiedi il perché del non essere semplicemente sé<br />

stesse… beh, nella gran parte dei luoghi di lavoro<br />

tradizionali esiste un pregiudizio diffuso che associa<br />

la leadership all'essere uomo la leadership è<br />

connessa nella nostra mente all'idea di mascolinità<br />

e questo probabilmente induce molte donne a<br />

“mortificare la femminilità” ; dall'altra le donne<br />

puntano sull'arma della seduzione. Da secoli è così.<br />

Io penso che dovremmo semplicemente essere noi<br />

stesse. Credere in noi stesse.<br />

GUIDO<br />

Questo scenario Covid ha peggiorato il gender gap?<br />

VALERIANA<br />

No, non credo. Tutt'altro. La pandemia ha mutato il<br />

nostro mondo. Probabilmente, con lasciti indelebili<br />

tutt'altro che a sfavore del gender gap. Usando un<br />

termine, forse ora quasi abusato, la nostra è stata<br />

una formidabile prova di resilienza. Sono convinta<br />

che quando la cronaca – col passare degli anni – si<br />

cristallizzerà in storia, metteremo ancor meglio a<br />

fuoco quanto tutti e tutte noi abbiamo saputo fare, e<br />

quanto stiamo continuando a mettere in atto, in<br />

questo periodo, uniti. Per la prima volta, non si è<br />

badato più al sesso e/o al genere, abbiamo<br />

dismesso le “armi” a favore della sopravvivenza. E<br />

questo è stato un grandissimo insegnamento.<br />

Significa che tutti insieme ce la possiamo fare. Noi<br />

dobbiamo pensare alle generazioni future, a cosa<br />

lasciamo loro. Quale patrimonio di conoscenze<br />

erediteranno le nuove generazioni? Quale tipo di<br />

insegnamento? Dobbiamo essere consapevoli di<br />

questo e dobbiamo agire con grande maturità<br />

poiché saremo sotto il giudizio delle generazioni che<br />

verranno ma anche dei nostri figli. Uomini e donne<br />

devono esprimere il meglio. Noi donne perché<br />

siamo generatrici di vita e gli uomini, non di meno,<br />

perché è anche grazie a loro che si concepisce un<br />

figlio. Dobbiamo entrambi assumerci la<br />

responsabilità di dare una continuità a questo<br />

mondo nella maniera migliore che sappiamo, e<br />

possiamo fare.<br />

GUIDO<br />

Valeriana ti sei ispirata a qualcuno in questo tuo<br />

percorso oppure hai giocato una tua partita?<br />

VALERIANA<br />

Ho giocato la mia partita, anche se, il giocarla mi ha<br />

privata di tante cose (mi commuovo). Posso dire<br />

con merito (e non demerito) che sei stato l'uomo<br />

che mi ha fatta piangere Guido? Le persone,<br />

precisamente, possono sperimentare due tipi di<br />

delusione. La delusione per uno scopo mancato:<br />

volevo un buon lavoro e non l'ho avuto, volevo fare<br />

un viaggio e non l'ho fatto, volevo possedere una<br />

bella casa e non l'ho posseduta, volevo essere<br />

amato e non sono stato amato, ecc., e perciò sono<br />

insoddisfatto; e la delusione per uno scopo<br />

conseguito, la delusione, cioè, che si prova perché il<br />

conseguimento di un certo scopo non ci soddisfa<br />

come ci eravamo aspettati: volevo un buon lavoro e<br />

l'ho avuto, volevo fare un viaggio e l'ho fatto, volevo<br />

una bella casa e l'ho posseduta, volevo essere<br />

amato e sono stato amato, ecc., eppure, ogni volta,<br />

contrariamente alle mie aspettative, pur avendo<br />

investito moltissime energie per cogliere questo<br />

scopo, non sono appagato. Questo secondo tipo di<br />

delusione ha una natura rivelativa, perché consente<br />

di comprendere che l'oggetto del desiderio umano<br />

non è rinvenibile in nessuna esperienza finita. La<br />

struttura antropologica è quella di un essere<br />

essenzialmente inquieto, teso a “sfuggire ad ogni<br />

determinazione, esterna o interna, e ad affermare la<br />

sua indipendenza nei confronti di tutti i limiti esterni<br />

o interni, fino a desiderare il superamento, in<br />

qualche modo, dei confini stessi della sua natura”.<br />

Ecco allora delinearsi una nuova nozione di<br />

desiderio, non più in equazione con dei bisogni<br />

specifici, ma esteso nella sua anima. Come nota<br />

Tommaso d'Aquino, tutti i nostri obiettivi suscitano<br />

una reazione comune: quando essi vengono<br />

raggiunti e posseduti non li si apprezza più e si<br />

desiderano altre cose, cioè il desiderio non viene<br />

mai appagato da essi. Ovvero, per tutti questi<br />

oggetti vale l'“esperienza del disinganno”. Ecco<br />

allora delinearsi una nuova nozione di desiderio,<br />

non più in equazione con dei bisogni. “CHIEDIMI SE<br />

SONO FELICE”... e se fosse il nostro prossimo<br />

webinar ?<br />

Valeriana Mariani<br />

FrancoAngeli<br />

Il saggio suggerisce che<br />

ognuno di noi può essere<br />

uno strumento di<br />

cambiamento,<br />

promuovendo la crescita<br />

personale e quella degli<br />

altri, attraverso l'esercizio di<br />

una leadership gentile. Rievoluzione:<br />

perché i<br />

processi che portano alle<br />

vere trasformazioni partono<br />

sempre da noi stessi, dal<br />

fatto di sentire che le cose<br />

possono essere viste in un<br />

modo diverso, che è<br />

possibile allargare gli<br />

orizzonti e avere una<br />

prospettiva più inclusiva.<br />

Attraverso l'esercizio di una<br />

leadership gentile, ognuno<br />

di noi potrà essere uno<br />

strumento di cambiamento<br />

e promuovere la crescita<br />

personale e altrui.<br />

BOO<br />

K


OMEGA MODEL<br />

ROMA _ PARIGI _ ITALY<br />

<strong>LUI</strong><br />

EDOARDO<br />

SECCHI<br />

Presidente Fondatore d’Italie-France Group _ società leader dello<br />

sviluppo Economico e nella Cooperazione tra l'Italia e la Francia.<br />

What women want<br />

Com'è nata la società Italie-France?<br />

Nel 1992 mi trovavo a Parigi per una vacanza studio e sono rimasto affascinato<br />

da questo paese. Sin da subito ho voluto creare un'attività<br />

Via G.Agnelli 36/38 _ 63900 Fermo _ Italy _ T. 0734.440249 _ info.omegamodel@gmail.com<br />

www.donnaimpresa.com<br />

63


che mi permettesse di lavorare a stretto contatto con la Francia e l'Italia.<br />

Come le è venuta l'idea ?<br />

Ho seguito il mio intuito e la mia passione. Ho iniziato a studiare in<br />

maniera attenta e approfondita questi due mercati "trovando" bisogni<br />

inespressi e necessità specifiche non ancora soddisfatte. Sentivo che<br />

avrei avuto l'opportunità di creare un nuovo modello di business orientato<br />

a questi due mercati. Ho immediatamente fondato nel 1993 Italie-France<br />

con l'obiettivo di farlo diventare lo specialista dello sviluppo Economico ed<br />

alla Cooperazione tra la Francia e l’Italia.<br />

Quante attività ha realizzato Italie-France ad oggi?<br />

Ad oggi sono circa seicento le missioni e progetti realizzati in entrambi i<br />

paesi per conto di importanti gruppi internazionali, istituzioni,<br />

organizzazioni e PMI.<br />

In quale settore operate?<br />

Operiamo nel settore dell'industria e dei servizi puntando il nostro knowhow<br />

sul management strategico e operativo quale l'attività di analisi,<br />

l'expertise e advisory, il business development, il branding, marketing e le<br />

vendite. Sono molte le imprese che ci richiedono questo tipo di supporto.<br />

Secondo lei quali sono le caratteristiche richieste per operare in<br />

maniera efficace nei contesti internazionali?<br />

Tempo, uomini e risorse. Con l'avvento della mondializzazione e con la<br />

nascita di mercati emergenti queste caratteristiche sono necessarie per<br />

competere.<br />

Quali sono secondo lei le specificità che l'imprenditore dovrebbe<br />

possedere?<br />

L'imprenditore di successo possiede un insieme di caratteristiche<br />

fondamentali quali la conoscenza approfondita dei mercati, la capacità di<br />

analisi, l'approccio da challenger, la determinazione e il coraggio.<br />

Nell'attuale situazione d'incertezza e d'instabilità dei mercati, bisogna<br />

avere un'ampia visione del business ed esser in grado di guardare al di<br />

fuori della propria azienda e settore d'attività.<br />

Come è strutturato il suo gruppo oggi?<br />

Abbiamo diversificato le attività del gruppo al fine di svilupparle in maniera<br />

efficace, ognuna nel proprio target di riferimento. Italie-France Group che<br />

si occupa di Sviluppo Economico e Commerciale e nella Cooperazione.<br />

Italie-France.Com, che rappresenta la prima rete professionale rivolta a<br />

entrambi i mercati e primo canale di comunicazione e di scambi. Bioitalie,<br />

società di promozione, vendita e distribuzione di prodotti biologici. Italia<br />

Consulting, società di servizi e soluzioni informatiche, internet e telecom.<br />

Trend-Italy, società di scouting di imprese e prodotti d'eccellenza made in<br />

Italy.<br />

Il vostro gruppo non opera unicamente per conto di imprese<br />

francesi e italiane ?<br />

Durante questi anni abbiamo avuto la grande opportunità di prestare i<br />

nostri servizi a importanti gruppi internazionali in America, Inghilterra,<br />

Svizzera, Lussemburgo, Principato di Monaco, Belgio e Spagna. Il nostro<br />

gruppo svolge il duplice ruolo di specialista nello sviluppo Economico e<br />

nella Cooperazione tra l'Italia e la Francia e quello di advisor economico<br />

per entrambi i mercati.<br />

Quali sono stati i suoi più importanti obiettivi raggiunti ?<br />

La mia più grande soddisfazione consiste nell'avere innovato in un<br />

contesto complesso e instabile, la prima vera Business Community tra<br />

l'Italia e la Francia. Oggi rappresentiamo un network di oltre 7000 imprese<br />

e oltre 60000 persone di alto profilo professionale, sociale e culturale che<br />

condividono esperienze ed interessi comuni. Un vero patrimonio di<br />

conoscenza e know-how che, grazie alla nostra piattaforma è accessibile<br />

a tutti.Negli ultimi cinque anni siamo cresciuti ad un ritmo del 40% annuo<br />

e le continue manifestazioni di stima ricevute da parte di numerose<br />

personalità del mondo imprenditoriale, istituzionale e mediatico<br />

testimoniano il loro interesse e naturale coinvolgimento a far parte del<br />

nostro gruppo e di utilizzare italie-france.com come valido strumento<br />

creatore di opportunità.<br />

Edoardo SECCHI Founder & CEO<br />

Economic Development and International Cooperation<br />

Paris: 66, Avenue des Champs Elysées 75008<br />

Cellphone France. +33 672370347 Italy. +3939312145 38<br />

E-mail: ceo@italie-france.com<br />

www.italie-france.com - www.italiefrancegroup.com - www.bioitalie.com<br />

ALEX<br />

PASCOLI<br />

Imparentato col Sommo Poeta Giovanni Pascoli da parte del suo<br />

primo cugino Balilla Pascoli, l’affascinante Alex, nato a Londra 39<br />

anni fa e laureato in Scienze Politiche all'Università di Bologna, città<br />

in cui ha vissuto prima di trasferirsi a Roma e dove ha praticato per<br />

sette anni l’attività di pilota di aerei, calca con successo i<br />

palcoscenici sin dal lontano 2001, dopo un triennio di studio presso<br />

il “Teatro dei Cocci” e una lunga formazione sotto l’ala protettiva di<br />

Giancarlo Sepe, è stato recentemente insignito con il prestigioso<br />

“Nastro d'Argento” per il corto "UNO STUDENTE DI NOME<br />

ALESSANDRO" per la regia di Enzo De Camillis con Valentina<br />

Carnelutti, Giuseppe Maggio che narra la storia di Alessandro<br />

Caravillani, ragazzo di 17 anni ucciso da Francesca Mambro dopo<br />

una rapina; episodio che consentì l’arresto della terrorista proprio<br />

per il suo desistere dalla fuga per compiere il reato. “Faccio molto<br />

teatro ma sono dedito anche ad altre attività… come quella di<br />

presentatore e di doppiatore oltre ovviamente che recitare per il<br />

cinema. Ho interpretato Flavio Bucci da giovane nel film "IL TEMPO<br />

CHE TIENE" per la regia di Francesco Marino e sono reduce dalle<br />

riprese di " VIVA L' ITALIA" per la regia di Massimiliano Bruno e di<br />

" ROMA CRIMINALE 30 ANNI DOPO" diretto da Gianluca Petrazzi,<br />

entrambi in uscita in autunno.<br />

MILANO _ ROMA _ ITALY<br />

MATTEO<br />

MIGNANI<br />

biografia<br />

Nasce nel 1974 in provincia di Bergamo. Dopo l’università a Pavia, dove studia Lettere,<br />

lavora nel campo dell’editoria a Milano. Nel 2008 carica la sua biblioteca e il suo basso su un<br />

furgone e si trasferisce a Roma dove la fotografia, che ha sempre coltivato per passione,<br />

diventa un lavoro. Si divide così fra fotogiornalismo e cinema, partecipando alle più importanti<br />

manifestazioni cinematografiche italiane come la Mostra Internazionale d’Arte<br />

Cinematografica di Venezia, il Festival Internazionale del Film di Roma e i premi “Nastri<br />

d’Argento”.<br />

mostre<br />

ROMA _ BOLOGNA _ ITALY<br />

ottobre 2011 Mostra collettiva X Festival Internazionale di Fotografia, Galleria del Cortile, Roma<br />

settembre 2011 Mostra personale “16 personaggi in cerca d’attore”, Galleria291est, Roma<br />

settembre 2011 Mostra personale “Domiziana PicNic”, basilica di S.Gennaro extra moenia, Napoli<br />

maggio 2011 Mostra collettiva “ IV festival dei fotografi di scena”, Galleria del Cortile, Roma<br />

dicembre 2010 Mostra 7th Movie Venice Star Award e 2ndo premio, Casa del Cinema, Roma<br />

ottobre 2010 Mostra collettiva IV Festival dei fotografi di scena, Castello di Bracciano<br />

febbraio 2010 Mostra collettiva “Anvedi Roma” e 1mo premio, galleria mo.c.a., Roma<br />

dicembre 2009 Mostra 6th Movie Venice Star Award e 3zo premio, Casa del Cinema, Roma<br />

settembre 2009 Mostra personale “facciamocinema”, Galleria CineMag, Roma<br />

giugno 2009 Mostra personale “È impossibile”, Meeting del Mare di Marina di Camerota ( SA)<br />

alexkactus@yahoo.it<br />

WEB SITE: www.matteomignani.it<br />

info@matteomignani.it


SOGNANDO<br />

Nobiltà d'animo e di status a Palazzo Ferraioli.<br />

il ballo dei Re<br />

Le meravigliose sale di Palazzo Ferrajoli hanno aperto le porte ai più autorevoli<br />

rappresentanti della nobiltà, delle istituzioni e della cultura. Centocinquanta<br />

illustrissimi ospiti per far rivivere un meraviglioso evento ispirato al Ballo dei Re<br />

che si tenne a Napoli, a Palazzo Cassano, nel 1960.<br />

“Sognando... il ballo dei re”, è stata una celebrazione in grande stile<br />

per rievocare i fasti di cinquant’anni fa, quando l’Italia assaporava il<br />

gusto della rinascita. “Una realtà ben diversa dalle difficoltà dei nostri<br />

giorni, ma è proprio per questo - secondo Sara Iannone, splendida<br />

ideatrice e organizzatrice dell’evento che è stata recentemente<br />

insignita del prestigioso “Premio Internazionale Donna di Successo”<br />

A.E.R.E.C. ( Accademia Europea per le Relazioni Economiche e<br />

Culturali) - che non potrebbe esserci momento migliore per far rivivere<br />

il gran Ballo, come buon auspicio per il futuro dell’Italia e come<br />

occasione per ricordare e recuperare quel coraggio e quella forza che<br />

gli italiani hanno saputo dimostrare negli anni dopo la Seconda Guerra<br />

mondiale, trovando la via per ricostruire dalle macerie. Un inno alla<br />

bellezza e al piacere di stare insieme per ritrovare la gioia di vivere e la<br />

fiducia nel futuro”. Un simile evento non poteva non dedicare<br />

attenzione anche alla beneficenza. Nel corso di tutta la serata, infatti, è<br />

stato possibile sostenere un progetto del penitenziario minorile di<br />

Nisida partecipando a una speciale asta di oggetti preziosi, fra dipinti,<br />

bijou e diamanti, condotta da Camilla Nata. L’organizzazione<br />

dell’evento si è ispirata allo stile che caratterizzò il ballo nel 1960,<br />

richiamandone colori, profumi, suoni e sapori. Le sale e tutto il palazzo<br />

sono state ornati da composizioni floreali realizzate, proprio come<br />

allora, con rose, dalie, gladioli, orchidee e garofani rosa. Anche il<br />

buffet, naturalmente in tema partenopeo, ha riproposto alcune<br />

prelibatezze di quel luculliano menu di Palazzo Cassano, dai fritti misti<br />

alla napoletana, ai bocconcini di parmigiana, ai ravioli di ricotta e<br />

pistacchi, al lombetto di Conte lardellato con olive taggiasche e<br />

cicorietta piccante, fino al trionfo di dolci realizzati da Vincenzo<br />

Mennella, pasticcere di fama mondiale di Torre del Greco, compresa<br />

la mousse di arance glacé in bastione. Il tutto servito ai tavoli,<br />

anch’essi rigorosamente apparecchiati in stile con tanto di<br />

Capodimonte, candelabri d’argento e petali di rose. La serata è stata<br />

accompagnata dalle meravigliose musiche dell’orchestra diretta dal<br />

maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli che dopo la cena ha aperto le<br />

danze eseguendo anche pezzi dal repertorio anni ‘60 dei Rockers con<br />

Peppino di Capri. E a ricreare la magica atmosfera di quell’epoca ha<br />

pensato il tocco scenografico creato degli abiti di molte signore<br />

presenti che hanno voluto indossare i vestiti di Luigi Bruno, come<br />

sempre attento all’esaltazione della bellezza femminile e che, per la<br />

collezione di quest’anno, si è ispirato proprio alla donna anni ’50-’60.<br />

Tra gli ospiti erano presenti Francesco Serra di Cassano, erede del<br />

duca Francesco e della duchessa Elena ospiti della grande festa del<br />

1960, e il marchese Giuseppe Ferrajoli che ha ospitato il Ballo di<br />

quest’anno, entrambi membri del Comitato d’Onore di “Sognando... il<br />

Ballo dei Re”. Hanno partecipato inoltre la principessa Doris Mayer<br />

Pignatelli, il principe Carlo Massimo, i coniugi Ruspoli, la marchesa<br />

Dani del Secco d’Aragona, la principessa Daniela Pacelli, l’onorevole<br />

Catia Polidori, Luciano De Crescenzo, il chirurgo Angelo Fusco il<br />

vicepresidente dell’Autorità Garante della Privacy Giuseppe<br />

Chiaravalloti, il prefetto Fulvio Rocco, Silvana Augero, l’Event<br />

Manager Anna Mariani e il Presidente di Donna Impresa Valeriana<br />

Mariani. L’evento è stato affiancato da un comitato d’onore composto<br />

dal marchese Giuseppe Ferrajoli, Francesco Serra di Cassano, il<br />

principe Guglielmo Marconi Giovannelli, la principessa Elettra Marconi<br />

Giovanelli, l’ambasciatore di Monaco Antonio Morabito, l’ambasciatore<br />

d’Austria Christian Berlakovits e da un comitato promotore con, tra gli<br />

altri, Lucilla Vitalone, Betta Scarpa e Miriam Ponzi.<br />

un momento dell’asta di beneficenza<br />

nobiltà d’animo e di status a Palazzo Ferrajoli<br />

Valeriana Mariani e il principe<br />

Guglielmo Marconi Giovannelli<br />

Sara fotografata accanto ad un’opera<br />

del celeberrimo scultore Oliviero Rinaldi<br />

l'orchestra diretta da Jacopo Sipari<br />

il conduttore televisivo Alessandro Di Pietro con la moglie, lo stilista<br />

Luigi Bruno, la conduttrice Camilla Nata e il marito<br />

da sinistra: Anna Mariani, Marco Venturoni, Sara Iannone<br />

e Valeriana Mariani<br />

Sara Iannone, il marchese Giuseppe Ferrajoli, la presidente Mariagrazia<br />

Tetti, l'ambasciatore d'Austria Christian Berlakovits e la marchesa Dani<br />

Del Secco d’Aragona


HANNO DETTO<br />

opinioni a confronto<br />

MICHELE TRONCONI<br />

Presidente Sistema Moda<br />

Italia<br />

"L'export è la nostra forza"<br />

afferma Michele Tronconi alla<br />

sua ultima assemblea annuale<br />

come presidente, e alla<br />

presenza di Giorgio Squinzi,<br />

presidente di Confindustria, ha<br />

messo a fuoco i problemi senza<br />

nascondere i risultati raggiunti.<br />

Tra gli aspetti positivi il sostegno<br />

all'internazionalizzazione e alla<br />

crescita dell'export con<br />

l'apertura dell'ufficio Smi a<br />

Shanghai, a cui si sono già<br />

rivolte 250 imprese italiane. Non<br />

sono mancate le nuove missioni<br />

in Brasile e Siberia, a caccia di<br />

nuovi mercati. Ma Tronconi ha<br />

ricordato anche obiettivi non<br />

raggiunti, come il mancato<br />

riconoscimento a livello europeo<br />

del Made in per le merci extra<br />

Ue; il non riconoscimento<br />

energivoro, che costa alle<br />

imprese il 35% in più per<br />

l'energia, rispetto ai concorrenti europei. Al Governo una richiesta di<br />

coerenza, chi chiede alle imprese internazionalizzazione, deve<br />

sostenere la competitività sui mercati internazionali. “Nel ricordare<br />

queste criticità – conclude – sto solo difendendo l'integrità della<br />

filiera, perché se certi comportamenti divenissero sempre più diffusi<br />

potrebbero arrecare danni irreparabili per tutti, in prospettiva”.<br />

LAURA GHERARDI docente di Sociologia e Tecnica dell'Innovazione<br />

dell'Università Cattolica di Milano.<br />

"L'impresa sostenibile si legittima proprio perché crea valore in senso extrafinanziario.<br />

Oggi la sostenibilità, secondo Laura Gherardi, entra direttamente a far<br />

parte dello sviluppo e del business dell'impresa e consente strategie di lungo periodo".<br />

FRANCESCO MORACE Presidente Future Concept Lab<br />

"La sostenibilità non è una tendenza, come ha sottolineato nel suo appassionato intervento Francesco Morace di Future Concept Lab, bensì una precondizione<br />

per entrare nel mercato. Ad oggi il sistema moda non ha ancora mostrato particolare interesse e sensibilità, ma non si può più derogare.<br />

L'estetica deve trovare<br />

strategie che siano anche<br />

etiche. La sostenibilità,<br />

sgomberata dalle ideologie,<br />

è un nuovo modo di pensare<br />

e chi non lo capirà rimarrà<br />

fuori dal mercato. Il sistema<br />

moda italiano ha<br />

straordinarie possibilità e<br />

alcuni imprenditori hanno<br />

già intrapreso questa strada.<br />

La capacità locale che<br />

contraddistingue il made in<br />

Italy dovrà diventare globale<br />

per ridare valore all'italian<br />

way che spesso è già<br />

sostenibile".<br />

GIORDANO GIRONACCI<br />

Amministratore Delegato<br />

Melania<br />

“Portare ai piedi per due terzi<br />

della giornata una scarpa<br />

significa avere molta fiducia in<br />

cosa si calza. Le scarpe sono un<br />

prodotto strano, tutti le<br />

indossano e quasi nessuno ne<br />

conosce la complessità per<br />

realizzarle. Per i bambini poi<br />

l’argomento diventa<br />

delicatissimo; occorrono<br />

competenza, passione, amore<br />

per un lavoro che è al tempo<br />

stesso industriale (Melania<br />

produce 12.000 paia al giorno) e<br />

artigianale (ogni calzatura ha la<br />

massima accuratezza nella<br />

ricerca dei materiali e della<br />

“forma” per la tutela della<br />

crescita del bambino). Mio padre<br />

Manfredo, fondatore dell’azienda<br />

Melania e tuttora anima dell’impresa, è sempre stato all’avanguardia in queste scelte; in più siamo stati i primi e credere e ad investire nella<br />

creazione di un brand e nella comunicazione, in un periodo in cui in televisione andavano solo le multinazionali ed in settori merceologici con ben<br />

altre marginalità. Ora la sfida è con un sistema distributivo che cambia, in evoluzione - in Italia e all’estero - ed anche qui ci stiamo muovendo<br />

bene, ottenendo grandi soddisfazioni.”<br />

SANTO VERSACE Presidente di Fondazione Altagamma<br />

"Nei secoli gli incisori, gli orafi, i maestri d'ascia e gli artigiani di ogni mestiere hanno reso<br />

famosa l'Italia nel mondo. Su questo inestimabile patrimonio di sapienza manuale hanno<br />

proliferato i mestieri artigiani e le arti e si è formato il gusto estetico che da sempre<br />

caratterizza il nostro Paese. Nel Novecento, il connubio di questo saper fare con la<br />

creatività del genio individuale e con le continue innovazioni tecnologiche ha permesso la<br />

nascita e la crescita di un'industria manifatturiera che ha conquistato il mondo grazie ai suoi<br />

contenuti simbolici e alla sua qualità assoluta. Il lavoro manuale soffre oggi di una crisi di<br />

vocazione, dovuta anche alla scarsa fascinazione che questi mestieri sono in grado di<br />

esercitare sui ragazzi nel delicato momento della scelta della loro carriera formativa.<br />

Fondazione Altagamma si è impegnata in un<br />

progetto di valorizzazione e promozione del<br />

lavoro manuale, chiamato “Il successo nelle<br />

mani”, che si rivolge in particolare agli studenti<br />

delle scuole medie inferiori e ai loro genitori, per<br />

invitarli a considerare l'avviamento ad una<br />

carriera di studi tecnico-professionali. In<br />

collaborazione con il Centro Sperimentale di<br />

Cinematografia di Milano, ha realizzato un<br />

filmato che ha l'obbiettivo di fornire una<br />

rappresentazione contemporanea del lavoro<br />

manuale, che invogli i ragazzi ad imboccare<br />

questo percorso. E' stato quindi utilizzato un<br />

linguaggio per immagini adatto ai giovani, ma<br />

anche ai loro familiari, primi responsabili di<br />

scelte che spesso penalizzano il lavoro<br />

manuale. Il film riporta una serie di<br />

testimonianze di imprenditori Altagamma<br />

(Gianmaria Buccellati, Vittorio Moretti, Ottavio<br />

Missoni, Carlo Riva) e alcuni nuovi talenti di altre<br />

imprese (Paolo Dazzara di illycaffè, Clemente<br />

Olivadoti di Bulgari, Federica Giorgi di Gucci,<br />

Francesco Rodriquez di Flos) che hanno basato<br />

sull'abilità manuale il loro successo e le loro<br />

prospettive di carriera. Sul lavoro manuale, integrato con le nuove tecnologie, si fonda il<br />

successo dei grandi marchi italiani. Con l'abilità delle mani i giovani possono rendere<br />

materia i sogni di milioni di persone, e costruire il loro futuro”<br />

www.donnaimpresa.com<br />

MIUCCIA PRADA Stilista<br />

“La moda oggi non riflette un modo in crisi, se c'e'<br />

una cosa che evidenzia e' la differenza tra ricchi e<br />

poveri. Il cliente che in gergo noi chiamiamo<br />

aspirational non c'e' piu'. Adesso c'e' un mercato<br />

molto economico rappresentato da H&M e Zara e<br />

un livello molto costoso: sta scomparendo la via di<br />

mezzo. L'Europa e' un posto a se stante, molto piu'<br />

difficile da leggere, dove c'e' ancora la fascia dei<br />

cosiddetti chic o snob, che si vestono ma non<br />

vogliono far vedere che spendono. Quando non<br />

hai niente, il primo strumento di emancipazione e' il<br />

corpo, il secondo e' il vestito. Dopo la musica, la<br />

moda e' la cosa piu' popolare. Nonostante tutto e'<br />

democratica. La moda e' ben piu' ampia del lusso”.<br />

44 www.donnaimpresa.com


ALESSIA FABI<br />

Amministratore<br />

Delegato e<br />

Responsabile<br />

Commerciale Fabi<br />

Shoes<br />

"Il Made in Italy è una<br />

grande forza, diamo<br />

l'esempio al nostro<br />

Paese che si può fare<br />

anche l'eccellenza". Con<br />

queste parole di Gaetano<br />

Marzotto, presidente di<br />

Pitti Immagine, ha aperto<br />

i battenti l'edizione<br />

numero 82 di Pitti<br />

Immagine Uomo, la<br />

rassegna internazionale<br />

della moda maschile che<br />

www.fabishoes.it<br />

ha presentato a Firenze le anteprime delle collezioni<br />

primavera-estate 2013 di oltre mille brand italiani e<br />

internazionali. Nel corso della cerimonia d'apertura<br />

l'economista Marco Fortis ha presentato uno studio della<br />

Fondazione Edison, secondo cui l'Italia è il Paese più<br />

competitivo al mondo nei tre comparti del tessile,<br />

dell'abbigliamento, e della filiera cuoio - pelletteria - calzature.<br />

"Il sistema Paese - ha detto Alessia - non é competitivo:<br />

energia troppo cara, burocrazia, inefficienze, infrastrutture<br />

obsolete. Le imprese, nonostante ciò, riescono ad essere<br />

competitive". Michele Tronconi, presidente di Sistema Moda<br />

Italia, ha accusato la politica di aver fatto scelte sbagliate per il<br />

settore: "Troppo presto si è pensato che fosse un'industria al<br />

tramonto". Fabi Shoes: una storia imprenditoriale di valore.<br />

Una storia speciale che ha portato l’azienda ad affermarsi in<br />

ambito internazionale. Un mix di successi, responsabilità,<br />

crescita, riconoscimenti e traguardi, iniziato nel lontano 1965.<br />

VALENTINO ORLANDI Titolare e Amministratore<br />

Per Valentino Orlandi il Made in Italy non è un trend<br />

temporaneo o un mero valore aggiunto, ma rappresenta da<br />

sempre il carattere distintivo ed il principale punto di forza<br />

dell’azienda. Le collezioni Valentino Orlandi sono riconosciute<br />

nel mondo per una qualità ed uno stile che solo una<br />

manifattura totalmente made in Italy può realizzare. Grazie a<br />

questo valore l’azienda è cresciuta costantemente nel tempo,<br />

acquisendo una dimensione sempre più internazionale, con<br />

una presenza sempre più forte nei nuovi mercati. L’eccellenza<br />

e la qualità dei nostri artigiani, l’attenzione ai particolari,<br />

l’esplorazione di nuove<br />

soluzioni stilistiche,<br />

sono la testimonianza<br />

migliore di ciò che<br />

significa oggi made in<br />

Italy, e sono i punti di<br />

riferimento da cui partire<br />

per reagire all’attuale<br />

momento di crisi.<br />

PELLETTERIE<br />

VALENTINO ORLANDI<br />

Via Enrico Mattei 25<br />

Zona Industriale<br />

30172 CORRIDONIA<br />

( MC)<br />

T.0733.283090 F 041<br />

0733.281737<br />

www.valentinoorlandi.it<br />

info@valentinoorlandi.it<br />

mail: info@sitonvenezia.it<br />

GAETANO MARZOTTO Presidente di Pitti<br />

Immagine<br />

"Il Made in Italy è una grande forza, diamo l'esempio<br />

al nostro Paese che si può fare anche l'eccellenza".<br />

Con queste parole di Gaetano Marzotto, presidente di<br />

Pitti Immagine, ha aperto i battenti l'edizione numero<br />

82 di Pitti Immagine Uomo, la rassegna internazionale<br />

della moda maschile che ha presentato a Firenze le<br />

anteprime delle collezioni primavera-estate 2013 di<br />

oltre mille brand italiani e internazionali. Nel corso<br />

della cerimonia d'apertura l'economista Marco Fortis<br />

ha presentato uno studio della Fondazione Edison,<br />

secondo cui l'Italia è il Paese più competitivo al<br />

mondo nei tre comparti del tessile, dell'abbigliamento,<br />

e della filiera cuoio-pelletteria-calzature. "Il sistema<br />

Paese - ha detto - non é competitivo: energia troppo<br />

cara, burocrazia, inefficienze, infrastrutture obsolete.<br />

Le imprese, nonostante ciò, riescono ad essere<br />

competitive". Michele Tronconi, presidente di Sistema<br />

Moda Italia, ha accusato la politica di aver fatto scelte sbagliate per il settore: "Troppo<br />

presto si è pensato che fosse un'industria al tramonto".<br />

BARBARA JOVINE Stilista SOLE SRL - CALZATURE SITON<br />

Le Calzature Siton portano la firma di una giovane stilista venezia Siton il marchio di<br />

scarpe ed accessori che nonostante la recente nascita sta già registrando interessanti<br />

e crescenti riscontri nel mercato<br />

sia nazionale che internazionale.<br />

La ricetta del successo sta<br />

unicamente in una parola d'ordine<br />

: la qualità, un imperativo che<br />

governa la selezione accurata dei<br />

materiali e la cura attentissima dei<br />

dettagli compresa quella degli<br />

accessori tutti lavorati a mano. È<br />

una qualità che passa anche<br />

attraverso la scelta di lavorazioni<br />

Artigianali ; tutte venete le aziende<br />

partner, italiane le concerie. Per un<br />

marchio che è rigorosamente<br />

made in italy anzi made in veneto.<br />

E' il nome stesso che in dialetto<br />

veneto significa libellula ( appunto<br />

il simbolo della firma Siton) a<br />

rimandare a tale intento di<br />

rimanere fedele alla tradizione<br />

artigiana del territorio.<br />

SOLE SRL<br />

Via Milano 5<br />

FRANCESCA ROMANA RINALDI<br />

Docente SDA Bocconi<br />

«La stagione dell'iper-consumo è finita, oggi si<br />

parla di consumo condiviso e di un<br />

consumatore più selettivo interessato<br />

all'impatto sociale e ambientale del prodotto.<br />

La fedeltà alla marca sarà conquistata solo<br />

sulla base di rispetto e amore. La moda<br />

sostenibile inoltre può valorizzare know how<br />

locali e la conseguente unicità di una<br />

produzione. Ad oggi resta ancora il problema<br />

dell'informazione che deve essere<br />

coinvolgente e dinamica per diffondere la<br />

cultura dell'innovazione".<br />

30172 VENEZIA - MESTRE<br />

T.041 977988 F 041 5056039<br />

www.siton.it<br />

mail: info@sitonvenezia.it<br />

IPPOLITO MATRICARDI Amministratore<br />

“Sessant’anni di strada, esperienza e nuovi traguardi raggiunti per<br />

essere sempre più vicini alla realtà della calzatura italiana: ecco<br />

come possiamo sintetizzare la realtà della Matricardi S.p.A. La<br />

nostra azienda, infatti, nasce e si sviluppa per raggiungere<br />

l’obiettivo di diventare il principale partner nazionale per<br />

l’approvvigionamento delle materie prime dei calzaturifici italiani ed<br />

oggi, grazie all’apertura della linea dedicata al collegamento del<br />

polo conciario lombardo con le Marche e l’Abruzzo ed il<br />

recentissimo avvio della linea giornaliera con la Campania è<br />

sicuramente leader nel settore. Svolgendo un servizio di trasporto<br />

giornaliero sulle regioni: Marche, Abruzzo/Molise, Umbria,<br />

Toscana, Veneto, Lombardia e Campania, creiamo con i nostri<br />

clienti una partnership dove ogni singolo servizio rappresenta “il<br />

trasporto su misura” capace di far fronte alle innumerevoli criticità<br />

di cui il mercato ci rende partecipi, ciò al fine di creare un modello<br />

logistico sempre più coerente con la nostra filosofia aziendale. La<br />

flessibilità è ciò che ci contraddistingue da tutti i nostri competitor<br />

... non a caso "progetti in movimento" che è, prima ancora che lo<br />

slogan aziendale, la nostra missione aziendale”.<br />

ANNARITA PILOTTI<br />

Titolare e Amministratore<br />

La Loriblu è oggi un punto di<br />

riferimento ed un esempio da<br />

seguire, per ciò che concerne il<br />

made in Italy. L’azienda guidata<br />

da Graziano Cuccù e Annarita<br />

Pilotti, nel periodo più forte<br />

della crisi economica mondiale,<br />

ha continuato a crescere a<br />

doppia cifra anno su anno,<br />

diventando un marchio leader<br />

nel settore delle calzature di<br />

lusso. Il fatturato è cresciuto di<br />

pari passo all’immagine<br />

internazionale del brand, grazie<br />

anche a costanti investimenti in<br />

termini di marketing e<br />

distribuzione: nel 2012 sono<br />

state aperte nuove boutique<br />

monomarca in Italia e<br />

all’estero, tra cui Mosca,<br />

Khabarovsk, Porto Rotondo,<br />

Forte dei Marmi, Montecatini,<br />

Bari e a breve sarà inaugurata<br />

anche la prestigiosa vetrina di<br />

Parigi. Lo stabilimento<br />

produttivo di Porto S.Elpidio,<br />

che ha ricevuto visite anche<br />

dall’estero, è il cuore<br />

produttivo, con una sede<br />

avveniristica al cui interno<br />

vengono realizzate tutte le<br />

collezioni. www.loriblu.it<br />

MATRICARDI S.p.a. _ Via Toscana 7/9 _ Monte San Pietrangeli (Fm)<br />

info@matricardispa.com _ www.matricardispa.com<br />

GIUSEPPE ZANOTTI Design<br />

“Vede questa foto di Lady Gaga sull'iPhone? Me l'ha inviata mezz'ora fa dalla<br />

Corea. È stupita perché su queste scarpe riesce a camminare. A lei non interessa<br />

che su queste zeppone si possano muovere dei passi, perché se le mette solo per<br />

scattare la foto del nuovo album. Ma a me non interessa semplicemente<br />

assecondare il capriccio di una star: io faccio sperimentazione industrializzabile.<br />

Anche se non è certo grazie alle celebrities che vendo le mie creazioni. Ma grazie a<br />

loro la comunicazione è trasversale in tutto il globo”. Il brand Giuseppe Zanotti<br />

nasce nella metà degli anni ‘90 dalla passione dell’omonimo design per la moda e<br />

per i piedi femminili, per l’arte e per l’artigianato. “<br />

Via Dell’Artigianato, 28 San Mauro Pascoli ( FC),<br />

ITALY<br />

www.giuseppezanottidesign.com


O.M.M. O.M.M. O.M.M. O.M.M. O.M.M.<br />

O.M.M. official partner ADRIATIC TROPHY 2012<br />

O.M.M.<br />

O.M.M. Officine Minuterie Metalliche dal 1969 _ Accessori per calzature e pelletterie<br />

63025 Montegiorgio (Fm) Italy - Via San Giorgio 31/35 _ T. +39 0734.961360 r.a._ F. +39 0734.961914<br />

www.ommonline.com _ info@ommonline.com<br />

O.M.M. O.M.M. O.M.M. O.M.M. O.M.M.


Piero Chiambretti<br />

UI<br />

di Valeriana Mariani<br />

Piero<br />

GRANDE<br />

L’IRONIA È L’IPOTENUSA DEL LATO INTELLIGENTE<br />

DI UNA PERSONA. DI BASE, CE L’HA SOLO CHI È<br />

ALL’ ALTEZZA<br />

E’ dotato di eccellenti capacità comunicative,<br />

quelle che più generalmente vengono definite<br />

“ abilità di leadership”, ma la leadership non è<br />

necessariamente sinonimo di dispotismo. Si<br />

tende infatti spesso ad associare il concetto di<br />

leadership al ruolo di “ comando”, di autorità. In<br />

realtà le cose non stanno esattamente così. Il<br />

leader non è solo colui che comanda, anche se<br />

spesso le cose coincidono: è piuttosto chi sa<br />

guidare un gruppo di persone, non ha dubbi<br />

sugli obiettivi da raggiungere e lavora con il suo<br />

team per perseguirli. Ed è proprio il suo riuscire<br />

a trasmette empatia ma soprattutto a sviluppare<br />

un’ottima capacità di comunicazione che sono<br />

alla base della sua leadership.<br />

www.donnaimpresa.com


PIERO CHIAMBRETTI<br />

... L' ESPLOSIONE DELLA<br />

PRIMORDIALE ENERGIA<br />

COSMICA DEL BIG BANG.<br />

La sua scioltezza, l’estroversione, l’audacia, la disinvoltura, la schiettezza<br />

e, non ultimo, il tagliente sarcasmo, fanno di lui un vero fuoriclasse: un<br />

“Leaderman”. Dietro la sua manifesta giovialità penso si celi però, di contro,<br />

un animo introverso, sebbene pure non del tipo di quelli che leggono<br />

Sartre e dicono “L’inferno sono le altre persone a colazione”. Piuttosto uno<br />

a cui penso capiti con non rara consuetudine, di trovare le altre persone<br />

stancanti. Almeno quando queste non abbiano a che appagare la sua<br />

innata curiosità. Mai annoiato da sé stesso, Piero credo abbia, come tutti<br />

coloro che posseggono il gene dell’introversione (… sarebbe più opportuno<br />

definirlo il “Genio” dell’introversione), bisogno di spegnersi e ricaricare le<br />

pile. La sua formula potrebbe esser grossomodo due ore da solo per ogni<br />

ora di socializzazione. E questo non è essere asociali. Non è segno di<br />

misantropia. Non richiede cure. Perché per gli introversi stare da soli coi<br />

propri pensieri è riposante come dormire, nutriente come il mangiare. Le<br />

sue relazioni con il prossimo sono del tipo: “Io sono ok, tu sei ok. In piccole<br />

dosi”. Uno come lui non si può controllare, non si può asservire: Piero è il<br />

classico tipo da “ prendere o lasciare”. Fuori o dentro dal palcoscenico è<br />

semplicemente sé stesso, e deve esserlo subito, senza indugi o<br />

tentennamenti, senza mediazioni e strategie a lungo termine. Lo si<br />

potrebbe definire un razional-impulsivo, un filosofo del “Qui e ora” e/o del<br />

“Se non ora quando” (a voler rubare il motto alle femministe<br />

contemporanee) che detto così, parrebbe, come in effetti lo è, un<br />

controsenso in termini … eppure. Eppure la sua vivace, intensa, attività<br />

cerebrale, strano a dirsi, ben si coniuga con il raziocinio. L’importante<br />

semmai per lui è che la ragione abbia a che “trovare le sue ragioni” ,<br />

laddove si contempli un feeling nei confronti di qualcuno/a e/o un interesse<br />

nei confronti di qualcosa, in un lasso di tempo relativamente (e<br />

ragionevolmente) breve tanto da non affievolire l'entusiasmo. Credo infatti<br />

che il nemico numero uno di Piero sia la noia, e dunque se non risulta per<br />

lui plausibile incanalare le proprie energie in un'attività che gli dia la<br />

straordinaria soddisfazione e gioia della creazione nell’immediatezza,<br />

abbandona l’impresa. Il gioco non vale la candela, insomma. Ciò che conta<br />

per lui, ritengo sia il lasciare un’impronta indelebile delle proprie gesta ma,<br />

non di meno, l’essere sempre impegnato in qualcosa che catturi davvero la<br />

sua attenzione, che lo faccia sentire vivo e motivato, e perché no, che sia<br />

funzionale al suo progetto di vita. E comunque sia, nota a suo merito, il<br />

rifuggire dalle persone e/o dalle cose per noia, prima ancora che essere un<br />

atto di egoismo trovo sia da contemplare come pura filantropia: certa come<br />

sono che riuscirebbe ad avvelenare la vita di chi gli sta intorno quando si<br />

annoia, incapace com'è di fingere, fosse anche per gentilezza o per quieto<br />

vivere, non farebbe nulla per mascherare il proprio funesto disappunto,<br />

rischiando di ferire gli altri. Cosa che non è nella sua natura, né tanto meno<br />

nel suo stile. Sempre alla conquista di nuovi mondi dunque, saltando di<br />

palo in frasca tra questo e quello. "Questo e quello" che, in entrambi i casi,<br />

Piero riesce sempre a fare benissimo. E con lode.<br />

Valeriana Mariani, Piero Chiambretti e Mirka Cesari al VIP master di Milano Marittima<br />

www.donnaimpresa.com


UGO MARIA CIONFRINI<br />

“LA CURIOSITÀ È L’ANIMA DELLA<br />

FANTASIA… NELLA FOTOGRAFIA È INSITO<br />

L’ATTIMO FUGGENTE”.<br />

Vive a Roma, diplomato al Liceo Artistico, inizia già all’età di undici anni<br />

a fotografare con la sua Kodak americana, scattando foto in modo<br />

obliquo per creare una suggestiva prospettiva ed allo stesso tempo per<br />

racchiudere in essa un’immagine più estesa. Alle scuole medie, nella<br />

scuola sperimentale De Coubertin in Roma, si cimenta anche nella<br />

stampa in bianco e nero.<br />

“ Ugo Maria Cionfrini è meglio conosciuto per<br />

il suo lavoro pionieristico nel catturare figure<br />

animate all’interno di uno zampillo<br />

di acqua. Egli è considerato il primo<br />

artista a scoprire che, in acqua, una<br />

persona può vedere figure di varie<br />

forme, come gli animali (cobra,<br />

elefanti, etc) e persone (Ballerina)”<br />

www.ugomariacionfrini.com<br />

UTRECHT NEDERLAND<br />

ARCHEOLOGIA<br />

DELLA<br />

COMUNICAZIONE<br />

IN<br />

ROSSO<br />

PAOLO<br />

SISTILLI<br />

Anfisbena,<br />

Scultura in bronzo patinato rosso Ferrari<br />

www.paolosistilli.nl<br />

www.donnaimpresa.com


di Stefania Maggiulli<br />

Alfieri - Critica d’arte<br />

LA PRODUZIONE ARTISTICA DI<br />

PAOLO SISTILLI NON PUÒ<br />

ESSERE ESPRESSA FACENDO<br />

RIFERIMENTI A CANONI PRECISI<br />

DI RIFERIMENTO ESTETICO E<br />

TANTOMENO SI PUÒ TENTARE<br />

UN APPROCCIO COGNITIVO IN<br />

RIFERIMENTO ALL’ASTRATTISMO<br />

STORICO.<br />

Di fatto Sistilli parla un suo linguaggio che<br />

segue percorsi della mente e dell’anima,<br />

visioni dilatate dell’esistenza che<br />

appartengono intimamente all’autore<br />

traducendosi in un tutto infinito che, solo per<br />

caso, trova attimi di spazio-esistenza<br />

attraverso forme e colori. La lettura può solo<br />

adeguarsi e il fruitore adagiarsi cercando la<br />

sintonia giusta per creare il contatto, senza<br />

tuttavia soffermarsi su ciò che l’occhio<br />

“crede” divedere, essendo l’immagine pura<br />

illusione. Il rosso sembra costituire una<br />

sorta di firma dell’autore, entrando a<br />

fondersi con l’opera ora in modo discreto,<br />

quasi distratto ora in maniera<br />

preponderante a delineare la forma come<br />

nel caso delle sculture. Colore che<br />

associato alla forma esalta il dinamismo e<br />

insieme cattura l’attenzione focalizzandola<br />

sul soggetto. Nella scultura è evidente il<br />

movimento costante, riporta al cerchio che,<br />

aprendosi nello spazio, esplora e si<br />

determina liberandosi dalla struttura<br />

geometrica alla quale tuttavia farà ritorno, in<br />

quel gioco infinito dell’eterno ritorno che<br />

cangia la natura delle cose pur lasciandole<br />

sé stesse nell’essenza profonda. Il tempo<br />

viene annullato divenendo qualcosa di<br />

estremamente personale, un ritmo non<br />

cronologico ma animistico, che sollecita la<br />

proiezione di quell’io cosmico che apre a<br />

considerazioni universali sull’esistenza e il<br />

costante divenire.<br />

Le opere scultoree di Sistilli si possono<br />

percepire quali installazioni in movimento<br />

intellettuale, collegate alle attività dello<br />

spirito ed esperenziali, oggetto di percezioni<br />

e riflessioni individuali e interiori.<br />

Nelle foto in alto: una bellissima carrellata di opere recenti del Maestro Paolo Sistilli<br />

L’APPROCCIO CON LE<br />

OPERE DI PAOLO SISTILLI, SI<br />

PRESENTA SIN DAL PRIMO<br />

ISTANTE COMPLESSO E<br />

COINVOLGENTE, TANTO<br />

QUANTO AFFASCINANTE<br />

LA TESI SVILUPPATA<br />

ATTORNO AL CONCETTO<br />

DI ARCHEOLOGIA DELLA<br />

COMUNICAZIONE.<br />

Non un manifesto e tantomeno una<br />

linea di pensiero di facile approccio,<br />

piuttosto un’indagine personale e<br />

intima, espressa attraverso una<br />

ricerca profondamente soggettiva<br />

che si palesa attraverso una tecnica<br />

altrettanto puntuale e ricca di rimandi<br />

simbolici.<br />

Il termine Archeologia rimanda alla<br />

storia, all’etimologia stessa del<br />

significato greco quale ispezione,<br />

ricerca, il raccontare la storia<br />

dell’uomo attraverso i segni.<br />

La Storia volta al passato che<br />

conduce al presente, ma qui<br />

improvviso, arriva lo stravolgimento,<br />

Sistilli cambia i paradigmi e la<br />

semantica stessa che riporta all’uso<br />

comune della terminologia,<br />

condizionandone la percezione nella<br />

concezione assimilata e codificata<br />

nel tempo. La storia come<br />

cognizione di susseguirsi di fatti,<br />

nell’opera dell’artista si spoglia del<br />

comune senso di narrazione in<br />

successione temporale cronologica;<br />

il tempo assume valore relativo e<br />

universale. Di primo acchito il<br />

riferimento corre alla filosofia greca<br />

del tutto scorre (panta rei), “tutto è in<br />

costante divenire contrapponendosi<br />

con la filosofia dell’essere”<br />

(Parmenide). Nell’opera di Sistilli il<br />

tempo è relativo, è un divenire<br />

costante, infinito ed inesauribile che<br />

incide sulla realtà mutandola nella<br />

forma, pur lasciandone intatta<br />

l’identità interiore e l’anima che<br />

caratterizza il significante. Il ricorso ai<br />

simboli è studiato e si sposa con la<br />

dimensione cromatica che diventa<br />

simbolica a sua volta. Paolo Sistilli<br />

elabora un suo criterio di Alfabeto,<br />

definendolo “Immaginario”,<br />

l’ispirazione tratta dalle iscrizioni<br />

murali che riportano tracce<br />

dell’umana esistenza in ogni tempo e<br />

lo sgretolarsi dei supporti,<br />

compromessi da aggressioni<br />

esterne, rimandano tracce di una<br />

comunicazione affidata ai simboli<br />

della scrittura e del passaggio<br />

dell’uomo. Scrittura e linguaggio in<br />

continua evoluzione e cambiamento<br />

semantico che attribuisce nuovi<br />

significati o svuota dai concetti<br />

iconici, annullandoli della loro identità<br />

primaria accompagnando la storia<br />

dell’uomo.<br />

La lingua che unisce o che divide<br />

nell’impossibilità di comunicazione<br />

assume nell’opera di Sistilli<br />

significato autonomo, affidando al<br />

glifo, nelle sua peculiarità, la<br />

testimonianza di quel complesso<br />

processo di comunicazione allargata<br />

e codificata. La lingua che Sistilli<br />

inventa è comunicazione libera, non<br />

segue una grammatica se non quella<br />

del divenire e del cambiamento<br />

formale, nulla è certo ma piuttosto<br />

immaginato e intuito, confluendo in<br />

quell’idea universale del divenire<br />

costante di ogni forma di esistenza.<br />

Ci troviamo di fronte ad uno specchio<br />

che interroga l’essere interiore, il<br />

significato di esistere piuttosto che<br />

vivere inteso in senso biologico;<br />

l’artista suggerisce un’esistenza che<br />

si sviluppa su più livelli rientrando in<br />

una dimensione cosmica del tutto<br />

infinito. L’Alfabeto Immaginario si<br />

dilata e si slega dall’essenza<br />

primaria che l’ha concepito<br />

contrastando il concetto di tempo<br />

quale valore assoluto e irrinunciabile,<br />

esprimendolo in rapporto alla<br />

coscienza soggettiva che lo<br />

determina su piani emozionali<br />

piuttosto che storico-oggettivi. A<br />

rinforzare la ricerca esistenziale,<br />

presente nell’arte di Sistilli, appare il<br />

simbolo assoluto del divenire<br />

costante: l’Uroboro. L’Uroboro<br />

simbolo antichissimo del divenire<br />

circolare, dell’eterno ritorno, del<br />

divenire costante, della natura<br />

www.donnaimpresa.com


MASSIMO PALLOTTI<br />

IMPRENDITORE, SCRITTORE, ARTISTA.<br />

Nasce a Fermo 54 anni fa. Imprenditore di un'azienda di marmo da anni si diletta a scrivere racconti<br />

e poesie e a dipingere quadri.<br />

ATTIVITA' LETTERARIA<br />

Ha pubblicato due libri Con le stelle negli<br />

occhi e La sedia in fondo alla stanza.<br />

Sono libri a sfondo autobiografico,<br />

racconti e poesie che lo descrivono nel<br />

suo intimo e nei suoi affetti più cari. Libri<br />

da leggere e rileggere: la prima volta solo<br />

per il puro piacere dei periodi scorrevoli<br />

incastrati in un’architettura perfetta, la<br />

seconda volta per approfondire le<br />

riflessioni che la prima lettura fa emergere<br />

ma non concludere.<br />

GIOCHI<br />

DI<br />

OMBRE<br />

E<br />

MATERIA<br />

La particolarità<br />

delle sue opere<br />

è l'utilizzo di<br />

pietre e<br />

materiali vari. Il<br />

colore base il<br />

bianco.<br />

SU DI ME<br />

Cosa dire di un personaggio in bilico da sempre<br />

tra tristezza ed eccessi che cerca di far<br />

rinascere un passato spesso dimenticato. Chi<br />

scrive, o prova a farlo, è al servizio del tempo<br />

che a sua volta gli restituisce emozioni lontane<br />

... dolore e vibrazioni dolcissime. Un foglio<br />

bianco, una tela immacolata equivalgono ad<br />

una finestra per il cuore dove con delicatezza<br />

puoi affacciarti per osservare, curiosare o<br />

dannarti l' anima. Aprire scomparti polverosi e<br />

dimenticati può risultare a molti scomodo se<br />

non inutile ma... dimenticare è anche un po'<br />

dimenticarsi. Io ricoloro quei momenti usando<br />

quella che amo chiamare polvere di stelle. La<br />

lancio e attendo che ricada illuminando quel<br />

mondo nascosto, lì mi siedo e lascio libera la<br />

mano di scrivere per ore alternando lacrime a<br />

sorrisi. È il mio omaggio al rispetto, è la vela<br />

che dispiego mentre con mano ferma afferro il<br />

timone. Scrivere richiede coraggio, farlo<br />

onestamente lo pretende. Nei momenti di buio<br />

accumulato mi munisco di colori e pietre e<br />

stoffe e colla e li getto tutto su di una tela che<br />

lentamente descrive quell' oltre che vedo. Non<br />

vi è un vero motivo per cui certe cose<br />

avvengono... sono richieste dall' anima, sono<br />

onde regalate da un mare fantastico che è<br />

racchiuso in ognuno di noi. Posso aggiungere<br />

ben poco e forse cancellare molto ma...<br />

descrivere un' anima è cosa impossibile, la<br />

razionalità qui non esiste. Sognate, fatelo<br />

sempre ma in modo libero, sognate di essere<br />

chi volete in quel momento e vi garantisco che<br />

la vostra visione del mondo cambierà e vi<br />

insegnerà come fece a me il muro che<br />

circondava il collegio, a guardare dove altri non<br />

vogliono né possono, sarete pronti a cercare<br />

risposte sempre oltre.<br />

www.donnaimpresa.com


Nel distretto affaristico di<br />

Sydney batte un cuore<br />

italiano. Level 20, 44<br />

Market Street: qui si trova<br />

il quartier generale della<br />

Camera di Commercio e<br />

Industria Italiana a<br />

Sydney,unufficio<br />

composto da oltre dieci<br />

persone che lavorano<br />

instancabilmente per<br />

avvicinare il piú possibile<br />

Italia e Australia.<br />

di Luigi Mariani<br />

La Chamber of Commerce é una societá no profit operativa dal 1922,<br />

che, oltre a offrire servizi commerciali alle aziende italiane e<br />

australiane, organizza eventi promozionali e anima un network che<br />

incorpora non solo la business comunity locale, ma anche i media e le<br />

autoritá politiche. La pubblicazione camerale, Voi Tutti ( trimestrale in<br />

lingua inglese), da semplice bollettino per i soci é divenuta la prima<br />

rivista di lifestyle italiano in Australia, tanto che si appresta ad uscire<br />

presso edicole selezionate in allegato al popolare magazine Vogue<br />

Living. Con un fatturato di cinque milioni di dollari australiani, la<br />

Camera di Sydney si é confermata per il quarto anno consecutivo la<br />

prima nel suo circuito. Un successo che non si basa solo sui numeri,<br />

naturalmente, ma su un’idea, su una vision alternativa del ruolo di<br />

Camera di Commercio all’estero. E dietro un’idea vincente, come<br />

avviene nella maggior parte dei casi, c’é un uomo ispirato, sostenuto da<br />

un team affiatato. Nicola “Nicholas” Caré, 49 anni, ingegnere, nel 1983<br />

si é trasferito a Sydney, dopo aver trascorso la sua infanzia tra<br />

Catanzaro e Roma, e dal 1999 é Segretario Generale della Camera.<br />

La bontá del suo lavoro gli é valsa un posto nel Consiglio di<br />

Amministrazione di Assocamerestero, in rappresentanza di tutti i<br />

segretari generali, e negli organi di altre aziende australiane, pubbliche<br />

e private, oltre al titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.<br />

NICHOLAS<br />

CARÉ<br />

Segretario Generale<br />

THE ITALIAN CHAMBER OF COMMERCE<br />

AND INDUSTRY IN AUSTRALIA INC.<br />

PUBBLICO&PRIVATO<br />

A TU PER TU CON<br />

<strong>LUI</strong><br />

www.donnaimpresa.com 31


“Da italiano,<br />

poi, non posso<br />

non citare la<br />

mamma: é lei<br />

che mi ha<br />

educato, é lei la<br />

persona alla<br />

quale devo quel<br />

che sono. Non<br />

scordiamoci<br />

che essere una<br />

buona madre,<br />

in fondo, é<br />

l’impresa delle<br />

imprese ”.<br />

Era un ragazzo quando si trasferí in Australia: cosa la<br />

spinse a dare questa svolta radicale alla sua vita?<br />

La prima volta venni in vacanza e rimasi immediatamente<br />

colpito dalla semplicitá dello stile di vita australiano.<br />

Ai tempi realizzai subito che l’Australia era la Valle<br />

dell’Eden dove avrei voluto spendere il resto della mia<br />

vita; oggi, a distanza di venticinque anni, devo dire che é<br />

rimasto un paese a misura d’uomo, in cui si vive bene.<br />

Qui le differenze di classe non si avvertono, a differenza<br />

di quanto accade in altre societá piú antiche e tradizionali,<br />

come quelle europee; le opportunitá di lavoro sono<br />

numerose e soprattutto c’é la possibilitá di crescere<br />

professionalmente in qualsiasi campo. Io fui fortunato,<br />

quando arrivai, a inizio anni ottanta, perché anche le<br />

ultime forme di discriminazione nei confronti degli<br />

italiani stavano svanendo: la popolazione cominciava<br />

finalmente ad apprezzare il contributo dei migranti<br />

italiani allo sviluppo del paese. Ricordo ancora il mio<br />

primo lavoro, per ripagarmi gli studi di ingegneria: ero<br />

addetto alla filatura in un’azienda che produceva tappeti.<br />

Ai tempi non parlavo quasi una parola d’inglese, ma<br />

quando il manager, durante il colloquio d’assunzione, mi<br />

chiese se conoscessi la lingua, io risposi solamente “yes!”<br />

e cosí ottenni il posto. Non ho mai lavorato tanto<br />

duramente come in quel periodo, ma la considero ancora<br />

come una delle esperienze piú intense e formative della<br />

mia vita: ho imparato a condividere le gioie e i sacrifici<br />

quotidiani degli emigrati, non solo italiani, che<br />

lavoravano insieme a me, e coi quali comunicavo<br />

attraverso un idioma del tutto particolare, un misto tra<br />

calabrese, inglese, croato e lingue di altre comunitá<br />

rappresentate in fabbrica. Fuori dal lavoro preferivo<br />

frequentare australiani, per questioni di adattamento,<br />

anche se questo significava rimpinzarsi di hamburger e<br />

patatine e rinunciare alla pasta.<br />

Come é cambiata l’Australia, da allora?<br />

E’ cambiata in maniera considerevole. Negli anni ottanta<br />

il paese era ancora isolato dal resto del mondo, poi é<br />

arrivata la globalizzazione dei mercati e delle<br />

comunicazioni, l’evoluzione dei mezzi di trasporto e la<br />

maggior facilitá negli spostamenti, che hanno avvicinato<br />

l’Australia agli altri paesi industrializzati. Il fatto di essere<br />

una nazione relativamente giovane, dal punto di vista<br />

storico, e quindi particolarmente aperta al confronto con<br />

altre realtá, ha fatto sí che s’integrasse efficacemente con<br />

culture diverse da quella anglosassone, dando vita a<br />

quello che ritengo essere un modello di societá<br />

multiculturale vincente e senza eguali al mondo.<br />

Dall’ingegneria al commercio: cosa ha ispirato la sua<br />

carriera professionale?<br />

Il passaggio dagli studi d’ingegneria al network delle<br />

Camere di Commercio all’estero é profondamente legato<br />

alla mia personalitá. Dopo piú di dieci anni di vita<br />

trascorsi a Sydney, durante i quali l’unico legame con<br />

l’Italia era la mia famiglia, ho sentito l’esigenza di<br />

realizzare qualcosa di utile per gli italiani residenti in<br />

Australia. Grazie al mio carattere estroverso,<br />

all’esperienza e alle conoscenze maturate sino ad allora,<br />

ho cominciato a porre le basi per realizzare un ponte che<br />

mettesse in contatto la business community australiana<br />

con la societá d’affari italiana.<br />

Quando fu nominato Segretario Generale della<br />

Camera, aveva giá una un’idea dell’impronta<br />

personale che avrebbe dato alla societá?<br />

La mia intenzione era quella di creare non solo un<br />

soggetto a cui tutti coloro che interagivano con l’Italia per<br />

motivi d’affari potessero rivolgersi per un sostegno, ma<br />

un punto di riferimento per rafforzare l’immagine<br />

dell’Italia e del Made in Italy, che, come sappiamo,<br />

costituisce la marcia in piú dell’italiano rispetto al resto<br />

del mondo. Sono stati anni duri, ma con l’aiuto della<br />

Provvidenza e la collaborazione di quanti, intorno a me,<br />

hanno creduto in questo progetto, abbiamo dato vita a un<br />

ufficio che oggi promuove con successo l’italianitá non<br />

solo presso la comunitá d’affari italo-australiana, ma<br />

anche la grande industria australiana, e che si propone sul<br />

mercato come una vera e propria azienda. Sotto altro<br />

aspetto, ho cercato di costruire un ambiente di lavoro nel<br />

quale le persone potessero esprimere il meglio di se<br />

stesse, dove passione per la vita e professione<br />

s’integrassero fra loro. Dal punto di vista istituzionale,<br />

invece, ho sempre creduto nel confronto e nella<br />

collaborazione con gli altri soggetti del Sistema Italia, in<br />

particolare con l’ICE: questa strada, finora, ha sempre<br />

dato ottimi risultati.<br />

La sua idea di Camera di Commercio dunque sembra<br />

andare oltre l’offerta di servizi commerciali e la<br />

promozione degli scambi tra Italia e Australia.<br />

Promuovere il made in Italy, a mio modo di vedere, non<br />

consiste solamente nel promuovere dei prodotti di<br />

derivazione italiana. Significa promuovere un’idea, un<br />

concetto, una cultura che appartiene alla storia di un<br />

popolo. Allo stesso tempo, peró, occorre farlo in maniera<br />

sempre nuova, con un taglio avvincente e giovanile. Da<br />

qui sono nati l’ Aperitivo Club e Voi Tutti. Il primo é un<br />

evento importantissimo, perché mira ad aggregare il<br />

meglio della gioventú imprenditoriale locale, che si<br />

ritrova per parlare, per scambiarsi idee, per fare network.<br />

All’italiana, naturalmente, davanti a un cocktail e a delle<br />

tartine. Davvero un successo eccezionale, di cui sono<br />

orgoglioso. Attraverso Voi Tutti, il nostro magazine<br />

camerale, vogliamo invece diffondere la passione e<br />

l’amore per la vita che da sempre contraddistinguono gli<br />

italiani, dar voce a quei personaggi che tanto hanno fatto<br />

e continuano a fare per la business community locale,<br />

sotto il profilo del sostegno all’italianitá. Sono convinto<br />

che uno dei compiti principali delle camere di commercio<br />

italiane all’estero sia proprio quello di creare un legame<br />

forte tra il paese di riferimento e l’Italia: la cultura e le<br />

tradizioni viaggiano anche attraverso il commercio. In<br />

fondo é questo che ci distingue dalle altre 73 camere nel<br />

mondo e che ci ha reso leader del network: la capacitá di<br />

investire nei giovani e di saperci adeguare al continuo,<br />

repentino cambiamento della societá. Basti pensare che il<br />

nostro staff si compone di ragazzi al di sotto dei<br />

trentacinque anni e lo stesso Consiglio di<br />

Amministrazione non supera la media dei cinquanta.<br />

Inoltre ospitiamo periodicamente stagisti di alto profilo,<br />

selezionati sulla base di una convezione con il CRUI<br />

(Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) e<br />

l’Universitá Bocconi.<br />

Come hanno influito negli anni le congiunture


economiche internazionali sui suoi progetti? L’attuale crisi finanziaria globale, ad esempio, compromette in qualche<br />

modo la piena operativitá della Camera, che peraltro gode di sussidi governativi?<br />

Quando i soldi non ci sono, non ci sono, c’é poco da fare. Di periodi difficili ce ne sono stati, in passato, ma quello attuale<br />

forse é uno dei peggiori; d’altro canto non possiamo certo strapparci i capelli e starcene a guardare. Non sono i successi, a<br />

mio modo di vedere, che formano un uomo, ma le avversitá che é riuscito a superare. L’essenziale é sapersi rinnovare,<br />

rimettersi in discussione e trovare sempre vie alternative, che ci possano garantire la realizzazione dei nostri obiettivi e<br />

delle idee in cui crediamo.<br />

Indichi il motivo principale per il quale un’impresa italiana in cerca di fortuna in Australia dovrebbe rivolgersi alla<br />

Camera di Commercio Italiana di Sydney...<br />

Semplice: la profittabilitá. Se un cliente investe con noi mille, noi gli garantiamo un ritorno di diecimila. Naturalmente<br />

questa garanzia poggia sulla professionalitá dei servizi che forniamo: a prezzi assai competitivi sul mercato, assicuriamo<br />

alle aziende un’assistenza scrupolosa, che si tratti della ricerca di agenti e distributori, dell’organizzazione di missioni<br />

commerciali, appuntamenti B2B ed eventi promozionali. La lista di clienti che hanno sfondato nel mercato australiano<br />

grazie al nostro aiuto é lunga.<br />

Le donne: che posto hanno avuto e hanno tuttora nella sua vita?<br />

Le donne hanno avuto molta importanza nella mia vita: sono convinto che a fianco di un grande uomo ci sia sempre una<br />

grande donna. E di grandi donne, oltre alla mia attuale compagna, sono circondato ogni giorno, anche per motivi di lavoro.<br />

Penso alle tante imprenditrici e manager nostre socie, una su tutte Carla Zampatti, stilista italiana che non solo gestisce con<br />

successo la sua azienda, ma ricopre la carica di Presidente dell’SBS, la radiotelevisione di stato Australiana, e siede presso i<br />

consigli di amministrazione di societá molto importanti. Da italiano, poi, non posso non citare “la mamma”: é lei che mi ha<br />

educato, é lei la persona alla quale devo quel che sono. Non scordiamoci che essere una buona madre, in fondo, é l’impresa<br />

delle imprese.<br />

The Italian Chamber of Commerce is committed to promoting and extending business relations between<br />

Australia and Italy. Since our beginnings in 1922, the Italian Chamber of Commerce has helped countless<br />

companies in both Italy and Australia succeed in business, has fostered a range of trade developments, and has<br />

helped relations between our two great countries grow.<br />

3<br />

1<br />

1- Ingresso della Italian Chamber di Sydney<br />

2- Il team camerale in una foto scattata in<br />

occasione dell’Aperitivo Club organizzato<br />

con Barilla Australia e denominato “La<br />

cucina povera”. Da sinistra: Federica Guidi<br />

(Sales and Membership Manager), Dario<br />

Privitera (Trade Coordinator), Silvia Selmo<br />

(Events & Trade Fairs Coordinator), Marco<br />

Moretti (Trade Manager), Katherine<br />

Stevenson (Communications Manager),<br />

Nicola Rossi (Trade Assistant), Elisa Costoli<br />

(Events Assistant), Vincenzo Pagano<br />

(Trade Assistant), Luigi Mariani (Media<br />

Liaison Officer);<br />

3- La rivista “ Voi Tutti”<br />

2


IN PRIMO PIANO<br />

IL PRESIDENTE DI CONFARTIGIANATO GIORGIO<br />

GUERRINI (nella foto) ritiene “ indispensabile<br />

inserire tra le misure allo studio del Governo<br />

per fronteggiare la crisi il principio che il<br />

versamento dell’ IVA avviene solo al momento<br />

dell’effettivo pagamento della fattura da parte<br />

del committente. Con questo intervento<br />

contenuto peraltro nel programma elettorale<br />

della maggioranza verrà evitato l’esborso anticipato di somme prima che si siano<br />

verificati i correlativi flussi finanziari. Inoltre, avrà un ulteriore effetto positivo:<br />

indurrà i committenti a pagare in tempi più brevi per poter detrarsi l’imposta versata<br />

ai fornitori. Si tratta di uno strumento efficace contro il malcostume dei ritardi di<br />

pagamento tra imprese che penalizza soprattutto le aziende di piccole dimensioni<br />

che operano per conto terzi ”.<br />

PALAZZO CHIGI: è stato firmato dal Ministro<br />

della Difesa, Ignazio La Russa, e dal Ministro<br />

per le Pari Opportunità, Maria Rosaria<br />

Carfagna, un Protocollo d’intesa che intende<br />

realizzare un rapporto di collaborazione tra le<br />

parti per rendere più efficace sia l’azione di<br />

prevenzione e di contrasto nei confronti di atti<br />

persecutori, violenti, sessualmente finalizzati o<br />

vessativi verso vittime vulnerabili, sia il raccordo<br />

tra i soggetti competenti ad intervenire.<br />

Roma 16 gennaio 2009<br />

A CONCLUSIONE DEL PROGETTO “COAST TO<br />

COAST: Il territorio preso in esame e sul quale si<br />

sono incentrate le varie azioni previste dal<br />

progetto è quello che va dalla costa emilianoromagnola<br />

alla zona del Delta del Po (province<br />

di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna, Ferrara e<br />

Rovigo) per la parte italiana e dall'Istria, il golfo<br />

del Quarnaro alla Dalmazia settentrionale<br />

(Contee di Rijeka, Pula e Zadar) per la parte<br />

croata. Gli obiettivi di carattere generale, alla<br />

base del presente progetto, sono riconducibili<br />

alla volontà, fortemente condivisa su entrambe<br />

le coste, di procedere ad una valorizzazione del<br />

bacino del medio-alto Adriatico da un punto di vista economico, facendo leva in<br />

particolare sul turismo quale fattore di sviluppo. L’area in questione infatti, pur<br />

essendo caratterizzata da una forte vocazione turistica su entrambi i litorali,<br />

costituisce, a parere dei partner di progetto, uno degli anelli deboli nelle relazioni<br />

transadriatiche tra Italia e Croazia, sia per la carenza di progetti di promozione<br />

turistica integrata che per l’insufficienza di collegamenti diretti (aerei e marittimi)<br />

che possano facilitare il commercio e la cooperazione internazionale fra le PMI<br />

delle due coste. Interpretando lo spirito della Legge 84/2001, il Progetto “Coast to<br />

Coast” ha inteso quindi porre il turismo, visto come veicolo di conoscenza ed<br />

integrazione tra i popoli e di crescita economica dei territori e dei rispettivi sistemi<br />

di piccole e medie imprese, come fondamentale ed imprescindibile motore<br />

dell’integrazione di questa parte di Europa. Nell’idea del progetto le due coste<br />

dell’Adriatico devono, quindi, crescere insieme e diventare insieme un polo di<br />

attrazione turistica importante, senza alcuno spirito competitivo. L'accordo è stato<br />

sottoscritto dal Presidente della Camera di Commercio di Rimini, Manlio<br />

Maggioli, (a destra nella foto, in rappresentanza delle Camere di FC, FE, RA, RO),<br />

e dal presidente della Camera della Contea di Rijeka Vinko Micetic. Il Segretario<br />

Generale Dott. Maurizio Temeroli<br />

EXPORT: I PAESI EMERGENTI SPINGERANNO IL MADE IN ITALY NEL I°<br />

TRIMESTRE 2009. Nonostante i venti di crisi il Made in Italy continuerà a segnare<br />

un andamento positivo sui mercati internazionali.<br />

E’ questa la previsione che<br />

emerge da un’indagine Unioncamere-Assocamerestero sull’andamento<br />

tendenziale delle esportazioni italiane nei primi 3 mesi dell’anno in corso. A<br />

sostenere l’export dei nostri prodotti di punta saranno principalmente i Paesi<br />

petroliferi e le economie emergenti, la cui domanda tenderà a contrastare il<br />

rallentamento delle vendite verso i paesi industrializzati. Sistema Moda, mobili,<br />

agroalimentare, meccanica e elettronica si<br />

configurano in particolare tra i comparti con le<br />

dinamiche più positive, a conferma del<br />

cambiamento in atto dei modelli di<br />

specializzazione del sistema produttivo e dei<br />

processi di ristrutturazione e riqualificazione<br />

della nostra industria. Nella foto: il Presidente<br />

Unioncamere Andrea Mondello<br />

intervista a Marcello Stagni (socio BIOOS)<br />

diabete e<br />

retinopatia<br />

diabetica<br />

di Sonia Amaolo (giornalista e conduttrice TV)<br />

Che cosa è il diabete?<br />

Il diabete è una malattia causata da un insufficiente azione<br />

dell’insulina, un ormone secreto dal pancreas che permette<br />

al glucosio (zucchero) del sangue di entrare nelle cellule<br />

dell’organismo per essere trasformato in energia. Se lo<br />

zucchero non viene utilizzato al meglio questo si accumula<br />

nel sangue disturbando complessi processi vitali e<br />

comportando col tempo dei danni gravi all’organismo,<br />

specialmente all’apparato circolatorio ed a quello nervoso. Si<br />

conoscono due principali tipi di diabete: Il Tipo 1 colpisce<br />

soggetti adolescenti o giovani ed è legato ad un danno del<br />

pancreas su base immunitaria. Il Tipo 2, è la forma più<br />

comune della malattia, colpisce in genere soggetti oltre i 40<br />

anni di età, si associa ad obesità ed iperalimentazione che<br />

determinano un progressivo indebolimento dell’effetto<br />

dell’insulina.<br />

Quali sono le complicanze oculari del diabete?<br />

I pazienti con diabete, come è stato dimostrato, sono i più<br />

soggetti a sviluppare malattie oculari, come la cataratta, il<br />

glaucoma o alterazioni della cornea, ma la malattia che<br />

colpisce la retina, e cioè la retinopatia diabetica, è quella più<br />

grave per le conseguenze invalidanti che comporta. Questa<br />

malattia si manifesta in genere entro 20 anni dall’inizio del<br />

diabete e costituisce un problema di rilevanza sociale poiché<br />

essa costituisce la maggiore causa di perdita della vista in<br />

soggetti affetti da diabete.<br />

Che cosa è la retinopatia diabetica?<br />

La microangiopatia diabetica è una grave complicanza del<br />

diabete che colpisce i piccoli vasi di diversi organi. Quando<br />

vengono interessati quelli della retina si parla di retinopatia<br />

diabetica che è la complicanza più temuta tra le complicanze<br />

oculari poiché risulta potenzialmente pericolosa tanto da<br />

portare fino alla perdita della vista. Secondo i dati<br />

epidemiologici più recenti, dopo circa 20 anni di malattia, il<br />

70% dei pazienti diabetici sviluppa una forma di retinopatia.<br />

Come si scopre la retinopatia diabetica?<br />

In caso di diabete l’occhio può ammalarsi di nascosto! Chi è<br />

affetto da diabete, anche in assenza di disturbi della vista,<br />

deve sottoporsi a regolari visite oculistiche perché la RD<br />

inizia prima di dare compromissione della vista ed è<br />

fondamentale scoprirla e trattarla il prima possibile. L’<br />

Oculista, guardando la retina, saprà descrivere se sono<br />

iniziate delle alterazioni e in che fase esse si trovano.<br />

Chièarischio?<br />

Tutti i pazienti diabetici sono a rischio di sviluppare una<br />

retinopatia diabetica ma il rischio maggiore si corre quando il<br />

diabete non è ben controllato con i farmaci e con la dieta.<br />

Con il passare del tempo le probabilità che si sviluppi una<br />

RD aumentano ma una diminuzione della vista si ha solo<br />

quando le alterazioni della retina coinvolgono la sua parte<br />

centrale, e cioè la macula, dove si percepiscono e si<br />

mettono a fuoco le immagini.<br />

Che cosa si deve fare per evitare la retinopatia<br />

diabetica?<br />

Anche se nel corso degli anni i pazienti diabetici possono<br />

sviluppare come complicanza la retinopatia diabetica, tale<br />

rischio si riduce in maniera elevata se si mantiene la<br />

glicemia sotto controllo attraverso i farmaci, la dieta e<br />

l’esercizio fisico. Uno scrupoloso auotomonitoraggio della<br />

glicemia con apparecchi adeguati è fondamentale ai fini di<br />

un buon controllo glicemico. La riduzione del rischio di avere<br />

complicanze si ottiene anche attraverso sistematici controlli<br />

da parte del Diabetologo e dell’Oculista.<br />

CONGRESSO INTERNAZIONALE<br />

DI OFTALMOLOGIA<br />

organizzato da Bioos<br />

Bioos azienda leader nazionale nel settore oftalmico è oggi un gruppo guidato da una Holding spa che gestisce 10<br />

aziende operative rappresentate da 5 commerciali ed altrettante di ricerca, produzione e logistica. Sooft e Bioos<br />

Italia (industria oftalminica) Potoox (ottica), Oofta hi-yech (innovazione tecnico-chirurgica) , Glaucoon<br />

(Glaucoma), Bioosoft (ricerca), Neoox (neo-natale) ed Oox (logistica).<br />

TEATRO DELL’AQUILA<br />

FERMO - ITALY<br />

Quale terapia per la Retinopatia diabetica è oggi disponibile?<br />

Una cura per far regredire la retinopatia diabetica purtroppo non esiste. Una terapia molto utile a contrastare la progressione della retinopatia e quella<br />

Laser. Il raggio luminoso crea delle piccole bruciature della retina. Le zone colpite dopo il trattamento funzionano meno ma questo è un “sacrificio”<br />

necessario per consentire un controllo della malattia. Nei casi ancora più gravi (emorragie estese, distacco di retina) occorre un vero e proprio<br />

intervento chirurgico: la vitrectomia. Recentemente si è dimostrato molto interessante l’impiego di iniezioni all’interno dell’occhio di preparati a base di<br />

cortisone utili nel controllare l’edema maculare.<br />

Possono specifici nutraceutici aiutare nel rallentamento della patologia?<br />

Naturalmente ci sono diversi preparati attivi sul microcircolo che sono stati proposti per la retinopatia diabetica. Sono principi che ostacolano la<br />

fuoriuscita dei liquidi dai capillari rafforzando l’integrità della parete e che nello stesso tempo tendono a migliorano il flusso ematico garantendo il miglior<br />

metabolismo della retina. Questi preparati, se da un lato rappresentano un valido approccio nella prevenzione del danno retinico, dall’altro non sono<br />

risolutivi quando la patologia retinica è già conclamata. Ma se associati alla terapia Laser e a quella generale per il diabete essi possono costituire un<br />

valido rimedio nel controllare la progressione delle alterazioni della retina. Inoltre sostanze a forte azione antiossidante, come l’acido lipoico, si sono<br />

dimostrati utili nel proteggere i tessuti oculari limitando principalmente i danni provocati dai radicali liberi.<br />

www.donnaimpresa.com 37

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